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Mensile di prodotti, tecniche, applicazioni, trattamento e normative dell’aria compressa GIUGNO 2010 AriaCompressa I quaderni dell’ Dossier Manutenzione Software Dall’engineering al management Normativa Direttiva macchine: la guida a quella nuova Tecnologia Manometri meccanici per impieghi gravosi Poste Italiane SpA Sped. Abb. Post. - d.l. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n°46) Art.1 Comma 1 - dcb Milano EMME.CI. sas - Anno XV - n. 6 Giugno 2010 - Euro 4,50

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Mensile di prodotti, tecniche, applicazioni, trattamento e normative dell’aria compressa

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modalità “degli ultrasuoni captati. Per fare il pa-ragone più bello, immaginiamo di ascoltareun’orchestra con suoni caratterizzati da inten-sità, modulazione di note acute e basse di diversistrumenti, ritmati con intermittenza, pause, ripe-tizioni cicliche ecc. in apposite cuffie acustiche,adatte a isolare dagli eventuali forti rumori del-l’ambiente di lavoro.L’operatore - e in misura ancora più specializzatal’ispettore Air & Structure Borne - dispone, quindi,con l’udito, di un potentissimo mezzo di discrimi-nazione, in quanto capace di associare, sfruttan-do tutto il suo patrimonio di esperienza e di cono-scenze, a ogni suono la sua esatta origine.

Tecnologia “popolare”Lo sviluppo di sofisticati sistemi di registrazionedei dati ha favorito la popolarità di questa tecno-logia. Le strumentazioni di nuova generazionenon sono soltanto degli apparecchi in grado ditraslare in frequenza gli ultrasuoni, ma sono an-che in grado di eseguire misure ripetibili, di ge-stire/elaborare in maniera digitale i dati rilevati,di interpretarli e memorizzarli per una successi-va analisi e visualizzazione grafica. Le applicazio-

COS’È E COME FUNZIONA UN SISTEMA DI DOCUMENTATA EFFICACIA

Pregi e performancedi quella PREVENTIVA

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Semplicità di utilizzo, versatilità, bassi costi di implementazione.Questi i tre fattori virtuosi che caratterizzano Air & Structure BorneUltrasound, sistema di manutenzione preventiva un tempoconsiderato una delle tecnologie complementari alle principalistrumentazioni nel campo dei sistemi predittivi, come le analisidi vibrazioni e a infrarossi, oggi ampiamente utilizzato nei repartidi manutenzione predittiva in tutto il mondo.

Iniziamo questa analisi col chiarire cosa si in-tende per Air & Structure Borne Ultrasound,

contestualizzando tale sistema nelle problemati-che che ne riguardano l’utilizzo.

Il sistema in sintesiIn generale, gli attriti generati dalle macchine ro-tanti, cuscinetti, ingranaggi, fluidi che scorronoall’interno di tubazioni o valvole, turbolenze chesi generano per fughe di aria compressa ecc. so-no origine di ultrasuoni, che, filtrati e traslati auna frequenza idonea tramite un hardware e unsoftware dedicato, possono essere analizzati e“ascoltati”.Il principio operativo di base consiste, quindi,nella rilevazione, tramite sensori idonei (mi-crofonici, a contatto, magnetici, parabola ecc.),di onde acustiche ad alta frequenza (al di sopradella soglia udibile dell’uomo e, quindi, superio-re ai 20 kHz) e nella loro trasformazione in ondedi bassa frequenza e, quindi, udibili all’orecchioumano. Utilizzeremo in seguito alla parola suo-ni invece di rumori per sottolineare che tale tra-sformazione avviene con il rispetto delle armo-niche, lasciando quindi inalterati “carattere e

Baldo Baldini

Sdt Italia

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ni più comuni sono quelle che riguardano le rile-vazioni di perdite, monitoraggio delle condizionidi lavoro e dello stato di lubrificazione dei cusci-netti.Inoltre, in diverse realtà industriali vengono mo-nitorati migliaia di scaricatori di condensa ed evi-denziate piccolissime infiltrazioni in bollitori,condensatori e scambiatori di calore. Altri inte-grano controlli a infrarossi con quelli a ultrasuoniper un maggiore e più completo monitoraggiodelle sottostazioni e degli interruttori elettrici.Tale tecnologia è a beneficio di tutti gli operatori(da qui l’acronimo PDM Predictive Maintenancefor the Masses), tecnici di analisi delle vibrazionie di termografia a infrarossi, della lubrificazione,dei sistemi di montaggio, montatori di tubazioni,pianificatori della manutenzione predittiva, re-sponsabili della manutenzione, responsabili de-gli impianti, responsabili di produzione, respon-sabili del controllo qualità ecc.La maggior parte dei problemi relativi alla manu-tenzione che si incontrano negli stabilimentipossono essere scoperti precocemente grazie al-l’installazione di un sistema di rilevazione a ul-trasuoni. Inoltre, sappiamo anche che cambia-menti microscopici negli attriti, rilevabili con testa ultrasuoni molto prima che una macchina en-tri in crisi, forniscono informazioni per la scelta diuna “finestra” di opportunità per un interventodi manutenzione.Come per tutte le tecnologie avanzate per con-trollo/collaudo e monitoraggio, l’acquisto di unhardware è solo il primo passo da compiere perrealizzare un programma realmente funzionalea tale scopo. Infatti, un efficace sistema di con-trollo a ultrasuoni include una strategia pro-grammata e mirata, preinvestimento per assicu-rarsi i risultati desiderati.

Implementare il programmaAvviare questo tipo di strategia non è sempre fa-cile per i reparti addetti alla manutenzione, spes-so ostacolati da programmi di riduzione dei costio da una mentalità manageriale indirizzata allamassima “primo, spegnere il fuoco”.Un buon stratega vi potrà assistere nell’avviare ilprogramma di ispezione con gli ultrasuoni, chedovrà essere realizzato in sintonia con le esigen-

ze e gli obiettivi propri del singolo stabilimento.Consulenti sul posto possono, quindi, essered’aiuto nel corso della implementazione:• istruendo il personale con nozioni di base per le

prove di controllo a ultrasuoni e la raccolta dati;• coadiuvando a individuare tutte le applicazioni

adatte ai singoli impianti;• individuando, all’interno della struttura, i punti

più idonei dove eseguire i rilievi e creare percor-si logici da seguire;

• predisponendo procedure e manuali per gliispettori;

• svolgendo corsi di formazione sul posto;• definendo un programma pilota aziendale per

ogni singolo tipo di impianto;• progettando i parametri di base e inserendoli

nelle procedure.Molte aziende che hanno riconosciuto la validitàe l’importanza di mantenere ad alti livelli i con-trolli a ultrasuoni, sulla base dei punti appenaelencati hanno investito nell’assistenza di unospecialista durante l’installazione per aiutare araggiungere e consolidare gli obiettivi.

Molte le applicazioni…Elenchiamo, qui di seguito, le più diffuse applica-zioni di manutenzione con l’utilizzo di questatecnologia.

