il BARBARIGO aprile - maggio 2012

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In questo numero Iscrizioni al Musicale 2 «Con me il Barbarigo ha anche cambiato musica» 3 Ci vediamo in tv 4 Incontro con i genitori 4 Musica e impegno solidale 4 Imparare la scienza 5 Sicurezza in laboratorio 5 La sicurezza come obiettivo 5 Premiati per l’Unità d’Italia 6 Bere e guidare non vanno d’accordo 6 Scambio culturale in Norvegia 7 Conoscere e visitare le aziende del territorio 7 Club Lobacevskij 8 Don Ettore Favarin 9 Calendario e comunicazioni 10 L’archivio di don Floriano 10 Tutti al Barbarigo con il Grest Up 2 PASQUA, CHE SORPRESA! si e comportamenti fanno pensare a una pietosa “gestione della salma” per poi ritor- nare alla vita di prima: tutto è finito, pecca- to, ci eravamo illusi… Invece sono colti di sorpresa dal sepolcro vuoto la mattina di Pasqua e poi ancor di più dagli incontri con Gesù risorto: è vivo, ha parole importanti da dire, rianima il gruppo e invia in missione. «È il Signore!»: e qui cambia la vita davvero, s’inaugurano pagine nuove per la storia del mondo. La sorpresa della Pasqua! I bambini (e non solo) si appassionano per la sorpresa dell’uovo di Pasqua: i cristiani riusciranno a sorprendersi ancora per il Risorto e comunicare questa lieta meravi- glia? Riusciranno a gioire per un Dio sem- pre nuovo, vicino, appassionato della vita? Gli studenti del Barbarigo troveranno qual- (Continua a pagina 2) Pubblicazione informativa bimestrale dell’Istituto Barbarigo di Padova ILBARBARIGO NUMERO 8 Il brutto voto inaspettato, il “colpo di te- sta” che provoca rivoluzioni in famiglia, la malattia improvvisa che scombina tutti i piani, un dissesto economico, un incidente: “sorprese” tutt’altro che positive o gradite. Alla parola “sorpresa” molto spesso si dà un’impronta negativa (“speriamo non ci siano sorprese”): chissà, forse per scara- manzia o pessimismo inveterato... Per que- sta Pasqua mi piace abbinare la sorpresa al bello della vita, a ciò che, inatteso, “folgora” e cambia l’esistenza quotidiana. Duemila anni fa la Pasqua ha portato la sorpresa più grande, situazioni e gioie dav- vero inaspettate: ma belle! Le donne che vanno al sepolcro, i discepoli che perplessi ne ascoltano i racconti, i due delusi verso Emmaus... cosa potevano sperare dopo la tragedia del Golgota? E infatti i loro discor- APRILE-MAGGIO 2012 È VERAMENTE RISORTO Anastasis, Balisica di Sam Marco, Venezia

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Bimestrale informativo del Collegio Vescovile Barbarigo di Padova www.barbarigo.edu

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In questo numero

Iscrizioni al Musicale 2

«Con me il Barbarigo ha anche cambiato musica» 3

Ci vediamo in tv 4

Incontro con i genitori 4 Musica e impegno solidale 4 Imparare la scienza 5

Sicurezza in laboratorio 5 La sicurezza come obiettivo 5 Premiati per l’Unità d’Italia 6 Bere e guidare non vanno d’accordo 6 Scambio culturale in Norvegia 7 Conoscere e visitare le aziende del territorio 7

Club Lobacevskij 8 Don Ettore Favarin 9 Calendario e comunicazioni 10

L’archivio di don Floriano 10

Tutti al Barbarigo con il Grest Up 2

PASQUA, CHE SORPRESA! si e comportamenti fanno pensare a una pietosa “gestione della salma” per poi ritor-nare alla vita di prima: tutto è finito, pecca-to, ci eravamo illusi… Invece sono colti di sorpresa dal sepolcro vuoto la mattina di Pasqua e poi ancor di più dagli incontri con Gesù risorto: è vivo, ha parole importanti da dire, rianima il gruppo e invia in missione. «È il Signore!»: e qui cambia la vita davvero, s’inaugurano pagine nuove per la storia del mondo. La sorpresa della Pasqua! I bambini (e non solo) si appassionano per la sorpresa dell’uovo di Pasqua: i cristiani riusciranno a sorprendersi ancora per il Risorto e comunicare questa lieta meravi-glia? Riusciranno a gioire per un Dio sem-pre nuovo, vicino, appassionato della vita? Gli studenti del Barbarigo troveranno qual-

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Pubbl icazione in formativa b imestra le de l l ’ I st i tuto Barbar igo di Padova

ILBARBARIGO NUMERO 8

Il brutto voto inaspettato, il “colpo di te-sta” che provoca rivoluzioni in famiglia, la malattia improvvisa che scombina tutti i piani, un dissesto economico, un incidente: “sorprese” tutt’altro che positive o gradite. Alla parola “sorpresa” molto spesso si dà un’impronta negativa (“speriamo non ci siano sorprese”): chissà, forse per scara-manzia o pessimismo inveterato... Per que-sta Pasqua mi piace abbinare la sorpresa al bello della vita, a ciò che, inatteso, “folgora” e cambia l’esistenza quotidiana. Duemila anni fa la Pasqua ha portato la sorpresa più grande, situazioni e gioie dav-vero inaspettate: ma belle! Le donne che vanno al sepolcro, i discepoli che perplessi ne ascoltano i racconti, i due delusi verso Emmaus... cosa potevano sperare dopo la tragedia del Golgota? E infatti i loro discor-

APRILE-MAGGIO 2012

È VERAMENTE RISORTO

Anastasis, Balisica di Sam

 Marco, V

enezia 

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PER IL MUSICALE PROVA D’ INGRESSO IL 4 MAGGIO

