III. CONTENITORI E MERCI: CIRCOLAZIONE E CONSUMO DEI ...

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63 III. CONTENITORI E MERCI: CIRCOLAZIONE E CONSUMO DEI MANUFATTI CERAMICI Di tutte queste forme al volgere del VII secolo d.C. continueranno ad essere importate solo il vaso a listello Hayes 91C, databile tra il 530-600 d.C, e le grandi scodelle Hayes 104C (550 e il 625 d.C.) e una variante della 105, attestata fino al 660 d.C. e oltre, tutte prodotte in sigillata africana D 2 . 1.1.1 CONFRONTI CON ALTRI CONTESTI URBANI DELL’ETRURIA CENTRO-SETTENTRIONALE Il quadro illustrato per Siena trova riscontro nelle altre città dell’Etruria centro settentrionale, dove la sigillata africana da mensa è documentata con forme che si datano fino all’inizio del VII secolo d.C., attestando una mancata cesura nelle cor- renti di approvvigionamento di questo tipo di va- sellame, che sembra arrivare, pur se in quantità molto ridotte, anche nelle aree più interne. A Lucca questa classe è minimamente attestata con pochi tipi in C/3-4 (H. 68, 73) 3 e con le for- me in D della fine del IV-prima metà V secolo d.C. (H. 58, 61A, 61B, 67, 91A, 91B), mentre per il periodo successivo i frammenti rinvenuti rimandano alla coppa H. 99 e a forme su alto piede di fine V-inizi VI secolo d.C. La sigillata africana è attestata con 177 frammenti anche a Pistoia, nello scavo di Palazzo dei Vescovi, dove però la minima presenza di questa classe po- trebbe essere collegata al fatto che l’indagine archeo- logica ha marginalmente interessato stratigrafie di III-IV secolo d.C. La produzione A è documentata da pochi frammenti e dalle forme più antiche pro- venienti dai livelli di I-metà II d.C. Manca quasi del tutto la terra sigillata C e la forma 40, uno dei piatti più diffusi dalla metà del III e al IV d.C. Il tipo più comune in D è la H. 61 4 , anche se compaiono pure la H. 91, 67 (360-450 d.C.) e 59 (320-420 d.C.) 5 . Tra le altre forme tarde sono attestate anche la H. 99 (510-514 d.C.), 63 (ultimo quarto del IV), 80 (metà-tardo V), 91 B e 104 (570-625 d.C.) 6 . Anche a Fiesole la sigillata africana è poco rappre- sentata, costituendo il 10% della ceramica fine di 1. CERAMICA AFRICANA (3 1 ) 1.1 Le forme da mensa: sigillata africana Lo scavo delle stratigrafie tardo-antiche e alto- medievali dell’Ospedale ha restituito 122 fram- menti di sigillata africana, per un totale di 98 oggetti, calcolati in base al numero minimo. Tra i frammenti se ne distingue: 28 (=25 n. min) di A, dei quali 5 (=3 n. min) di A 2 ; 4 (=4 n. min) di C, dei quali 1 (=1 n. min) di C 3 e 2 (=2 n. min) di C 5 ; 79 di D, dei quali 3 (=3 n. min) di D 1 (IV-V) e 63 (=52 n. min) di D 2 . La prevalenza dei prodotti in sigillata D 2 sottoli- nea la datazione tarda delle stratigrafie indagate e il continuo afflusso di merci africane che si estin- gue completamente solo nella prima metà del VII secolo d.C. Le stesse considerazioni possono essere fatte se si tiene conto dei tipi morfologici rinvenuti nel- lo scavo 2 . Per il V secolo d.C. sono attestate: la scodella Hayes 50B (350-400 d.C. e oltre), prodotta in C 3 , e la Hayes 67, var. 9 (360-470 d.C.), il tipo Lamboglia 42 (tra il 360 e il 470 d.C.) e quattro varianti della Hayes 61B, da- tabili nel corso del V d.C., tutte prodotte in sigillata africana D 2 ; una variante del piatto tipo Lamboglia 9a (375-440 d.C.), in sigillata africana D 1 . Il panorama morfologico si arricchisce tra la fine del V e il VI secolo d.C., quando compaiono: la scodella Hayes 84 (400-500 d.C.), in sigil- lata africana C 5, e una variante della forma Hayes 87B, in D 2, che si data fino all’inizio del VI d.C.; la coppa Hayes 94 (tardo V-inizio VI secolo d.C.) e la Hayes 99 (510-540 d.C.), in D 2 ; il vaso a listello, con una variante del tipo Hayes 91B (450-530 d.C.), in D 2 . 1. Il numero che compare fra parentesi corrisponde a quel- lo con cui è stata identificata la classe ceramica. 2. Tra le forme in sigillata africana compaiono anche tipi più antichi residui: la coppa Lamboglia 3a, di metà II-III secolo d.C., e la Lamboglia 35, databile tra il 220 e la fine del III secolo d.C., entrambe prodotte in sigillata africana A 2 . 3. Cfr. CIAMPOLTRINI, NOTINI 1990, p. 585. 4. Cfr. DEGLI INNOCENTI 1985b. 5. Cfr. DEGLI INNOCENTI 1985c, pp. 41-45. 6. Cfr. DEGLI INNOCENTI 1985d, pp. 179-185. © 2005 All’Insegna del Giglio s.a.s., vietata la riproduzione e qualsiasi utilizzo a scopo commerciale

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III. CONTENITORI E MERCI:CIRCOLAZIONE E CONSUMO DEI MANUFATTI CERAMICI

Di tutte queste forme al volgere del VII secolod.C. continueranno ad essere importate solo il vasoa listello Hayes 91C, databile tra il 530-600 d.C,e le grandi scodelle Hayes 104C (550 e il 625 d.C.)e una variante della 105, attestata fino al 660 d.C.e oltre, tutte prodotte in sigillata africana D2.

1.1.1 CONFRONTI CON ALTRI CONTESTI URBANI

DELL’ETRURIA CENTRO-SETTENTRIONALE

Il quadro illustrato per Siena trova riscontro nellealtre città dell’Etruria centro settentrionale, dovela sigillata africana da mensa è documentata conforme che si datano fino all’inizio del VII secolod.C., attestando una mancata cesura nelle cor-renti di approvvigionamento di questo tipo di va-sellame, che sembra arrivare, pur se in quantitàmolto ridotte, anche nelle aree più interne.A Lucca questa classe è minimamente attestatacon pochi tipi in C/3-4 (H. 68, 73)3 e con le for-me in D della fine del IV-prima metà V secolod.C. (H. 58, 61A, 61B, 67, 91A, 91B), mentreper il periodo successivo i frammenti rinvenutirimandano alla coppa H. 99 e a forme su altopiede di fine V-inizi VI secolo d.C.La sigillata africana è attestata con 177 frammentianche a Pistoia, nello scavo di Palazzo dei Vescovi,dove però la minima presenza di questa classe po-trebbe essere collegata al fatto che l’indagine archeo-logica ha marginalmente interessato stratigrafie diIII-IV secolo d.C. La produzione A è documentatada pochi frammenti e dalle forme più antiche pro-venienti dai livelli di I-metà II d.C. Manca quasi deltutto la terra sigillata C e la forma 40, uno dei piattipiù diffusi dalla metà del III e al IV d.C. Il tipo piùcomune in D è la H. 614, anche se compaiono purela H. 91, 67 (360-450 d.C.) e 59 (320-420 d.C.)5.Tra le altre forme tarde sono attestate anche la H.99 (510-514 d.C.), 63 (ultimo quarto del IV), 80(metà-tardo V), 91 B e 104 (570-625 d.C.)6.Anche a Fiesole la sigillata africana è poco rappre-sentata, costituendo il 10% della ceramica fine di

1. CERAMICA AFRICANA (31)

1.1 Le forme da mensa: sigillata africana

Lo scavo delle stratigrafie tardo-antiche e alto-medievali dell’Ospedale ha restituito 122 fram-menti di sigillata africana, per un totale di 98oggetti, calcolati in base al numero minimo.Tra i frammenti se ne distingue: 28 (=25 n. min)di A, dei quali 5 (=3 n. min) di A2; 4 (=4 n. min)di C, dei quali 1 (=1 n. min) di C3 e 2 (=2 n.min) di C5; 79 di D, dei quali 3 (=3 n. min) diD1 (IV-V) e 63 (=52 n. min) di D2.La prevalenza dei prodotti in sigillata D2 sottoli-nea la datazione tarda delle stratigrafie indagate eil continuo afflusso di merci africane che si estin-gue completamente solo nella prima metà del VIIsecolo d.C.Le stesse considerazioni possono essere fatte sesi tiene conto dei tipi morfologici rinvenuti nel-lo scavo2. Per il V secolo d.C. sono attestate:

– la scodella Hayes 50B (350-400 d.C. e oltre),prodotta in C3, e la Hayes 67, var. 9 (360-470d.C.), il tipo Lamboglia 42 (tra il 360 e il 470d.C.) e quattro varianti della Hayes 61B, da-tabili nel corso del V d.C., tutte prodotte insigillata africana D2;

– una variante del piatto tipo Lamboglia 9a(375-440 d.C.), in sigillata africana D1.

Il panorama morfologico si arricchisce tra la finedel V e il VI secolo d.C., quando compaiono:

– la scodella Hayes 84 (400-500 d.C.), in sigil-lata africana C5, e una variante della formaHayes 87B, in D2, che si data fino all’iniziodel VI d.C.;

– la coppa Hayes 94 (tardo V-inizio VI secolod.C.) e la Hayes 99 (510-540 d.C.), in D2;

– il vaso a listello, con una variante del tipoHayes 91B (450-530 d.C.), in D2.

1. Il numero che compare fra parentesi corrisponde a quel-lo con cui è stata identificata la classe ceramica.2. Tra le forme in sigillata africana compaiono anche tipi piùantichi residui: la coppa Lamboglia 3a, di metà II-III secolod.C., e la Lamboglia 35, databile tra il 220 e la fine del IIIsecolo d.C., entrambe prodotte in sigillata africana A2.

3. Cfr. CIAMPOLTRINI, NOTINI 1990, p. 585.4. Cfr. DEGLI INNOCENTI 1985b.5. Cfr. DEGLI INNOCENTI 1985c, pp. 41-45.6. Cfr. DEGLI INNOCENTI 1985d, pp. 179-185.

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medio e tardo impero7. La metà della produzione èriferibile alla A, con forme che si collocano tra lametà del II e la metà del III secolo d.C. Molto scarsarisulta la C (5%) con tipi databili tra la metà del III ela seconda metà del IV secolo d.C., mentre la D del-la Zeugitana è ben documentata tra metà del IV el’inizio del V secolo d.C., rappresentando il 41%della sigillata africana recuperata nello scavo. Tra leforme riconosciute compaiono i grandi piatti (H.59, 61A e B; H. 67 e un tipo intermedio tra la H. 61e la H. 104, H. 32/58), le scodelle (H. 50B), le cop-pe (H. 80A) e forse un frammento di vaso a listello.Anche dalle stratificazioni di dark earth poste nel-l’area a ovest del teatro romano di Volterra, pres-so la postierla di S. Lino, provengono alcune for-me della sigillata D tarda: la H. 99B e 89B, data-bili tra la metà del V e la metà del VI secolo d.C.8.Vasellame africano di V-VII secolo d.C. è stato rin-venuto anche a Cosa9. Tra le forme individuate com-paiono la H. 88 (inizio VI secolo d.C.), la H. 97(490-550 d.C.), la H. 99 (480-580 d.C.), la H. 91A-B (380-530 d.C.), la H. 91 D (600-650 d.C.), laH. 93 (470-550 d.C.), la H. 94 (470-550 d.C.), laH. 99 A-B (480-580 d.C.) e C (560-580 d.C.), la H.103 (500-575 d.C.), la H. 104 (530-580 d.C.) e laFulford 68.1 (VI-VII secolo d.C.). La città dovevaaver mantenuto contatti stretti con i flussi commer-ciali mediterranei fino ad epoca tarda, come testi-monia la presenza di sigillata focese (Late Roman C,forma H. 3F) e grigia con forme di VI secolo d.C.10.

1.2 Le forme da cucina

Il quadro tipologico delle forme da mensa si ar-ricchisce di alcuni tipi destinati alla cucina, tra lequali compaiono i tegami tipo Lamboglia 10A,prodotti in ceramica africana a patina cinerogno-la, le casseruole tipo Ostia III, fig. 267, sempre apatina cinerognola, inquadrabili cronologicamentetra prima metà del II e l’inizio del V secolo d.C., ei piatti coperchio ad orlo annerito, databili tra l’etàantonina e gli inizi del V d.C.

1.2.1 CONFRONTI CON ALTRI CONTESTI URBANI

DELL’ETRURIA CENTRO-SETTENTRIONALE

Il campionario dei prodotti da cucina africani of-ferto dal nostro scavo non muta nelle altre realtàurbane dell’Etruria.A Lucca è attestata la sola patera-coperchio (H. 196)ad orlo annerito di metà II-metà III secolo d.C.11.

A Pistoia è stata rinvenuta una quantità esigua diceramica ad orlo annerito, che presenta tutti i tipidi piatti-coperchio e pochi esemplari con orlo in-grossato e distinto o con orlo sporgente e pendu-lo: il piatto coperchio A (età flavia-prima metà IIsecolo d.C.), B (prima metà II secolo-prima etàseveriana), C (età severiana), e D (età antonina-età severiana); modesta è anche la presenza di pro-dotti con patina cinerognola, tra i quali sono statericonosciute la forme H. 194, di età flavia-primametà II secolo d.C., e la H. 197, di prima metà IIsecolo d.C.12.Anche a Fiesole è documentata una scarsa presen-za di prodotti africani da cucina, caratterizzati daquattro tipi di impasto e tre forme principali: tega-mi, pentole e piatti/coperchio. Le prime forme sidatano alla seconda metà del II secolo d.C., ma solotra la seconda metà del IV e gli inizi del V secolod.C. la classe raggiunge il picco delle attestazioni13.Il quadro dipinto fin qui non cambia neppure aPisa, dove, nello scavo di Piazza Dante, questo tipodi produzione è documenta dal rinvenimento dicasseruole e piatti coperchio di prima metà II-ini-zi V secolo d.C.14.

1.3 Catalogo dei tipi

FORME DA MENSA

Scodelle3.1 – N. inv. SA25Descrizione morfologica: scodella con pareti di finespessore e labbro indistinto.Produzione: C3.ø orlo = 30 cm.Posizione stratigrafica: residua in strati di X-XII secolod.C. (US 3105).Riferimento bibliografico:– forma Hayes 50B, in HAYES 1972, p. 68, fig. 12, n.

56; datazione: 350-400 d.C. e oltre. Forma prodottain sigillata africana C3.

3.2 – N. inv. SA1MDescrizione morfologica: scodella con labbro ingros-sato e pendente; il margine superiore è caratterizzatoda due scanalature.Produzione: D2.ø orlo = 25 cm.Posizione stratigrafica: residuo in strati di X-XII secolod.C. (US 13231).Riferimento bibliografico:– forma Hayes 67, var. 9, in ATL., tav. XXXVII, n. 9,

p. 88; datazione: 360-470 d.C. Forma prodotta insigillata africana D2.

7. Cfr. PALERMO 1990a, pp. 150-158.8. Cfr. LUPI 1998.9. Cfr. FENTRESS et alii 1991, p. 215.10. Cfr. FENTRESS et alii 1991, pp. 215-216.11. Cfr. CIAMPOLTRINI, NOTINI 1990, p. 585.

12. Cfr. DEGLI INNOCENTI 1985a, pp. 330-332.13. Cfr. BIANCHI 1990b, p. 218.14. Cfr. PISANO 1993, pp. 383-405.

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3.3 – N. inv. SA12Descrizione morfologica: scodella con orlo a tesa pia-na e labbro pendente e arrotondato.Produzione: D2.ø orlo = 36 cm.Posizione stratigrafica: residuo in strati di seconda metàVII-VIII secolo d.C. (US 10094).Riferimento bibliografico:– forma Lamboglia 42, in ATL., tav. XXXVIII, n. 3, p.

88; datazione: 360-470 d.C. Forma prodotta in si-gillata africana D2.

3.4 – N. inv. SA15Descrizione morfologica: scodella a labbro ingrossatoa sezione triangolare, distinto internamente da una sol-catura.Produzione: D2.ø orlo = non id.Posizione stratigrafica: residuo in strati di prima metàVII secolo d.C. (US 6159, 10007, 13385).Riferimento bibliografico:– variante 1 della forma Hayes 61B, in BONIFAY 1998, p.

74, fig. 1, n. 3.; datazione: inizio-secondo quarto delV secolo d.C. Forma prodotta in sigillata africana D2.

3.5 – N. inv. SA201Descrizione morfologica: scodella a labbro ingrossatoa sezione triangolare, pendente, distinto internamenteda una solcatura.Produzione: D2.ø orlo = non id.Posizione stratigrafica: residuo in strati di X-XII secolod.C. (US 3007).Riferimento bibliografico:– variante 4 della forma H. 61B, in BONIFAY 1998, p.

76, fig. 2, n. 2; datazione: secondo quarto del V-terzo quarto/fine V secolo d.C. Forma prodotta insigillata africana D2.

3.6 – N. inv. SA 52Descrizione morfologica: scodella a labbro ingrossatoa sezione triangolare, pendente e arrotondato.Produzione: D2.ø orlo = non id.Posizione stratigrafica: residuo in strati post-medievali(US 6000).Riferimento bibliografico:– variante 4 della forma Hayes 61B, in BONIFAY 1998, p.

76, fig. 2, n. 1; datazione: secondo quarto del V-fineV secolo d.C. Forma prodotta in sigillata africana D2.

3.7 – N. inv. SA 20=27=28Descrizione morfologica: scodella a labbro ingrossatoa sezione triangolare, leggermente introflesso.Produzione: D2.ø orlo = 28 cm.Posizione stratigrafica: residuo in strati di seconda metàVII-VIII secolo d.C. (US 10050).Riferimento bibliografico:– variante della forma Hayes 61B, in BONIFAY 1998, p.

76, fig. 1, n. 1; datazione inizio-secondo quarto del Vsecolo d.C. Forma prodotta in sigillata africana D2.

3.8 – N. inv. SA 1005Descrizione morfologica: scodella con bordo approssi-mativamente triangolare, segnato all’esterno da duesolcature. La parete, rettilinea, presenta all’esterno unadecorazione a rotella.Produzione: C5.ø orlo = 26 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 10195).Riferimento bibliografico:– forma Hayes 84, in ATL., tav. XXIX, n. 13, p. 69;

datazione: 400-500 d.C. Forma prodotta in sigillataafricana C5.

3.9 – N. inv. SA 15003Descrizione morfologica: scodella con orlo esternamen-te ingrossato. Vicino all’orlo è presente una scanalatura.Produzione: D2.ø orlo = 26 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 13419).Riferimento bibliografico:– forma che ricorda i tipi Hayes 87B, in ATL., tav.

XXXIX, n. 8, p. 91; datazione: inizio VI secolo d.C.Forma prodotta in sigillata africana D2.

3.10 – N. inv. SA 1004Descrizione morfologica: grande scodella con bordoingrossato, arrotondato e leggermente introflesso.Produzione: D2.ø orlo = 34 cm.Posizione stratigrafica: residuo in strati di seconda metàVII-VIII secolo d.C. (US 10119).Riferimento bibliografico:– potrebbe trattarsi di una variante della Hayes 104C,

in ATL., tav. XLII, n. 7-XLIII, n. 8, p. 95; datazione:550-625. Forma prodotta in sigillata africana D2.

3.11 – N. inv. SA 3Descrizione morfologica: scodella con orlo arrotonda-to, poco ingrossato, caratterizzato internamente da unascanalatura.Produzione: D2.ø orlo = 36 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII d.C. (US 13355,13376).Riferimento bibliografico:– forma Hayes 104C, in ATL., tav. XLIII, n. 2, p. 95;

datazione: 550-625 d.C. Forma prodotta in sigillataafricana D2.

3.12 – N. inv. SA 13Descrizione morfologica: scodella con orlo ingrossato conincavo interno. Vicino all’orlo è presente una scanalatura.Produzione: D2.ø orlo = 36 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 13317).Riferimento bibliografico:– variante della forma Hayes 105, in ATL., tav. XLIV,

n. 2 e p. 96; datazione: 580/600-660 e oltre. Formaprodotta in sigillata africana D2.

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Piatti3.13 – N. inv. SA9Descrizione morfologica: piatto con orlo indistinto dallaparete. Pareti a quarto di cerchio.Produzione: D1.ø orlo = 25 cm.Posizione stratigrafica: residuo in strati di seconda metàVII-VIII secolo d.C. (US 10050).Riferimento bibliografico:– variante della forma Lamboglia 9A, in ATL., tav.

XXXVI, n. 3, p. 85; datazione: 375-440 d.C. Formaprodotta in sigillata africana D1.

Coppe3.14 – N. inv. SA205Descrizione morfologica: coppa con orlo ingrossato epiatto.Produzione: A2.ø orlo = 18 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 4190).Riferimento bibliografico:– forma Lamboglia 3a, in ATL. tav. XVI, n. 8, p. 32;

datazione: metà II-III secolo d.C. Forma prodotta insigillata africana A2.

3.15 – N. inv. SA11Descrizione morfologica: coppa con orlo rivolto al-l’esterno, a tesa piana, solcata da una scanalatura.Produzione: A2.ø orlo = 22 cm.Posizione stratigrafica: residuo in strati di seconda metàVII-VIII secolo d.C. (US 13315).Riferimento bibliografico:– ATL., tav. XVII, 13, p. 34., forma Lamboglia 35; da-

tazione: 220-fine III secolo d.C. Forma prodotta insigillata africana A2.

3.16 – N. inv. SA8Descrizione morfologica: coppa con orlo a tesa piano,leggermente inclinata verso il basso, con margine infe-riore arrotondato.Produzione: D.ø orlo = 17 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 3118, 10043, 10199, 13380).Riferimento bibliografico:– forma Hayes 94, in ATL., tav. LI, n. 11, p. 110; data-

zione: tardo V-inizio VI secolo d.C. Forma prodottain sigillata africana D.

3.17 – N. inv. SA10Descrizione morfologica: coppa con orlo a mandorla.Produzione: D2.ø orlo = 18 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.C.(US 13335, 13342, 13363, 13378).Riferimento bibliografico:– forma Hayes 99, in ATL., tav. L, n. 11, p. 109; datazione:

510-540 d.C. Forma prodotta in sigillata africana D2.

CERAMICA PER USI VARI

Vasi a listello3.18 – N. inv. SA1001Descrizione morfologica: vaso a listello con breve orloarrotondato, con listello largo e ricurvo.Produzione: D2.ø orlo = 28 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 13301).Riferimento bibliografico:– forma Hayes 91B, in ATL., tav. XLVIII, n. 13, p.

105; datazione: 450-530 d.C. Forma prodotta insigillata africana D2.

3.19 – N. inv. SA1002Descrizione morfologica: vaso a listello con listellobreve con incurvatura appena accennata.Produzione: D2.ø orlo = non id.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 13304).Riferimento bibliografico:– simile alla forma Hayes 91C, in ATL., tav. XLIX, 6,

p. 105; datazione: 530-600 d.C. Forma prodottain sigillata africana D2.

CERAMICA AFRICANA DA CUCINA

Tegami3.20 – N. inv. SA1, 1Descrizione morfologica: fondo convesso, solcato dastriature concentriche.ø orlo = non id.Posizione stratigrafica: residuo in strati di secondametà VII-VIII secolo d.C. (US 13302).Riferimento bibliografico:– forma Lamboglia 10A, in ATL., tav. CVI, n. 10, p.

217; datazione: prima metà II-fine IV/inizi V secolod.C. Forma prodotta in ceramica africana a patinacinerognola, politura a bande, vernice o ingobbio.

Casseruole3.21 – N. inv. SA200Descrizione morfologica: casseruola con orlo ingros-sato, con alloggio per il coperchio. Superficie esternacoperto da una patina cinerognola.ø orlo = 17 cm.Posizione stratigrafica: residuo in strati di prima metàVII secolo d.C. (US 13385).Riferimento bibliografico:– forma Ostia III, fig. 267, in ATL., tav. CVII, n. 6, p.

218; datazione: prima metà II-inizio V secolo d.C.Forma prodotta in ceramica africana a patina cine-rognola, politura a bande o ingobbio.

Piatti-coperchio3.22 – N. inv. SA7, 4Descrizione morfologica: piatto coperchio con orlopendulo, ingrossato e superiormente piatto.ø orlo = 22-32 cm.

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Posizione stratigrafica: residuo in strati di prima metàVII-VIII secolo d.C. (US 13373, 13407).

3.23 – N. inv. SA202Descrizione morfologica: piatto coperchio con orlopendulo superiormente piatto.ø orlo = 17 cm.Posizione stratigrafica: residuo in strati di prima metàVII secolo d.C. (US 3059).

3.24 – N. inv. SA204Descrizione morfologica: piatto coperchio con orloingrossato.ø orlo = non id.Posizione stratigrafica: residuo in strati di IX secolod.C. (US 4148).Riferimento bibliografico:– simile alla forma Ostia I, fig. 261, in ATL., tav. CIV, n. 7,

p. 212; datazione: età antonina-inizi V secolo d.C. For-

ma prodotta in ceramica africana con politura a bandeo ingobbio, ed orlo annerito, o con politura a strisce.

MOTIVI DECORATIVI DELLA SIGILLATA AFRICANA

3.25 – N. inv. 13717Descrizione: ramo di palma.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 13717).Riferimento bibliografico:– stampo n. 116, in ATL., tav. LVIIb, n. 64, p. 127.

3.26 – N. inv. 15002Descrizione: cerchi concentrici dentellati.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US10522).Riferimento bibliografico:– stampo n. 20, in ATL., tav. LVIa, n. 32, p. 125.

CERAMICA AFRICANA, N. min.

Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIII Mod.

Ceramica da mensa: sigillata africana

SCODELLEn.inv. SA25 3.1 0 0 0 0 0 1 0 0n.inv. SA1M 3.2 0 0 0 0 0 1 0 0n.inv. SA12 3.3 0 0 0 1 0 0 0 0n.inv. SA15 3.4 0 0 1 1 1 0 0 0n.inv. SA201 3.5 0 0 0 0 0 1 0 0n.inv. SA52 3.6 0 0 0 0 0 0 0 1n.inv. SA20=27=28 3.7 0 0 0 1 0 0 1 1n.inv. SA1005 3.8 0 1 0 0 0 0 0 0n.inv. SA1004 3.9 0 0 0 1 0 0 0 0n.inv. SA3 3.10 0 0 1 1 0 0 0 0n.inv. SA13 3.11 0 0 0 1 0 0 0 0n.inv. SA15003 3.12 0 0 1 0 0 0 0 0PIATTIn.inv. SA9 3.13 0 0 0 1 0 0 0 0COPPEn.inv. SA205 3.14 0 0 0 1 0 0 0 0n.inv. SA11 3.15 0 0 0 1 0 0 0 0n.inv. SA8 3.16 0 1 2 1 0 0 0 0n.inv. SA10 3.17 0 0 1 3 0 0 0 0Ceramica per usi variVASI A LISTELLOn.inv. SA1001 3.18 0 0 0 1 0 0 0 0n.inv. SA1002 3.19 0 0 0 1 0 0 0 0TOT 0 2 6 15 1 3 1 2

Ceramica da cucina Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIII Mod.TEGAMIn.inv. SA1,1 3.20 0 0 0 2 0 0 0 0CASSERUOLEn.inv. SA200 3.21 0 0 1 0 0 0 0 0PIATTI-COPERCHIOn.inv. SA7,4 3.22 0 0 2 1 0 0 0 0n.inv. SA202 3.23 0 0 1 0 0 0 0n.inv. SA204 3.24 0 0 0 0 1 0 0 0TOT 0 0 4 5 1 0 0

Motivi decorativi della sigillata africana

Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIII Mod.

n.inv. US 13717 3.25 0 1 0 0 0 0 0 0n.inv. 15002 3.26 0 0 1 0 0 0 0 0TOT 0 1 1 0 0 0 0 0

Tab. 1

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Motivi decorativi della sigillata africana

Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIII Mod.

13717 3.25 0 100 0 0 0 0 0 015002 3.26 0 0 100 0 0 0 0 0TOT 0 100 100 0 0 0 0 0

Tab. 2

SIGILLATA Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIII Mod.Ceramica da mensa: sigillata africanaSCODELLESA25 3.1 0 0 0 0 0 33,3 0 0SA1M 3.2 0 0 0 0 0 33,3 0 0SA12 3.3 0 0 0 6,7 0 0 0 0SA15 3.4 0 0 16,7 6,7 100 0 0 0SA201 3.5 0 0 0 0 0 33,3 0 0SA52 3.6 0 0 0 0 0 0 0 0SA20=27=28 3.7 0 0 0 6,7 0 0 100 0SA1005 3.8 0 50 0 0 0 0 0 0SA1004 3.9 0 0 0 6,7 0 0 0 0SA3 3.10 0 0 16,7 6,7 0 0 0 0SA13 3.11 0 0 0 6,7 0 0 0 0SA15003 3.12 0 0 16,7 0 0 0 0 0PIATTISA9 3.13 0 0 0 6,7 0 0 0 0COPPESA205 3.14 0 0 0 6,7 0 0 0 0SA11 3.15 0 0 0 6,7 0 0 0 0SA8 3.16 0 50 33,3 6,7 0 0 0 0SA10 3.17 0 0 16,7 20 0 0 0 0Ceramica per usi variVASI A LISTELLOSA1001 3.18 0 0 0 6,7 0 0 0 0SA1002 3.19 0 0 0 6,7 0 0 0 0TOT 0 100 100 100 100 100 100 0

Tab. 4

Ceramica da cucina Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIII Mod.TEGAMISA1,1 3.20 0 0 0 75 0 0 0 0CASSERUOLESA200 3.21 0 0 25 0 0 0 0 0PIATTI-COPERCHIOSA7,4 3.22 0 0 50 25 0 0 0 0SA202 3.23 0 0 25 0 0 0 0 0SA204 3.24 0 0 0 0 100 0 0 0TOT 0 0 100 100 100 0 0 0

Tab. 3

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Tav. 1 – Sigillata africana: ceramica da mensa.

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Tav. 3 – Sigillata africana: ceramica per usi vari.

Tav. 2 – Sigillata africana: ceramica da mensa.

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Tav. 4 – Sigillata africana: ceramica da cucina.

Tav. 5 – Sigillata africana: motivi decorativi.

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2. ACROMA DEPURATA E SEMIDEPURATA (4)15

2.1. Acroma depurata

L’acroma depurata è attestata con un totale di 7932frammenti, pari a 1147 forme, calcolate in base alnumero minimo.L’analisi macroscopica degli impasti ha permessodi individuarne 8 tipi differenti (D1-D8), tra i qua-li ne spicca uno, il D1, che risulta il più attestato,con percentuali, calcolate in base al numero mini-mo, mediamente pari al 61,9% per tutto l’arco cro-nologico che va dalla fine del V al XIII secolo d.C.Attestazioni che si aggirano intorno al 10% sonocaratteristiche anche del D2, 3 e 4, mentre gli al-tri cinque impasti compaiono con percentuali chevariano dallo 0,4 al 6,8 %: se il D5 è documenta-to tra la fine del V e il XIII secolo, il D6 è utilizza-to tra il periodo III e VII, il D4 tra il II e il VII, ilD7 tra il III e il V e il D8 nel IV e nel V.Prendendo in considerazione il rapporto impasto-forme prodotte si nota come il D1 risulti quelloutilizzato per il maggior numero di tipi ceramici:con esso si foggiano scodelle, coppe, bicchieri,brocche, boccali, orcioli, coperchi, doliola, vasi alistello, bacili e catini, mentre con gli altri impastisi realizzano campionari di forme più limitati.Rispetto alle altre classi ceramiche, l’acroma depu-rata risulta quella maggiormente attestata solo a par-tire dal IX secolo d.C., quando i prodotti di migliorequalità, quali erano stati quelli verniciati, ingobbiatio con colature rosse, erano ormai scomparsi dallacircolazione. Dal IX secolo d.C. essa assumerà poiuna netta superiorità, in termini di numeri di forme,anche rispetto ai prodotti grossolani da cucina.

2.1.1 CATALOGO DEGLI IMPASTI

Qui di seguito è presentato il catalogo degli impastidell’acroma depurata. Per questa classe, come per lealtre, le descrizioni sono state elaborate osservando lafrattura fresca dei frammenti con un microscopio ste-reoscopico a 20-40 ingrandimenti16. A future campa-gne di analisi archeometriche rimandiamo un più det-tagliato studio degli impasti.

Impasto: AD1Classe: acroma depurata.Durezza: molto duro.Superficie: liscia.Frattura: subconcoidale.

