idee in liberta

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L’editoriale... Monti non firma per la candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2020: l’Italia si spacca Cardito, il Pd decide la propria candidatura: anzi no. di Umberto Setola Elezioni, ombre & dissidi Idee in libertà In settimana è arrivata la bocciatura del governo Monti al progetto di candidatura di Roma per le olimpiadi 2020. L’opinione pubblica si è divisa sulla scelta del governo ma, anche i più critici verso la candidatura di Roma a città olimpica parlano di un’occasione persa per il nostro paese. La scelta di Monti è in linea con il profilo austero che ha dato al suo esecutivo. Siamo ancora in attesa di sapere come intende far ripartire l’economia del paese dopo aver aumentato la pressione fiscale sui cittadini. A Cardito, Il freddo e la neve di queste settimane sembrano non aver “colpito” la politica carditese che vive momenti di polemica incandescente in vista delle scelte che si andranno a fare per le candidature a sindaco. Il Pd locale continua la sua fase di logoramento interno. Nemmeno la riunione, aperta al pubblico, di sabato scorso davanti ai vertici provinciali del partito di Bersani è riuscita ad avvicinare le due anime interne: quella moderata e quella ex riformista che detta da mesi la linea del partito. Alcuni esponenti del Pd come Auriemma e Bova chiedono le primarie del centrosinistra, mentre l’ala che si rifà ai riformisti vorrebbe delle primarie interne. L’idea è che no ci saranno primarie anche perché i tempi sarebbero contingentati. La maggioranza del Sindaco Barra archiviate, si spera, le polemiche dopo un incontro tra Api e Idv sarebbe emersa la volontà di seguire un cammino a tappe che porti alla scelta di un candidato condiviso da tutta la coalizione senza pregiudiziali verso nessuno. Crispano Frattamaggiore Frattamaggiore, perchè sforare il patto di stabilità? Dibattito aperto sulla necessità di sforare il patto di stabilità Il Sindaco Russo, ha posto l’accento sulla necessità per i comuni di derogare alle norme sul patto di stabilità Approvata in Assise la variante al Piano regolatore Diciassette i voti a favori Nell’ultima seduta di consiglio comunale arriva il tanto auspicato voto che ratifica la convenzione periodico di attualità, politica, cultura e sport sabato 18 febbraio 2012 Anno IV n. 3 Diretto da:Umberto Setola www.ideeinliberta.info

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politica, sport

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L’editoriale...

Monti non firma per la candidatura di Roma

per le Olimpiadi del 2020: l’Italia si spacca

Cardito, il Pd decide la propria candidatura: anzi no.

di Umberto Setola

Elezioni, ombre & dissidi

Idee in libertà

In settimana è arrivata la bocciatura del

governo Monti al progetto di candidatura

di Roma per le olimpiadi 2020. L’opinione

pubblica si è divisa sulla scelta del

governo ma, anche i più critici verso la

candidatura di Roma a città olimpica

parlano di un’occasione persa per il

nostro paese. La scelta di Monti è in linea

con il profilo austero che ha dato al suo

esecutivo. Siamo ancora in attesa di

sapere come intende far ripartire

l’economia del paese dopo aver

aumentato la pressione fiscale sui

cittadini. A Cardito, Il freddo e la neve di

queste settimane sembrano non aver

“colpito” la politica carditese che vive

momenti di polemica incandescente in

vista delle scelte che si andranno a fare

per le candidature a sindaco. Il Pd locale

continua la sua fase di logoramento

interno. Nemmeno la riunione, aperta al

pubblico, di sabato scorso davanti ai

vertici provinciali del partito di Bersani è

riuscita ad avvicinare le due anime

interne: quella moderata e quella ex

riformista che detta da mesi la linea del

partito. Alcuni esponenti del Pd come

Auriemma e Bova chiedono le primarie

del centrosinistra, mentre l’ala che si rifà

ai riformisti vorrebbe delle primarie

interne. L’idea è che no ci saranno

primarie anche perché i tempi sarebbero

contingentati. La maggioranza del

Sindaco Barra archiviate, si spera, le

polemiche dopo un incontro tra Api e Idv

sarebbe emersa la volontà di seguire un

cammino a tappe che porti alla scelta di

un candidato condiviso da tutta la

coalizione senza pregiudiziali verso

nessuno.

Crispano

Frattamaggiore

Frattamaggiore,

perchè sforare il

patto di stabilità?

Dibattito aperto sulla necessità di

sforare il patto di stabilità

Il Sindaco Russo, ha posto l’accento sulla necessità per i

comuni di derogare alle norme sul patto di stabilità

Approvata in Assise

la variante

al Piano regolatore

Diciassette i voti a favori

Nell’ultima seduta di consiglio comunale arriva

il tanto auspicato voto che ratifica la convenzione

periodico di attualità, politica, cultura e sportsabato 18 febbraio 2012 Anno IV n. 3

Diretto da:Umberto Setola

www.ideeinliberta.info

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Carditopolitica

Idee in libertà

2

A tre mesi alla data delle elezioni per il

rinnovo delle cariche amministrative, in

città cresce l’attesa per conoscere i nomi

dei candidati che si sfideranno nella

corsa per la poltrona di primo cittadino.

