il BARBARIGO 18, aprile-maggio 2014

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Tante informazioni dall'Istituto Barbarigo, la scuola paritaria della diocesi di Padova.

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  • PASQUA, UN PASSAGGIO PER CAMBIARE ne; e il passaggio per ciascuno di noi alla vita nuova, grazie al battesimo che ci fa figli di Dio nella Chiesa. Una festa dinamica, dunque, di movimento, di passaggio. Anche per noi a scuola? S, certamente, pu essere passaggio: - dal faccio domani al mi impegno oggi,

    con una responsabilit (= capacit di ri-spondere alla vita e a quanto la vita chie-de a me) che cresce con let;

    - dallaccusa e lamentela ( colpa di quello non mi capisce quella chiacchie-ra e disturba) alla risorsa personale: posso dare di pi, posso far meglio, ho le capacit e i talenti per raggiungere il tra-guardo;

    - dal tocca a lui/lei e non a me al collaboriamo insieme, ragazzi genitori e

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    ILBARBARIGO NUMERO 18

    Pi facile un uovo (di cioccolato) che un sepolcro, pur vuoto; pi gradevole una colomba che una croce, anche se gloriosa. La Pasqua, ormai alle porte, un invito a far festa dando sostanza a simboli e gesti che incontriamo ogni anno e non sempre cogliamo nella loro essenza. E magari ci sarebbero utili per vivere meglio, anche a scuola (o nonostante la scuola, direbbe qualcuno). Pasqua significa passaggio: il passaggio dellangelo sterminatore che risparmi gli ebrei e colp gli egiziani; il passaggio del mar Rosso, cio la liberazione dalloppressione; volendo allargare lo sguardo alla natura, anche il passaggio dallinverno alla primave-ra. Ma soprattutto, per i cristiani, il passag-gio di Ges da questo mondo al Padre, attraverso la morte di croce e la risurrezio-

    In questo numero

    Passa parola! Questo notiziario viene inviato a circa 2.500 indirizzi; invitiamo tutti a passar parola (=inoltrare la mail con il notiziario) a persone che po-trebbero essere interessate a conosce-re la vita del Barbarigo. Grazie!

    - Aspettando la Pasqua - Il 17 maggio la festa degli Ex Allievi - La comunicazione nel 2013 - Il 15 aprile grande concerto di Andrea Azzolini - Le foto degli scambi internazionali e dello spettacolo delle Medie - Le riflessioni dei nostri studenti - Le attivit didattiche pi innovative - Interviste - Notizie, foto e tanto altro!

    Pubbl icazione in formativa b imestra le de l l I st i tuto Barbar igo di Padova APRILE-MAGGIO 2014

  • QUARESIMA: UN TEMPO PER DIRE S ALLA VITA

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    ILBARBARIGO

    SPIR ITUALIT

    APRILE-MAGGIO 2014

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    Qual il valore del tempo di Quaresima oggi, in particolare per un giovane? Co-me rendere attuali le pratiche peniten-ziali dellelemosina, del digiuno e della preghiera, suggerite da Ges nel Vange-lo (Mt 6), proposto il mercoled delle Ceneri? Queste e altre domande stanno accom-pagnando la comunit del Barbarigo in queste settimane di preparazione alla Pasqua. Durante la prima settimana di Quaresi-ma, ho avuto la gioia di incontrare le varie classi e di scoprire insieme ai ra-gazzi che la Quaresima un tempo im-portante per la nostra vita e la nostra fede, durante il quale possiamo ritrova-re il senso del nostro Battesimo e, quin-di, del nostro essere cristiani, mettendo al centro la Croce di Cristo. Abbiamo cos compreso che lelemosina di cui parla il Vangelo non lelargizione di qualche spicciolo per liberarci la co-scienza o scrollarci di torno qualche fastidioso richiedente, ma piuttosto il dono di qualcosa di prezioso (ad esem-pio il nostro tempo) a chi ne ha biso-gno, nella gratuit e nella solidariet fraterna. Che il digiuno non pu essere solo astinenza dalla carne il venerd o diminuzione del cibo, ma rinuncia a ci che ci sembra necessario per crescere nella virt della temperanza, nel dare il giusto valore alle cose, nellimparare la libert (anche dal telefonino o dai social network!). Infine, che la preghiera latto di affidamento a un Dio che si fa nostro compagno di strada, un dialogo

    fatto anche di ascolto, premessa per vivere bene ogni momento della nostra giornata. Preghiera, digiuno ed elemosi-na non sono pratiche tra loro staccate, ma tappe di un percorso che porta a uscire da se stessi, dal proprio egoismo, per aprirci al fratello, nel cui volto scor-giamo il volto di Ges. In questa nostra scoperta siamo aiutati dalla testimone scelta questanno come compagna di cammino (dopo Ezechiele Ramin, don Lorenzo Milani, Piergiorgio Frassati, Rosario Livatino negli anni passati): Maria Bonino, medi-co pediatra del CUAMM, morta nel 2005 a causa di un virus contratto nello svolgimento della sua missione: una voce semplice che non ama il chiasso delle cronache, ma proprio per questo ancor pi eloquente. Maria ha scorto

    docenti, per migliorare le situazioni, anche difficili;

    - dallobbligo e dal dovere subto, atteg-giamenti che assimilano agli schiavi, al piacere di scegliere, di imparare, di fare cose belle, di vivere una vita buo-na.

    La lista potrebbe continuare, ma ci sa-ranno altre occasioni, altre Pasque Laugurio per tutti di vivere una bella Pasqua 2014, nel mistero delle celebra-zioni liturgiche e nei segni pi semplici e consueti: anche facendo festa in famiglia possiamo pensare oltre, anche donan-do un regalo possiamo esprimere un augurio profondo. Buona Pasqua!

    PASQUA, UN PASSAGGIO PER CAMBIARE

    PRIMO PIANO

    SEGUE DALLA PRIMA

    notissimi riferimenti biblici, e il conigliet-to/lepre che sin dai primi tempi del cri-stianesimo era simbolo del Cristo e anche della risurrezione.

    don Cesare Contarini rettore

    PS. La colomba simboleggia il messagge-ro di Dio (la colomba di No, lo Spirito, Ges stesso) che porta belle notizie allumanit; luovo, con il pulcino che esce dal guscio, fa pensare a Ges che esce dalla tomba; cos pure lagnello, dai

    nel volto dei tanti bambini africani che ha fatto nascere e di cui si presa cura lo sguardo di Ges che la chiamava a donarsi, senza riserve e per questo il suo impegno stato un continuo S alla Vita. Anche noi vogliamo dire S alla Vita, continuando a sostenere il progetto del CUAMM Prima le mamme e i bambi-ni: a questo scopo di solidariet che destineremo il frutto del digiuno qua-resimale che ogni classe si impegnata a raccogliere. Ci piacerebbe che questa proposta venisse accolta non solo dagli studenti ma anche dalle famiglie, dai docenti e dal personale tutto del Barba-rigo, tutti uniti nel cammino verso la Pasqua del Risorto.

