I REQUISITI DI SICUREZZA DELLE BACCHIATRICI...Gli organi di comando devo-no essere predisposti in...

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I REQUISITI DI SICUREZZA DELLE BACCHIATRICI “Documento redatto nell’ambito delle attività previste dall’Intesa ENAMA-ISPESL del 6 ottobre 2000” Roma, giugno 2003 Sicurezza delle macchine agricole valutazione dei rischi e individuazione delle soluzioni - Linee guida n. 7

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I REQUISITI DI SICUREZZADELLE BACCHIATRICI

“Documento redatto nell’ambito delle attività previstedall’Intesa ENAMA-ISPESL del 6 ottobre 2000”

Roma, giugno 2003

Sicurezza delle macchine agricolevalutazione dei rischi e individuazione

delle soluzioni - Linee guida n. 7

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Le presenti linee guida fanno parte della collana “Sicurezza delle macchineagricole” messa a punto dall’ENAMA (Ente Nazionale per la Meccanizzazione Agricola)per fornire ai tecnici del settore un efficace strumento di lavoro per la valutazione deirischi relativi alle bacchiatrici.

Le linee guida potranno essere soggette ad aggiornamenti in relazione all’evoluzionenormativa del settore.

E’ stata approvata dai Soci dell’ENAMA:ASSOCAP (Associazione Nazionale dei Consorzi Agrari)CIA (Confederazione Italiana Agricoltori)COLDIRETTI (Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti)CONFAGRICOLTURA (Confederazione Generale Agricoltura)UNACMA (Unione Nazionale Commercianti Macchine Agricole)UNACOMA (Unione Nazionale Costruttori Macchine Agricole)UNIMA (Unione Nazionale Imprese Meccanizzazione Agricola)

nonché dai Membri del Consiglio Direttivo dell’ENAMA nel quale sono rappresentati anche:MIPAF (Ministero delle Politiche Agricole e Forestali)Regioni e Provincie AutonomeISMA (Istituto Sperimentale per la Meccanizzazione Agricola)

Inoltre, hanno fornito il loro contributo:IMAMOTER–CNR (Istituto per le Macchine Agricole e Movimento Terra -

Consiglio Nazionale delle Ricerche)ISPESL (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del

Lavoro)CUNA (Commissione Tecnica di Unificazione nell’Autoveicolo)

Realizzatocon il contributo del

Ministero delle Politiche Agricole e Forestali

1a EDIZIONE: giugno 2003

Foto in copertina: Archivio fotografico UNACOMA-COMAMOTER

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INDICE

PREMESSA pagina 4

A - NOTIZIE GENERALI 4

B - DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO 5

1. Moto-bacchiatrici 5

2. Bacchiatrici pneumatiche ed idrauliche 6

C - OPERAZIONI DA COMPIERE E ANALISI DEI RISCHI 7

1. Preparazione della macchina 7

2. Regolazioni 11

3. Impiego 12

4. Pulizia e manutenzione 17

D - ANNOTAZIONI TECNICHE GENERALI 18

1.1 Marcatura CE 18

1.2 Targhetta di identificazione 18

1.3 Pittogrammi 18

1.4 Manuale di istruzioni 18

1.5 Dichiarazione CE di conformità 19

2. Certificazione volontaria ENAMA 20

E - NORMATIVE DI RIFERIMENTO 21

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Il documento contiene le linee guida relative ai requisiti di sicurezza a cui sonosoggette le moto-bacchiatrici e le bacchiatici ad azionamento pneumatico o idraulico,e la documentazione e le informazioni tecniche che devono accompagnarle.

Tali informazioni possono essere diverse per le bacchiatrici immesse sul mercatoprima o dopo il 21.9.1996, data di entrata in vigore del DPR 459/96 che recepisce ledirettive CEE 89/392, 91/368, 93/44, 93/68 (sostituite dalla direttiva 98/37/CE, nonancora recepita in Italia)1. Nelle tabelle contenenti l’analisi dei rischi e le possibili so-luzioni è riportata in rosso la normativa di riferimento per le macchine immesse sulmercato antecedentemente al 21.09.96. Per le restanti macchine occorre general-mente considerare la tabella nella sua interezza.

In commercio sono reperibili diverse tipologie di bacchiatrici che per semplicitàvengono raggruppate in due grandi categorie:

- meccaniche;- semimeccaniche.Le prime, per essere utilizzate, devono essere collegate ad altre macchine (trattri-

ci dotate di braccio elevatore); il loro impiego è consigliato soprattutto in terreni pocoimpervi ed in coltivazioni regolari che consentono il movimento alle trattrici.

Le seconde, oggetto del presente opuscolo, possono essere di due tipi:- moto-bacchiatrici, dotate di motore proprio (fig. 1);- bacchiatrici pneumatiche o idrauliche, rispettivamente azionate da un meccani-

smo funzionante ad aria compressa fornita da un compressore esterno e da un siste-ma idraulico azionato da una pompa (fig. 2).

