idee in liberta
-
Upload
idee-in-liberta -
Category
Documents
-
view
230 -
download
1
description
Transcript of idee in liberta
L’editoriale...
Monti non firma per la candidatura di Roma
per le Olimpiadi del 2020: l’Italia si spacca
Cardito, il Pd decide la propria candidatura: anzi no.
di Umberto Setola
Elezioni, ombre & dissidi
Idee in libertà
In settimana è arrivata la bocciatura del
governo Monti al progetto di candidatura
di Roma per le olimpiadi 2020. L’opinione
pubblica si è divisa sulla scelta del
governo ma, anche i più critici verso la
candidatura di Roma a città olimpica
parlano di un’occasione persa per il
nostro paese. La scelta di Monti è in linea
con il profilo austero che ha dato al suo
esecutivo. Siamo ancora in attesa di
sapere come intende far ripartire
l’economia del paese dopo aver
aumentato la pressione fiscale sui
cittadini. A Cardito, Il freddo e la neve di
queste settimane sembrano non aver
“colpito” la politica carditese che vive
momenti di polemica incandescente in
vista delle scelte che si andranno a fare
per le candidature a sindaco. Il Pd locale
continua la sua fase di logoramento
interno. Nemmeno la riunione, aperta al
pubblico, di sabato scorso davanti ai
vertici provinciali del partito di Bersani è
riuscita ad avvicinare le due anime
interne: quella moderata e quella ex
riformista che detta da mesi la linea del
partito. Alcuni esponenti del Pd come
Auriemma e Bova chiedono le primarie
del centrosinistra, mentre l’ala che si rifà
ai riformisti vorrebbe delle primarie
interne. L’idea è che no ci saranno
primarie anche perché i tempi sarebbero
contingentati. La maggioranza del
Sindaco Barra archiviate, si spera, le
polemiche dopo un incontro tra Api e Idv
sarebbe emersa la volontà di seguire un
cammino a tappe che porti alla scelta di
un candidato condiviso da tutta la
coalizione senza pregiudiziali verso
nessuno.
Crispano
Frattamaggiore
Frattamaggiore,
perchè sforare il
patto di stabilità?
Dibattito aperto sulla necessità di
sforare il patto di stabilità
Il Sindaco Russo, ha posto l’accento sulla necessità per i
comuni di derogare alle norme sul patto di stabilità
Approvata in Assise
la variante
al Piano regolatore
Diciassette i voti a favori
Nell’ultima seduta di consiglio comunale arriva
il tanto auspicato voto che ratifica la convenzione
periodico di attualità, politica, cultura e sportsabato 18 febbraio 2012 Anno IV n. 3
Diretto da:Umberto Setola
www.ideeinliberta.info
Carditopolitica
Idee in libertà
2
A tre mesi alla data delle elezioni per il
rinnovo delle cariche amministrative, in
città cresce l’attesa per conoscere i nomi
dei candidati che si sfideranno nella
corsa per la poltrona di primo cittadino.
Nell’elenco dei papabili candidati alla
guida del paese, c'è ovviamente
l’esponente del Pd Giuseppe Cirillo, per
l’Api c'è Franco Pisano, per le civiche è
sceso in campo Vincenzo Mormile,
mentre sono note anche le ambizioni del
socialista Rocco Saviano. Non va
dimenticata la sinistra estrema, con Sel e
Rifondazione che stanno tentando di
organizzarsi con una propria
candidatura. Gli sfidanti dovrebbero
essere in tutto cinque, dunque. Iniziamo
dal partito democratico. La riunione
tenutasi sabato scorso ha fatto emergere
più ombre che luci, nonostante i toni
trionfalistici e la propaganda di alcuni
organi di informazione. Nelle intenzioni
dei vertici provinciali e locali del Pd
questa riunione avrebbe dovuto segnare
una ritrovata unità interna dei
democratici carditesi, ma l’obiettivo non
è stato raggiunto. Una volta ritrovata
questa benedetta unione interna la strada
per la candidatura di Cirillo sarebbe stata
tutta in discesa, anche perchè
ufficialmente sul tavolo sembrerebbe
esserci solo il suo nome, ma si fatica ad
ufficializzare il tutto per le spaccature
interne al partito. Malgrado le
dichiarazioni di facciata si tratta di una
candidatura tutt’altro che unitaria, anzi.