SmagranteFasi identificate: nessunaDimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: marrone chiaroAnnotazioni: –

Pori%: 5Forma: irregolare

Impasto: AD2Classe: acroma depurataDurezza: duroSuperficie: liscia e farinosaFrattura: subconcoidale

SmagranteFasi identificate: nessunaDimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: arancioneAnnotazioni: –

Pori%: 5Forma: tubolare

AD, N. min. PII PIII PIV PV PVI PVIIAD1 17 69 128 167 138 139AD2 3 38 17 26 6 20AD3 5 19 15 20 10 8AD4 2 9 24 34 16 15AD5 1 11 3 3 3 2AD6 0 7 12 17 4 12AD7 0 8 13 4 0 5AD8 0 0 1 1 0 2TOT 28 161 213 272 177 203

AD, % PII PIII PIV PV PVI PVIIAD1 60,7 42,9 60,1 61,4 78,0 68,5AD2 10,7 23,6 8,0 9,6 3,4 9,9AD3 17,9 11,8 7,0 7,4 5,6 3,9AD4 7,1 5,6 11,3 12,5 9,0 7,4AD5 3,6 6,8 1,4 1,1 1,7 1,0AD6 0,0 4,3 5,6 6,3 2,3 5,9AD7 0,0 5,0 6,1 1,5 0,0 2,5AD8 0,0 0,0 0,5 0,4 0,0 1,0TOT 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Tab. 5

Tab. 6

15. L’acroma semidepurata è stata raggruppata nello stessocapitolo dedicato alle acrome depurate poiché, molto pro-babilmente, le caratteristiche della prima classe, cioè la pre-senza di rari inclusi, derivano semplicemente da un imper-fetto procedimento di depurazione delle stesse argille usa-te nella seconda. Quanto detto sembra confermato anchedalla constatazione che con gli impasti depurati e semide-purati sono foggiati i medesimi tipi ceramici.16. Ringrazio Francesco Cini per l’aiuto che mi ha dato nel-l’osservazione al microscopio e nella descrizione degli impasti.

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Impasto: AD3

Classe: acroma depurataDurezza: duroSuperficie: liscia, farinosaFrattura: subconcoidale

SmagranteFasi identificate: raro quarzo e piccole scorieDimensioni: < 1 mm%: 10Arrotondamento: medioArea geologica generale: –

Corpo argillosoColore: bianco-cremaAnnotazioni: –

Pori%: 10Forma: irregolare

Impasto: AD4

Classe: acroma depurataDurezza: molto duroSuperficie: scabroFrattura: irregolare

SmagranteFasi identificate: nessunaDimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: neroAnnotazioni: –

Pori%: 10Forma: tubolare

Impasto: AD5

Classe: acroma depurataDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: subconcoidale

SmagranteFasi identificate: nessunaDimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: grigioAnnotazioni: –

Pori%: 5Forma: irregolare

Impasto: AD6

Classe: acroma depurataDurezza: molto duroSuperficie: scabroFrattura: irregolare

SmagranteFasi identificate: nessunaDimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: rosaAnnotazioni: –

Pori%: 5Forma: irregolare

Impasto: AD7

Classe: acroma depurataDurezza: duroSuperficie: liscia, farinosaFrattura: liscia

SmagranteFasi identificate: –Dimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: arancione chiaroAnnotazioni: –

Pori%: 5Forma: irregolare

Impasto: AD8Classe: acroma depurataDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: liscia

SmagranteFasi identificate: nessunaDimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: marrone chiaroAnnotazioni: –

Pori%: 5Forma: irregolare

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2.1.2 I TIPI MORFOLOGICI

Tra la fine del V e la metà del VI secolo d.C. leforme in acroma depurata attestate a Siena com-prendono il grande vaso con listello estroflessoverso l’alto (4.47) e l’orciolo con orlo dritto edestroflesso, e corpo piriforme (4.22).Il quadro morfologico si arricchisce nel periodoIII, tra la seconda metà del VI e l’inizio del VIIsecolo d.C., quando tra le forme aperte compaio-no scodelle con orlo introflesso (4.3), coperchitroncoconici (4.41-43) e bacili, a tesa orizzontaleintroflessa (4.51), e tra le forme chiuse inizianoad essere attestati orcioli con orlo a tesa orizzon-tale e corpo probabilmente piriforme (4.23), conorlo ingrossato ed estroflesso, superiormente piat-to (4.24), con collo stretto e orlo estroflesso, in-grossato ed arrotondato (4.25), o carenato, coninsellatura per il coperchio (4.26), e brocche conansa ad orecchia (4.9).I fondi possono essere ad anello con piede arro-tondato (4.65-66), modanato (4.68) o piatti (4.74).Le anse rinvenute sono del tipo a bastoncello(4.94), a nastro semplice (4.103), a nastro stretto(4.98, 99, 100) e con solcatura centrale (4.102).Nel periodo successivo, databile nel corso dellaprima metà del VII secolo d.C., compaiono, tra leforme per la mensa, le scodelle con orlo estrofles-so (4.1), le coppe con orlo ingrossato esternamente(4.6) e le brocche con ansa complanare all’orlo(4.10).Altre forme attestate sono i vasi con breve listelloposto poco al di sotto dell’orlo (4.48) oppure oriz-zontale (4.49), i bacili con pareti lisce, a tesa oriz-zontale (4.52,3) o filettate (4.57) e un vaso tron-coconico con bordo ingrossato, estroflesso e su-periormente piatto (4.63).Il vasellame per la dispensa comprende invece or-cioli con orlo a tesa orizzontale e bordo ingrossa-to ed arrotondato (4.27), con orlo estroflesso ebordo arrotondato (4.28), estroflesso a mandorla(4.29), breve, ingrossato e superiormente piatto(4.30), ingrossato, estroflesso e superiormentepiatto (4.31) o molto estroflesso ed indistinto(4.32).I fondi sono del tipo ad anello modanato (4.69-70 e 72) e con pareti steccate (4.76-77).Varie sono le tipologie di anse rinvenute: a torti-glione (4.93), a nastro stretto solcato (4.97) o sem-plice (4.104).Sono attestate anche le prime decorazioni incise acrudo. Si tratta in genere di motivi sinusoidali(4.112), a volte delimitati da due linee parallele(4.114), oppure composti da una sequenza di ele-menti ad “U” (4.113).Nel periodo successivo, tra seconda metà VII eVIII secolo d.C., la mensa, oltre a prevedere sco-delle con orlo estroflesso (4.2) o introflesso ad

imitazione dei modelli in sigillata africana tipoHayes 61 (4.4), si arricchisce del bicchiere conorlo indistinto, arrotondato e leggermente intro-flesso (4.7), mentre tra le forme chiuse comparela brocca con ansa a nastro impostata poco sottol’orlo (4.11).La dispensa è invece sempre dominata dagli or-cioli (4.32, 33, 35,36), a volte decorati con fascidi tre linee sinusoidali incise (4.34), associati acoperchi troncoconici, con presa a disco (4.44).Tra le altre forme ceramiche di questo periodocompaiono poi i bacili con orlo introflesso, in-grossato e superiormente piatto (4.54).I fondi sono in genere ad anello (4.67), con paretilucidate a stecca (4.77-79) o lisce (4.81, 82, 83,84).Le anse continuano ad essere attestate con il tipoa tortiglione (4.93) e a nastro stretto semplice(4.103, 5, 6).Tra i motivi decorativi è ora documentata la lette-ra “A” graffita, con tratto spezzato verso il basso,rinvenuta su un frammento di forma chiusa inacroma depurata (4.108). Lettere simili si trova-no spesso su anfore africane di area tunisina tipoKeay LII, datate alla fine del VI secolo d.C., confunzione benaugurale. Sono stati poi rinvenutibolli impressi con motivi a scacchiera entro cer-chio impresso a crudo (4.109) o fasci di linee in-trecciate (4.110) o parallele (4.111). Continuanoad essere attestate le onde incise sormontate dauna serie di unghiate (4.115), le tre linee sinusoi-dali orizzontali (4.116) e quello verticali ed irre-golari (4.117).Con il passaggio al IX secolo d.C. il panorama diforme sembra ridursi per assumere i caratteri tipi-ci del repertorio ceramico dei secoli centrali delmedioevo.Sulla mensa compaiono solo grandi brocche conansa a nastro impostata all’altezza dell’orlo (4.12-15, 17) ed il bicchiere con orlo ingrossato interna-mente, arrotondato e leggermente introflesso (4.8),mentre nella dispensa sono presenti gli orcioli conorlo estroflesso e labbro caratterizzato da un’insel-latura interna (4.37), i coperchi troncoconici (4.45),con presa a disco (4.44) e i piccoli doliola con orloa fascia introflesso (4.40). Sull’ansa delle brocchesi rinvengono anche i primi bolli impressi a formadi cerchio con inscritto un punto centrale (4.14).Tra le forme aperte sono poi attestati il vaso conlistello quasi atrofizzato (4.50), che probabilmen-te proprio ora inizia ad essere sostituito dai catinitroncoconici con bordo ingrossato e superiormen-te piatto (4.60), o con orlo a tesa leggermenteestroflesso (4.61), i bacili con orlo introflesso eingrossato, con superficie esterna filettata (4.58),o con orlo introflesso, ingrossato e superiormen-te piatto (4.54), e l’imbuto (4.46).

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I fondi sono steccati (4.78), con pareti lisce, dritteed estroflesse (4.81), fini (4.83, 86) o di grandespessore, appena distinti (4.84) e a volte moltoestroflesse (4.85).Le anse sono in genere del tipo a nastro stretto espesso (4.103).Tra i motivi decorativi domina quello sinusoidaleinciso a crudo al di sotto di un fascio di linee pa-rallele (4.119).Tra X e XII secolo d.C. le forme per la mensa siriducono ulteriormente e comprendono la broccacon ansa impostata all’altezza dell’orlo (4.16-17),a volte molto larga (4.18), e la scodella con bordoingrossato esternamente, a sezione triangolare(4.5).Tra la ceramica per usi vari sono ancora attestatii catini troncoconici (4.62) e i bacili con orlo in-troflesso, ingrossato e superiormente piatto(4.55).I fondi sono con pareti dritte ed estroflesse, filet-tate e tagliate a coltello in prossimità del fondo(4.89).Per il XIII secolo d.C. infine il quadro delle formeappare più incerto per l’esiguità delle stratigrafiedatabili a questo periodo che hanno restituitomateriali ceramici.Tra le forme aperte compaiono i bacili con orlointroflesso, ingrossato e superiormente piatto(4.56), probabilmente residui, e il vaso troncoco-nico con bordo indistinto (4.64); tra le chiuse ini-ziano a comparire i boccali con corpo piriformeed ansa a nastro impostata all’altezza dell’orlo(4.20-21).Nella dispensa ritroviamo gli orcioli, del tipo conorlo estroflesso e bordo ingrossato ed esternamen-te piatto (4.39).I fondi sono piatti, di piccole dimensioni, con pa-reti esternamente filettate e tagliate a coltello inprossimità del fondo (4.90).

2.1.3 CONFRONTI CON ALTRI CONTESTI URBANI

DELL’ETRURIA CENTRO-SETTENTRIONALE

In epoca tardoantica, tra IV e V secolo d.C., ilpanorama degli oggetti in acroma depurata atte-stato nelle città dell’Etruria settentrionale è mol-to influenzato, specie per quanto riguarda le for-me aperte, dai contenitori importati dall’Africa: iltipo più comune è infatti rappresentato dalla sco-della foggiata sul modello della Hayes 61, che vieneaffiancata da coppette carenate, piattini, brocchemono o biansate, bottiglie, contenitori a boccalarga, olle e coperchi17.

Più difficile è definire l’evoluzione di questa classetra il VI e il VII d.C., quando l’unico contesto ur-bano edito in cui è stato rinvenuto vasellame acro-mo depurato databile a questo periodo è quello diFiesole, dove, nell’area compresa tra il teatro e iltempio romano, sono state trovate bottiglie concollo stretto e decorazione incisa con fasci di lineeparallele o ondulate, che facevano parte del corre-do di alcune tombe di età longobarda18.Tra VIII e IX secolo d.C. abbiamo a disposizionequalche dato in più grazie agli scavi archeologicirealizzati a Pisa19 e Grosseto20: tra le forme docu-mentate compaiono le brocche, i boccali e gli or-cioli, spesso caratterizzati dalla presenza dell’ani-ma grigia.Il quadro si fa poi ancora più ricco tra il X e l’XIsecolo d.C. quando sono attestati brocche e boc-cali trilobati, con ansa a nastro complanare al bor-do, ed iniziano ad essere prodotti i primi anfora-cei a collo estroflesso ed orlo smussato a becco dicivetta21. Il salto di qualità nella produzione sem-bra comunque databile non prima della secondametà dell’XI secolo d.C., quando anche il tipo dicottura del vasellame acromo depurato risulteràcostantemente ossidante22.

2.2 Acroma semidepurata

L’acroma semidepurata è attestata con un totaledi 561 frammenti, pari a 188 forme, calcolate inbase al numero minimo.L’analisi macroscopica degli impasti ha permessodi individuarne ben 12 tipi differenti (ASD1-12),tra i quali spiccano l’ASD2, nel periodo II, e l’ASD3in tutti gli altri periodi, attestati con percentualiche in media si aggirano intorno al 41,1%.Gli altri impasti sono attestati:

– l’ASD11 e 8 solo nel periodo III;– l’ASD4 dal periodo II al V;– l’ASD12 solo nel periodo VII;– l’ASD5 dal periodo III al VI;– l’ASD7 dal periodo III al V;– l’ASD6 dal periodo III al VII;– l’ASD1 solo nel periodo V;– l’ASD9 nel periodo VI e VII.

Anche per le acrome semidepurate l’impasto mag-giormente attestato è quello con il quale si foggianoil maggior numero di forme: orcioli, catini e co-perchi.

18. Cfr. FRANCOVICH 1984.19. Cfr. MENCHELLI 1993.20. Cfr. FRANCOVICH, GELICHI 1980, p. 189.21. Per Pistoia cfr. VANNINI 1985, II, 1, Atl., pp. 376-390.22. Cfr. BERTI, MENCHELLI 1998, pp. 331-332.

17. Per Fiesole cfr. BARONCELLI, PATERA, PELLEGRINESCHI 1990,pp. 200-201; per Pistoia cfr. DEGLI INNOCENTI 1985e, pp.335-338.

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2.2.1 CATALOGO DEGLI IMPASTI

Impasto: ASD1Classe: acroma semidepurataDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: piana

SmagranteFasi identificate: quarzo, calciteDimensioni: < 0,5 mm%: 15Arrotondamento: medioArea geologica generale: non id.

Corpo argillosoColore: rosaAnnotazioni: –

Pori%: 10-15Forma: rotondi e allungati

Impasto: ASD2Classe: acroma semidepurataDurezza: duroSuperficie: scabraFrattura: piana

SmagranteFasi identificate: elementi litici (scisto)Dimensioni: < 0,5 mm

%: 15Arrotondamento: medio-bassoArea geologica generale: non id.

Corpo argillosoColore: rossoAnnotazioni: –

Pori%: 20Forma: regolari

Impasto: ASD3Classe: acroma semidepurataDurezza: duroSuperficie: scabraFrattura: piana

SmagranteFasi identificate: quarzoDimensioni: < 0,5 mm%: 15-20Arrotondamento: medioArea geologica generale: non id.

Corpo argillosoColore: arancione-rosatoAnnotazioni: anima grigia

Pori%: 25Forma: regolari

Impasto: ASD4Classe: acroma semidepurataDurezza: duroSuperficie: liscioFrattura: piana

SmagranteFasi identificate: calciteDimensioni: < 0,5 mm%: 15-20Arrotondamento: medioArea geologica generale: non id.

Corpo argillosoColore: rossoAnnotazioni: –

Pori%: 5-10Forma: allungati

Impasto: ASD5Classe: acroma semidepurataDurezza: duroSuperficie: liscioFrattura: piana

SmagranteFasi identificate: quarzoDimensioni: < 2 mm%: 10

ASD, N. min. PII PIII PIV PV PVI PVII PVIIIASD1 0 0 0 2 0 0 0ASD2 4 9 3 7 1 4 0ASD3 1 26 14 16 13 6 1ASD4 4 8 3 1 0 0 0ASD5 0 4 1 7 1 0 1ASD6 0 5 4 4 1 4 0ASD7 0 6 1 6 0 0 0ASD8 0 2 0 5 0 0 0ASD9 0 0 0 0 2 2 0ASD10 1 0 0 0 0 0 0ASD11 0 1 0 0 0 0 0ASD12 0 0 0 0 0 1 0TOT 10 61 26 48 18 17 2

ASD, % PII PIII PIV PV PVI PVII PVIIIASD1 0,0 0,0 0,0 4,2 0,0 0,0 0,0ASD2 40,0 14,8 11,5 14,6 5,6 23,5 0,0ASD3 10,0 42,6 53,8 33,3 72,2 35,3 50,0ASD4 40,0 13,1 11,5 2,1 0,0 0,0 0,0ASD5 0,0 6,6 3,8 14,6 5,6 0,0 50,0ASD6 0,0 8,2 15,4 8,3 5,6 23,5 0,0ASD7 0,0 9,8 3,8 12,5 0,0 0,0 0,0ASD8 0,0 3,3 0,0 10,4 0,0 0,0 0,0ASD9 0,0 0,0 0,0 0,0 11,1 11,8 0,0ASD10 10,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0ASD11 0,0 1,6 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0ASD12 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 5,9 0,0TOT 100 100 100 100 100 100 100

Tabb. 7-8

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Arrotondamento: medioArea geologica generale: non id.

Corpo argillosoColore: arancioneAnnotazioni: –

Pori%: 5Forma: allungati

Impasto: ASD6Classe: acroma semidepurataDurezza: duroSuperficie: liscioFrattura: piana

SmagranteFasi identificate: quarzo, rara calciteDimensioni: < 2 mm%: 10Arrotondamento: medio-altoArea geologica generale: non id.

Corpo argillosoColore: rossoAnnotazioni: anima grigia

Pori%: 25Forma: irregolare

Impasto: ASD7Classe: acroma semidepurataDurezza: duroSuperficie: scabroFrattura: irregolare

SmagranteFasi identificate: calciteDimensioni: < 1 mm%: 20Arrotondamento: altoArea geologica generale: non id.

Corpo argillosoColore: rossoAnnotazioni: –

Pori%: 25Forma: irregolari

Impasto: ASD8Classe: acroma semidepurataDurezza: duroSuperficie: scabroFrattura: irregolare

SmagranteFasi identificate: pirosseni vulcanici, quarzoDimensioni: < 2 mm%: 25Arrotondamento: medio-basso

Area geologica generale: prossimità di rocce vulcaniche

Corpo argillosoColore: rosso-arancioAnnotazioni: –

Pori%: 10Forma: allungati, talvolta con cristalli di calcite

Impasto: ASD9Classe: acroma semidepurataDurezza: duroSuperficie: scabroFrattura: piana

SmagranteFasi identificate: quarzoDimensioni: < 1 mm%: 60Arrotondamento: medio-bassoArea geologica generale: prossimità di sabbie quarzosee ricche di caolinite

Corpo argillosoColore: biancoAnnotazioni: –

Pori%: 5Forma: tubolari

Impasto: ASD10Classe: acroma semidepurataDurezza: duroSuperficie: scabroFrattura: irregolare

SmagranteFasi identificate: calcite, quarzoDimensioni: < 2 mm%: 20Arrotondamento: medio-altoArea geologica generale: non id.

Corpo argillosoColore: rossoAnnotazioni: –

Pori%: 10Forma: irregolare

Impasto: ASD11Classe: acroma semidepurataDurezza: duroSuperficie: liscioFrattura: subconoidale

SmagranteFasi identificate: calcite, quarzoDimensioni: < 1 mm%: 10-15Arrotondamento: medio-bassoArea geologica generale: non id.

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Corpo argillosoColore: grigio scuroAnnotazioni: –

Pori%: non visibiliForma: –

Impasto: ASD12Classe: acroma semidepurataDurezza: duroSuperficie: liscioFrattura: irregolare

SmagranteFasi identificate: calcite, quarzoDimensioni: < 3 mm%: 10Arrotondamento: altoArea geologica generale: non id.

Corpo argillosoColore: arancioneAnnotazioni: –

Pori%: 5-10Forma: irregolari e tubolari

2.2.2 I TIPI MORFOLOGICI

Tra la seconda metà del VI e l’inizio del VII secolod.C. le forme in acroma semidepurata compren-dono orcioli con orlo ingrossato ed estroflesso,superiormente piatto (4.24), a tesa orizzontale ecorpo probabilmente piriforme (4.23) e con collostretto e orlo estroflesso, ingrossato ed arroton-dato (4.25).Nello scavo sono state trovate anche alcune anse,del tipo a nastro stretto (4.100, 98), foggiate conimpasti semidepurati che inducono ad ipotizzarel’esistenza di boccali o orcioli ansati.I fondi sono in genere di grandi dimensioni adanello sagomato (4.68).Nel periodo III compare anche il coperchietto concorpo piatto e presa cilindrica (4.43), mentre trale forme chiuse continua ad essere attestato l’or-ciolo con orlo ingrossato ed estroflesso, superior-mente piatto (4.24) o con orlo carenato, con in-sellatura per il coperchio (4.26).Nella prima metà del VII secolo i fondi sono piat-ti con pareti lisce (4.82) o steccate (4.77).Con il periodo successivo, tra la seconda metà delVII e l’VIII secolo d.C., le forme foggiate con questiimpasti rimangono sostanzialmente simili: in par-ticolare sono attestati il coperchio troncoconico,con presa a disco (4.44).I fondi sono piatti con pareti lisce (4.81).Il panorama delle forme in acroma semidepuratasi riduce ulteriormente nel IX secolo d.C., quan-

do con questo tipo di impasto sono foggiati sol-tanto coperchi troncoconici con presa a disco(4.44) e forme caratterizzate da fondi piatti digrande spessore, appena distinto (4.84).Con il X-XII secolo d.C. l’unica forma ancora inuso sarà il catino troncoconico, con orlo ingros-sato e superiormente piatto (4.62).

2.3 Catalogo dei tipi in depurata esemidepurata

CERAMICA DA MENSA

Scodelle

Scodelle con orlo estroflesso

4.1 – N. inv. 146Descrizione morfologica: scodella con pareti verticalie labbro ingrossato, superiormente appiattito.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 18 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US6162).

4.2 – N. inv. 188, 12d.Descrizione morfologica: scodella con pareti verticalie labbro assottigliato ed estroflesso.Produzione: AD2.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 14 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 6224, 13371).

Scodelle con orlo introflesso

4.3 – N. inv. 31Descrizione morfologica: scodella con orlo indistinto,arrotondato e leggermente introflesso.Produzione: AD1, AD2, AD3, AD7.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 8, 18, 20, 26 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 3059, 4190, 4226, 4232, 6251, 10154,18676).

4.4 – N. inv. 19

Descrizione morfologica: scodella con pareti verti-cali e labbro ingrossato ed introflesso. Si tratta diuna forma che imita la scodella in sigillata africanaHayes 61.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 22 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 10007).Riferimento bibliografico:– imita la forma ATL., tav. XXXIV, p. 83, tipo Hayes

61, in sigillata africana; datazione: 325-450 d.C.

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4.5 – N. inv. 321Descrizione morfologica: scodella con orlo ingros-sato esternamente, a sezione triangolare.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 14 cm.Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.C. (US 13227).

Coppe

4.6 – N. inv. 263

Descrizione morfologica: coppa con orlo ingrossatoesternamente.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 10 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C.(US 3118).

Bicchieri

4.7 – N. inv. 348Descrizione morfologica: bicchiere con orlo indistin-to, arrotondato e leggermente introflesso.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 14 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 13305).

4.8 – N. inv. 147Descrizione morfologica: bicchiere con orlo ingros-sato internamente.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 10 cm.Posizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 6114).Riferimento bibliografico:– simile ad una forma in ceramica longobarda, ma

grezza, edita in BROGIOLO, GELICHI 1998b, p. 219,fig. 4, n. 3.; datazione: fine VI-inizio VII secolod.C.;

– forma simile, ma grezza, in PANTÒ 1996, p. 103,fig. 8, n. 1-4; datazione: metà VI-VII secolo d.C.(Piemonte).

Brocche

Brocche con ansa ad orecchia

4.9 – N. inv. 7001Descrizione morfologica: brocca trilobata con deco-razione ad orecchia in corrispondenza dell’attaccodell’ansa.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 13,8 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VIIsecolo d.C. (US 6247).Riferimento bibliografico:– CAMBI, MASCIONE 1998, p. 631-32, fig. 4; datazio-

ne: VI-inizio VII secolo d.C. (Torrita, Siena).

Brocche con ansa a nastro

4.10 – N. inv. 181Descrizione morfologica: brocca con ansa a nastrocomplanare all’orlo.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 10, 12, 14 cmPosizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C.(US 4196, 6101, 18701).Riferimento bibliografico:– MENCHELLI 1993, p. 486, n. 8; datazione: seconda

metà X-metà XIII secolo d.C. (Pisa).

4.11 – N. inv. 133Descrizione morfologica: brocca con ansa a nastroimpostata poco sotto l’orlo.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 8 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 6226).

4.12 – N. inv. 54mDescrizione morfologica: brocca con ansa a nastroimpostata all’altezza dell’orlo, con una curvatura chesupera il bordo.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 11 cm.Posizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 4148).

4.13 – N. inv. R11NDescrizione morfologica: grande brocca con ansa im-postata all’altezza dell’orlo.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 14 cm.Posizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 4148).

4.14 – N. inv. 163Descrizione morfologica: brocca con ansa a nastroimpostata all’altezza del bordo. In prossimità di que-st’ultimo compare un bollo impresso costituito daun cerchio con inscritto un punto centrale.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 10 cm.Posizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 6204).Riferimento bibliografico:– simile in MENCHELLI 1993, p. 486, n. 2; datazione:

VIII-inizi IX secolo d.C. (Pisa).

4.15 – N. inv. 290Descrizione morfologica: brocca trilobata con corpoglobulare e pareti con evidenti segni di lisciatura sul-la superficie esterna.Produzione: AD1, AD2.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 10 cm.Posizione stratigrafica: IX-XII secolo d.C. (US 6157,13233).

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Riferimento bibliografico:– DE MARINIS 1977, tav. XVI, n. 8/97821; datazione:

seconda metà VI-VII secolo d.C. (Valdelsa).

4.16 – N. inv. 291Descrizione morfologica: brocca con larga ansa impo-stata all’altezza dell’orlo, con una curvatura che superail bordo ingrossato ed estroflesso.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 13, 14, 16 (2)23 cmPosizione stratigrafica: IX-XII secolo d.C. (US 3104,6115, 6125, 6143, 6169, 13269).

4.17 – N. inv. 97mDescrizione morfologica: brocca con ansa a nastro com-planare all’orlo.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 11 cm.Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.C. (US 18676).

4.18 – N. inv. 338Descrizione morfologica: brocca/boccale con larga ansaa nastro impostata all’altezza dell’orlo da cui piega im-mediatamente verso il basso.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 12 cm.Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.C. (US 13261).

4.19 – N. inv. 1Descrizione morfologica: grande brocca con corpo pi-riforme e stretto orlo trilobato. Sulla superficie esternadelle pareti sono evidenti i segni di lisciature eseguiteal tornio.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 8,8 cm.Posizione stratigrafica: XIII secolo d.C. (US 10003).

Boccali

4.20 – N. inv. 96mDescrizione morfologica: boccale con stretta ansa anastro impostata all’altezza dell’orlo da cui piega im-mediatemente verso il basso.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 10 cm.Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.C. (US 18676).

4.21 – N. inv. 15Descrizione morfologica: boccale con corpo piriformeed ansa a nastro impostata all’altezza dell’orlo.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 7,2 cm.Posizione stratigrafica: XIII secolo d.C. (10006).

CERAMICA DA DISPENSA

Orcioli4.22 – N. inv. 24mDescrizione morfologica: orciolo con orlo dritto edestroflesso, con corpo piriforme.Produzione: ASD3.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 16 cm.Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.C. (US39033).

4.23 – N. inv. 196Descrizione morfologica: orciolo con orlo a tesa oriz-zontale e corpo probabilmente piriforme.Produzione: AD1, ASD2-3.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 18 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VIIsecolo d.C. (US 4226, 4231, 4190, 6239, 10169).

4.24 – N. inv. 208Descrizione morfologica: orciolo con orlo ingrossatoed estroflesso, superiormente piatto.Produzione: AD1, ASD3.ø orlo = 20 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 3025, 3118, 10199).

4.25 – N. inv. 255Descrizione morfologica: orciolo con collo stretto e orloestroflesso, ingrossato ed arrotondato.Produzione: ASD3, ASD4.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 12 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 3025).

4.26 – N. inv. 145Descrizione morfologica: orciolo con orlo carenato,caratterizzato dall’insellatura per il coperchio.Produzione: AD7, ASD2.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 8, 12 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 3125, 6162).

4.27 – N. inv. 7003Descrizione morfologica: orciolo con orlo a tesa oriz-zontale e bordo ingrossato ed arrotondato.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 32 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US13617).

4.28 – N. inv. 7004Descrizione morfologica: orciolo con orlo estroflessoe bordo arrotondato.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 24 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US10520).

23. Il valore dentro la parentesi indica il numero di oggetticaratterizzati dalle stesse dimensioni del diametro dell’orlo.

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4.29 – N. inv. 10NDescrizione morfologica: orciolo con orlo estroflesso,a mandorla.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 16 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US3118).

4.30 – N. inv. 61mDescrizione morfologica: orciolo con orlo breve, in-grossato e superiormente piatto.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 8 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US10179).Riferimento bibliografico:– simile in STAFFA 1998, pp. 450, fig. 9, n. 32a; data-

zione: V-metà VI secolo d.C. (Abruzzo).

4.31 – N. inv. 135Descrizione morfologica: orciolo con bordo ingrossa-to, estroflesso e superiormente piatto.Produzione: ASD4.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 12 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US10169).

4.32 – N. inv. 224Descrizione morfologica: orciolo di grandi dimensio-ni, con orlo molto estroflesso ed indistinto.Produzione: AD1-2.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 33, 36 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.C.(US 3059, 10044).

4.33 – N. inv. 52Descrizione morfologica: orciolo con orlo estroflesso,con spalla definita esternamente da una solcatura.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 32 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 4213).

4.34 – N. inv. 57Descrizione morfologica: orciolo con orlo caratteriz-zato dall’insellatura per il coperchio. Sulla parte ester-na del labbro è presente un motivo decorativo costitu-ito da un fascio di tre linee sinusoidali incise.Produzione: AD1, AD7.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 30, 32 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 4213).

4.35 – N. inv. 341Descrizione morfologica: orciolo con orlo breve, in-grossato e superiormente appuntito.Produzione: AD1.

Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 26 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 13344).

4.36 – N. inv. 33Descrizione morfologica: orciolo con orlo estroflessoed ingrossato, a sezione triangolare.Produzione: AD4.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 20 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 10118).

4.37 – N. inv. 154Descrizione morfologica: orciolo con orlo estroflessoe labbro caratterizzato da un’insellatura interna.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 17, 24 cm.Posizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 6108, 6143).

4.38 – N. inv. 99mDescrizione morfologica: orciolo con orlo breve, a se-zione triangolare.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 10 cm.Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.C. (US 18676).

4.39 – N. inv. 63mDescrizione morfologica: orciolo con orlo estroflessoe bordo ingrossato ed esternamente solcato.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 23 cm.Posizione stratigrafica: XIII secolo d.C. (US 3146).

Doliola4.40 – N. inv. 59mDescrizione morfologica: piccolo dolium con orlo afascia introflesso.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 34 cm.Posizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 4148).

COPERCHI

4.41 – N. inv. 7Descrizione morfologica: coperchio troncoconico, conorlo ingrossato e distinto superiormente.Produzione: AD1, AD2, AD3, AD5.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 10 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizioVII se-colo d.C. (US 4226, 10044).Riferimento bibliografico:– simile in BARONCELLI, PATERA, PELLEGRINESCHI 1990,

pp. 209-210 e 385, n. 66; datazione: ultimo quartodel I secolo a.C.-prima metà I secolo d.C. (Fiesole,Firenze).

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4.42 – N. inv. 126Descrizione morfologica: coperchio troncoconico conparete superiormente piatta.Produzione: AD1, AD2.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 7 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizioVII se-colo d.C. (US 4231, 4232, 6251).

4.43 – N. inv. 257Descrizione morfologica: coperchietto con corpo piat-to e presa cilindrica.Produzione: AD3, ASD3.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 7 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 6251).

4.44 – N. inv. 68Descrizione morfologica: coperchio troncoconico, conpresa a disco.Produzione: ASD3.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = non id.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-IX secolo d.C.(US 4155, 4175).

4.45 – N. inv. 122Descrizione morfologica: coperchio troncoconico, conorlo indistinto.Produzione: AD1, AD2.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 8,14 cm.Posizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 6033).Riferimento bibliografico:– BARONCELLI, PATERA, PELLEGRINESCHI 1990, p. 210 e

385, n. 67; datazione: I secolo d.C. (Fiesole, Fi-renze).

IMBUTI

4.46 – N. inv. 164Descrizione morfologica: imbuto o coperchio con pa-rete superiore piatta.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = non id.Posizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 6204).Riferimento bibliografico:– imbuti datati ad epoca altomedievale sono stati tro-

vati a Roma, nel deposito di fine VII secolo d.C. del-la Crypta Balbi: cfr. RICCI 2001, p. 300, n. II.3.223;datazione: fine VII secolo d.C.

CERAMICA PER USI VARI

Vasi a listello4.47 – N. inv. 106mDescrizione morfologica: grande vaso con listello estro-flesso verso l’alto.Produzione: ASD3.

Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 28 cm.Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.C. (US39028).

4.48 – N. inv. 1NDescrizione morfologica: piccolo vaso con breve listel-lo posto poco al di sotto dell’orlo.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 18 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US13407).

4.49 – N. inv. 23Descrizione morfologica: vaso con listello orizzontale.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 16 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US10192).

4.50 – N. inv. 106Descrizione morfologica: vaso con listello quasi atro-fizzato.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 29 cm.Posizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 4155).

