I quaderni - sostenibilità energetica

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L’invito della Camera di Commercio di Padova a fare rete di Roberto Furlan, Presidente della Camera di Commercio di Padova LE IMPRESE E LA SCOMMESSA DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE Ottimizzare il consumo energetico per accrescere la competitività del mondo delle imprese e della società civile ed economica in generale è, oggi più che mai, un dovere, ma soprattutto un atto di grande responsabilità. È ormai opinione condivisa che interventi complessi sulle reti locali non possano essere guidati solo dal mercato, poiché per costruire reti efficienti è indispensabile sviluppare una costante relazione tra soggetti pubblici e privati. Il mondo imprenditoriale padovano, attraverso la piena sinergia e condivisione della Camera di Commercio e di tutte le Associazioni di categoria, affronta da diversi anni la questione relativa all’energia, condividendo un percorso operativo dalle modalità innovative. L’obiettivo è di , allo scopo di rendere il “problema energia” una opportunità di business. Il Veneto, in particolare l’area dell’Alta Padovana, è leader a livello nazionale nella ricerca e produzione di componenti legati all’energia solare e per il comparto del fotovoltaico. In particolare, si propone di diventare . La Camera di Commercio si impegna dunque a mettere in rete le numerose imprese eccellenti di questo settore per poi permettere loro, proprio grazie a questa rete, di interfacciarsi meglio con le strutture universitarie di riferimento. Lo scopo è quello di garantire l’inter-operabilità dei prodotti e dei processi. In questo modo si può davvero costruire una comunità sostenibile, oltre che mantenere e potenziare il vantaggio competitivo delle imprese di questo settore. Oltre a questo fondamentale aspetto, la Camera di Commercio di Padova è capofila e sostenitrice del , in nome del quale le Padova, un concentrato di eccellenze creare un sistema di rete predisposto e progettato per integrare ciò che il territorio esprime in termini di risorse e conoscenze Padova cuore del Nordest per lo sviluppo e la produzione di tecnologie legate al solare Le rinnovabili contro la crisi: il progetto per favorire sinergie di filiera progetto innovativo dal titolo “Consumo energetico ed incentivazione delle fonti energetiche rinnovabili” associazioni che rappresentano il mondo agricolo, artigianale, industriale e dei servizi, lavorano con convinta unitarietà e vivo interesse da più di 7 anni, con l’obiettivo di favorire e catalizzare sinergie di filiera nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica per uno sviluppo sostenibile. È ancor più in un momento storico come questo, caratterizzato da una profonda e strutturale crisi economico-finanziaria mondiale, che si avverte la necessità di fronteggiare in maniera unitaria e condivisa la questione ambientale ed energetica. I cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti e lo stesso vale per il progressivo depauperamento delle risorse e dei combustibili fossili. e doveroso, con l'ottica di mettere a punto e diffondere pratiche e scelte eco-compatibili sia per i cittadini sia per le aziende. Queste ultime, soprattutto nella provincia di Padova, sono sempre più consapevoli di quanto si possa beneficiare, in termini di maggiore competitività, se si introducono criteri di eco-progettazione all'avanguardia e azioni di risparmio energetico sui cicli produttivi. È una sfida che va colta e sostenuta a tutti i livelli e sono convinto che dopo le riflessioni e i lavori espressi durante GREENordEsT week, attraverso i numerosi incontri, dibattiti e confronti a 360 gradi, possa delinearsi il tracciato da seguire per costruire un'area metropolitana realmente “green”, basata su un sistema industriale meno energivoro e un processo residenziale e di consumo più sostenibile e sempre meno dipendente dalle fonti energetiche non rinnovabili. Solo così ci si può davvero proiettare in una rinnovata dimensione economica, basata su un equilibrato rapporto con le fonti di energia. È anche in questo modo che si combatte la crisi economica in corso. Agire a favore della sostenibilità ambientale è dunque indispensabile FIRMS AND THE ENVIRONMENTAL SUSTAINABILITY DARE Padua Chamber of Commerce invites companies to build a network by Roberto Furlan, President of the Padua Chamber of Commerce Nowadays more than ever, managing and optimizing energy consumption is something we must focus on and, above all, behave in a highly responsible way in order to increase the competitiveness of enterprises and of civil and economic society in general. By now, it is widely known that complex projects on the local networks cannot be guided solely by the market, since a lasting relation between the public and private sector is essential for creating efficient networks. Paduan entrepreneurs, through full cooperation between the Chamber of Commerce and all the trade associations, have faced the energy question for several years, sharing the same innovative operational approach. The aim is to create a , so that the energy issue can become a business opportunity. The Veneto region, particularly in the north of the province of Padua, is Italy’s leading area in research and production of components which are used in the sector of photovoltaic panels. intends to become the ; what is more, the Padua Chamber of Commerce is undertaking to place on the web the several excellent enterprises of this sector, thus allowing them to have contacts with university departments, in order to guarantee the efficacy of products and processes. By doing this, not only can we really create a sustainable community, but we can also increase the enterprises’ competitive position in this sector. Padua, a concentrate of best practices network system designed to make the most of resources and knowledge in the region Padua leading town of the northeast of the country in the development of new technologies linked to solar energy I quaderni di Energheia 44

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Buone pratiche di sostenibilità energetica in città e territori ad alta intensità di infrastrutture

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Page 1: I quaderni - sostenibilità energetica

L’invito della Camera di Commercio di Padova a fare rete

di Roberto Furlan, Presidente della Camera di Commercio di Padova

LE IMPRESE E LA SCOMMESSADELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

Ottimizzare il consumo energetico per

accrescere la competitività del mondo delle

imprese e della società civile ed economica in

generale è, oggi più che mai, un dovere, ma

soprattutto un atto di grande responsabilità.

È ormai opinione condivisa che interventi

complessi sulle reti locali non possano essere

guidati solo dal mercato, poiché per costruire

reti efficienti è indispensabile sviluppare una

costante relazione tra soggetti pubblici e privati.

Il mondo imprenditoriale padovano, attraverso la

piena sinergia e condivisione della Camera di

Commercio e di tutte le Associazioni di

categoria, affronta da diversi anni la questione

relativa all’energia, condividendo un percorso

operativo dalle modalità innovative.

L’obiettivo è di

, allo scopo di rendere il “problema

energia” una opportunità di business.

Il Veneto, in particolare l’area dell’Alta Padovana,

è leader a livello nazionale nella ricerca e

produzione di componenti legati all’energia

solare e per il comparto del fotovoltaico. In

particolare, si propone di diventare

. La

Camera di Commercio si impegna dunque a

mettere in rete le numerose imprese eccellenti

di questo settore per poi permettere loro, proprio

grazie a questa rete, di interfacciarsi meglio con

le strutture universitarie di riferimento. Lo scopo

è quello di garantire l’inter-operabilità dei

prodotti e dei processi. In questo modo si può

davvero costruire una comunità sostenibile, oltre

che mantenere e potenziare il vantaggio

competitivo delle imprese di questo settore.

Oltre a questo fondamentale aspetto, la Camera

di Commercio di Padova è capofila e sostenitrice

del

, in nome del quale le

Padova, un concentrato di eccellenze

creare un sistema di rete

predisposto e progettato per integrare ciò

che il territorio esprime in termini di risorse e

conoscenze

Padova

cuore del Nordest per lo sviluppo e la

produzione di tecnologie legate al solare

Le rinnovabili contro la crisi: il progetto per

favorire sinergie di filiera

progetto innovativo dal titolo “Consumo

energetico ed incentivazione delle fonti

energetiche rinnovabili”

associazioni che rappresentano il mondo

agricolo, artigianale, industriale e dei servizi,

lavorano con convinta unitarietà e vivo

interesse da più di 7 anni, con l’obiettivo di

favorire e catalizzare sinergie di filiera nel

settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza

energetica per uno sviluppo sostenibile.

È ancor più in un momento storico come

questo, caratterizzato da una profonda e

strutturale crisi economico-finanziaria

mondiale, che si avverte la necessità di

fronteggiare in maniera unitaria e condivisa la

questione ambientale ed energetica.

I cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di

tutti e lo stesso vale per il progressivo

depauperamento delle risorse e dei

combustibili fossili.

e doveroso, con l'ottica di

mettere a punto e diffondere pratiche e scelte

eco-compatibili sia per i cittadini sia per le

aziende. Queste ultime, soprattutto nella

provincia di Padova, sono sempre più

consapevoli di quanto si possa beneficiare, in

termini di maggiore competitività, se si

introducono criteri di eco-progettazione

all'avanguardia e azioni di risparmio energetico

sui cicli produttivi.

È una sfida che va colta e sostenuta a tutti i

livelli e sono convinto che dopo le riflessioni e i

lavori espressi durante GREENordEsT week,

attraverso i numerosi incontri, dibattiti e

confronti a 360 gradi, possa delinearsi il

tracciato da seguire per costruire un'area

metropolitana realmente “green”, basata su un

sistema industriale meno energivoro e un

processo residenziale e di consumo più

sostenibile e sempre meno dipendente dalle

fonti energetiche non rinnovabili.

Solo così ci si può davvero proiettare in una

rinnovata dimensione economica, basata su un

equilibrato rapporto con le fonti di energia. È

anche in questo modo che si combatte la crisi

economica in corso.

Agire a favore della

sostenibilità ambientale è dunque

indispensabile

FIRMS AND THE

ENVIRONMENTAL

SUSTAINABILITY DAREPadua Chamber of Commerce invites

companies to build a network

by Roberto Furlan, President of the Padua

Chamber of Commerce

Nowadays more than ever, managing and

optimizing energy consumption is something we

must focus on and, above all, behave in a highly

responsible way in order to increase the

competitiveness of enterprises and of civil and

economic society in general. By now, it is

widely known that complex projects on the

local networks cannot be guided solely by the

market, since a lasting relation between the

public and private sector is essential for

creating efficient networks.

Paduan entrepreneurs, through full cooperation

between the Chamber of Commerce and all the

trade associations, have faced the energy

question for several years, sharing the same

innovative operational approach. The aim is to

create a

, so that the energy issue can become a

business opportunity.

The Veneto region, particularly in the north of

the province of Padua, is Italy’s leading area in

research and production of components which

are used in the sector of photovoltaic panels.

intends to become the

; what is more, the Padua

Chamber of Commerce is undertaking to place

on the web the several excellent enterprises of

this sector, thus allowing them to have contacts

with university departments, in order to

guarantee the efficacy of products and

processes. By doing this, not only can we really

create a sustainable community, but we can

also increase the enterprises’ competitive

position in this sector.

Padua, a concentrate of best practices

network system designed to make

the most of resources and knowledge in the

region

Padua leading town of

the northeast of the country in the

development of new technologies linked to

solar energy

I quaderni di Energheia

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Page 2: I quaderni - sostenibilità energetica

Renewables against the crisis: a project to

support synergies

project “Energy consumption and

promotion of renewable energy sources”

supporting

environmental sustainability is essential

Furthermore, Padua Chamber of Commerce

finances the

, on

which agricultural, craft, industrial and services

associations have been working together for

more than 7 years with great effort, aiming at

promoting cooperation in the field of renewable

energy sources and energy efficiency for a

sustainable development.

It is necessary to face this environmental issue

together, especially in a period of deep

economic and financial crisis as we are now

going through. Anyone can see climate change,

as well as the gradual impoverishment of

resources and fossil fuels: therefore,

, with

the aim of devising and promoting eco-friendly

practices and choices for private citizens as well

as for businesses. As for competitiveness, the

latter, especially in the province of Padua, are

becoming aware of how much they can benefit

from introducing state-of-the-art methods of eco-

friendly design and measures promoting energy

saving on production cycles.

It is a challenge that must be accepted and

supported at all levels. I am sure that, thanks to

the meetings, discussions and debates during

GREENordEsT week, we are looking for a way to

create a really green urban area, based on an

industrial system with less energy consumption

and on more sustainable residential zones less

and less dependent on non-renewable energy

sources. Only in this way will we be able to

approach a new eco-friendly economic

dimension and get over the present financial

crisis.

MT-Energie - Tecnologia per biogas dal 1995

MT-Energie Italia, con sede a Conselve (PD), appartiene al gruppo tedesco MT-Energie,

leader per la progettazione, la realizzazione, l’assistenza tecnica e la consulenza biologica

di impianti di biogas. Il gruppo opera a livello internazionale con rappresentanze in oltre 10

paesi e conta ad oggi 300 esperti nel settore del biogas.

L'esperienza della MT-Energie si fonda su oltre 250 progetti di biogas realizzati in Europa dal

1995, anno della sua fondazione, con potenze comprese tra i 100 kWel e 2 MWel.

L'approfondita conoscenza del settore, permette a MT-Energie di offrire un affidabile

servizio di assistenza biologica ai gestori di oltre 400 impianti di biogas.

In Italia sono presenti 15 impianti di biogas firmati MT-Energie in Lombardia, Veneto ed

Emilia Romagna, per una potenza installata di circa 12 MWe (aprile 2010).

Attualmente sono in funzione: 5 impianti da 1 MWe di potenza distribuiti nelle province di

Cremona, Padova, Mantova e Treviso, e un impianto monostadio da 100 kWe in provincia

di Piacenza. Altri 9 impianti di diverse taglie sono in fase di costruzione/avviamento.

MT-Energie - Technology for biogas since 1995

MT-Energie Italia, based in Conselve (Padua), belongs to the German group MT-Energie,

leading company for the design, realization, technical assistance and advice for biogas

plants. Currently, the Group works in more than 10 Countries with 300 biogas experts.

The experience of MT-Energie is based on more than 250 biogas projects carried out in

Europe since 1995, the year in which it was founded, with a capacity between 100 kWel

and 2MWel. The profound knowledge of business allows MT-Energie to offer a reliable

service of biologic assistance to the managers of more than 400 biogas plants.

