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i p s i a G. Prestia

La nostra filosofia:

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Come raggiungerci:

La nostra guida spirituale:

(La Pietà di G. Prestia”)

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P I A N T I N A

D E L L‘ I S T I T U T O

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O R G A N I G R A M M A

D E L L’ I S T I T U T O

DirigenteScolastico

Ing. RaffaeleSuppa

Consigliodi Istituto

Direttore ServiziGenerali Amministrativi

DSGA Dott.Aldo Porcelli

DidatticaSig.raFranzè

Collegio deiDocenti

Giunta EsecutivaDS-DSGA-

Docente-ATA-Genitore -Alunno

ComitatoValutazione

Vicari CentraleIng. De Luca

Ing. GimiglianoVicario SuccursaleProf.ssa Di Renzo

Organo diGaranzia

Dir. Scol.docenti/alunni

ContabilitàSig.ra

Esposito

MagazzinoSig.

Barbuto

PersonaleSig.Zappia

CoordinatoriDipartimento

Consigli diclasse

Coordinatoridi classe

Verbalizzatori

Responsabilifunzioniobiettivo

Responsabilidi progetto

Commissioni

UfficioTecnico

Prof.MasèMasè

ProtocolloSig.

Barbuto

Aula Mult.De LeoCorbo

ATASig.

Varone

LaboratoriSicurezzaIng. Muto

ResponsabileSicurezza

Prevenzione eprotezione

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IDENTITÀ’ DELL’ISTITUTO

L’Istituto Professionale Industria e Artigianato “G. Prestia”, l’unico nella sua tipologia

nella provincia di Vibo Valentia,è tra i più antichi della città, risalendo al lontano 1886

come Società operaia monteleonese. Comprende una sede centrale in via "G. PRESTIA”

e una succursale in via Giustino Fortunato. Esso si trova in una posizione centrale,

essendo nei pressi del centro storico, fra i cui monumenti vi è il Duomo di S. Leoluca ,

protettore di Vibo e l’ospedale civico “Iazzolino”. Sorge su 2 piani in un’ampia zona

architettonica dove sono stati rinvenuti molti resti risalenti all’età romana ed è munito,

oltre all’edificio, di un vasto cortile, circondato da ridenti aiuole ed alberi di alto fusto

sempreverdi, adibito a parcheggio per tutti i componenti della scuola.

Esso è fornito al suo interno di :

aule quasi tutte spaziose e ben soleggiate

un Centro Risorse utilizzato come Aula magna per la riunione del Collegio docenti

n. 2 sale informatiche, alla sede centrale, di Rete Internet ed Intranet dotate in tutto di

postazioni ed una alla succursale

una moderna ed attrezzata palestra che consente di svolgere le attività sportive

due biblioteche, di cui quella alla sede centrale è molto fornita di testi di cultura

generale, di indirizzo nonché di libri preziosi ed antichi sulla storia della Calabria.

Laboratori: di fisica, scienze, di misure ed impianti elettrici ed elettronici, sistemi, di

cui un’isola meccanica di lavoro con controllo numerico, di saldatura e macchine

utensili, laboratorio tecnologico di pneumatica, di oleodinamica ed ultimamente di

termoidraulica, di abbigliamento.

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Numeri di telefono (n° 3 linee telefoniche):

Sede Centrale: 0963-43793; Succursale: 0963-547115; Fax: 0963-41175

Posta elettronica (e-mail): [email protected]

Sito internet: in via di attuazione

Codice meccanografico: VVRI010002.

Dirigente: dr. Raffaele Suppa

Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi: Dr. Aldo Porcelli

Collaboratori D.S. centrale e succursale: proff. Deluca Fortunato-Gimigliano Giuseppe e Di

Renzo Wanda

F.S. Area1 - Gestione e Coordinamento P.O.F. : prof.ssa Ammendolia Maria – Rapporti

con l’esterno prof. Masè Salvatore

F.S. Area 2 – Antidispersione e Sostegno docenti : prof.ssa Barilaro Teresina

F.S. Area 3 - Orientamento : prof.ssa Pisani Maria Giovanna - Area (H) prof.ssa Gullà

Patrizia

Orario di apertura della scuola: ore 08.00

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DATI GENERALI DELLA SCUOLA

IL PERSONALE

DOCENTI

AMMINISTRATIVI ASSISTENTI

TECNICI

COLLABORATORI

SCOLASTICI

68 6 7 9

ANDAMENTO DELLE ISCRIZIONI

A/S PRIME SECONDE TERZE QUARTE QUINTE Totali

Studenti Classi Studenti Classi Studenti Classi Studenti Classi Studenti Classi Alunni

2002/03 97 5 77 4 80 5 53 4 34 4 341

2003/04 111 5 70 4 73 5 65 4 40 4 359

2004/05 106 4 61 5 90 5 54 4 48 4 359

2005/06 101 5 56 4 54 4 71 5 44 4 326

2006/07 122 6 86 5 63 4 45 4 58 5 364

2007/08 114 7 81 4 78 5 45 4 39 4 357

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I°COMMISSIONE SICUREZZA

REFERENTE PROF. MUTO MICHELECOMPONENTE PROF. STUCCI VITOCOMPONENTE PROF. LUCIANO FILIPPOCOMPONENTE PROF. VALENTE ROSARIO

II°COMMISSIONE PORTALE WEB E SISTEMISTICA

REFERENTE PROF. LUCIANO FILIPPOCOMPONENTE PROF. DE LUCA FORTUNATOCOMPONENTE PROF. FORTUNA GIUSEPPECOMPONENTE PROF. GIANDOMENICO MICHELECOMPONENTE PROF. MARAGÒ CARMELOCOMPONENTE PROF. DI RENZO WANDA

III° COMMISSIONE PROGETTI PON- POR-POF

REFERENTE PROF. DE LUCA FORTUNATOCOMPONENTE PROF. GIMIGLIANO GIUSEPPECOMPONENTE PROF. ANASTASI MARIA GIUSEPPINACOMPONENTE PROF. IDÀ GIUSEPPECOMPONENTE PROF. RONCO ANGELA MARIACOMPONENTE PROF. STUCCI VITOCOMPONENTE PROF. MASÈ ANTONIOCOMPONENTE PROF. MUTO MICHELECOMPONENTE PROF. DI RENZO WANDACOMPONENTE PROF. LUCIANO FILIPPOCOMPONENTE PROF. FURFARO MERCURIO

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IV° COMMISSIONE ORIENTAMENTO

REFERENTE PROF. MARASCO CHIARACOMPONENTE PROF. FORTUNA GIUSEPPECOMPONENTE PROF. FURFARO MERCURIOCOMPONENTE PROF. PISANI MARIA GIOVANNACOMPONENTE PROF. SORRENTI FRANCESCACOMPONENTE PROF. LA GROTTERIA ROCCOCOMPONENTE PROF. STUCCI VITOCOMPONENTE PROF. VALLONE BASILIO

COMPONENTE PROF. MUTO MICHELE

RESPONSABILI DIPARTIMENTOLINGUISTICO -LETTERARIO

PROF.SSA MARASCO CHIARA

SCIENTIFICO PROF.SSA BARILARO TERESINA

TECNICO PROFESSIONALEELETTRICO PROF. GIMIGLIANO GIUSEPPEELETTRONICO PROF. CARATOZZOLO FRANCESCOMECCANICO PROF. IDÀ GIUSEPPEARTISTICO PROF.SSA MICELI ANTONELLA

RESPONSABILI LABORATORIMODELLISTICA eCONFEZIONI

PROF.SSA MARRELLA VITTORIA

ELETTRICO PROF. FORTUNA GIUSEPPEELETTRONICA PROF. MOSCHELLA CLAUDIOMECCANICA PROF. MARAGÒ CARMELOINFORMATICACENTRALE

PROF. LA GROTTERIA ROCCO

INFORMATICASUCCURSALE

PROF.SSA DI RENZO WANDA

COMITATO DI VALUTAZIONEPROFF: ANASTASI–PURITA –FURFARO–GIMIGLIANO–FORTUNA-RONCO

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IL CONTESTO

Fabbisogni formativi nella Provincia di Vibo Valentia: l’indagine ExcelsiorDall’indagine Excelsior risulta che le imprese della provincia incontrano notevolidifficoltà di reperimento del personale nel momento di effettuare le assunzioni programmate.Tra le motivazioni prevale ampiamente la mancanza della necessaria qualificazione (47%in media), seguita dalla ridotta presenza sul mercato della figura ricercata (30%).

A livello settoriale, le assunzioni più difficili si registrano nel comparto industriale, dovela situazione si sta notevolmente aggravando (nel 2001 la percentuale raggiungeva i 29 punti,nel 2003 i 48).Le imprese dei servizi, invece, che richiedono prevalentemente profili professionali medio medio - bassi relativi alle attività commerciali e turistiche, nonché le figure impiegatizie concompetenze amministrative, indicano valori meno allarmanti e in flessione.La carenza di un’adeguata preparazione professionale e scolastica dell’ offerta di lavororappresenta per molte imprese un fattore problematico e un inevitabile costo aggiuntivo che inmolti casi si traduce in un freno alle possibili assunzioni.Il 33% dei nuovi assunti nella provincia richiede una formazione integrativa. Taleesigenza è particolarmente rilevabile nell’ industria meccanica, dove si tale richiesta è pari al72% delle assunzioni programmate, e nel settore tessile/abbigliamento (67%).

DescrizioneAssunzionipreviste Difficoltà di reperimento

% trendIndustrie estrattive, dei metalli, chimiche 88 46,2 +Industrie alimentari 77 31,3 -Industrie tessili, abbigl. E calzature 25 49,3 -Industrie del legno, carta e altre manifatt. 32 68,8 -Industrie meccaniche e mezzi di trasporto 41 35,2 +Costruzioni 336 43 +Totale industria 598 43,1 +Commercio 145 41,6 -Turismo e trasporti 119 34,8 +Servizi alle imprese 81 33,9 =Servizi alle persone 23 22,9 +Totale servizi 368 36,5 -Totale 966 40,6 +

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Caratteristiche delle assunzioni delle figure professionali emergenti nel periodo 2001-03

Professioni tecniche % su totale assunzioniDifficilereperimento

Necessitàform.

Senzaesperienza

Disegnatore CAD-CAM 100 0 80,6Cuochi 79,2 3,8 37,7Addetti alla reception 8,3 33,3 8,3Operai specializzatiCarpentieri in legno 57,7 38 0Falegnami 80,7 22,8 43,9Installatori impiantielettrici 41,9 14 37,2

Fonte: elaborazioni su dati Sistema Informativo Excelsior

Contesto territoriale

Sinteticamente gli aspetti emergenti dal territorio, in intesa con le istanze territoriali, sembranoessere i seguenti:

Difficoltà dei trasporti Isolamento sociale a culturale Scarsità di attività culturali Percezione da parte della maggior parte della popolazione del territorio di appartenenza

come disvalore, cioè come una realtà arretrata e negativa inadeguata rispetto ai modelliproposti dai mass media, difficile appropriazione del territorio e disinteresse nei confrontidell’ambiente.

Incapacità di sapersi inserire attivamente nel territorio Scarse possibilità formative dopo la scuola dell’obbligo e di conseguenza scelte obbligate di

scuola media superiore in relazione a quelle esistenti sul territorio. Carenza di sostegni finanziari anche per la scarsa importanza che viene attribuita alla

cultura. Presenza limitata di strumentazione ed attrezzature didattiche innovative all’interno delle

scuole Mancanza di valorizzazione delle ricchezze naturalistiche a antropologiche presenti Limitatezza di argomenti di interesse collettivo nei paesi.

Contesto socio-culturaleGli alunni che frequentano l’Istituto sono complessivamente 357 distribuiti in 28 classi; in massimaparte (oltre il 90%) è pendolare, proviene da tutte le S.M. della provincia con un territorioorograficamente vario: zone montuose (Serra e Poro), collinari e costiere, collegate al capoluogocon servizi di pullman che si è cercato, sinergicamente, (Prefettura, Scuole, Aziende, Enti) diregolarizzare quanto ad orari di arrivo e partenza, ma che, comunque, restano inadeguati, specie inriferimento ad attività pomeridiane (D.P.R. 567).I paesi interni e collinari da cui provengono gli allievi hanno economia prevalentemente agricola,forestale, artigianale (ferro, legno, tessili); quelli costieri evidenziano specialmente attivitàturistiche ed industriali

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Il contesto della Provincia è caratterizzato da:1) livelli culturali medio—bassi e da precarietà nei rapporti tra i cittadini e tra questi e leIstituzioni. in relazione alla legalità;

2) da alto tasso di disoccupazione giovanile e persistenza dell’emigrazione;3) da forte dispersione scolastica ( interruzione di frequenza, tasso di riuscita e di scolarità);

4) da condizioni di disagio notevoli (rapporto alunno/classe;licenziati/iscritti; ripetenti/iscritti),aggravate dalla precaria edilizia scolastica;5) da non adeguato sviluppo di strutture aggreganti e stimoli culturali (biblioteche, cinema, teatri,impianti sportivi), soprattutto nell’entroterra dove il dialetto è usato come unico codice linguistico.Nell’ambito del territorio si individuano i Poli industriali della Snamprogetti, Nuovo Pignone,Italcementi, Nuclei industriali di Vibo Marina, Maierato, Vena, con Aziende di piccole e mediedimensioni, alcune a conduzione familiare, nel settore metalmeccanico, elettrico, elettronico,dell’abbigliamento, dei prodotti alimentari.

Referenti per l’Istituto sono:a) CONFAPI -CONFCOMMERCIO -ASSINDUSTRIA- CONSORZIO SVILUPPO DELNUCLEO INDUSTRIALE DI VIBO – CONFARTIGIANATO;

b) ASL; Prefettura; ENTI (Comune, Provincia, Regione);c) IRRSAE; Università della Calabria;

d) Parti e Forze Sociali; Imprese e Istituti di Credito, Associazioni Volontariato.Collaboratori e finanziatori esterni:

Camera di Commercio ed Assessorato alle Politiche del lavoro e Formazione Professional

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Organizzazione dei servizi amm.vi

ALUNNI PROTOCOLLO

1. ISCRIZIONI 2. TRASFERIMENTI3. ESAMI 4. RILASCIO PAGELLE5. CERTIFICATI 6. DIPLOMI7. INFORTUNI ALUNNI8. ASSENZE ALUNNI9. TENUTA FASCICOLI10.REGISTRI11.CONVOCAZIONE ORGANI

COLLEGIALI12. ELEZIONI ORGANI COLLEGIALI

ED R.S.U.13. SCARICO POSTA ELETTRONICA TUTTII GIORNI ORE 11.0014. STATISTICHE15. VIAGGI D’ISTRUZIONE16. LIBRI DI TESTO17. ATTIVITA’ FUNZIONALE AL P.O.F.18. MONITORAGGIO ATTIVITA’19. ATTESTATI CORSIAGGIORNAMENTO20)BIBLIOTECA;21)ELABORAZ. CIRCOLARIRIGUARDANTI GLI ALUNNI ED ILPERSONALE22.SITUAZIONE SCOL. RIGUARDANTE

GLI ALUNNI

-TENUTA REGISTRI- DIFFUSIONE DI TUTTE LE CIRCOLARI SIA ALLA

SEDE CENTRALE, TRAMITE LA COLL. SCOL. GULLELLO, CHE ALLA SUCCURSALE ,TRAMITE IL COLL. SCOL.DELLA SUCCURSALE,MACCARONE MICHELE -SPEDIZIONI POSTALI –TUTTI I GIORNI ORE 11.00

- VERIFICA COMPLETEZZA DEGLI ATTIGIUSTIFICATIVI ( FIRME-TIMBRI-PROTOCOLLO)

- PUBBLICAZIONE ALBO DELLE NOMINE,GRADUATORIE E VERBALI CONSIGLIO DIISTITUTO

- ARCHIVAZIONE-REGISTRAZIONE ASSENZE – EMISSIONI

DECRETI –VISITE FISCALI(IN COLLABORAZIONECOL SETTORE PERSONALE)

-MAGAZZINO- CARICO E SCARICO DI TUTTO ILMATERIALE SIA DI FACILE CONSUMO CHE DAINVENTARIARE

-PIANO FERIE E FESTIVITA’ PERSONALE ATA(INCOLLABORAZIONE COL SETTORE PERSONALE

-REGISTRAZIONE FONOGRAMMI

1. RAPPORTI CON LA BANCA E CON LA POSTA2. DICHIARAZIONE DEI SERVIZI GESTIONE CODICIE TRASMISSIONE AL SIMPI3. ADEMPIMENTI RELATIVI AGLI SCIOPERI4. DOCUMENTI RELATIVI ALLA PRIVACY5. CONTRATTI E CONVENZIONI CON LE DITTEESTERNE6. PROGETTI POF. –ENTI LOCALI E COMUNITARI7. RETRIBUZIONE PERSONALE SUPPL8. FERIE NON GODUTE9. ADEMPIMENTI FISCALI10. ADEMPIMENTI ERARIALI11. ADEMPIMENTI PREVIDENZIALI

12. COLLABORAZIONE SUL PROGRAMMAANNUALE E CONTO CONSUNTIVO .

13. INQUADRAMENTI ECONOMICI14. RICOSTRUZIONE DI CARRIERA15. INDIVIDUAZIONE SUPPLENZE16) CONSEGNA CEDOLINI17) ANAGRAFE DELLE PRESTAZIONI18) III^ AREA19) CONTRATTI PERSONALE DOCENTE ED ATA

CON TUTTI GLI ADEMPIMENTI CONNESSI

RESPONSABILE SETTORE ALUNNI RESPONSABILE PROTOCOLLOAss. amm.vo Franze’- De Nisi Ass. amm.vo Barbuto

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RESPONSABILE DEI SUDDETTI SERVIZI DI CONTABILITA’ :ASS. AMM.VA ESPOSITO GIOVANNA

PERSONALE

1.CERTIFICATI DI SERVIZI PER TUTTO IL PERSONALE2.AUTORIZZAZIONE ESERCIZIO LIBERA PROFESSIONE3.RICONOSCIMENTI DEI SERV. IN CARRIERA E PROCED. PENSIONITICI4.PREDISPOSIZIONE DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA RIGUARDO AI DOCENTI

E PERSONALE ATA5.STESURA INCARICHI6.RIDUZIONE DI STIPENDIO7.DECRETI DI CONGEDO E DI ASPETTATIVA8.REGISTRAZIONE DELLE ASSENZE A.T.A E PERS. DOCENTE9.DICHIARAZIONE DEI SERVIZI ( GESTIONE CODICI) E TRASMISSIONE AL SIMPI10. INVIO E RICHIESTA FASCICOLI11. COMPILAZIONE GRADUATORIE SOPRANNUMERARI PERS. DOCENTE - ATA12.CAUSE DI SERVIZIO13.. PREDISPOSIZIONE DEI PROSPETTI RIEPILOGATIVI DELLE FERIE GODUTE E NON

DAL PERSONALE DOCENTE E ATA14. CONTRATTI-ASSUNZIONE DI SERVIZIO E PERIODO DI PROVA15. INQUADRAMENTO E RICOSTRUZIONE DI CARRIERA16. PROGETTI COMUNITARI

RESPONSABILE DEI SUDDETTI SERVIZIASSISTENTE AMMINISTRATIVO ZAPPIA PASQUALE

DIRETTORE SERV. GEN. AMM.VI

1.ELABORAZIONE PROGRAMMA ANNUALE2.CONTO CONSUNTIVO3.MANDATI DI PAGAMENTO E REVERSALI4.STIPULA CONTRATTI DI ACQUISTO BENI E SERVIZI5.LIQUIDAZIONE FATTURE6.INVENTARIO7.COORDINAMENTO E CONTROLLO DI TUTTE LE ATTIVITA’

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RESPONSABILE DEI SUDDETTI SERVIZIDIRETTORE D.S.G.A. DOTT. UMBERTO ALDO PORCELLI

Il DSGA sia per esigenze di servizio e sia per una qualificazione del personale in tutti i settori puo’utilizzare gli Assistenti Amministrativi anche in servizi diversi da quelli di rispettiva competenza.

L’orario di lavoro è fissato nel seguente modo:Ass. Amm.vi da lunedi’ a sabato dalle ore 08.00alle 14.00-martedi’ e giovedi’ rientro dalle ore 14.30 alle 17.30 con diritto al riposo settimanale.

Ass. Tecnici da lunedì a sabato dalle ore 7.40 alle 13.40 ( Ass. De Leo e Corbo martedì e giovedì14.30-17.30 con diritto al riposo settimanale- De Leo lunedi’ e Corbo mercoledi’):Coll.Scol.da lunedì a sabato dalle ore 08.00 alle 14.00 tranne il responsabile dell’apertura dellascuola che fara’ dalle ore 07.30 alle ore 14.00

Il D.S.G.A.ore 8.00 -14.00 da lunedì a venerdìore 14.30 -17.30 Martedi’ e giovedìgiorno libero il sabatoNel rispetto delle 36 ore settimanali l’orario di entrata e d’uscita del D.S.G.A è elastico ondeottemperare ai suoi doveri d’Ufficio( controllo del personale nei plessi, rapporti con la Banca, conl’Ufficio Scolastico Provinciale, con i fornitori).

ASS. AMM.VA - ESPOSITO GIOVANNAOre 08.00-14.00 da Lunedì a venerdi’14.30-17.30 martedi’ e giovedìgiorno libero sabatoASS. AMM.VO - ZAPPIA PASQUALEOre 08.00-14.00 da martedì a sabato14.30-17.30 martedi’ e giovedìgiorno libero il lunedi’

ASS. AMM.VA - FRANZE’ ROSARIAOre 08.00-14.00 da Lunedì a sabato

ASS. AMM.VA - DE NISI ELISABETTAOre 08.00-14.00 da lunedi’ a sabato

ASS. AMM.VO - BARBUTO SALVATOREOre 07,50 alle 14,00 da Lunedì a venerdi’14.30-17.30 martedi’ e giovedìgiorno libero sabatoha diritto a 10 minuti giornalieri di straordinario

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L’orario di apertura al pubblico è così fissato :tutti i giorni dalle ore 11.30 alle ore 13.30 ; Si stabilisce, inoltre ,la chiusura di 2 Sabatidel periodo estivo 16-23 agosto 2008 + giovedì 14 agosto 2008 e nelle seguenti giornate: 2-3Novembre 2007, 24-29-31 Dicembre 2007, 2-5 Gennaio 2008, sabato 22 marzo 2008, sabato26 aprile 2008 che saranno compensati con le ore eccedenti prestate dal DSGA, dagliAssistenti Amm.vi tecnici e dai Coll. Scol. nelle attività che si elencheranno alla fine di questodocumento.Il Direttore Amministrativo in casi di assenza, al di fuori di quelle programmate nell’ordinario

orario di servizio settimanale,sarà sostituito dall’Ass.te Amm.va Esposito Giovanna .

FUNZIONI ART.7IL D.S.G.A Tenuto conto della graduatoria provinciale che ha attribuito 4 funzioni(C.C.N.L.I. 2005) rispettivamente all’Ass. Amm.va Esposito Giovanna , all’Ass.Amm.vaFranze’e all.Ass. Tecnico De Leo Giuseppe propone di utilizzare le 3 professionalita’ neiseguenti modi:

- 1) Ass. Amm,va Esposito Giovanna sostituzione in caso di assenza del DSGA esupporto area personale al nuovo Assistente Amm.vo Zappia IMPORTOLORDO EURO 1032,91 con integrazione dal fondo di istituto ;

- 2)Ass. Amm.va Franze’ collaborazione nel settore personale per inserimento del nuovocollega IMPORTO LORDO EURO 1032,9 con integrazione dal fondo di istituto;

- 3) Ass. tecnico De Leo Giuseppe responsabili delle password IMPORTO LORDOEURO 1032,91 con integrazione dal fondo di istituto ;

- 4) Ass. T. Cichello Carlo coordinamento sala macchine e collaborazione inventariobeni dei laboratori.

FUNZIONI SPECIFICHE ASS. AMM.VIIl D S.G.A., tenuto conto delle esigenze di servizio , nonchè di esperienze, professionalita’ ecompetenze propone i seguenti incarichi specifici:

- Ricognizione inventariale ed inserimento al Simpi delle dichiarazioni dei servizi delpersonale Ass.Amm.vo Zappia Pasquale IMPORTO EURO 1032,91

- Ricognizione inventariale e collaborazione nell’ inserimento informatico dei beniAss.Amm.vo Barbuto Salvatore IMPORTO LORDO EURO 1032,91

- Organizzazione archivio biblioteca Assistente amm.va De Nisi Elisabetta IMPORTOLORDO EURO 1.032,91

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FUNZIONI SPECIFICHE ASS. TECNICI

La somma prevista per le funzioni specifiche da assegnare agli Ass. Tecnici euro 2.065,82 lordiverra’ ripartita, come indicato da tutti gli Ass. Tecnici, in parti uguali per compensare i seguentiincarichi specifici ;

FUNZIONI SPECIFICHE COLL. SCOLASTICI

La somma totale lorda di euro 1859,25 , come indicato da tutti i Coll. Scol. ,Verra’ ripartita in partiuguali per compensare N.10 Funzioni specifiche:

COLL. SCOL. ANILE CATERINA: Servizi esterni, posta (ect.) Importo lordo - euro 169,02

COLL. SCOL. ARCONA MARIA RITA: Assistenza alla persona diversamente abile

COLL. SCOL. CONDOLEO ROSARIA: Supporto servizi amm.viImporto lordo - euro 169,02COLL. SCOL. GULLELLO ISABELLA: Supporto servizi amm.vi – servizi esterni

COLL. SCOL. MACCARONE MICHELE: (I.P.S.I.A. maschile) Servizi Esterni, posta, .

COLL. SCOL. MACCARONE MICHELE: (I.P.S.I.A. femminile) Servizi esterni, colleg. Sedecentrale

COLL. SCOL. MONTAGNESE DOMENICO: (I.P.S.I.A. femminile) Servizi esterni, colleg. Sedecentrale

COLL. SCOL. VARONE ANTONIA: Supporto servizi amm.vi

COLL. SCOL. FOGLIARO ANGELA : Assistenza alla persona diversamente abile

ASS. TECNICO – MARCHESE ROSY: Coordinamento dell’assistenza tecnica –verifica –controllo degli inventari di tutti i laboratori nonche’ supporto tecnologico alle attivita’extracurricolariOre 7,40– 13,40 da lunedì a sabato –ASS.TECNICO - CORBO RAFFAELA: Coordinamento dell’assistenza tecnica –verifica –controllo degli inventari di tutti i laboratori nonche’ supporto tecnologico alle attivita’extracurricolari;Ore 07,40 alle 13,40 da lunedì a venerdì 14.30 – 17.30 martedì e giovedìGiorno libero: mercoledìASS. TECNICO – ARENA ROSSELLA: Coordinamento dell’assistenza tecnica –verifica –controllo degli inventari di tutti i laboratori nonche’ supporto tecnologico alle attivita’extracurricolari;Ore 7,40 alle 13,40 da lunedì a sabatoASS. TECNICO - PARENTELA FABIO MICHELE: Apertura e gestione laboratori, verificafunzionalità attrezzature, segnalazione eventuali anomalie, collaborazione preparazione materiali perle esercitazioni didattiche, sistemazione e verifica funzionalità laboratori, chiusura laboratori.Ore 07,40 ALLE 13.40 da lunedì a sabatoASS. TECNICO – LA GAMBA : Coordinamento dell’assistenza tecnica –verifica – controllo degliinventari di tutti i laboratori nonche’ supporto tecnologico alle attivita’ extracurricolariOre 8.00 – 14.00 da lunedì a sabato

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Il D.S.G.A. propone inoltre di assegnare la parte del fondo di Istituto destinata al personale

A.T.A .per incentivare le seguenti attività :

-Supporto progetti;

-Straordinari;

-Attivita’ di particolare impegno.

Si assegneranno, inoltre le seguenti ore di incentivazione:

ASS. AMM..VI - ASS. TECNICI – CC.SS. -D.S.G.A. art. 86 ccnl 2002 - 2005 :

DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMM.VI

a) 25 ore per responsabile privacy;b) 14 valutazione borse di studio;

c) 22 ore per la 3^ AREA ; d)15 ore per la delega come responsabile per le dichiarazioni inps .

ASS. AMM..VI(si dichiarano tutti disponibili)

1) Sostituzione colleghi assenti 30 ore forfettarie

2) Flessibilita’ d’orario 20 ore forfettarie

3) Prestazioni lavorative in un settore diverso rispetto a quello previsto sul piano di

lavoro 26.

ASS. TECNICI (si dichiarano tutti disponibili)

1) Sostituzione colleghi assenti 20 ore forfettarie

2) Flessibilita’ d’orario 10 ore forfettarie

3) Prestazioni lavorative diverse dalle proprie mansioni 16 ore forfettarie

4) Attivita’ di collaborazione col DSGA e la segreteria 30 ore forfettarie

COLLABORATORI SCOLASTICI(si dichiarano tutti disponibili)

1) Sostituzione colleghi assenti 30 ore forfettarie

2) Flessibilita’ d’orario 16 ore forfettarie

3) Prestazioni lavorative diverse dalle proprie mansioni 10 ore forfettarie

4)Attivita’ eccezionali;- mostre, traslochi,manifestazioni 10 ore forfettarie ;

5) Uso di macchine considerate a rischio computers, fotocopiatrice detersivi 10 ore

forfettarie .

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Le ore eccedenti ,come stabilito all’unanimità nella riunione con tutto il Personale ATA,

compenseranno 2-3 novembre 2007; 2 sabati estivi 16-23 agosto 2008- giovedì 14 agosto ; 22-

29-31 dicembre 2007;2-5 gennaio 2008; sabato 22 marzo 2008; sabato 26 aprile 2007 chiusure

prefestive stabilite durante l’anno e 04 ore di permessi che si usufruiranno per particolari

esigenze personali o famigliari .

Al fine dell’attribuzione delle ore di straordinario occorre l’ incarico da parte del D.S.G.A. ;

in via prioritaria verranno retribuite le ore espletate al di fuori dell’orario di servizio e

successivamente quelle prestate nelle attività richiedenti maggiore impegno.

Le ore aggiuntive saranno retribuite solo nel caso in cui il Fondo di Istituto fosse

sufficiente,

altrimenti verranno dati dei riposi compensativi.

Per il DSGA propone di assegnare :

Al D.S.G.A 100 ore retribuite per la tenuta dei contatti esterni(Provincia-Inps-Comune-

Ufficio Entrate) e per attivita’ di supporto al Dirigente Scolastico (Consiglio di Istituto- RSU

,Elezioni Organi Collegiali- attività negoziale);

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FORMAZIONE CLASSI

La formazione delle classi avviene con modalità deliberate annualmente dal Collegio dei docenti e

dal Consiglio di Istituto. I criteri per la formazione delle classi prime sono i seguenti :

lingua straniera studiata nella scuola media

giudizio della scuola media per costituire classi omogenee nei livelli di preparazione

ed apprendimento

scuola e / o paese di provenienza

eventuali “ desiderata “ espressi reciprocamente dalle famiglie

inserimento di alunni diversamente abili che comporta la riduzione del numero totale degli

alunni per classe ( di norma 20 allievi )

Per quanto riguarda i criteri relativi all’assegnazione della sezione dell’alunno ripetente si stabilisce

quanto segue :

di norma l’alunno ripetente rimane nella stessa sezione. Può chiedere di essere inserito in altre

sezioni compatibilmente con il numero dei ripetenti per classe.

