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I principali elementi dal Convegno EGU e dal Seminario Odori La partecipazione al Convegno EGU 7-11 aprile 2019, Vienna e al Seminario Odori organizzato da LOD, 17 maggio 2019, Torino Lorenzo MAIORINO Ingegnere Chimico - ISPRA 20 maggio 2019 ISPRA Seminario Ispettori AIA

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I principali elementi dal Convegno EGU e dal Seminario Odori

La partecipazione al Convegno EGU 7-11 aprile 2019, Vienna

e al Seminario Odori organizzato da LOD, 17 maggio 2019, Torino Lorenzo MAIORINO Ingegnere Chimico - ISPRA

20 maggio 2019

ISPRA

Seminario Ispettori AIA

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Lorenzo MAIORINO - La partecipazione al Convegno EGU 7-11 aprile 2019, Vienna

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Sommario

Elementi principali dal Seminario Odori: Impatti, Normative, Soluzioni

La partecipazione del Servizio VAL-RTEC ad EGU 2019

Breve del Convegno EGU

“BAT as a tool for reducing seawater pollution effects: the Italian experience”

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EGU’s General Assembly rappresenta l’incontro di maggior rilevo in Europa sui temi delle Geoscenze che raduna ricercatori e tecnologi da tutto il mondo

EGU’s General Assembly

EGU’s General Assembly si tiene annualmente a Vienna presso l’Austria Center Vienna (ACV) con la partecipazione di oltre un centinaio di Paesi, con culture e su discipline diverse contabilizzando un totale di 16.273 partecipanti nel 2019

EGU’s General Assembly nella versione 2019 sono state svolte 688 sessioni, 88 short course, 250 town hall meetings e side events con oltre 500 discipline rappresentate, coprendo una vasta gamma di argomenti, tra cui vulcanologia, esplorazione planetaria, struttura interna della terra e atmosfera, clima, nonché energia e risorse. Ogni assemblea generale annuale ha in genere circa 4.500 presentazioni orali, oltre 10.000 poster e circa 1.000 presentazioni PICO

EGU’s General Assembly Oltre alle sessioni disciplinari, trattando gli argomenti trattati da ogni divisione scientifica, l'incontro prevede anche sessioni a livello di Unione come Great Debates, Union Symposia (inclusa la cerimonia di premiazione EGU), Medal Lecture, corsi brevi e sessioni di educazione e sensibilizzazione (tali come il seminario Geosciences Information For Teachers, GIFT), per citarne alcuni

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Partecipazione del Servizio VAL-RTEC a EGU 2019

Presentazione di un Poster su invito del Direttore della sessione “Effects of Anthropogenic Pressure on Marine Ecosystems”

Il Topic della Sessione - “Effects of Anthropgenic Pressure on Marine Ecosystems”

A causa delle crescenti pressioni sulle risorse naturali marine e sulla domanda di servizi ecosistemici, l'interesse del mondo scientifico e politico si sta muovendo per garantire la conservazione degli ecosistemi marini e lo sviluppo sostenibile ambientale delle attività antropogeniche. Recentemente le principali politiche europee soddisfano questi problemi, concentrandosi sul mantenimento/raggiungimento del buono stato ambientale (GES) dei corpi idrici (WFD/MSFD) e sulla soluzione dei conflitti tra le pressioni antropogeniche e gli ecosistemi marini (MSP). Alcune delle attività antropogeniche potrebbero avere un potenziale impatto sull'ambiente marino alterando l'equilibrio degli ecosistemi marini. Poiché i processi dinamici influenzano la dispersione degli inquinanti, è interessante analizzare lo stato degli ecosistemi attraverso lo studio della distribuzione delle variabili abiotiche a una risoluzione spaziale e temporale adeguata.

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La sessione è stata incentrata sugli ecosistemi marini, sui fattori abiotici e biotici che influenzano le loro dinamiche, evidenziando gli effetti degli impatti antropici.

Oggetto di discussione della sessione sono i seguenti argomenti: •analisi quantitativa degli effetti dell'inquinamento sul biota considerando le loro fonti naturali e antropogeniche; •dinamiche di comunità bentoniche e pelagiche; •valutazione economica del capitale naturale. In questa sessione sono incoraggiati approcci multidisciplinari che utilizzano dati provenienti da più fonti

Sono accolti studi riguardanti i descrittori della strategia marina e analisi sulla mitigazione degli agenti stressore allo scopo di sviluppare metodi, tecnologie e migliori pratiche per mantenere/ripristinare la biodiversità e per garantire un uso sostenibile delle risorse marine.

