I TERRENI LE TERRE - Geotec · 2015. 2. 12. · Costruzioni di strade, ferrovie e aeroporti Prof....

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Costruzioni di strade, ferrovie e aeroporti Prof. Pasquale Colonna A.A. 2008-2009 Politecnico di Bari LE TERRE I TERRENI se sono in sito se estratte dal terreno In laboratorio ho sempre terre !!

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  • Costruzioni di strade, ferrovie e aeroportiProf. Pasquale Colonna A.A. 2008-2009

    Politecnico di Bari

    LE TERREI TERRENIse sono in sito se estratte dal terreno

    In laboratorio ho sempre terre !!

  • Costruzioni di strade, ferrovie e aeroportiProf. Pasquale Colonna A.A. 2004-2005Politecnico di Bari Le Terre

    L’estrazione di rocce sabbie e ghiaia rappresenta, in percentuale, la più cospicua a livello mondiale

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    QUALITA’ DEL MATERIALE

    In passato i materiali erano facilmente classificabili; attualmente con le nuove tecnologie si utilizzano sempre nuovi materiali, ad esempio per i conglomerati bituminosi si utilizzano additivi; in ogni caso l’impresa deve garantire la messa in opera corretta.

    Per essere utilizzato per la costruzione di un rilevato o di un generico piano di posa il materiale deve essere:

    IDONEO

    MESSO IN OPERA CORRETTAMENTE

    Due requisiti importantissimi per realizzare un’opera efficiente e duratura sono:

    QUALITA’ DELLA MESSA IN OPERA

    Le Terre

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    Classificazione delle terre

    ASPETTO DIMENSIONALE(assortimento delle dimensioni)

    SUSCETTIBILITA’ ALL’ACQUA(come reagiscono alla presenza di acqua)

    Terre sabbiose Terre argilloseRispetto alle sabbie:

    • numero maggiore di vuoti

    • area del singolo poro minore

    • presenza di micropori all’interno del singolo poro.

    Ciò è importante ai fini della suscettibilitàall’acqua.

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    Terre naturali si trovano in natura ed hanno spigoli arrotondati

    Le fonti di approvvigionamento maggiori sono i fiumi e i laghi.

    Es. sabbia o ghiaia o graniglia di fiume

    Classificazione delle terre

    Graniglia lavica Ghiaia di fiume

    Terre frantumate provengono dalla frantumazione di rocce estratte da cave

    Hanno spigoli vivi che provocano un attrito intergranulare molto rilevante

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    Terre frantumateIn cantiere i materiali solitamente si classificano nel seguente modo …

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    Classificazione delle terre

    Analisi Analisi granulometricagranulometrica: si effettua in laboratorio utilizzando, per materiali grossi (fino a qualche frazione di millimetro), vagliatura tramite setacci o crivelli.

    Maglie quadrate Maglie rotonde

    Setacci Crivelli

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    Classificazione delle terre

    40 0.420

    Serie standard con relative dimensioni dei vagli

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    Prima di fare l’analisi granulometrica il materiale deve essere preventivamente lavato ed essiccato, se così non fosse si avrebbero grumi e la dimensione di un grano coinciderebbe con la dimensione di un grumo.

    Lavando il materiale si sciolgono i grumi anche se la particelle piùpiccole vanno via …

    Dopo il lavaggio il materiale è pieno di acqua (la pellicola d’acqua su un granulo piccolo è percentualmente maggiore della percentuale d’acqua su un granulo più grande), e viene fatto essiccare (in stufa alla temperatura di 105 °C).

    Classificazione delle terre

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    Classificazione delle terre

    Costruzione di una curva granulometrica

    Pesando il materiale trattenuto da ogni vaglio, si costruisce la prima parte della curva granulometricache correla le percentuali cumulate in peso del passante alla dimensione delle maglie dei setacci o dei crivelli.

    Il materiale trattenuto dal fondello sarà sottoposto ad analisi diverse per il completamento della curva granulometrica.

    La curva di Fuller è quella corrispondente alla massimadensità, il materiale è costituito da granulometrie tali da riempire tutti i vuoti, il materiale è ottimo e si avrebbero pochi cedimenti nella messa in opera.

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    Classificazione delle terre Il passante dal vaglio 200 A.S.T.M.rappresenta i limi e le argille (d < 0,074)

    Per completare la curva granulometrica lo si analizza attraverso prove aerometriche, sfruttando la legge di Stokes.Si inseriscono le particelle in un contenitore tarato e riempito di liquido, si agita la miscela, e conoscendo il tempo in cui i frammenti più grossi si depositano (quindi la velocità) è possibile conoscere il diametro dei grani e la curva granulometrica.

    v = velocità in cm/s

    D = diametro delle particelle in mm

    γ = peso specifico dei grani in g/cm2

    γ1 = peso specifico del liquido in g/cm2

    η = viscosità in gps/cm2

    1

    1800γγη

    −=

    vD

    Perché ci interessano le percentuali e la composizione del materiale più fino?

