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il ponte Settimanale Cattolico dell’Irpinia [email protected] ANNO XXXIV - n. 19 - euro 0.50 Sabato 10 maggio 2008 sped. in a. p. comma 20b art. 2 legge 662/96 - Filiale P.T. Avellino Associato alla FISC - CHIESA DIOCESI SCUOLA pag. 8 pag. 6 di Maria Anna Lonardo ** 900 tra soci e non, ragazzi, giovani e adulti; 25 parroc- chie; 17 pullman: questi in breve i numeri della nostra partecipazione al grande evento romano. Dopo mesi di attesa la grande carovana parte di notte per essere in pole position. Settore grigio, secondo a destra per chi arriva da Via della Conciliazione. Un gran- de striscione verde, su cui campeggia la scritta a caratteri cubitali "AVELLINO", spicca nella grande piazza e attira l'atten- zione di tutti. Sì, l'AC di Avellino è qui a Roma insieme ad oltre 150.000 (dico cen- tocinquantamila persone) per incontrare Benedetto XVI e con lui ringraziare Dio per l'AC: un grande dono che ha fatto alla sua Chiesa ben 140 fa. L'AC è veramente un dono: dono di grazia per i tanti soci che in questi anni hanno avuto l'opportunità di fare esperienza di Dio, un dono per l'Italia che ha potuto usufruire del contributo fat- tivo e intelligente di tanti uomini e donne che hanno speso la loro vita, a volte anche mettendola a rischio e perdendola, per una società più libera e giusta, un dono per la Chiesa che si è arricchita di tanti Santi che, nella trasparenza della loro vita quotidia- na, hanno saputo far risplendere il volto autentico di Cristo Risorto ripetendo conti- nuamente il grande SI di Dio all'uomo. pag. 7 Una folta rappresentanza domenica 4 maggio è partita dalla Diocesi di Avellino alla volta di Roma e ha affollato Piazza San Pietro per celebrare, insieme al Papa, i 140 anni dell’Azione Cattolica L’editoriale di Mario Barbarisi D istanze. Per definizione la distanza è un tratto minimo di linea retta che congiunge due punti. E' un per- corso, un tragitto.E' lo spazio che separa due luoghi, due oggetti.Pren- do in prestito queste definizioni per approfondire il concetto di distanza inserito nel quadro sociale e politico.Mi chiedo qual'è la distanza reale, quella che ci separa dai nostri simili? E ancora: Qual'è la distanza reale dell'informazione dalla realtà? Quanto siamo distanti l'uno dall'altro? Può capitare di sentirsi soli anche se siamo in compagnia di tanta gen- te, con le persone che abbiamo accanto, perchè la distanza interiore, non quella fisica, può rive- larsi enorme. Più che capire le ragioni, cosa cer- tamente meritevole e importante, sarebbe inte- ressante conoscere i rimedi, per poterle accor- ciare queste distanze. Spesso, forse per istinto, si è tentati di abbandonare il "campo", ma così non facciamo altro che peggiorare la situazione, perchè le distanze, in tal modo, si allungano, e si sconfina nell'isolamento, il processo termina in un labirinto senza via di uscita. Siamo davve- ro convinti di conoscere bene le distanze che ci separano dai nostri affetti? E uscendo dall'ambi- to personale: quali sono le distanze con le Isti- tuzioni? I fatti di questa settimana ci chiamano ad un impegno, ad uno sforzo maggiore per capire questa realtà, complessa e in fase dege- nerativa. La cronaca è piena di episodi di vario genere, di bullismo, vandalismo, e ogni altra for- ma di violenza. La violenza, a giudicare dalla cronaca, non ha età ma è quella giovanile che prendiamo in considerazione perchè è quella che ci deve preoccupare di più. La ragione di questa preoccupazione risiede nel fatto che i giovani rappresentano il futuro e se agiscono in modo scorretto vuol dire che il futuro che ci aspetta non è dei migliori e, cosa non affatto seconda- ria, abbiamo fallito nel ruolo di educatori. L'epi- sodio di Verona, in cui un giovane è stato pesta- to per futili motivi, ci consente di formulare la domanda: Ma quant'è distante Verona da Avelli- no? Siamo sicuri che quell'episodio non si sareb- be potuto verificare altrove? La risposta è che poteva accadere ovunque, chissà forse al Sud avrebbe fatto notizia in maniera diversa. Qui ritorna il problema delle distanze. Queste si accorciano ogni qual volta si fa riferimento al concetto di globalizzazione, perchè la globalizza- zione è tutto l'insieme che accorcia le distanze, da globale a glocale. Ritorna a questo punto anche il concetto di distanza tra le persone. Come facciamo a conoscere le persone, a cominciare da quelle che ci sono accanto, se tra- scorriamo gran parte del tempo al lavoro e impegnati su campi diversi, con formazioni diverse? Come facciamo a conoscere i nostri figli, bambini, adolescenti o adulti, se questi consumano le loro esperienze più formative lon- tano dalle mura domestiche e lontano dai geni- tori impegnati per il lavoro? Asilo, scuola, Baby- sitter, palestra e ...tanta televisione, questi sono i luoghi dove crescono i nostri figli. Le colpe? I rimedi? Se io fossi in grado di rispondere in maniera completa a queste due domande, meri- terei la più grande delle onoreficenze. La nostra Società è segnata da ritmi che subiamo, imposti dal "Mercato". Bisogna lavorare per guadagnare di più, ed allora tutti come "matti" alla ricerca del guadagno, meglio se facile, anzi facilissimo. Per fortuna non è sempre così esiste una Socie- tà attenta ai valori. Non è un caso se apriamo questo numero raccontando dei giovani della Diocesi che domenica scorsa hanno affollato Piazza San Pietro a Roma per festeggiare L'Azio- ne Cattolica. E' un “pezzo” sano della nostra Società, diffondiamo anche i modelli sani che per nostra fortuna costituiscono la maggioranza. www.ilpontenews.it U n'occasione ben congegnata per avvicinare i ragazzi alle risorse del nostro territorio spin- ge da tempo l'Alto Calore, il gestore del ciclo idrico in Irpinia e nel Sannio a proporre alle scuole visite guidate agli impianti di captazione e depurazione. 20 mila euro mensili Avellino incontra Benedetto XVI Il Vangelo della settimana a cura di Padre M. G. Botta E' salita al cielo nei giorni scorsi l'inse- gnante Aurelia Beccaro (coniugata Mazza). Mancherà a quanti ne hanno apprezzato le doti di bontà e genero- sità. Mancherà a tutti noi, suoi alunni, ai familiari, agli amici, a coloro che hanno conosciuto la cara maestra Aurelia. La schiera degli angeli da oggi è ancora più numerosa e da lassù, cara maestra Aurelia, sono convinto che continuerai a guardarci e a invoca- re la protezione per noi e i tuoi cari. Luca alunno della II A Istituto Comprensivo S. Aurigemma di Alvanella-Monteforte Irpino C ontinuiamo il nostro discorso sulle caste italiane. Dopo qualche giorno dall'inizio della XVI Legislatura, passiamo in rassegna per sommi capi i privilegi riservati ai circa 1000 inquilini del Parlamento: dai 20 mila euro al mese, agli sconti di ogni genere: pranzi a 10 euro (costo reale 90 euro); viaggi in aereo gratis. di Alfonso Santoli a pag. 5 I principeschi privilegi dei parlamentari italiani All’origine della nostra acqua di Eleonora Davide pag. 11

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il ponteSettimanale Cattolico dell’Irpinia

[email protected] XXXIV - n. 19 - euro 0.50Sabato 10 maggio 2008

sped. in a. p. comma 20b art. 2 legge 662/96 - Filiale P.T. Avellino Associato alla FISC -

CHIESADIOCESISCUOLA pag. 8 pag. 6

di Maria Anna Lonardo **

900 tra soci e non, ragazzi,giovani e adulti; 25 parroc-chie; 17 pullman: questi inbreve i numeri della nostrapartecipazione al grandeevento romano.

Dopo mesi di attesa la grande carovanaparte di notte per essere in pole position.Settore grigio, secondo a destra per chiarriva da Via della Conciliazione. Un gran-de striscione verde, su cui campeggia lascritta a caratteri cubitali "AVELLINO",spicca nella grande piazza e attira l'atten-zione di tutti. Sì, l'AC di Avellino è qui aRoma insieme ad oltre 150.000 (dico cen-tocinquantamila persone) per incontrareBenedetto XVI e con lui ringraziare Dio perl'AC: un grande dono che ha fatto alla suaChiesa ben 140 fa. L'AC è veramente undono: dono di grazia per i tanti soci che inquesti anni hanno avuto l'opportunità difare esperienza di Dio, un dono per l'Italiache ha potuto usufruire del contributo fat-tivo e intelligente di tanti uomini e donneche hanno speso la loro vita, a volte anchemettendola a rischio e perdendola, per unasocietà più libera e giusta, un dono per laChiesa che si è arricchita di tanti Santi che,nella trasparenza della loro vita quotidia-na, hanno saputo far risplendere il voltoautentico di Cristo Risorto ripetendo conti-nuamente il grande SI di Dio all'uomo.

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Una folta rappresentanza domenica 4 maggio è partita dalla Diocesi di Avellino alla volta di Roma e ha affollato Piazza San Pietro per

celebrare, insieme al Papa, i 140 anni dell’Azione Cattolica

L’editorialedi Mario Barbarisi

Distanze. Per definizione la distanzaè un tratto minimo di linea retta

che congiunge due punti. E' un per-corso, un tragitto.E' lo spazio chesepara due luoghi, due oggetti.Pren-do in prestito queste definizioni perapprofondire il concetto di distanza

inserito nel quadro sociale e politico.Mi chiedoqual'è la distanza reale, quella che ci separa dainostri simili? E ancora: Qual'è la distanza realedell'informazione dalla realtà? Quanto siamodistanti l'uno dall'altro? Può capitare di sentirsisoli anche se siamo in compagnia di tanta gen-te, con le persone che abbiamo accanto, perchèla distanza interiore, non quella fisica, può rive-larsi enorme. Più che capire le ragioni, cosa cer-tamente meritevole e importante, sarebbe inte-ressante conoscere i rimedi, per poterle accor-ciare queste distanze. Spesso, forse per istinto,si è tentati di abbandonare il "campo", ma cosìnon facciamo altro che peggiorare la situazione,perchè le distanze, in tal modo, si allungano, esi sconfina nell'isolamento, il processo terminain un labirinto senza via di uscita. Siamo davve-ro convinti di conoscere bene le distanze che ciseparano dai nostri affetti? E uscendo dall'ambi-to personale: quali sono le distanze con le Isti-tuzioni? I fatti di questa settimana ci chiamanoad un impegno, ad uno sforzo maggiore percapire questa realtà, complessa e in fase dege-nerativa. La cronaca è piena di episodi di variogenere, di bullismo, vandalismo, e ogni altra for-ma di violenza. La violenza, a giudicare dallacronaca, non ha età ma è quella giovanile cheprendiamo in considerazione perchè è quella checi deve preoccupare di più. La ragione di questapreoccupazione risiede nel fatto che i giovanirappresentano il futuro e se agiscono in modoscorretto vuol dire che il futuro che ci aspettanon è dei migliori e, cosa non affatto seconda-ria, abbiamo fallito nel ruolo di educatori. L'epi-sodio di Verona, in cui un giovane è stato pesta-to per futili motivi, ci consente di formulare ladomanda: Ma quant'è distante Verona da Avelli-no? Siamo sicuri che quell'episodio non si sareb-be potuto verificare altrove? La risposta è chepoteva accadere ovunque, chissà forse al Sudavrebbe fatto notizia in maniera diversa. Quiritorna il problema delle distanze. Queste siaccorciano ogni qual volta si fa riferimento alconcetto di globalizzazione, perchè la globalizza-zione è tutto l'insieme che accorcia le distanze,da globale a glocale. Ritorna a questo puntoanche il concetto di distanza tra le persone.Come facciamo a conoscere le persone, acominciare da quelle che ci sono accanto, se tra-scorriamo gran parte del tempo al lavoro eimpegnati su campi diversi, con formazionidiverse? Come facciamo a conoscere i nostrifigli, bambini, adolescenti o adulti, se questiconsumano le loro esperienze più formative lon-tano dalle mura domestiche e lontano dai geni-tori impegnati per il lavoro? Asilo, scuola, Baby-sitter, palestra e ...tanta televisione, questi sonoi luoghi dove crescono i nostri figli. Le colpe? Irimedi? Se io fossi in grado di rispondere inmaniera completa a queste due domande, meri-terei la più grande delle onoreficenze. La nostraSocietà è segnata da ritmi che subiamo, impostidal "Mercato". Bisogna lavorare per guadagnaredi più, ed allora tutti come "matti" alla ricercadel guadagno, meglio se facile, anzi facilissimo.Per fortuna non è sempre così esiste una Socie-tà attenta ai valori. Non è un caso se apriamoquesto numero raccontando dei giovani dellaDiocesi che domenica scorsa hanno affollatoPiazza San Pietro a Roma per festeggiare L'Azio-ne Cattolica. E' un “pezzo” sano della nostraSocietà, diffondiamo anche i modelli sani cheper nostra fortuna costituiscono la maggioranza.

www.ilpontenews.it

Un'occasione ben congegnata per avvicinare iragazzi alle risorse del nostro territorio spin-

ge da tempo l'Alto Calore, il gestore del cicloidrico in Irpinia e nel Sannio a proporre allescuole visite guidate agli impianti di captazionee depurazione.

20 mila euro mensili

Avellino incontraBenedetto XVI

Il Vangelo della settimana a cura di Padre M. G. Botta

E' salita al cielo neigiorni scorsi l'inse-gnante Aurelia Beccaro(coniugata Mazza). Mancherà a quanti nehanno apprezzato ledoti di bontà e genero-

sità. Mancherà a tutti noi, suoi alunni,ai familiari, agli amici, a coloro chehanno conosciuto la cara maestraAurelia. La schiera degli angeli da oggiè ancora più numerosa e da lassù,cara maestra Aurelia, sono convintoche continuerai a guardarci e a invoca-re la protezione per noi e i tuoi cari.