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Influence of municipal wastewater discharge on soft bottom macrofaunal communities nearby the underwater sewage duct of Trieste (northern Adriatic Sea) Evaluation of marine litter impact on loggerhead sea turtles in the Western Mediterranean sea Distribution and speciation of trace metals and organic matter in brackish lakes on karstic island, South Adriatic Sea, Croatia Effects of NIS on Mediterranean marine ecosystems: the case study of Egadi Island MPA Posidonia oceanica interaction on sedimentary processes and related effects on the seasonal structure of the associated community Assessment of the effects of port structure changes on water quality through the development of a new predictive index. Development of a new predictive index (Bathing Water Quality Index, BWQI) based on Escherichia coli physiological states for the monitoring of bathing waters

La Sessione – Orals

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Preliminary study on the atmospheric contribution of metals to surface sea water at Lampedusa (Central Mediterranean Sea). New opportunities in the analysis of port seawaters based on Sentinel-2 data and in situ spectral reflectance Ocean acidification: a growing rate of eavesdropping in aquatic species (withdrawn) Germaine van der Sanden and Gerald Ganssen Interactions between ocean acidification and seasonal oxygen depletion in the northern Adriatic Potential toxicity assessment of anthropogenic pressure by heavy metals in semi-enclosed artificial lagoon ecosystems in the Gulf of Aqaba, Red Sea Microplastics pollution assessment in sediments of the northern Latium coastal area, Tyrrhenian sea, Italy Organic carbon transfer across the river-sea interface: a case study of the Geum and Seomjin estuary systems, South Korea

La Sessione – Posters

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Abstract: Gli ecosistemi marini sono affetti da una ampia varietà di inquinanti di cui taluni provenienti dagli scarichi idrici di installazioni industriali. La Direttiva IED – Industrial Emissions Directive 2010/75/EU costituisce uno dei principali riferimenti normativi in UE, che si prefigge lo scopo di traguardare elevati standard di protezione per la salute e l’ambiente, attraverso anche l’adozione delle Best Available Techniques – BAT.

BAT as a tool for reducing seawater pollution effects: the Italian perspective

Finalità: Questo documento descrive nuove opportunità in termini di prevenzione e riduzione dell'inquinamento delle attività industriali mediante l'adozione delle BAT per gli scarichi delle acque reflue (wastewater discharge) come emanato dalla Commissione europea, JCR di Siviglia. In questo lavoro si espone un’analisi prospettica di come l'applicazione delle BAT - attualmente disponibile - fornisce nuovi valori limiti delle emissioni inquinanti, raggiungibili attraverso nuove tecnologie appropriate per la riduzione dell'inquinamento negli scarichi di acque reflue corrispondenti a una migliore protezione ambientale in modo più efficace.

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Normativa di riferimento

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Directive on Dangerous Substances (76/464/EEC) amended by 2006/11/EC Water Framework Directive 2000/60/EC Groundwater Directive 2006/118/EC Marine Strategy Directive 2008/56/EC Waste Framework Directive 2008/98/EC Industrial Emission Directive 2010/75/EU

L'attuazione della direttiva IED ha dato impulso al miglioramento generale delle prestazioni ambientali degli impianti industriali tenendo conto del destino, del trasporto e della trasformazione degli inquinanti nelle matrici ambientali. La direttiva afferma la necessità di un quadro generale per il controllo delle principali attività industriali e si è basata su cinque pilastri:

•Approccio integrato; •Uso delle migliori tecniche disponibili (BAT); •Flessibilità; •Ispezioni; •Partecipazione pubblica.

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Analisi Questo documento mostra le nuove opportunità in termini di prevenzionee riduzione dell'inquinamento derivanti dalle attività industriali mediante l'adozione delle migliori tecniche disponibili (BAT) per lo scarico delle acque reflue come emanato dalla Commissione europea La Decisione (UE) 2016/902 del 30 maggio 2016 riporta le conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (BAT) per i sistemi comuni di trattamento/gestione degli effluenti acquosi e gassosi nel settore chimico. L'ambito delle presenti conclusioni sulle BAT riguarda le attività specificate nelle sezioni 4 e 6.11 dell'allegato I della direttiva 2010/75 / UE, ossia:

•Sezione 4: industria chimica; •Sezione 6.11: Trattamento gestito in modo indipendente delle acque reflue non disciplinate dalla direttiva 91/271 / CEE del Consiglio e scaricate da un'impresa di installazione che rientrano nella sezione 4 dell'allegato I della direttiva 2010/75 / UE.

