IL BAIANESE

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VUOI DIPLOMARTI ? Tel. 0818251154 - 0818252848 BAR TABACCHI Via Naz. delle Puglie, 25 - Avella (Av) Lotto - T otocalcio - Scommesse Spor tive Domicella(Av)-3386311623 ORA PUOI ! Hai bisogno dell’ idoneità al V anno? ITCG “F. De Sanctis” ISTITUTO PARITARIO - CENTRO STUDI Nola (Na) - Tel. 0818237210 DIPLOMI di RAGIONERIA e GEOMETRA di Benedetto Colucci All'interno Anno III - Numero 1 Marzo 2010 ELEZIONI REGIONALI: UNA QUESTIONE DI COSCIENZA IL CARNEVALE AL “SAN VINCENZO PALLOTTI” DI AVELLA CASO “FMA”: CENTINAIA DI OPERAI A RISCHIO DI LAVORO Diffusione gratuita PERIODICO DI INFORMAZIONE - CULTURA - AMBIENTE ED APPROFONDIMENTO POLITICO Parva favilla gran fiamma seconda Direttore responsabile: Pellegrino DE ROSA Aut. Trib. AV n. 02 /2008 reg. stampa SIRIGNANO I cInqUe cOnsIglIeRI scendOnO In PIAzzA Dopo il Passaggio all’opposizione di parte dei Consiglieri Eletti nella lista “Uniti Per Sirignano” Ormai sono mesi che il sindaco Colucci, governa con l’appoggio dei consiglieri della lista Castello, e la nuova minoranza invece di farsi valere nelle sedi appropriate, nell’ultimo consiglio comu- nale del 28 febbraio 2010 (opposizione assente), dove è stato vincolato gran par- te del terreno circostante il campo di cal- cio, per la costruzione di centinaia di ap- partamenti, “vista la grande richiesta da parte dei residenti di Sirignano di nuo- ve abitazioni”, decide di scendere in piaz- za (non hanno saputo governare,non san- no fare opposizione) per inveire contro il loro sindaco, chiederne le dimissioni e rin- negando tutte le scelte effettuate nei due anni di amministrazione che hanno porta- to ormai alla quasi bancarotta le casse comunali (complici gli stessi cinque con- siglieri, visto che molte assunzioni sono state fatte perché volute dagli stessi con- siglieri - Es. l’architetto, e si potrebbe con- tinuare). Intanto il sindaco continua, senza alcun bando, nessun criterio di selezione, con nuove assunzioni presso la casa comuna- le. Ormai tra dipendenti della casa comu- nale e dipendenti di ditte esterne si pos- sono contare ben 40 giovani avviati al la- voro. Da parte nostra suggeriamo al sin- daco di continuare su questa strada e come si è inventato le segretarie per ogni dipen- dente comunale, di inventarsi la figura di segretaria della segretaria, questo è un metodo per combattere la disoccupazio- ne giovanile, dramma ormai storico per i paesi del sud Italia. Suggeriamo altresì al sindaco (visto che ormai è ufficialmente il sindaco di tutti i giovani di Sirignano, sia di chi ha votato “Unititi per Sirignano”, sia di chi ha vo- tato “Castello”) di fare uno screening dei disoccupati esistenti sul territorio, farne una graduatoria per età e continuare ad assumere (non solo elettori di UNITI PER SIRIGNANO) ed ad inventare lavoro (i sirignanesi aspettano ancora la fabbrica che costruisce treni o navi, l’università ecc.), e nel momento in cui anche con il nostro suggerimento , non si riesce a de- bellare la piaga della disoccupazione cau- sa mancanza di fondi o di bancarotta del- le casse comunali, di inventarsi una tassa supplementare finalizzata all’assunzione dei disoccupati residenti a Sirignano . I Sirignanesi sarebbero ben lieti di pagare questa nuova tassa (l’aumento sulla spaz- zatura fra poco già la paghiamo e siamo tutti contenti), l’importante che tutto si svolga nella legalità e con trasparenza. “BASTA CASE”.

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Anno III numero 1

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VUOI DIPLOMARTI ?

Tel. 0818251154 - 0818252848

BAR TABACCHI

Via Naz. delle Puglie, 25 - Avella (Av)Lotto - Totocalcio - Scommesse Sportive

Domicella(Av)-3386311623

ORA PUOI !Hai bisogno dell’ idoneità al V anno? ITCG “F. De Sanctis”

ISTITUTO PARITARIO - CENTRO STUDI

Nola (Na) - Tel. 0818237210DIPLOMI di RAGIONERIA e GEOMETRA

diBenedetto Colucci

All'interno

Anno III - Numero 1 Marzo 2010

ELEZIONI REGIONALI:UNA QUESTIONE DI COSCIENZA

IL CARNEVALE AL“SAN VINCENZO PALLOTTI”

DI AVELLA

CASO “FMA”:CENTINAIA DI OPERAIA RISCHIO DI LAVORO

Diff

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PERIODICO DI INFORMAZIONE - CULTURA - AMBIENTE ED APPROFONDIMENTO POLITICOParva favilla gran fiamma secondaDirettore responsabile: Pellegrino DE ROSA Aut. Trib. AV n. 02 /2008 reg. stampa

SIRIGNANO

I cInqUe cOnsIglIeRI scendOnO In PIAzzADopo il Passaggio all’opposizione di parte dei Consiglieri Eletti nella lista “Uniti Per Sirignano”

