I.C.S. Alberto Burri – Trestina - Città di Castello 6 -7 -8 settembre 2010 Relazione educativa e...

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I.C.S. “Alberto Burri” – Trestina - Città di Castello 6 -7 -8 settembre 2010 Relazione educativa e stili di apprendimento A cura di: Paola Martinelli Ufficio Studi U.S.R. per le Marche

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I.C.S. “Alberto Burri” – Trestina - Città di Castello6 -7 -8 settembre 2010

Relazione educativa e stili di apprendimento

A cura di: Paola Martinelli Ufficio Studi U.S.R. per le Marche

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Amare nel modo giusto è difficile …troppo spesso ci accontentiamo di amare senza

preoccuparci se la modalità con cui amiamo arriva all’altro nel modo giusto.

… e giusto è quel modo che scaturisce dall’aver compreso lo schema mentale dei propri figli, la loro modalità di accettazione e di rifiuto, la visione del mondo che organizza i loro pensieri, i loro sentimenti, i loro comportamenti.

Solo questo tipo di amore individuato, fatto su misura per loro, in quella particolare stagione della vita, arriva a loro in modo salutare per armonizzare i conflitti.

Amare nel modo giusto è difficile. Ma questa è la natura dell’amore: determinata, specifica, individuata …”

Umberto Galimberti

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Relazione educativa e stili di apprendimento

COMUNICAZIONE

• INTRAPERSONALE

• INTERPERSONALE

… in campo educativo

EDUCARE

ex- ducere

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Contenuto: L’albero

• Conoscenze ed esperienze

• Abilità

• Linguaggio

• Specificità cognitive

• Specificità affettivo- emozionali

• Tensione comunicativa

… esplicitate con modalità

differenti e in modo

persistente nel tempo tali da

creare uno

stile

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Stile alunno … Stile docente

Conoscere … conoscersi

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Motivazioni Rispondere al bisogno di apprezzamento e valorizzazione delle

diverse modalità di apprendimento degli alunni per potenziare partecipazione,motivazione e successo scolastico.

Approfondire la conoscenza sullo stile educativo dei docenti e sullo stile di apprendimento degli alunni per tenere conto di entrambi nella progettazione di interventi educativi personalizzati efficaci e volti a favorire e sostenere il processo di crescita e sviluppo del singolo e del gruppo.

Finalità Approfondire le modalità e i processi di apprendimento degli alunni

e i metodi e le strategie di insegnamento dei docenti al fine di rilevare il livello di sintonia tra gli stili di apprendimento e gli stili di insegnamento quale elemento significativo al fine di personalizzare i percorsi e potenziare le possibilità di apprendimento ed espressione degli alunni.

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Obiettivi

Comprendere l’evoluzione psico-cognitiva e socio-relazionale degli alunni.Riconoscere e comprendere lo stile educativo/d’insegnamento dei docenti e il repertorio di categorie pedagogiche che lo sostiene.Progettare e personalizzare l’intervento educativo a partire dagli stili di apprendimento degli alunni ,considerando lo stile di insegnamento dei docenti.

Contenuti

Gli stili d’insegnamento e le categorie pedagogiche dei docentiGli stili di personalità e di apprendimento degli alunniIndividualizzazione e personalizzazioneProgettazione:le Unità di Apprendimento e i Piani di studio personalizzati

Modalità operative

Gruppo di studio e di ricerca finalizzato all’innovazione e alle buone prassi nella didattica.Incontri con esperti e supporto operativo e/o supervisione rispetto alla pianificazione degli interventiProgettazione di Unità di Apprendimento tenendo conto dell’approfondimento e rilevazione degli stili di apprendimento e di insegnamento.