    Perché questa parte dà la maggiore sensibilità alle terre: granuli più piccoli sono relativi a superfici specifiche maggiori l’interazione fra i granuli è maggiore.

    La più importante proprietà legata alla composizione del fino è la

    SUSCETTIBILITA’ ALL’ACQUA

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    Classificazione delle terre Unendo i risultati delle due analisi si ottiene la curva granulometrica completa della terra esaminata (non sempre i risultati combaciano per la netta differenza delle due prove)

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    Classificazione delle terre

    Nella seguente figura sono rappresentati alcuni esempi di curve granulometriche in scala logaritmica.

    a) rappresenta una curva continua poiché le dimensioni dei granuli sono distribuite in tutto il campo con una certa variabilità

    b) c) si riferiscono a terre che hanno notevole percentuale di granuli con dimensioni specificheIn particolare nella (b) prevalgono gli elementi grossi (praticamente sabbia), nella (c) gli elementi fini (praticamente si tratta di un limo argilloso)

    d) rappresenta la curva di una terra a granulometria discontinua, non uniforme: il tratto quasi orizzontale rappresenta la mancanza di granuli aventi dimensioni comprese fra le ascisse stabilite dai limiti di quel tratto

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    In base alla dimensione dei grani le terre vengono classificate con diversi indici :

    Classificazione delle terre

    TERRE NATURALI MATERIALE FRANTUMATO [e relativi indici di classificazione]

    ciottoli Di solito non si ha materiale grosso frantumato, non c’è quindi la denominazione corrispondente! Ф>30mm- indice [4-7]

    ghiaietto

    ghiaia

    ghiaino

    sabbia

    pietrischetto [indice2] - (Ф ~ 20 mm)

    pietrisco [indice3] - (Ф ~30mm)

    graniglia [indice1] - (Ф ~ 10 mm)

    sabbia (frantumata) - (Ф ~ qualche mm )

    limi - (Ф ~ 0,06 mm )argille - (Ф ~ 0,002 mm )

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    Classificazione delle terre Fenomeni legati alla suscettibilità all’acqua

    CAPILLARITA’La più importante proprietà legata alla composizione del fino è laSUSCETTIBILITA’ ALL’ACQUA.Granuli più piccoli hanno superfici specifiche maggiori:l’interazione fra i granuli è maggiore.Nel terreno ci sono tensioni superficiali che dipendono dalla forma dei grani e dai canalicoli dovuti alla presenza di vuoti tra i grani .Per la presenza delle tensioni superficiali l’acqua per pressione sale (fenomeni di capillarità) e l’altezza di risalita è la seguente:

    D = diametro del canalicolo (cm).

    DH 3,0=

    Per D < 0,01 mm i canalicoli diventano sempre più piccoli e l’acqua non riesce a risalire

    impermeabilità

    0,01 0,1 D [mm]

    H [cm]100

    limi

    sabbieargille

    0,001

    [cm]

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    Classificazione delle terre

    PERMEABILITA’

    E’ la velocità di filtrazione dell’acqua nella terra, misurata in [cm/sec], in corrispondenza di una cadente piezometrica =1.I valori variano da 1cm/sec (per sabbie grosse) a 10-7 cm/sec per argille.

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    Classificazione delle terre SuscettibilitSuscettibilitàà dei terreni alldei terreni all’’acqua:acqua:

    Rappresenta la più importante fra le proprietà meccaniche delle terre e indica il livello di interazione fra granuli ed acqua. Le terre prese in considerazione sono quelle sottili, che hanno dunque suscettibilità all’acqua, [passante al 40 ASTM (Ф < 0.42 mm)].

    Per lo studio di questa proprietà si utilizzano i LIMITI DI ATTERBERG che a loro volta sono determinati con prove empiriche.

    solido

    acqua

    aria

    Supponiamo di avere una terra secca, aggiungendo poca acqua non cambiano le sue caratteristiche, almeno macroscopicamente.

    Aumentando il quantitativo di acqua inizia una variazione di volume, di consistenza, si ottiene il passaggio:

    MATERIALE SOLIDO MATERIALE SEMISOLIDO

    Questo passaggio è dato dal LIMITE DI RITIRO ed è la percentuale di acqua da aggiungere perché si abbia tale variazione.

    Continuando ad aggiungere acqua la miscela assume caratteristiche di plasticità, si assiste al passaggio fra MATERIALE SEMISOLIDO MATERIALE PLASTICO fissato dal LIMITE DI PLASTICITA’ [%acqua].