Ormai sono mesi che il sindaco Colucci,governa con l’appoggio dei consiglieridella lista Castello, e la nuova minoranzainvece di farsi valere nelle sediappropriate, nell’ultimo consiglio comu-nale del 28 febbraio 2010 (opposizioneassente), dove è stato vincolato gran par-te del terreno circostante il campo di cal-cio, per la costruzione di centinaia di ap-partamenti, “vista la grande richiesta daparte dei residenti di Sirignano di nuo-ve abitazioni”, decide di scendere in piaz-za (non hanno saputo governare,non san-no fare opposizione) per inveire contro illoro sindaco, chiederne le dimissioni e rin-negando tutte le scelte effettuate nei dueanni di amministrazione che hanno porta-to ormai alla quasi bancarotta le cassecomunali (complici gli stessi cinque con-siglieri, visto che molte assunzioni sonostate fatte perché volute dagli stessi con-siglieri - Es. l’architetto, e si potrebbe con-tinuare).

Intanto il sindaco continua, senza alcunbando, nessun criterio di selezione, connuove assunzioni presso la casa comuna-le. Ormai tra dipendenti della casa comu-nale e dipendenti di ditte esterne si pos-sono contare ben 40 giovani avviati al la-voro. Da parte nostra suggeriamo al sin-daco di continuare su questa strada e comesi è inventato le segretarie per ogni dipen-dente comunale, di inventarsi la figura disegretaria della segretaria, questo è unmetodo per combattere la disoccupazio-ne giovanile, dramma ormai storico per ipaesi del sud Italia.Suggeriamo altresì al sindaco (visto cheormai è ufficialmente il sindaco di tutti igiovani di Sirignano, sia di chi ha votato“Unititi per Sirignano”, sia di chi ha vo-tato “Castello”) di fare uno screening deidisoccupati esistenti sul territorio, farneuna graduatoria per età e continuare adassumere (non solo elettori di UNITI PERSIRIGNANO) ed ad inventare lavoro (isirignanesi aspettano ancora la fabbricache costruisce treni o navi, l’universitàecc.), e nel momento in cui anche con ilnostro suggerimento , non si riesce a de-bellare la piaga della disoccupazione cau-sa mancanza di fondi o di bancarotta del-

le casse comunali, di inventarsi una tassasupplementare finalizzata all’assunzionedei disoccupati residenti a Sirignano .I Sirignanesi sarebbero ben lieti di pagarequesta nuova tassa (l’aumento sulla spaz-zatura fra poco già la paghiamo e siamotutti contenti), l’importante che tutto sisvolga nella legalità e con trasparenza.“BASTA CASE”.

7 Il Baianese2 18-03-2010Anno 3 - Numero 1

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Viale Michelangelo - Di fronte Uscita Autostrada di BaianoI PROFESSIONISTI DELLA SICUREZZA

“l=d fratto radical 2”, eche significa, diceva sconsolatauna mamma di Cicciano, dotata diuna buona scolarizzazione aven-do conseguito un 60/60 ai suoitempi, mentre aiutava il propriorampollo a fare i compiti di geo-metria di seconda media. Al che,essendo di casa e trovandomi pre-sente alla scena, mi intromettocercando di mettere una pezza.Premesso che il ragazzetto in que-stione è considerato un buon ele-mento nella sua classe, uno dei piùbravi per intenderci. Come dice-vo, vedendo la signora in difficol-tà, mi intrometto e leggo il testodel problema. Partendo dalle di-mensioni della diagonale di unquadrato, bisognava calcolare l’al-tezza di un rettangolo equivalenteconoscendone la base. Mi facciocoraggio, scavo nelle miereminescenze di matematica diben 32 anni fa e dico e che ci vuo-le? Ricordando gli insegnamentidel mitico Prof. Iossa, faccio piùo meno questo ragionamento; sic-come in un triangolo rettangolo (la

l=d fratto radical 2di

Sabato Scala

metà di un quadrato) l’ipotenusaè uguale ad un cateto (uno degliangoli del quadrato) per il senodell’angolo opposto che in unquadrato è 45° ne deduco che illato del quadrato è, di conseguen-za, uguale alla diagonale per ilseno di 45°. Mentre facevo que-sto ragionamento, per altro ad altavoce, ho notato la signora che miguardava schifata ed il pargolocon l’occhio languido. La troppomenzionata parola seno ha scate-nato la libidine del pargoletto el’imbarazzo della signora. Ricor-dandomi che la signora è un ra-gioniere ho capito che la stessa hausato il seno, in vita sua, solo perallattare il ragazzetto. Subito misono premurato di spiegare che inquesto caso il seno era una fun-zione trigonometrica e non l’or-gano di allattamento femminileche tanto imbarazzo ha suscitatonella signora. Proprio in quelmomento il ragazzetto mi chiedecos’è la “trigononsocome” ed io,rientrando in me, realizzo che inseconda media non si è ancorastudiato la trigonometria e di con-seguenza devo scavare ancora, in-dietro nel tempo, rifacendomi