Bacili4.51 – N. inv. 1001Descrizione morfologica: bacile con orlo introflesso, atesa orizzontale.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 22 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI- inizio VII se-colo d.C. (US 4218).

4.52 – N. inv. 225Descrizione morfologica: bacile con orlo introflesso, atesa orizzontale.Produzione: AD1, AD7.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 22 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US3059, 13383).Riferimento bibliografico:– simile in BARTOLONI 1995, p. 103, fig. 6, n. 3; data-

zione: metà XI – prima metà XII secolo d.C. (Tar-quinia).

4.53 – N. inv. 173Descrizione morfologica: bacile con orlo introflesso.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 22 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US3059).

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4.54 – N. inv. 162Descrizione morfologica: bacile con orlo introflesso,ingrossato, superiormente piatto e distinto interna-mente.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 32 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-IX secolo d.C.(US 6204, 13347).Riferimento bibliografico:– CANTINI 2003a, tipo II.2.11, tav. 22, p. 121; datazio-

ne: seconda metà VIII-XI secolo d.C. (Montarrenti,Siena)

– simile in CIARROCCHI et alii 1998, p. 412, fig. 12, n.7; datazione: VII secolo d.C. (Ostia e Porto).

– simile in HODGES, PATTERSON 1986, p. 19, fig. 4; da-tazione: ante 881 d.C. (S. Vincenzo al Volturno,Molise).

4.55 – N. inv. 102Descrizione morfologica: bacile con orlo introflesso eingrossato.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 32 cm.Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.C. (US 13206).

4.56 – N. inv. 29mDescrizione morfologica: bacile con orlo introflesso,ingrossato e superiormente piatto.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 16 cm.Posizione stratigrafica: residuo in stratigrafie di XIIIsecolo d.C. (US 4156).

Bacili con pareti filettate4.57 – N. inv. 144Descrizione morfologica: bacile con orlo molto intro-flesso e pareti filettate.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 26 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US6162).

4.58 – N. inv. 180Descrizione morfologica: bacile con orlo introflesso eingrossato, con pareti filettate.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 31 cm.Posizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 6185).Riferimento bibliografico:– simile in CANTINI 2003a, tipo II.2.1, tav. 21, p. 120;

datazione: metà VII-seconda metà VIII secolo d.C.(Montarrenti, Siena).

4.59 – N. inv. 30mDescrizione morfologica: bacile con orlo molto intro-flesso e arrotondato, con pareti filettate.Produzione: AD1.

Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 31 cm.Posizione stratigrafica: residuo in stratigrafie post-me-dievali (US 13129).

Catini4.60 – N. inv. 118Descrizione morfologica: catino troncoconico con bor-do ingrossato, superiormente piatto.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 21 cm.Posizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 6033, 6157).

4.61 – N. inv. 114Descrizione morfologica: catino con orlo a tesa, leg-germente estroflesso.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 32 cm.Posizione stratigrafica: IX secolo d.C. (6143).Riferimento bibliografico:– simile in STAFFA, ODOARDI 1996, pp. 204, fig. 31, n.

96; datazione: X-XI secolo d.C. (Abruzzo).

4.62 – N. inv. 189Descrizione morfologica: catino troncoconico, con orloingrossato e superiormente piatto.Produzione: ASD3.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 26 cm.Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.C. (US 6247).

FORME APERTE DI INCERTA FUNZIONE

4.63 – N. inv. 227Descrizione morfologica: vaso troncoconico con bor-do ingrossato, estroflesso e superiormente piatto.Produzione: AD7.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 16 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US3118).Riferimento bibliografico:– simile in STAFFA 1998, pp. 447, fig. 6, n. 24c; data-

zione: V-metà VI secolo d.C. (Valpescara, Abruzzo).

4.64 – N. inv. 268Descrizione morfologica: vaso troncoconico con bor-do indistinto e piede distinto.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 16 cm.Posizione stratigrafica: XIII secolo d.C. (US 3018).

FONDI

Fondi ad anello4.65 – N. inv. 273Descrizione morfologica: fondo ad anello estroflesso.Produzione: AD7.

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Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 7,2 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 3027).

4.66 – N. inv. 233Descrizione morfologica: fondo ad anello.Produzione: AD7.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 4 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 3027).

4.67 – N. inv. 68mDescrizione morfologica: fondo ad anello poco rilevato.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 7 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 10052).

Fondi ad anello sagomato4.68 – N. inv. 36Descrizione morfologica: fondo di grandi dimensioniad anello sagomato.Produzione: AD1, AD2, ASD5.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 24 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 4190, 4231, 4232, 3025).

4.69 – N. inv. 347Descrizione morfologica: piccolo fondo ad anello spessoe sagomato.Produzione: AD1, AD2.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 6, 8, 9 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US3059, 3118, 13203, 13410).

4.70 – N. inv. 222Descrizione morfologica: fondo a spesso anello sago-mato.Produzione: AD2.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 10 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US3059).Riferimento bibliografico:– simile per forma, ma verniciata di rosso in BIANCHI

1990a, p. 182 e 374, n. 74; datazione: fine IV-iniziV secolo d.C. (Fiesole, Firenze).

4.71 – N. inv. 187Descrizione morfologica: fondo ad anello poco rilevato.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 6 cm.Posizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 6146).

Fondi convessi4.72 – N. inv. 339Descrizione morfologica: fondo probabilmente ombe-licato, con anello esterno poco pronunciato.

Produzione: AD6.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 14 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US13382).Riferimento bibliografico:– simile, ma parzialmente ingobbiato, in ARTHUR,

PATTERSON 1994, p. 415, fig. 2, n. 5; datazione: tardoV-inizio VI secolo d.C. (Sessa Aurunca, Campania).

– STAFFA 1991, p. 325, fig. 61, n. 63; datazione: V-VIsecolo d.C. (Pescara).

Fondi piatti con piede distinto4.73 – N. inv. 107mDescrizione morfologica: fondo spesso e piatto, conpiede distinto.Produzione: AD2.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 14 cm.Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.C. (US39028).

4.74 – N. inv. 246Descrizione morfologica: fondo piatto, con piede di-stinto e pareti estroflesse.Produzione: AD1.ø orlo = 8 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 3025).

Fondi con pareti steccate4.75 – N. inv. 209Descrizione morfologica: fondo piatto, con piede di-stinto e pareti a profilo convesso, lucidate a stecca.Produzione: AD2, ASD4, ASD6.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 6, 11 (2) cm.Posizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolo d.C.(US 4231, 10199, 39033).

4.76 – N. inv. 295Descrizione morfologica: fondo piatto di grandi dimen-sioni, con pareti dritte ed estroflesse, lucidate a stecca.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 16 (2), 18, 19 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US13233, 18735).Riferimento bibliografico:– CANTINI 2003a, tav. 27, n. II.8.2, p. 128: metà VII-

IX secolo d.C. (Montarrenti, Siena).– DE MARINIS 1979, p. 285, fig. 6, n. RP18; datazione:

IX-XIII secolo d.C. (Pomino in Val di Sieve).

4.77 – N. inv. 158Descrizione morfologica: fondo piatto con pareti luci-date a stecca.Produzione: AD1, AD2, AD4, AD7, ASD3, ASD4,ASD5.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 6, 10 (7), 11, 12 (9), 13 (2), 14 (10), 16, 18(3), 28 cm.

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Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.C.(US 3007, 3118, 4175, 4190, 4213, 6099, 6114, 6123,6125, 6133, 6149, 6162, 6165, 6204, 6235, 73158,10155, 13203, 13232, 13261, 13281, 13290, 13297,13305, 13374, 18676, 18701).Riferimento bibliografico:– CANTINI 2003a, tav. 27, n. II.8.2, p. 128; metà VII-

IX secolo d.C. (Montarrenti, Siena).– DE MARINIS 1979, p. 285, fig. 6, n. RP18; datazione:

IX-XIII secolo d.C. (Fiesole, Firenze).

4.78 – N. inv. 67Descrizione morfologica: fondo piatto, con pareti luci-date a stecca.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 9 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 4175).Riferimento bibliografico:– CANTINI 2003a, tav. 27, n. II.8.1, n. 2, p. 128; metà

VII-IX secolo d.C. (Montarrenti, Siena).

4.79 – N. inv. 138Descrizione morfologica: fondo piatto, con pareti drit-te ed estroflesse, lucidate a stecca.Produzione: AD1, AD2.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 8,5, 10, 11 (3) cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 6125, 10168, 13297, 13324).

Fondi con pareti lisce4.80 – N. inv. 23mDescrizione morfologica: fondo piatto di piccolissimedimensioni.Produzione: AD5.ø orlo = 3 cm.Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.C. (US39033).

4.81 – N. inv. 117Descrizione morfologica: fondo piatto di grandi dimen-sioni, con pareti dritte ed estroflesse.Produzione: AD1, AD2, ASD3, ASD6.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 6, 9, 10, 11, 12 (5), 13, 14 (6), 15 (2), 16 (3),18, 20 (2), 24 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-XII secolo d.C.(US 4192, 4198. 4212. 4213, 4217, 6114, 6123, 6143,6157, 6171, 6204, 6228, 13275, 13281, 13292, 13344,13350, 13380, 10154, 18690).

4.82 – N. inv. 119Descrizione morfologica: fondo spesso, piatto e di gran-di dimensioni, con pareti fini.Produzione: AD1, AD2, ASD3.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 12 (4), 15, 16, 24 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.C.(US 3104, 4190, 6033, 10053, 10167, 13313, 13315,13343).

4.83 – N. inv. 70m

Descrizione morfologica: fondo piatto di piccole di-mensioni, appena distinto.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 6 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 10052)

4.84 – N. inv. 328Descrizione morfologica: fondo piatto di grande spes-sore, appena distinto.Produzione: AD1, ASD3.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 12, 14, 16 (3) cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-IX secolo d.C.(US 4155, 4180, 13302).

4.85 – N. inv. 159Descrizione morfologica: fondo piatto con pareti mol-to estroflesse.Produzione: AD1, AD2.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 10, 12, 15 cm.Posizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 3007, 6204,13292).

4.86 – N. inv. R11NDescrizione morfologica: fondo piatto con pareti mol-to fini.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 14 cm.Posizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 4148).

4.87 – N. inv. 108mDescrizione morfologica: fondo piatto di piccole di-mensioni, con pareti quasi dritte.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 9 cm.Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.C. (US 18690).

Fondi con pareti filettate4.88 – N. inv. 343Descrizione morfologica: fondo piatto con piede di-stinto e pareti esternamente filettate.Produzione: AD2.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 18 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US3059).

4.89 – N. inv. 275Descrizione morfologica: fondo piatto con pareti ester-namente filettate e tagliate a coltello in prossimità delfondo.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 17 cm.Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.C. (US 3131,18676).

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4.90 – N. inv. 81mDescrizione morfologica: fondo piatto di piccole di-mensioni, con pareti esternamente filettate e tagliate acoltello in prossimità del fondo.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 14 cm.Posizione stratigrafica: XIII secolo d.C. (US 13199).Riferimento bibliografico:– in generale per il trattamento delle superfici si veda

CANTINI 2003a, tav. 28, n. II.8.6-9, p. 129; datazio-ne: metà VII-XIII secolo d.C. (Montarrenti, Siena).

CERAMICHE PER IL LAVORO DOMESTICO

Fuseruole

4.91 – N. inv. 280Descrizione morfologica: fuseruola bitroncoconica conforo centrale cilindrico.Produzione: AD4.Tecnica di lavorazione: a mano.ø max. = 3,2 cm.Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.C. (US 18676).

CERAMICA PER L’EDILIZIA

Tubi fittili

4.92 – N. inv. 98mDescrizione morfologica: tubo fittile di forma cilindri-ca, con orlo a tesa introflessa e piatta.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 11 cm.Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.C. (US 18676).Riferimento bibliografico:– simile GELICHI et alii 1996, p. 87, fig. 43, n. 2; data-

zione: VI secolo d.C. (S. Martino, Carvese).

ANSE

Anse a tortiglione

4.93 – N. inv. 324Descrizione morfologica: ansa a tortiglione.Produzione: AD1, AD6.Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.C.(US 13304, 13347, 18676).

Anse a bastoncello

4.94 – N. inv. 282Descrizione morfologica: ansa a bastoncello, a sezionecircolare.Produzione: AD1, AD2, AD3, AD6, AD7.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 3025, 3104, 4218, 4232, 6242, 13281).

4.95 – N. inv. 128Descrizione morfologica: piccola ansa a bastoncello, asezione circolare.Produzione: AD2.

Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 6228).

Anse a nastro stretto solcato

4.96 – N. inv. 25mDescrizione morfologica: ansa a nastro stretto caratte-rizzata dalla presenza di tre scanalature longitudinalisulla sua faccia superiore.Produzione: AD2.Posizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolo d.C.(US 39033).

4.97 – N. inv. 223Descrizione morfologica: ansa a nastro stretto, con pro-filo esterno concavo, caratterizzata dalla presenza didue scanalature longitudinali, ravvicinate sulla sua fac-cia superiore.Produzione: AD1, AD2, AD3, ASD3, ASD6, ASD8.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VIIsecolo d.C. (US 3007, 3082, 4223, 6133, 6165, 6224,4190, 6146).

4.98 – N. inv. 85Descrizione morfologica: ansa a nastro stretto, caratte-rizzata dalla presenza di due incisioni longitudinali sul-la sua faccia superiore.Produzione: ASD3.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 4211).

4.99 – N. inv. 246Descrizione morfologica: ansa a nastro stretto, caratte-rizzata dalla presenza di due scanalature longitudinali,ravvicinate sulla faccia superiore. Quest’ultima ha unadepressione in corrispondenza della parte centrale.Produzione: AD1.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VIIsecolo d.C. (US 3025, 6235, 10199, 13378).

4.100 – N. inv. 251Descrizione morfologica: ansa a nastro stretto, caratte-rizzata dalla presenza di due scanalature longitudinalisulla sua faccia superiore.Produzione: AD1, AD2, AD3, AD6, AD7, ASD2.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 3025, 3118, 4148, 4194, 4223, 4226,4232, 6239, 6251, 13409).

Anse con solcatura centrale

4.101 – N. inv. 21Descrizione morfologica: ansa a nastro stretto, ripie-gata su sé stessa.Produzione: AD1, AD3.Posizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolo d.C.(US 39034).

4.102 – N. inv. 131Descrizione morfologica: ansa a nastro stretto, moltopiccola, con solco centrale longitudinale.Produzione: AD2, AD5.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VIIsecolo d.C. (US 4231, 6235).

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Anse a nastro semplice

4.103 – N. inv. 279Descrizione morfologica: ansa a nastro stretto e spes-so.Produzione: AD1, AD2, AD3.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-IX secolo d.C.(US 3059, 3104, 4148, 4175, 4213, 4231, 6056, 6125,6204, 18676).

4.104 – N. inv. 342Descrizione morfologica: ansa a nastro di fine spesso-re, con superficie superiore a profilo concavo.Produzione: AD1.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US18695)

4.105 – N. inv. 333Descrizione morfologica: ansa a nastro di fine spessore.Produzione: AD1.Posizione stratigrafica: prima metà VII-IX secolo d.C.(US 4192, 4196, 4198, 6165, 6204, 13278, 13281,13342, 13344).

4.106 – N. inv. 324Descrizione morfologica: ansa a nastro spesso e supe-riormente concavo.Produzione: AD1, AD6.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 13304, 13347, 18676).

4.107 – N. inv. 176Descrizione morfologica: ansa a nastro spesso.Produzione: AD1.Posizione stratigrafica: X-XIII secolo d.C. (US 6133, 18676).

BOLLI E DECORAZIONI

Motivi epigrafici4.108 – N. inv. 4dDescrizione morfologica: lettera “A” graffita, con trat-to spezzato verso il basso, su frammento di forma chiu-sa in acroma depurata. Lettere simili si trovano spessosu anfore africane di area tunisina tipo Keay LII, datatealla fine del VI secolo d.C. A questa lettera è stata datauna valenza religiosa, come segno benaugurale.Produzione: AD1.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 10155).Riferimento bibliografico:– MURIALDO 2001, p. 297, tipo 1.1; datazione fine VI

secolo d.C. (S. Antonino, Liguria).

Bolli impressi4.109 – N. inv. 80mdDescrizione morfologica: motivo a scacchiera entrobollo circolare impresso a crudo.Produzione: AD1.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 10118).

Motivi rettilinei4.110 – N. inv. 6dDescrizione morfologica: motivo a fasci di linee intrec-ciate, incise a crudo.Produzione: AD1.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 4213)

4.111 – N. inv. 5dDescrizione morfologica: motivo a linee parallele, di-sposte orizzontalmente, incise a crudo.Produzione: AD1, ASD2.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 10147).

Motivi ad onde4.112 – N. inv. 9dDescrizione morfologica: motivo sinusoidale inciso acrudo.Produzione: AD1.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US3118, 6125, 6235, 13203).

4.113 – N. inv. 113mdDescrizione morfologica: motivo composto da una se-quenza di elementi ad “U” incisi a crudo.Produzione: AD1.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US18740)

4.114 – N. inv. 16dDescrizione morfologica: motivo sinusoidale incisoentro due linee parallele, sempre incise.Produzione: AD1.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US13409).

4.115 – N. inv. 2dDescrizione morfologica: motivo ad onda inciso a cru-do, sormontato da una serie di unghiate.Produzione: ASD1.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 10155)

4.116 – N. inv. 18dDescrizione morfologica: motivo composto da tre li-nee sinusoidali incise a crudo.Produzione: AD7.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 4213).

4.117 – N. inv. 8dDescrizione morfologica: motivo sinusoidale irregola-re, con andamento verticale, inciso a crudo.Produzione: AD1.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 4201).

4.118 – N. inv. 10dDescrizione morfologica: motivo sinusoidale inciso a crudoal di sotto di un fascio di linee parallele, anch’esse incise.Produzione: AD3.Posizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 6122).

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AnseAcroma depurata Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIII Mod.Anse a tortiglionen.inv. 324 4.93 0 0 1 2 0 0 0 0Anse a bastoncellon.inv. 282 4.94 0 4 0 0 1 3 0 0n.inv. 128 4.95 0 0 0 1 0 0 0 0Anse a nastro stretto solcaton.inv. 25m 4.96 1 0 0 0 0 0 0 0n.inv. 223 4.97 0 1 2 2 2 1 0 0n.inv. 85 4.98 0 1 0 0 0 0 0 0n.inv. 246 4.99 0 2 1 0 0 0 0 0n.inv. 251 4.100 0 7 2 0 2 0 0 0Anse con solcatura centralen.inv. 21 4.101 3 3 0 1 0 0 0 0n.inv. 131 4.102 0 1 1 0 0 0 0 0Anse a nastro semplicen.inv. 279 4.103 0 1 1 2 4 3 0 0n.inv. 342 4.104 0 0 1 0 0 0 0 0n.inv. 324 4.105 0 0 1 2 3 1 2 0n.inv. 333 4.106 0 0 0 2 0 1 0 0n.inv. 176 4.107 0 0 0 0 1 1 0 0TOT TOT 4 20 10 12 13 10 2 0

Bolli e motivi decorativiAcroma depurata Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIII Mod.Motivi epigraficin.inv. 4d 4.108 0 0 0 1 0 0 0 0Bolli impressin.inv. 80md 4.109 0 0 0 1 0 0 0 0Motivi rettilinein.inv. 6d 4.110 0 0 0 1 0 0 0 0n.inv. 5d 4.111 0 0 0 1 0 0 0 0Motivi ad onden.inv. 9d 4.112 0 0 2 0 1 1 0 0n.inv. 113md 4.113 0 0 1 0 0 0 0 0n.inv. 16d 4.114 0 0 1 0 0 1 0 0n.inv. 2d 4.115 0 0 0 1 0 0 0 0n.inv. 18d 4.116 0 0 0 1 0 0 0 0n.inv. 8d 4.117 0 0 0 1 0 0 0 0n.inv. 10d 4.118 0 0 0 0 1 0 0 0TOT TOT 0 0 4 7 2 2 0 0

Tab. 10

Tab. 11

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92Tab. 12

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Tab. 14

Tab. 13

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Tav. 6 – Acroma depurata: ceramica da mensa.

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Tav. 7 – Acroma depurata: ceramica da mensa.

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96Tav. 8 – Acroma depurata: ceramica da mensa.

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Tav. 9 – Acroma depurata: ceramica da dispensa.

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Tav. 10 – Acroma depurata: ceramica da dispensa.

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Tav. 11 – Acroma depurata: coperchi e imbuti.

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Tav. 12 – Acroma depurata: ceramica per usi vari.

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Tav. 13 – Acroma depurata: ceramica per usi vari.

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Tav. 14 – Acroma depurata: fondi.

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Tav. 15 – Acroma depurata: fondi.

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Tav. 16 – Acroma depurata: fondi.

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Tav. 17 – Acroma depurata: fondi.

Tav. 18 – Acroma depurata: ceramica da lavoro.

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Tav. 19 – Anse.

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Tav. 20 – Bolli e motivi decorativi.

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3. ACROMA GROSSOLANA (5)

L’acroma grossolana è attestata con un totale di3124 frammenti, pari a 1143 forme, calcolate inbase al numero minimo.L’analisi macroscopica degli impasti ha permessodi individuarne 16 tipi differenti, tra i quali nespicca uno, il G1, che risulta il più attestato, conpercentuali calcolate in base al numero minimoche si aggirano costantemente intorno al 39,7%per tutto l’arco cronologico che va dalla fine delV al XIII secolo d.C.Tra gli altri impasti sei risultano attestati fino alperiodo VII (G2, 3, 4, 5, 6, 7, 8), mentre i rima-nenti otto sono documentati solo in archi di tem-po più limitati: il G15 e 13 nel periodo II, il G10,11 e 12 tra il III e il V, il G16 nel IV e il G9 nelperiodo V e il G14 nel VII.Se si osserva poi la tabella 16 risulta evidente comeil numero degli impasti aumenti fino all’VIII se-colo d.C. per poi iniziare a diminuire, quasi chenel periodo V si sia compiuta una sorta di selezio-

ne naturale delle officine ceramiche, che avrebbeportato alla definitiva scomparsa di quelle di mi-nore entità a vantaggio di quegli ateliers che finoad allora si erano distinti per qualità e quantità divasellame prodotto. Non a caso proprio l’impa-sto G1, che risulta il più attestato nel periodo V, èanche quello con cui è foggiato il maggior nume-ro di forme da cucina (tegami, casseruole, piatti-coperchio, coperchi, catini-coperchio, recipientiad orlo decorato, mortai, vasi a listello, olle, testie colini), mentre per la maggior parte degli altriimpasti (G3-8, 12,14) il campionario ceramico èspesso ridotto all’olla, che a volte può essere asso-ciata al coperchio e al testo.Prendendo poi in considerazione il rapporto tral’acroma grossolana e le altre classi di ceramichefini da mensa, si può osservare come la prima ri-sulti sempre percentualmente inferiore per nume-ro minimo di forme attestate, cosa che indica unasocietà di consumatori ancora dinamica ed esigen-te, la cui domanda di vasellame non è limitata allesole forme da cucina, come invece avviene nel nordItalia.

AG, N. min. PII PIII PIV PV PVI PVIIAG1 25 66 125 133 27 48AG2 3 9 10 8 4 4AG3 2 7 14 13 3 6AG4 3 9 23 36 27 16AG5 3 15 25 30 9 12AG6 1 5 21 11 16 16AG7 2 9 10 15 6 14AG8 10 14 57 24 14 26AG9 0 0 0 3 0 0AG10 0 1 1 5 0 0AG11 0 3 1 2 0 2AG12 0 4 3 1 0 1AG13 3 0 0 1 0 2AG14 0 0 0 0 0 1AG15 4 0 3 1 0 1AG16 0 0 1 0 0 0TOT 56 142 294 283 106 149

Tabb. 15-16

AG, % PII PIII PIV PV PVI PVIIAG1 44,6 46,5 42,5 47,0 25,5 32,2AG2 5,4 6,3 3,4 2,8 3,8 2,7AG3 3,6 4,9 4,8 4,6 2,8 4,0AG4 5,4 6,3 7,8 12,7 25,5 10,7AG5 5,4 10,6 8,5 10,6 8,5 8,1AG6 1,8 3,5 7,1 3,9 15,1 10,7AG7 3,6 6,3 3,4 5,3 5,7 9,4AG8 17,9 9,9 19,4 8,5 13,2 17,4AG9 0,0 0,0 0,0 1,1 0,0 0,0AG10 0,0 0,7 0,3 1,8 0,0 0,0AG11 0,0 2,1 0,3 0,7 0,0 1,3AG12 0,0 2,8 1,0 0,4 0,0 0,7AG13 5,4 0,0 0,0 0,4 0,0 1,3AG14 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,7AG15 7,1 0,0 1,0 0,4 0,0 0,7AG16 0,0 0,0 0,3 0,0 0,0 0,0TOT 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

3.1 CATALOGO DEGLI IMPASTI

Impasto: AG1

Classe: ceramica grossolana da cucinaDurezza: duroSuperficie: scabroFrattura: irregolare

Smagrante

Fasi identificate: calciteDimensioni: < 3 mm%: 10Arrotondamento: bassoArea geologica generale: –

Corpo argilloso

Colore: marroneAnnotazioni: –

Pori%: 10Forma: allungati

Impasto: AG2

Classe: ceramica grossolana da cucinaDurezza: duroSuperficie: liscioFrattura: irregolare

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SmagranteFasi identificate: litici (basalto), plagioclasi, diallagioDimensioni: < 3 mm%: 30Arrotondamento: bassoArea geologica generale: prossimità di complessi ofio-litici

Corpo argillosoColore: marrone chiaroAnnotazioni: –

Pori%: 10Forma: irregolari

Impasto: AG3Classe: ceramica grossolana da cucinaDurezza: duroSuperficie: liscioFrattura: piano

SmagranteFasi identificate: plagioclasi, diallagioDimensioni: < 2 mm%: 10Arrotondamento: medio-bassoArea geologica generale: prossimità di complessi ofio-litici

Corpo argillosoColore: grigio scuroAnnotazioni: –

Pori%: 10Forma: irregolari

Impasto: AG4Classe: ceramica grossolana da cucinaDurezza: duroSuperficie: scabroFrattura: irregolare

SmagranteFasi identificate: calcite, quarzo, rare scorieDimensioni: < 1 mm%: 15Arrotondamento: bassoArea geologica generale: –

Corpo argillosoColore: marrone chiaroAnnotazioni: –

Pori%: 10Forma: irregolari

Impasto: AG5Classe: ceramica grossolana da cucinaDurezza: duroSuperficie: scabroFrattura: irregolare

SmagranteFasi identificate: calciteDimensioni: < 2 mm%: 30Arrotondamento: bassoArea geologica generale: –

Corpo argillosoColore: grigioAnnotazioni: anima nera

Pori%: 10-15Forma: allungati

Impasto: AG6Classe: ceramica grossolana da cucinaDurezza: duroSuperficie: scabroFrattura: irregolare

SmagranteFasi identificate: calcite, idrossidi di ferroDimensioni: < 2 mm., con rari inclusi più grandi%: 25Arrotondamento: medio-bassoArea geologica generale: –

Corpo argillosoColore: marroneAnnotazioni: –

Pori%: 10Forma: irregolari

Impasto: AG7

Classe: ceramica grossolana da cucinaDurezza: duroSuperficie: liscioFrattura: irregolare

SmagranteFasi identificate: calciteDimensioni: < 3 mm%: 25Arrotondamento: bassoArea geologica generale: –

Corpo argillosoColore: arancioneAnnotazioni: –

Pori%: 15Forma: tubolare

Impasto: AG8Classe: ceramica grossolana da cucinaDurezza: duroSuperficie: liscioFrattura: subconcoidale

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SmagranteFasi identificate: quarzo, calciteDimensioni: < 1 mm%: 35Arrotondamento: bassoArea geologica generale: –

Corpo argillosoColore: neroAnnotazioni: –

Pori%: 5Forma: irregolari

Impasto: AG9Classe: ceramica grossolana da cucinaDurezza: duroSuperficie: ruvidoFrattura: irregolare

SmagranteFasi identificate: litici (frammenti di scisti), quarzoDimensioni: < 3 mm%: 40Arrotondamento: bassoArea geologica generale: prossimità di complessi meta-morfici

Corpo argillosoColore: marroneAnnotazioni: –

Pori%: non visibiliForma: –

Impasto: AG10Classe: ceramica grossolana da cucinaDurezza: duroSuperficie: scabroFrattura: irregolare

SmagranteFasi identificate: diallagio, calcite, plagioclasiDimensioni: < 4 mm%: 25Arrotondamento: medio-bassoArea geologica generale: prossimità di complessi ofio-litici

Corpo argillosoColore: arancioneAnnotazioni: –

Pori%: 5Forma: irregolare

Impasto: AG11Classe: ceramica grossolana da cucinaDurezza: duroSuperficie: scabroFrattura: irregolare

SmagranteFasi identificate: litici (frammenti di argilla marnosa)Dimensioni: < 4 mm%: 25Arrotondamento: medio-bassoArea geologica generale: prossimità di affioramenti diargilla marnosa

Corpo argillosoColore: arancioneAnnotazioni: –

Pori%: 10Forma: irregolare

Impasto: AG12Classe: ceramica grossolana da cucinaDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: piana

SmagranteFasi identificate: calcite, idrossidi di ferro, quarzoDimensioni: < 1 mm%: 35Arrotondamento: medio-bassoArea geologica generale: –

Corpo argillosoColore: rossoAnnotazioni: –

Pori%: 20Forma: allungati

Impasto: AG13

Classe: ceramica grossolana da cucinaDurezza: duroSuperficie: liscioFrattura: irregolare

SmagranteFasi identificate: calcite, idrossidi di ferroDimensioni: < 2 mm%: 20Arrotondamento: bassoArea geologica generale: –

Corpo argillosoColore: marroneAnnotazioni: anima grigia

Pori%: 20Forma: allungati

Impasto: AG14Classe: ceramica grossolana da cucinaDurezza: molto duroSuperficie: liscioFrattura: subconcoidale

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SmagranteFasi identificate: frammenti di scorie, idrossidi di fer-ro, quarzo, litici (calcari)Dimensioni: < 2 mm%: 35Arrotondamento: medio-altoArea geologica generale: prossimità di affioramenti diargilla ricca di caolinite

Corpo argillosoColore: bianco-cremaAnnotazioni: –

Pori%: 15Forma: irregolare

Impasto: AG15

Classe: ceramica grossolana da cucinaDurezza: duroSuperficie: scabroFrattura: irregolare

SmagranteFasi identificate: litici (frammenti di scisto), scorie, cal-cite, marnaDimensioni: < 1 mm%: 25Arrotondamento: medio-bassoArea geologica generale: prossimità di complessi meta-morfici

Corpo argillosoColore: arancioneAnnotazioni: –

Pori%: 10Forma: irregolare, con calcite ridepositata in cristalli

Impasto: AG16

Classe: ceramica grossolana da cucinaDurezza: duroSuperficie: scabroFrattura: irregolare

SmagranteFasi identificate: calciteDimensioni: < 3 mm%: 15Arrotondamento: bassoArea geologica generale: –

Corpo argillosoColore: marroneAnnotazioni: –

Pori%: 20Forma: irregolare

3.2 I TIPI MORFOLOGICI

Tra la fine del V e la metà del VI secolo d.C. ilpanorama delle forme foggiate con impasto gros-solano comprende tegami con orlo introflesso, in-grossato e inferiormente distinto (5.18), casseruo-le con orlo introflesso e assottigliato (5.29), reci-pienti ad orlo decorato (5.39), coperchi troncoco-nici con presa a disco (5.5) o con orlo introflesso(5.7-9) e colini con fori realizzati a crudo (5.141).Tra le forme chiuse compaiono invece esclusiva-mente le olle, in genere del tipo con orlo a fascia,caratterizzato da una profonda insellatura per l’al-loggiamento del coperchio (5.45-49), con orlomolto estroflesso (5.57), appena distinto da unapiccola carenatura esterna (5.60-61), estroflessoe sagomato (5.63), molto estroflesso, ingrossato earrotondato (5.72-3), estroflesso con bordo arro-tondato (5.77), ripiegato all’esterno (5.81), op-pure estroflesso ed appuntito (5.90-91).I fondi sono piatti ed indistinti, con pareti conca-ve (5.130), o distinti (5.137).Tra la seconda metà del VI e l’inizio del VII secolod.C. il campionario morfologico delle forme da cu-cina si amplia con la comparsa del testo con bordoappuntito (5.113-14), che si aggiunge alle casseruo-le con orlo estroflesso (5.21-22) ed introflesso (5.30-31), ai recipienti con bordo ingrossato e decoratocon una serie di unghiate disposte su quattro registriparalleli, intervallati da quattro solcature longitudi-nali (5.40), ai mortai con orlo a tesa pendente e ar-rotondata, decorata con una serie di motivi impressi(5.41) e ai coperchi con presa a disco (5.5), con orlointroflesso (5.10-11) o sagomato (5.16).Tra le forme chiuse continua ad essere attestata l’ollacon orlo a fascia, caratterizzato da una profondainsellatura per l’alloggiamento del coperchio, contutte le sue varianti interne (5.50-51,62), e quellacon orlo molto estroflesso, ingrossato e arrotonda-to (5.74). Allo stesso tempo compaiono tipi nuovicon orlo estroflesso e superiormente appuntito(5.70-71), estroflesso ed ingrossato (5.67-68), estro-flesso con bordo arrotondato (5.78-80), con bor-do appuntito a sezione triangolare, distinto infe-riormente (5.87), con orlo estroflesso e bordo asezione trapezoidale (5.92), con orlo a tesa inclina-ta (5.99), con bordo indistinto (5.101) e con orlo atesa orizzontale (5.107-108).I fondi sono piatti ed indistinti (5.131).Compaiono anche frammenti di anse a nastrostretto solcato (5.142), che fanno pensare alla pre-senza di boccali o olle ansate.Un quadro sostanzialmente simile a quello deli-neato qui sopra caratterizza il panorama morfo-logico del corredo da cucina della prima metà delVII secolo d.C., che comprende le stesse formedel periodo precedente, cioè tegami, casseruole,

