I Potenziali d’azione - omero.farm.unipi.itomero.farm.unipi.it/matdidFarm/14/08-03-12.pdf ·...

25
I Potenziali d’azione I potenziali d’azione sono variazioni transitorie del potenziale di riposo (Vm), tipici delle cellule eccitabili (neuroni, muscolo) ma anche di cellule secernenti e protozoi. E’ un evento del tipo “tutto o nulla”, una volta innescato, il potenziale d’azione produrrà una variazione del potenziale di membrana della stessa ampiezza e con lo stesso andamento temporale. La genesi di un potenziale d’azione dipende da tre fattori: Trasporto attivo degli ioni operato da proteine specifiche di membrana in grado di mantenere una differente concentrazione ionica ai lati della membrana citoplasmatica. Presenza di un gradiente elettrochimico che costituisce la fonte di energia potenziale Apertura di canali ionici selettivi che permette il fluire degli ioni secondo i relativi gradienti di concentrazione.

Transcript of I Potenziali d’azione - omero.farm.unipi.itomero.farm.unipi.it/matdidFarm/14/08-03-12.pdf ·...

I Potenziali d’azione

I potenziali d’azione sono variazioni transitorie del potenziale di riposo (Vm), tipici delle cellule eccitabili (neuroni, muscolo) ma anche di cellule secernenti e protozoi.

E’ un evento del tipo “tutto o nulla”, una volta innescato, il potenziale d’azione produrrà una variazione del potenziale di membrana della stessa ampiezza e con lo stesso andamento temporale.

La genesi di un potenziale d’azione dipende da tre fattori:

Trasporto attivo degli ioni operato da proteine specifiche di membrana in grado di mantenere una differente concentrazione ionica ai lati della membrana citoplasmatica.

Presenza di un gradiente elettrochimico che costituisce la fonte di energia potenziale

Apertura di canali ionici selettivi che permette il fluire degli ioni secondo i relativi gradienti di concentrazione.

TUTTO O NULLA

1) Tutto o nulla

2) Soglia

3) Propagazione

POTENZIALE D’AZIONE

SOGLIA

La soglia per il potenziale

d’azione non é costante

nel tempo, ma é

modificabile dall’attività

pregressa (refrattarietà

assoluta e relativa).

Refrattarietà Assoluta e Refrattarietà Relativa

Durante la refrattarietà relativa il potenziale soglia è più elevato del normale (occorre uno stimolo di intensità maggiore).

La refrattarietà o eccitabilità ridotta durante e subito dopo un potenziale d’azione impedisce la fusione di due impulsi e permette la propagazione di impulsi separati.

PROPAGAZIONE

La propagazione del

potenziale d’azione

avviene grazie a circuiti

locali

L’area della membrana interessata

dal potenziale d’azione ha potenziale

differente dalle regioni limitrofe:

durante il potenziale d’azione si

genera un dipolo elettrico.

La formazione dei dipoli é alla base

della rilevazione dell’attività elettrica

dei tessuti eccitabili con tecniche

non invasive, quali

elettrocardiogramma (EKG),

elettroencefalogramma (EEG),

elettromiogramma (EMG) ed

elettroretinogramma (ERG).

Differenze nella velocità di propagazione tra

assoni mielinici ed amielinici

La costante di spazio é un indice del potere isolante della

membrana. La presenza negli assoni di una guina

mielinica, aumenta il potere isolante e quindi la costante

di spazio e la velocità di conduzione dei. potenziali

d’azione. Aumentare la costante di spazio equivale infatti

ad aumentare l’area dell’assone sopra soglia. Ovvero

equivale a percorrere l’assone a “passi più larghi”.

La presenza di mielina permette di

compensare vistose differenze nei

fattori geometrici (calibro

dell’assone) Nella figura 3-14 si

nota che la velocità di conduzione

delle fibre mieliniche di 7 mm di

diametro (circa 60 m s-1) é oltre 3

volte maggiore delle fibre

amieliniche di 700 mm di diametro.

E’ come se la fibra mielinica avesse

reso il diametro della fibra 9 volte

maggiore (3 = 18/2) della fibra

amielinica (che é invece 100 volte

inferiore).

