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I più venduti e i più recensiti

del 2019

rassegna stampa http://libri.goodfellas.it/anteprime

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NON È UN PAESE PER MAMME

di PAOLA SETTI - edizioni ALL AROUND - 9788899332372

PANORAMA

IL GIORNALE FAMIGLIA CRISTIANA

D di REPUBBLICA

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DOMENICA 6 OTTOBRE 2019 CORRIERE DELLA SERA LA LETTURA 11

Orizzonti Storia

diMASSIMOZAMBONI

«I l punk nonha alcun impatto sull’evoluzio-ne della nostramusica. Gli elementi di cuisi compone non sono altro che i rudimen-ti del rock, pertanto risultano inutili ai fi-ni di un eventuale sviluppo di suddetto

genere. Inoltre, il punk trova la sua ragione di esistereesclusivamente in un contesto sociale di un certo tipo.Terzo, il punk si contrappone alle nostre norme etiche emorali di stampo socialista». Parole di Stefan Lasch, jaz-zista della Ddr e vicedirettore della sezionemusica pres-so la radio Dt64 di Berlino Est, tratte dal libro Oltre ilMuro di Berlino, di Sascha Lange e Dennis Burmeister,in uscita per Goodfellas a cura di Ambra Cavallaro eMassimo Roccaforte.Siamo agli inizi degli anni Ottanta, l’emittente DT64

viene pensata appositamente dalle autorità orientali perdistogliere i giovani dall’ascolto fraudolento dei pro-grammi occidentali. Non avrebbe necessariamente tor-to, Lasch, se esaminas-simo le sue proposizio-ni secondo canoni acca-demici. Torto pieno,invece, dal punto di vi-sta di chi in quella Berli-no Est trascorreva lapropria condizione gio-vanile e si trovava co-stretto a intercettare leinterferenze provenien-ti dall’altra parte perpotersi sentire parteci-pe del mondo.Collegarsi alla cosid-

detta Rias (Rundfunkim amerikanischenSektor), la stazione ra-diofonica gestita dalsettore americano co-me arma di Guerrafredda, consentiva diavvicinare il respiro in-ternazionale di Blon-die, Bee Gees, Queen,Kiss assieme a quelloautenticamente tede-sco di Udo Lindenberg,diventato un’autenticarockstar nella Ddr peruna canzone scivolataclandestinamente oltrele trappole della censu-ra, Sonderzug nachPankow, «Treno spe-ciale per Pankow», con cui sbeffeggiava le autoritàorientali accusandole di avergli negato il permesso peruna serie di concerti all’Est. Artisti incomparabilmentepiù fascinosi di quelli presentati dalla sonnolenta pro-grammazione delle radio ufficiali gestite dall’apparatodella Germania comunista, che dagli anni Cinquanta inavanti trasmettevano rock’ n’ roll di band locali — Karate Phudys su tutti — canzonette commerciali — i cosid-detti Schlager – e al massimo qualche inaspettato Abba.Difficile anche indirizzare le voglie degli adolescenti

verso la poco attrattiva Fdj— l’organizzazione giovaniledel Partito di Unità Socialista di Germania, istituita co-me obbligo volontario per conformarsi ai canoni del-l’educazione socialista — che pure compirà alcuni ten-tativi di emancipazione con gli annacquati festival«Rock per la pace» e il programma televisivo Stop!Rock!. Ma la scarsa partecipazione indica che il canonedel desiderio è indirizzato altrove, verso tentazioni ditutt’altra natura. Le stesse che affollano le pagine pati-nate di una rivista per adolescenti che circola ovunque,«Bravo», uniformando i gusti e le sensibilità. Dalle suepagine sbucano poster, adesivi, colori, visi e corpi di co-etanei che sembrano provenire — e forse provengono— da un altro pianeta.