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testi, mortai, coperchi ed olle; quello che cambiaè invece la quantità di varianti tipologiche cheaumentano di numero, fatto questo che probabil-mente si lega al pullulare di piccole officine ognu-na caratterizzata da una produzione propria.Tra le forme aperte compaiono i tegami con orloa tesa orizzontale, decorato con una linea sinusoi-dale incisa (5.19), le casseruole con orlo estrofles-so (5.23-24), piatto (5.26-7), introflesso (5.32-34)e con bordo piatto (5.35-36), i mortai con orlo atesa orizzontale ed appuntita (5.42) o ingrossatoed introflesso, con corpo troncoconico (5.43), itesti con bordo appuntito (5.115), arrotondato(5.119-22) e quelli fatti a mano, con pareti quasiverticali, orlo indistinto e bordo appuntito (5.128).I coperchi continuano ad essere del tipo con pre-sa a disco (5.5, 11) o con orlo indistinto (5.12) opiatto (5.13-14). Compare ora anche il catinocoperchio (5.3).Tra le olle sono sempre attestate quelle con orlo afascia, caratterizzato da una profonda insellaturaper l’alloggiamento del coperchio (5.51), insiemea quelle con orlo sagomato con listello esterno(5.52-55), con orlo appena distinto da una picco-la carenatura esterna (5.62), estroflesso e sago-mato (5.64), estroflesso ed ingrossato (5.68), estro-flesso ed appuntito (5.71), ripiegato all’esterno(5.82-4), ad arpione (5.92, 94) ed estroflesso conbordo superiormente piatto.I fondi sono piatti ed indistinti, con pareti conca-ve (5.132), verticali (5.134), o tagliati a coltello(5.140); le anse sono a nastro stretto solcato(5.143-45) o a nastro semplice (5.146).Tra i motivi decorativi compare quello compostoda due linee sinusoidali incise a crudo (5.147).Con il passaggio al periodo successivo, tra la se-conda metà del VII e l’VIII secolo d.C., continuaad essere attestato il catino coperchio con presaesterna a listello inclinato verso l’alto (5.3). Il cor-redo da cucina comprende poi tegami, del tipo conorlo a tesa breve e orizzontale (5.20), le casseruolecon orlo estroflesso (5.25) o introflesso con bordopiatto (5.36), i vasi con breve listello orizzontale,dotato di versatoio e corpo troncoconico (5.44), itesti con bordo appuntito (5.115) o fatti a mano,con orlo introflesso, bordo arrotondato e fondomolto spesso (5.129). Tra i coperchi continua adessere attestato quello con presa a disco (5.5), men-tre compare ora il fornetto-coperchio troncoconi-co, con presa a disco ed orlo rientrante, ingrossatoed arrotondato (5.6); gli altri tipi hanno l’orlo in-troflesso (5.15) o sagomato (5.17).Tra le forme chiuse continua ad essere attestatal’olla con orlo sagomato con listello esterno (5.54-56), estroflesso e sagomato (5.64-5), estroflessoed ingrossato (5.69), estroflesso ed appuntito(5.71), molto estroflesso, ingrossato e arrotonda-

to (5.75), ripiegato all’esterno (5.84), appuntito asezione triangolare (5.88-9), ad arpione (5.94-5),a tesa inclinata (5.100), indistinto (5.102) o estro-flesso con bordo superiormente piatto (5.105-6).I fondi sono in genere piatti ed indistinti, con pa-reti concave (5.132) o verticali (5.134), e le ansehanno un nastro stretto solcato (5.145).Tra i motivi decorativi compare quello compostoda unghiate impresse a crudo, poste al di sotto didue linee incise sempre a crudo (5.149).Con il IX secolo d.C. si assiste ad una netta ridu-zione del repertorio morfologico dei prodotti gros-solani, fenomeno parallelo a quello già espostoper le acrome depurate.Tra le forme aperte compaiono ora solo catini-coperchio, a volte corredati di una presa apicale anastro (5.4), casseruole con bordo piatto (5.28) etesti con bordo appuntito (5.116-17), arrotonda-to (5.18, 23) e fatti a mano (5.129). È attestatoanche il piatto coperchio con orlo estroflesso (5.1),che però probabilmente è residuo.Tra le forme chiuse sono documentate le olle conorlo estroflesso e sagomato (5.66, 69), ripiegatoall’esterno (5.85), estroflesso ed appuntito (5.96),e con bordo indistinto (5.102-3).I fondi possono essere piatti ed indistinti, con pareticoncave (5.133), verticali (5.135-36), filettate(5.136), o distinti dal corpo (5.139), mentre le ansecontinuano ad essere a nastro stretto solcato (5.145).Il passaggio ai secoli centrali del medioevo (X-XIIsecolo d.C.) segna la definizione del corredo dacucina tipicamente medievale fatto esclusivamen-te di testi ed olle.Tra i primi sono attestati i tipi con bordo supe-riormente piatto (5.125-7), mentre tra le olle com-paiono quelle con orlo estroflesso e sagomato(5.66), molto estroflesso, ingrossato e arrotonda-to (5.76), ed estroflesso ed appuntito (5.97).I fondi sono piatti ed indistinti, con pareti con-cave (5.133), o distinti (fondo piatto e distinto,con pareti estroflesse, molto spesse); le anse con-tinuano ad essere a nastro stretto solcato (5.145).Per il XIII secolo d.C. la limitata quantità di stra-tigrafie scavate non permette di formulare con-clusioni sul panorama ceramico che circolava incittà. Tra le forme attestate compaiono comun-que le casseruole con orlo introflesso e bordo piat-to (5.37-38), mentre tra i motivi decorativi è atte-stato quello composto da due fasci di lineesinusoidali irregolari sovrapposte (5.148).

3.3 CONFRONTI CON ALTRI CONTESTI URBANI

DELL’ETRURIA CENTRO-SETTENTRIONALE

I rinvenimenti fatti nelle città dell’Etruria centro-settentrionale indagate archeologicamente mostra-no per il IV-VI secolo d.C. un corredo di ceramica

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grossolana da cucina composto da olle ovoidi conlabbro svasato, fornito di risega, o modanato abecco di civetta, bacini emisferici a labbro rien-trante, tegami, pentole e coperchi24.Il panorama delle forme inizia a ridursi tra il VII el’VIII secolo d.C., quando nei contesti di Pistoia ePisa sono documentate olle globulari a fondo pia-no, breve collo svasato ed orlo sagomato esterna-mente, provvisto di appoggio interno per il co-perchio, coperchi troncoconici con presa cilindri-ca, grattugie e testi25. Tra i motivi decorativi com-paiono le onde incise a crudo, a volte su registrisovrapposti, o decorazioni a fibre vegetali.Tra IX e X secolo d.C. il campionario delle formesi impoverisce ulteriormente, comprendendo solotesti ed olle, come documentato dagli scavi archeo-logici realizzati a Pistoia ed a Grosseto26.In seguito, a partire dall’XI secolo d.C., il panora-ma tecnologico e morfologico torna a migliorare:compaiono i testi, spesso con una “X” incisa sulfondo, i tegami, le casseruole, le ciotole, le olleglobulari, i coperchi e, per ora solo a Pistoia, ilbraciere ed il paiolo27.

3.4 CATALOGO DEI TIPI

Piatti-coperchio5.1 – N. inv. 67Descrizione morfologica: piatto coperchio con orlo estro-flesso, a sezione triangolare, superiormente piatto.Produzione: AG1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 25 cm.Posizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 6125).Riferimento bibliografico:– HODGES, PATTERSON 1986, p. 21, fig. 6, n. 13; data-

zione: IX secolo d.C. (San Vincenzo al Volturno, Mo-lise);

– imita ATL., tav. CV, n. 6, p. 214, tipo Ostia III, pro-dotta in ceramica africana ad orlo annerito e patinacinerognola, di prima metà III-IV secolo d.C.

5.2 – N. inv. 34mDescrizione morfologica: piatto-coperchio con orlointroflesso, ingrossato e arrotondato, distinto ester-namente.Produzione: AG3.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 14 cm.

Posizione stratigrafica: residuo in stratigrafie post-me-dievali (US 13175).

Catini-coperchio5.3 – N. inv. 48Descrizione morfologica: catino coperchio con presaesterna a listello inclinato verso l’alto.Produzione: AG1, AG7.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = non id.Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.C.(US 6224, 10192).Riferimento bibliografico:– simile in BROGIOLO, GELICHI 1986, p. 298, tav. III, n.

5; datazione: VII secolo d.C. (Pianura Padana);– BROGIOLO, GELICHI 1998b, p. 219, fig. 4, n. 9; data-

zione: fine VI-inizio VII secolo d.C. (Brescia);– GUGLIELMETTI 1996, p. 13, tav. II, n. 21; datazione:

VIII-X secolo d.C. (Palazzo Martinengo, Brescia);– PANTÒ 1996, p. 104, fig. 10, n. 4; datazione: VI-VII

secolo d.C. (castrum di Belmonte, Piemonte);– simile in STAFFA, ODOARDI 1996, p. 204, fig. 31, n.

95; datazione: X-XI secolo d.C. (Abruzzo).

5.4 – N. inv. 17Descrizione morfologica: catino-coperchio con presaapicale a nastro.Produzione: AG4.Tecnica di lavorazione: tornio veloce (1) e lento (1).ø orlo. = non id.Posizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 6204).Riferimento bibliografico:– GUGLIELMETTI 1996, p. 13, tav. II, n. 20; datazione:

VIII-X secolo d.C. (Palazzo Martinengo, Brescia).

Coperchi

Coperchi con presa a disco5.5 – N. inv. 247, 459Descrizione morfologica: coperchio troncoconico, conpresa a disco.Produzione: AG1, AG2, AG4, AG7.Tecnica di lavorazione: tornio veloce (20) e a mano (1)ø orlo = 4, 5, 16 cm.Posizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolo d.C.(US 3118, 4148, 4223, 6228, 10199, 13213, 13351,39028, 39033, 39034).Riferimento bibliografico:– FULFORD, PEACOCK 1984, p. 196, fig. 75, n. 4; data-

zione: 400-525/550 d.C. (Cartagine);– BROGIOLO, GELICHI 1986, p. 298, tav. III, n. 4, 6; da-

tazione: VII secolo d.C. (Pianura Padana);– SAGUÌ, RICCI, ROMEI 1997, p. 41, fig. 4, n. 4; datazio-

ne: VII secolo d.C. (Crypta Balbi, Roma);– BIANCHI, GARGIANI 1990a, p. 237 e 394, n. 64; data-

zione: I-inizi V secolo d.C. (Fiesole, Firenze);– DYSON 1976, fig. 67, n. FC29-30; datazione: fine IV-

inizio V secolo d.C. (Cosa, Grosseto);– VANNINI 1985, Vol. II, 2, p. 406, n. 2295; datazione:

VII-XI secolo d.C. (Pistoia);– PAROLI, SAGUÌ 1991, p. 143, n. 24, 25 e 26;. datazio-

24. Per Lucca cfr. CIAMPOLTRINI, NOTINI 1990, pp. 585-588;per Fiesole cfr. BIANCHI 1990c, p. 225-226.25. Per Pistoia cfr. VANNINI 1985, Vol. II, 1, pp. 376-390;per Pisa cfr. ALESSI et alii 1993, p. 430; BERNAL CASASOLA etalii 1993.26. Cfr. FRANCOVICH, GELICHI 1980, p. 189.27. Per Pistoia cfr. VANNINI 1985, Vol. II, 1, pp. 376-390;per Pisa cfr. ALESSI et alii 1993 e BERNAL CASASOLA et alii1993.

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ne: generico tardoantico (Arezzo);– RICCI 1998, p. 361, fig. 5, n. 4; datazione: VII seco-

lo d.C. (Roma);– STAFFA 1998, p. 442, fig. 2, n. 1-4, datazione: V-metà

VI secolo; p. 472, fig. 21, n. 74, datazione: secondametà VI-inizi VII secolo d.C.; p. 464, fig. 17, n. 56,datazione: metà VI-VII-VIII secolo (Abruzzo);

– BRECCIAROLI TABORELLI 1998, p. 571, n. 7-8: datazio-ne: fine V-prima metà VI secolo d.C. (Valsesia, Pie-monte);

– PANTÒ 1996, pp. 108, fig. 12, n. 8; datazione: secon-da metà VI secolo d.C. (Cureggio, Novara); p. 110,fig. 13, n. 7-8; datazione: metà VI-VII secolo d.C.(Isola di S. Giulio d’Orta, NO);

– VALENTI 1995, p. 134, tav. LXX; datazione: III-VIIsecolo d.C. (Chianti senese).

5.6 – N. inv. 428Descrizione morfologica: fornetto-coperchio troncoco-nico, con presa a disco e orlo rientrante, ingrossato edarrotondato.Produzione: AG1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce (1) e a mano (1).ø orlo. = 34 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 13310).

Coperchi con orlo introflesso5.7 – N. inv. 102mDescrizione morfologica: coperchio troncoconico, conorlo ingrossato e pareti di fine spessore.Produzione: AG1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 26 cm.Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.C. (US39034).Riferimento bibliografico:– BIANCHI, GARGIANI 1990a, pp. 236 e 393, n. 59; da-

tazione: seconda metà IV secolo d.C. (Fiesole, Fi-renze).

5.8 – N. inv. 93mDescrizione morfologica: coperchio troncoconico, conorlo indistinto.Produzione: AG13.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 32 cm.Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.C. (US39015).Riferimento bibliografico:– BIANCHI, GARGIANI 1990a, pp. 236 e 393, n. 54; da-

tazione: fine I-inizio V secolo d.C. (Fiesole, Firen-ze).

5.9 – N. inv. 196Descrizione morfologica: coperchio troncoconico, conorlo ingrossato a sezione triangolare.Produzione: AG1, AG2, AG4, AG8.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 14, 16 (2), 22 (2) cm.Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.C. (US10007, 10094, 13262, 39034).

Riferimento bibliografico:– PAROLI, SAGUÌ 1991, p. 143, n. 21; datazione: generi-

co tardoantico (Arezzo).

5.10 – N. inv. 206Descrizione morfologica: coperchio troncoconico, conorlo leggermente ingrossato e piatto.Produzione: AG1, AG4.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 13, 16 (2), 18, 20, 24 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 4223, 6225, 10094, 10194, 13269).

5.11 – N. inv. 283Descrizione morfologica: coperchio con orlo introfles-so e piatto.Produzione: AG1, AG3, AG4.Tecnica di lavorazione: tornio veloce (5) e lento (1).ø orlo =10 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-VIII secolo d.C.(US 4138, 4231, 10007, 10157, 10179, 10187).

Coperchi con orlo indistinto5.12 – N. inv. 287Descrizione morfologica: coperchio troncoconico, conorlo indistinto e bordo verticale.Produzione: AG1, AG8.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 16, 18, 20 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VIId.C. (US 3118, 10167, 13175, 13380, 891017).

Coperchi con bordo piatto5.13 – N. inv. 110mDescrizione morfologica: coperchio emisferico con orloindistinto e piatto.Produzione: AG6.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 24 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US18730).

5.14 – N. inv. 100mDescrizione morfologica: coperchio troncoconico conorlo ingrossato e piatto.Produzione: AG8.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 13 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US18701).

5.15 – N. inv. 384Descrizione morfologica: coperchio troncoconico, conorlo a tesa orizzontale.Produzione: AG1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 22 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 13269, 13363).

Coperchi con orlo sagomato5.16 – N. inv. 12NDescrizione morfologica: coperchio con orlo increspato.Produzione: AG5.

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Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 20 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 891017).

5.17 – N. inv. 446

Descrizione morfologica: coperchio troncoconico, conorlo sagomato.Produzione: AG5.Tecnica di lavorazione: a mano.ø orlo = non id.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 13301).

Tegami5.18 – N. inv. 8mDescrizione morfologica: tegame con orlo introflesso,ingrossato e inferiormente distinto.Produzione: AG1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 28 cm.Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.C. (US39029).

5.19 – N. inv. 345

Descrizione morfologica: tegame con orlo a tesa oriz-zontale, decorato con linea sinusoidale incisa.Produzione: AG1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 26 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US3059).

5.20 – N. inv. 426

Descrizione morfologica: tegame con orlo a tesa brevee orizzontale.Produzione: AG1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 25 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 13342).

Casseruole

Casseruole con orlo estroflesso

5.21 – N. inv. 255Descrizione morfologica: casseruola con corpo emisfe-rico e orlo ingrossato esternamente a formare quasi unbreve listello.Produzione: AG1, AG7.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 12 (2), 15, 16, 18, 20 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VIIsecolo d.C. (US 4190, 4211, 6228, 10192).

5.22 – N. inv. 8008Descrizione morfologica: casseruola con corpo emisfe-rico e orlo ingrossato ed estroflesso.Produzione: AG5.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 23 cm.

Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 13729).

5.23 – N. inv. 5Descrizione morfologica: casseruola con orlo estroflessoe arrotondato.Produzione: AG5.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 16 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US6165).

5.24 – N. inv. 111mDescrizione morfologica: piccola casseruola troncoco-nica con orlo estroflesso e bordo indistinto.Produzione: AG2.Tecnica di lavorazione: a mano.ø orlo = 14 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US18695).

5.25 – N. inv. 207Descrizione morfologica: casseruola con orlo estroflesso,caratterizzato da un’insellatura interna per il coperchio.Produzione: AG1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 20 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 10094).Riferimento bibliografico:– imita ATL., tav. CIX, n. 2-3, p. 223, marmitta tipo

Ostia III, fig. 331, prodotta in ceramica a patina ci-nerognola o bianco-grigiastra, con politure a strisceo a bande, o con vernice tipo A2 o C2; datazione del-l’originale: I-III d.C.

Casseruole con bordo piatto5.26 – N. inv. 8011Descrizione morfologica: casseruola con corpo emisfe-rico e bordo piatto.Produzione: AG6.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 15 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US10529).

5.27 – N. inv. 8022Descrizione morfologica: casseruola con orlo verticalee bordo piatto.Produzione: AG6.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 16 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C.(10540).

5.28 – N. inv. 38Descrizione morfologica: casseruola con orlo indistintoe bordo superiormente piatto. Sulla superficie esternadella parete sono presenti due linee incise e parallele.Produzione: AG1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 14 cm.Posizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 6033).

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Casseruole con orlo introflesso

5.29 – N. inv. 90mDescrizione morfologica: scodella con orlo introflessoe assottigliato.Produzione: AG15.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 22 cm.Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.C. (US39028).Riferimento bibliografico:– imita la forma Hayes 49 in ATL., p. 61; datazione

dell’originale in sigillata africana A2, C2 ed E: III se-colo d.C.;

– imita la forma Ostia I, fig. 15 in ATL., p. 215, tav.CVI, n. 3; datazione: prima metà II-inizio V secolod.C.

5.30 – N. inv. 418

Descrizione morfologica: casseruola con orlo introflessoed appuntito.Produzione: AG1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 14, 20 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 4226, 13262).Riferimento bibliografico:– imita la forma Hayes 61 in HAYES 1972, pp. 100-

107; datazione dell’originale in sigillata africana D1

e D2: 325-450 d.C.

5.31 – N. inv. 80Descrizione morfologica: casseruola con orlo ingrossa-to ed introflesso.Produzione: AG1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 22 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 6251).Riferimento bibliografico:– imita la forma Hayes 61 in HAYES 1972, pp. 100-

107; datazione dell’originale in sigillata africana D1

e D2: 325-450 d.C.

5.32 – N. inv. 8004Descrizione morfologica casseruola con orlo introfles-so e bordo arrotondato.Produzione: AG15.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 20 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US13584).

5.33 – N. inv. 5NDescrizione morfologica: casseruola o ciotola con orloassottigliato ed indistinto.Produzione: AG1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 16 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US13380).

5.34 – N. inv. 393Descrizione morfologica: casseruola con orlo introflessoe arrotondato.Produzione: AG1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 20 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US13380).

Casseruole con orlo introflesso e bordo piatto5.35 – N. inv. 372Descrizione morfologica: casseruola con orlo ingros-sato internamente e superiormente piatto.Produzione: AG1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 24 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US13385).

5.36 – N. inv. 373Descrizione morfologica: casseruola con orlo ingros-sato internamente e superiormente bifido.Produzione: AG1, AG7.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 30 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.C.(US 13297, 13363, 13385).

5.37 – N. inv. R2Descrizione morfologica: casseruola con orlo introfles-so, con pareti esternamente filettate.Produzione: AG1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 28 cm.Posizione stratigrafica: XIII secolo d.C. (US 4127).Riferimento bibliografico:– RICCI 1998, p. 353, n. 10; datazione: VI-VII secolo

d.C. (Roma).

5.38 – N. inv. R1Descrizione morfologica: casseruola con orlo ingrossa-to, introflesso e superiormente piatto, decorato da unalinea sinusoidale incisa. Un doppio motivo compostoda quattro linee sinusoidali incise compare anche sullasuperficie esterna delle pareti, poco al di sotto del bor-do.Produzione: AG1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 28 cm.Posizione stratigrafica: XIII secolo d.C. (US 4120).Riferimento bibliografico:– PAROLI, SAGUÌ 1991, p. 142, n. 4; datazione: generi-

co tardoantico (Arezzo).

Recipienti ad orlo decorato5.39 – N. inv. 16mDescrizione morfologica: grande recipiente con orloestroflesso, caratterizzato da un andamento increspa-to.Produzione: AG1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 34 cm.

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Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.C. (US39033).Riferimento bibliografico:– FULFORD, PEACOCK 1984, p. 168, fig. 60, n. 3.4 e 4;

datazione: 400/25-475/500 d.C.; ID., p. 170, fig. 62,n. 16; datazione: 550-600 d.C. (Cartagine).

5.40 – N. inv. 108

Descrizione morfologica: grande recipiente aperto, conbordo ingrossato e decorato con una serie di unghiatedisposte su quattro registri paralleli, intervallati da quat-tro solcature longitudinali.Produzione: AG1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 34 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI- inizio VII se-colo d.C. (US 4226, 3059).

Mortai

5.41 – N. inv. 106Descrizione morfologica: mortaio con orlo a tesa pen-dente e arrotondata, decorata con una serie di motiviimpressi.Produzione: AG10.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 31 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 10051).

5.42 – N. inv. 344Descrizione morfologica: mortaio con orlo a tesa oriz-zontale ed appuntita.Produzione: AG1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 29 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US3059).

5.43 – N. inv. 64Descrizione morfologica: mortaio con orlo ingrossatoed introflesso, e corpo troncoconico.Produzione: AG6.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 28 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US6244).Riferimento bibliografico:– OLCESE 1998, pp. 179 e 426, tav. CII, n. 4; datazio-

ne: seconda metà IV-inizi VII secolo d.C. (Lombar-dia).

Vasi a listello

5.44 – N. inv. 441Descrizione morfologica: vaso con breve listello oriz-zontale, dotato di versatoio e corpo troncoconico.Produzione: AG1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 26 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 13340).

Olle

Olle con orlo a fascia, caratterizzato da unaprofonda insellatura per l’alloggiamento delcoperchio

5.45 – N. inv. 440Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso afascia verticale e bordo ingrossato esternamente.Produzione: AG1, AG4, AG6, AG8.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 12, 14, 16 (4), 18 (2), 19, 20 (4), 21, 22 (2),24 cm.Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.C. (US3088, 3118, 4148, 4211, 6235, 6243, 10036, 10057,10118, 10163, 10168, 10169, 13231, 13262, 13332,13379, 13382, 13407, 39029).

5.46 – N. inv. 4mDescrizione morfologica: olla con orlo estroflesso afascia piegata leggermente verso l’esterno e bordo su-periormente piatto.Produzione: AG1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 18 cm.Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.C. (US39029).Riferimento bibliografico:– VALENTI 1995, p. 136, tav. LVI, n. 1; datazione: VI-

VII secolo d.C. (Chianti senese).

5.47 – N. inv. 13mDescrizione morfologica: olla con orlo introflesso ebordo piatto, inclinato verso l’interno.Produzione: AG1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 22 cm.Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.C. (US39033).Riferimento bibliografico:– PAROLI, SAGUÍ 1991, p. 142, n. 13; datazione: generi-

co tardoantico (Arezzo);– simile in VALENTI 1995, p. 138, tav. LVIII, n. 2; data-

zione: fine VI-inizi VII secolo d.C. (Chianti senese).

5.48 – N. inv. 1mDescrizione morfologica: olla con orlo estroflesso, afascia verticale e bordo superiormente piatto; corpoglobulare.Produzione: AG1, AG5, AG8.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 26 cm.Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.C. (US39029).

5.49 – N. inv. 86mDescrizione morfologica: olla con orlo a fascia e bordoingrossato e superiormente piatto.Produzione: AG8.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 20 cm.Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.C.

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5.50 – N. inv. 436Descrizione morfologica: olla con orlo ad alta fasciaverticale, definita alla base da un brevissimo listello;bordo superiormente piatto.Produzione: AG1, AG8.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 20 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 3118, 10043, 10095, 13311).

5.51 – N. inv. 101Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso a fa-scia piegata leggermente verso l’esterno e bordo supe-riormente piatto.Produzione: AG1, AG8.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 19 (2), 20 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VIIsecolo d.C. (US 4226, 6162, 13409).

Olle con orlo sagomato con listello esterno5.52 – N. inv. 458Descrizione morfologica: olla con orlo a fascia vertica-le, pendula, con bordo superiormente piatto.Produzione: AG1, AG4, AG8.Tecnica di lavorazione: tornio veloce (20) e a mano (1).ø orlo = 12, 14 (4), 15, 16 (4), 18 (2), 19, 20 (2), 22, 25 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US3118, 4194, 4212, 6165, 10057, 10145, 10163, 10180,10188, 13325, 13366, 13378, 13380, 13385, 13407,13409).Riferimento bibliografico:– VALENTI 1991, p. 738-39, tav. 1, n. 1; datazione: fine

V-inizi VI secolo d.C. (territorio senese);– DYSON 1976, p. 175, fig. 65, n. FC19; datazione:

fine IV-inizio V secolo d.C. (Cosa, Grosseto).

5.53 – N. inv. 469Descrizione morfologica: olla con orlo caratterizzatoda un breve listello orizzontale, con bordo superior-mente piatto.Produzione: AG1, AG4, AG8.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 14 (2), 16 (2), 17, 18 (2), 20 (5), 22 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US3118, 6033, 6159, 6224, 6228, 6235, 10052, 10192,13297, 13373, 13385, 13409).Riferimento bibliografico:– FENTRESS et alii 1991, p. 219, fig. 18, n. 13b; data-

zione: V-VI secolo d.C. (Cosa, Grosseto);– VALENTI 1995, p. 134, tav. LIV, n. 5; datazione: VI

secolo d.C. (Chianti senese).

5.54 – N. inv. 427Descrizione morfologica: olla con orlo caratterizzatoda un listello orizzontale appena accennato, con bordosuperiormente arrotondato.Produzione: AG1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 15, 16 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.C.(US 10189, 13342).

5.55 – N. inv. 349Descrizione morfologica: olla con orlo caratterizzatoda un listello pendulo appena accennato, con bordosuperiormente arrotondato.Produzione: AG1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 20 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.C.(US 10189, 13342).

5.56 – N. inv. 456Descrizione morfologica: olla con orlo caratterizzato daun listello pendulo, con bordo ingrossato ed introflesso.Produzione: AG1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 18 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 13366).

Olle con orlo molto estroflesso

5.57 – N. inv. 89mDescrizione morfologica: olla con orlo estroflesso, in-grossato e superiormente piatto.Produzione: AG1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 24 cm.Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.C. (US39028).Riferimento bibliografico:– Simile in BROGIOLO, GELICHI 1998b, p. 219, fig. 4, n.

6; datazione: fine VI-inizio VII secolo d.C. (Brescia).

5.58 – N. inv. 8028Descrizione morfologica: olla con orlo introflesso ebordo arrotondato.Produzione: AG8.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 24 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 13419).

5.59 – N. inv. 449Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso, su-periormente piatto.Produzione: AG1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 20 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 10057).

Olle con orlo appena distinto da una piccolacarenatura esterna

5.60 – N. inv. 6mDescrizione morfologica: olla con orlo breve, con in-sellatura per il coperchio appena accennata e corpo pi-riforme.Produzione: AG1.Tecnica di lavorazione: tornio veloce.ø orlo = 20 cm.Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.C. (US39029)

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Riferimento bibliografico:– BRECCIAROLI TABORELLI 1998, p. 573, fig. 3, n. 14;

datazione: fine V-prima metà VI secolo d.C. (Valse-sia-Piemonte).

5.61 – N. inv. 216Descrizione morfologica: olla con orlo breve, legger-mente introflesso, con insellatura per il coperchio ap-pena accennata e corpo piriformeProduzione: AG1, AG8, AG15Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 14 (4), 18 (2), 29 cmPosizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolo d.C.(US 4148, 10124, 10160, 10172, 13363, 18676,39033)Riferimento bibliografico:– VALENTI 1995, p. 138, tav. LVIII, n. 14; datazione:

metà VI-inizi VII secolo d.C. (Chianti senese).

5.62 – N. inv. 135Descrizione morfologica: olla con orlo breve, leggermen-te introflesso e superiormente piatto, con insellatura peril coperchio appena accennata e corpo piriformeProduzione: AG1, AG8Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 20 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 4211)

Olle con orlo estroflesso e sagomato5.63 – N. inv. 20m

Descrizione morfologica: olla con orlo molto estroflessoe bordo squadrato, con insellatura interna per il coper-chio e corpo piriformeProduzione: AG15Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 20 cmPosizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.C. (US39033)Riferimento bibliografico:– BIANCHI, VITI 1990, pp. 231 e 390, n. 26; datazione:

IV-inizi V secolo d.C. (Fiesole, Firenze).

5.64 – N. inv. 209Descrizione morfologica: olla con orlo breve, bordosuperiormente arrotondato, con insellatura per il co-perchio appena accennata e corpo piriformeProduzione: AG1, AG5, AG8Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 14, 29 cmPosizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.C.(US 13409, 10094, 13324)

5.65 – N. inv. 6NDescrizione morfologica: olla con orlo estroflesso e bor-do ingrossato, esternamente verticale e superiormentepiattoProduzione: AG8Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 18 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 13387)

5.66 – N. inv. 439Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso ebordo a sezione trapezoidaleProduzione: AG1, AG6Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 12, 20 cmPosizione stratigrafica: IX-XII secolo d.C. (US 6033,13247)

Olle con orlo estroflesso ed ingrossato5.67 – N. inv. 244Descrizione morfologica: olla con orlo ingrossato ecarenato inferiormenteProduzione: AG1, AG3Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 20, 22 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VIIsecolo d.C. (US 10199, 10167, 13380, 10116)Riferimento bibliografico:– ARTHUR, PATTERSON 1994, p. 434, fig. 11, n. 3; datazio-

ne: IX secolo d.C. (San Vincenzo al Volturno, Molise).

5.68 – N. inv. 369Descrizione morfologica: olla con orlo ingrossato, ca-renato inferiormente ed esternamente verticaleProduzione: AG1, AG4, AG8Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 11, 14, 15, 16 (2), 17, 18 (2), 19 (2), 22, 23,24 (2) cmPosizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VIIsecolo d.C. (US 4231, 6228, 10178, 13380, 13385,13407, 6225, 13305, 13387, 6157, 13261)Riferimento bibliografico:– SAGUÍ, RICCI, ROMEI 1997, p. 41, fig. 4, n. 5; datazio-

ne: VII secolo d.C. (Roma)– simile in RICCI 1998, p. 354, n. 3; datazione: VII

secolo d.C. (Roma)

5.69 – N. inv. 54Descrizione morfologica: olla con orlo ingrossato e ca-renato inferiormente, con insellatura interna pronunciataProduzione: AG1Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 10, 20, 22 cmPosizione stratigrafica: prima metà VII-IX secolo d.C.(US 5151, 6244, 10043)

Olle con orlo estroflesso e superiormente appuntito5.70 – N. inv. 443Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso edingrossato, con insellatura interna appena accennata ecollo distintoProduzione: AG1, AG5, AG8Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 14 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 4155, 4232, 13316)

5.71 – N. inv. 222Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso edingrossato, con insellatura interna appena accennata edalto collo

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Produzione: AG1, AG2, AG4, AG5, AG6, AG8Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 16 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VI-VIII secolo d.C.(US 3025, 4211, 4231, 4232, 6247, 3059, 3118, 10044,10170, 13297, 13363)Riferimento bibliografico:– CANTINI 2003a, tav. 10, n. I.7.19, p. 93: datazione:

metà VII-seconda metà VIII secolo d.C. (Montarrenti,Siena).

