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1 “I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato” Direzione Ambiente Governo e Tutela del territorio Regione Piemonte “Verso strategie di sviluppo condivise per la valorizzazione paesaggistica e turistica di Langhe e Roero” I PAESAGGI VITIVINICOLI DEL PIEMONTE: LANGHE-ROERO E MONFERRATO “I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato” Le politiche territoriali regionali Gli strumenti per il governo del territorio regionale oggi Legge urbanistica recentemente aggiornata (2013) Ptr – Piano territoriale regionale (2011) Ppr – Piano paesaggistico regionale (2015) Le buone pratiche

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“I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato”

Direzione Ambiente

Governo e Tutela del territorio Regione Piemonte

“Verso strategie di sviluppo condivise per la valorizzazione paesaggistica e

turistica di Langhe e Roero”

I PAESAGGI VITIVINICOLI DEL PIEMONTE:

LANGHE-ROERO E MONFERRATO

“I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato”

Le politiche territoriali regionali

Gli strumenti per il governo del territorio regionale oggi

Legge urbanistica recentemente aggiornata (2013)

Ptr – Piano territoriale regionale (2011)

Ppr – Piano paesaggistico regionale (2015)

Le buone pratiche

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“I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato”

Riqualificazione territoriale, tutela e valorizzazione del paesaggio

Sostenibilità ambientale, efficienza energetica

Integrazione territoriale delle infrastrutture di mobilità, comunicazione, logistica

Ricerca, innovazione e transizione economico-produttiva

Valorizzazione delle risorse umane, delle capacità istituzionali e delle politiche sociali

Il Piano paesaggistico regionale

e il Piano territoriale regionale

Il Ppr e il Ptr: le strategie e gli obiettivi comuni

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Il Piano paesaggistico regionale

La valorizzazione del paesaggio e del patrimonio culturale riveste un ruolofondamentale nella costruzione dell’identità regionale, nelle politiche disviluppo regionale

CONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIO (C.E.P.) 2000

Riconoscimento della valenza paesaggistica estesa a «tutto» il territorio. OgniParte si impegna a integrare il paesaggio nelle politiche urbanistiche, culturali,agricole, sociali, economiche e ad attivare gli strumenti volti alla salvaguardia,alla gestione e/o alla pianificazione dei paesaggi

CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO 2004

Il Codice conferisce al Piano Paesaggistico Regionale (Ppr) un ruolostrategico nel quadro degli strumenti di tutela e di valorizzazione delpaesaggio, estendendone l’efficacia all’intero territorio regionale

Copianificazione MiBACT - Regione Piemonte

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Il Piano paesaggistico regionale

Percorso di formazione

2009 Prima adozione e pubblicazione del Piano con DGR 4 agosto 2009, n. 53-11975 (533 osservazioni pervenute)

2012 Parere motivato VAS con DGR 8 maggio 2012, n. 34-3838

2013 DGR 26 febbraio 2013, n. 6-5430 – contro deduzioni alle osservazioni e specificazioni delle prescrizioni dell’art.13 delle NdA del Ppr

2009 – 2014 Revisione del Piano e ricognizione dei beni paesaggistici (Art.136 e Art. 142 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio) e definizione prescrizioni d’uso

2014 Documento intermedio di condivisione, tra Regione Piemonte e Ministero (4 dicembre 2014), dei lavori svolti in attuazione del Protocollo di Intesa

2015 Riadozione e pubblicazione del Piano con DGR 18 maggio 2015, n. 20-1442. Predisposizione DGR n. 31-2530 del 30 novembre 2015, “Indicazioni per l’applicazionedella salvaguardia del Piano paesaggistico regionale adottato con deliberazione dellaGiunta regionale n. 20-1442 del 18 maggio 2015”

2016 DGR n. 47-2748 del 29 dicembre 2015 e DGR n 30-2950 del 22 febbraio 2016 inerenti la ridefinizione di alcuni corpi idrici rappresentati nel Ppr, soggetti a tutela paesaggistica

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Il Piano paesaggistico regionale

Integrazione fra valorizzazione del patrimonio ambientale, storico, culturale, paesaggisticoe attività connesse

Riqualificazione delle aree urbane e rigenerazione delle aree dismesse e degradate

Recupero e riqualificazione di aree degradate in territori rurali (insediamenti industrialidismessi, cave, discariche ecc.)

