IL MELEGNANESE€¦ · Allapparenza non sono grandi richieste su cui però, è laccusa dei diretti...

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E D I T O R I A L E Senza più alibi Dopo un’ottima Fiera del Perdono, macchiata certo dalla tragedia del ragazzo travolto da un treno in stazione, l’am- ministrazione di centrodestra guidata dal sindaco Vito Bel- lomo è attesa dalla prova del nove. Di qui a breve, infatti, dovrà essere approvato il bilancio di previsione 2015, che rappresenta di fatto l’atto più impor- tante di un’amministrazione comunale. Lo avevamo già fatto qualche mese, lo ribadiamo oggi: non capita giorno che, girando per la città, non si venga fer- mati da gruppi di agguerriti cittadini pronti a lamentare le criticità del proprio quartiere. Ci riferiamo in primis alla buche nelle strade e alle vora- gini nei marciapiedi, che peraltro non riguardano solo la re- altà locale. Basti pensare al caso del cavalcavia ai confini tra Melegnano e Riozzo, che ha scatenato le vivaci proteste di decine di automobilisti. L’amministrazione aveva annunciato per la primavera un intervento di restyling su diversi marciapiedi di Melegnano, ma sinora i lavori hanno riguardato solo quello in fondo a via Cesare Battisti dal lato di via Dezza. Sempre secondo i melegnanesi, la seconda emergenza è rappresentata dall’illuminazione, che un giorno sì e l’altro pure fa le bizze in numerosi quartieri di Melegnano. Ormai diverso tempo fa l’amministrazione ha avviato un processo di privatizzazione destinato a migliorare il servizio, che pe- rò a quanto pare non ha ancora visto la parola fine. I cittadini chiedono infine una manutenzione più costante, una maggiore cura per il verde pubblico e una presenza più continua della polizia locale sul territorio. All’apparenza non sono grandi richieste su cui però, è l’accusa dei diretti interessati, palazzo Broletto è latitante. L’auspicio quindi è che, proprio con la manovra economica 2015, l’amministrazione dia un segnale forte da questo pun- to di vista. Solo così potremo rendere la nostra città davve- ro più vivibile. S.C. QUINDICINALe DI INFoRMAZIoNe FoNDAto NeL 1967 IL MELEGNANESE CONTATTI: mail: [email protected] sito: ilmelegnanese.wordpress.com IL MELEGNANESE è presente su: cercate la nostra pagina, interagite con noi Anno XLVIII - N. 7 - MeLegNANo, SAbAto 11 APRILe 2015 Una copia 1,80 Giovane investito da un treno in corsa Il dramma del 20enne Matteo Folli a pag. 2 Giorni di passione per la Polizia Locale Il caso sosta selvaggia tiene banco a pag. 4 Il nonno che sprinta sulla bici da corsa é la storia di Giuseppe Barbè a pag. 8 Tutto esaurito per la Fiera In almeno 20mila a Melegnano A poco più di un mese dell’apertura Ecco i ponti della Tem visti dall’alto Scatta il conto alla rovescia per la Tem: ecco i ponti della maxi-infrastruttura viabilistica. A poco più di un mese dal taglio del nastro, che si terrà il 16 maggio, fervono i lavori per la super-strada destinata a rivoluzionare il territorio compreso tra il Sudmilano e il Lodigiano. Nel- le immagini vediamo i ponti dell’infrastruttura viabilistica dall’alto. Sono intanto entrati nel vivo anche gli interventi per la realizzazione del- le opere connesse alla Tem, che sgraveranno gran parte dell’immensa mole di traffico oggi presente nella zona del Melegnanese. A partire ovviamente dalla bretella Cerca-Binasca, la strada destinata a collegare direttamente le due provinciali attesa in città da quasi mezzo secolo. Anche quest’anno, come ormai da tradizione, la grande attrazione del Perdono sono stati gli animali nel fossato all’ombra del maniero simbolo di Melegnano, che hanno fatto registrare il tutto esaurito. Nell’arco della giornata di festa, tanto sorpresi quanto estasiati, miglia- ia di bambini hanno preso d’assalto la tensostruttura che ospitava decine di animali. La Fiera 2015 si è aperta con un suggestivo spettaco- lo, che ha visto la presenza di una danzatrice volante e di due ballerini sui trampoli, che hanno entusiasmato la grande folla presente. Da registrare poi le ottime performance sul palco scoperto al centro della tensostruttura, dove sono stati organizzati diversi eventi, e le mo- stre nelle varie zone della città. Sono stati questi gli ingredienti della Fiera 2015, alla quale anche “Il Melegnanese” era presente con uno stand in piazza Vittoria Alle pagine 2 e 3 con un ampio reportage fotografico

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E D I T O R I A L E

Senza più alibiDopo un’ottima Fiera del Perdono, macchiata certo dalla

tragedia del ragazzo travolto da un treno in stazione, l’am-ministrazione di centrodestra guidata dal sindaco Vito Bel-lomo è attesa dalla prova del nove.

Di qui a breve, infatti, dovrà essere approvato il bilanciodi previsione 2015, che rappresenta di fatto l’atto più impor-tante di un’amministrazione comunale.

Lo avevamo già fatto qualche mese, lo ribadiamo oggi:non capita giorno che, girando per la città, non si venga fer-mati da gruppi di agguerriti cittadini pronti a lamentare lecriticità del proprio quartiere.

Ci riferiamo in primis alla buche nelle strade e alle vora-gini nei marciapiedi, che peraltro non riguardano solo la re-altà locale. Basti pensare al caso del cavalcavia ai confinitra Melegnano e Riozzo, che ha scatenato le vivaci protestedi decine di automobilisti.

L’amministrazione aveva annunciato per la primavera unintervento di restyling su diversi marciapiedi di Melegnano,ma sinora i lavori hanno riguardato solo quello in fondo avia Cesare Battisti dal lato di via Dezza.

Sempre secondo i melegnanesi, la seconda emergenza èrappresentata dall’illuminazione, che un giorno sì e l’altropure fa le bizze in numerosi quartieri di Melegnano. Ormaidiverso tempo fa l’amministrazione ha avviato un processodi privatizzazione destinato a migliorare il servizio, che pe-rò a quanto pare non ha ancora visto la parola fine.

I cittadini chiedono infine una manutenzione più costante,una maggiore cura per il verde pubblico e una presenza piùcontinua della polizia locale sul territorio.

All’apparenza non sono grandi richieste su cui però, èl’accusa dei diretti interessati, palazzo Broletto è latitante.L’auspicio quindi è che, proprio con la manovra economica2015, l’amministrazione dia un segnale forte da questo pun-to di vista. Solo così potremo rendere la nostra città davve-ro più vivibile.

S.C.

QUINDICINALe DI INFoRMAZIoNe FoNDAto NeL 1967

IL MELEGNANESE

CONTATTI:mail: [email protected]

sito: ilmelegnanese.wordpress.com

IL MELEGNANESE è presente su:

cercate la nostra pagina, interagite con noi

Anno XLVIII - N. 7 - MeLegNANo, SAbAto 11 APRILe 2015 Una copia € 1,80

Giovane investitoda un treno in corsa

Il dramma del 20enne Matteo Folli a pag. 2

Giorni di passioneper la Polizia Locale

Il caso sosta selvaggia tiene banco a pag. 4

Il nonno che sprintasulla bici da corsaé la storia di Giuseppe Barbè a pag. 8

Tutto esaurito per la FieraIn almeno 20mila a Melegnano

A poco più di un mese dell’apertura

Ecco i ponti della Tem visti dall’alto

Scatta il conto alla rovescia per la Tem: ecco i ponti della maxi-infrastruttura viabilistica. A poco più di un mese dal taglio del nastro, chesi terrà il 16 maggio, fervono i lavori per la super-strada destinata a rivoluzionare il territorio compreso tra il Sudmilano e il Lodigiano. Nel-le immagini vediamo i ponti dell’infrastruttura viabilistica dall’alto. Sono intanto entrati nel vivo anche gli interventi per la realizzazione del-le opere connesse alla Tem, che sgraveranno gran parte dell’immensa mole di traffico oggi presente nella zona del Melegnanese. A partireovviamente dalla bretella Cerca-Binasca, la strada destinata a collegare direttamente le due provinciali attesa in città da quasi mezzo secolo.