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I SCRIZ IONI

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Si terrà venerdì 4 maggio, alle ore 16.30, la prova di ingresso per potersi iscrivere al Liceo Musicale per l’anno scolastico 2012-13. Per prenotarsi ci si deve rivolgere alla segreteria entro il 30 aprile 2012, presentando la lista dei brani musicali preparati per la prova. Il Liceo Musicale è nato nel 2010, in collaborazione col Conservatorio Polli-ni, sulla scia di una lunga e apprezzata tradizione musicale incentrata sull'opera e la figura di don Floriano Riondato, da decenni impegnato a far scoprire la musica a generazioni di ragazzi e di ra-gazze, dotando anche l'Istituto di una ricca collezione di strumenti musicali. Studiare musica al Barbarigo è un'op-portunità per conseguire un diploma

liceale coltivando allo stesso tempo la passione per la musica, con la possibilità di ottenere dei crediti formativi per il conservatorio. Secondo la normativa vigente la prova è diretta alla verifica del possesso di specifiche competenze musicali, e si comporrà di una parte teorica e di una pratica, con l'esecuzione di uno studio e di un brano musicale. In occasione della selezione ogni candidato esprimerà la scelta del primo strumento per l'inse-gnamento di esecuzione e interpretazio-ne: strumento che la scuola cercherà di garantire, compatibilmente agli insegna-menti attivati in proprio o mutuati dal Conservatorio Pollini. Nell'anno scolastico 2011-12 sono già

cosa di sorprendente nella loro Pasqua, incontreranno il Signore risorto? L’uomo indifferente di oggi si può “sorprendere” in vari modi: con la soli-darietà fraterna (magari quella che sa pagare di persona), con la passione edu-cativa verso i più giovani, con la speran-za e l’amore testimoniati nel nome di Gesù risorto. L’augurio pasquale porti belle novità per l’oggi, sorprese liete per noi, per la no-stra scuola, per le persone che abbiamo care: buona Pasqua!

don Cesare Contarini, rettore

PASQUA, CHE SORPRESA!

PRIMO PIANO

SEGUE DALLA PRIMA

attivati al Barbarigo pianoforte, arpa, violino, chitarra e canto; mutuati dal Pollini corno e fagotto, clarinetto, oboe e trombone. Per facilitare l'approccio alla prova d'in-gresso viene organizzato un incontro di presentazione, previsto per il 27 aprile presso l’Istituto. Alla prova d'ingresso (e all'incontro di presentazione) possono partecipare anche ragazzi non ancora iscritti alla nostra scuola: se la prova è positiva, il trasferimento al Liceo Musi-cale può essere fatto senza problemi in tempi successivi. Per informazioni tel. 049.8246911 e-mail [email protected]

Le prossime settimane il Barbarigo rice-verà centinaia di giovani provenienti da tutta la città per il Grest up - Formazio-ne cittadina animatori Grest di Padova. Il percorso eucativo si compone di due fasi: la prima prevede un passaggio nelle singole comunità per promuovere e stimolare la riflessione sulla necessità per gli animatori di formarsi; la seconda è invece rappresentata dai 3 fine setti-mana formativi, che quest’anno si ter-ranno proprio nel nostro Istituto. I ragazzi arriveranno divisi in tre turni: il primo si svolgerà il primo fine settimana dopo Pasqua, e sarà rivolto ai ragazzi nati nel ’97 (prima superiore). Seguiran-

no il secondo (21-22 aprile) e il terzo turno (5-6 maggio), rivolti rispettiva-mente ai ragazzi nati nel ’96 (seconda superiore) e a quelli nati negli anni ’95’- ’94 - ’93. Gli incontri si svolgeranno dalle 15.30 del sabato fino alle 16.30 della domenica, con la possibilità per i ragazzi di pernottare con il sacco a pelo. Per i partecipanti si tratterà quindi di una bella esperienza di condivisione e di vita insieme, mentre per il nostro Istitu-to il Grest up 2012 rappresenta la pos-sibilità di aprirsi alla comunità, senza per questo compromettere la normale or-ganizzazione delle lezioni. Appuntamen-to quindi al Barbarigo!

TUTTI AL BARBARIGO CON IL GREST UP L’EVENTO DI QUEST’ANNO

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NUMERO 8 PRIMO PIANO

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ILBARBARIGO

«CON ME IL BARBARIGO HA ANCHE CAMBIATO MUSICA» Il13 marzo 2012 il Gazzettino di Padova ha pubblicato una bella e lunga intervista al nostro don Floriano Riondato, che qui ripor-tiamo. Di Alberto Beggiolini Sognava il pianoforte o il violino, ma i tempi erano duri e gli strumenti costava-no cari, troppo cari. Era entrato in semi-nario nel ’32 «quando da mangiare ce n’era poco...». Così finì con l’amare il flauto, prima quel-lo dolce, più semplice, poi il traverso. Una passione contagiosa, che è riuscito a trasmettere ad intere generazioni di stu-denti, fin dal 1963, quando fu inserita nei curricola scolastici del Barbarigo la nuova materia voluta dal ministero: la musica. Don Floriano Riondato oggi si porta 91 anni alla grande, aiutato dalla fede, dalla musica... «ma immagino anche dal mio Dna». In quel Dna era scritto anche il flau-to, don Floriano? «E bello, sa? Prima iniziai con quello pic-colino, da studio, poi quello più serio, indo, con più estensione. Al Barbarigo lo introdussi per primo a Padova. Pensi che lo insegno ancora oggi ai bambini delle elementari». Ai ragazzi piaceva? «Come no! Del resto, all’epoca certa-mente c’erano meno "cose", le distrazio-ni scarseggiavano...». E oggi invece? «Beh, c’è l’elettronica, ci sono i computer e ci sono troppi genitori distratti, che non sanno mai dire di no. Ma la musica è la musica. Certo, magari al flauto i giovani preferiscono la chitarra, però resta sem-pre un buon approccio». Anche lei, a suo tempo, dopo il flau-to studiò chitarra? «Certamente. Vede, qui al Barbarigo attrezzammo una sala per la musica, inso-norizzata. Per accompagnare i flauti inse-rimmo qualche tastiera, ma non basta-va...». Così? «Siamo ormai alla fine degli anni Sessanta, sa, i gruppi, i bassi, le chitarre, tante chi-tarre. Così me ne comprai una e comin-ciai a studiarla, seguito dal maestro Paolo Muggia. Ecco, così potemmo aggiungere la base armonica al coro». Però, non bastava ancora. «È vero. D’estate buttavo giù il reperto-rio musicale per l’anno scolastico a veni-re, ma mi restava un sogno incompiuto: una banda».