Lucaalunno della II A

Istituto Comprensivo S. Aurigemmadi Alvanella-Monteforte Irpino

Continuiamo il nostro discorso sulle caste italiane. Dopo qualche giorno dall'inizio della XVILegislatura, passiamo in rassegna per sommi capi i privilegi riservati ai circa 1000 inquilini

del Parlamento: dai 20 mila euro al mese, agli sconti di ogni genere: pranzi a 10 euro(costo reale 90 euro); viaggi in aereo gratis.

di Alfonso Santoli a pag. 5

I principeschi privilegi dei parlamentari italiani

All’origine della nostra acquadi Eleonora Davide

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Il p

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Ogni giorno 39 mila sacerdoti diocesani annunciano il Vangelo nelle parrocchie tra la gente, offrendo a tutti carità, conforto e speranza. Per continuare la loro

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eccedente possa esserechiesta a rimborso.Condizione indispensabi-le per fruire della detra-zione è che gli interventisiano eseguiti su unitàimmobiliari e su edificiresidenziali o parte diessi esistenti di qualun-que categoria catastale,anche rurali, compresiquelli strumentali perl'attività d'impresa o pro-

fessionale. La prova del-l'esistenza dell'edificiopuò essere fornita o dal-l'iscrizione dello stesso incatasto oppure dallarichiesta di accatasta-mento, nonché dal paga-mento dell'ICI se dovuta.Non sono agevolabili,quindi, le spese effettua-te in corso di costruzionedell'immobile.Possono usufruire delladetrazione tutti i contri-buenti residenti o non,anche se titolari di reddi-to di impresa, che pos-siedono, a qualsiasi tito-lo, l'immobile oggetto diintervento.Per fruire della predettaagevolazione fiscale, apena di decadenza dalbeneficio, è necessarioacquisire i seguenti

documenti:"L'asseverazione checonsente di dimostrareche l'intervento realizza-to è conforme ai requisititecnici richiesti; questodocumento, per quantoriguarda la sostituzionedi finestre ed infissi e neicasi di sostituzione dicaldaie con potenza infe-riore a 100 KW, puòessere sostituita da una

certificazione dei produt-tori;"L'attestato di certifica-zione (o qualificazione)energetica che compren-de i dati relativi all'effi-cienza energetica propridell'edificio;"La scheda informativarelativa agli interventirealizzati contenente idati relativi al soggettoche sopportato la spesa,dell'edificio su cui i lavorisono stati eseguiti, latipologia dell'interventoeseguito con il relativocosto specificando lespese professionali.Tutta la predetta docu-mentazione deve essererilasciata da tecnici abili-tati alla progettazione diedifici ed impianti iscrittiai rispettivi ordini e colle-

gi professionali: inge-gneri, architetti, geome-tri, periti industriali, dot-tori agronomi, dottoriforestali e periti agrari.La stessa documentazio-ne deve essere trasmes-sa, entro 60 giorni dallafine dei lavori, all'ENEAtelematicamente o perraccomandata. Per usu-fruire dell'agevolazione èprevisto che il pagamen-

to delle spese sostenutevenga effettuato nelmodo seguente:"I contribuenti non titola-ri di reddito d'impresadevono effettuare ilpagamento mediantebonifico bancario opostale; in tal caso vaindicata la causale delversamento, il codicefiscale del beneficiariodella detrazione, ilnumero di partita Iva o ilcodice fiscale del sogget-to a favore del quale èeffettuato il bonifico;" I contribuenti titolari direddito d'impresa sonoesonerati dall'obbligo dipagamento tramite boni-fico; in tal caso la provadelle spese può esserecostituita da altra idoneadocumentazione.

RUBRICA " ATU PER TU CON ILFISCO" a cura di Franco Iannaccone

LE AGEVOLAZIONI FISCALI PER IL RISPARMIO ENERGETICO

FONDAZIONE OPUS

SOLIDARIETATIS PAX ONLUS

Codice fiscale della FondazioneOpus Solidarietatis Pax Onlus da utilizzare per il 5 per mille

92057260645

La Fondazione "Opus Solidarietatis PaxOnlus", costituita nell'anno 2004 dallaDiocesi di Avellino a mezzo della Cari-tas Diocesana, si occupa della promo-zione, del sostegno e della valorizzazio-ne delle attività di assistenza sociale esocio-sanitaria; della ricerca, della pro-mozione e della formazione della cultu-ra della solidarietà; dell'educazione edella tutela dei diritti civili; della pro-mozione della reciproca e pacificaconoscenza; della comprensione e del-la convivenza tra culture e religioni;della promozione, della valorizzazionee tutela dell'arte, del patrimonio artisti-co, dei beni culturali e delle cose diinteresse artistico e storico; nonchédella tutela e della valorizzazione dellanatura e dell'ambiente.In questo momento la Fondazione stagestendo il progetto "Casa Amica" cheriguarda l'accoglienza di ragazze madrie di donne in difficoltà, la casa di acco-glienza "don Tonino Bello", nonché tut-te le opere caritative della diocesi (car-cere, immigrati, centri di ascolto) …Pertanto, chiediamo di diffondere ilCodice Fiscale della Fondazione92057260645 da utilizzare per il cin-que per mille.Inoltre, ricordiamo che le offerte fattealla Fondazione sono deducibili in sededi dichiarazione dei redditi ai sensi delTUIR n. 917 del 1986.

Il Segretario Generale(Carlo Mele)

Piazza Libertà, 23 - Palazzo VescovileI-83100 AvellinoTel. 0825 760 571 - Fax 0825 760 571e-mail: [email protected]

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I campionati DIR ad Avellino

Sabato 10 e Domenica 11 il Campo CONI ospiterà i

CAMPIONATI REGIONALI DIR (Disabilità Intellettiva

Relazionale) DI ATLETICA LEGGERA, Organizzati

dalla C.H. I. R.S. (Club Handicappati Irpino Ricrea-

tivo Sportivo) Onlus di Avellino, appuntamento

annuale delle associazioni sportive per disabili, che

vede il patrocinio del CIP (Comitato Italiano Para-

limpico), del CONI di Avellino, della Caritas Dioce-

sana, della Provincia, Comune e del Provveditorato

agli Studi, oltre ad un buon numero di sponsor e

alla partecipazione di istituzioni scolastiche cittadi-

ne. Un'occasione per festeggiare i trent'anni del

C.H.I.R.S. e per gioire insieme all'aria aperta.

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Maria Anna Lonardo ** Presidente diocesana di A.C.

P.S. ciliegina sulla torta! Circa 30 giovani di AC del coro parrocchiale di San Michele di Serino hanno fatto parte del Grande coro che ha animato la celebrazione Euca-ristica in Piazza San Pietro.

Avellino tra il popolo dell'Azione Cattolicaa Roma per lo storico incontro con il Papa!Circa 900 avellinesi in piazza San Pietro domenica 4 maggio per celebrare i 140 di vita dell'A.C.

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AZIONE CATTOLICADisposti a servire

L'incontro con il Papa

"Sappiate essere testimoni coraggiosi e profetidi radicalità evangelica"; allargate "gli spazi

della razionalità nel segno di una fede amica dell'in-telligenza": sono, in sintesi, le consegne affidate ieri4 maggio da Benedetto XVI agli oltre 100mila socidell'Azione cattolica italiana incontrati in Piazza SanPietro, a conclusione della XIII Assemblea naziona-le e delle celebrazioni per il 140° di fondazione, e incoincidenza con il 140° riconoscimento dell'associa-zione da parte di Pio IX (2 maggio 1868). Una fede amica dell'intelligenza. "In una Chiesamissionaria, posta dinanzi ad una emergenza edu-cativa come quella che si riscontra oggi in Italia", haesortato il Papa, "sappiate essere annunciatoriinstancabili ed educatori preparati e generosi; inuna Chiesa chiamata a prove anche molto esigentidi fedeltà e tentata di adattamento, siate testimonicoraggiosi e profeti di radicalità evangelica; in unaChiesa che quotidianamente si confronta con lamentalità relativistica, edonistica e consumistica,sappiate allargare gli spazi della razionalità nelsegno di una fede amica dell'intelligenza". Il Paparivolge l'invito, inoltre, a ricercare "sintesi semprenuove fra l'annuncio della salvezza di Cristo" e "lapromozione del bene integrale della persona e del-l'intera famiglia umana". "L'amata nazione italiana- ha sottolineato ancora Benedetto XVI - ha semprepotuto contare su uomini e donne formati nellavostra associazione, disposti a servire disinteressa-tamente la causa del bene comune, per l'edificazio-ne di un giusto ordine della società e dello Stato.Sappiate dunque vivere sempre all'altezza delvostro Battesimo" e "rispondete generosamente allachiamata alla santità" mantenendovi fedeli allevostre "radici di fede, nutrite da un'adesione pienaalla Parola di Dio, un amore incondizionato allaChiesa, una partecipazione vigile alla vita civile e uncostante impegno formativo".

Vivere diversamente. "Vogliamo porci al serviziodi un incontro sempre possibile 'tra fede e intelli-genza', tra l'altezza dell'infinito e l'ordinarietà delquotidiano", ha detto il presidente nazionale LuigiAlici nel suo saluto al Papa. In particolare, "inten-diamo raccogliere l'invito" a "'rendere visibile ilgrande sì della fede', che dobbiamo incarnare in unacondizione di 'paradossale cittadinanza'", poiché"chi crede diversamente" deve "per forza viverediversamente". A San Pietro era presente anchemons. Giuseppe Biguzzi, arcivescovo di Makeni(Sierra Leone), al quale l'Ac ha donato due scuoleper i suoi ragazzi, ex bambini-soldato.

Una testimonianza convinta. L'incontro con ilPapa è stato preceduto da una Messa presieduta dalcard. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova epresidente della Cei ((37 tra cardinali e vescovi e200 i sacerdoti concelebranti). "I vescovi contano sudi voi perché siate parte attiva e generosa nel cam-mino pastorale della Chiesa" ha detto nell'omelia ilpresule, rammentando che "la Chiesa, specialmentein Italia, è Chiesa di popolo" attraverso "quel radi-camento territoriale" espresso "soprattutto dallenostre parrocchie" nelle quali voi "siete un segno" di"vicinanza cordiale e quotidiana" alla gente. Spin-gersi" negli "areopaghi" nei quali vengono affronta-te "questioni inedite e decisive, come la concezionedella persona, l'esistenza e il fondamento di valoriuniversali e invalicabili, la difesa e la promozionedella vita dal concepimento al suo naturale tramon-to, la libertà educativa, l'importanza ineguagliabiledella famiglia basata sul matrimonio, fondamentodella società umana", è l'ulteriore esortazione rivol-ta dal card. Bagnasco. Su questi versanti che, "purilluminati dalla fede sono accessibili alla retta ragio-ne, i discepoli di Cristo hanno da offrire la loro con-vinta testimonianza e la loro rispettosa parola".Contribuendo "alla crescita culturale e morale" delnostro Paese, "la Chiesa in Italia renderà un grandeservizio non solo a questa nazione, ma anche all'Eu-ropa e al mondo" ha osservato Bagnasco. "In que-sta prospettiva - ha concluso -, continuerà il prezio-so lavoro del 'Progetto culturale', iniziato dai vesco-vi più di 15 anni or sono".La veglia. L'incontro con Benedetto XVI è statopreceduto, sabato 3 maggio, da una fiaccolata-veglia di preghiera che, guidata dall'assistenteecclesiastico di Ac, mons. Domenico Sigalini, si èsnodata tra la basilica di Santa Croce in Gerusalem-me e Piazza San Giovanni in Laterano dove, adaccogliere i partecipanti è stato il cardinale vicariodel Papa Camillo Ruini. "Voi questa sera - ha det-to il porporato -, di fronte alla cattedrale madre ditutte le chiese, annodate idealmente i fili dei 140anni della nostra storia". Rammentando la propriapresenza, a 17 anni, al grande incontro del settem-bre 1948, il card. Ruini ha augurato all'Ac "il corag-gio evangelico di San Giovanni Battista e la forzad'animo di San Giovanni Evangelista". Da mons.Sigalini l'incoraggiamento a "continuare il rinnova-mento, anche strutturale, dell'associazione", a"sostenere con tenacia e umiltà il rapporto con gliuffici pastorali"; a essere "più agili nel leggere icambiamenti, dicendo la nostra nella società civile",e ad aumentare "l'apertura missionaria".

Giovanna Pasqualin Traversa(fonte Sir)

In questig i o r n i ,

purtroppo lanostra comu-nità cristianaè stata nuo-

v a m e n t e"spettatrice"di un tristefatto di cronaca. Un altro"fiore" è stato sradicatoprematuramente e senzaun apparente e validomotivo dal "giardino" del-la vita. Puntuali, comesempre, i "capannelli" disoliti curiosi pronti a for-mulare svariate ipotesisul tragico evento epronti ad additare unagioventù sempre più fra-gile, smarrita e deside-rosa di vivere anzitemposenza regole.

È su questa gioventù chela società ed il mondoadulto deve soffermarsi ariflettere.Un mondo adulto semprepiù permissivo, pronto asoddisfare ogni minimarichiesta materiale pur dinon far sentire "inade-guati" i propri figli; unmondo adulto, forse, unpo' troppo "distratto" dalritmo frenetico della vitaquotidiana e che pertan-to non riesce a seguirel'evoluzione personaledei ragazzi.Aumenta, così, il divariogenerazionale che causa,poi, l'allontanamento deigiovani che diventanosempre più restii adascoltare consigli e rego-

le impartite dalla fami-glia.Basta con la retorica,basta con l'esaltazione,basta con il far credereche si diventa "tuttiangioletti"svolazzanti incielo! I giovani hannobisogno di risposte con-crete e non di semplicichiacchiere! Proviamo,dunque, tutti indistinta-mente (genitori, educa-tori, Chiesa, chiunqueabbia una responsabilitànella società attuale) apredisporci al dialogo, alconfronto, all'ascolto deinostri giovani che a vol-te, troppe volte, ci guar-dano con occhi apparen-temente inquisitori eribelli, ma che nascondo-

no una inconsapevole emuta richiesta di aiuto,desiderosi, di una com-plicità e di una guida cheli supporti, li aiuti adiventare adulti.I giovani, dunque, hannoun semplice e fattibiledovere: quello di ascolta-re la parola degli educa-tori e riconoscere in loropunti di riferimento vali-di, e incisivi.Non possiamo più per-mettere che altri "fiori"vengano strappati dalloro "giardino"; sarebbebello vederli crescere tut-ti insieme con tutti i loro"colori", i loro "profumi",nel rispetto di se stessi,degli altri e della "natura"che li circonda.

FIORI STRAPPATI

di ElisabettaIannaccone

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Il tempo è scaduto

Oramai è accertato: destra e sinistra non esi-stono più, sono sparite dal Parlamento italia-

no, insieme agli epigoni del fascismo e del comu-nismo che ancora deliziavano le nostre vicendepolitiche. Non tutti si rendono conto di questo evento stra-ordinario: persino quelli che lo hanno auspicato edeterminato esprimono meraviglia e rammarico;sino ad ipotizzare il cosiddetto "diritto di tribuna"