L’ala moderata vorrebbe intraprendere
un cammino diverso da quello tracciato
dagli ex riformisti. La segreteria
provinciale dei democratici, presente alla
riunione con Berardo Impegno e
l’onorevole Domenico Tuccillo, sta
tentando una difficile mediazione per
riuscire ad unire le diverse anime del
partito. Impresa ardua che allo stato
attuale appare poco probabile. “Un
centrosinistra unito e le primarie di
coalizione per la scelta del candidato
sindaco. Il nostro obiettivo deve essere
quello di unire tutte le anime del
centrosinistra e cercare di amministrare
la città”, così il presidente del consiglio
comunale, Biagio Auriemma, gela l’ex
coordinatore Giuseppe Cirillo, candidato
a sindaco in pectore dell’aria ex
riformista del Pd. “Oggi al Comune c’è
un uomo solo al comando (il sindaco
Barra) - Auriemma da amante delle due
ruote nel suo intervento usa una
metafora ciclistica. - Il sindaco in dieci
anni è stato il Fausto Coppi della politica
carditese”. Le parole di Auriemma
confermano, ancora una volta, la
spaccature tra le due fazioni del Pd,
quella ex riformista e l’ala moderata che
si rifà al pensiero del vicesegretario
provinciale, Domenico Tuccillo. Parole
forti che seguono a quelle dell’ex
sindaco Carlo Bova. Anche l’ex primo
cittadino “frena” la fuga in avanti di
Cirillo e conferma la sua permanenza
all’interno del Pd: “Per la scelta del
leader di un centrosinistra unito vanno
fatte le primarie di coalizione”. L’idea
delle primarie comporterebbe la
partecipazione di tutti i partiti di
centrosinistra al momento decisionale,
scenario che ovviamente rimetterebbe
tutto in discussione. Anche il segretario
regionale del partito, Enzo Amendola, ha
parlato della necessità di lavorare per
costituire un tavolo dove puntare ad un
centrosinistra unito con una candidatura
che sia condivisa da tutte le forze e che
dia un valore aggiunto al cartello
elettorale. Il risultato dell’incontro in
casa Pd, dunque, è stato un nulla di fatto.
Invece di un’investitura ufficiale ed una
volontà unitaria sono emerse le solite
mille contraddizioni e spaccature che
hanno portato ad un’ennesima doccia
fredda per le ambizioni di Cirillo. Certo
è che la sua candidatura non è accettata
nemmeno dai socialisti di Rocco
Saviano, che stanno affrontando alcuni
discorsi congiuntamente, ma che non
condividono la scelta del leader del
cartello elettorale, che vorrebbe essere
imposto da una fazione minoritaria del
Pd. Mentre nella coalizione che è
guidata dal sindaco Barra si è tenuto un
incontro politico tra l’Api e l’Idv cui ha
preso parte anche Andrea Falco,
coordinatore cittadino del partito di Di
Pietro. L’Idv, nel corso dell’incontro ha
rivendicato la candidatura a sindaco di
Pasquale Barra. Un vero e proprio ‘patto’
quello richiesto dall’Idv che, nel caso in
cui dovessero disattendere alle istanze
dei colleghi, dovranno necessariamente
cercarsi un nuovo alleato.
Il gruppo del sindaco Barra sembra non
trovare l’unità tra le varie anime per
confrontarsi con gli alleati. Questa volta
a frenare le velleità di Franco Pisano ci
pensa Francesco Castaldo. “L’Italia dei
Valori può guidare la coalizione di
centro”. Una doccia fredda per Franco
Pisano. Le parole di Castaldo aprono uno
spaccato tra i seguaci del sindaco Barra.
Le alleanze politiche vanno condivise e
la leadership va conquistata e non
imposta. Intanto, non si capiscono le
dichiarazioni di un esponente dell’Udc
che chiude ad un eventuale leadership
dell’Idv. Non vi è ancora una coalizione
è già dettano le condizioni. Dicano per
prima che cosa intendono fare per il
paese e come vogliono raggiungere la
sintesi intorno ad un candidato e poi pon-
gano delle condizioni. Ad oggi non si sa
nemmeno cosa e chi rappresentino nel
paese e se riusciranno a fare la lista,
come loro dicono.
L’area moderata del Pd frena la leadership di Cirillo. Bova: primarie per la scelta del candidato
Amministrative, inizia la corsa alla candidaturaCastaldo (Api): l’Idv può guidare la coalizione
sabato 18 febbraio 2012
Carditopolitica
sabato 18 febbraio 2012
3
“Equità!” questa è la parola d’ordine per
l’adozione del piano urbanistico
comunale. “Il Puc sarà il volano
dell’economia locale per i prossimi
cinquanta anni -commenta il primo
cittadino Giuseppe Barra- e dovrà essere
condiviso da tutti i partiti presenti in
consiglio comunale. L’incontro di questa
mattina(domenica 12 febbraio ndr) è solo
l’inizio di una serie d’incontri con la
comunità locale per decidere insieme il
futuro della nostra città”. Le parole del
sindaco dettano i criteri per l’approvazio-
ne del paino urbanistico comunale che è
stato già condivido con
l’approvazione delle linee guida
in consiglio comunale dai
rappresentanti dei partiti. Il
dibattito di domenica, aperto alla
città, ha tracciato un chiaro
percorso che l’amministrazione
vuole intraprendere.