Come adeguarsi? Come tradurre questi miraggi inuna pratica concreta? Non è semplice. I rari album occi-dentali sono reperibili in pochi titoli unicamente negliIntershop statali, in riedizioni dai costi esorbitanti informato 7 pollici con quattro canzoni, o importati conuguale rigore selettivo dai Paesi del blocco dell’Est. Ilmiglior apparecchio per riprodurre musica, l’ambitissi-mo registratore portatile Skr 700, è posto in vendita al-l’irraggiungibile somma di 1.500 Ostmark. Minime so-no le possibilità di accesso all’unica etichetta discografi-ca statale, Amiga, posta sotto il controllo del ministerodella Cultura, che impone restrizioni ai testi e ai com-portamenti degli artisti; come nel caso dei già popolariKeks, improvvisamente banditi per il loro aspetto sgra-dito.Ce ne sarebbe da demoralizzare chiunque, ma non

sarà così. Ci si organizza anche nel tempo della costri-zione: gli album disponibili vengono fortunosamenteriversati su musicassette, inaugurando un florido mer-cato nero grazie al quale cominciano a circolare le note

Culture alternative In Germania Est circolavano cassette pirata di rock occidentale, operai compiacenti forgiavanomedaglie dei DepecheMode. Qualcuno si pettinava strano. Il regime tollerava. Un libro ricostruisce quelmondo

i

UnaDdrsommersaFotodigruppoconpunkecompagni

Cantautore dalla personale tecnicachitarristica, il canadese Bruce Cockburn(1945) sin dai primi anni Settanta è sullascena musicale che conta. Dopo Speechless,album strumentale del 2005, Cockburn si

ripete ora con Crowing Ignitesc, un disco chemette ancora in luce, appunto, la sua tecnica.Si tratta di 11 brani dalle atmosfere rarefatte,elaborati in uno stile soffice e ispirato,mescolando abilmente folk, blues e jazz.

{Tecnica canadese

Incisionidi Renzo Matta

rivolte verso le orecchie di Berlino Est, a pochi imper-corribili metri da lì, e l’intera manifestazione è trasmes-sa in diretta dalle radio.Forse proprio il non poter vedere dà corpo ai sogni di

più di una generazione oltre il Muro, che quel giornotroverà il coraggio per una contestazione mai osata pri-ma. Per evitare il collasso che si profila imminente, laFdj concede un’apertura acconsentendo all’organizza-zione nel medesimo anno di un concerto di Bob Dylanper 100 mila spettatori, poi di Bruce Springsteen nel de-lirio di mezzo milione di incantati cittadini orientali. Sela cavano brillantemente i dirigenti della Fdj: «La pre-senza di decina di migliaia di spettatori ai concerti rockdegli artisti occidentali da noi organizzati conferma l’ef-ficienza del lavoro attuato dall’organizzazione giovanilesulla politica di massa».

Ma se queste sono le influenze, come attecchiscononella produzionemusicale dell’Est? Il cd allegato aOltreil Muro di Berlino risulta piuttosto sorprendente. Certo,la qualità audio è sotto standard, provenendo nella qua-si totalità da vecchie musicassette riesumate. Certo,quasi nessuno conosce i gruppi presentati, e chi li voles-se ascoltare su YouTube troverebbe zero commenti e unnumero di visualizzazioni che ondeggia da 65 a 400. Malo spirito che anima le composizioni è autenticamentelo spirito del tempo, somigliante in tutto e per tutto a ciòche si sarebbe potuto ascoltare nei locali dell’Ovest. Nonnell’esclusivo Dschungel, forse, ma nei sotterranei CafèChaos, SO36, Risiko e in molti altri certamente sì. Musi-ca cantata o declamata in lingua tedesca, aspra e tesa,mai accomodante,mai luminosa, in perfetta contempo-raneità con quella di gruppi occidentali poi diventati ce-lebri, da Einsturzende Neubauten ai D.A.F. agli inglesiJoy Division. Poco sapremo dei vari Rosengarten, Krimi-nelle Tanzkapelle, Die Vision, Die Art. Appena un po’più conosciuti gli Otze, che si autodefiniscono Extermi-nated German Punk, e vengono recensiti come «il suo-no più fresco dell’Est» .Ma ciò che più importa è consta-tare che il flusso della comunicazione tra Ovest e Est, al-meno a livello di gruppi giovanili, o delle loro punte piùattente, pare perfettamente bipolare. Nessun coloniali-smo. Nessuna sudditanza.Aveva una insospettabile permeabilità, il Muro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