Che vuol dire altri stru-menti. «Eh sì, cominciai a studiare la tromba, il clarinetto, il corno, comprai i sax, perfi-no un clavicembalo». Un clavicembalo, però, con la banda c’entra poco... «Infatti nacque anche un’orchestra, la Piccola Orchestra Barocca, piccola ma davvero grande. Pensi che al fagotto c’era Leopol-do Armellini, che poi diven-ne direttore del Pollini, a quel clavicembalo c’era Stefano Francescano, al flauto traverso Alberto Maran, al violino Sonig Cia-cherian... Incredibile». L’orchestra durò a lun-go? «No, pochissimo, fino alla morte del primo violino, nel 1981: era mio nipote Danie-le. Una pagina tristissima. A quel punto non me la senti-vo più di proseguire, e l’orchestra cessò». Ma la banda invece no? «No, la banda andò avanti. Anzi, comin-ciammo a partecipare a numerosi eventi, anche al teatro Verdi, per beneficienza. Ma spese e Siae si prendevano quasi tut-to, non era quella la strada giusta». Arriviamo a tempi più recenti. «Arriviamo al 1992, quando nacque la scuola d’arpa, grazie all’impegno della professoressa Giuliana Bressan, prima, e della professoressa Maria Chiara Bassi poi. Oggi la scuola è la più grande d’Italia, e conta 24 alunne, è l’"Ensemble Floria-na", oramai noto a livello internazionale». L’arpa è uno strumento "antico". Esercita ancora fascino, oggi? «Direi di sì: qui da noi gli studenti, anzi, le studentesse d’arpa non mancano». Perchè è uno strumento pretta-mente femminile, vero? «Macchè, solo perchè le classi d’arpa miste non funzionano: i maschi si sentono obbligati a disturbare. Ma i più grandi arpisti sono proprio uomini, pensi solo allo spagnolo Nicanor Zabaleta». È uno strumento costoso? «Dipende dai modelli, ma ci sono arpe che costano come un’automobile di me-dia cilindrata. Vede, sembra semplice, ma è uno strumento complesso, dal preciso

lavoro di liuteria, con tanti pedali per la scelta delle intonazioni, i registri, le chiavi, la cassa armonica...». L’anno scorso una grande novità: il varo al Barbarigo del Liceo musica-le. «Finalmente: è stata una scommessa, un sogno. Il liceo musicale è una specialità costosissima, tra strumenti e stipendi ai professori». Ma ha intercettato l’interesse degli studenti? «Di quelli iscritti di sicuro. Abbiamo avu-to dieci ragazzi l’anno scorso e altri dieci quest’anno. È una nicchia, un indirizzo preciso comunque propedeutico al Con-servatorio». Ma è un liceo come un altro? Voglio dire, gli insegnamenti musicali sono "in più" rispetto alle altre materie? «Sì, non viene sacrificato nessun altro insegnamento. Chi lo sceglie sa che ogni settimana ci sono sei ore di lezione in più dedicate alla musica. È una scelta precisa, che non consente ai ragazzi ulteriori distrazioni». Qual è l’identikit dello studente del "musicale"? «Sono studenti modello, bravissimi, con una marcia in più e una passione che sta per sbocciare. Tutto qui».

L ’ INTERVISTA DEL GAZZETTINO A DON FLORIANO

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SCUOLA E PERSONE

CI VEDIAMO IN TV RASSEGNA STAMPA

INCONTRO GENITORI AGESC

Lo scorso 9 marzo Telechiara ha trasmesso il programma "Fatti nostri - la piazza" in diretta dalla biblioteca del Barbarigo. Di stretta attualità il tema: "Imu e Chiesa, tra non profit, solidarietà, scuola e commercio". La registrazione della trasmissione è dispo-nibile su Youtube, tramite il nostro sito. Non è tutto: anche la tv nazionale austriaca ha dedicato un bel servizio al Barbarigo, documentando la visita dei nostri studenti allo Stiftsgymnasium di St. Paul, una bellissi-ma scuola benedettina in Carinzia. La visibili-tà del Barbarigo sta insomma vivendo un buon momento, se si tiene conto anche della bella intervista concessa a don Floriano (a p. 3), e gli articoli pubblicati dal Gazzettino e dal Mattino di Padova sul progetto Marti-na, messo in atto dal nostro Istituto.

In occasione dell'avvicinarsi della Pasqua, i genitori degli allievi hanno partecipato a un incontro di cultura e spiritualità organizzato dal Barbarigo e dall'Agesc, tenutosi il 24 marzo. La mattinata è cominciata alle 9 con una visita riservata al Battistero del Duomo sotto la guida di Maria Luisa Simonato, ex allieva e membra del gruppo “Pietre vive”. Suc-cessivamente, dopo quattro chiacchiere e un buon caffè, don Lorenzo Celi ha condotto un breve incontro di riflessio-ne e preghiera in aula Ramin, cui è se-guito un brindisi augurale col rettore.