Nell’elenco dei papabili candidati alla

guida del paese, c'è ovviamente

l’esponente del Pd Giuseppe Cirillo, per

l’Api c'è Franco Pisano, per le civiche è

sceso in campo Vincenzo Mormile,

mentre sono note anche le ambizioni del

socialista Rocco Saviano. Non va

dimenticata la sinistra estrema, con Sel e

Rifondazione che stanno tentando di

organizzarsi con una propria

candidatura. Gli sfidanti dovrebbero

essere in tutto cinque, dunque. Iniziamo

dal partito democratico. La riunione

tenutasi sabato scorso ha fatto emergere

più ombre che luci, nonostante i toni

trionfalistici e la propaganda di alcuni

organi di informazione. Nelle intenzioni

dei vertici provinciali e locali del Pd

questa riunione avrebbe dovuto segnare

una ritrovata unità interna dei

democratici carditesi, ma l’obiettivo non

è stato raggiunto. Una volta ritrovata

questa benedetta unione interna la strada

per la candidatura di Cirillo sarebbe stata

tutta in discesa, anche perchè

ufficialmente sul tavolo sembrerebbe

esserci solo il suo nome, ma si fatica ad

ufficializzare il tutto per le spaccature

interne al partito. Malgrado le

dichiarazioni di facciata si tratta di una

candidatura tutt’altro che unitaria, anzi.

L’ala moderata vorrebbe intraprendere

un cammino diverso da quello tracciato

dagli ex riformisti. La segreteria

provinciale dei democratici, presente alla

riunione con Berardo Impegno e

l’onorevole Domenico Tuccillo, sta

tentando una difficile mediazione per

riuscire ad unire le diverse anime del

partito. Impresa ardua che allo stato

attuale appare poco probabile. “Un

centrosinistra unito e le primarie di

coalizione per la scelta del candidato

sindaco. Il nostro obiettivo deve essere

quello di unire tutte le anime del

centrosinistra e cercare di amministrare

la città”, così il presidente del consiglio

comunale, Biagio Auriemma, gela l’ex

coordinatore Giuseppe Cirillo, candidato

a sindaco in pectore dell’aria ex

riformista del Pd. “Oggi al Comune c’è

un uomo solo al comando (il sindaco

Barra) - Auriemma da amante delle due

ruote nel suo intervento usa una

metafora ciclistica. - Il sindaco in dieci

anni è stato il Fausto Coppi della politica

carditese”. Le parole di Auriemma

confermano, ancora una volta, la

spaccature tra le due fazioni del Pd,

quella ex riformista e l’ala moderata che

si rifà al pensiero del vicesegretario

provinciale, Domenico Tuccillo. Parole

forti che seguono a quelle dell’ex

sindaco Carlo Bova. Anche l’ex primo

cittadino “frena” la fuga in avanti di

Cirillo e conferma la sua permanenza

all’interno del Pd: “Per la scelta del

leader di un centrosinistra unito vanno

fatte le primarie di coalizione”. L’idea

delle primarie comporterebbe la

partecipazione di tutti i partiti di

centrosinistra al momento decisionale,

scenario che ovviamente rimetterebbe

tutto in discussione. Anche il segretario

regionale del partito, Enzo Amendola, ha

parlato della necessità di lavorare per

costituire un tavolo dove puntare ad un

centrosinistra unito con una candidatura

che sia condivisa da tutte le forze e che

dia un valore aggiunto al cartello

elettorale. Il risultato dell’incontro in

casa Pd, dunque, è stato un nulla di fatto.

Invece di un’investitura ufficiale ed una

volontà unitaria sono emerse le solite

mille contraddizioni e spaccature che

hanno portato ad un’ennesima doccia

fredda per le ambizioni di Cirillo. Certo

è che la sua candidatura non è accettata

nemmeno dai socialisti di Rocco

Saviano, che stanno affrontando alcuni

discorsi congiuntamente, ma che non

condividono la scelta del leader del

cartello elettorale, che vorrebbe essere

imposto da una fazione minoritaria del

Pd. Mentre nella coalizione che è

guidata dal sindaco Barra si è tenuto un

incontro politico tra l’Api e l’Idv cui ha

preso parte anche Andrea Falco,

coordinatore cittadino del partito di Di

Pietro. L’Idv, nel corso dell’incontro ha

rivendicato la candidatura a sindaco di

Pasquale Barra. Un vero e proprio ‘patto’

quello richiesto dall’Idv che, nel caso in

cui dovessero disattendere alle istanze

dei colleghi, dovranno necessariamente

cercarsi un nuovo alleato.

Il gruppo del sindaco Barra sembra non

trovare l’unità tra le varie anime per

confrontarsi con gli alleati. Questa volta

a frenare le velleità di Franco Pisano ci

pensa Francesco Castaldo. “L’Italia dei

Valori può guidare la coalizione di

centro”. Una doccia fredda per Franco

Pisano. Le parole di Castaldo aprono uno

spaccato tra i seguaci del sindaco Barra.

Le alleanze politiche vanno condivise e

la leadership va conquistata e non

imposta. Intanto, non si capiscono le

dichiarazioni di un esponente dell’Udc

che chiude ad un eventuale leadership

dell’Idv. Non vi è ancora una coalizione

è già dettano le condizioni. Dicano per

prima che cosa intendono fare per il

paese e come vogliono raggiungere la

sintesi intorno ad un candidato e poi pon-

gano delle condizioni. Ad oggi non si sa

nemmeno cosa e chi rappresentino nel

paese e se riusciranno a fare la lista,

come loro dicono.