• Rilevazioni delle perdite d’aria compressaSe l’aria compressa è una delle risorse più impor-tanti in uso negli stabilimenti produttivi, il suospreco, oltre a essere molto costoso, è moltospesso ignorato. Anche sein molti casi la fuga diaria può essere percepitadall’orecchio umano, ov-vero senza l’ausilio di al-cuno strumento, risultadifficile risalire al puntopreciso di origine dellastessa a causa del rumorecircostante. Invece, conun rilevatore a ultrasuoni,si può captare la turbo-lenza generata dalla per-dita anche con il rumoredell’ambiente di lavoro.

17giugno 2010 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA

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I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • giugno 201018

Con indagini a ultrasuoni riferite all’intero im-pianto di vapore, si possono mettere in luceeventuali perdite al sistema, ostruzioni, valvolebloccate e scaricatori mal funzionanti, apportan-do dei miglioramenti di efficienza sull’impiantofin del 30-40%.

…per prevenire guai• Cavitazione di pompeLe piccole cavità di aria che si creano dietro le pa-le hanno un effetto distruttivo sugli organi dellapompa e sono, quindi, causa di perdite e deterio-ramento. Con un rilevatore a ultrasuoni dotato di

una sonda a contatto, si possono evidenziare fe-nomeni di cavitazione irregolari che potrebberoessere mascherati da modulazioni di bassa fre-quenza.

• Compressori alternativi e valvoleNel caso di compressori alternativi, le valvolevengono aperte e chiuse da un meccanismo amolla per aspirare e scaricare aria. Valvole consu-mate o sporche, come molle parecchio utilizzate,possono causare una diminuzione dell’efficienzadi compressione. In questo caso, la condizionedelle valvole può essere meglio monitorata conl’utilizzo di un software. I diagrammi spettrogra-fici di una valvola del compressore visualizzano,

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Infatti, le onde ad alta frequenza che si creano acausa del fenomeno della turbolenza dovuto al-l’attrito tra la massa di aria in pressione che fuo-riesce da un orifizio sono di tipo direzionale; ilche ci consente di risalire facilmente al punto disorgente delle stesse. Controlli dell’aria compres-sa, eseguiti con una certa frequenza, con rileva-tori a ultrasuoni, possono evidenziare potenzialirisparmi e benefici funzionali per i dirigenti chemirano alla riduzione dei costi senza rinunciare auna buona efficienza complessiva dell’azienda.

• Ispezioni elettricheLa versatilità delle ispezioni a ultrasuoni è appli-cabile anche nei reparti di manutenzione elettri-ca, dove generalmente si eseguono controlli diroutine di quadri elettrici, sottostazioni, linee ditrasmissione ad alta tensione, linee di distribu-zione. Data la crescente attenzione alla sicurezzasul lavoro e ai pericoli di fiammate ad arco edesplosioni, non è mai esageratamente sottoli-neata l’importanza di eseguire a distanza rileva-zioni a ultrasuoni. Interferenze radio e Tv sono i

problemi tipici lamentatidalle locali compagnie di te-lecomunicazione. Spesso, lasorgente del disturbo puòessere fatta risalire a un tra-sformatore difettoso o a uninterruttore mal funzionan-te. Determinare con esat-tezza la causa del guasto ri-sulta veloce e semplice conun controllo a ultrasuoni. Lanatura direzionale degli ul-trasuoni indirizzati da unaparabola permette di rileva-re le eventuali anomaliemantenendo una distanzadi sicurezza.

• Ispezioni degli impianti di vaporeUno scaricatore di condensa è una valvola auto-matica che si apre per scaricare condensa, aria eCO2 e si chiude per il vapore. Infatti, acqua, aria eCO2 non solo possono impedire un efficiente tra-sferimento di vapore e, quindi, di calore, ma sonopotenziali cause di corrosione e colpi d’ariete.

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infatti, le fasi di apertura, chiusura, aspirazione e scarico che sisuccedono in una frazione di secondo e, quindi, troppo veloce-mente per essere rilevate dalle nostre orecchie. Molle deboli evalvole montate male influiranno sull’efficienza del compresso-re e sui relativi costi. I dati vengono memorizzati e comparatinel tempo per vedere l’evoluzione dell’usura.

• Perdite di scambiatori di calore e di condensatoriI condensatori e gli scambiatori di calore raffreddano il vapore, ilquale si condensa tornando a essere acqua depurata che viene,poi, raccolta in bollitori dove viene riscaldata per essere ritra-sformata in vapore . Perdite nei raccordi permettonol’infiltrazione di agenti inquinanti che possono causare corro-sioni e ridurre il ciclo vitale del sistema. Riuscire a mantenerepura e intatta l’acqua è di vitale importanza per garantirel’efficienza degli impianti.Il metodo di ispezione con sonde flessibili o a contatto consentedi evidenziare immediatamente eventuali anomalie.

• Valvole e perdite idraulicheCon il passare del tempo, negli impianti idraulici si possono ma-nifestare piccole perdite, ostruzioni, by-pass. Le origini di taliproblemi sono rintracciabili grazie a controlli a ultrasuoni. Peresempio, l’olio idraulico forma piccole bolle che scoppiano nelpassaggio attraverso guarnizioni e raschiatori. Con un sensoremagnetico o a contatto posizionato sull’alloggiamento e impo-stando la sensibilità del rilevatore a un certo livello, si può rile-vare anche la minima esplosione.La configurazione del segnale di un valvola idraulica in movi-mento può variare da un suono violento continuo a un gorgo-glio a intermittenza. Il confronto tra zone similari all’internodell’impianto ci mette in grado di tenere sotto controllo ostru-zioni e passaggi, permettendo, così, di risparmiare tempo incontrolli visivi e di ridurne la durata.

TECNOLOGIA

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I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • giugno 201020

Dossier SOFTWAREM

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NE EVOLUTO KNOW HOW ED ELEVATE PRESTAZIONI PER UN SISTEMA DOC

Asset e servizi:gestione INTEGRATAIn molte organizzazioni, è sempre più complessa e strutturatala problematica della gestione degli asset di tipo industriale e Ict.E, spesso, le aziende adottano soluzioni software verticali che nonoffrono la gestione integrata di ciascuna classe di asset. Con IbmTivoli Maximo, invece, si ha una visione globale di tutte le classidi asset aziendali e dei servizi correlati, valorizzandone l'intero ciclo di vita e ottenendo numerosi e concreti benefici.

Che la manutenzione industr ia le s iau n c a p i t o l o e s s e n z i a l e n e l l a gestio-

ne d e i p ro c e s s i d i u n s i t o p ro d u t t i vo èp r e s s o c h é s c o n t a t o . E , s o p r a t t u t t o i ntempi di cr is i economica e di attenzioned i ff u s a a l l a ra z i o n a l i z z a z i o n e d e i con-sumi energetic i , s i r ivela uno strumentoa dir poco v itale . Così , lo stesso concet-to d i m a n u t e n z i o n e s i è v i a v i a caratte-rizzato, in modo crescente, per soluzioniestremamente raff inate, come quel la dicui par l iamo in queste pagine con Giu-seppe Sturiale , Ibm Tivol i Maximo salesconsultant .