(la presenza simbolica, cioè, di una forza politica che non raggiun-ge il quorum stabilito) per "onorare", comunque, la loro rappresen-tanza in Parlamento.Per dirla con Baricco, "siamo ad una mutazione genetica della Poli-tica", della quale non tutti hanno avuto la percezione ed in tantis-simi non hanno ancora la consapevolezza.Con questo non si vuole dire che sono spariti i problemi, le questio-ni culturali e sociali, le proposte che distinguono la destra dalla sini-stra. Purtroppo essi sono tutti lì, pesantemente irrisolti, a ricordar-ci che non sempre la Politica riesce ad essere la "scienza dellescienze": soprattutto quando l'incapacità, l'ignoranza e l'inefficienzaorganizzata "spadroneggiano" nella vicenda politica di una comuni-tà. Ora, di questi cambiamenti e di queste difficoltà i cittadini nonsempre hanno coscienza: perché tutto avviene lentamente, comeun veleno somministrato a piccole dosi o come una malattia diven-tata cronica. La assuefazione prevale sulla razionalità consapevole,a volte, persino sulle intuizioni. Facciamo un esempio, per capire meglio! Parliamo della nostraAvellino! Che da anni manchi un'idea per la città, che da tempo non sia sta-to espresso un progetto di crescita e di sviluppo per la nostracomunità è un fatto certo, scontato. E non ci riferiamo solo agli ulti-mi 10-15 anni di vita amministrativa! Anzi, potremmo affermareche con l'amministrazione Di Nunno alcune questioni furono intui-te, intraviste, diventarono, persino, slogan elettorale: "diamoun'anima alla città"; salvo restare pesantemente irrisolte lasciandola nostra città ferma al palo, rispetto alla crescita ed alla rivoluzio-ne che hanno, invece, registrato altre comunità della nostra regio-ne (Salerno e Benevento, per fare degli esempi).I cittadini sono consapevoli di tutto ciò: tutti quelli che vivono adAvellino (giovani e vecchi che siano) sanno di vivere come in undeserto: per poter gustare i piaceri di una cittadina di provinciadebbono trasferirsi altrove; per poter seguire eventi culturali di uncerto spessore debbono spostarsi, per una serata o per qualchegiorno poco importa. Per non parlare dei problemi di vivibilità: iltraffico, la pulizia, l'ordine, la tranquillità: le piccole cose che ren-dono una cittadina amata dai suoi abitanti!Quando, in giro per le cittadine viciniore, incontriamo i nostri con-terranei essi ci appaiono come "assetati e confusi"! La primadomanda che ci fanno è: perché a noi tutto ciò è proibito? E comesuccede, in questi casi, essi si lasciano prendere dal senso di col-pa: quale peccato abbiamo commesso perché certe cose debbanoesserci negate?Quando ritorniamo nel caos quotidiano, alle prese con i soliti per-sonaggi in cerca di autore (che recitano a soggetto, senza aver maistudiato un copione..) che la (mala) sorte (o la meditata miopia diqualcuno) ha voluto regalarci, ci prende lo sconforto e la rassegna-zione. Si, perché temiamo che possa essere difficile intervenire permodificare gli effetti di questa "disastrosa mutazione genetica" del-la classe dirigente delle nostre comunità! Basta vedere quello che è successo alle ultime elezioni…! Anzi ilprocesso appare così compromesso da non lasciare spazio a sognie fantasie!Proviamo, ad esempio, ad osservare (come attraverso una lente diingrandimento) tutti coloro che si occupano, da tempo, delle que-stioni della nostra città: c'è qualcuno che potrebbe affermare, conconvinzione, che certi amministratori, certi politici hanno intrapre-so questa "professione" come una missione, come un impegnoquotidiano finalizzato alla realizzazione del bene comune? O non èpiù verosimile che essi sono preoccupati, quasi esclusivamente,della loro carriera, delle poltrone che debbono occupare, dei lorointeressi personali, di quelli del gruppo o del partito di appartenen-za? Quali progetti hanno elaborato e proposto alla collettività dopoaver ottenuto la delega ad amministrare? Quali problemi veri han-no risolto per conquistare il plauso dei cittadini?In verità, a dire certe cose, non riteniamo di essere "cattivi, anima-ti da pregiudizi o da malanimo", tutt'altro! Ecco, se dovessimo valu-tare le capacità dai risultati raggiunti dovremmo concludere chesiamo in presenza di persone inadeguate, incapaci e/o inette: inve-ce non è così, costoro non hanno alcun serio problema "intellettivo"tale da giustificare la loro inefficienza! Alcuni di loro, per certi versi,sono bravissimi a programmare le loro carriere; altri sono personedotati di buona intelligenza; altri, infine, sono "eccellenti organiz-zatori di consenso": continuano, cioè, a promettere posti di lavoroe sanno bene come speculare sui bisogni essenziali della gente.Ecco perché tanti temono che essi possano sopravvivere alla muta-zione che ha investito la Politica. Eppure, siamo convinti che, permolti, i minuti sono contati! Non ci sono più i padrini; mancano iregisti in grado di "dirigerli" (come accadeva, una volta, in tantifilm già visti..); la loro memoria è debole ed insufficiente; le pochebattute che ancora riescono a ripetere non riusciranno a confonde-re i cittadini.Non se ne rendono conto: ma siamo già nel domani e per tanti di

loro il tempo è scaduto…!

I fatti e le opinioni di Michele Criscuoli I principeschi privilegi dei parlamentari

Dagli uffici in lussuosi palazzi per la pennichella

Ai 20 mila euro mensili

Continuiamo ilnostro discor-

so sulle caste ita-liane. Dopo qual-che giorno dall'ini-zio della XVI Legi-slatura, passiamoin rassegna per

sommi capi i privi-legi riservati ai circa 1000 inquilinidel Parlamento: dai 20 mila euroal mese, agli sconti di ognigenere: pranzi a 10 euro (costoreale 90 euro); viaggi in aereogratis, esibendo la tessera con laquale si vota in Aula. I viaggi pos-sono essere prenotati anche diret-tamente presso l'agenzia all'inter-no del Parlamento; parcheggioriservato nella zona "Vip A" e"Vip" dei terminali 1 e 2 degli aero-porti di Linate e Malpensa di Mila-no; autostrada gratis esibendo iltesserino Aiscat al casellante oinserendolo nell'apposita fessuraper bancomat, oppure può esse-re richiesto anche un Telepas;le manifestazioni sportive(comprese le partite di calcio)sono gratis.I deputati hanno i loro uffici nellussuoso palazzo Marini di60mila metri quadrati, a pochimetri da Montecitorio. Lo Statopaga 30 milioni di euro all'annosolo per l'affitto.Gli uffici, uno per ogni deputato,assegnati dai gruppi parlamentari ,sono arredati da due scrivanie,due computer, fax, telefono estampante, un televisore, un frigo-rifero, tre armadioni, due sedie apoltroncina e tantissima ed inutilecancelleria, persino le gomme blu(ma chi è che oggi cancella le cosescritte a penna con la gommablu?). A tutto ciò va aggiunto unmare di carta: fogli e buste di variagrandezza, blocchi notes, ecc. Lamaggior parte di questi uffici nonvengono utilizzati, perché i destina-tari o sono in aula, o in Commissio-ne, o in trasferta. La "dotazioned'ufficio" viene completata dalcollaboratore personale, il"portaborse" e dulcis i fundo, daltimbro autoinchiostrante personalee "3000 euro per un computerportatile, il più costoso che ci

sia "per svolgere con il suppor-to di adeguati strumenti tecno-logici il mandato elettivo".I parlamentari stanno a Roma dalmartedì al giovedì. Il venerdì e ilsabato il Palazzo viene "occupato"da ex parlamentari e da badanti,naturalmente a spese di noi povericontribuenti.Ogni parlamentare incassa mensil-mente 19.909,32 euro (pari a38milioni 359mila 819 dellevecchie lire) sotto le seguentivoci: Indennità 5.361,88 euro;diaria e rimborsi 9.357,44 euro(rimborso per le spese di soggior-no a Roma 4.003,11 euro; rimbor-so spese per il trasferimento dallaresidenza all'aeroporto più vicino3.323,70 euro; per spese tele-foniche annue 3.098,74; perspese di rappresentanza per il"rapporto diretto tra eletto edelettore 4.190 euro, che vieneerogato tramite il gruppo parla-mentare di appartenenza;1.000 euro versati dal gruppodi appartenenza per le spese diattività. Assegno per fine man-dato di 41.808,49 euro percoloro i quali non hanno matu-rato la legislatura (18.725,82euro "assegno di fine manda-to" e 23.082,67 euro "richiestarestituzione delle quote versa-te , rivalutate secondo l'indiceIstat).Concludiamo queste note con alcu-ne curiosità venute fuori dal nuovoParlamento insediatosi qualchegiorno fa. Per la prima volta tra isuoi banchi , con la scomparsadell'ala radicale di sinistra, nonci sarà un solo "rosso". Man-cherà anche l'ottima classepolitica dell'ex DC irpina che hagovernato egregiamente l'Ita-lia negli anni '80. La sonorasconfitta è dovuta, soprattutto,anche a certe errate e beceremanovre nepotistiche messe inatto all'ultimo momento,durante la presentazione delleliste dei candidati. Di converso,troviamo che in Lombardia SilvioBerlusconi ha fatto l'en plein,facendo eleggere l'AssistenteDeborah Bergamini, il medicoUmberto Scapagnini, la fisioterapi-

sta Lucia Ronzulli; ha sfiorato l'ele-zione il giardiniere di Arcore , che sichiama Tiraboschi.Il decano del Parlamento è MarcoTremaglia, deputato dal 1972; lapiù giovane è Barbara Mannucci,26 anni, del PDL.Qualche giorno prima delle elezio-ni, la Onorevole Daniela Santan-chè, a proposito degli stipendi altidei parlamentari, dichiarò: "Pertornare credibili i parlamentari gua-dagnino come l'italiano medio…L'Italia è il paese dove gli stipendidei lavoratori sono i più bassi d'Eu-ropa e gli stipendi dei politici i piùalti del mondo. Basta questo datoper capire che una drastica diminu-zione degli stipendi dei parlamen-tari non è opportuna. E' doverosa.Nessuna demagogia, nessunpopulismo…Lo stipendio del parla-mentare deve essere quello del-l'italiano medio, 1200 euro netti almese e giù di lì. Nessuno vieta al parlamentare dicontinuare a svolgere anche la pro-pria professione. Chi vuole arric-chirsi è libero di farlo, affrontando ilmercato. Non alle spalle dei cittadi-ni. Non quando i servizi pubblicicostano così tanto e funzionavanocosì male…".Ci sarà qualcuno in Parlamento cheha il coraggio di presentare unprovvedimento legislativo che fissilo stipendio dei parlamentari a1.200 euro "per poter continuarea guardare gli italiani negli occhi?".Da un recente sondaggio risultano,nei riguardi della politica, sfiducia eostilità. Da molti definita "antipo-litica". Il 60% di un campione dielettori dichiara di aver poca,pochissima fiducia nel nuovoParlamento, il 33% molta fidu-cia, il 4% moltissima.I neo eletti in Parlamento,secondo noi, dovranno tenerconto di questi dati.Vi è, invece, in Italia una istituzioneapprezzata, che va dal 74%all'84% degli intervistati. Si trattadel Presidente della RepubblicaGiorgio Napolitano. Il 66%, tra l'al-tro, lo giudica "al di sopra delle par-ti" in occasione delle consultazioniper il nuovo Governo.

di AlfonsoSantoli

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"Senza lo Spirito Dioè lontano, Cristo

resta nel passato, il Van-gelo è lettera morta, laChiesa una sempliceorganizzazione, l'autoritàdominio, la missione pro-paganda… Ma nello Spiri-to, il cosmo si solleva egeme nelle doglie delRegno, Cristo risorto èpresente, il Vangelo èpotenza di vita, la Chiesasignifica comunione trini-taria, l'autorità è servizioliberante, la missione èPentecoste". Parole diIgnazio IV Hazim, Patriar-ca della Chiesa greco-ortodossa di Antiochia,dette al tempo del Conci-lio Vaticano II e che beneci introducono alla solen-nità che la Chiesa Cattoli-ca oggi celebra: la Pente-coste.Con la Pentecoste si cele-bra l'avvenimento capita-le per la Chiesa: la suapresentazione al mondo,la sua nascita ufficialecon il "battesimo nelloSpirito". È il santo nataledella Chiesa!Compimento dellaPasqua, la venuta delloSpirito sui discepoli mani-festa la ricchezza dellavita nuova del Risorto nelcuore e nell'attività dellacomunità primigenia;manifesta l'inizio del-l'espansione della Chiesa,ed è il principio della suaattività missionaria.La presenza dello Spirito

Santo nella Chiesa, comedice il Concilio Vaticano IInel famoso documento"Lumen Gentium", ècome l'unione di natura(ipostasi) del Verbo di Dioe dell'uomo Gesù di Naza-ret. Perciò la Chiesa ènella storia degli uomini il"sacramento" e il "corpovivente" di Cristo Salva-tore, è il "luogo privilegia-to" dove incontrare Dio.La Chiesa ha come origi-ne Cristo Gesù morto erisorto, lui l'ha generatanel suo sangue sparso incroce. La Chiesa nel suocammino storico ha come"anima" lo Spirito Santo eha come meta finale, cioèlo scopo reale della suamissione, di ricondurretutti gli uomini a DioPadre.La solennità di Pentecosteera già una delle grandifeste degli ebrei. Si face-

va memoria del dono del-la Legge e in essa dell'Al-leanza di Dio con il suopopolo. Ed era la festadelle primizie del raccoltoin cui si riconosceva Diocome creatore di tutto.L'evangelista Luca nelbrano famoso degli Attidegli Apostoli ha volutosottolineare questo riferi-mento, ma afferma,implicitamente, che è laChiesa la comunità dellanuova ed eterna Alleanza

in Cristo, ed essa hacome legge quella delloSpirito, cioè la Carità, cheè il germe della nuovaumanità.

Nel brano che la liturgiadi questa domenica cipropone, l'EvangelistaGiovanni pur ponendol'effusione dello SpiritoSanto nel giorno stessodella risurrezione eviden-zia alcuni elementi checompletano la visioneteologica del dono delloSpirito stesso e della rela-tiva missione della Chie-sa.Il Risorto si manifestainnanzitutto con la pace e

la gioia, i primi doni dellasua presenza. In questielementi di pace e gioiaevangelica, Gesù ribadi-sce che la missione dellaChiesa ha la sua sorgentenella sua stessa missio-ne: "… Come il Padre hamandato me, anch'iomando voi". Qui il "come"non è solo comparativo,ma anche causativo. Ilche significa che la mis-sione della Chiesa nonsolo è la stessa missionesalvifica di Cristo, ma hala sua sorgente propulsi-va proprio in Cristo risor-to, come quella di Gesùl'ha avuta nel Padre. L'unica missione delPadre verso il mondo, cheè quella di Cristo, oradiventa di tutti coloro chesono in lui. In Cristo,quindi, la missione di cia-scuno di noi trova la suaconferma e attinge il suocoraggio: non siamo noi aintestardirci nel proporcicerti scopi e nel volerinculcare agli uomini certimessaggi; si tratta di unamissione che noi ricevia-

mo, identificandoci colSignore e partecipando alsuo desiderio di donareall'umanità la salvezza.Ed è una missione che siattua nello Spirito. Gesù"soffiò" su di loro. E' que-sto un gesto simbolico,che richiama il gestocreatore di Dio su Adamo.In forza dello Spirito, la

missione che riceviamo cirende creature nuove ediverse; è appunto que-sta nostra diversità che cipermette di portare, franoi e per gli altri, il mes-saggio che il peccato -"…a chi rimetterete i pec-cati saranno rimessi… " -,cioè il peso dell'uomo,può perdere la sua forzaoppressiva e svanire dallarealtà, se solo si accoglieil Signore nella propriavita, ricevendo il suo per-dono.Diventa chiaro per l'evan-gelista Giovanni, come loè per Luca, che la missio-ne della Chiesa nasce dal-l'effusione dello Spiritodel Risorto. E che l'identi-tà profonda e sostanzialedella comunità cristiana èposta proprio nella mis-sione, cioè portare a tuttigli uomini di tutti i tempie di tutti i luoghi il donodella salvezza. Quando laChiesa viene meno a que-sta missione evangelizza-trice perde la propriaidentità e diventa pococredibile!

Con la Pentecoste si celebra l'avvenimento capitale per la Chiesa:la sua presentazione al mondo, la sua nascita ufficiale.

La liturgia della Parola: Domenica di Pentecoste

Dal Vangelo secondo Giovanni (20,19-23)La sera di quel giorno, il primo della settimana,mentre erano chiuse le porte del luogo dove si tro-vavano i discepoli per timore dei Giudei, venneGesù, stette in mezzo e disse loro: "Pace a voi!".Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E idiscepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disseloro di nuovo: "Pace a voi! Come il Padre ha man-dato me, anche io mando voi". Detto questo, soffiòe disse loro: "Ricevete lo Spirito Santo. A coloro acui perdonerete i peccati, saranno perdonati; acoloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati".

di p. Mario Giovanni Botta

La tua Carità onnipotente

Vieni o Spirito di Veritàe conduci tutti noialla conoscenza intimadella tua parola.Vieni o Spirito Consolatoree donaci il fuoco irresistibiledell'annuncio del tuo Vangelo.Vieni o Spirito Vivificatoreed effondi la luce pacificantedell'intimità con Dio Padre.Vieni o Spirito santificatoree accendi l'amore divinoverso i fratelli che incontriamo.Donaci quelle virtù che solo da te provengo-no:l'attenzione interiore e il silenzio adorante,l'ascolto docile e la speranza luminosa,ma più di tutto, la tua Carità onnipotente.Amen, alleluia!

Il ruolo del gioco nello sviluppo psicologico del bambino.