Rivitalizzazione del centro
storico la riapertura di nuovi assi
viari per la circolazione urbana e
il recupero delle zone periferiche
della città. Al convegno erano
presenti oltre al Sindaco, il
rappresentante dell’Udeur
Giangrande, di Noi Sud De
Simone e quello dell’Idv
Pasquale Barra e ovviamente tanta gente
comune accorsa per ascoltare le risposte
dell’architetto Pio Castiello sui quesiti
arrivati in comune nei giorni che hanno
preceduto il convegno. Colpevolmente
assente Pd e socialisti che pure hanno
votato in consiglio comunale gli indirizzi
del piano urbanistico ma, che oggi,
disconoscono quello che loro stessi hanno
avallato. Sarebbe stata un’occasione utile
per esternare le motivazioni della loro
opposizione al piano urbanistico
comunale, o meglio perché questo a loro
dire ha sconfessato gli indirizzi da loro
indicati.Ecco le linee guida. La dotazione
dello Strumento di Pianificazione
Generale rappresenta uno dei momenti
maggiormente qualificanti
l’Amministrazione della città, in quanto
fondamentale opportunità di sviluppo
economico, sociale e culturale per l’intera
comunità. Pertanto, essendo questa
ispirata principi di interesse collettivo,
dovrà essere impegno costante
dell’Amministrazione, incentivare la
partecipazione democratica dei cittadini e
delle associazioni presenti sul territorio
alla formazione del nuovo Piano. La
sostenibilità sia dal punto di vista
ambientale che economico di ciascuna
previsione urbanistica dovrà
rappresentare un cardine ineludibile del
P.U.C. Risulterà perciò determinante la
capacità di innescare sinergie tra
interventi pubblici e privati, al fine di
incrementare la “praticabilità” e la
operatività concreta delle opzioni di
piano, in un quadro di riferimento
cronologico che garantisca tempi certi e
soluzioni compatibili con le potenzialità
del territorio e con le risorse effettivamen-
te disponibili. A tal fine è indispensabile
che la pianificazione urbanistica si integri
con il piano commerciale e con un
efficiente piano per la
viabilità, tenendo altresì
conto degli input
provenienti dalla
pianificazione territoria-
le, dalle macro-infrastrut-
ture previste nell’area a
nord di Napoli, quali, la
stazione porta dell’alta
velocità, e della potenzia-
le “vocazione” di
Cardito, come polo di
attività sportive e ludico
ricreative a scala
comprensoriale, che si è
innescata a seguito dell’apertura del Parco
Taglia. Naturalmente, quale principio di
giustizia ed equità nei confronti di tutti i
cittadini, e nell’intento, altresì, di evitare
annosi ed onerosi contenziosi tra l’Ente
ed i soggetti privati, occorrerà che il
P.U.C. preveda il riequilibrio delle
sperequazioni indotte dalla pianificazione
urbanistica pregressa dall’abusivismo
edilizio e dalla mancata realizzazione dei
Piani Attuativi, alcuni dei quali sono a
tutt’oggi in itinere.I centri storici di
Cardito e Carditello svolgono un ruolo
fondamentale per riconoscibilità
significato e carattere nella città e nel
territorio. Pertanto è obiettivo primario
dell’Amministrazione, da un lato
conservarne i tratti distintivi originari, e
dall’altro prevederne la valorizzazione
anche attraverso l’adozione di un insieme
di provvedimenti amministrativi
coordinati, di supporto al P.U.C.
Idee in libertà
Piano urbanistico comunale, Barra: “Equità nell’adozione”
Domenica 12 febbraio si è tenuto un confronto pubblico con la città con l’architetto Pio Castiello
Stabilità, era molto che in quel di
Frattamaggiore non si pronunciava questa
parola: “stabilità” e sì, perchè con le
continue crisi politiche, gli scontri interni,
le rotture strumentali, i cambi di casacca,
le dimissioni, ci eravamo quasi abituati al
caos dovuto ai dissapori sia interni che
esterni al palazzo di governo.