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PREMESSA

A - NOTIZIE GENERALI

1 Si ricorda che le citate direttive sono entrate in vigore il 01.01.1995; pertanto, è possibile ritenereche da tale data fino al 21.09.1996, data di recepimento in Italia delle stesse direttive, possono esserestate immesse sul mercato macchine agricole marcate CE e macchine conformi al DPR 547/55.

Fig. 1 - Moto-bacchiatrice. Fig. 2 - Bacchiatrice pneumatica.

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1. Moto-bacchiatrici

Le moto-bacchiatrici sono strumenti versatili che consentono all’operatore di lavo-rare in completa autonomia, senza l’utilizzo di compressori o trattrici.

La macchina si compone essenzialmente delle seguenti parti:- motore a due tempi, alimentato con miscela benzina-olio, di cilindrata general-

mente compresa tra 18 e 50 cm3, del tutto simile a quello impiegato per i decespu-gliatori; può anche essere del tipo spalleggiato (fig. 3);

- gruppo di avviamento (interruttore avvio-spegnimento, fermo acceleratore, levadi bloccaggio acceleratore e leva acceleratore), mediante il quale la potenza di battitopuò essere regolata in base alle esigenze (fig. 4);

- imbracatura di sostegno dotata di sistema di sgancio rapido (fig. 5);

- sistema di frizione automatico, che entra in funzione per evitare danni all’attrez-zatura quando i rastrelli rimangono impigliati tra i rami;

- asta di lunghezza variabile (1,5-2,00 m) con impugnatura ergonomica (fig. 6);- organo bacchiatore (fig. 7).

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B - DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO

Fig. 3 - Motore di moto-bacchiatrice: A, mo-tore a due tempi spalleggiato dotato di pro-lunga flessibile; B, motore a due tempi so-speso.

Fig. 4 - Gruppo avviamento. Fig. 5 - Cinghia per l’imbracatura.

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2. Bacchiatrici pneumatiche ed idrauliche

Le bacchiatrici pneumatiche sono costituite da:- compressore: può avere più uscite d’aria per far funzionare contemporanea-

mente più strumenti;- tubo, che consente all’operatore di lavorare anche a distanza dal compressore,

quindi con maggiore praticità e ridotta esposizione al rumore;- avvolgitore di tubo (fig. 8);- asta di prolunga (fig. 9), fissa o telescopica, generalmente in alluminio o in ve-

tro-resina, che consente di raggiungere altezze da terra fino a 5 m senza utilizzo del-la scala;

- organo bacchiatore (fig. 10).

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Fig. 6 - Asta di prolunga. Fig. 7 - Organo bacchiatore.

Fig. 8 - Avvolgitore. Fig. 9 - Esempio di asta fissa e telescopica.

Fig. 10 - Organo bacchiatore di bacchiatricepneumatica.

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Per un buon funzionamento e una maggiore durata delle parti meccaniche, è ne-cessario che le stesse siano lubrificate di continuo attraverso sistemi automatici di lu-brificazione presenti, solitamente, o sulle aste di prolunga o sugli organi bacchiatori.

Nei modelli a funzionamento idraulico, la sostanziale differenza consiste nellapresenza di una pompa, al posto del compressore, azionata da un motore proprio op-pure dal motore della trattrice. Essa attiva un circuito idraulico che conferisce all’oliole pressioni di esercizio richieste per l’azionamento dei pettini vibranti.

Le operazioni che devono essere compiute nell’utilizzazione della macchina ri-guardano le fasi qui di seguito riportate per le quali saranno individuati rischi e relati-ve misure preventive:

1. preparazione della macchina;2. regolazioni;3. impiego;4. pulizia e manutenzione.

1. Preparazione della macchina

Le bacchiatrici per essere utilizzate devono essere collegate al dispositivo d’azio-namento (meccanico, pneumatico o idraulico).

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C - OPERAZIONI DA COMPIERE E ANALISI DEI RISCHI

Rischi Normativa Soluzioni

DPR 547/55 art. 77

UNI EN 292-2:1992punti 3.2 e 3.6.6

Schiacciamento e cesoia-mento.

I comandi di messa in motodelle macchine devono es-sere collocati in modo daevitare avviamenti o innestiaccidentali o essere provvi-sti di dispositivi atti a conse-guire lo stesso scopo.

Gli organi di comando devo-no essere predisposti in mo-do che la loro disposizione,corsa e resistenza all’azio-namento siano compatibilicon l’azione da svolgere, te-nendo conto dei principi er-gonomici. Si deve tener con-to degli obblighi dovuti all’u-so necessario o prevedibiledi mezzi personali di prote-zione quali guanti. Ciò si ot-tiene: aumentando lo spaziominimo tra gli organi in mo-

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Rischi Normativa Soluzioni

DPR 547/55 art. 76

DPR 459/96 punto 1.2.2

UNI EN 3767-1-5:1998

DPR 459/96punti 1.2.3 e 2.2

UNI EN 292-2:1992punto 3.8

UNI EN 982:1997

UNI EN 983:1997

Pericoli derivanti da fluidi inpressione.

vimento ovvero riducendotale spazio in modo che nes-suna parte del corpo possaentrarvi; limitando la forza diattuazione ad un valore suf-ficientemente basso in modoche l’elemento consideratonon generi alcun pericolo dinatura meccanica.