MUSICA E IMPEGNO SOLIDALE

LA TESTIMONIANZA

l'Ensemble d’arpe Floriana, diretto da Maria Chiara Bassi, e la Schola Cantorum di Cortina d'Ampezzo, diretta da Denis Catenazzi, che hanno coinvolto il pubbli-co presente in una nuova esperienza musicale tanto profonda quanto indimen-ticabile. Il concerto si è tenuto nella basi-lica dei Santi Filippo e Giacomo di Corti-na d'Ampezzo lo scorso 9 Marzo. Ho più volte potuto notare come attività come queste diano un ottimo riscontro sia in termini di immagine che di numero di sostenitori, per questo mi auguro che tali iniziative possano aumentare per so-stenere l'impegno solidale di Fondazione.

Angelo Di Mola

Ospitiamo un articolo del dottor Angelo Di Mola, della Fondazione Andi onlus, l’ente nato dalla volontà dell’Associazione Nazio-nale Dentisti Italiani per operare nella ricer-ca, nel sociale e nella cooperazione interna-zionale. L’Andi, ha un rapporto di collabora-zione con l’Ensemble d’arpe Floriana, con cui ha organizzato serate musicali a Cortina. La musica, nell'universalità del suo lin-guaggio, è uno degli strumenti migliori per creare sintonia tra le persone e, perché no, tra dentisti e pazienti. Per questa ragione promuovere e far cono-scere i progetti della Fondazione Andi

onlus organizzando un concerto mi sem-bra un’azione particolarmente efficace, anche perché contribuisce a mostrare il volto "umano” del dentista e a rilanciar-ne l’immagine. Dopo il grande successo dello scorso anno, anche per il 2012 e in concomitan-za con l'XVIII Settimana Culturale dell'Andi Parma, il concerto d'Arpe e Coro è tornato a Cortina d'Ampezzo con il desiderio di avvicinare sempre più la cittadinanza alla musica come veicolo per la sensibilizzazione riguardante temi di rilevanza sociale come il tumore del cavo orale. L’appuntamento ha visto la fusione tra

Pietre vive, che ha organizzato la visita, è una comunità giovanile dedicata all’annuncio del Vangelo nei e tramite i luoghi d’arte: pietrevive.wordpress.com

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SCUOLA E PERSONE

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Gli alunni delle classi II, III e IV Scientifi-co, V Ginnasio, I e II Classico, II Ragio-neria e Liceo Musicale quest’anno han-no partecipato a un programma di varie esperienze di laboratorio, condotte dal professor Matteo Nadai, laureato in Biotecnologie e ricercatore alla Facoltà di Farmacia. Uno dei primi incontri è stato dedicato alla spiegazione delle principali regole di sicurezza da seguire in un laboratorio chimico-biologico e alla lettura dei simboli e dei codici posti sulle etichette dei contenitori utilizzati.

Foto: Martina Milani

SICUREZZA IN LABORATORIO PROGETTO SICUR.F IDAE

povero”, che consiste nell'utilizzo di og-getti d'uso abituale, e non specificamente usati nell'ambito della fisica. In questa modo abbiamo dimostrato la legge di Hooke sul comportamento dei materiali elastici. Noi studenti acquisiamo così la capacità di intervenire per modificare e far funzio-nare le cose, la dimestichezza con le tec-niche sperimentali e la modalità di “fare fisica” anche con oggetti quotidiani. La finalità dell'esperienza di laboratorio, a cui ci siamo avvicinati, è stata principal-mente quella di permetterci di entrare in contatto con il fenomeno fisico, per capi-re come le cose funzionano concreta-mente. Molti prediligono il classico metodo d'in-

segnamento basato sulla spiegazione teo-rica dei leggi e fenomeni; personalmente invece io trovo che con l’esperienza di-retta, oltre al fatto di essere più stimolati con la sperimentazione, per noi studenti la comprensione dei fenomeni fisici di-venti più semplice, perché supportata da un lavoro di gruppo, incrementata dalla capacità di collaborare e di impegnarsi per un obiettivo comune, altrimenti diffi-cile da raggiungere con lo studio pura-mente teorico dei manuali. A breve inizieremo la teoria dei fluidi e il prof ci ha anticipato che lavoreremo con acqua, bottiglie, corpi riscaldati e... siamo già curiosi di vedere quali e quante bel-lezze ci riserva la phisis!

Ilaria Rasero, III A Liceo Scientifico

Grazie alle risorse del nostro istituto, e in particolare all'entusiasmo del professor Alfonso D'Ambrosio, da quest'anno noi studenti possiamo usufruire all'interno della struttura scolastica di uno spazio adeguatamente attrezzato per svolgere esperienze di laboratorio di fisica. Con la classe III del Liceo Scientifico ab-biamo avuto occasione di eseguire due esperimenti sul moto dei corpi, per mez-zo di uno strumento in grado di simulare il moto rettilineo, sul quale abbiamo do-vuto redigere una relazione dettagliata, corredata anche di grafici e tabelle. Oltre a questa attività in classe, ci siamo muniti di materiale di ordine comune come bicchieri di carta, elastici e fil di ferro, per sperimentare il “laboratorio

IMPARARE LA SCIENZA SPERIMENTANDO DIDATTICA VIVA

LA S ICUREZZA COME OBIETTIVO

PROGETTO SICUR.F IDAE

lastiche paritarie di Padova e Venezia, per un totale di 2672 studenti e 199 docenti, con l’obiettivo di far crescere gli alunni – dalla scuola d’infanzia alla secondaria di secondo grado – nella consapevolezza che l’attenzione alla sicurezza, in diversi ambiti della vita quotidiana (per strada, in rete, negli ambienti scolastici e di lavoro…), e l’educazione alla legalità rivestono un’importanza fondamentale nella for-mazione della propria personalità e della responsabilità di cittadini. Per ulteriori informazioni si può consul-tare il sito internet www.sicurfidae.it