E invece, passata la burrasca da qualche
tempo, l'amministrazione targata Russo va
spedita verso la meta in maniera “stabile”,
così stabile da permettere al primo
cittadino di parlare senza troppe remore di
un argomento fondamentale per il futuro
della città, ossia, lo sforamento del “Patto
di Stabilità”. Vi starete chiedendo: “ma
come con tutti gli sforzi fatti per trovare la
stabilità ora vogliono sforare il patto?”,
tranquilli lo sforamento riguarda, o
meglio, dovrebbe riguardare, poco gli
amministratori e i loro equilibri politici e
molto noi cittadini. Per questo, per il bene
della città è necessario fermare la
macchina della propaganda e provare a
riflettere seriamente sulla necessarietà e
sulle conseguenze che una misura del
genere potrebbe arrecare. Le conseguenze
sono diverse, ci sarà una riduzione del
fondo sperimentale di riequilibrio o di
quello perequativo fino ad un massimo del
3%; sarà posto un limite per le spese pari
alla media annua assunta negli ultimi 3
anni; non si potrà più ricorrere
all'indebitamento; saranno ridotte del 30%
le indennità di funzione e i gettoni di
presenza per gli amministratori; ma
soprattutto, il comune non potrà assumere
personale con qualsivoglia tipologia
contrattuale. Queste sanzioni verranno
applicate nell'anno successivo a quelle
della inadempienza, e di fatto non sono
sanzioni di poco conto. E' necessario
quindi esaminare bene la situazione e
capire se, ed in che termini, questo
provvedimento può incidere
negativamente sui cittadini, ma s
oprattutto a cosa serve un provvedimento
del genere e a chi serve. L'unica cosa certa
al momento è che una scelta del genere
non può essere presa a cuor leggero ma
deve raggiungere la sua maturazione
attraverso un percorso partecipativo e
condiviso. E' necessario infatti che i
partiti esprimano in pieno la loro funzione
di collegamento tra l'elettorato attivo e
quello passivo, e che i consiglieri diano
finalmente forza a quella delega che i loro
cittadini gli hanno consegnato tramite il
meccanismo elettorale. Dello stesso
avviso è il dottor Orazio Capasso, primo
eletto del Partito Democratico, che
interpellato sulla questione afferma:
“Non è certo una scelta semplice, per
prenderla ritengo sia necessario un grado
di democrazia elevatissimo, che può esse-
re raggiunto solo tramite il coinvolgimen-
to dei partiti e non solo dei singoli
capigruppo come avvenuto in una
riunione convocata “abusivamente” dal
ragionier Grimaldi. Mi corre l'obbligo di
ricordare che l'unico a poter convocare
questo tipo di riunioni non è il Presidente
del Consiglio Comunale, come lo stesso
dice di aver fatto, dalle colonne di un
giornalino locale, ma il Sindaco.
Quindi invito tutti a a rispettare i ruoli, a
non fare capannelli chiudendosi in stanze
cupe, e soprattutto a non mettere i
cittadini con le spalle al muro, attraverso
tesi sensazionalistiche del tipo “o si sfora
il patto di stabilità o si ferma tutto”, ma
ragioniamo insieme con un unico
obiettivo: il bene comune per la nostra
città”.
“ Idee in libertà”
Aut. Trib. Napoli n° 12 del
03 febbraio 2009
Anno IV - n° 3
Editore: Associazione “ Idee in Libertà”
Direttore Responsabile: Umberto Setola
Contatti: [email protected]
tel. 3662031540
Sede Legale: Via Piave, 11 - Cardito (Na)
Stampa: Litografia Buonaurio
Via IV Novembre, 6 - Casoria (Na)
chiuso: venerdì 17 febbraio 2012
5
Frattamaggiore
Politica
Bilancio, l’amministrazione Russo rischia di sforare il patto di stabilità
sabato 18 febbraio 2012Idee in libertà
L’esecutivo punta a ridurre la spesa e si pensa di aumentare le tasse comunali
Nei giorni scorsi, presso comando di
Polizia Locale di Caivano, in merito al
progetto “Legali al Sud” , si è vissuto un
momento di aggregazione e di crescita che
ha visto, i bambini/ragazzi della scuola
“Don Lorenzo Milani”,
protagonisti principali del
pomeriggio. Il “Pon” dal
titolo “Liberi di scegliere,
Liberi di volare” si basa
sulla conoscenza delle
istituzioni locali e di come
quest’ultime governano e
guidano la comunità ivi
stanziata sul territorio di
loro competenza. Ogni
struttura scolastica, che
aderisce all’iniziativa, deve
scegliere una fondazione
esterna con la quale
collaborare, la “Don
Milani” ha posto in essere
una partnership con la
fondazione “A voc ‘re criature” di Don
Luigi Merola istaurando un proficuo
rapporto collaborativo, culminato con la
visita guidata a beni confiscati alla camor-
ra, strutture convertite in beni di pubblica
utilità. I ragazzi, estremamente interessati
e vogliosi di capire le dinamiche politiche,
sono stati accompagnati al comando di
Polizia Locale diretto da Gaetano
Alborino dove, alla presenza del sindaco
Falco del presidente del consiglio
comunale Mennillo e dell’assessore alla
cultura Orsini, hanno rivolto delle
domande “impertinenti” ai responsabili
dell’amministrazione e dei vigili urbani. I
politici locali non si sono sottratti al
“question time” che ha spaziato dalle
buche agli spazi verdi, dagli abbattimenti
di case alle piste ciclabili, oltretutto, i
responsabili attuali del civico consesso,
hanno spiegato il funzionamento tecnico
degli organi che guidano un comune.