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Analisi BAT-AELs for direct emissions of TOC, COD and TSS to a receiving water body:

•Total Organic Carbon (TOC) 10-33 mg/l ; •Chemical Oxygen Demand (COD) 30-100 mg/l ; •Total Suspended Solids (TSS) 5,0-35 mg/l .

BAT-AELs for direct emissions of nutrients to a receiving water body:

•Total Nitrogen (TN) 5,0-35 mg/l ; •Total inorganic nitrogen (Ninorg) 5,0-20 mg/l; •Total phosphorus (TP) 0,50-3,0 mg/l .

BAT-AELs for direct emission of AOX and metals to a receiving water body: •Adsorbable organically bound halogens (AOX) 0,20-1,0 mg/l; •Chromium (expressed as Cr) 5,0-25 μg/l; •Copper (expressed as Cu) 5,0-50 μg/l •Nickel (expressed as Ni) 5,0-50 μg/l; •Zinc (expressed as Zn) 20-300 μg/l.

BAT as a tool for reducing seawater pollution effects: the Italian perspective

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Analisi Confronto BAT-AEL e limiti del D.Lgs. 152/2006 per lo scarico delle acque reflue nel corpo idrico ricevente: •Chemical Oxygen Demand (COD) 30-100 mg/l ≤ 160 mg/l ; •Chemical Oxygen Demand (COD) 30-100 mg/l . ≤ 160 mg/l ; •Total phosphorus (TP) 0,50-3,0 mg/l ≤ 3,0 mg/l •Adsorbable organically bound halogens (AOX) 0,20-1,0 mg/l 0,20-1,0 mg/l ; •Chromium (expressed as Cr) 5,0-25 μg/l ≤ 2.000 μg/l; •Copper (expressed as Cu) 5,0-50 μg/l ≤ 100 μg/l; •Nickel (expressed as Ni) 5,0-50 μg/l ≤ 2.000 μg/l; •Zinc (expressed as Zn) 20-300 μg/l ≤ 500 μg/l

BAT as a tool for reducing seawater pollution effects: the Italian perspective

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La politica ambientale dell'Unione Europea stabilisce una vasta gamma di leggi e riferimenti normativi tecnici per la protezione delle acque

Nel poster proposto al Convegno EGU è presentata una sintesi delle attività di protezione ambientale in questo campo, in termini di efficienza ed efficacia dei controlli ambientali, monitoraggio e ispezioni, eseguite in Italia dall'Autorità di controllo nazionale (ISPRA), che indica‘come l’applicazione delle BAT - ora attualmente disponibile - definisce nuove valori limite delle emissioni inquinanti, raggiungibili attraverso nuove tecnologie appropriate per la riduzione dei carichi di inquinanti rilasciati negli scarichi di acque reflue

Un approccio integrato per la valutazione dell’impatto ambientale sembra necessario considerando che la regolazione della concentrazione formulata sostanza per sostanza non è in grado di affrontare l'elevato numero di sostanze presenti apparentemente a bassa concentrazione, ma che potrebbero avere effetti ecologici anche significativi, agendo in combinazione reciproca. Inoltre, al fine di definire una strategia globale per ridurre l'inquinamento chimico delle acque dall'industria, è anche necessario considerare le contaminazioni attraverso la deposizione atmosferica.

Conclusioni

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· Emissioni odorigene: il punto di vista degli Organi di Controllo Alfredo Pini - Responsabile Area Normativa Tecnico- Ambientale ISPRA · Normativa sulle emissioni odorigene: aspetti giuridici e modifica del Testo Unico Avv. Roberto Fiore - L.P. Avvocati · Approcci metodologici per la valutazione dell’impatto olfattivo Silvia Rivilli - Lod Srl · Caratterizzazione chimica delle emissioni odorigene e non solo: il punto di vista di un laboratorio Marco Giorgi - CRC Centro Ricerche Chimiche Srl · Riduzione concentrazione di odore: economia e tecnica Lorenzo Marino - Labiotest Srl ESPERIENZE SUL CAMPO · Monitoraggio delle emissioni odorigene in impianto trattamento rifiuti: Geonose® · Monitoraggio ed abbattimento delle emissioni odorigene in contesti emissivi complessilati