Anche quest’anno, come ormai da tradizione, la grande attrazione del Perdono sono stati gli animali nel fossato all’ombra del manierosimbolo di Melegnano, che hanno fatto registrare il tutto esaurito. Nell’arco della giornata di festa, tanto sorpresi quanto estasiati, miglia-ia di bambini hanno preso d’assalto la tensostruttura che ospitava decine di animali. La Fiera 2015 si è aperta con un suggestivo spettaco-lo, che ha visto la presenza di una danzatrice volante e di due ballerini sui trampoli, che hanno entusiasmato la grande folla presente. Daregistrare poi le ottime performance sul palco scoperto al centro della tensostruttura, dove sono stati organizzati diversi eventi, e le mo-stre nelle varie zone della città. Sono stati questi gli ingredienti della Fiera 2015, alla quale anche “Il Melegnanese” era presente con unostand in piazza Vittoria Alle pagine 2 e 3 con un ampio reportage fotografico

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222 - N. 07/2015 - SABATO 11 APRILE 2015 IL MELEGNANESE

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Animali super-starLe razze bovine in via

d’estinzione e le galline chefanno le uova blu, ma anche imestieri di una volta e gli spet-tacoli di falconeria. E’ stata cer-tamente la festa degli animalinel fossato del castello il puntoforte della Fiera baciata dal so-le. Nell’arco della giornata difesta, tanto sorpresi quantoestasiati, migliaia di bambinihanno preso d’assalto la tenso-struttura che ospitava decine dianimali. A partire dalle razzebovine in via d’estinzione, chehanno rappresentato una dellegrandi novità della Fiera 2015.

Tra gli animali da cortile, le piùgettonate sono state le gallineAraucane, famose perché fannole uova blu, che grandi e picco-li hanno voluto immortalare indecine di scatti. Per non parlaredella capra vallesana dai carat-teristici colori bianco e nero,che ha fatto la gioia dei tifosijuventini. Per il secondo annoconsecutivo poi, con la presen-za di gufi e poiane, falchi eaquile, il giardino all’italianadel castello è diventato il regnodei rapaci. Il tutto completatodalla presenza delle antiche artie dei mestieri di una volta.

La novità delloshow acrobatico

Quest’anno il taglio del na-

stro da parte del sindaco VitoBellomo è avvenuto dopo unospettacolo acrobatico, che havisto la presenza nella centra-lissima piazza Matteotti di unadanzatrice volante e di un paiodi ballerini. Lo show poi ripetu-to davanti alla basilica al termi-ne della celebrazione religiosa,è stato accolto con grande entu-siasmo. Riteniamo quindi chel’evento, magari in altre forme,debba essere ripetuto anche infuturo.

Il fascino dellacelebrazione religiosa

Come da tradizione che si ri-pete immutabile nel tempo, la

celebrazione religiosa presie-duta dal prevosto don RenatoMariani ha confermato tutto ilsuo fascino. Nel corso dellagiornata di festa, migliaia di fe-deli si sono radunati in basilicaper pregare davanti alla Bolla,da cui oltre 450 anni fa tutto eb-be inizio.Cerimonia civile promossa,

ma…Aperta come al solito dal di-

scorso del sindaco Vito Bello-mo, più sintetico rispetto alpassato, la cerimonia civile havisto la premiazione di ben 17benemeriti (Francesca Comi-nelli, Guido Oldani, AlessandroCarelli, Irma Rossi Marco Cari-na, Ruggero Pavesi, Marco

Nordio, Stefano Surdo, PaolaBorsotti, Giuliano Marcarini,Arianna Bertolazzi, GiulianaSerbelloni, Marina Maraschi,Renata Parmigiani, MiriamMenicatti, Marco Morelli e An-gelo Basso). Il tutto si è svoltoin un’atmosfera di grande par-tecipazione, che si è conclusacon la sorpresa della Perdonata

Giulietta Pagliaccio. Certo, ci sarebbe piaciuto (e

come a noi a tanti altri) che trai premiati figurasse anchel’Avis: ad inizio anno la storicaassociazione ha infatti inaugu-rato una sede modello per l’in-tero territorio. Come pure non èstato ricordato Giovanni Co-lombo, storico personaggio lo-cale scomparso di recente. Ci

auguriamo dunque che in unprossimo futuro si riesca inqualche modo a rimediare.

Piazza IV novembreda rivedere

Quest’anno piazza IV No-vembre ha visto il ritorno dellemacchine agricole, che perònon sembrano aver scaldato co-me un tempo il popolo dellaFiera. A nostro avviso la solu-zione è da rivedere.

La scommessa dipiazza Matteotti

E’ la rivoluzione della tenso-struttura in piazza Matteotti,che ha visto la creazione di unpalco scoperto al centro, la ve-ra scommessa della Fiera diMelegnano. Il progetto dellaConfcommercio è di per sé po-sitivo, purchè però sul palcosiano realizzati eventi di effetti-vo richiamo, che possano ri-chiamare una grande folla. Di-

versamente il rischio sarebbequello di creare un senso divuoto al centro della piazza.

Il legame con ExpoAventi come filo conduttore

il tema del cibo, gli eventi dellaFiera 2015 sono legati ad Expo,la grande manifestazione inter-nazionale al via tra meno di unmese. Si spiegano così il con-corso per la scelta del panetto-

ne (il simbolo di Expo) e delpanino più sfizioso, che rappre-sentano assolute novità per ilPerdono di Melegnano. Al di làdell’occasione rappresentatadall’appuntamento al via il pri-

mo maggio, giudichiamo posi-tivamente la decisione di con-notare la festa di un tema forte.Invitiamo dunque a proseguiresu questa strada anche negli an-ni futuri.

Associazioni protagonisteAncora una volta piazza Vit-

toria si è confermata il regnodelle associazioni che, tra millecolori, si sono date appunta-

mento all’ombra del castelloMediceo. Quest’anno la festa èstata ravvivata anche da l Motoclub Melegnano, che era pre-sente nel cortile d’onore delmaniero.

Mostre okCome sempre infine molto

nutrito il cartellone delle mo-stre che, come da tradizione,hanno vista in prima fila il Cir-colo artistico, la Scuola socialee l’associazione filatelica-nu-mismatica. Senza dimenticareovviamente l’esposizione dedi-cata allo studioso d’arte anticae contemporanea Alberto Veca,che si protrarrà sino al 26 apri-le nelle prestigiose sale del ca-stello. A riscuoter il maggiorsuccesso, però, è stata la mostradei serpenti, che solo nel giornodel Perdono ha fatto registrare

Ma non manca neppure qualche ombra

Le tante luci della Fiera 2015

PRIMAVERA MELEGNANESE

(DALL’11 AL 25 APRILE, DAL SITO DEL COMUNE)

1-26 aprileCastello Mediceo - Sale Imperatore e Stagioni Mostra “Dedi-cata a Alberto Veca”, a cura dell’archivio Alberto Veca e del-l’amministrazione

18 aprileCastello Mediceo - piazza Vittoria - fossato e giardino all’Ita-liana - “Manifestazione del trentennale di fondazione”, a cu-ra della Protezione civile di Melegnano

18 - 19 aprileRocca Brivio - Mostra patchwork “Quando la stoffa si fa ar-te”, a cura dell’associazione Roccabrivio

19 aprilePalestra di via Morvillo - Secondo torneo di basket “Fiera delPerdono”, a cura dell’associazione Eagles basket club Csm

24 aprileOre 20.00 Castello Mediceo - sala Battaglie - Mostra sul te-ma “La Grande Guerra” con letture delle lettere dei soldati al-le madrine di guerra, a cura dell’associazione Amici della bi-blioteca e dell’associazione filatelico-numismatica Melegna-nese

LaureaIl 25 marzo 2015, pressol’Università Statale di Mila-no, si è brillantemente lau-reata in Giurisprudenza

GIULIA DAMIANI

discutendo la tesi “Alternati-ve alla detenzione e ‘proba-tiòn’ nell’esperienza peni-tenziaria francese”.Congratulazioni affettuosealla neo Dottoressa da partedegli zii Carlo e Mariarosa.

La tragedia del PerdonoTravolto da un treno in stazione, tragedia il giorno della Fie-ra. Si è chiuso nel dramma il Perdono di Melegnano.In base ad una prima ricostruzione dei fatti, a quanto pare il20enne di San Donato stava attraversando i binari quando èstato travolto da un treno. L’impatto è stato violentissimo, ilgiovane è stato dilaniato dal convoglio. Al momento in cuiandiamo in stampa, non abbiamo altri particolari sulla dram-matica vicenda.

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Se la Fiera va in tandem conle bici: è Giulietta Pagliaccio laPerdonata 2015. La pasionariadelle due ruote è il personaggiosimbolo del giorno di festa.

L’identità della Perdonata è ri-masta segreta sino al termine del-la cerimonia civile quando, tra lacrescente curiosità della platea, ilpresidente della Pro Loco Mele-gnano Ennio Caselli ha iniziato atratteggiarne il profilo.

Assessore all’ambiente diMelegnano nella giunta guidatadal sindaco Nino Dolcini, at-tualmente Giulietta Pagliaccioè presidente nazionale dellaFiab, la Federazione italianaamici della bicicletta, di cui inpassato aveva ricoperto analo-go ruolo a livello locale. E’ na-ta proprio a Melegnano la suagrande passione per le due ruo-te, che l’ha portata ad organiz-zare la prima conferenza nazio-nale della bicicletta. Per nonparlare delle battaglie a favoredi una città più vivibile e sicu-ra, a misura di ciclisti e pedoni,

che la vedono costantementetra i grandi protagonisti. Il suoimpegno è stato riconosciutodalla stessa Provincia di Mila-no che nel maggio 2013, pro-prio per il suo contributo a fa-vore del popolo delle due ruote,l’ha insignita del prestigioso"Premio Isimbardi".