Per realtà complesseQuale il campo d’azione di Maximo?Si tratta di un sistema che interviene con ilmassimo dei risultati in quei contesti che sidefiniscono “asset intensive”, dove esistono,cioè, grandi investimenti in apparati comples-si e costosi, in ambiti industriali caratterizzatida un forte orientamento all’acquisto di benistrumentali, grandi, e impegnativi, e da cui cisi attende una redditività elevata in termini

di brevità dei fermi di utilizzo delle macchine,di importante ciclo di vita, di contenimentodei costi di manutenzione. Ed è qui che Maxi-mo dà il meglio di sé.

Grandi complessi produttivi, quindi? Non necessariamente. Nel senso che non è au-tomatico pensare a grandi insediamenti indu-striali. L’area d’azione privilegiata di Maximo èpiuttosto quella dove elevato è il rapporto trail capitale complessivamente utilizzato nellaattività industriale e quello immobilizzato inbeni strumentali, dove sono presenti processicomplicati, dove interagiscono più persone,dove un ciclo di produzione è ripartito fra piùspecialisti che devono intervenire in succes-sione, dove serve un sistema capace di orga-nizzare e di gestire al meglio le risorse.

Come è vissuto, tale sistema,dagli utilizzatori?Viene generalmente percepito come adatto afacilitare il loro lavoro. A tale proposito, pren-deremo in considerazione due tipologie diutilizzatori, vale a dire il responsabile di un

Benigno Melzi d’Eril

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21giugno 2010 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA

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servizio complessivo e uno specialista. Il primo si trova davanti una serie di cruscottiche mostrano, complessivamente, tutte le at-tività nel suo servizio con estrema capacità disintesi e di dettaglio. Lo specialista di manutenzione sul campo ve-de, invece, il sistema come uno strumentoc h e f a c o n v e r g e r e s u d i s é l e r i c h i e s t ed’intervento degli altri e trasmette le sue achi di dovere. Con una caratteristica ben pre-cisa: ogni specialista interagisce col sistema enon con le persone.

Fisiologia del sistemaCome si comporta, in concreto, tale sistema?Il sistema conosce le persone, i loro profili, lecompetenze, le catene gerarchiche di riporto,il campo d’azione anche fisico, dove si trovanola postazioni di lavoro, il tempo che ciascunoimpiega per raggiungere una posizione ope-rativa, possiede tutte quelle informazioni chegli sono necessarie per attribuire automatica-mente i compiti a ogni operatore. Quindi,quando i piani di manutenzione preventivaprevedono un intervento, o perché esiste unachiamata, una richiesta improvvisa, il sistemaè in grado di individuare la persona adatta -per competenze, distanza fisica, disponibilitàe altro ancora - cui affidare l’incarico.

Evitando, quindi, pericoloseperdite di tempo…Certamente. Il sistema serve ad azzerare itempi morti che nascono, in genere, quandosi è in presenza di un lavoro complesso distri-buito fra più persone, dove esiste, di conse-guenza, un tempo di latenza derivante dallascelta della persona più adatta a intervenire edalla verifica della sua disponibilità. Inoltre,c’è un problema di descrizione del compito, dilettura da parte di chi lo deve eseguire, di ese-cuzione e rendicontazione finale ai soggettiche prenderanno in carico la fase successivadella lavorazione. Insomma, intervenendo sututto quanto non è lavoro fisico richiesto dalsistema - la parte per così dire burocratica - siva a diminuire il tempo necessario a una de-terminata azione . Occorre r icordare che

l’impiego di un tale strumento ha lo scopo“qualitativo” di prolungare la vita operativadegli asset, aumentarne la disponibilità, ri-durne i costi di manutenzione, e “quantitati-vo” di fornire una serie di parametri formalisul ritorno degli investimenti sugli asset.

Molti i vantaggiCon vantaggi concreti…Agli effetti pratici, l’intervento di un tale si-stema, indipendentemente dal complesso ap-plicativo, dal comparto industriale, porta a ri-sparmiare in costi di manutenzione una som-ma che può variare dal 15 al 20% annuo pertutto quanto si paga all’esterno. Naturalmen-te, il risparmio ha una misura crescente cheraggiunge, dopo la stabilizzazione della curvadi apprendimento, la misura appena indicata;

il pay-back si ottiene dopo un tempo che puòvariare fra uno e due anni. L’introduzione di questo sistema ha un costoorientativo del 20% di quelli annui di manu-tenzione.Un altro vantaggio, non strettamente mone-tario, è costituito dalla opportunità di valuta-re se i costi di manutenzione annui di un ap-parato ne giustifichino la sostituzione. Vapresa, inoltre, in considerazione la possibilitàdi tenere sotto controllo i costi storici di ogniapparato ed essere, quindi, con opportuni al-larmi, in condizione di valutarne tempestiva-mente l’efficienza e l’economicità. Essere av-visati in “tempo reale” in un contesto dove

Pagina di benvenuto.

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I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • giugno 201022

Dossier SOFTWARE

operano molte apparecchiature è un grandevantaggio.

Un sistema, si era detto, che interfaccia anchele persone tra loro…Ed è forse proprio questo uno dei maggioriplus di Maximo. Essendo in grado di control-lare la totalità degli asset, offre la possibilitàdi incrociare informazioni che di solito fannoparte delle conoscenze e competenze di per-sone diverse che, spesso, non hanno occasio-ne di parlarsi. Una funzione di spicco, questa,visto che non c’è alcuna singola persona fisi-ca cui risultino immediatamente evidenti tut-te le concatenazioni logiche e relazionali le-gate a una determinata informazione. Maximo effettua un insieme di controlli chesono delle autentiche interrogazioni al data-base strutturate, complesse, tipo “se è succes-so questo ed è successo anche quest’altro ese un’ora prima è successo quest’altro anco-ra…”. Un pacchetto di queste interrogazionigira continuamente all’interno del sistema e,al verificarsi di certe ipotesi, fa scattare degliallarmi specifici.Questa è la manutenzione predittiva. Ri-cordo che esistono molte strategie ma-nutentive, come la reattiva, che ripara incaso di guasto; la preventiva, basata suiprogrammi definiti dal costruttore o sul-l’utilizzo; quella basata sul monitoraggiodelle condizioni degli asset; quella sul-l’affidabilità attraverso l’analisi del gua-

sto; e quella che mira all’ottimizzazionefinanziaria della sostituzione o riparazio-ne. Tutte le strategie possono essere atti-vate nel sistema scegliendo quella piùadatta al singolo business, ai singoli im-pianti, ai singoli dispositivi.Una del le caratterist iche sal ienti edesclusiva di Maximo è, poi, la possibilitàdi aggiornare il sistema senza doverloriadattare con le personalizzazioni del

software scritte originariamente sul prodottoindustriale, acquistato grazie alla persistenzadelle personalizzazioni.

