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R.TIRICO-2014 I PROCESSI LO SVILUPPO DEGLI APPRENDIMENTI COME COSTRUZIONE DI ESPERIENZE

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R.TIRICO-2014

I PROCESSI

LO SVILUPPO DEGLI

APPRENDIMENTI COME

COSTRUZIONE DI ESPERIENZE

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DESTRUTTURARE LA

DISCIPLINA SIGNIFICA

ANALIZZARE I PROCESSI DI APPRENDIMENTO

Percettivi la percezione come porta della conoscenza

Mnestici analisi dei processi di memoria a lng e br termine

Induttivi di astrazione e generalizzazione

Deduttivi sintesi

Dialettici logici

Creativi di ricerca

MA COME SI FORMANO I PROCESSI?

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Itinerari Per Sv Le Competenze

• Rivisitare lo statuto epistemologico della disciplina (cosa mettere in evidenza delle disciplina per lo sv delle competenze

• Essenzializzare i contenuti (individuando conoscenze dichiarative e procedurali)

• Problematizzare

• Cognizione situata e distribuita (da Bruner “la cultura dell’educazione” mente distribuita tra tutte le esperienze, i contesti, gli eventi (più fattori prendi in considerazione e più funzione bene). L’apprendimento efficace è quello distribuito ovvero in un contesto in cui sono distribuiti diversi elementi, ed in cui ci sono più persone, comunità di pratiche ed apprendimento collaborativo.)

• Sviluppare processi cognitivi , schemi mentali

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POSSIAMO SVILUPPARE

INTENZIONALMENTE I

PROCESSI COGNITIVI ?

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SONO TRASVERSALI , SONO IMPORTANTI

La percezione rappresenta la via di accesso alla conoscenza.

Petter dice:

“la porta della conoscenza” (collegamento alla disabilità ed alle difficoltà di apprendimento)

La percezione (visiva) apre e chiude un processo conoscitivo.

La percezione costituisce una base di partenza

per un percorso conoscitivo

con completamento spaziale o temporale

su un oggetto (progressivo o regressivo)

La percezione rappresenta la base

di un percorso conoscitivo che avviene per problematizzazione.

La percezione attiva un percorso conoscitivo indiretto

che non ha legami con quanto percepito (rappresentazione o simbolizzazione - vedi simboli grafici/iconici )

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COSA PUO’ FARE LE SCUOLA?

• RICONOSCERE IL MECCANISMO

DELLA PERCEZIONE

• LA PERCEZIONE è UN’ATTIVITA’ CHE

PERMETTE LA RICOSTRUZIONE DI

UNA PORZIONE DI REALTA’

FENOMENICA ESTERNA.

• INDIVIDUARE FATTORI AUTOMATICI

• INDIVIDUARE FATTORI SOGGETTIVI

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FATTORI AUTOMATICI

VICINANZA, SOMIGLIANZA, CONTINUITA’ DI DIREZIONE ,

CHIUSURA, EQUILIBRIO

FATTORI SOGGETTIVI

Sono stimolati dall’educazione

Fare assumere ai ragazzi consapevolezza

di tali fattori

Per es: analizzando un’immagine

o un’opera d’arte.

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Spunti operativi

• Impostazione soggettiva cap di modificare la struttura complessiva di un fenomeno mettendo in risalto le differenze e somiglianze (tra oggetti, eventi, idee…) CAPACITA’ DI OSSERVAZIONE, DESCRIZIONE, TRANSFERT DI ALCUNI CONCETTI IN ALTRI AMBITI E SITUAZIONI

• Accumulo percettivo RIPRESENTAZIONI secondo il principio della ricorsività, ciclicità, spiralità Riproposizione di un contenuto ….

• Isomorfismo percettivo cogliere particolari somiglianze strutturali tra diversi fenomeni percepibili con canali diversi (es colpi di tamburo, colpi di clacson) giocano un ruolo particolare per gli apprendimenti (associazione forma e suono di una lettera) interviene nell’apprendimento della lettura. Ruolo nel rapporto tra percezione e pensiero (es sull’apprendimento delle doppie in De La Garanderie , mappe concettuali di Nelson)

• Percezione e qualità fisiognomiche provando impressioni , emozioni (v. anche percezione sinestetica)

Addestramento dei 5 sensi dall’infanzia alla scuola secondaria.