Agli alunni promossi, di norma, non viene concesso il cambiamento di sezione. qualora si

verificassero delle richieste del tutto eccezionali, esse vanno indirizzate al Dirigente Scolastico

entro il 31 maggio affinché possano essere prese informazioni durante lo scrutinio finale.

TEMPO E FLESSIBILITA’

Calendario annuale : n° giorni di lezione 203

Periodizzazione : Quadrimestre

Orario di lezione : 8.05 – 13.35

Durata unità oraria : 50’ e 45’ la V^ - VI^ ora

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SERVIZI

l’Istituto dispone di un servizio di fotocopie e di frigo-snack-bar; offre, inoltre la possibilità di

utilizzare, nelle ore pomeridiane i locali scolastici per progetti P.O.F. e P.O.N.

PROGETTAZIONE CURRICULARE

Per arricchire il Piano dell’ Offerta formativa si è reputato necessario, durante la riunione di

Dipartimento delle discipline d’indirizzo meccanico – elettrico ed elettronico, destinare il 20% del

monte / ore alla trattazione di tematiche tecnologiche avanzate con riferimento alle fonti di energie

alternative ed all’utilizzo di tecnologie innovative. Per quanto riguarda, invece, l’Abbigliamento e Moda

si è deciso di dedicare tali ore allo svolgimento di una “ tematica specifica” riguardante l’ ideazione e

creazione di applicazioni su tessuto che coinvolgono altre materie quali:

Storia dell’Arte ( analisi e progettazione di opere specifiche )

Disegno e storia della moda e del costume ( sviluppo di specifiche tecniche grafico- pittoriche ).

modellistica e confezione

tecniche del settore

tecnologie tessili ( progettazione e realizzazione di particolari da applicare a capi di abbigliamento con

relative schede tecniche e descrittive)

Nella riunione del Dipartimento Linguistico- letterario si è optato di far rientrare nel 15% del monte / ore

argomenti che concernono la storia e le tradizioni del nostro Territorio per il biennio , per il monoennio

e per il biennio post-qualifica

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PROGETTAZIONE DIDATTICA

Gruppi di disciplina, di Area, Consigli di classe definiscono gli obiettivi:

trasversali interdisciplinari disciplinari

in termini di conoscenze, competenze e capacità. Essi vengono, annualmente, rielaborati alla lucedei nuovi progetti e delle nuove proposte formative.

MODALITA’ DI LEZIONI:

lezione frontale con il gruppo classe lezione interattiva lavoro con gruppo classeesercitazioni praticheattività di laboratorio

STRATEGIE DI COMUNICAZIONE : utilizzazione di linguaggi diversificati

DIADATTICA MODULARE : per tutte le discipline

STRUMENTI E MATERIALI :

libri di testo materiale rielaborato dai docenti mezzi audiovisivi laboratori vari biblioteca

VERIFICHE E VALUTAZIONE :

Per dare omogeneità alla misurazione dell’apprendimento, a livello di coordinamento disciplinare,vengono definiti i saperi minimi richiesti per affrontare la classe successiva ( Riunione Dipartimenti) e, a livello generale, viene adottata una scala di valutazione espressa in decimi ( v. allegato )

TIPI DI VERIFICHE :

prove oggettive strutturate ( domande vero / falso, a risposte chiuse o multiple ) interrogazioni orali esercitazioni pratiche prove scritte finalizzate all’accertamento di conoscenze ed obiettivi più elevati ( analisi, sintesi,valutazione )

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ADEMPIMENTI VERIFICHE E VALUTAZIONI

Le verifiche scritte, di norma, bisognerebbe non concentrarle in una stessa giornata

Gli alunni assenti a verifiche scritte dovranno al più presto recuperare la prova.

Gli insegnanti devono restituire agli alunni le verifiche e le relazioni corrette in breve tempo

e comunque non oltre i 20 giorni dall’effettuazione della prova stessa

Solo per gli alunni che si siano mostrati ripetutamente non puntuali nella consegna degli

elaborati firmati, il docente provvederà ad informare i genitori in sede di colloquio

individuale.

I docenti, sentito il parere favorevole dei Consigli di classe, possono concedere ad ogni

studente una o più giustificazioni al quadrimestre per mancata preparazione. La

segnalazione deve essere fatta all’inizio delle lezioni, prestando attenzione alle “assenze

strategiche “. Tali concessioni sono dei “ bonus “ che gli allievi devono imparare a spendere

opportunamente.

La normativa sulla trasparenza permette per legittimo interesse ai ragazzi ed alle famiglie di

prendere visione di tutti i documenti scolastici che li riguardano : compiti, registri, pagelle,

giudizi; con una sola limitazione, la privacy relativa a terzi.

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TABELLA VALUTAZIONE PROFITTO

Capacità espositivaConoscenzadell’argomentoEspressionein forma corretta

- Non ha padronanza della lingua né capacità espositivané conoscenza dell’argomento- Conoscenza molto superficiale e non approfondita dell’argomento conesposizione confusa- Si esprime in forma corretta con esposizione e conoscenza superficialedell’argomento

- Buone capacità espositive con conoscenza approfondita della materia

- Ampie capacità espositive dell’argomento. Ottimo linguaggio espressivo

Insuff. 2 / 3

Mediocre 4 / 5

Sufficiente 6

Discreto 7 / 8

Ottimo 9 / 10

Elaborazioneconoscenza e competenzasettoriale.Collegamentiinterdisciplinari

- Non elabora le sue conoscenze e non attua collegamenti interdisciplinari- L’elaborazione della conoscenza è stentata, scarsa competenzasettoriale e quasi nulli i collegamenti interdisciplinari- Elabora le sue conoscenze con superficialità. Scarsi collegamentiinterdisciplinari- Elabora le sue conoscenze con competenza settoriale e pertinenticollegamenti interdisciplinari- Elabora le sue conoscenze con competenza settoriale e rigorosicollegamenti interdisciplinari

Insuff. 2 / 3Mediocre 4 / 5

Sufficiente 6Discreto 7 / 8

Ottimo 9 / 10

Capacità di analisi esintesi.Rielaborazione personale

- Non ha capacità di analisi e sintesi. Nulla l’espressione dei giudizipersonali- Scarse capacità di analisi e sintesi. Molto superficiale la rielaborazionepersonale

- Disorganizzati l’analisi e la sintesi dei contenuti. Presenta giudizi adeguatima non motivati.- Analizza e sintetizza con chiarezza . L’esposizione risulta approfondita econ spunti personali- Analizza con rigore e sintetizza con organicità e proprietà di linguaggio.Espone giudizi criticamente motivati.

Insuff. 2 / 3Mediocre 4 / 5

Sufficiente 6

Discreto 7 / 8

Ottimo 9 / 10

Capacità di rielaborareConoscenze attinenti avari argomenti.Capacità di possedere unvalido metodo di studio.

- Non rielabora le conoscenze attinenti a i vari argomenti. Nullo il suometodo di studio.- Difficoltà nel rielaborare le conoscenze dei vari argomenti. Carente epoco organizzato il suo metodo di studio.- Rielabora superficialmente le sue conoscenze dei vari argomenti.Organizzato il metodo di studio.- Le conoscenze dei vari argomenti sono ben organizzati. Proficuo ilmetodo di studio.- Efficace il metodo di studio che permette un’elaborazione ottimale delleconoscenze.

Insuff. 2 / 3Mediocre 4/ 5

Sufficiente 6

Discreto 7 / 8

Ottimo 9 / 10

Acquisizione dei linguaggitecnico- settoriali specifici

- Inesistente il linguaggio tecnico settoriale specifico

- Il linguaggio tecnico-settoriale e specifico è stentato ed approssimativo

- Il linguaggio tecnico-settoriale e specifico è limitato ma pertinente

- il linguaggio tecnico-settoriale e specifico è coerente ed approfondito

- Presenta un linguaggio tecnico-settoriale e specifico addentrato erigoroso

Insuff. 2 / 3

Mediocre 4/ 5

Sufficiente 6

Discreto 7 / 8

Ottimo 9 / 10

Impegno e partecipazionealle attività didattiche

- Non rispetta mai gli impegni ed è completamente assente

- Talvolta distratto, non sempre rispetta gli impegni

- Rispetta i propri impegni ma non sempre dimostra partecipazione attiva

- Assolve gli impegni e partecipa attivamente alle lezioni

- Impegnato attivamente alle lezioni didattiche è da stimolo alla classe

Insuff. 2 / 3

Mediocre 4/ 5

Sufficiente 6

Discreto 7 / 8

Ottimo 9 / 10

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VALUTAZIONE PROVE STRUTTURATE

modalità di attribuzione del punteggioITEM RISPOSTA PUNTEGGI

Corretta N – 1 (con N = numero di scelte)Con risposta a scelta

Multipla errata o non data 0

Corretta da: 1 a 10 in base alla difficoltà

Parzialmente corretta frazione del punteggio stabilitoA risposta aperta

errata o non data 0

Corretta 1A completamento,

corrispondenza, relazione errata o non data 0

ESEMPIO DI OPERATIVITA' NELLA COSTRUZIONE E NELLA VALUTAZIONE

DI PROVE STRUTTURATE• individuazione degli obiettivi da verificare (conoscenza, comprensione, applicazione, ecc. )• costruzione di item (per vari obiettivi) della tipologia scelta (risposta a scelta multipla, ecc. )• predeterminazione dei livelli• attribuzione del punteggio per item (secondo il criterio stabilito)• calcolo del punteggio totale della prova e scelta del sistema di valutazione: in decimi; inquindicesimi; in centesimi

in decimiPunteggio ottenuto dall’allievo x 10

Punteggio totale prova

VALUTAZIONE in centesimiPunteggio ottenuto dall’allievo x 100

Punteggio totale prova

in quindicesimiPunteggio ottenuto dall’allievo x 15

Punteggio totale prova

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LIVELLI PRESTABILITI

livello in quindicesimi in decimi in centesimida a da a da A

scarso 1 4 1 3 10 34insufficiente 5 6 4 35 44

mediocre 7 8 4,5 5,5 45 54sufficiente 9 10 6 6,5 55 64discreto 10 11 7 7,5 65 74buono 12 13 8 8,5 75 84ottimo 14 15 9 10 85 100

Credito Scolastico

esprime:

la media dei voti attribuiti nello scrutinio finale sulla base dei criteri e degli elementi concorrentialla valutazione; eventuali crediti formativi attribuiti per la frequenza dell'area di progetto e la partecipazione alle

attività complementari ed integrative;

Media dei Voti Classe III Classe IV

M<5

5 M<6 0 0

M = 6 3-4 3-4

6<M 7 4-5 4-5

7<M 8 5-6 5-6

8<M 10 6-8 6-8

N.B.M rappresenta la media dei voti conseguita in sede di scrutinio finale. Il credito scolastico, daattribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla tabella, va espresso in numero interoe deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della presenzascolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attivitàcomplementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. All'alunno promosso con debitoformativo, va attribuito il punteggio minimo previsto nella relativa banda di oscillazione dellatabella. In caso di accertato superamento del debito formativo riscontrato, il Consiglio di Classe puòintegrare, in sede di scrutinio finale, il punteggio minimo assegnato nei limiti previsti dalla banda di

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oscillazione. Per la terza classe degli Istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguitoagli esami di qualifica, espresso in decimi.

CLASSI QUINTE

Media dei Voti Punti

M<5 0

5M<6 1-3

M = 6 4-5

6<M 7 5-6

7<M 8 6-7

8<M 1 0 7-8

N.B.M rappresenta la media dei voti conseguita in sede di scrutinio finale. Il credito scolastico, daattribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla tabella, va espresso in numero interoe deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della presenzascolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attivitàcomplementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Per l'attribuzione del punteggio minimoo massimo previsto dalla banda di oscillazione si osserveranno i seguenti criteri e parametri:

all'alunno che è stato promosso all'ultima classe del corso di studi con un debito formativo, vaattribuito nel medesimo anno il punteggio minimo previsto nella relativa banda di oscillazionedella tabella. In caso di accertato superamento del debito formativo riscontrato, il Consiglio diClasse può integrare, in sede di scrutinio finale, il punteggio minimo assegnato nei limitiprevisti dalla banda di oscillazione cui appartiene tale punteggio.

limitatamente all'ultimo anno del corso di studi, anche al candidato che ha conseguito nelloscrutinio finale una media “M”dei voti tale che 5M<6, è attribuito un credito scolasticocompreso nella banda di oscillazione di punti 1-3 (*). Al candidato che ha conseguito nelmedesimo anno una media M<5 non è attribuito per tale anno alcun credito scolastico.

PARAMETRI DI ASSEGNAZIONE DEL PUNTEGGIO

Interesse, impegno e partecipazione 0,20

Assiduità nella frequenza (per la terza area >70%) 0,40

Partecipazione a progetti speciali dell'Istituto (teatro, giornalino,ecdl….)

0,20

Credito formativo 0,20

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N.B. Per l'attribuzione del punteggio superiore bisognerà conseguirealmeno 0,60

(*) Il Consiglio di Classe attribuirà un punto (1) di credito scolastico al candidato che, in base allapresente tabella, raggiungerà un punteggio inferiore a 0,40 ; due (2) punti al candidato cheraggiungerà un punteggio pari o superiore a 0,40 e inferiore a 0,60 ; tre(3) punti al candidato cheraggiungerà un punteggio superiore a 0,60Credito Formativo

Riguarda le esperienze formative maturate dall'alunno al di fuori della scuola (corsi di lingua,esperienze lavorative, soggiorni in campus o scuole all'estero, corsi di informatica, attività sportive,collaborazioni con giornali, ecc.). Tali esperienze dovranno essere adeguatamente documentate.

Il punteggio è così attribuito:

Attività didattico culturali: 0,10 Attività sportive: 0,10

N.B. Le attività didattico-culturali dovranno essere certificate da enti o istituzioni di assolutorilievo. Le attività socio-assistenziali dovranno essere documentate da associazioni nazionaliriconosciute o dalla ONLUS. Le attività sportive dovranno essere documentate con certificazionirilasciate da società iscritte al Coni e dovranno riguardare risultati individuali o di squadra diassoluto rilievo e comunque di livello almeno regionaleNormativa esami di qualifica

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Estratto da O.M. 90 del 21 maggio 2001:Art.26

Esami di qualifica professionale. Commissioni

Gli esami di qualifica saranno espletati con le modalità di seguito trascritte, salvo aggiornamentinormativi a cui la scuola è tenuta ad uniformarsi.

1. Le commissioni di esame sono nominate dal dirigente scolastico dell'istituto e comunicate alProvveditore agli Studi.2. Le commissioni per gli esami di qualifica (una commissione per ogni classe) devono esserecomposte dal preside e da tutti i docenti e dagli insegnanti tecnico-pratici dell'ultimo anno di ogniclasse del corso di studi, purché di materie oggetto d'esame, nonché da un esperto delle categorieeconomiche e produttive interessate al settore di attività dell'istituto non appartenentiall'Amministrazione dello Stato. Gli esperti sono considerati commissari a pieno titolo.3. In caso di impedimento del dirigente scolastico, la commissione è presieduta da un docentedesignato dal dirigente scolastico e facente parte della commissione medesima.4. Ove esistano scuole coordinate presso le quali funzionino classi terminali, le commissioni diesame devono essere costituite presso ciascuna scuola secondo le modalità suesposte, restandointeso che i temi delle prove scritte, grafiche o pratiche devono essere i medesimi per tutti gli allievidell'istituto. A tal fine il dirigente scolastico deve curare, in tempo utile, la preventivaconvocazione, presso la sede centrale, dei componenti d i tutte le commissioni.5. Delle commissioni di esami di qualifica nelle scuole coordinate fa parte anche il direttore dellescuole medesime che, in caso di impedimento del dirigente scolastico, le presiede. Il direttore dellescuole coordina te presiede, altresì, in caso di impedimento del capo di istituto, le commissioni diesami di idoneità ed i consigli di classe per la valutazione periodica o finale degli allievi dellescuole coordinate stesse.6.Alla nomina dell'esperto provvede il dirigente scolastico, sentiti gli organismi professionali etecnico-economici locali, quali, ad esempio, l'unione provinciale dei commercianti, l'unioneprovinciale degli industriali, gli ordini professionali, la capitaneria di porto, ecc., a seconda delsettore di attività dell'istituto, con l'avvertenza che l' esperto può essere nominato anche per più diuna commissione.7. Non possono essere nominati come esperti coloro che abbiano prestato servizio a qualsiasi titolodurante l' anno scolastico presso lo stesso istituto, o che siano membri del consiglio d'istitutodell'istituto medesimo.

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Art.27Esami di qualifica professionale

A - Prove strutturate e scrutinio

1. Gli esami di qualifica si articolano in due momenti.2. Nel periodo precedente il termine delle lezioni, i docenti, sulla base delle scelte operate inprecedenza dal Consiglio di classe, sottopongono gli alunni a una serie di prove strutturate osemistrutturate al fine di verificare il conseguimento degli obiettivi cognitivi e formativi individuatinelle diverse discipline. Tali prove possono essere pluridisciplinari o riferite a singole discipline.Per l'educazione fisica può essere prevista una prova pratica.3. Nel periodo indicato, in relazione all'impegno dei docenti nelle classi interessate agli esami, l'orario scolastico può subire modificazioni con provvedimento del Capo d'istituto.4. Lo scrutinio, alla luce delle considerazioni espresse nella premessa, costituisce la prima partedella valutazione.5. Il Consiglio di classe tiene conto degli elementi di valutazione derivanti dal curriculum e dalleprove strutturate o semistrutturate, al fine di determinare il livello di formazione generale raggiuntoe il grado di preparazione del candidato nelle singole materie di studio. L'attività svolta pressoaziende dagli alunni, che per le sue caratteristiche deve configurarsi come attività didattica sullabase di accordi nazionali o locali, è ugualmente oggetto di valutazione. E' altresì oggetto divalutazione l'attività di stage in azienda e di formazione effettuata durante l'anno scolastico, inattuazione di progetti autorizzati nell'ambito di programmi comunitari.6. Lo scrutinio si conclude con un giudizio analitico e un voto, espresso in decimi, per ciascunamateria, sulla base del profitto conseguito durante l'anno scolastico e nelle prove strutturate esemistrutturate, e con un voto di ammissione, espresso in centesimi, accompagnato da un giudiziosintetico che motivi l'ammissione del candidato alla seconda fase della valutazione. Non sarannoammessi coloro che hanno avuto più di due insufficienze.7 . Tale giudizio è deliberato dal Consiglio di classe, verificata la sufficienza in tutte le materie,ovvero, con giudizio motivato, constatata la presenza di non più di due insufficienze.

B - Prove d'esame.

1. L'esame di qualifica costituisce la seconda fase della valutazione finale e tende a misurare,attraverso due prove, l'acquisizione delle abilità richieste.2. La prima prova è diretta a verificare le capacità relazionali del candidato, attraversol'accertamento delle abilità linguistico-espressive e delle capacità di comprensione e valutazione.3. La seconda prova è finalizzata ad accertare le competenze e abilità professionali. Al candidatosarà richiesta la soluzione di un "caso pratico " che si presenterà come un problema aperto e che gliconsentirà di dimostrare abilità di decisione, di tipo progettuale o di scelta di soluzione modulare eabilità di realizzazione pratica. In tale prova possono essere comprese solo discipline che laCommissione ritiene più opportune, sia dell'area comune che dell'area di indirizzo.4. L'esame di qualifica non prevede, di norma, prove orali.5. Le prove d'esame possono dare diritto fino a 10 punti.6. Gli eventuali colloqui potranno essere decisi dalla Commissione anche su richiesta dei candidatial fine di:

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a - elevare la valutazione dei candidati che si siano particolarmente distinti per impegno e profitto;b - approfondire la valutazione dei candidati le cui prove d'esame siano risultate, nei loro esiti, incontrasto con i valori espressi dal curriculum scolastico.

7. Poiché lo svolgimento del colloquio è solo eventuale, la suddivisione del punteggio massimo didieci punti può essere determinata preventivamente, anche in misura differenziata, solo tra le dueprove di verifica delle abilità, in quanto, ove una quota di tale punteggio fosse attribuitapreventivamente al colloquio, il suo svolgimento diverrebbe di fatto obbligatorio.8. Alla fine delle prove d 'esame, che possono eventualmente essere integrate dalla prova orale, laCommissione esaminatrice formula un giudizio globale e assegna, un voto unico che puòmodificare ,in senso positivo o negativo, nell'ambito dei dieci punti a disposizione, il voto d iammissione, determinando in tal modo la valutazione finale dell'esame di qualifica.9. L'alunno risulta qualificato quando riporta un punteggio complessivo di sessanta punti per cento.10. La Commissione decide la durata massima delle singole prove.11. I candidati esterni, in possesso dei requisiti di cui al successivo art.28, che non sono tenuti asvolgere le prove strutturate o semistrutturate, sostengono le due prove di capacità relazionale e diabilità professionale, le prove orali su tutte le materie dell'ultimo anno, nonché prove scritte, orali,pratiche, come previsto dai programmi, sulle materie degli anni precedenti in relazione al titolo distudio posseduto. Il voto finale, espresso in centesimi, è determinato dai risultati riportati nelle dueprove di capacità relazionale e di abilità professionale, da quelli conseguiti sulle prove concernentile materie dell'ultimo anno e sulle prove degli anni precedenti.

C. Certificazioni

1. Su richiesta del candidato può essere rilasciato un certificato con i voti conseguiti in sede discrutinio nelle singole discipline.2. L'attività svolta presso aziende viene riportata nell'apposito spazio previsto sul retro del diploma.3. Nei diplomi di qualifica, da rilasciare agli interessati che abbiano provveduto al pagamento dellarelativa tassa, la denominazione della qualifica professionale deve corrispondere a quella previstadai vigenti programmi

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OFFERTA FORMATIVA

I nostri INDIRIZZI:

NOVITA’: prossima attivazione:

In aggiunta al Diploma di Stato

IndirizziIPSIA “G.Prestia”

Vibo ValentiaAttesti secondo

livello

Operatoreresponsabile

prodotto moda

Operatore perl’automazionedei processibasati su PC

Operatore diimpresa del

settoreelettrico in

media e bassatensione

Operatoregestore repartiproduttivi con

utilizzo dimacchine a

CNC

Indirizzi di prossima attivazioneIPSIA “G. Prestia”

Vibo Valentia

Operatore Tecnico Medico- Tecnico Ottico- Tecnico Odontotecnico- Tecnico Radiologo

IndirizziIPSIA “G.Prestia”

Vibo Valentia

Tecnicodell’Abbigliamento e moda

TAM

Tecnico delleindustrie

ElettronicheTIEN

Tecnico delleindustrieElettriche

TIEL

Tecnico delleindustrie

meccanicheTIM

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I nostri percorsi

OPERATORE ELETTRICO (3 anni). Conosce l’impiantistica elettrica di distribuzione,trasformazione, utilizzo e controllo tramite PLC; la progetta con l ’uso dei computer e del plotter,(CAD), ne realizza il montaggio secondo le norme di sicurezza elettrica (CEI). Lavora comespecializzato nell’industria o nelle aziende artigiane. Completa gli studi con il biennio dispecializzazione per “Tecnico delle industrie elettriche”.L'operatore elettrico conosce l’elettronica, l’elettrotecnica, nonché le rispettive molteplici possibilitàd’intervento. Sa installare linee e nonché tutte quelle apparecchiature elettriche, elettroniche,fluidicheecc., idonee a realizzare comandi, automatismi, protezioni, condizioni differenti di illuminazione.Conoscele macchine elettriche fondamentali, la loro utilizzazione e i loro relativi controlli e comandi.Programma eutilizza controllori a logica programmabile.

SBOCCHI PROFESSIONALE E PROSECUZIONE DEGLI STUDI�inserimento nelle attività industriali del settore�prosecuzione nel successivo biennio per tecnico delle industrie elettriche

TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE (5 anni) può svolgere un ruolo attivo eresponsabile nella realizzazione di progetti, collaudo e manutenzione dei processi produttivi,organizzazione di risorse e gestione di unità produttive nei campi dell’elettrotecnica edell’elettronica generale. Trova impiego come quadro intermedio nelle industrie del settore o cometecnico nel campo dei servizi. Può proseguire gli studi a livello universitario.

Il Tecnico delle industrie elettriche gestisce l'esercizio, il collaudo e la manutenzione dei processi edeisistemi produttivi; organizza e coordina le risorse umane, tecniche ed economiche per l'installazionediimpianti ed apparati utilizzatori. E' in grado di intervenire, anche a livello di progetti autonomi pergliimpianti civili e industriali di comune applicazione, relativamente agli aspetti tecnici, tecnologicidelcontrollo, mediante dispositivi elettronici industriali, della produzione, del trasporto, dell'accumuloedell'utilizzo dell'energia elettrica.

SBOCCHI PROFESSIONALE E PROSECUZIONE DEGLI STUDI�inserimento nelle attività industriali del settore, aziende produttrici di materiale elettrico,allestimenti elettrici ed cablaggio in immobili industriali; anche in riparazione e manutenzioneapparecchiature elettriche (elettrodomestici..)�carriera di concetto nella pubblica amministrazione�prosecuzione degli studi in tutte le facoltà universitari

insegnamento classe di concorso ( 27 /C )

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SETTORE ELETTRICO

Quadro orario

Elettrotecnicaore classeI°

ore classeII°

oreclasseIII°

oreclasseIV°

oreclasseV°

Italiano 5 s.o. 5+1 s.o. 3+1 s.o. 4 s.o. 4 s.o.Storia 2 o. 2+1 o. 2 o. 2 o. 2 o.Lingua stranierainglese 3 s.o. 3 s.o. 2 s.o. 3 s.o. 3 s.o.Diritto ed economia 2 o. 2 o.Matematica edinformatica 4s.o. 4 s.o. 3 s.o.a) Matematica 3 s.o. 3 s.o.Scienze della terra ebiologia 3 o. 3 o.Educazione fisica 2 p. 2 p. 2 p. 2 p. 2 p.Religione 1 o. 1 o. 1 o. 1 o. 1 o.

Fisica e Laboratorio 3(2) s.o. 3(2) s.o. 3 s.o.

Tecnica Professionale7 (5)s.o.p.

7+2 (5)s.o.p.

a) Elettrotecnica9(5)s.o.p.

b) ControlliAutomatici

5(3)s.o.p.

Elettrotecnica,Elettronica edApplicazioni

9(3)s.o.p.

9(3)s.o.p.

Sistemi, Automazionee organizzazione dellaproduzione

6(3)s.o.p.*

6(3)s.o.p.*

Esercitazioni pratiche 4 p. 4 p. 6 p.

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L’ OPERATORE ELETTRONICO (3 anni) possiede approfondite conoscenze di elettronicaindustriale e digitale; elabora e disegna con l ’uso del computer e del plotter schemi funzionali dicircuiti stampati, li realizza e li collauda con l’impiego delle più aggiornate tecnologie. Lavoracome specializzato nell’industria o nelle aziende artigiane. Completa gli studi con il biennio dispecializzazione per “Tecnico delle industrie elettroniche ”.

L'operatore elettronico interpreta schemi e apparati elettronici. Opera nel collaudo manuale eautomaticodei prodotti finiti. Opera nella manutenzione di piccoli e medi impianti nonché apparati elettronici.Conosce la realtà dell'azienda e della fondamentale importanza della produttività e dell'economicitàdellelavorazioni. Conosce e utilizza la strumentazione elettronica, da quella di base a quellaprogrammabile.Sa condurre delle misurazioni con l'ausilio di idonei strumenti e di sistemi automatizzati.

SBOCCHI PROFESSIONALE E PROSECUZIONE DEGLI STUDI�inserimento nelle attività industriali del settore�prosecuzione nel successivo biennio per tecnico delle industrie elettroniche

IlTECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRONICHE (5 anni) é in grado di progettare circuitielettronici dicomune applicazione nel campo dell'elettronica industriale e delle telecomunicazioni, sa sceglieredispositivi e apparecchiature in base a criteri tecnici ed economici; utilizza la documentazionetecnica relativa ai componenti e dispositivi elettronici; installa e collauda sistemi di controllo e ditelecomunicazione, intervenendo in fase di manutenzione di primo livello (trouble-shooting)

Il Tecnico elettronico è in grado di gestire l'esercizio, il collaudo e la manutenzione dei processisistemi produttivi, di organizzare e coordinare le risorse umane, tecniche ed economichel'installazione di impianti ed apparati utilizzatori. Sa intervenire, anche a livello di progettiautonomi,su dispositivi e sistemi elettronici di più comune applicazione, relativamente agli aspettitecnologici di microelettronica, segnali elettronici, reti di comunicazione e servizi telematici.

SBOCCHI PROFESSIONALE E PROSECUZIONE DEGLI STUDI�inserimento nelle attività industriali del settore, di produzione, collaudo e riparazione diapparecchiature antintrusione, videosorveglianza, antennistiche, satellitari e domotiche. Anche inattività di riparazione, manutenzione apparecchiature elettroniche (PC, Monitor, TV,Radiofoniche…). Inoltre in attività di realizzazione di schede elettroniche per usi civili edindustriali.�carriera di concetto nella pubblica amministrazione�prosecuzione degli studi in tutte le facoltà universitarie e corsi postdiploma.

insegnamento ( classe di concorso 26 /C )

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SETTORE ELETTRONICO

Quadro orario

Elettronicaoreclasse I°

oreclasse II°

oreclasseIII°

oreclasseIV°

oreclasseV°

Italiano 5 s.o. 5+1 s.o. 3+1 s.o. 4 s.o. 4 s.o.Storia 2 o. 2+1 o. 2 o. 2 o. 2 o.Lingua straniera inglese 3 s.o. 3 s.o. 2 s.o. 3 s.o. 3 s.o.Diritto ed economia 2 o. 2 o.Matematica edinformatica 4 s.o. 4 s.o. 3 s.o.a) Matematica 3 s.o. 3 s.o.Scienze della terra ebiologia 3 o. 3 o.educazione fisica 2 p. 2 p. 2 p. 2 p. 2 p.Religione 1 o. 1 o. 1 o. 1 o. 1 o.

Fisica e Laboratorio 3(2) s.o. 3(2) s.o. 3 s.o.

Tecnica Professionale7 (5)s.o.p.

7+2 (5)s.o.p.

a) Elettronica5(3)s.o.p.

b) ControllielettroniciProgrammabili

9(5)s.o.p.

Elettronica,Telecomunicazioni edapplicazioni

9(3)s.o.p.

9(3)s.o.p.

Sistemi, Automazione eorganizzazione dellaproduzione

6(3)s.o.p.*

6(3)s.o.p.*

Esercitazioni pratiche 4 p. 4 p. 6 p.