    Continuando ad aggiungere acqua si ha l’ultimo passaggio fra

    MATERIALE PLASTICO MATERIALE FLUIDO, fissato dal LIMITE DI LIQUIDITA’ [%acqua]

    I valori dei limiti di Atterberg variano a seconda della suscettività all’acqua che presenta il materiale.

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    Aumento del volume in funzione

    della percentuale d’acqua con relativi

    limiti (liquido, plastico e di ritiro).

    Intervallo di plasticità.

    Andamento sforzi - deformazioni

    (τ, γ) per % acqua differenti.

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    Dal grafico si nota che aumentando la percentuale di acqua il volume rimane costante fino al limite di ritiro (SL) quando cioè l’acqua ha riempito tutti i vuoti; se ne aggiungo altra, il volume inizia ad aumentare.

    Il limite di ritiro rappresenta dunque:

    • il passaggio dallo stato solido allo stato semisolido.

    • il punto in cui aumenta il volume del terreno .

    Definiamo inoltre i seguenti indici: IP = LL- LP (INDICE DI PLASTICITÀ)

    IL = (W- LP)/ IP

    IC = (LL- W)/ IP

    Dopo aver costruito un rilevato stradale il terreno deve trovarsi allo stato solido, dobbiamo evitare pertanto che ci sia infiltrazione d’acqua che può provocare il raggiungimento del limite di ritiro e quindi l’aumento di volume. Se il terreno è limoso (piùcapillare rispetto ad altri) si interpone alla base del rilevato, per evitare fenomeni di risalita, uno strato di sabbia (50-60 cm). La parte superiore del rilevato è protetta dalla pavimentazione che è impermeabile.

    Dai grafici (3) si nota che le curve sforzi deformazioni del terreno variano al variare della percentuale di acqua del terreno, le curve si abbassano con il passaggio del materiale dallo stato solido a quello plastico e a quello liquido.

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    Politecnico di Bari Limite di liquiditLimite di liquiditàà (LL):(LL):Si determina con l’apparecchio di Casagande rappresentato in figura.

    Si riempie il cucchiaio di terra dopo averla lavorata con un certo quantitativo di acqua, si crea un solco di 2 mm con un coltello standardizzato e si conta il numero dei colpi necessari al ricongiungimento del solco (per ogni giro di manovella si ha un colpo!). Si ripete la prova per varie percentuali di acqua e si costruisce la retta di liquidità. La percentuale di acqua è riferita al solo secco, pertanto il materiale si inserisce in stufa e se ne misura il peso prima (P1) e dopo (P2), risulta

    w = (P2-P1)/P2

    La percentuale w corrispondente a 25 colpi sarà il LL.

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    Limite di plasticitLimite di plasticitàà (LP):(LP):Si determina calcolando il contenuto

    d’acqua di un cilindretto di terra ottenuto attraverso una stenditura manuale su di un vetro con carta assorbente fino a notare screpolature sulla sua superficie.

    Infatti sfregando la mano sui cilindretti l’acqua poco alla volta evapora, fino a quando non si apre una fessura. La percentuale di acqua che il cilindro contiene in tale fase di rottura (riferita sempre al secco, come visto per il LL) si chiama LP.

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    I limiti di plasticità e di liquidità definiscono l’intervallo in cui un determinato tipo di terra possa essere ritenuto plastico.

    Si definisce così l’indice di plasticità (IP) come differenza fra LL ed LP: IP = LL IP = LL –– LPLP.

    L’indice di plasticità e la percentuale di passante al 200 ASTM, rappresentano i duenumeri che, inseriti in un algoritmo, forniscono l’ INDICE DI GRUPPOINDICE DI GRUPPO (con valori che vanno da 0 a 20, valori bassi si riferiscono a terre ottime per utilizzi stradali).

    L’INDICE DI GRUPPO si calcola con la formula seguente:

    ove a = passante al setaccio 200 ASTM – 35b = passante al setaccio 200 ASTM – 15c = LL – 40d = IP – 10

    L’ IG fornisce una classificazione delle terre anche se non completa, visto che terre diverse possono dare lo stesso valore numerico dell’ IG.

    Indice di plasticitIndice di plasticitàà (IP):(IP):

    db0,01ca0,005a0,2IG ⋅⋅+⋅⋅+⋅=

    Indice di gruppo (IG):Indice di gruppo (IG):

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    Valori tipici di IG:Terreno buono: IG = 0Terreno mediocre: IG = 1-10Terreno cattivo o pessimo: IG = 10-20

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    Classificazione Classificazione delldell’’HighwayHighway Research Board (HRB)Research Board (HRB)(adottata dal CNR(adottata dal CNR--UNI)UNI)

