I SISTEMI ICT NELLA GESTIONE e PRODUZIONE ... le tecnologie ICT come servizio principale (core...

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I SISTEMI ICT NELLA GESTIONE e PRODUZIONE AZIENDALE: ANALISI DELL’INVESTIMENTO PRESENTE E FUTURO DELLE IMPRESE REGGIANE Relazione sui risultati della Indagine del Club Digitale di Unindustria Reggio Emilia progetto “La cultura digitale a Reggio Emilia”

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I SISTEMI ICT NELLA GESTIONE e PRODUZIONE AZIENDALE:

ANALISI DELL’INVESTIMENTO PRESENTE E FUTURO DELLE IMPRESE REGGIANE

Relazione sui risultati della Indagine del Club Digitale di Unindustria Reggio Emilia

progetto “La cultura digitale a Reggio Emilia”

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I SISTEMI ICT NELLA GESTIONE e PRODUZIONE AZIENDALE:

ANALISI DELL’INVESTIMENTO PRESENTE E FUTURO DELLE IMPRESE REGGIANE Relazione sui risultati della Indagine del Club Digitale di Unindustria Reggio Emilia

progetto “La cultura digitale a Reggio Emilia”

INDICE

Introduzione

I Le imprese oggetto dell’indagine.

II. La finalità

III. I risultati (I): la prospettiva della tecnologia

IV. I risultati. (II): la prospettiva del controllo direzionale

V. I risultati (III): la prospettiva dell’organizzazione

VI. Investimenti presenti e futuri verso i sistemi ICT: l’analisi del cambiamento

VII. La necessità di approfondimento della conoscenza dei sistemi ICT

VIII. L’opinione delle aziende ICT

IX. Considerazioni conclusive

A CURA DI

Rita Cucchiara, Professore di Ingegneria informatica, Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari

Luigi Golzio Professore di Organizzazione aziendale, Dipartimento di Economia Marco Biagi

Mauro Zavani Professore di Economia aziendale, Dipartimento di Economia Marco Biagi

Centro Interdipartimentale SOFTECH-ICTI1

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

1 In Copertina: omaggio a Roman Opalka Opalka 1965/ 1- ∞

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INTRODUZIONE

Le tecnologie informatiche permeano tutta la società, la vita dei singoli e delle città, la gestione delle imprese manifatturiere e dei servizi. Per la singola impresa l’ausilio dell’informatica è diventato fondamentale per aumentare e mantenere la competitività e l’innovazione nel mercato globale, a prescindere dal settore economico nel quale opera.

Le tecnologie informatiche, e per esteso le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (d’ora in poi ICT ossia Information and Communication Technologies) hanno ben mostrato la loro potenza pervasiva: in tutto il mondo i risultati della ricerca informatica, i modelli ed i prodotti ICT suscitano un interesse crescente e di riflesso sono oggetto di grandi investimenti per guidare la ricerca e l’ innovazione di processo e di prodotto in ogni campo produttivo.

In questo contesto la Regione Emilia Romagna costituisce un esempio di eccellenza; da un decennio punta sull’ICT quale fattore competitivo dominante da innovare e diffondere: sia per le imprese che sviluppano ed offrono le tecnologie ICT come servizio principale (core business), di seguito “imprese ICT”; sia per le imprese clienti (manifatturiere e di servizi), che acquistano i servizi tecnologici ICT (di seguito “imprese non ICT”). Diverse iniziative regionali hanno aumentato la consapevolezza dell’uso dell’ICT in regione:

• la creazione nel 2009 della Piattaforma Regionale ICT e Design [1] della Rete ad Alta Tecnologia [2] della regione Emilia Romagna, finanziata dal FESR 2007-2014. Essa raccoglie i laboratori di ricerca pubblici e privati accreditati in regione. All’interno della piattaforma la Regione Emilia Romagna ha cofinanziato 5 laboratori dei tecnopoli regionali nell’ICT, tra i quali il Centro Interdipartimentale di ricerca industriale in ICT SOFTECH-ICT [3] di UNIMORE;

• la stesura dei documenti programmatici sulla importanza dell’ICT in Regione, che pongono le basi per la progettazione futura regionale, in stretto collegamento con gli obiettivi europei di Horizon 2020, tra i quali si sottolinea il documento “La Pervasività dell’ICT” [4] licenziato nel 2012 a cura di ASTER e dei Laboratori della Rete in collaborazione con Frost&Sullivan [5];

• l’ organizzazione di convegni, forum e attività di discussione sull’ICT e sulle imprese informatiche in regione; tra questi si rimanda al documento “Le aziende IT in Emilia Romagna: un contributo per l’innovazione in Regione” stilato da Microsoft Italia e presentato in Convegno a Modena nel gennaio 2012 [6].

Di conseguenza, le province della Regione sono molto attive: l’iniziativa presente promossa dal Club Digitale di Unindustria Reggio Emilia, che ha recentemente attivato un protocollo di Intesa con il Centro Interdipartimentale SOFTECH-ICT dell’Università di Modena e Reggio Emilia, grazie al bando della Camera di Commercio di Reggio Emilia, costituisce un esempio concreto della consapevolezza istituzionale circa la necessità (presente e futura) dell’ICT nelle imprese del territorio.

La relazione costituisce una prima parziale analisi di dati: vuole saggiare alcuni argomenti (sia tradizionali che nuovi) attinenti alle tecnologie ICT di interesse per le imprese del territorio. E’ un punto di partenza fondamentale per consolidare un consenso di lavoro e di ricerca sullo sviluppo e sull’applicazione dell’informatica per le imprese nel nostro territorio.

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I. LE IMPRESE OGGETTO DELL’INDAGINE.

Il campione delle imprese oggetto di indagine, individuato nella prima fase in circa cinquanta imprese, rappresenta uno spaccato abbastanza rispondente alla realtà del territorio.

La tavola 1 illustra il numero delle imprese indagate, e la loro composizione con riferimento al settore d’appartenenza.

Tavola 1. Numerosità e composizione settoriale delle imprese indagate. Settore n. imprese Peso n. dipendenti n. medio dipendenti Alimentare 7 15,3 % 624 89,1 Ceramico 1 2,2 % 50 50 Chimico 1 2,2 % 141 141 Commercio 2 4,3 % 274 137 Gomma plastica 4 8,7 % 147 36,7 Ict 13 28,2 % 203 15,6 Metalmeccanico 18 39,1 % 5.483 304,6 Totale 46 100 6.972 151,5 Fonte: elaborazione dati indagine

Il settore più rilevante è quello dell’industria metalmeccanica, seguito da quello dell’ICT, ovvero dalle imprese che offrono servizi e soluzioni ICT come core business.

Nella prospettiva dimensionale, il campione presenta la preponderanza di imprese di medie dimensioni (con un organico superiore a 49 dipendenti).

Fanno eccezione il settore ICT, (le imprese informatiche presentano un organico medio di 15,6 dipendenti) e quello della Gomma plastica (le imprese del settore hanno un organico medio di 36,7 dipendenti).

Il limitato organico medio delle imprese ICT è dovuto alla natura delle imprese di servizi, ad alta produttività. La dimensione limitata dell’organico è possibile grazie all’alta produttività del lavoro qualificato che l’uso delle tecnologie ICT garantisce.

Per il settore della Gomma plastica il basso numero medio di organico è dovuto anch’esso alla natura delle imprese: manifatturiera, ad alto capitale investito e quindi a bassa intensità di impiego di mano d’opera.

L’indagine, pur con i limiti di incompletezza riguardo la rappresentatività del campione, offre spunti interessanti sulla percezione delle imprese circa le tecnologie utilizzate, l’interesse presente e futuro nel loro impiego. I dati analitici sono di pronta immediatezza e di facile interpretazione, grazie a come è stato concepito il questionario, che ha privilegiato la facile comprensione per le imprese rispetto alla completezza dei temi da indagare.

Le imprese che hanno risposto ai quesiti del questionario sono 46, appartenenti alla provincia di Reggio Emilia. Le opinioni raccolte vertono su 24 tipologie di sistemi ICT (raggruppate in quattro categorie); riguardano il grado di interesse e di investimento verso la situazione in essere (presente) e quella futura (futuro), nonché la volontà di approfondimento della conoscenza in merito. Nell’ allegato 1 si riporta il questionario impiegato.

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II. LA FINALITÀ

La finalità dell’indagine è saggiare l’investimento in ICT inteso sia come investimento economico , sia come interesse, e quindi impiego di tempo e di risorse, verso le necessità riguardanti le tecnologie ICT delle imprese manifatturiere e di servizi operanti nella provincia di Reggio Emilia.

Esse hanno reso esplicito l’interesse e l’investimento presente e quello futuro nei confronti dei 24 sistemi ICT proposti.

Ciò ha permesso di analizzare le due situazioni temporali in modo distinto, e di confrontare l’evoluzione e lo scarto percepiti tra di esse da parte delle imprese.

L’analisi dell’evoluzione dell’investimento aziendale e della collegata crucialità delle tecnologie ICT è l’elemento di maggior rilievo perché offre molteplici sunti di riflessione ed indicazioni sugli eventuali possibili interventi a favore delle imprese reggiane.

L’impegno intellettuale ed economico delle imprese nei confronti delle tecnologie ICT è stato analizzato attraverso tre differenti prospettive riguardanti: la tecnologia; il controllo direzionale; l’organizzazione aziendale. In altri termini i dati sono stati analizzati in modo interdisciplinare; l’elemento distintivo dell’indagine che amplia ed arricchisce l’interpretazione dei risultati dell’indagine e la platea dei lettori interessati ai suoi risultati.

III. I RISULTATI (I): LA PROSPETTIVA DELLA TECNOLOGIA

L’analisi dei risultati nella prospettiva tecnologica si inquadra nell’ambito del dibattito se siano più cruciali le tecnologie tradizionali o quelle emergenti per la singola impresa. La risposta all’interrogativo è in fieri a livello politico, sociale, imprenditoriale e scientifico. E’ alimentato da una serie di ricerche, delle quali si ricordano due esempi emblematici: i rapporti della società Frost and Sullivan che ha redatto i documenti sui MegaTrend tecnologici [6], (dove si mettono in relazione le tecnologie informatiche con le grandi sfide di produzione e sociali); il metodo dell’ hype cycle [7], messo a punto dalla Società Gardner, il quale individua e tratteggia i trend delle tecnologie emergenti verso il 2020.

L’analisi dei dati raccolti nella prospettiva tecnologica si propone di verificare se:

• le tecnologie ICT tradizionali e ben consolidate siano fondamentali per lo sviluppo delle imprese: quali e quanto siano impiegate e con che livello di interesse e investimento nella situazione presente e in quella futura;

• le tecnologie ICT emergenti (ma già disponibili dalla ricerca alla prototipazione), recentemente immesse sul mercato, siano note, impiegate, valutate e di interesse dalle imprese, specie per il prossimo futuro.

Le tecnologie ICT tradizionali e consolidate, che dovrebbero rappresentare una leva cruciale nella moderna gestione aziendale, spesso non sono ben sfruttate. L’ incapacità costituisce un’emergenza perché non consente di colmare velocemente il divario esistente tra le imprese leader sul mercato globale (che sanno sfruttare al meglio le tecnologie ICT tradizionali) e le imprese del nostro territorio, ritardatarie al riguardo. La parità tecnologica è fattore imprescindibile ed ineludibile per competere con successo e restare stabilmente sul mercato globale.

Le tecnologie emergenti costituiscono peraltro una risorsa specifica ed ulteriore per superare la crisi. Ne consegue che l’impresa reggiana ha anche la necessità di puntare a queste tecnologie ICT per posizionarsi con successo sul mercato globale di domani.