Contenimento dell’edificato frammentato e disperso

Il Ppr: gli obiettivi

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Il Piano paesaggistico regionale

Lettura e interpretazione delle componenti del paesaggio regionale e delle reti di connessionepaesaggistica

Definizione di regole per la tutela e valorizzazione del paesaggio con una disciplinaprescrittiva sui beni paesaggistici (in base al Codice) e previsioni normative per lapianificazione locale per il resto del territorio

Promozione del riconoscimento dei paesaggi identitari

Riqualificazione delle aree urbane e la rigenerazione delle aree dismesse e degradate

Contenimento dell’edificato frammentato e disperso

Predisposizione di buone pratiche, criteri ed indirizzi per la pianificazione e progettazione nelpaesaggio

Il Ppr: le politiche

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Il Piano paesaggistico regionale

La filosofia del piano interpreta il “paesaggio” come sintesi di:

NATURA E AMBIENTE

(componente naturalistico – ambientale)

STORIA E CULTURA

(componente storico - territoriale)

PERCEZIONE VISIVA

(componente scenico - percettiva)

CONFIGURAZIONE ANTROPICA DEL TERRITORIO

(componente morfologico - insediativa)

+

+

+= paesaggio

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Il Piano paesaggistico regionale

L’attuazione del Ppr: i progetti e i programmi strategici

Tra gli strumenti di promozione e attuazione delle politiche del Ppr, assumono particolare rilievo i progetti

e i programmi strategici in parte già realizzati

Valorizzazione dei paesaggi identitari: i Tenimenti storici dell’Ordine Mauriziano e i “Paesaggi

vitivinicoli del Piemonte: Langhe- Roero e Monferrato”

• Salvaguardia dei paesaggi agrari, attraverso il contenimento del consumo di suolo, il

contenimento della dispersione insediativa e il riutilizzo del patrimonio edilizio

Qualificazione dei sistemi urbani e periurbani in termini edilizi, urbanistici e della qualità del paesaggio

urbano

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Il Piano paesaggistico regionale

L’attuazione del Ppr: i progetti ed i programmi strategici

Il Piano paesaggistico regionale ha promosso, in attuazione dell’articolo 33 delle Norme di attuazione, “Luoghi

ed elementi identitari”, la candidatura dei “Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato”,emblema della produzione di qualità e della cultura del vino, per il suo inserimento nella Lista Mondiale

dell’UNESCO.

Nel 2014 i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato hanno ottenuto il riconoscimento, e sono stati

inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.

La superficie totale ammonta a oltre 76.000 ettari dei quali quasi 11.000 all’interno delle sei componenti del sito

seriale.

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“I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato”

I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero

e Monferrato

Il sito “I paesaggi vitivinicoli del Piemonte:Langhe-Roero e Monferrato” è statoriconosciuto come Patrimonio dell’Umanitànel giugno 2014 sulla base:

- della constatazione della presenza delvalori di integrità e autenticità

- dei Criteri UNESCO III e V

Integrità, Autenticità e i punti nodali dei

Criteri concorrono alla formulazione della

Dichiarazione di eccezionale ValoreUniversale del sito

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La Dichiarazione di eccezionale Valore Universale

Principali elementi del riconoscimento:

“I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato in Piemontecomprendono una selezione di cinque distinte aree vitivinicole e uncastello, i cui nomi evocano una profonda e antica esperienza basatasull’interazione tra l’uomo e il suo ambiente. In questi luoghi si riflettela relazione che si è sviluppata nel tempo tra i diversi tipi di terreno, lavarietà di vitigni spesso di origine locale e i processi di vinificazione,che ad essi si sono progressivamente adeguati.

Essi offrono un panorama di colline coltivate con cura nel rispettodelle antiche disposizioni dei lotti, punteggiate di edifici chestrutturano lo spazio visivo: borghi, castelli, chiese romaniche,cascine, ciabot, cantine, magazzini per l’invecchiamento e ladistribuzione commerciale del vino, piccoli centri e grandi città aimargini dei vigneti. Il sito seriale si distingue per l’armonia el’equilibrio estetico dei suoi paesaggi, per la varietà architettonica estorica degli elementi costruiti associati alle attività di produzione delvino e per la presenza di un’ autentica e antica arte di vinificazione.”