In Italy there are 15 biogas plants made by MT-Energie in Lombardy, Veneto and Emilia

Romagna, for an installed capacity of about 12 MWe (April 2010). At present, five 1MWe-

capacity plants are working in the provinces of Cremona, Padua, Mantua and Treviso and

one single-stage 100 kWe plant is working on the outskirts of Piacenza. Nine more plants

are being built or started up.

I quaderni di Energheia

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Page 3: I quaderni - sostenibilità energetica

La barriera antirumore fotovoltaica dell’A22 e il sistema di illuminazione notturna di Reviano e Folaso

di Paolo Zaniboni, segretario Comune di Isera (TN)

ISERA, COMUNE VIRTUOSOTRA IDROGENO E FOTOVOLTAICO

Il Comune di Isera è situato alla destra del fiume

Adige, sulla collina che domina la vicina città di

Rovereto. Attraversato dall’Autostrada del

Brennero, è posizionato fra i due caselli di

Rovereto nord e sud. Attualmente conta circa

2.600 abitanti e da sempre gestisce in economia

diretta la distribuzione e la vendita di energia

elettrica, gas, acqua oltre che le fognature e la

raccolta rifiuti.

, quando l’utilizzo del sole era considerato

attività pionieristica, investendo in maniera

massiccia in questo settore. Tutti i progetti

previsti dall’Amministrazione si sono infatti

tramutati in opere: dal tetto fotovoltaico di oltre

1.000 mq in centro storico, sopra la scuola

materna e l’asilo nido, ai 150 lampioni a energia

solare, fino agli 11 carrelli mobili dotati di un

generatore fotovoltaico per alimentare le case

montane non servite dalla rete comunale. È

stata inoltre intrapresa la strada della

semplificazione burocratica per l’installazione di

pannelli solari e fotovoltaici da parte dei privati.

Grazie ad un’apposita regolamentazione del

Consiglio Comunale, ad Isera i cittadini possono

installare ovunque pannelli raso falda del tetto,

con la sola esclusione delle coperture visibili

dalla piazza principale del centro.

L’ultima realizzazione in ordine di tempo è la

barriera antirumore fotovoltaica sull’Autostrada

del Brennero A22. Il progetto prevede una

potenza di 715 kWp con una produzione annuale

prevista di oltre 700.000 kWh che copriranno il

20% del fabbisogno elettrico della nostra azienda

comunale, raggiungendo così l’obiettivo fissato

dal protocollo di Kyoto (20/20/20) con oltre 10

anni di anticipo. Le misurazioni effettuate da

quando l’impianto è in funzione ci restituiscono

dei dati estremamente confortanti per la resa

complessiva finale. I numeri registrati sul

contatore fiscale entrato in funzione il 18

dicembre 2009 riferiscono di

.

Isera ha effettuato studi di fattibilità

sull’energia fotovoltaica già dai primi anni

’90

La barriera antirumore fotovoltaica della A22

rese giornaliere

medie superiori del 6–8% rispetto alle stime

pregiudiziali precedenti l’investimento

Il lampione eolico con luce al LED

integrazione di due tecnologie

complementari ed innovative

L’illuminazione notturna a idrogeno da fonti

rinnovabili

innovativo impianto per la produzione di

idrogeno da fonti rinnovabili

si è riusciti ad

alimentare i lampioni di due frazioni

montane, Reviano e Folaso

Altro progetto in fase di realizzazione è il

lampione eolico con luce al LED. L’intervento si

presta all’

: l’utilizzo di

lampade a LED per l’illuminazione (questo

riduce il consumo elettrico di un fattore 3 a

parità di qualità del servizio) e l’utilizzo di pale

eoliche che usano lo stesso supporto delle

lampade. Nonostante le due tecnologie

possano vantaggiosamente essere accoppiate

ad un semplice sistema di immagazzinamento

dell’energia elettrica prodotta per garantire

autonomia di funzionamento al sistema di

illuminazione, il progetto prevede l’installazione

di una microturbina eolica su ogni palo di

illuminazione e l’immissione in rete di tutta

l’energia prodotta.

Una delle difficoltà che emergono quando si ha

a che fare con le energie rinnovabili pulite (sole,

acqua e vento) è quello del loro accumulo e del

successivo utilizzo nei momenti di maggior

richiesta o quando il prezzo è economicamente

più conveniente. Dalla ricerca di soluzioni a tali

problematiche è nato in via sperimentale

l’

, attraverso un

processo di elettrolisi. L’obiettivo è di

verificarne la fattibilità, sperimentare tutte le

tecnologie ed evolvere l’attività verso un

impiego reale. Avendo a disposizione un

impianto funzionante e di facile utilizzo,

abbiamo ritenuto opportuno utilizzare l’idrogeno

prodotto per tentare una nuova modalità di

sfruttamento di questo vettore energetico:

attraverso tale sistema

che funzionano

quindi a energia verde. Nel contempo, è stata

creata una linea diretta per l’alimentazione di

emergenze del Municipio in caso di black-out

che consente il funzionamento di fax, telefono,

computer e illuminazione dei locali per

l’allestimento di unità di protezione civile con

un funzionamento garantito di circa 40 ore.

ISERA, A VIRTUOS COMMUNITY

AMIDST HYDROGEN AND PVThe photovoltaic noise barrier on the A22

motorway and nocturnal lighting system of

Reviano and Folaso

by Paolo Zaniboni, segretary of the Municipality

of Isera (TN)

The City of Isera is located to the right of the

river Adige, on the hill overlooking the nearby

town of Rovereto. With the Brenner motorway

running through it , it is positioned between the

two motorway exits for Rovereto north and

south. It currently has about 2,600 inhabitants

and has always managed the direct distribution

and sale of electricity, gas, water, sewer and

garbage collection economically.

,

when solar use was considered a pioneering

activity, investing heavily in this area. All the

plans envisioned by the administration have, in

effect, been realised: the photovoltaic roof of

over 1,000 square metres in the old town, over

the kindergarten, the 150 photovoltaic street

lamps, not to mention the 11 mobile carts

equipped with a photovoltaic generator to feed

the mountain homes not served by the

municipal network. It has also streamlined the

bureaucracy involved for the installation of

photovoltaic solar panels and by individuals.

Thanks to special regulation from the City

Council of Isera citizens can install solar fitted

roof panels with the only exception of the roofs

visible from the main square of the centre.

The last intervention to be carried out was the

photovoltaic noise barrier on A22 Brenner

motorway. The project provides an output of

715 kWp with a planned annual production of

over 700,000 kWh which will cover 20% of

municipal electricity needs of this municipality,

thus achieving the target set by the Kyoto

Protocol (20/20/20) more than 10 years in

advance.

Isera has conducted feasibility studies on

photovoltaic energy since the early '90s

The photovoltaic noise barrier on the A22

I quaderni di Energheia

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Page 4: I quaderni - sostenibilità energetica

Measurements that have been made since the

plant has been operating give us very

encouraging data for the overall final yield. The

numbers recorded on the official metre which

came into operation 18 December 2009 show

.

Another project in development is the wind

driven lamp with the LED light. The project lends

itself to the integration of

(which reduces power

consumption by a factor of 3 with the same

quality of service) and the use of wind turbines

that use the same lamp holder. Although the two

technologies can be advantageously coupled in

a simple storage system for electricity to ensure

operational autonomy to the lighting system, the

project involves installing a micro wind turbine

wind on each lamp post and all the energy

produced goes onto the network.

One of the difficulties that arises when dealing

with clean renewable energy (sun, wind and

water) is the accumulation and subsequent use

at times of increased demand or if the price is

more convenient. The research into solutions to

these issues gave rise to the trialling of

. The aim is to assess its viability,

test all the technologies and develop the

business so that it really works.

By having an easy to use working device, we

considered it appropriate to use the hydrogen

produced to try out new ways to exploit this

energy source: through this system one is able

to feed the lights of two mountain villages, and

Reviano and Folaso which therefore run on

green energy.

an average daily yield of more than 6-8%

compared to previous preliminary estimates

of the investment

The wind driven lamp with the LED light

two complementary

innovative technologies for the use of LED

lamps for lighting

The nocturnal hydrogen lighting from

renewable sources

an

innovative system for producing hydrogen

from renewable sources, through a process

of electrolysis

At the same time, we created a direct line to

power emergencies in the City Hall in case of

black-outs which allows the operation of fax,

telephone, computer and lighting of the premises

for setting up civil protection volunteer units with

a guaranteed running time of about 40 hours.

Fig. 1: Barriera antirumore fotovoltaica della A22

Photovoltaic noise barrier of the A22

I quaderni di Energheia

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Page 5: I quaderni - sostenibilità energetica

La sperimentazione di SAF per il contenimento dei consumi e la guida sicura nel settore trasporti in Friuli

di Gino Zottis, AD di SAF SpA

PROGETTO ENERGIA E SICUREZZA:BEST DRIVING

Un’azienda di trasporto è per sua natura una forte

utilizzatrice di energia, in particolare per la

trazione dei veicoli destinati al servizio. I relativi

consumi rappresentano dunque una parte

significativa dei costi aziendali.

conseguente all’emissione in

atmosfera dei prodotti di scarto della

combustione (per ogni litro di gasolio consumato

si producono 2,3 Kg di anidride carbonica).

SAF ha avviato una sperimentazione applicando

le metodiche sviluppate da uno studio congiunto

elaborato dal Dipartimento di Elettronica del

Politecnico di Milano (Gruppo di ricerca MOVE) e

dalla società Teleparking s.r.l., titolare del

progetto stesso che è stato brevettato.

Si è ritenuto di affrontare il tema del

contenimento dei consumi partendo da un

approccio comportamentale, ponendoci le

seguenti domande:

- è possibile misurare lo stile di guida senza dover

considerare gli aspetti meccanici e l’elettronica

del veicolo?

- è possibile stimare l’efficienza energetica e la

sicurezza di uno stile di guida?

Le parole chiave del progetto sono state:

- ccosti di carburante

- emissioni di anidride carbonica in atmosfera

- percorrenze

- manutenzioni

- sollecitazione mezzi e passeggeri

- professionalità e crescita degli autisti

Può sembrare scontato, ma una guida virtuosa

influisce positivamente sui parametri di

economicità e di sicurezza della conduzione del

mezzo. Più virtuosa è la guida, minore è il

consumo di carburante, minore la quantità di

anidride carbonica emessa in atmosfera e

maggiore è la sicurezza complessiva del sistema

autista/mezzo/passeggeri. Ma come è possibile

misurare la virtuosità della guida in modo

obiettivo, scientifico e correlato al tipo di lavoro

che il conducente sta svolgendo?

Ridurre la

quantità di energia impiegata rappresenta un

obiettivo di efficientamento del sistema

produttivo e di riduzione dell’impatto

ambientale

Misurare lo stile di guida

Quali sono i

parametri che occorre considerare per definire in

maniera univoca e inequivocabile lo stile di

guida? Quanto sopra è possibile con la

conoscenza, l’acquisizione e l’elaborazione dei

dati relativi alla velocità, all’accelerazione, alla

massa e alla sezione frontale o Cx del veicolo.

L’approccio esclusivo (e brevettato) ideato e

sviluppato da Teleparking in collaborazione con il

Politecnico di Milano, si basa sull’acquisizione

dei dati “per osservazione” e sulla loro

elaborazione con sofisticati e unici algoritmi di

calcolo, in grado di restituire in tempo reale

all’autista e al backoffice informazioni precise

sullo stile di guida in corso.

- si osserva il mezzo dall’esterno attraverso una

sofisticata piattaforma inerziale costituita da

device di bordo non invasivo (antenna GPS,

rilevatore velocità ed accelerazione, cavo per

alimentazione del dispositivo DC 12/24 V e cavo

di alimentazione per interfaccia conducente);

- si raccolgono ed elaborano i dati inerziali

mediante un modello matematico brevettato;

- si visualizza in real time all’autista il suo stile di

guida utilizzando un dispositivo di bordo

costituito da un cellulare display SDG;

- si trasmettono alla centrale aziendale i dati

raccolti per predisporre statistiche e report a

supporto delle decisioni, WEB portal.

il sistema, supportato da una minima

attività formativa mirata

- induce comportamenti di guida virtuosi;

- consente la diminuzione del consumo di

carburante e delle emissioni nocive in

atmosfera, oltre presumibilmente a prevenire

l’usura dei mezzi;

- consente di impostare policy premianti su basi

misurabili.

Una sofisticata tecnica di campionamento delle

velocità e delle accelerazioni nelle varie fasi del

moto ed in particolare per ogni intervallo “start-

and-stop”, consente di elaborare dati

eccezionalmente robusti. Utilizzando la relazione

matematica desunta dal secondo principio della

dinamica, F=Ma(t), si calcolano le forze che si

oppongono alla forza del motore, che sono di

tipo inerziale (la massa del veicolo), quelle legate

alla resistenza aerodinamica (la forma del

veicolo), all’eventuale recupero dell’energia

impiegata in fase di frenata e alle caratteristiche

altimetriche del percorso. Dalla forza - attraverso

la rilevazione dell’andamento dei profili della

Come funziona:

I risultati:

velocità e dell’accelerazione nelle varie fasi del

moto, considerate come sommatoria di “start-

and-stop” - si passa al calcolo della potenza

necessaria allo spostamento (inerziale e

aerodinamica) e all’energia spesa.

Il profilo di velocità che minimizza l’energia spesa

è quello trapezoidale e si definisce di “

”. Il profilo ottimo teorico è però

impraticabile, troppo severo e non tiene in

considerazione:

- il tracciato della strada (salite e discese, curve,

semafori…)

- traffico e imprevisti.

Si è quindi definito un profilo più “buono”,

ricavato da quello dell’autista e che comprende

dinamicamente il contesto del percorso: il profilo

“ ”.