Il presidio delle tecnologie ICT emergenti è facilitato per le imprese che hanno instaurato (o che intendano instaurare) relazioni permanenti con i laboratori della ricerca informatica delle rete regionale e mondiale,

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attraverso specifiche forme organizzative a rete (consorzio, joint-venture, capital venture, partnership, ecc.).

In conclusione le tecnologie ICT tradizionali non sono alternative a quelle emergenti, ma integrative. La singola impresa deve trovare la giusta combinazione tra di esse e garantire la loro sostenibilità economica, possibile solo adendo in rete con i laboratori di ricerca regionali.

L’analisi condotta in questo studio si fonda su una scelta iniziale di un campione di 24 categorie di sistemi e soluzioni ICT, di cui si e’ supposto che le aziende reggiane potessero coltivare un interesse per investimenti presenti e futuri. Le categorie derivano dalla conoscenza delle esigenze aziendali da parte dei redattori dell’analisi e di Unindustria Reggio Emilia,sulla base dei risultati dei rapporti redatti a livello regionale, nazionale ed internazionale dalla società di analisi di mercato.

La prospettiva tecnologica è quindi riflessa nella tavola 2, che evidenza la richiesta (fatta alle imprese partecipanti all’indagine) di compilare le colonne riguardanti gli investimenti nel Presente e il Futuro per ciascun dei 24 sistemi ICT selezionati suddivisi in quattro categorie (si veda l’allegato 1 e tavola 3 nei dettagli), i quali riflettono le loro applicazioni per la soluzione tecnica dello specifico problema gestionale.

Tavola 2. La suddivisione delle tecnologie ICT nella prospettiva della tecnologia. 1. gestione aziendale 2. gestione infrastrutture 3. soluzione per la comunicazione interna ed esterna 4. soluzioni personalizzate per l'azienda

La prima categoria comprende prevalentemente (salvo due eccezioni) sistemi ICT, con tecnologie tradizionali.

Alcune sono note da tempo alle imprese, come i sistemi di gestione del magazzino; i sistemi di ERP (Enterprise resource planning), che ormai sono sinonimi di sistemi informativi per la gestione di impresa, integrando tutti i processi di business rilevanti di un'azienda; i Customer Relationship Management (CRM) ossia i software e i tools per la gestione dei clienti; i sistemi di gestione della qualità, declinati in strumenti documentali e di certificazione.

Altre sono ormai fortemente diffuse come l’impiego de: i sistemi sensoriali e RFID (Radio Frequency IDentification) di uso crescente per la gestione della catena produttiva, per la tracciabilità dal magazzino alla logistica e vendita; i sistemi di digitalizzazione e di dematerializzazione per ridurre la necessità di mantenere la documentazione cartacea, la sua archiviazione, e per semplificare la gestione dei clienti e le relazioni con al pubblica amministrazione.

Di conseguenza è ragionevole supporre il loro impiego diffuso e la valutazione consapevole circa il loro impiego futuro da parte delle imprese.

Le due eccezioni sono i sistemi ICT con tecnologie emergenti di Business Process e Workflow Management e quelli di Business Intelligence. Questi ultimi consistono nella gestione intelligente di grande quantità di dati (sia condivisi e web, universalmente noti come “big data”, sia dati proprietari della singola impresa).

La seconda categoria include i sistemi ICT con tecnologie tradizionali, che riguardano le infrastrutture informatiche e le comunicazioni dentro e fuori l’impresa (ad esempio la rete intranet aziendale, le reti internet veloci, i sistemi mobile per la produzione, la server farm interna o le soluzioni cloud), nonché i sistemi infrastrutturali per la gestione dei dati (sicurezza informatica) e delle persone (videosorveglianza, e i sistemi biometrici di identificazione). L’ipotesi iniziale di ricerca (confermata) è la forte sensibilizzazione per il problema della sicurezza dei dati, trasversale ad ogni ambito gestionale dell’impresa.

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La terza categoria raggruppa i sistemi ICT con tecnologie emergenti, disponibili sul mercato, pervasivi e trasversali alla gestione aziendale, che diventeranno sempre più diffusi in ambito manifatturiero e dei servizi: dalle soluzioni di e-commerce per il commercio sul web, a quelle dei sistemi di gestione della conoscenza e gestione documentale , ai sistemi di realtà aumentata (augmented reality), alle apps, mobile o comunque via web.

La quarta categoria comprende i sistemi ICT con tecnologie emergenti che esprimono la massima novità; si stanno sviluppando ed iniziano ad essere in uso e di interesse in diversi settori economici. Ci si riferisce alle reti di sensori e di oggetti verso l’Internet-of- Things ; si esperimentano nuove forme di interfacce naturali che, dopo i mouse e le tastiere, permettano forme di interazione uomo-macchina basate sulla voce, il riconoscimento visuale, il riconoscimento delle gesture, sia su tablet e mobile, sia su interfacce industriali. La rivoluzione delle interfacce naturali e delle interazioni virtuali, di telepresenza e presenza remota, sarà di importanza crescente, sia per le aziende ICT di sviluppo di applicazioni, sia per le imprese manifatturiere per la realizzazione della nuova fabbrica intelligente.

Gli analisti di mercato e i centri di ricerca indicano i sistemi ICT emergenti come tecnologie abilitanti per il futuro, anche se la loro applicabilità attuale non è scontata nel mondo produttivo.

Si è già evidenziato in precedenza che l’insieme dei sistemi ICT oggetto dell’indagine non è esaustivo. Non considera molte nuove tecnologie emergenti, che sono e potranno essere di crescente interesse nelle imprese per: la gestione della logistica e dei magazzini; la progettazione di prototipi o ingegneria inversa o retro ingegneria (reverse engineering); la prototipizzazione rapida (rapid prototyping); la produzione nelle fabbriche intelligenti (smart factories); la definizione e la gestione di nuovi assetti produttivi guidati e controllati attraverso sistemi ICT remoti, interattivi , mobile e multimediali. I sistemi di ICT selezionati nella ricerca sono il primo passo di esplorazione utile che ci si augura di ampliare nel prossimo futuro.

L’opinione delle imprese sui sistemi ICT nella situazione in essere (Presente) non è confortante, ma neppure deludente: per il presente le aziende rispondono a circa l’80% delle domande. Le risposte mancate sono il 19%. Il 34% delle risposte non esprime investimenti presenti sui sistemi ICT elencati nel questionario, mentre il 47% delle risposte delle imprese manifesta per il presente un interesse ed investimento o investimento elevato. (figura 1).

Figura 1. Le risposte in % delle imprese circa l’investimento presente sui sistemi ICT proposti dal questionario

Fonte: dati indagine elaborati

Per quel che riguarda la situazione futura (Futuro), la condizione migliora: le mancate risposte sono sempre attestate al 20%, ma l’investimento dichiarato limitato scende al 26%. Il 54% delle risposte delle imprese manifesta per il futuro un investimento o investimento elevato o una necessità di approfondimento. (figura 2).

investimento limitato

34%

interesse ed investimento

19%

investimento elevato

28%

non risponde 19%

soluzioni ICT per il presente

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Figura 2. Le risposte in % delle imprese circa l’investimento futuro sui sistemi ICT proposti dal questionario

Fonte: dati indagine elaborati

Le risposte sono assai diverse per ciascuna delle quattro categorie dei sistemi di ICT riportate nella tavola 3.

Tavola 3. La suddivisione dei sistemi ICT considerati e presentati alle imprese gestione aziendale soluzione per la comunicazione interna ed esterna

• sistemi di gestione magazzino • sistemi di e-commerce • sistemi di digitalizzazione e dematerializzazione • sistemi di augmented reality

• sistemi sensoriali e RFID • sistemi di knowledge management e gestione

documentale • sistemi di ERP • apps per il business • business Process e Workflow Management • business intelligence per analisi dei dati • crm • sistemi di gestione qualità

gestione infrastrutture soluzioni personalizzate per l'azienda • sistemi biometrici di identificazione • reti di sensori • sistemi di videosorveglianza • sistemi di interfacce naturali (speech, video recognition) • rete intranet aziendale • sistemi di interazione virtuale • server farm interna • sistemi di telelavoro e presenza remota • soluzioni cloud per lo storage e applicazione • soluzioni di sicurezza informatica • sistemi mobile (tablet e smartphone per la

produzione) • reti internet veloci su fibra

Fonte: elaborazione dati indagine

In generale l’investimento maggiore espresso dalle imprese riguardo la situazione (sia presente che futura) si concentra sui sistemi ICT elencati nelle categorie della gestione delle infrastrutture informatiche e della gestione aziendale (si vedano le figure 3 e 4 e la tavola 4).

L’investimento presente è stato massimo (circa il 40% delle risposte, valor medio massimo 1,18) per i sistemi ICT inclusi nella gestione delle infrastrutture, seguito (a breve lunghezza) dall’investimento per i sistemi ICT inclusi nella categoria gestione aziendale (valore medio 1,18). La percezione delle imprese può spiegarsi rispettivamente per:

• la consapevole necessità di padroneggiare al meglio la dimensione tecnologica dei sistemi, condizione preliminare per il loro funzionamento (confermata dall’alta percentuale di non risposte);

• la conoscenza che la maggior parte delle imprese ha acquisito circa i sistemi ICT con le tecnologie tradizionali più note (ad esempio i sistemi di gestione del magazzino), confermata dall’esigua percentuale di non risposte (il 2%).

investimento limitato

26%

interesse ed investimento

16% investimento elevato

26%

APPROFONDIMENTO 12%

non risponde 20%

soluzioni ICT per il futuro

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Figura 3 L’investimento presente ed il conseguente interesse circa le categorie dei sistemi di ICT elencati nel questionario. Valori percentuali delle risposte

Fonte: elaborazione dati dell’indagine

La terza posizione nell’investimento presente delle imprese (circa il 30% delle risposte) riguarda i sistemi ICT con le soluzioni di comunicazioni interna ed esterna (e-commerce, web, mobile, etc, valore medio 0,71), che però presenta la più alta percentuale di non risposte, evidenziando la conoscenza limitata da parte delle imprese indagate.

L’ultima posizione nell’investimento presente delle imprese concerne i sistemi ICT per le soluzioni personalizzate per l’azienda (valor medio 0,34), confermata dalla percentuale delle non risposte, seconda solo a quella delle soluzioni ICT di comunicazione interna ed esterna.

In sintesi nella prospettiva tecnologica si può affermare che nel presente l’investimento prevalente è per i sistemi ICT con le tecnologie tradizionali (categorie gestione infrastrutture e gestione aziendale). Il basso investimento presente per i sistemi ICT con tecnologie emergenti, sia quelle disponibili sul mercato (e-commerce) che quelle di massima novità, si spiega con la carente conoscenza delle stesse, misurata dalle non risposte.

La situazione futura conferma l’interesse e l’investimento elevato delle imprese per i sistemi ICT delle categorie gestione aziendale e infrastrutture con percentuali maggiori (rispettivamente oltre il 40% e circa il 40%) e valori medi maggiori (rispettivamente 1,59 e 1,43, tavola 4) rispetto alla situazione presente, ma con le posizioni delle due categorie scambiate nella classifica (si veda la figura 4).

Le opinioni espresse indicano mediamente che i sistemi ICT delle due categorie gestione aziendale e infrastrutture sono tecnologie nelle quali le imprese stanno diventando esperte; l’affermazione è confermata dagli interessi minimi a nuovi approfondimenti.

L’investimento delle imprese per i sistemi ICT con tecnologie emergenti della categoria riguardante le soluzioni per la comunicazione interna ed esterna mantiene la terza posizione anche per il futuro (valore medio 1,20, tavola 4). Per comprendere appieno l’opinione occorre segnalare la percentuale di non risposte, (circa il 30%, maggiore di quella che esprime investimento elevato) e la percentuale di interesse all’ approfondimento (il 20% delle risposte).

