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II. Cosa dice a me la Parola/Gesù Il frutto della preghiera, insegna Gesù, è il dono dello Spirito Santo: “Donaci il tuo Spirito, perché invocandoti…” (colletta). E forti di questo impareremo a pregare (lo Spirito prega in noi, Rm 8,22-27) e a entrare così in quella relazione di amicizia con Dio che Gesù ci ha insegnato chiamando Dio Padre nostro. Solo quando ci sarà un’autentica esperienza di amicizia si saprà osare come Abramo: “Vedi come ardisco parlare al mio Signore…”. Tra amici si trova il coraggio di osare, di rischiare perché si sa con Chi ci si sta relazionando. Gesù nel Padre nostro insegna – prima con l’esempio e poi con la parola – a essere sinceri con Dio. A saperGli esprimere ciò che realmente si custodisce nel cuore: che senso ha, sembra quasi suggerire il Signore, dire a Dio cose che non si provano in realtà nel cuore? Che senso ha, quindi, nasconderGli cosa abbiamo fatto o ciò che custodiamo nel cuore quando Lui è comunque più grande del nostro cuore (1Gv 3,20) e sa ciò di cui veramente abbiamo bisogno. In questa catechesi sulla preghiera, il Signore ci accompagna a recuperare la verità di noi stessi: a essere sinceri davanti a Lui, da amico ad Amico (espressione di santa Teresa d’Avila). Senza timore o vergogna. E questo è bello! Perché almeno sappiamo che davanti a Lui non dobbiamo nasconderci o scappare, ma possiamo essere noi stessi: poi, sarà Lui a darci la risposta più giusta per noi. Al massimo, dirà di no. In fondo, viviamo in un tempo in cui si “accontenta” sempre l’altro, ma non sempre gli si dice la verità. Dio non sempre ci accontenterà, ma sicuramente sempre ci dirà la verità per il nostro vero bene. E lo farà da amico, senza esaltarci e senza umiliarci. Un secondo aspetto che merita di essere evidenziato è l’insistenza: “invocandoti con fiducia e perseveranza” (Colletta): se insisti, è perché ci tieni a quanto chiedi. A volte Dio vuole metterci alla prova per vedere se veramente crediamo in quello che chiediamo. Infine, un terzo aspetto. A partire da Abramo scopriamo il valore della “preghiera di intercessione”: il pregare gli uni per gli altri è un’opera di misericordia spirituale importante. È un “osare” a favore di un altro e non di se stessi. Anche il pregare è un “farsi prossimo” (vedi parabola del buon samaritano, due domeniche fa). E questo pregare svela che non tutto si può con le proprie forze, in quanto, come diceva don Bosco, “l’Educazione è cosa del cuore, ma solo Dio ne è il padrone”. Ci sono cose di cuore, di vita… nei confronti delle quali non possiamo far nulla, umanamente parlando. Ma possiamo far tutto se impariamo a metterle nella mani di Dio, che sa leggere i cuori di ciascuno. III. Cosa rispondo alla Parola/a Gesù Gesù, insegnami a pregare come lo hai insegnato ai discepoli! Donami l’umiltà per invocarTi, la perseveranza per restare a bussare alla Porta del tuo cuore, la fiducia nel pregarTi anche per gli altri. Parrocchia S. Maria Assunta – Bibione Commissione liturgica Proposta di Lectio Divina Quando pregate, dite: Padre nostro… Domenica 24 luglio 2016 XVII domenica tempo ordinario