questa volta al Prof. ClaudioMastrangelo, mio insegnante dimatematica alle medie, e scoproche lo stesso problema può essererisolto con il buon Pitagora ed ilsuo immortale teorema. Prima chevado avanti nel ragionamento ildiscente mi comunica di non avermai conosciuto un certo Pitagorae che sicuramente non insegnavaalla scuola media di Cicciano. Aquesto punto mi viene spontaneoimprecare avendo cura di far rife-rimento agli attributi maschili piut-tosto che al cielo. E come si fa? Aquesto punto sto quasi per arren-dermi, dico come si fa a risolvereil problema se prima non si è stu-diato il teorama di Pitagora? Sca-vo nella mia memoria, mi arrovelloil cervello, ma non riesco a trova-re una soluzione aritmetica delproblema. A questo punto mi fac-cio consegnare il libro cercando lateoria a cui fanno riferimento i pro-blemi e non riesco a localizzarla,mentre apostrofo l’autore del libro,ecco in contropagina si profila unqualcosa, in un trafiletto quasi na-scosto vedo un qualcosa che si av-vicina alla soluzione, “l=d frattoradical 2”. Un rapido ragionamen-to da dove esce questa formula escopro che è la contrazione del te-orema di Pitagora. Allora penso,ma la matematica non era un’arteche si apprendeva passo passo? Alche, mi armo di santa pazienza ecerco di spiegare la soluzione allostudente, trattandosi di numeri pic-coli, mi aspetto che conosca alme-no le tabelline, ma che, alla do-manda di otto per otto, eglifulmineamente si appropria di unacalcolatrice per darmi il risultato.Lo blocco e cerco di farmi dire ilrisultato a memoria, ma, mi accor-go accasciandomi sulla sedia,che il monello non conosce letabelline, o almeno ne ha una in-farinatura iniziale che si perdequando si arriva già a quella delsette. Allibito gli chiedo chescuola frequenta e lui per tuttarisposta mi dice che frequenta laseconda classe della Scuola Me-dia “G. Pascoli” di Cicciano. Macome? Non ho frequentato pureio la stessa scuola? E dov’è ladifferenza? Un rapido ragiona-

lA RedAzIOne de“ Il bAIAnese”

AUgURAbUOnA PAsqUA

AtUttI

IsUOI lettORI

mento e lo scopro subito. Untesto di matematica e geometriache ingenera solo polpettepreconfezionate senza ragiona-mento alcuno, un insegnante, si-curamente frustrata dal magrostipendio, che non ha nessunavoglia di fare il proprio lavoroed ecco il risultato. Ecco dadove vengono quelli che affer-mano “io e la matematica nonandiamo d’accordo”, sono solovittime di libri astrusi e di inse-gnanti immotivati. Ah se solo sa-pessero apprezzare l’armoniadei numeri! Ci rendiamo contoche così facendo stiamo allevan-do dei ragazzi vittime della cal-colatrice, e del computer?

Penso che le modernetecnologie, comunque non pos-sono ancora sostituire l’insegna-mento nel sistema formativo cheè diversificato per persona, permetodologia, per empatia e, so-prattutto per le capacità che han-no i docenti di stabilire e miglio-rare relazioni umane. Istruire èil passaporto per l’eternità deipopoli. Una tentazione troppoforte, alla quale nessuno ha sa-puto, o voluto, resistere.

QUADRELLEDALLA

LEGGENDAALLA

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delProf.

FrancescoNapolitano

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7Il Baianese18-02-2010 3Anno 3 - Numero 1

Premesso che, trovandoci nelpieno della campagna elettorale,in questo articolo sarà evitatoaccuratamente qualsiasi riferi-mento ai candidati alle prossimeelezioni (ma, se sarà il caso,approfondiremo la questione neiprossimi numeri), ritengo siaopportuno riportare alcuneimpressioni percepite discutendocon vari lettori-elettori.

Molti sono i giovani illusi peranni dai mestieranti della politica.Altrettanti, i professionisti e gliartigiani, che hanno toccato conmano l’inettitudine e la falsità dialcuni sedicenti membri della“classe dirigente”. E mi sonochiesto: perché mai le segreteriedi partito scelgono di candidaregente simile? Gente infida che faesattamente il contrario di quelloche proclama sui manifesti e neicomizi elettorali? Gente che hasostituito all’etica, all’ideologiapolitica e alla preparazione(tecnico-economica, giuridica osociologica) di cui erano dotati ipolitici di una volta, la menzogna,il marketing e le tecniche dipersuasione occulta (pseudo-psicologia, consulenze dipubblicitari e di curatori diimmagine).

Eppure valutare le persone nondovrebbe essere eccessivamentedifficile; basterebbe “giudicarel’albero dai frutti” che ha prodotto.

Se un certo candidato haprodotto solo inganni e illusioninon votiamolo!

Se invece ha prodotto crescita,sviluppo e risanamento, ditelo

POSTI DI LAVORO INVISIBILI, SVILUPPO FANTASMA, FALLIMENTI ECLATANTI E PRESUNZIONE INDISCUTIBILE.

ELEZIONI NEL BAIANESE: SI PONE UNA QUESTIONE DI COSCIENZALa libertà di pensiero è fattore indispensabile per una consultazione genuinamente democratica.

anche a me e lo voteremo insieme!Ma si pone anche un problema

di coscienza: se noi propendiamoideologicamente verso un certopartito (che riteniamo portatore deiprincipi da noi condivisi) masappiamo - per certo - che il lorocandidato sul territorio agisceesattamente al contrario di principiprima indicati, cosa facciamo?

Votiamo ugualmente ilcandidato (che poi userà il nostroconsenso al partito come se fossestato tributato alla sua persona - ese ne beneficerebbe ricevendo incambio una più comoda e meglioremunerata “poltrona” politica) ovotiamo un altro partito (di cuinon condividiamo interamente leidee ma il cui candidato è, a nostro

parere, molto molto più serio diquello scelto dal nostro partito delcuore - talora anche tramitetesseramenti e/o procedureapparentemente democratiche)?E non ci viene anche il dubbio chese il nostro beneamato partitosceglie gente simile forse non èpiù il partito di una volta?