Il gioco èun ' a t t i v i t à

realizzata perse stessa inquanto ha ilproprio aspettogratificante in

sé e non nel fine che rag-giunge o nel risultato cheproduce. Nel mondo umano, il giocoè prerogativa di individuigiovani tesi all'esplorazio-ne dell'ambiente circo-stante e all'apprendimentodelle regole. Inoltre, il gio-co veicola anche l'incon-scio collettivo (rif. C. G.Jung): significati, simboli,immagini, credenze, valo-ri, miti e riti di una societàe di un determinato perio-do storico vengono assimi-lati dai bambini attraversol'attività ludica.Appare chiaro come essosia quindi di fondamentaleimportanza per la forma-zione della personalità delbambino, il quale, comedice R.Assagioli, ha partedella sua struttura psichicainconscia "plastica", tesacioè ad essere influenzata,modificata da informazionie stimoli provenienti dal-l'ambiente esterno, capacidi plasmarla e di imprime-re su di essa tracce che

influenzeranno lo sviluppopsicologico del bambinostesso.Il gioco, sia dal punto divista simbolico che com-portamentale, incide signi-ficativamente sulla forma-zione della personalità delbambino.Quali giochi allora per inostri figli?Per prevenire lo "smogpsicologico" al quale moltibambini al giorno d'oggi

sono sottoposti attraversogiochi violenti, che incita-no all'individualismo, allacompetizione fine a sestessa, all'aggressivitàverso l'altro, sarebbeauspicabile utilizzare acasa, a scuola, giochi chepromuovano valori qualicollaborazione in gruppo,solidarietà verso l'altro,giochi che possano esserefacilmente esplorabili dalbambino, che lo avvicinino

al mondo della natura,degli animali, in manieragraduale.In questo modo, il giocopuò assumere anche unafunzione preventiva dellapsicopatologia e rispettoalla formazione di una per-sonalità sana ed armonicanel bambino.

Elena Grimaldi,psicologa

[email protected]

Avviso

Consulta diocesana delleAggregazioni laicali

VEGLIA DI PENTECOSTE

animata dalle Aggregazioni laicali.

Celebra il Vescovo Mons. Francesco

Marino

Chiesa Cattedrale

Sabato 10 Maggio

ore 20.30

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La parola di Dio nei movimenti ecclesiali

Il Laboratorio ha fattoregistrare una folta

partecipazione che hareso necessaria la suddi-visione in due gruppi dilavoro. La presente rela-zione è la sintesi delladiscussione dei due Labo-ratori. In essa, si è prov-veduto a fare interveniretutti i partecipanti,seguendo fedelmentel'ordine dei quesiti propo-sti.

1. Si è consapevoli che ilcentro e il fine della Paro-la di Dio è la comunionecon e in Cristo?

Si è cercato di sistematiz-zare le diverse risposte inmodo da far emergere gliaspetti positivi e proble-matici, relativi alla tema-tica in oggetto.Aspetti positivi.a - Nei movimenti, sia alivello comunitario cheindividuale, è fortementeavvertita l'esigenza diconoscere, in modo conti-nuo, approfondito e siste-matico la Parola di Dio,segnatamente quellacontenuta nella SacraScrittura. Si vuole, così,rafforzare la propria fede,nella consapevolezza che,con il consenso da essaprestata alla rivelazionedi Dio, si è sempre più

intensamente introdottinella comunione di vitacon e in Cristo. Il Verboeterno, fattosi nostra car-ne, è Colui che, suprema-mente, espone il disegnosalvifico trinitario, loattua e lo apre ad unacomprensione da partedella Chiesa, che progre-disce nel corso dei secoli,con l'assistenza dello Spi-rito Santo.b - Si è consapevoli chel'incontro con il Verbopersonale di Dio è il pre-supposto indispensabile eil sostegno necessario perla diffusione della Paroladi Dio. Solo parlando conCristo, si può parlare diCristo. Ciò implica,anche, lo sforzo di tradur-re la Parola nella vitaquotidiana e nella testi-monianza di fede, spe-ranza e carità.

c - Si è coscienti, allora,che la Parola di Dio è ilcentro e il fine della vitaspirituale che è vita diorazione, impegno asceti-co, contemplazione. Tuttoquesto esige e comportauna intensificata parteci-pazione alla vita dellaChiesa, in particolare aquel suo culmine che è laLiturgia, da cui promanal'energia soprannaturaleche fa della Chiesa e deicristiani il sale della terrae la luce del mondo.d - Per queste ragioni, laParola di Dio nella SacraScrittura è, nei movimen-ti e nelle aggregazioni,sovente avvicinata, lettae studiata in appositescuole di comunità ecampi scuola. Alla Parolasono, anche, dedicatiseminari di formazione,ritiri spirituali e convegni.

Aspetti problematici.a - Si tende, nelle aggre-gazioni e individualmen-te, ad accostare la Paroladi Dio in maniera libera espontanea, anche a cau-sa di carenza di guideesperte ed autorevoli,capaci di presentareorganicamente la rivela-zione scritturistica e dispiegarla secondo ilmagistero della Chiesa, inmodo da orientare tutti

nella intelligenza comunee unitaria della medesimaverità rivelata. Si corro-no, così, i rischi di inter-pretazioni soggettivediscordi che sono allabase di costruzioni indivi-dualiste di "fede", in cuiciascuno mette quello chegli "sembra" vero, a sca-pito di ciò che "è" vero.b - L'accennata carenzadi guide esperte ed auto-revoli rende di non facileaccesso la lettura dellaSacra Scrittura. Questopuò, a lungo andare, sco-raggiare l'avvicinamentoalla Parola di Dio.c - Non sempre si hachiara la realtà che laParola scritta è insepara-bile dalla sua Tradizioneapostolica ed ecclesialeche ne costituisce il vis-suto storico, illuminatodallo Spirito Santo,

garanzia della sua tra-smissione veritativa sor-gente da un unico deposi-

to della fede.

2. In che modo la SacraScrittura illumina il cam-mino del gruppo ecclesia-le a cui appartengo? Chemetodo di approccio vie-ne usato?

Nelle risposte precedenti,contenute negli aspettipositivi, si è pure accen-nato al come la SacraScrittura illumina e facrescere la vita comuni-taria e personale nelleaggregazioni. Per quantoriguarda l'approcciometodologico, si riporta-no i seguenti punti diosservazione.a - Si sente il bisogno diun approccio gradualealla Sacra Scrittura,secondo una metodologiadiversificata che tengaconto delle situazioni difede, incipiente, progre-

dente, sviluppata, in cuici si trova. Da qui, l'op-portunità di articolarel'aggregazione in piùgruppi di ascolto dellaParola di Dio.b - E' adottato, in diverseesperienze, il metododella lectio, che appareparticolarmente rispon-dente a quelle esigenze diinteriorizzazione spiritua-le, cui si è fatto riferimen-to.

3. Cosa propongo per unamaggiore conoscenzadella Parola di Dio, soprat-tutto la Sacra Scrittura?

a - La necessità di unaformazione cristiana inte-grale, all'interno delleaggregazioni, centratasulla lettura, lo studio el'intelligenza della SacraScrittura, implica che laSacra Scrittura sia com-presa nell'alveo della suaTradizione ecclesiale.Infatti la Sacra Scrittura èScrittura della Chiesa.Occorre, quindi, che laconoscenza biblica siacostantemente accompa-

gnata dalla penetrazioneintellettiva della Parola diDio, in ossequio al princi-pio della congiunzione trafede e ragione, sia vivifi-cata dalla sua assimila-zione liturgica, sia mani-festata dall'esperienzaspirituale, sia stabilitasulle fondamenta delleaffermazioni magisterialiche l'interpretano auten-ticamente. In breve, sipropone di inserire laconoscenza della SacraScrittura in un contestocatechetico più ampio, ilcui riferimento non puòche essere il Catechismodella Chiesa Cattolica, o ilsuo Compendio, o le altremediazioni catechistiche,approntate dalla Chiesaitaliana.b - La conoscenza dellaParola comporta l'esigen-za della sua comunicazio-ne. Ma tale comunicazio-ne si situa nel momentostorico in cui e di cui sivive. E' indispensabile,allora, una previa cono-scenza della cultura odelle culture che sagoma-no la storia odierna, delle

loro strutture concettuali,delle loro forme di pensa-re e di proporsi o imporsi,degli stili di vita e di com-portamento che essefomentano. Occorre,quindi, comunicare laParola di Dio nelle cultu-re, attraverso una media-zione di linguaggi e meto-dologie adeguati.c - Si fa proposta chel'Apostolato biblico pre-pari animatori biblici ingrado di garantire, all'in-terno delle aggregazioni,quell'unità nell'intelligen-za della Sacra Scritturache eviti i pericoli deisoggettivismi interpreta-tivi, cui si è fatto riferi-mento sopra.d - Si propone che l'Apo-stolato biblico appronti oindichi sussidi e guide chefacilitino e promuovanol'accostamento e l'appro-fondimento comunitario epersonale della SacraScrittura.

Don Rocco Salierno

Michele Zappella

XXVIII Convegno Ecclesiale Diocesano - Relazione coclusiva del Laboratorio 13

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SCUOLA E COMUNICAZIONE

Questo numero de "Il Ponte"inaugura l'inizio di una colla-

borazione con la testata giornali-stica e le istituzioni scolastiche. Lascuola italiana è impegnata in unrilevante sforzo di rinnovamentoche, oltre a coinvolgere gli assettiordinamentali, i contenuti e lefinalità dell'offerta formativa, pre-

vede l'instaurazione di nuovi rap-porti di collaborazione con enti del

territorio e le espressioni del mondo della cultura.L'introduzione dell'autonomia scolastica, infatti,creando le condizioni atte a promuovere il genera-le rinnovamento e sviluppo dell'offerta formativa,favorisce l'acquisizione, da parte dei giovani, diquelle competenze necessarie ad introdurli consuccesso nel mondo del lavoro. Per questo motivo,mossi da una sensibilità reciproca, è nata una col-laborazione, siglata da un protocollo di intesa, tracodesto settimanale "Il Ponte" e l'Istituto Com-prensivo Statale "Fiorentino Sullo" di Paternopoli,rappresentato dal Dirigente Scolastico Prof. Gio-vanni Ferrante, con lo scopo di valorizzare le risor-se culturali finalizzate alla conoscenza dei linguag-gi multimediali, con i quali, tra l'altro è possibilesvolgere anche una funzione orientativa versonuovi sbocchi professionali. L'esigenza dell'IstitutoComprensivo "Fiorentino Sullo", come si evince daprotocollo, è quella di "rafforzare il settore dellaComunicazione relativo alle attività scolastiche, alfine di valorizzare iniziative ritenute parte inte-grante dell'intero progetto educativo e formativo".Pertanto, il settimanale "Il Ponte" è "disponibile asupportare tale azione, concorrendo alla divulga-zione, a mezzo stampa, delle iniziative formative epromozionali scolastiche di maggior rilievo". Lo scopo, oltre che dare risalto alle attività propo-ste all'interno delle strutture didattiche, è di coin-volgere gli studenti quale parte attiva nella stesu-ra di articoli, promuovere la creazione di spazidedicati a convegni, conferenze e dibattiti anche diargomento editoriale. Sarà questa anche un'occasione per conosceremeglio il mondo della scuola attraverso il mediumcartaceo che vuole essere voce degli studenti:quali sono le loro aspettative, come partecipanoalla vita della scuola, in che modo sviluppano laloro conoscenza del mondo e della sua realtà, cosapensano della società in cui viviamo, quali sono iloro desideri, le loro ambizioni, i loro sogni? "IlPonte" vuole offrire le sue pagine e dar loro voce;vuole dare spazio a questo grande laboratorio cheè la scuola, alle esperienze che in essa avvengono,vuole essere esperienza di incontri, risultato diriflessioni che portano direttamente sui diversiaspetti della vita e della società. Vorremmo anchecontribuire a mettere in correlazione, attraverso ilgiornale, giovani e adulti, scuola e società, accet-tando un principio attivo nella costruzione di queldibattito culturale riservando ad esso attenzioneed interesse. Ci auguriamo che questo sia l'inizio di un discorsoda approfondire e proporre a tutte le IstituzioniScolastiche locali.

STILATO UN PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA TESTATA GIORNALISTICA "IL PONTE" E L'ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "FIORENTINO SULLO" DI PATERNOPOLI

Verranno di seguito elenca-ti i progetti promossi dalP.O.N. (Programma Opera-tivo Nazionale) finanziaticon il Fondo Europeo per loSviluppo Regionale(F.E.S.R.). Si inseriscononella Programmazione deiFondi Strutturali per il set-tennio 2007-2013. Il primoè "Ambienti per l'ap-prendimento", autorizza-to dal Piano Integrato diIstituto per l'annualità2007-2008. Il programmaè stato elaborato dal Mini-stero della Pubblica Istru-zione per sostenere l'inno-vazione e la qualità delsistema scolastico e percolmare il divario con lealtre aree territoriali dellaNazione e dell'Unione Euro-pea nelle quattro Regioniappartenenti all'ObiettivoConvergenza: Calabria,Campania, Puglia e Sicilia.Tale Programma è statodefinito nell'ambito dellastrategia unitaria rappre-sentata, a livello nazionale,nel Quadro StrategicoNazionale (Q.S.N.) appro-vato dalla CommissioneEuropea in data 13 Luglio2007. Gli obiettivi del Fondo Euro-peo per lo Sviluppo Regio-nale (F.E.S.R.) sono iseguenti: Incrementare ledotazioni tecnologiche e lereti delle istituzioni scola-stiche; Incrementare ilnumero dei laboratori permigliorare l'apprendimentodelle competenze chiave, inparticolare quelle matema-tiche, scientifiche e lingui-stiche (Società dell'infor-mazione e della conoscen-za); Incrementare la quali-tà delle infrastrutture sco-lastiche, l'ecosostenibilità ela sicurezza degli edificiscolastici; potenziare lestrutture per garantire lapartecipazione delle perso-ne diversamente abili equelli finalizzati alla qualitàdella vota degli studenti;Promuovere la trasforma-zione delle scuole in centridi apprendimento polifun-zionali accessibili a tutti;Potenziare gli ambienti perl'autoformazione e la for-mazione degli insegnanti(Qualità degli ambienti sco-lastici); Migliorare l'efficien-za, efficacia e la qualitàdegli interventi finanziati,nonché la verifica e il con-trollo degli stessi; Migliora-re e sviluppare forme econtenuti dell'informazionee pubblicizzazione del pro-gramma, degli interventi edei suoi risultati (Assi-stenza tecnica).