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“I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato”

L’Eccezionale Valore Universale delsito deve essere salvaguardato emantenuto nel tempo secondo ilprincipio dello “sviluppo sostenibile”con l’obiettivo di individuare, tutelare,conservare, valorizzare e trasmettereil patrimonio culturale e naturale dieccezionale valore universale allegenerazioni future, senza ingessare emuseificare un territorio vivo che devecontinuare a poter lavorare e produrreper sopravvivere

L’ eccezionale Valore Universale

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Le responsabilità assegnate allo Stato e alla P.A.

- assicurare la tutela, la conservazione, la valorizzazione ela trasmissione alle generazioni future del patrimonio mondiale

- adottare linee politiche volte a dare al patrimonio unafunzione nella vita della comunità

- integrare la tutela del patrimonio nell’ambito dei programmi dipianificazione- mettere in opera servizi di tutela, conservazione e valorizzazionedel patrimonio- avviare studi scientifici e tecnici per individuare le azioni necessariea neutralizzare i pericoli ai quali è esposto il patrimonio- adottare le necessarie misure giuridiche, scientifiche, tecniche,amministrative e finanziarie per tutelare il patrimonio- non adottare misure che possano direttamente o indirettamentedanneggiare il proprio patrimonio- fornire informazioni al Comitato per il patrimonio mondiale riguardoall’applicazione della Convenzione per il patrimonio mondiale e allostato di conservazione dei beni

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Gli strumenti per la protezione del sito

Il Dossier di candidatura è basato sui seguenti strumenti di tutela:

Le Linee Guida Operative per l’attuazione della Convenzione sul patrimonio mondiale dell’UNESCO che hanno

lo scopo di facilitare l’attuazione della Convenzione per la tutela del patrimonio mondiale culturale e naturale e

stabiliscono tra le altre le procedura per l’iscrizione dei beni nella Lista del patrimonio mondiale e nella Lista del

patrimonio mondiale a rischio e la loro successiva tutela, conservazione. Un bene del Patrimonio mondiale

rappresenta un bene di valore inestimabile e insostituibile per l’umanità intera. Il suo deterioramento o perdita

comportano l’impoverimento del patrimonio di tutti i popoli del mondo. Nel caso in cui l’eccezionale valore

universale che ha giustificato l’iscrizione del bene nella Lista del patrimonio mondiale venga a mancare, il

Comitato Mondiale può cancellare il bene dalla Lista

Il Piano territoriale regionale (Ptr) e il Piano paesaggistico regionale (Ppr). Il Ptr, approvato con D.C.R. n. 122-

29783 del 21 luglio 2011 e il Ppr, adottato dalla Giunta Regionale con D.G.R. n. 20-1442 del 18 maggio 2015

costituiscono gli strumenti alla scala regionale che l’UNESCO ha riconosciuto come le basi della rete di tutela

del sito, realizzata poi concretamente attraverso la pianificazione comunale

I Piani territoriali provinciali approfondiscono la pianificazione regionale e individuano ulteriori indirizzi per la

pianificazione del territorio e la tutela del paesaggio

I Piani regolatori e i Regolamenti Edilizi comunali costituiscono concretamente la rete di tutela del sito UNESCO

pianificando la tutela del territorio, lo sviluppo urbanistico ed edilizio e regolamentando la qualità dell’edificato

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L’attuale protezione del sito

A partire dal 2010 le amministrazioni comunali hanno svoltoun grande lavoro per assicurare la protezione ottimale deivalori del sito e creare la rete di tutela richiesta dall’UNESCOnecessaria alla presentazione della candidatura e hannoavviato, e in molti casi concluso, gli adeguamenti dei pianiregolatori comunali alle normative elaborate dalla Regionecon la Deliberazione del marzo 2010 per la protezione dellecore zone e con la Deliberazione del settembre 2013 per laprotezione delle buffer zone