L’area moderata del Pd frena la leadership di Cirillo. Bova: primarie per la scelta del candidato

Amministrative, inizia la corsa alla candidaturaCastaldo (Api): l’Idv può guidare la coalizione

sabato 18 febbraio 2012

Page 3: idee in liberta

Carditopolitica

sabato 18 febbraio 2012

3

“Equità!” questa è la parola d’ordine per

l’adozione del piano urbanistico

comunale. “Il Puc sarà il volano

dell’economia locale per i prossimi

cinquanta anni -commenta il primo

cittadino Giuseppe Barra- e dovrà essere

condiviso da tutti i partiti presenti in

consiglio comunale. L’incontro di questa

mattina(domenica 12 febbraio ndr) è solo

l’inizio di una serie d’incontri con la

comunità locale per decidere insieme il

futuro della nostra città”. Le parole del

sindaco dettano i criteri per l’approvazio-

ne del paino urbanistico comunale che è

stato già condivido con

l’approvazione delle linee guida

in consiglio comunale dai

rappresentanti dei partiti. Il

dibattito di domenica, aperto alla

città, ha tracciato un chiaro

percorso che l’amministrazione

vuole intraprendere.

Rivitalizzazione del centro

storico la riapertura di nuovi assi

viari per la circolazione urbana e

il recupero delle zone periferiche

della città. Al convegno erano

presenti oltre al Sindaco, il

rappresentante dell’Udeur

Giangrande, di Noi Sud De

Simone e quello dell’Idv

Pasquale Barra e ovviamente tanta gente

comune accorsa per ascoltare le risposte

dell’architetto Pio Castiello sui quesiti

arrivati in comune nei giorni che hanno

preceduto il convegno. Colpevolmente

assente Pd e socialisti che pure hanno

votato in consiglio comunale gli indirizzi

del piano urbanistico ma, che oggi,

disconoscono quello che loro stessi hanno

avallato. Sarebbe stata un’occasione utile

per esternare le motivazioni della loro

opposizione al piano urbanistico

comunale, o meglio perché questo a loro

dire ha sconfessato gli indirizzi da loro

indicati.Ecco le linee guida. La dotazione

dello Strumento di Pianificazione

Generale rappresenta uno dei momenti

maggiormente qualificanti

l’Amministrazione della città, in quanto

fondamentale opportunità di sviluppo

economico, sociale e culturale per l’intera

comunità. Pertanto, essendo questa

ispirata principi di interesse collettivo,

dovrà essere impegno costante

dell’Amministrazione, incentivare la

partecipazione democratica dei cittadini e

delle associazioni presenti sul territorio

alla formazione del nuovo Piano. La

sostenibilità sia dal punto di vista

ambientale che economico di ciascuna

previsione urbanistica dovrà

rappresentare un cardine ineludibile del

P.U.C. Risulterà perciò determinante la

capacità di innescare sinergie tra

interventi pubblici e privati, al fine di

incrementare la “praticabilità” e la

operatività concreta delle opzioni di

piano, in un quadro di riferimento

cronologico che garantisca tempi certi e

soluzioni compatibili con le potenzialità

del territorio e con le risorse effettivamen-

te disponibili. A tal fine è indispensabile

che la pianificazione urbanistica si integri

con il piano commerciale e con un

efficiente piano per la

viabilità, tenendo altresì

conto degli input

provenienti dalla

pianificazione territoria-

le, dalle macro-infrastrut-

ture previste nell’area a

nord di Napoli, quali, la

stazione porta dell’alta

velocità, e della potenzia-

le “vocazione” di

Cardito, come polo di

attività sportive e ludico

ricreative a scala

comprensoriale, che si è

innescata a seguito dell’apertura del Parco

Taglia. Naturalmente, quale principio di

giustizia ed equità nei confronti di tutti i

cittadini, e nell’intento, altresì, di evitare

annosi ed onerosi contenziosi tra l’Ente

ed i soggetti privati, occorrerà che il

P.U.C. preveda il riequilibrio delle

sperequazioni indotte dalla pianificazione

urbanistica pregressa dall’abusivismo

edilizio e dalla mancata realizzazione dei

Piani Attuativi, alcuni dei quali sono a

tutt’oggi in itinere.I centri storici di

Cardito e Carditello svolgono un ruolo

fondamentale per riconoscibilità

significato e carattere nella città e nel

territorio. Pertanto è obiettivo primario

dell’Amministrazione, da un lato

conservarne i tratti distintivi originari, e

dall’altro prevederne la valorizzazione

anche attraverso l’adozione di un insieme

di provvedimenti amministrativi

coordinati, di supporto al P.U.C.

Idee in libertà

Piano urbanistico comunale, Barra: “Equità nell’adozione”

Domenica 12 febbraio si è tenuto un confronto pubblico con la città con l’architetto Pio Castiello

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Stabilità, era molto che in quel di

Frattamaggiore non si pronunciava questa

parola: “stabilità” e sì, perchè con le

continue crisi politiche, gli scontri interni,

le rotture strumentali, i cambi di casacca,

le dimissioni, ci eravamo quasi abituati al

caos dovuto ai dissapori sia interni che

esterni al palazzo di governo.