Ogni macchina deve averegli organi di comando per lamessa in moto e l’arrestoben riconoscibili e a facileportata del lavoratore.

I dispositivi di comando de-vono essere: chiaramentevisibili, individuabili ed even-tualmente contrassegnati dauna marcatura adatta; di-sposti in modo da garantireuna manovra sicura, univo-ca e rapida; progettati in mo-do tale che il movimento deldispositivo di comando siacoerente con l’azione di co-mando; situati fuori dalle zo-ne pericolose.

L’avviamento di una macchi-na deve essere possibilesoltanto con una azione vo-lontaria su un dispositivo dicomando previsto a tal fine.

Deve essere progettata, co-struita ed equipaggiata inmodo tale da sopprimere i ri-schi dovuti all’avviamento in-tempestivo e/o al suo man-tenimento in funzione dopoche l’operatore ha abbando-nato i messi di presa.

Gli impianti pneumatici edidraulici della macchina de-vono essere progettati inmodo che: nei circuiti nonsia possibile superare lapressione massima consen-

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Rischi Normativa Soluzioni

DLgs 626/94 titolo VMovimentazione manualedei carichi (bacchiatrici conmotore spalleggiato).

tita; non possa insorgere al-cun pericolo causato da unaperdita e abbassamento dipressione, o perdita di de-pressione; nessun getto pe-ricoloso di fluido possa es-sere provocato da rotture oguasti dei componenti; i reci-pienti d’aria, serbatoi d’ariasotto pressione o recipientianaloghi (come gli accumu-latori idro-pneumatici) sianoconformi alle rispettive rego-le di progettazione; tutti glielementi dell ’ impianto, eparticolarmente le tubazionirigide e flessibili, siano pro-tetti contro gli effetti esternidannosi; per quanto possibi-le sia automaticamente sca-ricata la pressione dai ser-batoi e recipienti simili (co-me gli accumulatori idro-pneumatici) quando si isolala macchina dalla sua fontedi energia; tutti gli elementiche possono rimanere sottopressione dopo l’isolamentodella macchina dalla suafonte di energia siano dotatidi dispositivi di scarico chia-ramente identificati e di unatarghetta di avvertimentoche sottolinei la necessità discaricare la pressione daquesti elementi prima diqualsiasi intervento di mes-sa a punto o di manutenzio-ne della macchina.

La macchina deve essereprogettata in modo da evita-re o ridurre i rischi di lesionidorso-lombari dell’utilizzato-re. La macchina deve esse-re progettata per distribuireuniformemente il peso ri-spettivamente sulle spalle,sulla schiena e sulla vita del-l’operatore. E’ opportunoprevedere un’idonea imbra-

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Rischi Normativa Soluzioni

DPR 547/55 art. 55

EN 294:1992 prospetto 4

DPR 547/55 art. 240

DPR 459/96 punto 1.5.5

Contatto con organi di tra-smissione (bacchiatrici conmotore spalleggiato).

Ustioni (bacchiatrici con mo-tore spalleggiato).

catura a cinghia, per soppor-tare il telaio portato a spalla,regolabile in base alle di-mensioni dell’operatore.

La macchina deve esserecostruita in modo tale da as-sicurare che, quando vieneutilizzata secondo il suo im-piego previsto, l’operatore èprotetto dagli elementi di tra-smissione (quali: pulegge,alberi, ingranaggi, volani,ventole e anche cinghie ecatene di trasmissione).Montare carter e protezioniidonee.

Per le aperture, devono esse-re soddisfatti i requisiti del pro-spetto 4 della EN 294:1992.

Le pareti e le parti esternedei recipienti, serbatoi, va-sche, tubazioni, forni e por-te, che possono assumeretemperature pericolose pereffetto del calore delle mate-rie contenute o di quello del-l’ambiente interno, devonoessere efficacemente rivesti-te di materiale termicamenteisolante o protette contro ac-cidente.I lavoratori, se sono espostial rischio di ustioni, devonoessere provvisti e fare uso diidonei mezzi di protezioneindividuale.

Devono essere prese oppor-tune disposizioni per evitarequalsiasi pericolo di lesioni,per contatto o distanza, do-vute a pezzi o materiali atemperatura elevata.

Nel caso di bacchiatrici ad azionamento idraulico o pneumatico, dove rispettiva-mente la pompa o il generatore di aria compressa sono azionate dalla p.d.p. dellatrattrice tramite albero cardanico, occorre verificare i seguenti rischi:

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Rischi Normativa Soluzioni

DPR 547/55 artt. 41 e 44

DPR 459/96 All. 1punto 3.4.7

UNI EN 1152:1997

UNI EN 1553:2001

Impigliamento, trascinamen-to, avvolgimento a causa diprotezione incompleta del-l’albero cardanico.

Montare carter e protezioniidonee per tutta la lunghez-za dell’albero e dei giunticardanici.

I dispositivi di fissaggio e leprotezioni non devono pre-sentare rotture.

La protezione lato macchinadeve sovrapporsi alla prote-zione dell’albero cardanicoper almeno 50 mm.