I dati sembrerebbero indicare la conoscenza superficiale dei sistemi ICT in questione, assolutamente da approfondire per le implicazioni economiche e competitive derivanti dalla loro applicazione alla gestione aziendale.

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70%

interesse limitato

interesse interesse elevato

non risponde

gestione aziendale

gestione infrastrutture

soluzione per la comunicazione interna ed esterna

soluzioni personalizzate per l'azienda

Investimento limitato

Investimento elevato

Non risponde Investimento ed interesse

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Figura 4. L’investimento futuro circa le categorie dei sistemi di ICT elencati nel questionario. Valori percentuali delle risposte

Fonte: elaborazione dati indagine

Tavola 4. Investimento sistemi ICT prospettiva tecnologica. Valori Medi di punteggi ottenuti

Fonte: elaborazione dati indagine

L’investimento delle imprese per i sistemi ICT con tecnologie emergenti della massima novità per la categoria riguardante le soluzioni personalizzate per l’impresa risulta il meno rilevante: si conferma l’ultima posizione anche per il futuro (valore medio 0,90, tavola 4) con meno del 10% delle risposte. Poco più del 20% sono le non risposte e solo poco più del 10% delle risposte esprime l’interesse ad approfondire la

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70%

gestione aziendale

gestione infrastrutture

soluzione per la comunicazione interna ed esterna

soluzioni personalizzate per l'azienda

Investimento limitato

Investimento elevato

Non risponde

Investimento ed interesse

approfondimento

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conoscenza dei sistemi ICT di questa categoria, la quale presenta la massima concentrazione delle tecnologie emergenti con la massima novità.

Il basso interesse circa i sistemi ICT emergenti per il futuro induce a prevedere che il divario tecnologico nei confronti delle imprese attrezzate non si ridurrà, se non si colma la carente conoscenza sulle applicazioni possibili dei sistemi ICT in questione nei confronti delle imprese reggiane.

Di seguito si approfondisce l’analisi dei dati concentrandosi sull’interesse espresso dalle imprese nei confronti delle quattro categorie e dei singoli sistemi ICT selezionati e proposti nel questionario (e riportati in dettaglio nella tavola 3).

I valori numerici riportati nella tavola 5 e nelle ordinate delle figure 5, 6, 7, 8, 9 e 10 esprimono il numero assoluto dei voti delle imprese (e non più i valori percentuali delle risposte), distribuiti lunga la scala di gradazione dell’interesse (da limitato, grado minimo, a molto alto, grado massimo).

L’analisi è dinamica nel senso che riguarda la situazione presente (Presente) e quella futura (Futuro). L’analisi cerca di essere discriminante per offrire spunti di riflessione operativi: i sistemi ICT raccolgono i voti che riflettono gli interessi estremi (quelli massimi e quelli minimi).

Tavola 5. L’invesrimento nei sistemi ICT in termini di numero di voti espressi dalle imprese.

Fonte: elaborazione dati indagine

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rispo

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ofon

dim

ento

sistemi di gestione magazzino 11 9 16 9 1 6 8 14 6 12 6sistemi di digitalizzazione e dematerializzazione 16 12 13 4 1 4 13 12 6 11 8sistemi sensoriali e RFID 33 7 4 1 1 18 10 2 1 15 11sistemi di ERP 7 9 14 15 1 7 4 17 12 6 2business Process e Workflow Management 15 17 9 3 2 5 12 11 10 8 3business intelligence per analisi dei dati 10 11 17 4 4 3 8 19 7 9 4crm 22 8 4 11 1 6 7 7 14 12 7sistemi di gestione qualità 13 18 10 5 0 5 11 16 7 7 5

gestione infrastrutture inte

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sistemi biometrici di identificazione 39 4 1 0 2 31 5 0 0 10 6sistemi di videosorveglianza 17 14 14 0 1 14 13 6 3 10 7rete intranet aziendale 6 16 9 13 2 3 11 13 13 6 2server farm interna 7 6 17 14 2 6 6 19 10 5 1soluzioni cloud per lo storage e applicazione 26 8 5 5 2 10 10 7 6 13 9soluzioni di sicurezza informatica 2 9 21 12 2 3 9 18 11 5 0sistemi mobile (tablet e smartphone per la produz 19 9 9 7 2 5 12 10 10 9 5reti internet veloci su fibra 17 6 15 6 2 6 9 12 8 11 7

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rispo

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ofon

dim

ento

sistemi di e-commerce 20 10 10 3 3 6 9 14 6 11 8sistemi di augmented reality 38 4 1 0 3 27 5 2 0 12 9sistemi di knowledge management e gestione doc 16 13 8 6 3 6 13 7 7 13 9apps per il business 27 6 6 4 3 5 11 7 7 16 12

reti di sensori 37 3 0 2 4 33 3 0 2 8 3sistemi di interfacce naturali (speech recognition, 38 2 0 2 4 31 3 1 1 10 5sistemi di interazione virtuale 37 3 1 2 3 29 4 2 1 10 5sistemi di telelavoro e presenza remota 21 14 5 2 4 13 9 8 1 15 12

presente futuro

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1) I sistemi ICT per le soluzioni di gestione aziendale

Nella prima categoria sono inclusi i sistemi ICT qualificati da tecnologie tradizionali e consolidate.

Per alcune di esse l’applicazione comporta la preliminare soluzione di complessi problemi organizzativi: il sistema ICT di Business Process e Workflow Management richiede l’adozione della forma organizzativa per processi (Business Process Re-engineering) da parte della singola impresa; il sistema ICT di Business Intelligence per l’analisi dei dati esige la disponibilità di competenze professionali specifiche.

Circa la situazione presente, i sistemi di ERP attirano il numero massimo delle imprese (14 su 46), che esprimono alto investimento e 15 imprese che dichiarano un investimento molto alto; 7 imprese (il numero minimo) esprimono un interesse e un investimento limitato (Tavola 5 e figura 5 ). In seconda posizione si trovano I sistemi consolidati di gestione del magazzino, i quali rivestono investimento alto per 16 imprese e investimento molto alto per 9 imprese.

All’estremo opposto si trovano i sistemi sensoriali e RFID, in ultima posizione. Essi sono potenzialmente molto utili nella gestione del magazzino e nella innovazione di processo: ciò nonostante 4 imprese esprimono investimento alto e solo una (il valore minimo) investimento molto alto. L’opinione è ben consolidata, dato il bassissimo numero di imprese che non risponde (una).

Figura 5. L’investimento presente per i singoli sistemi ICT della categoria soluzioni per la gestione aziendale

Fonte: elaborazione dati indagine

In sintesi nella prospettiva tecnologica l’investimento maggiore delle imprese per il presente si concentra in due tecnologie tradizionali e consolidate (rispettivamente i sistemi ICT di ERP e di gestione del magazzino) nell’ambito dei sistemi ICT per la gestione aziendale.

Le imprese mostrano l’ investimento più basso per la tecnologia emergente dei sistemi sensoriali e RFID. Per 10 imprese (il 28% del campione) i sistemi ICT di Costumer Relationship Management (CRM) costituiscono già da ora un investimento molto alto.

Circa la situazione futura, l’investimento ricalca parzialmente quello della situazione presente anche se le opinioni sono meno nette (si veda la figura 6). Il massimo investimento delle imprese riguarda i sistemi ICT per le soluzioni ERP: 17 imprese esprimono investimento ed interesse alto e 12 imprese indicano investimento molto alto.

0 5

10 15 20 25 30 35

investimento limitato

investimento

investimento alto

investimento molto alto

non risponde

12

In seconda posizione si trovano i sistemi ICT di Business Intelligence per l’analisi dei dati: 19 imprese indicano un investimento alto e 7 imprese investimento molto alto. L’opinione espressa sembra essere consapevole stante il numero minimo di non risposte (rispettivamente 2 e 4).

In terza posizione si trovano i sistemi di gestione della qualità: 16 imprese indicano un investimento alto e 7 imprese indicano investimento molto alto.

In quarta posizione a pari merito, i sistemi ICT di Customer relationship Management CRM (7 imprese indicano un investimento alto e 14 imprese investimento molto alto) e di Business Process e Workflow Management (11 imprese indicano un investimento alto e 10 imprese indicano investimento molto alto). I due sistemi scavalcano, di un voto i sistemi di gestione del magazzino (14 imprese indicano un investimento alto e 6 imprese investimento molto alto).

All’estremo opposto la penultima posizione è tenuta dai sistemi di digitalizzazione e dematerializzazione: 12 imprese indicano un investimento alto; 6 imprese indicano un investimento molto alto; 11 imprese non rispondono e 8 richiedono approfondimenti in materia. I sistemi ICT sensoriali e RFID, mantengono l’ultima posizione circa l’investimento nel futuro (cosi come per il presente): 2 imprese manifestano interesse per alti investimenti; una impresa indica investimento molto alto; 18 imprese indicano fino ad ora un investimento limitato (la frequenza massima); 14 imprese non rispondono, (il numero massimo di non risposte); 11 imprese (il numero massimo al riguardo) esprimono interesse ad approfondire la conoscenza di tali tecnologie.

Figura 6. L’investimento futuro per i singoli sistemi ICT della categoria soluzioni per la gestione aziendale

Fonte: elaborazione dati indagine

In sintesi nella prospettiva tecnologica l’investimento maggiore delle imprese per il futuro si concentrerà su una tecnologia tradizionale (i sistemi ICT per le soluzioni ERP) e su una tecnologia emergente (i sistemi ICT di Business Intelligence per l’analisi dei dati).

Altre due tecnologie emergenti (e accessibili sul mercato), specificamente I sistemi ICT di Customer Relationship Management (CRM), e di Business Process e Workflow Management mostrano un investimento alto e molto alto da media-bassa classifica, da non sottovalutare. I sistemi in questione giocano un ruolo cruciale, pervasivo e trasversale nella gestione, riguardo rispettivamente le relazioni di mercato con i clienti e la flessibilità e l’efficienza organizzativa interne.

I sistemi ICT sensoriali e RFD e quelli di digitalizzazione e dematerializzazione, (che appartengono alle tecnologie emergenti) tengono le due ultime posizioni di classifica circa l’investimento futuro delle imprese.

0 2 4 6 8

10 12 14 16 18 20

investimento limitato

investimento

investimento alto

investimento molto alto

non risponde

approfondimento

13

Raccolgono però il numero massimo delle imprese che richiedono un approfondimento in merito: rispettivamente 11 e 8.

2) I sistemi ICT per le soluzioni di gestione delle infrastrutture

Nella seconda categoria sono inclusi i sistemi ICT qualificati da tecnologie tradizionali e consolidate, i quali riguardano le soluzioni per gestire l’hardware ( server e cloud) le reti e le interfacce con i device, che in parte riflettono le tecnologie emergenti e che richiedono investimenti di una certa entità.

Gli investimenti delle imprese circa la situazione presente e quella futura sono illustrati nella tavola 5 e nelle figure 7 e 8. In ordinata è riportato il numero delle imprese. Le figure sono affiancate in modo da rendere immediato il confronto tra il presente e il futuro.

Il maggior investimento presente riguarda i sistemi ICT le soluzioni di sicurezza informatica: 21 imprese indicano un investimento alto e 12 dichiarano investimento molto alto. Il numero che non risponde risulta bassissimo (2). La seconda posizione riguarda l’interesse manifestato dalle imprese per i sistemi ICT di server farm interna: 17 imprese esprimono un investimento alto e 14 dichiarano interesse molto alto. L’investimento espresso è altrettanto compatto dell’opinione precedente, dato il medesimo basso numero di non risposte (2). L’interesse per i due sistemi ICT è marcato, perché il numero delle preferenze si stacca notevolmente dai voti che seguono. La terza e la quarta posizione sono detenute rispettivamente dai sistemi ICT della rete intranet aziendale (9 imprese esprimono investimento alto e 13 dichiarano investimento molto alto) e dai sistemi ICT reti internet veloci su fibra (15 imprese esprimono investimento alto e 6 dichiarano investimento molto alto).