Le prove sperimentali presentano risparmi fino al

15% di combustibile, conseguenza di una guida

che si avvicina all’ottimo realistico richiedendo

così minori quantità di energia per il moto. Lo

stile di guida, oltre ai consumi, influenza anche le

condizioni di sicurezza: in questo caso l’indice

viene misurato costruendo un indicatore correlato

alle variazioni di accelerazione sia longitudinale

sia trasversale. Tale indice tiene conto del

numero di volte in cui il conducente ha guidato in

maniera non sicura e della lunghezza della prova;

inoltre è implementabile on-line, è un parametro

di tuning e della policy aziendale. Questo

complesso di informazioni viene restituito a bordo

del bus e reso in chiaro al conducente mediante

un display che riporta per ogni “start-and-stop” la

percentuale di sovra consumo rispetto all’ottimo

realistico e la percentuale di eventi considerati di

comportamento insicuro. Ad ogni stop, il display

evidenzia questi dati ed orienta il conducente sia

rispetto all’ultimo “start-and-stop”, sia rispetto

alla sommatoria del comportamento tenuto

dall’inizio della guida. Nella figura n.2, si evidenzia

come la linea azzurra, che rappresenta il profilo di

velocità del conducente, si discosti dal profilo di

velocità realistica che il modello ha definito nelle

specifiche condizioni di esercizio,

eliminando/filtrando le frequenze sotto cui non si

colloca nessuno: nel caso SAF, il valore assunto è

pari a 0.05 Hz. Con questa frequenza si ottengono

un profilo ottimo realistico raggiungibile da

ottimo

teorico

ottimo realistico

I quaderni di Energheia

48

Page 6: I quaderni - sostenibilità energetica

- vehicle and passengers' stress;

- drivers' skills and growth.

It might seem obvious, but

. The more virtuous driving

is, the lower the consumption of fuel, the lower

the quantity of CO output in the atmosphere and

the greater the overall safety of driver

/vehicle/passenger system. But how might we

measure driving virtuosity, in an impartial,

scientific way, according to the kind of work the

diver is carrying out? What are the parameters

we should take into consideration in order to

define driving style in an unambiguous and

unequivocal way? The above is possible thanks

to the knowledge, the acquisition and the

elaboration of data on speed, acceleration, mass

and front section or CC of the vehicle. The

exclusive (and patented) approach created and

developed by Teleparking in collaboration with

the Polytechnic of Milan is based on the

acquisition of data “through observation” and on

their elaboration with sophisticated and unique

algorithms, able to give driver and back office

precise information on the driving style in real

time.

- the vehicle is observed from the outside using

a sophisticated inertial platform made by a non-

invasive device aboard (GPS antenna, speed

and acceleration detector, DC 12/24 V device

cable and driver’s interface cable);

- inertial data are gathered and elaborated using

a patented mathematical model;

- the driver can see his driving style in real time

using an on-board device made of an SDG

display mobile;

- data gathered are sent to the company HO in

order to prepare statistics and reports

supporting the decisions taken, WEB portal.

- the system, supported by a minimum of

focused training, induces virtuous driving

behaviour;

- it allows the reduction of fuel consumption and

Evaluating the driving style

virtuous driving

positively influences parameters of driving

economy and safety

How it works:

The results:

2

of harmful emissions into the atmosphere, and

presumably of the vehicle wear and tear;

- it allows the creation of bonus systems on a

measurable basis

A sophisticated technique used to sample speed

and acceleration in the various motion phases

and, in particular, for each “start and stop”

interval makes it possible to elaborate

exceptionally reliable data. Using the

mathematical equation obtained from the second

principle of dynamics, F=Ma(t), we can

calculate power opposing the engine and, being

inertial, vehicle mass, depending on

aerodynamic resistance, vehicle shape,

connected to the possible recovery of the energy

used while braking and on the journey altitude

features. From power, through the detection of

speed and acceleration profile trends, in the

various motion phases, considered as the sum of

“start and stop”, we can then calculate the

power motion necessary (inertial and

aerodynamic), and the energy used. The profile

that minimizes the energy used is the trapezium

one and it is defined as “theoretical optimum”

profile.

However, the theoretical is

impracticable, too severe, and it doesn’t take

into consideration:

- road layout (slope and descents, bents, traffic

lights, …)

- traffic and unforeseen events.

We have therefore defined a “better” profile,

drawn from the driver’s profile and that

dynamically includes the journey context.

The profile:

as a

result of a driving close to the realistic optimum

requested, therefore, lower quantities of energy

for motion. In addition to consumption, driving

style influences safety conditions as well and it

is measured by creating an indicator related to

acceleration variances, both longitudinal and

transversal. Such an index takes into

consideration the number of times the driver has

driven in a non-safe way and how long the test

has lasted; it can be implemented online and it a

is a tuning and company policy parameter. This

optimum profile

realistic optimum

Tests show savings up to 15% of fuel

ENERGY AND SAFETY PROJECT:

BEST DRIVINGSAF’s test for the reducing of consumptions

and safe driving

by Gino Zottis, CEO of SAF SpA

A transport company usually uses a lot of

energy, in particular to move transport service

vehicles, and the relative consumptions usually

represent a great part of company expenditure.

(impact due

to the emission into the atmosphere of

combustion waste). For example, for each fuel

litre used 2,3 Kg of CO are produced.

SAF has given start to an experiment applying

the methods developed by a joint study

elaborated by the Polytechnic of Milan,

Department of Electronics (MOVE research

Group) and by the company Teleparking s.r.l.,

which holds the patented project.

We decided to analyse the possibility of

reducing consumption starting from a

behavioural approach, asking ourselves the

following questions:

- is it possible to measure the driving style

without taking into consideration the

mechanical aspects, the electronics of the

vehicle?

- is it possible to give an estimate of driving

style energy efficiency and safety?

- fuel costs;

- CO emissions into the atmosphere;

- Kms covered;

- maintenances;

The reduction of energy used is an objective

of production system efficiency and of

environmental impact reduction

Key project words were:

2

2

I quaderni di Energheia

49

qualsiasi autista, un significativo potenziale di

risparmio e un parametro di tuning aziendale.

Tutti i dati raccolti e le informazioni prodotte per

misurare lo stile di guida possono essere

trasmesse ad un sistema informativo centrale.

Le informazioni possono così essere oggetto di

ulteriore elaborazione, analisi e sintesi, creando

un vero e proprio cruscotto di flotta e un potente

supporto alle decisioni aziendali.

Page 7: I quaderni - sostenibilità energetica

set of information is then transmitted to the bus

and then shown to the driver on a display that

gives the percentage of overconsumption vs the

realistic optimum for each “start and stop” the

and the percentage of events considered as

being due to unsafe behaviour. At each stop the

display shows these data and steers the driver

both towards the last start and stop and

towards the sum of his behaviour when he

started driving. In picture 2, the blue line

represents the driver’s speed profile and we

can see how it moves away from the realistic

speed profile which the model has defined in

the specific operation conditions

eliminating/filtering frequencies below which

nobody goes.

For SAF, such a value is equal to 0.05 Hz. With

this frequency is possibile to achieve a realistic

optimum profile which can be reached by any

driver, a significative saving potential and a

company tuning parameter.

All data and information gathered to measure

driving style can be sent to a central IT system.

Information can then be further elaborated,

analysed and summarised, creating a fleet

management system and a strong decision

support.

I quaderni di Energheia

50

1

2

3

Fig. 1:

Fig. 2:

Fig. 3:

Calcolo dell’energia consumata -

Confronto tra prestazione e ottimo realistico -

Esempio di display di bordo -

Calculation of the energy used

Performance vs realistic optimum

Example of displays aboard

Per scaricare documenti e video

di greeNordEsTweek

To download documents and videos

about greeNordEsTweek

www.energheiamagazine.it

Page 8: I quaderni - sostenibilità energetica

Un esempio di riqualificazione del territorio

di Amedeo Levorato, Presidente Ente di Bacino Padova 2

DA EX-DISCARICA PER RIFIUTI URBANIA PARCO FOTOVOLTAICO

Un parco fotovoltaico per la produzione di

energia da fonte solare: è il progetto proposto

dall’Ente di Bacino Padova 2 per valorizzare, da

un punto di vista energetico ed economico,

l’area di 15 ettari di proprietà dell’ente stesso,

che ospitava l’

. Si tratta di realizzare un

impianto fotovoltaico di circa 1 MWp di potenza

su circa 2 ettari di terreno nel versante sud del

lotto C della discarica. Il progetto fa parte della

valorizzazione energetica dell’area, accanto al

recupero del biogas prodotto dai rifiuti nella

discarica che nel 2009 ha permesso la

produzione di energia per circa 2.800.000 kWh,

pari al fabbisogno annuale di oltre 1.000

famiglie. All’energia prodotta dal parco

fotovoltaico sarà riconosciuto un incentivo per

20 anni dalla data di entrata in esercizio

dell'impianto classificato come non

architettonicamente integrato. Il progetto

preliminare dell’impianto, che si prevede a

regime entro il 2010, risale all’autunno del 2007.

Nel dicembre dello stesso anno è stato

presentato alla Regione Veneto per la verifica

(screening) di impatto ambientale, in seguito alla

quale l’ente regionale lo ha assoggettato alla

procedura completa di Valutazione di Impatto

Ambientale (VIA). Lo studio è stato quindi

inviato alla Commissione Regionale per la VIA,

per ottenere da questa l’approvazione, e

presentato alla cittadinanza in un’assemblea

pubblica a settembre del 2008. Il parere

favorevole di compatibilità ambientale, infine, è

arrivato a luglio 2009. L’impianto utilizza

unicamente fonti rinnovabili di energia ed è

equiparato alle opere di pubblico interesse e di

pubblica utilità “indifferibili ed urgenti” (L. 10/91

e L. 387/2003). La sua costruzione ed esercizio

sono soggetti ad autorizzazione unica, rilasciata

dal Comune di Ponte San Nicolò (DGR Veneto

2204/2008 e 2373/2009). A realizzare e gestire

l’impianto sarà Apsholding SpA, società del

Comune di Padova, in associazione temporanea

d’impresa con Nestenergia SpA del gruppo

AcegasAps SpA che gestisce la discarica di

Ponte San Nicolò. Sul sito www.novambiente.it,

cliccando sul logo del Bacino Padova 2, è

possibile trovare maggiori informazioni in merito

alle caratteristiche dell’impianto.

ex-discarica di Roncajette a

Ponte San Nicolò (PD)

of its environmental effect; afterwards, it was

evaluated by the Environmental Impact

Assessment (EIA). Later on, the plan was sent

to the EIA Regional Commission to be approved

and it was finally introduced to citizens during a

public meeting in September 2008. In July 2009

the authorities confirmed that the plan was

environmentally compatible. The photovoltaic

plant will use renewable energy sources only,

and it is included in those urgent public works

for the common good of citizens and it cannot

be postponed (l. no 10/91 and l. no 387/2003

from the Italian system). According to the

Regional Council Decrees 2204/2008 and

2373/2009, the town council of Ponte San

Nicolò is responsible for giving permission to

build the photovoltaic plant and make it

operative. On the website www.novambiente.it,

by clicking on the logo of the company Bacino

Padova 2, a link to the project is available: there

you can find more information about the general

technical features of the plant, the importance

of the project and the characteristics of the

potential impact; moreover, you can also find

more details about how long the work will last,

how the panels will be installed on the ground,

etc. Company Apsholding, a joint-stock

company under the administration of Padua’s

town council, will build and manage the plant,

in partnership with Nestenergia spa of the

AcegasAps spa group, which manages Ponte

San Nicolò’s rubbish dump. The photovoltaic

plant is supposed to become operative by the

end of 2010.

FORMER URBAN RUBBISH

DUMP TURNED INTO

PHOTOVOLTAIC POWER STATIONAn example of re-qualification of an area

by Amedeo Levorato, President of Bacino

Padova2

The project of a photovoltaic power station in

order to produce energy from solar source was

suggested by Bacino Padova 2 (the company in

charge of the waste disposal of Padua and

other 19 small towns of the surrounding area),

which aims at improving its 15-hectare area of

the

, an administrative division of Ponte

San Nicolò (near Padua). The plan consists in

building and installing a 1MWp photovoltaic

plant on about 2 hectares of land, on the south

side of the plot C. The solar park is part of a

project designed to increase the value of this

area: at present, the biogas only, produced by

waste materials in the dump, allows the

production of a large amount of energy

(2,800,000 KWH in 2009), fulfilling the

requirements of more than 1,000 families per

year. The photovoltaic power station is going to

be a plant without any architectural constraint;

what is more, the energy production is going to

be promoted and financed up to 20 years after

the date in which the plant will begin to work.

The project was first drafted in winter 2007 and

then introduced in December of the same year

to the Veneto Regional Council for the screening

former rubbish dump located in

Roncajette

Fig.1: Parco fotovoltaico di Roncajette - Ponte San Nicolò (PD)Photovoltaic power station in Roncajette - Ponte San Nicolò (near Padua)

I quaderni di Energheia

51

Page 9: I quaderni - sostenibilità energetica

Le politiche dei Comuni del Camposampierese

di Luciano Gallo, Direttore Generale dell'Unione dei Comuni del Camposampierese

INCENTIVI DEGLI ENTI LOCALIPER IL FOTOVOLTAICO

Il progetto messo a punto nel Camposampierese

per la promozione e lo sviluppo delle energie

rinnovabili e del risparmio energetico, si chiama

e coinvolge 11 Comuni della

provincia di Padova e due Unioni di Comuni,

quella del Camposampierese e quella dell’Alta

Padovana, per un totale di 97.965 abitanti, con

un’impresa ogni 8,2 residenti. A determinare la

messa in opera dell’iniziativa sono stati diversi

fattori: di carattere politico, con le indicazioni

della Comunità Europea; legati alla crisi che

coglie nella nuova green economy

un’opportunità per generare nuove

professionalità; infine, le pressioni del territorio

che ha manifestato l’esigenza di una

riconversione energetica dell’area mediante le

discussioni del tavolo IPA (Intesa Programmatica

d’Area).