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L’ OPERATORE MECCANICO (3 anni) opera alle macchine utensili, anche a controllonumerico, con sistemi di automazione pneumatici, oleodinamici, elettropneumatici. Esegue disegnidei particolari con computer e plotter (CAD). Lavora come specializzato nell’industria o nelleaziende artigiane. Completa gli studi con il biennio di specializzazione per “Tecnico delle industriemeccaniche”.L'operatore meccanico sa leggere un disegno tecnico e ne trae le informazioni necessarie pereseguire lavorazioni su macchine tradizionali nonché semplici lavorazioni su C.N.C. Saapplicare le varie tecnologie e, in particolare, la lavorabilità dei differenti materiali, il correttouso degli utensili e degli attrezzi e degli strumenti di misura, il funzionamento delle macchineutensili e le diverse modalità di attrezzamento. Sa predisporre le macchine, gli attrezzi e gliutensili in relazione alle differenti esigenze della produzione. Conosce i principali sistemi dimontaggio meccanico. Conosce l’applicazione dei comandi automatici pneumatici, oleodinamicied idraulici e sa utilizzare i comandi elettromagnetici ed elettronici. Sa realizzare semplicimovimentazioni. Ha conoscenza di base nel campo delle macchine motrici ed operatrici qualielementi propedeutici per un eventuale approfondimento nello specifico settore.

SBOCCHI PROFESSIONALE E PROSECUZIONE DEGLI STUDI�inserimento nelle attività industriali del settore�prosecuzione nel successivo biennio per tecnico delle industrie meccaniche

Il TECNICO DELLE INDUSTRIE MECCANICHE (5 anni) ha competenze specifiche nelsettore delle macchine idrauliche, termiche e degli impianti tecnici di edifici civili e industriali.Deve essere in grado di coordinare interventi di predisposizione, avviamento, controllo emanutenzione sugli impianti e sulle macchine ed eseguire le necessarie operazioni tecniche diregolazione e controllo. Trova impiego come quadro intermedio nelle industrie del settore, cometecnico nel campo dei servizi. Può proseguire gli studi a livello universitario.Il Tecnico delle Industrie Meccaniche svolge un ruolo di organizzazione e coordinamentooperativo nel settore produttivo. E' in grado di gestire sistemi di automazione, attrezzare lerelative macchine, sovrintendere al lavoro diretto sulle macchine (CNC, DNC, CAD, CAM). Sacoordinare i controlli qualitativi e gestire la manutenzione. Tale processo formativo, atto adeterminare una mentalità di operatore di processo, contiene i pre-requisiti utili sia perulteriori approfondimenti, sia per il raccordo con la formazione in azienda.

SBOCCHI PROFESSIONALE E PROSECUZIONE DEGLI STUDI�inserimento nelle attività industriali del settore�carriera di concetto nella pubblica amministrazione

insegnamento ( classi di concorso 14 /C e 32 / C)

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SETTORE MECCANICOQuadro orario

ore classeII°

ore classeIII°

ore classeIV°

ore classeV°

Italiano 5s.o. 5+1 s.o. 3+1 s.o. 4 s.o. 4 s.o.Storia 2 o. 2+1 o. 2 o. 2 o. 2 o.Lingua straniera inglese 3 s.o. 3 s.o. 2 s.o. 3 s.o. 3 s.o.Diritto ed economia 2 o. 2 o.Matematica ed informatica 4 s.o. 4 s.o. 3 s.o.a) Matematica 3 s.o. 3 s.o.Scienze della terra ebiologia 3 o. 3 o.educazione fisica 2 p. 2 p. 2 p. 2 p. 2 p.

Religione 1 o. 1 o. 1 o. Meccanicaore classeI°

Fisica e Laboratorio 3(2) s.o. 3(2) 3Tecnica Professionale 7 (5) s.o.p. 7(5)Discipline tecnologiche: a)Tecnologia meccanica elaboratorio 4(4)Discipline tecnologiche:b)Disegno tecnico 3(4)Discipline tecnologiche: c)Elementi di meccanica 4Discipline tecnologiche:d)sistemi ed automazione 3(2)Tecnologia Meccanica elaboratorio 8(6) o.p.Tecnica della produzione elaboratorio 8(6) s.o.p.

Meccanica applicata alleMacchine 4 s.o.

Esercitazioni pratiche 4 4 6Elettrotecnica edElettronica 3 s.o. 3 s.o.Macchine a fluido 4 s.o.

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Profilo professionale

l’Operatore della moda:

interpreta e produce un figurino essenziale, graficamente chiaro,proporzionalmente corretto,immediatamente verificabile nel

laboratorio di modellistica, lo correla di note sartoriali esaurienti ed appropriate e locompleta eventualmente di campionature di tessuti e conterie??;

conosce ed applica la modellistica artigianale ed industriale di base; conosce ed applica la confezione artigianale di base, conosce ed utilizza, secondo la sequenza ordinata che egli stesso programma, i principali

strumenti ed impianti di laboratorio; conosce, sceglie ed indica il tessuto idoneo al modello progettato in laboratorio e ne valuta

le caratteristiche merceologiche di base.

BIENNIO POST-QUALIFICA PER IL CONSEGIUMENTO DI MATURITA’ DITECNICO DELL’ABBIGLIAMENTO E DELLA MODA

Il Tecnico dell’Abbigliamento e Moda è in grado di :

recepire gli input dall’area commerciale(indagini di mercato, report dei venditori, previsionirelative alle tendenze di moda) e li trasferisce all’area creativa, contribuendo all’ideazionedella collezione;

contribuire alla definizione delle tendenze della moda, interpretare gli schizzi dello stilista e trasferisce in disegni tecnici gli elementi strutturanti il

capo; sovrintendere alla realizzazione del prototipo ed alle prove di vestibilità; realizzare le schede tecniche e la distinta di base; usare strumenti informatici per sviluppare le regole del capo ed archiviare dati e disegni; collaborare con l’ufficio acquisti per l’individuazione dei materiali, conoscere ed applicare le normative relative alla qualità del prodotto ed alla corretta

etichettatura dela capo(composizione fibrosa, manutenzione, lavaggio, ecoprodotti); conoscere ed applicare la legislazione relativa all’uso ed alla titolarità dei marchi.

Le classi per la maturità di Tecnico dell’Abbigliamento e della Moda sono due :

una classe quarta, articolata con grafica per l’area d’ equivalenza; una classe quinta, articolata con sociale per l’area d’equivalenza.

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DURATA DEGLI STUDIDopo tre anni si consegue un diploma di qualifica di I° livello: Operatore della Moda

DIPLOMA DI ESAMI DI STATOTecnico dell'Abbigliamento e della Moda": T.A.M.

ORGANIZZAZIONE DEL CORSO DI STUDIOI percorsi di qualifica sono costituiti da un biennio comune e da un monoennio di specializzazione.L'accesso al terzo anno è senza esame

SBOCCHI PROFESSIONALI E PROSECUZIONE DEGLI STUDI

inserimento nelle attività industriali del settore prosecuzione studi universitari insegnamento ( classi di concorso 7 /C )

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SETTORE ABBIGLIAMENTO E MODA

QUALIFICA: OPERATORE DELLA MODA

Quadro orario

Abbigliamento e modaoreclasse I°

oreclasse II°

oreclasseIII°

oreclasseIV°

oreclasseV°

Italiano 5s.o. 5+1 s.o. 3+1 s.o. 4 s.o. 4 s.o.Storia 2o. 2+1 o. 2 o. 2 o. 2 o.Lingua stranierafrancese 3 s.o. 3 s.o. 2 s.o. 3 s.o. 3 s.o.Diritto ed economia 2 o. 2 o.Matematica edinformatica 4 s.o. 4 s.o. 3 s.o.a) Matematica 3 s.o. 3 s.o.Scienze della terra ebiologia 3 o. 3 o.Educazione fisica 2 p. 2 p. 2 p. 2 p. 2 p.Religione 1 o. 1 o. 1 o. 1 o. 1 o.

Disegno 4 p. 4 p. 4 p.Storia della Moda e delcostume 2 s.o. 2 s.o. 2 s.o.Laboratoriomodellistica 6 p. 6 p. 8 p.

Laboratorio confezioni 2 p. 2 p. 2 p.

Storia dell'arte 4 s.o. 4 s.o. 4 s.o.

Tecnologia tessile 3 o. 2 o.

Tecniche di settore 5p. 5p.

Disegno professionale 4p. 6p.

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Bisogni individuatiGli allievi provengono da famiglie che, pur sollecitate ad una partecipazione attiva e responsabile,continuano ad affidare quasi totalmente alla Scuola l’educazione e la formazione dei figli che, nellamaggior parte dei casi manifestano:a) insufficiente o approssimato orientamento e motivazione;b) carenze nella metodologia di studio;c) inadeguate conoscenze di base e competenze.

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3^ AREA DI SPECIALIZZAZIONE

Integrazione nel mercato del lavoro e promozione di nuovi e specifici ruoli professionali

In ottemperanza a quanto previsto da D.M. del 15 aprile 1994 sono stati attivati per l’Area di

specializzazione ( Collegio docenti Area di Progetto ) dei corsi per il conseguimento di un diploma

di II^ livello. L’ Area di specializzazione consta di 300 ore annue da svolgersi da parte di esperti

provenienti dal mondo della produzione, di cui 180 ore durante i periodi di lezione dell’anno

scolastico e 120 ore per interventi tramite stages e/o simulazioni aziendali.

Le 180 ore di lezioni frontali saranno gestite innestando competenze ed esperienze di esperti esterni

sull’insegnamento dei docenti di discipline professionalizzanti onde costruire occasioni di

professionalizzazione mirate all’acquisizione di attitudini, atteggiamenti e capacità operative riferite

allo svolgimento di uno specifico ruolo lavorativo.

Con le 120 ore da realizzare in stage aziendale gli allievi si inseriscono pienamente nel mondo del

lavoro e della produzione.

Il tutor aziendale, ove viene effettuato lo stage, è affiancato da quello interno appartenente

all’Istituto, in quanto il primo raramente possiede competenze metodologico- didattiche ed un

codice comunicativo adeguato alle necessità di progettazione e realizzazione di un curricolo

formativo, il secondo, invece, è fornito di una conoscenza approfondita dell’utenza, di competenze

specifiche sulla programmazione didattica, la valutazione, la motivazione, le dinamiche di gruppo,

il sostegno ed il recupero disciplinare. Il docente, dal canto suo, a contatto con contenuti, strumenti

e metodi di lavoro, propri del mondo della produzione, si avvantaggia di una ricaduta proficua in

termini di autoaggiornamento.

In conseguenza all’attuazione della Terza Area, oltre al Diploma di Stato specifico, l’Istittuto, col

superamento dell’esame conclusivo del corso, rilascia un Diploma di qualifica di 2° livello

riconosciuto dall’Unione europea.

I corsi attivati riguardanti i quattro indirizzi presenti in Istituto sono :

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1) per i Tecnici delle Industrie Meccaniche:

Operatore gestore dei reparti produttivi con utilizzo di macchine utensili a C.N.C.

2) per i tecnici delle Industrie Elettriche :

Operatore di impresa del settore elettrico in bassa e media tensione

3) per i Tecnici delle industrie elettroniche :

Operatore per l’automazione dei processi mediante sistemi basati sul P.C.

4) per i Tecnici dell’ Abbigliamento e Moda :

Operatore responsabile Prodotto Moda

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REGOLAMENTO AREA PROFESSIONALIZZANTE a.s. 2007-2008

A. FREQUENZAA.1 Per la terza area sussiste l’obbligo di frequenza.A.2 Qualora le assenze superino il 30% del monte ore complessivo, l’allievo non potrà sostenere gliesami regionali di qualifica di secondo livello (esami di terza area) e non potrà essere ammesso agliesami di Stato (MIUR, protocollo 6108 del 23.03.02 e 20503-20710 del 10.01.03).A.3 Ogni entrata in ritardo o uscita in anticipo dovranno essere autorizzate con le stesse modalità delcorso di studi curricolare.A.4 Le assenze dovranno essere giustificate dal tutor di classe e/o esperto, normalmente con le stessemodalità del corso di studi curricolare, e saranno registrate nell’apposito registro della terza area.A.5 L’orario, possibilmente distribuito settimanalmente al sabato mattina, o nei casi in cui ne ricorronole necessità anche di pomeriggio, sarà di sei ore consecutive con ore di 60 minuti e senza interruzioni,se non nei cambi fra un sub-modulo e un altro.

B. VALUTAZIONEB.1 La terza area fa parte integrante del percorso formativo postqualifica.I risultati conseguiti influiscono nella valutazione delle discipline di indirizzo, quindi nel punteggio dipresentazione agli esami di Stato. I contenuti di terza area sono di norma, anche oggetto della terzaprova scritta e del colloquio dell’esame di Stato.B.2 Ogni modulo è oggetto di verifica e valutazione, secondo le modalità adottate dal docente tenendo indebito conto la partecipazione all’azione didattica, l’impegno, la frequenza.B.3 La valutazione, espressa secondo i criteri adottati dal nostro Istituto (in punti centesimali), ècomprensiva anche della frequenza e del comportamento durante le lezioni.

C. STAGEC.1 L’esperienza di stage è considerata attività di formazione; quindi non può essere retribuita.C.2 Lo svolgimento avviene di solito nei periodi natalizi, pasquali e di fine anno. Sarà, comunque,possibile, qualora se ne ravvisi la necessità interrompere, per breve tempo le attività curricularimattiniere.C.3 Le famiglie degli allievi saranno debitamente informate dell’organizzazione e dello svolgimentodello stage.C.4 É obbligatorio assolvere scrupolosamente agli obblighi di tipo amministrativo e burocraticoC.5 É altresì necessario conservare con cura tutta la documentazione inerente allo stage (autorizzazioni,convenzioni, fogli presenze, schede di valutazione, ecc.).C.6 Nel caso di cambio di residenza o variazione di numero telefonico, è necessario dare comunicazionedelle variazioni in ufficio amministrazione.C.7 Per problemi specifici, il riferimento è il tutor nominato dall’Istituto.C.8 Data la ripercussione che lo stage ha presso le Aziende in vista del lavoro e della continuazionedella collaborazione con il nostro istituto, è indispensabile comportarsi correttamente.

D. SANZIONI DISCIPLINARID.1 Agli allievi frequentanti la terza area si chiede un comportamento responsabile e positivamentepartecipe, sia in presenza dei docenti esterni e sia durante lo stage.D.2 A fronte di comportamenti irresponsabili e irriverenti, dopo un opportuno richiamo, l’allievo saràallontanato dall’aula o dallo stage.D.3 In tal caso, all’allievo allontanato non verranno conteggiate le ore corrispondentiD.4 Questo sarà annotato sul registro delle presenze e sarà riferito al consiglio di classe.

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E. ESAME DI TERZA AREAE.1 È opportuno presentarsi all’esame con un argomento preparato, secondo modalità personali.L’argomento, se scritto o multimediale, dovrà essere contenuto in una presentazione breve, al massimodieci minuti circaE.2 Al termine dell’esame di terza area, la valutazione terrà conto delle valutazioni dei moduli del quartoe del quinto anno, dello stage, dell’argomento eventualmente preparato per l’esame, della prova scritta edel colloquio dell’esame.

F. RISERVAF.1 L’Istituzione scolastica, nella persona del suo legale rappresentante, DS, si riserva di non prendere inconsiderazione domande presentate da esperti esterni cha abbiano avuto incarichi pregressi e che nonabbiano, ad insindacabile giudizio del DS, pienamente soddisfatto gli aspetti educativi e didattici. Tuttigli esperti, comunque, avranno regolare contratto regolamentato firmato dalle parti.

G. CRITERI DI VALUTAZIONE ATTIVITÁ DI TERZA AREAVengono stabiliti i seguenti elementi di valutazione e relativi “pesi” per l’attribuzione del voto finale.

Elementi della valutazione Punti attribuibiliValutazione I Annualità 20Valutazione II Annualità 20Valutazione stage 15Valutazione argomento per l’esame 10Valutazione prova scritta di esameValutazione colloquio esame

35 somma di voto scritto e orale

Totale 100Comunque, affinché i criteri siano coerenti con le valutazioni curriculari, i giudizi saranno tradottiin decimi.

1. Tabella di corrispondenza giudizi

peso giudizio punti peso giudizio punti

10 A 8,75 - 10 20 A 17,25 - 20

B 7,25 - 8,5 B 14,25 - 17

C 5,75 - 7 C 11,25 - 14

D ≤5,5 D ≤5,5

15 A 13 - 15 35 A 30,00 - 35

B 10,75 - 12,75 B 24,74 – 29,75

C 8,5 - 10,5 C 19,50 – 24,50

D ≤8,25 D ≤19,25

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2. Tabella di conversione giudizi

giudizio punti

A 88 - 100

B 72 - 87

C 56 -71

D ≤55

H. CRITERI DI VALUTAZIONE CURRICULUM ESPERTIPer una valutazione , trasparente e comparativa dei relativi curriculum presentati, ci si atterrà alle

tabelle:H.1) TITOLO CULTURALI1 Laurea Specifica Punti max 42 Lauree non specifiche Punti max 23 Diploma Specificico Punti max 24 Qualifica Specifica Punti max 2

Totale =10

H.2) TITOLO PROFESSIONALI1 Esperienza Professionale nel campo

specificoPunti max 12

2 Esperienze progettuali non specifiche Punti max 43 Insegnamento nella terza area Punti max 14 Docenze in altri settori Punti max 3Totale =20Punteggio max totale, per ogni candidato è di punti 30/30.

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ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO

L’articolo 18 della legge n°. 196 del 24 giugno 1997 e successive modifiche ed integrazioni prevede

che si debba assicurare agli studenti i quali hanno compiuto il quindicesimo anno di età, la

possibilità di realizzare i corsi del secondo ciclo in Alternanza studio- lavoro in collaborazione con

le imprese, con le rispettive associazioni di rappresentanza e con le Camere di commercio, industria

, artigianato ed agricoltura in modo da dare loro , oltre alla conoscenza di base, l’acquisizione di

competenze spendibili nel mercato del lavoro. In ottemperanza a tale legge gli studenti, di età

compresa fra i 15 ed i 18 anni , possono svolgere un’alternanza di periodi di studio e lavoro, sotto

la responsabilità dell’istituzione scolastica, sulla base di convenzioni con imprese o con le suddette

Camere di commercio oppure con enti pubblici e privati disponibili ad accogliere gli studenti per

periodi di tirocinio che non costituiscono rapporto di lavoro. Una volta finito il tirocinio si dovrà

certificarne l’esito positivo o meno e valutare i crediti formativi acquisiti dallo studente.

Per ovviare alla carenza di finanziamenti riguardo la 3^ Area di specializzazione, si cercherà di

correlare le esperienze di Alternanza Scuola- lavoro agli stage nelle aziende del territorio qualora ne

ricorrano le condizioni.

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PROCEDURE PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALLIEVIDIVERSAMENTE ABILI

La sentenza della Corte Costituzionale n°215/87 e la successiva legge n° 104/92, sancisce il dirittoallo studio degli allievi diversamente abili in ogni contesto scolastico. Ciò comporta per la scuolamedia superiore il compito di dare una risposta concreta alla domanda di apprendimento di allieviche presentano una disabilità fisica o psichica, stimolando a trasformare la “differenza” in “risorsa”educativa da valorizzare.

Art.1Il soddisfacimento dei “bisogni educativi speciali”, che non appartengono solo all'alunno disabilema coinvolgono una buona percentuale di alunni con significative difficoltà di apprendimento e direlazione, richiede che i criteri di qualità dell’integrazione scolastica si realizzino attraverso unprocesso "orizzontale", reticolare e diffuso, che metta in sinergia le risorse dei tanti attori coinvoltinel processo educativo.Il GIO è un gruppo di lavoro interistituzionale composto da:- Dirigente scolastico- docenti curriculari- docenti specializzati- equipe socio-psico-pedagogica (ASL)- famiglieche lavorano sinergicamente per l'alunno disabile, ciascuna a seconda della propria sfera di azione edi competenza, con il compito di realizzare il processo di integrazione dell'alunno dentro e fuoridalla scuola.

Art. 2Finalità prioritarie:- finalizzare tutta l’attività educativa, didattica e formativa ad un “progetto di vita” che tenga contodel ruolo attivo che l’individuo dovrà svolgere all’interno della società;- coinvolgere le famiglie verso progetti formativi adeguati alle potenzialità dei propri figli;- offrire ad ogni allievo esperienze educative e formative che consentano maggiore consapevolezzadelle proprie capacità, stimolo all’impegno e sviluppo dell’autostima.

Art.3Attività di raccordo con le famiglie degli alunni neo iscritti, gli esperti dell’ASL, i docenti dellascuola media inferiore di provenienza, allo scopo di raccogliere informazioni diagnostiche eprognostiche, metodologiche e didattiche.

Art.4Costituzione di classi prime con caratteristiche che garantiscano l’ integrazione scolastica degliallievi disabili secondo la normativa prevista. (D.M. 141/99)

Art.5Nella fase di accoglienza, in raccordo con il Progetto Accoglienza dell’Istituto, il C. di C. effettuaun “monitoraggio” con l’utilizzo di griglie di osservazione sistematica relative alle competenzecognitive e relazionali degli allievi.Tale strumento consente di confrontare i dati della situazione iniziale con quelli raccolti durantel’intervento stesso e progettare una programmazione educativo-didattica adeguata.

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Art.6Le informazioni raccolte nel corso della valutazione diagnostica vengono riportate nella Scheda diinserimento dell'allievo, presentata in sede di Consiglio di classe.

Art. 7Con la collaborazione degli specialisti dell'ASL e della famiglia, i docenti formulano il PDF(Profilo dinamico funzionale) che fornisce il quadro globale dell'evoluzione e del percorso che glioperatori compiranno nell'interesse dell'allievo e sul quale si innesta la progettazione educativa.Le verifiche collegiali del PDF sono quadrimestrali e l'aggiornamento avviene alla conclusione diogni ciclo scolastico.

Art .8

Viene redatto il PEI ( Piano educativo individualizzato) in cui vengono descritti gli interventipredisposti per l'educazione, l'istruzione e l'integrazione scolastica dell'allievo disabile.Il PEI viene verificato nel corso del tempo ed aggiornato o modificato sulla base dei risultatiraggiunti o dei cambiamenti presentati dall'alunno.

Nell’ambito degli interventi educativo-didattici dell’Istituto rientra la scelta, condivisa con lafamiglia, della tipologia di percorso didattico che consente la realizzazione del successo formativodi ogni allievo:Percorso Didattico Semplificato- Prevede un livello di apprendimento conforme agli obiettivi didattici previsti dai Programmi ocomunque ad essi globalmente corrispondenti ( Parere n° 348 del 10 aprile 1991 del Consiglio diStato)- richiede una diversificazione della metodologia didattica per l'accesso alle conoscenze ecompetenze fondamentali delle discipline- prevede tempi più lunghi per lo svolgimento delle verifiche che devono essere equipollenti osimili a quelli della classe- la valutazione rappresenta la verifica di un percorso che va considerato in tutti i suoi aspetticognitivi e relazionali;- permette l’accesso al Diploma finale e in calce alla pagella non appare nessun riferimentonormativo.Percorso Didattico Differenziato- la scelta di tale percorso necessita del consenso formale dei genitori- l'allievo segue una programmazione coerente con il suo "progetto di vita", con particolareattenzione alle abilità sociali e alle competenze di base finalizzate ad un futuro inserimentolavorativo- prevede obiettivi diversi e contenuti diversi oppure, obiettivi uguali e contenuti diversi funzionaliai bisogni educativi e formativi dell'allievo con la possibilità di esonero da alcune discipline- può richiedere interventi individualizzati esterni alla classe con l’utilizzo di sussidi e materialispecifici.- a valutazione è relativa alle attività svolte e certifica le conoscenze e le competenze acquisite- in calce alla pagella appare la seguente dicitura: “ai sensi dell' O.M. 90/2001 art. 15.4”- permette il conseguimento della Certificazione dei crediti formativi acquisiti.

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PROGETTI SPECIALI

Nell’ambito del percorso didattico differenziato si collocano i progetti integrati effettuati incollaborazione con i centri di formazione professionale e le cooperative sociali presenti sul territorioche prevedono la possibilità di costruire percorsi personali funzionali ai bisogni specifici di ogniragazzo all’interno della struttura scolastica:

- prevedono interventi personalizzati sia nei contenuti che nelle metodologie didattiche- l’eliminazione di alcune discipline curricolari e la flessibilità oraria- la partecipazione a laboratori mirati all’acquisizione di abilità sociali o alla simulazione di attivitàspecifiche legate al curricolo- in calce alla pagella appare la seguente dicitura: “ai sensi dell' O.M. 90/2001 art. 15.4”- la valutazione funzionale al progetto svolto con la Certificazione dei crediti formativi acquisiti.

Art. 10Verifica del PDF e del PEI con tutti gli operatori coinvolti.In sede di scrutinio viene redatta una breve relazione in cui vengono indicati gli obiettivi a brevetermine raggiunti e non raggiunti predisposti nel PEI.

Art.11In sede di scrutinio viene redatta una Relazione in cui vengono indicati gli obiettivi a breve e mediotermine raggiunti e non raggiunti, predisposti nel PEI. E le prospettive didattiche e formative perl’anno scolastico successivo.

Art. 12Per gli allievi che hanno seguito una programmazione educativa con obiettivi diversificati rispettoai Programmi ministeriali viene utilizzata la modulistica relativa alla “Certificazione dei creditiformativi”. (C.M.n.125/20 luglio 2001)In essa vengono certificate le conoscenze, le competenze e le capacità acquisite dall’allievo inriferimento al suo Percorso formativo.

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PROGETTI P.O.F. ( da realizzare nell’A/S 2007/2008 )

ORIENTARE PER MIGLIORARE

Tale progetto ha come finalità quella di coordinare azioni di continuità e di orientamento con

le varie scuole medie, facilitare i rapporti con le imprese del territorio per favorire

l’orientamento in uscita degli alunni e combattere la dispersione scolastica.

Esso si articola nelle seguenti attività :

1. lezioni di Campus, consistente in una giornata da trascorrere fra gli stand delle varie facoltà

dell’Università di Cosenza per far conoscere agli alunni il mondo universitario e l’offerta

formativa dell’ Ateneo;

2. Orienta-media , rivolta verso gli studenti delle scuole medie per far loro conoscere le

discipline, i programmi e gli sbocchi lavorativi dei corsi di qualifica e di post-qualifica

dell’Ipsia. Esso prevede anche la presenza di uno stand della scuola all’interno dei locali

messi a disposizione dalla Provincia ai vari Istituti;

3. School-day , attività che prevede la partecipazione degli alunni dell’ Ipsia ad una gara di

cultura generale fra le diverse scuole di Vibo, in modo da potenziare le loro capacità e

competenze, facendole conoscere all’esterno per una migliore visibilità dell’Istituto;

4. Open school , attività che consiste nella visita dell’Ipsia da parte dei genitori e degli studenti

delle medie in determinate giornate, preposte a tale accoglienza per agevolare le scelte

future dei ragazzi ed aumentare così le iscrizioni;

5. Sfilata di moda che consiste in una manifestazione in cui le studentesse del femminile si

cimentano nella realizzazione ed esposizione di modelli di vestiti realizzati da loro stesse.

Essa si prefigge come scopo quello di far conoscere ai ragazzi delle medie, invitati a tale

manifestazione,le abilità delle alunne dell’Istituto anche in campo professionale (

orientamento in entrata ) e fornire informazioni alle alunne dell’Ipsia sugli sbocchi

lavorativi, grazie alla partecipazione alla sfilata di alcune Accademie di Moda calabresi con

i loro modelli ( orientamento in uscita ).

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REDAZIONE SITO WEB DI ISTITUTO

Il progetto ha per scopo quello di far conoscere all’esterno le attività dell’Istituto, anche con il

contributo degli alunni, consentendo agli stessi di poter apprendere come raccogliere e valutare

elementi da pubblicare sul sito e far produrre oggetti di tipo multimediale . ( durata : gennaio-

maggio )

LA VIA PER LA PROFESSIONALITA’ FUTURA

Il progetto che rientra nell’Alternanza Scuola – lavoro, investe le classi 3^- 4^ e 5^ di tutti

gli indirizzi e prevede esperienze lavorative in aziende del settore di riferimento.

INDIRIZZO MECCANICO

CONOSCERE L’IDRAULICA E LA TERMIDRAULICA

Il progetto ha lo scopo di approfondire gli argomenti riguardanti la progettazione e la

realizzazione di impianti idro-sanitari e termoidraulici . ( durata : dicembre-maggio )

INDIRIZZO ELETTRICO

KIT DIDATTICO PER LO STUDIO DELL’ENERGIA SOLARE

Il progetto ha la finalità di far conoscere agli allievi della terza le nuove forme di produzione

dell’energia elettrica da fonti rinnovabili per abituarli al rispetto dell’ambiente. ( periodo :

gennaio )

INDIRIZZO ELETTRONICO

FARE LA TV

Con tale progetto si vuol far raggiungere agli allievi di 4^ e 5^ le competenze per installare e far

funzionare sistemi di trasmissione e ricezione televisivi a bassa frequenza.

( durata : gennaio-maggio )

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AGGIORNAMENTO DOCENTI INDIRIZZO ELETTRONICO

Il Progetto si propone di invogliare i docenti all’uso di nuove tecnologie didattiche, in modo da

poter trasmettere agli alunni competenze e capacità professionali in settori innovativi.

( durata : dicembre- maggio )

INDIRIZZO ABBIGLIAMENTO E MODA

PROGETTO CRAVATTE

Questo progetto si prefigge di dare alle allieve le competenze necessarie per esser in grado di

realizzare cravatte. ( durata : gennaio – agosto )

NOI ED IL CIBO

Il progetto vuole promuovere, attraverso opera di sensibilizzazione ed informazione degli

allievi, la loro salute psico-fisica per educarli alle buone abitudini alimentari.

( durata : novembre-maggio )

PROGETTI AREA “ H “( ricadenti sulla 440 )

INSIEME PER COMUNICARE

Progetto educativo-riabilitativo per alunne con difficoltà di linguaggio al fine di ottimizzarne la

socializzazione con il gruppo classe ed i docenti per una loro piena integrazione.

(durata novembre- maggio)

CREARE PER COMUNICARE

Il progetto tende a recuperare, valorizzare e potenziare le competenze relative alle abilità sociali

delle alunne, sviluppandone le capacità relazionali. ( durata : novembre- maggio )

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PROGETTI PROGRAMMATI

VISITE GUIDATE SETTORI : MECCANICO- ELETTRICO- ELETTRONICO ED

ABBIGLIAMENTO E MODA

CORSO SALDATURA E SICUREZZA IN LABORATORIO

LET’S START

EDUCAZIONE AMBIENTALE

VISITA GIUDATA CONSIGLIO REGIONALE

IL MUSEO IPSIA

PROGETTI P.O.N.

PIANO INTEGRATO DI INTERVENTO

A seguito della circolare ministeriale Prot. n. AOODGAI 872 avente per oggetto Programmazione dei Fondi

Strutturali 2007/2013 - Avviso per la presentazione delle proposte relative alle Azioni previste dai Programmi

Operativi Nazionali: “Competenze per lo Sviluppo” finanziato con il FSE e “Ambienti per l’Apprendimento”

finanziato con il FESR - Annualità 2007 e 2008 – la Commissione dell’Istituto Professionale IPSIA, preposta alla

stesura dei Progetti PON, ha proceduto alla predisposizione del Piano di Interventi, realizzato tenendo conto dei

fattori di criticità e di forza emersi dall’analisi della scheda di autodiagnosi e dal questionario INVALSI ed in

coerenza con le indicazioni metodologiche dettate a livello ministeriale, indicazioni condivise dalle componenti

all’uopo coinvolte, che mirano allo sviluppo di una didattica basata sugli apprendimenti da parte dei discenti

delle “competenze chiave” ma al contempo promuovendo azioni in grado di valorizzare le eccellenze.

Di seguito si elencano le Azioni individuate, oggetto di progettazione per l’annualità 2007/2008 del PON FSE

“COMPETENZE PER LO SVILUPPO” e FESR “AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO”.

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FSE “COMPETENZE PER LO SVILUPPO” (TOTALE RICHIESTA €64.766,40):

Azione Tipologia dellaproposta Titolo Durata

(in ore)C.1 - Interventi perlo sviluppo dellecompetenze chiave(Competenza di basein scienza etecnologia)

Percorso formativo APPLICARE PERIMPARARE 30

C.1 - Interventi perlo sviluppo dellecompetenze chiave(Competenza di basein matematica)

Percorso formativo

MATEMATICAMENTE 50

C.4 - Interventiindividualizzati perpromuoverel’eccellenza (garedisciplinari, borse distudio, attivitàlaboratoriali)

Preparazione ancheindividualizzata agare disciplinari

PER MIGLIORARE LEMIE COMPETENZE 30

C.5 - Tirocini estage (in Italia e neipaesi U.E.),simulazioniaziendali, alternanzascuola-lavoro

Stage in Italia DALLA SCUOLA ALMONDO DEL LAVORO 120

D.1 - Interventiformativi rivolti aidocenti e alpersonale dellascuola, sulle nuovetecnologie dellacomunicazione

Percorso formativosucompetenze digitalidi base

IMPARARE PERINSEGNARE 30

PON FESR “AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO” (TOTALE RICHIESTA €20.000,00):

Titolo del progetto Tipologie delle configurazioniPOSTAZIONE MOBILECENTRO DI DOCUMENTAZIONETECNOLOGIE PER L’IPSIASOFTWARE

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REGOLAMENTO DISCIPLINARE

NORME COMPORTAMENTO ALUNNI

ART. 11. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti di tutto ilpersonale e dei compagni, lo stesso rispetto, anche formale, consono ad una convivenza civiledemocratica. Pertanto essi devono avere un linguaggio ed un abbigliamento adeguati all’ambientescolastico.2. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e adassolvere assiduamente agli impegni di studio. La presenza a scuola è obbligatoria anche per tutte leattività organizzate e programmate in tempo utile dal consiglio di classe.3. Gli alunni devono portare quotidianamente il libretto scolastico che è il mezzo di comunicazionecostante tra scuola e famiglia. I genitori sono invitati a controllare i compiti e le lezioni assegnate, leeventuali annotazioni degli insegnanti, le comunicazioni della scuola .4. Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l'occorrente per i compiti e le lezioni. Non èconsigliabile portare somme di denaro e oggetti di valore. La scuola, in ogni caso, non risponde dibeni, preziosi, oggetti personali, telefonini etc. lasciati incustoditi o portati o dimenticati anche senelle classi o in palestra.5. Durante gli spostamenti all’interno dell’Istituto gli alunni devono tenere un comportamentocorretto ed educato. Pertanto la regola fondamentale si riassume così: “gli spostamenti degli alunnidalla propria aula ai laboratori o ad altro locale e viceversa, dovranno avvenire in gruppo, insieme aldocente senza recare disturbo”.Per quanto riguarda, in particolare, gli spostamenti per l’attività di educazione fisica, bisognaattenersi alle seguenti indicazioni:

* Gli alunni si recano in palestra o lasciano la palestra in gruppo, in ordine ed in silenzio,accompagnati dal proprio docente.* Il rappresentante di classe consegnerà al docente il registro e lo porterà in classe al termine dellalezione;* Gli alunni che svolgono la lezione di educazione fisica all’ultima ora porteranno lo zaino inpalestra e SOLO AL SUONO DELLA CAMPANA lasceranno la scuola.* Durante le ore di lezione in laboratorio o in palestra nessuno è autorizzato ad entrare nelle classi,che saranno chiuse dal collaboratore scolastico del piano a cui ci si rivolge per ogni esigenza.6. All’inizio delle lezioni, al cambio delle ore e al rientro dall’intervallo, non sono tollerati ritardi.Al cambio d’ora non è consentito agli alunni lasciare l’aula, se non accompagnati dal docente incaso di utilizzo dei laboratori. Il servizio di vigilanza è affidato ai docenti e ai non docenti.7. Nel periodo intercorrente tra il termine delle lezioni e l’inizio delle attività pomeridiane, glialunni non possono sostare nelle aule e nei corridoi: per consumare il pranzo al sacco possonoutilizzare gli spazi esterni e possono anche abbandonare l’Istituto (in tal caso la scuola è esoneratada qualsiasi responsabilità civile, penale, amministrativa). Non possono entrare nelle aule se nonall’inizio dell’attività con il docente che coordina l’iniziativa in atto.8.L’uscita dall’aula durante le lezioni va consentita, in via eccezionale, ad un solo studente pervolta.9. L’accesso all’ ufficio del Dirigente scolastico è consentito all’inizio della prima ora di lezione edurante l’intervallo senza appuntamento.10.L’accesso agli uffici di segreteria può avvenire durante gli orari previsti.11. É vietato l’uso del cellulare da parte di docenti,alunni e personale ATA durante le ore di lezione(circ. n.362 prot. n.30885 del 25.8.1998).

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12. Gli alunni possono recarsi in biblioteca, in palestra, nei laboratori solo con l'autorizzazione esotto il controllo di un insegnante che se ne assuma la responsabilità.

13. I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme diigiene e pulizia.14. Non sono tollerati gli episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli alunni sia all'internodella scuola che fuori. Tutti devono poter frequentare la scuola con serenità senza dover subire leprepotenze di altri.15. Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori scolasticiche assicurano, con i docenti, il buon funzionamento della scuola ed in alcuni momenti possonoessere incaricati della sorveglianza di una classe o di un gruppo di alunni;16. Ogni studente è responsabile dell'integrità degli arredi e del materiale didattico che la scuola gliaffida. Di eventuali ammanchi o danneggiamenti sono chiamati a rispondere coloro che li hannoprovocati e, qualora non sia possibile risalire ai diretti responsabili, il risarcimento sarà effettuato insolido da tutti quelli che hanno utilizzato l’attrezzatura danneggiata. Inoltre vige, a carico delgenitore, il principio del risarcimento del danno per azioni di danneggiamento del patrimonioscolastico imputabili al figlio, anche se maggiorenne.17. Il docente Coordinatore di classe, all’inizio dell’anno scolastico, effettuerà con gli studenti unaricognizione della situazione di banchi e suppellettili e ne annoterà l’esito su una scheda apposita:ogni danneggiamento successivo sarà addebitato al responsabile o all’intera classe. I danni neicorridoi e nei servizi saranno addebitati, in caso di mancata individuazione del responsabile, a tuttele classi del piano o all’intera scolaresca.18.É fatto divieto agli alunni invitare estranei ed intrattenersi con loro nella scuola. Inoltre èseveramente vietato fumare, nessun luogo escluso. I trasgressori sono soggetti a sanzioniamministrative previste dalla legge, ma anche a sanzioni disciplinari.19. Agli studenti non è permesso né bere, né mangiare nelle aule durante le ore di lezione e sonotenuti, comunque, a lasciare, alla fine delle lezioni, le aule in ordine: il personale non effettuerà lapulizia nelle aule in cui cartacce ed altro si trovino sotto i banchi, anziché negli appositi cestini esegnalerà anche la presenza di scritte al Coordinatore di classe ed ai Collaboratori del Dirigente.20. L’u solo so dei distributori automatici, erogatori di bevande e merende varie, possono essereutilizzati solo durante l’intervallo.21. Gli studenti che non si avvalgono dell’insegnamento della religione Cattolica, durante il suosvolgimento, si recheranno in biblioteca od in un’altra aula loro assegnata. Chi opta, invece, perl’uscita dalla scuola dovrà lasciare l’edificio, in qualsiasi caso, soltanto durante l’ora di Religione.22.La partecipazione alle attività di educazione fisica è obbligatoria. Gli alunni che, per motivi disalute, non fossero in grado di partecipare attivamente alle lezioni pratiche, dovranno presentare alDirigente Scolastico la domanda di esonero, secondo la normativa vigente. Il Dirigente Scolasticovaluterà attentamente i motivi addotti ed eventualmente disporrà un accertamento.L’alunno è comunque tenuto a partecipare alle attività didattiche teoriche e sulla base di esse verràconseguentemente valutato. Per la pratica dell’attività sportiva integrativa, per la partecipazione aiGiochi della Gioventù e per l’iscrizione ai corsi di nuoto, dovrà essere presentato il certificato distato di buona salute.Gli alunni dovranno tutti presentarsi alle lezioni di educazione fisica, anche se esonerati, conadeguate attrezzature. L’attività potrà avere inizio solo alla presenza del docente.23. Gli studenti che si giovano del servizio di biblioteca sono tenuti a trattare con cura i libriconcessi in consultazione o prestito e si impegnano al rispetto del regolamento ed alla lororestituzione puntuale entro i termini previsti dal regolamento stesso.24. L’Istituto non è responsabile di beni, di denaro o di preziosi lasciati incustoditi oppuredimenticati nei suoi locali.

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Art. 2 INGRESSO A SCUOLA

1. La puntualità è posta come norma nell’espletamento dell’attività pedagogica e scolastica e devepertanto essere rispettata da tutte le componenti della scuola. L’ingresso in Istituto è consentito alsuono della campana (ore 8.00).. Gli insegnanti dell’ultima ora si assicureranno che tutti gli alunnisiano usciti. Durante l’intervallo gli alunni sono affidati alla vigilanza dei docenti, secondo ilcalendario stabilito.2. Gli alunni, che utilizzano mezzi propri, possono depositare ordinatamente moto, oppure auto,perquelli maggiorenni, nel cortile riservato al personale della scuola, antistante l’ingresso.

Art. 3 RITARDI ED USCITE ANTICIPATE

1. I ritardi verranno annotati sul registro di classe e dovranno essere giustificati, se superano ilnumero di tre, dai genitori il giorno successivo tramite il libretto, che essendo un documentoscolastico individuale come tale va tenuto con cura da ogni studente che lo riceverà all’iniziodell’A/S e porterà tutti i giorni a scuola per esibirlo al docente o a chi ne faccia richiesta. Tramitetale libretto la scuola potrà trasmettere notizie alla famiglia la quale si impegnerà di controllarloperiodicamente.3. I permessi d’uscita, prima dell’ultima ora, i ritardi all’entrata e le assenze per impegni già previsti(es: visite mediche) devono essere chiesti con almeno un giorno di anticipo al Dirigente Scolastico,secondo l’orario di ricevimento e saranno annotati sul registro di classe. Verranno controllate daidocenti le cosiddette “assenze strategiche” e vanno segnalate sollecitamente al Coordinatore cheriferirà alla Presidenza. Il Dirigente Scolastico tramite lettera segnalerà alle famiglie casi di assenzenumerose o di dubbia giustificazione.4. Eventuali permessi d’uscita anticipata, avente causa diversa da quelle di cui al precedente punto,saranno concessi agli alunni minorenni se usciranno accompagnati da uno dei genitori o ( in casieccezionali) previa richiesta telefonica della famiglia.5. I docenti dell’ora in cui l’alunno/a fosse ammesso/a alle lezioni in ritardo ( non oltre la 2^ ora dilezione ) o uscisse anticipatamente avranno cura di annotarlo sul Registro di classe.6. Quando le richieste di uscite anticipate o di ingressi ritardati sono numerose, il CdC informeràper iscritto la famiglia. Durante l’anno scolastico sono concessi otto permessi di uscita fuori orario.Oltre tale numero gli studenti non saranno ammessi in classe se non previo colloquio con lafamiglia a meno che non si tratti di particolari esigenze ( ad es. prestazioni mediche, purchèdebitamente certificate ). Naturalmente il superamento di detto limite potrà avere rilevanza altermine dell’A/S in sede di attribuzione del voto di condotta e/o del credito scolastico.7. I permessi provvisori di entrata in ritardo, compilati per gli studenti eccezionalmente privi dellibretto, dovranno essere annotati entro il giorno seguente sul libretto con la firma del genitore.8. Si precisa che nessuno studente può uscire dall’edificio scolastico durante le ore di lezione ol’intervallo.

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Art. 4 ASSENZE E GIUSTIFICAZIONI

1. Il Dirigente Scolastico o un suo delegato autorizza le entrate in ritardo e giustifica le assenzedopo cinque giorni consecutivi (se è compreso viene conteggiato il giorno festivo).2. Il docente della prima ora giustifica le altre assenze ed effettua un serio controllo della firma deigenitori (per i minorenni) anche per rispetto degli alunni che fanno sempre il loro dovere (la firmadei genitori o di chi fa le veci è riportata all’inizio del libretto delle giustificazioni).3. Gli alunni maggiorenni hanno diritto alla autogiustificazione delle assenze, previa autorizzazioneiniziale dei genitori; infatti la scuola riconosce al maggiorenne il diritto di firma al posto delgenitore ma non rinuncia alla comunicazione diretta alla famiglia, laddove ne ravvisi l’opportunità;però per le attività (es. gite….) che implicano oneri di spesa occorre la controfirma dei genitori; iminori devono presentare la giustificazione firmata da uno dei genitori o da chi ne fa le veci.4. In caso di astensione collettiva dalle lezioni, i cosiddetti “scioperi”, sono da considerarsi assenzearbitrarie non giustificabili. Lo studente sarà riammesso in classe solo se il genitore, o chi ne fa leveci, mediante annotazione firmata sul libretto personale dell’alunno/a, avrà dichiarato di esserne aconoscenza.5.. Non si accettano giustificazioni corrette con il bianchetto e giustificazioni cumulative per i giorninon consecutivi (i sigg.ri docenti sono invitati a inviare in presidenza tutti quegli alunni che sipresentano senza giustificazioni). Tali assenze vanno annotate e sottoscritte dal genitore, se l’alunnoe minorenne, sul libretto che dovrà essere esibito al docente della 1^ ora di lezione il qualeprovvederà alla giustificazione, annotandone gli estremi sul registro di classe. La giustificazionedelle assenze per malattia,di durata superiore a cinque giorni, deve essere accompagnata da unregolare certificato medico.6. I Coordinatori avranno particolare cura nel controllare le assenze numerose e “tattiche” e, nelcaso, contatteranno le famiglie, anche per il tramite della Segreteria.7. In caso di malessere o di infortunio, lo studente farà telefonare alla famiglia dalla Segreteria: ciòal fine di predisporre tempestivamente il soccorso o per concordare con i genitori le modalitàdell’eventuale uscita anticipata. A tale scopo i numeri telefonici da contattare sono i seguenti :0963- 962235 ( pronto soccorso Ospedale Vibo Valentia )Ove il caso lo richieda, la Scuola allerterà il n. 118 e , contestualmente, provvederà ad avvertire lafamiglia.In caso di infortunio la Scuola è tenuta a trasmettere denuncia all’Assicurazione stipulatadall’Istituto e , a seconda della circostanze, all’INAIL, pertanto la famiglia è tenuta a consegnarein Segreteria il certificato rilasciato dal Pronto Soccorso entro e non oltre le ore 11.00 delgiorno successivo all’infortunio o alla dichiarazione che non si è fatto ricorso a cure mediche.

Art. 5 SOSPENSIONE DALLE LEZIONI1. In caso di necessità ( assenze dei docenti ), previo avviso tramite il Libretto personale il giornoprecedente, potranno essere previsti l’ingresso posticipato o l’uscita anticipata degli alunni.2. In occasione delle assemblee studentesche di Istituto ( i cui orari sono comunicati tramite avvisoagli alunni ), le lezioni sono sospese e la sorveglianza è garantita solo ove ha luogo l’assemblea.3. In occasione di assemblee del personale docente ( i cui orari sono comunicati tramite avviso aglialunni ), saranno sospese le lezioni nelle classi i cui docenti partecipano all’assemblea.4. In occasione di scioperi del personale docente, potrà essere disposta, con avviso dettato aglistudenti, variazione dell’orario, con l’entrata posticipata o l’uscita anticipata delle classi i cuidocenti partecipano allo sciopero. Per le classi, le cui famiglie non hanno potuto essere avvertite,sarà disposta la sola vigilanza.

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Art. 6 INTERVALLO1. Durante l’intervallo gli alunni dovranno restare in aula; è severamente vietato sostare nei corridoie sporgersi dalle finestre.

Art. 7 DIRITTO DI TRASPARENZA NELLA DIDATTICAL'alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.Il coordinatore del CdC si farà carico di illustrare alla classe il P.O.F. e recepirà osservazioni esuggerimenti che verranno posti all'analisi e alla discussione del consiglio di classe.I docenti esplicitano le metodologie didattiche che intendono seguire, le modalità di verifica e icriteri di valutazione.La valutazione sarà sempre tempestiva e adeguatamente motivata, nell'intento di attivare neglialunni processi di autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e didebolezza e quindi migliorare il proprio rendimento. Pertanto gli insegnanti devono restituire aglialunni le verifiche e le relazioni corrette in breve tempo e comunque non oltre i 20 giornidall’effettuazione della prova stessa. Solo per gli alunni che si siano mostrati ripetutamente nonpuntuali nella consegna degli elaborati firmati, il docente provvederà a darne visione ai genitori insede di colloquio individuale. Per ulteriori chiarificazioni sul significato della valutazione e delcontratto formativo si rimanda al P.O.F.

Art. 8 ASSEMBLEE STUDENTESCHE DI ISTITUTO1. Gli alunni hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola, secondo le modalitàpreviste dagli articoli 12, 13 e 14 del T.U. del 16/4/94 n° 297.2. Le assemblee studentesche costituiscono occasione di partecipazione democratica perl'approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale ecivile degli alunni.3. Le assemblee studentesche possono essere di classe o di Istituto.4. I rappresentanti degli alunni nei consigli di classe possono esprimere pareri o formulare propostedirettamente al consiglio di istituto come pure il Comitato studentesco .5. E' consentito lo svolgimento sia di una assemblea di istituto al mese, nel limite delle ore dilezione di una giornata, ed una di classe al mese, nel limite di due ore. Nel mese di maggio non siconcedono Assemblee di classe se non per motivi di particolare rilevanza. L'assemblea di classe nonpuò essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana durante l'anno scolastico. Altra assembleamensile può svolgersi fuori dell'orario delle lezioni, subordinatamente alla disponibilità dei locali.Alle assemblee di istituto svolte durante l'orario delle lezioni, ed in numero non superiore a quattro,può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici,indicati dagli alunni unitamente agli argomenti da inserire nell'ordine del giorno.A richiesta degli alunni, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimentodi attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo.6. Non possono aver luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni. All'assemblea di classe o diistituto possono assistere, oltre al Dirigente Scolastico od a un suo delegato, i docenti che lodesiderino.7. L'assemblea di istituto è convocata su richiesta della maggioranza del comitato studentesco diIstituto o su richiesta del 10% degli alunni.8. La data di convocazione e l'ordine del giorno dell'assemblea devono essere preventivamentepresentati al Dirigente Scolastico.9. Il comitato studentesco, ove costituito, ovvero il presidente eletto dall'assemblea, garantiscel'esercizio democratico dei diritti dei partecipanti.10. Il Dirigente Scolastico ha potere di intervenire nel caso di constata impossibilità di ordinatosvolgimento dell'assemblea.11. Non è consentita alcuna attività didattica durante lo svolgimento dell'assemblea studentesca diistituto.

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12. Altre assemblee degli studenti :* in orario extracurricolare gruppi di almeno 20 alunni possono riunirsi per attività di informazionee di approfondimento intorno ai temi dell’educazione alla salute e prevenzione delle tossicodipendenze ( Circ. n. 312/79), secondo un programma concordato tra docenti e allievi ,che puòprevedere l’apporto di Personale dell’ASL.

* in orario extracurriculare per l’esercizio del diritto di associazione all’interno della scuola e perl’utilizzo dei locali per finalità di sicuro valore educativo e culturale ai sensi dell’art.2, comma10del DPR 419/98 (Statuto degli Studenti) e della Direttiva 133/96.

L’autorizzazione sarà concessa compatibilmente con le altre esigenze della scuola, previapresentazione di richiesta scritta e controfirmata da persone fisiche in rappresentanza di gruppi,indicante il motivo della richiesta ed eventuale partecipazione di persone estranee all’Istituto,inoltrata con almeno 5 giorni di preavviso salvo casi di evidente urgenza.

GENITORIArt. 9 Indicazioni1. I genitori sono i responsabili più diretti dell'educazione e dell'istruzione dei propri figli e pertantohanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito.2. Rientra nei compiti educativi dei genitori l’impegno a:

* trasmettere ai ragazzi che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro e laloro formazione culturale;* stabilire rapporti corretti con gli Insegnanti, collaborando a costruire un clima di reciproca fiduciae di fattivo sostegno;* controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul libretto personale;* partecipare con regolarità alle riunioni previste;* favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola;* osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate;* sostenere gli Insegnanti controllando l'esecuzione dei compiti a casa;* educare ad un comportamento corretto.3. Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali per appuntamento, tutte le volte che lasituazione lo richieda o quando venga fatta esplicita richiesta in tal senso dalla famiglia. Sonoprogrammati annualmente anche incontri pomeridiani tra le famiglie e i docenti, comunicati tramitecircolari del D. In particolare saranno comunicate alle famiglie le valutazione quadrimestrali,accompagnate dalla eventuale segnalazione degli interventi di sostegno e di recupero che l’alunnodeve sostenere e l’esito di tali interventi.4. In caso di sciopero del personale, la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e concongruo anticipo. Non sempre sarà possibile garantire il normale svolgimento delle lezioni. E'possibile, quindi, che gli alunni presenti in scuola siano suddivisi in gruppi e affidati per la vigilanzaai docenti e/o ai collaboratori scolastici non scioperanti. In situazioni di emergenza verrannocomunque impartite opportune disposizioni, compresa quella del ritorno in famiglia.5. Allo scopo di mantenere vivo e proficuo l'affiatamento tra le famiglie e la scuola i genitori sonoinvitati ad utilizzare al massimo le occasioni offerte partecipando alle assemblee di classe ed aicolloqui individuali con i docenti nelle occasioni di ricevimento.Art. 10 Diritto di Assemblea

1. I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della scuola secondo lemodalità previste dagli articoli 12 e 15 del Testo Unico del 16 aprile 1994, n.297.2. Le assemblee si svolgono fuori dall'orario delle lezioni.3. L'Assemblea dei genitori può essere di classe, di sezione, dell'Istituzione Scolastico.

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IL REGOLAMENTO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA

“L’operare senza regole è il più faticoso e difficile mestiere di questo mondo”(A. Manzoni)

PREMESSALe numerose innovazioni seguite all’applicazione dell’art. 21 della legge 59/97, hanno sradicato lascuola dalle certezze che derivavano da una concezione centralistica ed altamente burocratica, infavore di una visione che privilegia l’autodeterminazione delle singole Istituzioni Scolastiche.È oggi di vitale importanza che la scuola si riconosca e si determini come sistema in grado dianalizzarsi e contestualizzarsi quale organizzazione razionale ed efficiente, avendo come impegnocostante la ricerca della qualità, ossia del modo migliore per rispondere ai bisogni formativi,educativi, dei singoli attori in essa operanti e del territorio in cui si situa. E’ quindi inevitabile lastesura di un Piano dell’Offerta Formativa che tenga conto di tutto ciò.Nella predisposizione del P.O.F. si manifesta anche l’autonomia progettuale, didattica,organizzativa, di ricerca e sviluppo che è propria dell’istituzione scolastica. Il P.O.F.,infatti, oltre adessere un momento qualificante della suddetta autonomia, è indice anche di un’autonomiafunzionale alla piena valorizzazione e realizzazione della persona umana, con le sue relazioni, cosìcome richiamato tanto dalla normativa sull’autonomia quanto dalla successiva legge n. 53/’03.“ Il principio educativo della scuola è dato dalla centralità del soggetto che apprende, con la suaindividualità e con la rete di relazioni che lo legano alla famiglia ed ai diversi ambiti sociali,regionali ed etnici. E’ la persona che apprende, la persona nella sua identità, con i suoi ritmi e le suepeculiarità, ciò a cui la scuola deve sempre guardare per farsi capace di portarla il più vicinopossibile alla piena acquisizione delle competenze in uscita dal primo ciclo, di base, come dasecondo ciclo”.

A) Finalità ed indirizzi generaliIl nostro Istituto si propone di formare un cittadino in grado di orientarsi nella realtà sociale,professionalmente preparato e capace di usare il proprio sapere, in ambiti diversi, in modo flessibilee motivato.Attraverso un’offerta formativa qualificata ed integrata con il contesto territoriale ed i fabbisognilocali, l’Istituto si propone di perseguire le seguenti finalità:

educazione ad una cultura orientativa e progettuale; educazione ad i valori della cittadinanza e della società; educazione alle competenze a ed alle abilità professionali.

La prima finalità generale prevede la seguente articolazione: valorizzazione delle potenzialità e delle attitudini personali; sviluppo delle capacità di comprendere,operare, prendere decisioni efficaci, sviluppo delle risorse creative individuali; acquisizioni di conoscenze culturali, generali, specifiche e settoriali attraverso un efficace

metodo di studio.

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La seconda finalità generale prevede la seguente articolazione: conoscenza di sé, degli altri, della tradizione storica , dei principi costituzionali e del contesto

sociale e culturale di appartenenza; sviluppo delle capacità relazionali; sviluppo dell’intelligenza emotiva; sviluppo della capacità di cogliere il valore della altre culture e di rapportarsi ad esse.

La terza finalità prevede la seguente articolazione: conoscenza degli indirizzi, dei relativi profili professionali e dell’articolazione dei corsi; acquisizione degli elementi capitalizzabili nei curricula proposti nei diversi indirizzi; conoscenza delle opportunità occupazionali relative all’indirizzo; individuazione di sviluppi ulteriori di arricchimento professionale.

B) Scelte didattiche specifiche e di adattamentoL’Istituto IPSIA “G. Prestia” di Vibo Valentia considera tali finalità l’asse portante del proprioSistema Qualità e si propone di conseguirle attraverso strategie mirate come:

Attività curriculari ( linee generali Collegio, linee specifiche dell’area di equivalenza e diquella di indirizzo, programmazione didattica del Consiglio di classe e selte programmatichedel singolo docente);

Attività di sperimentazione : nuovo indirizzo Tecnico-medico; Attività integrative (recupero/potenziamento ); Attività di progetto (collaborazione con Enti esterni, partecipazione a concorsi ed a

manifestazioni nazionali, regionali e locali); Attività didattica ordinaria ( definizione con gli studenti del patto formativo, acquisizione di

funzioni metacognitive ); Attività di Orientamento e di Accoglienza: Uso della didattica orientativa; Attività specifica diretta alle classi terze medie (promozione del servizio), alle classi prime

(lavori mirati alla conoscenza dell’Istituto, delle sue finalità e dei diversi profili professionali,riorientamento (nel quadro dell’obbligo scolastico), alle classi terza (stage, incontri con espertidi settore ), alle classi quarte e quinte ( progetto surrogatorio con la Regione, post-diploma,immissione nel mondo del lavoro, prosecuzione degli studi )

Area di progetto attività di ricerca, apprendimento con metodo induttivo, definizione dicompiti e ruolo;

Attività extracurriculari: educazione sessuale, educazione stradale,prevenzionetossicodipendenze, incontri con esperti,uscite didattiche sul territorio, viaggi d’istruzione,

Attività di gruppo: assegnazione di compiti, presentazione del lavoro svolto, discussioniguidate su problematiche attuali, lettura e commento del quotidiano(adesione al progetto “ilQuotidiano in classe”) Gazzetta del Sud, Corriere della Sera ed Il sole 24 ore;

Partecipazioni ad organismi collegiali e studenteschi: modalità di convocazione, gestione everbalizzazione di tutte le istanze;

Servizi agli studenti; tutor, consulenza psicologica, Progetto Orientamento in Entrata ed inUscita;

Attività didattica ordinaria di indirizzo: uso di materiale specifico di settore, uso di internetper l’individuazione di siti legati all’ambito professionale,

Rapporti con Enti esterni:regione, Enti locali, servizi sociali, aziende, agenzie pubblicitarieecc.;

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Realizzazione di lavori su committenza o su progetto autonomo: sfilata di moda, manifesti,locandine, depliant, pieghevoli,loghi, pezzi meccanici, elettrici, elettronici proponibili adaziende locali o su loro richiesta;

Uso di strumenti informatici e tecnologici: conoscenza dei sistemi operativi e dei programmiinformatici specifici dei diversi indirizzi;

Uso della biblioteca e dei laboratori: informatico, di modellistica e di confezioni, meccanico,termico, elettrico, elettronico, elettropneumatico, PLC, Domotica, misure elettricheMecatronica,Fisica e Scienze.

L’Istituzione scolastica dispone di una pluralità di organi diretti ad assicurare il raggiungimentodegli obiettivi stabiliti appunto nel Piano dell’Offerta Formativa (POF).Una prima tipologia di organi sono quelli legali costituiti ai sensi delle disposizioni di cui al D. L.vo16 aprile 1994, n. 297 (Testo Unico Istruzione).Una seconda tipologia di organi sono quelli statutari, cioè legati all’applicazione delle normesull’autonomia scolastica costituiti ai sensi dell’art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59.

A. Gli Organi Collegiali, costituiti ai sensi delle disposizioni di cui al D. L.vo 16 aprile 1994, n. 297che ne stabilisce anche le attribuzioni e le modalità di funzionamento, sono:

* Il Consiglio d’Istituto* La Giunta Esecutiva* Il Collegio dei Docenti* I Collaboratori del Dirigente Scolastico* Il Comitato per la valutazione del servizio dei docenti* I Consigli di Classe* L’Organo di garanzia (si rimanda all’art. 5 del DPR n. 249 del 24.06.98 dello Statuto dellestudentesse e degli studenti e all’appendice E del presente regolamento).

B. Gli Organi Statutari, cioè conseguenti all’autonomia scolastica, sono strutture organizzative chel’Istituto deve attivare per facilitare il presidio dei processi di servizio e per fluidificare i processidecisionali.Essi sono:* Il Team di Direzione* Le Funzioni Strumentali all’Offerta Formativa* I Coordinatori di classe* I Coordinatori di dipartimento

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CAP. I – ORGANI COLLEGIALI

CONSIGLIO DI ISTITUTO

Art. 1 Convocazione del Consiglio d’IstitutoL'iniziativa della convocazione del Consiglio dell’Istituzione Scolastica è esercitata dal Presidentedell'Organo Collegiale stesso o da un terzo dei suoi componenti, nonché dalla Giunta Esecutiva.L'atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto con almeno cinque giorni di anticiporispetto alla data prevista per la seduta e con anticipo di almeno 24 ore nel caso di riunionid’urgenza. In tale ultimo caso la convocazione potrà essere fatta col mezzo più rapido.La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare, il giorno, l'ora, il luogo della riunione edeve essere affissa all'albo.Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni.

Art. 2 Validità seduteLa seduta si apre all'ora indicata nell'avviso di convocazione e diventa valida a tutti gli effetti con lapresenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica.Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti dalla carica e nonancora sostituiti.Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al momento dellavotazione. In caso di mancata maggioranza la seduta verrà aggiornata ad un giorno successivo nonfestivo.

Art. 3 Discussione ordine del giornoE' compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all'OdG nella successione in cuicompaiono nell'avviso di convocazione.Gli argomenti indicati nell’OdG sono tassativi.Per discutere argomenti non previsti dall’ordine del giorno della convocazione è necessaria unadelibera del Consiglio adottata, seduta stante, da almeno un terzo dei componenti. In tal caso, sipotrà deliberare immediatamente, a maggioranza assoluta dei componenti.

Art. 4 Diritto di interventoTutti i membri dell’Organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di intervenire,secondo l'ordine di iscrizione e per il tempo strettamente necessario, sugli argomenti in discussione.

Art. 5 Dichiarazione di votoDopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le dichiarazioni divoto, con le quali i votanti possono, brevemente, esporre i motivi per i quali voteranno a favore ocontro il deliberando o i motivi per i quali si asterranno dal voto. La dichiarazione di voto deveessere riportata nel verbale della seduta.Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse nessuno può più avere la parola,neppure per proporre mozioni d'ordine.

Art. 6 VotazioniLe votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appello nominale ad altavoce, quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti.La votazione è segreta quando riguarda determinate o determinabili persone.Le sole votazioni concernenti persone si prendono a scrutinio segreto mediante il sistema delleschede segrete.La votazione non può validamente avere luogo, se i consiglieri non si trovano in numero legale.I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero necessario a renderelegale l’adunanza, ma non nel numero dei votanti.

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Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi salvo chedisposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità, ma solo per le votazioni palesi,prevale il voto del Presidente.La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri membri e nonpuò nemmeno essere ripetuta, a meno che non si riscontri che il numero dei voti espressi è diversoda quello dei votanti.Nel caso di approvazione di un provvedimento per parti con votazioni separate si procederà infinead una votazione conclusiva sul provvedimento stesso nella sua globalità.I rappresentanti degli studenti, che non abbiano raggiunto la maggiore età, eletti in Consiglio, nonhanno voto deliberativo sulle materie di cui al I° e II° comma lettera b art. 6 del DPR 416 del31.05.1974 e della legge 14.01.1975 n. 1.I rappresentanti degli studenti hanno però diritto di partecipare alla discussione sulle materie di cuial precedente comma, e di esprimere il loro parere.

Art. 7 Processo verbaleNella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell'adunanza (data, ora e luogo dellariunione, chi presiede, chi svolge la funzione di segretario, l'avvenuta verifica del numero legale deipresenti, i nomi con relativa qualifica dei presenti e degli assenti, questi ultimi se giustificati o no,l'OdG).Per ogni punto all'OdG si indicano molto sinteticamente le considerazioni emerse durante ildibattito, quindi si dà conto dell'esito della votazione (numero dei presenti, numero dei votanti,numero dei voti favorevoli, contrari, astenuti e nulli).Nel verbale sono annotate anche le eventuali dichiarazioni di voto e il tipo di votazione seguito.Un membro dell’Organo Collegiale può chiedere che a verbale risulti la volontà espressa da ognisingolo membro sulla materia oggetto della deliberazione.I membri dell' Organo Collegiale hanno facoltà di produrre il testo di una loro dichiarazione datrascrivere a cura del segretario sul verbale.I verbali delle sedute degli Organi Collegiali redatti secondo il modello ML 10 - 4 unico per tutti gliOrgani Collegiali, riportato nel Manuale della Qualità, sono raccolti su appositi registri a paginenumerate, timbrate e firmate dal Dirigente Scolastico per vidimazione. I verbali sono numeratiprogressivamente nell'ambito dello stesso anno scolastico.I verbali delle sedute degli Organi Collegiali possono:* essere redatti direttamente sul registro;* se prodotti con programmi informatici, essere incollati sulle pagine del registro e quindi timbrati evidimati dal Dirigente Scolastico in ogni pagina oppure rilegati per formare un registro le cui paginedovranno essere timbrate e vidimate sempre dal Dirigente Scolastico.Copia del processo verbale viene inviata ad ogni singolo membro dell’Organo Collegiale con laconvocazione della seduta successiva e viene letto ed approvato all'inizio della seduta stessa.

Art. 8 Surroga di membri cessatiPer la sostituzione dei membri elettivi venuti a cessare per qualsiasi causa si procede secondo ildisposto dell'art. 22 del D.P.R. 416/74.

Art. 9 ProgrammazioneIl Consiglio di Istituto programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze,allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse.

Art. 10 Cessazione dell’incarico dei membri del Consiglio dell’Istituzione ScolasticaI membri eletti che abbiano perso, per qualsiasi causa i requisiti di eleggibilità, sono sostituiti anorma dell’art. 22 del D.P.R. 416/74.

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I membri del Consiglio dovranno segnalare preventivamente l’assenza, personalmente o per iscritto,fatta eccezione per i docenti in congedo per i quali la comunicazione sarà data dal DirigenteScolastico e qualora omettono di partecipare a tre sedute consecutive, comprese quelle diaggiornamento senza giustificato motivo, sono considerati decaduti e sono sostituiti secondo lemodalità previste dal già citato art. 22 del DPR 416/74. Spetta all’Organo Collegiale vagliare legiustificazioni addotte dagli interessati.

Art. 11 DimissioniI componenti eletti dell’Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le dimissionisono date per iscritto. E' ammessa la forma orale solo quando le dimissioni vengono date dinanziall’Organo Collegiale il quale, pur prendendo atto delle dimissioni, tuttavia può invitare ildimissionario a recedere dal suo proposito.

Art. 12 ELEZIONI CONSIGLIO DI ISTITUTO1. La prima convocazione del C.I., immediatamente successiva alla nomina dei relativi membririsultati eletti, è disposta dal Dirigente Scolastico.2. Nella prima seduta, il C.I. è presieduto dal Dirigente Scolastico che elegge, tra i rappresentantidei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L'elezione ha luogo a scrutiniosegreto. Sono candidati tutti i genitori membri del C.I. e viene eletto quel genitore che abbiaottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del C.I.stesso.3. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto amaggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti la metà più uno dei componenti incarica. In caso di parità si ripete la votazione finché non si determini una maggioranza relativa(D.M. 26 luglio 1983).4. Il C.I. elegge anche un vice presidente, da votarsi fra i genitori componenti il Consiglio stessocon le identiche modalità previste per l'elezione del Presidente. In caso di impedimento o di assenzadel Presidente ne assume le funzioni il vice presidente o, in mancanza anche di questi, il consiglierepiù anziano di età.5. Il C.I. è convocato dal Presidente con le modalità stabilite dal precedente art. 1.6. Il Presidente del C.I. è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio stesso e la formulazionedell'ordine del giorno su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva.7. A conclusione di ogni seduta del C.I., singoli consiglieri possono indicare argomenti da inserirenell'ordine del giorno della riunione successiva.8. Il C.I. può invitare esperti con funzione consultiva a partecipare ai propri lavori; può inoltrecostituire commissioni.9Il C.I., al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di specialicommissioni di lavoro e/o di studio.10. Delle commissioni nominate dal C.I. possono far parte i membri del Consiglio stesso, altrirappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola.11. Le commissioni possono avere potere deliberante nei limiti stabiliti dal C.I.; svolgono la propriaattività secondo le direttive e le modalità stabilite dall'Organo stesso. Ad esso sono tenute a riferire,per il tramite del loro coordinatore, in merito al lavoro svolto ed alle conclusioni cui sonopervenute, nel termine di tempo fissato preventivamente. Delle sedute di commissione viene redattosintetico processo verbale.12. Le sedute del C.I., ad eccezione di quelle nelle quali si discutono argomenti riguardanti singolepersone, sono pubbliche. Possono assistere, compatibilmente con l'idoneità del locale ove sisvolgono, gli elettori delle componenti rappresentate e tutti gli altri previsti per legge.13. Ove il comportamento del pubblico, che comunque non ha diritto di parola, non sia corretto ilPresidente ha il potere di disporre la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma nonpubblica.

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14. La pubblicità degli atti del C.I. avviene mediante affissione in apposito albo dell'istituto, dellacopia integrale, sottoscritta dal segretario del Consiglio, del testo delle deliberazioni adottate dalConsiglio stesso.

15. I verbali e tutti gli atti preparatori delle sedute sono depositati nell'ufficio di segreteriadell'istituto e sono consultabili da chiunque ne abbia titolo su richiesta, indirizzata al DirigenteScolastico.16. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone.

Art. 13 GIUNTA ESECUTIVA1. Il C.I. nella prima seduta, dopo l'elezione del Presidente, che assume immediatamente le suefunzioni, elegge nel suo seno una Giunta esecutiva composta da un docente, un componente degliATA, un genitore e uno studente, secondo modalità stabilite dal Consiglio stesso e con voto segreto.2. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanzadell'istituto, ed il DSGA, che svolge anche la funzione di segretario della Giunta stessa.3. La Giunta esecutiva prepara i lavori del C.I., predisponendo tutto il materiale necessario ad unacorretta informazione dei consiglieri almeno due giorni prima della seduta del Consiglio.

Art. 14 COLLEGIO DEI DOCENTI1. Il CD si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delleRiunioni che sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria, secondo calendariooppure in seduta straordinaria ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità oquando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta.2. Il CD, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine dispeciali commissioni di lavoro e/o di studio.3. Delle commissioni nominate dal CD possono far parte i membri del Collegio stesso, altrirappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola.Le commissioni eleggono un coordinatore e possono avanzare proposte relativamente all'oggettoper il quale sono state nominate.4. Dichiarazione di voto e votazioni seguono le modalità stabilite dai precedenti articoli 5 e 6.5. Il CD ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico, cura la programmazioneeducativa ed adegua i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali, nel rispettodella libertà d’insegnamento garantita a ciascun insegnante.6. Esso promuove iniziative di sperimentazione e di aggiornamento dei docenti.7. Elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio d’Istituto ed i docenti del Comitato di valutazione delServizio del personale insegnante.8. esamina i casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni.

OBIETTIVIIl Collegio docenti attribuisce importanza prioritaria al raggiungimento di una correttasocializzazione(all’interno dei vari gruppi classe ed all’interno della scuola )in quanto sintesi deivalori etici e civili irrinunciabili in se stessi ed al tempo medesimo indispensabili per un proficuoinserimento degli allievi nella realtà sociale contemporanea. A questo scopo ritiene prioritari iseguenti obiettivi educativi:1. rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente( rispetto ecura del materiale proprio, altrui e dellascuola, cura e pulizia degli ambienti scolastici, rispetto degli orari);2. accettazione degli altri ( imparare a vedere nell’altro non una minaccia ma un’opportunità,accogliere la diversità degli altri e la propria )3. accettazione delle regole della vita comunitaria( mantenere un comportamento corretto, rispettosoed educato con chiunque, compagni, docenti e non docenti, sia all’interno della scuola che fuori)Ì

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4. sviluppo di un atteggiamento costruttivo nei confronti dell’attività scolastica ( eseguire il propriolavoro con continuità e precisione, non assumendo atteggiamenti che disturbino il lavoro degliinsegnanti e/o dei compagni; intervenire in modo coerente ed equilibrato, rispettando il proprioturno, collaborare attivamente con insegnanti e compagni)5. autonomia personale( essere in grado di risolvere problemi individuali, pianificare con ordine iproblemi scolastici)

6. sviluppo delle capacità di scelta ( essere in grado di distinguere le priorità, saper valutareatteggiamenti e scelte, saper assumere un proprio ruolo, accettare le conseguenze delle propriescelte, assumersi le responsabilità)7. sviluppo auto-orientamento( saper valutare le proprie risorse di fronte a situazioni precise ed illivello delle proprie prestazioni, sviluppare progressivamente la propria personalità in rapporto allescelte effettuate)

Art. 15 COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICOCompiti e responsabilità* Collabora con il D. S. per garantire l’unitarietà di indirizzo formativo - culturale dell’Istituto,(comprese le attività legate agli IDEI);* Sostituisce il D. quando è fuori sede;* Partecipa alle riunioni del Consiglio di Direzione* Collabora negli incontri periodici tra D, DSGA ed ATA;* Accoglie i Docenti di nuova nomina e ne favorisce l’inserimento;* Collabora con i Consigli di Classe anche nella fase degli scrutini;* Gestisce l’informazione relativa alle nuove iscrizioni e la formazione delle classi;* In ore stabilite e rese pubbliche, vidima ritardi e uscite anticipate, valutandone gli aspetti connessicon i bisogni formativi.* Vigila affinché sia osservato il “Regolamento d’Istituto” da parte del personale, degli alunni,relazionandone al D. ed affinché siano osservate le disposizioni emanate dal Capo d’Istituto concircolari interne.* Autorizza le assemblee di classe, su delega del D.S.

Competenze decisionali particolari* Sostituisce il D. per più di 15 giorni;* Coordina Aree e Progetti.

Altre funzioni assunte dall’incaricato:* Intesse rapporti con le Famiglie, soprattutto in ordine ai bisogni formativi;* Cura il sistema di comunicazione interna presso le varie Componenti di Istituto ed il calendariodelle attività;* Si rapporta con i Coordinatori di Classe intorno ai disagi ed alle istanze formative;* Collabora alla stesura dell’organico d’Istituto, sia di diritto che di fatto ed i conseguenti rapporticon il C.S.A. e le RSU d Istituto;* Si informa sullo stato di svolgimento dei Progetti e degli incontri per disciplina, contando sullacollaborazione dei relativi Docenti responsabili;* Formula proposte al Dirigente per migliorare e rafforzare la qualità della vita d’Istituto;* Collabora alla stesura della pubblicazione del P.O.F.

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Art. 16 COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI1. Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal Dirigente Scolastico: in periodi programmati, ai sensi del precedente art. 10, per la valutazione del servizio richiestada singoli interessati a norma dell'art. 448 del D.L.vo n. 297/94, per un periodo non superioreall'ultimo triennio; alla conclusione dell'anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova degliinsegnanti, ai sensi degli artt. 438, 439 e 440 del D.L.vo n. 297/94; ogni qualvolta se ne presenti la necessità.

Art. 17 CONSIGLI DI CLASSE1. Le attribuzioni del Consiglio di classe sono stabilite dall’art. 3 del D.P.R. 416 del 31.5.1974. IlConsiglio di Classe è una équipe pedagogica e un luogo di confronto e di progettazione fra idocenti.

* analizza i bisogni degli allievi* elabora il proprio piano di lavoro

in particolare

* definisce gli obiettivi trasversalio comportamentalio cognitivi

* competenzeo le strategie per il loro conseguimentoo gli strumenti di osservazione, di verifica e di valutazione

* stabilisce gli interventi di sostegno

2. Il Consiglio di Classe è presieduto dal D o da un docente, suo delegato, membro del Consiglio edè convocato, a seconda delle materie sulle quali deve deliberare, con la presenza di tutte lecomponenti ovvero con la sola presenza dei docenti.3. Il Consiglio di Classe si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Pianoannuale delle Riunioni.Esso è convocato dal Dirigente Scolastico anche su richiesta scritta e motivata o da duerappresentanti, eletti tra gli alunni e i genitori, o da almeno un terzo della componente docenti odalla maggioranza dei componenti il Consiglio stesso (dal computo è escluso il DirigenteScolastico).4. La convocazione, effettuata per iscritto e contenente l’ordine del giorno, deve essere comunicataai singoli membri almeno 5 giorni prima della seduta. E’ prevista la convocazione d’urgenza conavviso telefonico, fatta dal Dirigente Scolastico, in casi di particolare gravità o di caratteredisciplinare.5. Possono partecipare alle sedute del Consiglio di Classe, tranne nei casi in cui si riunisce comeConsiglio di Disciplina, oltre ai docenti, tutti gli alunni della classe ed i loro genitori. Hanno dirittodi parola solo i rappresentanti legalmente eletti.6. Di ogni seduta è redatto processo verbale dal Segretario nominato dal Dirigente Scolastico.

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7. Le riunioni dei Consigli di Classe, in linea di massima, nel corso dell’anno, avvengono secondola seguente scansione:ottobre: per concordare la Programmazione, con la partecipazione dei genitorinovembre: : verifica programmazione;gennaio: consigli delle V^ classi per la costituzione delle Commissioni degli Esami di Statofebbraio : scrutini I° quadrimestre, con la sola componente docente;marzo : verifica dell’andamento didattico e disciplinare e dell’esito I.D.E.I.maggio. adozione dei libri di testo- Ammissione esami di qualifica e definizione prove scrittegiugno: scrutini finali, con la sola componente docente;

Inoltre il Consiglio di classe è sovrano nella valutazione degli alunni negli scrutini finali e diammissione agli esami di qualifica e di Stato e deve fissare criteri comuni da seguire nellosvolgimento degli scrutini al fine di evitare situazioni di non omogeneità e squilibrio all’internodell’Istituto.

Il CD., pur assicurando, nel corso dell’A/S, sostegno agli studenti in difficoltà, non può, in sede divalutazione finale, tener conto di tali difficoltà, dovendo guardare al raggiungimento degli obiettivididattici minimi prefissati.Nel formulare le valutazioni finali i docenti devono tener conto anche dei risultati conseguiti daglistudenti nei corsi integrativi di recupero.La promozione alla classe successiva avviene con voto non inferiore a 6/10 in ciascuna materia; nelcaso che gli alunni presentino una o più insufficienze “non gravi, i Consigli di classe nonterminali(1°, 2°, 4° ), se ritengono che gli studenti possano raggiungere gli obiettivi prefissati,mediante gli interventi di recupero, assegnano loro al massimo tre corsi di recupero da frequentarsiall’inizio dell’A/S successivo.Ribadendo l’autonomia dei Consigli di classe, che facendo riferimento all’art. 12 comma cinquedell’O.M. n° 80 del 9/ 3/ 95 possono deliberare la non promozione anche in presenza di una solainsufficienza grave.Gli insegnanti devono usare sia nelle verifiche scritte ed orali che agli scrutini voti interi.Gli studenti ammessi agli esami di qualifica possono essere successivamente respinti nel caso in cuile prove d’esame siano completamente negative.

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CORSI DI RECUPERODEBITI SCOLASTICI PERGRESSI

Nell’ambito degli I.D.E.I. vengono organizzati i corsi di recupero necessari. I Consigli di classedeliberano, nelle riunioni post-accoglienza, nella riunione per la composizione dei pagellini diinterperiodo, oppure in quella relativa allo scrutinio del 1° quadrimestre, i nomi degli studenti chenecessitano di attività di sostegno per il recupero del profitto. Si studiano quindi le modalitàorganizzative e si svolgono quei corsi ritenuti indispensabili, diretti agli allievi di una sola classe oper classi parallele.Gli studenti sono tenuti alla frequenza a meno che le famiglie intendano non avvalersene; in questo casodovranno comunicarlo formalmente e per iscritto alla scuola. Sia che ci si avvalga o no dei corsi, gliallievi hanno l’obbligo di sottoporsi alle verifiche organizzate dal Consiglio di classe che deveindividuarne le carenze, gli obiettivi di recupero e certificarne il superamento del quale verrannoavvisate le famiglie.Per quest’anno scolastico si è deciso, a causa della poca partecipazione degli alunni ai corsi direcupero, attuati ad inizio anno, per sanare il debito formativo nelle varie discipline, di effettuaredelle verifiche scritte e/o orali entro il 20 dicembre per stabilire il superamento del suddetto debito.

DEBITO FORMATIVO

All’inizio dell’A/S si devono predisporre prove di verifica scritte per controllare se il debitoformativo è stato colmato. Le carenze che comportano la segnalazione di debito formativo devonoriguardare contenuti ed abilità indispensabili per affrontare gli argomenti dell’anno successivo.Appare, pertanto, necessaria che la programmazione comprenda una parte di contenuti irrinunciabiliper tutti ( programma di minima ) e parti aggiuntive ma non fondamentali per la promozione.Particolare attenzione va tenuta per quelle materie che hanno termine prima della fine delquinquennio (es. Scienze della terra, Biologia, Diritto ed Economia, Fisica e Laboratorio) perché, seda un lato un debito formativo in queste avrebbe una debole incidenza nel proseguimento deglistudi, dall’altro con la normativa vigente precluderebbe all’ammissione agli esami di qualifica e/o diStato. Infatti il debito formativo non sanato in un biennio costituisce rischio di bocciatura o di nonammissione agli esami di qualifica perché, oltre questo termine, le lacune potrebbero essereirrecuperabili.In caso di bocciatura o di segnalazione di debito formativo occorre documentare che siano statesvolte attività di recupero nelle materie insufficienti. Va evidenziata, pertanto, sul registropersonale, qualunque attività di recupero effettuata.Inoltre per chi, nonostante i corsi di recupero attuati durante l’A/S, anche allo scrutinio finale avesseinsufficienze in alcune discipline, il Consiglio di classe valuterà la possibilità di un ultimo appello enell’albo dell’Istituto verrà riportata l’indicazione “ sospensione del giudizio”.In relazione all’ O.M. n° 92 del 5 / 11 / 07 , relativo all’attivazione di corsi di recupero estivi, sistanno valutando varie proposte organizzative che verranno presentate agli Organi competenti per leratifiche definitive.Le verifiche finali dovranno tener conto dei risultati conseguiti anche nelle altre fasi del percorso direcupero. Dopo di ciò il Consiglio di classe decide l’integrazione dello scrutinio finale sulla base diuna valutazione complessiva dello studente che si risolverà in “ammissione “ o “ non ammissione“alla classe successiva. Le attività di recupero prevedono interventi di durata non inferiore alle 15 oreper ciascuna disciplina. In aggiunta si potrà utilizzare anche la quota del 20% del monte oreriservato all’autonomia scolastica.

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TRASFERIMENTI DI ALUNNI NEL SISTEMA SCOLASTICO(PASSERELLE )

Convenzione in ottemperanza alla legge sull’obbligo scolastico

TRASFERIMENTI DI ALUNNI IN CORSO DI ANNOSi osservano le modalità qui di seguito indicate:1) Entro la fine di ottobre le scuole convenzionate faranno pervenire ai vari docenti referenti ofunzioni strumentali, la seguente documentazione :

- gli obiettivi minimi programmati nelle varie discipline;- le competenze attese nelle medesime;- un programma per ogni materia svolto nell’anno precedente.2) Entro la fine di novembre le scuole daranno informazioni agli studenti circa le possibilità offertedalla nuova legge sull’obbligo scolastico e formativo.3) Entro il 15 dicembre verranno comunicati i nominativi degli studenti interessati ad un cambiod’indirizzo.4) Entro il 15 gennaio sarà organizzato un colloquio, nella scuola di entrata, dell’alunno e deigenitori con l’insegnante referente o funzione strumentale. Lo studente si recherà al colloquio conl’insegnante , con il libretto dei voti, l’eventuale vagellino, i programmi svolti nelle varie materie eduna nota di accompagnamento dell’insegnante coordinatore della classe in uscita.5) Entro il 25 gennaio il Consiglio di classe d’entrata, dietro convocazione de Dirigente scolastico,esaminerà il curricolo dello studente e progetterà il percorso di recupero ed integrazione che eglidovrà seguire.

TRASFERIMENTO DI ALUNNI ALLA FINE DELL’ANNO SCOLASTICOSi possono contemplare due casi:A) L’alunno continua la frequenza nella scuola di appartenenza e viene scrutinato dal suo Consigliodi classe. Valgono, però, i seguenti accordi :1) Entro il 10 giugno dovranno pervenire alla scuola di destinazione, i nominativi ed i programmieffettivamente svolti dagli alunni che intendono trasferirsi ed una richiesta formale di trasferimento.2) Al termine degli scrutini, se gli alunni dovessero avere dei debiti nelle discipline dell’areacomune o in discipline presenti nel vecchio e nel nuovo indirizzo, la scuola di provenienza invieràalla scuola di destinazione, un piano di lavoro utile agli alunni medesimi per colmare lacunemanifestate durante l’anno ed un profilo delle competenze acquisite.3) Entro il 17 giugno gli studenti si recheranno, su appuntamento, nella scuola di destinazione, perun incontro con l’insegnante referente dell’orientamento o dell’ integrazione, ed un congruo numerodi insegnanti di discipline rappresentative. In tale sede riceveranno i compiti delle vacanze, relativisia alle materie dell’area comune che a quelle nuove e, se dovessero avere dei debiti, sarannoinformati delle modalità di assolvimento.4) Si intende che gli eventuali debiti, sia quelli in discipline dell’area comune, sia quelli indiscipline presenti nel vecchio e nel nuovo ordinamento, seguite dall’alunno, saranno verificati nellemodalità previste per tutti gli alunni della scuola di destinazione.5) Entro l’inizio del nuovo anno scolastico verrà organizzato un percorso integrativoindividualizzato per i nuovi alunni. Esso verrà attuato all’interno di nuovi corsi di recupero o incorsi appositi; potrà essere effettuato sia all’inizio dell’anno scolastico, sia nel corso della primaparte dell’anno, a seconda del calendario delle singole scuole e delle loro risorse.6) Il colloquio previsto dalla legge, avverrà, se possibile, al termine di un eventuale percorsointegrativo e , comunque, prima dell’inizio del nuovo anno. Esso dovrà mirare ad una valutazioneformativa delle materie che l’alunno non ha seguito nell’anno precedente ed essere utile apianificare eventuali interventi integrativi.

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B) L’alunno, in base all’articolo 5 comma 2 del decreto 9 agosto 1999, frequenta un percorsoindividualizzato, utile all’iscrizione all’anno successivo nella nuova scuola, comprendentediscipline della scuola di appartenenza ed interventi didattici integrativi per le disciplinecaratterizzanti il nuovo corso di studi e sarà scrutinato da un Consiglio di classe di insegnanti delledue scuole e delle discipline da lui seguite. In tal caso si osserveranno le seguenti scadenze :1) Entro il mese di febbraio le scuole attiveranno iniziative di riorientamento;2) Entro la prima settimana di marzo il Consiglio di classe della scuola di appartenenza individueràle materie che l’alunno deve seguire per il passaggio e le comunicherà alla scuola di destinazione;3) Entro la metà di marzo la scuola di destinazione organizzerà interventi didattici integrativi per lediscipline del proprio indirizzo. Essi si terranno nel pomeriggio nei mesi di marzo, aprile e maggioe/o al mattino nei periodi in cu le scuole sospenderanno l’attività curriculare. Il luogo sarà dipreferenza la scuola di destinazione. Se i docenti delle discipline dispongono di materialeinformatico o cartaceo di supporto, parte dei moduli di raccordo potranno essere svoltiautonomamente dall’alunno, con l’utilizzo di detto materiale, in appositi locali, nella scuola diappartenenza, durante le ore delle materie che egli non deve seguire.4) Le scuole stabiliranno in tempo utile la data dello scrutinio relativo agli alunni per i quali sianostate attivate le passerelle.Vengono di seguito riportate le scuole che hanno firmato la convenzione esposta:- FORMACONSULT Srl,località aeroporto Vena Superiore di Vibo Valentia

CAP. II - ORGANI STATUTARI

Art. 18 Il Team di DirezioneIl Team di direzione è un organismo, identificato dal Dirigente scolastico, con funzione di consiglioe di sostegno alle sue azioni nel governo della scuola, nel rispetto degli indirizzi forniti dagli OrganiCollegiali (in particolare dal Consiglio di Istituto e dal Collegio dei Docenti) e delle linee e deiprogrammi definiti annualmente nel POF.Esso è così composto:

* Dirigente Scolastico che lo presiede;* Collaboratori del dirigente scolastico;* Direttore dei Servizi Amministrativi;* Coordinatori di Indirizzo;

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Art. 19 Le funzioni strumentali all’Offerta Formativa

Le funzioni strumentali all’Offerta Formativa (di nomina del Collegio dei Docenti) esercita un ruolodi coordinamento di attività strumentali al conseguimento degli obiettivi stabiliti dal Pianodell’Offerta Formativa. Le aree di attività individuate come strumentali sono le seguenti:

1. Area : Pubbliche Relazioni e Coordinamento.

SUB-AREA 1Gestione del P.O.F: prof.ssa Ammendolia Maria

il cui compito è:diffondere la cultura dell'autonomia e della qualità al personale docente e non-docente, studenti,famiglie;curare l'identità culturale e professionale della scuola delineata nel P.O.F.;sovrintendere alla gestione dei curricoli in funzione delle scelte metodologico-didattiche e dellefinalità educativo-formative previste e adottate dalla scuola;coordinare i percorsi di recupero/sostegno/raccordo e di approfondimentodiffondere le attività dell’Istituto, per una sua migliore visibilità;favorire la coesione tra Dipartimenti, Consigli di classe, Commissioni, F.S.

partecipazione alla gestione del sito web della scuola

SUB-AREA 2Rapporti con soggetti esterni alla scuola: prof. Masè Salvatore

il cui compito è: promuovere e realizzare rapporti con enti pubblici e aziende, organizzando stage aziendali e

tirocini, offrendo informazioni sul mercato del lavoro, contattando aziende che cercanopersonale tecnico e fornendo loro informazioni su allievi interessati

coadiuvare il lavoro di commissioni, gruppi di progetto e staff dirigenzialericercare risorse finanziarie esternediffondere materiale informativo sulle opportunità occupazionali nei vari settori.

partecipazione al sito web della scuola

2. Area Docenti ed allievi

SUB-AREA 1Sostegno al lavoro dei docenti: prof.ssa Barilaro Teresina

il cui compito è: coadiuvare i Coordinatori di Area e di Classe nell'individuare le linee guida comuni delladidattica , contribuendo a costruire con i primi la mappa delle competenze di base e trasversali inuscita rispetto ai momenti nodali del curricolo: obbligo scolastico, qualifica, esame di stato;organizzare corsi di aggiornamento per i docenti , promuovendo 1'utilizzo e la diffusionedell'utilizzo delle tecnologie informatiche e di comunicazione nella didattica; coadiuvare i docenti dei vari consigli di classe nell'individuazione e progettazione di moduliinterdisciplinari;

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creare un centro di documentazione a servizio dei docenti; offrendo sostegno specifico aidocenti nella stesura di documenti che richiedono l'uso del computer; favorire un clima di serenità,integrazione, di accoglienza e di adattamento dei nuovi docenti; fornire supporto all’attivazione diun nuovo indirizzo di studi. coordinamento e gestione delle sostituzioni dei colleghi assenti per la sede centrale

SUB-AREA 2 :Sostegno agli allievi – Antidispersione : prof.ssa Barilaro Teresina

il cui compito è:

Coordinare le attività di compensazione, integrazione e recupero alunni, insuccesso scolastico eantidispersione. Partecipazione sito web per la scuola.

3 Area Allievi. Interventi e servizi per gli studenti e genitori:

SUB-AREA 1 : Orientamento prof.ssa Pisani M. Giovanna

il cui compito è:

- coordinare azioni di continuità con la scuola media e azioni di orientamento-riorientamento conriferimento all'obbligo scolastico e all'obbligo formativo;- orientare in uscita gli studenti, coadiuvando nei percorsi scolastici e coordinando azioni ditutoraggio e azioni di mediazione con docenti e famiglie;- offrire collaborazione all’organo di garanzia; ottimizzare le ore di studio assistito per allievi che nonsi avvalgono dell’ora d Religione;- coordinare attività extra - curricolari;- partecipazione sito web per la scuola

SUB-AREA 2 : Sostegno disabili - prof.ssa Gullà Patrizia

il cui compito è :

- organizzare il coordinamento degli interventi e delle attività a favore degli studenti diversamenteabili.- favorire un clima di partecipazione tra la sede centrale e la succursale, proponendo iniziativecomuni tra maschi e femmine e diversità in genere

- Partecipazione sito web per la scuola.

ART. 20 COLLABORATORI DEL D.S. E LORO FUNZIONI

Collaboratore Vicario : prof. De Luca Fortunato i cui compiti sono :

- sostituzione del Dirigente scolastico, in caso di assenza, in tutte le sue funzioni;- controllo circolazione informazioni della Presidenza ( circolari, avvisi, comunicati ecc. )- coordinamento delle attività di sperimentazione avviate dalla scuola;

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- coordinamento e gestione ritardi, permessi, ingresso / uscita allievi per la sede centrale,

- coordinamento/ organizzazione delle attività annuali dei docenti (scrutini, ricevimento, assemblee)- verbalizzazione delle sedute del Collegio docenti, a rotazione con la prof.ssa Pisani ;- colloquio genitori e gestione casi disciplinari studenti, con funzione di “ filtro “ in collaborazione

con i coordinatori di classe, con possibilità di intervento nelle classi;- controllo registri dei verbali dei Consigli di classe, del lavoro delle commissioni.

Collaboratore del D.S. : prof. Gimigliano Giuseppe i cui compiti sono :

- sostituzione del Dirigente scolastico, in caso di assenza contemporanea anche del Collaboratorevicario;- collaborazione su competenze delegate al vicario;- responsabile delle valutazioni dei processi attivati;- aiuto nell’organizzazione complessiva, in particolare orari, sostituzioni, organizzazione logistica;- coordinamento/ organizzazione delle attività annuali dei docenti ( scrutini, ricevimento,assemblee) per la sede centrale.

Delegato di plesso : prof.ssa Di Renzo Wanda i cui compiti sono :

- controllo circolazione della Presidenza ( circolari, avvisi. comunicati )- coordinamento e gestione di ritardi, permessi ingresso/uscita allieve per la sede succursale;- coordinamento/ organizzazione delle attività annuali dei docenti (scrutini, ricevimento, assemblee)- colloquio genitori e gestione casi disciplinari studenti; con funzione di”filtro “ in collaborazionecon i coordinatori di classe, con possibilità di intervento diretto nelle classi;- controllo uso dei laboratori ( tempi di utilizzo, modalità ) e supporto ai docenti responsabili deilaboratori;- rapporto con DSGA, Ufficio Tecnico per necessità;- si occupa del sistema/ sicurezza della sede succursale come Coordinatore dell’emergenza ed intale veste si rapporta con il RSPP;- cura l’orario dei docenti della sede succursale ed eventuali loro sostituzioni;- controlla e supporta alle necessità organizzative della didattica

Art. 21 IL COORDINATORE DI CLASSE

Per ciascuna classe dell’Istituto viene indicato dal Dirigente Scolastico, nell’ambito delle suecompetenze, il coordinatore di classe con i seguenti compiti e responsabilità:* Collabora con il D per la stesura dell’ordine del giorno delle riunioni e cura il raccordo delconsiglio di classe con lo stesso dirigente scolastico e con gli uffici di segreteria.* Coordina i lavori del consiglio di classe in caso di assenza del D e ne guida la discussione versoesiti operativi;* Segue l’attuazione delle decisioni del consiglio di classe;* Favorisce il passaggio fra i componenti del consiglio delle informazioni utili; Compila il verbale delle riunioni, in caso di assenza del verbalizzatore;

* Raccoglie e allega al verbale la documentazione scritta prodotta dal Consiglio e dai singoliinsegnanti;* Cura la redazione, nelle classi quinte, della versione definitiva del documento del consiglio diclasse previsto per gli Esami di Stato;* Segnala a D o ai Collaboratori situazioni particolari emerse nelle riunioni del consiglio;

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* Controlla le note sulla regolarità della frequenza degli alunni della classe e la puntualità nellegiustificazioni;

* Segnala a D situazioni di difficoltà o mancanza di disciplina degli studenti;* Coordina, a livello di classe, gli interventi di recupero.* Propone al D, quando lo ritiene necessario, la convocazione del consiglio di classe.

Art. 22 IL COORDINATORE DI DIPARTIMENTO

Il Coordinatore di Dipartimento ha la funzione precipua di favorire e realizzare il passaggio dallefinalità generali e dagli obiettivi trasversali agli obiettivi didattici disciplinari specifici, ancheattraverso scambi di esperienze e di informazioni.In modo più specifico i compiti e le responsabilità sono:* Promuove attività di ricerca, sperimentazione, programmazione e verifica delle discipline dipropria competenza, attraverso la produzione di unità didattiche, costruzione di archivi di verifiche,introduzione di nuovi contenuti e nuove metodologie;* Propone a D l’ordine del giorno delle riunioni dei dipartimenti disciplinari;* Coordina i lavori delle riunioni e ne redige il verbale;* Segnala a D o ai collaboratori situazioni particolari emerse nelle riunioni di dipartimento;* Gestisce l’accoglienza e il tutoraggio dei nuovi insegnanti;* Riesamina con i colleghi le proposte emerse dalle relazioni finali dei singoli docenti concernenti ildipartimento.

CAP. III - DOCENTI

Art. 23 Indicazioni sui doveri dei docenti

1. Il docente,in servizio alla prima ora, deve trovarsi in classe alle ore 7.55: prima accoglienza.2. Il docente che si assenta, per malattia improvvisa,deve avvisare telefonicamente con la massimatempestività.3. Il docente che, per motivi eccezionali ed imprevisti, non può garantire la puntualità, deveavvertire la scuola con la massima tempestività.4. I docenti in part-time, così come quelli con cattedra orario esterna, possono decurtare l’ora diricevimento settimanale delle famiglie proporzionalmente al proprio orario di servizio.5. I docenti, in sostituzione di un collega assente, sono tenuti a sostituire lo stesso collega se diturno durante l’intervallo. I docenti di educazione fisica, secondo il turno stabilito, curano chedurante l’intervallo non sostino alunni in palestra né nel relativo atrio.6. Nelle ore a disposizione i docenti rimangono in Istituto.7. Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine ed imateriali siano riposti negli appositi spazi.8. Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati in Presidenza. I danni riscontrati vengonorisarciti dal responsabile. Qualora questi non venga individuato, gli insegnanti della o delle classiinteressate ne discuteranno in C.d.C. con i genitori ed il risarcimento sarà effettuato in modocollettivo.9. I docenti devono prendere visione dei piani di sfollamento dei locali della scuola e devonosensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza e,ove accertino situazioni di pericolo,devono prontamente comunicarlo in Presidenza.10. I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui con le famiglie nell'ottica di un rapportoscuola/famiglia più trasparente e fattivo, secondo le modalità concordate con le RSU.

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Essi, in caso di necessità o di comunicazione urgente alle famiglie, ricevono i genitori degli alunniper appuntamento.11. Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ognicaso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nell'apposito registro siintendono regolarmente notificati.12. In sala docenti ci sono dei contenitori con modulistica varia allo scopo di uniformare le richieste. Il modulo per la richiesta di permessi e assenze, una volta compilato, va consegnato al personaleausiliario della portineria per l’inoltro agli uffici competenti. Il dirigente scolastico comunicherà alpiù presto la decisione solo se negativa.13. La richiesta di permessi o assenze va compilata e consegnata al personale di segreteria. Nel casoin cui gli uffici amministrativi non siano aperti al pubblico, la richiesta può essere consegnata alpersonale ausiliario della portineria.14. I docenti controlleranno che i telefoni cellulari rimangano spenti durante l'orario di lezioneNon possono utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali, salvo per motivi d’ufficio.15. I docenti devono avvisare le famiglie circa le attività didattiche, curricolari ed exstracurricolari.(vedi appendice sul Contratto Formativo).16. Il docente consegna alle classi gli elaborati corretti e classificati entro 20 giorni dallo svolgimentodelle prove e comunque prima dell’effettuazione della verifica successiva. Gli elaborati valutati sonodepositati in un luogo accessibile al Dirigente Scolastico.17. Ai sensi della legge 241/90 gli allievi, i famigliari degli allievi minorenni e chiunque abbia titololegittimo e soggettivo, anche non finalizzato ad un ricorso, ha titolo e diritto di esaminare le provedi valutazione ed di ottenerne copia. Non vengono forniti i documenti originali.18. I documenti richiesti vengono mostrati con richiesta scritta. La richiesta viene rivolta al docenteinteressato durante il suo orario di ricevimento. In caso di impossibilità, la richiesta scritta vieneinoltrata la Dirigente Scolastico, il quale provvede, entro 5 giorni lavorativi, ad evadere la richiesta,informando contestualmente, per conoscenza, il docente coinvolto.19. Con le stesse modalità gli stessi soggetti possono accedere a tutta la documentazione checoncorre alla valutazione, compresi i verbali dei consigli di classe, degli scrutini nei limiti stabilitidalla legge.20. Il docente non obbliga gli alunni all’acquisto di libri di testo diversi da quelli in adozione;possono consigliarne la lettura o la consultazione.21. Il docente predispone, all’inizio dell’anno scolastico, la propria programmazione didattica,instaurando con gli studenti, in piena trasparenza, un dialogo costruttivo sulla definizione degliobiettivi e della valutazione.22. Prima della fine dell’A/S, il docente sottopone alla firma dei rappresentanti di classe, ilprogramma effettivamente svolto.23. Il docente si attiene alla programmazione presentata e concordata nell’ambito del Consiglio diClasse, adoperandosi per il raggiungimento degli obiettivi didattici e formativi. Qualsiasicambiamento della programmazione iniziale viene descritto e motivato nella relazione finale.24. I docenti indicano sempre sul registro di classe gli argomenti svolti.25. I registri devono essere debitamente compilati in ogni loro parte e rimanere nel cassettopersonale a disposizione della presidenza. (vedi appendice: tenuta dei registri).26. I docenti nel corso di ogni quadrimestre devono effettuare un congruo numero di verifiche orali,scritte e pratiche. (vedi appendice: verifiche, valutazioni, trasparenza).27. In conformità alla legge n.584/1 del 1975 è vietato fumare nei locali pubblici e quindi anchenell’ambito scolastico (compresi i servizi igienici).28 Il regolamento di disciplina non prevede l’espulsione degli studenti dalla classe, ma prevedeLa nota disciplinare sulla classe. E’ opportuno che le note sul giornale di classe vengano utilizzatenon in modo indiscriminato ed eccessivo, al fine di non vanificare l’effetto e va contenuto, sepossibile, l’uso delle note all’intera classe: la nota deve essere comunicata al signor coordinatoredella classe e in presidenza (per quanto concerne questo argomento si rimanda allo statuto dellestudentesse e degli studenti riportato nel POF).

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29. Il Consiglio di Classe decide la disposizione in classe degli alunni e le modifiche devono essereconcordate collegialmente.

30. La formazione delle classi, l’orario delle classi e quello di servizio del singolo docente sonoformulati in base alle indicazioni del collegio docenti, di intesa con le RSU e secondo i criteriprevisti dalla normativa vigente.31. Il docente non impartisce lezioni private ad allievi dell’Istituto. Informa il Preside delle lezioniprivate eventualmente impartite ad alunni di altri Istituti, salvo quanto previsto dalla normativavigente in termini di prestazioni libero professionali.32. Nel rispetto del codice di disciplina dei dipendenti civili dello Stato, il docente non accetta,qualunque sia il motivo, doni individuali da parte degli allievi e delle famiglie.

Art. 24 VIGILANZA

1. I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli. Se un docentedeve, per pochi minuti, allontanarsi dalla propria classe, occorre che avvisi un collaboratorescolastico o un collega affinché vigili sulla classe stessa.2. Durante le lezioni è vietato fare uscire dall’aula più di un alunno alla volta; mai quando sonostudenti di altre classi a richiederlo, anche se rappresentanti di Istituto, salvo permesso scritto daparte del Dirigente Scolastico (quale responsabilità per il docente che concede il permesso, in casodi imprevisti/infortuni etc.).3. Durante le ore di lezione i docenti non devono permettere nemmeno andirivieni e soste ai piani enei corridoi, né permettere agli alunni di recarsi alle macchine distributrici per alcun motivo.4. Durante l'intervallo i docenti della quarta ora, a cui è affidata l’assistenza, vigilano sull'interaclasse e collaborano con i colleghi delle altre classi. La qualità della vigilanza durante l’intervallodeve essere di tipo preventivo.

Art. 25 GIUSTIFICAZIONI DELLE ASSENZE DEGLI ALUNNI

1. Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe gli alunni assenti, controllarequelli dei giorni precedenti e segnare sul registro di classe l'avvenuta o la mancata giustificazione.Se l'assenza è pari o superiore a cinque giorni, deve essere giustificata dal Dirigente Scolastico o daun suo delegato.2. In caso di ritardo di un alunno occorre segnare l'orario di entrata, la giustificazione o la richiestadi giustificazione e ammetterlo in classe entro il termine massimo di 20 minuti; per ritardi maggioril’alunno sarà autorizzato dal Dirigente scolastico o dal Collaboratore a partecipare alle lezioni soloall’inizio della seconda ora. Nel corso di ogni quadrimestre sono concessi quattro permessi diritardo.3. Ad un alunno che richiede, di uscire anticipatamente, viene concessa l'autorizzazione daDirigente Scolastico o da un suo delegato. Dopo l’autorizzazione, il docente è tenuto ad apporre sulregistro di classe l'ora in cui l'alunno è uscito. Nel caso in cui l’alunno debba uscire prima delle ore12,00 deve presentare richiesta al Dirigente scolastico il giorno precedente. Nel corso dell’annoscolastico sono consentiti quattro permessi di uscita fuori orario.

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CAP. IV - PERSONALE AMMINISTRATIVO

Art. 26 Doveri del personale amministrativo

1. Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all'azione didattica ela valorizzazione delle loro competenze è decisiva per l'efficienza e l'efficacia del servizio e per ilconseguimento delle finalità educative.2. Il personale amministrativo indossa, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento perl'intero orario di lavoro ed al telefono risponde con la denominazione dell'Istituzione Scolastica e illoro nome.3. Non può utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro.4. Cura i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accessoalla documentazione amministrativa prevista dalla legge.5. Collabora con i docenti.6. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza, in quanto essocontribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo trale diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono.7. Il personale amministrativo è tenuto al rispetto dell’orario di servizio. Della presenza in serviziofa fede la firma nel registro del personale.8. L’effettuazione di ore di lavoro oltre l’orario stabilito deve essere preventivamente autorizzato.9. Per quanto concerne i compiti specifici assegnati a ciascuno assistente amministrativo si rimandaal mansionario interno.

CAP. V - COLLABORATORI SCOLASTICI

Art. 27 Norme di comportamento e doveri dei collaboratori scolastici1. I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona dicompetenza secondo le mansioni loro assegnate. Della presenza in servizio farà fede la firma sulregistro di presenza del personale.2. In ogni turno di lavoro i collaboratori scolastici devono accertare l'efficienza dei dispositivi disicurezza, individuali e collettivi, e la possibilità di utilizzarli con facilità.3. I collaboratori scolastici:* indossano, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di lavoro;* devono essere sull'ingresso e sull'uscita degli alunni;* sono facilmente reperibili da parte degli Insegnanti, per qualsiasi evenienza;* collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo;* comunicano immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori l'eventuale assenzadell'Insegnante dall'aula, per evitare che la classe resti incustodita o l’assenza del docente durante ilricevimento dei genitori;* vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli intervalli, neglispostamenti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali;* possono svolgere, su accertata disponibilità, funzione di accompagnatore durante i viaggi e levisite d'istruzione;* aprono le aule all’inizio del servizio e provvedono alla distribuzione dei registri di classe chevanno ritirati al termine delle lezioni e consegnati in portineria. Sono responsabili dellaconservazione del registro anche quando gli alunni sono in palestra o nei vari laboratori

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controllando al termine della lezione che vengano riportati in classe. Sono responsabili di ogni altromateriale

didattico assegnato al piano (lavagna luminosa, video registratore, tv computer etc.) materiale che,una volta usato dalle classi, va raccolto e chiuso in apposito locale;* controllano all’inizio del servizio che in ogni aula ci sia il materiale occorrente per lo svolgimentodella lezione (gessi, cancellini …);* ritirano durante la mattinata dagli alunni e dai docenti eventuali richieste di fotocopie e leconsegnano al personale addetto;* chiudono le classi durante le ore di educazione fisica, di laboratorio e al termine delle puliziegiornaliere, il non rispetto di tale funzione può comportare responsabilità personali di vario genere;* provvedono durante le ore di lezione a tutte le necessita delle classi del proprio piano, in caso disostituzione del collega, dei piani attigui;* controllano che gli alunni si rechino in palestra contemporaneamente e in gruppo;* controllano che gli alunni che non si avvalgono della religione cattolica si rechino nelle auleassegnate;* Prestano aiutano materiale agli alunni diversamente abili o momentaneamente infortunati;* riaccompagnano nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell'intervallo e senza seri motivi,sostano nei corridoi;* sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza, o allontanamentomomentaneo dell'insegnante;* impediscono, con le buone maniere, che alunni di altri corsi possano svolgere azioni di disturbonel corridoio di propria pertinenza, riconducendoli con garbo e intelligenza alle loro classi;* sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione dellascuola è quella di educare specialmente quegli allievi che ne hanno più bisogno;* evitano di parlare ad alta voce;* Prestano assistenza durante l’intervallo e controllano che gli alunni non utilizzino l’ascensore disicurezza e le porte antipanico, secondo la turnazione settimanale stabilita;* prestano nel turno pomeridiano servizio in portineria per rispondere al telefono e per lasorveglianza. Prendono visione delle attività pomeridiane in atto. Provvedono nel turnopomeridiano, oltre che al normale servizio di portineria anche alla pulizia dei locali. Prendonovisione del pro-memoria per svolgere i lavori attinenti il regolare svolgimento dell’attività.* invitano tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal DirigenteScolastico a uscire dalla Scuola;* prendono visione del calendario delle riunioni dei consigli di classe, dei collegi dei docenti o deiconsigli di istituto, tenendosi aggiornati circa l'effettuazione del necessario servizio;* ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono prontamentecomunicarlo al Dirigente Scolastico o ad un suo collaboratore;* Segnalano, sempre al Dirigente Scolastico o ai suoi collaboratori, l'eventuale rottura disuppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione.* tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili;* provvedono, al termine delle lezioni, alla quotidiana pulizia con acqua e detersivi disinfettanti deiservizi e degli spazi di pertinenza, nonché delle suppellettili delle aule affidate;* non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal Direttore S.G.A. odal Dirigente Scolastico;* sorvegliano l'uscita delle classi e dai cancelli esterni, prima di dare inizio alle pulizie.

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4. Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi spazioaddetti dovranno controllare, dopo aver fatto le pulizie, quanto segue:* che tutte le luci siano spente;* che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi;* che siano chiuse le porte delle aule, le finestre e le serrande delle aule e della scuola;* che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine;* che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola;*gli ausiliari addetti agli uffici controlleranno che siano chiuse tutte le porte degli uffici.

5. Devono apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi; in ogni caso tuttele circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nel registro degli avvisi della scuola siintendono regolarmente notificati al personale tutto.

6. E' fatto obbligo ai Collaboratori scolastici di prendere visione delle mappe di sfollamento deilocali e di controllare quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di esodo.7. L’effettuazione di ore di lavoro oltre l’orario stabilito deve essere preventivamente autorizzato.8. Per quanto concerne i compiti specifici assegnati a ciascuno assistente amministrativo si rimandaal mansionario interno.

CAP. VI - ASSISTENTI TECNICI

Art. 28 Norme di comportamento e doveri1. Il ruolo dell’assistente tecnico è indispensabile per il corretto funzionamento dei laboratori indotazione dell’Istituto.2. La loro azione è decisiva per l’efficienza e l’efficacia di ogni laboratorio nel suo complesso e diogni singolo elemento nello specifico affinché le ore di esercitazione siano produttive per ogniutente.3. Collabora con i docenti e svolge attività di supporto tecnico alla loro azione didattica.4. Non si allontana dal proprio posto di servizio se non per motivi autorizzati dal D.G.S.A. e dalDirigente Scolastico.5. Non utilizza telefoni cellulari durante l’orario di lavoro.6. I compiti assegnati all’assistente tecnico sono:* Verifica dello stato delle attrezzature degli impianti dei laboratori in assegnazione all’inizio,initinere e al termine delle attività didattiche giornaliere al fine di individuare necessità dimanutenzione e di materiale di consumo.* Supporto agli alunni in difficoltà nell’utilizzo del computer.* Verifica stato materiale di consumo e prelievo dal magazzino secondo gli orari stabiliti* Gestione piccola manutenzione hardware del laboratorio.* Identificazione delle dotazioni presenti nel laboratorio e predisposizione relativo elenco.* Controllo della piena efficienza e sicurezza delle dotazioni da usare.* Effettuazione, se necessario, della richiesta di radiazione per il materiale obsoleto.* Gestione della fornitura del materiale di consumo necessario per l’attività didattica.* Controllo materiale ricevuto e relativo collaudo ove necessario.

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CAP. VII - BIBLIOTECA

Art. 29 Funzionamento del servizio

1. La biblioteca funziona per la distribuzione dei libri in prestito e per la consultazione solo negliorari stabiliti dal docente responsabile della biblioteca all’inizio dell’anno scolastico e concordaticon il Dirigente Scolastico.2. Tutti gli studenti, gli insegnanti e il personale amministrativo e ausiliario sono ammessi alprestito.3. Possono essere dati in prestito tutti i libri della biblioteca, salvo le enciclopedie, i dizionari equelli che il bibliotecario non ritenga opportuno, sentiti gli insegnanti coordinatori delle materieinteressate.4. Le operazioni di carico e scarico dei libri dati in prestito possono avvenire solo nelle ore diapertura della biblioteca, sotto la responsabilità del docente addetto al servizio.5. Il prestito è strettamente personale. La persona che firma il modulo per il prestito è responsabiledel libro stesso.6. La durata del prestito è di 20 giorni. Alla scadenza, il prestito può essere rinnovato, dietro parerefavorevole del bibliotecario, che non concederà il rinnovo se il volume sarà stata richiesto da altriutenti con apposito modulo di prenotazione7. Non è possibile prendere in prestito più di due volumi, salvo nei casi in cui c'è il parerefavorevole del bibliotecario o una richiesta motivata di un insegnante della classe, per gli studenti,del coordinatore della materia per gli insegnanti.8. Il libro in prestito deve essere restituito nelle stesse condizioni in cui viene consegnato. Chideteriora un libro è tenuto a ripagarlo secondo i prezzi dei nuovi listini.9. Gli studenti che, dopo lo scadere del termine fissato, non abbiano restituito il libro, sarannosollecitati a farlo tramite un apposito modulo di sollecito restituzione. In caso di mancata addebitatoil prezzo del libro secondo i nuovi listini.10. Chi è in ritardo con la restituzione dei libri viene sospeso dal prestito, finché non abbiaregolarizzato la sua posizione.11. Il prestito ordinario dei libri chiude il 10 maggio. Dopo tale data si possono solo restituire ivolumi presi in prestito.12. Entro il 31 maggio tutti i libri devo essere restituiti, compresi quelli utilizzati per ilfunzionamento dei laboratori e i dizionari.13. Gli studenti di quinta possono tenere i libri indispensabili alla preparazione dell'esame anchedopo il 31 maggio, purché, entro tale data, ne facciano richiesta esplicita (modulo di prorogaprestiti), presentando un documento d'identità. La restituzione dovrà avvenire entro il giorno fissatoa ciascuno per il colloquio di maturità.14. Gli studenti che abbandonano la scuola non potranno ritirare i documenti e gli studentidiplomati non potranno ritirare il certificato di maturità, se ancora in possesso di libri dellabiblioteca.15. I testi necessari al funzionamento dei laboratori vengono affidati al docente responsabile dellaboratorio stesso. La responsabilità di questo ultimo è pari a quella di chi ha libri in prestito a titolopersonale. Perciò agli insegnanti verrà addebitato il prezzo dei libri smarriti.16. Il responsabile della biblioteca, sentito il coordinatore di materia competente, stabilisce lemodalità di archiviazione di quotidiani e riviste.

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17. Il servizio di biblioteca non funziona in caso di sospensione delle lezioni da parte del DirigenteScolastico.18. Il permesso di recarsi in biblioteca durante l'orario scolastico viene concesso dall'insegnante chesi trova in classe. La permanenza utile ed effettiva degli studenti in biblioteca, se l'insegnante loritiene opportuno, sarà documentata su un modulo di permanenza in biblioteca firmato dal docentedi servizio in biblioteca.

19. Il docente di servizio in biblioteca registra le presenze degli studenti che non si avvalgonodell’ora di religione e ne coordina le attività alternative (riordino degli armadi, controllo resi,registrazione richieste di prestito, studio individuale assistito, etc)20. Gestisce anche i libri dati in comodato agli allievi, predisponendo apposite schede conindicazione del titolo dei libri, del nome dell’alunno richiedente e dei tempi di consegna, la cuiinadempienza comporterà la mancata consegna di certificati rilasciati dalla Segreteria.21. Si prodiga ed utilizza per la catalogazione appositi software anche per la ricerca on line di testiparticolarmente interessanti.

CAP. VIII - LABORATORI E POSTAZIONI INFORMATICHE

Art. 30 Uso dei laboratori e aule speciali

a) Disposizioni generali1 Ogni anno scolastico il Dirigente Scolastico individua un responsabile tecnico (RT) per ognilaboratorio e un responsabile logistico (RL).2 Il calendario delle lezioni con utilizzo dei laboratori e delle postazioni di informatica deve esserestabilito dal RT .3 I docenti possono accedere ai computer collegati in rete nell’aula insegnanti; pertanto sono invitatia non recarsi nei laboratori, soprattutto durante le ore di lezione di altre classi, per la preparazione dimateriale didattico.4 Gli alunni accedono ai laboratori di informatica secondo l’orario stabilito e solo come classe conla presenza di un docente che ne possieda la necessaria preparazione di base e che abbia in attoun’attività didattica specifica che preveda l’utilizzo del laboratorio.5 La chiave dei laboratori è affidata al responsabile, cui bisogna rivolgersi per l’apertura e lachiusura, mentre la chiave degli armadi è affidata al RT del singolo laboratorio.6 Durante l’intervallo e al termine delle lezioni gli alunni non possono rimanere nei laboratori.7 Nel caso fosse necessario l’uso pomeridiano o contemporaneo di più laboratori (es. compiti inclasse, area di progetto, etc.) il docente interessato dovrà prendere accordi con il RT compilandoapposito modulo di richiesta da consegnare al RL. L’accesso ai laboratori di informatica in questicasi deve essere autorizzato e concordato con la Presidenza o con il RL.8 Quando si entra in laboratorio si deve accertare che tutto sia in ordine. Ove si riscontrasseromalfunzionamenti o mancanze, ci si dovrà riferire prontamente, senza manipolare alcunché, al RT.9 Non è possibile spostare le tastiere, le stampanti, i mouse, le casse o qualunque altra attrezzaturasenza autorizzazione del RT.10 La richiesta ed il conseguente spostamento di apparecchiature multimediali in altri laboratori o inaula, se non previsto nel piano orario di utilizzo, deve essere comunicata con congruo anticipo alRT.11 Il personale e gli allievi dovranno aver cura di rispettare le procedure corrette di accensione, diutilizzo e di spegnimento delle macchine. Gli allievi non devono mangiare o ingerire liquidi neilaboratori: le briciole possono causare malfunzionamenti nelle tastiere e/o nelle altre periferiche.

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12 È possibile l’utilizzo di floppy disk, flash pen USB, CD o DVD personali solo previaautorizzazione del RT.13 L’uso delle stampanti va effettuato solo a conclusione del lavoro ed è subordinato a unapreventiva anteprima di stampa per evitare spreco di carta e di inchiostro e deve essere autorizzatodal docente o dal RT.14 Prima di uscire dal laboratorio occorre accertarsi che le sedie siano al loro posto, che non visiano cartacce o rifiuti.

15 Per motivi di manutenzioni ordinaria e/o straordinaria, i PC possono essere riformattati dal RTsenza alcun preavviso. Si consiglia pertanto di salvare i dati nei supporti di memoria personali onelle cartelle di rete personali appositamente previste.16 Periodicamente il RT provvederà a coordinare l’aggiornamento del software antivirus.

b) Disposizioni particolari

1 Falsificazioni e imbrogli non sono comportamenti approvati dall’Istituzione Scolastica.2 È vietato cancellare o alterare file di programmi presenti in hard disk.3 I software installati sono ad esclusivo uso didattico. Chiunque abbia bisogno di aggiornamenti onuovi applicativi da acquistare deve farne richiesta al RL tramite l’apposito modulo.4 Non è possibile effettuare copie del software presente nelle postazioni salvo autorizzazione delRT e solo nel caso si tratti di free software.5 Non è possibile autorizzare e/o installare software diversi da quello di cui la scuola è regolarmentedotata di licenza di utilizzo (l’elenco del software installato nelle postazioni è a disposizione per laconsultazione nei laboratori). Si richiama l’osservanza delle norme per il rispetto del diritto diautore e del copyright.6 È vietato adottare comportamenti che possano interferire con la privacy e con la libertà diespressione.7 Gli allievi, gli esterni e il personale non preposto non possono accedere, né fisicamente néinformaticamente, ai siti in cui sono custoditi dati e/o informazioni sensibili.8 È vietato utilizzare le postazioni per arrecare molestie.

c) Account

1 Gli utenti che otterranno un account per l’ingresso nella rete d’Istituto dovranno prendere visionedel presente Regolamento.2 Ad ogni alunno verrà assegnata una password personale. Attraverso questa password verràmonitorato l’accesso al sistema. È quindi fondamentale mantenerla riservata e modificarlaperiodicamente. In caso di smarrimento della password stessa è necessario rivolgersi al RT stilandol’apposita richiesta scritta. L’assegnazione di una nuova password avverrà entro e non oltre 15giorni dalla richiesta.3 Il personale può acquisire il diritto all’accesso alla rete compilando l’apposito modulo daconsegnare al RL e, secondo disponibilità e previa autorizzazione del Dirigente Scolastico, puòrichiedere un account di mail, per la posta elettronica.4 Per tutti gli account verrà indicata una data di presumibile scadenza, al termine della quale,l’account verrà automaticamente disabilitato per motivi di sicurezza.5 Chiedere un account comporta l’accettazione implicita delle norme d’uso per le macchine comuni,e delle norme previste nei commi precedenti.6 Verificata la disponibilità di prese per la connessione fisica e di indirizzi di rete, qualunquedipendente dell’Istituto può richiedere di connettere alla rete locale dell’Istituzione Scolastica altricalcolatori utili per le proprie attività didattiche. La connessione è possibile previa autorizzazionedel RL o del Dirigente Scolastico.

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d) Internet

1 Gli utenti possono utilizzare le postazioni dell’Istituto per accedere in Internet solo per scopididattici o collegati alle attività di lavoro.2 È vietato connettersi ai siti proibiti (si ricorda che tramite i dati di account verrà monitorato anchel’accesso ai siti Internet).

3 Il software reperibile sulla rete può essere coperto da brevetti e/o vincoli di utilizzo di varianatura. Leggere sempre attentamente la documentazione di accompagnamento prima di utilizzarla,modificarla o ridistribuirla in qualunque modo e sotto qualunque forma.4 È vietato tentare di alterare la propria identità di rete o tentare di impedire la propriaidentificazione.5 Occorre rispettare le norme di buon comportamento in rete (netiquette).6 In rete occorre sempre rispettare tutti i vincoli di legge.7 Comportamenti palesemente scorretti da parte di un utente, quali violare la sicurezza di archivi ecomputer della rete, violare la privacy di altri utenti della rete leggendo o intercettando la postaelettronica loro destinata, compromettere il funzionamento della rete e degli apparecchi che lacostituiscono con programmi (virus, trojan horses, etc.) costruiti appositamente, costituiscono deiveri e propri crimini elettronici e come tali sono punibili.8 È vietato alterare le opzioni del software di navigazione.9 L’Istituzione Scolastica possiede un sito web per il quale è stato nominato un Referente. Èpossibile richiedere la pubblicazione sul sito di rubriche o pagine: la richiesta verrà vagliata edeventualmente autorizzata dal Referente.10 Si raccomanda di non aprire allegati provenienti da fonti non conosciute; non aprire allegati conestensione .exe, .com, .bat, etc.; riferirsi sempre al docente d’aula o al RT.11 Per ragioni di sicurezza, occorre assolutamente evitare di rendere nota a terzi la propriapassword. Se ciò accadesse occorrerà cambiare immediatamente password.12 I docenti d’aula discuteranno con gli allievi degli eventuali problemi che possono verificarsinell’applicazione delle regole relative all’uso di Internet.13 Il presente regolamento viene integrato dalle disposizioni contenute nel documentoprogrammatico sulla sicurezza DPS (D.L. N. 196 del 30/06/03).

CAP. IX- SICUREZZA E SALUTE DEI LAVORATORI DELLA SCUOLA

Art. 31 Norme di comportamento

PremessaIl D. Lgs. n. 626/1994 all’art.2, lett. a) estende il suo campo di applicazione anche agli istitutiscolastici ed in particolare equipara al lavoratore subordinato “gli allievi degli istituti di istruzioneed universitari, i partecipanti a corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori,macchine, apparecchi ed attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici o biologici. Tutti ilavoratori sono chiamati a partecipare ad innalzare i livelli di sicurezza nell’ambiente di lavoro.Infatti, all’art. 5 del Decreto si prevede, tra l’altro, che:* ciascun lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e diquella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui possono ricadere gli effetti delle sueazioni o omissioni;* i lavoratori:a) osservano le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e daipreposti , ai fini della protezione collettiva ed individuale;b) utilizzano correttamente i macchinari, le apparecchiature, gli utensili, le sostanze e i preparatipericolosi, i mezzi di trasporto e le altre attrezzature di lavoro, nonché i dispositivi disicurezza;

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c) utilizzano in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione;d) segnalano immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienza dei mezzi edispositivi di cui alle lettere b) e c), nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cuivengono a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso d'urgenza, nell'ambito delle lorocompetenze e possibilità, per eliminare o ridurre tali deficienze o pericoli, dandone notizia alrappresentante dei lavoratori per la sicurezza;

e) non rimuovono o modificano senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione odi controllo;f) non compiono di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenzaovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori.Le segnalazioni delle condizioni di pericolo di cui alla lettera d) possono essere fatte, oltre chedirettamente al Dirigente Scolastico, anche al docente dell’ora, al docente coordinatore di classe, alResponsabile della sicurezza ,al tecnico o al collaboratore scolastico dell’ala interessata.

Di seguito, si riportano le disposizioni che dovranno essere rispettate per limitare le condizioni dipericolo:Disposizioni per tutto il personale* Al personale in servizio è consentito parcheggiare la propria automobile all’interno del cortile. E’vietato posteggiare davanti al cancello e dovunque l’ingombro del veicolo possa ostacolare ilpassaggio dei mezzi di soccorso. L’ingresso e l’uscita di auto e motocicli dovranno avvenire adandatura lenta..* Divieto di fumo: all’interno dell’edificio è vietato fumare; è assolutamente vietato l’utilizzo diaccendini, per qualsivoglia motivo, all’interno dell’edificio.* In fase di ingresso e di uscita, percorrere ordinatamente i corridoi e le scale senza correre; sullescale tenersi dal corrimano, onde evitare cadute o scivolate accidentali. Percorrere spazi conpavimento bagnato solo in caso di stretta necessità e con le dovute cautele.* Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene richiamate daspecifici cartelli.* Non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione.* Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfettaconoscenza: in casi di dubbi occorre rivolgersi al Dirigente scolastico.* Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata.* Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non ingombrare, ostacolaree/o impedire, anche solo parzialmente l’accesso alle uscite di sicurezza, al transito sulle vie di fuga(corridoi, scale di sicurezza, etc.), in prossimità di mezzi ed impianti atti ad intervenire sugliincendi, ed in generale la normale circolazione.* Mantenere pulito ed in ordine il proprio posto di lavoro.* Disporre in modo ordinato, stabile e razionale le attrezzature di uso comune.* Adoperare le attrezzature solamente per gli usi a cui sono destinate e nel modo più idoneoevitando l’uso di mezzi di fortuna o di attrezzature diverse da quelle predisposte o di adoperare allestesse modifiche di qualsiasi genere.* Mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi dell’ergonomia, dellenorme di legge e di buona tecnica. Qualsiasi variazione che si rendesse necessaria deve essereconcordata con il responsabile del laboratorio interessato.* In caso di movimentazione manuale di materiali (risme di carta, dossier, etc.) mantenere laschiena eretta e le braccia rigide, facendo sopportare lo sforzo principalmente dai muscoli dellegambe. Durante il trasporto a mano, trattenere il carico in modo sicuro nei punti di più facile presae, se necessario, appoggiarlo al corpo, con il peso ripartito sulle braccia.* Impianti elettrici: utilizzare l’apparecchio secondo le istruzioni; non manomettere gli apparecchie/ impianti; non intervenire mai in caso di guasto, improvvisandosi elettricisti e, in particolare, non

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intervenire sui quadri elettrici; accertarsi che sia stata tolta l’alimentazione elettrica prima dieffettuare qualsiasi semplice operazione sugli impianti (anche la sostituzione di una lampadina);non tirare il cavo di alimentazione per scollegare dalla presa un apparecchio elettrico, ma staccare laspina; non sovraccaricare le prese di corrente con troppi utilizzatori elettrici, utilizzando adattatori ospine multiple; collegare l’apparecchio alla presa più vicina evitando il più possibile l’uso diprolunghe; non toccare impianti e/o apparecchi se si hanno le mani o le scarpe bagnate; non usareacqua per spegnere incendi di origine elettrica.

Disposizioni per gli alunni* Nelle aule, evitare lo spostamento dei banchi, la cui disposizione deve garantire il comodopassaggio e il migliore orientamento rispetto alla luce naturale ed artificiale.* Gli zaini devono essere depositati sotto le sedie, in modo da non poter costituire causa diinciampi;* Non sporgersi né lanciare oggetti dalle finestre* Non danneggiare gli arredi presenti nelle classi* Tenere un contegno corretto, astenendosi da qualsiasi genere di scherzo e dal compiere atti chepossano distrarre o arrecare danno ai compagni;* Non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione;* Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfettaconoscenza: in casi di dubbi occorre rivolgersi al proprio insegnante;* In caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente al proprio insegnante sulle circostanzedell’evento;* Mantenere pulito ed in ordine il proprio banco o postazione di lavoro;* Disporre in modo ordinato, stabile e razionale le attrezzature di uso comune;* L’accesso ai laboratori è consentito solo in presenza di un docente;* Utilizzare gli strumenti e i materiali dei laboratori, rispettando rigorosamente le norme disicurezza e d’uso, secondo le istruzioni ricevute dal proprio insegnante, anche per quanto riguardal’abbigliamento più idoneo. Eventuali guasti o anomalie andranno comunicati immediatamente alproprio insegnante. E’ vietato mangiare e bere all’interno dei laboratori.* Attività di educazione fisica: svolgere l’attività solo in presenza dell’insegnante, che dovrà essereimmediatamente informato su eventuali condizioni di malessere, anche momentaneo; non utilizzarele attrezzature in modo improprio e senza l’autorizzazione dell’insegnante.Disposizioni per i Collaboratori scolastici* Vigilare nei pressi delle classi momentaneamente prive di insegnanti e non consentire agli alunnidi sostare fuori dall’aula.* I banchi nelle aule devono essere disposti in modo da rendere agevole lo spostamento di alunni einsegnanti e in modo da favorire il migliore orientamento rispetto alla luce naturale (che deveprovenire preferibilmente da sinistra).* Non utilizzare bottiglie di bevande, soprattutto di acqua minerale, per il contenimento di altriliquidi, né abbandonare quelle vuote sul posto di lavoro; Ogni contenitore deve riportare l’etichettacon l’indicazione ben leggibile del contenuto.* I detergenti non devono essere lasciati incustoditi nei servizi igienici, alla portata degli studenti,ma riposti negli appositi armadietti.* Manipolare vetri o materiali pungenti con i guanti.* Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti.* Non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino a lavorare nellascuola.Disposizioni per gli Addetti al Primo Soccorso* Approccio all’infortunato: mantenere la calma; sul luogo dell’infortunio qualificarsi subito comeaddetto al soccorso; occuparsi con calma dell’infortunato; valutare se necessita altro aiuto ecoinvolgere nelle operazioni di soccorso solo le persone utili; fare allontanare i curiosi.* Protezione di se stessi: osservare bene la situazione ed individuare con precisione i pericoli che sipotranno incontrare durante l’effettuazione dell’intervento di primo soccorso; adottare, prima di

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effettuare l’intervento di soccorso, le misure idonee per ridurre o eliminare tutti i pericoliindividuati; indossare i mezzi di protezione individuale eventualmente utili per il soccorso prima diiniziare l’intervento, evitare comunque di fare gli eroi e di infortunarsi* Protezione dell’infortunato, procedure di attivazione del soccorso esterno, procedure di soccorsodell’infortunato: seguire le istruzioni apprese durante il corso di formazione.* Se viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso, richiedere il ripristino della scorta.

Disposizioni per gli Addetti alla Prevenzione incendi* Se insegnanti, dopo aver messo al sicuro la propria classe, dirigersi con uno o più addetti verso illuogo del pericolo e cercare di eliminarlo, eventualmente utilizzando gli estintori più vicini; se ilrisultato è negativo, chiedere all’addetta in bidelleria di chiamare i soccorsi e avvertire il DirigenteScolastico.* Se non insegnanti, dirigersi con uno o più addetti verso il luogo del pericolo e cercare dieliminarlo, eventualmente utilizzando gli estintori più vicini; se il risultato è negativo, chiedereall’addetta in bidelleria di chiamare i soccorsi e avvertire il Dirigente Scolastico.* Nel caso di pericolo di grave entità, chiedere all’addetta di segreteria di avvertire il DirigenteScolastico od il responsabile della sicurezza, il quale darà l’ordine di evacuare l’edificio, attuando laprocedura di emergenza prestabilita. In assenza del Dirigente scolastico, tale ordine sarà impartitodai suoi Collaboratori. In assenza anche di quest’ultimi, tale ordine potrà essere impartito anchedagli addetti antincendio.

* Procedura di attivazione dei soccorsi e dati da comunicare:

Numeri di telefono:

- Vigili del fuoco 115- Ambulanza 118- Polizia 113- Carabinieri 112Dati da comunicare:- Nome di chi chiama- Luogo in cui si è verificata l’emergenza- Descrizione del fatto

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PROCEDURA DI EVACUAZIONE EDIFICIO

PREMESSA

Il piano di evacuazione è uno strumento operativo, specifico per ogni scuola, attraverso il qualesono definite e pianificate le operazioni da compiere in caso d’emergenza, al fine di consentire unesodo ordinato e sicuro di tutti gli occupanti l’edificio.Il D.M. 26/8/92 “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica”, ne ha riconosciutol’importanza, rendendolo obbligatorio nelle norme d’esercizio.Il Dirigente con il responsabile della sicurezza dell’I.P.S.I.A di VIBO VALENTIA, hanno elaboratouna bozza del Piano di evacuazione, la quale è stata elaborata dopo aver accertato mediantesopralluoghi, l’attuale e reale situazione dell’ edificio.Si evidenzia che lo stesso istituto alla data odierna (07/09/06) non è adeguato alle norme vigenti perquanto riguarda la sicurezza nei luoghi di lavoro Legge n°626, 46/90 etc.

FINALITA’ DEL PIANO DI EVACUZIONE

In tutti gli edifici scolastici, caratterizzati da un’elevata presenza di persone, si possono averesituazioni di pericolo imminente ( terremoto, incendi, fuga di sostanze tossiche, crolli, ecc.) capacidi modificare le condizioni di agibilità degli spazi ed alterare il comportamento delle stessepersone in preda al panico.

PROGETTAZIONE PIANO DI EVACUAZIONE

A) AMBIENTE SCOLASTICODi fondamentale importanza per l’esecuzione di un buon piano di evacuazione è la conoscenzadell’ambiente scolastico in cui si opera.La prima operazione da compiere consisterà pertanto nell’allestimento di un’adeguatadocumentazione cartografica che tenga conto di :

1. realizzazione di una planimetria generale dell’area in cui sorge l’edificio ( scala 1:1.000) conlo scopo di visualizzare chiaramente lo stesso nel contesto territoriale nonché gli accessi allestrade comunali e le zone di raccolta (All. 6);

2. realizzazione delle piante dei diversi piani dell’edificio ( All. 5 ) in cui sarannoopportunamente evidenziati:

tutti i luoghi in cui si possono verificare situazioni di pericolo prima citati (laboratori, palestre,biblioteche, centrali termiche ecc.);

le strutture e gli impianti di sicurezza (scale ,uscite di sicurezza, estintori, idranti); i luoghi sicuri in cui possono trovare rifugio gli occupanti della scuola ( cortili esterni punti di

raccolta); le vie da seguire in caso di evacuazione.

Gli elaborati saranno corredati da una semplice relazione descrittiva finalizzata alla comprensionedei disegni.Altro elemento non meno importante è la conoscenza per singolo piano del numero di docenti,allievi e personale non docente presenti nella scuola e per i quali sarà opportuno individuare la

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fascia oraria di massima presenza al fine di disporre di un quadro preciso della popolazionepresente nell’edificio .

L’Istituto Professionale di Vibo Valentia è diviso in tre edifici, collegati mediante struttura incemento. Tutto l’edificio non è conforme alla normativa scolastica vigente, vive in condizione diprecarietà in attesa che l’Ente proprietario (Provincia di VV) renda i locali idonei e funzionali allanormativa vigente (Legge n°626, n° 46/90, ecc.).Antistante i tre plessi esiste uno spazio pubblico scoperto che potenzialmente potrebbe essereutilizzato come “zona di raccolta” della scuola in caso di evacuazione.

PREDISPOSIZIONI ED INCARICHIPer un corretto e sicuro esodo dei locali e per evitare dannose improvvisazioni, è necessariopredisporre ,durante il corso dell’anno scolastico, periodiche esercitazioni di evacuazione.A tal fine sarà necessaria l’assegnazione di precisi incarichi al personale docente e non, che operanell’Istituto, individuando almeno due responsabili per ogni compito da svolgere, in modo dagarantire una continuità della loro presenza.

ALTRE OPERAZIONI DA COMPIERE Affissione ai piani di planimetrie con l’indicazione delle aule, dei percorsi da seguire, delle

scale di emergenza, della distribuzione degli idranti e degli estintori; Affissione in ogni locale delle planimetrie del piano con indicazione del percorso per

raggiungere l’uscita assegnata e delle istruzioni di sicurezza con l’assegnazione dei compitispecifici agli allievi.

VARIE

Art. 32 Distribuzione materiale informativo e pubblicitario1. Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito nelle classi, ocomunque nell'area scolastica, senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico.2. E' garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nellavoro scolastico (giornali, ecc. ...) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi(giornalino, mostre, ricerche).3. E' garantita la possibilità di informazione ai genitori.4. La scuola non consentirà la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico especulativo né iniziative di solidarietà sociale se non avallate dagli organi competenti.5. Il Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale secondo la normativa vigente suldiritto e divieto di affissione.6. Per gli alunni si prevede di:* distribuire tutto il materiale che riguarda il funzionamento e l' organizzazione della scuola; (POF,Carta dei Servizi…)* autorizzare la distribuzione del materiale relativo alle attività sul territorio a livello Comunale eComprensoriale, inviato da Enti istituzionali;* autorizzare la distribuzione di materiale che si riferisca ad iniziative o ad attività sul territorio,gestite da Enti, Società, Associazioni private che abbiano stipulato accordi di collaborazione con laScuola, purché l'iniziativa non persegua fini di lucro.

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Art. 33 Informazione sul Piano dell'offerta formativa

1. All'inizio dell'anno scolastico il coordinatore del consiglio di classe illustra agli studenti ed allefamiglie le opportunità offerte dal piano dell'offerta formativa, comprensivo di tutte le attività einiziative didattiche e formative facoltative e/o opzionali.2. Le attività didattiche aggiuntive facoltative saranno organizzate secondo tempi e modalità chetengano conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.3. Le comunicazioni agli alunni ed ai genitori sono fatte normalmente con circolari scritte inviate inlettura nelle classi oppure attraverso la Carta dei Servizi.

CAP. X- ACCESSO DEL PUBBLICO

Art. 34 Accesso di estranei ai locali scolastici1. Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di "esperti" asupporto dell'attività didattica chiederanno, di volta in volta, l'autorizzazione al DirigenteScolastico. Gli "esperti" permarranno nei locali scolastici per il tempo strettamente necessarioall'espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e di vigilanzadella classe resta del docente.2. Nessuna altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal DirigenteScolastico o suo delegato può entrare nell'edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche.3. Dopo l'entrata degli alunni verranno chiuse le porte d'accesso,4. I tecnici che operano alle dipendenze della Amministrazione Provinciale possono accedere ailocali scolastici per l'espletamento delle loro funzioni.5. I signori rappresentanti ed agenti commerciali devono qualificarsi esibendo tesserino diriconoscimento. Non possono accedere alle aule, ma possono attendere gli insegnanti in saladocenti.

CAP. XI - CIRCOLAZIONE MEZZI ALL'INTERNO DELL'AREA SCOLASTICA

Art. 35 Accesso e sosta1. E' consentito l'accesso con l’ auto nel cortile della scuola ai genitori o chi ne fa le veci di alunnidiversamente abili o temporaneamente inabili a seguito di incidenti per consentire un ingresso euna uscita più agevoli e lontani dal flusso degli altri alunni.2. Moto, motorini devono essere sistemati in modo ordinato3. I veicoli degli operatori che devono effettuare interventi di manutenzione nella strutturascolastica sono autorizzati ad entrare nelle aree, procedendo a passo d'uomo e con prudenza.4. Viene comunque riservato un posto macchina vicino all’ingresso, riservato a mezzi di soccorsocome autoambulanze o VVF.

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APPENDICE A

INFORMAZIONINella bacheca alunni (collocata nell’atrio) sono esposti:a) Orari delle lezionib) Calendario attivitàd) Elenco rappresentanti di classee) Elenco libri di testof) Avvisi, locandine, corsi, progetti PON, POR, IFTS riguardanti alunnig) Elenchi ammessi scrutinio

Nella bacheca Consiglio Istituto vengono esposte:a) Convocazioni del C.d.I.b) Delibere del C.d.I.c) Composizione C.d.I.

Nella bacheca Docenti vengono esposte, per il tempo necessario:a) Verbali sedute collegio docentib) Convocazioni Collegio Docentic) Avvisi riguardanti Collegio Docentid) Convocazioni Consigli di classeg) Avvisi, locandine, bandi reclutamento, corsi, progetti PON, POR, IFTS riguardanti docenti,esperti ecc.

DOCUMENTI UFFICIALIIl servizio erogato dalla scuola e tutte le attività svolte sono esplicitate nei seguenti documenti:

a) Piano dell’Offerta Formativa e allegati1. tali documenti possono essere acquisiti in copia previo pagamento delle spese di riproduzione;2. essi sono, comunque, in visione nelle segreterie e sul sito web dell’Istituto;3. con congruo anticipo saranno consegnate agli studenti le convocazioni di tutte le riunionicollegiali previste recanti date ed orari;4.dopo la fine del primo quadrimestre saranno consegnate agli studenti le pagelle con i votiquadrimestrali;5. si possono visionare i documenti di programmazione di tutta l’attività didattica relativa allapropria classe;6. i docenti si impegnano a consegnare agli studenti, nei tempi previsti dal Regolamento (massimotre settimane), ogni verifica scritta regolarmente corretta e classificata in modo che i genitori nepossano venire a conoscenza;7. i docenti non possono sottoporre gli studenti ad altra verifica scritta prima di aver corretto evalutato quella precedente;8. i docenti sono tenuti, a richiesta, a comunicare allo studente il voto delle verifiche orali;9. gli studenti si impegneranno a rispettare le scadenze per la consegna degli elaborati loro assegnatiquale lavoro domestico;10. gli studenti si impegnano a rispettare le date per le verifiche in classe, fissate dagli insegnanti.

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TENUTA DEI REGISTRI PERSONALI

Il registro è il documento ufficiale che testimonia la valutazione dei singoli alunni da parte deidocenti.Tra gli obblighi dei docenti rientra quello della tenuta diligente del registro che deve essereaggiornato quotidianamente (assenze degli studenti, valutazioni, argomento delle lezioni ecc),tenuto con la massima cura e lasciato a disposizione del Dirigente Scolastico nel cassetto personale.Ne fanno parte integrante il piano di lavoro e la relazione finale.a) il calendario delle lezioni va annotato giornalmente in ore, mettendo la data e occupando tutte lecaselle del registro, senza lasciare spazi vuoti;b) non sono consentite cancellature non può essere usata né la matita, né il “bianchetto”. Eventualierrori materiali devono essere annullati in rosso con un trattino e vidimati , in modo tale che lafirma renda possibile la lettura di quanto è stato annullato;c) non è consentito l’uso di segni crittografici (classici puntini, più, meno, ecc..). Eventualiosservazioni sulla diligenza, sullo svolgimento o non svolgimento dei compiti o su altri dati che sivogliono evidenziare devono trovare riferimento in una precisa legenda;(Per esempio: A = Antologia, G = Giustificazione, che comunque non rientra nella valutazione)d) scala dei voti: dall’1 al 10 senza frazioni, senza incertezze;E’ opportuno quindi evitare i mezzi voti e i segni convenzionali.

TENUTA DEL GIORNALE DI CLASSE

I docenti sono tenuti a registrare con puntualità e precisione:a) l’argomento delle lezioni e relativa firma negli appositi spazi;b) la giustificazione delle assenze degli alunni (docenti della prima ora di lezione);c) la firma in caso di attività non curriculari (assemblee di Istituto, di classe, convocazione delleclassi da parte del Dirigente Scolastico);d) la nota e la relativa firma delle varie comunicazioni o circolari.

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APPENDICE B

DPR 249 DEL 24.06.1998REGOLAMENTO ATTUATIVO DELLO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLISTUDENTI (Sintesi operativa del documento riportato nel POF: 1° Edizione)

1. Obiettivo delle norme

a) La scuola è una comunità il cui scopo non è punire ma promuovere l'educazione, la formazione,la crescita della personalità dei giovani ,ai quali deve assicurare diritti fondamentali, a cominciaredal diritto allo studio. Ogni diritto ha però, come condizione affinché sia realmente garantito, ilrispetto di regole accettate e condivise la cui inosservanza porrebbe a rischio, per i singoli membri oper la collettività nel suo insieme, il godimento del diritto stesso. Le regole devono essere vistecome condizione e garanzia dei diritti e il loro rispetto assicurato da sanzioni graduate eproporzionate all'infrazione. Le sanzioni sono, infatti, necessarie in ogni contesto dove si debbanoassicurare le esigenze del vivere insieme, tanto più nelle scuole dove i giovani ancora in formazioneimparano come si vive in collettività. Il senso di responsabilità individuale e l'autonomia sono valoriai quali tutti dobbiamo tendere, e tutti ci auguriamo che non occorra applicare sanzioni, ma perchéciò avvenga tutti dobbiamo comprendere la necessità del rispetto delle regole, interiorizzarla, farlanostra, diventarne tutti in prima persona consapevoli e responsabili: ovviamente le regole nondevono essere arbitrarie, in quanto tali sarebbero mere e inaccettabili violazioni della libertà, mascaturire dalle esigenze reali della vita in comunità, rispondere a vere e concrete necessità alla cuibase è posto il rispetto di se stessi e degli altri.2. Categorie delle mancanze

Le categorie delle mancanze disciplinari contemplate dal presente regolamento sono le seguenti:a) mancanza ai doveri scolastici, negligenza abituale: ritardi abituali, assenze ingiustificate, o nondebitamente e legittimamente giustificate, mancato svolgimento di lavori assegnati, dimenticanza distrumenti e materiali necessari per il normale svolgimento delle attività didattiche o per il controllodel lavoro;b) mancanza di rispetto verso il Dirigente Scolastico, il personale docente e non docente, icompagni e le istituzioni collegiali (si precisa che la libera espressione di opinioni non è sanzionatapurché correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui dignità e personalità);c) atteggiamenti che ledano, impediscano, turbino la convivenza civile e produttiva della comunitàscolastica e la realizzazione di ciascuna persona nella sua integrità morale e psicofisica,d) violazione delle disposizioni organizzative del regolamento di istituto e delle norme di sicurezza;e) uso scorretto del materiale didattico, danneggiamento di locali ed attrezzature, danneggiamentodelle strutture scolastiche, arredi, suppellettili; uso improprio delle strutture; mancata osservanzadelle norme che regolano l’uso delle strutture, dei macchinari, dei sussidi;f) turbamento del regolare andamento della scuola: in questo punto sono compresi quegli atti ecomportamenti che compromettano gravemente il necessario rapporto di fiducia, lealtà ecollaborazione che vi deve essere tra le componenti di una comunità civile, quali, ad esempio lasottrazione di documenti e/o l'alterazione di documenti e firme, l'oltraggio;g) furto o danneggiamento delle cose altrui;h) comportamenti che mettono in pericolo l’incolumità delle persone o rappresentano una minacciapermanente dell’equilibrio della Comunità Scolastica;i) l'uscita dal plesso scolastico durante le lezioni e l'intervallol) fumare all'interno dei locali scolasticim) la mancata osservanza delle indicazioni dei docenti accompagnatori durante le lezioni fuori sedeo le gita scolastiche, nonché comportamenti scorretti che compromettono gravemente il rapporto difiducia, lealtà, collaborazione.

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Il presente elenco non è costruito secondo un ordine di progressiva gravità e deve essere intesocome non tassativo. Per comportamenti non previsti e non esplicitamente indicati dal regolamento,ci si regola secondo criteri di analogia.

3. Provvedimenti disciplinariI tipi di provvedimenti disciplinari principali previsti in relazione alle categorie delle mancanze edei divieti esposti negli articoli precedenti sono i seguenti:a) ammonizione verbale (docente);b) ammonizione scritta sul registro di classe (docente);c) ammonizione scritta sul registro di classe ;d) allontanamento dalle lezioni fino ad un massimo di 5 giorni, anche con obbligo di frequenza(Dirigente Scolastico, Consiglio di Classe);e) allontanamento dalle lezioni fino ad un massimo di 15 giorni (Consiglio di Classe);f) risarcimento del danno nel caso in cui lo studente provochi, con comportamento doloso ocolposo, il danneggiamento di strutture, macchinari o beni appartenenti all’Istituto o ad altrepersone. Il principio della riparazione del danno (monetario o con lavoro) vale anche nel caso didanneggiamenti alle strutture, che avvengano senza individuare i responsabili. I soggetti coinvolti(classe - l’insieme degli studenti dell’Istituto) sono tenuti alla riparazione;g) espulsione dall’Istituto (organo di garanzia) su istanza di chiunque abbia interesse, nei confrontidi studenti che abbiano commesso reati o quando vi sia pericolo per l’incolumità delle persone e pergarantire il sereno svolgimento della vita nella comunità scolastica;h) prestazione di attività a favore della scuola (attività di manutenzione dell’ambiente interno edesterno all’edificio o nelle prestazioni di attività di pulizia straordinaria). La commutazione dellapena in attività a favore della scuola è possibile solo con il consenso dell’interessato. Tali attivitàindividuate dall’organo sanzionante, non devono essere lesive della dignità e della personalità dellostudente e non devono esporre la scuola a responsabilità di alcuna natura;

4. Casi di rilevanza penaleIn casi di rilevanza penale, il Consiglio di classe stabilisce l'allontanamento dell'alunnoresponsabile dalla comunità scolastica, per una durata definitiva anche superiore a quindici giorni,commisurata alla gravità del fatto.Per un reato di particolare gravità, perseguibile d'ufficio o per il quale l'autorità giudiziaria abbiaavviato procedimento penale, oppure se vi sia pericolo per l'incolumità delle persone, il Consiglio diclasse stabilisce l'allontanamento dalla comunità scolastica sino a quando cessi la condizione dipericolo.Se è sconsigliato il rientro a scuola dello studente interessato, gli è consentito iscriversi ad un altroistituto con il rilascio del nulla osta, anche in corso d'anno.