“Quando il presidente Casellime l’ha comunicato, ero sul tre-no e non ho potuto trattenere unurlo di gioia – afferma la Perdo-nata -. Per me e tanti altri la bi-ci è ormai diventato uno stile divita. La usiamo per andare a fa-re la spesa e recarci al lavoro,accompagnare i figli a scuola eandare a far shopping. Ma insella alle due ruote facciamoanche le vacanze estive: solo unpaio d’anni fa, siamo andati daParigi a Londra per un totale dioltre 400 chilometri”.

Pedalare le dà un impagabilesenso di libertà: e poi rende lenostre città più vivibili e a mi-sura d’uomo, senza il continuoassillo di dover schivare le auto

lanciate spesso a forte velocità.Il tutto completato dagli inne-gabili benefici per l’ambiente enella lotta all’inquinamento.

“Dedico il premio alle giova-ni generazioni, verso le qualianche da questo punto di vistasiamo in debito - conclude laPerdonata -. L’auspicio è che,grazie ad un utilizzo semprepiù massiccio delle due ruote,siano proprio loro a rendere lenostre città più vivibili”.

Il premio a Giulietta Pagliac-cio rafforza ancor di più lacomponente rosa della Fiera diMelegnano, dove a giocare unruolo di primo piano è stata lapresidente della Confcommer-cio Caterina Ippolito. Grazie alprezioso contributo del vice-presidente Gianni Ghianda edel segretario Cesare Lavia, èstata lei ad organizzare moltidegli eventi andati in scena neigiorni di festa. Può quindi defi-nirsi a buon diritto una dellegrandi protagoniste del Perdo-no di Melegnano.

La Fiera si colora di rosa

IL MELEGNANESE 33 - N. 07/2015 - SABATO 11 APRILE 2015

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È Pagliaccio la Perdonata; Ippolito grande protagonista

oltre 2mila presenze. Anchequesta è la Fiera del Perdono.

Tutti sull’elicotteroAnche l’elicottero per la Fie-

ra 2015. Nell’arco della giorna-ta sono stati decine gli appas-sionati saliti sull’elicottero perammirare la Fiera dall’alto e vi-

sionare i cantieri della Tem edelle opere connesse.

Caterina Ippolito

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444 - N. 07/2015 - SABATO 11 APRILE 2015 IL MELEGNANESE

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La bagarre sulla sosta sel-vaggia e il caso Fiera, la rivoltadi una parte del comando e il ri-corso al prefetto. A Melegnanola polizia locale è nel caos.

A sollevare il caso della sostaselvaggia, che non ha mancato

di scatenare vibranti polemi-che, ci ha pensato la lista civica“Insieme cambiamo”. “Nel2014 le multe comminate perdivieto di sosta sono state com-plessivamente 5.228 - chiari-scono i leader della lista civica

Alessandro Lomi, Beppe Ar-mundi e Lucia Rossi -. In quasimetà dei casi, però, sono stateirrogate dagli ausiliari della so-sta per violazioni relative aglistalli blu a pagamento". In baseai dati messi a disposizione dal-

la lista civica, è il caso in parti-colare delle piazze Matteotti(595 sanzioni), IV Novembre(410), Garibaldi (190) e dellevie Roma (183), Marconi(376), Dezza (266) e Castellini(312).

“Negli altri quartieri dove iveicoli sono soliti parcheggiaresui marciapiedi o in seconda fi-la, invece, i dati sul numero dimulte forniti da palazzo Brolet-to sono a dir poco risibili - sbot-tano Rossi, Lomi e Armundi -.Ci riferiamo solo per fare qual-che esempio alle vie Senna (14sanzioni nel 2014), 23 Marzo(54), Lombardia (29), Lodi(24) e San Pietro (2). Eppure sitratta di strade dove ogni gior-no sono davvero tante le autoparcheggiate in sosta selvag-gia”.

Di qui la decisa presa di po-sizione di “Insieme cambia-mo”, che giudica la situazionefuori controllo. "Non siamo perla tolleranza zero, in primispuntiamo su una capillare cam-pagna preventiva - ribadisconodalla lista civica -. In secondoluogo, poi, esortiamo ad unasostanziale manutenzione stra-ordinaria della segnaletica stra-dale. Il tutto completato da uncontrollo costante e continuonelle varie zone di Melegna-no”. In altre parole, quindi, lapolizia locale è finita di nuovosotto attacco.

Come se non bastasse, inquesti giorni è scoppiato il casoFiera: dei sedici agenti in forzaal comando di Melegnano, ottohanno minacciato di non pren-dere pare al Perdono. Sonoquelli iscritti al sindacato di ba-se Usb che, lamentando la ca-renza di un progetto organizza-tivo da parte dell’amministra-zione, hanno denunciato ilmancato riconoscimento degliincentivi per la Fiera 2014.

E a quel punto palazzo Bro-letto ha di fatto precettati gli ot-to agenti “ribelli”, scatenandoperò la piccata reazione del-l’Usb, che hanno chiamato incausa addirittura il prefetto perdipanare l’intricata matassa.

Alla fine le parti hanno trova-to l’accordo, ma si tratta di unapace armata.

Il caso sosta selvaggia e le tensioni con palazzo Broletto

Il Partito democratico sfoglia la margherita

La polizia locale nel caos

Chi sarà il candidato sindaco?

In pole position ci sono Ales-sandro Massasogni e DavidePossenti, ma alla fine potrebbespuntarla Rodolfo Bertoli. Sil-verio Pavesi e Alberto Corbelli-ni stanno alla finestra, ma siparla pure di una donna. E aquel punto Francesca Lembi…

A due anni dalle elezioni co-munali 2017, ma la partita delleprimarie scatterebbe già nell’au-tunno 2016, quella di Asterix po-trebbe sembrare pura fantapoliti-ca. Ma in realtà non è affatto co-sì: perché nelle ultime due torna-te elettorali il grande errore delPartito democratico è stato pro-prio quello di aver fallito la scel-ta del candidato alla poltrona piùambita di palazzo Broletto. Iprogrammi elettorali sono in-dubbiamente importanti, ma allafine quello che conta (e il casoBellomo comunque lo si giudi-chi lo dimostra) sono le persone.

Ecco perché stavolta, all’in-

terno del maggior partito d’op-posizione, le grandi manovrehanno già preso il via. In poleposition ci sono dunque il 51en-ne Massasogni e il 44enne Pos-senti, il primo segretario e il se-condo leader consiliare Pd, chein questo periodo si stanno dan-do entrambi un gran daffare. Dasempre vicino al mondo cattoli-co, il primo sarebbe tentato dalgrande salto dopo che già treanni fa (nel caso avesse vintoPietro Mezzi) aveva rischiato didiventare vicesindaco. Renzia-no della prima ora (ma questopotrebbe non giovargli più ditanto), Possenti deve invece de-cidere cosa fare da grande. Unpo’ come il 38enne consiglierecomunale Alberto Corbelliniche, cresciuto all’interno delmondo scout, di certo godrebbedi un grande appeal nel panora-ma associazionistico locale.

C’è chi dice però che alla fi-

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Il commentoUn patto per il bene dellacittà. E’ questo l’invitoche lanciamo alle parti incausa: solo attraverso untavolo di confronto, saràpossibile trovare una so-luzione condivisa. Ci rife-riamo non solo al casoFiera, ma alle varie que-stioni riguardanti la poli-zia locale. Solo così, inun clima di reciproca col-laborazione, sarà possi-bile fare il bene dei citta-dini di Melegnano, chesono i veri fruitori deiservizi della polizia loca-le.

La raccolta di firme per la S12e la tavola rotonda con il deputa-to Daniele Farina. Eventi a raffi-ca per Sinistra ecologia libertà.

Nei giorni scorsi la sinistra diMelegnano ha lanciato la cam-pagna #vogliamoessedodici perincalzare la Regione Lombar-dia sulla necessità di avviarequanto prima la nuova lineache, avente come stazione di te-sta proprio Melegnano, porteràalla creazione sul territorio diuna vera e propria metropolita-na leggera. "La S12 Melegna-no-Cormano avrebbe dovutoprendere il via prima in genna-io e quindi a primavera - attac-cano i leader locali di Sel Ga-briele Mandrino e ValentinaCannavò con il responsabile dizona Roberto Silvestri -. In ba-se a quanto di recente afferma-to dall’assessore ai trasporti

della Regione Lombardia, in-vece, l’avvio della nuova lineaè di fatto sospeso".