Mah... ognuno sceglierà comemeglio crede. Ma, per favore,non lasciamoci ingannareulterior-mente da personaggi vilie ignoranti.

Il voto di scambio è illegale eperciò penalmente perseguibile,come, del resto, lo sono anche glialtri comportamenti primalamentati e di cui, in uno stato didiritto, si occupa la Magistratura.

Il mio personale augurio è chevenga salvaguardata lademocrazia e che ognuno votisecondo la propria coscienza;all’interno della cabina nessunopotrà vedere come avrete votato(i presidenti di seggio farannorispettare, ne sono sicuro, ildivieto di portare videotelefoniniall’interno delle cabine).

Infine, mi rivolgo ai padri e aigiovani ai quali è stato promessoun posto inesistente: abbiate unrigurgito di dignità; non votate perchi vi prende per i fondelli,altrimenti poi non avrete il dirittodi lamentarvi. Per fortuna abbiamola opportunità di scegliere e, a benguardare, non tutti i candidati sonodella stessa pasta.

di Pellegrino De Rosa

Le opere di Ingegneria Naturalistica (?) realizzate a Sirignano in via Summonte.Raccogliendo le segna-lazioni di alcuni lettoriabbiamo fotografato leopere di sistemazionedella viabilità stradale edi stabilizzazione dellascarpata realizzate nel-la “strada vicinale perSummonte”.Più che opere di inge-gneria naturalisticasembrano trappole peranimali; a meno chenon siano state ancoracompletate.Chiediamo spiegazioniin proposito all’ammini-strazione comunale eall’ufficio tecnico.

In risposta alle numerose richieste di lettori che chiedono di avere maggiori informazioni sulle attività amministrative dei sei comunidel mandamento, rispondiamo che cercheremo in futuro, di essere maggiormente presenti e cogliamo l’occasione per invitare tutti gliinteressati a farci pervenire in redazione le loro segnalazioni e/o documentazioni fotografiche.

7 Il Baianese4 18-03-2010Anno 3 - Numero 1

AVELLA: Scuola “San Vincenzo Pallotti” - Il carnevale 2010

Hanno coordinato i docenti: Serino Loredana, Napolitano Filomena, De Falco Carmela e Salapete Michele,con la collaborazione (per ‘o laccio d’ammore) del Sig. Angelo Vetrano e del Sig. Michele.

7Il Baianese18-03-2010 9Anno 3 - Numero 1

di Gaglione Andrea

Vediamo cosa è cambiato conl’avvento della tivù digitale inCampania.La televisione digitale terrestre,in sigla TDT, spesso abbreviatain digitale terrestre, è la televi-sione terrestre rappresentata informa digitale. I principali bene-fici derivanti dall’introduzionedella TDT sono:

1. un maggior numero dicanali disponibili;

2. una migliore qualità im-magine/audio;

3. possibilità di program-mi interattivi, con pos-sibilità ad esempio diesprimere giudizi o ri-spondere a quiz diretta-mente col telecomando;

4. minore inquinamentoelettromagnetico graziealla necessità di minorepotenza di trasmissione;

5. possibile trasmissionein doppio/multiplo au-dio e quindi, per esem-pio, in multilingua;

6. possibile trasmissionein alta definizione.

La tivù digitale nel mandamento Baianese.

L’Italia ha cominciato a trasmet-tere col digitale terrestre nel 2003in Sardegna e poi nella Valled’Aosta. Dal 27 ottobre 2008 inSardegna è stata completata latransizione al digitale con spegni-mento del segnale analogico. Dal16 giugno 2009 è iniziata la tran-sizione per il Piemonte e perRoma, con l’eliminazione di Rai2e Rete4 dal sistema analogico. Dal16 novembre anche a Roma è sta-ta completata la fase dello switchoff: è la prima grande Capitaleeuropea a proporre trasmissioniesclusivamente in tecnologia digi-tale. Nella notte tra il 14 e il 15ottobre è iniziata la fase delloswitch off in Campania: nelle pro-vince di Napoli, Salerno e Casertasono stati spenti gli impianti ana-logici di Rai2 e Rete4. Poi la pri-ma settimana di dicembre 2009 c’èstato lo spegnimento totale di tuttii canali analogici in tutte le cin-que province. Entro un paio di annisi auspica la conversione totale. IlGoverno ha già approvato il pianoper il passaggio di tutte le regioniitaliane al digitale terrestre che ver-rà completato nel 2012, come daraccomandazioni comunitarie.Ma cosa è cambiato per il norma-le telespettatore con il passaggioal digitale terrestre? Per il norma-le spettatore i vantaggi sono statiun aumento dei canali a disposi-zione, lo svantaggio principale deldigitale terrestre è stato la neces-sità di acquistare dei nuovi appa-recchi atti alla suaricezione(decoder, antenne e inalcuni casi nuovo televisore).Oltre che un costo in termini eco-