Il progetto PuntoSiEnergia ha più obiettivi:

cogliere le opportunità offerte dagli incentivi

governativi per gli interventi volti all’utilizzo di

fonti rinnovabili, creare nuove professionalità e

preparare il territorio alle future normative

energetiche. Alla base dell’iniziativa, infatti,

esiste la consapevolezza che per gestire i

cambiamenti bisogna incidere sui

comportamenti individuali. Questa convinzione

nasce dal lavoro svolto sul territorio dal 1998 al

2001 con la raccolta dei rifiuti che è passata in 3

anni dal 3% al 65%: un successo dovuto al

lavoro di sensibilizzazione della cittadinanza. Il

modello di azione logica del nostro

si

sviluppa in tre assi: azioni di governance, di

intervento, e di valorizzazione e promozione.

La prima fase, attualmente in corso, è

l’istituzione di un del

territorio, per capire quanta energia consumiamo

e come. I primi risultati emersi indicano una

grande difficoltà nel reperimento dei dati ed una

scarsa conoscenza delle tematiche energetiche

da parte della popolazione. La seconda fase

prevede la

.

Questa tappa viene sviluppata in sinergia con tre

tavoli di lavoro: il tavolo territoriale dell'IPA, dove

PuntoSiEnergia

intervento di

riconversione energetica del territorio

Le azioni di governance

osservatorio energetico

pianificazione e la programmazione

dello sviluppo energetico del territorio

sono rappresentati gli attori istituzionali,

economici e del terzo settore del

Camposampierese; il tavolo politico, composto

dagli assessori all’energia degli 11 Comuni; il

tavolo tecnico, con i tecnici comunali e

dell’associazione di categoria. La terza fase

riguarda il monitoraggio e la rendicontazione in

due direzioni: verso il territorio, per informare e

rendere consapevoli i cittadini che gli obiettivi

del progetto sono raggiungibili; verso l’esterno,

per caratterizzare il Camposampierese come

area attenta allo crescita sostenibile e alla

nuova green economy.

Le azioni di intervento sono state strutturate in

quattro macro aree:

- la costituzione della filiera locale dell’energia;

- la creazione dello sportello PuntoSiEnergia,

che si distingue per il carattere innovativo del

coinvolgimento della filiera: il cittadino che si

reca allo sportello avrà le informazioni e gli

strumenti (su incentivi, finanziamenti e

professionisti) per passare dalla teoria alla

pratica;

- gli interventi di comunicazione e

sensibilizzazione;

- la costituzione del tavolo delle regole e

semplificazione delle procedure con i tecnici

comunali e delle associazioni di categoria.

Le azioni di valorizzazione e promozione

prevedono la divulgazione dei risultati dello

sportello. I tecnici che hanno aderito alla filiera

mediante la selezione del primo bando sono

stati 12, appartenenti a diversi settori delle

energie rinnovabili. I sopralluoghi effettuati nei

primi quattro mesi sono stati 35, riguardanti

per oltre il 90% il fotovoltaico. In due Comuni

sono partite delle azioni pilota di agevolazioni

fiscali per interventi di bioedilizia ed energie

rinnovabili. I prossimi obiettivi del progetto

riguardano, per esempio, il PATI: nel

si tratta

di affrontare in modo organico il tema

dell’energia promuovendo sistemi di premialità

fiscale e urbanistica. Inoltre, occorre intervenire

sulla modulistica che deve essere omogenea

Le azioni di intervento

Le azioni di valorizzazione e promozione

Piano di

Assetto del Territorio Intercomunale

I quaderni di Energheia

52

tra gli 11 Comuni, oltre che semplificare l’iter

procedurale (parte dell’area è soggetta a

vincolo ambientale per la presenza del

Graticolato Romano). Infine, stiamo

promuovendo assemblee per i cittadini e

abbiamo avviato una campagna informativa su

carta stampata e web.

LOCAL GOVERNMENT

INCENTIVES FOR PHOTOVOLTAICThe policy of the Union of the

Camposampierese Municipalities

by Luciano Gallo, Managing Director of the

Union of the Camposampierese Municipalities

The project was developed in

the Camposampierese district to promote and

develop sustainable energetic sources. It

involves 11 Councils in North East Italy, in the

province of Padua, the Union of the

Camposampierese Municipalities and the Union

of the Northern Paduan Municipalities Area,

with a total population of 97,965 units and an

average of 1 business unit every 8.2 residents.

Different factors helped to determine the

starting up of this initiative: mainly political

reasons, after the urge of the European

Community, which foresaw the great potential

of the Green Economy in bringing relief to the

actual crisis by fostering new professional

skills. Besides this, the pressure of a territory

showing the need of an energetic conversion

nurtured in the discussions held at the IPA table

(Italian acronym for “Local Program

Agreement”).

The PuntoSiEnergia project answers several

objectives: picking up on the opportunities

offered by government incentives for the use of

renewable energy sources, creating new

professional figures and preparing the territory

for future energetic norms. At the basis of this

initiative, in reality, lies the awareness that the

only way leading to real change is working on

individual behaviour. This conviction arises from

a simple example: differentiated waste

collection has grown in the last three years from

3% to 65%, a success due to the great effort put

PuntoSiEnergia

Page 10: I quaderni - sostenibilità energetica

Promotional actions

PATI District

They are meant to pivot around the front-officedesk results.12 technicians, belonging todifferent expertise fields of renewable energy,have adhered to the chain through the firstselection. They have carried out 35 surveys,(90% regarding photovoltaic). Pilot campaignscovering tax breaks have been launched in twocouncils in order to promote eco-friendlyarchitecture and renewable energetic sources.

The next step in the project is targeted atencouraging tax and town- planning bonuses inthe (Italian acronym for “

Territorial Setting Plan”) and at standardizingdocumentation in all eleven councils.

Furthermore, we aim at simplifying theapplication procedures, since part of the area issubject to landscape restrictions due to thepresence of the ancient Roman street grid.

Lastly we are currently holding publicconferences in each council to inform citizensabout the great potential of green energy alongwith promoting it in local newspapers and on theweb.

on sensitizing the public. The logical model of

clean energy technology advancement develops

along three actions: governance; intervention;

promotion.

The first step, which has already been taken, is

the constitution of a

, which should allow us to

understand the amount of energy we consume

and in which way. The first outcomes point out

more difficulties rather than positives: first of

all, we have experienced a great difficulty in

collecting useful data and a low level of

information about energy issues on the citizens’

part. The second step is about

. This is achieved

through the merging of 3 different kinds of talks:

the territorial table of IPA, composed by the

institutional, economic and non–profit actors of

the Camposampierese district; the political

table, composed by the energy committee

chairmen of the eleven councils and the

technical table, composed by the local councils

officers and the guild associates.

The third step plans the

in two directions: the first is

aimed at informing the citizens that the project

objectives are attainable; the second is oriented

towards the local mass-media in the effort to

present the Camposampierese area as a

supporter of the sustainable growth and of the

new Green Economy.

They have been structured in 4 macro-areas:

- constitution of the local energy chain;

- creation of an innovative PuntoSiEnergia front-

office desk marked by the involvement of

energy professionals: here customers will

receive proper information and operational tools

(incentives, financing and professional

expertise) to turn theory into practice.

- communication and promotion campaigns;

- constitution of a normative and procedure

simplification table with council officers and

guild associates.

Governance actions

territorial energy

observatory

planning the

local energy development

monitoring and

activity reporting

Intervention actionsLuciano Gallo - Unione dei Comuni del Camposampierese

I quaderni di Energheia

53

Page 11: I quaderni - sostenibilità energetica

Nasce il primo turboespansore cogenerativo a fonte rinnovabile integrato in un sito industriale

di Dario Braga, Amministratore Unico di TurBinde Srl

CONSORZIO PONTEROSSO: MODELLO DIECCELLENZA NEL RISPARMIO ENERGETICO

I quaderni di Energheia

54

Il

di S. Vito al Tagliamento

(PN), rappresenta un modello di sostenibilità: sin

dalle sue origini, ha promosso la creazione e

l’incremento di attività industriali situate nella

bassa pianura friulana, prestando attenzione al

rispetto dell’ambiente e al risparmio energetico.

Non a caso, il Consorzio è l’unico nel Triveneto e

il secondo in Italia ad avere acquisito la

Certificazione del Sistema di Gestione della

Qualità e di Gestione Ambientale.

Negli anni ’80, è stata la prima azienda

ad introdurre in Italia la turboespansione ed è

oggi leader nel settore. La turboespansione è

quella tecnologia che, nelle cabine di regolazione

e misura, permette di estrarre l’energia

meccanica di geopressione contenuta nel gas

naturale e di trasformarla, tramite una turbina

che riduce la pressione del gas stesso, in

energia elettrica evitando dissipazioni di energia,

come avviene nei sistemi tradizionali a valvola di

laminazione.

Consorzio e TurBinde, incontratesi grazie

all’Impresa Antoniazzi, facente parte del

Consorzio, hanno unito le energie nella

realizzazione dell’impianto di che

mette insieme due tecnologie tra loro

complementari: la e la

da fonte rinnovabile. L’impianto

costituisce un modello virtuoso di integrazione

tra esigenze della comunità di piccole e medie

industrie del territorio e soluzioni tecnologiche

all’avanguardia, volte al recupero energetico,

all’utilizzo di fonti rinnovabili e alla

minimizzazione degli sprechi. La chiave di volta

consiste nella centralizzazione delle infrastrutture

e dei servizi (distribuzione di gas e calore) alle

aziende del territorio consortile. Accentrando la

distribuzione del gas, si è creata una

semplificazione di accesso alle fonti e la

possibilità di convogliare congiuntamente i

consumi, stabilizzandoli nell’anno e

determinando le condizioni per l’inserimento di

un turboespansore in parallelo alla cabina di

decompressione tradizionale. Esso produce

energia e, insieme, riscalda le strutture di

Consorzio per la Zona di SviluppoIndustriale Ponterosso

TurBinde

Impianto di Ponterosso, frutto dell’incontro didue tecnologie

Ponterosso

turboespansionecogenerazione

servizio (es. asilo, uffici...) del Consorzio.

Il processo di turboespansione permette la

produzione di energia elettrica sfruttando la

riduzione della pressione del gas naturale

disponibile, a fronte di una richiesta di energia

termica necessaria per riscaldare il gas e

consentirne l’utilizzo (sarebbe altrimenti troppo

freddo). Per massimizzare l’efficienza del

processo, il pre-riscaldamento del metano va

effettuato mediante il ricorso alla

cogenerazione, ossia alla produzione

contemporanea di elettricità e calore in un

motore cogenerativo a fonte rinnovabile: si

tratta di un motore diesel opportunamente

modificato per l’utilizzo di una biomassa come

combustibile. Inoltre, per evitare qualsiasi

spreco energetico, il calore in eccesso prodotto

dal cogeneratore viene distribuito all’interno del

Consorzio per il riscaldamento. L’impianto

utilizza come combustibile unicamente una

biomassa costituita da olio vegetale grezzo

puro da bruciare nel cogeneratore, mentre il

turboespansore trasforma in energia elettrica il

calore recuperato da tale cogeneratore e

l’energia di geopressione del gas. Questo

insieme costituisce un impianto integrato di

micro-generazione che produce energia

elettrica da fonte rinnovabile. Esso beneficia

degli incentivi per la valorizzazione dell’energia

prodotta da impianti di potenza inferiore ad 1

MW, oltre che di quelli derivanti dalla

produzione di energia da fonte rinnovabile

(certificati verdi).

Grazie alla lungimiranza del Consorzio e al

know-how esclusivo di TurBinde, si è creato

dunque un

che valorizzano l’esistente,

razionalizzando consumi e ottimizzando

l’energia: dalla turboespansione e dalla

cogenerazione saranno prodotti rispettivamente

320 kW e 420 kW. Il sistema integrato sarà a

breve a regime.

Come funziona l’impianto

modello virtuoso di impianti insinergia integrata

The “Consorzio per la Zona di Sviluppo

Industriale Ponterosso” (Consortium for

Industrial Development Zone of Ponterosso) of

S.Vito al Tagliamento (Pordenone) is a

sustainable model: since its beginning, it both

promotes industrial creation and development,

and covers environment and energy saving. In

fact, the Consorzio is the only one existing in

the Triveneto district and the second in Italy

who received the Quality Management System

Certification and Environmental Management

Certification. In the 80’s TurBinde was the first

Company in Italy to introduce turbo-expansion

technology, and is leader in this field. Turbo-

expansion is the technology that, in pressure

let-down stations, takes geo-pressure natural

gas energy and converts it into electrical

power through a turbine that reduces gas

pressure This process avoids energy wastage,

unlike traditional systems with standard JT

valves.

The Consortium and TurBinde, thanks to the

Antoniazzi Company – one of the members of

the consortium - constructed the Ponterosso

plant, chosing a pioneering solution for energy

production: an integrated renewable co-

generative turboexpander. This is a virtuous

model aimed at integrating industrial community

needs with newest technology solutions,

matching energy recovery, renewable sources

and minimum wastage. Therefore,

infrastructures and services (gas and heating)

to Consortium member companies have been

centralized. Through this centralization, a

simpler access to sources and an opportunity of

collecting together consumptions and making

them more stable during the year has been

Ponterosso plant born from the meeting of

two technologies

CONSORZIO PONTEROSSO, A

MODEL OF EXCELLENCE IN

ENERGY SAVINGThe first renewable co-generativeturboexpander integrated into an industrialplant

by Dario Braga, General Manager of TurBinde

Srl

Page 12: I quaderni - sostenibilità energetica

achieved: this situation allows for the placing of

a turbo-expander aligned to a traditional

pressure let-down station. It produces energy

and at the same time it heats the facilities of the

Consortium (kindergarten, offices etc).