Figura 7. L’interesse presente per i singoli sistemi ICT della categoria soluzioni per la gestione delle infrastrutture

Fonte: elaborazione dati indagine

All’estremo opposto i sistemi ICT cloud per lo storage e applicazione e biometrici di identificazione occupano rispettivamente la penultima posizione (5 imprese dichiarano investimento alto e 5 imprese indicano un investimento molto alto), e l’ultima posizione (una impresa dichiara un investimento alto e nessuna impresa molto alto). Le due opinioni sono meditate e parrebbero basate sulla conoscenza tecnologica dei due sistemi: i voti espressi dalle imprese riguardanti l’investimento limitato sono i più alti, rispettivamente 26 e 39.

In sintesi nella prospettiva tecnologica l’ investimento maggiore delle imprese per il presente si concentra nelle due tecnologie tradizionali che qualificano i sistemi ICT per le soluzioni di sicurezza informatica e per

0 5

10 15 20 25 30 35 40 45

investimento limitato

investimento

investimento alto

investimento molto alto

non risponde

14

la di server farm interna. La tecnologia tradizionale che al presente riceve il minor interesse è costituita dai sistemi ICT biometrici di identificazione.

Circa il futuro la classifica che emerge dall’interesse presente rimane confermata: il maggior investimento espresso dalle imprese riguarda i sistemi ICT per le soluzioni di sicurezza informatica e di server farm interna. La somma degli investimenti alto e molto alto è uguale per entrambi i sistemi. Specificamente i sistemi ICT per le soluzioni di sicurezza informatica registrano 18 voti di investimento alto e 11 molto alto. I sistemi ICT di server farm interna mostrano 19 voti di investimento alto e 11 voti molto alto.

All’estremo opposto la classifica per il futuro ricalca parzialmente, per l’ultima posizione, quella del presente. I sistemi ICT di videosorveglianza occupano la penultima posizione (6 imprese dichiarano investimento alto e 3 molto alto); mentre i sistemi ICT biometrici di identificazione occupano l’ultima posizione (nessuna impresa manifestano un investimento né alto, né molto alto). Figura 8. L’investimento futuro previsto per i singoli sistemi ICT della categoria soluzioni per la gestione delle infrastrutture

Fonte: dati elaborati indagine

In sintesi nella prospettiva tecnologica l’interesse maggiore delle imprese per un investimento futuro conferma quello per il presente: si concentra nelle due tecnologie tradizionali che qualificano i sistemi ICT per le soluzioni di sicurezza informatica e per la server farm interna.

Per contro l’investimento per sistemi di videosorveglianza e biometrici di identificazione è minimo, e sembrerebbe riflettere la non problematicità e criticità di queste tecnologie per le imprese reggiane coinvolte nell’indagine.

3) I sistemi ICT per le soluzioni per la comunicazione interna ed esterna

Nella terza categoria sono inclusi i sistemi ICT qualificati da tecnologie emergenti, ma non innovative e quindi disponibili sul mercato. Gli interessi e gli investimenti delle imprese circa la situazione presente e quella futura sono illustrati nella tavola 5 e nelle figure 9 e 10, in ordinata delle quali è riportato il numero delle aziende. Le figure sono affiancate in modo da rendere immediato il confronto tra il presente e il futuro.

Circa la situazione presente, l’investimento maggiore che le imprese manifestano è concentrato su i sistemi ICT che occupano le prime due posizioni, distanziate di un solo voto: il sistema di knowledge

0 5

10 15 20 25 30 35

investimento limitato

investimento

investimento alto

investimento molto alto

non risponde

approfondimento

15

management e gestione documentale (8 imprese manifestano un investimento alto, 6 molto alto); il sistema di e-commerce (10 imprese dichiarano un investimento alto, 3 molto alto). L’opinione sembra meditata, poiché i voti circa l’ investimento limitato nei confronti dei due sistemi sono minimi. Occorre ribadire quanto anticipato in precedenza: si tratta di due tecnologie emergenti, ma non innovative, disponibili sul mercato, con applicazioni collaudate. L’ e-commerce è alla base di nuovi sistemi di vendita applicati da tempo in numerosi e crescenti settori produttivi. Il knowledge management e gestione documentale è una metodologia sorretta da funzionali sistemi ICT, che consente all’imprese di presidiare i processi di produzione, trasferimento e innovazione della conoscenza (il cosiddetto know-how ) specifica, sviluppata negli anni dall’impresa, che costituisce il suo fattore competitivo distintivo rispetto alla concorrenza. Le due tecnologie emergenti presentano due tratti comuni: sono disponibili ed accessibili sul mercato; richiedono un investimento limitato con una elevato rapporto costi-benefici (se progettati ed applicati in modo corretto ed efficiente) che è sostenibile perché prescinde dalle dimensioni aziendali.

Figura 9. L’ investimento presente per i singoli sistemi ICT delle categorie 3) soluzioni per la comunicazione e 4) soluzioni personalizzate ( si veda legenda Fig.7)

Fonte: dati indagine elaborati

Il futuro conferma solo in parte l’ investimento presente, nel senso che il sistema ICT di e-commerce registra il maggior numero di voti: 14 imprese manifestano investimento alto e 6 molto alto. L’interesse privilegiato per i sistemi di e-commerce riflette la percezione delle imprese circa il persistere e l’aumento della concorrenza nel futuro, la quale richiede il presidio (anche tecnologico) di tutti canali di distribuzione nei confronti del mercato. L’affermazione spiegherebbe l’aumento dell’ investimento delle imprese per il futuro circa i sistemi ICT apps per il business che conquistano la seconda posizione (7 imprese esprimono i alto un investimento e 7 molto alto) a pari merito con i sistemi ICT di knowledge management e gestione documentale (7 imprese esprimono interesse alto e 7 dichiarano interesse molto alto). I sistemi ICT apps per il business registrano il numero massimo di richieste di approfondimento, mentre quelli di knowledge management e gestione documentale presentano il numero massimo di non risposte. All’estremo opposto si trovano i sistemi di augmented reality, nei confronti dei quali si registrano i numeri minimi (2 imprese con un investimento alto e nessuna impresa con un investimento molto alto) e massimi (27 imprese esprimono investimento limitato e 12 imprese non rispondono), che confermano lo scarso interesse per tale tecnologia emergente nel futuro. Il giudizio così netto è probabilmente dovuto al costo di installazione, derivante dalla complessità tecnica e dalle condizioni di applicazione gestionale, le quali non risultano immediatamente evidenti ed economicamente sostenibili alle imprese reggiane. In sintesi nella prospettiva tecnologica l’interesse nel prossimo futuro delle imprese è concentrato sui sistemi ICT di e-commerce , i quali possiedono tecnologie emergenti, ma con applicazioni collaudate nella gestione.

0 5

10 15 20 25 30 35

sistemi di e-

comm

erce

sistemi di augm

ented reality

sistemi di know

ledge m

anagement e

gestione docum

entale

apps per il business

reti di sensori

sistemi di interfacce

naturali (speach recognition, video

recognition)

sistemi di interazione virtuale

sistemi di telelavoro

e presenza remota

16

4) I sistemi ICT per le soluzioni personalizzate per l’azienda.

L’ultima categoria è composta dai sistemi ICT che presentano le tecnologie emergenti con la massima novità: la loro applicazione gestionale richiede quindi una conoscenza non superficiale della complessità tecnica. Le tecnologie emergenti qui considerate sono presenti (per ora) nei mercati di nicchia, ad alta personalizzazione. Gli interessi e gli investimenti delle imprese circa la situazione presente e quella futura sono illustrati nella figura 10: in ordinata è riportato il numero delle imprese. La lettura va integrata con i dati numerici tratti dalla tavola 5.

Le situazioni presente e futuro confermano e amplificano la tendenza analizzata in precedenza, stante il maggior grado di innovazione delle tecnologie emergenti di questa categoria. L’ammontare dei voti registrati dai sistemi ICT della quarta categoria registra il valore minimo in assoluto rispetto a quelli riportati dai sistemi delle altre tre categorie, sia per la situazione presente che per quella futura. Fa eccezione il sistema ICT di augmented reality della terza categoria che presenta frequenze simili.

Circa la situazione presente l’ investimento maggiore che le imprese manifestano è concentrato nel sistema ICT di telelavoro e presenza remota: 5 imprese manifestano già ora un investimento ss alto, 2 molto alto. L’interesse privilegiato per il sistema in questione è confermato dal numero di imprese che esprimono un investimento limitato, 21, il minimo della categoria. La seconda posizione è tenuta dai sistemi ICT di interazione virtuale (una impresa manifesta investimento alto, due imprese dichiarano un investimento molto alto).

All’estremo opposto l’interesse minimo che le imprese manifestano riguarda i sistemi ICT di reti di sensori e di interfacce naturali (speech recognition video recognition), che presentano entrambi la stessa distribuzione di voti: nessuna impresa dichiara un investimento alto, 2 imprese indicano un investimento molto alto.

Figura 10. L’investimento futuro per i singoli sistemi ICT delle categorie 3) soluzioni per la comunicazione e 4) soluzioni personalizzate (si veda legenda Fig.8)

Fonte: dati indagine elaborati

0

5

10

15

20

25

30

35 sistem

i di e-comm

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sistemi di augm

ented reality

sistemi di know

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anagement e gestione

documentale

apps per il business

reti di sensori

sistemi di interfacce naturali

(speach recognition, video recognition)

sistemi di interazione virtuale

sistemi di telelavoro e

presenza remota

17

Circa la situazione futura, la classifica della situazione presente è confermata. Occorre aggiungere che l’investimento massimo espresso per il sistema ICT di telelavoro e presenza remota è confermato dal numero delle richieste di approfondimento del sistema, 12, il massimo.

IV. I RISULTATI (II): LA PROSPETTIVA DEL CONTROLLO DIREZIONALE.

La prospettiva del controllo direzionale offre una ulteriore interpretazione dei dati, limitatamente ai sistemi ICT compresi nella prima categoria (le soluzioni per la gestione aziendale). Essa integra la prospettiva tecnologica: l’applicazione (e il collegato l’interesse percepito dalle imprese) dei sistemi di ICT è considerata nel processo di presa della decisione e del controllo del management (come decidere in base ai dati disponibili grazie agli strumenti tecnici dei sistemi ICT per risolvere il problema). Circa gli investimenti espressi dalle imprese reggiane, l’analisi considera anche le situazioni intermedie e non solo i valori più alti e più bassi.

Di seguito la prospettiva del controllo direzionale considera i sistemi ICT per le decisioni che investono tutta la gestione: business intelligence per analisi dei dati; gestione qualità; sistemi sensoriali e RFID; sistemi di digitalizzazione e dematerializzazione.

Nella prospettiva del controllo direzionale, i sistemi ICT della categoria soluzioni per la gestione aziendale, sono riconducibili al più ampio concetto di sistema informativo aziendale e agli strumenti informatici che utilizza. Il sistema ICT è qui concepito come lo strumento che deve elaborare informazioni destinate a decisori (interni ed esterni all’impresa). Nell’indagine si è posta particolare attenzione agli strumenti volti a fornire informazioni strutturate per il processo delle decisioni e dei controlli interni alla gestione aziendale.

All’interno dell’impresa il sistema informativo ha un “valore strumentale”. In questo caso i sistemi informativi sono direttamente connessi con il sistema delle decisioni e coprono tutte le fasi del processo decisorio. Le informazioni per l’interno costituiscono, quindi, un utile strumento per la gestione aziendale; esse si differenziano sia in base al livello decisorio al quale sono dirette, sia al grado di strutturazione delle decisioni.

