Bologna, 10 giugno 2011 Sostenibilità ambientale ed efficienza energetica in sanità

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Sostenibilità ambientale ed efficienza energetica in sanità

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perché parlare di ambiente in sanità?

Ambiente (definizione ISO 14001):

contesto nel quale un’organizzazione opera, comprendente l’aria, l’acqua, il terreno, le risorse naturali, la flora, la fauna, gli esseri umani e le loro interrelazioni

Bologna, 10 giugno 2011

D.ssa Barbara Mazziotti

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perché parlare di ambiente in sanità?

Ci sono almeno 5 motivi:

Disposizioni di leggeVantaggi economiciValore proprio della natura (etica)Sviluppo sostenibileSalute e qualità della vita

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Una struttura ospedaliera, come qualunque altra organizzazione, deve tener conto di una serie di vincoli legislativi, tra cui quelli legati all’ambiente.

Riferimenti legislativi, ad es: TU ambientale d. lgs. 152/2006 e s.m.i. (aria, acqua, rifiuti)DM 16/02/1982, DM 37/98, DM 10-03-1998 (prevenzione incendi e formazione antincendio)

L. 447/95, DPCM 14/11/1997, DPCM 1/3/1991, DM 16/03/1998 (rumore esterno)

perché parlare di ambiente in sanità?disposizioni di legge

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perché parlare di ambiente in sanità?vantaggi economici

L’ambiente, oltre a rappresentare un vincolo di cui tener conto nelle scelte aziendali, rappresenta anche un’opportunità per individuare delle aree di risparmio

Minori consumi, migliore gestione = minori costi

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perché parlare di ambiente in sanità?valore proprio della natura (etica)

Le risorse naturali di cui disponiamo (aria, acqua, territorio) non rappresentano solo delle risorse che possiamo sfruttare a fini produttivi ma rappresentano anche un valore per il benessere delle persone.

Per es. scopi ricreativi

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“sfruttare le risorse disponibili oggi, senza comprometterne la disponibilità per le prossime generazioni”

« Lo sviluppo sostenibile, lungi dall’essere una definitiva condizione di armonia, è piuttosto processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali »

Definizione tratta dal Rapporto Brundtland, elaborato nel 1987 dalla Commissione mondiale sull'ambiente e lo sviluppo e che prende il nome dall'allora premier norvegese che presiedeva tale commissione Gro Harlem Brundtland.

perché parlare di ambiente in sanità? sviluppo sostenibile

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Art. 5 codice deontologico - Educazione alla salute e rapporti con l’ambiente  -

Il medico è tenuto a considerare l’ambiente nel quale l’uomo vive e lavora quale fondamentale  determinante della salute dei cittadini. A tal fine il medico è tenuto a promuovere una cultura civile  tesa all’utilizzo appropriato delle risorse naturali, anche allo scopo di garantire alle future generazioni la fruizione di un ambiente vivibile. Il medico favorisce e partecipa alle iniziative di prevenzione, di tutela della salute nei luoghi di lavoro e di promozione della salute individuale e collettiva.

perché parlare di ambiente in sanità? sviluppo sostenibile, qualità della vita

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Sebbene gli effetti sulle persone possano essere differenti a seconda del tempo di esposizione, esiste un legame di di causa – effetto tra inquinamento e salute.

Effetti diretti causato, per es., dal PM 10* sulla salute:

effetti sull’apparato respiratorioeffetti sui tessutidanni biologici

Effetti indiretti causati dall’accumulo di sostanze tossiche lungo la catena alimentare

contaminazioni degli alimenti chimiche, fisiche e biologiche

*particolato di diametro uguale o inferiore a 10 millesimi di millimetro

perché parlare di ambiente in sanità? qualità della vita e salute

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Che succede all’interno di una struttura ospedaliera?