Dopo queste spiegazioni i ragazzi si sono
divisi in due gruppi, il primo guidato dal
comandante Alborino ed il secondo dal
maresciallo Benevento, che hanno
accompagnato i ragazzi per le stanze della
struttura che ospita i caschi bianchi
spiegando la funzionalità degli strumenti
in loro dotazione con dovizia di
particolari. Queste giornate sono
arricchenti, la cultura della legalità passa
attraverso i bambini ai quali bisogna
veicolare messaggi positivi
e di speranza, auspicando
che questi possano
germogliare creando una
generazione più incline al
rispetto delle regole. Scacco
matto agli ai venditori
abusivi. Gli agenti della
polizia locale di Caivano
hanno dato vita ad un’azio-
ne programmata atta a repri-
mere e contrastare l’abusivi-
smo commerciale all’inter-
no e nei dintorni del merca-
to comunale. I vigili, come
fanno sapere i colleghi di
Dubito, sotto l’egida del
comandante Gaetano
Alborino, ieri mattina, in
concomitanza con il merca-
to comunale, hanno confi-
scato generi alimentari som-
ministrati dagli ambulanti
senza i dovuti permessi ed
autorizzazioni. La polizia
locale ha identificato gli
abusivi elevando numerose
contravvenzioni, i vigili
hanno colpito in modo capillare agendo
sia sui cosiddetti fissi (che si posizionano
sempre nel medesimo “puosto” ndr) che
sui mobili (i quali girano con il carrello
della spesa muniti anche di bilance
incorporate ndr). L’opera di
contrasto alle pratiche
abusive è stata architettata e
studiata in diverse settimane
di attività nelle quali i caschi
bianchi hanno cercato di fare
opera di prevenzione ed a
questa, visto che i risultati
non erano soddisfacenti, è
susseguita la repressione. Per
trasportare l’ingente quanti-
tativo di merce sequestrata è
intervenuto sul posto un
mezzo attrezzato di Energia
e Ambiente che era stato
allertato nei giorni scorsi, il
quale ha provveduto a
smaltire il tutto.
7
Caivano
Politica
sabato 18 febbraio 2012Idee in libertà
Gli alunni della scuola Don Milani in visita al comando di polizia locale
Vigili in azione al mercato, è guerra agli abusivi
a cura di Adimi
amministrativa attuata dall’Ente” ha
affermato Esposito ricordando che
l’assessore Taglialatela ha emanato una
circolare valida per tutte le Province e
pertanto si è dovuto fare un ulteriore
passaggio in conferenza dei servizi con
l’Amministrazione Provinciale, per cui
occorreva fare la presa d’atto del relativo
verbale. Il sindaco ha invitato i consiglieri
a votare senza inutili pregiudizi,
ricordando come quando “si è insediata
Commissione Straordinaria, nulla si è
mosso per la zona industriale, la quale nel
periodo di gestione commissariale, è stata
vandalizzata, ma nessuno si è preoccupato
di denunciare l’abbandono”. La prima
delibera adottata dopo il suo insediamento
a sindaco, è stata quella del rinnovo dei
vincoli scaduti. E’ stata sottoscritta una
Convenzione tra il sindaco, l’ingegnere
Antonio Grisolia, l’architetto Giovanni
Napolitano, il dirigente della Direzione
Urbanistica ed il funzionario tecnico della
Provincia, unitamente al Presidente
Cesaro. Sono state rilasciate n. 12 licenze
agli imprenditori, i quali quando hanno
acquistato il terreno, erano a conoscenza
che l’indice di fabbricabilità era del 20%.
Il sindaco altresì fa notare che c’è voluto il
tempo necessario per concludere l’iter
amministrativo, “ciò non è merito
certamente della Provincia , ma di chi
lavora”. Intanto, il Comune di Crispano e
quelli di Manduria e San Gregorio da
Sassola si legano attraverso un
gemellaggio. Anche in questo caso il via
libera arriva dal consiglio comunale.
Il tutto ha inizio da un cittadino di
Crispano in vacanza nei luoghi in oggetto,
rispondendo ad un questionario ha posto
l’accento sulla concomitanza del Santo
Patrono San Gregorio Magno. In seguito i
sindaci diqueste tre località hanno
sottoscritto, nel settembre 2011, un
accordo di amicizia tra le rispettive
amministrazioni. In tal modo sarà
possibile promuovere scambi culturali ed
economici inoltre, durante le feste
patronali in onore di San Gregorio Magno,
vi sarà un scambio di delegazioni ufficiali
tra Comuni.
9
Crispano
politica
Dopo la firma sulla convenzione,
avvenuta lo scorso 16 gennaio presso gli
uffici della direzione urbanistica della
Provincia di Napoli, arriva anche il via
libera del consiglio comunale. Stiamo
parlando dell’importante variante al Prg
che risponde all’esigenza di modificare in
corsa il progetto di sviluppo dell’area
industriale a nord di Napoli ricadente nella
giurisdizione del territorio del comune di
Crispano. Infatti, il passo successivo era
proprio la ratifica da parte del
“parlamentino cittadino” della convezione
come previsto dall’iter burocratico
previsto dalle norme vigenti in
materia. Variante che segnerà un
importante rilancio per lo sviluppo
industriale dell’area Pip.
Il civico consesso ha ratificato la
convezione con diciassette voti favorevoli
e un solo astenuto. Raggiante il sindaco
Carlo Esposito che ha ripercorso, durante
la seduta di consiglio, tutti gli atti di
giunta concernente il progetto dell’area
interessata agli insediamenti industriali.