La macchina deve essereprovvista di idonei punti diaggancio per il dispositivo ditrattenuta utilizzato per impe-dire la rotazione della prote-zione dell’albero cardanico.

2. Regolazioni

Le regolazioni, che possono essere attuate dopo la preparazione della macchinae durante l’impiego della stessa, devono essere effettuate nel rispetto delle indicazio-ni contenute nel manuale di istruzioni. Durante l’impiego, le bacchiatrici necessitanodi lubrificazione e dei rifornimenti di combustibile per quelle azionate a motore.

Rischi Normativa Soluzioni

DPR 547/55 artt. 354 e 369

DLgs 626/94

DPR 459/96 punto 1.5.13

DPR 547/55 art. 33

DLgs 626/94

Esposizione a gas di scari-co, vapori (motori spalleg-giati).

Incendio.

Nei lavori in cui si svolgonogas, vapori o fumi adottareprovvedimenti atti ad impe-dirne o ridurne, per quantopossibile, lo sviluppo e la dif-fusione.

La macchina deve essereprogettata, costruita e/oequipaggiata in modo taleda evitare i rischi dovuti aigas ecc..

Assicurarsi che non vi sianoperdite di carburante. Pulirel’ impugnatura da tutte leeventuali tracce di olio e/obenzina. Effettuare il riforni-mento lontano da qualsiasi

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3. Impiego

Nell’effettuare la bacchiatura l’operatore, verificata la corretta preparazione dellamacchina, deve indossare gli opportuni dispositivi di protezione individuale (DPI) edadottare appropriate procedure di lavoro. Per informazioni più approfondite riguardol’uso dei DPI si rimanda alla lettura dell’opuscolo ENAMA “La sicurezza delle Macchi-ne Agricole – Parte Generale”.

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Rischi Normativa Soluzioni

DPR 547/55 artt. 48 e 49Schiacciamento e cesoia-mento.

possibile fiamma, utilizzandoidonei recipienti dotati dibocchettoni anti - trabocco(fig. 11).

E’ vietato oliare o ingrassareo effettuare qualsiasi opera-zione di riparazione o regi-strazione sugli organi in mo-to delle macchine. Scollega-re la macchina dal dispositi-vo di azionamento. Utilizza-re i DPI.

Fig. 11 - Operazioni da non compiere per il corretto rifornimento.

Rischi Normativa Soluzioni

DPR 547/55 art. 47

DPR 459/96 punti 1.2.6,1.3.2, 1.3.7 e 2.2

Schiacciamento e cesoia-mento.

Non utilizzare la macchinasenza le protezioni di sicu-rezza.

L’interruzione dell’alimenta-zione di energia (oleodinami-ca o pneumatica) e la suariattivazione non deve creare

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2 Si ricorda che l’art. 11 è stato dapprima sostituito, titolo compreso, dall’art. 33, comma 13 delDLgs 19 settembre 1994 n. 626 e successivamente i commi 4 e 5 sono stati sostituiti dall’art. 16, com-ma 1 del DLgs 19 marzo 1996 n.242.

Rischi Normativa Soluzioni

DPR 547/55 artt. 112 e 377

DPR 459/96 punto 1.3.3

DPR 547/55artt. 112, 18 e 377

Traumi contusivi, escoriativi,fratturativi, abrasivi, lesionioculari (caduta e proiezionedi oggetti).

Scivolamento e caduta.

situazioni di pericolo qualel’avviamento intempestivo.

Gli elementi mobil i dellamacchina devono essereprogettati, costruiti e dispostiper evitare i rischi, oppure,se sussistono rischi, esseremuniti di protezioni o dispo-sitivi di protezione in modotale da prevenire qualsiasirischio di contatto che possaprovocare infortuni.

La macchina deve disporrein numero sufficiente dimezzi di presa e di manteni-mento correttamente dimen-sionati. Se le impugnaturenon possono essere abban-donate in tutta sicurezza, lemacchine devono esseremunite di organi di comandodi avviamento e/o arresto di-sposti in modo tale che l’o-peratore non debba abban-donare i mezzi di presa perazionarli.

Gli elementi della macchinanonché i loro organi di colle-gamento devono resistereagli sforzi cui devono esseresottoposti durante l’utilizzazio-ne prevista dal fabbricante.

Per evitare la caduta o laproiezione di rami durante illavoro stabilire adeguateprocedure. Utilizzare i DPI(casco, guanti, occhiali).

Indossare calzature di sicu-rezza. Utilizzare scale a nor-ma e rispettare le proceduredi sicurezza.

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Rischi Normativa Soluzioni

DPR 303/56 art. 24

DPR 547/55 art. 377

DLgs 626/94 titolo IV

DLgs 277/91 art. 40

DPR 459/96 punti 1.5.8,1.7.4 lettera f

UNI EN ISO 11201:1997

UNI EN ISO 3744:1997

DPR 303/56 art. 24

DPR 547/55 art. 377

Trauma acustico (in partico-lare con l’utilizzo di trattrice,motori spalleggiati).

Vibrazioni.

