IIS Telesi@ - Ecotelesi@

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IIS Telesi@ - Summer Open Days 2012 Ecotelesi@ - 2°S3

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Nell’ambito del percorso multidisciplinare “Umana-mente reale” abbiamo cercato di rispondere ad una nostra esigenza di voler considerare l’individuo-uomo come soggetto attivo di conoscenza, l’homo agens, che discerne ed opera scelte consapevoli per la costruzione del sé, della società e di un futuro sostenibile.

Oggi, l’uomo corre più veloce del tempo. Costruisce e ingegna giorno dopo giorno macchinari che per l’utilizzo più produttivo hanno bisogno di consumare una notevole quantità di energia. L’uomo ne ha bisogno di tanta, forse troppa. Da dove la ricava?

Dal petrolio, l’oro nero, i cui prodotti inquinano l’atmosfera, le acque e tutta la natura del Pianeta... e in più, sta per finire. E dal nucleare:

grande energia ma di enorme pericolo. Centrali estremamente costose le cui scorie sono al momento impossibili da smaltire.

Quindi, dov’è la soluzione?

Sotto i nostri occhi; o meglio, per noi del territorio sannita, sotto i nostri piedi! Possediamo infatti una fonte eclettica, capace di fornirci benessere, vita, turismo e soprattutto energia.

Una risorsa ecosostenibile, eco-friendly, che salva la natura e che è parte integrante dei nostri paesaggi e… ci disseta. Ed è importante che incentriamo il nostro benessere sull’acqua.

Dal punto di vista scientifico abbiamo tracciato un itinerario sullo sviluppo sostenibile della zona, legato alle “vie dell’acqua”. Così nasce “Ecotelesi@”, un percorso dinamico, ambientale e culturale nella sua accezione più ampia, perché teso a migliorare la qualità della vita di noi tutti.

La protezione, il recupero e la valorizzazione delle acque superficiali e sotterranee, risorse naturali che più incidono sulle condizioni ambientali della valle telesina, devono essere intese come patrimonio culturale comune che possa promuovere benessere in tutti i sensi, alla ricerca di uno stile di vita sano e civile.

Considerando anche che numerose sono le vittime di diete squilibrate, e troppe le persone con seri problemi alimentari. Quindi un corretto stile di vita, una dieta adeguata e una sana attività fisica ci sta davvero a cuore.

Ci rivolgiamo a voi tutti perché vi facciate promotori di una mentalità volta in primis alla conoscenza e dunque all’apprezzamento e alla successiva valorizzazione delle “vie dell’acqua” che, noi studenti della 2°S3 del liceo scientifico, abbiamo voluto tracciare intorno ad un percorso più o meno circolare, lungo 41.4 km, avente come punto di inizio e di fine le terme Minieri.

Un forte invito, prima di illustrare il percorso, è quello di seguirlo non solo con la mente, ma anche con il corpo. Provate ad abbracciare tutta la valle telesina e per meglio riuscirvi vi consigliamo di mettervi in bicicletta e di pedalare realizzando in pieno quello che è lo spirito di Ecotelesi@.

Questo percorso non solo offre turismo alle città e benessere a chi usufruisce delle acque, ma anche l’occasione per una sana passeggiata a piedi, o in bicicletta.

Conoscendo le acque del territorio abbiamo identificato diverse mete che possono rappresentare non solo una

fonte di energia sostenibile, ma anche di turismo, convogliando le persone in

luoghi di benessere come le terme sulfuree di Telese, o il parco del

Grassano di limpide acque e aria incontaminata.

O ancora le Terme Jacobelli, testimonianza dell’antica città di Telesia; un locus amoenus che permette di respirare aria pura immersi in un clima di importante storicità.

Esso parte dalle Terme di Telese, attraversa il Grassano, raggiunge i fiumi Titerno, Volturno e Calore, incontra la Fontana della Sala a Solopaca e, passando per il lago di Telese e le Terme Jacobelli, ritorna alle Terme nuove. Un percorso di 41.4km percorribile a piedi in 8h e 30min, e in bicicletta in 3h e 30min circa.