Un rilancio fortemente voluto
dall’amministrazione da lui guidata e che
punta fortemente in questo progetto per
creare sviluppo e occupazione in un’area
con un elevata disoccupazione giovanile.
“L’approvazione della variante non è
avvenuta grazie al Presidente della ma, è
un atto dovuto al termine di un iter
burocratico corretto: è il frutto dell’attività
Ratificata la convezione con la Provincia di Napoli per la variante al Prg
Esposito: “premiata la nostrabuona amministrazione.Ora
l’area Pip sarà rilanciata
sabato 18 febbraio 2012Idee in libertà
Cardito
cultura & società
La processione del Santo chiuderà i
festeggiamenti per il Santo Patrono San BiagioSi chiudono questo fine settimana i
festeggiamenti in onore del nostro Santo
Patrono San Biagio. Le avverse
condizioni meteorologiche che in queste
ultime due settimane hanno imperversato
sulla nostra penisola, non hanno
risparmiato Cardito. Così i festeggiamenti
sono slittati di quindici giorni in avanti.
Le previsioni che danno un netto
miglioramento del meteo per questo week
end, dovrebbe consentire il normale
svolgimento delle due processioni.
Il Simulacro del Santo attraverserà,
sabatopomeriggio le strade di carditello e
parte delle arterie viarie del centro storico
di Cardito, mentre domenica, sempre nel
pomeriggio, attraverserà le strade di
Cardito con la consueta sosta nel campo
sportivo per il tradizionale sparo di fuochi
pirotecnici.
Al termine dello spettacolo pirotecnico, il
Santo raggiungerà piazza Garibaldi dove
una spettacolare e suggestiva fiaccolata
accompagnerà il prodigioso Santo in
chiesa. Intanto raccogliamo l’appello del
11
a cura di Ru.gi
comitato festa San Biagio rivolto ai tutti i
cittadini che siano in possesso di reperti
fotografici della festa di Sa Biagio.
L’intento del comitato è quello costruire
un archivio fotografico del culto del Santo
nel nostro paese. Pertanto chiunque fosse
in possesso di reperti fotografici della
festa può rivolgersi direttamente al
comitato festa e al Parroco Don Nicola.
In alternativa potete contattare la
redazione del nostro periodico che avrà
cura di fare da tramite con il comitato.
Il comitato precisa inoltre, che tutte le
foto, dopo aver eseguito una riproduzione
delle stesse saranno restituite ai legittimi
proprietari.
La prima volta di una Miss Italia in carica
presente a Cardito. L’evento si è avuto la
scorsa settimana quando Stefania Bivone,
19enne calabrese, eletta reginetta di
bellezza a settembre a Montecatini Terme,
ha fatto visita alla profumeria “Nuance”,
situata nel centro commerciale “La
Masseria”. Miss Italia era accompagnata
da un’altra bellezza mediterranea, la napo-
letana di Posillipo Dalila Pasquariello,
insignita della fascia di Miss Debora
Milano, in quanto rappresentante dello
sponsor che ha organizzato quest’evento.
Era presente pure la signora Tiziana
Varese, manager del noto marchio. “Il
contatto con la gente comune è la più cosa
bella, mi trovo molto bene quando vado
nei centri commerciali”, ha detto Miss
Italia 2011. Sogni futuri? “Mi piace il
mondo del cinema e sfilare in passerella,
ma comunque andrò all’università per
laurearmi”. Anche Stefania Bivone, qual-
che settimana fa, ha polemizzato con il
premier Monti che ritiene il posto fisso un
po’ “noioso”. “Ho detto ciò - ha chiarito la
Miss – perché oggi per i giovani è già
difficile trovare lavoro, a volte devono
andare all’estero o inventarselo; invece,
hanno bisogno di certezze per il futuro, per
crearsi un avvenire, metter su famiglia,
non certo possono sempre girovagare da
un posto all’altro”.A fare gli onori di casa
uno dei proprietari del Gruppo Gvc,
Giuseppe Credendino, e il direttore com-
merciale del centro, Gaetano Graziano. La
gente, abbastanza incuriosita e felice di
vedere la più bella d’Italia dal vivo, si è
fatta fotografare insieme e chiesto cartoli-
ne autografate alle due miss, le quali si
sono trattenute due ore nella profumeria
Nuance, ricevendo anche gadget della
Deborah Milano.“Abbiamo organizzato
ciò – dice il direttore commerciale de “La
Masseria”, Gaetano Graziano – per
portare finalmente Miss Italia nelle nostre
città, è un’iniziativa abbastanza originale,
che, oltretutto, ha avvicinato le miss alla
gente comune, che spesso le può
ammirare soltanto in televisione o sui
settimanali”.