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II.CosadiceamelaParola/GesùIl fruttodellapreghiera, insegnaGesù,è ildonodelloSpiritoSanto: “Donaci il tuoSpirito,perchéinvocandoti…”(colletta).Efortidiquestoimpareremoapregare(loSpiritopregainnoi,Rm8,22-27)eaentrarecosì inquellarelazionediamiciziaconDio che Gesù ci ha insegnato chiamando Dio Padre nostro. Solo quando ci saràun’autenticaesperienzadiamiciziasisapràosarecomeAbramo:“VedicomeardiscoparlarealmioSignore…”.Traamicisitrovailcoraggiodiosare,dirischiareperchésisa con Chi ci si sta relazionando. Gesù nel Padre nostro insegna – prima conl’esempioepoiconlaparola–aesseresincericonDio.AsaperGliesprimereciòcherealmentesicustodiscenelcuore:chesensoha,sembraquasisuggerire ilSignore,dire a Dio cose che non si provano in realtà nel cuore? Che senso ha, quindi,nasconderGli cosa abbiamo fatto o ciò che custodiamo nel cuore quando Lui ècomunquepiùgrandedelnostrocuore(1Gv3,20)esaciòdicuiveramenteabbiamobisogno.Inquestacatechesisullapreghiera, ilSignoreciaccompagnaarecuperarelaveritàdinoistessi:aesseresinceridavantiaLui,daamicoadAmico(espressionedisantaTeresad’Avila).Senzatimoreovergogna.Equestoèbello!Perchéalmenosappiamo che davanti a Lui non dobbiamo nasconderci o scappare,ma possiamoesserenoistessi:poi,saràLuiadarcilarispostapiùgiustapernoi.Almassimo,diràdi no. In fondo, viviamo inun tempo in cui si “accontenta” sempre l’altro,manonsempreglisidicelaverità.Diononsempreciaccontenterà,masicuramentesemprecidirà la veritàper il nostroverobene.E lo faràdaamico, senzaesaltarci e senzaumiliarci.Unsecondoaspettochemeritadiessereevidenziatoèl’insistenza:“invocandoticonfiduciaeperseveranza”(Colletta):seinsisti,èperchécitieniaquantochiedi.AvolteDio vuole metterci alla prova per vedere se veramente crediamo in quello chechiediamo.Infine,unterzoaspetto.ApartiredaAbramoscopriamoilvaloredella“preghieradiintercessione”: il pregare gli uni per gli altri è un’opera di misericordia spiritualeimportante.Èun“osare”afavorediunaltroenondisestessi.Ancheilpregareèun“farsi prossimo” (vediparaboladelbuon samaritano,duedomeniche fa).Equestopregaresvelachenontuttosipuòconleproprieforze,inquanto,comedicevadonBosco,“l’Educazioneècosadelcuore,masoloDioneèilpadrone”.Cisonocosedicuore, di vita… nei confronti delle quali non possiamo far nulla, umanamenteparlando.Mapossiamofartuttose impariamoametterlenellamanidiDio,chesaleggereicuoridiciascuno.III.CosarispondoallaParola/aGesùGesù, insegnamiapregarecome lohai insegnatoaidiscepoli!Donami l’umiltàperinvocarTi, laperseveranzaper restareabussareallaPortadel tuocuore, la fiducianelpregarTiancheperglialtri.

ParrocchiaS.MariaAssunta–BibioneCommissioneliturgica

PropostadiLectioDivina

Quando pregate, dite: Padre nostro…

Domenica24luglio2016

XVIIdomenicatempoordinario

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Gen18,20-32 Sal138 Col2,12-14 Lc11,1-13

DalVangelosecondoLuca1Gesùsitrovavainunluogoapregare;quandoebbefinito,unodeisuoidiscepoliglidisse: "Signore, insegnaciapregare,comeancheGiovanniha insegnato ai suoi discepoli". 2Ed egli disse loro: "Quando pregate,dite: Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; 3dacci ognigiornoilnostropanequotidiano,4eperdonaanoiinostripeccati,anchenoi infattiperdoniamoaogninostrodebitore,enonabbandonarciallatentazione".5Poidisseloro:"Seunodivoihaunamicoeamezzanottevada luiadirgli: "Amico,prestamitrepani, 6perchéègiuntodameunamicodaunviaggioenonhonulladaoffrirgli",7esequellodall'internogli risponde: "Non m'importunare, la porta è già chiusa, io e i mieibambinisiamoa letto,nonpossoalzarmiperdarti ipani", 8vidicoche,anchesenonsialzeràadarglieliperchéèsuoamico,almenoperlasuainvadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono. 9Ebbene, io vidico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi saràaperto. 10Perchéchiunquechiede ricevee chi cerca trovaea chibussasaràaperto.11Qualepadretravoi,seilfiglioglichiedeunpesce,glidaràuna serpe al posto del pesce? 12O se gli chiede un uovo, gli darà unoscorpione?13Sevoidunque,chesietecattivi,sapetedarecosebuoneaivostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo aquellicheglielochiedono!".