Si terrà la mattina del 5 maggio, dalle 9 alle 11.30 circa, la festa conclusiva del progetto “Persona, Cittadinanza e Co-stituzione: un cantiere sempre aperto”. L’iniziativa è stata portata avanti dalla Sicur.Fidae - Rete di scuole cattoliche paritarie, con il Barbarigo nel ruolo di capofila. L’incontro si svolgerà nel sagrato della Cattedrale di Padova e poi anche nella vicina sala teatrale dell’Mpx, e sarà inse-rito nel Festival della Cittadinanza pro-grammato a Padova dal 4 al 13 maggio. In caso di maltempo, la festa si svolgerà interamente all’Mpx. Il progetto coinvolge 11 istituzioni sco-

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PAROLA AGLI STUDENTI

BERE E GUIDARE NON VANNO D’ACCORDO ATTIV ITÀ FORMATIVE

PREMIATI PER L’UNITÀ D’ ITALIA CONCORSO PROVINCIALE

I ragazzi della II Liceo Classico hanno par-tecipato al concorso indetto dalla Provincia di Padova e dall'Ufficio scolastico provincia-le sul centocinquantesimo anniversario dell'unità d'italia, arrivando terzi con un lavoro su Padova nella terza guerra di indi-pendenza. La premiazione è avvenuta lo scorso 17 marzo in aula Nievo al Bo. Quando ci è stato proposto di prendere parte al concorso sull’Unità d’Italia, abbiamo impiegato ben poco a decidere di abbracciare quest’idea. Questo entu-siasmo non è tutto da attribuirsi al me-ro gusto della competizione, per quan-to stimolante ed esaltante, ma a rinno-vate consapevolezze e responsabilità. Sia l’attualità, sia i fatti storici che abbia-mo avuto occasione di studiare, ci han-no spinto alla riscoperta e alla rivaluta-zione del valore e dell’importanza di questi eventi. Oltretutto, il ricorrere del centocinquantesimo anniversario del nostro Paese in un anno in cui, per pura coincidenza, il programma scolastico prevedeva proprio lo studio di questi fatti, ha fatto sì che approfondissimo questo argomento in modo diverso e più consapevole. Tutti noi, in un modo o nell’altro, siamo figli non soltanto del nostro tempo, ma anche di un passato fatto di accadimenti fondamentali e in-sostituibili che ci hanno segnato, nel bene o nel male, in modo indelebile e senza i quali noi non saremmo come siamo. È superfluo sottolineare che l’Unità d’Italia va considerata proprio come uno di questi eventi, anche perché riguarda ciascuno di noi non soltanto

dente stradale. Grazie a questo incontro abbiamo capi-to che il mancato rispetto delle regole del codice stradale, dovuto all’abuso di alcool e droga o imputabile ad un momento di distrazione, è un problema che tocca in prima persona non solo gli adulti ma anche noi adole-scenti. Certo per alcuni di noi non sarà immediato l’agognato momento di met-tersi al volante, ma si tratta di gettare un seme che, se sarà sistematicamente curato, potrà dare buoni frutti.

Maria Aurora Cirese Francesco Daminato

V Ginnasio

come italiani, ma anche come padovani, visto che influenza anche il microcosmo cittadino. Benché sia un argomento abba-stanza trascurato dai libri di storia, cosa comprensibile, visto che sarebbe impossibile focalizzarsi sull’importanza di questo evento per ogni singola città italiana, quei mesi del 1866 sono stati cruciali per la nostra città e, di conseguenza, è importante ricostruirli e ap-profondirli adeguatamente. È proprio per questo che abbiamo deci-so di diventare noi i veri protagonisti di questa ricorrenza: ci siamo gettati a capofitto nella consultazione di docu-menti, di fonti dirette e non, di scritti di uomini valorosi e traboccanti di spirito patriottico che non soltanto hanno vis-suto quei momenti, ma si sono anche spesi per la realizzazione di un Paese unito: perché non fossimo più, come scriveva Mameli, “calpesti , derisi, per-ché non siam popolo, perché siam divi-si”: per non essere più “un volgo disper-so che nome non ha”. Poi, dopo queste fruttuose e illuminanti ricerche, abbiamo deciso di andare per la città e sondare le conoscenze dei nostri cittadini in merito all’unificazione italiana, iniziativa che ha dato risultati non proprio esal-tanti. Questo ci ha spinti ancora di più a voler cambiare le cose: siamo noi gli uomini e le donne del futuro, siamo noi i posteri, siamo noi, adesso, ad avere delle

responsabilità nei confronti della Nazio-ne. È perciò nostro dovere farci carico di questi valori, per trasmetterli, un giorno, ai nostri figli. È stata un’esperienza particolarmente importante, e non solo perché abbiamo imparato a orientarci nell’immensa quan-tità delle fonti storiche, ma perché ci ha permesso di riassaporare valori e deside-ri ormai perduti. Ciò che tutti noi auspi-chiamo è che quest’anno così importante e denso di iniziative non si chiuda con un mero appuntamento tra cinquant’anni: certi valori devono essere celebrati ogni giorno e non solo in ricorrenze eccezio-nali e da pochi fortunati che hanno occa-sione di viverle. Solo riscoprendo e valo-rizzando quei sentimenti e ideali che spronarono i nostri avi a lottare per la loro (e per la nostra) libertà, potremo sperare in un futuro più roseo e nella costruzione di un Paese migliore, con cittadini più consapevoli.