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    Per la realizzazione di rilevati, sonoPer la realizzazione di rilevati, sonoBuoni i terreni ABuoni i terreni A11, A, A22--44, A, A22--55, A, A33Mediocri i terreni AMediocri i terreni A4, 4, AA22--66, A, A22--77, A, A55Scadenti e pessimi i terreni AScadenti e pessimi i terreni A66 e Ae A77Da scartare i terreni ADa scartare i terreni A88

    La classificazione dellLa classificazione dell’’Highway Research Board (HRB)Highway Research Board (HRB)

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    Grandezze utili allo studio delle terre

    v

    wr V

    Vvuotideivolume

    acquadvolumeSesaturaziondiGrado === '

    100*sec

    '%'s

    w

    GG

    codelpesoacquadpesowacquadePercentual ===

    VsVwVa

    VV

    solidodelvolumevuotideivolumeevuotideiIndice

    s

    v +====

    Il grado di saturazione varia nel seguente intervallo: 1< Sr

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    TOT

    ssd V

    Gtotalevolume

    codelpesodcodelDensità ==== secsec γ

    TOT

    TOTapp V

    Gtotalevolume

    totalepesoapparenteDensità === γ

    La densità apparente si riferisce alla terra (costituita da secco, aria, acqua) e non al granulo!

    Si riferisce al granulo, costituito da cavità al suo interno.

    sVGs

    granulideivolumegranulideipesospecificoPeso === γ

    È una grandezza utilizzata molto nelle costruzioni

    stradali perché descrive la possibilità dei granuli a

    modificare la loro posizione, e di occupare e quindi ridurre i vuoti della

    struttura.

    È una misura direttamente sfruttabile nella realtà.

    Il livello di compattazione infatti prescinde dalla

    presenza o meno di acqua ma è definita solo dallo

    scheletro dei granuli.

    Il peso specifico assoluto del materiale (depurato dai vuoti) è pari invece al rapporto tra il peso del materiale e il volume depurato dai vuoti.

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    Stato fisico delle terre

    In natura le terre sono composte da granuli di diversa dimensione. Con il tempo i granuli più piccoli tendono ad occupare i vuoti intergranulari di quelli dimensionalmente più grandi. In una terra assestata (dalla forza di gravità protratta nel tempo o da un energia compattatrice), la percentuale dei vuoti è certamente minore di quella relativa ad una terra smossa o frantumata.

    Altro fattore diversificante perlo stato fisico e quindi per le proprietà fisico-meccaniche delle terre è la percentuale di acqua contenuta nelle terre stesse:

    Se i vuoti sono parzialmente occupati da acqua TERRA PARZIALMENTE SATURATA

    Se i vuoti sono completamente occupati da acqua TERRA SATURA

    Se vi è completa assenza di acqua TERRA SECCA

    Dopo aver visto la classificazione delle terre (quindi la loro qualità), vediamo come metterle in opera (compattazione).

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    Costipamento Nella costruzione di un rilevato o di uno strato di pavimentazione è fondamentale procedere alla compattazione del materiale in modo da conferirgli un’elevata densità. La finalità del costipamento è infatti la riduzione dei vuoti intergranulari. L’iter da seguire per l’esecuzione di un’opera in terra si può cosìsintetizzare:

    • studio preliminare dei terreni da utilizzare e delle percentuale d’acqua ideale

    • scelta del mezzo con cui eseguire la compattazione, numero di passaggi e spessore strati• esecuzione dell’opera con controlli da fare in sito e in laboratorio

    • accertamento della rispondenza dell’opera eseguita ai dati di progetto

    Disposizione dei granuli di un terreno ipotetico, costituito da elementi sferici di ugual diametro, che comporta il minor volume dei vuoti

    Disposizione di granuli sferici di ugual diametro che comporta il massimo volume dei vuoti

    Quanto dovrà essere compattato un rilevato?dipenderà dal tipo di terra utilizzata e dall’entità dei carichi previsti durante la vita utile dell’opera

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    Costipamento Perché compattare il materiale?

    1. affinché i cedimenti dovuti al traffico non superino valori limiti, garantendo confort e sicurezza.

    2. per evitare cedimenti differenziali in fase d’esercizio dell’opera

    3. per aumentare le resistenze al taglio (sia per le maggiori σ che per maggior attrito)

    4. per aumentare la resistività all’acqua (riducendo i vuoti si aumenta l’impermeabilità)

    Se non si compatta in maniera opportuna il materiale, la percentuale dei vuoti saràtale da permettere infiltrazioni d’acqua. L’acqua tenderà a trasportare con se i

    granuli più fini e potrà riempire i vuoti lasciati da una cattiva compattazione.

    Questi elementi fini però proverranno da zone dell’opera (magari compattate eccellentemente) più vicine alla pavimentazione e quindi gli effetti saranno col tempo visibili ad occhio nudo.

    La compattazione quindi dovràriguardate tutti gli strati dell’opera in terra.