Pertanto, codesto Istituto èstato autorizzato ad attua-re, nell'anno scolastico2007-2008, il seguente Pia-no Integrato d'Istitutodeterminato sulla base delseguente codice: B-1-FESR-2007-366 con som-ma autorizzata di €15.000,00.Il secondo progetto riguar-da "Competenze per lo svi-luppo". Gli obiettivi delFondo Sociale Europeo(F.S.E.) risultano i seguen-ti: Sviluppare la capacitàdiagnostica e i dispositiviper la qualità del sistemascolastico; Migliorare lecompetenze del personaledella scuola e dei docenti;Migliorare i livelli di cono-scenza e competenza deigiovani; Accrescere la dif-fusione, l'accesso e l'usodella società dell'informa-zione nella scuola; Svilup-pare reti tra gli attori delsistema e con le istanze delterritorio; Promuovere ilsuccesso scolastico, le pariopportunità e l'inclusionesociale; Migliorare i sistemidi apprendimento durantetutto l'arco della vita(Capitale umano); Miglio-rare la governance e lavalutazione del sistemascolastico (Capacità isti-tuzionale); Migliorare l'ef-ficienza, efficacia e la quali-tà degli interventi finanzia-ti, nonché la verifica e ilcontrollo degli stessi;Migliorare e svilupparemodalità, forme e contenu-ti dell'informazione e pub-blicizzazione del Program-ma, degli interventi e deirisultati (Assistenza tec-nica). Pertanto, codesto Istituto èstato autorizzato ad attua-re, nell'anno scolastico2007-2008, il seguente Pia-no Integrato di Istitutodefinito dai seguenti codici:B-1-FSE-2007-484 consomma autorizzata di €5.892,85 per un corso diFormazione per i Docenti diScienze dell'Istituto relati-vamente all'utilizzo dellaboratorio; B-4-FSE-2007-291 con somma di €5.196,42 per un Corso diComunicazione ed Appren-dimento Cooperativo tenu-to dal Dott. Mario Polito; B-7-FSE-2007-85 con sommadi € 3.589,28 per un corsodi inglese collegato all'in-formatica e all'utilizzo dellenuove tecnologie perdocenti e personale ATA,per un totale di F.E.S.R.autorizzato di € 14.678,55.Il sito web della scuola è:www.scuolapaternopoli.it

L'apprendimento coopera-tivo è una risorsa didatticae pedagogica sempre piùapprezzata e utilizzata nel-le scuole, perché permetteda un parte di coinvolgeremaggiormente insegnanti estudenti, favorendo così unapprendimento più effica-ce, dall'altra di migliorarela qualità della comunica-zione in classe. A questotema è stato dedicato ilcorso di aggiornamentorivolto ai Docenti dell'Isti-tuto Comprensivo Statale"Fiorentino Sullo" di Pater-nopoli, svoltosi dal 14 al 21Aprile u.s., e tenuto daldott. Mario Polito, psicote-rapeuta. L'argomento èstato trattato da un puntodi vista teorico e pratico-operativo ed ha offertoalcune proposte da attuarein classe con gli studenticentrate sul prendersi curainsieme della crescita edella autorealizzazione diciascuno. Le tematiche propostesono state le seguenti: 1. Conoscere i principi gui-da dell'apprendimento coo-perativo:- L'interdipendenza positiva.- La responsabilità indivi-duale e di gruppo. La lea-dership distribuita.- La promozione di abilitàsociali e prosociali. Il feed-back di gruppo e il "circletime". Il tempo della condi-visione.

- L'eguale partecipazione.- La valutazione metaco-gnitiva e metacomunicati-va.2. Le teorie sull'apprendi-mento cooperativo.3. Conoscere le modalità ditutoring reciproco.4. Role playing di ruolicognitivi e sociali.5. Esercitazioni praticheper individuare le caratteri-stiche fondamentali del-l'apprendimento coopera-tivo. 6. Proposte operative pergli studenti come, adesempio, le seguenti:- Produzione di un testo oracconto cooperativo.- Problem solving coopera-tivo.- Automonitoraggio coope-rativo.7. Realizzazione di unalezione cooperativa.- Facilitare l'interdipenden-za.- Facilitare ruoli cognitividifferenziati.- Facilitare i ruoli sociali.- Lavoro cooperativo incoppie o piccoli gruppi.- Presentazione dei prodot-ti dei piccoli gruppi nelgruppo allargato e revisio-ne condivisa. - Autovalutazione dellecompetenze acquisite.- Questionario benesserein classe.- Questionario sul benesse-re dei docenti.

IL P.O.N.PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE

- CORSO DI FORMAZIONE -

"COMUNICAZIONE IN CLASSE E APPRENDIMENTOCOOPERATIVO: ALCUNE STRATEGIE OPERATIVE"

di AdeleCerreta

Il Dirigente Scolastico prof. Giovanni Ferrante

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San Mattia Apostolo

14 maggio

Di Mattia si parla nel primo capitolo degli Atti degli apostoli, quandoviene chiamato a ricomporre il numero di dodici, sostituendo GiudaIscariota. Viene scelto con un sorteggio, attraverso il quale la preferen-ze divina cade su di lui e non sull'altro candidato - tra quelli che eranostati discepoli di Cristo sin dal Battesimo sul Giordano -, Giuseppe, det-to Barsabba. Dopo Pentecoste, Mattia inizia a predicare, ma non si han-no più notizie su di lui. La tradizione ha tramandato l'immagine di unuomo anziano con in mano un'alabarda, simbolo del suo martirio. Manon c'è evidenza storica di morte violenta. Così come non è certo chesia morto a Gerusalemme e che le reliquie siano state poi portate dasant'Elena, madre dell'imperatore Costantino, a Treviri, dove sonovenerate. (Avvenire)

Etimologia: Mattia = uomo di Dio, dall'ebraico

Martirologio Romano: Festa di san Mattia, apostolo, che seguì ilSignore Gesù dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui Cristo fuassunto in cielo; per questo, dopo l’Ascensione del Signore, fu chiama-to dagli Apostoli al posto di Giuda il traditore, perché, associato fra iDodici, divenisse anche lui testimone della resurrezione.

È stato l’apostolo Pietro a fare in un certo senso il suo ritratto, senzarendersene conto. Dopo l’Ascensione di Gesù, infatti, egli dice alla pic-cola comunità cristiana in Gerusalemme che bisogna dare un sostitutoal traditore Giuda Iscariota, riportando a dodici il numero degli aposto-li. E lascia la scelta ai fratelli di fede. Si fa un’elezione, allora, con il criterio indicato da Pietro: bisogna sce-gliere il nuovo apostolo "tra coloro che ci furono compagni per tutto iltempo in cui il Signore Gesù ha vissuto in mezzo a noi, incominciandodal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui è stato di tra noi assun-to in cielo". Così si legge nel primo capitolo degli Atti degli Apostoli(1,15-25). I fedeli ne individuano due con queste caratteristiche. Unoè Mattia e l’altro è Giuseppe detto Barsabba. A questo punto si fa il sorteggio, dopo aver invocato così il Signore: "Tuche conosci il cuore di tutti, mostraci quale di questi due hai designatoa prendere il posto in questo ministero e apostolato che Giuda haabbandonato per andarsene al posto da lui scelto". Il sorteggio designaMattia, "che fu associato agli undici apostoli". Egli è dunque l’unico dei Dodici che non ha ricevuto direttamente lachiamata da Gesù. Ma che è stato tuttavia con lui dall’inizio alla finedella sua vita pubblica, diventando poi testimone della sua morte erisurrezione. Il nome di Mattia compare soltanto questa volta nel Nuo-vo Testamento. Poi, non sappiamo più nulla di certo: abbiamo solo rac-conti tradizionali, privi di qualsiasi supporto storico, che parlano dellasua predicazione e della sua morte per la fede in Gesù Cristo, ma contotale discordanza sui luoghi: chi dice in Giudea, chi invece in Etiopia. Lo storico della Chiesa, Eusebio di Cesarea (ca. 265 - ca. 340), nellasua Storia ecclesiastica, rileva che non esiste alcun elenco dei settantadiscepoli di Gesù (distinti dagli apostoli) e aggiunge: "Si racconta ancheche Mattia, che fu aggregato al gruppo degli apostoli al posto di Giuda,ed anche il suo compagno che ebbe l’onore di simile candidatura, furo-no giudicati degni della stessa scelta tra i settanta" (1,12). DunqueMattia dovrebbe aver fatto parte di quella spedizione di 72 discepoli cheGesù mandò a due a due davanti a sé per predicare in ogni città e luo-go dove stava per recarsi, e che tornarono entusiasti dicendo: "Signo-re, anche i demoni si sottomettono a noi nel tuo nome" (Luca 10,17). Sebbene le tradizioni parlino di Mattia evangelizzatore in Medio Orien-te e in Africa, il suo nome ha raggiunto già nei primissimi secoli cristia-ni l’Europa settentrionale e la città tedesca di Treviri lo venera comepatrono.

La ricetta CARCIOFI SALTATI

Ingredienti: 8 carciofi, uno spicchio d'aglio, un mazzettodi prezzemolo, un mestolo di brodo vegetale, 3 cucchiaidi olio extravergine d'oliva, sale, succo di mezzo limone

Preparazione: Pulire i carciofi eliminando le foglie esterne più dure poi tagliarli ametà e privarli dell'eventuale barba. Man mano che sono pronti metterli in acquaacidulata con il succo di limone, per evitare che anneriscano.Scaldare l'olio in un tegame e far dorare lo spicchio d'aglio in camicia, vale a direnon privato della pellicina, quindi eliminarlo e versare i carciofi ben sgocciolati etagliati a spicchi. Salare, bagnare con il brodo e far stufare per 10 minuti circa a fuo-co basso. Servire ben caldi cosparsi di prezzemolo tritato.

PROVERBI DEL MESESe piove per San Giacomo e Filippo (1 maggio) il

povero non ha bisogno del ricco

S'a piov al gioren e dl'Ascension (40 giorni dopo Pasqua),

a piov 40 gioren boun (Reggio Emilia)

Per l'Ascension an piòv gnanch ed l'òli bòun

Se piove per l'Ascensione, ogni cosa va in perdizione

Se piove per l'Ascensa, metti un pane di meno a mensa

Marzo piovi, april non cessar mai, maggio dammene una

che n'ho assai

Se piove i primi di maggio, noci e fichi faranno

buon viaggio

Aegua mennua a l'inganna u villan, pa che non

coeuve e a ghe bagna u cabban

11 DomenicaPentecoste

12 LunedìS. Rossanna

13 MartedìS. Emma

14 MercoledìS. Mattia Ap.

15 GiovedìS. Torquato

16 VenerdìS. Ubaldo

17 SabatoS. Pasquale

La settimanaIL SANTO

Opera del maestro Giovanni Spiniello realizzata in esclusiva per “Il Ponte”www.giovannispiniello.it

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"Chiunque hadiritto alla prote-

zione di dati personaliche lo riguardano". Ildettame del primoarticolo del d.l. 30 giu-gno 2003 n° 196 sul

Codice in materia di protezione deidati personali non ammette dubbi.Privacy, sicurezza, garanti a prote-zione di una serie infinita di normesfociate, dopo quindici anni di pro-duzione, persino in un codice rego-lamentare, per poi svegliarsi unabella mattina e trovarsi tutti ininternet a spulciare le dichiarazionidei redditi non solo di personaggifamosi, ma anche quella del vicinodi casa. Alla salute della privacy!Difficile ipotizzare un dato piùstrettamente personale della pro-

pria dichiarazione dei redditi.Vedersela poi pubblicata non su unblog o su un sito qualsiasi maaddirittura su quello ufficiale del-l'Agenzie delle Entrate è davverotroppo. Una decisione assoluta-mente intollerabile che non sem-bra preoccupare più di tanto ilministro Visco, come se non loriguardassero i rischi a cui haesposto migliaia di italiani, dal fur-

to di identità on line alle azioni cri-minali di malintenzionati per nonparlare di cessione di dati persona-li a banche dati private. E il Mini-stro, con candore sconcertante,cade dalle nuvole, meravigliandosidell'indignazione generale per lapubblicazione di dati pubblici, con-sultabili da chiunque. Ma, caroMinistro, chi vuol mettere il nasonegli affari altrui deve avere uninteresse qualificato e concreto edeve in ogni caso lasciare tracciadella sua domanda di accesso edel suo interesse, anche ai fini del-la responsabilità che su di luiincombe, ove il dato venga diffusoa terzi per sua colpa. Una cosa èfare domanda all'Ufficio competen-te e consultare i pubblici registri,dichiarandone i motivi, altro è fare

voyeurismo fiscale, senza lasciaretracce. E sulla base di queste argo-mentazioni era naturale aspettarsila reazione violenta del Codacons,che attraverso il suo presidenteCarlo Rienzi, ha deciso di sporgeredenuncia penale nei confronti delvice ministro dell'economia Viscopresso 104 procure della Repubbli-ca, accompagnata da una richiestadi risarcimento di venti miliardi di

euro da ripartire a 38 milioni dicontribuenti, pari a circa 52 europer ciascuno. Assolutamente inec-cepibili le motivazioni addotte daRienzi quando poi sostiene chesiano accessibili, a chi ne facciarichiesta, solo i redditi di soggettialimentati da danaro pubblicocome gli organi elettivi regionali,comunali, provinciali, della Camerae del Senato o quelli dei dirigentidegli enti pubblici o a partecipazio-ne statale. Così come è un dirittocostituzionale, pari a quello dellariservatezza, accedere alle denun-ce dei redditi quando possano ser-vire al cittadino per difendersi ingiudizio o per chiedere una senten-za equa riguardo gli obblighi dimantenimento della famiglia. Maoltre proprio non si può andare. Oaltrimenti rischiamo di replicare loscandalo scoppiato tre anni or sonoin Russia, quando ci si accorse checon pochi rubli ed un'oretta dipazienza si poteva reperire un'in-credibile varietà di dati personali suciascuno dei 145 milioni di abitan-ti. Informazioni richieste per il rila-scio del passaporto o della patenteche spaziavano dall'indirizzo alnumero di telefono, dai redditi aifidi ottenuti dalle banche, dalleauto di proprietà all'elenco dei beniimmobili. Una serie di notizie riser-vatissime da custodire gelosamen-te e che, invece venivano commer-cializzate nei numerosi mercatispecializzati in articoli piratati. E sela Russia piange l'America e l'Euro-pa certamente non ridono. Dopoaver elaborato congiuntamente unprotocollo di sei obblighi, pensandodi essere in regola con i più severistandard di protezione, è venutofuori da un'indagine della AndersenConsulting, che delle 75 impresemultinazionali considerate, nessu-na rispettava tutte le sei direttivementre solo due ne attuavano cin-que. Insomma, tutto come dacopione. Ancora una volta non ciresta che alzare un calice alla salu-te della privacy!

Soldi nostri... in economia di Peppino GiannelliAD AVELLINO APRE LA SEDE

DELL'EDITRICE SAIE

La Società San Paolo, la congregazione religiosa fon-data da don Giacomo Alberione, nel 1914, con il

fine di diffondere il Vangelo attraverso i moderni mez-zi di comunicazione, ha inaugurato l'agenzia dell'Edi-trice SAIE di Avellino. La SAIE, società del gruppo SanPaolo, in particolare promuove Grandi Opere Editoria-li attraverso consulenti e agenti che si recano pressole famiglie a presentale. "La preziosità delle Opere,come per esempio La Sacra Bibbia, decorata di fregi eillustrazioni, e le Icone che hanno impegnato artistinella loro realizzazione, vuole dare la degna impor-tanza alla Parola di Dio, anche se questa può esserefruita con strumenti diversi, più comuni, nel quotidia-no" ha tenuto a chiarire don Sante Sabatucci, diretto-re della SAIE, giunto da Torino per l'inaugurazione,mostrando agli intervenuti alcuni esempi di ciò che laSAIE propone. A benedire la sede di via Ammaturo,S.E. Francesco Marino, che ha riconosciuto nell'operadella congregazione il mandato di Gesù a diffondere atutti i popoli la Parola.

Eleonora Davide

Presso ilConsiglio

dell’Ordinedegli avvo-cati di Avel-lino si èsvolta insettimana la

votazione per l’elezione deicomponenti la commissionepari opportunità. Hannovotato circa 650 avvocati, lametà quasi degli aventi dirit-to al voto e sono state elettele colleghe Francesca Buono,Anna Argenio, Isabella deAsmundis, Daria Dattolo,Annalisa Soglia, AnastasiaGiglio, Anita Russo, ConcitaIannaccone, Carmen Tacco-ne, Antonella Sorice, Eleono-ra Guerriero, Maria Corrado,Emilia Iuliano, Carmen Napo-letano e Chiara Cacace.

Per la fine del mese di mag-gio sarà possibile, dunque,eleggere il Presidente dellaCommissione, il Vice Presi-dente e la Segretaria.

Viva soddisfazione per talivotazioni è stata espressa siadal Vice Presidente dell’Ordi-ne, avv. Fabio Benigni, checonsidera tale nuovo organi-smo di interazione per tuttociò che concerne le proble-matiche della classe forenseal femminile, che dallaSegretaria del medesimoorganismo e delegata allePari opportunità, avv.ssa

Biancamaria D’Agostino, cheha invece puntato l’indice sul-l’eliminazione d’ora in poi ditutte le disuguaglianze traavvocati maschi e avvocates-se nell’esercizio della loroprofessione ed ha plauditoallo spirito collaborativo epropositivo che ha portatoalla nascita di tale importanteorganismo.