Si parte!

Le acque di Telese Terme hanno una tradizione antichissima. Le sorgenti sulfuree comparvero dopo il terremoto del 1349 che causò la fuoriuscita di acque minerali. Ben presto la loro fama si diffuse, essendosi rivelate utilissime per la cura delle malattie della pelle, dell'apparato digerente, dell'apparato respiratorio e dei reumatismi.

Le acque di Telese sono acque minerali sulfuree che contengono zolfo bivalente in stato di trasformazione permanente, simile a quello contenuto in tutte le cellule del corpo umano. Interagendo con quello presente nel nostro organismo genera benefici chimico-fisico-biologici e terapeutici, che non si riscontrano in altre acque.

Inoltre, ricche di anidride carbonica, esse facilitano la circolazione sanguigna periferica poiché il loro effetto sulla cute provoca la dilatazione dei capillari, a vantaggio dell'attività cardio-vascolare.

Il Parco del Grassano è una perla naturalistica conosciuta fin dai tempi degli Antichi, incastonata nella suggestiva Valle Telesina.

Tra vestigia romane, castelli medievali e caratteristici paesini si rivela un'oasi che regala la possibilità ai bambini e agli adulti di avvicinarsi alla magia della natura. Impossibile non emozionarsi di fronte la bellezza di 120.000mq di verde incontaminato, attraversato dalle acque cristalline del fiume Grassano, che presta il nome all'intero parco. Un luogo affascinante, ricco di scorci incantevoli e di giochi di trasparenza.

La sorgente del Rio Grassano si trova alle pendici del rilievo calcareo di Monte Pugliano. Lo scorrimento delle acque meteoriche è agevolato dalla natura carsica del bacino di alimentazione ed è talmente veloce che le acque non hanno il tempo di assorbirne i minerali. Per questo è potabile.

Il parco del Grassano offre attrattive che comprendono l’area ristorante, l’area pic-nic, tanto spazio verde per giocare e infine la possibilità di percorrere il fiume in canoa. Rilassante è scivolare sull’acqua immersi nella natura verde e azzurra.

Nasce dalle sorgenti Petrosa e Crocella, site a 1200m di quota in territorio di Pietraroja. Dopo aver percorso una valle angusta, crea 5 km di gola al Ponte Risecco, segnando il territorio con profonde incisioni.

Questo fenomeno erosivo è visibile dove le gole presentano uno stretto canyon, il Lavello, profonde fra i 30 e 35 metri nei pressi dei Monti Erbano e Cigno.

Inoltre luoghi come la Grotta Chiusa o dei Briganti, la Grotta delle Fate o la Grotta delle Streghe, suscitano nei turisti un affascinante interesse naturalistico.

Nasce in Molise dai monti della Meta. Il fiume ha una portata media elevata e abbastanza regolare di 82 m3/s, il valore più alto dei fiumi del Mezzogiorno.

Le sue acque sono impiegate per la pesca, l'irrigazione, la nautica sportiva e la produzione di energia idroelettrica. La principale località attraversata è la città di Capua, anticamente attrezzata con un porto fluviale. La fauna ittica è molto presente nel territorio molisano, a differenza del tratto campano impoverito dal forte inquinamento.

Oltre alla fauna ittica, vi sono presenti nelle zone del Volturno, animali come

l’airone bianco, il germano reale, la biscia d’acqua e il ramarro.

La vegetazione più

comune è la canna di palude, il pioppo, il salice bianco e il salice rosso.

Nasce dal Monte Accellica e il suo corso si divide in Alto, Medio e Basso Calore. Esso è l'affluente principale del Volturno.

Una particolarità di questo fiume è data dalla temperatura delle sue acque che, poco prima di entrare nella provincia di Benevento, si presenta più elevata rispetto a quella degli affluenti Tammaro e Sabato. Per questa sua caratteristica anticamente nei mesi estivi ci si bagnava nel fiume con la convinzione che fornisse benefici effetti termali, curando persino i dolori reumatici.

Passeggiando lungo il fiume si può godere della ricca flora composta prevalentemente da castagni secolari, ma anche da cerri e salici bianchi.