    don Lorenzo Celi animatore spirituale

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    NUMERO 18 PRIMO PIANO

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    ILBARBARIGO

    DI NUOVO BARBARIGO IN FESTA ! EVENTI

    Torna il 17 maggio, dopo il grande successo dellanno scorso (oltre 500 i partecipanti!), la seconda edizione di Barbarigo in festa: la giornata dedicata agli studenti di oggi e di domani orga-nizzata dallIstituto e dallAssociazione degli Ex Allievi! Come lanno scorso il programma pre-vede musica, cultura e convivialit, con in pi qualche novit. Gli ex allievi po-tranno assistere o prendere parte agli eventi sportivi o musicali, oppure sem-plicemente ritrovarsi per trascorrere delle ore nel chiostro dove hanno vis-suto alcuni dei loro ricordi pi belli. Anche questanno nellapposita sala vintage sar possibile vedere e toccare i cimeli della nostra storia; saranno inoltre premiati i diplomati d'argento e d'oro. Attraverso gli stand nel cortile sar possibile conoscere le attivit del-le associazioni che oggi sono legate allIstituto e, inoltre, contattando lor-ganizzazione, gli ex allievi potranno illustrare eventuali attivit e iniziative benefiche. In una sala sar allestito un apposito set di posa, dove sar possibi-le fare insieme ai propri compagni di un tempo una foto di classe. Non potr mancare un breve momen-to per la riflessione e la preghiera co-mune, poi si festegger con il catering e cocktail finale. Queste sono solo alcu-ne delle idee per una giornata indimen-ticabile di allegria e di condivisione: chiunque vuole suggerirne altre, o par-tecipare allorganizzazione, pu contat-tare lAssociazione Ex Allievi!

    1 Gianmarco Fasolo

    Associazione ex Allievi Barbarigo

    via Rogati 17, Padova Cell. 333.7899783

    Web

    www.barbarigo.edu/exallievi

    E-mail [email protected]

    Contattaci per idee e proposte!

    ORGANIZZAZIONE

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    PRIMO PIANO

    UN ANNO DI (BUONA, S I SPERA) COMUNICAZIONE RAPPORTO 2013

    In particolare a partire dal 2010 il Barba-rigo ha deciso di investire sulla comuni-cazione, sia interna che esterna. Gli obiettivi sono quelli di informare, di condividere i momenti di vita comune e i valori dellistituto e di raccogliere pro-poste, idee e impressioni, sia allesterno che allinterno della comunit del Barba-rigo (formata da studenti, famiglie, do-centi e personale), Di seguito riportiamo le principali attivi-t di comunicazione compiute dallistitu-to lanno scorso, cos come riportate al Consiglio di amministrazione dellIstituto nel corso dellultima riunione. Tutti i dati sono aggiornati, ove non riportato espressamente, al 31 dicembre 2013. Sito internet Consolidamento attivit di comunicazio-ne www.barbarigo.edu, dopo il totale rinnovo della veste grafica nel 2012. 99 news pubblicate nel 2013; cura, ma-nutenzione e arricchimento pagine stati-che del sito. Visualizzazioni di pagina: +75% rispetto al 2012. Attualmente: +8% tendenziale nel 2014 rispetto ai primi mesi del 2013. Notiziario on line 5 bimestrali e un magazine annuale diffu-si tramite newsletter con news, foto, interviste e contributi di insegnanti e studenti. Tra gli intervistati, Caterina Simonsen, ex allieva poi finita al centro della stampa nazionale e internazionale, di cui siamo stati i primi a parlare. Au-mento considerevole della paginazione, arrivata a 15 facciate.

    Ufficio stampa e rasse-gna stampa 18 comunicati stampa diffusi nel 2013 presso oltre 200 contatti, ripresi da stampa locale e nazio-nale, con apparizioni tv e radio. Raccolta dei ritagli, cura e aggiornamento della rassegna stampa on line. Gestione eventi Ogni evento principale (rappresen-tazioni teatra-li, saggi musicali, scambi internazionali e attivit didattiche) coperto da un pacchetto che com-prende comunicato stam-pa, news su sito, foto e video da pubblicare sui social network. Supporto allAssociazione Ex Allievi per lorganizzazione delleven-to Barbarigo in festa. Raccolta e orga-nizzazione di un indirizzario di circa 800 nominativi, diviso per indirizzo scolasti-co e anno di diploma. Invio di tre mail di invito e recall di circa 150 nominativi specifici, in collaborazione con altri vo-lontari. Comunicato stampa ripreso dalle testate locali e dalla tv. Oltre 500 partecipanti. Newsletter Circa 20 mail, tutte con grafica appro-priata e contenuti multimediali, per la diffusione del notiziario segnalazioni e invito eventi. Diffusione mirata presso

    Ex Allievi, docenti, istituzioni, amici, contatti e giornalisti, con elevati tassi di apertura e di visualizzazione delle mail. Social Network Il Barbarigo presente su tutti i princi-pali Social Network con circa 1.000 aggiornamenti allanno, ognuno specifica-mente pensato e calibrato sullimmagine e i valori dellIstituto: Facebook, Twitter, Scribd, Instagram, Pinterest, Tumblr, Soundcloud, Linkedin... Nellottica di una comunicazione anche emozionale valoriale, quini pi che infor-mativa, oltre alle news relative alle attivi-t dellIstituto sono stati diffusi anche video, foto, articoli di approfondimento, massime e citazioni (il Pepe e sale della settimana di don Alberto Gonzato). Archivio fotografico e video In tre anni di attivit sono state raccolte centinaia di immagini, solo in parte utiliz-zati nellattivit di comunicazione, che possono essere messe a disposizione della comunit dei docenti, degli studen-ti e delle famiglie del Barbarigo, even-tualmente riorganizzate in forma di ar-chivio. Canale Youtube Implementazione di una vera e propria web tv aggiornata settimanalmente. 100 video caricati nel 2013: +3.000% visualiz-zazioni mensili in un anno, +100% negli ultimi 4 mesi. Del 2013.

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    ILBARBARIGO

    MUSICA/EVENTI

    ANDREA AZZOLINI IN CONCERTO PER IL CUAMM

    Marted 15 aprile alle 20. 45 al Barbarigo gran-de concerto di Andrea Azzolini, per l'occasione proveniente direttamente da Mosca: ex allievo del Barbarigo e soprattutto pianista giovane ma gi affer-mato sulla scena internazionale. Un grande evento, organizzato dalla Associazione Ex Allievi, di musica e di solidariet, con esecuzioni da opere di Beethoven, Schumann, Bach, Chopin e Brahms. L'ingresso gratuito e aperto a tutti, con la possibilit di dare un contributo che verr interamente versato al Medici con l'Africa Cuamm, la ONG padovana - diretta da un altro ex allievo, don Dante Carraro - che si spende per il rispetto del diritto umano fondamen-tale alla salute nei luoghi pi poveri del mondo. Per motivi organizzativi gradita una mail di conferma all'indirizzo [email protected].

  • SCAMBIO CON LUNGHERIA , TUTTO OK!

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    CRESCERE INTERNAZIONALI

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    GALLERIE

    Come ogni anno, scambi internazionali al Barbarigo, Sabato 29 marzo sono venuti a trovare gli amici della 3 e 4 Liceo Musicale Barbarigo gli allievi della scuola diocesana di Piliscsaba, in Unghe-ria (nelle foto: gli studenti durante il pic-nic in Prato della Valle, il 30 aprile). Il 1 febbraio erano stati gli allievi del Barba-rigo a recarsi in visita in Ungheria. La scuola di Piliscsaba, nel nord dellUn-gheria, due anni fa stata intitolata a SantAntonio di Padova: di qui lo spunto per trovare contatti proprio nella citt del Santo, al fine di stringere un gemel-laggio. La scuola cattolica molto ap-prezzata e valorizzata in Ungheria, an-che dal punto di vista del sostegno dello Stato.