***

Interessante pronuncia quel-la emanata dalla SupremaCorte di Cassazione che que-sta volta è dovuta interveniresul ricorso di un Giudice diPace, il quale riteneva di avermaturato di diritto l’iscrizionenell’Albo degli Avvocati per ilsolo fatto di aver svolto le suefunzioni ininterrottamenteper oltre un decennio.

Ebbene l’Organo Supremo diGiustizia, intervenuto dopoche già il Consiglio NazionaleForense aveva dato torto alricorrente, ha ritenuto noncondivisibili tali richieste inquanto pur riconoscendo che“l’ufficio dei giudici di pace èricoperto da un magistratoonorario appartenente all’or-dine giudiziario”, purtuttaviasiffatta appartenenza vieneconsiderata come “mera-mente formale” e dunquenon riveste carattere organi-co (in precedenza già lo ave-va stabilito la Cassazione con

sua sentenza n. 4905/1997).

Del resto la netta distinzioneesistente tra magistrati ono-rari e magistrati di ruolo deri-va dal sistema iniziale dinomina, che avvienemediante concorso il secondoe mediante nomina diretta ilprimo, con alcune differenze

anche relative alla tempora-neità degli incarichi.Anche la Corte Costituziona-le, con sua decisione n.60/2006, ha ribadito che “laposizione dei magistrati chesvolgono professionalmenteed in via esclusiva funzionigiurisprudenziali non è raf-frontabile a quella di coloro

che svolgono funzioni onora-rie ai fini della valutazione delrispetto del principio di ugua-glianza invocato dal giudicerimettente”.Il massimo organo di Giusti-zia non ha potuto far altro,pertanto, che rigettare il pro-posto ricorso non riconoscen-do “le funzioni svolte dal Giu-

dice di Pace equiparate aquello dei magistrati inqua-drati nell’ordine giudiziario”,con la conseguenza che“esse non possono consenti-re di diritto l’iscrizione del giu-dice di pace nell’albo degliavvocati per il mero decorsodell’arco temporale stabilitoex lege”.

OSSERVATORIO GIURIDICO( a cura dell'avv. Ernesto Pastena)

Avellino - Palazzo di Giustizia

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Avellino - Ricordando il 25 aprile 1945: la fine della guerra di liberazione

Il 25 apri-le 1945,

e s a t t a -mente ses-s a n t a t r èanni fa, siconcludevala guerra di

liberazione,che aveva

avuto inizio all'indomanidella firma dell'armisti-zio, dell'8 settembre1943. Ma, se vogliamo,nello stesso giorno siconcludeva anche laseconda guerra mondia-le, scoppiata il 10 giugno1940, con tutte le dovuteconseguenze.Gli irpni il 25 aprileappresero la notizia dellafine della guerra con unacerta indifferenza, inquanto, ormai, le nostrezone erano già state libe-rate dall'esercito anglo-americano oltre un annoe mezzo prima. Infatti,con i soldati di alcunireparti del suddetto eser-cito di stanza nella cittàdi Avellino si eranoinstaurati, con la popola-zione, diversi rapporti diamicizia e di commercio.Quindi, la notizia di cuiinnanzi passò quasi inos-servata. Forse, l'unicanota di rilievo per quellagiornata fu la manifesta-zione organizzata per

invocare l'italianità dellacittà di Trieste e dellaVenezia Giulia, rimasteancora sotto il dominiostraniero. Infatti, in unacornice di vibrante entu-siasmo patriottico, periniziativa degli studentiuniversitari e delle scuolemedie, in stretta collabo-razione con l'Associazio-ne Nazionale Combatten-ti, ebbe luogo una solen-ne manifestazione, peraffermare l'Italianità diTrieste. La cerimonia sisvolse, con austerasolennità in piazza dellaposta, sarebbe senz'altrol'attuale largo De Luca,dove sorge il monumentodedicato ai Caduti di tut-te le guerre. Un giornalelocale dell'epoca cosìdescrive lo svolgimentodi quella cerimonia: "Ilgrande corteo compostodall'Associazione Com-battenti, dagli studenti,dalle Associazioni diMutuo Soccorso e Operaied un gran numero dipopolo accorso da ogniangolo della città, dopoaver percorso le vie cen-trali, si è portato dinanzial monumento ai Caduti,ai piedi del quale gli stu-denti hanno deposto unaricca corona di fiori fre-schi".Dal balcone di un vicino

fabbricato parlò ai pre-senti il commissario stra-ordinario della Federazio-ne combattenti, l'avvoca-to Aurelio Genovese, "ilquale con visibile emo-zione, dopo aver rivolto ilsaluto alla gioventù stu-diosa irpina affermò gliimprescrivibili diritti del-l'Italianità di Trieste edella Venezia Giulia, i cuiconfini erano stati asse-gnati dalla natura".L'oratore durante lamanifestazione patriotti-ca pronunciò poi unimponente discorso,interrotto più volte dagliapplausi della gente pre-sente, durante il qualerievocò l'eroismo ed ilmartirio di GuglielmoOderdan, Cesare Battisti,Nazario Sauro ed altriancora che morironosognando "Trieste reden-ta"La cerimonia si conclusecon l'intervento del gio-vane avvocato BrunoSepe, reduce dalla prigio-nia per reati politici, ilquale ebbe "spunti subli-mi di patriottismo", sinda trascinare i presenti adeliranti applausi.E a proposito della finedella guerra, soltantoqualche settimana dopo,una testata avellinesepubblicava in prima pagi-

na una "finestra" intitola-ta "Il monito della Fine",nella quale faceva pre-sente che "Le folle e cri-minose avventure impe-rialiste di due megaloma-ni è finita come dovevafinire. E' finita dopo aver inflittoall'umanità spaventoseecatombe di milioni emilioni di essere inno-centi, al cui confrontoimpallidisce il ricordo del-le più vaste e sanguinoseconflagrazioni che la sto-ria abbia mai registrato,e con un bilancio di dannimateriali che toccanocifre astronomiche. Ma se

è vero che la storiadev'essere maestra eregolatrice di vita, unmonito salutare, alto esolenne come la vocestessa di Dio, si eleva daquesto fosco quinquenniodi rovine e di stragi: checioè vince la guerra chiha un grande principio asostenere, come scrisse ilnostro Settembrini,epperò ogni guerra dilibertà è sacra e ogniguerra di oppressione èmaledetta".Il suddetto pezzo, infatti,si conclude proprio conun richiamo che soltantoil principio democratico

può stabilire i miglioridestini di una Nazione.Certamente, se il 25 apri-le fu per le popolazionidella nostra zona unagiornata simile alle altre,così non fu per le popola-zioni delle città del Nord,dove proprio in quel gior-no le truppe liberatrici,finalmente, entrarono aBologna, a Milano, equalche giorno dopo aGenova. E a proposito di Bologna,tra le truppe che feceroingresso nella città vi eraanche un giovane ufficia-le avellinese, il prof. Car-melo Testa.

di Alfonsod'Andrea

Un ' o c -casio-

ne ben con-g e g n a t aper avvi-cinare ir a g a z z ialle risorse

del nostro territorio spin-ge da tempo l'Alto Calore,il gestore del ciclo idricoin Irpinia e nel Sannio aproporre alle scuole visiteguidate agli impianti dicaptazione e depurazio-ne. Osservare come ilbene più prezioso che lanatura elargisce, fonte divita e gioia del corpo, puòessere raccolto e distri-buito, è certamenteun'esperienza istruttiva.Capire l'importanza di unbene di cui nel mondonon tutti dispongono inquantità sufficiente, èun'esperienza formativa.Un serio e interessanteapproccio alla natura, perscovarne i segreti, è quel-lo che la sensibilità delprofessor Pasquale Aldo-rasi e della professoressaRosalba Ruggiero hannovoluto per i loro alunni di2a A e 2a B della scuolasecondaria di primo gradodel Convitto Nazionale diAvellino, che nei giorniscorsi, in una bella matti-na di sole, hanno potutoapprofittare della disponi-bilità dell'ente gestore eammirare, così, la sor-gente “dell'Acqua delPero” di Mercogliano el'opera di captazione cheserve gran parte delcomune.

ALL'ORIGINE DELLA NOSTRA ACQUAdi Eleonora Davide

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La società odierna èsempre più caratteriz-

zata da situazioni matri-moniali difficili o irregola-ri che interrogano e solle-citano l'intera comunitàcristiana e la sua azionepastorale."Non capiamo perché ipreti confessino, assolvanoe diano la comunione agliassassini, ai mafiosi, a chiha rubato, ai politici didubbia fama, ben contentidi aver salvato un'anima.Sono disposti ad esserevicini e benevoli verso isuicidi…e solo noi non pos-siamo essere assolti; solonoi non possiamo fare lacomunione".Nel contesto attuale,accanto ad elementicapaci di favorire il valoredell'indissolubilità, ritro-viamo elementi negativi:"al mistero dell'amore diGesù Cristo e al suocomandamento sull'indis-solubilità e fedeltà,un'ampia parte dellasocietà attuale opponeuna logica diversa, quelladi una cultura immanenti-stica e consumistica chetende a disistimare e aderidere la fedeltà coniu-gale, e di fatto la viola inmolti modi, giungendospesso con facilità aldivorzio, al "nuovo matri-monio", alla convivenzasenza alcun vincolo néreligioso né civile" (CEI -COMMISSIONE EPISCO-PALE DOTTRINA DELLAFEDE, Catechesi e Cultu-ra, Commissione per laFamiglia-Nota pastoraledel 26 aprile 1979, 5),fino a contestare in qual-che modo l'istituto stessodel matrimonio.La Chiesa, che non puòmai esimersi dal vivere lasua missione evangeliz-zatrice, non può nonavvertire l'urgenza diannunciare il Vangelo diGesù e le sue esigenzemorali circa il matrimonio.Un compito, questo, chediventa "più necessarioed impegnativo neimomenti nei quali l'idealenormativo dell'amore uni-co ed indissolubile vieneoscurato e indebolito daerrori o da inaccettabiliimpostazioni di vita" (cfibid., 11 e 60).La sollecitudine pastoraledella Chiesa, allora, devemanifestarsi anche versole famiglie che si trovanoin situazioni difficili o irre-golari ma, sempre ecomunque, "sulla misuradel cuore di Cristo"(Familiaris consortio, 65),cioè attraverso un'azionepastorale che ripropongala stessa missione di Cri-sto nei suoi contenuti eche riviva il Suo stessospirito di amore e didonazione.Sull'esempio di Cristo, laChiesa assume un atteg-giamento materno, basa-to sull'amore per la veritàe per l'uomo, così come

Gesù "ha sempre difesoe proposto, senza alcuncompromesso, la verità ela perfezione morale,mostrandosi nello stessotempo accogliente emisericordioso verso ipeccatori… la chiarezza el'intransigenza nei princi-pi e insieme la compren-sione e la misericordiaverso la debolezza uma-na in vista del pentimen-to sono le due noteinscindibili che contrad-distinguono la sua operapastorale" (CEI, Lapastorale dei divorziati,12).Perché la Chiesa possarealizzare, nella carità enella verità, una vera eproficua azione pastoraledi fronte a situazionimatrimoniali irregolari odifficili, occorre innanzi-tutto chiarezza e fermez-za nel riproporre i conte-nuti ed i principi intangi-bili del messaggio cristia-no e cioè:1. l'indissolubilità delmatrimonio;2. chi è in una situazionematrimoniale irregolareappartiene alla Chiesa…;3. …ma non è in pienacomunione con essa…;4. …e, pertanto, colui cherimane in questo statonon può essere ammessoai sacramenti.Un'azione pastorale chesia veramente accoglien-te e misericordiosa richie-de un'attenta opera didiscernimento, un'azionedi assistenza e di preven-zione, il rinnovamento ditutta la pastorale coniu-gale e familiare, un senti-re ed agire nella comu-nione ecclesiale.

SeparatiIl Direttorio di PastoraleFamiliare, sottolineandola possibilità che la vitaconcreta della coppia puòregistrare momenti diincomprensione e di gra-ve difficoltà, tali da ren-dere impossibile la convi-venza coniugale, ammet-te la separazione fisicadegli sposi e la fine dellaloro coabitazione; manella convinzione che ilmatrimonio comporta

una convivenza duraturanel tempo e che la sepa-razione deve essere con-siderata come estremorimedio, la comunità cri-stiana "deve fare ognisforzo per aiutare i coniu-gi in difficoltà ad evitare ilricorso alla separazione,anche attraverso l'operadi consulenza e di soste-gno svolta dai consultoridi ispirazione cristiana"(cf Familiaris consortio,83; La pastorale deidivorziati, 42).

Divorziati non risposatiNel caso di divorziati nonrisposati, per quanto pos-sibile, si rende necessario

distinguere tra l'ipotesidel coniuge che ha subitoil divorzio, lo ha accettatoo vi ha fatto ricorsoessendovi costretto pergravi motivi connessi conil bene suo o dei figli, equella del coniuge che hachiesto ed ottenuto ildivorzio avendolo causatocon un comportamentoscorretto.Nei confronti di colui cheha subito il divorzio, lo haaccettato o vi ha fattoricorso perché costrettoda motivi gravi, non coin-volto in una nuova unio-ne, la comunità cristianaè chiamata, non solo, adesprimere piena stima,ma, anche, a vivere unostile di concreta solidarie-tà attraverso una veravicinanza ed un profondosostegno. Per quantoattiene l'ammissione aisacramenti, non esistonodi per sé ostacoli (cf Cate-chismo della Chiesa Cat-tolica, n. 2383).A chi, essendo moral-mente responsabile deldivorzio, ma non si èrisposato, la comunitàintera è chiamata adoffrire il suo aiuto. Inquesta ipotesi, per acce-dere ai sacramenti ci sideve pentire sinceramen-

te e riparare concreta-mente il male compiuto.In particolare "deve farconsapevole il sacerdoteche egli, pur avendo otte-nuto il diritto civile, siconsidera veramentelegato davanti a Dio dalvincolo matrimoniale eche ormai vive da separa-to per motivi moralmentevalidi, in specie perl'inopportunità od anchel'impossibilità di unaripresa della vita coniuga-le" (cf ibid.). In caso con-trario, non potrà riceverené l'assoluzione sacra-mentale, né la comunioneeucaristica.

Divorziati risposatiL'esperienza quotidiana cipone di fronte a nonpoche persone che,facendo ricorso al divor-zio, passano ad una nuo-va unione, ovviamente,solo civile. Per cui, ci si

trova di fronte a chi sidistacca dalla Chiesa evive in una generale indif-ferenza religiosa o a chinon ha piena coscienzadel fatto che la nuovaunione è contro la volon-tà del Signore o, ancora,a chi pur sapendo diessere in contrasto con ilVangelo, "continuano aloro modo la vita cristia-na, a volte manifestandoil desiderio di una mag-giore partecipazione allavita della Chiesa e ai suoimezzi di grazia" (cf Lapastorale dei divorziati,15; Familiaris consortio,84).La Chiesa, dinanzi a que-ste situazioni, è chiama-ta, ancora una volta, aprofessare la propriafedeltà a Cristo e alla Suaverità come condizione emisura di un autenticoamore materno. L'azione pastorale, neiconfronti di questi sog-getti, non può e non deveridursi alla sempliceammissione o meno aisacramenti. Nella certez-za che essi sono e riman-gono cristiani e membridel popolo di Dio e, cometali, non esclusi, total-mente, dalla pienezzadella comunione con laChiesa, è necessario met-tere in atto forme diattenzione e di vicinanzapastorale coerentementecon il loro status. La Chie-sa, comunque, non puòammettere alla riconcilia-zione sacramentale e allacomunione eucaristica idivorziati risposati, dalmomento che il loro stato

e la loro condizione di vitasono in oggettiva con-traddizione con la fedeannunciata e celebratanei sacramenti.