The turbo-expansion process produces electrical

power by exploiting natural gas pressure

reduction that becomes available after the

necessary heating of the gas to make it ready for

use (otherwise it would be too cold). To carry

out the process at its maximum efficiency,

methane pre-heating is obtained by means of a

cogeneration process, that produces electricity

and heat contemporarily in a renewable co-

generative engine: a special diesel engine fed by

biomass fuel. Moreover, in order to avoid any

energetic waste, the extra-heating produced by

the co-generator is distributed inside the

Consortium for heating purposes. The plant uses

a fuel made only by pure raw vegetable oil and

the turboexpander transforms heat, recovered

from the co-generator, and gas intrinsic geo-

pressure energy into electrical power. This

framework is an integrated plant that produces

electrical power from a renewable source.

The Ponterosso plant is classified as a

renewable micro-generation plant, taking

advantage of incentives aimed at sustaining

electrical energy produced by plants with less

than 1,0 MW of power and, in addition, by

renewable sources (“green certificates”).

In conclusion, thanks to the forward-looking

attitude of the Consortium and the unique know-

how of TurBinde, an exemplary model of

integrated synergic plants has been ideated,

achieving important goals: giving value to

existing context, rationalising consumptions,

optimizing energy. With this integrated system

320 kW will be produced by turbo-expansion

and 420kW by cogeneration. The system will

work soon at full performance.

How the plant works

Fig. 1:

Fig. 2:

Impianto di Ponterosso -

Impianto di Ponterosso - interno

Ponterosso plant

- Ponterosso plant - internal

I quaderni di Energheia

55

1

2

Page 13: I quaderni - sostenibilità energetica

L’esperienza di un agricoltore padovano e la sua sfida con la burocrazia

di Pier Mario Munari, agronomo e agricoltore

SOGNANDO IL FOTOVOLTAICO

I quaderni di Energheia

56

In qualità di agronomo e piccolo agricoltore diPadova, riporto la mia esperienza nel campo delleenergie alternative. Nel 2007 ho assunto ingestione l’azienda di famiglia, 15 ettari di terrenoad uso agricolo ad ordinamento cerealicoloestensivo. Deciso nel voler fare alcuniinvestimenti per migliorare la redditività, hovagliato diverse possibilità. La più percorribile miè sembrata quella del fotovoltaico: l'investimentoper un impianto medio di 100-200 kW èequiparabile all'acquisto, nella Regione Veneto, dicirca 10 o 20 ettari di terreno e garantisce unritorno economico interessante e certo pervent'anni a seguire. Grazie agli incentivi del ContoEnergia, al Protocollo di Kyoto nonché allapropaganda a favore del fotovoltaico che stavasensibilizzando favorevolmente l’opinionepubblica, ho pensato sarebbe stato un interventosemplice da realizzare. Sfortunatamente,regolamenti, leggi nazionali e regionali nonchéPiani Regolatori comunali si sono rivelati unababele di lacci e lacciuoli che di fatto mi hannoimpedito di realizzare l'investimento nella miaproprietà. In particolare ricordo: la Legge Galasso,riguardante le costruzioni nelle vicinanze di corsid'acqua; la legge regionale n. 11 del 2004 inmateria di edificabilità nelle zone agricole; il PRGcomunale che istituisce vincoli di ogni tipo. Tuttociò ha fatto sì che dopo due anni di tentativi ionon sia approdato a nulla. Nonostante ciò non misono scoraggiato e ho cercato un altro sito doverealizzare il mio progetto. Individuatone unoidoneo in Basilicata, ben esposto e coerente conle richieste della normativa regionale, hocontattato diversi istituti bancari per ottenere ilfinanziamento necessario. Nonostante i sitiinternet degli stessi assicurassero condizionieccezionalmente vantaggiose, anticipi efinanziamenti al 100% Iva compresa, ho purtropporicevuto non poche risposte negative in meritoalla mia iniziativa. È stato soltanto grazie ai buoniuffici di un amico, che un funzionario di banca hafinalmente preso in considerazione il mioprogetto, appassionandosene. Così, dopo averaffrontato altre difficoltà burocratiche, sonoriuscito ad ottenere la delibera di approvazionedel finanziamento. Ma quello del finanziamento èsoltanto uno degli step che ho dovuto affrontare:un impianto fotovoltaico va infatti assicurato.

Il tipo di polizza richiesto dalla banca non era peròcontemplato dalla maggior parte delle compagnie

assicuratrici. Il rimpallo di richieste tra banca e

assicurazioni è durato qualche altro mese fino aquando la mia banca ha stretto un accordo conun broker in grado di fornire una polizzaaccettabile sia dall’istituto di credito, sia dallacompagnia assicuratrice. Una volta ottenuto ilfinanziamento, aver acquistato il terreno e averstipulato la polizza assicurativa, l'Agenzia delleEntrate ha certificato che il reddito ottenutodall’impianto sarebbe rimasto agricolo. Pensavo

si potesse finalmente iniziare a produrreenergia. Ho allora inviato la domanda all'Enel,attendendo fiducioso la risposta entro i 60giorni previsti. La risposta, arrivata dopo 90giorni (protocollata al sessantesimo giorno), èstata purtroppo negativa. Motivazione: la rete èsatura e non può ricevere l'energia prodottadall'impianto. Sulla lettera dell'Enel era indicatoun numero telefonico da contattare, che si èrivelato però inesistente: sto ancora aspettandoche qualcuno mi riceva in appuntamento. Nonmi resta che pazientare ancora.

quindi

a tangle of red tape which prevented me frominstalling a photovoltaic plant on my property.Particolar difficulties were caused by theGalasso Law which applies to buildings locatednear waterways; the 2004 regional law n. 11which regards constructing in agriculturalareas, and local town planning regulationswhich establish all sorts of limits. The result ofall this is that after two years I had achievednothing. I refused to give up however and triedto find another location where I could carry outmy plan. I found a site in Basilicata which wassuitable and in accordance with regionalrequirements, and got in touch with variousbanks in order to obtain the necessary funding.In spite of the fact that the internet sites of thebanks guaranteed particularly good conditions,with loans and funding up to 100% includingVAT, all my requests were refused. It was onlythanks to the help of a friend that one of thebank managers finally took my project intoconsideration and become enthusiastic about it.Thus, after having oversome various otherbureaucratic difficulties I managed to obtain theapproval of funding. This was however only oneof the steps which I had to face; a photovoltaicpower plant needs insuring. The problem wasthat most insurance companies didn’t providethe type of policy requested by the bank. Afterseveral months of negotiation between the bankand the insurance companies my bankmanaged to reach an agreement with a brokerwho was able to provide a policy which wasacceptable both for the bank and for theinsurance company. Once I had obtained thefunding, purchased the land, and taken out theinsurance policy, the Internal Revenue Servicecertified that the income obtained by the powerplant would remain agricultural. I presumedtherefore that I could at last begin to produceenergy. I sent the application to the ElectricityBoard, and awaited their reply within theallocated 60 days. The reply arrived after 90days (although it was officially stamped on the60th day) and was, contrary to myexpectations, a refusal of my application on thegrounds that the grid was saturated andtherefore unable to receive the electricityproduced by my plant. On the letter from theElectricity Board there was a phone number toring which however turned out to be non-existent; the only thing I can do is be patient.

DREAMING OF PHOTOVOLTAICENERGYThe story of a farmer from the Padua areaand his battle with bureaucracy

by Pier Mario Munari, agriculturist and farmer

I would like to share my experiences regardingalternative energy as a agriculturist and smallfarmer from Padua. In 2007 I took over therunning of the family business, 15 hectares ofland used for agriculture namely for extensiveceral crops. I decided to make some investmentsto increase profitability, and amongst the variousoptions the best seemed that of photovoltaicenergy. The investment for a medium-sizedpower plant of 100-200 kW in the Veneto Regionis equivalent to the purchase of approximately10-20 hectares of land and would guarantee mea reasonable no-risk profit for the next twentyyears. I presumed that it would be relativelysimple to install this plant, thanks to theincentives of the feed-in tariffs for energy and theKyoto Protocol, as well as the favourablepublicity which photovoltaic energy wasreceiving, and which was having a positiveimpact on public opinion. Unfortunately I waswrong. Rules, national and regional laws andlocal town planning schemes proved to be

Page 14: I quaderni - sostenibilità energetica

Il piano per la produzione di energia da applicare agli edifici

di Arvea Marieni e Fabrizio Rovatti, Innovation Factory Scarl – Consorzio per l’AREA di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste

ENERPLAN: “L’ABITO ECOLOGICO”DELL'AREA SCIENCE PARK DI TRIESTE

Collocato nella splendida cornice del Carso

triestino, con due campus situati a pochi

chilometri dalla Slovenia,

. Operativo dal 1982, il

parco conta 87 realtà insediate tra imprese e

centri di ricerca, con oltre 2.500 addetti e più di

170 milioni di euro di fatturato annuo

complessivo. È gestito dal Consorzio per l’AREA

di ricerca di Trieste, ente che fa capo al

Ministero dell’Istruzione, Università e della

Ricerca (MIUR). I settori presenti in AREA sono:

tecnologie per l'ambiente e l'energia,

biotecnologie e diagnostica, chimica e

biochimica, elettronica e automazione

industriale, fisica, aerospazio e nuovi materiali,

informatica e sistemi multimediali, tecnologie

biomediche, telecomunicazioni, robotica.

Il trasferimento tecnologico alle imprese è il

filone di attività che sempre più connota AREA

negli ultimi anni, con una strategia di intervento

articolata in progetti differenziati e sinergici, volti

a dare innovazione e competitività alle imprese

regionali e nazionali, a creare nuova impresa e a

formare personale e competenze in grado di

stabilire

. In un tessuto

regionale che, come quello italiano, è composto

in massima parte da piccole e medie imprese,

AREA negli ultimi anni ha intrapreso un

programma di sostegno all’introduzione di nuove

tecnologie, tecniche e competenze

organizzative. In questo periodo sono stati

realizzati

. Le attività di trasferimento tecnologico e

di valorizzazione dei risultati della ricerca sul

territorio del Friuli Venezia Giulia hanno

contribuito negli ultimi cinque anni a 139

brevetti (93 di imprese, 46 di istituzioni di

ricerca). Quanto ai brevetti depositati dalle

imprese e dai laboratori insediati all’interno di

AREA Science Park, sono stimabili in una

cinquantina negli ultimi due anni. Sul versante

dell’informazione brevettuale, grazie a un

accordo tra European Patent Office e Ufficio

Italiano Brevetti e Marchi, dal 1999 è attivo in

AREA Science Park è

uno dei principali parchi scientifici

multisettoriali d'Europa

Gli interventi di AREA

un legame permanente tra mondo

della ricerca e realtà produttive

oltre 1.800 interventi di innovazione

e di processo nelle PMI del Friuli Venezia

Giulia

AREA l’Ufficio Studi e PatLib Friuli Venezia

Giulia. Inoltre, grazie ad un accordo con SRI

Consulting Business Intelligence (SRIC-BI) di

Stantford (California – USA), leader mondiale

nel monitoraggio delle tecnologie in grado di

generare business,

. L’incubazione d’impresa e l’avvio

di nuove start-up è un altro filone di primo

piano che vede oggi nel programma Innovation

Factory la naturale prosecuzione delle

numerose esperienze maturate da AREA

Science Park nelle attività di assistenza alla

creazione di imprese innovative. La creazione di

valore attraverso la ricerca, l'applicazione

tecnologica e l'innovazione, è la cifra ultima

dell'insieme di progetti e programmi sviluppati

in AREA. Questa creazione di valore passa

anche per un significativo e costante trend di

consolidamento dell’autonomia finanziaria del

Consorzio, che si traduce nel passaggio –

graduale – dal modello di amministrazione a

quello di gestione. Un percorso senz’altro

atipico nel comparto pubblico in Italia. Per ogni

euro incassato dallo Stato, oggi AREA ne

genera 1 e 43 centesimi attraverso attività di

tipo prettamente commerciale (erogazione di

servizi) o la partecipazione a bandi e progetti

attivati su varie linee di finanziamento nazionali

ed europee.

Una di queste linee, particolarmente importante

in questo momento, ha a che vedere con lo

che saranno realizzati

e testati proprio su alcuni edifici del parco

scientifico e che fanno parte di un ampio

Programma Energia denominato ENERPLAN.

- sviluppare e divulgare l’innovazione nel campo

dell’efficienza energetica e della produzione di

energia da fonti rinnovabili e alternative ai

AREA mette a

disposizione delle PMI Explorer, uno

strumento di Business Intelligence che

consente di ottenere informazioni mirate sui

trend di oltre 30 settori tecnologici e

produrre innovativi servizi di road-mapping

tecnologico

ENERPLAN

sviluppo di tecnologie e programmi di

intervento dedicati al risparmio energetico e

alle energie rinnovabili

Gli obiettivi del programma sono:

combustibili fossili, costruendo impianti

dimostrativi che siano anche laboratori di

sviluppo tecnologico e sperimentazione

industriale nei quali università e scuole

dell’obbligo, enti di ricerca, imprese e pubbliche

amministrazioni possano apprendere e

confrontare i risultati tecnici, ambientali ed

economici delle varie soluzioni;

- abbattere i costi della gestione energetica e,

contemporaneamente, ridurre drasticamente le

emissioni nocive nelle applicazioni energetiche

destinate all’edilizia di uso civile e industriale.

La decisione di avviare percorsi di

sperimentazione e integrazione di tecnologie

innovative nel settore delle rinnovabili e

dell’efficienza energetica nelle costruzioni, è

legata a diverse motivazioni. I vincoli normativi

e gli obiettivi strategici di abbattimento delle

emissioni, la riduzione dell’utilizzo di fonti non

rinnovabili, l’incremento delle quote di

produzione e il consumo di energia prodotta da

fonti rinnovabili definiscono un percorso di

necessario sviluppo del settore. Un trend

“impetuoso” confermato negli ultimi anni e in

contrasto con la fase di rallentamento e

decrescita che colpisce la maggior parte dei

settori industriali. D’altra parte, in un momento

di crisi, la contrazione dei fatturati aziendali

disincentiva investimenti in ricerca e sviluppo di

nuovi prodotti proprio quando sarebbe più

necessario un impulso verso la creazione di

mercati nuovi attraverso l’introduzione di

innovazioni radicali.