Le attività proprie di livello hanno specifiche esigenze informative, che derivano dai diversi obiettivi del livello equivalente. Gli strumenti individuati della categoria tendono a soddisfare le esigenze sia per il livello direzionale (processo di pianificazione - Decision Support System (DSS)) sia per il livello gestionale dove si realizza l’attività di programmazione e controllo. Essa richiede tipicamente informazioni provenienti dall’attività operativa ed i dati derivati dai processi devono essere, da parte del sistema operativo, rilevati e rielaborati al fine di fornire l’andamento dell’impresa nel suo insieme o di sue aree particolari predefinite (Management Information System, MIS).

Le considerazioni sviluppate inducono a concentrare l’attenzione sulla distinzione più evidente tra livello operativo e livello direzionale, proponendo due principali sottosistemi del sistema informativo aziendale:

• il sottosistema direzionale, indirizzato alle attività strategiche e di controllo; • il sottosistema operativo, dedicato al supporto delle attività operative.

Gli strumenti ICT del sistema oggetto della presente indagine sono spesso attinenti ad entrambi i due sistemi indicati.

L’analisi dei dati nella prospettiva tecnologica (si rimanda al paragrafo IV, alle figure 5 e 6 ed alla tavola 5), mostra che le risposte delle imprese fanno emergere come l’investimento nel presente sia rivolto ai sistemi ICT che permettano di ottenere il miglioramento dei processi sia operativi (ERP, gestione magazzino, sistemi di digitalizzazione e dematerializzazione), sia decisori (Business intelligence). Gli investimenti espressi dimostrano che le imprese stanno cercando di seguire l’evoluzione tecnologica anche in funzione delle esigenze che il contesto gestionale impone.

18

I sistemi ICT di Business Intelligence e analisi dati registrano l’interesse alto per il maggior numero delle imprese nella situazione sia presente (17) che futura (19 ). A conferma: 10 imprese (il penultimo valore più basso) dichiarano investimenti limitati per la situazione presente; 3 imprese (il valore minimo) esprimono un investimento limitato per la situazione futura.

I sistemi ICT di Business Intelligence hanno lo scopo di supportare l’impresa nello sfruttare al meglio il suo patrimonio informativo (interno ed esterno) nei processi decisori. Si possono definire come il processo di trasformazione di dati e di informazioni in conoscenza. Operativamente trattasi di procedure software che permettono all’alta Direzione (top management) e ai quadri (middle management) di disporre delle informazioni necessarie a prendere le decisioni e successivamente controllare l’andamento della gestione aziendale. Il requisito essenziale di un sistema ICT di Business Intelligence è la capacità di produrre informazioni: tempestive ed in linea con i bisogni dei destinatari; diffuse ai vari livelli aziendali in relazione alle necessità di ricevere informazioni e di utilizzarle per la presa di decisioni. I dati utilizzati dai sistemi di Business intelligence provengono dai cosiddetti data warehouse, ovvero database di grandi dimensioni che permettono elaborazioni complesse e multidimensionali dei dati, incrociandoli tra loro o con una o più variabili anche esterne. I sistemi di Business Intelligence permettono la possibilità di elaborare dati da un livello complesso di aggregazione ad un livello più elementare o minimo (il c.d. drill down).

I sistemi ICT per le soluzioni di dematerializzazione e digitalizzazione dei dati cartacei sono al presente poco diffusi: 16 imprese dichiarano investimento limitato; 13 esprimono un investimento alto; 4 imprese investimento molto alto. Il futuro parrebbe indicare maggiore attenzione: l’ investimento limitato scende a sole 3 imprese; l’ investimento alto rimane quasi immutato (12 imprese), ma sale a 6 il numero delle imprese che manifestano un investimento molto alto; il numero delle non risposte aumenta considerevolmente (11 imprese); il numero delle imprese che richiede un maggiore approfondimento sul tema è 8. Nel prossimo futuro è prevedibile che la normativa (ad esempio la fatturazione elettronica) ed il mercato imporranno l’utilizzo crescente di processi di dematerializzazione.

I sistemi ICT di gestione della qualità, interessano abbastanza: 10 imprese dichiarano un investimento alto; 5 esprimono interesse ed investimento molto alto; mentre 13 imprese esplicitano un investimento limitato. Soprattutto cresce l’interesse nel futuro: 16 imprese esprimono interesse alto e 7 interesse molto alto. Si può affermare che già ora le imprese percepiscono la necessità di effettuare investimento sulla qualità (e sui sistemi ICT che la misurano), ma tendono, purtroppo ad un rinvio al futuro, non positivo per mantenere la capacità competitiva.

I sistemi sensoriali e RFID, potenzialmente molto utili nella gestione dei magazzini e nella innovazione di processo, non risultano diffusi nel campione delle imprese reggiane. Al presente 33 imprese non li utilizza ed esprime interesse limitato (il valore massimo). Solo 4 imprese esprimono un investimento alto e una esprime investimenti molto alti. Per il futuro tali tecnologie non catalizzano gli interessi delle aziende: risultano all’ultimo posto in termini di preferenze, anche se 10 imprese (il numero massimo al riguardo) dichiarano interesse ad approfondire la conoscenza dei sistemi in questione.

Le tavole 6 e 7 riportano i valori medi di risposta delle imprese circa il loro interesse presente e futuro relativo alle applicazioni dei sistemi di gestione aziendale. Le medie sono ponderare, il prodotto della somma delle frequenze per i punteggi assegnati a ciascun grado della scala di valutazione ( e divise per la somma delle frequenze di risposta): punteggio zero è assegnato a nessun interesse; uno all’interesse basso o limitato; due all’interesse, medio o accettabile; tre all’interesse alto e molto alto.

19

Tavola 6. Valori medi dell’interesse dichiarato al presente per i sistemi della gestione aziendale.

alim

enta

re

cera

mic

o

chim

ico

com

mer

cio

gom

ma

plas

tica

Ict

met

alm

ecca

nico

PRESENTE TOTALE

1) gestione aziendale 1,18 1,88 0,63 1,44 1,25 1,19 1,12 1,18

1.1) sistemi di gestione magazzino 1,43 1,00 1,00 2,50 1,75 0,75 1,94 1,51

1.2) sistemi di digitali e dematerializzazione 1,00 3,00 0,00 1,50 1,25 1,08 1,06 1,11

1.3) sistemi sensoriali e RFID 0,33 1,00 0,00 0,00 0,75 0,46 0,33 0,40

1.4) sistemi di ERP 2,33 3,00 1,00 1,50 1,50 1,38 2,06 1,82

1.5) business process e workflow manag. 0,67 2,00 1,00 2,00 0,50 1,33 0,83 1,00

1.6) business intelligence per analisi dei dati 0,83 2,00 1,00 1,50 1,75 1,70 1,22 1,36

1.7) crm 1,17 1,00 0,00 1,50 1,50 1,92 0,39 1,09

1.8) sistemi di gestione qualità 1,57 2,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,11 1,15

Fonte: dati indagine elaborati

I valori medi della tavola 6 confermano le risultanze precedenti: nella situazione presente l’interesse maggiore delle imprese va ai sistemi ICT ERP (1,82), di gestione del magazzino (1,51), e di Business Intelligence per l’analisi dei dati (1,36). Circa la situazione futura la tabella 7 conferma alcuni risultati e ne smentisce altri rispetto a quelli della tavola 5: il maggior investimento delle imprese reggiane è per i sistemi ICT ERP (1,85), al quale però si affianca quello relativo ai sistemi ICT di Customer Relationship Management (1,85), seguito dall’interesse per i sistemi ICT di Business Intelligence (1,81). Tavola 7. Valori medi dell’investimento dichiarato per il futuro per la categoria gestione aziendale;

alim

enta

re

cera

mic

o

chim

ico

com

mer

cio

gom

ma

plas

tica

Ict

met

alm

ecca

nico

FUTURO TOTALE

1) gestione aziendale 1,36 2,33 2,00 1,85 1,67 1,54 1,59 1,59

1.1) sistemi di gestione magazzino 1,80

3,00 2,50 2,33 0,75 1,60 1,59 1.2) sistemi di digital. e dematerializzazione 1,00 3,00 2,00 2,00 1,33 1,64 1,62 1,57 1.3) sistemi sensoriali e RFID 0,50

1,00

1,00 0,50 0,46 0,55

1.4) sistemi di ERP 1,67 3,00 3,00 1,00 1,33 1,45 2,25 1,85 1.5) business process e workflow manag. 1,00 2,00 2,00 2,00 1,67 1,75 1,79 1,68 1.6) business intelligence per analisi dei dati 1,00 2,00 2,00 2,50 2,00 2,25 1,71 1,81 1.7) crm 1,50 2,00 1,00 2,00 2,00 2,45 1,42 1,85 1.8) sistemi di gestione qualità 2,20 2,00 2,00 1,00 1,67 1,40 1,65 1,64

m Fonte: dati indagine elaborati

20

La tavola 8 indica in particolare lo scarto o differenza tra l’investimento futuro (A) quello presente (B) espresso dal campione delle imprese reggiane. Dall’analisi della tabella, (oltre a riportare quanto sopra già esposto), emerge che le tre variazioni maggiori tra il presente ed il futuro circa gli investimenti dichiarati dalle imprese reggiane si registrano per i sistemi ICT di: Customer Relationship Management (CRM) (0,76), Business Process e Workflow Management (0,68) e gestione qualità.

Le variazioni di interesse sembrerebbero riflettere due necessità future delle imprese reggiane:

• aumentare la conoscenza del proprio mercato di riferimento a causa della percepita concorrenza più accesa;

• migliorare l’efficienza e la flessibilità interna adottano l’innovativa metodologia del Business Process Management. Si tratta di una forma organizzativa complessa (orizzontale, orientata all’output) perché si pone in alternativa a quella prevalente, più diffusa ovvero la forma funzionale (verticale, orientata all’input).

Tavola 8. Variazione valori medi per l’interesse dichiarato dalle imprese al presente e al futuro.

PRESENTE TOTALE

(B) FUTURO TOTALE (A)

VARIAZIONE

1) gestione aziendale 1,18 1,59 0,41

1.1) sistemi di gestione magazzino 1,51 1,59 0,08

1.2) sistemi di digital. e dematerializzazione 1,11 1,57 0,46

1.3) sistemi sensoriali e RFID 0,40 0,55 0,15

1.4) sistemi di ERP 1,82 1,85 0,03

1.5) business process e workflow manag. 1,00 1,68 0,68

1.6) business intelligence per analisi dei dati 1,36 1,81 0,45

1.7) crm 1,09 1,85 0,76

1.8) sistemi di gestione qualità 1,15 1,64 0,49

Fonte: dati indagine elaborati

V. I RISULTATI (III): LA PROSPETTIVA DELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

I sistemi ICT possono essere classificati secondo un ulteriore criterio, quello della loro applicazione alle Funzioni organizzative attraverso le quali è divisa la gestione aziendale. La riclassificazione nella prospettiva organizzativa si giustifica perché offre ulteriori elementi di riflessione interdisciplinare per comprendere meglio le intenzioni del management aziendale circa l’uso e gli investimenti futuri nei sistemi ICT.

La tavola 9 presenta la riclassificazione proposta dei sistemi ICT nella prospettiva dell’organizzazione aziendale e del lavoro. Alcune scelte possono considerarsi discrezionali: ad esempio i sistemi di augmented reality e di interazione virtuale sono stati considerati nelle loro applicazioni prevalenti (come risulta dalla realtà empirica) nella Funzione di Produzione, mentre potrebbero essere inclusi anche tra le applicazioni

21

nella Funzione della Sicurezza del lavoro (progettazione impianti e formazione), stante la loro flessibilità di impiego.