Sposati solo civilmenteLa situazione dei cattolici

sposati solo civilmente èinaccettabile perché tracattolici l'unico matrimo-nio valido è quello sacra-mentale. Nel prendersicura di questi suoi figli laChiesa è chiamata a svol-gere un'opera di discerni-mento dei motivi concretiche li hanno portati a sce-gliere il matrimonio civile,così da calibrare e preci-sare meglio gli interventipastorali per aiutare i sin-goli interessati a superarela loro situazione.I cattolici sposati, solocivilmente, dal momentoche la loro vita non vuoleessere e non è di fattocoerente con le esigenzedel battesimo, finché per-mangono in questa situa-zione di vita, non posso-no essere ammessi all'as-soluzione sacramentaleed alla comunione eucari-stica (cf Familiaris con-sortio, 82; cf La pastoraledei divorziati, 41). Solouna regolarizzazione dellaloro posizione può per-mettere una loro riam-missione ai sacramentistessi.

ConviventiSempre più frequente èl'ipotesi di persone che,pur convivendo coniugal-mente, senza un pubblicoriconoscimento, né reli-gioso né civile, intendonocontinuare a vivere laloro vita religiosa; nonsolo, ma, chiedono isacramenti per i loro figli,educandoli nella fede.Dinanzi a queste realtà laChiesa non può non riaf-fermare il loro profondo

contrasto con il sensoprofondo dell'amoreconiugale: esso, oltre anon essere una speri-mentazione, essendo ildono totale di sé e dell'al-tro, richiede, per sua inti-ma natura, un riconosci-mento ed una legittima-zione sociale e, per i cri-stiani, anche ecclesiale.Pertanto, si richiede, din-nanzi a tali e tanti casiconcreti, un'attenta operadi discernimento chedovrà aiutare a spianarela strada verso la regola-rizzazione della situazio-ne; tutto ciò, attraversoun fraterno dialogo eduna paziente opera di illu-minazione, di caritatevolecorrezione, di testimo-nianza familiare cristiana,sia da parte dei pastori,che dei laici stessi.La comunità cristiana è,anche chiamata a svolge-re un'opera di prevenzio-ne a livello educativo esociale poiché, è eviden-te, che, sino a quando iconviventi permangono inquesta situazione di vita,non possono ricevere isacramenti dato chedifettano di quella fonda-mentale conversione,necessaria per ottenere lagrazia del Signore (cf Lapastorale dei divorziati,36).

Ciascuno prenda consa-pevolezza (soprattuttonoi parroci), di come cisi pone abitualmente difronte alle "coppie-fami-glie in situazioni difficili oirregolari". Quale perce-zione si ha di queste per-sone? Si giudicano? Siemarginano? Oppure, siva loro incontro, si èaperti e accoglienti neiloro confronti cercando dicomprenderli nella lorosituazione? Si è mai con-diviso con loro unmomento di preghieraoppure un'azione o attivi-tà di servizio-caritativanei confronti di altre per-sone bisognose?

BIBLIOGRAFIA:GIOVANNI PAOLO II, Familiarisconsortio (1981); CEI, La pasto-rale dei divorziati risposati e diquanti vivono in situazioni matri-moniali irregolari o difficili(1979); CEI, Direttorio di pasto-rale familiare per la Chiesa in Ita-lia (1993); Catechismo dellaChiesa Cattolica (1992).

Orientamenti pastorali per le famiglie che vivono in una situazionedifficile o irregolare (separato, divorziato, risposato,…)

di don Pasquale

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Ha riscosso un ampiosuccesso di pubblico e

di critica la personale delpittore Luciano Palermo,svoltasi a d Avellino, pres-so palazzo Caracciolo. C'èmolto realismo figurativocontemporaneo nella pit-tura di Luciano Palermo.Infatti Luciano ritrae pae-saggi, vasi con dei fiorivariopinti, nudi artistici,soffermandosi e mettendoin evidenza soprattutto lebellezze della nostra Irpi-nia. Il colore delle sueopere è mescolato e lavo-rato a lungo, steso sullatela con pennellate decise,creando fasci di luce,alternati da leggerepenombre, e dando vita asuggestive atmosfere,dove spaziano i suoi pen-sieri e prendono vita i suoisogni. Il fruitore restaestasiato di fronte alledistese di pianure, arric-chite da cavalli che spesso

trovano ristoro o da canidediti alla caccia. Tantissi-me le figure del nostrotempo, dove il pittore sof-ferma la sua attenzione :dai "nudi", artistici, cheesprimono la sensualitàfemminile, quasi dei foto-grammi, si passa alla deli-catezza di "ritratto dibambina" e alla malinco-nia come in "ritratto divecchio". Nei suoi lavoric'è tanto del suo caratteree della sua volontà di rie-vocare suggestive atmo-sfere ed eventi, con laconsapevolezza che lascian-dosi avvolgere dai pennellie dai colori, riesce adimmortalare sulla tela lesue emozioni. Il paesaggioincantevole evidenzia lagiocosità della natura,sce-ne di vita quotidiana chevibrano luminose sullatela. Così scrive di lui ilprofessore Giorgio Falossi"I soggetti descritti daLuciano Palermo sono divario genere: fiori, ritratti,paesaggi, natura morta eanimali. Osservando attentamentele opere, si evidenzia l'at-taccamento dell'autorealle cose semplici e natu-rali. L'artista è una perso-na lontana dai rumori del-la tecnologia moderna etrova ispirazione nello spi-

rito della tradizione irpina.Ecco allora il paese, lanatia verde Irpinia, il luo-go dell'infanzia, il ricordoda dove attingere i tratticromatici, le sensazioni, leemozioni più vere doveemergono i colori verdi,quella casa, quel ricordo,quel posto. I soggettidescritti come fiori e pae-saggi, comunicano unafflato di gioia che ispiranoun momento di ottimismo.Stilisticamente l'autoreprocede sulla tela conpennellate calme epazienti che poggiano ilcolore e lo lasciano quasiin rilievo, dove predomi-nano i verdi che caratte-rizzano l'opera che vive unmomento oggettivo e rea-le, lontano da ogni impetoemotivo. Tutto ciò, puòessere solo opera di unpittore che, lontano daogni accademia e stilismomoderno, ottiene sullatela particolari effetti, peruna intrinseca spiritualità,confortata da abilità e daun costante lavoro quoti-diano e artigianale. L'auto-re si colloca in quella tra-dizione figurativa che pre-dilige il disegno, il colore,l'osservazione del vero,dove il dettaglio, lo studiodel particolare, il soggettodescritto con minuziosa

precisione, rivelano unattaccamento alle cosenaturali e reali, realizzatecon una tecnica personaleche l'osservatore attento,si compiace di apprezzarel'opera.” Luciano Palermosi è diplomato all'Istitutod'Arte di Avelino, esponecon opere di pittura invarie mostre, concorsi ecollettive, ricevendo plausie assensi per le sue operee per il suo impegno pro-

fuso nell'arte. SpessoLuciano rimane affascina-to dai paesaggi, comequello della costa delCilento e si esprime concolori chiari e luminosi,evidenziando le bellezzedella natura, riscattandoladai quotidiani scempi daparte della civiltà dei con-sumi. Fasci di luce invitanol'anima a dissetarsi allafonte della vita: accenti dipoesia aleggiano sulla

natura incontaminata. Ilpaesaggio, infatti, nellapittura di Luciano Palermovive una sua funzione tal-mente primaria che l'at-mosfera, il silenzio, l'ariache aleggiano in certecomposizioni fanno pensa-re a materializzazione del-l'oggetto operate con gio-chi cromatici che nulla tol-gono alla deliberazionevisiva e soprattutto aquella dello spirito.

Amore per l'Irpinia nei dipinti di Luciano Palermo

Presentazione dell'antologia Europainsieme 2008

Sarà presentata sabato10 maggio ore 16.00 l'antologia dipoesie e brevi storie " Europainsieme 2008" presso la FieraInternazionale del libro di Torino- sala Avorio, dall'editoreAlessandra Ulivieri. Europainsieme è un interessante raccol-ta di poesie e storie brevi di vari autori. L'intera opera è benstrutturata. La narrazione ricca di contenuti ci guida in unlungo percorso e ci offre l'opportunità di conoscere le mute-voli vicende umane e le differenti visioni della realtà. Neipoeti e negli scrittori l'umanità sogna. La poesia è infatti lapiù perfetta forma di espressione che le parole possano rag-giungere e la prosa costituisce una parte della sua comple-tezza. I racconti che risalgono ad epoche e ambienti diversi,ben distribuiti nel tempo e nello spazio, sono accomunati dalricorrere di storie vissute e ricordi di grande interesse. I poe-ti ci introducono alla scoperta di mondi sconosciuti , invitan-do a meditare sul cammino e sui veri valori della vita. Tra ivari poeti selezionati, anche l'atripaldese Giovanni Moschellacon le liriche " Stonata notte di Natale", "Visita ad Assisi","Nella sinfonia dei ricordi", "Isola bianca in un oceano di soli-tudine", "Un poeta nascosto" e "I segreti del cuore". E' pre-sente al sito www.giovannimoschella.it. La Ibiskos Ulivieri èpresente alle più importanti fiere del libro :Torino - Parigi -Francoforte - Amsterdam - Cuba -Tunisi - Pisa - Roma. Anno-vera tra i suoi collaboratori prestigiosi nomi della Cultura edello spettacolo tra cui : Aldo Forbice, Bruno Gambarotta,Dacia Maraini ecc.

Rappresentazione di "'A passione 'e Ggiesù Cristo"

"Ho scoperto chenon suono per

vincere la paura che è inme, perché la mia forzasta nella mia fragilità."Così ha commentato la ilsuo modo di essere, nel-la gremita sala del Tea-tro Gesualdo di Avellino,l'artista italiano piùseguito dai giovani, cheha composto il suo pri-mo brano al pianofortesolo a 17 anni, 22 annifa. Giovanni Allevi, com-positore e pianista, creala sua musica attingendodalla tradizione classicaeuropea e aprendola allenuove tendenze pop econtemporanee. Si trovadunque a suo agio sianei teatri che di frontealle platee dei concertirock. All'inizio dello spet-tacolo, organizzato dal-l'assessorato alle Politi-che Giovanili del Comu-ne di Avellino, attesissi-mo in città soprattuttodai ragazzi, ha tenuto aricordare che proprio

due anni fa, dallo stessoteatro è iniziato il suosuccesso ed ha ringra-ziato Avellino perché gliha portato fortuna. Ma,fortuna a parte, sentire evedere suonare Allevi èdavvero un piacere, per-ché sa comunicare condolcezza e semplicitàtutto il suo genio artisti-co che, oltre che d'ar-monia, è fatto di emo-zioni e sintonia tra men-te e musica, mentre èimmediato il contattocon il palco. GiovanniAllevi, avvertendo que-sto filing ha dialogato,rendendo complice ilpubblico della buona riu-scita dello spettacolo,rivelando la difficoltà diesecuzione di alcuni pez-zi, mai improvvisati, matutti pensati e scritti notaper nota. Lui viaggia conil suo pianoforte, temutoe amato strumento cherealizza i suoi pensierimusicali, mentre a casasi deve accontentare di

immaginare la musicache sta componendo. Cinque giovanissimi (trai 13 ed i 15 anni), chehanno formato unaband "I W VOCE" adAvellino e si stannoaffacciando al mondodello spettacolo, hannocommentato così l'espe-rienza avuta al TeatroGesualdo."Nei suoiappunti di viaggio Alleviha scritto:"il pubblico e'quell'insanabile attofinale della creazioneartistica" e siamo con-tenti che abbia onoratoil suo pensiero incon-trando noi ragazzi, il suopubblico per eccellenza,dopo lo spettacolo." Iragazzi, durante l'incon-tro, con un po' di emo-zione lo hanno chiamatomaestro ma lui: "Chia-matemi Giovanni".Subito sono cadute lebarriere ed e' nato unoscambio amichevole dipensieri."Guarda comesiamo felici nella foto" everamente sono rag-gianti Halima, Bruno,Grazia, Guido e Giando-menico, che uscendo dalTeatro continua a dire"avete sentito? mi hachiamato maestro."Nato il 9 aprile del 1969ad Ascoli Piceno, diplo-mato con il massimo deivoti in Pianoforte e inComposizione al Conser-vatorio "G. Verdi" diMilano, laureato, conLode, in Filosofia, con latesi "Il vuoto nella Fisicacontemporanea", hapubblicato per pianofor-te solo: "13 DITA"(1997) e "COMPOSIZIO-NI" (2003), Poi il terzoalbum, "NO CONCEPT",presentato anche in Cina

e New York e pubblicatoin Italia, Germania eCorea. Il brano "Comesei veramente" tratto daquesto album, fu sceltodal regista statunitenseSpike Lee, come colonnasonora per un nuovospot internazionale dellaBMW, rendendolo piùnoto al grande pubblico."JOY" è il suo quartoalbum. Nel 2007 ha pub-blicato "ALLEVILIVE",mentre il prossimo 13giugno sarà in vendita"EVOLUTION". La musi-cista giapponese NanaeMimura, propose alcunisuoi brani alla CarnegieHall di New York, ma l'af-fermazione in campointernazionale comecompositore è arrivatadal Baltimora OperaHouse (USA), per la rie-laborazione dei recitatividella "Carmen" di Bizet,una delle opere lirichepiù amate e conosciutedal pubblico di tutto ilmondo. Nel 2005 alTeatro Politeama diPalermo, ha presentatola premiére della sua pri-ma opera per pianofortee orchestra "Foglie diBeslan", con i 92 ele-menti dell'Orchestra Sin-fonica Siciliana. I suoitour internazionali hannovisto crescere attorno alsuo pianoforte una stra-ordinaria partecipazionedi pubblico. La criticanazionale ed internazio-nale lo definiscono "ilgenio italiano del piano-forte", "il Mozart del2000", decretando Gio-vanni Allevi portavocenel mondo della nuovacreatività musicale italia-na.

Eleonora Davide

di Giovanni Moschella

GIOVANNI ALLEVI AD AVELLINO TRA GENIO E FRAGILITÀ LA MUSICA PARLA AI GIOVANI

La recensione

La Sirenide (sodaliziointellettuale recupero e

nobilitazione identità dialet-tali espressive), l'Associazio-ne Culturale musica teatro etradizione popolare, il Salot-to culturale Casa Romagnuo-lo-Lombardo presentano " 'Apassione 'e Ggiesù Cristo",opera in 12 quadri eseguitacon poesie e canti in dialettonapoletano, sabato 10 mag-gio ore 18.00 in via Foria 76-Napoli. Testi e poesie diNazario Napoli Bruno, musi-che e regia di Giovanni Oli-va, prolusione del giornalistaRosario Ruggiero. Recita lapoesia introduttiva "Ll'Urde-ma Cena" Gelsomina Lom-bardo, voce narrante Vin-cenzo De Simone. Coro:Carmen Di Ruocco, Viola

Miranda, Antonio Balzano,Giovanni Oliva, MassimoPaduano, Renato Pisacane,arrangiamenti FrancescoGobello e con la partecipa-zione straordinaria del teno-re Lino Cavallaro. Gli autori,ispirandosi alle visioni dellasuora Anna KatharinaEmmerick, hanno intesoriproporre alcuni quadri ine-renti la passione di nostroSignore Gesù Cristo, avva-lendosi della forza ed imme-diatezza del dialetto napole-tano. La preghiera finale, inlingua, vuole essere per tut-ti un'invocazione affinchédalla Resurrezione del nostroSalvatore, scaturisca unmessaggio di speranza perl'intera umanità.