In collaborazione con il Ministero dell’Ambiente,

AREA investe nello

. Il modello di azione è

pragmatico e punta all’industrializzazione di

alcune soluzioni innovative, co-brevettate da

Innovation Factory Scarl, una house company di

AREA che agisce principalmente come

incubatore di aziende innovative in campo

tecnologico. In tutti i 9 progetti raccolti sotto il

cappello di ENERPLAN, il Consorzio propone ma

anche sperimenta azioni dimostrative finalizzate

allo sviluppo, industrializzazione e divulgazione

Le sperimentazioni

sviluppo di innovazioni per

l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti

rinnovabili e alternative

I quaderni di Energheia

57

Page 15: I quaderni - sostenibilità energetica

di sistemi energetici innovativi, verificandone

concretamente l’efficacia rispetto a soluzioni

tecnologiche note. I progetti riguardano la

sperimentazione del

destinata

a sostituire le caldaie centralizzate tradizionali, e

di

destinato a migliorare l’efficienza di costruzioni

altamente dispersive. Sono inoltre previsti un

- LIDEA - a cogenerazione con

motore a metano a giri variabili e verifica

comparativa dell’efficienza di tre diversi tipi di

pannelli solari, un innovativo

, un

, un

e una

. Mettere a sistema l’acquisizione di

nuove conoscenze vuol dire sviluppare sinergie

tra attori - pubblici e privati - portatori di

competenze specifiche e distintive, per

valorizzare i risultati dell’attività di ciascuno.

Ogni progetto è infatti realizzato in

collaborazione con partner importanti: enti di

ricerca e imprese, permettendo così il

coinvolgimento ottimale dell’intero sistema della

conoscenza. Il recupero di competitività del

è infatti favorito efficacemente

sostenendo la ricerca in campo energetico,

mirata alla creazione di nuovi prodotti, processi

e servizi, capaci di conquistare spazi di mercato

significativi e concreti ritorni commerciali.

prototipo di un’innovativa

pompa di calore ad alta temperatura

un sistema denominato “cappotto attivo”

Laboratorio Impianto Dimostrativo Energie

Alternative

impianto con

microturbine a gas con sistema CHCP

impianto dimostrativo di illuminazione

stradale a led sistema per la sicurezza

ecologica soluzione per trigenerazione

a biomassa

Sistema Italia

ENERPLAN: “THE

ENVIRONMENTALLY FRIENDLY

ASPECT” OF THE AREA SCIENCE

PARK IN TRIESTEThe energy production plan adapted forbuildings

by Arvea Marieni and Fabrizio Rovatti

(Innovation Factory Scarl, AREA Science and

Technology Park of Trieste)

located over two

AREA Science Park is a major, multi-

disciplinary science park

campuses in the splendid setting of the Italian

Karst just a few kilometres from Slovenia. The

Park has been operating since 1982 and

currently comprises 87 entities (companies and

research centres) with more than 2,500

employees and an annual turnover over 170

million euros in total. These entities are

managed by the Consortium for Research of

Trieste, recognised by the Ministry of

Education, University and Research (MIUR).

The fields represented in AREA are:

- environmental and energy technologies

- biotechnology and diagnostics

- chemistry and biochemistry

- electronics and industrial automation

- physics

- aerospace and new materials

- IT and multimedia systems

- biomedical technology

- telecommunications

- robotics.

Technology Transfer, in line with the global

trend, has increasingly characterized AREA in

recent years. An intervention strategy spanning

various synergic projects has been designed to

provide innovation and competitiveness to

regional and national companies. In addition, it

will create new business, train staff and

develop expertise qualified to establish

. At the regional level (Friuli Venezia

Giulia), which is mostly made up of small and

medium-sized enterprises (SMEs), AREA has

been implementing a support program to

introduce new technologies, techniques and

organizational skills.

in recent years. In the past five

years, technology transfer and valorisation of

research results in Friuli Venezia Giulia have

contributed to 139 patents (93 enterprises, 46

research institutions). Patents filed by

companies and laboratories established within

AREA Science Park, amounts to approximately

another fifty in the last two years. In terms of

patent information, an agreement between the

European Patent Office and the Italian Patent

Interventions in AREA

permanent links connecting research and

production

Over 1,800 innovation

interventions and processes have been

achieved

and Trademark Office, has allowed the Friuli

Venezia Giulia PatLib Office Study and Research

to be created and it has been operative since

1999. Moreover, owing to an agreement with

SRI Consulting Business Intelligence (SRIC-BI)

Stanford (California, USA), a global leader in

monitoring technologies to generate business,

.

The Innovation Factory program is the

continuation of the numerous experiences of

AREA Science Park in assisting the

establishment of innovative enterprises such as

Enterprise incubation and launching Start-ups-

another current market trend. Value creation

through research, technological application and

innovation is the sum of projects and programs

developed at AREA. This value creation also

involves a significant and sustained trend of

financial autonomy consolidation of the

Consortium for Research, resulting in the

gradual transition from the administration model

to that of management. This transition is

certainly atypical in the public sector in Italy.

For every euro collected by the State, AREA

generates 1,43 cents by clear-cut business

activities (provision of services) or participation

in tenders and projects activated from various

sources of national and European funding.

One of these funding sources, particularly

important at this time, pertains to the

that will be

implemented and tested on some buildings of

the science park. These initiatives are part of a

Comprehensive Energy Program named

:

- develop and disseminate energy efficiency

and energy production innovation from

renewable sources and alternatives to fossil

fuels, new point building demonstration plants

which are also laboratories for technological

AREA provides SMEs with Explorer, a

business intelligence tool that delivers

targeted information on trends in over 30

fields of technology and produces Road-

mapping technology innovative services

ENERPLAN

development of technologies and

intervention programs dedicated to energy

saving and renewable energies

ENERPLAN which has the following

objectives

I quaderni di Energheia

58

Page 16: I quaderni - sostenibilità energetica

Fig. 1 - 2: Fig. 3:AREA Science Park Cappotto Attivo - "Active insulation"

development and industrial trials in which

universities and primary schools, research

institutes, enterprises and public administrations

can learn and compare the results of technical,

environmental and economic effects of various

solutions;

- reduce the costs of energy management and,

at the same time, radically cut harmful emissions

in energy applications in civil and industrial

construction.

There are various reasons why the decision was

taken to open road map experimentation and

innovative technologies integration in the field of

renewable energy and energy efficiency in

buildings. The regulatory constraints and

strategic goals of reducing emissions, reducing

the use of non-renewable sources, increasing

shares of production and consumption of energy

produced from renewable sources all call for the

development of this sector. This great impetus

was confirmed in recent years and contradicts

the slowdown and decline that affects most

industries. On the other hand, in a moment of

crisis, the contraction of business turnover

discourages investment in research and

development of new products exactly when the

need to create new markets through radical

innovations is greatest.

AREA invests in the

in

collaboration with the Ministry for Environment.

The action plan is pragmatic and meant to

industrialize innovative solutions, co-patented by

Innovation Factory Scarl, AREA’s in-house

company acting primarily as an incubator for

innovative technological companies.

In total there are nine projects grouped under

ENERPLAN. The Consortium proposal also

includes demonstrative actions aimed at

developing, industrializing and disseminating

innovative energy systems, by specifically

testing its effectiveness with respect to known

technological solutions. The projects include:

- the testing of

to replace centralised

The experiments

development of innovation

for energy efficiency and the use of

renewable and alternative sources

an innovative high-temperature

heat pump prototype

traditional boilers

- to

improve the efficiency of highly dispersive

buildings

-

- with variable speed natural gas engine

co-generation plant and comparative efficiency

verification of three different types of solar

panels

- an innovative

-

-

- .

a system called "active insulation"

an Alternative Energy Demo Lab Facility -

LIDEA

system with gas micro-

turbines CHCP system

a LED-based road lighting demonstration

an ecological security system

a biomass tri-generation solution

Acquiring new knowledge entails developing

synergies between stake holders - public and

private – skilled in specific and distinctive fields

to enhance the results of each party. Each

project is achieved in collaboration with key

partners: research institutions and enterprises,

enabling the optimal involvement of the entire

knowledge system. Thus, the competitiveness

of the is in fact boosted

effectively by supporting research in the field of

energy, aimed at creating new products,

processes and services, in order to gain

profitable market opportunities and tangible

commercial returns.

Italian system

I quaderni di Energheia

59

2

1

3

Page 17: I quaderni - sostenibilità energetica

Considerazioni attuali sull’esperienza di gestione di un servizio di city logistics

di Paolo Pandolfo, Direttore Logistica e Real Estate di Interporto Padova SpA

CITYPORTO PADOVA

A Padova, dall’aprile 2004, è attivo

, un

. Tale

servizio è ideato, sviluppato e gestito da

. Il progetto nasce in

seguito ad un accordo di programma tra

Comune, Provincia, Camera di Commercio di

Padova, APS Holding e Interporto. Il modello su

cui si basa Cityporto è semplice: gli operatori

consegnano la merce presso una piattaforma

logistica localizzata all’interno dell’area di

Interporto Padova, a ridosso del centro urbano.

Dalla piattaforma partono mezzi ecologici a

basso impatto ambientale per la distribuzione

della merce all’interno della Zona a Traffico

Limitato. L’Amministrazione Comunale di

Padova, sensibile ai temi ambientali e alle

iniziative di city logistics, ha messo a punto

dispositivi premianti per i mezzi Cityporto.

Proprio questo coinvolgimento degli operatori

del trasporto fin dalla fase progettuale, la loro

partecipazione su base volontaria, la neutralità di

Cityporto rispetto ai dati sensibili dei singoli

operatori e alla libera concorrenza degli stessi,

hanno decretato la

.

Tutti i mezzi di Cityporto sono georeferenziati:

conosciamo i chilometri percorsi per ogni giro di

consegna, il numero delle consegne stesse, i

tempi di prestazione, i consumi e tutte le altre

grandezze necessarie. Dal punto di vista della

situazione “ex ante”, conosciamo ovviamente il

numero e la tipologia di consegne, chi sono gli

operatori, quali e quanti mezzi sarebbero

impegnati.

(visto che si

utilizzano molti meno mezzi con un grado di

riempimento superiore) a cui consegue una

cascata di risparmi indotti. Interporto Padova

SpA ha commissionato all’Università Bocconi di

Milano uno studio sui primi 15 mesi di attività di

Cityporto Padova. Al riguardo va considerato

che i primi 5 mesi del servizio prevedevano solo

due mezzi (da aprile 2004), passati a quattro dal

Cityporto

Padova servizio di distribuzione urbana

delle merci destinate al centro, effettuato con

mezzi a basso impatto ambientale

Interporto Padova SpA

condivisione del progetto

da parte dei maggiori attori nazionali del

sistema trasporti

I benefici

Risulta quindi facilmente

calcolabile, in base a parametri condivisi, il

“risparmio” di chilometri percorsi

sesto mese e diventati poi sei nel secondo

anno solare di attività. Dalla tabella 1

(Valutazioni ex post) appare subito chiaro che,

al di là dell’utilizzo di mezzi a basso impatto

ambientale, l’elemento di razionalizzazione con

riduzione di chilometri percorsi rispetto ai

viaggi gestiti dagli operatori è già di per sé di

grande impatto. Le minori percorrenze

sommate all’utilizzo di mezzi più “puliti” hanno

portato ad un calcolo della riduzione delle

emissioni inquinanti (tabella 2: riduzione

emissioni). Proiettando questi dati, considerato

che la collettività ha contribuito con 360.000

euro,

(tabella 3: calcolo

dei costi esterni, risultati complessivi).

Uno dei punti cruciali per l’effettiva attuazione

di una politica di city logistics è rappresentata

dalla

. Uno dei

problemi principali è proprio rappresentato dal

fatto di "mettere d'accordo" soggetti ed

esigenze molto diversi tra loro (orari, frequenza,

quantità, stagionalità, tutela ambientale, ecc.).

Ma cosa intendiamo per “operatori”? Nella fase

iniziale, con tale termine si intendono

essenzialmente le aziende di autotrasporto di

merci per conto terzi. Sono queste aziende

infatti a detenere la titolarità dei contratti di

trasporto con i propri clienti/committenti che

hanno come destinazione od origine le attività

commerciali. Per ottenere il successo operativo

occorre che gli operatori con i loro mezzi non

vadano più in città ma facciano tappa nel

magazzino dedicato del CDU (Centro di

Distribuzione Urbana) e consegnino la merce

destinata in centro; si attua in questo modo

una sorta di “intermodalità” in cui non avviene

un passaggio modale (ad esempio treno-

camion) ma

.

i benefici in termini di costi esterni

superano il milione di euro

Considerazioni sull’operatività

concertazione estesa ai diversi attori

coinvolti nel sistema distributivo: operatori

logistici e del trasporto, commercianti,

associazioni di categoria, amministrazioni

locali e associazioni di consumatori

un passaggio da numerosi mezzi

di trasporto con alimentazione tradizionale a

pochi mezzi con alimentazione a minor

impatto ambientale

Il Centro di Distribuzione Urbana

importante è una buona ubicazione e la

giusta dotazione/conformazione del

magazzino

I veicoli

Una soluzione efficace per la riorganizzazione

della logistica distributiva in ambito cittadino

passa per la realizzazione di un Centro di

Distribuzione Urbana (CDU), un magazzino di

trasbordo delle merci dirette in città. La

massimizzazione del tasso di caricamento del

veicolo e l’ottimizzazione dei percorsi

consentono di minimizzare le percorrenze totali

effettuate per portare a destinazione la

medesima quantità di merce; inoltre l’impiego

di veicoli a basso impatto ambientale per le

consegne finali in centro città può consentire

un ulteriore beneficio ambientale. Ciò che è

. La piattaforma dovrebbe infatti

essere localizzata in un’area di immediato

accesso dall’autostrada e sulle direttrici delle

strade primarie di transito, in contesti

facilmente praticabili dai veicoli dei

trasportatori.