nomici questo ha costituito unadifficoltà pratica per le personeche, come molti anziani, non han-no dimestichezza con la tecnolo-gia: l’uso di una nuova televisio-ne richiede un cambiamento diabitudini consolidate e l’uso di undecoder implica anche un teleco-mando in più. Anche se i televi-sori più recenti integrano ilsintonizzatore digitale terrestre,spesso si tratta di modelli base:non consentono di usufruire deiservizi a pagamento (comeMediaset Premium, Dahlia TV ePangea) o lo consentono solo inseguito all’acquisto di un compo-nente aggiuntivo (modulo CAM);tipicamente, inoltre, nonsupportano l’interattività. Ciò si-gnifica che per usufruire dei van-taggi del digitale terrestre può es-sere necessario affiancare undecoder anche ai televisori recenti.Per quanto riguarda gli impiantid’antenna è opportuno ricordareche l’impianto d’antenna richiestodal digitale terrestre è lo stesso giàusato per le trasmissioni analogi-che e quindi già presente in tuttele abitazioni; alcuni impianti, par-ticolarmente i più vecchi, posso-no però richiedere una revisione.Inoltre non è possibile ricevere ilsegnale digitale terrestre con an-tenne che ricevono poco segnaleper esempio quelle antenne a for-ma di v che tutti conosciamo datein omaggio con i televisori analo-gici, soprattutto 14 pollici, o ac-quistate per pochi euro in quantose si amplifica uno scarso segnaleanalogico si ottiene un segnaleanalogico accettabile ma se si

amplifica uno scarso segnale di-gitale si ottiene solo lo scarso se-gnale di prima.L’utilizzo di decoder esterni por-ta ad un aumento dei consumi dienergia elettrica: se unsintonizzatore televisivo è integra-to all’interno di un televisore lospegnimento del televisore impli-ca anche lo spegnimento comple-to del sintonizzatore, ciò però nonaccade se il sintonizzatore è ester-no (cioè se si usa un decoder). Nonsolo può essere facile dimentica-re acceso il decoder, bisogna an-che considerare che esso non sispegne completamente a meno dinon staccare fisicamente la spina,questo comportamento è dettatoda ragioni di comodità: rimanen-do così il decoder in uno stato distand-by può mantenere attivi al-cuni componenti e permettere lariaccensione tramite telecomando.Questo problema andrà a spariremano a mano che l’obsolescenzatecnologica spingerà gli utenti asostituire i vecchi televisori connuovi televisori dotati di decoderdigitale integrato che quindi ren-deranno inutile la presenza deldecoder esterno. Essendo l’infra-struttura per il digitale terrestre infase di realizzazione, la coperturadel nostro territorio è incompletaed in affidabile. Infatti molte zonedel nostro mandamento sono sog-gette a temporanee perdite di se-gnale o ricezione corrotta, soprat-tutto in caso di pioggia e vento.Queste problematiche di ricezio-ne sono chiaramente destinate aperdurare nel tempo.

La più grande realtà industriale dell’Irpinia con circa 1800 operai addetti e 500 lavoratori dell’indotto rischia un drastico ridimensionamentodel personale. La FMA (Fabbrica Motori Avellino ), che produce motori di media - alta cilindrata per tutto il gruppo FIAT, rischia di rimanereavvolta dal vortice della crisi industriale che in un breve lasso di tempio ha portato alla chiusura di molte piccole aziende dell’hinterlandavellinese. Gli operai della FMA dopo 2 anni di cassa integrazione guadagni ordinaria, alternata con una o al massimo due settimane al mese dilavoro, rischiano di finire in cassa integrazione straordinaria alla fine di quest’anno.La cassa integrazione guadagni straordinaria significherebbe che il destino di centinaia di lavoratori è rimesso alla discrezionalità dell’aziendache potrebbe optare per un taglio dell’organico che porterebbe al dissesto finanziario una moltitudine di famiglie.La speranza dei lavoratori è che ci sia una rapida ripresa del mercato automobilistico ma ciò è assai complicato visto la situazione in cui versal’intera azienda FIAT a livello nazionale.In queste settimane i lavoratori hanno lottato con tutte le loro forze per scongiurare un imminente catastrofe e, infatti, hanno attuato un presidiodavanti allo stabilimento di Pratola Serra al fine di sollecitare la FIAT a dare una risposta nei tempi brevi e avere nuove consegne per larealizzazione di nuovi motori. Lo stabilimento irpino è uno dei stabilimenti più all’avanguardia del colosso automobilistico torinese.Prima della crisi la FMA produceva motori anche per altre case automobilistiche internazionali come la OPEL data la tecnologia avanzata deimezzi di produzione dello stabilimento.Il rammarico che accomuna i lavoratori della FMA è l’inettitudine della politica locale che è incapace di affrontare tematiche prioritarie comequella del lavoro.I nostri politici sono buoni solo a scaldare la poltrona e sembrano dei burattini manovrati dall’alto.Purtroppo la crisi del settore automobilistico italiano è legata anche alle strategie di marketing aziendale adottate dalla FIAT negli ultimi anni:il gruppo torinese è ormai da anni che investe in territori esteri che garantiscono una forza lavoro sottopagata come in Polonia o in Serbia, doveun operaio guadagna circa 400 euro al mese. Se si continua con questa strada in Italia si rischia una crisi sociale, la cui colpa è addebitabile soloal Governo Italiano che ha elargito tanti soldi alla FIAT in questi anni senza mai chiedere garanzie sul mantenimento operativo dei stabilimentinazionali. [di Andrea Gaglione]

Caso FMA: centinaia di operai a rischio lavoro.

7 Il Baianese10 26-10-2009Anno 2 - Numero 9/10

ComunicatoCGIL ScuolaCon sede a Baiano (Av) difronte ex caserma dellaGuardia di Finanza, riceve:il lunedì dalle 10,00 alle 12,00il martedì dalle 19,30 alle 20,30il giovedì dalle 19,30 alle 20,30.