Uno stop che Sel imputa aitagli operati sia dal governo siadalla stessa Regione. "In strettasinergia con i circoli di SanGiuliano e San Donato - ribadi-scono i vertici della sinistra cit-tadina -, promuoviamo quindiuna raccolta di firme per chie-dere alla Regione Lombardia diavviare al più presto la nuovalinea ferroviaria e di istituire aSan Giuliano la fermata Tolstoja servizio della zona commer-ciale".

E’ invece della scorsa setti-mana la tavola rotonda in temadi riforma elettorale e costitu-zionale alla presenza della co-ordinatrice metropolitana di SelAnita Pirovano e del deputatodi Sel Daniele Farina.

È bagarre sulla S12Sinistra ecologia libertà all’attacco

Il Giardino finisce nel mirino

Ladri acrobatisenza limiti

La banda dei ladri acrobatiscatenata a Melegnano: sonodiversi i colpi nelle varie zonedel Giardino.

In via Platani il blitz è scatta-to nei giorni scorsi tra il primopomeriggio e la serata: appro-fittando dell’assenza dei padro-ni di casa, i malviventi hannocolpito al terzo piano di una pa-lazzina. Dopo essere penetratinel cortile dello stabile finitonel mirino, servendosi di unpluviale come testimoniano leimpronte lasciate sul muro vici-no, i ladri acrobati si sono ar-rampicati sino al terzo piano. Iltutto senza che nessuno traquanti vivono nella zona si siaaccorto di nulla. Una volta rag-giunto il balcone, hanno forza-to la portafinestra e si sono in-filati nell’appartamento, chehanno messo a soqquadro allaricerca di soldi ed oggetti di va-lore. I malviventi si sono infinedileguati quasi certamente abordo di una macchina par-

cheggiata in prossimità dellapalazzina presa di mira. Solo alritorno a casa, le vittime hannoscoperto di essere state visitateda ospiti indesiderati. Ma que-sto non è stato l’unico colpo diquesto tipo andato a segno alGiardino: il modus operandi èsempre il medesimo, quasi si-curamente si tratta di un’unicabanda.

ne a spuntarla sarà il 53enne ar-chitetto Rodolfo Bertoli: in pas-sato assessore durante l’ammi-nistrazione Mezzi, Bertoli è sta-to l’ideatore del Piano urbanodel traffico alternativo a quellodel centrodestra, che promettedi diventare uno dei punti fortidel Pd nella campagna elettora-le del 2017. Ma della partita sa-rebbe anche il 47enne SilverioPavesi, che proprio in questigiorni è diventato responsabilePd per ambiente e mobilità nel-la zona del sud-est Milano.

Se dovesse spuntarla unadonna, invece, la scelta potreb-be cadere su Francesca Lembi,che andrebbe a pescare voti nelmovimentismo di sinistra.

A meno che il Pd non decidadi aprire alla lista civica “Insie-me cambiamo”: in questo casoLucia Rossi…Ma questa è tuttaun’altra storia.

Asterix

Francesca Lembi Davide Possenti Alberto Corbellini

Alessandro Massasogni Rodolfo Bertoli Silverio Pavesi

Da sinistra Graboli, Goglio, D’Angelo e Rossi

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IL MELEGNANESE 55 - N. 07/2015 - SABATO 11 APRILE 2015

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Quella che vi presento è unapiccola storia di due “operatoridi sportello” del poliambulato-rio dell'Azienda ospedaliera diMelegnano con sede alla Fon-dazione Castellini di via Ca-vour 19.

Sono Anna Maria, sposata conMichele e mamma di Federico, eGiuseppe, sposato con Maria epapà di Chiara. Il sorriso e la di-sponibilità di entrambi sono ilmodo migliore per assicurareun’accoglienza serena ai tantiutenti del Centro unico di preno-tazione (dal lunedì al venerdìdalle 8.30 alle 13 e dalle 14 alle16), che complessivamente sonoquasi duecento al giorno.

Il poliambulatorio di Mele-gnano rappresenta una portad’ingresso all’ospedale Preda-bissi: le prestazioni ambulato-riali e gli esami radiologici, ilpagamento dei ticket e la stam-pa dei referti di laboratorio, leregistrazioni varie e tanti altriservizi vengono regolarmentegarantiti ai suoi sportelli. Se-condo i dati del dottor GiacomoCalvaruso, responsabile azien-dale del Cup, nel 2014 sonostati 8.593 gli accessi e 8.981 leprestazioni erogate. Un terzodegli utenti è rappresentato daipensionati, ma non mancanoneppure le giovani mamme indolce attesa.

Oltre all'accoglienza, AnnaMaria e Giuseppe assicuranoun’ottima capacità d’ascolto,certamente importante per farfronte alle molteplici esigenzedei pazienti. Sempre ovvia-mente nel rispetto delle regole,fanno di tutto per soddisfare leloro richieste: ma a volte non civuole davvero molto. Bastanoun semplice gesto, un sorriso,uno sguardo caloroso o un salu-to. Un atteggiamento di cordia-lità, disponibilità e gentilezzache abbatte quel muro di fred-dezza talvolta presente tra pa-zienti e operatori. Tutto questosi evince anche dallo scambiodi informazioni e dall'ambientesereno che si viene a creare nel-la sala di attesa.

Sono alla fine di una piccolastoria metropolitana, interpre-tata da due protagonisti che, in-sieme a tutto lo staff medico-infermieristico operante al se-condo piano e al reparto di neu-ropsichiatria infantile, si pren-dono cura della nostra quotidia-nità con tutte le piccole e gran-di sofferenze, sempre con ilsorriso accogliente e la grandedisponibilità.

Siate sempre così, Anna Ma-ria e Giuseppe, con quel sorrisosulle labbra che ci rende tantosereni.

Nilo Iommi

di fedeli. In città ha fatto tappaanche il vescovo monsignorCarlo Ghidelli, che ha presenta-to la figura di Papa GiovanniMontini.

Sempre in quei giorni, infine,il decanato di Melegnano ha ri-cordato i missionari martiri conuna suggestiva celebrazione inbasilica presieduta dal decanodon Renato Mariani, che ha vi-sto la partecipazione di tantepersone sensibili alla dimensio-ne missionaria della vita diogni cristiano. In tutti c’era ildesiderio di non rendere questaveglia una vuota commemora-zione, ma un momento di ri-flessione e preghiera per risco-prirsi in comunione tra fratellinel mondo. Papa Francesco ri-corda che tutti noi cristiani sia-mo uniti dalla “croce di Gesù”:a tutti deve far male al cuore sequalcuno, in qualsiasi parte delmondo, viene perseguitato educciso.

Anna e Giuseppedal cuore d’oro

Il cardinalea Vizzolo

Domenica 12 aprile

CRoNACA - AttUALItÀ

Gli operatori dell’Azienda Ospedaliera

La visita del cardinale Ange-lo Scola, la reliquia del beatoPaolo VI e il momento di pre-ghiera a livello decanale per imartiri missionari. Sono tantigli appuntamenti per le parroc-chie di Melegnano. Quello conil cardinale Scola è fissato perdomenica 12 aprile alle 10.30,quando l’arcivescovo di Mila-no presiederà una celebrazioneeucaristica a Vizzolo nella basi-lica di Santa Maria in Calven-zano a ridosso della provincialePandina. Nella seconda partedella mattinata, poi, il cardinaleScola incontrerà i preti dei Co-muni facenti parte del decanatodi Melegnano. E’ invece di po-chi giorni fa la presenza in cittàdella reliquia di Paolo VI, al-l’interno della quale è conser-vata la maglietta insanguinataindossata dal Santo Padre inoccasione dell’attentato subitoa Manila nel 1970, davanti allaquale hanno pregato centinaia

Oltre 300 pratiche aperte perun totale di quasi 1.000 iscritti.Sono numeri record quelli delloSpi-Cgil, il sindacato pensiona-ti di Melegnano, illustrati dalsegretario Maurizio Meda, chenel 2011 ha preso il posto del-l’indimenticato Mario Guffi.Lo incontriamo alla Camera dellavoro in via Castellini 173, do-ve ormai da anni la Cgil ha ilproprio quartier generale.

Ci dia un po’ di numeri sullavostra attività.

Oltre al segretario, sono settei volontari che fanno parte delconsiglio. Seguiamo i pensio-nati in tutte le questioni che liriguardano, mi riferisco in par-ticolare ai rapporti con l’Inps.Nel 2014 le pratiche sono statepiù di trecento, 180 delle qualisono andate a buon fine.

Quanti sono gli iscritti?Per quanto riguarda lo Spi,

sono quasi 1.000 tra Melegna-no, Vizzolo, Colturano, Dresa-no e Carpiano. Per la categoriabraccianti agricoli circa 280,per la categoria degli edili 100.

Che servizi erogate?Abbiamo il patronato Inca e il

Caf che, oltre alle pratiche del-l’Inps, si occupano soprattuttodella campagna di compilazionedel 730, di eventuali contenzio-si con l'Agenzia delle Entrate,del calcolo, della compilazionee del pagamento di Tasi ed Imu.