Sulla scelta del veicolo esiste la stessa duplice

vocazione che sta alla base di un servizio di city

logistics: da un lato la volontà di utilizzare mezzi

a basso o nullo impatto ambientale, dall’altro la

necessità di avere a disposizione mezzi che per

capacità di carico e volume possano garantire

un produttività sufficiente a salvaguardare il più

possibile il conto economico.

Il dimensionamento ottimale del servizio indica

come utile nella sua fase di avvio l’impiego di

veicoli cassonati, con portata 3,5-5,0

tonnellate. Con queste dimensioni, i mezzi sono

in grado di addentrarsi all’interno della ZTL,

risultando ideali anche in termini di portata.

In merito alla motorizzazione dei veicoli,

inizialmente alcune valutazioni gestionali ci

hanno indotto ad escludere almeno per la prima

fase l’opzione del veicolo elettrico. Oggi esiste

anche una ulteriore opzione molto stimolante

che consiste nei veicoli ibridi diesel/elettrici: la

bimodalità consente di superare eventuali

difficoltà connesse alla natura varia di

particolari zone territoriali.

I quaderni di Energheia

60

Page 18: I quaderni - sostenibilità energetica

Dati di traffico

Aspetti economici

occorre saper dosaresapientemente un tariffa perfettamenteaderente alle specifiche esigenze

Considerazioni finali

Il servizio puòsicuramente essere migliorato e potenziato,ma in ogni caso non potrà perdere la suaconnotazione di apertura verso le esigenzedel difficile settore dei trasporti.

Sono queste ovviamente le maggiori voci diricavo, sulle quali si basa l’intelaiatura anche

economica del servizio. Considerata la mediapeso per consegna e il volume specifico, a volteuna singola consegna può anche impegnarequasi da sola un intero furgone. È evidente unacrescita notevole negli anni, frutto della sempremaggiore fiducia del mercato, della convenienzadei costi e dell’appoggio dell’AmministrazioneComunale di Padova. Oggi il serviziorelativamente al collettame può considerarsimaturo e quindi non possono verificarsi grandiincrementi a parità di mezzi.

Non esiste una tariffa uguale ad un’altra perchéogni operatore ha tipologie, quantità e qualità dimerce sempre differenti e, proprio per limitare almassimo i suoi costi rispetto alla situazioneprecedente,

.

Cityporto, pur essendo un servizio con finalitàfortemente votate al bene della collettività,prima di tutto rimane uno strumento adisposizione degli operatori che si vedono cosìfacilitato il compito di entrare nel sempre piùcongestionato centro cittadino.

Padova SpA. The project was set up after the

signing of a protocol of agreement between the

local Municipality, Province, Chamber of

Commerce and APS Holding (the Local Multi-

utilities Public Company) and Interporto

Padova. The basis of the design of Cityporto

Padova is very simple: the transport operators

deliver the goods to a logistics platform located

within the Padua Freight Village, close to the

city centre. From here the fleet with low

environmental impact (7 eco-friendly vehicles in

October 2008) departs for the distribution of

goods within the Limited Traffic Zone. The local

administration of Padua, sensitive to the

environmental issues and the initiatives of city

logistics, developed a system of devices

favouring the Cityporto’s vehicles.

Indeed, the involvement of the transport

operators since the beginning of the project,

their participation on a voluntary basis and also

the neutrality of the Cityporto service regarding

their private data and to their free competition

on the market, determined the

.

All the vehicles of Cityporto are georeferenced:

we know the mileage for each trip of delivery,

the number of deliveries, the performance time,

the fuel consumption and all other necessary

parameters. From the perspective of the

previous situation, of course we know the

number and type of delivery, who was involved,

which and how many vehicles were used.

(since fewer vehicles are employed

with a higher degree of filling) resulting in a

great number of savings.

Interporto Padova SpA has commissioned the

University Bocconi of Milan in a study on the

first 15 months of activity of the Cityporto

Padova. One should take into account that in

the first 5 months the service was performed by

means of only two vehicles (since April 2004),

increasing to four since the sixth month and

then to six in the second calendar year of

activity. It soon becomes clear from table 1 (Ex

sharing of the

project by the main important national

stakeholders in the transport system

Benefits

It is

therefore easy to calculate the "savings" of

the kilometres on the basis of shared

criteria

post considerations) that, beyond the use of

vehicles with a low environmental impact the

element of rationalization by reducing the

mileage compared to the number of trips

operated previously by the haulers, is of great

impact in itself. The reduced distances added to

the use of "cleaner" vehicles have led to a

calculation of the reduction of pollutant

emissions (table 2: pollutant emissions

reduction). On the basis of the projection of

these data and considering that the community

has contributed with 360,000 Euros,

(table 3: external

costs calculation: final results).

One of the crucial points for the effective

implementation of a city logistics policy is the

.

One of the main problems is to find an

agreement for operators and needs very

different (hours, frequency, quantity,

seasonality, environmental protection, etc). So,

what do we mean by "operators"? Initially, this

term mean essentially the haulage contractors

delivering goods on behalf of third parties.

These trucking companies hold the ownership

of the contracts signed by the customers. The

points of origin or destination of the goods are

generally trade activities; indeed they often

refer to flows of destination since, in general

with regard to the merchandise a city is a place

of consumption rather than production. To

achieve an operational success it is necessary

that the operators with their vehicles do not

enter the city but stop at the warehouse in the

CDU (Urban Distribution Centre), in order to

deliver the goods intended for the shops

located in the centre. In this way a kind of

"intermodality" without modal shift (eg train-

truck) is implemented,

.

the

benefits in terms of external costs have

exceeded one million Euros

Considerations about the management

consultation enlarged to the different actors

involved (directly or indirectly) in the

distribution system: transport and logistics

operators, dealers, trade associations, local

governments and consumers associations

but with a shift of

goods from several automobiles powered by

traditional fuel to a few means powered

with a lower environmental impact

CITYPORTO PADOVASome updated considerations about theexperience of management of a citylogistcsservice

by Paolo Pandolfo, Logistics and Real Estate

Manager of Interporto Padova SpA

The has been operating in

Padua since 2004, a

. The service was

planned, developed and managed by Interporto

Cityporto Padova

service of distribution of

the freight addressed to the city centre and

performed by means of vehicles with low

environmental impact

I quaderni di Energheia

61

Page 19: I quaderni - sostenibilità energetica

Fig. 1:

Fig. 2:

Fig. 3:

Fig. 4:

Valutazioni ex post -

Riduzione emissioni -

Calcolo dei costi esterni: risultati complessivi -

La flotta di Cityporto Padova -

Ex post considerations

Pollutant emissions reduction

External Costs calculation: final results

Vehicles of Cityporto Padova

The Centre for Urban Distribution

The important thing is

to get a good location and a fair allocation /

configuration of the warehouse.

The vehicles

An effective solution to the reorganization of the

city logistics certainly passes through the

establishment / localization of a Centre for Urban

Distribution (CUD), a warehouse for the delivery

of goods addressed to the city. Maximizing the

rate of loading of the vehicle (which results in

using fewer loading vehicles) and optimization of

routes (delivery journey) help to minimize the

total distance made (kilometres travelled in

urban areas) to deliver the same quantity of

goods. In addition, the use of vehicles with low

environmental impact (vehicles powered by

natural gas, dual mode, electric, etc..) for final

delivery in the city centre may allow a further

environmental benefit.

The platform

should be located in an area of immediate

access from the highway and to the primary

transit roads, in order to allow easier and faster

delivery operations of the goods by the

operators that come from out of town.

The choice of vehicle is taken with the same

dual vocation that lies on the basis of city

logistics services: on the one hand, the desire to

use vehicles with low or no environmental

impact, on the other to have at disposal vehicles

with a load capacity and volume which can

ensure a sufficient productivity to preserve as

much as possible the profit and loss account.

The optimal sizing of the service shows that it is

suitable during the start-up phase to use box

trucks (cube trucks) with a carriage capacity of

3.5 / 5.0 tonnes. A vehicle of this size is, above

all, able to circulate inside the Limited Traffic

Zone and it results as also suitable in terms of

freight transport capacity. With reference to the

kind of engines to use for the service, some

considerations on the management of the

service led us to exclude, at least in the first

phase, the electric vehicles.Today there is also

another very exciting option represented by

hybrid diesel / electric powered vehicles. It

could indeed be an interesting option, since the

bi-mode allows one to overcome any difficulties

associated with the road nature in certain areas.

Traffic data

Economic issues

These are obviously the major items of income

and represent the frame, also financial, of the

services. Please note that, given the average

weight per delivery set out in the charts and

tables above, and the specific volume,

sometimes a single delivery may also take up

almost alone an entire van. It is clear that there

has been considerable growth over the years,

resulting from the increase in market

confidence, in the advantages of costs and the

support from the Municipality of Padua.

Today the service for packaged cargo can be

considered mature and therefore big rises will

not occur on equal terms.

According to our business conception that

meets the needs of the real market, there is no

fee equal to another because each operator

has different types, quantities and quality of

goods. So, to minimize costs compared with the

previous situation,

.

Although Cityporto is a service principally

aimed to the community’s welfare, it remains

first and foremost a tool for the operators to

facilitate their access to the increasingly

congested city centre.

it is essential to know how

to wisely determine a rate perfectly

adherent to the specific customer’s needs

Concluding remarks

Certainly, the service

could be improved and strengthened, but in

any case it can not lose its connotation of

openness to the needs of a difficult sector

such as that of the transport market.

I quaderni di Energheia

62

1 2 3

4

Page 20: I quaderni - sostenibilità energetica

Nasce l’imprenditore illuminato.La cogenerazione, tutta l’energia di una nuova specie.

L’imprenditoria agricola che vuole cogliere le opportunità economiche di chi diventa “produttore di energia” grazie alla valorizzazione del biogas, trova in AB l’espressione massima della tecnologia cogenerativa, anima dell’impianto. Con la sua esperienza e specializzazione negli impianti di cogenerazione, AB Energy si rivolge all’imprenditore agricolo “illuminato”, fornendo consulenza, progettazione e servizio di manutenzione “chiavi in mano”. Il Gruppo AB, operativo da oltre 30 anni, è leader in Italia nella realizzazione di impianti di cogenerazione da 100 a 10.000 kWe. La modularità, l’efficienza e l’affidabilità sono i punti di forza delle soluzioni ECOMAX® che AB Energy propone sia per la cogenerazione destinata all’agricoltura che all’industria.

AB Energy Spa - Tel. 0309945011 - www.gruppoab.it

Stabilimento produttivoECOMAX® BIO Energia da fonti rinnovabili

Page 21: I quaderni - sostenibilità energetica

È firmato SOLON e sorgerà sulle coperture dell’Interporto di Padova

di Elena Cavazzin, Responsabile Ufficio stampa di SOLON SpA

LAVORI IN CORSO PER IL PIÙ GRANDEIMPIANTO FOTOVOLTAICO AL MONDO SU TETTO

Sarà più ampio e più potente dell’impianto

fotovoltaico installato a Saragozza in Spagna ed

entro la fine del 2010 diventerà a pieno titolo il

più grande al mondo tra quelli realizzati su tetto.

È iniziata nei mesi scorsi l’attività di SOLON SpA

per la posa dei moduli che produrranno

. L’impianto sarà costituito da

che si estenderanno

su una superficie di (oltre

ai tetti di tutti gli edifici, sono coinvolte anche le

pensiline adibite al parcheggio delle auto), per

un investimento complessivo di 50 milioni di

euro. Grazie a quest’opera, che avrà una

e sarà in grado di produrre

, Padova è

candidata a diventare la capitale italiana del

fotovoltaico. L’impianto rappresenta inoltre una

scelta strategica per Interporto Padova –

Magazzini Generali SpA e per tutta l’economia

padovana, attraverso il coinvolgimento di circa

450 persone a livello occupazionale. Notevoli

saranno anche i risparmi in termini di costi

energetici e i benefici per l’ambiente.

L’auspicio è che questa sia solo la prima di una

serie di iniziative di alto valore ecologico che

potranno essere realizzate a Padova. Non a

caso, la città del Santo potrebbe diventare

modello per la realizzazione di centri logistici ed

industriali. Cifre alla mano, sui tetti della società

interportuale padovana sarà prodotta tanta

energia quanto quella consumata da 5.000

famiglie. Sul fronte della lotta all’inquinamento,

. Infine, massima attenzione è stata

posta anche alla realizzazione di un impianto

che, dal punto di vista logistico, può

considerarsi “a chilometro zero” in quanto la

localizzazione della produzione nello stabilimento

di SOLON a Carmignano di Brenta ridurrà al

minimo l’impatto del trasporto. L’installazione

degli impianti fotovoltaici si concluderà in

autunno 2010, mentre gli allacci alla rete

elettrica sono previsti entro la fine dell’anno.

energia

pulita sulle coperture dei fabbricati ad uso

logistico di Interporto Padova - Magazzini

Generali SpA

67.500 moduli fotovoltaici

250mila metri quadri

capacità energetica complessiva di 15 MWp

17 milioni di

kilowattora annui di energia pulita

l’emissione di CO nell’atmosfera verrà

contenuta di ben 9 mila tonnellate l’anno, pari

al consumo di circa 3.200 tonnellate di

petrolio

2

I quaderni di Energheia

64

represents a strategic choice for Padua’s

Interport – Magazzini Generali SpA and for all

the Paduan economy by involving about 450

people in different areas of employment.

Savings, in terms of energy costs and benefits

for the environment, will also be considerable.