Programma - Seminario Odori

Seminario Odori – Impatti, Normative, Soluzioni

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Elementi desumibili dalla Normativa

Principali elementi del Seminario

Elementi per la Valutazione dell’Odore

Elementi per la Caratterizzazione Chimica dell’Odore

Elementi per la Mitigazione dell’Odore

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Elementi desumibili dalla Normativa

Avvocato Fiore Dal punto di vista normativo la valutazione dell’impatto odorigino è contraddistinto dall’esigenza del passaggio da un approccio esperenziale ad un approccio normato Novità normative interessanti sulle emissioni odorigene sono contenute nell’articolo 272-bis introdotto nel Testo Unico Ambientale (Dlgs n. 152/2006) di recente con il decreto legislativo n. 183/2017, in vigore dal 19 dicembre 2017 Il nuovo disposto di legge, articolato in due commi, anzitutto indica una serie precisa di importanti misure che le normative regionali e le autorizzazioni possono prevedere al fine di prevenire e limitare le emissioni (comma 1). Inoltre, affida ruolo e poteri di indirizzo in materia al Coordinamento tra Ministero dell’Ambiente, Regioni e autorità competenti in materia di aria ambiente. Riferimenti della giurisprudenza consolidata insufficienti - art. 844 cc e 674 cp Percorso di crescita tra controllori e controllati

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Elementi desumibili dalla Normativa

Il comma 1 sancisce che le norme regionali e le autorizzazioni, considerando le caratteristiche degli impianti o attività con potenziale impatto odorigeno e della zona interessata, possono disporre specifiche misure di prevenzione e limitazione delle emissioni: a) valori limite di emissione espressi in concentrazione (mg/Nm3) per le sostanze odorigene; b) prescrizioni impiantistiche e gestionali e criteri localizzativi, incluso l’obbligo di attuazione di piani di contenimento; c) procedure per definire criteri localizzativi, nell’ambito del procedimento autorizzativo, in funzione della presenza di ricettori sensibili nell’area intorno all’impianto; d) criteri e procedure per definire, sempre in ambito autorizzativo, portate massime o concentrazioni massime di emissione odorigena espresse in unità odorimetriche (ouE/m3

o ouE /s) per le fonti di emissioni odorigene dello stabilimento; e) specifiche portate massime o concentrazioni massime di emissione per le fonti. Resta fermo, in caso di disciplina regionale, il potere delle autorizzazioni di stabilire valori limite più severi.

Aspetti principali dell’art. 272-bis

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Elementi desumibili dalla Normativa

ll comma 2 dell’art. 272-bis chiama in causa un altro soggetto, il Coordinamento tra Ministero dell’Ambiente, Regioni e autorità competenti in materia di aria ambiente, per il quale si stabilisce che: “può elaborare indirizzi in relazione alle misure previste dal presente articolo. […] possono essere previsti, anche sulla base dei lavori del Coordinamento, valori limite e prescrizioni per la prevenzione e la limitazione delle emissioni odorigene degli stabilimenti di cui al presente titolo, inclusa la definizione di metodi di monitoraggio e di determinazione degli impatti.” Il Coordinamento è un organismo tecnico-politico istituito presso il dicastero dell’Ambiente dall’art 20 del Dlgs n.155/2010. Coinvolge il Ministero della Salute e rappresentanti degli Enti locali oltre a ISPRA, ENEA, CNR e altre autorità competenti, con rappresentanti di agenzie regionali e provinciali per la protezione dell’ambiente. Opera con compiti di studio e poteri di indirizzo, per elaborare linee guida “anche al fine di garantire un’attuazione coordinata e omogenea delle nuove norme”.