Maria Francesca Fortunato

Il 23 febbraio, su invito del Comune di Padova, abbiamo partecipato a un incontro organizzato dal Settore Servizi Sociali in collaborazione con la Polizia di Stato e il “ Progetto Giovani”. È stato proiettato un video da cui abbia-mo ricavato informazioni semplici ma dirette, che purtroppo sono spesso ignorate dalla maggior parte dei giovani. Abbiamo inoltre assistito ad alcune te-stimonianze interessanti da parte della Polizia Stradale e di una mamma che ha vissuto in prima persona il dram-ma della perdita del figlio di soli trenta-sette anni, proprio a causa di un inci-

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PAROLA AGLI STUDENTI

generale. Numerose poi sono state le attività che i ragazzi hanno svolto in questi giorni: dalla visita alla città di O-slo ai tornei sportivi, dalle camminate in mezzo alla foresta ai lavori di gruppo svolti in compagnia di studenti prove-nienti da diversi paesi europei. È proprio questo, infatti, uno degli scopi principali del programma internazionale Comenius, a cui il Barbarigo aderisce dal 2000: unire ragazzi di varie nazio-nalità per permettere loro di crescere e maturare. I partecipanti, inoltre, hanno potuto migliorare il loro inglese, hanno stretto amicizia con persone uniche e hanno imparato ad adattarsi ad una realtà molto diversa da quella italiana. Ultimo ma non meno importante: la squadra del Barbarigo ha vinto il torneo di pallavolo tra squadre degli 8 paesi partecipanti!

Francesco Castagna II Liceo Classico

SCAMBIO CULTURALE IN NORVEGIA RETE ELOS

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ILBARBARIGO

CONOSCERE E VIS ITARE LE AZIENDE DEL TERRITORIO Il punto vendita è ormai un vero e pro-prio mezzo di promozione e marketing, e questo a causa dei nuovi comporta-menti dei consumatori, sempre più ac-corti e selettivi, e della sempre minore efficacia della pubblicità sui mezzi di comunicazione tradizionali. Proprio all’aspetto della gestione del punto vendita, o marketing in store, è stata dedicata la visita all'Ikea di Padova dei ragazzi della classe IV Istituto Tecni-co Commerciale del Barbarigo, guidati dalla docente Maria Pia Vallo, che ha avuto luogo la mattina del 28 marzo. L'azienda svedese è infatti leader rico-nosciuta, oltre che nel design, anche

Cielo plumbeo, neve candida e freddo secco: sono questi i principali fattori climatici che hanno accolto in Norvegia, nella cittadina di Askim, dal 5 all'11 feb-braio, la II Liceo Classico. Si è trattato di una vera e propria setti-mana internazionale, in cui si sono in-contrati studenti provenienti da 8 diver-si paesi europei: Norvegia, Olanda, Spa-gna, Estonia, Slovenia, Slovacchia, Grecia e Italia. I 15 studenti del Barbarigo, accompa-gnati da due docenti, hanno vissuto una fantastica settimana che ha dato loro la possibilità di venire a contatto con la cultura norvegese, in quanto hanno soggiornato presso le rispettive famiglie ospitanti, vivendo secondo il loro stile di vita, mangiando i loro piatti tipici e apprezzando le loro tradizioni, che sono state illustrate anche da alcuni alunni norvegesi con diapositive, canzoni e abiti locali durante la presentazione

ECONOMIA DAL VIVO

nelle strategie di advertising innovativo e di consumer care. ITE e ITC dedicano una particolare at-tenzione all’integrazione con il territo-rio, aiutando i ragazzi a riflettere sull’economia e permettendo loro guar-dare da punti di vista diversi il mondo aziendale. Ne è un esempio anche l’incontro dello scorso 28 febbraio sul bilancio sociale organizzato dal Centro Servizio Volon-tariato di Padova; i ragazzi sono stati coinvolti per dare consigli e rivedere il bilancio sociale del CSV per il 2011. Il 12 marzo è stata la volta della parteci-pazione a una iniziativa del Comune di

Padova: la proiezione presso il cinema teatro MPX del documentario “È andata così”, del regista Michele Angrisani. Il docu-film è dedicato alla storia della Saimp (Società Anonima Industrie Mec-caniche Padovane), nata nel 1941 e dive-nuta un ’az ienda d i ecce l l enza nell’industria meccanica italiana e euro-pea, prima della chiusura e della realiz-zazione al suo posto di un ipermercato. La visione è stata molto apprezzata e ha permesso di conoscere una realtà indu-striale storica di Padova e di compren-dere le vicende che hanno portato pri-ma al successo e poi alla decadenza di questa grande azienda.

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SCUOLA E PERSONE

Chiunque fosse passato dalle parti della chiesa del Torresino sabato 11 febbraio verso le 16 avrebbe potuto vederci: una ventina di persone, con tanto di tuta da sci e zaini pieni di legna, pronti per partire. In circa un'ora e mezza di viaggio in pullman abbiamo raggiunto l'altopiano di Asiago, più precisamente Treschè Conca e ci siamo preparati per co-minciare il nostro "trekking nottur-no". Nonostante fosse molto freddo, subi-to dopo aver iniziato il nostro cam-mino ci siamo riscaldati, riuscendo così ad ammirare anche il paesaggio innevato mentre il buio scendeva su di noi. In quasi due ore abbiamo rag-giunto la cima del Monte Zovetto, dove abbiamo acceso il fuoco e mes-so a scaldare i nostri panini. È stato il momento più bello, in cui i professori raccontavano vecchi aned-

doti e bevevamo un meritato the cal-do (e anche un... grappino dell'amici-zia). Intorno alle 20.30 abbiamo ripreso a camminare, questa volta attraverso un bosco più fitto che richiedeva più im-pegno, fino ad arrivare ad un’enorme distesa di neve, vicino al rifugio-ristorante Kubelek, da cui vedevamo i paesi illuminati di Asiago, Treschè Conca, Cesuna e Gallio. Infine siamo scesi (perdendoci solo una volta!) e in un'ora e mezza abbiamo raggiunto il ristorante vicino al quale ci aspettava il pullman. È stata una bellissima esperienza, so-prattutto grazie alla splendida compa-gnia dei nostri professori con cui ci siamo divertiti molto. Speriamo che occasioni del genere si ripetano spes-so!