E invece, passata la burrasca da qualche

tempo, l'amministrazione targata Russo va

spedita verso la meta in maniera “stabile”,

così stabile da permettere al primo

cittadino di parlare senza troppe remore di

un argomento fondamentale per il futuro

della città, ossia, lo sforamento del “Patto

di Stabilità”. Vi starete chiedendo: “ma

come con tutti gli sforzi fatti per trovare la

stabilità ora vogliono sforare il patto?”,

tranquilli lo sforamento riguarda, o

meglio, dovrebbe riguardare, poco gli

amministratori e i loro equilibri politici e

molto noi cittadini. Per questo, per il bene

della città è necessario fermare la

macchina della propaganda e provare a

riflettere seriamente sulla necessarietà e

sulle conseguenze che una misura del

genere potrebbe arrecare. Le conseguenze

sono diverse, ci sarà una riduzione del

fondo sperimentale di riequilibrio o di

quello perequativo fino ad un massimo del

3%; sarà posto un limite per le spese pari

alla media annua assunta negli ultimi 3

anni; non si potrà più ricorrere

all'indebitamento; saranno ridotte del 30%

le indennità di funzione e i gettoni di

presenza per gli amministratori; ma

soprattutto, il comune non potrà assumere

personale con qualsivoglia tipologia

contrattuale. Queste sanzioni verranno

applicate nell'anno successivo a quelle

della inadempienza, e di fatto non sono

sanzioni di poco conto. E' necessario

quindi esaminare bene la situazione e

capire se, ed in che termini, questo

provvedimento può incidere

negativamente sui cittadini, ma s

oprattutto a cosa serve un provvedimento

del genere e a chi serve. L'unica cosa certa

al momento è che una scelta del genere

non può essere presa a cuor leggero ma

deve raggiungere la sua maturazione

attraverso un percorso partecipativo e

condiviso. E' necessario infatti che i

partiti esprimano in pieno la loro funzione

di collegamento tra l'elettorato attivo e

quello passivo, e che i consiglieri diano

finalmente forza a quella delega che i loro

cittadini gli hanno consegnato tramite il

meccanismo elettorale. Dello stesso

avviso è il dottor Orazio Capasso, primo

eletto del Partito Democratico, che

interpellato sulla questione afferma:

“Non è certo una scelta semplice, per

prenderla ritengo sia necessario un grado

di democrazia elevatissimo, che può esse-

re raggiunto solo tramite il coinvolgimen-

to dei partiti e non solo dei singoli

capigruppo come avvenuto in una

riunione convocata “abusivamente” dal

ragionier Grimaldi. Mi corre l'obbligo di

ricordare che l'unico a poter convocare

questo tipo di riunioni non è il Presidente

del Consiglio Comunale, come lo stesso

dice di aver fatto, dalle colonne di un

giornalino locale, ma il Sindaco.

Quindi invito tutti a a rispettare i ruoli, a

non fare capannelli chiudendosi in stanze

cupe, e soprattutto a non mettere i

cittadini con le spalle al muro, attraverso

tesi sensazionalistiche del tipo “o si sfora

il patto di stabilità o si ferma tutto”, ma

ragioniamo insieme con un unico

obiettivo: il bene comune per la nostra

città”.

“ Idee in libertà”

Aut. Trib. Napoli n° 12 del

03 febbraio 2009

Anno IV - n° 3

Editore: Associazione “ Idee in Libertà”

Direttore Responsabile: Umberto Setola

Contatti: [email protected]

tel. 3662031540

Sede Legale: Via Piave, 11 - Cardito (Na)

Stampa: Litografia Buonaurio

Via IV Novembre, 6 - Casoria (Na)

chiuso: venerdì 17 febbraio 2012

5

Frattamaggiore

Politica

Bilancio, l’amministrazione Russo rischia di sforare il patto di stabilità

sabato 18 febbraio 2012Idee in libertà

L’esecutivo punta a ridurre la spesa e si pensa di aumentare le tasse comunali

Page 6: idee in liberta
Page 7: idee in liberta

Nei giorni scorsi, presso comando di

Polizia Locale di Caivano, in merito al

progetto “Legali al Sud” , si è vissuto un

momento di aggregazione e di crescita che

ha visto, i bambini/ragazzi della scuola

“Don Lorenzo Milani”,

protagonisti principali del

pomeriggio. Il “Pon” dal

titolo “Liberi di scegliere,

Liberi di volare” si basa

sulla conoscenza delle

istituzioni locali e di come

quest’ultime governano e

guidano la comunità ivi

stanziata sul territorio di

loro competenza. Ogni

struttura scolastica, che

aderisce all’iniziativa, deve

scegliere una fondazione

esterna con la quale

collaborare, la “Don

Milani” ha posto in essere

una partnership con la

fondazione “A voc ‘re criature” di Don

Luigi Merola istaurando un proficuo

rapporto collaborativo, culminato con la

visita guidata a beni confiscati alla camor-

ra, strutture convertite in beni di pubblica

utilità. I ragazzi, estremamente interessati

e vogliosi di capire le dinamiche politiche,

sono stati accompagnati al comando di

Polizia Locale diretto da Gaetano

Alborino dove, alla presenza del sindaco

Falco del presidente del consiglio

comunale Mennillo e dell’assessore alla

cultura Orsini, hanno rivolto delle

domande “impertinenti” ai responsabili

dell’amministrazione e dei vigili urbani. I

politici locali non si sono sottratti al

“question time” che ha spaziato dalle

buche agli spazi verdi, dagli abbattimenti

di case alle piste ciclabili, oltretutto, i

responsabili attuali del civico consesso,

hanno spiegato il funzionamento tecnico

degli organi che guidano un comune.