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    NORVEGESI E OLANDESI A PADOVA! SCAMBI ELOS

    Dal 6 al 12 aprile sono stati nostri ospiti anche gli studenti e i docenti norvegesi e olandesi nellambito del programma europeo Comenius. Circa due mesi fa i ragazzi del quarto anno del Liceo Scientifico, del Liceo Classico e dellITE erano stati a loro volta ospitati dai loro coetanei di Stee-nwijk in Olanda e Askim in Norvegia. Le attivit hanno compreso laboratori didattici e lezioni, interamente in lingua inglese: proprio nello studio e nella pratica della lingua infatti, oltre che nellapertura a culture diverse, questi scambi internazionali trovano uno dei maggiori punti di forza. Gli studenti stranieri, cos come i padovani in feb-braio, sono tutti ospiti presso le fami-glie degli allievi dellIstituto

  • CHITARRE IN CONCERTO E LIUTERIA IN MOSTRA

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    MUSICA

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    GALLERIE

    Il poeriggio di mercoled 2 aprile il teatro dellIstituto ha ospitato una giornata dedicata la mondo della chitarra classi-ca. Per l'occasione stata allesti-ta un'esposizione della colle-zione di strumenti dei maestri liutai Andrea Marcellan, Ma-nuel Massarotto e Donatella Salvato, che hanno illustrato ai visitatori le caratteristiche della produzione artigianale di strumenti. A seguito ha avuto luogo un concerto degli allievi chitarri-sti e degli insegnanti di chitar-ra Carlo Di Turi e Rosamaria Reato.

    Venerd 4 aprile 2014 la Scuola Media Barbarigo ha partecipato, unica invitata, allo Sports Day organizzato dalle scuole inglesi di tutto il Veneto. I nostri porta-bandiera hanno partecipato ai tornei di calcio a 5 e calcio a 7 maschile, assieme a quello di pallavolo femminile, cogliendo ottimi risultati. Sia la squadra di volley che quella di calcio a 7 hanno infatti raggiunto la finale, classificandosi seconde. Arrive-derci allanno prossimo per la vittoria, intanto sempre Forza i bocia del Barba!

    LE MEDIE ALLO SPORTS DAY! SPORT

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    Servizio di Federica Martelli

    STORIA DI UN PARCO, UN SUCCESSO! TEATRO SCOLAST ICO

    tornato il teatro delle scuole me-die. Sabato 5 aprile, alle 20.45 nel tea-tro dell'Istituto, andato per la prima volta in scena Storia di un parco, ideato e diretto da Mariantonioa Colonna Preti e realizzato dai ragazzi delle me-die. Il pomeriggio di venerd 4 hanno invece avuto luogo le prove generali. Lo spettacolo era composto cinque scene ambientate in un parco pubblico (tra cui l'arena romana di Padova) e vede coinvolti quasi 40 ragazzi di SS1G, con la preziosa collaborazione delle professoresse Carla Zotti e Sasha Za-binski. Scene, alcune anche in dialetto veneto. tutte recitate secondo copio-ne, tranne una d'improvvisazione. Un modo per imparare, lavorare e diver-tirsi insieme.

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    SCUOLA

    LETTORATO IN SPAGNOLO PER LE MEDIE PROGETTO LINGUE/MEDIE

    Anche questanno, con entusiasmo e diver-timento, gli studenti della scuola secondaria di primo grado partecipano alle lezioni di spagnolo con la lettrice madrelingua Cristi-na Prez coordinate dalla prof.ssa Silvia Peron. I ragazzi sono coinvolti in attivit didattiche e ricreative atte a sviluppare le competenze linguistiche e, in alcuni casiartistiche! Gli studenti della prima classe, infatti, si sono cimentati nella creazione di simpatiche marionette di carta e hanno messo in scena delle divertenti rappresen-tazioni. Le altre classi hanno prodotto video spiritosi e cartelloni colorati. Il progetto mira a sviluppare tra gli studenti entusiasmo e interesse per la lingua stra-niera in modo ludico e informale, renden-doli i veri protagonisti dellapprendimento.

    PROGETTO LINGUE/SUPERIORI

    LEONARDO 2014, ARRIV IAMO!

    Ginevra, Michele e Fausto della classe prima.

    I ragazzi che hanno partecipato alla precedente esperienza con la prof.ssa Peron a Londra

    Anche questanno alcuni studenti delle classi quarte del Bar-barigo sono stati selezionati per la partecipazione al Progetto Leonardo. Alice La Creta, Emanuele Magrini, Anna Barzon, Giovanna Ghinello e Giovanni Tessaro partiranno a fine mag-gio per uno stage di formazione e lavoro della durata di cin-que settimane a Portsmouth (Gran Bretagna), grazie a delle borse di studio europee nellambito del Programma di Ap-prendimento Permanente. Per prepararsi allesperienza, gli studenti stanno seguendo un corso di inglese di circa 20 ore con la prof.ssa O Reilly e parallelamente partecipano a incontri di formazione al Pro-getto tenuti dalla prof.ssa Peron. E il terzo anno che il preside e i docenti vedono con orgoglio la partecipazione dei loro studenti a questo programma, che include una ventina di ragazzi provenienti da istituti superiori padovani statali e paritari.

    Il Centro oficial de examen DELE-Cervantes (Diploma ofi-cial Espaol como Lengua Extranjera) propone per queste-state, in collaborazione con il Barbarigo, lAcampada de verano en la ciudad. Un centro estivo in lingua spagnola per giocare, imparare e socializzare con la seconda lingua pi parlata al mondo (dopo il cinese). Liniziativa, diretta ai ra-gazzi che hanno frequentato una classe delle medie, si svol-ger interamente presso il Barbarigo dal 7 al 18 luglio 2014, ogni giorno dalle 8.30 alle 16. Le attivit consistono in gio-chi e laboratori in lingua per imparare divertendosi, e pre-vedono la partecipazione di insegnanti madrelingua per la docenza e di monitores perfettamente bilingue per lanima-zione. Al termine verr rilasciato un attestato di partecipa-zione, valido come credito scolastico e formativo e certifi-cazione del livello di competenza linguistica raggiunto. Pre-visti sconti e facilitazioni per gli studenti del Barbarigo.