Allegra Violante III Liceo Scientifico

CIASPOLATA IN ALLEGRIA CLUB LOBACEVSKI J

sera del martedì alle 20,30 presso la sede del Club Lobacevskij del Barbarigo, mentre il secondo si ritrova il lunedì alle 20,45 presso il teatro dell’Istituto. Se necessario, gli orari e i giorni potrebbero subire occa-sionalmente delle modifiche. Associarsi è gratuito e non vincola alla frequentazione di nessuno dei due gruppi; solo la libera scelta di aderire a particolari iniziative comporterà uno specifico impe-gno e l’eventuale condivisione di spese. Per informazioni e chiarimenti è possibile contattare il professor Antonio (Toni) Da Re ([email protected]), oppure scrivere una mail all’indirizzo [email protected].

Dopo i successi degli ultimi anni firmati “Redazione Ricerca Relativa”, sottogruppo del Club Lobacevskij (ricordiamo solo “Pirandellianamente Galileo, con un pizzico di Brecht e un po’ di Zelig” - 2009 e “Noi…Lobacevskij” - 2010/2011), nasce ora una nuova compagnia teatrale amato-riale stabile e indipendente: “Ombre di Verità”. Questa nuova realtà ha al suo interno due anime intrecciate: un primo gruppo che si riunisce per parlare libera-mente di teatro, cinema, letteratura, musi-ca e pittura e che ha lo scopo di ideare rappresentazioni teatrali; un secondo che si prefigge poi di metterle in scena. Nei pe-riodi di attività il primo gruppo si riunisce la

NASCE UNA COMPAGNIA TEATRALE CLUB LOBACEVSKI J DAL CLUB LOBACEVSKI J

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UOMO DI FEDE, PROFESSORE DIL IGENTE E ACCOGLIENTE DON ETTORE FAVARIN CI HA LASCIAT I

Don Ettore Favarin ha concluso il suo cammino terreno nella notte di mercole-dì 21 marzo all'ospedale civile di Pado-va, affettuosamente assistito dalle sorelle e dai fratelli. Sorelle e fratelli che gli erano stati vicini anche negli otto anni in cui don Ettore era stato ospite dell'Opera della Provvidenza. Una grave emorragia cere-brale lo aveva fermato nel febbraio del 2004, alla vigilia del suo 72° compleanno ed era stato trovato al mattino nella sala da pranzo del Collegio Barbarigo, dove abitava. Tutte le cure e le terapie non erano valse a ridargli il movimento e la parola. Otto anni in carrozzella, potendo parlare solo con gli occhi. Eppure riusciva a comunicare con intensità, mostrando sempre una grande serenità. Don Ettore era nato ad Abbazia Pisani di Villa del Conte nel 1932, quinto di dieci fratelli. Presto la sua famiglia si era trasferi-ta a Piazzola sul Brenta. Probabilmente le condizioni economiche della numerosa famiglia spinsero don Ettore a frequentare da esterno le prime classi delle medie nel “seminarietto” presso il seminario mag-giore di Padova. Continuò poi a Thiene e a Padova. Fu ordinato prete da mons. Girolamo Bortignon nel 1956, che gli manifestò subito un atto di fiducia invian-dolo come insegnante nel seminario mi-nore di Thiene e chiedendogli anche di iscriversi presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Padova. Nel 1966 si spo-stò a Padova come cappellano dell'Istituto Configliachi per i ciechi, così potè fre-quentare con più assiduità l'università e conseguire la laurea in lettere.

Nel 1970 entra come insegnante nel Col-legio Barbarigo, dove resterà fino alla malattia. Dal 1985 al 1994 è stato anche preside delle scuole medie del Barbarigo, svolgendo il suo compito con grande sen-so di responsabilità, che si manifestava nella continua presenza. Sotto la sua presi-denza entrarono le prime alunne, nella scuola che fino allora era solo maschile. Terminato l'incarico dell'insegnamento don Ettore si prestò a collaborare con mons. Franco Costa nell'Ufficio scuola diocesano, contribuendo, con la sua scru-polosa diligenza, a dare ordine all'archivio. In tutti questi anni alla domenica don Etto-re fu impegnato come cooperatore festivo in varie parrocchie, le ultime: Montà, Villafranca, Pieve di Curtarolo, Arsego, lasciando in ognuna un profondo ricordo. Non è facile stendere il profilo di una

persona che ha cercato sempre di non apparire, di svolgere il proprio compi-to con diligenza, ma nell'ombra. In lui era evidente una linea che riteniamo sia alla base della spiritualità dei preti padovani in genere: essere più che apparire, fare più che parlare. Don Ettore era tendenzial-mente schivo e riservato, ma capace di autentica socialità. Così i preti del suo anno di ordinazione ricordano che è stato lui a tenere i legami di fiducia con un prete che aveva lasciato il ministero e si trovava in condizioni di grande difficoltà. La sua riservatezza non gli ha impedito di coltivare forti legami familiari. L'immagine che ci rimane più impressa di lui è quel-la dell'uomo sofferente, che non si lamen-ta, ma che ti accoglie col sorriso. La sua partecipazione quotidiana all'Eucaristia con gli altri preti ospiti dell'Opera è stata fonte di serenità e momento di offerta della sua vita di presbitero infermo. Crediamo che con tanta verità il Signore l'abbia accolto sulla porta del paradiso con le parole: vieni, servo buono e fedele, entra nel gaudio del tuo Signore. L'Eucaristia di ringraziamento, di suffragio, di commiato è stata celebrata sabato 24 marzo nella chiesa parrocchiale di Presina di Piazzola sul Brenta, presieduta dal ve-scovo mons. Alfredo Magarotto, perché il vescovo Antonio era impegnato nella visita pastorale nel vicariato di Thiene. Presenti, a nome del Barbarigo, il rettore don Cesare Contarini e mons. Floriano Riondato, che per molti anni ha collabora-to con don Ettore.