Dopo queste spiegazioni i ragazzi si sono

divisi in due gruppi, il primo guidato dal

comandante Alborino ed il secondo dal

maresciallo Benevento, che hanno

accompagnato i ragazzi per le stanze della

struttura che ospita i caschi bianchi

spiegando la funzionalità degli strumenti

in loro dotazione con dovizia di

particolari. Queste giornate sono

arricchenti, la cultura della legalità passa

attraverso i bambini ai quali bisogna

veicolare messaggi positivi

e di speranza, auspicando

che questi possano

germogliare creando una

generazione più incline al

rispetto delle regole. Scacco

matto agli ai venditori

abusivi. Gli agenti della

polizia locale di Caivano

hanno dato vita ad un’azio-

ne programmata atta a repri-

mere e contrastare l’abusivi-

smo commerciale all’inter-

no e nei dintorni del merca-

to comunale. I vigili, come

fanno sapere i colleghi di

Dubito, sotto l’egida del

comandante Gaetano

Alborino, ieri mattina, in

concomitanza con il merca-

to comunale, hanno confi-

scato generi alimentari som-

ministrati dagli ambulanti

senza i dovuti permessi ed

autorizzazioni. La polizia

locale ha identificato gli

abusivi elevando numerose

contravvenzioni, i vigili

hanno colpito in modo capillare agendo

sia sui cosiddetti fissi (che si posizionano

sempre nel medesimo “puosto” ndr) che

sui mobili (i quali girano con il carrello

della spesa muniti anche di bilance

incorporate ndr). L’opera di

contrasto alle pratiche

abusive è stata architettata e

studiata in diverse settimane

di attività nelle quali i caschi

bianchi hanno cercato di fare

opera di prevenzione ed a

questa, visto che i risultati

non erano soddisfacenti, è

susseguita la repressione. Per

trasportare l’ingente quanti-

tativo di merce sequestrata è

intervenuto sul posto un

mezzo attrezzato di Energia

e Ambiente che era stato

allertato nei giorni scorsi, il

quale ha provveduto a

smaltire il tutto.

7

Caivano

Politica

sabato 18 febbraio 2012Idee in libertà

Gli alunni della scuola Don Milani in visita al comando di polizia locale

Vigili in azione al mercato, è guerra agli abusivi

a cura di Adimi

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Page 9: idee in liberta

amministrativa attuata dall’Ente” ha

affermato Esposito ricordando che

l’assessore Taglialatela ha emanato una

circolare valida per tutte le Province e

pertanto si è dovuto fare un ulteriore

passaggio in conferenza dei servizi con

l’Amministrazione Provinciale, per cui

occorreva fare la presa d’atto del relativo

verbale. Il sindaco ha invitato i consiglieri

a votare senza inutili pregiudizi,

ricordando come quando “si è insediata

Commissione Straordinaria, nulla si è

mosso per la zona industriale, la quale nel

periodo di gestione commissariale, è stata

vandalizzata, ma nessuno si è preoccupato

di denunciare l’abbandono”. La prima

delibera adottata dopo il suo insediamento

a sindaco, è stata quella del rinnovo dei

vincoli scaduti. E’ stata sottoscritta una

Convenzione tra il sindaco, l’ingegnere

Antonio Grisolia, l’architetto Giovanni

Napolitano, il dirigente della Direzione

Urbanistica ed il funzionario tecnico della

Provincia, unitamente al Presidente

Cesaro. Sono state rilasciate n. 12 licenze

agli imprenditori, i quali quando hanno

acquistato il terreno, erano a conoscenza

che l’indice di fabbricabilità era del 20%.

Il sindaco altresì fa notare che c’è voluto il

tempo necessario per concludere l’iter

amministrativo, “ciò non è merito

certamente della Provincia , ma di chi

lavora”. Intanto, il Comune di Crispano e

quelli di Manduria e San Gregorio da

Sassola si legano attraverso un

gemellaggio. Anche in questo caso il via

libera arriva dal consiglio comunale.

Il tutto ha inizio da un cittadino di

Crispano in vacanza nei luoghi in oggetto,

rispondendo ad un questionario ha posto

l’accento sulla concomitanza del Santo

Patrono San Gregorio Magno. In seguito i

sindaci diqueste tre località hanno

sottoscritto, nel settembre 2011, un

accordo di amicizia tra le rispettive

amministrazioni. In tal modo sarà

possibile promuovere scambi culturali ed

economici inoltre, durante le feste

patronali in onore di San Gregorio Magno,

vi sarà un scambio di delegazioni ufficiali

tra Comuni.