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    Prova ProctorPer verificare l’esecuzione dell’opera in sito, è necessario riprodurre in laboratorio, il piùfedelmente possibile, le stesse condizioni determinate sul terreno dai mezzi di costipamento.

    La prova più diffusa è la prova Proctorche consiste nel compattare, con data energia, un campione di terra in un contenitore cilindrico (fustella) di diametro di c.a.10cm e nel determinare la variazione della quantità di terra contenuta (come peso del secco riferito al volume della fustella = Dsecco = γd) in funzione dell’umidità della terra stessa.

    La prova Proctor serve quindi per misurare l’efficacia della compattazione e non la portanza delle terre (effettiva capacità di sopportare dei carichi)

    La terra passante al setaccio 4 ASTM (4.76 mm) viene posta nella fustella in tre strati, ognuno dei quali compattato da un pestello lasciato cadere da un’altezza standardizzata un determinato numero di volte, su tutta l’estensione della superficie.

    La curva Proctor non riflette la situazione reale perché spesso in cantiere il materiale ha pezzatura superiore ai 4.76 mm.

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    Prova ProctorLa scelta granolumetria passante al setaccio 4 ASTM viene giustificata dal fatto che le superfici di contatto dei granuli con la fustella devono essere poco significative rispetto a quelle intergranulari, altrimenti la prova non sarebbe rispondente alla realtà(l’attrito con la fustella deve essere un effetto trascurabile).

    Se l’opera in terra è costituita da pezzatura maggiore di 5 mm dovrebbe essere effettuata la prova Proctor gigante, ma per costi e problemi pratici viene effettuata solo per grandi opere quali dighe. In genere in questi casi si deve essere abili nell’interpretare la prova.

    L’A.S.T.M. prescrive due gruppi di prove (standard e standard modificata come in figura) ciascuna suddivisa in 4 metodi. La prova modificata è stata introdotta per

    adeguarsi alla maggiore energia generata dalle moderne macchine di compattazione e ad i maggiori carichi trasmessi dal più elevato e ingente flusso veicolare.

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    Prova Proctor

    Cambiando le modalità della prova si ottengono risultati differenti.

    Utilizzando la stessa energia di costipamento si ripete la prova più volte con diverse percentuali di umidità (ma su campioni diversi dello stesso materiale perché la granulometria cambia in seguito ai colpi!). Per ciascuna prova il materiale poi viene essiccato per ricavarne la densità dei granuli. Conoscendo la γd e la %w, ogni prova sarà rappresentata da un punto nell’omonimo piano.

    Interpolando i punti si ottiene cosi la curva Proctor e quindi il valore massimo della densità del secco e il relativo contenuto d’acqua.

    All’aumentare dell’energia di costipamento le curve si innalzano ed i punti di massimo si spostano verso l’asse delle ordinate.

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    Materiali per costipamento • Con la compattazione il materiale si può rompere, assumendo una diversa granulometria, quindi la curva da considerare dovrebbe essere una curva più bassa di quella ipotizzata.

    • Bisogna considerare anche l’effetto relativo alla presenza di grumi (materiali argillosi) che tende a far andare la prova su di una curva più alta.

    • Spesso si utilizzano materiali molto grossi (d > 5mm, ovvero blocchi), tuttavia in questo caso non si possono controllare i vuoti che sicuramente si verranno a creare nelle loro vicinanze.

    Per queste ragioni,

    • Si sconsiglia di utilizzare materiale utilizzato in passato per la costruzione di un altro rilevato.

    • Si tende ad evitare l’utilizzo di materiali teneri o argillosi.

    • Sono da evitare materiali che presentano grossi blocchi.

    Si può utilizzare loppa d’altoforno per la realizzazioni di rilevati stradali?

    SI, però bisogna tener conto dei seguenti problemi connessi:

    • Catalizzatori

    • Compattazione attenta per gli strati inferiori

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    Costipamento- prescrizioni dei capitolati

    Attraverso la curva Proctor si è in possesso della Wott (quello che sa raggiungere l’impresa) e della γs OTT (importante per la direzione lavori).

    La γs OTT infatti serve per verificare che l’effettiva situazione in cantiere corrisponda a quella prescritta dal progetto.

    95% ρd MAXIn realtà si richiede all’impresa di raggiungere il 95% della γs OTTricavata dalla prova Proctor per gli strati superiori, mentre per quelli piùprofondi si accetta il 90%.

    Questo implica che anche la percentuale d’acqua accettabile non è più un singolo valore bensì un range di valori (più facilmente ottenibile per l’impresa) es. in figura si passa da un 13% ad un intervallo [11.5%, 14.5%].

    A cosa servono i risultati della prova?

    Li dobbiamo comparare con quelli che si avranno in sito, quelli di laboratorio devono rappresentare l’obiettivo per verificare che in sito si abbiano gli stessi valori.