Tavola 9. La riclassificazione dei sistemi ICT secondo le Funzioni organizzative delle imprese Sistemi ICT applicati nelle Funzioni di Produzione-Magazzino, Amministrazione

• sistemi di gestione magazzino

• sistemi sensoriali e RFID

• sistemi di ERP

• reti di sensori

• sistemi di augmented reality

• sistemi di interazione virtuale

Sistemi ICT applicati nelle Funzioni di sicurezza del lavoro (safety) e patrimoniale (security) e Sistemi informativi

• sistemi biometrici di identificazione

• sistemi di videosorveglianza

• server farm interna

• soluzioni cloud per lo storage e applicazione

• soluzioni di sicurezza informatica

• business intelligence per analisi dei dati

• reti internet veloci su fibra

• sistemi di interfacce naturali (speech recognition, video recognition)

Sistemi ICT applicati nelle funzioni Commerciale e di Marketing

• sistemi di e-commerce

• sistemi di Costumer Relationship Management (CRM)

• apps per il business

Sistemi ICT applicati nella Funzione dell’organizzazione aziendale e del lavoro

• sistemi di knowledge management e gestione documentale

• Business Process e Workflow Management

• sistemi di gestione qualità

• sistemi di telelavoro e presenza remota

• sistemi di digitalizzazione e dematerializzazione Fonte: elaborazione originale

Nella tavola 10 sono riportati i valori medi di risposta delle imprese circa il loro investimento presente e futuro relativo alle applicazioni dei sistemi di ICT. La terza colonna riporta lo scarto o differenza tra l’investimento futuro (A) quello presente (B). Le medie sono ponderate, calcolate in modo analogo a quelle delle tavola 6, 7, e 8. Il punteggio è analogo: zero assegnato a nessun investimento; uno all’ investimento basso o limitato; due all’ investimento medio o accettabile; tre all’investimento alto e molto alto.

Tavola 10. Valori medi per l’interesse dichiarato al presente e al futuro e alla loro variazione INTERESSE CIRCA LE APPLICAZIONI DEI SISTEMI ICT FUTURO

(A) PRESENTE (B)

SCARTO (A-B)

Sistemi ICT applicati nelle Funzioni di Produzione-Magazzino, Amministrazione

• sistemi di gestione magazzino 1,59 1,51 0,08 • sistemi sensoriali e RFID 0,55 0,40 0,15 • sistemi di ERP 1,85 1,82 0,03 • reti di sensori 0,24 0,21 0,03

22

• sistemi di augmented reality 0,26 0,14 0,12 • sistemi di interazione virtuale 0,31 0,26 0,05

Media aritmetica delle medie e loro differenza 0,8 0.72 0,08 Sistemi ICT applicati nelle Funzioni di Sicurezza del lavoro (safety) e patrimoniale (security) e Sistemi informativi

• sistemi biometrici di identificazione 0,14 0,14 0,00 • sistemi di videosorveglianza 0,94 0,93 0,01 • server farm interna 1,80 1,86 -0,06 • soluzioni cloud per lo storage e applicazione 1,27 0,75 0,50 • soluzioni di sicurezza informatica 1,90 1,98 -0,08 • business intelligence per analisi dei dati 1,81 1,36 0,45 • reti internet veloci su fibra 1,63 1,23 0,40 • sistemi di interfacce naturali (speech recognition, video recognition) 0,22 0,19 0,03

Media aritmetica delle medie e loro differenza 1,21 1,05 0,16 Sistemi ICT applicati nelle funzioni Commerciale e di Marketing

• sistemi di e-commerce 1,57 0,91 0,66 • sistemi di Costumer Relationship Management (CRM) 1,85 1,09 0,76 • apps per il business 1,53 0,70 0,83 • sistemi di gestione qualità 1,64 1,65 0,49 • Media aritmetica delle medie e loro differenza 1,31 0,87 0,44

Sistemi ICT applicati nella Funzione dell’organizzazione aziendale e del lavoro • sistemi di knowledge management e gestione documentale 1,45 1,09 0,36 • Business Process e Workflow Management 1,68 1,00 0,68 • sistemi di telelavoro e presenza remota 0,90 0,71 0,19 • sistemi mobile (tablet e smartphone per la produzione) 1,68 1,09 0,59 • sistemi di digitalizzazione e dematerializzazione 1,57 1,11 0,46

Media aritmetica delle medie e loro differenza 1,45 1,00 0,45 Fonte: dati indagine elaborati

Riguardo le quattro Funzioni organizzative la graduatoria decrescente dell’interesse espresso dalle imprese nella situazione presente è la seguente:

1) sistemi ICT applicati nelle Funzioni Sicurezza e Sistemi informativi, con valore medio massimo 1,05; 2) sistemi ICT applicati nella Funzione Organizzazione aziendale e del lavoro, con valore medio 1,00; 3) sistemi ICT applicati nelle Funzioni Commerciale e Marketing, con valore medio 0,87; 4) sistemi ICT applicati nelle Funzioni Produzione-Magazzino e Amministrazione, con valore medio minimo

0,80.

Le imprese reggiane sembrano al presente privilegiare il presidio tecnico dei sistemi e le applicazioni ad uso interno, per aumentare l’efficienza, piuttosto che i sistemi deputati a presidiare le relazioni nei confronti dei clienti.

Circa la situazione futura l’interesse delle imprese cambia e muta la classifica delle applicazioni dei sistemi ICT nelle Funzioni organizzative come segue:

1) sistemi ICT applicati nella Funzione Organizzazione aziendale e del lavoro, con valore medio massimo 1,45;

2) sistemi ICT applicati nelle Funzioni Commerciale e Marketing, con valore medio 1,31; 3) sistemi ICT applicati nelle Funzioni Sicurezza e Sistemi informativi, con valore medio massimo 1,21; 4) sistemi ICT applicati nelle Funzioni Produzione-Magazzino e Amministrazione, con valore medio minimo

0,80.

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In sostanza l’interesse e l’investimento sembrerebbe concentrato nelle Funzioni (e nei sistemi ivi applicati) meno consolidate nella gestione (ad esempio l’Organizzazione) e rivolte al mercato (Commerciale e Marketing).

Il cambio di interesse è riflesso dallo scarto tra la situazione presente e quella futuro: indica che l’investimento futuro previsto dalle imprese reggiane per le applicazioni dei sistemi ICT cambia notevolmente la classifica:

1) sistemi ICT applicati nella Funzione Organizzazione aziendale e del lavoro, con scarto di 0,45; 2) sistemi ICT applicati nelle Funzioni Commerciale e Marketing, con scarto 0,44; 3) sistemi ICT applicati nelle Funzioni Sicurezza e Sistemi informativi, con scarto 0,16; 4) sistemi ICT applicati nelle Funzioni Produzione-Magazzino e Amministrazione, con scarto 0,08

Le imprese reggiane sembrano bilanciare le applicazioni interne con quelle esterne (le più sollecitate direttamente dalla concorrenza) e soprattutto privilegiare le applicazioni relativamente nuove e meno presidiate, anche tecnologicamente, rispetto al presente.

L’interesse futuro è concentrato sui sistemi ICT applicati a due Funzioni aziendali:

• l’ Organizzazione. Ciò sembrerebbe indicare consapevolezza delle imprese circa criticità che le competenze organizzative stanno assumendo nella gestione aziendale e che la tecnologia informatica contribuisce a fare emergere. La criticità è acuita dalla scarsa diffusione delle competenze organizzative nel mercato del lavoro;

• il Commerciale e Marketing. Ciò per migliorare le relazioni coni clienti. Rispetto al presente la crisi economica impone la maggiore competitività nella gestione delle relazioni di mercato e con i vari segmenti di clienti.

L’analisi circa l’interesse dei singoli sistemi ICT, che prescinde dalla loro collocazione nella Funzione aziendale, al presente offre le due classifiche che riflettono gli investimenti rispettivamente maggiori e minori.

Gli investimenti maggiori al presente espressi dalle imprese compongono la seguente classifica:

1) sistemi ICT con soluzioni di sicurezza informatica, con valore medio massimo 1,98; 2) sistemi ICT server farm interna, con valore medio 1,86; 3) sistemi ICT ERP, con valore medio 1,82; 4) sistemi ICT a soluzioni cloud per lo storage, con valore medio 1,75

Gli investimenti minori espressi al presente dalle imprese per gli ultimi quattro sistemi (in ordine decresente riguardano:

4) sistemi ICT di telelavoro e presenza remota, con valore medio 0,71;

3) sistemi ICT reti di sensori, con valore medio 0,21;

2) sistemi ICT interfacce naturali, con valore medio 0,19

4) sistemi ICT augmented reality e biometrici di identificazione, con valore medio minimi a pari merito 0,14;

Gli investimenti presenti (sia quelli maggiori che quelli minori) confermano l’analisi precedente per le Funzioni organizzative. I sistemi sui quali si concentrano (e si distraggono allo stesso tempo) le imprese sono quelli soprattutto rivolti all’interno dell’impresa.

Gli interessi maggiori espressi dalle imprese per il futuro sono nei confronti dei:

1) sistemi ICT con soluzioni di sicurezza informatica, con valore medio massimo 1,90;

2) sistemi ICT ERP e di Customer Relationship Management (CRM), con valore medio 1,85 a pari merito;

3) sistemi ICT di Business Intelligence per l’analisi dei dati, con valore medio 1,81;

24

4) sistemi ICT con soluzioni server farm interna, con valore medio 1,80

La classifica è confermata per due sistemi (Sicurezza informatica e ERP), rispettivamente al primo e al terzo posto nella classifica della situazione al presente. Per il resto si registra un cambiamento: sono valorizzati due sistemi che presidiano rispettivamente le relazioni con il mercato (Customer Relationship Management CRM) e quelle funzionali alla presa delle decisioni della Direzione aziendale, sia interne che esterne (Business Intelligence per l’analisi dei dati).

Lo scarto tra la situazione presente e quella futura, consente di interpretare in modo completo la classifica precedente. I sistemi importanti al presente (Sicurezza informatica, ERP, Server farm) presentano gli scarti minimi, alcuni dei quali negativi,(rispettivamente –0,08, 0,03 e -0,03). Ciò significa la diminuzione dell’investimento (più accentuato quando lo scarto è negativo), mentre è confermato il livello dell’ investimento per i tre sistemi, che rimane primario. Per contro i sistemi di Customer Relationship Management e di Business Intelligence per l’analisi dei dati presentano gli scarti o variazioni massimi, (rispettivamente +0,76 e + 0,45), a conferma della attenzione ad essi riservata dalle imprese per il prossimo futuro.

Gli interessi minori espressi dalle imprese per il futuro sono nei confronti dei:

1) sistemi ICT di telelavoro e presenza remota, con valore medio 0,71;

2) sistemi ICT reti di sensori, con valore medio 0,21;

3) sistemi ICT interfacce naturali, con valore medio 0,19;

4) sistemi ICT augmented reality e biometrici di identificazione, con valore medio minimi a pari merito 0,14.

La classifica dei sistemi per i quali le imprese reggiane esprimono investimenti minori non cambia nelle due situazioni, presente e futuro. Gli scarti indicano che un’attenzione maggiore rispetto alla situazione presente è indicata per i sistemi di telelavoro e presenza remota (+0,19) e di augmented reality (+ 0,12).

VI. INVESTIMENTI PRESENTI E FUTURI VERSO I SISTEMI ICT: L’ANALISI DEL CAMBIAMENTO

L’aspetto peculiare dell’indagine è l’analisi dinamica di come gli investimenti e dli interessi espressi dalle imprese reggiane nei confronti dei sistemi ICT cambiano nella situazione futura rispetto a quella presente. La figura 10 riporta l’incremento (o il decremento) dell’investimento derivanti dal confronto temporale espresso dalle imprese.