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Il successo formativo dipende dai

processi mnestici

• Il processo M. è importante per attivare

tutti gli altri processi (senza di esso non si

possono creare pensieri, non si acquisisce

il concetto di spazio e tempo, non si

riconoscono oggetti, eventi, persone…)

• Non solo memorizzazione, ma anche

capacità del ricordo, basata sulla

consapevolezza (fino ad anni 70 processo privo di

consapevolezza e meccanico)

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3 TIPI DI MEMORIA

• SENSORIALE è importante lo sv dei processi percettivi (ampiezza mnestica che varia da individuo ad individuo

• A BREVE TERMINE inf si perde entro 20 sec non più di 7/8 pezzi informativi (Abbingaus : il magico numero 7)

• A LUNGO TERMINE basata su RICORDO, RICONOSCIMENTO, RIEVOCAZIONE, OBLIO

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FATTORI

• LA NATURA E LA STRUTTURA DEL MATERIALE DI APPRENDIMENTO AGEVOLA

SE è COERENTE FACILITA L’APPR E LA RITENZIONE LO STESSO CONTENUTO PUO’ ESSERE ORGANIZZATO IN MODI DIVERSI

Evidenziare i legami logici - Valorizzare l’organizzazione esterna (ancoraggio cognitivo)

Reticolarità del sapere, (ancoraggio esperenziale e sociale ed esperienze soggettive del discente)

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FATTORI

• Fattori interni , le condizioni di apprendimento:

stanchezza, sonnolenza, disagio psichico, alimentazione, atteggiamento affettivo...non agevolano.

Rapporto docente/discente , empatia ed aver cura, “emozioni della riuscita” (da Boscolo), Atteggiamento affettivo del discente

• Fattori esterni : temperatura, luce, ambiente, varietà dei contenuti da presentare.

Questi fattori se favorevoli aumentano le capacità di apprendimento

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SPUNTI OPERATIVI

• Pertanto nelle prove stimolare la rievocazione

ed il riconoscimento con prove strutturate e semi

strutturate ed aperte.

• Quindi legare i concetti, reti concettuali, esercizi

di analogia ed associazione

• Per migliorare la memoria sensoriale tutte le

esercitazioni di ampliamento dei processi

percettivi, addestramento alla percezione, anche

attraverso l’apprendimento delle lingue.

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MEMORIZZAZIONE

COMPRENS RIELABORAZ CONFRONTO

ANALISI SINTESI

NUOVE

INFORMAZ

VECCHIE

INFORM

Coinvolg

corporeo

PERCEZIONE

INDUZIONE

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SPUNTI OPERATIVI

LINGUA ITALIANA E STRANIERA

• Ampliare il magazzino semantico/lessico

• Tempi per nuovi vocaboli

• Glossari per termini tecnici

• Trasversalità delle lingua italiana per

ampliamento semantico (amplia la

capacità mnestica)

• Reti semantiche, grappoli associativi,

titolazioni, definizioni …

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Interventi didattici

• Lavoro sulle DEFINIZIONI , USO DEL VOCABOLARIO, ANTICIPAZIONE /CONCLUSIONE STORIE FIABE FAVOLE FILASTROCCHE LA DEFINIZIONE

• APPROCCI DISCIPLINARI BASATI SU TEMPI ARTICOLATI E FINALIZZATI

• ES. Programmare per un intero quadrimestre esercitazioni a carattere lessicale, smontando e rimontando, componendo e classificando (abilità vs competenze) - Procedere in modo concentrico nell’allargamento del contenuto.

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SPUNTI OPERATIVI LINGUA

ITALIANA E LINGUA STRANIERA • Meglio memorizzazione distribuita che

concentrata

• Memorizzazione globale meglio che in parti

• Rielaborazione del materiale (scomposizione, ricomposizione, spostamenti, con domande…)

• Costruzione di schede di sintesi

• Costruzione di tabelle terminologiche

• Organizzazione strutturale e grafica del materiale (mappe concettuali a completamento/semi mute, oppure solo struttura muta della mappa )

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STRATEGIE DI AUMENTO E

CONSOLIDAMENTO DELLA MEMORIA A

LUNGO TERMINE- (didattica dell’inclusione) • Pausa, ripetizione, verifica - soffermarsi

quanto necessario sul materiale da apprendere

• Chunking - materiale suddiviso in insiemi più piccoli e maggiormente gestibili

• Rilevanza e interesse - si ricorda meglio ciò che è vicino all’esperienza e alla sfera emozionale

• Span attentivo - in media ci si può aspettare attenzione per non più di 1 minuto/1 minuto e mezzo per ogni anno di età (10-15 minuti per bambini di 10 anni)

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• Uso pratico - il materiale usato praticamente viene ricordato meglio

• Significato - ciò che è compreso viene ricordato meglio

• Sovrapprendimento - le abilità e le conoscenze messe in pratica e riviste persistono meglio in memoria

• Associazione - il materiale non familiare viene ricordato meglio se associato a qualcosa di familiare

• Presentazione visiva - le immagini possono contribuire alla memorizzazione

• Riconoscimento e ricordo - con il primo individuiamo come familiare uno stimolo, con il secondo dobbiamo ritrovare nella memoria fatti o parole (es. ricordiamo più facilmente una faccia piuttosto che un nome)

(David Fontana)

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ES. PROGETTO PROCESSO MNESTICO

nel curricolo

• TITOLO “ITINERARI LESSICALI PER CRESCERE INSIEME”

• SCHEMA PROCESSO (COLLEG CON ALTRI PROCESSI CONNESSI ) NUCLEI FONDANTI DISCIPLINE COINVOLTE. COMPETENZE DA RAGGIUNGERE

• SV DEL PROCESSO NELL’INFANZIA

• SV DEL PROCESSO NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE (prevedere confronto con prove INVALSI)

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SV DELLA Dimensione linguistica

ATTRAVERSO

• COMPRENSIONE

• DEFINIZIONE

• SINTESI

• CREATIVITA’ (FIABE uso diversi

linguaggi)

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SV DELLA Dimensione

interculturale ATTRAVERSO

• Linguaggio della MUSICA

• Linguaggio della MATEMATICA

• CORPOREITA’

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DIMENSIONE

CONTESTI/AMBIENTI

• Il lessico come itinerario privilegiato per la

trasversalità ed unitarietà della parola

• LA PAROLA NEI DIVERSI CONTESTI

• MODALITA’ A CLASSI APERTE con

momenti euristici

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PROCESSI INDUTTIVI

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ASTRAZIONE

CLASSIFICAZ. AGGREGAZ. GENERALIZZAZ

PORRE IN RELAZIONE EFFETTUARE ANALOGIE

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• LA CLASSIFICAZIONE presuppone

stesse caratteristiche fenomenologico

descrittive (omologia formale)

• AGGREGAZIONE mette insieme elementi

diversi che costituiscono un tutto

• GENERALIZZAZIONE mette insieme dei

particolari con caratteristiche diverse ma

che hanno la stessa funzione

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ESERCITAZIONI DIDATTICHE PER

SV PROCESSO DI ASTRAZIONE

• RETI SEMANTICHE schemi con rapporti di inclusione tra parole (iponimi ed iperonimi) gioco delle carte delle parole con carte iponimi e carte iperonimi da accoppiare, oppure gioco delle scatole – tipo matrioska- (ob : arricchimento lessicale)

• GRAPPOLI ASSOCIATIVI individuare idee ed attività per formare idee generali, attraverso la comprensione per es. di un testo di storia, individuando rapporti di inclusione tra le idee – utilizzare mappe semi-mute da completare- (storia, scienze, geografia…)

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• GERARCHIA DEGLI SCOPI ogni messaggio ha scopi, sovra-scopi e meta. Il titolo più appropriato è quello che indica la meta.

• TITOLAZIONI invitare a dare titoli, il titolo è la generalizzazione di tanti particolari, titoli nominali, discussione sui titoli più appropriati

• DEFINIZIONI smontare le definizioni e comporle in uno schema logico SN + SN+ SV (sintagma nominale + sintagma nominale+ sintagma verbale = un triangolo+ è un poligono + che ha tre lati) - tutte le discipline

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Non coincide più con l’aula…

• L’ambiente di apprendimento richiede

costruttivismo sociale ed una pluralità di

elementi da considerare nel contesto,

strumenti virtuali …

• L’ambiente di apprendimento si basa su

presenza di oggetti vari e potenzialmente

creativamente utilizzabili e sulla densità

delle relazioni interpersonali ed affettive.

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IL LABORATORIO

L’ambiente di apprendimento si

basa su spazi accoglienti e curati,

su stile educativo improntato

all’ascolto, alla cooperazione ed

alla fiducia.

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Spunti operativi

• Costruzione dell’apprendimento in piccoli

gruppi : introdurre l’argomento, dare i

materiali o fornire criteri per ricercarli,

rielaborare le nuove informazioni

• Ambiente strutturato come spazio di

azione della mente.

• Tenere conto di aspetti EMOTIVI,

AFFETTIVI E METACOGNITIVI.