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    Verifiche di costipamento Come fa il direttore dei lavori ad essere certo che l’impresa abbia raggiunto la compattazione prevista?

    • gammadensimetro, apparecchio che misura la densità attraverso l’emissione di raggi γ, oggi in disuso per questioni di sicurezza

    • volumometro a sabbia, dopo aver fissato al suolo un piatto metallico dotato di un’apertura cilindrica si effettua un buco dalla stessa prelevando il materiale compattato. Si versa poi nella cavità sabbia granulare da un recipiendegraduato. Attraverso la conoscenza del volume e calcolando in laboratorio la percentuale d’acqua del campione si trova il punto effettivo che occupa la nostra terra nel piano γs, w%.

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    Le macchine per compattare I costipatori si possono suddividere in tre categorie: ad azione statica (rulli lisci, rulli a piede di montone), ad azione dinamica (battente, vibrante, combinata)con cui si vince l’attrito tra i grani, ad azione combinata (rulli lisci muniti di vibratore).

    La rullatura statica è meno costosa ma necessita di strati meno spessi perché a differenza di quella dinamica non si propaga molto verso il basso

    Rulli a piede di montone

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    Rulli lisciCompressori pneumatici

    In figura è mostrato l’effetto del costipamento in un rilevato con diversi mezzi compattanti, in funzione del numero di passaggi.

    Le macchine per compattare

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    La scelta della metodologia di costipamento dipende da fattori quali la natura del terreno e lo spessore considerato. In generale gli apparecchi vibranti risultano piùefficaci per terreni sciolti, sabbiosi e sabbio-limosi, mentre per i terreni coerenti sono da preferirsi i rulli statici.

    Le macchine per compattare

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    Prove di portanza

    CARICO SU PIASTRA

    (esclusivamente in sito)PROVA C.B.R.

    (in laboratorio)

    Fornisce informazioni su come il materiale è stato messo in opera

    Fornisce informazioni sulla natura del materiale

    Forniscono l’andamento dei cedimenti in funzione dei carichi applicati.

    La portanza è un dato che ci interessa per avere un dato sintetico sull’effettiva capacità di un terreno di resistere all’azione dei carichi .

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    Portanza delle terre Si indica come portanza o capacità portante di un terreno il carico specifico,ricavabile da un dato tipo di prova e con modalità ben definite, che determina un prestabilito cedimento.

    Bisogna ricordare che il rilevato e la fondazione sono costituiti da MATERIALI SCIOLTI, gli altri strati della pavimentazione invece sono costituiti da MATERIALI LEGATI.

    Le prove di portanza valutano i cedimenti provocati da carichi

    Vengono effettuate su:

    • materiale su cui verrà costruito il rilevato

    • qualunque livello interno al rilevato

    • materiale sul quale si posa la sede stradale

    • strato di fondazione della pavimentazione (interfaccia fondazione non bitumata-pavimentazione bitumata)

    Si possono usare due procedure:

    1. carichi costanti, misuriamo i cedimenti

    2. cedimenti costanti, misuriamo i carichi che li determinano

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    Prove di carico su piastraSi effettua appoggiando sul piano di posa una piastra di acciaio di forma quadrata o circolare, su di essa si adatta un martinetto che contrasta con un carico fisso. Azionando il martinetto, attraverso la lettura della pressione del fluido in esso contenuto si determina il carico che agisce su di esso.

    I cedimenti sono letti direttamente su comparatori fissati su traversa poggiante sul terreno a distanza opportuna dal terreno sotto carico (affinchè non ci siano influenzamenti che distorcerebbero la lettura).

    In figura è mostrato l’andamento delle isobare relativamente a due piastra di diversa misura. La dimensione della piastra da adottare va scelta in base agli strati del materiale da esaminare. Generalmente si adottano piastre di 30 cm di diametro.

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    Prove di carico su piastra

    POMPA CON MANOMETRI PIASTRA

    MARTINETTO IDRAULICO

    PIANTA

    SUPPOTO MICROMETRI

    MICROMETRI

    La formula utilizzata nell’esperienza è quella del MODULO DI DEFORMAZIONE:

    [ kg/cm2 ]Dove:

    • Δp è la variazione della pressione

    • Δs è la variazione del cedimento• D è il diametro della piastra

    Poiché il materiale non è elastico èimportante capire a quale comportamento corrisponde il nostro intervallo di carico.

    Si usano Δp elevati per esaminare pavimentazioni

    si usano Δp minori per esaminare la basesu cui poggerà un rilevato

    DspM D Δ

    Δ=

    I cedimenti si misurano ogni minuto e si interrompe la prova quando Δs risulta minore di 0.02 mm.

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    Prove di carico su piastraPer la misura dei cedimenti bisogna fare stazione in punti non influenzati dal cedimento stesso.