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Categorie pedagogiche

sono i valori, le idee, le credenze, le opinioni

che fanno da sfondo al quadro professionale di

un insegnante

(generalmente non comunicate)

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Stili di apprendimento

1…………………………2…………………………3…………………………4…………………………5…………………………6…………………………7………………………….8………………………….9…………………………

10…………………………

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Stili educativi

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stile di apprendimento• Lo stile di apprendimento è una tendenza a

preferire un certo modo di apprendere, attraverso la scelta di comportamenti e strategie congruenti con il proprio modo di essere

• E’ costituito non solo dagli stili cognitivi, cioè l’insieme dei modi preferenziali di elaborazione delle informazioni, ma implica anche gli aspetti socio-affettivi, ossia quegli aspetti della personalità di base che maggiormente influenzano l’apprendimento (stile di personalità).

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stile di apprendimentomodo di apprenderescelta di comportamentistrategie

stili cognitivil’insieme dei modipreferenziali di elaborazionedelle informazioni,

stile di personalitàaspetti socio-affettivi,della personalità di baseche influenzanol’apprendimento

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• Jung (1921)

• Bruner (1956)

• Guilford (1967)

• Gardner (1983)

• Sternberg (1985)

• Boscolo (1986)

• Cornoldi – De Beni (1993)

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Le intelligenze di Gardner• Tipi di intelligenza• Intelligenza lingustica: include i

meccanismi coinvolti nella fonologia, sintassi, semantica e pragmatica

• Intelligenza logico-matematica: coinvolge l’uso e la comprensione di relazioni astratte

• Intelligenza spaziale: concerne l’abilità di percepire l’informazione visiva o spaziale, di modificarla e trasformarla e di ricreare immagini visive in assenza del riferimento legato allo stimolo fisico iniziale

• Intelligenza musicale: consente alle persone di creare, comunicare e comprendere il significato che proviene dai suoni

• Intelligenza corporeo-cinestesica: riguardare l’uso di tutte le parti del corpo per risolvere problemi

• Intelligenza interpersonale :si fonda sulla capacità di riconoscere e distinguere tra sentimenti, credenze e intenzioni delle altre persone

• Intelligenza intrapersonale :si fonda sulla capacità di distinguere tra le proprie emozioni e sentimenti

• Leggere libri; scrivere una tesina, un libro, una poesia; comprensione del parlato 

• Soluzione di problemi matematici, fare i conti, sviluppo di una dimostrazione matematica, ragionamento logico

• Spostamento da un posto all’altro, lettura di cartine, disposizione di oggetti nello spazio, progettazione dello spazio

• Cantare una canzone, comporre una sonata, suonare, apprezzare la struttura di un brano musicale

• Ballare, giocare, correre, saltare, lanciare, rotolarsi, camminare con o senza oggetti, da solo o con altri

• Relazionarsi ad altre persone, capire il comportamento, le motivazioni e le emozioni degli altri

• Capire se stessi, chi siamo, cosa ci fa essere come siamo; capacità di conoscere e gestire le proprie emozioni ed i propri sentimenti

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Teoria triarchica dell’intelligenza proposta da Sternberg

Pensiero pratico/operatorioPensiero pratico/operatorio““auspica…usa…utilizzaauspica…usa…utilizza””

Pensiero astratto/analiticoPensiero astratto/analitico““analizza…confronta…valuta”analizza…confronta…valuta”

Pensiero Pensiero creativo/divergentecreativo/divergente““crea…inventa…progetta”crea…inventa…progetta”

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I principali stili cognitivi (secondo Cesare Cornoldi)

Percezione Analitico: privilegia una percezione del dettaglio “vede l’insieme di alberi”Globale: privilegia la percezionedell’intero “vede prima la foresta”

MemoriaVisuale: preferisce il codice visivospaziale ed iconicoVerbale: preferisce il codice linguisticoE sonoro

RagionamentoSistematico: si caratterizza per una procedura a piccoli passi, dove vengono analizzati e presi in considerazione tutti i possibili dettagli

Intuitivo: si esprime in prevalenza su ipotesi globali che poi cerca di confermare o confutare

Impulsivo: tempi decisionali brevi per i processi di valutazione e risoluzione di un compito cognitivo

Riflessivo: tempi decisionali più lunghi per i processi di valutazione e risoluzione di un compito cognitivo

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Modello F. PresuttiOPERATIVO – COMPORTAMENTALE

Teorico ………………………………… concreto DIMENSIONE COMPORTAMENTALE-OPERATIVA

PSICO-EMOZIONALE

Autocontrollato ………………………… affettuoso DIMENSIONE PSICO-EMOZIONALE

LOGICO-COGNITIVO

Intuitivo ………………………………… riflessivo DIMENSIONE LOGICO-COGNITIVA

ARTISTICO-IMMAGINATIVO

Convenzionale ………………………… creativo

FUNZIONALE-ORGANIZZATIVO

Spontaneo ………………… Integrato DIMENSIONE SOCIO-RELAZIONALE

SOCIO-ESPRESSIVO

Introverso ………………….. comunicativo

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Strategie di conoscenza

• Fare e memorizzare associazioni esperenziali, tentare e decidere in base ai risultati ottenuti

• Intuire impulsi mentali improvvisi, influenzati dal contesto

• Capire identificazione logica e classificazione dei concetti

• Immaginare schematizzazione e creazione di ipotesi di rappresentazione concettuale

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STILI DIMENSIONI CATEGORIE

PEDAG.

STRATEGIE OBIETTIVO CARATTERISTICHE DI

PERSONALITA’

OPERATIVO – COMPORTAMENTALE

Teorico-concreto La realtà concreta Fare

(agire)

Efficienza

operativa

COME MI COMPORTO

Io reale

PSICO-EMOZIONALE

Autocontrollato-affettuoso

L’essere spirituale Piacere

personale

(sentire)

Significatività VOLER ESSERE

Io interiore

LOGICO-COGNITIVO

Intuitivo-

Riflessivo

L’oggettività e l’uguaglianza

(giusto/sbagliato..)

Ragionare

(pensare)

Importanza DOVER ESSERE

Concetto di sé

ARTISTICO-IMMAGINATIVO

Convenzionale-

Creativo

La libertà individuale e creativa

Progettare

(ideare)

Dinamicità POTER ESSERE

Io ideale

FUNZIONALE-ORGANIZZATIVO

Spontaneo-

Integrato

La struttura sociale

Gestire(organizzare)

Utilità sociale

COME GLI ALTRI MI VEDONO

Immagine sociale di sè

SOCIO-ESPRESSIVO

Introverso-

comunicativo

La relazione sociale

Comunicare

(esprimere)

Efficacia COME ENTRO IN RAPPORTO CON GLI ALTRI

Io sociale

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GRUPPO 1 GRUPPO I GRUPPO

Persona-bambinoScoprirloConoscerloValorizzarlo

“la maggioringiustizia è dare inparti uguali adisuguali”

Valori : RispettoCollaborazione(comprensionecooperazione)Umiltà,Saper prendereiniziative

In bilico tra l’idea di lavoro comune (diritti e doveri)e l’essere“qualcosa” non uguale anessun altro materiale-umanonon definibile”Mission”.Prima figura diriferimento/confidenteOggi -non più riconosciuta

come punto di riferimento.Esperienza – professionalità –

aspetto non definibile

Bambino Etica educativa

(motivazione)

Docente e relazione professionale

(coinvolgimento)

Ruolo professionale in relazione al sociale e a se stessi(problematizzazione)

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Coerenza nel tuo modo di essereNel modo di essere come persona-insegnante per trasmettere fiducia e affidabilitàPunto di riferimento

Idee:conoscenze-abilità-competenze.saper prendere iniziative,consapevolezza delle proprie idee ,capacità e/o limiti

Senso di inadeguatezza nei confronti di un mondo che cambia

Ieri scuola a colori in mondo in bianco e nero,oggi scuola in bianco e nero in un mondo a colori