9

Crispano

politica

Dopo la firma sulla convenzione,

avvenuta lo scorso 16 gennaio presso gli

uffici della direzione urbanistica della

Provincia di Napoli, arriva anche il via

libera del consiglio comunale. Stiamo

parlando dell’importante variante al Prg

che risponde all’esigenza di modificare in

corsa il progetto di sviluppo dell’area

industriale a nord di Napoli ricadente nella

giurisdizione del territorio del comune di

Crispano. Infatti, il passo successivo era

proprio la ratifica da parte del

“parlamentino cittadino” della convezione

come previsto dall’iter burocratico

previsto dalle norme vigenti in

materia. Variante che segnerà un

importante rilancio per lo sviluppo

industriale dell’area Pip.

Il civico consesso ha ratificato la

convezione con diciassette voti favorevoli

e un solo astenuto. Raggiante il sindaco

Carlo Esposito che ha ripercorso, durante

la seduta di consiglio, tutti gli atti di

giunta concernente il progetto dell’area

interessata agli insediamenti industriali.

Un rilancio fortemente voluto

dall’amministrazione da lui guidata e che

punta fortemente in questo progetto per

creare sviluppo e occupazione in un’area

con un elevata disoccupazione giovanile.

“L’approvazione della variante non è

avvenuta grazie al Presidente della ma, è

un atto dovuto al termine di un iter

burocratico corretto: è il frutto dell’attività

Ratificata la convezione con la Provincia di Napoli per la variante al Prg

Esposito: “premiata la nostrabuona amministrazione.Ora

l’area Pip sarà rilanciata

sabato 18 febbraio 2012Idee in libertà

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Page 11: idee in liberta

Cardito

cultura & società

La processione del Santo chiuderà i

festeggiamenti per il Santo Patrono San BiagioSi chiudono questo fine settimana i

festeggiamenti in onore del nostro Santo

Patrono San Biagio. Le avverse

condizioni meteorologiche che in queste

ultime due settimane hanno imperversato

sulla nostra penisola, non hanno

risparmiato Cardito. Così i festeggiamenti

sono slittati di quindici giorni in avanti.

Le previsioni che danno un netto

miglioramento del meteo per questo week

end, dovrebbe consentire il normale

svolgimento delle due processioni.

Il Simulacro del Santo attraverserà,

sabatopomeriggio le strade di carditello e

parte delle arterie viarie del centro storico

di Cardito, mentre domenica, sempre nel

pomeriggio, attraverserà le strade di

Cardito con la consueta sosta nel campo

sportivo per il tradizionale sparo di fuochi

pirotecnici.

Al termine dello spettacolo pirotecnico, il

Santo raggiungerà piazza Garibaldi dove

una spettacolare e suggestiva fiaccolata

accompagnerà il prodigioso Santo in

chiesa. Intanto raccogliamo l’appello del

11

a cura di Ru.gi

comitato festa San Biagio rivolto ai tutti i

cittadini che siano in possesso di reperti

fotografici della festa di Sa Biagio.

L’intento del comitato è quello costruire

un archivio fotografico del culto del Santo

nel nostro paese. Pertanto chiunque fosse

in possesso di reperti fotografici della

festa può rivolgersi direttamente al

comitato festa e al Parroco Don Nicola.

In alternativa potete contattare la

redazione del nostro periodico che avrà

cura di fare da tramite con il comitato.

Il comitato precisa inoltre, che tutte le

foto, dopo aver eseguito una riproduzione

delle stesse saranno restituite ai legittimi

proprietari.

La prima volta di una Miss Italia in carica

presente a Cardito. L’evento si è avuto la

scorsa settimana quando Stefania Bivone,

19enne calabrese, eletta reginetta di

bellezza a settembre a Montecatini Terme,

ha fatto visita alla profumeria “Nuance”,

situata nel centro commerciale “La

Masseria”. Miss Italia era accompagnata

da un’altra bellezza mediterranea, la napo-

letana di Posillipo Dalila Pasquariello,

insignita della fascia di Miss Debora

Milano, in quanto rappresentante dello

sponsor che ha organizzato quest’evento.

Era presente pure la signora Tiziana

Varese, manager del noto marchio. “Il

contatto con la gente comune è la più cosa

bella, mi trovo molto bene quando vado

nei centri commerciali”, ha detto Miss

Italia 2011. Sogni futuri? “Mi piace il

mondo del cinema e sfilare in passerella,

ma comunque andrò all’università per

laurearmi”. Anche Stefania Bivone, qual-

che settimana fa, ha polemizzato con il

premier Monti che ritiene il posto fisso un

po’ “noioso”. “Ho detto ciò - ha chiarito la

Miss – perché oggi per i giovani è già

difficile trovare lavoro, a volte devono

andare all’estero o inventarselo; invece,

hanno bisogno di certezze per il futuro, per

crearsi un avvenire, metter su famiglia,

non certo possono sempre girovagare da

un posto all’altro”.A fare gli onori di casa

uno dei proprietari del Gruppo Gvc,

Giuseppe Credendino, e il direttore com-

merciale del centro, Gaetano Graziano. La

gente, abbastanza incuriosita e felice di

vedere la più bella d’Italia dal vivo, si è

fatta fotografare insieme e chiesto cartoli-

ne autografate alle due miss, le quali si

sono trattenute due ore nella profumeria

Nuance, ricevendo anche gadget della

Deborah Milano.“Abbiamo organizzato

ciò – dice il direttore commerciale de “La

Masseria”, Gaetano Graziano – per

portare finalmente Miss Italia nelle nostre

città, è un’iniziativa abbastanza originale,

che, oltretutto, ha avvicinato le miss alla

gente comune, che spesso le può

ammirare soltanto in televisione o sui

settimanali”.