Olle con orlo molto estroflesso, ingrossato earrotondato5.72 – N. inv. 19mDescrizione morfologica: olla con orlo molto estroflessoed ingrossato, con collo distintoProduzione: AG15Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 16 cmPosizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.C. (US39033)

5.73 – N. inv. 87mDescrizione morfologica: olla con pareti di fine spes-sore ed orlo a tesa orizzontaleProduzione: AG8Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 16 cmPosizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.C. (US39028)

5.74 – N. inv. 13NDescrizione morfologica: olla con orlo estroflesso ebordo arrotondatoProduzione: AG5Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 18 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 89179)

5.75 – N. inv. 3NDescrizione morfologica: olla con orlo molto estroflessoed ingrossatoProduzione: AG5Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 22 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 13363)Riferimento bibliografico:– Simile in PAROLI, SAGUÍ 1991, p. 142, n. 8; datazio-

ne: generico tardoantico (Arezzo).

5.76 – N. inv. 466Descrizione morfologica: olla con orlo molto estroflessoe bordo arrotondatoProduzione: AG1Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 16, 24 cmPosizione stratigrafica: X-XII secolo d.C. (US 13232,13213)Riferimento bibliografico:– CANTINI 2003a, tav. 12, n. I.7.42, p. 97: datazione: se-

conda metà VIII-IX secolo d.C. (Montarrenti, Siena);

– BLAKE 1977, n. 1029/3, p. 649 (tav. 337, n. 16); data-zione: generico periodo romano-alto medievale (Luni).

Olle con orlo estroflesso e bordo arrotondato5.77 – N. inv. 268Descrizione morfologica: olla con orlo breve, estrofles-so, arrotondato e distinto dalla spallaProduzione: AG1, AG4, AG8Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 12, 14, 18, 19 cmPosizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.C. (US10094, 10119)Riferimento bibliografico:– GUIGGI, SPINESI 1993, p. 430, n. 5; VIII-metà XIII

secolo d.C. (Pisa).

5.78 – N. inv. 169Descrizione morfologica: olla con orlo breve, estrofles-so, arrotondato e assottigliatoProduzione: AG1, AG3, AG4, AG6, AG8Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 12 (2), 13, 14 (2), 16 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 3104, 3118, 4196, 4231, 13281)

5.79 – N. inv. 102Descrizione morfologica: olla con orlo breve, estrofles-so, arrotondato e superiormente piattoProduzione: AG1Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 20 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 4226)

5.80 – N. inv. 278Descrizione morfologica: olla con orlo breve, estroflessoed ingrossato, con bordo arrotondatoProduzione: AG1, AG4Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 12 (2), 14, 16 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 3025, 4212, 6204, 13305, 13382)

Olle con orlo ripiegato all’esterno5.81 – N. inv. 15mDescrizione morfologica: grande olla con orlo ripiega-to all’esterno, distinto inferiormente da una solcatura.Produzione: AG1Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 34 cmPosizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.C. (US39033)Riferimento bibliografico:– RATTI 1977, p. 209, gruppo 39, n. CM 3281; data-

zione: seconda metà IV secolo d.C.

5.82 – N. inv. 8006Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso, quasiad arpioneProduzione: AG3Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 12 cm

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Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US13663)

5.83 – N. inv. 433Descrizione morfologica: olla con orlo ingrossato,ripiegato all’esterno, e bordo a sezione triangolareProduzione: AG1Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 20 cmPosizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C.(US 13378)

5.84 – N. inv. 190Descrizione morfologica: olla con orlo breve, ripie-gato all’esternoProduzione: AG5, AG7Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 12 cmPosizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolod.C. (US 10050, 10179)

5.85 – N. inv. 379Descrizione morfologica: olla con orlo ripiegato al-l’esterno con bordo ingrossato, superiormente piattoProduzione: AG4Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 26 cmPosizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 13281)

5.86 – N. inv. 385Descrizione morfologica: olla con collo stretto, orloripiegato all’esterno e bordo arrotondatoProduzione: AG1Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 10 cmPosizione stratigrafica: X-XII secolo d.C. (US 13269)

Olle con bordo appuntito a sezione triangolare,distinto inferiormente5.87 – N. inv. 145Descrizione morfologica: olla con bordo appuntito,appena distinto inferiormenteProduzione: AG1, AG5, AG6Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 16, 18, 31 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 4198, 4232, 13261)

5.88 – N. inv. 58Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso ebordo appuntito, distinto inferiormenteProduzione: AG2Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 14 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 6225)Riferimento bibliografico:– SIENA et alii 1998, p. 700, fig. 30, n. 5: datazione:

VI-VII secolo d.C. (Val Pescara, Abruzzo).

5.89 – N. inv. 197Descrizione morfologica: grande olla con orlo estro-flesso e bordo appuntito, distinto inferiormente e im-postato su un alto collo

Produzione: AG4, AG8Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 22 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 10044, 10094)

Olle con orlo estroflesso ed appuntito5.90 – N. inv. 402Descrizione morfologica: piccola olla con orlo ripiega-to all’esterno e bordo a sezione trapezoidaleProduzione: AG1, AG4Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 8, 20 cmPosizione stratigrafica: residuo in strati di fine V-metàVI secolo d.C. (US 13312, 39029)Riferimento bibliografico:– ROSSIGNANI 1973, p. 423, n. 10, C176; datazione: I-

II d.C.

5.91 – N. inv. 18mDescrizione morfologica: olla con orlo estroflesso abreve tesa orizzontale. Corpo globulareProduzione: AG3Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 14 cmPosizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.C. (US39033)Riferimento bibliografico:– BROGIOLO, GELICHI 1998b, p. 219, fig. 4, n. 2.; data-

zione: fine VI-inizio VII secolo d.C. (Brescia).

5.92 – N. inv. 215

Descrizione morfologica: grande olla con orlo estro-flesso ad arpione e bordo appuntitoProduzione: AG1, AG4, AG5, AG8Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 11, 17, 18, 21, 22 (2) cmPosizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolo d.C.(US 10094, 10172, 39033)

Riferimento bibliografico:– simile in VALENTI 1991, p. 744, tav. 4, n. 4; metà V

secolo d.C. (senese).

5.93 – N. inv. 375

Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso ebordo a sezione trapezoidaleProduzione: AG1, AG3, AG5, AG8Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 12, 16, 18 (3), 19, 20 (2), 24, 26 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VIIsecolo d.C. (US 4211, 6162, 10195, 13213, 13363,13378, 13385, 13389, 13407, 13409)

5.94 – N. inv. 212

Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso adarpione, con insellatura interna per il coperchioProduzione: AG1Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 10, 16, 19, 21, 24 cmPosizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.C.(US 10007, 10163, 10188, 10189)

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5.95 – N. inv. 197Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso adarpione e bordo ingrossato ed arrotondatoProduzione: AG4, AG8Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 22 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 10044, 10094)

5.96 – N. inv. 43Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso adarpione e bordo arrotondatoProduzione: AG6Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 24 cmPosizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 6033)

5.97 – N. inv. 442Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso adarpioneProduzione: AG1Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 16 cmPosizione stratigrafica: X-XII secolo d.C. (US 13236)

Olle con orlo a tesa inclinata5.98 – N. inv. 231Descrizione morfologica: olla con orlo a tesa inclinatae bordo a sezione triangolareProduzione: AG1, AG4, AG5, AG8Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 14, 16, 20 (3), 24 (2), 26 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 4212, 4223, 4226, 6114, 6146, 13342,73158)

5.99 – N. inv. 119Descrizione morfologica: olla con orlo a tesa inclinatae bordo indistintoProduzione: AG1, AG8, AG13Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 14, 26 (2) cmPosizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 3025, 4223)Riferimento bibliografico:– BIANCHI, VITI 1990, p. 229 e 388, n. 17; datazione:

II-inizio V secolo d.C. (Fiesole, Firenze).– STAFFA 1998, p. 443, fig. 3, n. 13f; datazione: V-metà

VI secolo d.C. (Abruzzo).

5.100 – N. inv. 354Descrizione morfologica: olla con orlo a tesa inclinataProduzione: AG1Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 22 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 3122)

Olle con bordo indistinto5.101 – N. inv. 174Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso ed in-distinto, con bordo a sezione triangolare ed alto collo

Produzione: AG1, AG3, AG4, AG6Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 8, 18, 20 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 6132, 10095, 10179, 13261, 13305)

5.102 – N. inv. 23Descrizione morfologica: olla con orlo poco estrofles-so ed indistintoProduzione: AG1, AG8Tecnica di lavorazione: tornio veloce (2) e a mano (1)ø orlo = 16 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VII-IX secolo d.C.(US 6204, 10043)

5.103 – N. inv. 381Descrizione morfologica: olla con orlo poco estrofles-so e bordo a sezione triangolareProduzione: AG4Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 16 cmPosizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 13289)

Olle con orlo estroflesso e bordo superiormentepiatto5.104 – N. inv. 177Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso, in-grossato ed indistintoProduzione: AG1, AG7Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 14, 18 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 4231, 10050, 10057)

5.105 – N. inv. 410Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso abreve tesa orizzontaleProduzione: AG1, AG4Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 18, 16 cmPosizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.C.(US 13344, 13382)

5.106 – N. inv. 50Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso abreve tesa orizzontale, con pareti molto spesseProduzione: AG3Tecnica di lavorazione: tornio veloce (1) e lento (1)ø orlo = 13 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 6224)

Olle con orlo a tesa orizzontale.5.107 – N. inv. 416Descrizione morfologica: olla con breve orlo a tesa oriz-zontale, distinta internamente, con collo a profilo con-cavoProduzione: AG1, AG2, AG4, AG5Tecnica di lavorazione: tornio veloce (8) e lento (1)ø orlo = 12, 14 (2), 16, 18 (2), 20 (2) cmPosizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 3025, 4212, 4231, 6235, 6244, 10044,13302)

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5.108 – N. inv. 132Descrizione morfologica: olla con orlo a tesa orizzon-tale molto pronunciataProduzione: AG1Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 28 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 4232)Riferimento bibliografico:– BROGIOLO, GELICHI 1986, p. 294, tav. 1, n. 7; data-

zione: IV-VI secolo d.C. (pianura padana);– RATTI 1977, p. 206, gruppo 30, n. CM 3790/1; data-

zione: III-V secolo d.C. (Luni).

Olle ansate

5.109 – N. inv. 238Descrizione morfologica: olla con orlo leggermenteestroflesso e bordo arrotondato, con ansa a nastro stret-to, impostata sul bordoProduzione: AG1, AG4Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 18 cmPosizione stratigrafica: XIII secolo d.C. (US 10003)Riferimento bibliografico:– MANACORDA et alii 1986, p. 531, tav. XI, n. 11; data-

zione: X secolo d.C. (Roma).

Olle filettate

5.110 – N. inv. 109mDescrizione morfologica: olla con orlo estroflesso ebordo superiormente piatto ed esteriormente appunti-to. La superficie esterna delle pareti è filettataProduzione: AG8Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 22 cmPosizione stratigrafica: X-XII secolo d.C. (US 18690)

Olle con orlo quasi verticale

5.111 – N. inv. 208Descrizione morfologica: olla con orlo quasi verticalee bordo ingrossato, superiormente piattoProduzione: AG8Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 10 cmPosizione stratigrafica: XIII secolo d.C. (US 10036)

5.112 – N. inv. 14NDescrizione morfologica: olla con orlo estroflesso, in-grossato, superiormente piatto ed esternamente appun-titoProduzione: AG8Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 18 cmPosizione stratigrafica: XIII secolo d.C. (US 73138)Riferimento bibliografico:– FRANCOVICH, VALENTI 1997, p. 130, tav. 2, tipo

L2; datazione: metà IX-inizio X secolo d.C. (To-scana).

TestiTesti con bordo appuntito5.113 – N. inv. 20Descrizione morfologica: testo con pareti spesse, orlo in-distinto, bordo arrotondato e appuntito, e fondo distintoProduzione: AG4, AG6, AG7Tecnica di lavorazione: tornio veloce (5) e lento (1)ø orlo = 12, 20 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 4213, 4232, 6204)

5.114 – N. inv. 45Descrizione morfologica: testo con pareti spesse, orloindistinto, bordo arrotondato e assottigliato e fondoindistintoProduzione: AG1, AG6, AG7Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 24, 30 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolod.C. (US 6157, 10199, 13250, 13253, 13344, 18690)

5.115 – N. inv. 406Descrizione morfologica: testo di piccole dimensionicon pareti spesse, orlo indistinto, bordo arrotondato eassottigliato, e fondo indistintoProduzione: AG6Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 13 cmPosizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.C.(US 6165, 13344, 13409)

5.116 – Inv. 377Descrizione morfologica: testo con pareti estroflesse ebasse, bordo arrotondato e fondo indistintoProduzione: AG6Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 26 cmPosizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 13281)

5.117 – N. inv. 18Descrizione morfologica: testo con pareti spesse edestroflesse, orlo indistinto, bordo arrotondato e assot-tigliato, e fondo distintoProduzione: AG4Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 24 cmPosizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 6204)

5.118 – N. inv. 19Descrizione morfologica: testo con pareti spesse e moltoestroflesse, orlo indistinto, bordo arrotondato e as-sottigliato, e fondo distintoProduzione: AG4Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 20, 26 cmPosizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 4138,6204, 6181)

Testi con bordo arrotondato5.119 – N. inv. 394Descrizione morfologica: testo con basse pareti digrande spessore, bordo indistinto e arrotondato e fon-do piatto

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Produzione: AG7, AG8Tecnica di lavorazione: tornio veloce (1) e a mano (1)ø orlo = 30 cmPosizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C.(US 3118, 13379)

5.120 – N. inv. 359Descrizione morfologica: testo con pareti di fine spesso-re, orlo introflesso, bordo arrotondato e fondo distintoProduzione: AG4, AG7Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 20, 28 cmPosizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C.(US 13355, 13261)

5.121 – N. inv. 378Descrizione morfologica: testo con pareti spesse edestroflesse, bordo indistinto e superiormente piatto,e fondo indistintoProduzione: AG1, AG6Tecnica di lavorazione: tornio veloce (2) e lento (1).ø orlo = 26 cmPosizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C.(US 13281, 18711)

5.122 – N. inv. 34Descrizione morfologica: testo di piccole dimensio-ni con pareti spesse ed orlo e fondo indistintiProduzione: AG6Tecnica di lavorazione: tornio veloce (3) e lento (2).ø orlo = 26, 34 cmPosizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C.(US 3118, 6046, 6114)

5.123 – N. inv. 377Descrizione morfologica: testo con pareti spesse edestroflesse, orlo indistinto e fondo piattoProduzione: AG6Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 26 cmPosizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 13281)

5.124 – N. inv. 334Descrizione morfologica: testo con pareti fini, orloingrossato, bordo arrotondato e fondo indistintoProduzione: AG6Tecnica di lavorazione: tornio lentoø orlo = 34 cmPosizione stratigrafica: XIII secolo d.C. (US 3108)

Testi con bordo superiormente piatto.5.125 – N. inv. 422Descrizione morfologica: testo con pareti di fine spes-sore, orlo introflesso e bordo internamente ingros-sato ed arrotondatoProduzione: AG1Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 22, 24 cmPosizione stratigrafica: X-XII secolo d.C. (US 13262)

5.126 – N. inv. 455Descrizione morfologica: testo con pareti spesse, conprofilo esterno convesso e bordo indistinto, superior-mente piatto

Produzione: AG7Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 20 cmPosizione stratigrafica: X-XII secolo d.C. (US 13248)

5.127 – N. inv. 408Descrizione morfologica: testo con pareti spesse edestroflesse e bordo indistinto, superiormente piatto.Produzione: AG7Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 26 cmPosizione stratigrafica: X-XII secolo d.C. (US 13252)

Testi fatti a mano

5.128 – N. inv. 242Descrizione morfologica: testo con pareti quasi verti-cali, orlo indistinto e bordo appuntitoProduzione: AG7Tecnica di lavorazione: a manoø orlo = non id.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US10167)

5.129 – N. inv. 444Descrizione morfologica: testo con orlo introflesso,bordo arrotondato e fondo molto spessoProduzione: AG1, AG4Tecnica di lavorazione: a manoø orlo = 18, 20 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VII-IX secolo d.C.(US 6111, 13316, 13342)

Fondi

Fondi piatti ed indistinti, con pareti concave5.130 – N. inv. 85mDescrizione morfologica: fondo piatto ed indistinto,di piccole dimensioniProduzione: AG8Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 25 cmPosizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolo d.C.(US 39028)

5.131 – N. inv. 257Descrizione morfologica: fondo piatto ed indistinto,di piccole dimensioniProduzione: AG1, AG3, AG4, AG5, AG6, AG7Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 6, 7 (2), 10 (2), 11 (2), 12 (2), 16 (4) cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VIIsecolo d.C. (US 3025, 4212, 6152, 6165, 6207, 6257,10057, 10170, 13262, 13269, 13363, 13407, 73158)

5.132 – N. inv. 2Descrizione morfologica: fondo piatto, quasi indistin-to, con pareti molto spesseProduzione: AG1, AG5Tecnica di lavorazione: tornio veloce (1) e lento (1).ø orlo = 12, 14 cmPosizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolod.C.

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5.133 – N. inv. 166Descrizione morfologica: fondo piatto, quasi indi-stinto, con pareti molto spesseProduzione: AG1, AG4Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 10 cmPosizione stratigrafica: IX-XII secolo d.C. (US 3104,4194)

Fondi piatti, indistinti e con pareti verticali5.134 – N. inv. 158Descrizione morfologica: fondo piatto ed indistinto,con pareti verticaliProduzione: AG8Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 25 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VII-IX secolo d.C.

5.135 – N. inv. 164Descrizione morfologica: fondo piatto ed indistinto,con pareti quasi verticaliProduzione: AG8Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 14 cmPosizione stratigrafica: XIII secolo d.C.

Fondi con pareti filettate5.136 – N. inv. 183Descrizione morfologica: fondo piatto ed indistinto,con pareti verticali, esternamente filettateProduzione: AG1, 2, 4Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 8, 10, 11, 18 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metàVII secolo d.C. (US 4231, 6033, 10163, 13379)

Fondi distinti5.137 – N. inv. 88mDescrizione morfologica: fondo piatto e distinto, digrande spessoreProduzione: AG1Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 27 cmPosizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolod.C. (US 39028)

5.138 – N. inv. 8035Descrizione morfologica: fondo piatto, distinto, concorpo globulare e pareti di fine spessoreProduzione: AG16Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 5 cmPosizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C.(US 13557)

5.139 – N. inv. 114Descrizione morfologica: fondo piatto e distinto, conpareti estroflesse, molto spesseProduzione: AG1Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 5 (2) cmPosizione stratigrafica: IX-XII secolo d.C. (US 6107, 6125)

Fondi tagliati a coltello

5.140 – N. inv. 4Descrizione morfologica: fondo piatto ed indistinto,tagliato a coltelloProduzione: AG1Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 11 cmPosizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C.(US 13383)

Colini

5.141 – N. inv. 94mDescrizione morfologica: fondo di colino con forirealizzati a crudoProduzione: AG7Tecnica di lavorazione: a manoø orlo = 11 cmPosizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolod.C. (US 39015)Riferimento bibliografico:– BIANCHI, GARGIANI 1990b, pp. 238 e 394, n. 68; I-

II secolo d.C. (Fiesole, Firenze).

AnseAnse a nastro stretto, solcato

5.142 – N. inv. 246Descrizione morfologica: ansa a nastro stretto, ca-ratterizzata dalla presenza di due scanalature longi-tudinali, ravvicinate, che attraversano la faccia supe-riore. Quest’ultima presenta una depressione in cor-rispondenza della parte centraleProduzione: AG1Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VIIsecolo d.C. (US 6235, 10199)

5.143 – N. inv. 30Descrizione morfologica: ansa a bastoncello a sezio-ne quadrata, caratterizzata da una solcatura centraleProduzione: AG5Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US6235)

5.144 – N. inv. 272.Descrizione morfologica: ansa di piccole dimensionia nastro stretto con superficie superiore concavaProduzione: AG1Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US10178)

5.145 – N. inv. 189Descrizione morfologica: ansa di piccole dimensio-ni, a nastro stretto, con superficie superiore solcataProduzione: AG1, 7, 8Posizione stratigrafica: prima metà VII-XII secolod.C. (US 4155, 6033, 10057, 10180, 13261, 13385)

Anse a nastro di fine spessore5.146 – N. inv. 342Descrizione morfologica: ansa a nastro di fine spes-sore, caratterizzata da una solcatura centraleProduzione: AG8

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Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C.(US 3118)

Bolli e decorazioni

Acroma grossolana

Motivi ad onde

5.147 – N. inv. 17dDescrizione morfologica: motivo composto da duelinee sinusoidali incise a crudoProduzione: AG8Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C.(US 13409)

5.148 – N. inv. 13dDescrizione morfologica: motivo composto da due fa-sci di linee sinusoidali irregolari che si sovrappongonoProduzione: AG1Posizione stratigrafica: XIII secolo d.C. (US 10003)

Motivi ad unghiate5.149 – N. inv. 14dDescrizione morfologica: motivo composto da unghia-te impresse a crudo, poste al di sotto di due linee inci-se, sempre a crudoProduzione: AG1Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 10145).

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Tav. 21 – Acroma grossolana: ceramica da cucina.

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Tav. 22 – Acroma grossolana: ceramica da cucina.

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136Tav. 23 – Acroma grossolana: ceramica da cucina.

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Tav. 24 – Acroma grossolana: ceramica da cucina.

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Tav. 25 – Acroma grossolana: ceramica da cucina.

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Tav. 26 – Acroma grossolana: ceramica da cucina.

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Tav. 27 – Acroma grossolana: ceramica da cucina.

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Tav. 28 – Acroma grossolana: ceramica da cucina.

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Tav. 29 – Acroma grossolana: ceramica da cucina.

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Tav. 30 – Acroma grossolana: ceramica da cucina.

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Tav. 31 – Acroma grossolana: ceramica da cucina.

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Tav. 32 – Acroma grossolana: ceramica da cucina.

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Tav. 33 – Acroma grossolana: ceramica da cucina.

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147Tav. 34 – Acroma grossolana: ceramica da cucina.

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Tav. 35 – Acroma grossolana: ceramica da cucina.

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Tav. 36 – Acroma grossolana: ceramica da cucina.

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Tav. 37 – Acroma grossolana.

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4. VERNICIATA DI ROSSO (6)28

La verniciata di rosso è attestata con un totale di 177frammenti, pari a 130 forme, calcolate in base al nu-mero minimo.L’analisi macroscopica degli impasti ha permesso di in-dividuarne 5 tipi differenti (VR1-5).Se l’inizio del VII secolo d.C. può essere considerato iltermine oltre il quale i prodotti verniciati devono essereconsiderati residui29, l’inizio della produzione si deve col-locare nel corso del IV secolo d.C., quando compaionoalcuni tipi morfologici che, per il limite cronologico im-posto a questa lavoro, non sono qui di seguito illustrati.Nella schedatura dei frammenti sono stati distinti tretipi di rivestimento:

– V1: vernice arancio, poco coprente;– V2: vernice arancio, coprente, ma porosa ed opaca;– V3: vernice spessa, lucida e coprente, di colore pre-

valentemente arancione, simile a quella che caratte-rizza i prodotti africani.

Associando i diversi tipi di copertura ai vari impasti,all’interno di ogni periodo, si è però notato come i pri-mi siano associati abbastanza casualmente ai secondi,cosa che indica che la qualità della vernice dipende for-se esclusivamente dalle condizioni di cottura e non puòquindi essere ritenuto elemento in grado di caratteriz-zare le diverse officine.Per quanto riguarda invece il campionario delle formeprodotte tra la fine del V e il VII secolo d.C. si puòosservare come esso sia ridotto alle scodelle, ai catinied alle coppe.

4.1 CATALOGO DEGLI IMPASTI

Impasto: VR1Classe: verniciataDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: piana

SmagranteFasi identificate: –Dimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: rosaAnnotazioni: –

Pori%: 10Forma: allungata

Impasto: VR2Classe: verniciataDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: subconcoidale

SmagranteFasi identificate: –Dimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: arancioneAnnotazioni: –

Pori%: 15-20Forma: tubolare. In molti pori compare calcite di neo-formazione

Impasto: VR3

Classe: verniciataDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: piana

SmagranteFasi identificate: –Dimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: arancioneAnnotazioni: –

Pori%: 10Forma: irregolare

Impasto: VR4

Classe: verniciataDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: subconcoidale

SmagranteFasi identificate: –Dimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: marrone chiaroAnnotazioni: –

Pori%: 10Forma: allungata, con calcite di neoformazione

28. I disegni che compaiono nelle tavole delle forme di que-sta classe sono stati realizzati dal dott. Stefano Camporeale.29. Il limite oltre il quale si considerano residui i tipi inverniciata è stabilito in base alla forma in sigillata africanapiù tarda imitata e in base al periodo in cui anche le atte-stazioni della classe iniziano a decrescere.

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Impasto: VR5Classe: verniciataDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: irregolare

SmagranteFasi identificate: –Dimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: rosso-marroneAnnotazioni: –

Pori%: 10Forma: irregolare

Impasto: VR6Classe: verniciataDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: subconcoidale

SmagranteFasi identificate: –Dimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: rosaAnnotazioni: –

Pori%: 10Forma: irregolare

4.2 I TIPI MORFOLOGICI

Nel periodo II sono attestate esclusivamente sco-delle con orlo a tesa (6.1-3) che imitano i tipi Lam-boglia 51 e 51A, in sigillata africana, che si data-no dal 320 fino al 420 d.C.Tra la seconda metà del VI e l’inizio del VII seco-lo d.C. compaiono la scodella con orlo introfles-so ed appuntito (6.5), sempre basata su prototipiafricani, e il catino con orlo arrotondato, distin-to esternamente da una solcatura (6.13), o conorlo ingrossato, arrotondato ed estroflesso (6.14).Con la prima metà del VII secolo d.C. cambianole foggie delle scodelle, che diventano caratteriz-zate da un orlo introflesso ed arrotondato (6.6),da un bordo a sezione triangolare (6.8), oppureingrossato ed arrotondato (6.10), elaborato sulmodello della Hayes 104C, inquadrabile crono-logicamente tra il 550 e il 625 d.C.

Risulta chiaro quindi che cambiano le forme del-l’ingobbiata perché cambiano le forme della sigil-lata africana importata.

4.3 CONFRONTI CON ALTRI CONTESTI URBANI

DELL’ETRURIA CENTRO-SETTENTRIONALE

Prodotti verniciati di rosso che si ispirano alle for-me della sigillata africana, anche molto tarda, sonostati rinvenuti anche in altre città della Toscana.Già nello scavo di Piazza Duomo a Siena era atte-stato vasellame ricoperto da una vernice rossauniforme: si trattava di forme chiuse e forme aper-te a base piana o distinta, corpo globulare ed orloestroflesso. Tra queste ultime era presente ancheun vaso a listello che imita la H. 91, con doppiarotellatura impressa all’interno30.La classe è documentata anche a Volterra31, dovequesto tipo di prodotto ceramico sembra compa-rire all’inizio del IV secolo d.C., mentre la finedella produzione si colloca nel corso del VI seco-lo d.C. Il campionario delle forme comprendecoppe, scodelle, piatti con orlo a tesa, vasi a listel-lo, piattelli con orlo estroflesso, brocche, botti-glie ed olle. Ricorrono spesso decorazioni a fascidi linee singole ondulate e in impressioni di for-ma circolare, alternate a solcature orizzontali. Nelrepertorio sono poi presenti tipi che imitano lasigillata africana D ed in particolare i piatti H.59, 58B, le coppe 80A, i vasi a listello 91 e lescodelle 64 e 61.Un probabile centro di produzione di prodottiverniciati, tra la seconda metà del IV e gli inizi delV secolo d.C., è Fiesole, dove è attestata anche lapresenza di scarti di fornace32. Le forme documen-tate comprendono piatti, coppe, brocche e anfo-rette. Il vasellame è caratterizzato da una vernicerossa opaca, con impasti generalmente depurati,con forme che derivano dalle sigillate africane, daquelle nord-italiche tarde e talvolta dallenarbonensi.Anche a Cosa, tra V e VI secolo d.C., sono atte-state forme chiuse con motivi ondulati incisi sul-la superficie esterna, che però probabilmentesono prodotti di importazione dall’Italia meri-dionale33.

30. Si tratta di boccali biconeggianti con base piana e piededistinto, ansa obliqua, spalla sottolineata da un listello oriz-zontale al di sotto del quale si notano tre fascie decorate arotella, a linee orizzontali incise a pettine e a festoni penduliincisi (cfr. MILANESE 1991).31. Cfr. LUPI 1998.32. Cfr. BIANCHI 1990a.33. Cfr. FENTRESS et alii 1991, pp. 216-219.

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4.4 CATALOGO DEI TIPI

CERAMICA DA MENSA

Scodelle

Scodelle con orlo a tesa

6.1 – N. inv. 710Descrizione morfologica: scodella a pareti ricurve, conlargo orlo a tesa, estroflesso, caratterizzato da decora-zioni impresse e da quattro scanalature.Produzione: 3.Vernice: V3.ø orlo = 24,2 cm.Posizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolo d.C.(US 29033).Riferimento bibliografico– imita la forma Lamboglia 51, 51A in ATL., tav. XXXII,

n. 10, p. 82; datazione dell’originale in sigillata D1:320-400/420 d.C.

6.2 – N. inv. 689Descrizione morfologica: scodella a pareti ricurve, conlargo orlo a tesa, estroflesso, e rialzato.Produzione: 3.Vernice: V3.ø orlo = 38,4 cm.Posizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolo d.C.(US 39029).Riferimento bibliografico:– imita la forma Lamboglia 51, 51A in ATL., tav. XXXII,

n. 12, p. 82; datazione dell’originale in sigillata D1:320-400/420 d.C.

6.3 – N. inv. 512Descrizione morfologica: scodella a pareti ricurve, conlargo orlo a tesa.Produzione: 5.Vernice: V1.ø orlo = 36,4 cm.Posizione stratigrafica: residuo in strati post-medievali(US 13048).Riferimento bibliografico:– imita la forma Fallico 1971, fig. 30, A149, in ATL.,

tav. XXXIII, n. 2, p. 82; datazione dell’originale insigillata D1: 320-400/420 d.C.

Scodelle con orlo introflesso6.4 – N. inv. 381Descrizione morfologica: scodella con orlo introflessoed appuntito.Produzione: 2.Vernice: V3.ø orlo = 28,8 cm.Posizione stratigrafica: in strati di seconda metà IV-se-conda metà V d.C. (US 13318).Riferimento bibliografico:– imita la forma Waagé 1948, tav. IX, n. 831 U, in

ATL., tav. XXXIV, n. 4 e 5, p. 83; datazione dell’ori-ginale in sigillata D1 e D2, 325-450 d.C.

6.5 – N. inv. 441Descrizione morfologica: scodella con orlo introflessoed appuntito.Produzione: 2, 5, 13.Vernice: V1.ø orlo = 31,8-34 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VIIsecolo d.C. (US 3059, 4211, 4226, 6244).Riferimento bibliografico:– imita la forma Waagé 1948, tav. IX, n. 831 U, in

ATL., tav. XXXIV, n. 4 e 5, p. 83; datazione dell’ori-ginale in sigillata D1 e D2, 325-450 d.C.

6.6 – N. inv. 268Descrizione morfologica: scodella con orlo introflessoed arrotondato.Produzione: 2.Vernice: V2.ø orlo = 12 cmPosizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US13380).

Scodelle con bordo a sezione triangolare

6.7 – N. inv. 62Descrizione morfologica: scodella a pareti semicircola-ri ed orlo a sezione triangolare, rivolto verso il bassoProduzione: 2, 3.Vernice: V2.ø orlo = non id.Posizione stratigrafica: seconda metà IV-seconda metàV secolo d.C. (US 10096).Riferimento bibliografico– simile alla forma Gallia 1962, p. 152, fig. 8, in ATL. tav.

XLV, n. 5, p. 98; datazione dell’originale in sigillata D2:fine V/inizi VI-terzo venticinquennio del VI secolo.

6.8 – N. inv. 428Descrizione morfologica: scodella a pareti semicircola-ri ed orlo a sezione triangolare, rivolto verso il basso.Produzione: 2.Vernice: V2.ø orlo = 21 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US6243).

Riferimento bibliografico– imita la forma Gallia 1962, p. 152, fig. 8, in ATL. tav.

XLV, n. 5, p. 98; datazione dell’originale in sigillata D2:fine V/inizi VI-terzo venticinquennio del VI secolo.

6.9 – N. inv. 369Descrizione morfologica: scodella con orlo arrotonda-to, distinto esternamente.Produzione: 3.Vernice: V2.ø orlo = 24 cm.Posizione stratigrafica: residuo in strati di seconda metàVII-VIII secolo d.C. (US 13315).Riferimento bibliografico:– imita la forma Hayes 103B, in ATL. tav. XLV, n. 7, p.

99; datazione dell’originale in D2: 500-575 d.C.

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Scodelle con bordo ingrossato ed arrotondato

6.10 – N. inv. 226Descrizione morfologica: scodella con orlo arrotonda-to, poco ingrossato e distinto internamente da una sol-catura.Produzione: 13.Vernice: V1.ø orlo = 30,2 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US13385).Riferimento bibliografico:– imita la forma Hayes 104C, in ATL., tav. XLIII, n. 1-

2, p. 95; datazione dell’originale in sigillata D2: 550-625 d.C.

Coppe

6.11 – N. inv. 420Descrizione morfologica: coppa con orlo a tesa e bor-do rivolto verso l’alto.Produzione: 3.Vernice: V2.ø orlo = 15,6 cmPosizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US6162).Riferimento bibliografico:– simile alla forma Hayes 78, in ATL. tav. L, n. 5, p.