    I comparatori sono posti 3 e disposti a 120°, in questa maniera servono anche a misurare le inclinazioni, il Δs preso per la misura è la media delle tre letture.

    Il martinetto ha dimensioni naturalmente inferiori alla piastra ma non tanto da poterla inflettere, per questo motivo spesso si utilizza una seconda piastra più piccola da interporre fra piastra e martinetto.

    Il mezzo di contrasto generalmente è dato da un camion. Bisogna fare attenzione al momento in cui il camion si avvicina alla piastra: le ruote devono essere sufficientemente lontane, altrimenti si deformerebbero i risultati.

    Come si sviluppa la prova?

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    Prove di carico su piastraAl principio si fornisce una

    pressione di assestamento (0.1, 0.2 kg/cm2 ) misurandone gli effetti.

    Si riporta a zero la pressione e si ricomincia a caricare.

    Ora abbiamo una superficie liscia e assestata pronta per la prova!

    Facendo un ciclo carico/scarico (p1 è stabilito dalla normativa) si può misurare il cedimento plastico: cedimento residuo dopo lo scarico tensionale.

    Δp

    Δs

    Si possono ripetere i cicli di carico (prove di carico a cicli ripetuti), il cedimento plastico varia da ciclo a ciclo e si ottiene una legge di variazione dei cedimenti plastici. Si procede nell’applicazione dei carichi fino a quando si ritiene che il cedimento sia stabile, cioè quando tra un carico e il successivo ci sono variazioni di cedimento di max 2 centesimi di millimetro.

    Si calcola il modulo di deformazione nella parte elastica del grafico, i valori tipici per i capitolati sono:

    • valori minimi: 150~300 kg/cm2 per rilevati

    • valori discreti: 500~800 kg/cm2 per rilevati

    • 1000 kg/cm2 per fondazioni di pavimentazioniQuesta prova è molto importante per le piste d’atterraggio, in quanto sono soggette a carichi notevoli

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    Prova CBR (California Bearing Ratio)Il metodo C.B.R. ha assunto una particolare importanza per la relativa facilità di esecuzione.

    È una prova di laboratorio, quindi si intuisce che il materiale sul quale viene effettuata non rappresenta le stesse condizioni in cui lo stesso si trova in sito (risulta essere rimaneggiato). La standardizzazione delle modalità della prova e il confronto con i risultati dati da un terreno prestabilito però, danno valenza ai risultati della prova.

    Consiste in una prova di punzonamentoeffettuata a mezzo di apposito pistone di dimensioni prestabilite (diametro di circa 5cm) su un terreno preventivamente compattato in un contenitore cilindrico (diametro 152mm e altezza di 178mm)

    Si calcola la pressione esercitata dal pistone corrispondente agli affondamenti di 2.5 e 5 mm (carico/superficie pistone) e lo si rapporta alle analoghe pressioni relative al terreno diriferimento, ottenendo così gli indici CBR

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    Prova CBRCBR2.5 = 100* P2.5/70

    CBR5 = 100 *P5/105

    70 e 105 (kg/cm2) sono le pressioni ricavate, per gli stessi affondamenti, sul materiale di riferimento americano che è pietrisco frantumato.

    Se il nostro materiale è un buon pietrisco otterremo un valore, relativo all’affondamento di 2.5cm, vicino ai 70 kg/cm2, stessa cosa avviene per l’affondamento di 5 mm.

    Durante la prova il pistone avanza con velocità costante, quindi indipendentemente dalla resistenza che incontra (teoricamente).

    LIVELLI DI ACCETTAZIONE:

    50% - 80% per materiali di fondazioni stradali

    30% - 40% per i rilevati

    50% per materiali calcarei

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    Prova CBRDiagrammando le pressioni in funzione dell’affondamento si ottiene un grafico simile a quello mostrato in figura. La curva B si riferisce ad un terreno non assestato perfettamente (la presenza di un flesso indica un comportamento anomalo). In questo caso si deve correggere la curva e leggere gli spostamenti dalla nuova origine.

    Si ottiene così l’indice CBR corretto.

    La natura del terreno sul quale si effettua la prova fa variare l’andamento della curva. In figura èmostrato l’esempio di un terreno granulare (curva a) e di un terreno limo-argilloso plastico (curva b).

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    Prova CBRPer saper interpretare la prova CBR è fondamentale conoscere i parametri da realizzare nella costruzione del rilevato, quali:

    • il contenuto d’acqua

    • la densità del secco

    • l’energia di costipamento

    1° CBR

    2° CBR

    3° CBR

    In laboratorio si deve effettuare prima la prova Proctor e poi la CBR.

    Quali caratteristiche deve avere il campione su cui si misura il CBR?