Resp. Prof. Colucci Benedetto.

Tra le falde dei monti omonimi,adagiata nel bacino superiore del-l’antico fiume Clanio, Avella rap-presenta quasi alla perfezione l’in-tersecarsi dell’arte con la natura,della storia con la leggenda. Seppurridotta oggi ad una modesta citta-dina, frenata nell’evoluzione socia-le e nello sviluppo economico datroppi decenni di dissennate am-ministrazioni politiche, camminan-do per le strade soprattutto nellaparte vecchia è possibile ancora av-vertire delle sensazioni trascenden-tali che riportano al passato e invi-tano a ripercorrere le orme di co-loro che in un tempo ormai perdu-to diedero vita a quello che è at-tualmente l’abitato principale. Giàal Paleolitico Superiore, al tardoNeolitico ed all’Età del Bronzosono riferibili i primi insediamentiumani, testimoniati dagli innume-revoli reperti che nel corso deglianni sono stati rinvenuti sul terri-torio e da alcune necropoli di stra-ordinaria importanza storica. Risen-tì in seguito degli influssi delle po-polazioni greche avventuratesinell’entroterra dalle coste, divenne

Il 4,5,6,7 Novembre si è tenu-to il X Salone del Confrontotra le proposte formative del-l’Europa e del Mediterraneo alCampus Universitario diBaronissi (SA).A questo evento, che si tieneogni anno, hanno partecipatoattivamente numerosi istitutidi tutta la regione, tra cui l’I.P.S.S.C.T “S.SCOCA” diAvella.Tra i tanti percorsi propostid a l l ’ o r g a n i z z a z i o n eEXPOSCUOLA, gli insegnan-ti per le classi quarte hanno

Avella, la storia e l’anonimato

di Ernesto Sasso

Osca e poi Etrusca, subendo infi-ne le dominazioni dei Sanniti. Du-rante l’espansione di Roma passòsotto la sua protezione, divenendo“Civitas” nel 339 a.C. ma conser-vando almeno in parte la propriaautonomia. In età Repubblicana epost-Repubblicana raggiunse ilmassimo splendore ed a questoperiodo sono risalenti le maggioriopere pubbliche realizzate, tra cuivari Decumani e l’Anfiteatro; diquest’epoca è anche il famoso“Cippus Abellanus”, l’importantis-simo documento in lingua Osca cheattesta i rapporti tra Nola, dov’ètutt’oggi conservato nel Seminario,ed Avella in merito al culto delTempio di Ercole. La tranquillitàdel luogo venne sconvolta in segui-to alle insurrezioni delle popolazio-ni italiche che rivendicavano dirittisu Roma e dalla rivolta di Spartaco,che insieme al suo esercito la sac-cheggiò per rifornirsi di viveri du-rante il cammino verso la Capitale.Con la spaccatura dell’Impero Ro-mano in due tronconi comincia ilvero e proprio periodo di decaden-za, durante il quale sono numerosele incursioni delle popolazioni cen-tro e nord europee sul territorioavellano. Conquistata daiLongobardi, la città venne ricostru-ita e fortificata con la realizzazio-ne del Castello, ma Saraceni edUngari riuscirono poi a raderla qua-si del tutto al suolo. Agli eventibellici si aggiunsero, negli anni a

venire, numerose inondazioni delClanio e vari smottamenti, che ge-nerarono epidemie e decimaronola popolazione. Nel corso del se-colo XI Avella venne sottratta aiconti normanni di Aversa e venneconcessa in feudo a Turoldo Mo-sca, passando poi per diritto dimatrimonio nel 1356 alla famigliaDel Balzo e, per identico motivo,ai Jarmvilla nel 1380 ai quali nel1410 venne tolta da Giovannad’Angiò contro la quale essi si era-no ribellati. Fu dunque donata pri-ma a Sergianni Caracciolo e poi aNicola Orsini, conte di Nola, chene detenne la proprietà fino al1534, quando passò ai Colonna epoi nel 1552 agli Spinelli, che ri-strutturarono il Castello e la reteviaria della città. Intorno al 1580Avella conobbe nuova fortuna,rifiorendo sia dal punto di vistastrutturale che economico. Gli ul-timi feudatari, fino al 1806, furo-no i Doria del Carretto. I vari pas-saggi delle popolazioni sul territo-rio hanno conferito ad Avella di-verse testimonianze storiche edartistiche di primo piano, comel’Anfiteatro ed il Castello, i nume-rosi monumenti funerari romani,l’Acquedotto San Paolino, il Palaz-zo Ducale e la collegiata di SanGiovanni, la chiesa di San Pietroed il Convento, oltre alla grotta diSan Michele attualmente chiusa alpubblico per motivi di sicurezza.Addentrandosi invece, rigorosa-

mente a piedi, sulle colline circo-stanti l’abitato ci si può imbatterein posti dalla bellezza floristica sen-za eguali che offre siti come la“Forestella”, il “Bosco di Pianura”,le numerose grotte naturali e la ca-scata di “Acquapendente”, protettada una fitta boscaglia che la rendenon facilmente accessibile al passo.Noccioleti, ulivi secolari e castagneticostituiscono per la maggior partela vegetazione, completata da vastedistese di conifere e latifoglie. Untempo tra queste montagne sareb-be anche stato possibile incontrarequalche cinghiale selvatico, simbo-lo del paese, ma ormai esso è daconsiderarsi estinto poiché rara-mente si hanno avvistamenti diqualche esemplare. Avella è il mag-giore paese dell’intero mandamentoe potrebbe costituire dunque unimportante centro turistico ricco distoria e tradizione, eppure nono-stante lo sviluppo di tale polo fa-rebbe da viatico ad una serie di mi-glioramenti enormi per l’economialocale esso è stato sempre posto insecondo piano e mai nessuno si èveramente attivato affinché si riu-scisse realmente in tale intento. Leragioni per cui si preferisce far re-stare il nostro paese nell’anonimatoin cui versa ormai da secoli biso-gnerebbe domandarle a coloro chefin qui hanno occupato le giustepoltrone, ma probabilmente nessu-no sarebbe in grado di dare una ri-sposta.