Una soluzione flessibile e articolata…Ibm non ha costruito un’applicazione modifi-cabile, ma un ambiente di sviluppo con appli-cazioni già pronte, completamente aperte adelle modifiche, modifiche che sono persi-stenti quando cambia la versione del softwa-re. Un particolare molto importante, dal mo-mento che l’utilizzatore, acquisendo un siste-ma, vuole che questo sia soggetto ai minoricosti di manutenzione possibili e vuole con-servare il proprio patrimonio.E i costi di Maximo, ad esempio, sono certi:quelli delle licenze e dei servizi, come pure iltempo di pay back. Ma il sistema offre anchevantaggi inaspettati.

Qualche esempioVogliamo fare qualche esempio?Una azienda di trasporti di una grande capi-tale europea, fatti i suoi conti, ha adottato ilsistema e, salvo alcuni aggiustamenti sull’ori-

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23giugno 2010 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA

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gine delle riduzioni dei costi, quantitativa-mente ha ottenuto quanto preventivato, mac’è stato anche un vantaggio non previsto.Dopo un anno che Maximo era in esercizio, sisono accorti che il costo per nuovi autobusera diminuito dell’8%. Ciò era accaduto per-ché con Maximo i tempi di permanenza nelleofficine di riparazione dei mezzi erano enor-memente diminuiti, dal 12 al 4%, aumentandoil numero degli autobus circolanti tanto daassorbire completamente il ricambio di mezzinuovi per un anno intero, cosa che ha ampia-mente ripagato dell’operazione.

Insomma, vantaggi a non finire…Un altro vantaggio significativo consiste neicosti di inventario. Quando l’inventario è ge-stito non con fogli excell o come un semplicedata base, ma descrive anche, per ogni ele-mento presente, prestazioni, quando si è gua-stato, costo di ogni singola riparazione, fre-quenza del guasto, tempo di “fermo forzato”,tempo occorrente per ottenere il ricambio ealtro ancora, quando si possono avere tuttequeste informazioni, ci si accorge di cose chenon sono “visibili”, si possono vedere relazioniche consentono di operare in modo consape-vole. Tutto ciò perché dati registrati passiva-mente da enti diversi possono essere messi inrelazione.

Piattaforma unicaIl tutto grazie a un sistemaad alta flessibilità…Alcuni anni fa, per la gestione e il controllo diapparati di information technology, di gestio-ne scorte, di produzione elettrica, si sarebbe-ro trovati tanti prodotti specialistici, per cui lagestione software di una realtà industrialecomplessa si sarebbe scontrata con la diffi-coltà di interconnettere software differenti, ilche avrebbe significato moltiplicare al qua-drato le normali difficoltà, perché ogni com-ponente avrebbe dovuto dialogare con cia-scuno degli altri e i costi si sarebbero molti-plicati altrettanto. Maximo è, invece, una uni-ca piattaforma che contiene tutte le logicheapplicative per la gestione di edifici, di infra-

strutture, di impianti, dell’information tech-nology. Per farla breve, se si inizia a utilizzarloper il settore della organizzazione che ne hamaggior bisogno, si può successivamente uti-lizzarlo anche per altri settori, attivando sem-plicemente le sue possibilità e aggiungendoqualche l icenza d’uso. Gl i operatori nonavranno bisogno di ulteriori apprendimenti,ma continueranno a usare le stesse compe-tenze. E questo è un grande vantaggio in ter-mini di costi e di tempo: A costi marginali de-crescenti per ogni nuovo settore di utilizza-zione, si ottengono ritorni dell’investimentocostantemente elevati per ogni nuova appli-cazione.

Accessibile ovunque?Certamente. Con Maximo, tutti i componentivengono messi “a fattor comune”, andando,quindi, a risparmiare sia sul numero dei com-

ponenti che sulle connessioni da realizzare.Non c’è da scegliere su quali macchine far gi-rare il sistema, né occorre configurarle in uncerto modo, né installarlo localmente.Con qualunque Pc si può, tramite internet,andare sulla url di Maximo e accedere, secon-do il proprio profilo, a quanto interessa. Daqualunque Pc in rete è possibile accedere alsistema, dovunque ci si trovi. Ed è possibile, dalla propria postazione, dareaccesso ai clienti rilevandone le necessità edare accesso anche ai fornitori, perché sap-piano tempestivamente cosa ci serve.

Sla manager.

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nata dalla stessa Commissione Europeae, dunque, riporta l’interpretazione uffi-ciale della Commissione alle varie dispo-sizione della Direttiva.Ed è proprio con l’aiuto di tale Guida chefaremo un’analisi delle principali diffe-renze tra i requisiti previsti dalla nuovaDirettiva rispetto a quella “vecchia”, conun’ovvia, particolare attenzione allemacchine che trattano aria compressa.Chi volesse, comunque, consultare diret-tamente la Guida (disponibile nella solalingua inglese) può farlo accedendo alseguente link:http://ec.europa.eu/enterprise/sectors/mechanical/files/machinery/guide_application_directive_2006-42-ec-1st_edit_12-2009_en.pdf.

Dichiarazione di ConformitàQuesti gli elementi che devono esse-re necessariamente riportati nella

Dichiarazione di Conformità.

• Nome e indirizzo Nome e indirizzo della persona auto-rizzata a compilare il Fascicolo tecni-co, che deve essere stabilita nella UE.Per i fabbricanti stabiliti nella UnioneEuropea, la nuova disposizione nonintroduce particolari cambiamenti.In tal caso, infatti, la persona autoriz-zata a compilare il Fascicolo tecnicopuò essere lo stesso fabbricante, ilsuo mandatario autorizzato, una per-sona dipendente dell’azienda co-struttrice (persona che può essere lastessa che firma la Dichiarazione diConformità) o un’altra persona, natu-rale o legale stabilita nella Unione al-la quale il fabbricante abbia asse-gnato tale compito.La richiesta assume una particolareimportanza per le macchine fabbri-cate al di fuori della UE. Infatti, il fir-m a t a r i o d e l l a D i c h i a ra z i o n e d iConformità di tali macchine rimanesempre il fabbricante, che però è resi-dente fuori dalla UE.L’indicazione del nome (non la firma) edell’indirizzo di una persona stabilitanella Comunità, alla quale il fabbrican-te ha dato incarico di detenere il Fasci-colo tecnico e di tenerlo a disposizionedelle competenti autorità, è motivatadall’esigenza di evitare che i fabbrican-ti residenti al di fuori della Unione fos-sero di fatto non raggiungibili da partedelle Autorità comunitarie e che la do-cumentazione inerente la macchinanon potesse essere messa a disposi-zione qualora richiesto.

