IGIENICITÀ E TRADIZIONE
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IGIENICITÀ E TRADIZIONE
Corso di aggiornamento:Produzione alimentare e Promozione della
Salute: Olio e Latte a confronto nell’economia
globalizzata
Augusto Biondi
CNR Piazzale Aldo Moro, Roma
19-20 gennaio 2006
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LA FILIERA DELL’OLIO DI OLIVA
-Alimentazione umana
-Sviluppo del territorio
- Fattori culturali
- Occupazione
- Economia locale e nazionale
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LA FILIERA DELL’OLIO DI OLIVA
- Grandi appezzamenti di terreno coltivati ad uliveto
- Microaziende in termini produttivi e territoriali caratterizzate o da una produzione per consumo famigliare o dalla fornitura di piccoli quantitativi al consumatore finale o a dettaglianti locali
Rischio di vedere scomparire
produzioni tipiche locali che rivestono importanza sul mantenimento dei luoghi naturali
e di una sana cultura
alimentare, contadina e sociale.
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LA FILIERA DELL’OLIO DI OLIVA
Regolamento 178/2000
Rintracciabilità lungo tutta la catena alimentare per garantire la sicurezza degli
alimenti.
Gli operatori garantiscono
che tutte le fasi siano sotto controllo.
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LA FILIERA DELL’OLIO DI OLIVA
Produzione Primaria
Tra i fattori strategici per una gestione ottimale- Impatto sul territorio- Equilibrio tra livello produttivo e unità di superficie- Fertilizzazione (organica, verde, minerale) che
mantenga l’equilibrio delle diverse componenti del terreno.
- Difesa delle piante e dei frutti ed evitare l’uso di prodotti tossici per le piante e per l’uomo.
- Evitare l’uso di pesticidi, ma praticare tecniche biologiche.
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LA FILIERA DELL’OLIO DI OLIVA
Legge 155/97
Esclude la produzione primaria
La valorizzazione dei prodotti dovrebbe spingere ad adottare i concetti della legge
inserendoli nella gestione della rintracciabilità della filiera prevista dal
regolamento 178/2000
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LA FILIERA DELL’OLIO DI OLIVA
Regolamento 852/2004
“sull’igiene dei prodotti alimentari”
La cui applicazione è prevista per 1/1 – 2006
Sancisce la necessità che anche la produzione primaria applichi i Manuali
di Buona Prassi Operativa e l’autocontrollo basato sui principi
dell’HACCP
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LA FILIERA DELL’OLIO DI OLIVA
Regolamento 852/2004
Tra i potenziali pericoli da codificare nella produzione primaria figurano:
- Contaminazione da aria, suolo, acqua, fertilizzanti;
- Uso di acqua, rifiuti organici e fertilizzanti;- Fitosanitari e biocidi;- Eliminazione degli strami e altri rifiuti.
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LA FILIERA DELL’OLIO DI OLIVA
Regolamento 852/2004
Gli operatori che producono prodotti vegetali debbono tenere le registrazioni in particolare:
a) L’uso di qualsiasi prodotto fitosanitario e biocida riportando:
I prodotti impiegati Le procedure e le attrezzature di trattamento Le quantità dei principi attivi utilizzati per ettaro o
per pianta Le persone abilitate al trattamento La persona responsabile del trattamento e della
gestione delle sostanze.
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LA FILIERA DELL’OLIO DI OLIVA
Regolamento 852/2004
b) l’insorgenza di qualsiasi infezione che possa incidere sulla sicurezza dei prodotti di origine vegetale;
c) I risultati di tutte le analisi pertinenti effettuate su campioni prelevati da piante o da altri campioni che abbiano rilevanza per la salute umana;
d) Il controllo della contaminazione dovuta a micotossine, metalli pesanti e materiale radioattivo.
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LA FILIERA DELL’OLIO DI OLIVA
Frantoio- Spremitura per conto terzi
- Spremitura delle olive prodotte in proprie coltivazioni
- Attività stagionale
- Attività lavorativa continuata (24 ore su 24)
Locali
Attrezzature
Personale
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LA FILIERA DELL’OLIO DI OLIVA
Locali
Strutture vecchie concepite in base alle esigenze e conoscenze dell’epoca.
- Trascurato l’aspetto strutturale e gestionale;- Flussi a volte non ben gestiti;- Il produttore delle olive tende a seguire tutto
il processo con rischi anche fisici per la persona;
- Mezzi di trasporto delle olive.
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LA FILIERA DELL’OLIO DI OLIVA
Locali
Eliminazione di tali inconvenienti con interventi strutturali e con una gestione dei flussi
mirata.
Salvaguardare le strutture che presentano interesse storici e di edilizia industriale di
notevole importanza.