The hope is that this will be only the first of a

series of high-ecological value projects that will

be able to be accomplished in Padua. By no

coincidence, Padua could become a model for

logistics and industrial centres. Numbers at

hand, the energy produced on the roofs of the

Paduan freight village company will be equal to

the energy consumed by 5,000 families. With

regards to the fight against pollution,

. Finally, great care was

taken over the installation so that, from a

logistics point of view, one can consider it as

“limited mileage” seeing as the impact of the

transportation will be reduced to a minimum

because the place of production is Solon in

Carmignano di Brenta. The photovoltaic

installation will be concluded in Autumn 2010,

while the link up to the electricity network is

foreseen within the end of the year.

the

emission of CO in the atmosphere will be

reduced by a good 9 million tonnes a year,

equal to the consumption of about 3,200

tonnes of petroleum

2

WORK IN PROGRESS ON THE

BIGGEST PHOTOVOLTAIC ROOF

PLANT IN THE WORLDIt is made by SOLON and will be built on theroofing of Padua’s Interport.

by Elena Cavazzin, Press Office Manager of

SOLON SpA

It will be bigger and more powerful than the

photovoltaic installation in Saragossa in Spain

and by the end of 2010 will become the biggest

roof-installations in the world. Over the last

months, SOLON SpA has started laying modules

that will produce

. The

installation will be made up of

that will cover an area

of (besides the roofs of all the

buildings, even the car park shelters will be part

of the project), for a total investment of 50

million Euro. Thanks to this intervention, which

will have

and will be able to produce

,

Padua is in line to become the Italian

photovoltaic capital. Moreover, the installation

clean energy, on the roofing

of the logistics buildings of Padua's

Interport - Magazzini Generali SpA

67,500

photovoltaic modules

250,000 m

a total energetic capacity of 15

MWp 17 million

annual kilowatt-hours of clean energy

2

Page 22: I quaderni - sostenibilità energetica

Sta per compiere un anno

lanciata da SOLON SpA in collaborazione con i

maggiori produttori di veicoli elettrici. Il progetto,

che punta a soggetti pubblici e privati, prevede

la possibilità di muoversi in modo alternativo ed

ecologico, alimentando scooter e biciclette

elettriche attraverso pensiline fotovoltaiche

SOLON, capaci di trasformare i raggi solari in

energia elettrica. Tutto questo a costi irrisori:

uno scooter, si calcola, può fare 100 Km con 75

centesimi. Con la possibilità, in futuro, di

sviluppare un sistema attraverso il quale

effettuare il pieno con una tessera tipo

bancomat, presso gli sportelli di ricarica.

: ne beneficiano

gli oltre 200 dipendenti che possono così

ricaricare gratuitamente i mezzi di trasporto

forniti dall'azienda (bici e scooter elettrici)

sfruttando l'energia prodotta dai moduli

fotovoltaici installati sul tetto del capannone. Si

tratta di un'idea che affonda le sue radici nel

passato e rientra in una serie di progetti che

rispondono non solo ad una filosofia aziendale,

ma a delle scelte diventate un vero e proprio

stile di vita.

Solon dispone di una flotta di veicoli

estremamente affidabile che sostituisce i mezzi

privati garantendo ottime prestazioni senza

emettere alcuna sostanza inquinante. A quasi un

anno dal varo dell’iniziativa,

, tanto che la lista delle richieste

supera già ampiamente il numero dei mezzi

disponibili e l’azienda sta valutando di

acquistarne altri in tempi brevi.

A seconda della preferenza, è possibile scegliere

fra biciclette che hanno un’autonomia di oltre 30

km, scooter equivalenti a 50 cc con

un’autonomia superiore ai 60 km e maxi-scooter

equivalenti a 250 cc con un’autonomia ancora

maggiore. Come in un “meccanismo” perfetto,

mentre in azienda si lavora, i mezzi si ricaricano

con l’energia autoprodotta.

la proposta di

mobilità urbana ecosostenibile Solar Mobility

Il progetto è già realtà all'interno dell'azienda

di Carmignano di Brenta (PD)

il consenso dei

dipendenti è andato ben oltre ogni

aspettativa

La rivoluzione della mobilità dentro e fuori l’azienda

di Luca Secco, Responsabile Progetti Speciali di SOLON SpA

MEZZI DI TRASPORTO ALIMENTATI DAL SOLE

SUN FUELLED MEANS OF

TRANSPORTA mobility revolution inside and outside the

company

by Luca Secco, Special Project Manager of

SOLON SpA

The

launched by

SOLON S.p.A – leading photovoltaic system and

module production company in Italy and among

the top in Europe – in collaboration with the

largest producers of electric vehicles is about to

turn one year old. The project, which targets

the public and private sectors, foresees the

possibility of moving around in an alternative

and ecological way by fuelling electric scooters

and bicycles through SOLON photovoltaic

shelters, capable of transforming sun rays into

electricity, all at ridiculously low costs. It has

been calculated that a scooter can travel up to

100 km on 75 cents; with the possibility of

developing, in the future, a system through

which one can fill up with an ATM-type card at

recharging dispensers.

: the 200

Solar Mobility proposal for eco-

sustainable urban mobility

The project is already

a reality within the company from

Carmignano di Brenta (Padua)

employees that can recharge the means of

transportation provided by the company

(electric bicycles and scooters) for free are

benefiting from it by taking advantage of the

power produced by the photovoltaic modules

installed on the roof of the warehouse. It is an

idea that comes from the past and forms part of

a series of projects that acknowledge our

company philosophy as well as choices that

have become a way of life. SOLON has a fleet

of highly reliable vehicles that substitute private

transport and guarantee excellent performance

without emitting any polluting substances.

About a year after the launch of the project,

, so much so that the

request list already widely exceeds the number

of means available and the company is

considering buying more soon. Depending on

one’s preference, it’s possible to choose

between bicycles with a fuel distance of more

than 30 km, 50 cc scooters with a fuel distance

of more than 60 km and 250 cc maxi-scooters

with an even greater fuel distance. So, while

the company is at work, the means of transport

are recharged with the self-produced power,

just like a perfect machine.

the

employees’ approval has gone well beyond

every expectation

I quaderni di Energheia

65

Page 23: I quaderni - sostenibilità energetica

L’esperienza di Vicenza

di Aldo Campesan, Consigliere di amministrazione di Aim Vicenza SpA

RAPPORTO TRA UTILITIESE AMMINISTRAZIONI LOCALI

I quaderni di Energheia

66

Con il patto di stabilità, gli enti pubblici

presentano problematiche importanti che

mettono le amministrazioni nella condizione di

ricorrere a sistemi di project financing, oppure a

società di scopo, in house. Il rapporto con il

cliente per le aziende municipalizzate come Aim

non è lo stesso delle società di capitali. La

municipalizzata vive in doppio regime (il cliente è

anche il cittadino), inoltre non ha una posizione

neutrale nell’ambito dei rapporti energetici -

anche se vende gas, energia elettrica, trasporti -

ma ,

nell’ottica del cittadino.

Le ultime due generazioni hanno fatto un uso

massiccio delle risorse energetiche a discapito

delle generazioni successive. Chi arriva oggi si

trova in una condizione compromessa sul piano

ambientale. In questo contesto, quindi, cosa può

fare una municipalizzata del Comune? A Vicenza

si è deciso di puntare sul ,

trattandosi di

, tanto che anche aziende

come la nostra, fortemente indebitate nel corso

del tempo, sono in grado di gestirlo senza oneri.

Quella di Vicenza è un’esperienza di project

financing sul fotovoltaico: nel 2009, in soli tre

mesi, sono stati infatti realizzati

, tra

materne, elementari e medie. Aim si è fatta

carico di tutte le spese: progettazione,

installazione, gestione del Conto Energia. Il

soggetto responsabile resta il Comune, il quale

trasferisce parte della tariffa incentivante

all’azienda che a sua volta dà a quest’ultimo un

bonus energia. Valutiamo alcuni dati:

innanzitutto una municipalizzata lavora per

affidamento diretto. Siamo dunque nell’ambito

dei servizi strumentali in house e questo dà

grande agilità nella gestione dei rapporti. Inoltre

la Finanziaria del 2008 ha stabilito che gli enti

locali abbiano diritto alla tariffa per impianti

integrati anche in caso di mancata integrazione.

Questo ci permette di avere un margine di 8

centesimi dalla tariffa iniziale alla finale. In

mezzo, tuttavia, abbiamo un problema di Iva:

quando il GSE paga direttamente la tariffa al

si pone nell’ottica dei valori del Comune

Vicenza punta sul fotovoltaico

fotovoltaico

una delle forme più incentivanti

di energia rinnovabile

Il project financing

impianti

fotovoltaici su 18 scuole comunali

quando il GSE paga direttamente la tariffa al

soggetto responsabile non assoggettato a Iva,

e questo soggetto - cioè il Comune - trasferisce

la tariffa ad una società in project financing, si

tratta di pagamento differito dell’impianto, su

cui grava l’Iva al 10%. È quanto accade nel

nostro caso. Nonostante questo, però, restano

4 centesimi di vantaggio sugli 8 iniziali.

Un’ultima considerazione: se Aim avesse

realizzato 18 impianti in regime di vendita,

avrebbe avuto diritto a 10 centesimi al kWh,

mentre il Comune, utilizzando lo scambio sul

posto, riesce ad ottenere un risparmio di circa

15 centesimi al kWh sull’autoconsumo.

Aim riconosce dunque una certa quantità di kW

all’anno al Comune, il quale non ha alcun tipo di

onere finanziario. A fine ciclo di vita dei moduli,

la municipalizzata si impegna ad occuparsi

anche del loro smaltimento. A questo

intervento si è agganciato un programma

educativo: su ogni scuola c’è un display che

segna l’energia prodotta e risparmiata.

Basandoci su questo meccanismo stiamo

investendo anche in altri progetti: discariche e

parcheggi di interscambio, per esempio, sui

quali saranno installati impianti fotovoltaici.

La sensazione, infine, è che se non prepariamo

il cammino alle energie rinnovabili non avremo

via d’uscita. Occorrono risorse, non bastano le

dichiarazioni di intenti. Fino a qualche anno fa

quello delle rinnovabili era un bell’argomento da

tema. Poi, se si andava a guardare i bilanci dei

Comuni, a questa voce non corrispondeva

niente. Per questo motivo, una politica

energetica razionale e sostenibile è da sempre,

oggi più che mai, condizione di sopravvivenza.

Risorse, non parole

whereby they can choose to use project

financing schemes in outsourcing, or through in-

house specific companies. The relationship

between municipality utilities, such as AIM, and

the client is not the usual relationship formed

between companies and customers.

Municipality utilities operate within a dual

system, where the customer is also the citizen.

Furthermore, the municipality is not neutral as

far as energy is concerned (even if it supplies

gas, electricity, transport) but

, in full view of the citizen.

The last two generations have made extensive

use of energy resources. All this at the expense

of later generations. New arrivals find

themselves in a compromised position

regarding environmental planning. In this

setting, what can a municipal utilities provider

for the City do? In Vicenza, we decided to focus

on

, so that even our municipality,

which has become heavily indebted over the

years, can manage this without incurring costs.

Vicenza’s experience was in the area of project

financing on , in

just three months, ,

including a nursery, primary and secondary

schools were, in fact, fitted with photovoltaic

systems. The municipality is to bear all costs:

design, installation, management of the Energy

Account. The responsibility for this remains with

the City Hall, which transfers part of the

incentive rate to AIM, which in turn offers an

energy bonus. Let us consider some of the data:

firstly, a municipal utility works directly with the

supplier, we therefore deal in in-house services

which means greater flexibility when managing

relationships. Moreover, the 2008 Budget

established that local authorities have the right

to charge for integrated systems even when

there is no integration. This gives us a margin of

8 cents from the initial charge to the final one.

In between, however, we have the problem of

it operates in

sight of the values imposed by the

Municipality

Vicenza steers towards photovoltaic

systems

photovoltaic systems, which is one of

several forms of renewable energy

incentives

Project financing

photovoltaic systems in 2009

18 municipal schools

THE RELATIONSHIP BETWEEN

UTILITIES AND LOCAL

ADMINISTRATIONThe experience of the City of Vicenza

by Aldo Campesan, Councillor for administration

of AIM Vicenza SpA

With the stability pact public institutions have

important issues to face. They are in a position

Page 24: I quaderni - sostenibilità energetica

VAT, when the GSE pays the fee to the entity

responsible it is not subject to VAT, and this

entity – that is to say the City itself - then

transfers the charge to a project financing

company. This is called a deferred payment of

the system, on which VAT is paid at 10%.

Despite this, however, there remains a four cent

margin on the initial 8 cents. One last point: if

AIM had made 18 plants within a sales set up, it

would have been entitled to 10 cents per kWh,

while the City itself, using on site exchange, is

able to obtain a saving of about 15 cents per

kWh on its own consumption. Aim therefore

releases a certain amount of kW per year to the

City at zero cost, thus no financial burden is

incurred. At the end of the product’s life cycle,

the City will also ensure its proper disposal.

An educational programme has been aligned to

the project. Each school has a display that

marks the energy produced and saved.

Based on this mechanism we are investing in

other projects, e.g. landfills and parking, where

photovoltaic systems are to be installed.

The feeling is that eventually if we do not

prepare the way for renewables there will be no

escape. Resources are needed for this, it is not

enough to make public declarations of intent. Up

until a few years ago the subject of renewable

energy was simply an interesting discussion

point. At that time, if you looked into the

spending budgets of the municipalities, you

would not have found any reference to this. For

this reason a rational and forever sustainable

energy policy is needed, but today more than

ever, it has become a condition of survival.

Resources, not words

photovoltaic systems on the roof of

Ambrosoli school in Vicenza

Fig. 1: Impianto fotovoltaico sul tetto della scuola Media Ambrosoli a Vicenza -

I quaderni di Energheia

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1