I TRE PORCELLINI puntata.pdf · I tre porcellini, seppur a malincuore, sapevano che era la cosa...

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* I TRE PORCELLINI Cerano una volta tre porcellini, Timmy, Tommy e Gimmy che abitavano tutti ancora nella casa della mamma. Un giorno la mamma disse loro siete ormai grandicelli ragazzi miei, penso sia ora che prendiate ognuno di voi la vostra strada e costruiate ognuno la propria casetta! I tre porcellini, seppur a malincuore, sapevano che era la cosa giusta da fare, erano diventati finalmente grandi e così si fecero forza e prepararono ognuno il proprio bagaglio. Timmy fece un fagotto con tutti i suoi dolci e il flauto che amava tanto suonare. Tommy riempì di giocattoli una borsa assieme al suo caro violino. Gimmy invece preparò la sua cassetta degli attrezzi con tutto ciò che gli sarebbe servito per costruire una solida casetta. Così si prepararono, salutarono la mamma che augurò loro buona fortuna, e si incamminarono allegri e felici per il sentiero. Fate attenzione al lupo cattivo! si raccomandò tanto la mamma mentre li salutava. I tre porcellini sorrisero, la salutarono ancora e proseguirono nel loro cammino. Ma dalla collina, nascosto tra i cespugli, qualcuno stava osservando la scena, qualcuno a cui piacevano tanto i porcellini, soprattutto con contorno di patate arrosto… era il Lupo Cattivo! Dopo un poche i tre porcellini camminavano allegramente Gimmy disse: Io mi fermerò qui per costruire la mia casetta, qui vicino cè un ruscello e questi begli alberi mi faranno ombra nei mesi caldi. Va bene risposero gli altri due noi continuiamo a camminare! Gimmy li salutò e cominciò a costruire la sua casetta. Poco dopo Anche Tommy decise di fermarsi io costruirò la mia casetta qui, dove ci sono tutti questi rami di legno già pronti per essere tagliati, così costruirò la mia casetta di legno! Va bene fratellino mio, io proseguo sul sentiero, a presto! Timmy quindì salutò Tommy e continuò a camminare, finché non vide un bel covone di paglia dorata essiccata al sole. Potrei costruire la mia casetta con quella paglia, ci metterei pochissimo così poi potrei subito andare a giocare! disse, e così fece.

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I TRE PORCELLINI

C’erano una volta tre porcellini, Timmy, Tommy e Gimmy che abitavano tutti ancora nella casa

della mamma.

Un giorno la mamma disse loro – siete ormai grandicelli ragazzi miei, penso sia ora che prendiate

ognuno di voi la vostra strada e costruiate ognuno la propria casetta!

I tre porcellini, seppur a malincuore, sapevano che era la cosa giusta da fare, erano diventati

finalmente grandi e così si fecero forza e prepararono ognuno il proprio bagaglio.

Timmy fece un fagotto con tutti i suoi dolci e il flauto che amava tanto suonare.

Tommy riempì di giocattoli una borsa assieme al suo caro violino.

Gimmy invece preparò la sua cassetta degli attrezzi con tutto ciò che gli sarebbe servito per

costruire una solida casetta.

Così si prepararono, salutarono la mamma che augurò loro buona fortuna, e si incamminarono

allegri e felici per il sentiero.

– Fate attenzione al lupo cattivo! – si raccomandò tanto la mamma mentre li salutava.

I tre porcellini sorrisero, la salutarono ancora e proseguirono nel loro cammino.

Ma dalla collina, nascosto tra i cespugli, qualcuno stava osservando la scena, qualcuno a cui

piacevano tanto i porcellini, soprattutto con contorno di patate arrosto… era il Lupo Cattivo! Dopo un po’ che i tre porcellini camminavano allegramente Gimmy disse:

– Io mi fermerò qui per costruire la mia casetta, qui vicino c’è un ruscello e questi begli alberi mi

faranno ombra nei mesi caldi.

– Va bene – risposero gli altri due – noi continuiamo a camminare!

Gimmy li salutò e cominciò a costruire la sua casetta.

Poco dopo Anche Tommy decise di fermarsi – io costruirò la mia casetta qui, dove ci sono tutti

questi rami di legno già pronti per essere tagliati, così costruirò la mia casetta di legno!

– Va bene fratellino mio, io proseguo sul sentiero, a presto!

Timmy quindì salutò Tommy e continuò a camminare, finché non vide un bel covone di paglia

dorata essiccata al sole.

– Potrei costruire la mia casetta con quella paglia, ci metterei pochissimo così poi potrei subito

andare a giocare! – disse, e così fece.

In quattro e quattr’otto, con qualche rametto qua e là, la casetta di paglia era pronta, così potè

subito uscire in giardino e mettersi a suonare il suo amato flauto.

Anche Tommy ormai aveva ultimato la sua casetta. Non era molto robusta perché per fare presto

e poter andare a divertirsi nei prati, aveva deciso di inchiodare le assi di legna in fretta e furia,

giusto per arrivare al tetto e ripararsi dalla pioggia in caso di intemperie.