Basterebbero piccoli accorgimenti finalizzati
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LA FILIERA DELL’OLIO DI OLIVA
Attrezzature
Adeguarle ai canoni previsti dalle norme e dalle indicazioni degli Organismi interessati
Associazioni
Consorzi
Disciplinari biologici
Progetto europeo sulle pratiche di buona produzione (AGRF-0046-CT91)
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LA FILIERA DELL’OLIO DI OLIVA
Personale
- Radici profonde nella cultura agroalimentare dell’ambiente rurale.
- Il personale si è formato sulla base della tradizione e dell’esperienza lavorativa tramandata da generazione in generazione.
- La formazione deve essere finalizzata considerando che il reg.852/2004 precisa che i manuali di B.P.O debbono costituire uno strumento per aiutare gli operatori, l’applicazione delle buone prassi operative deve accrescere la capacità operativa e la responsabilità
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LA FILIERA DELL’OLIO DI OLIVA
Ruolo del Frantoio nella Filiera
In base al reg.852/2004
- I requisiti dell’HACCP debbono essere flessibili per essere applicati anche alle piccole imprese;
- L’HACCP non si applica alla fornitura diretta di piccoli quantitativi al consumatore o al dettagliante (normativa nazionale);
- Flessibilità che permetta di continuare a utilizzare metodi tradizionali;
- L’HACCP non deve appesantire impropriamente l’attività lavorativa.
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LA FILIERA DELL’OLIO DI OLIVA
Ruolo del Frantoio nella Filiera
Il frantoio rappresenta il punto di riferimento di tutta la filiera
- Indirizzare i singoli produttori- Controllo del prodotto
La struttura, la periodicità ed il costo delle analisi debbono essere tali da garantire la
sicurezza e la qualità produttiva e non gravare economicamente in modo improprio.
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LA FILIERA DELL’OLIO DI OLIVA
Ruolo del Frantoio nella Filiera
Laboratorio
Controlli possono essere espletati
direttamente dal frantoio (laboratorio interno),
sia esternamente (laboratorio esterno)
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LA FILIERA DELL’OLIO DI OLIVA
Laboratorio interno
Dovrebbe effettuare analisi di semplice esecuzione quali acidità, e microbiologiche (cbm, coliformi, miceti)
Uno schema di base che prevede controlli cadenzati ogni 10 giorni su superfici e su olio presenta un costo
annuo di circa 1.000 € compresi i costi di ammortamento delle attrezzature
Effetti:- Limiti ambientali e di prodotto- Supporto alla formazione del personale- Valutazione degli effetti della gestione dei materiali,
mezzi, personale e flussi.
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LA FILIERA DELL’OLIO DI OLIVA
Laboratorio esterno
Analisi strumentali più complesse e di maggiore impegno (es. controllo xenobiotici).
Effetti:- Fissazione di limiti specifici locali;- Intervento mirato in caso di superamento;- Collaborazione con le Autorità Sanitarie;- Risoluzione delle responsabilità in caso di
non conformità in lavorazione per conto terzi.
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LA FILIERA DELL’OLIO DI OLIVA
Il ruolo delle Associazioni
I controlli degli xenobiotici possono permettere di monitorare la situazione ambientale.
Si tratta di problematiche complesse di difficile gestione del singolo Frantoio o produttore.
Il sistema potrebbe divenire farraginoso per la frammentazione dei controlli ed
economicamente pesante per tutta la filiera (mancanza di omogeneità e ripetitività dei
controlli).
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LA FILIERA DELL’OLIO DI OLIVA
Il ruolo delle Associazioni
- Centralizzare l’organizzazione dei controlli ed armonizzarli in relazione alle situazioni generali delle zone geografiche, alle tipologie e alle intensità produttive.
- Gestione dei risultati per organizzare interventi specifici e mirati in collaborazione con le Autorità Sanitarie ed altri Enti preposti.
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LA FILIERA DELL’OLIO DI OLIVA
Il ruolo delle Associazioni
- Stesura e gestione dei manuali nazionali di corretta prassi operativa previsti dal reg. 852/2004
- Diffusione e assistenza ai singoli operatori che potranno utilizzarli su base volontaria come ausilio dell’osservanza dei loro obblighi.
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LA FILIERA DELL’OLIO DI OLIVA
Supporto tecnico-professionale
- Sviluppo delle sensibilità alle specifiche problematiche.
- Formazione delle professionalità.- Valorizzazione delle risorse naturali e culturali del
territorio, far emergere le tradizioni.- Flessibilità produttiva e sviluppo sostenibile.- Facilitare le opportunità occupazionali ed economiche.- Collegare l’attività di ricerca scientifica e tecnologica
con la valorizzazione dei beni culturali e ambientali.
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LA FILIERA DELL’OLIO DI OLIVA
La certificazione di un Ente terzo
accreditato, attestante il sistema di
qualità di tutta la filiera e i requisiti
intrinseci dei prodotti,
permetterebbe di garantire
ed accreditare le produzioni
presso tutti i mercati
nazionali e internazionali.
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GRAZIE DELL’ATTENZIONE