    CENTRO ESTIVO IN SPAGNOLO PROGETTO LINGUE/ESTATE

  • A ROMA A TROVARE AUGUSTO, DOPO DUEMILA ANNI VISITE D ISTRUZIONE

    Il 3 febbraio 2014 la classe seconda del Liceo Scientifico dellIstituto Barbarigo, accompagnata dai professori Pillepich e don Zaramella, si ritrovata alle ore 6:20 presso la stazione ferroviaria di Padova per recarsi a Roma per visitare la mostra di Augusto, alle Scuderie del Quirinale, e le molteplici bellezze che la capitale ha da offrire. In seguito a tre ore di treno sia-mo giunti a destinazione, desiderosi di visitare e conoscere ci che ci circonda-va. Usciti dalla stazione siamo giunti alle terme di Diocleziano, dove don Paolo ha benedetto il nostro viaggio con una pre-ghiera. Tappa numero1: il Quirinale. Ci stato dato il permesso di accedere unicamente a determinate stanze ed aree delledificio, aperte al pubblico. In alcuni di questi luoghi erano racchiusi oggetti particolare, ad esempio sequestrati dalla Polizia alla mafia, mentre altri mostravano i segni dei pi importanti passaggi socio-politici che lItalia ha attraversato dal Rinascimento ad oggi. Tappa numero 2: nel tempo libero uno dei luoghi che ha attratto la nostra curiosit stata la Fontana di Trevi, luogo frequentato e conosciuto da milioni per-sone. Tappa numero 3: Quando si decide di andare a Roma, non occorre necessaria-mente visitare un museo per osservare e conoscere la storia, in quanto basta una sola camminata, un solo sguardo in grado di catturare la nostra curiosit e di por-tarci a visitare ci che ci attira maggior-mente. Insomma Roma come un mu-seo a cielo aperto, e proprio per questo

    ci ha portato ad esempio ad ammirare anche lAltare della Patria, luogo che at-trae quotidianamente migliaia di turisti. Come quarta ed ultima tappa, final-mente abbiamo avuto accesso alla mo-stra di Augusto presso le Scuderie del Quirinale, organizzata in occasione del bimillenario della morte dellimperatore (19 agosto 14 d.C.). Il percorso museale ha voluto mostrare come la vita e la carriera del princeps si intrecciassero con la formazione di una nuova cultura e di un linguaggio artistico che ancora oggi sono alla base della nostra civilt. La nostra attenzione si in particolare sof-fermata sulle numerose statue di Augu-sto che hanno saputo mettere in luce i diversi aspetti dellimperatore: dalle im-magini spigolose della giovent combatti-va ai volti placidi della maturit. Interes-santi sono stati anche i cosiddetti rilievi

    Grimani, che raffiguravano animali selva-tici (come ad esempio una leonessa) che allattavano i propri cuccioli, ma anche i preziosissimi cammei, utilizzati come dono personale da parte dei membri della famiglia imperiale. Il professore Pille-pich ci ha fornito le nozioni principali su ciascuno dei reperti archeologici che vedevamo al museo, informandoci sulle caratteristiche dellopera e sul loro signi-ficato. Giunti al piano superiore, abbiamo avuto lopportunit di osservare innume-revoli quantit di utensili molto antichi, il cui utilizzo era di ambito domestico e quotidiano (come ad esempio spille e vasi). Successivamente, verso le 17:40, siamo ritornati in stazione per attendere il tre-no che ci ha riportati a Padova, orgogliosi ed entusiasti della giornata,

    Francesco Aligo, II Scientifico

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    NUMERO 18 SCUOLA

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    ILBARBARIGO

    Il giorno 6 marzo 2014, presso il teatro del Barbarigo, il biennio e le terze supe-riori hanno assistito allo spettacolo tea-trale Una danza nel cuore - Giulia Gabrieli, per la regia di Filippo Crispo. Questo spettacolo ha messo in scena una storia reale che vede come protagonista Giu-lia, una ragazza di quattordici anni mala-ta di tumore. Ci che ha particolarmen-te colpito noi ragazzi stata la gioia di vivere e la fede di questa ragazza, che stata trasmessa anche ai famigliari e alle sue care amiche. Intervistando una delle amiche della protagonista, nostra com-pagna di 4 Ginnasio, abbiamo potuto approfondire i sentimenti provati dagli

    PROPOSTE

    I L TEATRO CHE FA RIFLETTERE SULLA VITA attori. Daniela ci ha fatto partecipi di forti emozioni e di quanto per lei ha significato prendere parte a questo spet-tacolo, e la crescita che questo gruppo sta facendo assieme. Il momento pi commovente e coinvolgente inoltre stato quando la ragazzina trova un bar-bone, lo porta a casa e lo soprannomina "Nonno Virginio". stato molto interes-sante anche scoprire quanto sia bello il teatro e le emozioni che trasmette, emozioni reali, prive di schermo davanti agli occhi. Questo spettacolo ci ha fatto riflettere sugli aspetti davvero importan-ti della vita.

    I ragazzi della 4 Ginnasio Giulia Gabrielli

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    SCUOLA

    IMPRESA DI CLASSE DIDATTIVA E IMPRESA

    Si tenuto il 18 marzo presso lIstituto Tecnico Economico Barbarigo il corso Da una buona idea a una buona impresa!, organizzato da UniCredit con lobiettivo di promuovere la cultura dimpresa e favorire lo sviluppo di un pensiero im-prenditoriale presso i giovani. Durante l'incontro Giorgio Mattaliano Belforti, ex allievo dell'Istituto, ha illustrato ai ragazzi dell'Istituto Tecnico Economico la sua esperienza di imprenditore di successo nel ramo delle energie rinno-vabili (Smile Energy Srl), focalizzando in particolare sullesigenza di pensare in maniera creativa e giocare di squadra. Sono intervenuti nel corso della lezione anche Daniele Businaro e Nicoletta Forzan, manager Unicredit.

    Durante la seconda guerra mondiale, pi precisamente negli anni tra il 1943 e il 1945, le foibe rappresentarono il sim-bolo di una tragedia. Alcune migliaia di persone della popolazione giuliano-dalmata vennero uccise nei modi pi atroci: chi trov la morte nei campi di prigionia, chi venne gettato nell'Adriati-co e chi nelle fosse comuni. Tra tutte questi orrori spicca la terribile realt delle foibe (dal latino fovea-fossa), cavit naturali o voragini che sprofondano verticalmente nel territorio carsico per decine di metri, dove vennero gettate persone ancora vive. L'elemento princi-pale di questo eccidio la totale man-

    GIORNATA DELLA MEMORIA/3

    G IORNATA DEL RICORDO canza di notizie delle persone deporta-te. L'assenza di informazioni ancora attuale: molti ignorano ancora questa parte della storia perch fu subito tenu-ta nascosta dal governo di allora. L11 Ffbbraio il triennio del Barbarigo ha partecipato a un incontro, tenutosi nel teatro della scuola, con la professoressa Ivanov, riguardante il "Giorno del Ricor-do" che non noto come la "Giornata della Memoria" ma che per questa po-polazione ha un valore importantissimo. La professoressa, che ha vissuto in pri-ma persona questa parte di storia, con commozione ha voluto sottolineare l'importanza di questo giorno, raccon-

    tando le esperienze della sua famiglia (lei infatti era ancora troppo piccola per ricordare), e quelle anche pi tragiche di cui venuta direttamente a cono-scenza. Con la sua voglia di raccontare per far emergere un passato che si cercato di dimenticare, la professoressa riuscita a coinvolgerci e farci capire che le storie pi tristi e macabre sono molto pi vicine a noi di quanto immagi-niamo. Alcune classi sono poi andate a Trieste a visitare i luoghi dei massacri e grazie a questo hanno potuto constata-re quanto la prof.ssa Ivanov aveva testi-moniato.