mons. Giuseppe Zanon

Mi ricordo le interrogazioni con i numeri della tombola e il cronometro… grande don Ettore, riposa in pace… Matteo Pa-storini Conservo il ricordo di una persona stra-ordinaria e la consapevolezza che buona parte di quello che sono diventato lo devo a lui e alle sue lezioni. Ci ha insegna-to il rispetto per le persone e ci ha aiuta-to a crescere, a ragionare, ad esprimerci. Anche questo commento in fondo è me-rito suo. Alcune persone lasciano il segno e certamente Don Ettore è stata una di queste. Pierantonio Segato Con i suoi metodi forgiava il carattere e stimolava i ragazzi affinché si avvicinassero

IL CORDOGLIO E IL RICORDO DELLA COMUNITÀ DAL WEB

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alla cultura senza mai più abbandonarla... con me ha funzionato! Nonostante la malattia ho sempre visto in lui la forza e il carisma: il suo sguardo era sempre lo stesso. Porterò questa persona straordi-naria e buona nel mio cuore e nei miei pensieri più cari per tutta la Vita. Grazie Don Ettore per quello che di meraviglio-so hai trasmesso, a me, a tutti quelli che ti hanno incontrato e conosciuto, grazie per avermi reso una persona migliore e con-sapevole con i tuoi insegnamenti. Isabella B. Martin Boschetto Grazie Don Ettore, sei stato un meravi-glioso insegnante per mio figlio. Silvana Righetto

Grazie don Ettore, Lui e Don Floriano due capisaldi del Barbarigo… Angelo Diaz Grazie Don Ettore per tutto quello che ci hai trasmesso con la tua semplicità ma soprattutto con l'affetto di un padre. Riposa in pace. Andrea Gottardo La sua “semplicità” nell'insegnare anche valori della vita sono stati per me un grandissimo insegnamento… Grazie Don Ettore… Alessandro Bortoletto Ricordo le ore passate a ricopiare le famose "schede", le interrogazioni con i numeri della tombola e i famosi 60 se-condi per rispondere alle domande. Grazie Don Ettore. Nicola Crivellari

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ILBARBARIGO pubblicazione informativa bimestrale dell’Istituto Barbarigo, scuola paritaria (Scuola Media, Ginnasio Liceo Classico, Liceo Scientifico, Liceo Musicale, Istituto Tecnico Economico e Istituto Tecnico Commerciale). Direttore: Don Cesare Contarini Coordinamento di redazione: Daniele Mont D’Arpizio Via dei Rogati 17, 35122 Padova Tel. 049-8246911 - Fax 049-8246950 Hanno collaborato a questo numero: Maria Chiara Bassi, Francesco Castagna, Maria Aurora Cirese, Margherita Coeli, Alfonso D'Ambrosio, Francesco Daminato, Antonio Da Re, Angelo Di Mola, Maria Francesca Fortunato, Sergio Magliocchi, Martina Milani, Ilaria Rasero, Federica Rigobello, Giovanni Scorzon, Allegra Violante, Giuseppe Zanon.

[email protected]

ILBARBARIGO APRILE-MAGGIO 2012

APRILE 5-10 Vacanze di Pasqua 25 Festa della Liberazione 27 Incontro per l’ammissione al Liceo Musicale (ore 16.30) 27 C o n c e r t o ” I l B a r b a r i g o all’Opera” (ore 17) 30 Vacanza MAGGIO 4 Prova di ammissione per il Liceo Musicale 18 Spettacolo musicale di fine anno 25 Concerto della scuola d’arpa 26 C o n c e r t o “ I l B a r b a r i g o

all’Opera“ (ore 17)

CALENDARIO

Riceviamo e pubblichiamo questo testo da un nostro ex allievo che attualmente vive e lavora a Panama, dove si occupa di sistemi di sicurezza industriali e privati. Questa foto risale all'anno 1977, quando facevo la terza media. Ho seguito il Bar-barigo alle medie dal ‘75 al ‘77, poi mi sono iscritto al Liceo Scientifico, sezio-ne C. In quegli anni non era molto facile studiare per gli avvenimenti nelle strade italiane e in particolare a Padova, consi-derata in quel periodo la città più peri-colosa d'Europa (non dimentico gli arti-coli che riportavano la “gambizzazione” del prof. Ezio Riondato, parente di don Floriano, e le sparatorie in Via Rogati). Ci sentivamo un poco dei paladini a

baluardo della nostra scuola sulle stra-de, noi discoli del Barbarigo, nome glo-rioso anche nella seconda Guerra Mon-diale. Poi l'allontanamento con il relati-vo “smembramento” del gruppo: «I vostri figli saranno i terroristi del domani» tuonò un giorno l’allora retto-re mons. Mortin, dopo aver convocato i nostri genitori. Saltai dalla padella alla brace andando al Fermi. Se era difficile studiare a Barbarigo, immaginatevi lì! Persi due anni di scuola che solo con la pazienza che i miei hanno avuto con me sono riuscito a recuperare, dopo il ser-vizio militare. Nei primi anni ‘90 mi sono trasferito a Santo Domingo e da 10 lavoro anche a Panama dove

VACANZE PASQUALI Al Barbarigo le vacanze pasquali si svol-geranno da giovedì 5 a martedì 10 aprile compresi. Mercoledì 4 aprile le lezioni si conclude-ranno alle ore 11: alle 10.10 è proposta una santa Messa in preparazione della Pasqua, alla quale sono invitati anche genitori e familiari. Mercoledì 11 le le-zioni riprenderanno regolarmente. Nei giorni di sospensione delle lezioni la segreteria è aperta dalle 9 alle 12; chiu-sura totale sabato 7 e lunedì 9 aprile. IL BARBARIGO ALL’OPERA Continua la rassegna sull’Opera dopo il grande successo dei primi tre incontri. Prossimi appuntamenti venerdì 27 aprile e sabato 26 maggio, alle 17.

COMUNICAZIONI

L’ARCHIVIO DI DON FLORIANO

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APPUNTAMENTI

giustamente la scorsa settimana ho con-cluso un lavoro importantissimo per la difesa antiterrorismo del famoso canale. Insomma: Mons. Mortin si era proprio sbagliato.

Paolo Dussich