• Macchina in regola Una frase che dichiari espressamen-te che la macchina soddisfa tutte lepertinenti disposizioni di questa di-rettiva e, nel caso, una frase simileche dichiari la conformità con le Di-rettive e/o le disposizioni relative cui

Il 29 dicembre 2009 è entrata defini-tivamente in vigore la nuova Diretti-

va Macchine 2006/42/CE. Diciamo de-finitivamente perché, in realtà, è statapubblicata nella Gazzetta Ufficiale del-la Unione Europea il 6 giugno del2006, ma l’applicazione legale è scat-tata, appunto, solamente il 29 dicem-bre 2009. Nel periodo cosiddetto di“adattamento”, i Paesi membri hannodovuto emanare i decreti di recepi-mento, mentre i costruttori hanno do-vuto prepararsi ad applicare le nuovedisposizioni ai propri prodotti.In Italia, la nuova Direttiva è stata recepi-ta con il Dlgs n. 17 del 27 gennaio 2010 edè entrata in vigore il successivo giorno 6marzo.Sempre a dicembre 2009, è stata pubbli-cata, sul sito UE, anche la Guida allanuova Direttiva. L’importanza di tale gui-da consiste nel fatto che è stata patroci-

Compilazione della dichiarazione di Conformità;compilazione della dichiarazione di Incorporamento;

Marcatura della macchina; Fascicolo tecnico; Accessoripneumatici & macchine portatili tenute e condotte

a mano. Questi i punti differenti tra la “vecchia”e la “nuova” direttiva Macchine, con riferimento

alla Guida “interpretativa” della Commissione europeae con particolare attenzione alle macchine

che trattano aria compressa.

I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • giugno 201028

NormativaLA “VERSIONE RINNOVATA” OPERATIVA IN ITALIA DAL 6 MARZO 2010

Direttiva macchine:la GUIDA a quella nuova

Ing. Emilio Valcher

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Normativa

la macchina è conforme. Tali riferi-menti devono essere quelli dei testipubblicati sulla Gazzetta Ufficialedell’Unione Europea.La frase richiesta è quella con la qua-le il fabbricante, o il suo mandatarioautorizzato, attesta che la macchina,cui la frase si riferisce, rispetta tutti irequisiti essenziali di sicurezza e tu-tela della salute dell’Allegato I dellaDirettiva Macchine e che sono stateespletate le necessarie procedure divalutazione della conformità.

• Luogo e data L’indicazione del luogo e della datadella dichiarazione costituiscono re-quisiti abituali per la firma di un do-cumento con validità legale. Il luogoche deve essere indicato è solitamen-te quello della località dove è statafabbricata la macchina o la sede delsuo mandatario autorizzato.

Dichiarazione di IncorporamentoQuesti gli elementi che devono ne-cessariamente essere riportati nellaDichiarazione di Incorporamento.

• Nome e indirizzoNome e indirizzo della persona au-torizzata a costituire la documenta-zione tecnica pertinente, che deveessere stabilita nella Unione.Anche per la Dichiarazione di Incor-poramento, per le quasi macchinevalgono le stesse considerazioni fat-te per la Dichiarazione di Confor-mità. Vi è la necessità, da parte delleAutorità comunitarie, di rintracciarela documentazione di macchinefabbricate al di fuori della Unione.

• Requisiti rispettatiUna frase che dichiari espressamen-te che i requisiti di sicurezza dellaDirettiva sono applicati e rispettati

• Luogo e data Quanto a luogo e data della Dichiara-zione di Incorporamento, valgono glistessi commenti espressi nel casodella Dichiarazione di Conformità.

Marcatura della macchinaQuesti gli elementi che devono esse-re necessariamente riportati nellamarcatura.

• Designazione della macchinaCon il termine “designazione dellamacchina”, si fa riferimento al con-sueto nome della categoria di mac-china al quale il modello oggetto del-la marcatura appartiene. Inoltre,qualora non fosse praticabile inclu-dere nella marcatura una esplicitadesignazione della macchina, comenel caso di macchine molto piccole,la designazione può essere fornita informa di codice, posto che tale codicesia spiegato e che una chiara desi-gnazione sia indicata all’interno del-le istruzioni fornite insieme alla mac-china.Tuttavia, sono ancora in essere do-mande e proposte riguardanti que-sta linea-guida. Proposte sono stateavanzate per estendere l’uso di un“codice” per tutte le macchine, inquanto l’uso di un codice costituiscela strada più semplice e più ampiaper identificare la macchina da partedegli enti di verifica.

• Anno di costruzioneAnno di costruzione, cioè l'anno incui si è concluso il processo di fabbri-cazione .E’ vietato antedatare o post-datare la macchina al momento del-l'apposizione della marcatura CE.L’anno di costruzione è definito comel’anno nel quale è stato completato ilprocesso di fabbricazione. Per le mac-chine costruite presso le officine del

29giugno 2010 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA

e che la documentazione tecnicaper t inente è stata compi lata inconformità all'allegato VII B e, se delcaso, un'indicazione con la quale sidichiara che la quasi macchina èconforme ad altre direttive comuni-tarie pertinenti.Questi riferimenti devono esserequelli dei testi pubblicati nella Gaz-zetta ufficiale UE.Nella frase richiesta dal paragrafo 4dell’Allegato II 1 B, il fabbricante diparti quasi macchine deve indicare,nella Dichiarazione di Incorpora-mento, precisamente quali Res sonostati applicati e osservati.Le istruzioni per l’assemblaggio del-le quasi macchine devono indicarela necessità di prendere in esame iRequisiti Essenziali di Sicurezza eSalute che non sono stati rispettatio che lo sono stati parzialmente. Il fabbricante di quasi macchine de-ve, inoltre, dichiarare di aver compi-lato la documentazione tecnica per-tinente che dimostra quali Res sianostati considerati e come siano statisoddisfatti.

• Quasi macchineUn impegno a trasmettere, in rispo-sta a una richiesta adeguatamentemotivata delle Autorità nazionali,informazioni pertinenti sulle quasimacchine.L'impegno comprende le modalità ditrasmissione e lascia impregiudicatii diritti di proprietà intellettuale delfabbricante della quasi macchina.L’impegno richiesto dal paragrafo 5dell’Allegato II 1 B riguarda l’obbligodel fabbricante di quasi macchine dipresentare la documentazione tec-nica pertinente in seguito a una ri-chiesta debitamente motivata daparte delle Autorità di sorveglianzadel mercato di uno dei Paesi membridella Comunità.

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zato. Se le istruzioni originali non so-no disponibili nella(e) lingua(e) delloStato membro in cui la macchina èmessa sul mercato o in servizio, lamacchina deve essere accompagnatada una traduzione delle istruzionioriginali insieme alle stesse istruzio-ni originali.Lo scopo di quest’ultimo requisito èquello di permettere all’utente di ve-rificare le istruzioni originali in casodi dubbio riguardo all’accuratezzadella traduzione.

A proposito delFascicolo tecnicoLe disposizioni riguardanti il Fascico-lo tecnico sono contenute nel nuovoAllegato VII.Gran parte dei requisiti era già pre-sente nell’Allegato V della “vecchia”Direttiva 98/37/CE.