    Laura Tonietto 1 Classico

    SOCIALE

    IMPARARE L INGLESE E LA CITTADINANZA Il Barbarigo ha partecipato anche per il 2014 al progetto educativo e formativo "Partecipazione e Territori", organizzato dalla Fondazione Fontana e dal St. Martin CSA, attive in Italia e in Kenya. Il percor-so si articolato in tre incontri di due ore ciascuno, preceduti da un incontro di progettazione con gli insegnanti, e segui-to da un incontro di valutazione dei risul-tati, in cui sono stati coinvolti sia i docen-ti che gli studenti. Gli obiettivi sono l'e-sercizio dellinglese, usato come lingua di lavoro duranti gli incontri con i rappre-sentanti della ONG kenyana, e la sensibi-lizzazione degli studenti sulla cooperazio-ne e gli altri temi sociali.

  • IMPARARE, TRA BATMAN E OMERO Ci siamo! Dopo un po di anni di silen-zio, torna a far capolino nel men didat-tico del Barbarigo un progetto che mira ad unire buona lettura e bel cinema. In questa veste totalmente rinnovata del Salotto letterario, gli studenti potran-no tornare ad assaporare linebriante sapidit delle pagine di Calvino, Omero e Bradbury, sapientemente mescolate alla straordinaria vitalit di pellicole altrettanto memorabili. A loro il compi-to di cogliere i collegamenti pi o meno evidenti tra le due arti; il tutto - bene sottolinearlo - arricchito, oltre che dalla presenza di un moderatore, anche dalle analisi e dai preziosi contributi della giovane e preparata dottoressa Marghe-rita Grotto, laureatasi in Scienze dello

    FAHRENHEIT 451 un film realizzato nel 1966. Tratto dal celebre e omonimo romanzo di Ray Bradbury, diretto dal regista Francois Truffaut, ambientato in un futuro imprecisato: la societ dominata dal potere assunto del mezzo televisivo, che costringe la popolazione a sottomettersi alle volont di un gover-no totalitario. Si tratta di un regime che ha bandito il diritto di leggere e che cerca di ridurre tutti gli individui a uno stato di omologazione e ignoranza. Trama Il protagonista Guy Montag svolge con grande impegno ed estrema diligenza il suo lavoro di pompiere, ma in questa strana societ il pompiere non spegne gli incendi, bens li genera bruciando e distruggendo i libri. La vicenda infatti ambientata in un periodo in cui il poten-te Governo totalitario ha bandito il diritto di leggere, poich la lettura considerata un reato e chi viene sorpre-so in possesso di libri punito severa-mente. Montag si limita ad eseguire gli ordini del suo superiore, senza mai chiedersi se quello che fa sia giusto o sbagliato. Un giorno, per, tornando dal lavoro, il protagonista conosce una simpatica e seducente ragazza, Clarisse, che lo fa riflettere sullo scopo del suo lavoro e lo convince addirittura a cimentarsi nel leggere alcuni dei libri ai quali, fino a quel momento, non aveva dato minima-mente importanza. Dopo aver deciso di cedere alla tenta-

    zione di scoprire cosa celano le nume-rose pagine di quei libri, Montag riuscir a continuare a svolgere il suo lavoro, rimanendo convinto delle sue idee ini-ziali o cambier radicalmente il suo modo di pensare, esigendo maggiore libert e capendo l'importanza della conoscenza e della cultura? ...Buona visione!! Commento Mi ha fatto molto piacere vedere que-sto film, perch riesce a mostrare vero-similmente alcuni aspetti tipici dei tota-litarismi e ci permette di fare un con-fronto con il modo in cui viviamo at-tualmente. Nella societ in cui am-bientato il film, i pensieri degli uomini e ogni singola azione vengono monopoliz-zati e controllati dal governo, che detie-ne nelle proprie mani tutto il potere. In questo modo il regime fa s che le per-

    Film: Batman begins. Relatore prof. Ga-sparoni TRIENNIO mercoled, 30/04/2014 (ore 15:45-19:00): Blade Runner, tra pagina e pellicola Lettura: Alan E. Nour-se, The Bladerunner (1974). Film: Blade Runner (1982) Relatore prof. Gasparoni Ebbene, che aspetti? Manchi solo tu!

    Gli organizzatori Prof. Dino Gasparoni

    Prof.ssa Catia Giordan

    Spettacolo, in modo tale che lesperien-za cine-letteraria risulti in questo modo completa e indimenticabile. Siamo gi partiti con due incontri, ri-spettivamente uno per il biennio e il triennio, e questi hanno riscontrato un, notevole successo. Ecco i prossimi appuntamenti: BIENNIO gioved, 24/04/2014 (ore 15:45-19:00): Riconoscere leroe: la tra-ma di agnizione tra Odisseo e Batman. Lettura di passi scelti dallOdissea ome-rica (possibilmente nelledizione in pro-sa curata da M. G. Ciani, Omero, Odis-sea, Tascabili Marsilio, Venezia 2000, pag. 197-378); in alternativa, edizione a scelta, sezione specifica dal XIII-XXIV libro.

    sone non possano avere del tempo libero per riflettere, non rendendosi conto che, in realt, sono schiave del potere e che non hanno alcuna possibi-lit di farsi una cultura e di realizzare i propri sogni. Il film, infatti, dimostra che un solo or-gano politico pu influenzare e modifi-care a suo piacimento un'intera comuni-t, portando le persone a pensare tutte allo stesso modo e nascondendo loro la verit riguardo molte circostanze che, se conosciute nella loro reale essenza, potrebbero rivelarsi pericolose. Consiglio vivamente la visione di Fah-renheit 451, soprattutto ai ragazzi e alle ragazze della mia et, in quanto affronta alcuni argomenti centrali del program-ma scolastico, ma soprattutto perch ci aiuta a vivere con maggiore vigilanza.

    Jessica Trevisan, V Scientifico

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    FAHRENHEIT 451: LEGGERE LIBERT RASSEGNA RACCONTAMI UN IMMAGINE

    SALOTTO CINE-LETTERARIO

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    PAROLA AGLI STUDENTI

    QUEL FONDAMENTALE DIRITTO UNIFICANTE: LA CITTADINANZA EDUCAZIONE CIV ICA E DIRITT I

    La maggior parte delle persone oggi pu vantare la fortunata sicurezza della propria ufficiale appartenenza ad uno stato, un paese, una comunit, senza rendersi pie-namente conto di quanto sia proprio que-sta condizione di cittadinanza a tutelare lo stile di vita che conduce. Questa situazio-ne, per noi scontata, cela nella sua defini-zione una serie di diritti e privilegi di cui non sappiamo immaginare la mancanza, ma che spesso, invece, nella storia sono stati negati, con drammatiche conseguen-ze. La cittadinanza ci designa come parte di una societ regolata da leggi volte a tutelare gli individui, ci pone sotto la rassi-curante ala protettiva della democrazia, con tutti i benefici che ne conseguono. Come afferma Hannah Arendt ne Le origi-ni del totalitarismo del 1951, senza questa difesa luomo incorrerebbe nella disgrazia della privazione del diritto alla vita, alla libert individuale e di opinione, al perse-guimento della felicit e alla tutela giuridi-ca. E a questo punto che ne sarebbe di lui? Non gli resterebbe che la sua condizione naturale, confinato oltre i limiti della co-munit; diverrebbe nullaltro che mero appartenente alla specie umana: non pi uomo, bens umano, in quanto la sua iden-tit, invece, data non solo dallapparte-nenza biologica al genere, ma anche e soprattutto dalla relazione con i suoi simi-li, esplicata nelle forme delle istituzioni e dei diritti. A nulla serve inorridire di fronte a questi pensieri, poich luomo nel corso della storia ha gi dato prova di esperienze nelle quali laspetto umano stato offeso. Quale esempio migliore di Adolf Hitler,