Miss Italia 2011 a Cardito: “bello stare

fra la gente, il posto fisso è un’esigenza”

sabato 18 febbraio 2012Idee in libertà

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Idee in libertà

Sicuramente sì. Hai un diritto di precedenza sulla tua collega per tre ordini di motivi. 1)la necessità di assistere tuo figlio, ai sensidell'articolo 33 della legge 104 del 1992, quindi di svolgere turni di lavoro compatibili con le esigenze del piccolo e con i turni dilavoro del papà. 2)la maggiore anzianità di servizio, visto che lavori per l'azienda da 13 anni. 3)la circostanza per cui la tua collegaè appena rientrata dalla maternità e non può pretendere che siano gli altri ad adattarsi ai suoi “desiderata”; dovrebbe spettare a lei,adattarsi alle prassi aziendali ed alle esigenze dei colleghi. L'azienda quando dice che le dipendenti sono nella stessa situazione, commette un grave errore. Tu sei beneficiaria della legge 104 del 1992, al contrario della tua collega. Considera altresì che la leggeprevede numerose agevolazioni a favore dei beneficiari della legge 104, dai permessi retribuiti mensili al congedo straordinario di24 mesi, per assistenza all'invalido.Agevolazioni. - La lavoratrice madre o, in alternativa, il lavoratore padre, anche adottivi, di minore con handicap in situazione digravità accertata possono chiedere ai rispettivi datori di lavoro di usufruire, in alternativa al prolungamento fino a tre anni del periodo di astensione facoltativa, di due ore di permesso giornaliero retribuito fino al compimento del terzo anno di vita del bambino. A condizione che la persona handicappata non sia ricoverata a tempo pieno, il lavoratore dipendente, pubblico o privato,che assiste persona con handicap in situazione di gravità, coniuge, parente o affine entro il secondo grado, ovvero entro il terzo gradoqualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i sessantacinque anni di età oppure siano anche essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti, ha diritto a fruire di tre giorni di permesso mensile retribuito coperto da contribuzione figurativa, anche in maniera continuativa. Il predetto diritto non può essere riconosciutoa più di un lavoratore dipendente per l'assistenza alla stessa persona con handicap in situazione di gravità. Per l'assistenza allo stesso figlio con handicap in situazione di gravità, il diritto è riconosciuto ad entrambi i genitori, anche adottivi, che possonofruirne alternativamente. Il dipendente ha diritto di prestare assistenza nei confronti di più persone in situazione di handicap grave,

a condizione che si tratti del coniuge o di un parente o affine entro il primo grado o entro il secondo grado qualora i genitori o ilconiuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 65 anni di età oppure siano anch'essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.

a cura dell’Avv. Francesco Castaldo

80024 Cardito, Napoli (NA)

Corso Cesare Battisti 145

tel: 0818322523

fax: 0818316200

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Cardito

rubrica

Egregio avvocato mi chiamo Anna, ho un bambino disabile (legge 104) a carico. Sono sposata. Lavoro nella stessa azienda da 13 anni. Due anni

fa dall'incarico di impiegata commerciale sono stata spostata ad impiegata addetta al centralino con lo stesso inquadramento. Da orario a tempo

pieno (8 ore) sono passata ad orario part time a 5 ore al giorno. Il lavoro è organizzato in due turni. All'inizio ho svolto l'attività pomeridiana e

successivamente, da giugno 2010 in occasione della maternità della mia collega, attività al mattino fino ad oggi. Ora la mia collega è rientrata

dalla maternità e ha richiesto la mattina (lei è stata assunta 4 anni fa e ha sempre svolto attività pomeridiana). Purtroppo per me è impossibile

svolgere il turno del pomeriggio in quanto nessuno mi aiuta nella gestione di mio figlio. L'azienda non si assume nessuna responsabilità

nell'assegnazione dell'orario di lavoro, delegnado questa responsabilità a noi dirette interessate. Avendo io un disabile a carico, mi spetta

qualche privilegio rispetto a lei oppure no? l'anzianità di servizio potrebbe essere un punto a mio favore?

sabato 18 febbraio 2012

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Dopo l’inaspettata sconfitta nella gara di

coppa Italia contro il Siena e l’altalenante

cammino in campionato, il Napoli

riassapora il gusto per i

tre punti. Vittoria che arri-

va nel posticipo di lunedì

sera contro il Chievo

Verona che nelle ultime

due stagioni ha dato non

poche amarezze agli

uomini di Mazzarri: tre

sconfitte in altrettanti

incontri. La vittoria

azzurra porta la firma di

due uruguaiani: Britos,

recuperato dopo il lungo

infortunio al piede e

Cavani (rigore), entrambe

le reti realizzate nei primi

quarantacinque minuti di

gioco. Un Napoli certa-

mente non bello. Bisognava tornare a

vincere, è vittoria c’è stata. D’altra parte lo

stesso concetto era stato espresso dal

tecnico degli azzurri chesi augurava un

Napoli non bello e vincente. I tre punti

mancavano da ben cinque gare in cui il

Napoli ha racimolato appena quattro punti

frutto di altrettanti pareggi e una sconfitta.