• Due partiLa parte A dell’Allegato VII si riferiscealle macchine complete, mentre laparte B si riferisce alle quasi macchi-ne. La parte B è una nuova aggiunta,sebbene la maggior parte delle infor-mazioni riflette quanto contenutonella parte A.

• Nuove indicazioniTra le nuove indicazioni che il Fasci-colo tecnico deve contenere vi sono:- descrizione generale della macchi-

na;- nel caso, la Dichiarazione di Incor-

poramento per le quasi macchineincluse nella macchina e le relativeistruzioni di assemblaggio;

- nel caso, copia delle Dichiarazioni diConformità CE per le macchinecomplete o altri prodotti (ad esem-pio, parti elettriche o a pressione)incorporati nella macchina;

- una copia della Dichiarazione diConformità della macchina.

Accessori pneumaticie macchine portatilitenute e condotte a manoSono richiesti esplicitamente:- il valore totale di vibrazioni cui è

esposto il sistema mano-bracciaquando superi i 2,5 m/s2;

- il livello di incertezza della misura-zione.

• Termine “totale”Da notare che la parola “totale” signi-fica che il valore riportato è derivatoda una misurazione a 3-assi della vi-brazione, invece della precedentepratica della misurazione a singoloasse e che, dunque, i valori risultantipossono essere differenti. La nuovaversione richiede anche che venga ri-portato come informazione il valoredella “approssimazione” della misu-razione.

• Duplice scopoLa dichiarazione delle vibrazioni tra-smesse dalla macchina ha un duplicescopo:- aiutare gli utenti a scegliere mac-

chine con un ridotto livello di vibra-zioni;

- fornire informazioni utili per la valuta-zione del rischio che il datore di lavorodeve eseguire in osservanza delle di-sposizioni nazionali per l’attuazionedella Direttiva 2002/44/CE sulle pre-scrizioni minime di sicurezza e di sa-lute relative all’esposizione dei lavora-tori ai rischi derivanti dagli agenti fisi-ci (vibrazioni).

A questo proposito, si deve ricordareche il livello di vibrazione cui sonoesposti i lavoratori non può esseresemplicemente dedotto dalla Dichia-razione delle emissione di vibrazionirilasciato dal fabbricante della mac-china, dal momento che l’esposizionedegli operatori è influenzata ancheda altri fattori.

fabbricante, il processo di fabbrica-zione può essere considerato com-pletato, al più tardi, quando la mac-china esce dai locali del fabbricanteper essere trasferita all’importatore,al distributore o direttamente all’uti-lizzatore.Per le macchine la cui costruzioneviene completata presso gli edifici ogli impianti dell’utilizzatore, il pro-cesso di fabbricazione può essereconsiderato completato quandotermina il montaggio della macchi-na nel luogo d’utilizzo e la macchi-na è pronta per essere messa in ser-vizio.

• Istruzioni per l’usoLe istruzioni per l’uso devono essereredatte in una o più delle lingue uffi-ciali della Unione.Le parole “Istruzioni originali” devonoapparire nella(e) versione(i) verifica-te dal fabbricante, o dal suo manda-tario autorizzato.Qualora non esistano “Istruzioni origi-nali” nella(e) lingua(e) ufficiali del Pae-se nel quale la macchina deve essereutilizzata, deve essere fornita una tra-duzione in quella(e) lingua(e) da partedel fabbricante, o del suo mandatarioautorizzato, oppure dalla persona chemette a disposizione la macchina al-l’interno dell’area in questione.L e t ra d u z i o n i d e vo n o r i p o r t a rel’indicazione “Traduzione delle istru-zioni originali”.Co m e re g o l a g e n e ra l e , t u t t e l eistruzioni relative alla sicurezza ealla salute devono essere fornitenella(e) lingua(e) ufficiale(i) delloStato membro in cui la macchina èmessa sul mercato o messa in ser-vizio.La macchina deve essere accompa-gnata dalle istruzioni originali, cioèdalle istruzioni verificate dal fabbri-cante, o dal suo mandatario autoriz-

I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • giugno 201030

Normativa

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PARISE COMPRESSORIvetrina

Oltre il 30%di risparmio

Presente nel mondo dei compressori da oltre50 anni, Parise Compressori (parise.it) ha sem-

pre proposto macchine in grado di soddisfare le at-tese dell’industria.

Bassi consumiIn questo momento difficile, coni costi delle materie prime e del-l’energia elettrica in continuoaumento, l’azienda propone uncompressore rotativo tecnologi-camente innovativo, con un ser-batoio-disoleatore molto picco-lo e, quindi, con pochissimo olioe un gruppo vite nuovo ad alteprestazioni e alto rendimento. Ilcosto della macchina è conte-nuto e competitivo, ma impor-tante da considerare è soprattutto il risparmioenergetico, nel funzionamento, di oltre il 30%. Si tratta di una gamma di piccoli compressori, cheva da 3 a 20 HP (2,2-15 kW), con pressioni da 8, 10,13 bar, azionati da inverter che erogano aria com-pressa soltanto quando serve e, quindi, con nes-sun spreco di energia elettrica. Sono tutti inso-norizzati. Sono disponibili anche installati su ser-batoio e, inoltre, con essiccatore dell’aria com-pressa.

Tecnologia evolutaIn questa nuova gamma di compressori rotativi avite, Parise Compressori ha voluto raggiungere lamassima evoluzione della tecnologia in fatto dicompattezza e funzionalità. Uno studio accuratodel design e l’utilizzo delle ultime tecnologie a di-sposizione hanno permesso di realizzare un pro-dotto che - precisa l’azienda - è già diventato unostandard di riferimento per il settore dei com-pressori rotativi a vite. Pur mantenendo le peculiarialte prestazioni dei compressori a vite, si sono rag-giunte misure d’ingombro eccezionalmente ri-dotte e una grande semplicità di manutenzione.

Qualità garantitaLa qualità delle macchine è garantita dai più rigorosi

test e collaudi imposti dalle normative di certifi-cazione Tüv. L’azienda è dotata di un Centro collaudoprogettato per rilevare tutti i parametri funziona-li; software dedicato all’analisi di tutti i dati rilevatiin fase di collaudo; strumentazione per la rilevazionedel rumore in tutte le condizioni di funzionamen-to e test report per ogni singolo compressore iden-tificato dal numero di matricola. Sempre in fatto diqualità, poi, il sistema di qualità aziendale è certi-ficato Tüv Iso 9001:2008.

SCBvetrina

Scambiatoridi condensa

Azienda italiana produttrice di scaricatori dicondensa, Scb ([email protected]) ha am-

pliato la propria produzione introducendo unanuova gamma di scaricatori di condensa a con-trollo di livello digitale LogiDrain.