Senza dimenticare la Feder-consumatori, che tra il 2001 e il2012 ha condotto una vittoriosabattaglia in tema di Tia, la tassaper l’igiene ambientale che tan-te polemiche ha scatenato an-che in città.

Cosa pensa della riforma del

mercato del lavoro (il Jobs actper intendersi)?

All’inizio sembrava interes-sante l’idea di regolarizzare ilcaos del mondo del lavoro sem-plificando le varie tipologie dicontratti. Quanto alla riforma insé, però, non la considero affat-to riformista: mi sembra inveceun salto nel buio e una sorta diritorno al passato che, ripropo-nendo un vecchio modello anniSessanta, restituisce alle azien-de e agli imprenditori il poteredi fare il bello e il cattivo tem-po. Ma tutto ciò non fa altroche calpestare i diritti conqui-stati dai lavoratori in tanti annidi lotte e sacrifici. Essendo ap-plicabile esclusivamente ainuovi assunti, poi, la legge creauna disparità tra vecchi e nuovilavoratori: ecco perché la riten-go di fatto incostituzionale.

Come sono i rapporti conpalazzo Broletto?

Praticamente inesistenti: ab-biamo richiesto più volte un in-contro per discutere le previsio-ni di bilancio dell'amministra-zione in tema soprattutto di ser-vizi sociali, ma palazzo Brolet-to non ha mai ritenuto opportu-no fissarci un appuntamento.Nel periodo preelettorale, inve-ce, fanno la fila per incontrarci.

Ma è vero che la crisi è or-mai alle spalle?

La realtà dei lavoratori inoc-cupati e dei pensionati non è as-solutamente rosea: anche con ilnostro impegno, vogliamo in-vertire il trend negativo. Quantoal barlume di luce in fondo altunnel, speriamo non sia un nuo-vo treno pronto a travolgerci.

Franco Monti

“In prima filaper gli over 65”

La Cgil e i pensionati

Giostra in mostra

Mostra di livello alla Giostra delle arti, il sodalizio guidato daMarcello D’Alessandra ancora protagonista.Stavolta l’artista in mostra con i suoi dipinti è DonatellaMonnini: l’esposizione si protrarrà per un paio di mesi nelquartier generale della Giostra al civico 3 della centralissimapiazza IV Novembre. La mostra sarà visitabile nel pomerig-gio: per informazioni, telefonare al 388/8313573.Figlia di artisti, Donatella è cresciuta nel quartiere milanesedi Brera in un ambiente creativo ed emotivamente stimolan-te, tra pennelli, colori ed un’incessante produzione di quadrie disegni.Il padre, Alvaro Monnini, fu fra i fondatori del gruppo con-cretista fiorentino "Arte d'oggi" (1947- 1950) e firmò il "Ma-nifesto dell'astrattismo classico": la madre Micol De Palma èstata invece pittrice, ritrattista e creatrice di collezioni per lamoda. La sua ricerca pittorica è in parte attenta ai particolari dellaquotidianità e in parte dedicata, con uno stile tutto diverso, almondo dell'infanzia. Per Donatella in particolare, attraversogli oggetti e i dettagli apparentemente inanimati, la quotidia-nità può comunicare con noi, toccare insomma la nostra sen-sibilità. Tramite la poesia delle forme e la luce dei colori, idettagli possono raccontarci tante cose, alcune delle quali aprima vista inimmaginabili.

La vetrina del Circolo

I quadri di Serena

Nata a Melegnano il 5 novembre 1945 e residente in città, sociadel Circolo Artistico di Melegnano dal 2010, Serena Milano ha fre-quentato corsi di pittura ad acquerello, disegno e lavori con la cre-ta.

Sempre presente alle collettive organizzate dal Circolo, ha al suoattivo anche una mostra personale nella sede dell'associazione.

Attualmente si dedica prevalentemente alla pittura ad acquerello.

L’evento alla Scuola SocialeTavola rotonda con l’avvocato Teodosio Petrara alla Scuolasociale di via Marconi. L’appuntamento è in calendario per le18 di sabato 18 aprile, quando è in programma un interessan-te incontro di studio tenuto dall’avvocato Petrara avente co-me filo conduttore “L’uomo in caduta libera”, che spazierà daPlatone a Jean Jacques Rousseau passando per la filosofia e ildiritto.

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666 - N. 07/2015 - SABATO 11 APRILE 2015 IL MELEGNANESE

@ commenta su: ilmelegnanese.wordpress.com LetteRe

L’angolo della poesia

Un mondo di piccole coseUna manciata di castagne selvatichegrosse, lucenti e rossicce posate nel piatto di legno come fossero preziose stelle: perché io possa esaminarne la forma e il colore.Un rametto di soia, che nei suoi baccellinasconde qualcosa da scoprire, offerto come regalo nelle mie mani accolgo:perché io possa farne conoscenza.Spighe di grano piene di sole,spighe d’orzo fitte di lunghe “chiome”portate come mazzi di fioredonate con grande gioia:perché io possa notarne la differenza.Una insolita, splendida cicognache spiccando il volo in tutto il suo perimetromi ha fatto palpitare:perché io possa sognando vibrare nel cielo.Una farfalla rossa, bruna e lucentebardata da “occhi” colorati”,immobile, senza vita apparentecome gioiello sta sul suo fiore:perché io possa attraverso gli occhi sublimarmi. Sparsi, nascosti fra le coltivazioni di riso fra i verdi germogli, imponenti come trampolieri stannogli aironi cenerini:perché io possa riempirmi l’anima di autenticità.La natura di “tutti i giorni”fatta di cose semplici e grandiche io cittadina potevo solamente ammiraresui libri di scienze naturali.

Matilde Zanzola

É primaveraLa terra si ridestadal lungo letargo invernale.Le piante germoglianoprimule e viole son sbocciate.Son tornate le rondini,messaggere di bella stagionee dal bosco si ode il canto del cuculo.Verde è l’erba nei prati,sui sentieri,i biancospini son fioriti.Escono i greggi dall’ovileper nutrirsi di tenera erbetta.Anche l’uomotorna al suo lavoro nei campi, tra l’aria tiepida e rinfrescante.Bentornata primavera!

Irma Rossi

Il raccontoNon c’è più tempo

E’ come se aspettassi di dover ancora vivere quella bramata se-renità interiore che allieta l’anima; e quell’amore intenso, asso-luto, è rimandato!Quelle aspirazioni non realizzate ma attese, tanto sofferte, cheimpreziosiscono l’esistenza. Solo fuggevoli assaggi percepii di tutto questo, nei verdi anni or-mai lontani!E’ come se avessi rimandato tutto a dopo…ma il tempo non neha più il tempo!!Lo specchio ogni giorno di più mi dà conferma ormai; non hopossibilità di averne ancora; se non uno struggente rammarico diquel sublime…“non vissuto”!

Graziana Rosati

Lettere

al MelegnaneseVi invitiamo a scrivere lettere

brevi. La redazione si riserva il

diritto di tagliare o sintetizzare

i testi.

Basta sparare su Mea

Egregio Direttore, sono cortesemente a chiederle ospitalità affinchévoglia pubblicare alcune mie precisazioni sui contenuti della rubri-ca “Lettere al Melegnanese” dell’edizione dello scorso 7 marzo.Premesso che sono favorevolmente colpito dal dibattito scaturito equindi dall’interesse suscitato (come è giusto che sia) per l’argo-mento di una Newco sovracomunale con vocazione di multiutility,ritengo doveroso esprimere alcune puntualizzazioni.Mi sembra assolutamente fuori luogo e scorretto enfatizzare ineffi-cienze che non sono tali, semmai trattasi di normalicontrattempi/errori sempre rimediabili che notoriamente chi lavorapuò commettere in qualsiasi attività. Avendo fatto anch’io “un po’di politica”, so benissimo che le iniziative messe in campo da unamaggioranza che non è la propria possono provocare fastidio, masparare a palle incatenate su iniziative destinate a rafforzare il siste-ma industriale pubblico della propria città e del comprensorio, conle evidenti positive ricadute sociali/economiche per il territoriostesso, è a dir poco autolesionista, e mi si permetta è altresì indica-tivo di una totale estraneità all’attuale comune sentire da parte del-la gente nei confronti della politica amministrativa.Io non ho mai detto che gestiremo nello specifico i servizi cimite-riali (lampade votive) di Melegnano, in quanto perfettamente con-sapevole che gli stessi sono stati affidati tre anni fa mediante garad’appalto ad una azienda privata. Ho invece affermato che nell’am-bito di una futura società sovracomunale caratterizzate dalle regoledell’in house providing, pensando ad una multiutility, appare deltutto normale che i futuri soci, tra i servizi oggetto di affidamentodiretto, potranno includere anche i servizi cimiteriali, ovviamentedopo la scadenza degli appalti e/o delle gestioni attualmente in es-sere.Abbiamo concordato da un mese a questa parte l’attività di forma-zione al rispetto dell’ambiente nelle scuole, con interventi pro-grammati del direttore generale dell’azienda di concerto con il vi-ce sindaco e l’assessore all’ambiente, mediante visite guidate dellescolaresche alla sede di Mea/centro di raccolta.Respingo fermamente e rimando al mittente qualsiasi accusa di“sprovvedutezza”.Tutto quanto qui espresso mi sembra dovuto, non tanto per l’amorproprio del sottoscritto, quanto per la tutela dell’immagine della so-cietà e dei propri dipendenti che svolgono con professionalità e at-tenzione il proprio dovere. Ringraziandola per lo spazio che vorrà accordarmi, colgo l’occa-sione per salutarla cordialmente.