Non appena finì, prese il violino e cominciò a suonare.

L’ultimo a finire il suo lavoro fu Gimmy, che lavorò fino a sera per costruirsi la sua robusta

casetta di mattoni con una bella porta in legno e una grossa serratura.

Ci fece perfino un bel caminetto, per non patire il freddo nelle lunghe giornate invernali.

Solo allora si godette il meritato riposo.

Il giorno seguente, il Lupo Cattivo, che aveva spiato i tre porcellini per tutto il giorno precedente,

si presentò alla casetta di paglia di Timmy e disse con la sua vociona:

– Porcellino, porcellino, posso entrare un momentino?

Ma Timmy, che si ricordava bene delle parole della mamma guardò fuori dalla finestra e disse:

– Non sono mica matto! Tu sei il Lupo Cattivo! – e chiuse anche la finestra pensando così di

essere al sicuro.

Ma il Lupo Cattivo si mise a ridere e preso un gran respiro si mise a soffiare così forte sulla

casetta di Timmy, che la paglia volò via, e della casetta non rimase nulla…

Timmy corse via più forte che poteva e raggiunse Tommy nella sua casetta di legno.

– Il Lupo Cattivo con un gran soffio ha fatto volar via la mia casetta!

– Non ti preoccupare – rispose Tommy – puoi rimanere nella mia casetta di legno.

Ma poco dopo il Lupo bussò anche lì:

– Porcellino, porcellino, posso entrare un momentino?

I due capirono subito che si trattava del Lupo Cattivo e risposero in coro:

– Non siamo mica matti! Tu sei il Lupo Cattivo!

Ma il Lupo Cattivo si mise a ridere e, preso un gran respiro, si mise a soffiare così forte che

anche la casetta di Tommy, con le assi di legno inchiodate in tutta velocità, volò via…

Timmy e Tommy corsero via a perdifiato e andarono da Gimmy, che li accolse subito.

– Tranquilli fratellini miei, questa è una solida casa di mattoni, e il Lupo non riuscirà a spazzarla

via.

Infatti poco dopo arrivò il Lupo Cattivo.

– Porcellino, porcellino, posso entrare un momentino?

– Non siamo mica matti! – risposero i tre in coro.

Ma il Lupo Cattivo si mise a ridere e, preso un gran respiro, si mise a soffiare forte, ma così forte

che… non successe nulla. La casetta di mattoni era ancora lì.

Il lupo allora provò e riprovò, ma niente, neanche uno scricchiolio.

– Entrerò dal camino! – disse, e con un balzo era già sul tetto.

Gimmy capì cosa aveva in mente di fare il Lupo e quindi preparò un gran pentolone di acqua

bollente sul fuoco del camino, così quando il Lupo Cattivo si calò giù dal camino finì dritto in

pentola!

Il Lupo gridò dal dolore e scappò via su per la canna fumaria del camino con la coda tutta

scottata!

Da quel giorno nessuno dei 3 porcellini vide mai più il Lupo Cattivo. Anche Timmy e Tommy

decisero di rimboccarsi le maniche e costruire ognuno una bella casa di mattoni proprio accanto a

quella di Gimmy, così tutti i giorni potevano suonare e ballare:

“Siam tre piccoli porcellini

siamo tre fratellini.

Mai nessuno ci dividerà

tra-lalla-la-là”

SIAM TRE PICCOLI PORCELLIN…..

PUOI UTILIZZARE QUESTI PERSONAGGI PER RACCONTARE LA STORIA NEL

TEATRINO CHE HAI COSTRUITO LA SETTIMANA SCORSA

CONDUCI I PORCELLINI NELLA LORO CASETTA (attento ognuno ha la sua

non sbagliare)

COSTRUISCI LA VALIGIA DEI TRE PORCELLINI CHE TROVI NELLA PAGINA

SUCCESSIVA. COLORA E RITAGLIA GLI OGGETTI.

AIUTA I PORCELLINI A PREPARARE LA VALIGIA

COLORA, RITAGLIA E RICOMPONI INCOLLANDO SU UN FOGLIO

AL LUPO!....AL LUPO!

COSTRUISCI IL TUO BINOCOLO PER AIUTARE I

PORCELLINI AD AVVISTARE IL LUPO

YOGA PER BAMBINI

……MA NON SOLO……..

PROVA e RIPROVA (anche con mamma, papà, fratellini)

Finchè non ce la fai……..

Togli le scarpe, concentrati e prova a metterti nella stessa posizione

di questo bambino…….

Si chiama POSIZIONE DEL COBRA…

….prova e riprova……dai che ce la fai!

La posizione del cobra, anche conosciuta come bujangasana, è una delle più efficaci

per aprire il torace e risolvere eventuali atteggiamenti scorretti della colonna. E’ importante mantenere il collo dritto, i glutei contratti e i gomiti leggermente flessi. La

respirazione è toracica e il viso è sorridente!