108; datazione dell’originale in sigillata D2: 360-440d.C.;

– BIANCHI 1990a, pp. 176 e 369, n. 22; datazione:seconda metà IV-inizi V secolo d.C. (Fiesole, Firen-ze).

6.12 – N. inv. 168Descrizione morfologica: coppa con orlo a tesa piana.Produzione: 3.Vernice: V1 e 3.ø orlo = 11,8 cm.Posizione stratigrafica: residuo in strati di IX secolod.C. e in strati post-medievali (US 6204, 10000).Riferimento bibliografico:– imita la forma Hayes 78, in ATL. tav. L, n. 5, p. 108;

datazione dell’originale in sigillata D2: 360-440 d.C.;– BIANCHI 1990a, pp. 176 e 368, n. 22; datazione: se-

conda metà IV-inizi V secolo d.C. (Fiesole, Firenze).

CERAMICA PER USI VARI

Catini6.13 – N. inv. 571Descrizione morfologica: catino con orlo arrotondato,distinto esternamente da una solcatura.Produzione: 3.Vernice: V1.ø orlo = 25,7 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 4223).

6.14 – N. inv. 570Descrizione morfologica: catino con orlo ingrossato,arrotondato ed estroflesso. Corpo troncoconico.Produzione: 3.Vernice: V1.ø orlo = 29 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 4223).

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VERNICIATA Tipo PII PIII PVCeramica da mensaSCODELLEScodelle con orlo a tesan.inv. 710 6.1 50,0 0,0 0,0 0,0n.inv. 689 6.2 50,0 0,0 0,0 0,0

6.3 0,0 0,0 0,0 0,0Scodelle con orlo introflesson.inv. 381 6.4 0,0 0,0 0,0 0,0n.inv. 441 6.5 0,0 60,0 33,3 0,0n.inv. 268 6.6 0,0 0,0 16,7 0,0

n.inv. 62 6.7 0,0 0,0 0,0 50,0n.inv. 428 6.8 0,0 0,0 16,7 0,0n.inv. 369 6.9 0,0 0,0 0,0 50,0

n.inv. 226 6.10 0,0 0,0 16,7 0,0COPPEn.inv. 420 6.11 0,0 0,0 16,7 0,0n.inv. 168 6.12 0,0 0,0 0,0 0,0Ceramica per usi variBACILIn.inv. 571 6.13 0,0 20,0 0,0 0,0n.inv. 570 6.14 0,0 20,0 0,0 0,0TOT 100 100 100 100

Scodelle con bordo ingrossato ed arrotondato

Scodelle con bordo a sezione triangolare

PIV

Tab. 24

VERNICIATA Tipo PII PIII PV PVI PVII PVIII Mod.Ceramica da mensaSCODELLEScodelle con orlo a tesan.inv. 710 6.1 1 0 0 0 0 0 0n.inv. 689 6.2 1 0 0 0 0 0 0n.inv. 512 6.3 0 0 0 0 0 0 1Scodelle con orlo introflesson.inv. 381 6.4 0 0 0 0 0 0 0n.inv. 441 6.5 0 3 0 0 0 0 0n.inv. 268 6.6 0 0 0 0 0 0 0

n.inv. 62 6.7 0 0 1 0 0 0 0n.inv. 428 6.8 0 0 0 0 0 0 0n.inv. 369 6.9 0 0 1 0 0 0 0

n.inv. 226 6.10 0 0 0 0 0 0 0COPPEn.inv. 420 6.11 0 0 0 0 0 0 0n.inv. 168 6.12 0 0 0 1 0 0 1Ceramica per usi variBACILIn.inv. 571 6.13 0 1 0 0 0 0 0n.inv. 570 6.14 0 1 0 0 0 0 0TOT 2 5 6 2 1 0 0 2

00

10

10

Scodelle con bordo ingrossato ed arrotondato1

1Scodelle con bordo a sezione triangolare

0

0

02

00

PIV

Tab. 23

I tipi 6.4 e 6.7 sono attestati anche nel periodo I (seconda metà IV-seconda metà V secolo d.C.) che noncompare nella tabella.

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Tav. 38 – Ceramica verniciata di rosso: ceramica da mensa.

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Tav. 39 – Ceramica verniciata di rosso: ceramica da mensa.

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5. INGOBBIATA DI ROSSO (7)34

L’ingobbiata di rosso, che può essere datata dal IVfino alla metà del VII secolo d.C., è attestata conun totale di 3734 frammenti, pari a 225 forme,calcolate in base al numero minimo.L’analisi macroscopica degli impasti ha permessodi individuarne 9 tipi differenti.Nella schedatura di questa classe ceramica sonostati distinti sette tipi di rivestimento:

– I1: ingobbio arancione, poco coprente, quasitrasparente;

– I2: ingobbio di colore tendente al rosso, abba-stanza spesso e coprente;

– I3: ingobbio molto cotto, di colore marrone-violaceo;

– I4: ingobbio di colore marrone;– I5: ingobbio poco coprente, tendente al rosso,

quasi trasparente, ma steso in maniera omogenea;– I6: ingobbio steso con spessori differenti per

dare un effetto marmorizzato;– I7: ingobbio simile all’I3, ma lucido.

Come per le verniciate si è notato come i diversitipi di rivestimenti siano associati abbastanza ca-sualmente ai differenti impasti, cosa che indica chela qualità dell’ingobbio dipendeva forse esclusiva-mente dalle condizioni di cottura.La produzione ingobbiata di rosso presenta unnumero ampio di forme, che comprende scodel-le, coppe, brocche, bottiglie, vasi a listello, bacili,piattelli e microvasetti.Se si osserva il numero di oggetti prodotti per cia-scun tipo morfologico, sembra evidente come lefabbriche dell’ingobbiata tendessero a realizzareper lo più quelle forme che mancavano o eranopoco presenti tra il vasellame africano che ancoragiungeva in Italia tra l’epoca tardoantica e l’iniziodell’altomedioevo.

5.1 CATALOGO DEGLI IMPASTI

Impasto: IR1Classe: ingobbiataDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: piana

SmagranteFasi identificate: –Dimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

34. I disegni che compaiono nelle tavole delle forme di que-sta classe sono stati realizzati dal dott. Stefano Camporeale.

Corpo argillosoColore: rosa.Annotazioni: –

Pori%: 10Forma: allungata

Impasto: IR 2Classe: ingobbiataDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: subconcoidale

SmagranteFasi identificate: –Dimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: arancioneAnnotazioni: –

Pori%: 15-20Forma: tubolare. In molti pori compare calcite di neo-formazione

Impasto: IR 3

Classe: ingobbiataDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: piana

SmagranteFasi identificate: –Dimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: arancioneAnnotazioni: –

Pori%: 10Forma: irregolare

Impasto: IR4Classe: ingobbiataDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: subconcoidale

SmagranteFasi identificate: –Dimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

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Corpo argillosoColore: marrone chiaroAnnotazioni: –

Pori%: 10Forma: allungata, con calcite di neoformazione

Impasto: IR5Classe: ingobbiataDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: irregolare

SmagranteFasi identificate: –Dimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: rosso-marroneAnnotazioni: –

Pori%: 10Forma: irregolare

Impasto: IR 6Classe: ingobbiataDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: subconcoidale

SmagranteFasi identificate: –Dimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: rosaAnnotazioni: presenza di quarzo

Pori%: 10Forma: irregolare

Impasto: IR 7Classe: ingobbiataDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: subconcoidale

SmagranteFasi identificate: –Dimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: prossimità di argille caoliniti-che

Corpo argillosoColore: bianco-cremaAnnotazioni: –

Pori%: 10Forma:irregolari

Impasto: IR 8Classe: ingobbiataDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: irregolare

SmagranteFasi identificate: frammenti litici (calcare)Dimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: arancioneAnnotazioni: presenza di quarzo

Pori%: 5Forma: irregolare

Impasto: IR 9Classe: ingobbiataDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: piana

SmagranteFasi identificate: –Dimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: rosaAnnotazioni: –

Pori%: 5Forma: irregolari. In molti pori è presente calcite dineoformazione

5.2 I TIPI MORFOLOGICI

Il vasellame ingobbiato di rosso comprende for-me da tavola, da dispensa, da toilette e per la pre-parazione dei cibi.Tra la fine del V e la metà del VI secolo d.C., perla mensa sono attestate le scodelle con orlo intro-flesso che imitano la H.61 in sigillata africana(7.14-15), le coppe con orlo a tesa (7.19) e le broc-che con bordo a fascia e stretto collo su corpomolto ampio (7.25).

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Tra gli oggetti per la toilette compaiono piccolipiattelli con pareti estroflesse e bordo indistinto earrotondato (7.57), anche questi imitanti prodot-ti in sigillata africana.Altra forma che sembra caratteristica di questaproduzione è il vaso a listello, che in questo pe-riodo è documentato nella versione con orlo in-troflesso, applicato a crudo, con listello orizzon-tale (7.32), il cui prototipo va sempre ricercatonelle produzioni africane.Durante il periodo III il campionario del vasellameda mensa ingobbiato di rosso si fa più articolatomorfologicamente. Le scodelle attestate sono conorlo introflesso (7.16), breve, estroflesso (7.12-13)e pendulo (7.17). Le brocche possono avere un orloestroflesso ed indistinto (7.23), o molto estroflesso(7.26), e in alcuni casi sono decorate con pastigliein argilla a forma di orecchi (7.29).Anche i vasi a listello presentano ora tutta unaserie di varianti, caratterizzate da un orlo intro-flesso (7.33) e verticale (7.43-44).Iniziano poi ad essere attestati i bacili con bordoingrossato, introflesso e arrotondato (7.53), o atesa introflessa (7.54).Con la prima metà del VII secolo d.C. il corredoper la mensa rimane abbastanza ricco di forme. Èinfatti sempre attestato un buon numero di va-rianti di scodelle con orlo a tesa orizzontale (7.2-4) o inclinata (7.7-8), mentre tra le coppe conti-nuano ad essere documentate quelle con listelloatrofizzato, nella variante con orlo introflesso,bordo arrotondato e carenatura esterna moltoaccentuata, quasi fosse un listello (7.21).Tra le forme chiuse sono documentate le brocchecon orlo modanato (7.28) e le bottiglie con collocilindrico leggermente svasato (7.30).Sempre in questo periodo si assiste all’esplosionedelle varianti del vaso a listello. Ne sono stati tro-vati tipi con orlo ripiegato all’esterno (7.31), indi-stinto (7.50-51), verticale (7.44-47) ed introflesso(7.34-36, 38-39), a volte dotato di versatoio (7.37).Continuano poi ad essere attestati i bacili con orloa tesa introflessa e bordo superiormente appunti-to (7.55), a volte ansati (7.56), e i piattelli da toi-lette (7.58).La seconda metà del VII secolo d.C. segna proba-bilmente l’estinguersi della produzione ingobbia-ta di rosso, evento che sembra confermato anchedalla scomparsa di alcune forme e tipi.Nelle stratigrafie dell’ospedale sono state trovateresidue brocche con orlo molto estroflesso (7.27),scodelle, che possono avere orlo a tesa orizzonta-le (7.3-4), o inclinata (7.9-11), sul modello delleHayes 107, oppure ad orlo pendulo (7.18), similea quello della Hayes 103a, e il vaso a listello conorlo ripiegato all’esterno (7.31), introflesso (7.40-2), verticale (7.48) o indistinto (7.52).

5.3 CATALOGO DEI TIPI

CERAMICA DA MENSA

Scodelle

Scodelle con orlo a tesa orizzontale

7.1 – N. inv. 696Descrizione morfologica: scodella con orlo a tesa bre-ve e corpo carenato poco sotto il bordo.Produzione: 2.Ingobbio: I2.ø orlo = 30,4 cm.Posizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolo d.C.(US 39029).Riferimento bibliografico:– Richiama sia la forma Waagé 1948, tav. IX, n. 858, in

ATL., tav. XLVIII, n. 4, p. 102 (datazione dell’origina-le in sigillata D2: 470-500 d.C.), sia la forma Hayes93B, nn. 19, 21, in ATL., tav. XLVII, n. 2, p. 101 (da-tazione dell’originale in sigillata D2: 400/450-540 d.C.)

7.2 – N. inv. 399Descrizione morfologica: scodella con orlo a tesa ca-ratterizzato da un’insellatura interna.Produzione: 3.Ingobbio: I4.ø orlo = 34,4 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US6165).Riferimento bibliografico:– simile imita la forma Hayes 67, in ATL., tav. XXXVII,

n. 9, p. 88; datazione dell’originale in sigillata D1 eD2: 360-470 d.C.;

– BIANCHI 1990a, p. 367, n. 5; datazione: seconda metàIV-inizi V secolo d.C. (Fiesole, Firenze).

7.3 – N. inv. 198Descrizione morfologica: scodella con orlo a tesa oriz-zontale, con margine inferiore ispessito; corpo emisfe-rico.Produzione: 4, 5.Ingobbio: I1 e 2.ø orlo = 22,2 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-residuo in stra-ti di VIII secolo d.C. (US 13342, 13409).Riferimento bibliografico:– imita la forma Hayes 107, in ATL. tav. XLVII, n. 7, p.

102; datazione dell’originale in sigillata D1: 600-650 d.C.

7.4 – N. inv. 197Descrizione morfologica: scodella con orlo a tesa oriz-zontale e corpo emisferico.Produzione: 1, 4, 6.Ingobbio: I1, 2, e 5.ø orlo = 24,2-26 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-residuo in stra-ti di VIII secolo d.C. (US 13342, 13347, 13382, 13409).Riferimento bibliografico:– imita la forma Hayes 107, in ATL. tav. XLVII, n. 7, p.

102; datazione dell’originale in sigillata D1: 600-650 d.C.

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7.5 – N. inv. 122Descrizione morfologica: scodella con orlo a tesa bre-ve e corpo carenato poco sotto il bordo.Produzione: 2.Ingobbio: I5.ø orlo = 35 cm.Posizione stratigrafica: residuo in strati post-medievali(US 10000).Riferimento bibliografico:– simile alla forma Stern XIX. Sidi Aich., in ATL. tav.

LXVI, n. 20, p. 139; datazione dell’originale prodot-to nelle fabbriche della Tunisia centrale: 300-500 d.C.

Scodelle con orlo a tesa inclinata7.6 – N. inv. 565Descrizione morfologica: scodella con orlo a tesa estro-flessa con profilo interno concavo.Produzione: 2.Ingobbio: I2.ø orlo = 27,6 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 4231).Riferimento bibliografico:– imita la forma Hayes 107, in ATL. tav. XLVII, n. 7, p.

102; datazione dell’originale in sigillata D1: 600-650 d.C.

7.7 – N. inv. 432Descrizione morfologica: scodella con orlo a tesa estro-flessa ed inclinata verso l’interno e bordo esternamen-te sagomato.Produzione: 2.Ingobbio: I2.ø orlo = 35,2 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US6244).Riferimento bibliografico:– imita la forma Hayes 107, in ATL. tav. XLVII, n. 7, p.

102; datazione dell’originale in sigillata D1: 600-650 d.C.

7.8 – N. inv. 218Descrizione morfologica: scodella con orlo a tesa estro-flessa ed inclinata verso l’interno.Produzione: 5.Ingobbio: I2, 3.ø orlo = 34,6-34,8 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US13373, 13382, 13385).Riferimento bibliografico:– imita la forma Hayes 107, in ATL. tav. XLVII, n. 7, p.

102; datazione dell’originale in sigillata D1: 600-650 d.C.

7.9 – N. inv. 285Descrizione morfologica: scodella con orlo estrofles-so, carenato internamente, e bordo arrotondato.Produzione: 3.Ingobbio: I2.ø orlo = 35 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-residuo in stra-ti di VIII secolo d.C. (US 13389).Riferimento bibliografico:– imita la forma Hayes 107, in ATL. tav. XLVII, n. 7, p.

102; datazione dell’originale in sigillata D1: 600-650 d.C.

7.10 – N. inv. 372Descrizione morfologica: scodella con orlo estrofles-so, carenato internamente, e bordo arrotondato.Produzione: 3.Ingobbio: I6.ø orlo = 34 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-residuo in stra-ti di VIII secolo d.C. (US 13348).Riferimento bibliografico:– simile in BIANCHI 1990a, 1990, p. 173 e 367, n. 8;

datazione: fine IV-V d.C. (Fiesole, Firenze);– imita la forma Hayes 107, in ATL. tav. XLVII, n. 7, p.

102; datazione dell’originale in sigillata D1: 600-650 d.C.

7.11 – N. inv. 298Descrizione morfologica: scodella con orlo ingrossatoed introflesso, e bordo arrotondato.Produzione: 1, 5.Ingobbio: I2.ø orlo = 27-36 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-residuo in stra-ti di VIII secolo d.C. (US 13363).Riferimento bibliografico:– imita la forma Hayes 107, in ATL. tav. XLVII, n. 7, p.

102; datazione dell’originale in sigillata D1: 600-650 d.C.

Scodelle con orlo breve ed estroflesso

7.12 – N. inv. 477Descrizione morfologica: scodella con orlo estroflessoe bordo arrotondato.Produzione: 1, 6.Ingobbio: I2.ø orlo = 35,2-36 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 3025, 6204, 13265).Riferimento bibliografico:– la foggia dell’orlo richiama il tipo Hayes 100, in ATL.

tav. XLVII, n. 13, p. 103; datazione dell’originale insigillata africana D1/2: fine VI-inizi VII secolo d.C. Ledimensioni del nostro esemplare sono però maggiori.

7.13 – N. inv. 539Descrizione morfologica: scodella con orlo ingrossatoed introflesso, e bordo arrotondato.Produzione: 3.Ingobbio: I3.ø orlo = 29,4 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizi VII seco-lo d.C. (US 4231).

Scodelle con orlo introflesso

7.14 – N. inv. 717Descrizione morfologica: scodella con orlo ingrossatoed introflesso e bordo a sezione triangolare.Produzione: 1, 4.Ingobbio: I2 e 3.ø orlo = 24,4-25 cm.Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.C. (US39029, 39033).

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Riferimento bibliografico:– imitazione della forma Hayes 61, in ATL., tav. XXIV;

datazione dell’originale in sigillata africana D1 e D2:325-450 d.C.

7.15 – N. inv. 694Descrizione morfologica: scodella con orlo ingrossatoed introflesso e bordo piatto ed inclinato verso l’inter-no.Produzione: 2, 3, 4.Ingobbio: I2.ø orlo = 22,6-29,8 cm.Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.C. (US39029, 39033).Riferimento bibliografico:– BIANCHI 1990a, pp. 174 e 368, n. 11; datazione:

seconda metà IV-inizi V secolo d.C. (Fiesole, Firen-ze);

– imitazione della forma Hayes 61, in ATL., tav. XXIV;datazione dell’originale in sigillata africana D1 e D2:325-450 d.C.

7.16 – N. inv. 283Descrizione morfologica: scodella con orlo ingrossatoed introflesso e bordo a sezione triangolare, distintointeriormente da una solcatura.Produzione: 1, 2, 3, 4, 5, 9.Ingobbio: I2.ø orlo = 22,3-29,8 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 4232, 13316, 13383, 13389).Riferimento bibliografico:– simile in BIANCHI 1990a, pp. 174 e 368, n. 11; data-

zione: seconda metà IV- inizi V secolo d.C. (Fiesole,Firenze);

– imitazione della forma Hayes 61, in ATL., tav. XXIV,n. 2, p. 83; datazione dell’originale in sigillata afri-cana D1 e D2: 325-450 d.C.

Scodelle con orlo pendulo7.17 – N. inv. 27Descrizione morfologica: scodella con orlo introfles-so, distinto internamente da una solcatura, e bordo ar-rotondato.Produzione: 1, 5.Ingobbio: I2.ø orlo = 22-23 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 3025, 10195, 13305).Riferimento bibliografico:– imita la forma Lamboglia 53 bis, in ATL., tav. XXXIV,

n. 8, p. 83; datazione dell’originale in sigillata D1 eD2: 325-450 d.C.

7.18 – N. inv. 350Descrizione morfologica: scodella con orlo ripiegatoall’esterno, caratterizzato dalla presenza di due solca-ture.Produzione: 3.Ingobbio: I2.ø orlo = 24,3 cm.

Posizione stratigrafica: seconda metà VII-residuo in stra-ti di VIII secolo d.C. (US 13305).Riferimento bibliografico:– imita la forma Hayes 103A, in ATL., tav. XLV, n. 3, p.

98; datazione dell’originale in sigillata D2: fine V/inizi VI-terzo venticinquennio del VI secolo d.C.

Coppe

Coppe con orlo a tesa

7.19 – N. inv. 335Descrizione morfologica: coppa con orlo a tesa oriz-zontale ed estroflessa e corpo emisferico.Produzione: 1, 2, 3, 4.Ingobbio: I2, I5, I6.ø orlo = 13-15,2 cm.Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.C. (US13350, 13382, 13387, 39033).Riferimento bibliografico:– BIANCHI 1990a, pp. 175 e 369, n. 21; datazione: se-

conda fine IV-inizi V secolo d.C. (Fiesole, Firenze).

Coppe con listello atrofizzato

7.20 – N. inv. 651Descrizione morfologica: coppa con orlo introflesso,bordo arrotondato e carenatura esterna posta poco sottoil bordo.Produzione: 1, 3.Ingobbio: I2.ø orlo = 10-16,6 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US3059).Riferimento bibliografico:– VALENTI 1991, p. 46, tav. 8, n. 8; datazione: seconda

metà V secolo d.C. (territorio senese).

7.21 – N. inv. 297Descrizione morfologica: coppa con orlo introflesso,bordo arrotondato e carenatura esterna molto accen-tuata, quasi fosse un listello, posta poco sotto il bordo.Produzione: 1.Ingobbio: I2.ø orlo = 16,9 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US13392).Riferimento bibliografico:– simile a VALENTI 1991, p. 46, tav. 8, n. 8; datazione:

seconda metà V secolo d.C. (territorio senese).

7.22 – N. inv. 76Descrizione morfologica: coppa con orlo introflesso,bordo arrotondato e carenatura esterna posta poco sottoil bordo.Produzione: 3.Ingobbio: I5.ø orlo = 18,5 cm.Posizione stratigrafica: residuo in strati di XIII secolod.C. (US 10036).Riferimento bibliografico:– simile a VALENTI 1991, p. 46, tav. 8, n. 8; datazione:

seconda metà V secolo d.C.

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Brocche

Brocche con orlo estroflesso ed indistinto

7.23 – N. inv. 567Descrizione morfologica: brocca con orlo estroflesso ebordo appuntito, interiormente distinto da una solca-tura.Produzione: 3, 4, 5, 7.Ingobbio: I2, 4.ø orlo = 5-10,4 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizi VII seco-lo d.C. (US 4223).Riferimento bibliografico:– simile a VALENTI 1991, p. 46, tav. 5, n. 2; datazione:

metà V secolo d.C. (territorio senese).

7.24 – N. inv. 1022Descrizione morfologica: brocca con collo stretto, orloestroflesso, leggermente ingrossato, e bordo arroton-dato. L’ansa a nastro si imposta al di sopra dell’orlo.Produzione: 1.Ingobbio: I1.ø orlo = 5 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US10526).

Brocche con orlo molto estroflesso

7.25 – N. inv. 679Descrizione morfologica: brocca con orlo molto estro-flesso, bordo a fascia e stretto collo su corpo moltoampio.Produzione: 6.Ingobbio: I5.ø orlo = 7,8 cm.Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.C. (US39029).Riferimento bibliografico:– simile a VALENTI 1991, p. 46, tav. 5, n. 10 (territorio

senese).

7.26 – N. inv. 100Descrizione morfologica: brocca con orlo estroflesso ebordo indistinto ed arrotondato.Produzione: 1, 5, 6.Ingobbio: I2, I3.ø orlo = 8-15 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizi VII seco-lo d.C. (US 10095).Riferimento bibliografico:– BIANCHI 1990a, pp. 181 e 370, n. 33; datazione: IV-

inizi V secolo d.C. (Fiesole, Firenze);– Simile in VALENTI 1991, p. 46, tav. 5, n. 9; datazio-

ne: fine IV-inizi V secolo d.C. (territorio senese).

7.27 – N. inv. 344Descrizione morfologica: brocca con orlo estroflesso ebordo piano e verticale. L’ansa, stretta e con scanalatu-ra centrale, si imposta subito al di sotto del bordo.Produzione: 3, 6.Ingobbio: I2, I5.ø orlo = 9,2-20 cm.

Posizione stratigrafica: seconda metà VII-residuo in stra-ti di VIII secolo d.C. (US 13335).Riferimento bibliografico:– PALERMO 1990b, pp. 180 e 370, n. 61; datazione:

IV-V secolo d.C.

Brocche con orlo modanato7.28 – N. inv. 5023Descrizione morfologica: brocca con orlo verticale chepresenta un breve listello orizzontale.Produzione: 1.Ingobbio: I1.ø orlo = 24 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US10526).

Brocca con ansa ad orecchie

7.29 – N. inv. 541Descrizione morfologica: brocca con orlo estrofleso edansa ad orecchie.Produzione: 2.Ingobbio: I2.ø orlo = 9-13 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VIIsecolo d.C. (US 4231).

Bottiglie

7.30 – N. inv. 5045Descrizione morfologica: bottiglia con collo cilindricoleggermente svasato, con orlo estroflesso e bordo arro-tondato.Produzione: 1.Ingobbio: I2.ø orlo = 6 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US10540).

CERAMICA PER USI VARI

Vasi a listello

Vasi a listello con orlo ripiegato all’esterno

7.31 – N. inv. 193Descrizione morfologica: vaso a listello orizzontale, conorlo introflesso e bordo ripiegato all’esterno.Produzione: 3.Ingobbio: I4.ø orlo = 21,6 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-residuo in stra-ti di VIII secolo d.C. (US 13373, 13409).Riferimento bibliografico:– in generale imita la forma Gentili 1950, fig. 30, n. 8,

in ATL., tav. XLIX, n. 12, p. 107; datazione dell’ori-ginale in sigillata D: 510-550 d.C.

Vasi a listello con orlo introflesso7.32 – N. inv. 697Descrizione morfologica: vaso a listello orizzontale, conorlo introflesso, applicato a crudo. Listello orizzontale.Produzione: 3.

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Ingobbio: 12.ø orlo = 19,4 cm.Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.C. (US39033).

7.33 – N. inv. 457Descrizione morfologica: vaso a listello orizzontale, conorlo introflesso e bordo indistinto.Produzione: 2.Ingobbio: I2.ø orlo = 27,8 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 6247, 13763).Riferimento bibliografico:– simile alla forma in acroma depurata edita in STAFFA

1998, fig. 6, n. 18c, p. 447; datazione: V-metà VIsecolo d.C.

7.34 – N. inv. 213Descrizione morfologica: vaso a listello orizzontale, conorlo introflesso e bordo indistinto. Listello orizzontale.Produzione: 1, 3, 5, 6.Ingobbio: I2, I6.ø orlo = 16-23 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US6152, 6165, 6235, 10043, 10537, 13378, 13382,13385, 13598).Riferimento bibliografico:– simile in PALERMO 1990b, p. 372, n. 54 (Fiesole, Fi-

renze);– imita la forma Hayes 91D, nn. 25-26, in ATL., tav.

XLIX, n. 7, p. 105; datazione dell’originale in sigil-lata africana: 600-650 d.C.

7.35 – N. inv. 215Descrizione morfologica: vaso a listello con orlo intro-flesso e bordo indistinto. Listello orizzontale.Produzione: 3.Ingobbio: I6.ø orlo = 16,4 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US13383).Riferimento bibliografico:– imita la forma Hayes 91D, nn. 25-26, in ATL., tav.

XLIX, n. 7, p. 105; datazione dell’originale in sigil-lata africana: 600-650 d.C.

7.36 – N. inv. 180Descrizione morfologica: vaso a listello orizzontale, conorlo introflesso e bordo piatto ed inclinato internamente.Produzione: 3, 4.Ingobbio: I2, I3.ø orlo = 21,8-23,4 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US13407, 13409).Riferimento bibliografico:– imita la forma Hayes 91D, nn. 25-26, in ATL., tav.

XLIX, n. 7, p. 105; datazione dell’originale in sigil-lata africana: 600-650 d.C.

7.37 – N. inv. 179Descrizione morfologica: vaso a listello orizzontale, conorlo introflesso e bordo arrotondato.

Produzione: 2, 3, 4, 5, 6.Ingobbio: I1, I2, I5, I6.ø orlo = 21,8-23,4 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US3007, 10057, 13342, 13376, 13378, 13380, 13407).Riferimento bibliografico:– imita la forma Hayes 91D, nn. 25-26, in ATL., tav.

XLIX, n. 7, p. 105; datazione dell’originale in sigil-lata africana: 600-650 d.C.

7.38 – N. inv. 435Descrizione morfologica: vaso con listello inclinato versol’alto, con orlo breve ed introflesso e bordo indistinto.Produzione: 1, 4.Ingobbio: I1.ø orlo = 21,2 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US6244).

7.39 – N. inv. 436Descrizione morfologica: vaso a listello orizzontale, conorlo introflesso e bordo ripiegato all’interno.Produzione: 2.Ingobbio: I1.ø orlo = non id.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US6244).

7.40 – N. inv. 78Descrizione morfologica: vaso con listello inclinatoverso il basso, con orlo introflesso e bordo indistinto.Produzione: 1, 3, 5.Ingobbio: I2, I3.ø orlo = 16- 16,8 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-residuo in stra-ti di VIII secolo d.C. (US 6235, 10163, 13363).

7.41 – N. inv. 370Descrizione morfologica: vaso con listello inclinatoverso il basso, orlo introflesso e bordo indistinto.Produzione: 3.Ingobbio: I2.ø orlo = 20,5 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-residuo in stra-ti di VIII secolo d.C. (US 13332).

7.42 – N. inv. 356Descrizione morfologica: vaso con listello inclinatoverso il basso, orlo introflesso e bordo indistinto. Li-stello inclinato verso il basso.Produzione: 3.Ingobbio: I2.ø orlo = 16,1 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-residuo in stra-ti di VIII secolo d.C. (US 13302).

Vasi a listello con orlo verticale7.43 – N. inv. 388Descrizione morfologica: vaso con listello inclinatoverso il basso, orlo verticale e bordo arrotondato.Produzione: 1, 3, 4, 6.Ingobbio: I1, I2.ø orlo = 20,2-24 cm.

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Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 3118, 10057, 10199, 13297).Riferimento bibliografico:– imita la forma Hayes 91C, nn. 21, 23, in ATL. tav.

XLIX, n. 6, p. 105; datazione dell’originale in sigil-lata: 530-600 d.C. e oltre.

7.44 – N. inv. 43Descrizione morfologica: vaso con listello breve, inclina-to verso il basso, orlo introflesso e bordo arrotondato.Produzione: 1, 4, 5, 9.Ingobbio: I2, I4, I6.ø orlo = 15,6-23,6 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VIIsecolo d.C. (US 4190, 4213, 6033, 6143, 10043, 10160,10182, 10299, 13382, 13385, 13407).Riferimento bibliografico:– imita la forma Hayes 91D, nn. 25-26, in ATL. tav.

XLIX, n. 7, p. 105; datazione dell’originale in sigil-lata: 600-650 d.C.

7.45 – N. inv. 266Descrizione morfologica: vaso con listello inclinatoverso il basso, orlo verticale e bordo arrotondato edestroflesso.Produzione: 1, 3.Ingobbio: I2, I4.ø orlo = 15-24,8 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US6244, 13380, 13383).Riferimento bibliografico:– imita la forma Hayes 91D, nn. 25-26, in ATL. tav.

XLIX, n. 7, p. 105; datazione dell’originale in sigil-lata: 600-650 d.C.

7.46 – N. inv. 149Descrizione morfologica: vaso con listello inclinatoverso il basso, con orlo verticale e bordo indistinto,superiormente piatto.Produzione: 4.Ingobbio: I5.ø orlo = 16,8 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US10189).Riferimento bibliografico:– imita la forma Hayes 91C, nn. 21, 23, in ATL. tav.

XLIX, n. 6, p. 105; datazione dell’originale in sigil-lata: 530-600 d.C.

7.47 – N. inv. 427Descrizione morfologica: vaso con listello inclinatoverso il basso, con orlo verticale e bordo arrotondatoed estroflesso.Produzione: 5.Ingobbio: I1.ø orlo = non id.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US10189).Riferimento bibliografico:– imita la forma Hayes 91C, nn. 21, 23, in ATL. tav.

XLIX, n. 6, p. 105; datazione dell’originale in sigil-lata: 530-600 d.C. e oltre.

7.48 – N. inv. 305Descrizione morfologica: vaso con listello inclinatoverso il basso, con orlo appuntito ed estroflesso.Produzione: 5.Ingobbio: I7.ø orlo = 14,5 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-residuo in stra-ti diVIII secolo d.C. (US 13363).Riferimento bibliografico:– imita la forma Hayes 91C, nn. 21, 23, in ATL. tav.

XLIX, n. 6, p. 105; datazione dell’originale in sigil-lata: 530-600 d.C. e oltre.

Vasi a listello con orlo indistinto7.49 – N. inv. 150Descrizione morfologica: vaso con listello a sezionetriangolare, orlo breve ed introflesso e bordo appunti-to.Produzione: 3, 5.Ingobbio: 1, 3, 8.ø orlo = 21-21,3 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 10155, 13376, 13419).

7.50 – N. inv. 71Descrizione morfologica: vaso con listello breve, incli-nato verso il basso, con orlo introflesso e bordo piattoed inclinato verso l’interno.Produzione: 1, 3, 5.Ingobbio: I2, I5.ø orlo = 16-19 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US6235, 13380).