EXPOSCUOLA 2009: OCCASIONE DI INCONTROE FORMAZIONE PER I GIOVANI

Dello “SCOCA di Avella (AV)”

scelto l’itinerario formativoche proponeva diversi argo-menti: nello standdell’”EXIBIT” si è tenuto unquestionario fatto da DICA,Dipartimento di IngegneriaChimica e Alimentare, il qualeintendeva proporre agli studen-ti e ai docenti di ogni ordine egrado, la conoscenza per la let-tura delle etichette alimentarial fine di sapere esattamentecosa si mangia; nello stand“EVENTI” i temi principalitrattati erano il cinema e la ge-ografia, con l’intervento di Mi-chele Marangi, media educator,esperto di didattica del cinemaper l’Aiace di Torino. Il pro-getto “Educazione ambientalee Tecnologia” è stato promos-so da BOEING ITALIA eALENIA AERONAUTICA;nello stand “LAB”, l’Accade-mia di Belle Arti di Venezia ha

voluto proporre il progetto“Plasmare la Terra” con la fi-nalità di rispettare la natura. Lematerie specifiche che hannointeragito con il laboratoriosono state: arte e educazioneambientale.Per il restante tempo gli alun-ni sono stati intrattenuti nelvillage da diversi stand cheproponevano le loro attivitàcome balli, canti e giochi.Come ogni annol’EXPOSCUOLA è riuscito anon deludere le aspettative deigiovani e dei docenti e ha la-sciato dentro di loro un’espe-rienza formativa per il futuro.E intanto sono iniziati comeogni anno gli stage aziendalidegli alunni IV e V presso noteaziende Avellinesi.

D’Avanzo EmiliaPescione Anna

7Il Baianese18-03-2010 7Anno 3 - Numero 1

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e dintorni

L’opera prima di Emanuele Pettener

E’ Sabato,mi hai laSciato

E Sono bElliSSimodi Benedetta Napolitano

«È sabato mi hai lasciato esono bellissimo» (pagg. 327,euro 15), edito dall’editoreferrarese Corbo, è il brillanteromanzo d’esordio di Emanue-le Pettener, un trentottenne diMestre, docente di italiano allaFlorida Atlantic University,autore di numerosi saggi e rac-conti apparsi su riviste sia ita-liane che americane.

È un romanzo di formazio-ne, scritto benissimo, che fa ri-conciliare il lettore con la lin-gua italiana. Lo stile -raffina-to, elegante e divertente- ren-de la lettura gradevole, fluidae luminosa. La storia si aprecon una splendida metaforadella vita, nella partita di pal-lone improvvisata sulla spiag-gia del lido veneziano, e si sno-da attraverso dodici capitoli,raccontando di un gruppo diventenni che, dopo aver soste-nuto l’esame di maturità, siaccingono ad affrontare la vita,con tutto il peso del futuro ad-dosso. I lettori meno giovanipotranno riassaporare, tra lerighe, molti episodi –vissuti osolo sognati- della loro gioven-tù, mentre i più giovani vi tro-veranno i tormenti –taloradrammatici, talora esilaranti-tipici dei ventenni.

Emanuele, voce narrante ediscolo alter ego dell’autore,sussurra all’orecchio del letto-re: “sogno l’inno nazionalementre sono sul podio, i gior-nalisti che mi aspettano all’ae-roporto, le ragazzine che sistrappano i capelli al mio pas-saggio. Avevo vent’anni e unaruga verticale fra gli occhi.Avevo vent’anni e una vita da-vanti, come si dice. Del restoavevo vent’anni, e non capivoun granché”. E, nel frattempo,sogna gli Stati Uniti e i divi delgrande cinema americano -sututti, Paul Newman- e inseguela gloria e le donne, dibatten-dosi con i problemi esistenzia-li tipici della giovane età.

Pettener dà vita a un roman-zo di formazione tenero e sin-cero, non di rado esilarante, incui fin dalla prima pagina la

parola viene eletta a strumen-to di conoscenza del mondo ea fonte di gioia sensuale. È,infatti, nell’alveo della linguache si compiono la ricerca esi-stenziale e l’emancipazione delprotagonista. È, cioè, attraver-so la lingua e la letteratura (e atale proposito la scoperta diOscar Wilde risulterà decisivaper lui) che il giovane Emanue-le, iscrittosi alla facoltà di Let-tere, imparerà a cogliere la bel-

Lo scrittoreEmanuele Pettener

lezza del mondo e a tradurla inuno stile solo suo: «Il mondomi si disvelava attraverso leparole... Riuscivo e percepirela bellezza solo attraverso illinguaggio».

«È sabato mi hai lasciato esono bellissimo» è un libro disuccesso che, dopo pochi mesi,è giunto già alla sua prima ri-stampa. Si può acquistare siain libreria che on-line. È un li-bro da leggere tutto d’un fiato:io l’ho letto in due sole serate!Il suo simpatico e disponibilis-simo autore, infine, è facilmen-te contattabile su facebook esu vari blog.