Differenze nella velocità di conduzione del potenziale

d’azione tra fibre mieliniche ed amieliniche

Basi ioniche del Potenziale d’Azione

Concentrazioni e Potenziali di equilibrio per i principali ioni

La conduttanza della membrana plasmatica per un determinato ione (gx) è una misura della sua permeabilità a quello ione.

Meccanismi di gating per il canale del sodio

Il Modello teorico di Hodgkin e Huxely del potenziale d’azione trova la sua spiegazione nei meccanismi di gating dei canali voltaggio dipendenti

Modalità di Inattivazione dei Canali

I canali inattivati entrano in uno stato refrattario (chiuso) che rende impossibile la loro ulteriore attivazione.

L’ampiezza del potenziale d’azione dipende dal gradiente del Na

Tratto da:

Kuffler, Nicholls & Martin,

“From neuron to brain”

Sinauer 2nd Edition

BASI IONICHE DEL POTENZIALE D’AZIONE

Il citoplasma non é necessario per la genesi del potenziale di azione

Tratto da:

Kuffler, Nicholls & Martin,

“From neuron to brain”

Sinauer 2nd Edition

Vogliamo analizzare la genesi del potenziale d’azione

(PA), cioè misurare la natura, la intensità e la durata

dei flussi ionici durante la sua formazione.

Due problemi da risolvere:

1 - il PA raggiunge il picco in modo rapido

ed autorigenerativo, non dando la possibilità di

determinare le conduttanze ioniche ( V- e T-

dipendenti) ai livelli di potenziale compresi tra il

potenziale di riposo ed il picco del PA,

2 – la continua evoluzione spontanea del PA

impedisce di misurare e isolare i flussi ionici (IR

=V.R) dalle correnti capacitive (IC= Cm . dV/dt).

Quindi è necessario bloccare il meccanismo

autorigenerativo e portare il potenziale di membrana

per il tempo desiderato, ad un qualsiasi livello di

voltaggio (soprasoglia) compreso nell’ambito del PA.

Tutto questo è stato risolto da Hodgkin & Huxley

(1950 ca) con il metodo del blocco di voltaggio.

Utilizzando il circuito che analizzeremo, è infatti

possibile portare e mantenere nel tempo il voltaggio

di membrana ad un valore desiderato mediante il

passaggio di correnti che, appunto, rappresentano

esse stesse la conduttanza ionica (1/Rm) della

membrana a quel determinato voltaggio.

Questo metodo, inoltre, consente di comprimere in

un istante iniziale le correnti capacitive, dando così

la possibilità di osservare il successivo sviluppo delle

correnti resistive, tempo dipendenti.

LA CORRENTE

RAPIDA INIZIALE E’

DOVUTA AD UN

AUMENTO DELLA

PERMEABILITA’ AL

Na+

Tratto da:

Kuffler, Nicholls & Martin,

“From neuron to brain”

Sinauer 2nd Edition

CLASSIFICAZIONE CANALI

I CANALI IONICI SONO CLASSIFICATI IN BASE ALLA:

1) SELETTIVITA’ IONICA (ES.: CANALI SODIO,

POTASSIO, CALCIO, CLORO)

2) DIPENDENZA DAL VOLTAGGIO (ES.: CANALI

SODIO DIPENDENTI DAL VOLTAGGIO E CANALI

SODIO NON DIPENDENTI DAL VOLTAGGIO)

3) PROPRIETA’ FUNZIONALI (Es.: DIFFERENTI

CANALI CALCIO HANNO DIFFERENTE INATTIVAZIO-

NE

3) CONTROLLATI DA TRASMETTITORI E/O

SECONDI MESSAGGERI (ES.: CANALI DIPENDENTI

DA cGMP, cAMP, ATP; CANALI DIPENDENTI DA

GABA, GLICINA, GLUTAMMATO, ACETILCOLINA)

4) CANALI MODULATI DA SECONDI MESSAGGERI (Es.:

CANALI MODULATI DA cAMP, PROTEINE LEGANTI IL

GTP, ETC)

UN CANALE PUO’ APPARTENERE A PIU’ DI UNA

CATEGORIA (Es.: I CANALI CALCIO DIPENDENTI DAL

VOLTAGGIO SONO MODULATI DAL cAMP)

LA CLASSIFICAZIONE DEI CANALI E’ OGGI BASATA

SU DATI MOLECOLARI