Oggi è necessario rivedere e aggiornare la rete di tutela,sotto i vari aspetti di interesse del sito, con l’obiettivo digarantire che, sotto l’aspetto paesaggistico, urbanistico ededilizio con forti implicazioni dell’aspetto agricolo,l’Eccezionale Valore Universale riconosciuto sia mantenutonel tempo, aggiornando i piani regolatori e i regolamentiedilizi

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Le Linee guida per l’adeguamento dei prg e dei

regolamenti edilizi comunali

Costituiscono uno strumento necessario per garantire omogeneità delle misure diprotezione richieste dall’UNESCO per la corretta gestione del sito

Trattano l’intero territorio interessato al sito e alla sua area di protezione, graduando l’applicazione delle indicazioni ma guardando alle connessioni fra i vari elementi del territorio al di là dei confini amministrativi

Hanno carattere interdisciplinare, in quanto introducono alcune indicazioni di tutela delpaesaggio agricolo con argomenti più propri del settore dell’agricoltura

Introducono una nuova modalità di lettura del territorio, ponendo alla base delle scelteanche gli aspetti percettivi del paesaggio con l’intenzione di valorizzare il territorio sia nelleparti di qualità sia nelle parti degradate

Non hanno carattere normativo cogente ma finalità di supporto ai Comuni nella revisionedegli strumenti di governo delle trasformazioni territoriali, urbanistiche, edilizie,paesaggistiche e, in parte, agricole alla scala locale:

- i piani regolatori- i regolamenti edilizi- i regolamenti di polizia rurale

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I contenuti delle Linee guida

Le Linee guida propongono un percorso progettuale che consente, partendo dai valoririconosciuti sia dall’UNESCO sia dal Piano paesaggistico regionale, di costruire la rete dellatutela e della valorizzazione del sito, dando un particolare rilievo all’analisi paesaggistica, agliaspetti percettivi di lettura del paesaggio, alla qualità dell’edificato, alla riqualificazione degliinsediamenti in contrasto con il contesto

I temi :- l'utilizzo vitivinicolo del territorio- i luoghi del vino - l’architettura rurale- l’architettura storica di edifici e borgate- la strutturazione urbanistica degli insediamenti storici e delle città- il paesaggio e la sua percezione- la qualità degli interventi edilizi- il recupero e la valorizzazione delle situazioni degradate- la regolamentazione degli assi viari di accesso al sito

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La struttura delle linee guida

Le Linee guida, oltre alla Premessa e al capitolo 1. “Caratteristiche del sito” che tratta lemotivazioni del riconoscimento UNESCO, i temi legati agli aspetti viticoli e divalorizzazione del vino, e le attività necessarie all’aggiornamento della rete di tutela, sonostrutturate in 3 parti principali:

1. Indicazioni tecniche per la formulazione degli studi e delle normative da inserire neglistrumenti urbanistici e in quelli regolamentari (le Sezioni), così suddivise:

2. Indicazioni procedurali (contenuti e elaborati necessari) per la predisposizione e perl’approvazione delle varianti urbanistiche di adeguamento

3. Indicazioni tecniche, anche di livello informatico, e suggerimenti per la redazione dell’analisidi visibilità finalizzata alla predisposizione della “Carta della sensibilità visiva”

Sezione I – riguarda il territorio del sito (Core zone)

Sezione II - riguarda il territorio dell’area di protezione (Buffer zone)

Sezione III – sintetizza in una Tabella i contenuti delle analisi paesaggistiche da sviluppare a supporto della

variante urbanistica di adeguamento

Sezione IV – fornisce indicazioni per l’adeguamento del Regolamento Edilizio: manualistica di riferimento

ed elenco sintetico delle indicazioni normative

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Gli obiettivi..