Aspetti principali dell’art. 272-bis

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Ing. Rivilli – LOD Nel Testo Unico Ambientale non vi una definizione di odore La percezione olfattiva è un senso prossimale e distale Se sottoposti a stimoli costanti nel tempo l’odore viene progressivamente annullato Se altresì sottoposti gli stimoli sono ad intervalli regolari i recettori sono più sensibili Correlazione non lineare tra intensità e concentrazione - elaborazione del cervello I riferimenti tecnici normati dell’Unione europea: •UNI EN 13725: 2004 - Qualità dell'aria - Determinazione della concentrazione di odore mediante olfattometria dinamica

•UNI EN 10796: 2000 - Valutazione della dispersione in atmosfera di effluenti aeriformi - Guida ai criteri di selezione dei modelli matematici

•UNI EN 16841: 2017 - Aria ambiente - Determinazione dell'odore in aria ambiente mediante indagine in campo

•nasi elettronici (bozza di normativa tecnica)

Valutazione dell’Odore

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La norma UNI EN 13725 definisce i riferimenti per l’olfattometria dinamica Indagine olfattometrica unica nella misura mentre le altre metodiche valutano le ricadute Campionamento può essere fatto in qualsiasi contesto e per qualsiasi sorgente Le valutazioni del panel permettono di individuare una misura di concentrazione e una portata odorigena Le persone selezionate sulla base UNI EN 13725 sono sottoposte ad addestramento ai fini di corrispondere ai requisiti della campagna di monitoraggio (classi di odori e intensità dell’odore) Le rilevazioni sono effettuate progettando un programma di monitoraggio con una precisa calanderizzazione considerando le condizione meteo e le condizioni impianto

Valutazione dell’Odore

La modellistica viene utilizzata con lo scopo individuare le aree di ricaduta recettori di impatto La Linea Guida della Lombardia indica che l’impatto è considerato significativo se > 1 ouE/m3

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Ing. Giorgi Caratterizzazione chimica riferisce le metodiche di laboratorio Odore può essere declinato Sensazione – percezione (traduzione della sensazione) – illusione percettive Sorgente – molecole - naso Odore sta nel naso e nella testa di chi lo percepisce Le molecole responsabili della percezione odorigena sono Volatili, Idrosolubilità e Lipiosolubilità Le molecole si riescono a misurare conoscendone il comportamento

Caratterizzazione chimica dell’Odore

QSPR modelli di relazione struttura e proprietà Definire le proprietà studiando la struttura

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Monitoraggio industriale •scegliere un protocollo più ampio possibile •individuare i composti •Studiare un metodo di campionamento - Scegliere una trappola •Scegliere una metodologia analitica in lab Nell’individuare le sostanze i bilanci di massa possono dare riscontri su quanto non caratterizzato Le strutture molecolari forniscono informazioni importanti protocollo il più esteso possibile ai fini della caratterizzazione chimica

Caratterizzazione chimica dell’Odore

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Ing. Marini Approccio per la riduzione dell’impatto odorigeno •Informazioni per la valutazioni – sopralluogo – caratterizzazione dati – condivisione dati – sviluppo e realizzazione impianto •Conoscenza processo produttivo . Spazi a disposizione – impainati presenti in stabilimento -Emissione diffusa o emissione o confinata •Metodi rilievazione e caratterizzazione •Caratterizzare le emissioni •Valutazioni analisi preliminari - Campagna rilevamenti •Analisi e Proposta di abbattimento con impianto (Scrubber+Demister+Dkfil filtro a masse attive+Zephiro nebulizzazione prodotto deodorizzante+Ventilatore in aspirazione per evitare emissioni fuggitive)

Soluzioni di mitigazione dell’impatto Odorigeno

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Elementi di valutazione per l’individuazione di soluzioni idonee: •Parametri COT e H2S oggetto di abbattimento al fine della riduzione dell’impatto odorigeno; •Tecnolgia più appropriata nel processo - COT vengono abbattuti con filtro a masse attive e mentre le H2S nello scrubber; •Può essere introdotto un processo terziario con l’introduzione di un prodotto deodorizzante Abbattimento della molestia olfattiva; •Grado di efficienza (elevati superiori del 70% e rispondenti alle finalità della mitigazione); •Scelta progettuale guidata dal trade off dei costi operativi e quelli gestionali e caratteristiche del processo produttivo e eventuali interferenze; Non esiste la soluzione UNICA Considerazioni progettuali studi per una portata e una concentrazione di inquinante

Soluzioni di mitigazione dell’impatto Odorigeno

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Grazie

Lorenzo Maiorino Chemical engineer – expert on Environmental Impact Assessment ISPRA (ex APAT) - Italian Institute for Environmental Protection and Research Via Vitaliano Brancati 48, 00144 Rome - Italy Ph. +39 06 5007 2857 Fax +39 06 5007 2078 [email protected]

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