Miss Italia 2011 a Cardito: “bello stare
fra la gente, il posto fisso è un’esigenza”
sabato 18 febbraio 2012Idee in libertà
Idee in libertà
Sicuramente sì. Hai un diritto di precedenza sulla tua collega per tre ordini di motivi. 1)la necessità di assistere tuo figlio, ai sensidell'articolo 33 della legge 104 del 1992, quindi di svolgere turni di lavoro compatibili con le esigenze del piccolo e con i turni dilavoro del papà. 2)la maggiore anzianità di servizio, visto che lavori per l'azienda da 13 anni. 3)la circostanza per cui la tua collegaè appena rientrata dalla maternità e non può pretendere che siano gli altri ad adattarsi ai suoi “desiderata”; dovrebbe spettare a lei,adattarsi alle prassi aziendali ed alle esigenze dei colleghi. L'azienda quando dice che le dipendenti sono nella stessa situazione, commette un grave errore. Tu sei beneficiaria della legge 104 del 1992, al contrario della tua collega. Considera altresì che la leggeprevede numerose agevolazioni a favore dei beneficiari della legge 104, dai permessi retribuiti mensili al congedo straordinario di24 mesi, per assistenza all'invalido.Agevolazioni. - La lavoratrice madre o, in alternativa, il lavoratore padre, anche adottivi, di minore con handicap in situazione digravità accertata possono chiedere ai rispettivi datori di lavoro di usufruire, in alternativa al prolungamento fino a tre anni del periodo di astensione facoltativa, di due ore di permesso giornaliero retribuito fino al compimento del terzo anno di vita del bambino. A condizione che la persona handicappata non sia ricoverata a tempo pieno, il lavoratore dipendente, pubblico o privato,che assiste persona con handicap in situazione di gravità, coniuge, parente o affine entro il secondo grado, ovvero entro il terzo gradoqualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i sessantacinque anni di età oppure siano anche essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti, ha diritto a fruire di tre giorni di permesso mensile retribuito coperto da contribuzione figurativa, anche in maniera continuativa. Il predetto diritto non può essere riconosciutoa più di un lavoratore dipendente per l'assistenza alla stessa persona con handicap in situazione di gravità. Per l'assistenza allo stesso figlio con handicap in situazione di gravità, il diritto è riconosciuto ad entrambi i genitori, anche adottivi, che possonofruirne alternativamente. Il dipendente ha diritto di prestare assistenza nei confronti di più persone in situazione di handicap grave,
a condizione che si tratti del coniuge o di un parente o affine entro il primo grado o entro il secondo grado qualora i genitori o ilconiuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 65 anni di età oppure siano anch'essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.
a cura dell’Avv. Francesco Castaldo
80024 Cardito, Napoli (NA)
Corso Cesare Battisti 145
tel: 0818322523
fax: 0818316200
13
Cardito
rubrica
Egregio avvocato mi chiamo Anna, ho un bambino disabile (legge 104) a carico. Sono sposata. Lavoro nella stessa azienda da 13 anni. Due anni
fa dall'incarico di impiegata commerciale sono stata spostata ad impiegata addetta al centralino con lo stesso inquadramento. Da orario a tempo
pieno (8 ore) sono passata ad orario part time a 5 ore al giorno. Il lavoro è organizzato in due turni. All'inizio ho svolto l'attività pomeridiana e
successivamente, da giugno 2010 in occasione della maternità della mia collega, attività al mattino fino ad oggi. Ora la mia collega è rientrata
dalla maternità e ha richiesto la mattina (lei è stata assunta 4 anni fa e ha sempre svolto attività pomeridiana). Purtroppo per me è impossibile
svolgere il turno del pomeriggio in quanto nessuno mi aiuta nella gestione di mio figlio. L'azienda non si assume nessuna responsabilità
nell'assegnazione dell'orario di lavoro, delegnado questa responsabilità a noi dirette interessate. Avendo io un disabile a carico, mi spetta
qualche privilegio rispetto a lei oppure no? l'anzianità di servizio potrebbe essere un punto a mio favore?
sabato 18 febbraio 2012
Dopo l’inaspettata sconfitta nella gara di
coppa Italia contro il Siena e l’altalenante
cammino in campionato, il Napoli
riassapora il gusto per i
tre punti. Vittoria che arri-
va nel posticipo di lunedì
sera contro il Chievo
Verona che nelle ultime
due stagioni ha dato non
poche amarezze agli
uomini di Mazzarri: tre
sconfitte in altrettanti
incontri. La vittoria
azzurra porta la firma di
due uruguaiani: Britos,
recuperato dopo il lungo
infortunio al piede e
Cavani (rigore), entrambe
le reti realizzate nei primi
quarantacinque minuti di
gioco. Un Napoli certa-
mente non bello. Bisognava tornare a
vincere, è vittoria c’è stata. D’altra parte lo
stesso concetto era stato espresso dal
tecnico degli azzurri chesi augurava un
Napoli non bello e vincente. I tre punti
mancavano da ben cinque gare in cui il
Napoli ha racimolato appena quattro punti
frutto di altrettanti pareggi e una sconfitta.