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infrastruttura

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pazienteApparecchiature per analisi

medicinali

Dispositivi medici

personale

vitto

riscaldamento/ condizionamento

rifiuti

Manutenzione

Energia elettrica

Emissioni in atmosfera

Consumi idrici

Scarichi idrici rumore

lavanolo

trasporti

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In sintesi:

consumi energeticiconsumi idriciproduzione di rifiutiinquinamento idricoinquinamento dell’ariainquinamento acustico

rappresentano i punti di contatto tra la struttura ospedaliera, impegnata a rispondere ogni giorno alle esigenze di diagnosi e cura, e l’ambiente circostante.

Aspetti ambientali

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I modelli per la gestione degli aspetti ambientali

Rappresentano modelli gestionali definiti a livello internazionale per l’individuazione, la gestione ed il miglioramento degli impatti ambientali (ISO 14001) e per il conseguimento dell’efficienza energetica (EN 16001).

Sono due norme assolutamente compatibili ed integrabili!

1. UNI EN ISO 14001:2004 “Sistemi di gestione ambientale – Requisiti e guida per l’uso”

1. UNI CEI EN 16001:2009 “Sistemi di gestione dell’energia – Requisiti e guida per l’uso”

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I modelli per la gestione degli aspetti ambientali

1. UNI EN ISO 14001:2004

Definisce i requisiti di un sistema organizzativo per la gestione degli aspetti ambientali

non tutti, ma quelli significativi!

impatto ambientale (§ 3 della UNI EN ISO 14001-2004): qualunque modificazione dell’ambiente, negativa o benefica, totale o parziale, causata totalmente o parzialmente dagli aspetti ambientali di un’organizzazione

aspetto ambientale (§ 3 della UNI EN ISO 14001-2004): elemento di un’attività, prodotto o servizio di un’organizzazione che può interagire con l’ambiente

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Emissioni in

atmosfera

Inquinamentoatmosferico

(piogge acide, effetto serra,

buco nell’ozono…)

Produzione di rifiuti

Inquinamento acqua, suolo,

atmosfera

Stoccaggio /utilizzo prodotti liquidi

Inquinamento del suolo e del

sottosuolo

Scarichi idrici

Inquinamento acque

Utilizzo risorse

naturali ed energetiche

Riduzione delle risorse naturali ed energetiche disponibili

Aspetti

Impatti

Aspetti e Impatti ambientali

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Analisi ambientale – identificazione aspetti ambientali significativi

Definizione di un programma, con obiettivi di miglioramento ambientale

Adozione di procedure volte al conseguimento degli obiettivi (coinvolgimento di tutto il personale!)

Riesame periodico per la valutazione dell’efficacia del sistema

14001

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I modelli per la gestione degli aspetti ambientali

2. UNI CEI EN 16001:2009

Definisce i requisiti di un sistema gestionale per il miglioramento dell’efficienza energetica

Efficienza energetica (§2 della UNI CEI EN 16001-2009): rapporto tra i risultati in termini di attività, beni o servizi di un’organizzazione e l’immissione di energia

Energia (§ 2 della UNI CEI EN 16001-2009): elettricità, combustibile, calore, aria compressa ed altri mezzi similiUnità di misura internazionale: Joule (J)

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Analisi degli aspetti energetici – identificazione delle aree di consumo significativo di energia che offrono un potenziale di risparmio energetico

Definizione di un programma energetico

Adozione di procedure volte al conseguimento degli obiettivi (coinvolgimento di tutto il personale!)