Per conoscere meglio l’autoreleggiamo alcune dichiarazio-ni da lui rilasciate sul Web aproposito del suo modo di in-terpretare la letteratura:

Io da una parte apprezzo sem-pre la presenza di una trama,che resta l’aspetto più com-plesso – a livello di ideazionee architettura – in un’opera ro-manzesca, e apprezzo coloro

che sanno identificare un pub-blico e raccontargli una sto-ria, a prescindere da ogni di-scorso artistico: dai maestridel complotto alle deliziose ediaboliche signore della nar-rativa rosa ai vituperatibestselleristi americani o no-strani. D’altra parte, mi stupi-sco quando vedo noncuranzanella forma, quando avvertoche non c’è alcuna esigenzaestetica: il piacere che mi pro-cura una storia raccontata inmodo cronachistico ofarraginoso è un piacere dibassa lega, usa e getta, è unpiacere tascabile, da viaggioin treno di seconda classe daRoma a Milano, o in econo-mica da Miami a Boston. Siachiaro, ben vengano questipiaceri: abbiamo bisognod’essere intrattenuti, abbiamobisogno di non annoiarci. Peròè raro che questi libri, pur di-vertendoci e distraendoci dal-la noia quotidiana, riescano aconfortarci da un dolore o aintensificare una gioia: per-ché è questo che si trova neigrandi romanzi, è un piaceresuperiore, che tocca le nostrecorde più inesplorate.

Il valore letterario di solito lodecide il signor Tempo, con unriprovevole ritardo di almenoun paio di secoli. Scrivere unastoria divertente, qualsiasi sia ilsenso che diamo a divertente,è la condizione senza la qualequalsiasi pubblicità, credo, di-venta inutile. Certi colossalicrack hollywoodiani lo dimo-strano. Dopodiché , la pubbli-cità è fondamentale. Il Sabatoha avuto la fortuna, fin’ora, diguadagnarsi paroline davverodolci da giornali quali Alias, IlMattino di Napoli, Max, e farsipersino una capatina in RAI esu Canale Italia. Ma altrettan-to importante è stata la voce deigiornali locali o delle radio uni-versitarie o di chiunque, singo-larmente, abbia voluto spende-re, anche solo oralmente, unabuona parola per il Sabato. Inparticolare, sono molto grato aimiei nuovi e vecchi amici suFacebook.

7 Il Baianese8 18-03-2010Anno 3 - Numero 1

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Il dIRIttO d’AUtORe

lA scRIttURA cReAtIVAUna lingua ha precise regole

grammaticali e sintattiche, unlinguaggio non sempre le ha.

Cio vale, in maniera particolare, perla scrittura creativa dove l’artista hail compito di “evocare” (nel senso diex vocare = chiamare fuori) piuttostoche “descrivere”.

La scrittura creativa, si differenzia,pertanto, anche dai testi tecnici - che devono soprattuttoargomentare e spiegare come avvengono determinati processi- e dai testi giornalistici, che devono principalmente riportare ifatti e gli eventi, possibilmente senza esprimere opinioni (e nonsconfinare, come spesso avvienne, nell’aggiottaggio elettorale).

La scrittura creativa, inoltre, come nello spassoso esempioriportato qui a lato, contiene - poi - una certa quantità di“extratesto”.

Da questo esempio si comprendono, cioè, alcune cose “nondette”: che probabilmente a scrivere è un bambino; che eglinon è in buoni rapporti con la lingua italiana; che dev’esseresiciliano (il dialettismo “cunfunnuto= confuso).

Un testo del genere prenderebbe due se fosse stato un compitodi italiano, ma in un contesto letterario è Arte!

Enzo Pecorelli

Avete il classico romanzo nel cassetto e voleteproteggerlo dal plagio prima di inviarlo alle varie caseeditrici? Il metodo più efficace è quello di depositarloalla SIAE sez. Olaf, il manoscritto sarà conservato per5 anni (rinnovabili) al costo di circa 120 euro.

La legge di base sul dirittod’autore è la 633 del 22 aprile1941, poi modificata dal DPR19/79 e, più recentemente, dalDlgs 154/97 e poi dalla legge248/2000.

Le semplici fotografie, o fotonon creative (come quelle “anti-che” pubblicate da gran partedegli studiosi di cose locali, sonoinvece protette per soli 20 annidalla data di realizzazione, e lamenzione del nome del fotogra-fo è soggetta agli eventuali ac-

cordi fra le parti, naturalmentenel caso in cui se ne possa pro-vare la circostanza.

Per un manoscritto o un libroi diritti di utilizzazione economi-ca durano per tutta la vita del-l’autore e fino a 70 anni dopo lasua morte. Trascorso tale perio-do l’opera cade in pubblicodominio. Nel caso di opere incollaborazione il termine si cal-cola con riferimento al coautoreche muore per ultimo.Per pubblicazioni prodotte dalle

Amministrazioni dello Stato: 20anni dalla prima pubblicazione.I prodotti del disco fonografico(o equiparati) 50 anni dalla fis-sazione del supporto oppure dal-la prima pubblicazione o comu-nicazione al pubblico dell’operaentro il termine di 50 anni.Produttori di opere cinematogra-fiche: 50 anni dalla fissazione delsupporto oppure dalla primapubblicazione o comunicazioneal pubblico dell’opera entro il ter-mine di 50 anni.