    Quelle vicine all’ottimo della prova Proctor

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    Prova CBRIl contenuto d’acqua (% H2o in sito) deve essere corrispondente, più o meno, alla percentuale ottima della prova Proctor.

    Obiettivo costruttivoObiettivo costruttivo

    Può accadere che nel tempo o nel corso della realizzazione dell’opera in terra il materiale diventi saturo (forti piogge o per terreni in trincea nei pressi di falde).

    Cosa accade? Cosa accade? Per stabilire gli effetti di questa evenienza richiedo la PROVA CBR A SATURAZIONEPROVA CBR A SATURAZIONE

    Dopo aver effettuato la prova CBR normale, si prende la fustella con il terreno e la si immerge in acqua per 48 ore, in modo tale che l’acqua abbia la possibilità di penetrare in tutti i vuoti. Dopo si misura l’eventuale rigonfiamento del provino che successivamente viene rigirato e sottoposto nuovamente alla prova CBR. Se le differenze fra gli indici CBR sono cospicue il materiale non dovrebbe essere utilizzato per costruzioni di opere stradali.

    Purtroppo questa prova non è sempre richiesta perché non è obbligatoria!!

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    Nella costruzione dei rilevati, bisogna considerare Nella costruzione dei rilevati, bisogna considerare Piano di posaPiano di posa

    •• Deve essere idoneo a sopportare il peso dellDeve essere idoneo a sopportare il peso dell’’operaoperaSe non lo Se non lo èè si può pensare di migliorarne la qualitsi può pensare di migliorarne la qualitàà (eventualmente (eventualmente con drenaggi) o di sostituirlo; se ciò con drenaggi) o di sostituirlo; se ciò èè irrealizzabile per motivi irrealizzabile per motivi economici, bisogna cambiare il tracciatoeconomici, bisogna cambiare il tracciato

    •• Deve essere scarificato (se serve) e compattatoDeve essere scarificato (se serve) e compattato•• Se ha pendenza trasversale superiore al 20Se ha pendenza trasversale superiore al 20--25% 25% èè consigliabile la consigliabile la

    sistemazione a gradonisistemazione a gradoniMaterialeMateriale

    •• Vanno bene i terreni A1 e A2, si possono usare A3 (difficili da Vanno bene i terreni A1 e A2, si possono usare A3 (difficili da costipare), costipare), A4 e A5A4 e A5

    •• A6 e A7 vanno evitati, soprattutto per rilevati piA6 e A7 vanno evitati, soprattutto per rilevati piùù alti di 4alti di 4--5 m; se utilizzati 5 m; se utilizzati (strade secondarie) bisogna adottare particolari accorgimenti pe(strade secondarie) bisogna adottare particolari accorgimenti per la r la protezione dallprotezione dall’’acquaacqua

    Sistemazione delle scarpateSistemazione delle scarpate•• Per le strade di grande traffico e rilevati alti Per le strade di grande traffico e rilevati alti èè opportuno lopportuno l’’inerbimentoinerbimento•• Per migliorare la stabilitPer migliorare la stabilitàà, si possono interrompere le scarpate con , si possono interrompere le scarpate con

    ll’’inserimento di tratti orizzontaliinserimento di tratti orizzontaliCompattazioneCompattazione

    •• La densitLa densitàà da raggiungere dipende dalla profonditda raggiungere dipende dalla profonditàà dello stratodello stratoLe prescrizioni sono contenute nel capitolato speciale dLe prescrizioni sono contenute nel capitolato speciale d’’appaltoappalto

    Per realizzare un rilevatoPer realizzare un rilevato

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    Oggi, per costruzione di rilevati, si punta sull’utilizzo di materiali innovativi, diversi da quelli canonici, che provengono da altre lavorazioni e che hanno la necessità di essere smaltiti. Per materiali standard si utilizzano i capitolati tradizionali, per quelli non standard si usano capitolati prestazionali in cui non si bada ai materiali o alle metodologia di messa in opera utilizzate, bensì solamente al risultato finale, che naturalmente deve rispondere alle funzionalità progettuali.

    Per la riuscita di un progetto stradale, la scelta dei materiali deve essere seguita da un perfetta messa in messa in operaopera degli stessi.

    L’impresa tenderà ad utilizzare le caratteristiche minime imposte dal progettista, perché naturalmente corrispondono alla soluzione economicamente meno cara.

    Si deve tener presente che la messa in opera non rappresenta il lato produttivo dell’impresa (cioè le quantità messe in gioco), non non èè una una fase economica ma una fase fase economica ma una fase tecnica.tecnica.

    Materiali innovativi e capitolati prestazionaliMateriali innovativi e capitolati prestazionali

    Classificazione dell’Highway Research Board (HRB)�(adottata dal CNR-UNI)La classificazione dell’Highway Research Board (HRB)Per realizzare un rilevatoMateriali innovativi e capitolati prestazionali