Sono stati definiti sulla base:

- dei contenuti della dichiarazione UNESCO

- dei contenuti già trattati nelle precedenti deliberazioni regionali del 2010 e 2013, a cui sonostate aggiunte tematiche più specifiche relative alla tutela dei “luoghi del vino” eall’individuazione e recupero-valorizzazione dei detrattori visivi (edifici, manufatti, aree incontrasto con il contesto paesaggistico) e, per le buffer zone trattate nella Sezione II, alla tuteladegli assi di accesso al sito. Questi contenuti sono poi stati armonizzati con gli obiettivi delPiano paesaggistico regionale e verificati con le indicazioni del Piano territoriale regionale

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..e la loro relazione con il Ppr

In particolare gli obiettivi generali di tutela sonostati messi in relazione con le quattrocomponenti nelle quali il Ppr articola ilpaesaggio:

• componente naturalistico-ambientale• componente storico-culturale• componente percettivo-identitaria• componente morfologico-insediativa

Ogni obiettivo è stato poi declinato in sotto-obiettivi che specificano i temi trattati

Gli obiettivi definiti “trasversali” riguardanotutte e quattro le componenti del paesaggio

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Gli obiettivi per il sito:

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Gli obiettivi per l’area di protezione

Gli obiettivi da perseguire nella revisione dei Prg

“I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato”

Sotto-obiettivi: analisi, indicazioni generali e per le

prescrizioni

I sotto-obiettivi, riferiti alle indicazioni del Ppr, definiscono per ognuno:

- le analisi e i censimenti da compiere indicando la fonte cartografica e normativa del Ppr a cui riferirsi

- le indicazioni generali

- le indicazioni per le prescrizioni

- le indicazioni per le integrazioni ai Regolamento edilizio

All’interno delle analisi si evidenziano:

- i censimenti di singoli manufatti o aree che hanno la funzione di mettere l’accento su elementi che

necessitano di essere valorizzati o riqualificati, disciplinandoli in modo specifico e puntuale negli strumenti

urbanistici o edilizi

- l’analisi della visibilità che conduce, attraverso l’individuazione dei più significativi punti belvedere e strade

panoramiche, alla “Carta della sensibilità visiva”. Il fine di questo elaborato è individuare le parti del territorio

che sono maggiormente viste da quei punti dai quali si affacciano i percorsi turistici e la maggiore fruizione.

La Carta della sensibilità visiva è uno degli elementi di analisi del territorio che sarà utilizzata per attuare le

scelte urbanistiche di sviluppo, ma anche di riqualificazione e di valorizzazione

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Indicazioni generali e indicazioni per le prescrizioni:

gradualità e contestualizzazione

Le indicazioni generali e le indicazioni per le prescrizioni dovranno essere calate sullazonizzazione dei Piani regolatori generali

Le indicazioni generali hanno valenza di indirizzo e dovranno essere elaborate eintrodotte, ove necessario, all’interno degli strumenti urbanistici, graduandone i contenuti infunzione delle specifiche necessità di tutela, che andranno valutate in base ai risultati delleanalisi paesaggistiche

Il Comune, nel dare attuazione alle Linee guida mediante l’adeguamento del Pianoregolatore, sulla base delle proprie analisi di approfondimento modificherà, dovenecessario, le proprie normative e previsioni, a partire dai contenuti delle indicazionigenerali

Le indicazioni per le prescrizioni costituiscono la base normativa minima da trasferire nelPiano regolatore generale

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Indicazioni generali e indicazioni per le prescrizioni:

gradualità e contestualizzazione

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I Regolamenti edilizi

La Sezione IV delle Linee

guida fornisce alcune

indicazioni per la revisione

del Regolamento Edilizio:

-indica la manualistica di

riferimento a disposizione

realizzata da Regione,

Province, GAL

-propone, avvalendosi della

manualistica sopra citata, un

elenco sintetico di indicazioni

che i Comuni rielaboreranno

in base alle specificità del

proprio territorio e che

costituiscono i contenuti

minimi dei regolamenti edilizi

in adeguamento

“I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato”

Strumenti di riferimento: buone pratiche

per la pianificazione locale

Le trasformazioni del territorio devono essere orientate secondo criteri di qualità paesaggistica

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“I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato”

Strumenti di riferimento: buone pratiche

per la progettazione edilizia

Le trasformazioni del territorio devono essere orientate secondo criteri di qualità paesaggistica

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Il Regolamento di polizia rurale

Questo strumento non è oggetto delle Linee Guida in modo specifico, ma è indicato un suoaggiornamento nell’Obiettivo 2 “Tutela dei luoghi del vino”

In considerazione di alcuni contenuti di carattere agricolo, in particolare per la paleria delvigneto, si è valutata la possibilità non solo di introdurre alcuni concetti nei piani regolatori enei regolamenti edilizi ma anche di trovare una connessione con la disciplina dei regolamentidi polizia rurale