Soluzione efficaceLa nuova serie di scaricatori è stata concepita perrisolvere al meglio il problema dell’evacuazionedell’acqua di condensa dagli impianti di produ-zione e distribuzione dell’aria compressa e riassu-me il frutto di una ventennale esperienza nel set-tore, proponendo sul mercato un prodotto di altaqualità a un prezzo veramente concorrenziale.Adatta per ogni sistema di aria compressa, operain base alle quantità effettive di condensa.

Risparmio energeticoLa gamma LogiDrain, nell’ottica di un risparmioenergetico, permette lo scarico controllato dellacondensa senza alcuno spreco di aria compressa,ha una logica intelligente su microprocessore a 8bit e consente di registrare gli eventi su una me-moria flash.Ha una connessione “easy lock” orientabile, un fil-tro integrato per la raccolta delle impurità e una

membrana in fluoroelasto-mero.

ImportantiaccorgimentiUn prodotto che conferma legià valide caratteristiche del-la gamma precedente, au-

Vetrina

I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • giugno 201038

La nuova gammadi scaricatori

di condensa a controllodi livello digitaleLogiDrain di Scb.

La nuova gammadi compressori rotativia vite Parise.

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mentando la capacità di scarico e aggiungendo al-cuni accorgimenti importanti, come la connessio-ne per segnalazione di allarme remoto, che lo ren-de ancora più integrabile all’impianto, e un ser-batoio in alluminio con rivestimento in ossidazio-ne dura, che lo rende adatto a ogni tipo di condensa,anche quella più aggressiva.La professionalità e competenza della squadra Scbpermette di adattarsi alle esigenze del cliente, per-sonalizzando i prodotti e adeguandoli a tutte le ti-pologie di applicazioni.

TESTOvetrina

Termocameresensibili

Le nuove termocamere Testo (te-sto.it) sono in grado di offrire la

migliore sensibilità termica nellaclasse 160x120 pixel. Grazie a unarisoluzione < 0,05 °C (testo 881) e< 0,08 °C (testo 875), le termocame-re Testo garantiscono una qualitàdelle immagini senza precedenti. Te-sto 881 è attualmente - precisal’azienda - la termocamera con lamigliore sensibilità termica nellasua fascia di prezzo.

Dalla funzione TwinPix…Grazie alla funzione TwinPix, il software per Pc IR-Soft di Testo è in grado di eseguire un’ulterioreanalisi durante l’elaborazione delle immagini.Le termocamere con fotocamera digitale inte-grata memorizzano, simultaneamente, una im-magine reale e una a infrarossi.Grazie alla nuova funzione denominata Twin-Pix, le due immagini possono essere sovrappo-ste nel software per Pc. Le informazioni contenutenell’immagine termica e in quella reale vengo-no, quindi, visualizzate insieme in un’unica im-magine.

…analisi più precisaImpostando i punti di riferimento corrisponden-ti nell’immagine reale e in quella a infrarossi, leimmagini vengono perfettamente sovrapposte.Grazie alla funzione TwinPix, è possibile inte-grare senza problemi anche scene con oggetti mi-

V e t r i n a

39giugno 2010 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA

La nuova seriedi contatori economici

Va 420 Comhas.

surati a distanze diverse e visualizzare tutto si-multaneamente in un’unica immagine. Utilizzando la funzione di sovrapposizione del-le immagini, l’utente può orientarsi meglio al-l’interno dell’immagine, localizzando in modomolto più preciso i danni durante l’analisi.Inoltre, grazie alla funzione TwinPix, i clienti rie-scono a comprendere meglio l’analisi termo-grafica. Un certificatore energetico, un consulentetermografico o un tecnico di manutenzione èin grado, quindi, di spiegare meglio la diagnositermografica al proprio cliente, mostrandoglichiaramente i punti deboli dell’edificio nell’im-magine reale.

COMHASvetrina

Contatorieconomici

Una soluzione pratica per una misura accura-ta del consumo di aria compressa e gas: que-

sta la nuova serie di contatori economici Va 420 pro-posta da Comhas (comhas.com).

Come funzionaLa nuova serie funziona con il principio calorime-trico. Un sensore scaldato viene raffreddato dalgas misurato. La curva del raffreddamento del sen-sore è direttamente proporzionale alla portatamassa che fluisce nella tubazione. In questo caso,infatti, non è necessaria alcuna compensazionein temperatura e/o pressione.

Per tutte le utenzeGrazie alle dimensioni estremamente compatte, èpossibile monitorare tutte le utenze, dal com-pressore fino al più piccolo attrezzo o macchina adaria compressa. Per tubazioni superiori ai 2”, è di-sponibile la serie a inserzione Va 400.

Oltre all’aria compressa, è possibile mo-nitorare anche altri gas, come azoto, os-sigeno e CO2. L’installazione dei misu-ratori Va 420 può essere effettuata in

modo facile e veloce ed è molto sem-plice rimuovere il contatore dal tron-chetto di misura per eventuali ta-rature, riparazioni, pulizie, senza

dover necessariamente rimuovere l’interotronchetto.

La nuova termocameraTesto con funzioneTwinPix.

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Alcuni episodi di cronaca capitati nelleultime settimane ci offrono l’occasione

per soffermarci sul fattore “errore umano” esulla ”imprevedibilità” degli avvenimenti.Quando tutto, cioè, sembra essere sottocontrollo, ma, a un certo punto, per un fat-tore non contemplato, qualcosa prende unabrutta piega. Gli esempi sono tanti vera-mente ed è sufficiente scorrere la cronacadelle agenzie di stampa per averne contezza.Ne ricordiamo soltanto uno, di risalto mon-diale, per l’alto tasso di gravità.Londra, 3 giugno. Bp ammette: eravamoimpreparati a un incidente come la ma-rea nera, che aveva ”una probabilità suun milione di verificarsi”. Lo dichiara il dgTony Hayward, spiegando che la compa-gnia petrolifera la cui piattaforma èesplosa oltre un mese fa nel Golfo delMessico “è stata colta di sorpresa”. (Agi) Washington. La marea nera è fruttodi un "errore umano" o conseguenza di"risparmi sulla sicurezza", ne è convinto

UN TEMA IMPORTANTE ANCHE IN FATTO DI RESPONSABILITÀ PERSONALE

Analisi del RISCHIOistruzioni per l’usoL’analisi del rischio rappresenta lo studio delle vulnerabilitàe l’efficacia teorica delle misure di protezione. Il rischio vavalutato da un punto di vista sia qualitativo che quantitativo.Il discorso, nel caso specifico in cui si opera, viene ripropostocome attenzione alla casualità con cui determinati eventipossono verificarsi. Alcune indicazioni, di merito e procedurali,su cosa fare per essere in regola con le norme vigenti.