Nelle lavorazioni che produ-cono rumore devono adot-tarsi i provvedimenti consi-gliati dalla tecnica per dimi-nuirne l’intensità. Riduzionedel tempo di esposizione.Indossare gli appositi DPI.

Il datore di lavoro procedealla valutazione del rumoredurante il lavoro, al fine diidentificare i lavoratori espo-sti ed i luoghi che espongo-no al rischio rumore.

La macchina deve essereprogettata e costruita in mo-do tale che i rischi dovuti al-l’emissione di rumore aereosiano ridotti al livello minimo.Nel Manuale di istruzioni inbase ai livelli di rumorositàriscontrati, devono essere ri-portate nella modalità se-guente, indicazioni sul valo-re reale o sul valore stabilitoin base alla misurazioneeseguita su una macchinaidentica:• precisare il non supera-mento della soglia prevista70 dB(A) se il livello rilevatoè pari o inferiore;• indicare il livello rilevato dipressione acustica pondera-to A (LpA ) nei posti di lavorose questo supera i 70 dB(A); • indicare il valore massi-mo della pressione acusticaistantanea ponderata C neiposti di lavoro se questa su-pera i 130 dB(C);indicare il livello rilevato del-la potenza acustica emessodalla macchina se il livello dipressione sonora ponderatoA nei posti di lavoro superagli 85 dB(A).

Nelle lavorazioni che produ-cono vibrazioni devonoadottarsi i provvedimenti

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Rischi Normativa Soluzioni

DPR 459/96punti 1.5.9, 1.7.4 e 2.2

ISO 5349-1:2001

DPR 459/96 punto 1.3.2

UNI EN 982:1997

DPR 547/55 artt. 354 e 369

Ustioni.

Esposizione a gas di scarico(motori spalleggiati).

consigliati dalla tecnica perdiminuirne l’intensità. Ridu-zione del tempo di esposi-zione.Indossare gli appositi DPI(guanti da lavoro).

La macchina deve essereprogettata e costruita in mo-do tale che i rischi dovuti al-le vibrazioni trasmesse dallamacchina siano ridotti al mi-nimo.Nel Manuale di istruzioni,per le macchine portatili e/oa conduzione manuale de-vono essere informazioniconcernenti le vibrazioni. Inoltre vanno segnalati sem-pre nel manuale di uso emanutenzione il valore me-dio quadratico ponderato, infrequenza, dell’accelerazio-ne cui sono esposte lemembra superiori quandosuperi i 2.5 m/s2, definitosecondo le norme di collau-do appropriate. Se l’accele-razione non supera 2,5m/s2, occorre comunque se-gnalarlo.

Le tubazioni rigide o elasti-che contenenti fluidi, in parti-colare ad alta pressione, de-vono poter sopportare le sol-lecitazioni interne ed esternepreviste e devono esseresolidamente fissate e/o pro-tette da qualsiasi tipo di dan-neggiamento esterno; op-portune precauzioni devonoessere prese affinché in ca-so di rottura, non presentinorischi (getti ad alta pressioneecc.).

Nei lavori in cui si produco-no gas o fumi adottareprovvedimenti atti ad impe-dirne o ridurne, per quanto

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Rischi Normativa Soluzioni

DPR 459/96 punto 1.5.13

DLgs 626/94 titolo VII bis

DPR 547/55 art. 33

DPR 459/96 punto 1.5.6

DLgs 626/94 titolo I e V

Incendio.

Patologie da sovraccaricobio-meccanico.

possibile, lo sviluppo e ladiffusione. Riduzione deltempo di esposizione. Scel-ta di macchine a norma ebuona manutenzione dellestesse. Assicurarsi che visiano condizioni di suffi-ciente aerazione.

La macchina deve essereprogettata, costruita e/oequipaggiata in modo taleda evitare i rischi dovuti aigas ecc.. L’uscita dei gas discarico deve essere posizio-nata in modo tale da dirigerele emissioni gassose lonta-no dall’operatore nella nor-male posizione di lavoro.

La macchina deve essereprogettata e costruita in mo-do tale da evitare qualsiasirischio di incendio o di surri-scaldamento provocato dallamacchina stessa o da liquidie vapori utilizzati dalla mac-china.

Il serbatoio di carburante de-ve essere progettato in mo-do tale che non si verifichi al-cuna perdita mentre la mac-china funziona a temperatu-ra normale, in tutte le posi-zioni di lavoro e durante iltrasporto. E’ opportuno cheIn caso di emergenza, l’ope-ratore possa essere in gradodi poter rapidamente rilascia-re l’unità di potenza a spallagrazie alla progettazione del-l’imbracatura a cinghia o al-l ’uso del meccanismo disganciamento rapido.

Adottare adeguate pause dilavoro per ridurre l’insorgen-za di processi infiammatori acarico delle articolazioni edei muscoli e dei tendini do-vuto a scorrette posture.

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4. Pulizia e manutenzione

Lo svolgimento non corretto delle operazioni di pulizia e manutenzione e un usonon appropriato delle bacchiatrici costituiscono un rischio per l’operatore.

Le bacchiatrici, quindi, devono essere corredate da un manuale di istruzioni e do-tate di appositi pittogrammi posti in prossimità delle zone di pericolo.