SASCHA LANGEDENNIS BURMEISTER

Oltre il Muro di Berlino.Con i Depeche Mode

in Germania Estalla ricerca della scenapost-punk e new wave

A cura di Ambra Cavallaroe Massimo Roccaforte

Con cd allegatoGOODFELLAS

Pagine 196,e 25In libreria dal 24 ottobre

Il volumeIl libro contiene un capitolo

sulla scena musicale diBerlino Ovest a firma di

Giancarlo Riccio. Il cd è unacompilation con brani di:

Stein im Brett, FrankBretschneider, Rosengarten,

Die Vision, Die Art,Ornament & Verbrechen,

The Local Moone Kriminelle Tanzkapelle

L’immagineUn gruppo di Grufti, cioè

appartenenti alla subculturagoth della Ddr, anni Ottanta

non propriamente sovversive di Cyndi Lauper, ModernTalking, Cure, che portano con sé i germi di unamodifi-cazione. Assieme a loro assurgono al ruolo di veri e pro-pri idoli i britannici Depeche Mode, il cui culto sembraincontenibile e ai quali gli autori del libro dedicano am-pie pagine di venerazione.Seguendo il loro richiamo, in tutta la Ddr i ragazzi

fanno propria la moda del dressed in black, praticando-la con quel niente che si trova: scarponi antinfortunisti-ci da lavoro, cappotti in similpelle dismessi dai padri, t-shirt bianche nobilitate con i pennarelli, catene da ferra-menta, abiti austeri delle madri modificati in casa. Sco-vano piccole tintorie compiacenti, si tagliano i capellisecondo codici segreti, si scambiano informazioni tra-mite fotocopie e collage con le novità sui loro eroi. Arri-veranno a produrre una serie di ciondoli di ottone con illogo DM grazie all’appoggio — rischiosissimo — di unoperaio di una fonderia abitualmente impegnata nellaproduzione di kalashnikov.Si contendono i racconti dei fortunati che hanno

ascoltato i singoli più recenti, di chi ha addirittura vistola videoclip di People Are People, dove la band canta suuno sfondo di navi corazzate, marinai del Baltico, eser-citi in parata, ingranaggi industriali; o la clip di Strip-ped, ambientata a ridosso del Muro, sopra una torrettadi osservazione, dove osano il sacrilegio di sfondare acolpi dimazza la carrozzeria di una Lada, l’auto prodottanella sorella Unione Sovietica.

Segni che si situano in profondità, determinandocomportamenti, alimentando voglie ed emulazioni. Se-gni che il gruppo britannico coglie, proponendosi piùvolte al vaglio delle autorità per una serie di concerti ol-trecortina, ottenendo rifiuti decisi fino al permesso peruna esibizione in Ungheria, cui seguirà un’attesissimaprima berlinese nel 1988. L’entusiasmo dei fan clubsparsi nell’intera Ddr diverrà pari alla disillusione, poi-ché in quell’occasione il concerto organizzato dalla Fdjsarà quasi esclusivamente riservato ai rampolli di parti-to. Ma i segnali di cambiamento paiono inarrestabili,rinfocolati da un imponente concerto organizzato aOvest nel 1987 davanti all’ex parlamento tedesco, il Rei-chstag: il Konzert für Berlin, che vedrà la partecipazionedi David Bowie, U2, Genesis, Eurythmics. In un esplicitoinvito ad ascoltare, le casse dell’amplificazione vengono

OLTRE IL MURO DI BERLINO - Goodfellas Edizioni - 9788899770167

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GAINSBOURG. SCANDALE! di Jennifer Radulovic

Paginauno Edizioni - Cod. ISBN 9788899699352

LA REPUBBLICA, ed. Milano (Lombardia) - 17 luglio 2019

LA REPUBBLICA, ed. nazionale - 2 agosto 2019

www.edizionipaginauno.it

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Pagine:200Foto:b/n e colori

I SBN :9 7 8 8 8 6 5 0 6 0 7 1 1

Autore:Mel Brooks

Prefazione:Judd ApatowPrezzo:20,00

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Prefazione:Ficarra & PiconePrezzo:22,00

pagine:320Foto:b/n + 16 pagine coloridel film

I SBN :9 7 8 8 8 6 5 0 6 0 9 7 1

Autore:John McCabeTraduttore:Noi Siamo Le Colonne