DallibrodellaGenesi20DisseallorailSignore:"IlgridodiSòdomaeGomorraètroppograndeeilloropeccato è molto grave…23Abramo gli si avvicinò e gli disse: "Davverosterminerai il giusto con l'empio? 24Forse vi sono cinquanta giusti nellacittà…27Abramo riprese edisse: "Vedi comeardiscoparlare almioSignore, iochesonopolvereecenere…forse là sene troverannodieci".Rispose: "Non ladistruggeròperriguardoaqueidieci".

Salmo:Nelgiornoincuitihoinvocatomihairisposto

CollettaannoCRivelaci, o Padre, il mistero della preghiera filiale di Cristo, nostrofratello e salvatore, e donaci il tuo Spirito, perché invocandoti confiducia e perseveranza, come egli ci ha insegnato, cresciamonell’esperienzadeltuoamore.

SPUNTIPERLALECTIODIVINAI. CosadicelaParola/GesùDopol’episodiodiMartaeMaria,ilvangelodiLucapresentailtemadellapreghiera,in particolare del Padre nostro. Capitolo che la liturgia odierna rispetta. Prima diaddentrarcinelsignificatodiquestapreghiera,vediamodicoglierealcuniparticolari.v. 1: “Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito uno dei suoidiscepoli gli disse: insegnaci a pregare…”: questo è il contesto nel quale si trovaGesùequestaè l’esperienzache idiscepolisperimentano indirettamentemache–vedendo–desideranovivere. Gesùdunqueinsegnaconilsuoesempioe,difronteallarichiestadeidiscepoli,insegneràloroconlaparola.v. 2: “Quando pregate, dite...Padre nostro”. Gesù introduce i discepoli nel suorapportopersonale-intimoconilPadre.GesùnonusaformulariperparlareconDio,masi rivolgedicendoGli “Padre”,ecosì insegnaa fareai suoidiscepoli.Sinoti chenellaversionediMatteoeLucalapreghieraèunpo’differente,equestosuggerisceche La Preghiera del cristiano non è tanto importante per le parole che essacustodisce,quantoperlospiritochelaanima.Ledifferenze,quindi,passanosubitoinsecondopiano.“Siasantificato”:cioèsiariconosciutoquestotuo“Nome”diPadre.“Vengailtuoregno”:cioèsiestenda,siallarghiiltuoregnoinmezzoanoi.Ègiàinmezzoanoi,manonancoracosìevidente:siestendenellamisuraincuisivivecomeGesù, che si ama, si serve, si perdona come Lui…“Dacci oggi il nostro panequotidiano”:piùcheilpanedellatavola,sifariferimentoalpanedelCielo.“Perdonaanoi…comenoi”:Diociperdona,purchèanchenoiperdoniamo.“Nonci indurre intentazione”:oralanuovatraduzionedice“nonabbandonarciallatentazione”,mapiùprecisosarebbe“…allaprova”(cfrDt8,2;2Cr32,31;Lc4,1-13:Gesùmessoallaprova)v. 9: “Chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto…”: Gesù assicura che lapreghiera sarà esaudita. Non tanto quello che vogliamo noi, ma esaudita perchéGesùdoneràloSpiritoSantocherenderàcapacidiamarecomeLui(v.13).UnaforzainteriorecherenderàcapacidifarequantoLuistessodomanderàdifare(cfr…nonètroppo lontanoma è dentro di te, Dt 30,11-14). Per questo la liturgia ci presentaAbramo (prima lettura): domenica scorsa lo abbiamo incontrato comemodello diospitalità, oggi lo incontriamo come modello di intercessione. Abramo invocagiustiziapergliinnocenti,econquestoriesceadottenereilperdonoperglialtri.Ciòchemuove lasua fiducianell’osareachiedereè l’amiciziache lo legaaDio (Is41,8“mioamico”).Chiintercedeècoluichesimetteinmezzo,inquestocasotraDioeilpopolo.Abramograndeintercessore.Èinteressantelariduzionea10giusti.Abramononhaosatoarrivarea “un sologiusto”,magaridicendodi essere lui adandare inquellacittàpurchecenesia“uno”digiusto. SaràDiostessocheauncertopuntodella Storia, invierà nella “città degli uomini” l’Unico Giusto in grado di salvarel’umanitàintera:Gesù.