Piero Bonasegale - Presidente Mea S.p.A.

Due pesi e due misure?

Egregio Direttore, ho letto con interesse sia l'intervista al presiden-te di Mea Pietro Bonasegale sia le lettere in risposta di cittadini edesponenti politici. Si parla di conti in rosso di Mea per la raccoltarifiuti, di percentuali del differenziato che invece di salire scendo-no, di costi e di tante altre cose.Di certo la raccolta di quanto lasciato dagli ambulanti dopo il mer-cato del giovedì e della domenica fa nascere qualche dubbio sul-l'operato di Mea. Infatti gli operatori Mea raccolgono e buttano tut-to nel compattatore senza alcuna divisione di carta, legno, plasticae umido: di sicuro conferire tutto insieme in discarica costa di più.Già ma chi paga? Perchè non chiedere agli ambulanti di ordinaregli imballi per tipo e di metterli impilati in bell'ordine (ora sono al-la rinfusa e non è un bel vedere)? La stessa Mea può fornire conte-nitori per l'umido o altro: in tal modo si faciliterebbe la raccolta e,con costi minori, si conferirebbe in modo differenziato. Ci sono an-che operatori privati che raccolgono imballi usati e normalmentepassano a ritirarli a fine mercato, solo se sono vuoti, divisi per tipoe impilati. Pare che al cittadino la Mea faccia le pulci, mentre con se stessa la-sci correre: due pesi e due misure? Ho il sospetto che di riflessol'operare di Mea in questo modo possa influire sulle tariffe e pena-lizzare le percentuali dello smaltimento differenziato da parte dellacollettività.Ringrazio dell'ospitalità e porgo cordiali saluti.

Arrigo Bonetti

Il Papa e la “Curt del Falcon”

Ho letto l’articolo “La corte storica di via Veneto” pubblicata sulnumero 4 del 21 febbraio: sono notizie che si leggono con piacereperchè riguardano la vecchia Melegnano, è giusto che vengano ri-cordate e tramandate ai posteri. Nell’articolo, però, non è indicatoil nome del cortile ai miei tempi: se c’è ancora qualche vecchio abi-tante, si ricorderà che era chiamato la “Curt del Falcon”. Questo nome mi ricorda un piccolo aneddoto: nel 1950, in occasio-ne dell’anno santo, la parrocchia di San Giovanni organizzò il pel-

legrinaggio a Roma e all’udienza generale in San Pietro. Noi diMelegnano eravamo proprio davanti all’altare: e così, quando con-clusa la cerimonia il Papa Pio XII sulla sedia gestatoria stava la-sciando la Basilica, abbiamo cominciato a battere le mani e a gri-dare “Evviva il Papa”. In dialetto, poi, una donna ha gridato: “Siur

Papa el benedisa la Curt del Falcon”. A questo punto il Papa ha fatto abbassare la sedia gestatoria, è sce-so e si è avvicinato a salutarci: molti di noi hanno potuto baciarel’anello e la sua mano. Questo fatto è storico perché documentatoda diverse fotografie.

Santo Ciceri

Fine settimana senza auto in via Zuavi

Nella seduta consiliare del 17 marzo il Pd ha presentato una mozio-ne per chiedere l’istituzione permanente della Zona a traffico limi-tato (Ztl) in via Zuavi, che è stata bocciata dalla maggioranza delconsiglio comunale. A mio modesto parere entrambe le parti hannoaffrontato l’argomento in modo frettoloso senza esaminare conoculatezza la viabilità di via Zuavi che, collegando il centro città al-la stazione ferroviaria, è una tra le principali strade di Melegnano. In via Zuavi sorgono diversi studi medici il cui accesso, in caso diistituzione della Ztl, potrebbe rivelarsi di fatto impossibile per isoggetti diversamente abili. Certo, comunicando la targa e la rela-tiva documentazione alla polizia locale, il portatore d’handicap cheguida la macchina sarebbe in regola e potrebbe circolare senza in-correre in infrazioni. Il problema si pone quando, pur avendo ilcontrassegno da posizionare sul cruscotto del mezzo, il portatored’handicap non possiede un proprio veicolo. In questo caso, doven-do appoggiarsi a soggetti terzi per farsi trasportare, il veicolo nonsarebbe mai lo stesso. La targa non sarebbe insomma registrata alcomando della polizia locale che, dopo il posizionamento delle te-lecamere conseguente all’istituzione della Ztl, emetterebbe il rela-tivo verbale di infrazione al codice della strada.In una strada dove sono tante le attività di vario tipo, non dobbia-mo penalizzare né il commercio né chi la utilizza dal lunedì al ve-nerdì: con l’istituzione quotidiana della Ztl, si dovrebbe invertire ilsenso unico in via VIII Giugno, reintrodurre il doppio senso di mar-cia in via Frassi per accedere in via Predabissi e istituire l’orario dicarico e scarico nella stessa via Zuavi.Secondo me la Ztl potrebbe essere istituita il sabato, tutto il giornoo nel pomeriggio sino alle 24, e la domenica tutto il giorno sino al-le 24.

Andrea Caliendo

Meglio la scuola pubblica o quella paritaria?

Con questa lettera non voglio rispondere all’affermazione di un’in-segnante di Palermo, secondo cui la scuola paritaria è piena di so-mari, ma dare invece un suggerimento per far si che la scuola torniad essere un’istituzione utile ai nostri figli.Noi genitori ci chiediamo spesso cos’è meglio per i nostri figli,scuola pubblica o paritaria? Se scegliamo la paritaria non lo faccia-mo certo per agevolarli nello studio, per avere promozioni facili: icriteri di valutazione di entrambe le scuole devono essere gli stes-si, non possono esserci incongruenze. Il pericolo che ci siano fareb-be cadere il principio dell’istruzione.E’ necessario rivalutare l’importanza della scuola, il suo valoreeducativo, l’importanza della formazione. Dalla scuola il genitoresi aspetta molto, ma spesso dimentica che anche gli insegnanti siaspettano molto da loro. Il rispetto per la figura dell’insegnante de-v’essere la base per una crescita sana di nostro figlio: non dimenti-chiamo mai che il nostro ruolo di genitore non può essere sostitui-to dalla scuola e viceversa. Ma anche gli insegnanti devono ascol-tare e rispettare i genitori: entrambe le figure non possono delega-re i rispettivi ruoli, ma devono assolutamente tenere ben chiare leproprie responsabilità collaborando insieme nell’interesse del ra-gazzo. La Fondazione Educatori Terzo Millennio dà la possibilità a noi ge-nitori di collaborare e di sentirci parte costante di un progetto insie-me ai nostri figli che sono il futuro della società.

Rosanna Bianco

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IL MELEGNANESE 77 - N. 07/2015 - SABATO 11 APRILE 2015

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Lapalissiano, sinonimo del-l’ovvio. Ma La Palice merita diessere ricordato per l’aggettivonato dal suo nome? Certamenteno. La storia è piuttosto curio-sa.

Jaques II de Chabanes de LaPalice morì combattendo eroi-camente nella battaglia di Paviadel 24 febbraio 1525, quando lacavalleria francese fu distruttadagli archibugi spagnoli. Avevacirca 55 anni, di cui quasi 40

trascorsi combattendo per i redi Francia, che gli riconobberoonori e prebende. A quanto pa-re i suoi soldati volevano tra-mandare ai posteri la stima cheavevano del loro comandante.Sulla lastra tombale, natural-mente in francese, venne quin-di scritto il seguente epitaffio:“La Palice est mort, il est mortdevant Pavie, s'il n'estoit pasmort il ferait encore envie”. (LaPalice è morto, è morto davantia Pavia, se non fosse morto fa-rebbe ancora invidia).

La struttura grafica dell’epo-ca fece sì che tempo dopo, perl’assonanza e l'ambiguità grafi-ca tra s e f (si scrivevano inmodo simile), il finale sembrò:"Se non fosse morto sarebbeancora in vita". Ovvio.

Il curioso necrologio, nellasua forma alterata, fu "scoper-to" più di un secolo dopo da unaccademico di Francia (Ber-nard de La Monnoye), che vicompose una filastrocca scioc-ca destinata però ad un grandesuccesso.