Ing. Massimo Rivaltapresidente Animac

una rottura meccanica, anche acciden-tale, accada su un impianto obsoleto eprivo di manutenzione non è cosa remo-ta. Lo diventa nel momento in cuil’impianto considerato e gli accessori aesso collegati (sistema di tubazioni perla distribuzione del fluido compresso,valvolame, serbatoi ecc.) siano estetica-mente funzionali e non facciano preve-dere anomalie di funzionamento presu-mibili. Per poterlo sapere, due sono, al-meno, gli aspetti fondamentali da pren-dere in considerazione:• affidarsi a installatori e tecnici che ope-

rino con un sistema di qualità forma-lizzato e/o presunto (gli installatoricertificati Animac, ad esempio) e, co-munque, di non discusse competenzee capacità;

• prevedere una reale manutenzione an-ticipata e cautelativa degli impianti (pe-raltro prevista dalla normativa vigente).

Sopra ogni cosa, ovviamente, sta il buon

Obama. "C'è stato un errore umano - hadetto il presidente statunitense -, oppu-re le compagnie hanno adottato perico-losi tagli che hanno compromesso la si-curezza".

Analisi del rischioL’Analisi del rischio rappresenta lo studiodelle vulnerabilità e l’efficacia teoricadelle misure di protezione. Il rischio vavalutato da un punto di vista sia qualita-tivo che quantitativo. Il discorso, nel casospecifico in cui si opera, viene ripropostocome attenzione alla casualità con cuideterminati eventi possono verificarsi. L’attenzione si concentra su quegli im-pianti aria compressa che sembrano, aprima vista, correttamente montati, mache il tempo e le azioni meccanicheesterne di qualsivoglia genere possonoavere in qualche maniera reso non piùefficienti.Infatti, la previsione che un infortunio o

ANIM

AC

I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA • giugno 201036 ANIMAC Tel 011 5611854 • [email protected]

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senso. L’esempio poco sopra riportatodeve fare riflettere sul fatto che pensarein termini di criticità di un sistema nonnecessariamente prevede la totale cer-tezza che un avvenimento non accada.Può unicamente aiutare a essere imme-diatamente pronti per circoscrivereeventuali situazioni negative.La prevenzione e l’allenamento all’emer-genza aiutano nel raggiungimento del-l’obiettivo finale, che consiste nella pro-pria e altrui sicurezza.Citando un esempio di analisi del rischiodi un impianto, invito a fare questi sem-plici e immediati controlli e a prendernenota in un’ottica di costruttiva collabora-zione con chi ci è vicino. Chi è veramenteaggiornato in materia? Ci pensino i Re-sponsabili della Sicurezza e tutti gli ad-detti direttamente o indirettamente ri-chiamati nella normativa, in quanto leresponsabilità sono sia civili che penali. E

ANIM

AC

37giugno 2010 • I QUADERNI DELL’ARIA COMPRESSA

della strumentazione di regolazionedella pressione dell’aria;

• verificare la pulizia del filtro dell’aria; • verificare la corretta connessione delle

tubazioni; • approntare il compressore in posizione

stabile;• posizionare la macchina il luogo aerato.

Istruzioni operative• Prima dell’uso- Garantire il ricambio d’aria; - controllare che gli sportelli del vano

motore siano correttamente chiusi; - controllare lo stato dei tubi per l’aria

compressa: se presentano lacerazioni,tagli, forature, occorre provvedere allasostituzione. Sono assolutamente vie-tate riparazioni di fortuna di tali at-trezzature.

• Durante l’uso- Aprire il rubinetto dell’aria prima del-

l’accensione del motore e mantenerloaperto fino al raggiungimento dellostato di regime del motore;

- controllare le indicazioni fornite daimanometri;

- segnalare tempestivamente eventualianomalie di funzionamento o situa-zioni pericolose.

• Dopo l’uso- Lasciare la macchina pulita e lubrificata; - controllare che i dispositivi di protezio-

ne siano ancora efficienti e non abbia-no subito danni;

- operare la manutenzione e i tagliandidi revisione secondo le indicazioni for-nite dal produttore;

- pulire accuratamente il mezzo, gli orga-ni di comando, i manometri, i termo-metri e gli altri strumenti di controllodel compressore;

- è assolutamente vietato operare ma-nutenzione o pulizia su organi in mo-vimento;

- segnalare eventuali guasti di funziona-mento.

Il Convegno - data e luogo in via di defini-zione - si presenta come una giornata di in-

contro, aggiornamento e informazione ca-ratterizzato da una articolata “scaletta” di ar-gomenti.

• Aggiornamento normativoAria compressa: Ped (Pressure equipment di-rective);aria compressa: DM 329/04;sicurezza: DM 81/08;dichiarazione di conformità: DM 37/08.

• Cosa fare per essere a posto- Modulistica necessariaa) Relazione tecnica;b) dichiarazione di conformità secondo il DM

329/04;c) certificazione di conformità secondo i Vv.Ff.;d) dichiarazione di conformità secondo i Vv.Ff.;e) obblighi dell’utilizzatore (vedi sotto).

- Verifiche periodichea) Verifiche di Integrità (art. 12);b) verifiche di Funzionamento (art. 13).

• Cosa deve fare l’utilizzatore finale (o cosa si può fare per aiutarlo…)L’installatore, per fidelizzare e consigliare il

cliente, deve renderlo edotto circa i propri ob-blighi normativi; quindi, all’utilizzatore finale,bisogna trasmettere un modello in cui possaprendere conoscenza delle attività di propriacompetenza, vale a dire:a) sottoporre a categorizzazione le Apparec-

chiature in pressione secondo All. II Ped;b) costituire e mantenere aggiornato il data

base delle Attrezzature in pressione dei pro-pri impianti;

c) redigere uno scadenziario di dettaglio se-condo nuove periodicità;

d) richiedere l’esecuzione delle Verifiche diMessa in Servizio;

e) presentare le Dichiarazioni di Denuncia diMessa in Servizio;

f) richiedere l’esecuzione delle Visite Periodi-che;

g) formalizzare le Messe Fuori Servizio e i Riavvii.Sono arrivate diverse richieste di informazioniinerenti gli argomenti che saranno trattati nel-la giornata nazionale di formazione del Conve-gno Animac. Preghiamo coloro che volesseroporre domande su specifici argomenti di in-viarle via mail direttamente all’Associazione([email protected]).Le domande così pervenute saranno prese inconsiderazione durante la discussione al ter-mine dell’incontro.

CONVEGNO NAZIONALE ANIMAC

Temi alla ribalta M. R.

quelle in ambito penale, lo ribadiamo,non possono essere scaricate su altri!Proponiamo, qui di seguito, un sempliceelenco di attenzioni da adottare, lascian-do al lettore la facoltà di verificare la si-curezza intrinseca dei propri impianti.

Disposizioni generali per la sicurezzaQueste le Disposizioni generali per la si-curezza:• predisporre un accurato piano di ma-

nutenzione programmata; • verificare l’efficienza e l’integrità dei ri-

vestimenti fonoassorbenti e di tutti idispositivi previsti dal costruttore perla riduzione del rumore prodotto ai va-lori di norma;

• verificare l’efficienza e l’integrità dei di-spositivi di protezione dal contatto conorgani in movimento o parti del com-pressore ad alta temperatura;

• verificare il corretto funzionamento