    che nel 33 sospese la costituzione tede-sca? Le persone si videro negare allim-provviso quei diritti di cui avevano sempre inconsapevolmente goduto: chiunque, se sospettato di dissidenza o troppo vicino a una persona considerata tale, poteva ve-dersi irrompere in casa la Gestapo o le SS, senza speranza di tutela da parte della legge. Le persone semplicemente svaniva-no e nessuno poteva opporsi. Questa era la situazione che vigeva anche nella Russia stalinista e in ogni altro regime totalitario, dove si assiste a una regressione per cui il sistema torna a fondarsi sulla legge della forza e della violenza, come nello stato naturale. Sulla base di quanto afferma G. Zagrebel-sky in Imparare democrazia (Einaudi, 2007), non bastano buone regole senza uomini buoni che agiscono in conformit al loro spirito: i cittadini onesti rendono accetta-bili anche le costituzioni mediocri, ma costituzioni buone possono essere vanifi-cate da persone disoneste, che mantengo-no una facciata di legalit e democrazia, per coprire il loro indiscriminato interesse per il potere fine a se stesso. Oltretutto, secondo le teorie classiche della degene-razione dei governi (Platone, Polibio e Cicerone), la democrazia sarebbe destina-ta alla degradazione: ecco dunque il moti-vo per cui il nostro vero compito sarebbe proprio quello di farla resistere, rimandan-do sempre pi il giorno fatidico in nome della giustizia, della libert e delluguaglian-za. Se per un tempo il concetto di cittadinan-za era statico, legato allappartenenza a una societ per lo ius sanguinis e lo ius soli, oggi

    I ragazzi di V Scientifico, sez. A, e III Classico, a Berlino in visita al museo della memoria la sua concezione divenuta pi dinamica. Sono messe in discussione quelle due condizioni necessarie per il godimento dei diritti e la cittadinanza si riveste di un elemento unificatore e non di distinzione, che individua un patrimonio comune. Ci che sta alla base lidea di fratellanza, tanto cara ai rivoluzionari francesi, che concede una definizione meno elitaria allaccezione sempre pi comune del ter-mine cittadino del mondo. Quindi, sulla scia delle parole di P. Levi in Se questo un uomo, meditiamo che que-sto stato. Non percepiamo tutto ci come lontano dalla realt, improbabile, poich si davvero verificato nel corso della storia. E sempre troppe volte.

    Alessandra Lovison, V Scientifico

    Negli ultimi tempi la scuola ha subito moltissime riforme che hanno mirato ad ottimizzare i metodi di insegnamento e apprendimento. Non sempre per le decisioni prese sono state ben viste da tutti, specialmente da noi studenti. Da un punto di vista lavorativo, prima si terminano le superiori, prima ci si iscri-ve alluniversit e prima si entra nel mondo del lavoro, ma finire la scuola un anno prima vorrebbe anche dire toglie-re una parte del programma o fare tut-to in modo superficiale e veloce. Io stessa mi sono trovata in difficolt con una riforma avviata nel 2011-12 che prevede che al liceo scientifico si inizi lo

    SUPERIORI IN QUATTRO ANNI : ATTENTI CON GLI ESPERIMENTI ! studio della fisica non pi al terzo anno, ma gi dal primo. Allinizio noi studenti eravamo pi che contenti di questa iniziativa, ma poi gi dai primi mesi ci siamo ritrovati a dover affrontare pro-blemi ed esercizi senza le basi matema-tiche adeguate. Di conseguenza il no-stro insegnante ha dovuto riadattare il programma di matematica anticipando molti argomenti: il risultato stato ri-trovarsi a giugno con 3/4 della classe con il debito. Mi pare quindi palese che se riadattare il programma di una sola materia possa essere cos dannoso, sarebbe impensabile fare lo stesso con tutte le altre. Questo metodo andrebbe

    prima adeguatamente sperimentato, per poi essere messo in pratica, ma anche in questo caso si potrebbero aprire delle discussioni: giusto che alcune classi prese a campione vengano utilizzate come esperimento? Io non credo, perch una eventuale bocciatura, per colpa di argomenti affrontati troppo velocemente, potrebbe infierire molto sulla vita di uno studente. Come soluzione al problema si potreb-be proporre di anticipare la scuola dellobbligo di un anno in modo da man-tenere ugualmente le superiori di 5 anni, e arrivare a diplomarci a 18 anni.

    Linda Marcellan, II Scientifico)

    ATTUALIT

  • PARTIRE DALL IGNOTO SCIENZA E FILOSOFIA

    Nasce la vita. Non sappiamo come, n il perch, ma la vita nasce ogni giorno senza sosta da quando in quei fatidici momenti della creazione si generarono spazio, tempo, mondi e stelle che ci affascino tuttora. Da qui, con una moti-vazione a noi sconosciuta, si creato il tutto, quel tutto che dagli albori della nostra civilt cerchiamo di comprende-re e manovrare a nostro piacimento, pur sapendo di non avere la conoscenza per farlo. La ricerca di questa conoscen-za ha interessato vari ragionamenti ed implicato pensieri filosofici, matematici e fisici, ma non ha ancora prodotto la risposta risolutiva al dubbio sulla vita, che ognuno di noi si posto almeno una volta. Si dice per che il mondo continui a girare, il tempo passi, le persone cambi-no e inizino a conoscere e conoscersi appropriandosi di una sapere sempre pi ampio. Nonostante ci, dopo un lungo cammino costellato di scoperte scientifiche, possiamo affermare con certezza di aver appreso nozioni e leggi inutili a scoprire la finalit della nostra esistenza. E. Husserl scrive infatti ne La crisi delle scienze europee nel 1959 che la scienza esclude di principio proprio quei problemi che sono i pi scottanti per luomo, il quale, nei nostri tempi tormentati, si sente in balia del destino. Sembriamo in effetti esserci arresi ad osservare solo ci che luomo ha crea-to, cercando di ignorare il fatto che il nostro progresso poggia su una base per cui noi capiamo solo il funziona-mento meccanicistico, poich ci si

    In Italia le scuole superiori sono di cin-que anni. Ma nel resto del mondo? La maggior parte dei Paesi, fra i quali anche i pi sviluppati, hanno il sistema scolasti-co superiore che termina al quarto an-no. Facendo dunque il punto della situa-zione, i ragazzi italiani si inseriscono nel mondo del lavoro un anno dopo la mag-gior parte del mondo. Cosa ci impedisce quindi di metterci alla pari? Cinque anni potrebbero essere necessari per i licei, classico in particola-re, avendo questi indirizzi di studio ma-terie come greco e latino da affrontare in modo disteso e quattro anni non potrebbero bastare. Ma per gli altri

    ATTUALIT

    SUPERIORI IN QUATTRO ANNI: UNA SFIDA POSSIBILE

    Stiamo quindi cercando la verit con i metodi sbagliati? Riesce difficile pensare che qualcosa del nostro essere ci rimar-r sempre e fatalmente nascosto e che i mezzi a nostra disposizione non bastino a rincuorare il nostro animo spaventato dallignoto. Lunica soluzione sembra essere quella di avere fede negli avveni-menti che non comprendiamo. Sembra per vacillare anchessa, mentre leggia-mo Husserl scrivere che la storia non ha altro da insegnare se non che tutte le forme del mondo spirituale, tutti i lega-mi di vita, gli ideali, le norme che volta per volta hanno fornito una direzione agli uomini, si formano e poi si dissolvo-no in onde fuggenti. Il destino umano, ammesso che ci sia, forse proprio quello di vedere la vita trascorrere e finire senza capire il perch e il come essa sia potuta iniziare e perdersi cos velocemente.