7.51 – N. inv. 60Descrizione morfologica: vaso con listello breve, incli-nato verso il basso, orlo introflesso e bordo arrotonda-to.Produzione: 4, 5.Ingobbio: I2, I3, I5.ø orlo = 20,4 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US6235, 10007, 13379).

7.52 – N. inv. 364Descrizione morfologica: vaso con listello breve, orlointroflesso e bordo indistinto.Produzione: 1.Ingobbio: I1.ø orlo = 21 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-residuo in stra-ti di VIII secolo d.C. (US 13312).

Bacili7.53 – N. inv. 642Descrizione morfologica: bacile con bordo ingrossato,introflesso ed arrotondato.Produzione: 3.Ingobbio: I2.ø orlo = 27,4 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 3025).

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7.54 – N. inv. 64Descrizione morfologica: bacile con orlo a tesa intro-flessa e bordo arrotondato.Produzione: 1, 3.Ingobbio: I2.ø orlo = 19,6-23 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 3118, 10199).

7.55 – N. inv. 406Descrizione morfologica: bacile con orlo a tesa intro-flessa e bordo superiormente appuntito.Produzione: 1, 3, 4.Ingobbio: I1, I2, I3.ø orlo = 17,4-23 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VIIsecolo d.C. (US 3118, 6165, 10188, 10199, 13312).

Bacili ansati7.56 – N. inv. 5031Descrizione morfologica: bacile con orlo a tesa intro-flessa ed ansa a nastro ingrossato e stretto.Produzione: 4.Ingobbio: I1.ø orlo = 26 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US10530).

CERAMICA PER TOILETTE

Piattelli7.57 – N. inv. 280Descrizione morfologica: piattello con pareti estrofles-se e bordo indistinto ed arrotondato.Produzione: 1, 3, 4.Ingobbio: I1, I2, I3, I6.ø orlo = 9-12 cm.Posizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolo d.C.(US 4223, 6228, 10158, 10188, 13232, 13297, 13382,39029, 9034).Riferimento bibliografico:– imita la forma ATL. tav. L, nn. 8-9, p. 109, Cartagi-

ne; datazione dell’originale in sigillata D2: fine V-580/600 d.C.

7.58 – N. inv. 404Descrizione morfologica: piattello con bordo indistinto.Produzione: 7.Ingobbio: I2.ø orlo = 10,6 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US6165).Riferimento bibliografico:– imita la forma Atl. tav. L, nn. 8-9, p. 109, Cartagine;

datazione dell’originale in sigillata D2, fine V-580/600 d.C.

7.59 – N. inv. 393Descrizione morfologica: piattello con orlo indistintoe bordo appuntito.Produzione: 3.Ingobbio: I2.

ø orlo = 6,6 cm.Posizione stratigrafica: residuo in strati di X-XII secolod.C. (US 13261).Riferimento bibliografico:– imita Atl. tav. L, nn. 8-9, p. 109, Cartagine; datazio-

ne dell’originale in sigillata D2, fine V-580/600 d.C.

7.60 – N. inv. 663Descrizione morfologica: piattello con orlo introflessoe bordo appuntito.Produzione: 6.Ingobbio: I5.ø orlo = 6,6 cm.Posizione stratigrafica: residuo in strati post-medievali(US 3069).Riferimento bibliografico:– imita Atl. tav. L, nn. 8-9, p. 109, Cartagine; datazio-

ne dell’originale in sigillata D2, fine V-580/600 d.C.

Microvasetti7.61 – N. inv. 5004Descrizione morfologica: microvasetto con orlo estro-flesso, bordo arrotondato e corpo campaniforme.Produzione: 9.Ingobbio: I2.ø orlo = 4 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US13735).

FONDI

7.62 – N. inv. 5013Descrizione morfologica: fondo piatto, distinto e di finespessore.Produzione: 1.Ingobbio: I1.ø orlo = 6 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 13685).

7.63 – N. inv. 5026Descrizione morfologica: fondo piatto di grande spes-sore.Produzione: 3.Ingobbio: I2.ø orlo = 8 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US10523).

MOTIVI DECORATIVI

Bolli7.64 – N. inv. 5002

Descrizione: bollo circolare impresso, con moti-vo a raggiera.Produzione: 1.Ingobbio: I1.ø orlo = 16 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C.(US 13751).

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Tab. 25 (segue)

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Tab. 25 (fine)

Tab. 26

Tab. 27

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Tab. 28 (fine)

Tab. 29

Tab. 30

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Tav. 40 – Ceramica imgobbiata di rosso: ceramica da mensa.

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172Tav. 41 – Ceramica imgobbiata di rosso: ceramica da mensa.

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Tav. 42 – Ceramica imgobbiata di rosso: ceramica da mensa.

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Tav. 43 – Ceramica imgobbiata di rosso: ceramica per usi vari.

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Tav. 44 – Ceramica imgobbiata di rosso: ceramica per usi vari.

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Tav. 45 – Ceramica imgobbiata di rosso: ceramica per toilette.

Tav. 47 – Ceramica imgobbiata di rosso:bolli.Tav. 46 – Ceramica imgobbiata di rosso: fondi.

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6. COLATURE ROSSE (8)35

Questa classe, in cui sono stati raggruppati gli og-getti foggiati con impasti depurati, decorati concolature di ingobbio rosso, è attestata con un to-tale di 1398 frammenti, pari a 536 forme, calco-late in base al numero minimo.L’analisi macroscopica degli impasti ha permessodi individuarne 7 tipi differenti, attestati tra laseconda metà del VI-inizio VII e l’VIII secolo d.C.Nella schedatura di questa classe ceramica sonostati poi distinti anche due tipi di ingobbio:

– C1: ingobbio di colore rosso;– C2: ingobbio di colore marrone.

Avendo però osservato che entrambi risultano as-sociati indifferentemente ai sette impasti, sembrapiù probabile attribuire la loro differenza di colo-re alla variabilità delle condizioni di cottura delvasellame all’interno della stessa fornace, piutto-sto che a distinte produzioni di singole officine.Per quanto riguarda il repertorio morfologico pro-dotto, questa classe presenta un ampia varietà diforme, tra le quali compaiono scodelle, coppe,bicchieri, brocche, olle, grandi contenitori, coper-chi, vasi a listello, bacili e catini.La produzione di questo tipo di vasellame non sem-bra suddivisa in officine specializzate ognuna nellarealizzazione di singole tipi di oggetti, ma piutto-sto in atelier che realizzano tutti l’intero campio-nario di forme caratteristiche di questa classe.

6.1 CATALOGO DEGLI IMPASTI

Impasto: CR1Classe: colatureDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: piana

SmagranteFasi identificate: –Dimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: rosaAnnotazioni: –

Pori%: 10Forma: allungata

Impasto: CR2Classe: colatureDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: subconcoidale

SmagranteFasi identificate: –Dimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: arancioneAnnotazioni: –

Pori%: 15-20Forma: tubolare. In molti pori compare calcite di neo-formazione

Impasto: CR3

Classe: colatureDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: piana

SmagranteFasi identificate: –Dimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: arancioneAnnotazioni: –

Pori%: 10Forma: irregolare

Impasto: CR4

Classe: colatureDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: subconcoidale

SmagranteFasi identificate: –Dimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: marrone chiaroAnnotazioni: –

Pori%: 10Forma: allungata, con calcite di neoformazione

35. I disegni che compaiono nelle tavole delle forme di que-sta classe sono stati realizzati dal dott. Stefano Camporeale.

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Impasto: CR5

Classe: colatureDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: irregolare

SmagranteFasi identificate: –Dimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: rosso-marroneAnnotazioni: –

Pori%: 10Forma: irregolare

Impasto: CR6

Classe: colatureDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: irregolare

SmagranteFasi identificate: sanidino, mica, frr. litici (ignimbriti)Dimensioni: < 2 mm%: 10Arrotondamento: bassoArea geologica generale: area vulcanica laziale?

Corpo argillosoColore: bianco-cremaAnnotazioni: –

Pori%: 10Forma: irregolare

Impasto: CR7

Classe: colatureDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: irregolare

SmagranteFasi identificate: –Dimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: arancioneAnnotazioni: –

Pori%: 10Forma: irregolare

6.2 I TIPI MORFOLOGICI

Nel periodo III, tra la seconda metà del VI e l’ini-zio del VII secolo d.C., il vasellame decorato concolature rosse comprende brocche con ansa a na-stro (8.10), grandi contenitori con orlo a brevetesa orizzontale ed estroflessa, con motivo ad ondeinciso a crudo sulla superficie esterna della parete(8.22) e vasi a listello inclinato verso il basso, conbordo ingrossato (8.31).Nella prima metà del VII secolo d.C. il repertoriomorfologico si amplia con la comparsa di coppecon orlo introflesso (8.3-5) e a tesa (8.8). Questeforme vanno ad arricchire il panorama del vasel-lame da mensa che comprende anche le brocchecon ansa a nastro (8.11), con orlo estroflesso edindistinto (8.12), molto estroflesso (8.13), ingros-sato con bordo introflesso, distinto internamenteda una solcatura (8.14) o a sezione triangolare(8.15).Nelle forme da conserva aumenta il numero dellevarianti dei grandi contenitori che ora compaio-no con bordo esternamente sagomato (8.24), avolte decorato con motivo a fascio di onde incisoa crudo (8.23), con orlo molto estroflesso (8.25)e a tesa orizzontale (8.26), inclinata verso l’inter-no (8.27) o verso il basso (8.28). Questi conteni-tori sono affiancati dai primi orcioli con bordosuperiormente piatto e orizzontale, caratterizzatodall’insellatura interna per l’alloggio del coperchio(8.19).Continuano ad essere attestati i vasi a listello in-clinato verso il basso (8.32-34), mentre ora fannola loro prima comparsa i bacili con bordo a tesaorizzontale, introflessa (8.44), a volte dotati diversatoio (8.41), e i catini con orlo estroflesso(8.47), in alcuni casi decorati con un motivo adonde incise a crudo (8.46).Tra la seconda metà del VII e l’VIII secolo d.C. ilcampionario del vasellame decorato con colaturerosse si arricchisce ulteriormente. Compaiono lescodelle con orlo indistinto (8.1-2), che, insiemeai bicchieri a sacchetto (8.9), affiancano sulla men-sa le coppe con orlo ingrossato (8.6) e le brocchecon ansa a nastro (8.11), con bordo a sezione trian-golare (8.5), ingrossato e carenato internamente(8.16).Continuano poi ad essere documentati i grandicontenitori (8.29), i vasi a listello inclinato versoil basso (8.36) o orizzontale (8.39-40), i bacilidotati di versatoio (8.42), e i catini con orlo estro-flesso e bordo indistinto, con insellatura internaper il coperchio (8.48), mentre compaiono soloora i coperchi emisferici (8.30) e gli orcioli conorlo introflesso, esternamente carenato, con bor-do superiormente piatto ed inclinato verso l’in-terno (8.21).

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Problematica risulta la discussione degli esempla-ri attestati durante il IX secolo d.C. che moltoprobabilmente sono residui.Le forme individuate comprendono brocche conansa a nastro (8.11), con orlo estroflesso (8.15) eil vaso a listello (8.37-38).

6.3 CONFRONTI CON ALTRI CONTESTI URBANI

DELL’ETRURIA CENTRO-SETTENTRIONALE

Relativamente ai contesti urbani toscani, già a Sie-na, e più precisamente nello scavo di Piazza Duo-mo, erano stati trovati esempi di vasellame deco-rato con semplici gocciolature di ingobbio rosso,datato al VI-VII secolo d.C.: si trattava di boccalia base piana, ciotole a calotta con orlo indistintoe vasi a listello obliquo, decorati con colature diuna finissima barbottina ferrosa assai diluita, di-sposte in maniera casuale36.Prodotti simili, ma con datazioni che dal VII rag-giungono il IX secolo d.C., sono documentati an-che per Pistoia, dove, sotto Palazzo dei Vescovi,sono stati trovati frammenti di boccali con anse anastro, fondi apodi di olle, anforacei e un morta-io, caratterizzati da un impasto rosso/rosato con-sistente, discretamente compatto e depurato, de-corati con motivi a gocciolature37.In generale sembra comunque che si possa fareuna distinzione tra i prodotti decorati con ingob-bio rosso databili entro l’VIII secolo d.C. e quel-li di epoca successiva: mentre tra i primi sonocomprese ancora forme di tradizione tardoanti-ca, come i vasi a listello, i grandi contenitori conorlo estroflesso, le coppe e le scodelle, tra i se-condi compaiono ormai solo i tipi morfologicitipicamente medievali, come le brocche, gli or-cioli e i catini.

6.4 CATALOGO DEI TIPI

CERAMICA DA MENSA

Scodelle8.1 – N. inv. 58Descrizione morfologica: scodella con bordo legger-mente ingrossato e arrotondato.Produzione: 4, 11.Colature: C2.ø orlo = 22-23,5 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.C.Riferimento bibliografico:– imita la forma Hayes 104C, in ATL. tav. XLIII, n. 1,

p. 95; datazione dell’originale in sigillata D2: 550-625 d.C.

8.2 – N. inv. 291Descrizione morfologica: scodella con orlo indistintoe bordo inclinato verso l’esterno.Produzione: 1, 3.Colature: C2.ø orlo = 22,6 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 6225, 1338).

Coppe

Coppe con orlo introflesso8.3 – N. inv. 500Descrizione morfologica: coppa carenata, con orlo in-distinto.Produzione: 1, 2, 3, 7.Colature: C1, C2.ø orlo = 12-16 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US6033, 6224, 6228, 6122, 3118).

8.4 – N. inv. 439Descrizione morfologica: coppa con orlo introflesso ebordo piatto inclinato verso l’interno.Produzione: 3.Colature: C1.ø orlo = 18,6 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US6244).

8.5 – N. inv. 126Descrizione morfologica: coppa con orlo introflesso eindistinto; bordo piatto ed inclinato verso l’interno.Produzione: 4.Colature: C1, C2.ø orlo = 12,8-18 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US10188).

8.6 – N. inv. 329Descrizione morfologica: coppa con orlo ingrossato ebordo arrotondato.Produzione: 4.Colature: C1.ø orlo = 15,2 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 13342).

8.7 – N. inv. 659Descrizione morfologica: coppa con orlo introflesso ebordo piatto, superiormente orizzontale.Produzione: 4.Colature: C1.ø orlo = 17,2 cm.Posizione stratigrafica: residuo in strati post-medievali(US 3010).

Coppe con orlo a tesa

8.8 – N. inv. 210Descrizione morfologica: coppa con orlo a tesa.Produzione: 4.Colature: C2.

36. Cfr. MILANESE 1991, pp. 369-370.37. Cfr. VANNINI 1985, Vol. II, 1, Indagini, pp. 405-410,459.

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ø orlo = 16,2 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US13385).

Bicchieri

8.9 – N. inv. 347Descrizione morfologica: bicchiere a sacchetto, con orloverticale indistinto e bordo superiormente piatto edinclinato verso l’interno.Produzione: 1, 3.Colature: C1.ø orlo = 6,4-7,6 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 13347, 13366).

Brocche

8.10 – N. inv. 605Descrizione morfologica: brocca con orlo a fascia edansa a nastro, impostata all’altezza dell’orlo.Produzione: 2, 4, 5.Colature: C1, C2.ø orlo = 5, 8-10,4 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 4138, 4192, 4218, 13281, 13302, 1335).Riferimento bibliografico:– simile in DI GIUSEPPE, CAPELLI 1998, p. 741, n. 5; da-

tazione: fine IV-inizi VI d.C. (Calle di Tricarico,Matera).

8.11 – N. inv. 143Descrizione morfologica: brocca con bordo arrotondatoed orlo estroflesso, leggermente ingrossato. L’ansa a na-stro si imposta al di sopra dell’orlo per incontrare la pare-te del vaso nel punto di massima espansione del corpo.Produzione: 2, 3, 5.Colature: C1, C2.ø orlo = 7-9,8 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII-IX secolo d.C.(US 4148, 6244, 10057, 10530, 13348).

8.12 – N. inv. 269Descrizione morfologica: brocca con orlo estroflessoed indistinto.Produzione: 4.Colature: C2.ø orlo = 6-6,2 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.C.(US 13355, 13380).

8.13 – N. inv. 417Descrizione morfologica: brocca con orlo molto estro-flesso ed indistinto.Produzione: 1, 4.Colature: C1, C2.ø orlo = 7-9,2 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US3007, 6162, 6235).

8.14 – N. inv. 264Descrizione morfologica: brocca con orlo ingrossato e bor-do introflesso, distinto internamente da una solcatura.

Produzione: 3.Colature: C1.ø orlo = 8,8 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US13376).

8.15 – N. inv. 476Descrizione morfologica: brocca con orlo estroflesso ebordo a sezione triangolare.Produzione: 1, 2, 4, 5.Colature: C1, C2.ø orlo = 7-8,4 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII-IX secolo d.C.(US 3118, 6033, 6165, 6224, 13338, 13361).Riferimento bibliografico:– simile in RICCI 1998, fig. 17, n. 2, pp. 377, 379; da-

tazione: VII d.C. (Roma).

8.16 – N. inv. 599Descrizione morfologica: brocca con orlo estroflesso ebordo ingrossato, arrotondato e carenato internamen-te. L’ansa a bastoncello schiacciato si imposta poco aldi sotto del bordo.Produzione: 4.Colature: C2.ø orlo = 11,8 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 4190).

8.17 – N. inv. 374Descrizione morfologica: brocca con orlo estroflesso ebordo ingrossato ed arrotondato. L’ansa a bastoncellosi imposta poco al di sopra del bordo.Produzione: 5.Colature: C1.ø orlo = 15,6 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 13348).

8.18 – N. inv. 39Descrizione morfologica: brocca con orlo estroflesso,con profilo interno concavo e bordo superiormentepiatto ed inclinato verso l’esterno.Produzione: 4.Colature: C2.ø orlo = 9, 8 cm.Posizione stratigrafica: residua in strati di XIII secolod.C. (US 10003).

CERAMICA DA DISPENSA

Orcioli8.19 – N. inv. 265Descrizione morfologica: orciolo con orlo estroflessoed ingrossato, con bordo superiormente piatto ed oriz-zontale, caratterizzato dall’insellatura interna per l’al-loggio del coperchio.Produzione: 1, 3, 4.Colature: C1.ø orlo = 12,2 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US3033, 13376).

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8.20 – N. inv. 657

Descrizione morfologica: orciolo con orlo a fascia.Produzione: 5,7.Colature: C1.ø orlo = 25,6; 32 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US3082).

8.21 – N. inv. 338

Descrizione morfologica: orciolo con orlo introflesso,esternamente carenato, e bordo superiormente piattoed inclinato verso l’interno.Produzione: 5.Colature: C2.ø orlo = 27,4 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 13350).

Grandi contenitori

8.22 – N. inv. 343

Descrizione morfologica: grande contenitore con orloa breve tesa orizzontale, estroflessa. Sulla superficieesterna della parete compare un motivo ad onde incisoa crudo.Produzione: 1, 2, 4.Colature: C1, C2.ø orlo = 27,6-27,8 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 6239, 13313, 13385).

Riferimento bibliografico:– simile, ma in acroma depurata, in RICCI 1998, fig.

8, n. 5, pp. 363, 365; datazione: VII secolo d.C.(Roma).

8.23 – N. inv. 183

Descrizione morfologica: grande contenitore con bor-do esternamente sagomato ed orlo ingrossato ed estro-flesso. Sulla superficie superiore dell’orlo compare unmotivo ad onde incise a crudo.Produzione: 5.Colature: C1.ø orlo = 37 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US13407).

Riferimento bibliografico:– simile, ma in acroma depurata, in RICCI 1998, fig. 7,

pp. 363, 365; datazione: VII secolo d.C. (Roma).

8.24 – N. inv. 34

Descrizione morfologica: grande contenitore con orloingrossato ed estroflesso, bordo esternamente sago-mato ed insellatura interna per l’alloggio di un coper-chio.Produzione: 3, 4.Colature: C1, C2.ø orlo = 36 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII d.C. (US 3118,4155, 10192).

Riferimento bibliografico:– simile, ma in acroma depurata, in RICCI 1998, fig.

8, n. 1, pp. 363, 365; datazione: VII secolo d.C.(Roma);

– CIAMPOLTRINI, NOTINI 1990, p. 586, fig. 24, n. 13;datazione: fine IV-V d.C. (Lucca).

8.25 – N. inv. 408Descrizione morfologica: grande contenitore con orlo mol-to estroflesso e bordo ingrossato e superiormente rialzato.Produzione: 4.Colature: C1.ø orlo = non id.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US6165).

8.26 – N. inv. 438Descrizione morfologica: grande contenitore con orloa tesa orizzontale, estroflessa e corpo globulare.Produzione: 4, 5, 7.Colature: C1.ø orlo = 30-36,6 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US3118, 6162, 6235, 6244).

8.27 – N. inv. 407Descrizione morfologica: grande contenitore con orloa tesa inclinata verso l’interno.Produzione: 3, 7.Colature: C1.ø orlo = 37,6 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US6165, 6235, 13262, 13594).

8.28 – N. inv. 185Descrizione morfologica: grande contenitore con orloa tesa leggermente inclinata verso il basso.Produzione: 3, 4.Colature: C1, C2.ø orlo = 37,6 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.C.(US 13363, 13407).

8.29 – N. inv. 159Descrizione morfologica: grande contenitore con orloestroflesso e bordo ingrossato e modanato.Produzione: 3.Colature: C2.ø orlo = 36 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 10158).

COPERCHI

8.30 – N. inv. 334Descrizione morfologica: coperchio emisferico con orloa tesa e profilo interno concavo.Produzione: 2.Colature: C2.ø orlo = 12,4 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 13342).

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CERAMICA PER USI VARI

Vasi a listello

Vasi con listello inclinato verso il basso e bordoingrossato8.31 – N. inv. 14003Descrizione morfologica: vaso con orlo ingrossato edintroflesso, bordo superiormente piatto ed inclinatoverso l’esterno e listello inclinato verso il basso.Produzione: 1.Colature: C1.ø orlo = 20 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 13641).

8.32 – N. inv. 125Descrizione morfologica: vaso con orlo verticale, orloarrotondato e breve listello orizzontale.Produzione: 2, 3, 4, 5.Colature: C1, C2.ø orlo = 20-22, 4 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US13261, 13347, 13376, 10188, 13261).Riferimento bibliografico:– simile in ARTHUR, PATTERSON 1994, p. 415, fig. 2, n.

4; datazione: tardo V-inizio VI d.C

8.33 – N. inv. 246Descrizione morfologica: vaso con breve orlo verticale,bordo superiormente piatto e breve listello orizzontale.Produzione: 5.Colature: C1.ø orlo = 15,1 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US13378).Riferimento bibliografico:– simile in RENDINI 1998, fig. 2, n. 6, p. 641; datazione:

VI-metà VII secolo d.C. (Isola del Giglio, Grosseto).

8.34 – N. inv. 245Descrizione morfologica: vaso con orlo verticale, bor-do arrotondato e brevissimo listello orizzontale.Produzione: 2.Colature: C1.ø orlo = 19,7 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US13378).

8.35 – N. inv. 440Descrizione morfologica: ampio vaso con breve orlo ver-ticale, bordo a sezione triangolare e breve listello legger-mente inclinato verso il basso e inferiormente ingrossato.Produzione: 3.Colature: C1.ø orlo = 36,6 cm.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US6244).Riferimento bibliografico:– la foggia del listello richiama la forma Gentili 1950,

fig. 30, n. 8, in ATL., tav. XLIX, n. 12, p. 107; data-zione dell’originale in sigillata D: 510-550 d.C.

8.36 – N. inv. 368Descrizione morfologica: vaso con orlo introflesso,bordo arrotondato e listello inclinato verso il basso.Produzione: 1.Colature: C1.ø orlo = 17,8 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 13361).Riferimento bibliografico:– MILANESE 1991, p. 301, n. 262; datazione: VI secolo

d.C. (Siena).

8.37 – N. inv. 480Descrizione morfologica: vaso con orlo introflesso,bordo superiormente piatto ed inclinato verso l’inter-no e listello inclinato verso il basso.Produzione: 5.Colature: C1.ø orlo = 14,8 cm.Posizione stratigrafica: residuo in stratigrafie di IX se-colo d.C. (US 6204).

8.38 – N. inv. 600Descrizione morfologica: grande vaso con orlo legger-mente introflesso, bordo superiormente arrotondato elistello inclinato verso il basso.Produzione: 4.Colature: C2.ø orlo = 29,6 cm.Posizione stratigrafica: residuo in stratigrafie di IX se-colo d.C. (US 4155).

Vasi a listello orizzontale8.39 – N. inv. 348Descrizione morfologica: vaso con orlo introflesso,bordo superiormente piatto e inclinato verso l’internoe breve listello orizzontale, appena accennato in corri-spondenza della carenatura del corpo.Produzione: 1.Colature: C1.ø orlo = 30 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 13366).Riferimento bibliografico:– RICCI 1998, fig. 16, n. 2, p. 378; datazione: VII se-

colo d.C. (Roma).

8.40 – N. inv. 353Descrizione morfologica: vaso con orlo introflesso,bordo superiormente piatto ed inclinato verso l’inter-no e listello orizzontale, molto spesso.Produzione: 5.Colature: C1.ø orlo = 31,6 cm.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 13305).

BaciliBacili con versatoio8.41 – N. inv. 405Descrizione morfologica: bacile con bordo a tesa oriz-zontale ed introflessa, con versatoio tubolare applicatoall’altezza dell’orlo

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Produzione: 1, 4Colature: C1, C2ø orlo = 19 cmPosizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US6165)Riferimento bibliografico:– MASSARI 1977, p. 508, gruppo 14(c), tav. 264, 7, K

2575/10.

8.42 – N. inv. 321Descrizione morfologica: bacile con bordo piatto edorizzontale, e versatoio tubolare applicato alla parete.Produzione: 3Colature: C1ø orlo = 24 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 13347)Riferimento bibliografico:– DI GIUSEPPE, CAPELLI 1998, p. 742, fig. 7, n. 7; datazio-

ne: fine IV-inizi VI secolo d.C. (Calle di Tricarico, MT);– simile, ma in acroma depurata, in RICCI 1998, fig. 6,

n. 1, p. 362; datazione: VII secolo d.C. (Roma).

Bacili senza versatoio8.43 – N. inv. 14002Descrizione morfologica: bacile con bordo a tesa in-troflessa, con corpo carenatoProduzione: 1Colature: C1ø orlo = 22 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 13419)

8.44 – N. inv. 5030Descrizione morfologica: bacile con orlo a tesa oriz-zontale, rialzato esternamente, con ansa orizzontaleapplicata alla pareteProduzione: 1Colature: C1ø orlo = 26 cmPosizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US10530)

8.45 – N. inv. 652Descrizione morfologica: bacile con bordo a tesa oriz-zontale, introflessa, con ansa a nastro applicata all’al-tezza dell’orloProduzione: 4

Colature: C1, C2ø orlo = non id.Posizione stratigrafica: residuo in stratigrafie di XIIIsecolo d.C. (US 3014)

Catini

8.46 – N. inv. 151Descrizione morfologica: catino con orlo estroflesso ebordo a breve tesa orizzontale. Sulla parete esterna com-pare un motivo decorativo ad onde incise a crudoProduzione: 5, 4Colature: C2ø orlo = non id.Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.C.(US 10155, 10188)

8.47 – N. inv. 221

Descrizione morfologica: catino con orlo estroflesso ebordo ingrossato, superiormente piattoProduzione: 2, 5Colature: C1ø orlo = non id.Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.C.(US 6226, 13385)

8.48 – N. inv. 465

Descrizione morfologica: catino con orlo estroflesso ebordo indistinto, con insellatura interna per il coper-chioProduzione: 1, 5Colature: C1ø orlo = non id.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 13262, 13297)

FONDI

8.49 – N. inv. 14004Descrizione morfologica: fondo piatto ed indistinto chepresenta tracce di colature sulla superficie interna edesternaProduzione: 1Colature: C2ø orlo = 16 cmPosizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US13640)

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184Tab. 32

Tab. 31

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185Tab. 34

Tab. 33

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186Figg. 47-49 – 47. Bicchiere con colature rosse 8.9; 48. Grande con-tenitore con colature rosse 8.26; 49. Bacile con colature rosse 8.42.

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Tav. 48 – Ceramica decorata con colature rosse: ceramica da mensa.

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Tav. 49 – Ceramica decorata con colature rosse: ceramica da mensa.

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Tav. 50 – Ceramica decorata con colature rosse: ceramica da dispensa e coperchi.

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Tav. 51 – Ceramica decorata con colature rosse: ceramica per usi vari.

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Tav. 53 – Ceramica decorata con colature rosse: fondi.

Tav. 52 – Ceramica decorata con colature rosse: ceramica per usi vari.

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7. BANDE ROSSE (9)

Questa classe, in cui è raggruppato il vasellamedecorato con larghe pennellate di ingobbio rosso,è attestata con un totale di 36 frammenti, pari a16 forme, calcolate in base al numero minimo.L’analisi macroscopica degli impasti ha permessodi individuarne un solo tipo, il BR1, attestato dalperiodo V (seconda metà del VII-VIII secolo d.C.)al periodo VII (X-XII secolo d.C.).La scarsità dei reperti pertinenti a questa classe haconsentito di riconoscere solo una forma: la broccacon orlo a fascia ed ansa a mandorla, complanareal bordo.

7.1 CATALOGO DEGLI IMPASTI

Impasto: BR1Classe: bande rosseDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: piana

SmagranteFasi identificate: –Dimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: rosaAnnotazioni: –

Pori%: 10Forma: allungata

7.2 CONFRONTI CON ALTRI CONTESTI URBANI

DELL’ETRURIA CENTRO-SETTENTRIONALE

Purtroppo, questa classe di materiali, per la scar-sità dei contesti significativi editi, non è ancoraben conosciuta e quindi risulta difficile delinear-ne i caratteri generali, anche solo relativamente aicontesti urbani dell’Etruria centro-settentrionale,dove spesso sono attribuite datazioni differenti atipi ceramici molto simili.A Pisa sono stati trovati boccali e brocche, decoraticon bande di ingobbio rosso, nello scavo di Piazzadei Cavalieri38, dove si datano tra l’VIII e l’inizio XIsecolo d.C., e in quello di Piazza Dante39, dove sonoemersi materiali riconducibili a due periodi di pro-duzione: nel primo, cronologicamente compreso trail VII e l’VIII secolo d.C., sono attestate anfore e

boccali caratterizzati da motivi decorativi a bandelarghe e strette; nel secondo, datato alla metà del Xsecolo d.C., si assiste all’introduzione del motivodecorativo inciso a cruso sulla parete degli oggetti.Frammenti di forme chiuse con decorazione a lar-ghe fasce oblique e parallele in rosso, foggiati conargilla ben depurata, sono stati rinvenuti anchead Arezzo, nello scavo del Colle del Pionta40.

7.3 CATALOGO DEI TIPI

CERAMICA DA MENSA

Brocche9.1 – N. inv. 60mDescrizione morfologica: brocca con orlo a fascia edansa a mandorla complanare all’orlo, decorato con ban-de di ingobbio rossoProduzione: BR1Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 22 cmPosizione stratigrafica: residuo in strati di XIII secolod.C. (US 10036)

FONDI

9.2 – N. inv. 69mDescrizione morfologica: fondo piatto ed indistinto, congocce di ingobbio rosse sulla superficie esterna delleparetiProduzione: BR1Tecnica di lavorazione: tornio veloceø fondo = 11 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 10052)

9.3 – N. inv. 58mDescrizione morfologica: fondo piatto ed indistinto concolature di ingobbio rosso sulla superficie esterna delleparetiProduzione: BR1Tecnica di lavorazione: tornio veloceø orlo = 20 cmPosizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 4148)

ANSE

9.4 – N. inv. 57mDescrizione morfologica: ansa ogivale, decorata conbande di ingobbio rossoProduzione: BR1Posizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 4148)

9.5 – N. inv. 74mDescrizione morfologica: ansa a nastro spesso, con ban-de di ingobbio rosso stese in senso longitudinaleProduzione: BR1Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.C. (US 13231)

38. Cfr. ABELA 2000a.39. Cfr. ABELA 1993b. 40. Cfr. PAROLI, SAGUÍ 1991, p. 136.

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BANDE ROSSE, N. min. Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIIICeramica da mensaBROCCHEn.inv. 60m 9.1 0 0 0 0 0 0 1Fondin.inv. 69m 9.2 0 0 0 1 0 0 0n.inv. 58m 9.3 0 0 0 0 1 0 0Ansen.inv. 57m 9.4 0 0 0 0 1 0 0n.inv. 74m 9.5 0 0 0 0 0 1 0TOT 0 0 0 1 2 1 1

BANDE ROSSE, % Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIIICeramica da mensaBROCCHEn.inv. 60m 9.1 0 0 0 0 0 0 100FONDIn.inv. 69m 9.2 0 0 0 100 0 0 0n.inv. 58m 9.3 0 0 0 0 50 0 0ANSEn.inv. 57m 9.4 0 0 0 0 50 0 0n.inv. 74m 9.5 0 0 0 0 0 100 0TOT 0 0 0 0 100 0 100

Tabb. 35-36

Tav. 54 – Ceramica dipinta a bande rosse: brocche, fondi e anse.