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i contenuti e le procedure

(linee guida par. 2.3 )

Le varianti urbanistiche di adeguamento ai PRG

“I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato”

I contenuti

le disposizioni che derivano dalla necessità di tutelare il paesaggio“riconosciuto” introducono numerosi elementi innovativi nei contenutidella pianificazione locale

Gli aspetti connessi alla tutela del paesaggio e dell’analisi paesaggistica entrano a far parte degli strumenti di indirizzo della pianificazione locale

Le indagini di carattere paesaggistico coinvolgono ambiti territoriali spesso sovracomunali che rendono necessari percorsi di conoscenza condivisa e di scambio tra più soggetti istituzionali

Come già per le indagini introdotte dal PAI, che ricihedono la verifica delle previsioni di pianovigente con il quadro del dissesto indagato, così l’indagine paesaggistica incide sul Prgcvigenti con intenti di tutela e valorizzazione degli elementi di pregio; riqualificazione,mitigazione o, nel peggiore dei casi, rimozione per gli elementi di criticità

Infine, le tematiche dell’agricoltura entrano con rilievo nella pianificazione locale in quanto ilpaesaggio vitivinicolo e la cultura del vino sono gli elementi alla base dell’eccezionale valoreuniversale riconosciuto dall’UNESCO

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I nuovi contenuti si calano nel piano locale attraverso azioni precise:

a. fase di analisi

1. individuare i belvedere e le strade panoramiche più significative e disegnare la“carta della sensibilità visiva”

2. effettuare i censimenti con particolare attenzione ai “luoghi e del vino” e aglielementi detrattori

3. individuare, congiuntamente ai comuni limitrofi, Regione e Provincia, gli assiviari di accesso al sito

b. fase di verifica con il Prgc e con il Regolamento edilizio vigente

1. confrontare gli esiti delle analisi svolte, le “indicazioni generali” e le “indicazioniper le prescrizioni” contenute nelle Linee Guida con gli elaborati di Prgcvigente, al fine di verificare l’adeguatezza del piano o l’entità delle modificheda introdurre a livello di previsioni o di norme urbanistiche.

2. Ripensare ai contenuti del piano vigente e del regolamento edilizio alla lucedelle nuove conoscenze.

3. Avviare la variante di adeguamento dello strumento urbanistico.

I contenuti

“I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato”

l.r.56/77 come modificata dalle l.r. 3/13 17/13 e 3/15 individua nella copianificazione la

modalità principe per l’approvazione degli strumenti urbanistici attraverso varianti di

tipo generale, strutturale o parziali e nella conferenza di copianificazione lo strumento

di confronto tra i soggetti competenti in materia di governo del territorio.

c. fase di adeguamento

Le specificità tematiche introdotte dalle Linee Guida hanno suggerito di prevedere,

prima dell’avvio della variante, l’attivazione di Gruppi di lavoro (Tavoli di Lavoro

Preliminari) finalizzati a guidare e supportare le Amministrazioni proponenti nella

individuazione dei contenuti degli studi e delle procedure necessarie per la redazione

ed approvazione della variante in adeguamento alla Linee Guida

Le procedure

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Nel corso del 1° incontro: confronto sugli aspetti salienti del territorio e dell’indagine da svolgere. Regione Piemonte fornisce alle Amministrazioni Comunali le specifiche tecniche per la produzione e la consegna degli elaborati e dei relativi dati.

Sezione III - Tabella sinottica per la trasposizione cartografica delle analisi paesaggistiche (pagg.61-67 LG)

TLP – Comune/i, Provincia, Regione

“I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato”

Il comune/i trasmettono in via telematica al Tavolo di lavoro Preliminare gli elaborati prodotti richiedendo la convocazione del 2° incontro

Tavole di analisi:

Relazione illustrativa: Inquadramento descrizione tavole schede di indagine schede di intervento

Norme di attuazione

Tavola di raffronto

Tav. Uso del suolo, Tav. Stato insediativo

Tav. della Visibilità dei valori e delle interferenze

Riferite alle prescrizioni derivanti dall’analisi paesaggistica

Che sovrappone le risultanze dell’analisi paesaggistica all’impianto normativo e cartografico vigente

TLP – Comune/i, Provincia, Regione

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Nel corso del 2° incontro (a 30 giorni dalla data di ricevimento della documentazione daverificare in funzione dell’estensione dell’indagine):

A seconda delle problematiche scaturite a seguito dell’analisi paesaggistica o in base aicontenuti che l’ente vorrà introdurre nella variante, questa potrà configurarsi quale variantegenerale, strutturale o parziale, secondo i disposti dell’art. 17 della lr 56/77.