Due sistemi registrano la diminuzione dell’investimento nel futuro: server farm interna (-0,06, tavola 5) e sicurezza informatica (-0,08, tavola 5). Si ricorda che si tratta di una variazione, mentre il livello di importanza dell’interesse verso i due sistemi, (in particolare per quello della sicurezza informatica) rimane alto anche per il futuro, (come si è annotato nel paragrafo precedente). Le imprese hanno maturato una consolidata esperienza su di essi. L’entità dello scarto consente di affermare che si registra il consolidamento dell’altissima attenzione dedicata sin qui dalle imprese a questi due sistemi, ineludibili e pervasivi nella gestione aziendale.

I due sistemi che registrano le variazioni maggiori sono, (in ordine decrescente) le apps per il business (0,83) e il Customer Relationship Management (0,76), a conferma che le imprese percepiscono il contributo che le tecnologie informatiche possono fornire per mantenere e aumentare la competitività futura. L’affermazione è ulteriormente verificata dalle due variazioni successive, (da segnalare per la loro

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grandezza) che si riferiscono a: i sistemi di Business Process e Workflow Management (0,68) e l’e-commerce (0,66). In altri termini tre delle prime quattro variazioni di interesse per il futuro riguardano sistemi ICT che presidiano le relazioni con il mercato e con i clienti.

Figura 11. La variazione dell’interesse espresso dal presente al futuro per i singoli sistemi ICT

Fonte: elaborazione dati indagine

VII. LA NECESSITÀ DI APPROFONDIMENTO DELLA CONOSCENZA DEI SISTEMI ICT

La figura 12 e la tavola 11 riportano la necessità di approfondimento della conoscenza dei singoli sistemi ICT da parte delle imprese, espressa dal numero delle risposte in termini percentuali. Figura 12. La volontà di approfondimento (in percentuale) per i singoli sistemi ICT

Fonte: elaborazione dati indagine

L’analisi consente di individuare i bisogni cognitivi delle imprese nei confronti dei sistemi ICT. L’indicazione che ne scaturisce è preziosa perché consentirebbe di intervenire con i mezzi adeguati al fine di accelerare

-0,05 0,00 0,05 0,10 0,15 0,20 0,25 0,30

INCREMENTO DI INVESTIMENTO

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30%

1.1) sistemi di gestione magazzino 1.2) sistemi di digitalizzazione e dematerializzazione

1.3) sistemi sensoriali e RFID 1.4) sistemi di ERP

1.5) business process e workflow management 1.6) business intelligence per analisi dei dati

1.7) crm 1.8) sistemi di gestione qualità

2.1) sistemi biometrici di identificazione 2.2) sistemi di videosorveglianza

2.3) rete intranet aziendale 2.4) server farm interna

2.5) soluzioni cloud per lo storage e applicazione 2.6) soluzioni di sicurezza informatica

2.7) sistemi mobile (tablet e smartphone per la produzione) 2.8) reti internet veloci su fibra

3.1) sistemi di e-commerce 3.2) sistemi di augmented reality

3.3) sistemi di knowledge management e gestione documentale 3.4) apps per il business

4.1) reti di sensori 4.2) sistemi di interfacce naturali (speech recognition, video recognition)

4.3) sistemi di interazione virtuale 4.4) sistemi di telelavoro e presenza remota

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le decisioni circa la loro adozione e quindi di ridurre il gap tecnologico rispetto alle imprese leader sul mercato globale (richiamato nel primo paragrafo). Tavola 11. La necessità di approfondimento della conoscenza dei sistemi ICT SISTEMI ICT N. RISPOSTE IMPRESE

VALORI % Soluzioni per la gestione aziendale

• sistemi di gestione magazzino 13% • sistemi di digitalizzazione e dematerializzazione 17% • sistemi sensoriali e RFID 24% • sistemi di ERP 4% • business Process e Workflow Management 7% • business intelligence per analisi dei dati 9% • crm 15% • sistemi di gestione qualità 11%

Soluzioni per la gestione infrastrutture • sistemi biometrici di identificazione 13% • sistemi di videosorveglianza 15% • rete intranet aziendale 4% • server farm interna 2% • soluzioni cloud per lo storage e applicazione 20% • soluzioni di sicurezza informatica 0% • sistemi mobile (tablet e smartphone per la produzione) 11% • reti internet veloci su fibra 15%

Soluzioni per la comunicazione interna ed esterna • sistemi di e-commerce 17% • sistemi di augmented reality 17% • sistemi di knowledge management e gestione documentale 20% • apps per il business 26%

Soluzioni personalizzate per l'azienda • reti di sensori 7% • sistemi di interfacce naturali (speech recognition, video recognition) 11% • sistemi di interazione virtuale 11% • sistemi di telelavoro e presenza remota 26%

Fonte: elaborazione dati indagine

La graduatoria degli approfondimenti circa la conoscenza dei sistemi ICT espressa dalle imprese ,(indicata dalla figura 11 e dalla tavola 6) è la seguente:

1. sistemi di telelavoro e presenza remota e apps per il business, con il 26% delle richieste, a pari merito;

2. sistemi sensoriali e RFID, con il 24% delle richieste; 3. sistemi di knowledge management e gestione documentale e cloud per lo storage e applicazione,

con il 20% delle richieste, a pari merito; 4. sistemi di e-commerce e di augmented reality, con il 17% delle richieste, a pari merito.

La necessità di approfondire la conoscenza dei sistemi ICT si può spiegare a seconda delle specifiche barriere cognitive che il loro utilizzo implica per la singola impresa. La tavola 12 propone una tipologia delle possibili barriere cognitive, derivante dall’approccio interdisciplinare con il quale sono interpretati i risultati dell’indagine.

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Tavola 12. L e barriere cognitive che determinano l’ approfondimento della conoscenza dei sistemi ICT BARRIERE COGNITIVE SISTEMI ICT OSTACOLATI DALLA BARRIERA Novità del sistema ICT sul mercato apps per il business, cloud per lo storage e

applicazione Riorganizzazione delle relazioni di lavoro e dell’organizzazione aziendale

telelavoro e presenza remota, knowledge management e gestione documentale, Business Process e Workflow Management, Customer relationship Management (CRM), Business intelligence, Controllo qualità

Innovazione di processo, del magazzino della relazione con il cliente e della logistica

sistemi sensoriali e RFID, e-commerce

Complessità tecnologica augmented reality Fonte: elaborazione originale

VIII. L’OPINIONE DELLE IMPRESE ICT

L’opinione espresse dalle imprese ICT, per le quali l’informatica costituisce l’attività principale (il core business), dato che progettano, producono, personalizzano o rivendono strumenti, servizi ed applicazioni informatiche, merita una considerazione distinta e specifica.

La loro opinione è duplice, sia come imprese consumatrici di soluzioni e tecnologie ICT, sia come imprese produttrici. Nella prospettiva tecnologica, si tratta di imprese più esperte e consapevoli. Potenzialmente, hanno una visione più completa del panorama (presente e futuro), pur essendo orientate al loro specifico settore di produzione.

Figura 13. L’investimento presente e futuro per le tecnologie ICT , la prospetttiva delle imprese Informatiche

Fonte: elaborazione dati indagine

0 1 2 3 4 5

1) gestione aziendale

1.2) sistemi di digitalizzazione e dematerializzazione

1.4) sistemi di ERP

1.6) business intelligence per analisi dei dati

1.8) sistemi di gestione qualità

2.1) sistemi biometrici di identificazione

2.3) rete intranet aziendale

2.5) soluzioni cloud per lo storage e applicazione

2.7) sistemi mobile (tablet e smartphone per la produzione)

3) soluzioni per la comunicazione interna ed esterna

3.2) sistemi di augmented reality

3.4) apps per il business

4.1) reti di sensori

4.3) sistemi di interazione virtuale

futuro

presente

AZIEND E ICT

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La figura 13 riporta l’ investimento (presente e futuro) delle imprese ICT per i diversi settori economici. Il valore in ascissa misura l’ investimento (da 0, pari a nessun investimento, a 5, investimento molto alto). Come si nota le imprese sono interessate nel presente e nel futuro a software gestionali (come il CRM) , alle reti aziendali, alle apps e ai sistemi mobili, che sono non solo necessari per la loro gestione, ma anche oggetto della produzione dei servizi collegati.

Si riporta infine la differenza tra l’investimento medio presente e futuro delle imprese ICT (13 su 46) rispetto alle altre 33 imprese non ICT coinvolte nell’indagine.

I grafici della Figura 14 mostrano spunti di necessario approfondimento: il confronto degli istogrammi delle aziende ICT rispetto a quelli delle altre imprese, spesso controverte l’ analisi svolta in precedenza.

Le imprese informatiche in quanto aziende di servizio, si distinguono per: l’assenza del magazzino; il numero mediamente basso di addetti; la proposta di un’offerta personalizzata. Sono tutte dotate di software gestionale: ciò spiega il loro interesse al riguardo, che risulta basso per la sua applicazione, ma elevato per l’ eventuale produzione e proposta al mercato.

Figura 14. L’investimento presente e futuro per aziende ICT vs. aziende non ICT

Fonte: elaborazione dati indagine

0

0,5

1

1,5

2

2,5

3

0

0,5

1

1,5

2

2,5

aziende ICT (presente)

aziende non ICT (presente)

aziende ICT (futuro)

aziende non ICT (futuro)

29

La figura 14 indica che le imprese ICT hanno la ridotta necessità di investimenti (presenti e futuri) per le tecnologie qui definite tradizionali come i sistemi di: gestione magazzino, ERP, gestione della qualità, server farm e videosorveglianza.

Per contro esiste un forte interesse espresso nei confronti delle tecnologie emergenti (le soluzioni cloud, i sistemi di business intelligence, mobile e le apps per il business), che rappresentano il futuro delle tecnologie dell’ICT per le imprese manifatturiere. Il ruolo di produttore delle imprese ICT spiega il grande interesse (superiore alla media), da esse espresso in merito. Tale consapevolezza non è risultata sempre chiara per le altre imprese manifatturiere.

Le imprese del settore ICT sono:

• molto orientate a considerare (soprattutto per il futuro) le nuove soluzioni (e il software da produrre) per la fabbrica intelligente e per la produzione industriale (reti di sensori, augmented reality, interfacce naturali etc), anche se non di impiego immediato;

• inclini a valutare le potenzialità di forme di gestione del telelavoro, della presenza remota , dei sistemi di tele-conferenza, di crowdsourcing e dei servizi di lavoro collettivo e sociale.