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Passa ...TempoLa dama cinese è un gioco da tavolo a cui possono partecipare da due a sei gio-catori. Si gioca su di una scacchiera formata da caselle esagonali disposte a forma distella a sei punte. L'obbiettivo del gioco è di spostare le proprie pedine da una pun-ta a quella opposta. Le pedine possono muoversi come nella Dama tradizionale: unamossa in diagonale o più mosse "saltando le pedine altrui". Le pedine che vengonosaltate non si eliminano, in quanto per vincere il gioco sono necessarie tutte le pedi-ne. Un giocatore può saltare anche le proprie pedine, e può muoversi sempre siaavanti che indietro (sempre diagonalmente). Una pedina, come nella dama tradizio-nale, non può saltare in un colpo solo due pedine consecutive. Il suo nome non c'en-tra nulla con la Cina, la sua origine è tedesca ed è un gioco molto diverso dalla dama.Il suo nome originale in tedesco è Stern-Halma.

Un acrostico è un componimento poetico in cui le lettere o le sillabe o le parole ini-ziali di ciascun verso formano un nome o una frase, a loro volta denominati acronimo.Sono definiti acrostici anche i termini che risultano dalle lettere iniziali di singoleparole anziché di versi: uno degli esempi più noti è la celebre scritta Viva V.E.R.D.I.che i patrioti italiani utilizzavano, durante il Risorgimento, per significare (Viva) Vit-torio Emanuele Re D'Italia.

Le Biglie e la storia. Antropologi ed archeologi ci assicurano che il gioco del-le biglie era praticato sin dall'antico Egitto e, se non c'è dato conoscere quando siastata fabbricata la prima biglia, appare evidente l'utilizzo antico di sassolini, noccio-li di pesche e albicocche, fave secche o noci. Fra le mani dei bambini italiani del dopoguerra, in aggiunta alle biglie di terracotta,arrivarono i tappi a corona, materiale di scarto e facilmente reperibile, e quindi, peri più fortunati, le sferette in acciaio dei cuscinetti (a sfera, appunto), o quelle in vetroricavate dalle bottiglie di gassosa.

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pa -I TITOLI DELLA SETTIMANA

Nulla più come prima Da musulmano a cristia-no: l'autobiografia spiri-tuale di Magdi Allam

Prosegue la nostra "ras-segna stampa" dedicataa servizi, saggi e inter-venti di quella che untempo si chiamava la"terza pagina" dove tro-vavano spazio gli "elzevi-ri". Vengono prese inconsiderazione "idee" disaggisti, studiosi, scritto-ri, pensatori. L'attenzio-ne è rivolta prioritaria-mente al fatto religioso eai suoi risvolti etici, cul-turali, spirituali, politici.Si tratta di pensieri scel-ti per gli interrogativi chepossono sollevare inmodo costruttivo anchenella realtà cattolica.

Il giorno più bello."Una vita per diventarecristiano": questo il titoloscelto dal "Corriere dellaSera" di martedì 6 mag-gio per presentare alcunibrani del primo capitolodel volume di MagdiAllam "Grazie Gesù. Lamia conversione dal-l'islam al cattolicesimo"

(Mondadori), che verràpresentato alla Fiera delLibro di Torino domenica11 maggio. Allam è vice-direttore ad personamdello stesso "Corriere" eattorno al suo battesimo,ricevuto durante laVeglia pasquale 2008(22 marzo) in basilica diSan Pietro, si sono leva-te voci anche molto criti-che. Allam ne parla nellibro con tranquillità, nonattribuendo all'evento unqualche aspetto polemi-co o bellicoso. Scriveinfatti: "È stato il giornopiù bello della mia vita.Ricevere il dono dellafede cristiana nella ricor-renza della Risurrezionedi Cristo per mano delSanto Padre è un privile-gio ineguagliabile e unbene inestimabile. Perme, all'età di quasi 56anni, è un fatto storico,unico e indimenticabile,che segna una svoltaradicale e definitivarispetto al passato".

Mezzo secolo a ritroso."La metamorfosi spiri-tuale - scrive più avanti -si è compiuta, a partiredalle 21, nel corso di 3

ore che mi sono parseinterminabili, trascorsecon un'emozione incon-trollabile, tradita este-riormente dai nervi a fiordi pelle, per la radicalitàdel processo esistenzialeche si stava realizzandodentro di me e, in partelo ammetto, per il freddoche ha preso il soprav-vento su di me e mi haaccompagnato sin dal-l'inizio della grandiosacerimonia nell'atrio dellabasilica, accompagnatodalla pioggia e da unatemperatura rigida". Inquella situazione cosìparticolare, Allam anno-ta: "Ho cominciato a rivi-vere il film della mia vitainteriore. Mezzo secoloda ripercorrere a ritrosofotogramma dopo foto-gramma, sezionati con ilbisturi talvolta impietosoe talaltra misericordiosodella religione, con ladebita calma per averel'ultimissima riconfermainconscia di una decisio-ne già assunta conscia-mente e, al tempo stes-so, con la fretta necessa-ria a ricomporre la corni-ce complessiva della miaesistenza in un quadro

armonioso in grado diaccogliere felicementel'immagine dell'Eventolungamente atteso eormai sul punto di realiz-zarsi, rileggendo e rein-terpretando il passato eridefinendo e rivoluzio-nando il futuro".Vite votate a Dio. Dopoaver ricordato i suoi stu-di, sin da piccolo, pressoistituti religiosi cattolici,Allam descrive quella cheè stata forse una delleragioni più profonde peravvicinarsi al mistero delcristianesimo: "Ho potu-to toccare con mano larealtà di donne e uominiche avevano scelto divotare la loro vita a Dioin seno alla Chiesa ser-vendo il prossimo, indi-pendentemente dalla suareligione e nazionalità, eche testimoniavano laloro fede cristiana trami-te opere volte alla realiz-zazione del bene comunee dell'interesse della col-lettività. Lì cominciai aleggere con interesse epartecipazione la Bibbiae i Vangeli rimanendoparticolarmente affasci-nato dalla figura umanae divina di Gesù". L'auto-

biografia spirituale pro-segue con piccoli fatti:"Ebbi modo di frequenta-re la chiesa di San Giu-seppe situata di frontealla scuola delle suorecomboniane, e quella didon Bosco internaall'Istituto salesiano. Ditanto in tanto assistettialla santa messa e unavolta capitò che mi avvi-

cinai all'altare e ricevettila comunione. Fu ungesto che, da un puntodi vista religioso, nonaveva significato dalmomento che non erobattezzato ma evidente-mente segnalava la miaattrazione per il cristia-nesimo e la mia voglia disentirmi parte dellacomunità cattolica".

il ponteSettimanale cattolico dell’Irpinia associato alla Fisc

Direttore editoriale: Mario Barbarisi

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Redazione: Via Pianodardine - 83100 Avellino

Telefono e fax 0825 610569

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Finale in corsa

Quattro gare, 360 minutideterminanti per l'Avel-

lino. Quattro sfide al car-diopalma, due in casa, duein trasferta. Quattro finali,tutte ad altissima tensione.Gli uomini di Calori, dopoaver steso il Pisa, sono cari-chi al punto giusto. Ilmister non fa pretattica,vuole vincere, lasciando iconti ai "matematici delpallone". Sarà salvezzadiretta? Dipenderà dai lupi,ma non solo. Occhi puntati,quindi, anche sui risultatidelle quattro squadre coin-volte in questo rush-salvez-za: Cesena (27), Ravenna eSpezia (31) e Treviso (32)che dovrà recuperare ilmatch col Grosseto, sospe-so al 21° minuto per la tra-gedia che, fuori dal "Tenni",ha visto coinvolta una poli-ziotta. Il Grosseto (che con-duceva la gara per 1-0) nonfarà sconti nei 69 minutiancora da giocare. E l'Avel-lino ci crede, inutilenasconderlo. Con trenta-

quattro punti, il Trevisorimarrebbe a debita distan-za. Ma chi conosce il calciosa che non c'è mai spazioper facili pronostici. In palioci sono 12 punti e l'Avellinodovrà fare di tutto perallungare sul Treviso di queicinque fatidici punti chevorrebbero dire salvezzadiretta. Oggi, la prima sfi-da. Cruciale. Al "Manuzzi"di Cesena, sarà scontrodiretto contro un Cesenache seppur ultimo, venderàcara la pelle. Unico obietti-vo per i lupi i tre punti. Ilgruppo che contro il Pisa hasaputo fare di necessità vir-tù è chiamato all'impresa.Vincere per sperare, vince-re per acquistare la neces-saria forza psicologica, uni-ca arma, insieme a grinta edeterminazione, per evitarelo spettro della retrocessio-ne. Vincere per poi battere,sabato prossimo, al Parte-nio, il Treviso. Unico neo ilcammino abbastanza age-vole, sulla carta, proprio dei

trevigiani. Peccato: basta-vano due pareggi in casacon Grosseto e Messina perpotersi giocare con maggio-re tranquillità questa codadi torneo. Ma l'Avellino èpronto ad accettare la sfidae dimostrare sul campo dinon essere da play-out.L'importante, oggi più chemai, è che l'Avellino arriviin fondo carico, convinto,ripagherebbe il lavoro di unanno difficile. Senza pen-sarci su troppo, facciamodue conti: occorrono 4 pun-ti nelle due trasferte e 6nelle due sfide interne.Obiettivo possibile se sicrede sulle proprie forze, sesi ha fiducia, se ci si appi-glia ad un pubblico incredi-bile che sarà determinateper la salvezza. L'Avellinopuò farcela; è la meglioattrezzata del gruppo incoda. Oggi, tanto per cam-biare, sarà la partita dellavita. In campo tra i bianco-verdi ci saranno Pellicori eAnastasi, due ex che hannolasciato Cesena sbattendola porta. Fondamentalesarà il gruppo, fondamen-tale la grinta di Anastasi ela fame di quel "Pelligol"che, dopo i bocconi amariingoiati nel periodo di standby forzato, ha saputoriscattarsi. Sul campo. Asuon di gol. Con quindicireti Alex da Cosenza vuolee può ripetersi oggi. Vitaliper l'undici di Calori, imeravigliosi supportersbianocoverdi. Saranno due-mila, forse di più. Sarannogrintosi, calorosi, rumorosi.Partiranno in auto e in tor-pedoni organizzati. Tutto ilresto conta poco, le polemi-che restano sotto i bar. Sal-viamo i nostri colori e lanostra gloriosa società. For-za Lupi!!

A. N.

CALCIO AVELLINO

In città e in provin-cia sale la febbre

per l'esordio in garauno dell'Air. Tutti acaccia dei preziosibiglietti, pochi dispo-sti a guardare dacasa le gesta deglieroi biancoverdi.

Domani sera contro l'Orlandina cisarà il tutto esaurito. Sugli spaltidel Paladelmauro, presente ilpubblico delle grandi occasioni.Ma non solo. Il Palazzo delloSport sarà addobbato a festadagli instancabili Original Fansche promettono una coreografiaspettacolare. Per i più appassio-nati c'è poi una buona notizia:potranno assistere al match diritorno nella tana della PierrelCapo D'Orlando grazie ad un volocharter allestito in collaborazionecon l'agenzia di viaggi Irpiniatour.In settimana, nel test amichevoleal Paladozza contro la Upim, ilroster di coach Boniciolli ha affila-to le unghie, portando sul par-quet tutte le indicazioni ricevutein questa ultima settimana di pre-parazione seguita alla fine dellaregular season. Contro la Fortitu-do, spazio e minuti a Smith eCampbell. Entrambi gli americanihanno dimostrato le garanzierichieste dallo staff tecnico. Cam-pbell, quindi, dovrà in praticaessere in grado di sostituire Wil-

liams quando il centrone verràrichiamato in panca. Smith, inve-ce, ha lavorato alla ricerca dellaforma migliore. Dopo il segnaliconfortanti visti contro la Scavoli-ni, l'americano sembra esseretornato quello di sempre. L'ultimasettimana è servita anche a per-fezionare l'analisi degli avversarial video-tape. Boniciolli è allena-tore scrupoloso e tiene particolar-mente a questi aspetti. Gli ultimigiorni di lavoro per la Scandonesono stati rigorosamente a portechiuse: nessun vantaggio agliavversari, nessuna distrazionedagli spalti. Tra gli avversari, cisarà Gianmarco Pozzecco, il Poz,la mosca atomica, il personaggio

più estroso del basket italiano. 36anni, atleticamente perfetto, set-timo in classifica marcatori, con17,63 punti di media a partita,vicinissimo a Devin Smith. Unesempio di passione e amore perlo sport, per il basket. Affascinan-te sarà il suo personale duello conil nostro super Green. L'Air èpronta. Domani, sarà al top, consapevoleche non si può sbagliare. I tifosihanno organizzato un raduno perle 17 nel piazzale antistante ilpalasport per vivere insieme ilpre-partita: musica tribale edetnica accompagneranno le oreche precederanno un appunta-mento attesissimo.

Air, tifo alle stelleBASKET - Scandone

“Stelle al merito del lavoro”

Nell'ambito delle celebrazioni per il primo Maggio si è svolta nella sala"Galatea" del centro congressi della stazione marittima di Napoli, la ceri-

monia di premiazione dei lavoratori che si sono distinti nella loro attività pro-fessionale, per meriti di perizia, di laboriosità e condotta morale. Al terminedella cerimonia e dei discorsi delle autorità presenti, sono state consegnate le"stelle al merito del lavoro", conferite dal Presidente della Repubblica, che haattribuito ai decorati il titolo di "Maestro del lavoro".Alla cerimonia erano presenti:-il governatore della Campania On.Antonio Bassolino-il sindaco di Napoli On.Rosa Russo Iervolino-il prefetto di Napoli Pansa -il prefetto di Salerno Meoli-I vice prefetti di Benevento e Caserta -Il vice prefetto vicario di Avellino dott.ssa Tizzano-I rappresentanti delle cinque province campane-I rappresentanti delle Forze Armate,di Polizia e della Marina-Il rappresentante del Ministero del Lavoro-Il responsabile del Consolato "Maestri del lavoro" della Campania-I sindaci ,o loro delegati dei comuni di residenza dei decoratiSono state consegnate, per la regione Campania,72 stelle al merito. Per laprovincia di Avellino 3, di cui una all'Ing. Vincenzo Esposito direttore di areedell'Alto Calore Servizi s.p.a. Allo stesso professionista, nel 2000, gli era giàstata conferita, dal Presidente della Repubblica, l'onorificenza di "Commenda-tore ordine al merito della Repubblica Italiana".NOTE:Legge 1 Maggio 1967, n.316 (estratto)Nuove norme per la concessione della "Stella al merito del lavoro"1.La decorazione della "Stella al merito del Lavoro", istituita con il regio decre-to 30 dicembre 1923, n.3167, è concessa ai lavoratori dipendenti da impresepubbliche o private, anche se soci di imprese cooperative,nonché da aziendeo stabilimenti dello Stato, delle Regioni, delle Province, dei Comuni e degli Entipubblici, che siano particolarmente distinti per singolari meriti di perizia, dilaboriosità e di buona condotta morale. La decorazione comporta il titolo di"Maestro del Lavoro".

OMISSISLe decorazioni sono conferite nel giorno della festa del lavoro-1 Maggio-condecreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro per il Lavoroe la Previdenza Sociale…Profilo sintetico: Vincenzo Esposito, nato ad Avellino nel 1947 Laurea in Ingegneria Civile Svol-ge la sua attività lavorativa presso l'Alto Calore Servizi s.p.a. dal 1975 CapoServizio dal 1986 Dirigente dal 1993 Direttore di aree dal 2001.

Sale l’attesa per l’incontro con Capo D’Orlando

Si riaccendono le speranze per restare in serie B

di AngeloNicastro