I NOSTRI SPONSOR - s735a453172eb6164.jimcontent.com · in polvere qui nel vento. Francesco Guccini...

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I BAMBINI Nido: Erik, Ersilia, Laura, Luca Materna: Alexandre, Alma, Elena, Edouard, Gabriele, Hala, Keran, Ilaria, Iris, Leith, Leonardo, Line, Varvara, Violette Elementari: Ines, Jasmine, Laura, Noor, Melissa, Samuele Medie: Giordana, Michele, Sabrina Liceo: Marco ENTE GESTORE Presidente: Prof. Franco Santellocco Componenti: Sig.ra Anna Vailati Canta Casini, Domenico Citarella, Elena Farina, Sergio Ferretti, Massimo Cantarelli COLLABORATORI della SCUOLA Elisabetta, Hassan, Zineb, Zuina Insegnanti Assia, Cherif, Francesca, Houda, Iuri, Ikram, Laura, Libera, Mourad, Nora, Paola, Zineb LA REDAZIONE DEL GIORNALINO Comitato di redazione : Melissa Ferretti, Ines e Jasmine Yacef, Giordana Bonacci, Sabrina Fieno, Michele Leta Copertina : Sabrina Fieno Docente responsabile : Laura Miraudo Idee e revisione testi: : Iuri Falorni, Paola Osio Un caloroso ringraziamento a tutti quei genitori che quotidianamente si adoperano per il buon funzionamento della nostra scuola. I NOSTRI SPONSOR Lunetterie Allague

Transcript of I NOSTRI SPONSOR - s735a453172eb6164.jimcontent.com · in polvere qui nel vento. Francesco Guccini...

I BAMBINI

Nido: Erik, Ersilia, Laura, Luca

Materna: Alexandre, Alma, Elena,

Edouard, Gabriele, Hala, Keran,

Ilaria, Iris, Leith, Leonardo, Line,

Varvara, Violette

Elementari: Ines, Jasmine, Laura,

Noor, Melissa, Samuele

Medie: Giordana, Michele,

Sabrina

Liceo: Marco

ENTE GESTORE

Presidente: Prof. Franco Santellocco

Componenti: Sig.ra Anna Vailati Canta

Casini, Domenico Citarella, Elena Farina,

Sergio Ferretti, Massimo Cantarelli

COLLABORATORI della SCUOLA

Elisabetta, Hassan, Zineb, Zuina

Insegnanti

Assia, Cherif, Francesca, Houda, Iuri, Ikram,

Laura, Libera, Mourad, Nora, Paola, Zineb

LA REDAZIONE DEL GIORNALINOComitato di redazione : Melissa Ferretti, Ines e Jasmine Yacef, Giordana Bonacci,

Sabrina Fieno, Michele LetaCopertina : Sabrina Fieno

Docente responsabile: Laura MiraudoIdee e revisione testi:: Iuri Falorni, Paola Osio

Un caloroso ringraziamento a tutti quei genitori che quotidianamente si adoperano per il buon

funzionamento della nostra scuola.

I NOSTRI SPONSOR

Lunetterie Allague

L’ RA DEI PICCOLIIl giornale dei Bambini della Scuola Italiana Roma di Algeri

2°ANNO N°4 gennaio- febbraio 2012

Scuola Italiana Roma di Algeri - Ecole Italienne Roma d’AlgerAdresse: 2, Allée des Amandiers, Hydra – Alger - Tel 021 482173 - Fax : 021 483975 - Email : [email protected]

Décret présidentiel n° 07-177 du 20 Joumada El Oula 1428 – 06 Juin 2007 de ratification de l’accord entre le Gouvernement de la

République Algérienne Démocratique et Populaire et le Gouvernement de la République Italienne, signé à Alger le 14 Novembre 2006.

Decreto di Parità MAE Italia n° 3811 del 07-05-2009

Copertina di Sabrina Fieno

Cari Ragazzi,

voglio esprimere una nota positiva per questo nuovo numero, una nota positiva che

riguarda noi, i vostri insegnanti, il personale tutto. Infatti, il livello complessivo della

vostra e nostra scuola ha raggiunto un ottimo livello ed è ora apprezzata anche

all’esterno e si ricevono giudizi positivi e complimenti.

Sicuramente il vostro impegno nello studio, il vostro buon comportamento complessivo

all’interno della scuola risultano essere garanzia per il buon funzionamento.