Nel 19esimo secolo la fila-strocca fu ripresa e divulgata datale Edmond de Goncourt, checoniò il termine “lapalissade”

diventato in italiano “lapalis-siano”. Come tanti grandi per-sonaggi, Jaques de La Palicesarebbe stato dimenticato, maincuriosisce l’uso e l’abuso del-l’aggettivo nato dal suo nome:ancora oggi qualcuno va a con-trollare il personaggio da cui èderivato, sicuramente diversoda come si potrebbe desumeredal significato dell’aggettivo.

Jacques II de Chabannes deLa Palice, infatti, non fu certoun “Carneade” qualsiasi. La fa-miglia de Chabannes vantava idovuti quarti di nobiltà con tan-to di stemma e possedimenti.La sua fu la classica carrieradei giovani nobili: a quindicianni “enfant d’honneur” al ser-vizio del re; poi la prima batta-glia, la seconda, sino a combat-tere in tutte le guerre ed in mol-ti degli scontri rinascimentaliche coinvolsero la Francia. Tragli altri naturalmente Fornovonel 1495, Agnadello nel 1509,Marignano nel 1515 e Pavia nel1525: con Carlo VIII, Luigi XIIe Francesco I combattè per lasupremazia in Europa. Nel1511 viene nominato “GranMaestro di Francia”, nel 1512diventa comandante dell’arma-ta d’Italia e nel 1515 FrancescoI, appena diventato re, lo nomi-na “Maresciallo di Francia”.Naturalmente, come tutta la no-biltà di quei tempi, non poteva

che appartenere alla cavalleria:fu proprio a cavallo che, nel1515 a Villafranca, partecipòalla cattura dello stato maggio-re nemico. A cavallo, ovvia-mente con molti compagnid’arme, contenne l’urto dellefalangi svizzere a Marignano:ed a cavallo morì a Pavia dove,dopo la cattura del suo re Fran-cesco da parte del nemico, lanobile cavalleria medioevaledovette soccombere alle nuovearmi da fuoco.

Rispettabile e rispettato,grande ma non grandissimocombattente, fedele ai propriprincipi ed al proprio re, nobilequel tanto che basta per arriva-re ad incarichi prestigiosi, LaPalice sarebbe stato, come tantialtri, dimenticato dalla storia.

“Sic transit gloria mundi”. Mauna stupida filastrocca lo ricordaancor oggi in un modo che, pro-babilmente, non avrebbe gradito.

C.A.

Lunedi 2 marzo ci ha improvvisa-mente lasciato

ROMANA CANZIColoro che l'hanno conosciuta ri-

corderanno il suo sorriso semprepronto, la sua bontà, il suo affetto, lasua grande disponibilità.

Sarà sempre tra noi, nel nostro ri-cordo e nel nostro cuore, non la di-menticheremo e continuerà a viveretra noi perchè ci ha lasciato unagrande lezione di vita.

* * * È mancata all’affetto dei suoi cari

ANNA NEGRIved. GIROMPINI

Ad accoglierla in cielo il figlioSergio recentemente scomparso, checon lei ha vissuto tutta la sua vita.Mamma premurosa è stata legata al-la città di Melegnano nei primi annidell’attività della Gemini Grafica divia Allende, aiutando i figli nellacontabilità. Con l’avvento dei com-puters aveva passato la mano senzatrascurare di venire a trovare i suoi cari ed in particolare i nipoti Fa-bio e Diego. Attiva nella parrocchia di residenza a Milano nellaTerza Età e come ministro straordinario dell’Eucaristia a seguito diuna caduta ha vissuto gli ultimi anni della sua vita nella casa di ri-poso della Fondazione Moscati prima e alla Fondazione Castellinipoi, fino all’alba della domenica delle Palme quando il Signore lachiamata a sé.

Lascia un caro ricorda anche nei melegnanesi che l’hanno cono-sciuta. Le sue ceneri riposano nel nostro cimitero.

Il figlio Alberto ringrazia quanti sono intervenuti alla esequie edin particolare i soci della Cooperativa Editrice Melegnanese, i me-dici, le infermiere e il personale della Fondazione Castellini perl’ottimo grado di prestazioni offerte durante i mesi di degenza, ilConsiglio dell’associazione artigiani Apam di Melegnano, e quan-ti gli hanno manifestato in diverse forme la partecipazione al suodolore.

La storia di La Palice

CULtURA - StoRIA - RUbRICHe

Battaglia di Marignano – I protagonisti Ci hanno lasciati

ONORANZE FUNEBRI

MELEGNANO: via G. Dezza n. 47

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BelloniBelloni- TEL. 02.9831945 -

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MonumentiEdilizia

Cimiteriale

I Giganti in tv a settembre 2015: lo scorso 7 marzo la Rete sviz-zera italiana ha completato le riprese "d'epoca" de "Il cielo diMarignano", un progetto del regista Ruben Rossello che ruotaattorno alla battaglia combattuta tra il 13 e il 15 settembre 1515. Per alcune ambientazioni sono stati scelti set molto vicini a noi:il campo di battaglia a Magherno, borgata in provincia di Paviavicina al Lambro meridionale, e la dimora nobiliare di Gian Gia-como Trivulzio a Chartres nel castello Visconti-Bolognini diSant'Angelo Lodigiano. Sono stati ripresi anche i luoghi dove sisvolse fisicamente il combattimento, cioè la chiesa di Santa Ma-ria in Zivido, Rocca Brivio e la cappelletta ossario di Mezzano. Il programma, che tecnicamente è definito "docu-fiction", metàricostruzione storica e metà indagine nel presente, andrà in pa-linsesto a settembre in concomitanza con il 500esimo anniversa-rio dell'avvenimento storico. Tenete dunque d'occhio il sito del-la tivù ticinese-italiana www.rsi.ch. Nella parte "romanzesca" il regista Rossello immagina l'ex mag-giordomo-siniscalco di Gian Giacomo Trivulzio (l'espertissimouomo d'arme che condusse i francesi alla vittoria a Zivido) nel1548: ormai sopravvissuto a tutti i protagonisti dell'epopea, ilmaggiordomo rievoca i Giganti ad un gruppo di bambini, cheascoltano con grande interesse i suoi racconti. "La guèra a lè unaroba tremenda", dice in dialetto l'anziano servitore di corte. Mala narrazione apre anche una luce particolare sulla figura di GianGiacomo Trivulzio (1441-1518), prima eroe, poi morto circon-dato dal sospetto della corte di Francesco I pochi anni dopo la ri-conquista di Milano.

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PsicologicaMente

La trappola del gioco d’azzardo

Sono presenti differenti tipo-logie di gioco d’azzardo: ricrea-tivo, problematico e patologico.Il primo ha una finalità sociale:“Vado a giocare per rilassarmi odivertimi”. Quello problematico

o patologico, invece, non è piùun divertimento perché il pen-siero è “Vado a giocare perchènon riesco a farne a meno”. Inquesto caso si sviluppa un’os-sessione e si ha un crescente bi-

Busto di Jaques II de Chaba-nes de La Palice; sotto la lapi-de sulla sua tomba

“Dubbi, problemi o semplici difficoltà di carattere psicologico:scriveteci, vi risponderemo”. Nasce così la nuova rubrica dellapsicologa Silvia Ruggiero. Inviate le vostre richieste a [email protected]: le mail saranno protette dal più stretto riserbo e quel-le pubblicate saranno modificate in modo da tutelarne la privacy.

sogno di mettere in atto questocomportamento: la sua assenzao il tentativo di interruzioneprovoca stati di malessere.

Per lo sviluppo della patolo-gia concorrono fattori indivi-duali e fattori di tipo socio-am-bientale, come le relazioni fa-miliari problematiche, l’altapressione pubblicitaria, l’uso disostanze psicoattive, la familia-rità, la capacità di creare un ef-fetto gratificante e nel contem-po un effetto inibente su ansia,depressione e noia.

La trappola risiede nel sensodi onnipotenza e nell’illusionedi controllare gli eventi sino adentrare nel tunnel della dipen-denza in cui si rincorre il sognodi una vincita che “pareggi iconti”. Il gioco d’azzardo è unapatologia a tutti gli effetti: èpossibile intraprendere un per-corso di supporto psicologicoindividuale per imparare a ge-stire questi demoni.

Silvia Ruggiero

Page 8: IL MELEGNANESE€¦ · Allapparenza non sono grandi richieste su cui però, è laccusa dei diretti interessati, palazzo Broletto è latitante. Lauspicio quindi è che, proprio con

888 - N. 07/2015 - SABATO 11 APRILE 2015 IL MELEGNANESE

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Ancora ottimi risultati per laGinnastica Melegnano 75. Do-menica 15 marzo la societàsportiva, che proprio quest’an-no soffia su quaranta candeline,ha partecipato alla prima provadel torneo provinciale del setto-re Gpt Agonistica di base svol-tasi a Cassano d'Adda, compe-tizione della Federazione gin-nastica d'Italia riservata alleprovincie di Milano, Lodi e Pa-via.