    Anna Supino, V scientifico

    limitati strettamente e del tutto consape-volmente a ricercare soltanto ci che pote-va essere misurato e contato, dice il car-dinale e teologo au-striaco Christoph Schnborn in un in-tervista su La Repub-blica (6/11/2005). Siamo giunti fino a qui senza conoscere il nostro punto di par-tenza, affidandoci ad istinti e speranze per riconoscere le possibili risposte a do-mande, come: Qual la natura dellu-niverso? Qual il nostro posto in esso? Da che cosa ha avuto origine luniverso e da dove veniamo noi?. In questo modo ci siamo resi conto che quandanche ci fosse una sola teoria unificata possibile, essa sarebbe solo un insieme di regole e di equazione ci fa notare S. Hawking in Dal big Bang ai buchi neri, 1988. probabile dunque che qualora si trovasse una finalit oggetti-vamente provata essa risulterebbe co-munque mancante della motivazione per cui essa in atto e con suddetta motivazione non ci si potrebbe approc-ciare in modo scientifico, poich, anche secondo S. Hawking nella fonte sopra citata lapproccio consueto della scien-za, [] non pu rispondere alle do-mande del perch dovrebbe esserci un universo reale descrivibile da un model-lo stabilito da noi.

    ordini scolastici si potrebbe applicare questa riforma. Pu sembrare una bana-lit, anno in pi, anno in meno, ma se vogliamo essere al passo degli altri stati, lItalia farebbe bene a mettersi in linea. Si tratta anche di una questione di men-talit: come ci vede il resto del mondo? Come dei giovani che a 19 anni abbiamo appena finito le superiori. E come vedia-mo noi loro? Come persone che a 19 anni sono gi inseriti nel mondo delluni-versit e del lavoro. Tuttavia per noi studenti una riforma di tal genere potrebbe far nascere il pro-blema di non avere il tempo di studiare bene e potrebbero venire tralasciate

    nozioni importanti. Listruzione italiana ha molti aspetti positivi: la nostra matu-rit riconosciuta in molti Paesi e anche se con un anno in pi siamo rispettati per le nostre conoscenze. Ci sono, perci, vari pro e vari contro da valutare prima di prendere una deci-sione: bisognerebbe per abbandonare la paura del cambiamento e fare qualche passo avanti, ascoltando le richieste della maggior parte delle famiglie. La-spetto pi importante comunque li-struzione e la cultura, che dovrebbe essere considerata guardando al futuro dei nostri ragazzi.

    Maddalena Macola, II Scientifico

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    ILBARBARIGO

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    GENITORI

    NELLA SCUOLA ANCHE I GENITORI PROTAGONIST I INTERVISTA: ALESSANDRA DE STEFANI ZAGARESE

    Nella scuola i genitori sono chiamati ad avere un ruolo sempre pi attivo, anche cercando in prima persona la collaborazione da parte dei docenti e del personale. Proprio quello di stimo-lare la partecipazione delle famiglie tra gli obiettivi di Alessandra De Stefani Zagarese, dopo le elezioni dello scorso ottobre al suo primo incarico come presidente del consiglio dIstituto del Barbarigo. I momenti d i incontro e di aggregazione in realt non mancano - continua De Stefani - ci sono molte iniziative, a cominciare da quelle proposte dallAssociazione dei Genitori (Agib). Allora cosa si pu fare di pi per stimolare la partecipazione? Una

    possibile iniziativa potrebbe essere quel-la di organizzare delle assemblee prima di quelle di Istituto, aperte a tutti i geni-tori e non solo ai rappresentanti di clas-se, per raccogliere osservazioni e pro-poste. Alcuni hanno espresso questo desiderio, e non credo ci siano proble-mi a organizzarsi in tal senso. La nuova rappresentante ha tre figli, di cui due in questo momento frequentano l I s t i t u t o ( L i c e o S c i e n t i f i c o ) : Unesperienza molto positiva per la nostra famiglia. Dopo il figlio pi grande, che ha frequentato una scuola statale, abbiamo deciso di provare con il Barba-rigo. Filippo si trovato molto bene, quindi due anni dopo stato seguito da Federica.

    Che cosa ha apprezzato del Barbarigo? Ho trovato pi attenzione ai ragazzi e alla loro individualit, sia da parte dei docenti che dello staff. Un aspetto de-terminante durante la fase della crescita, che comporta anche tante difficolt. Poi molta collaborazione e fiducia recipro-ca, proprio come si usava una volta.

    AGIB

    TRE INCONTRI PER RISCOPRIRE LA PATERNIT Le sere del 20 febbraio e del 13 e del 27 marzo 2014 lAssociazione Genitori dellIstituto Barbarigo (Agib) ha organiz-zato tre incontri dedicati alla figura del padre aperte a tutti e condotti da don Roberto Ravazzolo, docente al Barbari-go e alla Facolt Teologica. Il primo appuntamento ha avuto come titolo Cosa resta del padre? Riflessioni in margine alla lettura del libro di Massimo Recalcati; il secondo e il terzo seminario invece rispettivamente Abramo, Ettore, Giuseppe: figure paterne a confronto e Onora il padre e la madre. Parole disattese: ma da chi?. Nel periodo attuale si tende a minimiz-zare le differenze tra i ruoli educativi; la societ moderna inoltre, ponendo la libert individuale come unico valore supremo, non ha tardato a mettere sul banco degli accusati proprio la figura del padre, assieme a quella Dio (come han-

    no evidenziato nella loro opera Freud e Nietzsche, solo per citare due tra i pi importanti pensatori moderni). Che senso ha dunque oggi tornare a parlare della paternit? Quella del padre la figura che, allinterno della famiglia, stata maggiormente ridefinita nellepoca moderna spiega don Ravazzolo . Durante gli incontri ho tentato di af-frontare la questione delle ragioni stori-che, sociali e psicologiche di questa crisi e di dare alcuni spunti per il futuro. Un confronto aperto non solo ai cre-denti: la questione riguarda tutti, al di l delle fedi e della appartenenze con-tinua Ravazzolo . Non c solo il pro-blema linguistico di passare da padre e madre a genitore 1 e genitore 2, come ultimamente viene proposto. La vera questione si apre quando le due

    figure si confondono e non hanno pi una loro identit, rischiando di privare i ragazzi degli elementi decisivi per la loro crescita. La nostra associazione organizza questi incontri per offrire un appoggio e un momento di formazione ai genitori spiega la presidente dellAgib Marina Montecchio. I padri di oggi hanno un compito particolarmente difficile, essen-do spesso costretti tra una concezione autoritaria del loro ruolo caratteristi-ca del periodo in cui sono cresciuti a una invece basata sullautorevolezza. Spesso poi mancano i modelli e i mo-menti per la riflessione e il confronto. I video dei due primi incontri sono stati pubblicati integralmente sul sito e sul canale Youtube del Barbarigo: www.youtube.com/IstitutoBarbarigo