Riesame periodico per la valutazione dell’efficacia del sistema

16001

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4.2 Politica ambientale/energeticaImpegno della Direzione al rispetto della normativa cogente, alla prevenzione dell’inquinamento, al miglioramento continuo

4.3 Pianificazione-Individuazione degli Aspetti ambientali/energetici significativi-Identificazione delle prescrizioni legali-Definizione di obiettivi concreti di miglioramento e adozione di un programma ambientale

4.4 Attuazione e funzionamentodefinizione dei ruoli, delle responsabilità e delle azioni e per la realizzazione del programma,tramite l’identificazione di procedure scritte

4.5 VerificaSorveglianza delle attività cheportano al miglioramento ambientale e garantiscono la conformità normativa

4.6 Riesame della direzioneRevisione del sistema e della sua attuazione e pianificazione per il periodo successivo

Miglioramento continuo

Modello gestionale (14001 e 16001)

Miglioramento continuo

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UNI CEI EN 16001:2009 Requisito 3.4.1 “Risorse, ruoli, responsabilità e autorità”

L’alta direzione dell’organizzazione deve nominare un suo rappresentante che, indipendentemente da altre responsabilità, deve avere ruolo, responsabilità e autorità per:a)assicurare che un SGE sia definito, attuato e mantenuto attivo;b)riferire in merito alle prestazioni del SGE.

Nota: il rappresentante della direzione può essere nominato esperto in gestione dell’energia

La gestione degli aspetti energetici – 16001:2009 ed aspetti legislativi

LEGGE 9 gennaio 1991, n. 10Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia Art. 19 (Responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia)

1. Entro il 30 aprile di ogni anno i soggetti operanti nei settori industriale, civile, terziario e dei trasporti che nell’anno precedente hanno avuto un consumo di energia rispettivamente superiore a 10.000 tonnellate equivalenti di petrolio per il settore industriale ovvero a 1.000 tonnellate equivalenti di petrolio per tutti gli altri settori, debbono comunicare al Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato il nominativo del tecnico responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia.

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La gestione degli aspetti energetici – 16001:2009 ed aspetti legislativi

LEGGE 9 gennaio 1991, n. 10

2. (…)

3. I responsabili per la conservazione e l’uso razionale dell’energia individuano le azioni, gli interventi, le procedure e quanto altro necessario per promuovere l’uso razionale dell’energia, assicurano la predisposizione di bilanci energetici in funzione anche dei parametri economici e degli usi energetici finali, predispongono i dati energetici di cui al comma 2.

Il sistema di gestione per l’energia secondo la 16001 è lo strumento migliore a disposizione di un Energy Manager per predisporre l’analisi degli aspetti energetici e per promuovere iniziative ed individuare delle opportunità per il miglioramento dell’efficienza energetica, con una logica sistemica.

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Decreto 21 Dicembre 2007 - Ministero dello Sviluppo Economico.Revisione e aggiornamento dei decreti 20 luglio 2004,Concernenti l'incremento dell'efficienza energetica degli usi finali di energia, il risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili.(GU n. 300 del 28-12-2007)

Ha previsto che i progetti predisposti per il conseguimento degli obiettivi di efficienza energetica* possano essere realizzati dai soggetto obbligati anche tramite i soggetti che hanno effettivamente provveduto alla nomina del responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia.

ottenimento dei titoli di efficienza energetica!

*2,4 Mtep/a, da conseguire nell'anno 2010; 3,1 Mtep/a, da conseguire nell'anno 2011; 3,5 Mtep/a, da conseguire nell'anno 2012.

La gestione degli aspetti energetici – 16001:2009 ed aspetti legislativi

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La gestione degli aspetti energetici – 16001:2009 ed aspetti legislativi

I titoli di efficienza energetica (TEE), o certificati bianchi, sono tra i principali strumenti previsti dal legislatore per realizzare interventi dipromozione dell’efficienza energetica.

Il sistema dei certificati bianchi è un sistema di mercato: gli obiettivi di riduzione dei consumi di energia vengono attribuiti ai distributori di elettricità e gas; gli interventi e i progetti non vengono invece realizzati necessariamente da tali distributori, ma da tutti quei soggetti che sono ingrado di sviluppare e realizzare interventi di riduzione dei consumi energetici a parità di servizio reso al consumatore finale.

I dati dell'ultimo biennio relativi alle quotazioni dei titoli mostrano una tendenza di medio periodo alla crescita, verso valori attuali dell’ordine di 90-95 euro/titolo, ossia per tep di energia annua risparmiata.