Operatività finalizzata“cittadinanza affettiva” - responsabilità

Centraturaintrospezione

“essere” nellatrasformazione

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Coerenza nel modo di procedereApproccio :capacità di cambiare “tra ragionamento e fantasia” Convinzione del proprio fare e chiarezza del percorso da seguire “partire da…per arrivare a…”L’obiettivo ,il percorso le strategie il punto d’arrivo operativitàfare astrazione

Credenze:mettersi in gioco,finalità educative,finalità didattiche,potenzialità alunno,potenzialità colleghi,collaborazione famiglia,potenzialità dell’individuo all’interno di un gruppo(ambiente sereno)Opinioni: condizionamenti esterni e interni (aspettative –”soffocamento”)

“noi crediamo nella pluralità dell’individuo all’interno di un gruppo”

Educare è…una relazionePartire dal bambino/dalla sua realtàRispettare/ascoltareCondurlo ad arricchirePromuovere la sua personalitàSollecitare la sua curiosità per un apprendimento motivatoPredisporre percorsi e contesti“la scuola non può prescindere dall’istruzione”Contraddizione: formazione/istruzione

Personalità che si realizza Acquisizione conosc-contenuti Metodologia

Percorso e modalità – cosa e come

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Gruppo Etica educativa

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Gruppo pluralità individuale e gruppo

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Gruppo in bilico nella trasformazione

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STILI DIMENSIONI CATEGORIE

PEDAG.

STRATEGIE OBIETTIVO CARATTERISTICHE

PERSONALITA’

OPERATIVO – COMPORTAMENTALE

Teorico-concreto

La realtà concreta

Fare

(agire)

Efficienza

operativa

COME MI COMPORTO

Io reale

PSICO-EMOZIONALE

Autocontrollato-affettuoso

L’essere spirituale Piacere

personale

Significatività VOLER ESSERE

Io interiore

(sentire)

LOGICO-COGNITIVO

Intuitivo-

Riflessivo

L’oggettività e l’uguaglianza

(giusto/sbagliato

Ragionare

(pensare)

Importanza DOVER ESSERE

..) Concetto di sé

ARTISTICO-IMMAGINATIVO

Convenzionale-

Creativo

La libertà individuale e creativa

Progettare

(ideare)

Dinamicità POTER ESSERE

Io ideale

FUNZIONALE-ORGANIZZATIVO

Spontaneo-

Integrato

La struttura sociale

Gestire

(organizzare)

Utilità sociale

COME GLI ALTRI MI VEDONO

Immagine

sociale di sè

SOCIO-ESPRESSIVO

Introverso-

comunicativo

La relazione sociale

Comunicare

(esprimere)

Efficacia COME ENTRO IN RAPPORTO CON GLI ALTRI

Io sociale

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RELAZIONE EDUCATIVA E STILI DI APPRENDIMENTO

Percorso di formazione in servizio per docenti di

Scuola dell’infanzia e Scuola Primaria

Scuola dell’Infanzia : Franca Addoni Dorisa Battistoni Maddalena Citti Antonella Coppini Carla Fogola Antonella Coppini Teresa Zucchini

Scuola Primaria : M. Fiorella Besi Renata Bettoni Chiara Botto Poala Maura Cerotti Rita Cutini M. Luisa Domenichini Loredana Goracci Maria Graziano Maria Gualtieri Paola Guerri Giuliana Leandri Alessandro Maffucci Emilia Mangioni Maria Pia Marcelli Francesca Muffi Susanna Palazzoli Gioia Palombacci Giuseppe Pauselli Arianna Petturiti Rita Placidi Annalisa Provincia Serena Provincia Giuseppina Rotini Maria Stella M.Adelaide Tanzi Mirella Taschini Nadia Testi Lucia Zappalorto

Articolazione e conduzione del percorso : Dott.ssa Paola Martinelli U.S.R. per le Marche

Supporto al coordinamento dei lavori di gruppo : Dott.ssa Magda Cipitelli IC “S. Lapi” Apecchio

Direzione del Corso : Dott.ssa Licia Lupi Dirigente Scolastico