Durante la pulizia e la manutenzione è necessario munirsi di appositi dispositivi diprotezione individuale. Si devono eseguire solo i lavori di pulizia e manutenzione or-dinaria descritti nel manuale di istruzioni; quelli non compresi o gli interventi di manu-tenzione straordinaria devono essere affidati a tecnici specializzati.

Rischi Normativa Soluzioni

DPR 547/55 artt. 48 e 49

UNI EN 292-2:1992punto 3.8

UNI EN 982:1997

UNI EN 983:1997

Schiacciamento e cesoia-mento.

Pericoli derivanti da fluidi inpressione.

E’ vietato oliare o ingrassareo effettuare qualsiasi opera-zione di riparazione o regi-strazione sugli organi in mo-to delle macchine. Scollega-re la macchina dal dispositi-vo di azionamento. Utilizza-re i DPI.

Gli impianti pneumatici edidraulici della macchina de-vono essere progettati inmodo che: per quanto possi-bile sia automaticamentescaricata la pressione daiserbatoi e recipienti simili(come gli accumulatori idro-pneumatici) quando si isolala macchina dalla sua fontedi energia; tutti gli elementiche possono rimanere sottopressione dopo l’isolamentodella macchina dalla suafonte di energia siano dotatidi dispositivi di scarico chia-ramente identificati e di unatarghetta di avvertimentoche sottolinei la necessità discaricare la pressione daquesti elementi prima diqualsiasi intervento di mes-sa a punto o di manutenzio-ne della macchina.

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1. Le bacchiatrici, immesse sul mercato dopo il 21.9.1996, devono essere dotatedi marcatura CE, targhetta di identificazione, pittogrammi, dichiarazione di conformità:

1.1 Marcatura CE

La marcatura CE implica che le macchine sono state costruite nel rispetto delledirettive CEE 89/392, 91/368, 93/44 e 93/68 (sostituite dalla direttiva 98/37, non an-cora recepita in Italia).

Fig. 12 - Marcatura CE: tutte le macchine immessesul mercato successivamente al 21 settembre 1996devono esserne dotate (vedere nota 1 in premessa).

1.2 Targhetta di identificazione

Sulle bacchiatrici devono essere riportate, in forma leggibile ed indelebile, almenole seguenti informazioni (DPR 459/96 All. I, punto 1.7.3):

• nome ed indirizzo del costruttore;• designazione della serie o del tipo;• numero di serie (se esiste);• anno di costruzione.

1.3 Pittogrammi

Inoltre sulla macchina devono essere presenti dei pittogrammi che richiamanol’attenzione dell’operatore sui rischi residui e sulla necessità di utilizzare i DPI per lemani, per gli occhi e per l’udito (motori spalleggiati).

I pittogrammi devono essere disposti in una posizione facilmente visibile sullamacchina e devono resistere alle condizioni d’uso previste, per esempio agli effettidella temperatura, all’umidità, alla benzina, all’olio, all’abrasione e all’esposizione agliagenti atmosferici.

Fig. 13 - Esempi di pittogrammi sui DPI.

1.4 Manuale di istruzioni

Il manuale di istruzioni deve fornire chiare ed esaurienti istruzioni e informazionisulle operazioni di manutenzione ordinaria e sull’uso sicuro della macchina (DPR

D - ANNOTAZIONI TECNICHE GENERALI

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459/96 All. I, punto 1.7.4; ISO 3600:1996). In particolare deve comprendere le se-guenti indicazioni:

• descrizione dei componenti delle bacchiatrici e dati tecnici;• condizioni di utilizzazione previste;• messa in funzione con particolare riferimento alle connessioni con il dispositivo

d’azionamento;• avvertenze sulla sicurezza, compresi i pittogrammi ed i dispositivi di protezione

individuale;• tecniche di impiego;• regolazioni;• pulizia e manutenzione delle bacchiatrici.

1.5 Dichiarazione CE di conformità

Con la dichiarazione CE di conformità (fig. 14), che deve essere redatta nellastessa lingua del manuale di istruzioni (in italiano per le macchine vendute in Italia), ilcostruttore o il suo mandatario stabilito dalla Comunità dichiara che le bacchiatricicommercializzate presentano le stesse caratteristiche di sicurezza e tutela della salu-te degli operatori dell’originale sottoposto a certificazione; tale documento deve per-tanto riportare, oltre i dati identificativi del costruttore, le disposizioni cui le bacchiatri-ci sono conformi e le norme seguite, come specificato nel DPR 459/96.

La dichiarazione di conformità deve essere fornita all’acquirente al momento dellaconsegna delle bacchiatrici, e deve seguire le stesse per tutta la loro vita.