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8. LUCERNE (10)

Le stratigrafie indagate hanno restituito 6 tipi dilucerne che possono essere suddivise in due grup-pi: quelle prodotte in sigillata africana e quellerealizzate con impasti depurati non africani e diprobabile provenienza locale o italica.Tra le prime, tutte databili tra la fine del IV e il VIsecolo d.C., compaiono: una lucerna con corporotondo, decorazione del disco a rosa e spalla or-nata con ferro di cavallo a contorno multiplo gem-mato, alternato a grappoli, databile, in base a con-fronti decorativi, tra il secondo terzo del V e lafine del V secolo d.C. (10.1); una riconducibilealla forma ATL., tav. XCVIII, n. 6, tipo VIII DI,con corpo rotondo a canale allungato ed ansa ver-ticale, piena e solcata, con il motivo della coquilleSt. Jacques, posto intorno a foro centrale, databi-le tra la fine del IV e il VI secolo d.C. (10.2); unacon fondo ad anello rilevato con all’interno uncerchio anch’esso in rilievo, del tipo ATL., tav.XCIX, n. 7, tipo XAIa, databile tra il 330/370 d.C.e il VI secolo d.C. (10.3).Tra le lucerne foggiate con impasti non africanisono invece documentati il tipo che si ispira allaforma X dell’Atlante, databile alla prima metà delVI secolo d.C. (10.5), e quello, più tardo, con fon-do decorato con una croce impressa a rilievo, chetrova confronto tra i motivi che compaiono sullelucerne siciliane di VII secolo d.C.

8.1 CONFRONTI CON ALTRI CONTESTI URBANI

DELL’ETRURIA CENTRO-SETTENTRIONALE

Il panorama delle lucerne rinvenute nello scavodell’Ospedale di Santa Maria sembra non dissi-mile da quello già documentato per Fiesole41 ePisa42 a partire dalla fine del IV secolo d.C.,quando questo tipo di prodotto è attestato conle forme in sigillata africana tipo VIII e X del-l’Atlante.

8.2 CATALOGO DEI TIPI

Lucerne in sigillata africana10.1 – N. inv. SA203.Descrizione morfologica: lucerna con corpo rotondo,con decorazione del disco a rosa e spalla decorata conferro di cavallo a contorno multiplo gemmato, alterna-to a grappoli.Tecnica di lavorazione: matrice.Posizione stratigrafica: residua in strati di prima metàVII secolo d.C. (US 10172).

Riferimento bibliografico:– per la decorazione della spalla cfr. BARBERA, PETRIAG-

GI 1993, p. 318, n. 279; datazione: secondo terzodel V secolo d.C.

10.2 – N. inv. SA10000Descrizione morfologica: lucerna con corpo rotondo acanale allungato, non nettamente distinto da corpo.L’ansa è verticale, piena e solcata. Al centro, intorno alforo centrale, compare il motivo della coquille St.Jacques.Tecnica di lavorazione: matrice.Posizione stratigrafica: residuo in strati di seconda metàVII-VIII secolo d.C. (US 13315).Riferimento bibliografico:– ATL., tav. XCVIII, n. 2, p. 195, forma VIII D2;– ATL., tav. XCVIX, n. 5, p. 198, forma VIII D2; data-

zione: V secolo d.C.

10.3 – N. inv. SA30Descrizione morfologica: lucerna con fondo ad anellorilevato. All’interno dell’anello si trova un cerchio, an-ch’esso in rilievo.Tecnica di lavorazione: matrice.Posizione stratigrafica: residuo in strati post-medievali(US 4044).Riferimento bibliografico:– ATL., tav. XCIX, n. 7, p. 200, forma XAia; datazio-

ne: 330/370-VI secolo d.C.

Lucerne in acroma depurata10.4 – N. inv. 9002Descrizione morfologica: lucerna a canale aperto, conspalla decorata con una borchietta.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: matrice.Posizione stratigrafica: residua in stratigrafie di primametà VII secolo d.C. (US 13357).Riferimento bibliografico:– BARONCELLI 1990, p. 279, n. 11, tipo Loeschcke X, e

p. 433, fig. 6; datazione metà II-IV d.C.;– D’ANDRIA 1973, p. 604, n. 261; datazione: inizi III

d.C. (Luni).

10.5 – N. inv. 9001Descrizione morfologica: lucerna con serbatoio roton-deggiante e spalla piatta, distinta dal disco, decorata inrilievo con una serie di cerchi radiati, alternati a roset-te quadrilobate e triangoli a contorno multiplo.Produzione: AD1.Tecnica di lavorazione: matrice.Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US13557).Riferimento bibliografico:– BARBERA, PETRIAGGI 1993, p. 357, n. 3; p. 359, n. 17;

p. 368, n. 107A.

10.6 – N. inv. 2Descrizione morfologica: lucerna con fondo decoratocon motivo cruciforme impresso, a rilievo.Produzione: AD1

41. Cfr. SQUARZANTI 1990, pp. 276-277.42. Cfr. PISANO 1993, p. 400.

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Tecnica di lavorazione: matrice.Posizione stratigrafica: residua in stratigrafie post-me-dievali (US 10003).

LUCERNE, N.min. Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIII Mod.Sigillata africanan.inv. SA203 10.1 0 0 1 0 0 0 0 0n.inv. SA10000 10.2 0 0 0 1 0 0 0 0n.inv. SA30 10.3 0 0 0 0 0 0 0 1Acroma depuratan.inv. 9002 10.4 0 0 1 0 0 0 0 0n.inv. 9001 10.5 0 0 1 0 0 0 0 0n.inv. 2 10.7 0 0 0 0 0 0 0 1TOT 0 0 3 1 0 0 0 2

LUCERNE, % Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIII Mod.Sigillata africanan.inv. SA203 10.1 0 0 33,3 0 0 0 0 0n.inv. SA10000 10.2 0 0 0 100 0 0 0 0n.inv. SA30 10.3 0 0 0 0 0 0 0 50Acroma depuratan.inv. 9002 10.4 0 0 33,3 0 0 0 0 0n.inv. 9001 10.5 0 0 33,3 0 0 0 0 0n.inv. 2 10.7 0 0 0 0 0 0 0 50TOT 0 0 100 100 0 0 0 100

Tabb. 37-38

Figg. 50-52 – 50. Lucerna in sigillata africana 10.; 51. Imitazione di lucerna africana 10.5; 52. Lucerna 10.6.

50

51

52

Riferimento bibliografico::– per il bollo cruciforme cfr. BACCHELLI, PASQUALUCCI 1998,

p. 346, fig. 2, n. 2; datazione: VII secolo d.C. (Roma).

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Tav. 55 – Lucerne.

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9. ANFORE (11)43

Il campionario delle anfore che circolavano a Sie-na tra IV e VII secolo d.C. comprende quattrotipi di contenitore: l’anfora africana IID, dellaTunisia centrale, databile tra il tardo III e il tardoIV secolo d.C., e la Keay LXIID, sempre tunisina,di secondo quarto del V-metà VI secolo d.C., incui viaggia l’olio, gli spatheia, cronologicamenteinquadrabili tra la fine del IV e il VI secolo d.C.,l’anfora di Empoli, attestata tra il III e l’inizio delV secolo d.C., la Keay LII, diffusa tra il IV e il VIIsecolo d.C. 44, e la Keay LIIId, di probabile prove-nienza orientale, databile tra la prima metà del Ve la metà del VII secolo d.C.45.Se poi prendiamo in considerazione il numero dianfore rinvenute nelle stratigrafie dell’ospedale,risulta chiaro come nel corso dei primi secolidell’altomedioevo la città dipenda ormai ben pocodalle importazioni di merci che provengono dallearee extraregionali o provinciali, sostituite pro-babilmente da prodotti di ambito locale o regio-nale.

9.1 CATALOGO DEGLI IMPASTI

Impasto ANF1Classe: anforeDurezza: duroSuperficie: scabraFrattura: irregolare

SmagranteFasi identificate: quarzo eolico, calcari o calcite (si os-servano piccole cavità riempite del prodotto della cot-tura del carbonato di calcio)Dimensioni: < 1 mm%= 10Arrotondamento: molto arrotondatiArea geologica generale: –

Corpo argillosoColore: interno rosso cupo con screziature di argillabianco-giallastra, esterno sbiancatoAnnotazioni: –

Pori%= 10Forma: forma schiacciata

Impasto ANF2

Classe: anforeDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: subconcoidale

SmagranteFasi identificate: quarzoDimensioni: –% –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: –Annotazioni: –

Pori% –Forma: –

Impasto ANF3Classe: anforeDurezza: duroSuperficie: scabraFrattura: subconcoidale

SmagranteFasi identificate: quarzo, gusci di conchigliaDimensioni: < 1 mm%= 25-30Arrotondamento: il quarzo è abbastanza arrotondatoArea geologica generale: –

Corpo argillosoColore: interno arancione-rosato, esterno sbiancatoAnnotazioni: –

Pori% = 5Forma: tondi

Impasto ANF4

Classe: anforeDurezza: duroSuperficie: scabroFrattura: irregolare

SmagranteFasi identificate: quarzo, calcareDimensioni: < 1 mm%= 40Arrotondamento: medioArea geologica generale: –

Corpo argillosoColore: arancioneAnnotazioni: –

Pori%= 40Forma: irregolare

43. Ringrazio la dott.ssa Alessandra Pais per avermi forni-to i dati da lei raccolti durante la schedatura delle anforerinvenute nello scavo dell’ospedale di Santa Maria.44. Sul tema delle anfore Keay LII, di produzione calabra,cfr. PACETTI 1998. Il rinvenimento a Siena di anfore di que-sto tipo conferma la loro ampia diffusione verso la metàdel V secolo d.C.45. Cfr. MILANESE 1991, p. 372; per la cronologia cfr. KEAY1984, p. 278.

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Impasto ANF5Classe: anforeDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: irregolare

SmagranteFasi identificate: quarzo, calcari o calcite (si osservanopiccole cavità riempite del prodotto della cottura delcarnonato di calcio)Dimensioni: > 1 mm%= 20Arrotondamento: medioArea geologica generale: –

Corpo argillosoColore: interno arancione, esterno bianco-giallastroAnnotazioni: –

Pori%= 5Forma: cilindrica, regolare

Impasto ANF6Classe: anforeDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: subconcoidale

SmagranteFasi identificate: quarzo e quarzo eolicoDimensioni: < e = 1 mm%= 5-10Arrotondamento: molto arrotondato il quarzo eolicoArea geologica generale: –

Corpo argillosoColore: arancioneAnnotazioni: –

Pori%= 5-10Forma: allungata

Impasto ANF7Classe: anforeDurezza: duroSuperficie: scabraFrattura: irregolare

SmagranteFasi identificate: calcare in cavità di reazione, quarzoDimensioni: 1 mm%= 40Arrotondamento: medioArea geologica generale: –

Corpo argillosoColore: interno rosso scuro, esterno bianco-giallastroAnnotazioni: anima nera

Pori%= 25-30Forma: allungata, laminare

Impasto ANF8Classe: anforeDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: liscia

SmagranteFasi identificate: frammenti di conchiglie, quarzo eoli-co, feldspati?Dimensioni: 1-2 mm%= 30-35Arrotondamento: il quarzo è molto arrotondatoArea geologica generale: –

Corpo argillosoColore: interno arancione, esterno sbiancatoAnnotazioni: –

Pori%= 2-3Forma: tonda

Impasto ANF9Classe: anforeDurezza: duroSuperficie: scabraFrattura: irregolare

SmagranteFasi identificate: quarzoDimensioni: 0,5-1 mm%= 30Arrotondamento: medioArea geologica generale: –

Corpo argillosoColore: interno rosso-rosato, esterno sbiancatoAnnotazioni: –

Pori%= 10Forma: irregolare

Impasto ANF10Classe: anforeDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: subconcoidale

SmagranteFasi identificate: cavità di reazione di calcare, quarzoDimensioni: <1 mm%= 20-25Arrotondamento: il quarzo è molto arrotondatoArea geologica generale: –

Corpo argillosoColore: interno rosso con anima nera; esterno bianco-giallastroAnnotazioni: –

Pori%= 20Forma: rotonda

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Impasto ANF11Classe: anforeDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: irregolare

SmagranteFasi identificate: quarzo, mica, rocce metamorficheDimensioni: < 2 mm%= 25Arrotondamento: medioArea geologica generale: –

Corpo argillosoColore: arancione-gialloAnnotazioni: –

Pori%=10-15Forma: irregolare

Impasto ANF12Classe: anforeDurezza: duroSuperficie: lisciaFrattura: subconcoidale

SmagranteFasi identificate: non risolvibileDimensioni: –%= –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: arancioneAnnotazioni: –

Pori%=10Forma: irregolare

9.2 CONFRONTI CON ALTRI CONTESTI URBANI

DELL’ETRURIA CENTRO-SETTENTRIONALE

Il contesto senese conferma il quadro già offertodagli scavi condotti nelle altre città toscane, dovea partire dal V secolo d.C. si assiste:

– alla diffusione di contenitori vinari di produ-zione valdarnese, la cosiddetta anfora di Em-poli, rinvenuti in contesti di IV-V secolo d.C. aLucca46, Fiesole47 e Pistoia48;

– alla circolazione delle ultime anfore spagnoleAlmagro 51C (fine IV-inizi V secolo d.C.), peri prodotti a base di pesce49;

– alla diffusione delle anfore africane, trovate aPisa50, Lucca51, Fiesole52 e Pistoia53: si tratta deicontenitori cilindrici tipo Keay XXV, per la salsadi pesce e l’olio (fine IV-inizi V secolo d.C.),degli spathia tipo Keay XXVI (fine IV-VI seco-lo d.C.) e delle anfore tipo Keay XXXVI, sem-pre per l’olio (V-inizi VI secolo d.C.);

– alla presenza di rare anfore orientali, comequelle bizantine, provenienti dal Mar Nero, deltipo Bass 2 (VI secolo d.C.) trovate a Cosa54;

– all’attestazione di qualche esemplare della KeayLII, trovata anche a Pisa55.

9.3 CATALOGO DEI TIPI

Anfore africane56

Anfore tipo Africana IID e Keay XXVPuntali11.1 – N. inv. 205Descrizione morfologica: puntale troncoconico chepresenta sulla superficie esterna una rifinitura a stecca.Questo tipo di puntale potrebbe appartenere ad unesemplare di passaggio tra l’africana IID e la Keay XXV.A quest’ultima sembra rimandare anche il trattamentoa stecca delle superfici esterne.Produzione: ANF5.Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 10052).Riferimento bibliografico:Per il tipo Africana IID:– PEACOCK, WILLIAMS 1986, Class 34, Africana II “Gran-

de”, Ostia III, Keay IV-VII, pp. 155-157; datazione:tardo III-tardo IV secolo d.C.; contenuto: prodotti abase di pesce o più probabilmente olio; origine:Byzacena.

– VILLA 1994, p. 389 e tav. 7, n. 5, p. 391; datazioneIII-oltre l’inizio del V secolo d.C.

– CIAMPOLTRINI, RENDINI 1990, p. 629.

11.2 – N. inv. 114Descrizione morfologica: puntale allungato e arroton-dato con evidenti segni della tornitura sulla superficieesterna delle pareti. Si tratta di un puntale attribuibileall’anfora africana tipo IID.Produzione: ANF6Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US6244).

46. Cfr. CIAMPOLTRINI, NOTINI 1990, p. 588.47. Cfr. FAGGELLA 1990, p. 250.48. Cfr. DI TOMMASO 1985.49. Cfr. FAGGELLA 1990, p. 250.

50. Cfr. ABELA 2000c.51. Cfr. CIAMPOLTRINI, NOTINI 1990, p. 588.52. Cfr. FAGGELLA 1990, p. 251.53. Cfr. DI TOMMASO 1985.54. Cfr. FENTRESS et alii 1991, p. 216.55. Cfr. ABELA 2000c.56. Per la diffusione dell’anfora africana grande in Tosca-na, in siti non urbani cfr. CELUZZA, RENDINI 1991, p. 99-105, per il relitto di Giannutri; CIAMPOLTRINI 1983, p. 16,per Stibbio e Uglioni (San Miniato, Pisa); CIAMPOLTRINI,MANFREDINI 2001, pp. 163-184, per Pieve di San’Ippolitodi Anniano, Santa Maria a Monte.

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Riferimento bibliografico:– PEACOCK, WILLIAMS 1986, Class 34, Africana II

“Grande”, Ostia III, Keay IV-VII, pp. 155-157; da-tazione: tardo III-tardo IV secolo d.C.; contenuto:prodotti a base di pesce o più probabilmente olio;origine: Byzacena; datazione: tardo III-tardo IV se-colo d.C.;

– VILLA 1994, p. 389 e tav. 7, n. 5, p. 391; datazioneIII-oltre l’inizio del V secolo d.C.

Anfora tipo Keay LXIID57

11.3 – N. inv. 126Descrizione morfologica: anfora con orlo ingrossato eripiegato all’esterno, tipo Keay LXIID. La superficieesterna delle pareti presenta un ingobbio giallo cremaProduzione: ANF8ø orlo= 16,2 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 6140)Riferimento bibliografico:– KEAY 1984, tipo LXIID/Beltran 59, fig. 145, n. 16,

p. 322; contenuto: molto probabilmente olio; origi-ne: Tunisia; datazione: secondo quarto del V-metàVI secolo d.C.;

– KEAY 1998, p. 146; datazione: 530-tardo VI/inizioVII secolo d.C.;

– CELUZZA, RENDINI 1991 (a cura di), pp. 111 e 114,fig. 84, cat. N. 124: discarica portuale di Giglio Por-to.

Anfore tipo spatheia58

Gli orli presentati qui di seguito hanno tratti in comu-ne con la Keay XXVC59, ma per le dimensioni sonoavvicinabili agli spatheia.

11.4 – N. inv. 187Descrizione morfologica: orlo ingrossato, arrotondatoe ripiegato all’esternoProduzione: ANF 1ø orlo= 12,4 cmPosizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 4148)Riferimento bibliografico:– MANACORDA 1977, tav. XXIV, fig. 162, p. 41 e pp.

211-221; datazione: IV-VI secolo d.C.– KEAY 1984, tipo XXVC/Beltran 64, 65A, pp. 184 ss.,

fig. 78, p. 200; contenuto: salsa di pesce o più pro-babilmente olio; origine: Tunisia; datazione: IV-metàV secolo d.C.;

57. Per la diffusione in Toscana, in siti non urbani, del-l’anfora Keay LXII cfr.: CELUZZA, RENDINI 1991, pp. 111,114, per la discarica portuale di Giglio Porto; PASQUINUC-CI 1998, per Vada Volterrana (S. Gaetano di Vada); cfr.CIAMPOLTRINI, RENDINI 1990, fig. 6, n. 4, p. 630; GAMBOGI,FIRMATI 1998, pp. 635-638, per Limiti, isola di Gorgona.58. Per la diffusione degli spatheia in Toscana, in siti nonurbani, cfr: PASQUINUCCI 1998, pp. 617-623, per Vada Vol-terrana (S. Gaetano di Vada); BERTI, CECCONI 1997, pp. 11-15. Forse tipo XXV, per Limite-Capraia (Firenze).59. Per la diffusione delle anfore Keay XXV in Toscana, insiti non urbani cfr.: CIAMPOLTRINI, RENDINI 1990, fig. 6, n. 6,p. 630; ANDREOTTI, CIAMPOLTRINI 1989, p. 413; CIAMPOLTRI-NI, RENDINI 1989, fig. 4, n. 2, p. 519; datazione: V secolo.

– simile in MASSARI 1977, pp. 542-543, tav. 280, n.16; datazione IV-V secolo d.C.

11.5 – N. inv. 197Descrizione morfologica: orlo ingrossato, arrotondatoe ripiegato all’esternoProduzione: ANF9ø orlo= 12 cmPosizione stratigrafica: residuo in strati post-medievali(US 10000)Riferimento bibliografico:– KEAY 1984, tipo XXVC/Beltran 64, 65A, p. 200, fig.

78, n. 13, p. 200; contenuto: salsa di pesce o piùprobabilmente olio; origine: Tunisia; datazione: IV-metà V secolo d.C.;

– LUSUARDI SIENA 1977, p. 257, n. 36, tipo Ostia IV,figg. 162-165 (tav. 149, n. 7); datazione: IV-V d.C.

11.6 – N. inv. 146Descrizione morfologica: orlo estroflesso ed appunti-to. Il collo è distinto da una solcaturaProduzione: ANF7ø orlo= 9,8 cmPosizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 13281)Riferimento bibliografico:– KEAY 1984, tipo XXVC/Beltran 64, 65A, pp. 184 ss.,

fig. 78, n. 9, p. 200. Il tipo è comunemente notocome una variante dei contenitori cilindrici della tar-da età imperiale; contenuto: salsa di pesce o più pro-babilmente olio; origine: Tunisia; datazione: IV-metàV secolo d.C.

11.7 – N. inv. 195Descrizione morfologica: anfora con orlo ingrossato earrotondato; collo cilindricoProduzione: ANF10ø orlo= 8,4 cmPosizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.C. (US10176)Riferimento bibliografico:– simile a KEAY 1984, tipo XXVIC, pp. 212 ss., fig. 90,

nn. 5-6, p. 217. L’esterno è ricoperto da ingobbiobeige-grigio; contenuto: vino, garum, lenticchie e sal-sa di pesce, miele; origine: Tunisia; datazione: VIsecolo d.C.

11.8 – N. inv. 127Descrizione morfologica: anfora di piccole dimensio-ni, con corpo affusolato e superfici esterne delle paretirifinite a stecca a partire dalla spalla verso il puntale.Le anse partono dalla base del colloProduzione: ANF2.ø spalla= 17,7Posizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolo d.C.(US 39029)Riferimento bibliografico:– KEAY 1984, tipo XXVC/Beltran 64, 65A(?), pp. 184

ss., fig. 25, n. 2, p. 85. Il tipo è comunemente notocome una variante dei contenitori cilindrici della tar-da età imperiale; contenuto: salsa di pesce o più pro-babilmente olio; origine: Tunisia; datazione: IV-metàV secolo d.C.;

– simile a KEAY 1984, tipo XXVI/Beltran 65B/Ostia IV,

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60. Per la diffusione delle anfore tipo Keay LII in Toscana,in siti non urbani, cfr.: PASQUINUCCI 1998, pp. 617-623, perVada Volterrana (S. Gaetano di Vada); CIAMPOLTRINI, REN-DINI 1989, fig. 4, n. 2, p. 519; GAMBOGI, FIRMATI 1988, pp.635-638, per Limiti, isola di Gorgona.

fig. 162-165/Scorpan XVI, p. 214 e fig. 91, n. 10, p.218; contenuto: vino, garum, miele, lenticchie; ori-gine: Tunisia; datazione: IV-VI secolo d.C.;

– KEAY 1998, p. 146.

Puntali11.9 – N. inv. 192Descrizione morfologica: puntale pieno, con termina-zione a bottone solcato, con superficie esterna caratte-rizzata da evidenti segni della tornituraProduzione: ANF3Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 10044)Riferimento bibliografico:– simile a KEAY 1984, tipo XXVI/Beltran 65B/Ostia

IV, fig. 162-165/Scorpan XVI, p. 214 e fig. 91, n.10, p. 218; contenuto: vino, garum, miele, lentic-chie; origine: Tunisia; datazione: IV-VI secolo d.C.

11.10 – N. inv. 139Descrizione morfologica: puntale pieno, con superficieesterna caratterizzata da evidenti segni della tornituraProduzione: ANF4Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 13344)Riferimento bibliografico:– simile a KEAY 1984, tipo XXVI/Beltran 65B/Ostia IV,

fig. 162-165/Scorpan XVI, p. 214 e fig. 91, n. 9-10,p. 218; contenuto: vino, garum, miele, lenticchie;origine: Tunisia; datazione: IV-VI secolo d.C.

11.11 – N. inv. 107Descrizione morfologica: puntale pieno, con superficieesterna caratterizzata da evidenti segni della tornituraProduzione: ANF3Posizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 6143)Riferimento bibliografico– simile a KEAY 1984, tipo XXVI/Beltran 65B/Ostia IV,

fig. 162-165/Scorpan XVI, p. 214 e fig. 91, n. 9-10,p. 218; contenuto: vino, garum, miele, lenticchie;origine: Tunisia; datazione: IV-VI secolo d.C.

Anfore tipo KEAY LII60

11.12 – N. inv. 193Descrizione morfologica: orlo arrotondato e inclinatoverso l’interno, segnato all’esterno da un ingrossamen-to appuntitoProduzione: ANF 11ø orlo= 7,3Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolod.C. (US 10044)

Riferimento bibliografico:– KEAY 1984, tipo LII, p. 267 e fig. 114, p. 262; conte-

nuto: vino; origine: Mediterraneo orientale; data-zione: IV-VI secolo d.C.

Anfora di Empoli61

11.13 – N. inv. 182Descrizione morfologica: anfora con orlo estroflesso eappuntito, con collo cilindrico. Le anse sono a nastrodi profilo quadrangolareProduzione: ANF 12ø orlo= 8,8 cmPosizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII se-colo d.C. (US 4223)Riferimento bibliografico– MANACORDA 1984, pp. 23-28; origine: Avane (Em-

poli, Firenze).– MANACORDA 1977, p. 260, n. 35; figg. 279-280.– simile per morfologia dell’orlo in ANDREOTTI, CIAM-

POLTRINI 1989, p. 413 e fig. 10, n. 10, p. 414; data-zione: fine IV-inizi V.

– simile a CAMBI 1989, tav. 2, n. 2, p. 567; datazioneII-metà V.

11.14 – N. inv. 128Descrizione morfologica: anfora con orlo estroflesso,arrotondato e superiormente piatto, con collo tronco-conico. Le anse sono a nastro di profilo quadrangola-re, con striature longitudinali paralleleProduzione: ANF 12ø orlo= 9,8 cmPosizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolo d.C.(US 39029)Riferimento bibliografico– VILLA 1994, pp. 346-347, tav. 2, n. 1; datazione fine

II-metà V secolo d.C., con maggiore diffusione traIV e metà V secolo d.C.

– MANACORDA 1984, pp. 23-28 e in particolare p. 23,fig. 1; origine: Avane (Empoli, Firenze).

– MANACORDA 1977, Anfore, in Ostia IV, Studi Miscel-lanei, 23, p. 260, n. 35; figg. 279-280.

– CIAMPOLTRINI, RENDINI 1990, fig. 6, n. 8, p. 630; da-tazione: tardo V secolo.

– CIAMPOLTRINI, RENDINI 1989, fig. 4, n. 5, p. 519; da-tazione: V secolo.

– Simile a CAMBI 1986, tav. 2, n. 3, p. 567; datazioneII-metà V.

– CIAMPOLTRINI, MANFREDINI 2001, fig. 17, n. 17, p. 172.

61. Per la diffusione dell’anfora di Empoli in Toscana, insiti non urbani, cfr: CIAMPOLTRINI et alii 1991, fig. 5, n. 9,p. 705; BERTI, CECCONI 1997, pp. 11-15 per la Villa del-l’Oratorio (Limite, Firenze); CIAMPOLTRINI, MANFREDINI2001, pp. 163-184; CAMBI 1986; ANDREOTTI, CIAMPOLTRI-NI 1989, p. 413 e fig. 10, n. 10, p. 414; CIAMPOLTRINI,RENDINI 1990, fig. 6, n. 8, p. 630; CIAMPOLTRINI, RENDINI1989, fig. 4, n. 5, p. 519.

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ANFORE, N.min. PII PIII PIV PV PVI PVII PVIIIAfricana IID-Keay XXV 0 0 1 2 0 1 0Keay LIID 0 0 0 1 0 0 0Empoli 1 1 1 0 0 0 0Spatheion 2 0 3 0 4 0 1Keay LII 0 0 0 1 0 0 0

3 1 5 4 4 1 1

ANFORE, % PII PIII PIV PV PVI PVII PVIIIAfricana II 0 0 20 50 0 100 0Keay LIID 0 0 0 25 0 0 0Empoli 33,333 100 20 0 0 0 0Spatheion 66,667 0 60 0 100 0 100Keay LII 0 0 0 25 0 0 0

100 100 100 100 100 100 100

Tabb. 39-40

Ta. 56 – Anfore.

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10. VETRINE (12)

VETRINE PESANTI

La vetrina pesante è attestata con un totale di cin-que frammenti, pari a quattro forme, calcolate inbase al numero minimo, caratterizzate tutte da unmedesimo impasto (INV1) e rinvenute esclusiva-mente nelle stratigrafie di perido VI (IX secolod.C.). I frammenti sono pertinenti a brocche condecorazione a petali applicati disposti su file ver-ticali, rivestite con una vetrina spessa, di coloreverde intenso, stesa sulla superficie esterna delcorpo, mentre quella interna mostra solo piccolemacchie del medesimo rivestimento vetroso (12.1)

ALTRE VETRINE VERDI

Si è voluto raggruppare in questa classe tre fram-menti, rinvenuti in strati di periodo V (secondametà del VII-VIII secolo d.C.) e VII (X-XII secolod.C.), pertinenti a tre forme chiuse ricoperte davetrina verde, simili nel tipo di rivestimento e nel-l’impasto alle vetrine pesanti, delle quali però nonpresentano la tipica decorazione a petali.

VETRINE ROSA

Nello scavo è stato anche rinvenuto un frammen-to di orciolo, con orlo estroflesso ed indistinto,internamente rivestito con vetrina di colore rosa(13.1), databile al IX secolo d.C.Il ritrovamento di un unico esemplare di questaclasse non permette di formulare nessun tipo diconsiderazione che non sia la semplice descrizio-ne del reperto, che aveva un impasto piuttostogrossolano, marrone chiaro.

10.1 CATALOGO DEGLI IMPASTI

Impasto: INV1Classe: vetrina pesanteDurezza: molto duroSuperficie: lisciaFrattura: subconcoidale

SmagranteFasi identificate:Dimensioni: –%: –Arrotondamento: –Area geologica generale: –

Corpo argillosoColore: grigio scuroAnnotazioni: –

Pori%: 5Forma: regolari

10.2 CONFRONTI CON ALTRI CONTESTI URBANI

DELL’ETRURIA CENTRO-SETTENTRIONALE

La vetrina pesante sembra comparire nei conte-sti urbani altomedievali toscani tra il IX e l’XIsecolo d.C., quando sono attestati i primi bocca-li, le brocche e più raramente olle, caratterizzateda un rivestimento vetroso verde oliva, spesso ebolloso, che nella maggior parte dei casi, tra iquali è ora possibile far rientrare anche quello diSiena, copre solo la superficie esterna degli og-getti.A Pisa questa classe ceramica è attestata nello sca-vo di Piazza dei Cavalieri, dove ne sono stati rin-venuti 7 esemplari62, e in quello di Piazza Dante,da dove provengono 67 esemplari con rivesti-mento piombifero applicato in monocottura, chesi datano tra la seconda metà del X e l’inizi dell’XIsecolo d.C.63.Sette frammenti di vetrina pesante di fine IX-ini-zio X secolo d.C. sono stati rinvenuti anche aCosa: si tratta di brocche, boccali ed olle, carat-terizzati da una vetrina spessa di colore verdeoliva o bruno giallastra, applicata solo sulla su-perficie esterna e a volte parzialmente su quellainterna, che possono presentare una decorazio-ne incisa a linee ondulate ed orizzontali, o petaliapplicati disposti su file verticali64.Dal riempimento di una fossa di spoliazione del-le mura etrusche di Chiusi proviene infine unframmento di vetrina pesante pertinente ad unabrocca di probabile produzione locale, che imitatipi romani, databile fra l’avanzato altomedio-evo e l’XI secolo d.C.65.

62. Cfr. ABELA 2000b, pp. 175-203.63. Cfr. ABELA 1993a, pp. 419-424.64. Cfr. HOBART 1992, pp. 304-309.65. Cfr. PAOLUCCI 1992, pp. 314-318.

Fig. 53 – Parete di brocca in vetrina pesante 12.1.

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Tav. 57 – Ceramica invetriata: ceramica da mensa.

VETRINA PESANTE, N. min. Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIIICeramica da mensaBROCCHE

16 12.1 0 0 0 0 2 0 0TOT TOT 0 0 0 0 2 0 0

VETRINA ROSA, N. min. Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIIICeramica da dispensaORCIOLI

39 13.1 0 0 0 0 1 0 0TOT 0 0 0 0 1 0 0

VETRINA PESANTE, % Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIIICeramica da mensaBROCCHE

16 12.1 0 0 0 0 100 0 0TOT TOT

VETRINA ROSA, % Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIIICeramica da dispensaORCIOLI

39 13.1 0 0 0 0 100 0 0TOT

Tabb. 41-44

10.3 CATALOGO DEI TIPI

VETRINA PESANTE

CERAMICA DA MENSA

Brocche12.1 – N. inv. 16Descrizione morfologica: brocca con decorazione a pe-tali applicati disposti su file verticali, rivestita da vetrinaspessa, di colore verde intenso, stesa sulla superficie ester-na del corpo, mentre quella interna mostra solo piccolemacchie del rivestimento vetrosoProduzione: INV. 1Tecnica di lavorazione: tornio veloce

Posizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 6033, 6204)Riferimento bibliografico:– CUCINI 1989, p. 509, tav. IV, n. 73; datazione: IX

secolo d.C. (Podere Aione, Follonica, GR).

VETRINA ROSA

Orciolo13.1 – N. inv. 39Descrizione morfologica: orlo estroflesso ed indistintocon vetrina di colore rosa che copre solo la superficieinterna della pareteProduzione: INV. 2Tecnica di lavorazione: tornio velocePosizione stratigrafica: IX secolo d.C. (US 6033)

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