Siamo a metà del percorso, ci sono ancora quattro mesi di attività, ma anche di sano

divertimento: il risultato finale sancirà la vostra maturazione, pronti per l’ avventura di un

nuovo anno scolastico ad Algeri, presso la nostra/vostra “Scuola Italiana Roma”.

Il Presidente

Franco Santellocco

Il Presidente scrive...

Pag.2

ARLEQUIN DANS TOUS SES ÉTATS

Sabato 18 febbraio 2012 gli alunni della Scuola Primaria e Secondaria di I grado,accompagnati dal Dirigente Scolastico, Prof.ssa Paola Osio, dai Prof.ri Iuri Falorni eFrancesca Polimeno e dai genitori, hanno aderito ad un'iniziativa promossa dall'IstitutoItaliano di Cultura di Algeri in occasione della mostra “Arlequin dans tous ses états”che si è tenuta dal 9 al 21 febbraio 2012, presso la sala Polivalente dell'I.I.C.In occasione di tale visita, la prima per gli studenti della Scuola Italiana Roma di Algeri,è stato consegnato al Vice-Direttore, Dott Uberto Malizia, un dono preparato daglialunni, costituito da due quadretti raffiguranti Arlecchino eseguiti con tecniche artistichedifferenti.Nell’augurarci che questa sia la prima di una lunga serie di iniziative coordinate traIstituto Italiano di Cultura e Scuola Italiana Roma, cogliamo l'occasione per ringraziare,attraverso le pagine del giornalino scolastico, la Direttrice, Dott.ssa Maria Battaglia e ilVice-Direttore, Dott. Uberto Malizia, che ci ha accolto con cordialità e simpatia.Ovviamente non possiamo non ringraziare il Presidente dell’Ente Gestore, Prof. FrancoSantellocco, per aver autorizzato l’uscita e i genitori per essersi dimostrati, comesempre, disponibili e collaborativi con la Scuola.

Gli insegnanti

Pag.15

I nostri consigli sulla preservazione dell’acqua

Preferendo la doccia al bagno si

risparmiano 1820 litri d’acqua*a persona in

un anno (*supponendo un consumo di 2 litri

per la doccia e 12 litri per il bagno).

(Giordana, I media)

2. Se ci sono delle perdite d’acqua

dalle tubature, bisogna chiamare subito

l’idraulico.

3. Non fare sempre il bagno al gatto

perché si spreca acqua e sapone e

perché può far male al suo pelo.

(Michele, II media)

5. Quando si smette di usare l’acqua per le

esigenze quotidiane, chiudere sempre bene il

rubinetto.

Il gruppo di lavoro « I ragazzi dell’acqua »I disegni sono di Michele Leta (II media)

H2O

4. Non fare battaglie d’acqua in

casa, è preferibile schizzarsi con

l’acqua del mare in estate.

(Sabrina, II media)

Pag.3

Il Dott. Malizia riceve il regalo dagli alunni

della Scuola Italiana Roma

Gli alunni della Scuola Secondaria di I grado

Gli alunni della Scuola Primaria

Noor, II elementare

Jasmine, V elementare

Arlecchini realizzati da Michele e Giordana,

Scuola Secondaria di I grado

Pag.14

Il ciclo dell’acqua

L’acqua passa dallo stato liquido (fiumi e mari) allo stato

gassoso (nuvole) a quello solido (ghiaccio e neve)

continuamente. Il ciclo è innescato dal riscaldamento del sole.

Quando non rispettiamo l’acqua…

Le schiume ed i rifiuti

solidi prodotti

dall’uomo

interferiscono con il

ciclo naturale

dell’acqua

inquinando il nostro

ambiente…

« Non c’è vita senza acqua », dalla Carta dell’acqua ,1968

Pag.13

Adesso ti

prendo!!Nooo!! Aiuto!!

10 febbraio 2012: che sorpresa!!! È arrivata la neve ad Algeri e

a scuola abbiamo giocato a palle di neve.

Pag.5

Balanzone gran dottore,Pantalone gran signore,Arlecchino e poi Brighellaecco arriva Pulcinella.Furbe, vispe e birichine,benvenute mascherine.

Le frittelle dei PinocchiettiMani in pasta

Brrrrr…. Che freddo!!!

Pag.12

AuschwitzFrancesco Guccini

Son morto con altri cento

son morto ch'ero bambino

passato per il camino

e adesso sono nel vento.

Ad Auschwitz c'era la neve

il fumo saliva lento

nel freddo giorno d'inverno

e adesso sono nel vento.