E nelle acque convivono trote, barbi, cavedani e lasche. Mentre lungo il corso ritroviamo lontre, gatti selvatici e volpi, insieme a svariate specie di volatili.

La valle del Calore Irpino fu in passato teatro di importanti eventi bellici:

-la Battaglia di Benevento del 275 a.C. quando Pirro fu battuto dal console Manio Dentato; -la Seconda Guerra Punica, quando Tiberio Sempronio Gracco, con il suo esercito romano sconfisse il generale cartaginese Annone (214 a.C.); -altra Battaglia di Benevento del 1266, in cui fu sconfitto e morì l’ultimo re svevo di Sicilia, Manfredi.

Essa è situata nei pressi del fiume Calore, nella città di Solopaca. Fu costruita in tufo e in pietra nel 1878. Adiacente al famoso ponte Maria Cristina, la fontana è circondata da salici e pioppi grandi e ombrosi.

È un monumento storico risalente alla fine dell’Ottocento, in passato è stato utilizzato infatti come lavatoio pubblico. E come abbeveratoio soprattutto per i viandanti, i contadini e le bestie. Ma è sempre adatto per l’approvvigionamento di acqua potabile proveniente da una fonte sotterranea autonoma del territorio.

Riportiamo una poesia di Antonio Ciarleglio, che descrive la suggestiva aria che si respirava all’epoca, nei pressi della Fontana:

"Abbeverasti i cavalli antichi rotti dalla fatica e dal cammino,

il barocciaio il secchio empiva e di fresca acqua spruzzava

le sudate groppe. Più in là strizzava la vecchietta

i panni e in cuor gemeva:

povere bestie!"

Formatosi a seguito del terremoto del 1349, è un lago di origine carsica e a forma circolare, un perimetro di circa 1 km e una profondità compresa tra i 20 e i 30 metri; la superficie misura circa 49.000 metri quadrati.

Soprattutto negli anni Settanta e Ottanta, era una meta preferita di tantissimi turisti, per pic-nic, passeggiate, pesca e balneazione. In quegli anni era presente anche una piccola piscina con la relativa spiaggetta per i bagnanti. Una caratteristica del lago è quella di essere relativamente profondo già presso la riva, fatto che ha provocato anche degli incidenti.

Una delle attrattive principali del lago di Telese è proprio la pesca su licenza. Si possono trovare trote e carpe, ricci e donnole e uccelli migratori.

Il lago è circondato da

salici, acacie, pioppi e ontani.

La storia di Telese come città termale ha inizio in epoca romana, durante questo periodo infatti l’antico centro (inizialmente sannitico) visse un periodo di floridezza e sviluppo.

Le uniche testimonianze che pervengono di questo maestoso passato sono costituite principalmente dalle antiche terme, attorno alle quali è stata di recente integrata un’oasi di verde.

Le restanti testimonianze sono andate perdute a causa di un terremoto che colpì la zona intorno all’anno 1349. Il sisma ha però permesso la fuoriuscita di quelle acque termali che costituiscono la base dell’odierna fama della cittadina.

Essendo munite di biblioteche e palestre aiutavano la «forma mentis» sia fisica che psicologica.

In epoca romana la presenza di siti termali determinava la ricchezza o meno di un centro abitato; infatti erano proprio queste strutture a costituire centri di vita culturale e sociale.

Dopo questo excursus attraverso, non solo la geografia del Sannio, ma anche attraverso la scoperta di nuovi luoghi e la storia delle nostre acque, siamo pronti per ritornare sui nostri passi e percorrere questo importante e significativo circuito sostenibile.

Speriamo che il nostro lavoro vi sia piaciuto, e che vi abbia trasmesso il desiderio di ecosostenibilità che ci ha attivati.

A tal proposito invitiamo di nuovo gli amministratori locali a promuovere un tour intorno a questo percorso.

Si potrebbe pensare ad una giornata ciclabile intitolata proprio “Ecotelesi@” e, perché no, noi studenti della 2°S3 faremmo volentieri da guide.