Invece, la vittoria al San Paolo tardava ad

arrivare dallo scorso dicembre contro il

Genoa nel recupero della prima di

campionato. La pratica Chievo dura

appena quarantacinque minuti, con i

partenopei che sfruttano al meglio le

occasioni create. Il successo contro i

veronesi, fino a ieri vero tabù per la

squadra di Mazzarri, danno una boccata

d’ossigeno ad una classifica che finora ha

riservato davvero poche soddisfazioni ai

tifosi azzurri. Ora il Napoli sale a quota 34

in classifica che vuol dire meno 8 dalla

zona Champions ad appena due punti

dall’Europa League. Davvero un bel salto

in aventi se si pensa che solo fino a poche

settimane fa l’obiettivo Europa era solo

una chimera o meglio era rimasta solo la

coppa Italia per l’approdo diretto. Ora

bisogna mantenere i piedi ben saldi a terra

e continuare con questo passo a iniziare

dall’insidioso anticipo di Firenze di

venerdì sera. Tornando alla gara col

Chievo, il Napoli si rimette in carreggiata

con grande determinazione nel pressing in

mezzo al campo per entrambe le squadre,

ne viene fuori da subito una partita ad alta

intensità agonistica con qualche errore di

troppo. Ma il Napoli ci mette poco a

prendere in mano il gioco, col Chievo che

in fretta rincula nella sua trequarti per

puntare sulle ripartenze e permette agli

azzurri di arrivare nella trequarti

avversaria senza trovare posizione. Gli

unici pericoli per la squadra di Mazzarri

arrivano da Dramé, che con continue

puntate in avanti non ottiene altro che

liberare a destra Zuniga, il quale dà la

sensazione di poter far male. Il Napoli

ragiona e fa passare il gioco per i piedi di

Inler e per il Chievo iniziano i dolori.

Lavezzi fa ammattire i difensori e non

aiuta il raddoppio di marcatura sull’argen-

tino, che facilmente serve palloni a ripeti-

zione per Cavani e Hamsik. La palla gira e

rigira resta sempre nella trequarti veronese

e al 14’ entra in porta con un colpo di testa

di Britos su calcio d’angolo. Meglio così,

per il Napoli, che difetta in lucidità e sba-

glia sistematicamente l’ultimo passaggio.

Il Chievo prova ad abbozzare una timida

reazione e recrimina per una presunta

gomitata di Aronica su Paloschi lanciato

sulla sinistra cui l’arbitro lasciaproseguire.

La moviola poi chiarirà che era fallo di

espulsione. Tre minuti più tardi arriva il

gol del 2-0: Lavezzi lancia, con un preciso

assist, Cavani al limite del fuorigioco,

l’uruguaiano entra in area, incespica e

perde il pallone poi lo recupera e

Sorrentino lo atterra

ingenuamente. Rigore

netto che lo stesso Cavani

trasforma nel più classico

dei modi: pallone da un

lato e portiere dall’altro. A

questo punto il Chievo

deve per forza scoprirsi e

il Napoli arriva a

ripetizione nella metà

campo avversaria senza

però concludere. Gli

spiti costruiscono più

azioni offensive e

arrivano vicini al gol con

Sardo che colpisce a botta

sicura in area sugli

sviluppi di un calcio

d’angolo: De Sanctis è bravo a respingere

coi pugni. Il Chievo ha un tempo per

rimettere in sesto la partita e parte con un

pressing alto e a tutto campo, ma il Napoli

ha un maggior tasso tecnico e lo fa

fruttare, vanificando il prolungato

possesso palla degli ospiti con fiammate

improvvise. Così alla fine è Sorrentino a

essere impegnato da un gran tiro di

Gargano. Di Carlo prova a spostare

qualche pedina in campo senza peraltro

che questo produca un qualche effetto

sugli equilibri della gara. Tanta buona

volontà, ma anche troppi errori, mentre il

Napoli mantiene la lucidità sulla mediana,

mentre davanti, non riesce a sfruttare gli

spazi che il Chievo concede nel tentativo

di riaprire la gara. Di Carlo mette forze

fresche: Moscardelli per Paloschi.

La stanchezza toglie lucidità a entrambe le

squadre e duebrutti falli di Grava e Sardo

costano i primi cartellini gialli ai

difensori. La partita termina senza

particolari emozioni. La prossima

settimana, martedì ventuno, gli azzurri

torneranno di nuovo arespirare aria di

Champions con la gara al San Paolo

contro il Chelsea. Si prevede il tutto

esaurito e soprattutto ci vorrà il Napoli dei

tempi migliori per avere ragione degli

inglesi.

Calcio Napoli

Sport

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sabato 18 febbraio 2012Idee in libertà

Gli azzurri ritrovano il gusto per la vittoria.Martedi va di scena la Champions

Martedì per gli ottavi di Champions al San Paolo arriva il Chelsea. Venerdì c’è la gara con la Fiorentina

di Annabella Barra

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