Il benessere equo e sostenibile in ItaliaIl benessere equo e sostenibile in Italia Mario Pianta...

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Il benessere equo e sostenibile in Italia Mario Pianta Università di Urbino Carlo Bo Istat, 14 dicembre 2016

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Il benessere equo e sostenibile

in Italia

Mario Pianta Università di Urbino Carlo Bo

Istat, 14 dicembre 2016

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Il BES Italia

Ottima base di documentazione

Spinta della società civile a andare oltre il PIL

Importanza crescente con gli SDGs

Attenzione internazionale oltre il PIL

Uso da parte del processo di bilancio in Italia

Non c’è ancora un salto di rilievo, uso, impatto

Manca un indicatore aggregato, ma si può

costruire

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La fotografia del BES Metodo:

ambiente, CO2, disuguaglianze, qualità del

lavoro, beness soggett. discutibile

Confronto 2013-2016 non centrale, declino di

lungo periodo, crollo con la crisi, ristagno

Nord e Sud: due mondi

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14/12/2016 4

+30

%

Change in gross domestic product

since the first quarter of 2008

Malta

Preliminary estimates have been released for the first quarter this year for the eurozone and

2008 2016

Eurozone

Ireland

Germany

France

Spain

Italy

Greece

Europe’s GDP 8 years after the crisis

-10%

+10%

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Figure 1. Italy’s production in industry, volume index of production

Monthly data, seasonally adjusted and adjusted by working days, 2010=100

Fonte: Istat, Indagine sulla Produzione Industriale (release October 2015).

88

93

98

103

108

113

118

123

128

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0,3

0,35

0,4

0,45

0,5

0,55

France Germany Netherlands Denmark Sweden Italy UK US

1985 1995 2010

Gini index of inequality in household market incomes, 1985-2010 Gini index on equivalised household market incomes.

Calculations on OECD data, http://www.oecd.org/social/income-distribution-database.htm

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Un tentativo di aggregazione e calcolo monetario

degli indicatori di benessere è in

Mirko Armiento, A monetary alternative to

GDP: The Sustainable Welfare Index for

Italy, 1960-2013, Ph.D. Thesis, Sapienza

Università di Roma, 2016

Ascesa e declino del benessere sostenibile in

Italia, 1960-2013, Rivista delle Politiche Sociali

/ Italian Journal of Social Policy, 4/2015 205

Ecological Economics (under revision)

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ISEW = C + S - D - E - N - L +/- K C = private consumption expenditure

S = services: household work, durable goods (annual stock value minus expenses),

half of public expenditure in health and higher education, streets and highways

D = “defensive” expenditures and social costs: income inequality, half of private

expenses in health and education, vehicle accidents, commuting and national

advertising

E = environmental degradation costs: water, noise and air pollution, urbanization

N = natural capital depletion: cumulative loss of wetlands and farmlands

L = long term damages: depletion of non-renewable resources and cost of climate

change

K = capital adjustments: net capital growth and variation of net international

investment position

Calcolo dell’ Indice di Benessere Sostenibile

che modifica l’Index of Sustainable Economic Welfare

(ISEW), Daly and Cobb (1989) sintetico e monetario +

+

-

-

-

-

+/-

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ISEW: a review

Source: Jackson and Stymne (1996)

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PIL per abitante

Indice di benessere sost. per abitante

Il lungo declino italiano Pil e indice monetario di benessere sostenibile

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The components of Italy’s SWI Absolute values

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Disuguaglianze Aspetto chiave:

influisce sul livello di benessere

È un modo di interpretare i dati

La distribuzione funzionale del reddito conta, i

salari contano

20% più ricco-20% più povero non coglie la

dinamica, EUSILC si perde gli estremi

Il reddito medio è sempre meno significativo, i

dati devono essere riaggregati per quintili di

reddito, per gruppi sociali rilevanti

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Dati sull’Italia MICHELE RAITANO

L’ANDAMENTO DELLA DISEGUAGLIANZA SALARIALE

IN ITALIA: IL RUOLO DELL’ISTRUZIONE CONVEGNO ISTAT LA SOCIETÀ ITALIANA E LE GRANDI CRISI

ECONOMICHE 1929-201

Focus on gross earnings of private employees

aged 25-54 in 1990-2013

INPS archives on all individuals interviewed in

IT-SILC 2004-2012 => merge variables

collected in SILC (at most for 4 years) with

longitudinal variables recorded in INPS

archives.

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Percentiles of annual earnings:1990=100

14

10% più povero

25% più

povero

mediana

10% più ricco

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B) Gini of annual earnings by education

15

0.200

0.225

0.250

0.275

0.300

0.325

0.350

0.375

0.400

0.425

0.450

0.475

0.500

0.525

0.550

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

At most lower secondary Upper secondary Tertiary All workers

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Da M. Pianta, Nove su dieci

(Laterza, 2013)

Mid-1980s to 2010, real disposable income

working-age population increased by €126 b.