5. Le procedure

Il provvedimento disciplinare viene irrogato in seguito ad una procedura che ha lo scopo sia diaccertare i fatti, sia di garantire condizioni di equità e va comunicato ai genitori ( in forma scritta incaso di sanzione con sospensione).a) L'avvio del procedimento è dato dalla contestazione di una mancanza che il docente fa ad unostudente anche non appartenente ad una sua classe; anche il personale non docente, in quanto apieno titolo parte della comunità scolastica, è autorizzato a comunicare al docente interessato o aldirigente scolastico i comportamenti che si configurano come mancanze disciplinari.

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b) Nei casi di ammonizione in classe e di nota sul registro, la contestazione può essere formulataall'istante anche oralmente ed eventualmente annotata sul registro di classe insieme allegiustificazioni dell'allievo.c) Nei casi di competenza del Dirigente scolastico, questi convoca lo studente e, presa nota dellegiustificazioni addotte, stabilisce la convocazione dei genitori e/o fa giungere alla famiglial'ammonimento scritto. La documentazione relativa allo studente è messa a disposizione delConsiglio di classe. Essa verrà custodita in forma riservata.d) Nei casi di competenza del Consiglio di classe, il Dirigente scolastico o un docente delegato aquesta funzione, ha il compito di acquisire le informazioni necessarie per l'accertamento dei fatti ele giustificazioni addotte dallo studente, il quale può essere invitato a presentarsi personalmente,con un genitore o con chi esercita la patria potestà.

6. Ricorsi e organo di garanziaa) Contro la sanzione disciplinare lo studente, entro 15 giorni dalla comunicazione dellairrogazione, può ricorrere ad un apposito organo di garanzia; tale ricorso va presentato dallostudente e/o dai genitori, in forma scritta ed opportunamente integrato da tutti gli elementi utili, alDirigente Scolastico.b) L'organo di garanzia è formato dal Dirigente scolastico che lo presiede e designa il segretario, daun docente collaboratore, da uno studente designato dal comitato studentesco, dal presidente delConsiglio di Istituto o da un genitore da lui delegato e da un rappresentante del personale nondocente. Nel caso in cui ad irrogare la sanzione sia il Dirigente scolastico o un docente dellacommissione, se ne prevede la sostituzione. Tutti i componenti dell'organo di garanzia sonoovviamente tenuti al mantenimento del segreto d'ufficio.c) Nel caso di allontanamento dalla scuola, il ricorso va presentato entro 30 giorni al direttoreregionale competente per territorio, il quale decide in forma definitiva.

APPENDICE CORGANO DI GARANZIA

1. L'Organo di Garanzia interno all'Istituto, previsto dall'art. 6, commi 1, 2 e 3 dello Statuto dellestudentesse e degli studenti, è istituito e disciplinato dal presente regolamento.2. L'Organo di Garanzia interno della scuola è composto dal Dirigente Scolastico, che ne assume lapresidenza, da due docenti, da un genitore indicato dal Consiglio di Istituto, da un rappresentantedel personale non docente, da uno studente indicato dai rappresentanti eletti nel Consiglio d’Istituto.3. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori all'Organo di Garanziainterno che decide in via definitiva.4. L'Organo di Garanzia decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche nei conflitti chesorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento e dello Statutodelle Studentesse e degli studenti.5. La convocazione dell'Organo di garanzia spetta al Presidente, che provvede a designare, di voltain volta, il segretario verbalizzante. L'avviso di convocazione va fatto pervenire ai membridell'Organo, per iscritto, almeno 4 giorni prima della seduta.6. Per la validità della seduta è richiesta la presenza della metà più uno dei componenti. Il membro,impedito ad intervenire, deve far pervenire al Presidente dell'Organo di Garanzia, possibilmente periscritto, prima della seduta, la motivazione giustificativa dell'assenza.7. Ciascun membro dell'Organo di garanzia ha diritto di parola e di voto; l'espressione del voto èpalese. Non è prevista l'astensione. In caso di parità prevale il voto del Presidente.

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8. L'Organo di garanzia, in forza del disposto di cui all'art. 5 dello Statuto delle studentesse e deglistudenti, è chiamato ad esprimersi sui ricorsi degli allievi contro le sanzioni disciplinari diverse daltemporaneo allontanamento dalla Comunità scolastica.9. Qualora l'avente diritto avanzi ricorso (che deve essere presentato per iscritto), il Presidentedell'Organo di garanzia, preso atto dell'istanza inoltrata, dovrà convocare mediante lettera icomponenti l'Organo non oltre 15 giorni dalla presentazione del ricorso medesimo.10. Il Presidente, in preparazione dei lavori della seduta, deve accuratamente assumere tutti glielementi utili allo svolgimento dell'attività dell'Organo, finalizzata alla puntuale considerazionedell'oggetto all'ordine del giorno.11. L'esito del ricorso va comunicato per iscritto all'interessato.12. L'Organo di garanzia, su richiesta degli studenti o di chiunque abbia interesse, decide anche suiconflitti che, all'interno della scuola, sorgano in merito all'applicazione dello Statuto dellestudentesse e degli studenti.

APPENDICE D

VIAGGI ED USCITE D'ISTRUZIONE

1. L’Istituto considera i viaggi di istruzione, le visite guidate a musei, mostre, manifestazioniculturali, di interesse didattico o professionale, lezioni con esperti e visite a enti istituzionali oamministrativi, la partecipazione ad attività teatrali e sportive, i soggiorni presso laboratoriambientali, la partecipazione a concorsi provinciali, regionali, nazionali, a campionati o garesportive, a manifestazioni culturali o didattiche, i gemellaggi con scuole estere parte integrante equalificante dell'offerta formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione esocializzazione.2. Il POF valorizza l’importanza che riveste la valorizzazione dei viaggi di istruzione. Vengonoeffettuati con la collaborazione di tutti i docenti del Consiglio di Classe, almeno nella fase diprogrammazione.3. L’autorità competente per l’autorizzazione, nella scuola dell’autonomia, è il Dirigente scolastico.4. Destinazione delle visite: musei, gallerie d’arte, mostre d’interesse culturale, impianti scientifici,aziende, manifestazioni artistiche, sportive, enogastronomiche, parchi naturali, tribunali, ufficipubblici di interesse, ecc…..5. Il Consiglio di Classe, sentiti gli orientamenti del Collegio dei Docenti, viste le eventualiproposte elaborate dai docenti nelle riunioni per Dipartimenti Disciplinari, in rapporto alle esigenzedidattiche emerse nella propria programmazione, decide la meta del viaggio di istruzione, lemodalità di attuazione e propone successivamente gli accompagnatori. La funzione diaccompagnatore, in appoggio ai docenti, può essere svolta anche dal personale ATA,preferibilmente dai collaboratori scolastici.La totale partecipazione della classe è quanto mai auspicabile. Il limite numerico dei partecipanti aldi sotto del quale non verrà concessa l’autorizzazione è pari all’80% degli alunni frequentanti laclasse.Per quanto concerne le visite che si svolgono solo nell’arco di un’intera mattinata di lezione, ètenuta a partecipare l’intera classe. I non partecipanti dovranno presentare in anticipo richiestascritta di giustificazione al Dirigente scolastico.6. Il Consiglio di classe potrà deliberare l’esclusione dalla partecipazione al viaggio di istruzione edal relativo computo dell’80% gli alunni che hanno un numero elevato di assenze o si comportanomale in classe e di quelli che, in occasione di precedenti gite di istruzione hanno tenuto uncomportamento tale da provocare pericoli a sé o ad altri.

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7. Il numero degli alunni per docente accompagnatore non può superare 15/18. L’insegnante cheaccompagnerà gli alunni ne curerà anche la preparazione.8. I docenti accompagnatori, al rientro, devono compilare il modello per l’indennità di missione,consegnarlo in segreteria (allegare le eventuali ricevute nominative dei pasti consumati per i quali siha diritto a rimborso) e relazionare, con una sintetica memoria scritta, al Consiglio di Classe.9. Ogni classe potrà ottenere l’autorizzazione ad effettuare un solo viaggio di istruzione all’anno

Per gli studenti del biennio* E’ previsto un viaggio di un giorno.* Periodo di effettuazione: da gennaio, a maggio (escluso il periodo degli scrutini, dei consigli diclasse e delle vacanze pasquali);* Requisiti: partecipazione effettiva di almeno l’80% della classe;* Quote di partecipazione: versamento della quota al momento dell’iscrizione; dichiarazione diautorizzazione dei genitori (compresi gli alunni maggiorenni) da compilare e consegnare agli ufficidi segreteria;* Comunicazione del programma e della spesa corrispondente ai genitori;* Come mezzo di trasporto si dovrà utilizzare quello più idoneo;* Accompagnatori: docenti delle classi interessate, scelti e delegati dalla Presidenza tra quellidisponibili, con preferenza tra coloro che già conoscono le mete da visitare. Compatibilmente con leesigenze di organizzazione si ritiene che ogni insegnante non superi i sei giorni per viaggi diistruzione. Numero degli accompagnatori per ciascuna classe non più di due. E’ sufficiente unaccompagnatore ogni 15 alunni in caso di più classi. In casi particolari potrà essere aumentatomotivatamente il numero degli accompagnatori.

Per gli studenti del terzo anno* E’ previsto un solo viaggio della durata massima di tre giorni di lezione consecutivi.* Valgono le stesse indicazioni e requisiti degli alunni del biennio.

Per gli studenti di quarta e quinta* È previsto un solo viaggio della durata massima di cinque giorni di lezione consecutivi* Valgono le stesse indicazioni e requisiti degli alunni del biennio.

10. Sono consentite visite guidate della durata di una giornata con finalità culturali scientifiche eprofessionali, su parere favorevole del Consiglio di Classe per un numero massimo di 3 all’anno daeffettuarsi durante l’orario scolastico.* La programmazione avviene di massima all’inizio dell’anno scolastico, nella riunione dedicata alcoordinamento dell’attività didattica ed educativa: la visita si effettua nel corso dell’anno scolastico,non oltre il mese di maggio.* Tempo di attuazione: un’intera giornata .* Luoghi: esclusivamente il territorio nazionale e/o europeo.* Per l’espletamento si dovrà utilizzare il mezzo di trasporto più idoneo.* Accompagnatori: per ciascuna classe almeno due. E’ sufficiente un docente ogni 15 alunni in casodi più classi. In casi particolari potrà essere aumentato il numero degli accompagnatori.11. Non si effettueranno viaggi di istruzione nell’ultimo mese di lezione.12. Il Dirigente scolastico individua ogni anno un coordinatore del piano delle uscite e dei viaggi diistruzione dell’Istituzione Scolastica. Potrà essere identificata anche una funzione strumentale alPOF, i cui compiti saranno:* accorpare tutte le richieste di autorizzazione preliminare provenienti ai vari Consigli di Classe;* predisporre le conseguenti richieste alle agenzie di viaggio che saranno poi presentate insegreteria per gli ulteriori adempimenti;

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* acquisire la dichiarazione di assenso dei genitori e la dichiarazione di assunzione di responsabilitàdei genitori;* acquisire la dichiarazione di assunzione di responsabilità dei docenti;* preparare il programma dettagliato del viaggio in accordo con gli operatori turistici;* elaborare una valutazione complessiva del servizio offerto dai vari operatori turistici sulla scortadelle relazioni fornite dai docenti accompagnatori.13. eventuali attività culturali, da svolgere in orario non scolastico, saranno prese in esame eproposte dai rappresentanti di ogni componente scolastica.14. A norma di legge non è consentita la gestione extra-bilancio, pertanto le quote di partecipazionedovranno essere versate sul c/c bancario n. __________ Agenzia di _____________, dalle singolefamiglie o dal docente/ personale referente o da un genitore incaricato.15. La giunta esecutiva esaminerà l’opportunità di concedere eventuali sovvenzioni se previste nellastesura del piano annuale.16. L’uscita o il viaggio costituiscono vera e propria attività complementare della scuola; quindivigono le stesse norme che regolano le attività didattiche.17. Eventuali deroghe al presente Regolamento possono essere autorizzate dal Consigliodell'Istituzione Scolastica.

APPENDICE E

ASSICURAZIONI INFORTUNI

E’ attiva presso l’I.P.S.I.A.” G. PRESTIA” la polizza che prevede dei massimali a garanzia dieventi infortunistici. Premio pro-capite €4.20 opzione full-operator.

Se si verifica un sinistro è necessario rivolgersi in segreteria didattica e compilare il modulopredisposto.Si ricorda, comunque, che ogni sinistro andrà in prescrizione dopo un anno dall’ultimoincartamento pervenuto all’assicurazione.Per qualsiasi informazione contattare Assiscuola.

COMPORTAMENTO IN CASO DI INFORTUNIO

LA SCUOLAa) avverte immediatamente le famiglie e si prendono accordi sul tipo di comportamento da adottare;b) in casi giudicati di immediato intervento, cura l’accompagnamento dell’infortunato al ProntoSoccorso o chiama immediatamente l’ambulanza .

LA FAMIGLIAa) accompagna direttamente l’alunno al Pronto Soccorso o dal medico, specie se l’imprevistoaccade durante il tragitto casa-scuola e viceversa;

b) lo stesso giorno o il giorno immediatamente successivo all’infortunio consegna ladocumentazione relativa alla segreteria della scuola e provvede alla firma della denuncia delsinistro, per l’inoltro all’assistenza e all’INAIL.

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APPENDICE F

PROCEDURA PER LA DENUNCIA DEGLI INFORTUNI

1. Infortuni in laboratorio o in palestra

Obblighi da parte dell'infortunatoa) Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio accada, anche lieve, al docente o alla responsabiledella vigilanza o al Dirigente Scolastico o, in sua assenza, a chi ne fa le veci se l’infortunio siverifica nel tragitto casa scuola e viceversa;b) Far pervenire, con urgenza, in segreteria il referto medico originale relativo all'infortunio;c) In caso di prognosi, se l'alunno volesse riprendere le lezioni, deve farne richiesta al DirigenteScolastico.

Obblighi da parte del docente

a) Prestare assistenza all'alunno e avvisare il Dirigente Scolastico o, in sua assenza, chi ne fa le veci;b) Far intervenire l'autoambulanza ove necessario;c) Avvisare i familiari;d) Accertare la dinamica dell'incidente;e) Stilare urgentemente il rapporto sul modulo interno appositamente predisposto e disponibile insegreteria o presso i collaboratori scolastici che avranno cura di consegnarlo al Dirigente Scolastico.

Obblighi da parte della segreteria

a) Registrare l'infortunio sull'apposito Registro Infortuni (devono essere annotati cronologicamentegli infortuni che comportano un'assenza di almeno un giorno);b) Assumere a protocollo la dichiarazione (modello interno) del docente o di chi ha assistitoall'infortunio e inviarlo in allegato a I.N.A.I.L., all’autorità di P.S. ed all'Assicurazione;c) Assumere a protocollo, non appena se ne viene in possesso e facendo compilare il modellointerno dal quale è rilevabile l'orario di consegna, la documentazione medica prodotta: una copia nelfascicolo personale, la copia originale all'I.N.A.I.L., una copia conforme all'autorità di P.S., unacopia conforme agli atti;d) In caso di prognosi inferiore o uguale a tre giorni decade l'obbligo della denuncia all'I.N.A.I.L. eall'autorità di P.S.;e) In caso di prognosi superiore a tre giorni compilare l'apposita modulistica per la denunciad'infortunio (le prime tre copie da inviare, tramite raccomandata, con lettera di accompagnamentoentro 48 ore all'I.N.A.I.L., la quarta copia da inviare all'autorità di P.S. del luogo dove è avvenutol'infortunio o in mancanza al Sindaco del Comune con lettera di accompagnamento entro 48 oretramite raccomandata o fax o a mano con richiesta di ricevuta, la quinta copia in originale nelfascicolo personale e la fotocopia agli atti);f) In caso di morte o pericolo di morte far precedere la denuncia diretta all'I.N.A.I.L. dacomunicazione telegrafica entro 24 ore dall'evento;g) Quando l'inabilità per infortunio pronosticato guaribile entro tre giorni si prolunghi al quarto ooltre, il termine della denuncia decorre dal giorno di assunzione a protocollo del certificato medicoattestante il prolungamento, quindi seguire i punti sopra esposti;h) Compilare la denuncia per l'Assicurazione secondo il modello predisposto dalla stessa e spedirloentro tre giorni con lettera di accompagnamento corredata di tutta la documentazione utile;

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i) Informare l'infortunato delle condizioni di assicurazione e ricordargli di provvedere entro itermini previsti per richiedere il rimborso, tramite la scuola, delle eventuali spese sostenute.

2. Infortuni durante le visite guidate o i viaggi d'istruzione

Obblighi da parte dell'infortunatoa) Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio accada, anche lieve, al Dirigente Scolastico o, insua assenza, a chi ne fa le veci;b) Far pervenire, con urgenza, in segreteria il referto medico originale relativo all'infortunio;c) In caso di prognosi, se l'alunno volesse riprendere le lezioni, deve farne richiesta al DirigenteScolastico.

Obblighi da parte del docentea) Portare con sé il modello di relazione d'infortuniob) Prestare assistenza all'alunno;c) Far intervenire l'autoambulanza ove necessario o provvedere ad accompagnare l'alunno inospedale e richiedere la certificazione medica con prognosi;d) Avvisare il Dirigente Scolastico o, in sua assenza, chi ne fa le veci;e) Trasmettere con la massima urgenza e via fax all'ufficio della segreteria della scuola la relazioneed il certificato medico con prognosi;f) Consegnare, al rientro, in segreteria ed in originale la relazione ed il certificato medico conprognosi ed eventuali ricevute di spese sostenute

Obblighi da parte della segreteriaa) Vale quanto previsto al punto 1.3 con la precisazione che se l'evento è accaduto in territorioestero l'autorità di P.S. da considerare è quella del primo luogo di fermata in territorio italiano.

3. Infortuni occorsi in servizio a tutto il personale dentro l'istituto o nelle immediate vicinanze odurante le visite guidate o i viaggi d'istruzione

Obblighi da parte dell'infortunatoa) Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio gli accada al Dirigente Scolastico o, in suaassenza, a chi ne fa le veci;b) Stilare urgentemente, se ne è in grado, il rapporto sul modulo interno prima di lasciare la scuola;c) Se l'infortunio avviene durante le visite guidate e i viaggi d'istruzione:recarsi in ospedale e richiedere la certificazione medica con prognosi;d) trasmettere con la massima urgenza e via fax all'ufficio della segreteria della scuola la relazioneed il certificato medico con prognosi;e) consegnare, al rientro, in segreteria ed in originale la relazione ed il certificato medico conprognosi ed eventuali ricevute di spese sostenute.

Obblighi da parte della segreteriaa) Vale quanto previsto al punto 1.3 con le opportune integrazioni e/o modifiche.

APPENDICE G

FOTOCOPIEI docenti possono richiedere fotocopie per compiti in classe dalle ore 08.15 alle ore 12.45. Ognidocente ha a disposizione per i compiti in classe o test tutte le fotocopie che gli necessitano, per usodidattico.Il testo da fotocopiare va consegnato al collaboratore scolastico del piano che provvederà a portarloal personale addetto dalle ore 08.30 alle ore 12.45 e a riconsegnare alla classe le fotocopie richieste.

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APPENDICE H

COMPITI PERSONALE E MANSIONI

1) L’UFFICIO TECNICO

L’Ufficio Tecnico e’ condotto da un docente tecnico nominato all’inizio di ogni anno scolastico dalDirigente Scolastico e svolge attività organizzative di natura tecnica relativamente alla gestionedelle risorse tecniche dell’Istituto:• nell’area didattico-educativa svolge una azione di coordinamento dei docenti per quanto riguardale attivita’ dei laboratori;• predispone e stila elenchi dotazioni tecniche d’Istituto, anche in formato elettronico, distinti persettori e laboratori.• svolge una azione consultiva per competenti valutazioni tecnico amministrativenei confronti del Dirigente Scolastico, del Responsabile Amministrativo e del Consiglio di Istitutorelativamente alla gestione delle risorse tecniche dell’Istituto;• riceve e sottopone al Preside le richieste di acquisto dei beni e servizi necessari per ilfunzionamento generale dell’Istituto e dei laboratori in particolare, redatte dai richiedenti sui moduliappositamente predisposti;• in collaborazione con il Magazzino, verifica periodicamente la natura e quantità dei materialinecessari per il ripristino delle scorte minime;• formula le richieste di preventivi per gli acquisti ed effettua un esame tecnico dei preventivipervenuti dai fornitori, predisponendo un prospetto comparativo per la opportuna valutazione daparte del Consiglio di Istituto;• dopo la delibera del Consiglio di Istituto, istruisce e cura il completamento delle pratiche diacquisto;• predispone il collaudo delle attrezzature acquistate, coadiuvando l’apposita commissione;• stende una stima valutativa dei beni alienabili ed inalienabili, ai fini degli scarichi inventariali, diconcerto con una Commissione nominata dal Preside;• segnala, unitamente alla Commissione sicurezza e manutenzione, dopo informativa al DS, agliEnti proprietari degli edifici e dei locali scolastici guasti o inefficienze di natura tecnica edinterventi di manutenzione necessari.• Gestisce i viaggi d'istruzione approvati dal Consiglio d'Istituto e le visite guidate approvate dalDS, in conformità al regolamento e si occupa di contattare agenzie di viaggio e ditte ditrasporto,anche per tutti i progetti europei, nazionali e regionali.• Cura i rapporti con enti ed istituzioni;• Coadiuva la Commissione 3° area di specializzazione per contatti aziende, viaggi, trasporti.• Unitamente alla Commissione Sicurezza e Manutenzione si raccorda con: AmministrazioneProvinciale (per le manutenzioni straordinarie dei locali, gli acquisti di arredi e suppellettili edaltro), Amministrazione Comunale , Amministrazione Regionale, enti di formazione, Societàtelefoniche, Italgas, Società Elettriche ecc..

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2) LABORATORIO di informaticaRicordiamo sempre che il laboratorio di informatica è utilizzato da molte persone, quindi:1. accedere al laboratorio secondo quanto previsto dal calendario delle prenotazioni; evitare di

disturbare chi lo utilizza;2. non installare nuovo software: su tutti i computer è attivo un antivirus che può causare conflitti

durante l’operazione di installazione. I docenti che hanno necessità di installare programmi ocd-rom sono pregati di contattare i responsabili del laboratorio (Ing.De Luca Fortunato,……………………………) per avere le indicazioni necessarie;

3. non inserire nessun tipo di password;4. non modificare le impostazioni (salvaschermo, sfondo, colori, risoluzioni, suoni, ecc.);5. è assolutamente vietato aprire, spostare o eliminare dati e cartelle altrui;6. i propri file vanno memorizzati nella cartella Documenti sull’unità C:.Ciascun utente potrà

creare una propria cartella personale nella quale memorizzare i dati in modo ordinato. Ondeevitare perdite di dati, effettuare copie di sicurezza personali del lavoro svolto (es. su cd-rom).

7. per ragioni di manutenzione vengono effettuati, secondo necessità e comunque entro il terminedelle attività didattiche, interventi di formattazione (=cancellazione dei dati) e reinstallazionedel software. Attenersi pertanto scrupolosamente a quanto detto nel precedente punto 8;

8. nel caso di individuazione di virus (comparsa di un messaggio dell’antivirus) prendere nota delmessaggio e segnalare immediatamente il fatto ai responsabili del laboratorio;

9. accedendo a Internet: rispettare la netiquette (=etichetta di rete, regole di comportamento);10. non mangiare e/o bere nel laboratorio;11. terminato di utilizzare il laboratorio fare in modo di lasciarlo nelle migliori condizioni;12. ricordarsi che è vietato dalla legge scaricare programmi, contenuti come filmati, mp3 ecc.

protetti da copyright. Ogni uso improprio verrà punito disciplinarmente. Il responsabile dellaboratorio è esente da responsabilità legate a qualsiasi uso vietato dalla legge

ATTENZIONE: per motivi di sicurezza questo laboratorio adotta soluzioni tecnologiche checomportano il monitoraggio e la raccolta di informazioni sulle attività svolte.I responsabili del laboratorio sono a disposizione per qualsiasi esigenza di supporto.

Organizzazione Laboratori Informatica.

Il responsabile dei laboratori di Informatica, dell’Istituto IPSIA “G. Prestia”, insieme agli assistentitecnici, in seguito alla stesura dell’orario definitivo, per un agevole utilizzo degli stessi, propone laseguente organizzazione:

a) Solo dopo esplicita richiesta scritta, come modello allegato, da parte dei docenti interessatiall’utilizzo dei laboratori di Informatica, sarà possibile accedere agli stessi per lezioni rivolteagli allievi;

b) I docenti, dovranno esplicitare, nella domanda, il laboratorio richiesto, l’orario, il giorno e laclasse che utilizzerà i laboratori;

c) E’ già stato formulato, in comune accordo, un regolamento interno di laboratorio, che dovràessere comunque integralmente accettato dai docenti interessati;

d) L’utilizzo dei laboratori, prevedendo numerose richieste, non dovrà superare le due ore permateria a settimana;

e) Non è consentito l’utilizzo dei laboratori di Informatica nelle ore in cui il docente risulta incompresenza con l’Insegnante Tecnico Pratico;

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f) L’eventuale contemporaneità di ore richieste sarà risolta, se possibile, con turnazionesettimanale;

g) L’orario proposto dovrà tenere conto delle disponibilità massime orarie settimanali degliassistenti tecnici di laboratorio.

h) Gli esperti esterni dei corsi surrogatori, ex terza area, potranno utilizzare i laboratori diinformatica, se richiesti, solo per un limitato numero di ore e comunque non oltre le due oresettimanali, rispettando il principio di utilizzo esclusivamente didattico e mai personale.

Si fa presente che i laboratori, sede centrale, avranno la seguente denominazione:Lab1: situato nel primo piano reparto laboratori;Lab2: situato nel primo piano accanto alle aule.Inoltre, per scelte logistiche e di sicurezza, il Lab2 può essere utilizzato esclusivamente dai docentidelle classi III, IV e V. Il Lab1 per tutte le classi rimanenti.La saletta Lab3, attigua al Lab2, è ad uso esclusivo del personale docente opportunamenteautorizzato, che se ne assume la responsabilità di utilizzo, per elaborare attività didattiche, ciò alfine anche, di salvaguardare la funzionalità dei dispositivi sistemati nella saletta (Server di rete,Plotter, Armadio Router…).

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PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ A.S. 2007/2008

4 / 12 SETTEMBRE…………………………………………………….…COLLEGIO DOCENTI

3 OTTOBRE ……………………………………………………..…COLLEGIO DOCENTI

8 /12 OTTOBRE …………………………………………………….…CONSIGLI DI CLASSE

25 OTTOBRE ……………………………………………………..…COLLEGIO DOCENTI

OTTOBRE ……………… …………………………………INCONTRO SCUOLA / FAMIGLIA

5 / 9 NOVEMBRE ……………………………………………………….CONSIGLI DI CLASSE

14 DICEMBRE ……………………………………………INCONTRO SCUOLA /FAMIGLIA

18 GENNAIO ………………………………………………………. CONSIGLI CLASSI V^

1 / 7 FEBBRAIO …………………………………………….…CONSIGLI 1° QUADRIMESTRE

FEBBRAIO …………………………………………………………….…COMMISSIONE I.D.E.I.

FEBBRAIO …………………………………………………..INCONTRO SCUOLA / FAMIGLIA

17 MARZO ……………………………………………………………COLLEGIO DOCENTI

18 / 24 MARZO ………………………………………………………….CONSIGLI DI CLASSE

3 APRILE ………………………………………………..INCONTRO SCUOLA/ FAMIGLIA

5 / 9 MAGGIO ……………………………………………. …………….CONSIGLI DI CLASSE

12 MAGGIO ………………………………………………...RIUNIONE DEI DIPARTIMENTI

13 MAGGIO ……………………………………………………………COLLEGIO DOCENTI

14/15 MAGGIO ………………………………………………CONSIGLI V^ PER DOCUMENTO

26/29 MAGGIO …………………………………………...CONSIGLI 3^ ESAMI DI QUALIFICA

3 GIUGNO ………………………………………………..PROVA CAPACITA’ RELAZIONALE

4 GIUGNO ………………………………………………………..PROVA CAPACITA’ TECNICA

5 GIUGNO ………………………………………………………CORREZIONI PROVE SCRITTE

6 GIUGNO………………………………………………………………………...…PROVE ORALI

7 GIUGNO …………………………………………………………………SCRUTINIO FINALE 3^

9/11 GIUGNO ………………………………………………………………….SCRUTINI FINALI

12 GIUGNO ………………………………………………………COLLEGIO DOCENTI FINALE

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INDICE GENERALEPAG.

IDENTITA’ DELL’ISTITUTO…………………………………………………………… 6 - 8

NOMINE COMMISSIONI …………………………………………………………………9 -10

IL CONTESTO TERRITORIALE………………………………………………………….11-13

ORGANIZZAZIONE SERVIZI AMM.VI………………………………………………….14-20

FORMAZIONE CLASSI ………………………………………………………………… 21-22

PROGETTAZ. DIDATTICA ( VERIFICHE E VALUT.)………………………………….23-29

ESAMI DI QUALIFICA…………………………………………………………………….30-32

OFFERTA FORMATIVA

(IND.ELETTRICO-ELETTRONICO.-MECCANICO-ABBIGLIAMENTO.MODA)… 33 - 43

3^ AREA SPECIALIZZAZIONE………………………………………………………… 44 - 45

REGOLAMENTO 3^ AREA………………………………………………………………..46 - 48

ALTERNANAZA SCUOLA-LAVORO………………………………………………………49

INTEGRAZ. SCOLAST. DIV. ABILI …………………………………………………… 50 - 52

PROGETTI P.O.F………………………………………………………………………… 53 - 55

PROGETTI P.O.N………………………………………………………………………… 56 - 57

REGOLAMENTO DISCIPLINARE……………………………………………………… 58 - 63

REGOLAMENTO ISTITUZ. SCOLASTICA……………………………………… … 64 - 66

ORGANI COLLEGIALI (C.I.-C.D-C.d.c)………………………………………………… .67 - 73

CORSI RECUPERO-DEBITI FORMATIVI……………………………………………… 74 - 76

FUNZIONI STRUMENTALI………………………………………………………………… 77

FUNZIONI COLLABORATORI D. S. …………………………………………………… 78 - 79

FUNZIONI DOCENTI……………………………………………………………………… 80 - 82

FUNZIONI COLL.SCOLASTICI………………………………………………………… 83 - 85

BIBLIOTECA- LABORATORIO……………………………………………………………86 - 88

SICUREZZA-PIANO DI EVACUAZIONE……………………………………………… 89 - 95

APPENDICI (A-F- )……………………………………………………………………… 96 - 108

PIANO ANNUALE ATTIVITA’……………………………………………………………. 109

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Vibo Valentia, lì 13 dicembre 2007.

Il Pof elaborato può essere variato, durante l’A/S, nelle sue parti con suggerimenti,

concertazioni, contrattazioni e qualora ne ricorra la necessità. Si ringrazia tutto il personale

per la collaborazione.

L A R E S P O N S A B I L E P. O. F.

M A R I A A M M E N D O L I A

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