La gara ha visto tecnici eginnasti della Gm 75 impegnatinelle competizioni di ginnasti-ca artistica e ritmica femminile:la sezione artistica ha parteci-pato con quattordici ginnaste indiverse categorie con risultati eprestazioni importanti. Lasquadra di primo livello e se-

conda fascia composta dalleginnaste Alessia Cunsolo, AliceMosa, Mara Palazzo e GiorgiaTacconi è salita addirittura sulgradino più alto del podio. A li-vello individuale, invece, c’èda registrare il secondo posto diAlessia Zimignani al mini-trampolino e il terzo di GiorgiaTesta al suolo.

Ma risultati buoni e dalle in-teressanti prospettive sono arri-vati anche da Aurora Marazzi-na, Giada Di Chiano e CarlottaCostanza, Giorgia Politi, Fede-rica Gatti, Rosa Longobardi,Sophie Guidarelli e Sofia Fai-dutti, alcune delle quali alle pri-me esperienze in competizionifederali ufficiali.

Si spiega così la grande soddi-sfazione dell’insegnante respon-

sabile di settore Loredana Scalae delle altre insegnanti ValentinaLucchesino, Corinne Porro e Sa-ra Simonini. Alcune delle giova-ni atlete hanno peraltro già otte-nuto la qualificazione per la fasesuccessiva dei campionati, la se-conda prova della manifestazio-ne è in programma a Marmirolonel Mantovano.

L’altra importante novità èstata il ritorno alle competizionidella sezione ritmica di cui, gra-zie all’attuale dirigente IreneDe Bernardi nel ruolo di ginna-sta prima e insegnante poi, èmolto ricca la storia della glo-riosa società melegnanese.

Ora, con l’insegnante MarziaPolidoro che sta progressiva-mente ricostruendo un settoretanto impegnativo, la rinnovatasezione sta muovendo i primipassi con encomiabile dedizio-ne. Sono la pazienza e la co-stanza gli strumenti per andarelontano: è questo il primo passoper tornare alle competizioni.Le atlete impegnate sono Ales-sia Pezzini, Marina Mazza, La-ra Rattazzi, Giulia Botta, AnnaMarchetti, Valentina Tazzari,Kley Asia, Felisana Vitello eGiulia Palese.

Buone le esecuzioni e i piaz-zamenti vari a centro classifica,punto di partenza importanteper una “prima” esperienza.

Massimo Porro

Il nonno di Melegnano che aquasi 85 anni sfreccia su unabici da corsa. "E’ la mia grandepassione, faccio più di 70 chilo-metri al giorno".

Lo stupore degli amici cicli-sti che hanno 20 anni di meno:"E’ sempre lui a tirare il grup-po, a volte parte addirittura infuga".E’ la storia di GiuseppeBarbè, nonno di tre nipoti chela prossima estate soffierà su 84

candeline. Non proprio un gio-vanotto, insomma. Ecco perchéfa un certo effetto vederlo inmaglietta, calzoncini e caschet-to pronto ad inforcare una dellesue amate bici da corsa. Eppureè proprio così. Anzi, con quelsuo fisico tonico e asciutto, di-mostra almeno dieci anni dimeno.

"E dire che su una bici dacorsa ci sono salito per la prima

volta non più di 25 anni fa -racconta l'82enne, geometra inpensione che abita con la mo-glie in via Zuavi -. In passato lamia grande passione è semprestata la pittura: disegnavo so-prattutto i paesaggi della città ele cascine del territorio. Non acaso gli amici delle due ruotemi hanno soprannominato VanGogh".

Sta di fatto che, dopo una vi-ta trascorsa tra tele e pennelli,Barbè è passato ad armeggiarecon cambi e freni. "Ero appenaandato in pensione, dovevo purtrovare qualcosa da fare - con-fessa -. E’ stato l’amico MarioBianchi a trasmettermi la pas-sione per il ciclismo: e così, daun giorno con l’altro, mi sonotuffato nella nuova avventura.Alla soglia dei 70 anni ho vintoaddirittura una gara a livelloprovinciale".

Il resto è storia di questi gior-ni quando, con le prime giorna-te di sole, l’attività amatoriale èripresa a pieno ritmo.

"Il gruppo di amici è sempreil solito: oltre a Bianchi, ci so-no Vittorio Baudi, Enrico Gri-gnani, Giuliano Valtangoli, An-tonio Perdoni, Giordano Co-lombi e Roberto Esposti - con-ferma Barbè, che tra l’altro èsocio del Gruppo sportivo ci-cloamatori di Melegnano -.Quando non piove usciamo treo quattro volte la settimana,facciamo almeno 70 chilometrisu e giù per le colline compresetra il Lodigiano e il Sudmilano.Andare in bicicletta mi fa senti-re bene. Mi piace trascorrereinteri pomeriggi a stretto con-tatto con la natura. E poi provoun senso di grande libertà".

E’ stato così che negli anniBarbè è diventato un vero eproprio stakanovista delle dueruote.

"Non sappiamo come faccia,ma è sempre lui a tirare il grup-po - rivelano con un pizzico diinvidia gli amici ciclisti, alcunidei quali hanno anche 20 annidi meno -. A volte, dopo essersialzato sui pedali, parte addirit-tura in fuga: in quel caso lo ri-vediamo solo al ritorno a Mele-gnano".

Già, ma qual è il suo segreto?"Non bevo, non fumo e condu-co una vita sana - ribadiscel’83enne in conclusione -. E poic’è quella passionaccia….".

La Ginnastica Melegnano 75 É la storia di Giuseppe Barbè

I bimbi del Dojo Shin Gi Tai

Nuovi successiper le ginnaste

I leoni ruggiscono ancora

A quasi 85 anniin sella alla bici

Di tutti i giovani atleti, ilDojo si è presentato con solo 7judoka, sabato 28 marzo a Ca-

stelletto sopra Ticino per il 6°trofeo di judo del lago Maggio-re.

Ecco i risultati: hanno brilla-to e sono saliti sul gradino piùalto del podio Luca Bramini,Giorgio Fattori Zini e AndreaMaestri.

Favoloso secondo posto emedaglia d'argento per Mai-mouna Postini.

Terzo posto strameritato perVanessa Fattori Zini, PietroMassimini e Luca Santamaria.

Una grande soddisfazioneper gli insegnanti UmbertoGiudici, Salvatore Munafò eSilvio Brocchetta che con orgo-glio accompagnano insieme aigenitori questi piccoli grandicampioni.

Le ricette di Elisa

PrelibatezzeLa nostra maga dei dolci non

delude mai: ecco la ricetta delmuffin con gocce di cioccolato.A prepararla per voi è comesempre la giovanissima ElisaSommariva, che oggi lavora alprestigioso ristorante-gourmetdi Milano dopo la formazionealla celebre scuola “I-cook”.

INGREDIENTI150 grammi di burro; 150

grammi di zucchero semolato;2 uova intere; 1 bustina di lievi-to chimico; 320 grammi di fari-na 00; 160 grammi di latte inte-ro fresco; 120 grammi di goccedi cioccolato fondente; 1 pizzi-co di vaniglia (o vanillina); 1pizzico di sale.

PROCEDIMENTOPer la realizzazione dei muf-

fin con gocce di cioccolato,montare il burro “a pomata”,(vi consiglio di tenerlo 2-3 orefuori frigo) con lo zucchero e lavaniglia, utilizzando uno sbatti-tore elettrico o se la si possiedeuna planetaria munita di frustaper circa 10-15 minuti. Unavolta ottenuto un compostobianco e spumoso, aggiungerele uova una alla volta conti-nuando a montare.

Incorporare la farina e il lie-vito setacciati, mescolando de-licatamente dall’alto verso ilbasso con un cucchiaio di le-gno, alternandoli al latte.

Completare l’impasto, amalga-mando le gocce di cioccolato chedovranno essere congelate (que-sto permetterà a non farle affon-dare sul fondo del vostro dolce).

Aiutandovi con un sac a po-che o con un cucchiaio, dispor-re l’impasto all’interno dei pi-rottini di carta, che avrete posi-zionato all’interno di uno stam-

po per muffin.Cuocere i muffin a 180° per

circa 20-25 minuti: per verifi-care la cottura realizzare la pro-va stecchino; inserire all’inter-no della torta, passato il tempotrascorso, uno spiedino se essorisulterà asciutto e pulito il dol-ce sarà pronto, altrimenti ulti-mare la cottura.

Sformare i muffin, lasciarliraffreddare e spolverizzarli conlo zucchero a velo.

*Burro a pomata: si tratta diun termine specifico per indica-re un burro morbido al puntogiusto per incorporare lo zuc-chero in modo adeguato.

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