Tavola 13. Valori di interesse presente e futuro delle aziende ICT, aziende Non ICT e tutte le aziende medie coinvolte nell’indagine (0 nessun interesse 3 valore massimo)

Fonte: elaborazione dati indagine

ICT (presente)

non ICT (presente)

aziende ICT (futuro)

aziende non ICT (futuro)

tutte le aziende (presente)

tutte le aziend e (futuro)

1) gestione aziendale

1.1) s i s temi di gestione magazzino 0,75 1,81 0,75 1,92 1,51 1,59

1.2) s i s temi di digi ta l i zzazione e demateria l i zzazione 1,08 1,12 1,64 1,55 1,11 1,57

1.3) s i s temi sensoria l i e RFID 0,46 0,38 0,50 0,57 0,40 0,55

1.4) s i s temi di ERP 1,38 1,99 1,45 2,01 1,82 1,85

1.5) bus iness process e workflow management 1,33 0,87 1,75 1,66 1,00 1,68

1.6) bus iness intel l igence per anal i s i dei dati 1,70 1,22 2,25 1,64 1,36 1,81

1.7) crm 1,92 0,76 2,45 1,62 1,09 1,85

1.8) s i s temi di gestione qual i tà 1,00 1,21 1,40 1,74 1,15 1,64

2) gestione infrastrutture 0,00

2.1) s i s temi biometrici di identi ficazione 0,33 0,06 0,25 0,10 0,14 0,14

2.2) s i s temi di videosorvegl ianza 0,58 1,07 0,56 1,10 0,93 0,94

2.3) rete intranet aziendale 2,08 1,49 2,33 1,73 1,66 1,90

2.4) server farm interna 1,50 2,01 1,45 1,94 1,86 1,80

2.5) soluzioni cloud per lo s torage e appl icazione 2,08 0,22 2,36 0,84 0,75 1,27

2.6) soluzioni di s icurezza informatica 2,25 1,87 2,17 1,80 1,98 1,90

2.7) s i s temi mobi le (tablet e smartphone per la produzione) 1,92 0,77 2,45 1,37 1,09 1,68

2.8) reti internet veloci su fibra 1,50 1,12 2,11 1,44 1,23 1,63

3) soluzioni per la comunicazione interna ed esterna

3.1) s i s temi di e-commerce 1,00 0,87 1,80 1,48 0,91 1,57

3.2) s i s temi di augmented rea l i ty 0,42 0,03 0,60 0,13 0,14 0,26

3.3) s i s temi di knowledge management e gestione documenta le 1,42 0,97 1,67 1,37 1,09 1,45

3.4) apps per i l bus iness 1,50 0,38 2,30 1,23 0,70 1,53

4) soluzioni personal i zzate per l 'azienda

4.1) reti di sensori 0,42 0,13 0,40 0,17 0,21 0,24

4.2) s i s temi di interfacce natura l i (speech recognition, video recognit 0,42 0,10 0,44 0,13 0,19 0,22

4.3) s i s temi di interazione vi rtua le 0,42 0,19 0,50 0,23 0,26 0,31

4.4) s i s temi di telelavoro e presenza remota 1,33 0,47 1,56 0,65 0,71 0,90

NUMERO AZIENDE 13 33 46 13 33 46

30

NOTA: le tabelle ed i grafici elaborati mediano i dati ricevuti dalle aziende e suppongono equivalente la non risposta al valore 0 di non investimento. Per questo motivo considerando, come detto nella prima parte del documento il 30% circa di non risposte, occorre valutare i dati in modo più pessimistico di quanto non sia l’interesse effettivo dimostrato dalle aziende.

XI. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

In sintesi i risultati dell’indagine indicano che le imprese reggiane al presente utilizzano sistemi ICT che si basano prevalentemente sulle tecnologie tradizionali nei confronti delle quali hanno maturato un’esperienza consolidata (sicurezza informatica, ERP, Server farm interna). Per il futuro, la tavola 14 riporta le tre graduatorie dei sistemi ICT che si riferiscono rispettivamente a: il livello di importanza dell’investimento (si veda la tavola 4); la sua variazione dalla situazione presente a quella futura (si veda la tavola 10); la necessità di approfondire la conoscenza del singolo sistema (si veda la tavola 11). Tavola 14. Livello e variazione interesse e necessità di approfondimento dei sistemi ICT per il futuro SISTEMI ICT LIVELLO IMPORTANZA

DELL’INVESTIMENTO NEL FUTURO

VARIAZIONE/SCARTO DELL’INVESTIMENTO PRESENTE /FUTURO

NECESSITA’ DI APPROFONDIMENTO CONOSCENZA

sicurezza informatica 1 ERP 2 (pari merito) customer relationship MGTM 2 (pari merito) business intelligence 3 server farm interna 4 apps per il business 1 customer relationship MGTM 2 business Process e work MGTM 3 e-commerce 4 apps per il business 1 (pari merito) telelavoro e presenza remota e 1 (apri merito) sistemi sensoriali e RFID 2 knowledge management e gestione documentale

3 (pari merito)

cloud per lo storage e applicazione

3 (pari merito)

e-commerce 4 (pari merito) augmented reality, 4 (pari merito) Fonte: elaborazione originale La tabella è di ausilio per raccomandare gli interventi auspicati, derivanti dall’analisi dei risultati. Il primo intervento auspicabile è quello di ovviare ai limiti dell’indagine, sottolineati nell’introduzione, attraverso l’effettuazione di una ricerca successiva che, in base alla esperienza acquisita, si doti di un’adeguata progettazione del questionario e una base più ampia del campione delle imprese. Al riguardo si evidenzia la assenza delle imprese di servizi, con l’eccezione delle imprese ICT.

31

I risultati dell’indagine auspicata potrebbero rappresentare la prova generale per l’avvio del progetto sull’Osservatorio regionale sulle imprese ICT che il Centro Interdipartimentale SOFTECH-ICT dell’ateneo presenterà in autunno alle imprese e alle loro rappresentanze datoriali. L’ulteriore intervento auspicato è costituito da una serie di iniziative di informazione, formazione testimonianze aziendali di successo, condivisione delle esperienze interdisciplinari, sui sistemi ICT e sulle loro applicazioni nella gestione aziendale. Al riguardo la tavola 14 fornisce una prima indicazione sulle iniziative più urgenti. Esse potrebbero riguardare i sistemi ICT che compaiono in almeno due delle tre colonne:

• il sistema ICT di customer relationship MGTM occupa il secondo posto in graduatoria sia per il livello che per l’aumento dell’ interesse futuro, rispetto alla situazione presente;

• il sistemi ICT di apps per il business occupa il primo posto in graduatoria sia per l’aumento dell’interesse in futuro rispetto alla situazione presente, sia per la necessità di approfondimento nel futuro;

• il sistema ICT di e-commerce occupa il quarto posto in graduatoria sia per l’aumento dell’interesse sia per la necessità di approfondimento nel futuro.

L’indicazione proposta evidenzia che si tratta di sistemi ICT che consentono di presidiare le relazioni con i clienti (esistenti e potenziali) e quindi di ausilio per mantenere e migliorare la competitività sui mercati. Ovviamente tutti i sistemi riportati nelle tre colonne, che compaiono in una sola delle tre classifiche, meritano di essere oggetto di divulgazione e di formazione, come ad esempio quello relativo alla Business intelligence per la sua pervasività nella gestione aziendale. Circa il taglio delle iniziative di informazione e di formazione si rimanda alla tavola 12 che presenta una prima indicazione, da approfondire, sulle barriere cognitive che ostacolano l’applicazione dei singoli sistemi ICT nella gestione aziendale Per concludere si può affermare che per il prossimo futuro le imprese reggiane mostrano di perseguire un sostenibile bilanciamento tra le opportunità e i vincoli tecnologici e dei mercati nei quali competono. L’obiettivo è oggettivamente complesso perché le compatibilità tra le due dimensioni non sono date, ma costituiscono il risultato di un processo di razionalizzazione delle esperienze e della ricerca interne, che può e deve essere sostenuto anche dalle iniziative auspicate.

RINGRAZIAMENTI

Il lavoro di analisi è stato realizzato con il contributo della CCIAA di Reggio Emilia, che si ringrazia per il supporto.Si ringraziano altresì le aziende coinvolte nell’indagine per la loro collaborazione.

RIFERIMENTI [1] Piattaforma ICT E DESIGN: http://www.aster.it/tiki-index.php?page=IctDesign [2] Rete ad alta tecnologia dell’Emilia Romagna : http://www.aster.it/tiki-index.php?page=LaRete [3] Il Centro Softech-ICT: http://www.softech.unimore.it [4] “La pervasività dell’ICT” a cura di Aster ER Aprile 2012: e’ disponibile in versione pdf al link www.aster.it/tiki-download_file.php?fileId=65 [5] A. Milory “ICT 2012 Outlook: the end of business as you know it” 21 Dec 2011 APAC Frost&Sullivan [6] “Le aziende IT in Emilia Romagna: un contributo per l’innovazione in Regione” Atti del Convegno 24 gennaio 2012, Modena http://www.microsoft.com/business/it-it/community/pagine/innovazione-sviluppo.aspx

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ALLEGATO 1 il questionario

ALLEGATO 2

Aziende coinvolte nell’indagine (ordinate per numero di dipendenti)

33

settore dime descrizionemetalmeccanico 1255 produzione macchine agricole

meta lmeccanico 742 Svi luppo, costruzione e vendita di componenti e s i s temi oleodinamici ed elettronici per equipaggiamenti mobi l i

meta lmeccanico 669 Macchine agricole e industria l i - Produzione e commercia l i zzazione di trasmiss ioni meccaniche

metalmeccanico 467 Lavorazione e produzione meccaniche di componenti oleodinamici

meta lmeccanico 408 Produzione macchinari per giardinaggio e industria boschiva

meta lmeccanico 401 Sis temi elettronici di s icurezza per veicol i

meta lmeccanico 389 Trasporto merci su s trada

metalmeccanico 358 Pompe ad a l ta press ione

al imentare 278 produzione varia lattiero casearia

commercio 216 Commercio ingrosso e dettagl io termo idraul ica , condizionamento, ferro, edi l i zia , ferramenta, arredo bagno

al imentare 196 produzione e commercia l i zzazione di prodotti da forno

metalmeccanico 169 Produzione pompe e idropul i trici

chimico 141 Produzione e commercio s tucchi , mastici , abras ivi e vernici

meta lmeccanico 136 Costruzione macchine per manutenzione ed armamento ferroviario

meta lmeccanico 133 Produzione prodotti elettroacustici per telecomunicazione

metalmeccanico 96 Produzione ingranaggi - organi di trasmiss ione

metalmeccanico 82 ricambi per motoseghe e decespugl iatori , accessori per macchine da i rrorazione e diserbo, accessori per idropul i trici

gomma plastica 76 Stampaggio materie plastiche

al imentare 70 Lavorazione e confezionamento formaggi a pasta dura porzionati e s tagionati per supermercati

commercio 58 Vendita e ass is tenza macchine fotocopiatrici - articol i per ufficio in genere

meta lmeccanico 55 Commercio ricambi ed accessori per macchine usate nel l 'agricol tura , nel settore foresta le e nel giardinaggio

ceramico 50 Produzione di pavimenti e rivestimenti in ceramica e gres porcel lanato.

gomma plastica 50 [va lore dimens ione non noto]

meta lmeccanico 50 Tubi e barre cromate in accia io per oleodinamica e pneumatica

Ict 47 Real i zzazione e manutenzione prodotti informatici per banche e aziende

gomma plastica 42 stampaggio materia le termoplastico

meta lmeccanico 40 vendita di ricambi ed accessori per trattori agricol i , macchine agricole, macchine industria l i e movimento terra

Ict 34 Consulenza informatica e produzione s i s temi informativi

gomma plastica 29 Progettazione e produzione di s i s temi e componenti per l 'automazione fless ibi le e per la s icurezza del le macchine

metalmeccanico 28 Componentis tica per macchine agricole

a l imentare 27 produzione vini

a l imentare 27 Commercia l i zzazione integratori a l imentari

Ict 26 Svi luppo di appl icazioni software per la gestione integrata del la Qual i tà

Ict 22 Svi luppo di soluzioni software per banche e imprese

Ict 20 Engineering (in particolare dei s i s temi di interazione uomo-macchina), svi luppo software e hardware

Ict 16 Sis temi informativi vari - comunicazione interna/esterna e web

al imentare 14 produzione e conservazione formaggi

a l imentare 12 Confezionamento concentrato pomodoro

Ict 10 Produzione, formazione e vendita di servizi informatici e del la comunicazione in genere

Ict 6 Dispos i tivi mobi le: Cel lulari , pa lmari , smartphone

Ict 5 grafica e i l lus trazione, video

Ict 5 formazione e marketing

Ict 5 studio commercia l i s ti associati

meta lmeccanico 5 Sis temi di Ri levamento Strumentazione per la Regolazione di Process i Industria l i e Componenti per l 'automazione

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