Ad Auschwitz tante persone

ma un solo grande silenzio

è strano non riesco ancora

a sorridere qui nel vento.

Io chiedo come può l'uomo

uccidere un suo fratello

eppure siamo a milioni

in polvere qui nel vento.

Francesco Guccini (Modena, 14 giugno 1940), musicista e scrittore, é ritenuto uno degli

esponenti di spicco della scuola dei cantautori italiani; i testi dei suoi brani vengono spesso

assimilati a componimenti poetici, denotando una familiarità con l'uso del verso tale da

costituire materia di insegnamento nelle scuole come esempio di poeta contemporaneo.

Auschwitz è una delle canzoni più celebri di Franceso Guccini che prende in esame il tema dell’Olocausto,

utilizzando la musica non solo come strumento per generare piacere, ma come strumento di denuncia. Questa

canzone racconta la storia di un bambino anonimo morto e bruciato con altri sei milioni di persone nel campo di

concentramento di Auschwitz. La denuncia del cantautore non è solo contro i campi di concentramento, ma

contro ogni guerra e violenza.

La canzone parla di un bambino piccolo, morto nelle camere a gas e poi bruciato insieme a tante altre persone

nei forni crematori. Viene rivelato il nome del luogo dove avviene il dramma: Auschwitz, un villaggio della

Polonia.

Durante un freddo inverno, con la neve che cade, appare l’immagine del fumo che sale, simbolo delle persone

che sono morte.

Nonostante la presenza di innumerevoli uomini, nel campo vi è un grande silenzio poichè tutte le persone sono

prigioniere, vengono maltrattate e private dei diritti e della dignità. Inoltre, non hanno il coraggio di parlare, né di

sorridere e sono avvolte dalla sensazione di morte.

Il bambino, che rappresenta l’innocenza, non riesce a sorridere e si chiede come sia possibile che l’uomo

permetta questa atrocità. Malgrado l’assurdità degli eventi, questi avvengono comunque e non è comprensibile

capire come un uomo possa uccidere un suo simile. L’uomo viene paragonato a una belva assetata di sangue

che malgrado si accorga dell’ atrocità che sta commetendo, continua a commetterla. La canzone è un grido di

rabbia, un’accusa che Guccini lancia all’umanità colpevole di tanti omicidi e dell’ Olocausto. Alla fine della

canzone il cantautore nutre la speranza di un cambiamento nell’uomo e afferma che tale evoluzione non va solo

pensata, ma bisogna agire per permettere che essa si realizzi.

(Giordana, Michele e Sabrina)

Pag.6

PANTALONEPantalone è un vecchio mercante

veneziano avaro, brontolone e

sputasentenze.

Crede solo nel denaro e nel commercio.

Si intromette nelle discussioni degli altri

e finisce sempre col ricevere botte da

entrambi i contendenti.

Veste semplicemente: ai piedi porta le

pantofole, ha un camicione e una

calzamaglia rossi e sopra indossa un

mantello nero. Porta una maschera in

faccia e una cintura alla vita.

INES YACEF, III ELEMENTARE

GIANDUJAGIANDUJA È ORIGINARIO DI TORINO.

IL NOME GIANDUJA DERIVA

DALL’ ESPRESSIONE PIEMONTESE “GIOAN DE LA

DOUJA” CHE VUOL DIRE GIOVANNI DEL

BOCCALE. HA UN COSTUME DI PANNO COLOR

MARRONE BORDATO DI ROSSO, UN PANCIOTTO

GIALLO E LE CALZE ROSSE. INDOSSA

PANTALONI VERDI E SCARPE DI COLOR NERO.

GIANDUJA È UN GALANTUOMO,CON BUON

SENSO E CORAGGIO. AMA IL BUON VINO, LA

BUONA TAVOLA E L’ALLEGRIA.

Jasmine Yacef, V elementare

ARLECCHINOLA MASCHERA DI ARLECCHINO È DI

BERGAMO, IN LOMBARDIA.È FAMOSO PER IL SUO VESTITO DI CENTO

COLORI.IL SUO VESTITO È COSÌ COLORATO PERCH É,

ESSENDO POVERO, I SUOI AMICI PER CARNEVALE GLI REGALANO PEZZI DI

STOFFA AVANZATI DAI LORO COSTUMI. HA UNA MASCHERA NERA E UNA SPATOLA

DI LEGNO. È FURBO, CORAGGIOSO E HA SEMPRE LA

BATTUTA PRONTA.