Varianti parziali di esclusiva competenza provinciale. Con un possibile supporto regionale

Varianti generali o strutturali nell’ambito delle Conferenze di copianificazione e valutazione

1. gli enti esprimono, con un verbale, le loro valutazioni circa gli elaborati prodotti di

analisi e forniscono indicazioni per il perfezionamento degli stessi

2. Condividono tipo di variante per l’adeguamento del piano vigente

TLP – Comune/i, Provincia, Regione

“I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato”

La l.r. 56/77 art.14 c 3 quater > contenuto limitato

contenuti minimi della variante

. Relazione illustrativa

. Analisi paesaggistica

. Scheda quantitativa dei dati urbani

(nel caso di modifiche che

incidano sulla Cir)

. Tavola di raffronto

. Tavole di piano oggetto di modifica

. Testo coordinato delle NTA

. Eventuali elaborati relativi al processo di

VAS

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Gli elementi innovativi

- il ruolo centrale dell'analisi paesaggistica e conoscitiva come importante strumento perconsentire di indirizzare lo sviluppo territoriale e le scelte di piano secondo principi disostenibilità

- l’ampliamento del campo d'indagine all’intero territorio del sito e alla sua area di protezione,per cui diventa importante avviare dei percorsi di conoscenza condivisa e di scambio tra leamministrazioni a tutti i livelli (regione, provincia e comune)

- un’attenzione particolare agli aspetti percettivi del paesaggio con la redazione delle analisi divisibilità e della carta della sensibilità visiva all'interno del piano regolatore

- nuove progettualità finalizzate ad individuare soluzioni di riqualificazione di elementi e aree“critiche”, con particolare attenzione anche alla riqualificazione degli assi viari e dei percorsi diaccesso al sito

- introduzione, all'interno dello strumento di governo del territorio o di regolamenti comunali,anche di indicazioni su aspetti più propri dell’agricoltura, partendo dal presupposto che ilpaesaggio vitivinicolo e la cultura del vino sono gli elementi caratterizzanti di questo territorio

“I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato”

Perché adeguarsi alle Linee guida…

-il sito è patrimonio di tutti e come tale deve essere trasferito, migliorandolo dove possibile,alle generazioni future

- la sua tutela è un atto di responsabilità, un preciso dovere di amministrazioni e cittadini

- per tutelarlo e valorizzarlo occorre lavorare insieme perché il territorio del sito comprende101 comuni ma è un’unica entità riconosciuta patrimonio dell’umanità

- lavorare insieme per trovare obiettivi comuni e azioni coerenti

- essere consapevoli che il paesaggio è un forte motore economico solo se non è consideratoun mero oggetto da sfruttare

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Suggerimenti per la redazione dell’analisi di visibilità

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Tecniche GIS per determinare le aree visibili da un punto (o viceversa, le aree che “vedono” un punto) sulla base di un modello digitale del terreno

Analisi di visibilità

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Analisi di visibilità

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Analisi di visibilità

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Bacino visivo dal Belvedere di La Morra (profondità 5 km)

Analisi di visibilità

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Analisi di visibilità

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Carta della sensibilità visiva, ottenuta come sovrapposizione dei diversi bacini visivi

bassa

alta

Analisi di visibilità

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• Belvedere attrezzati

• Aree attrezzate lungo itinerari panoramici

• Punti rilevanti lungo i percorsi panoramici individuati dal PPR

• Belvedere individuati dal PPR

– entro una fascia di almeno 5 km al di fuori del confine comunale

Come scegliere i belvedere

Analisi di visibilità

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Analisi di visibilità

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Analisi di visibilità

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Analisi di visibilità

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GRAZIE DELL’ATTENZIONE