Top 10% took 42 b. Bottom 10% €8 b.

(OECD data)

Total increase +0.8% per year (lowest in EU)

Top 10% +1.1% €11,000 each

Bottom 10% +0.2% €200 per capita

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Super-rich and ultra-rich

Richest 1% of working age Italians -

380,000 super-rich - had 10% of income in

2008 (7% in 1980s). One “super-rich” for

40 poors.

Richest 0.1% – 38,000 “ultra-rich” – 2.6%

of income (1.8% in 1980s), €19 b, over

€500,000 each. One “ultra-rich” for 100

poors.

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La ricchezza in Italia Total wealth in Italy €9.5 trillion in 2010, 7.5

times than 1965 (inherit, sav., cap. gain) per

capita wealth 143,000

1985: net wealth equal to GDP

2009 5.7 times GDP (4.5 net of public debt).

Wealthiest 10% of households 45% of wealth,

27% of income.

Ten richest have wealth equal to poorest

three million (Cannari and D’Alessio, 2006).

One rich for 300,000 poors

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0%

2%

4%

6%

8%

10%

12%

14%

16%

18%

20%

France Germany Netherlands Sweden Italy UK US

1980 1990 2000 2010

The top 1% income share in advanced countries, 1980-2010 Calculations on data from the World Top Income Database

http://topincomes.parisschoolofeconomics.eu/

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0,15

0,2

0,25

0,3

0,35

0,4

France Germany Netherlands Denmark Sweden Italy UK US

1985 1995 2010

Gini index of inequality in household disposable incomes Gini index on equivalised household disposable incomes, after taxes and monetary transfers.

Calculations on OECD data, http://www.oecd.org/social/income-distribution-database.htm

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0,000

0,050

0,100

0,150

0,200

0,250

0,300

0,350

0,400

France Germany Netherlands Denmark Sweden Italy United Kingdom

United States

Cash Extended income

Gini index of inequality in cash disposable incomes

and in extended income considering public services, 2007 Gini index on equivalised household market incomes (after taxes and monetary transfers)

and on extended income (including the value of public services obtained).

Adapted from OECD (2011), data from http://www.oecd.org/social/income-distribution-database.htm

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Reddito reale 2012 ai liv di 10 anni fa

Reddito reale procapite ai liv di 15 anni fa

2002 -2011 crescita media 0.3%, 1.1% in

Germania, Francia.

2000-2009 labour produttività del lavoro -

0.5%, ora ai livelli primi anni 90.

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0,20

0,25

0,30

0,35

0,40

0,45

0,10 0,15 0,20 0,25 0,30 0,35 0,40 0,45 0,50 0,55

US

UK

ItalySwitzerland

France

Spain

Japan

Germany

Sweden

New Zealand

Australia

Canada

Denmark

Finland

Norway

Degree of intergenerational transmission

Gini index ondisposableincome

The reproduction of inequalities “Great Gatsby curve” (Corak,2013, Krueger,2012).

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Conclusioni Un indice aggregato di benessere è utile, sia

monetario che come numero indice

Vanno esplicitate le teorie/interpretazioni dietro

gli indicatori considerati

I fenomeni rilevanti e oggetto di politiche (CO2,

disuguaglianza) devono essere colti appieno

I pesi delle diverse dimensioni sono oggetto di

valutazione politica e dibattito nella società

La politica deve utilizzare questi indicatori

Diffusione dati e accesso

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14/12/2016 26

Employment change in North, South, Eastern Europe

Upswing and Downswing

Annual rates of growth (2003-2008; 2008-2013)

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Countries Industrial Production -

Manufacturing (Nace C) Youth Unempl. rate (Less than 25 years)

Youth Unempl. rate (Less than 25 years)

2015 volume index of production (annual data)

2008 = 100

Change in the % 2015-2008

% in 2015

Germany 102 -3.1 7.3 Austria* 102 1.8 10.3

Netherlands* 100 2.7 12.7

Poland 134 3.7 20.9

Ireland 145 7.3 20.6

Denmark 99 2.6 10.6

Finland 80 5.9 22.4 Sweden 82 0.2 20.4

France 89 6.1 25.1 United Kingdom* 97 1.9 16.9

Italy* 79 21.5 42.7

Portugal 92 10.4 32 Spain 80 23.8 48.3

Greece* 74 30.5 52.4

*2014

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Figure 3. Index of production in manufacturing for EU28 and selected European economies,

January 2008=100.

Monthly data, seasonally adjusted and adjusted by working days.

Source: Eurostat, Short-term business statistics, Industry.

60

70

80

90

100

110

120

130

140

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

European Union (28 countries)

France

Germany

Italy

Poland

Spain

United Kingdom