Invece, la vittoria al San Paolo tardava ad
arrivare dallo scorso dicembre contro il
Genoa nel recupero della prima di
campionato. La pratica Chievo dura
appena quarantacinque minuti, con i
partenopei che sfruttano al meglio le
occasioni create. Il successo contro i
veronesi, fino a ieri vero tabù per la
squadra di Mazzarri, danno una boccata
d’ossigeno ad una classifica che finora ha
riservato davvero poche soddisfazioni ai
tifosi azzurri. Ora il Napoli sale a quota 34
in classifica che vuol dire meno 8 dalla
zona Champions ad appena due punti
dall’Europa League. Davvero un bel salto
in aventi se si pensa che solo fino a poche
settimane fa l’obiettivo Europa era solo
una chimera o meglio era rimasta solo la
coppa Italia per l’approdo diretto. Ora
bisogna mantenere i piedi ben saldi a terra
e continuare con questo passo a iniziare
dall’insidioso anticipo di Firenze di
venerdì sera. Tornando alla gara col
Chievo, il Napoli si rimette in carreggiata
con grande determinazione nel pressing in
mezzo al campo per entrambe le squadre,
ne viene fuori da subito una partita ad alta
intensità agonistica con qualche errore di
troppo. Ma il Napoli ci mette poco a
prendere in mano il gioco, col Chievo che
in fretta rincula nella sua trequarti per
puntare sulle ripartenze e permette agli
azzurri di arrivare nella trequarti
avversaria senza trovare posizione. Gli
unici pericoli per la squadra di Mazzarri
arrivano da Dramé, che con continue
puntate in avanti non ottiene altro che
liberare a destra Zuniga, il quale dà la
sensazione di poter far male. Il Napoli
ragiona e fa passare il gioco per i piedi di
Inler e per il Chievo iniziano i dolori.
Lavezzi fa ammattire i difensori e non
aiuta il raddoppio di marcatura sull’argen-
tino, che facilmente serve palloni a ripeti-
zione per Cavani e Hamsik. La palla gira e
rigira resta sempre nella trequarti veronese
e al 14’ entra in porta con un colpo di testa
di Britos su calcio d’angolo. Meglio così,
per il Napoli, che difetta in lucidità e sba-
glia sistematicamente l’ultimo passaggio.
Il Chievo prova ad abbozzare una timida
reazione e recrimina per una presunta
gomitata di Aronica su Paloschi lanciato
sulla sinistra cui l’arbitro lasciaproseguire.
La moviola poi chiarirà che era fallo di
espulsione. Tre minuti più tardi arriva il
gol del 2-0: Lavezzi lancia, con un preciso
assist, Cavani al limite del fuorigioco,
l’uruguaiano entra in area, incespica e
perde il pallone poi lo recupera e
Sorrentino lo atterra
ingenuamente. Rigore
netto che lo stesso Cavani
trasforma nel più classico
dei modi: pallone da un
lato e portiere dall’altro. A
questo punto il Chievo
deve per forza scoprirsi e
il Napoli arriva a
ripetizione nella metà
campo avversaria senza
però concludere. Gli
spiti costruiscono più
azioni offensive e
arrivano vicini al gol con
Sardo che colpisce a botta
sicura in area sugli
sviluppi di un calcio
d’angolo: De Sanctis è bravo a respingere
coi pugni. Il Chievo ha un tempo per
rimettere in sesto la partita e parte con un
pressing alto e a tutto campo, ma il Napoli
ha un maggior tasso tecnico e lo fa
fruttare, vanificando il prolungato
possesso palla degli ospiti con fiammate
improvvise. Così alla fine è Sorrentino a
essere impegnato da un gran tiro di
Gargano. Di Carlo prova a spostare
qualche pedina in campo senza peraltro
che questo produca un qualche effetto
sugli equilibri della gara. Tanta buona
volontà, ma anche troppi errori, mentre il
Napoli mantiene la lucidità sulla mediana,
mentre davanti, non riesce a sfruttare gli
spazi che il Chievo concede nel tentativo
di riaprire la gara. Di Carlo mette forze
fresche: Moscardelli per Paloschi.
La stanchezza toglie lucidità a entrambe le
squadre e duebrutti falli di Grava e Sardo
costano i primi cartellini gialli ai
difensori. La partita termina senza
particolari emozioni. La prossima
settimana, martedì ventuno, gli azzurri
torneranno di nuovo arespirare aria di
Champions con la gara al San Paolo
contro il Chelsea. Si prevede il tutto
esaurito e soprattutto ci vorrà il Napoli dei
tempi migliori per avere ragione degli
inglesi.
Calcio Napoli
Sport
15
sabato 18 febbraio 2012Idee in libertà
Gli azzurri ritrovano il gusto per la vittoria.Martedi va di scena la Champions
Martedì per gli ottavi di Champions al San Paolo arriva il Chelsea. Venerdì c’è la gara con la Fiorentina
di Annabella Barra