  • LA PROFESS IONALIT AL SERVIZ IO DEGLI ALTRI INTERVISTA: LUIGI OMETTO, EX ALLIEVO E IMPRENDITORE

    La situazione molto difficile, ma non si pu smettere di pensare al futuro. Cos almeno la pensa Luigi Ometto, ex allie-vo del Barbarigo, una laurea in architet-tura in tasca e rappresentate di una quinta generazione di costruttori, oltre che presidente dellAnce di Padova, lassociazione degli imprenditori edili. Qual il suo ricordo del Barbari-go? Quali sono le figure che lhan-no colpita maggiormente? Ho ricordi meravigliosi di quel periodo, sia per le capacit dei professori che per il rapporto con i compagni. Tra i docenti ricordo il preside, mons. Mor-tin: con lui avevo un rapporto particola-re, visto che sono stato rappresentate di istituto per 4 anni. Un impegno molto formativo e anche una bellissima espe-rienza personale. Sempre trai i profes-sori ricordo soprattutto Giovanni Pon-chio, Talami per italiano, Marchesi per matematica, Pozzo a filosofia, la Baessa-to, padre Girardi che ci faceva latino e poi, non ultimo, don Alberto Gonzato. Per quanto riguarda invece i compagni siamo ancora in contatto. Eravamo una classe molto fortunata, siamo rimasti tutti molto legati. Qualche altro ricordo della sua esperienza nellIstituto? Il Barbarigo ha formato il mio carattere in maniera importante, lasciandomi un vero e proprio imprinting nel rapportar-mi con le persone. Poi stato impor-tante anche per quanto riguarda il mio cammino di fede. Lo rifarei subito, ho

    Grande soddisfazione nella comunit del Barbarigo per una notizia giunta da poco dalla Svizzera: la nostra ex allieva Luisa Bonaf, maturit scientifica al Barbarigo nel 1988 e laurea in Medicina a Padova, stata da poco nominata professore asso-ciato presso l'universit di Losanna in Svizzera, dove esercita anche la profes-sione di medico e di ricercatrice presso il Centre des Maladies Molculaires. A pro-posito di quelli che: "Tanto nelle scuole non statali il diploma lo regalano!". Un ringraziamento per la segnalazione e un caro auguro alla professoressa Bonaf, assieme a coloro che, anche allestero, tengono alto il nome della nostra scuola!

    EX ALLIEV I CHE FANNO STRADA

    DOCENTE IN SVIZZERA!

    stitutiva per il corpo del Santo. Una sfida, sia dal punto di vista tecnico che del contenimento dei costi, alla quale abbiamo risposto, assieme a una ditta di Vicenza che si occupata del marmo, approntando gratuitamente la nuova soluzione nella cappella della Crocifis-sione. Una grande emozione. Sicuramente: ricordo ancora quando larca stata aperta, per la traslazione e lostensione del Santo. In seguito, quan-do il restauro terminato, mi hanno incaricato di portare quello che era il sarcofago sostitutivo a San Pietroburgo, dove stato regalato a una chiesa per-ch facesse da altare. La consacrazione dellaltare stato un altro momento bellissimo, forse pari addirittura al pri-mo, per la fede e nella gratitudine per il dono che ho visto nei russi presenti.

    avuto cinque anni davvero attivi e proficui. La matti-na non vedevo lora di svegliarmi per andare a scuola, e non so quanto questo sia normale per un ragazzo di quelle-t. La nostra poi era una classe memorabile: era-vamo abbastanza agitati, ma anche piuttosto svegli. La nostra era la sezione C dello Scientifico, che di solito il terzo anno veniva smembrata per confluire nella A e nella B. Per noi per non fu cos: decidemmo che nessuno sarebbe stato bocciato e ci muovemmo di conseguenza, ogni volta aiutandoci e dando una mano a chi restava indietro. E infatti riuscimmo ad arrivare tutti fino in quinta! Lei ha anche collaborato con i frati della Basilica di SantAntonio: co-me nato questo rapporto? Sono arcellano, nato praticamente sot-to il campanile di SantAntonino, e da sempre con la mia famiglia sono molto devoto al Santo. In seguito sono stato avvicinato dalla Veneranda Arca, e ho messo a disposizione la mia professio-nalit, anche tramite lazienda di fami-glia. Quindi, quando c stato il restau-ro, ci hanno chiesto di fare unarca so-

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    NUMERO 18 EX ALLIEVI

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    ILBARBARIGO

  • ILBARBARIGO pubblicazione informativa bimestrale dellI-stituto Barbarigo, scuola paritaria (Scuola Media, Ginnasio Liceo Classico, Liceo Scientifico, Liceo Musicale, Istituto Tecnico Economico). Direttore: Don Cesare Contarini Coordinamento di redazione: Daniele Mont DArpizio Via dei Rogati 17, 35122 Padova Tel. 049-8246911 - Fax 049-8246950

    Hanno collaborato a questo numero: Francesco Aligo, Lorenzo Celi, Margherita Coeli, Dino Gasparoni, Catia Giordan, Alessandra De Stefani Zagarese, Alessandra Lovison, Maddalena Macola, Linda Marcel-lan, Chiara Pegge, Silvia Peron, Federica Rigobello, Anna Supino, Laura Tonietto, Jessica Trevisan. [email protected]

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    APRILE-MAGGIO 2014

    APRILE 6-12 Scambio con Norvegia e Olanda 10-12 Visite di istruzione 15 Pollini Day 17-22 Vacanze di Pasqua 29 Giornata culturale autogestita MAGGIO 3 Conversazioni su Dante (ore 16) 9 Europe Day 10 Fine ricevimento genitori 17 Festa Ex Allievi (dalle 16) 21 Consiglio di Istituto GIUGNO 6 Festa del Libro 7 Fine delle lezioni

    Il Vescovo Antonio durante la riunione del consulta delle aggregazioni laicali, che si tenuta in sala Ramin lo scorso 13 marzo.

    CALENDARIO

    Due immagini provenienti dallex allievo Frank Cule-mann, tra la fine degli anni 70 e linizio degli 80. Si ricono-scono Gigi Gasparoni, Luca Malvezzi, Fabio Barat-to, Andrea Merlo, Gianni Celentano, Luca Bassan, Luigi Ometto, Antonio Za-non, Gabriele Giol, Francesco Reccanello, Roberto Bosco-lo, Giuseppe Resch, Lilli Car-raro, Manu Spada, Vittorio Zatti, Vanna Bessega, Luciana Pavan, Stefano Breda, Chiara Pescarin, Roberto Sarto-re e Mons. Mortin.

    LARCHIV IO DI DON FLORIANO FOTO E RICORDI

    Grande successo e sala sempre gremita questanno per le Conversazioni su Dante. Il 3 maggio ultimo appuntamento per ascoltare il prof. Talami.

    FOTONEWS