“AIUTAMI A FARE DA SOLO”

Questa famosa frase riassume il nocciolo della pedagogia montessoriana. Servire il

bambino significa soffocare le sue capacità.

Chi è servito invece di essere aiutato, in certo modo è leso nella

sua indipendenza.(M.Montessori)

Sostituendoci ai nostri figli invece di “aiutarli a fare da soli” ritardiamo l’apprendimento di quelle

attività che svolgiamo al posto loro: allacciargli le scarpe per fare più in fretta, finire un compito

al suo posto per evitare capricci, eccetera, sono tutti modi per facilitarci la vita ma ritardano

l’acquisizione dell’indipendenza. E ricordiamo: indipendenza è sinonimo di libertà.

IMPEGNO DELLA SETTIMANA:

MI ALLACCIO LE SCARPE DA SOLO

PER I PIU’ PICCOLI L’IMPEGNO POTREBBE ESSERE:

MI METTO E MI TOLGO LE SCARPE DA SOLO

INCOLLATE LA SAGOMA DELLA SCARPA CHE TROVATE NELLA PAGINA

SEGUENTE SU UN CARTONE…FORATELO…INSERITEVI LE STRINGHE E LASCIATELO A DISPOSIZIONE DEL BAMBINO PER ESERCITARSI

SCHEDE DIDATTICHE

PER I BAMBINI DI

3 – 4 - 5

ANNI

UNISCI I VARI MATERIALI ALLA CASETTA GIUSTA

COLLEGA OGNI PORCELLINO CON LA SUA OMBRA

AIUTA I PORCELLINI A FUGGIRE DAL LUPO

TAGLIA LE TESSERE E INCOLLALE IN SEQUENZA:

1-CASETTA DI PAGLIA DISTRUTTA

2-CASETTA DI LEGNO DISTRUTTA

3-CASETTA DI MATTONI

4-LUPO FINITO NEL PENTOLONE

COLORA LE FRECCE …

SEGUI LA LEGENDA:

FRECCIA A SINISTRA-GIALLO

FRECCIA A DESTRA-AZZURRO

SCHEDE DIDATTICHE

PER I BAMBINI DI

5 - 6

ANNI

AIUTA I PORCELLINI A RAGGIUNGERE LA CASETTA DI MATTONI

RITAGLIA LE TESSERE

INCOLLALE SU UN FOGLIO SECONDO LA GIUSTA SEQUENZA DELLA STORIA

AIUTA I PORCELLINI A RAGGIUNGERE LA CASETTA DI MATTONI

ATTENTO AL LUPO!

CONTA GLI ELEMENTI E SCRIVI IL NUMERO NELLA CASELLA

CORRISPONDENTE

TROVA E FAI UN CERCHIO INTORNO AI NUMERI COME

QUELLO NELLA CASELLA ROSSA

1

2

3

UNISCI I PUNTINI DA 1 A 10

CONTA E FAI UN CERCHIO INTORNO AL NUMERO GIUSTO

COLORA SEGUENDO IL RITMO DEI COLORI

RIPASSA I TRATTEGGI

UNISCI I PUNTINI COME NELL’ESEMPIO

SEGNA IL PERCORSO CHELA GIRAFFA DEVE FARE PER ARRIVARE

ALL’ALBERO DELLE MELE SEGUENDO LE INDICAZIONI

COLORA SEGUENDO LA LEGENDA

Dal vangelo secondo Matteo (Mt 7, 21.24-29) Costruì la sua casa sulla roccia

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande".

https://www.youtube.com/watch?v=g8ocoWVFEnA

https://www.youtube.com/watch?v=M7dnTZPpDyU

(consigliato per i più piccoli)

CON TE

GESU’

https://www.youtube.com/watch?v=wou6FbCMvIc

MATTONE SU MATTONE Ho tante, tante cose, tantissimo da fare;

ho tutto il giorno pieno, ho anche da studiare!

Ma in fondo, in fondo al cuore, non ti scordare che..

Mattone su mattone

viene su la grande casa,

che fatica, che fatica che si fa!

Perché?

Mattone su mattone

viene su la grande casa,

è il Signore che ci vuole abitar con te.

Ma fermati un momento, e provati a pensare,

che cosa c'è che importa di tutto questo fare?

E ti dirò un segreto che è quel che fa per te...

Mattone su mattone viene su la grande casa, che fatica, che fatica che si fa! Perché? Mattone su mattone viene su la grande casa, è il Signore che ci vuole abitar con te. Spalanca la tua porta, e prova a guardar fuori, e guarda tutti gli altri che stanno ad aspettare un poco del tuo tempo da fare a metà. Mattone su mattone viene su la grande casa, che fatica, che fatica che si fa! Perché? Mattone su mattone viene su la grande casa, è il Signore che ci vuole abitar con te. Metà dei miei mattoni io li regalo a te, per fare la tua casa, per far contento te, e intanto la mia casa vien su tutta da se. Mattone su mattone viene su la grande casa, che fatica, che fatica che si fa! Perché? Mattone su mattone viene su la grande casa, è il Signore che ci vuole abitar con te.