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EQUIVALENTE ENERGETICO Dl ALCUNI PRODOTTI COMBUSTIBILI(Valori indicativi espressi in tep primari per unità fisica di prodotto)

Combustibili liquidiGasolio 1 t = 1,08 tepOlio combustibile 1 t = 0,98 tepGas di petrolio liquefatti (GPL) 1 t = 1,10 tepBenzine 1 t = 1,20 tep

Combustibili gassosiGas naturale 1000 Nm3 = 0,82 tep

Elettricitàfornita in alta e media tensione 1 MWh = 0,23 tepfornita in bassa tensione 1 MWh = 0,25 tep

La gestione degli aspetti energetici – 16001:2009

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La visibilità e la comunicazione dell’impegno ambientale

CERTIFICAZIONE

del Sistema di Gestione Ambientale del sistema di Gestione dell’Energia

la RISPOSTA è

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UNI EN ISO 14001:2004

UNI CEI EN 16001:2009Implementazione SGA - SGE

Domanda di certificazione all’Ente

Verifica della conformità del SG alla norma

Rilascio di certificato di conformità

Audit periodici di sorveglianza

L’iter di certificazione

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La visibilità e la comunicazione dell’impegno ambientale

La certificazione di un sistema di gestione ambientale o di un sistema di gestione dell’energia, rilasciata da un ente terzo indipendente, aggiunge valore all’impegno di miglioramento delle performances ambientali da parte di tutta l’organizzazione.

Nei confronti dei terzi rappresenta:la garanzia di un corretto approccio alle tematiche gestite, ambiente ed energia attesta la corretta impostazione della gestione degli aspetti legislativiattesta la conformità della gestione e dell’operatività alle azioni previste per il miglioramento

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La certificazione ambientale può rappresentare uno strumento ideale per creare un sistema virtuoso largamente diffuso:

se le aziende considereranno l’adesione alla certificazione ambientale come elemento di scelta dei propri fornitori, al pari della qualità e del prezzo della fornitura, si creerà un circuito di aziende in grado di fornire garanzie di eco-compatibiltà e affidabilità.

La visibilità e la comunicazione dell’impegno ambientale

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I vantaggi della certificazione ambientale

1.opportunità per conseguire risparmi economici(gli aspetti ambientali rappresentano una voce di costo nel bilancio economico)

Conto economico: “Prestazioni non sanitarie”riscaldamentosmaltimento rifiutiUtenze

Accesso a finanziamenti agevolati comunitari, del Ministero dell’Ambiente, regionali Riduzione dei costi assicurativi

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riduzione del rischio di incidenti ambientali,maggiore certezza del rispetto della normativa ambientale,minor rischio di contenziosi

2. opportunità per prevenire le potenziali situazioni di emergenza ed, eventualmente, per limitare gli impatti ambientali qualora si verifichino

I vantaggi della certificazione ambientale

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chiarezza organizzativa in termini di ruoli e responsabilità analisi e la definizione delle procedure operative razionalizzazione dei processi interni

3. opportunità per aumentare il coinvolgimento del personale e per migliorare il clima interno

I vantaggi della certificazione ambientale

I problemi ambientali sono strettamente connessi con quelli relativi alla sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. Una cattiva gestione dell’ambiente all’interno dell’impresa, può determinare anche un aumento dei rischi per la salute e sicurezza dei dipendenti, come il rischio di incendio o il rischio di contatto o inalazione di sostanze nocive. Di conseguenza nelle imprese più attive nei due campi il lavoratore trova un clima più favorevole, si sente più coinvolto, più rispettato e tutelato. Da questo possono derivare una maggiore motivazione, un maggior spirito di collaborazione, una maggiore disponibilità ed una maggiore produttività.

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4. Miglioramento dell’immagine della struttura sia verso il personale interno che verso l’esterno (collettività, enti locali).

I vantaggi della certificazione ambientale

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE