I processi dell’ ascolto
Click here to load reader
-
Upload
associazione-argo -
Category
Education
-
view
878 -
download
1
description
Transcript of I processi dell’ ascolto
Ascolto AttivoAscolto AttivoDott.ssa Paola BiscigliaDott.ssa Paola Bisciglia
L’ASCOLTOL’ASCOLTO
E’ UN’OPPORTUNITA’ PER CONOSCERE E CONOSCERSI E PER FAR E’ UN’OPPORTUNITA’ PER CONOSCERE E CONOSCERSI E PER FAR EVOLVERE E ARRICCHIRE LA PROPRIA SOGGETTIVITA’EVOLVERE E ARRICCHIRE LA PROPRIA SOGGETTIVITA’
ATTIVITA’ CORRELATA A VISSUTI ALTERNANTI CHE FAVORISCONO O ATTIVITA’ CORRELATA A VISSUTI ALTERNANTI CHE FAVORISCONO O BLOCCANO L’ATTIVITA’ STESSABLOCCANO L’ATTIVITA’ STESSA
SOSPETTOSOSPETTO FIDUCIAFIDUCIA
Timore di perdita del proprio punto Timore di perdita del proprio punto di vista, della propria originalità.di vista, della propria originalità.Genera PREGIUDIZI basati sulla Genera PREGIUDIZI basati sulla
certezza di sapere già cosa l’altro certezza di sapere già cosa l’altro dirà e quindi una sordità che blocca dirà e quindi una sordità che blocca
ogni possibilità di scambioogni possibilità di scambio
Consapevolezza dei propri limiti e Consapevolezza dei propri limiti e della capacità di percepire gli altri della capacità di percepire gli altri
come risorsa utile per il loro come risorsa utile per il loro superamento.superamento.
Alimenta curiosità verso le relazioni, Alimenta curiosità verso le relazioni, costruisce l’idea di “costruisce l’idea di “Far ParteFar Parte””
I Processi dell’AscoltoI Processi dell’Ascolto
MESSAGGIO MESSAGGIO DEL CLIENTEDEL CLIENTE
(manifesto)(manifesto)
RECEZIONERECEZIONE(latente)(latente)
ELABORAZIONEELABORAZIONE(latente)(latente)
RISPOSTA RISPOSTA DELL’OPERATOREDELL’OPERATORE
(manifesto)(manifesto)
BisogniAspettative
Paure
PreferenzeEsperienze passate
pregiudizi
ELABORAZIONEELABORAZIONEDELL’INPUTDELL’INPUT
INPUTINPUT
Giudizio morale che si basa Giudizio morale che si basa sul proprio sistema di valorisul proprio sistema di valori
1.1. MORALIZZAREMORALIZZARE
STILI INEFFICACI DI RISPOSTASTILI INEFFICACI DI RISPOSTA
““Giusto”, “Sbagliato”, Giusto”, “Sbagliato”, “Buono”, “Cattivo”, “Buono”, “Cattivo”, “Dovrebbe essere….”“Dovrebbe essere….”
2.2. DOGMATIZZAREDOGMATIZZARE La constatazione dogmatica La constatazione dogmatica di fatti inevitabilidi fatti inevitabili
““E’ così e così!”E’ così e così!”
3.3. DIAGNOSTICAREDIAGNOSTICARE Giudizio sulla situazione Giudizio sulla situazione dell’altro fatto con distanzadell’altro fatto con distanza
““La tua situazione La tua situazione è questa”è questa”
4.4. INTERPRETAREINTERPRETARE Lista di cause che spiegano Lista di cause che spiegano la situazionela situazione
““Questo è così Questo è così perché”perché”
5.5. GENERALIZZAREGENERALIZZARE Descrivere le difficoltà di Descrivere le difficoltà di una persona e/o situazione una persona e/o situazione in modo generalein modo generale
““Questo accade a Questo accade a molti”molti”
Il consulente parla delle Il consulente parla delle proprie difficoltàproprie difficoltà
6.6. IDENTIFICAREIDENTIFICARE
STILI INEFFICACI DI RISPOSTASTILI INEFFICACI DI RISPOSTA
““Succede anche a me”Succede anche a me”
7.7. PUSHINGPUSHING Spingere verso una soluzione Spingere verso una soluzione determinata con consigli determinata con consigli prematuriprematuri
““Come soluzione Come soluzione propongo”propongo”
Il Quadrato di SchultzIl Quadrato di Schultz
Contenuto
Appello
Au
tori
vela
zio
ne
Relazio
ne
CONTENUTO = che dice la persona?
RELAZIONE = che tipo di relazione mettiamo in atto?
AUTORIVELAZIONE = che dice di se la persona?
APPELLO = cosa mi sta chiedendo con questa comunicazione?
L’ASCOLTATOREL’ASCOLTATORE
1.1. Attraverso i 5 sensi entra Attraverso i 5 sensi entra spontaneamente in spontaneamente in contatto con una fonte contatto con una fonte comunicativacomunicativa
2.2. Deve essere consapevole Deve essere consapevole che la percezione del che la percezione del messaggio può essere messaggio può essere soggettivasoggettiva
3.3. Si deve impegnare a comprendere Si deve impegnare a comprendere l’emittente e i suoi messaggi dal l’emittente e i suoi messaggi dal suo punto di vistasuo punto di vista
L’ASCOLTATOREL’ASCOLTATORE
1.1. POSIZIONE PARITARIAPOSIZIONE PARITARIA(non valutare)(non valutare)
2.2. CONOSCERE LE EMOZIONICONOSCERE LE EMOZIONI(non identificarsi)(non identificarsi)
3.3. CONOSCERE GLI SCHEMI, LE CONOSCERE GLI SCHEMI, LE ESPERIENZE, LE INTENZIONI ESPERIENZE, LE INTENZIONI DELL’EMITTENTEDELL’EMITTENTE
(non interpretare)(non interpretare)
L’ASCOLTO EMPATICOL’ASCOLTO EMPATICO
““Camminare con le scarpe Camminare con le scarpe dell’altro” vedendo il dell’altro” vedendo il mondo dal suo punto di mondo dal suo punto di vista emotivo e percettivo.vista emotivo e percettivo.Essere “dentro” per capire Essere “dentro” per capire e perché l’altro si senta e perché l’altro si senta capito e nello stesso tempo capito e nello stesso tempo rimanere “fuori” per rimanere “fuori” per cogliere il significato delle cogliere il significato delle esperienze dell’emittente, esperienze dell’emittente, senza esserne sommerso.senza esserne sommerso.
PARAFRASIPARAFRASI
Il consulente riformula il Il consulente riformula il contenutocontenuto della della comunicazione del cliente usando parole propriecomunicazione del cliente usando parole proprie
OBIETTIVIOBIETTIVI
Approfondisce ed esplora il contenuto della comunicazione del cliente,
facilitando la comprensione cognitiva delle proprie situazioni e problemi
Verifica di una ricezione corretta e disponibilità all’ascolto da parte del consulente
VERBALIZZAZIONEVERBALIZZAZIONE
Si riferisce prevalentemente agli aspetti Si riferisce prevalentemente agli aspetti emozionaliemozionali contenuti nel messaggio del clientecontenuti nel messaggio del cliente
OBIETTIVIOBIETTIVI
Aiutare il cliente a gestire i propri sentimenti
Facilitare il processo di auto-esplorazione del cliente perché possa prendere contatto con le proprie emozioni
Aiutare il cliente a discriminare le varie emozioni
Aiutare il cliente ad esprimere direttamente i propri sentimenti
Rendere esplicito il messaggio del cliente approfondendolo nelle sue parti ambigue o mancanti
CHIARIFICAZIONECHIARIFICAZIONE
Si usa quando non si è sufficientemente sicuri del Si usa quando non si è sufficientemente sicuri del significato contenuto nel messaggio del clientesignificato contenuto nel messaggio del cliente
OBIETTIVIOBIETTIVI
Confermare l’accuratezza della percezione del consulente circa il messaggio espresso dal cliente
BibliografiaBibliografia
Bisciglia P., Colantonio R.G., “La Comunicazione Interpersonale nel contesto scolastico: un itinerario formativo” in Didattica e Didattiche Disciplinari. Quaderni per la nuova scuola secondaria. Quaderno di didattica 2, nov. 2005 Pellegrini ed.Cosenz
Colasanti A.R. Mastromarino R.Colasanti A.R. Mastromarino R. Ascolto Attivo Ascolto Attivo IFREP, RomaIFREP, Roma
Colasanti A. R. Franta H. L’Arte dell’incoraggiamento NIS,1993
Franta H. Salonia G. Comunicazione Interpersonale LAS,Roma1990