Non sono attualmente disponibili norme specifiche (norme armonizzate di tipo C)contenenti indicazioni circa i requisiti minimi di sicurezza delle bacchiatrici, che dianoal costruttore la presunzione di conformità alla Direttiva Macchine (DPR 24 luglio1996, n.459). Le indicazioni sugli aspetti relativi alla sicurezza sono, pertanto, da indi-viduarsi nella stessa Direttiva Macchine e nelle norme di carattere generale (normearmonizzate di tipo A e B) tra cui si ricordano la UNI EN 982:1997 e la UNI EN983:1997 recanti requisiti di sicurezza dei sistemi e loro componenti per trasmissionioleoidrauliche e pneumatiche. Vi sono poi alcune specifiche tecniche, quali la ISO11684:1995, in materia di segni grafici per la sicurezza e pittogrammi di segnalazionedei pericoli. Si ricordano, inoltre, per la valutazione del rischio, oltre all’Allegato I dellaDirettiva Macchine, la EN 1050:1996, la ISO 3600:1996 per il manuale di istruzioni,per il rilievo dei livelli di rumorosità la UNI EN ISO 11201:1997, per il rilievo della po-tenza sonora la UNI EN ISO 3744:1997 ed infine per il rilievo delle accelerazioni al si-stema mano-braccio la ISO 5349-1:2001.

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2. Certificazione volontaria ENAMA

L’ENAMA è la struttura italiana di certificazione volontaria delle prestazioni e sicu-rezza delle macchine agricole aderente all’ENTAM (European Network for Testing ofAgricultural Machines). Le prove sulle prestazioni vengono effettuate in centri specia-lizzati secondo specifici codici. I controlli di sicurezza sono basati sulle vigenti normenazionali ed internazionali (ISO, EN ecc.). I risultati sono riportati in CERTIFICATI,pubblicati dall’ENAMA, che costituiscono una vera e propria “carta d’identità” dellamacchina, in particolare, sul rispetto delle norme di sicurezza per una completa ga-ranzia e tutela di imprenditori agricoli ed agromeccanici, rivenditori e costruttori.

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Dichiarazione CE di Conformitàai sensi della Direttiva 98/37/CE e successive modifiche

La Ditta sottoscritta

(Ragione sociale del fabbricante o del suo mandatario)

Dichiara sotto la propria responsabilità che la macchina

(Descrizione della macchina - marca, tipo, modello, numero di serie)

è conforme ai Requisiti di Sicurezza e Tutela della Salute di cui alla Direttiva 98/37/CE

(Eventualmente)nonché ai Requisiti di cui alle seguenti Direttive CE:

(Tipo, numero e data delle Direttive)

(Eventualmente)Per la verifica della conformità di cui alle direttive sopra menzionate, sono state consultate leseguenti:Norme Armonizzate:

UNI EN 292-2:1992, UNI EN ISO 3767-5:1998, UNI EN 982:1997 (azionamento idraulico),UNI EN 983:1997 (azionamento pneumatico), UNI EN ISO 11201:1997 (livelli di pressionesonora), UNI EN ISO 3744:1997 (potenza sonora), ISO 5349-1:2001 (accelerazioni al siste-ma mano-braccio).

(Tipo, numero e data delle Norme Armonizzate)

(Eventualmente)Norme e Specificazioni Tecniche Nazionali ed Internazionali

ISO 11684:1995

(Tipo, numero e data delle Norme e Specificazioni Tecniche Nazionali ed Internazionali)

(Nome e qualifica del delegato del fabbricante)

(Firma del delegato)

(Luogo e data)

Fig. 14 - Dichiarazione CE di conformità.

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DPR 27.4.1955 n. 547 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.

DPR 19.3.1956 n. 303 Norme generali per l’igiene del lavoro.

DPR 24.7.1996 n. 459 Regolamento per l’attuazione delle direttive 89/392/CEE,91/368/CEE, 93/44/CEE e 93/68/CEE concernenti il riavvici-namento delle legislazioni degli Stati membri relative allemacchine.

DLgs 19.9.1994 n. 626 Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE,e successive modifiche 89/655/CEE, 89/656/CEE. 90/269/CEE, 90/270/CEE,ed integrazioni 90/394/CEE, 90/679/CEE e 93/88/CEE riguardanti il miglio-

ramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luo-go di lavoro.

DLgs 15.8.1991 n. 277 Attuazione delle direttive n. 80/1107/CEE, n. 82/605/CEE, n.83/477/CEE, n. 86/188/CEE e n. 88/642/CEE in materia diprotezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposi-zione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro, anorma dell’art. 7 della legge 30 luglio 1990, n.212.

DLgs 4.12.1992 n. 475 Attuazione della direttiva 89/686/CEE del Consiglio del 21dicembre 1989, in materia di riavvicinamento delle legisla-zioni degli Stati membri relative ai dispositivi di protezioneindividuale.

DLgs 2.1.1997 n. 10 Attuazione delle direttive 93/68/CEE, 93/95/CEE e 96/58/CErelative ai dispositivi di protezione individuale.

DLgs 12.11.1996 n. 615 Attuazione della direttiva 89/336/CEE del Consiglio del 3maggio 1989 in materia di riavvicinamento delle legislazionidegli stati membri relative alla compatibilità elettromagneti-ca, modificata ed integrata dalla direttiva 92/31/CEE delConsiglio del 28 aprile 1992, dalla direttiva 92/31/CEE delConsiglio del 22 luglio 1993 e dalla direttiva 93/97/CEE delConsiglio del 29 ottobre 1993.

UNI 10912:2000 Dispositivi di protezione individuale - Guida per la selezione,l’uso e la manutenzione dei dispositivi di protezione indivi-duale degli occhi e del viso per attività lavorative.

UNI EN ISO Trattrici, macchine agricole e forestali, attrezzature per prato3767-1:1998 e giardino dotata di motore - Segni grafici per l’operatore ed

altri indicatori.

UNI EN ISO Trattrici, macchine agricole e forestali, attrezzature per prato3767-5:1998 e giardino dotata di motore – Segni grafici per macchine fo-

restali portatili manualmente.

UNI EN 982:1997 Sicurezza del macchinario - Requisiti di sicurezza relativi aisistemi e loro componenti per trasmissioni oleoidrauliche epneumatiche - Oleoidraulica.

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E - NORMATIVE DI RIFERIMENTO

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UNI EN 983:1997 Sicurezza del macchinario - Requisiti di sicurezza relativi aisistemi e loro componenti per trasmissioni oleoidrauliche epneumatiche - Pneumatica.

UNI EN 292-2:1992 Sicurezza del macchinario – Concetti fondamentali, principigenerali di progettazione – Specifiche e principi tecnici.

UNI EN 28662-1:1993 Macchine utensili portatili - Misura delle vibrazioni sull’impu-gnatura - Generalità.

UNI ENV 25349:1994 Vibrazioni meccaniche - Linee guida per la misurazione e lavalutazione dell’esposizione a vibrazioni trasmesse al siste-ma mano-braccio.

EN 60204-1:1997 Equipaggiamento elettrico delle macchine.

UNI EN 1050:1998 Principi per la valutazione del rischio.

ISO 3600:1996 Trattrici, macchine agricole e forestali, macchine a motoreda giardinaggio - Manuali di istruzioni - Contenuto e presen-tazione.

ISO 11684:1995 Trattrici, macchine agricole e forestali, macchine a motoreda giardinaggio - Segni grafici per la sicurezza e pittogram-mi di segnalazione dei pericoli - Pericoli generali.

UNI EN ISO 11201:1997 Rumore emesso dalle macchine e dalle apparecchiature –Misurazione dei livelli di pressione sonora al posto di lavoroe in altre specifiche posizioni – Metodo tecnico progettualein campo sonoro praticamente libero su piano riflettente.

UNI EN ISO 3744:1997 Determinazione dei livelli di potenza sonora delle sorgenti dirumore mediante pressione sonora. Metodo tecnico proget-tuale in un campo essenzialmente libero su un piano riflet-tente.

ISO 5349-1:2001 Misura e valutazione dell’esposizione umana alle vibrazionidel sistema mano-braccio – Parte 1: Requisiti generali.

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Le linee guida e le schede ENAMA sono state realizzate nell’ambito del Gruppo di LavoroENAMA composto da esperti dei Soci ed esterni nonché dell’ISPESL:

Carlo Carnevali, Giorgio Casini Ropa, Andrea Catarinozzi, Antonella Covatta, Renato Delmastro,Paolo Di Martino, Stefania Donati, Vincenzo Laurendi, Giuseppe Merli, Pietro Pagliuca, DaniloPirola, Marco Pirozzi, Fabio Ricci, Lorenzo Rossignolo, Donato Rotundo, Elio Santonocito,Stefano Vaccari, Gennaro Vassalini, Carlo Zamponi.

Alla messa a punto delle presenti linee guida hanno collaborato:Raffaele Cavalli, Rodolfo Picchio, Donato Rotundo, Giuseppe Zimbalatti.

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STI

LGR

AFI

CA

srl -

RO

MA

- Tel

.0643588200

NON ACCONTENTARTI DI UNAQUALUNQUE

“MACCHINA AGRICOLA”,SCEGLI QUELLA CON

IL MARCHIO

CERTIFICATADI PRESTAZIONI E SICUREZZA

IL MARCHIO ENAMA E’ UFFICIALMENTE RICONOSCIUTO DA:ASSOCAP (Associazione Nazionale Consorzi Agrari)

CIA (Confederazione Italiana Agricoltori)COLDIRETTI (Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti)

CONFAGRICOLTURA (Confederazione Generale Agricoltura)UNACMA (Unione Nazionale Commercianti Macchine Agricole)UNACOMA (Unione Nazionale Costruttori Macchine Agricole)UNIMA (Unione Nazionale Imprese Meccanizzazione Agricola)

NONCHÉ DAI MEMBRI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DELL’ENAMANEL QUALE SONO RAPPRESENTATI ANCHE:

MIPAF (Ministero delle Politiche Agricole e Forestali)Regioni e Province Autonome

ISMA (Istituto Sperimentale per la Meccanizzazione Agricola)

L’ENAMA è Full Member nonché coordinatore dell’ENTAM(European Network for Testing Agricultural Machines) cui fanno parte

le strutture di prova delle macchine agricole dei Paesi europei

ENAMA - Ente Nazionale Meccanizzazione AgricolaVia L. Spallanzani, 22/A - 00161 ROMA

Tel. 064403137 - 064403872 Fax 064403712 email: [email protected] www.enama.it

CERTIFICATA