Melissa Ferretti, III elementare

Una poesia e una canzone per non dimenticare

Se questo é un uomoPrimo Levi

Voi che vivete sicuri

nelle vostre tiepide case,

voi che trovate tornando a sera

il cibo caldo e i visi amici:

considerate se questo è un uomo,

che lavora nel fango,

che non conosce pace,

che lotta per mezzo pane,

che muore per un sì o per un no.

Considerate se questa è una donna

senza capelli e senza nome,

senza più forza di ricordare,

vuoti gli occhi e freddo il grembo

come una rana d’inverno.

Meditate che questo è stato:

vi comando queste parole.

Scolpitele nel vostro cuore,

stando in casa andando per via,

coricandovi alzandovi;

ripetetele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,

la malattia vi impedisca

i vostri nati torcano il viso da voi.

In ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti è stato

istituito, in Italia, il Giorno della Memoria con una legge, pubblicata nelle Gazzetta Ufficiale n.177 del 31 luglio 2000, che

afferma:

Art.1

1.La Repubbica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”,

al fine di ricordare la Shoah ( sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani

che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che anche nei campi e schieramenti diversi, si sono

opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

Art.2

1.In occasione del “ Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni

di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo

ebraico e ai deportati militari e politici nei campi nazzisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed

oscuro periodo della storia del nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.

( legge 20 luglio 2000, n. 211)

Primo Michele Levi (Torino, 31 luglio 1919 – Torino, 11 aprile 1987) è stato uno scrittore, partigiano e chimico

italiano, autore di racconti, memorie, poesie e romanzi.

Nel 1943 venne catturato dai nazifascisti e l'anno successivo, deportato nel campo di concentramento di

Auschwitz. Il suo romanzo Se questo è un uomo, che racconta le sue terribili esperienze nel lager nazista, è

considerato un classico della letteratura mondiale.

La poesia Se questo é un uomo racconta della condizione di vita, dell’angoscia e della sofferenza che molti

uomini e donne hanno dovuto vivere durante il periodo della Shoah.

Il poeta invita il lettore a riflettere sugli stermini che avvenivano nei lager nazisti. Racconta dello stato di

denutrizione, di maltrattamento e di sfruttamento degli uomini e delle donne prigionieri nei campi di

concentramento, privati di ogni diritto, del rispetto e della dignità, che vivevano nella certezza di dover morire per

decisione dei tedeschi.

Primo Levi condanna tutte le persone che leggeranno la poesia e continueranno a vivere nell’indifferenza, nella

loro casa, nel calore della propria famiglia, facendo finta di niente. Nella conclusione della poesia viene lanciata

una sorta di maledizione rivolta a tutte quelle persone che non porteranno nel loro cuore questa atroce vicenda e

non ne faranno tesoro.

Pag.11

Pag.7

Laura Guglielmino, I elementare

Samuele Landolfa, I elementare

Noor Lledò, II elementare

Pag. 10

En hiver il fait froid, il pleut et il neige parfois. Quand il neige on profite pour jouer et construire des bonhommes de neige, ou rester a la maison et prendre un chocolat chaud.

Pour éviter de tomber malade on doit manger des fruits de saisonqui contient la vitamine C comme la mandarine, l’orange et le kiwi.

Je vous donne une astuce pour avoir chaud: trois paires de chaussettes, deux pairs de gants, deux pantalons, un col roulé et une doudoune.

I bambini della Scuola Primaria

Pag.8

Il pirata Leonardo e

gli Spider Men

Gabriele e Alexandre

Tutti in maschera per festeggiare il Carnevale alla Scuola Italiana Roma!!!

La principessa Varvara e la fatina HalaLa nostra piccola

bohémien Alma

Evviva il

Carnevale!!!

Frittelle e chiacchiere per tutti.

Grazie a Elisabetta, Zineb,

Zouina e Hassan.Scherzi di CarnevaleMascherine in posa

Pag.9

Welcome to London! Let’s look together at the most important symbols in UK!

Big BenBig Ben is one of the most famous landmarks in the

word. It is 93 m high and is famous for its accuracy. The

clock tower is in the banks of the river Thames and is

part of the Palace of Westminster, the House of

Parliament.

Big Ben takes its name from Benjamin Hall, the

commissioner of the work. He was big and fat that’s why

his nickname was Big Ben.

Palace GuardsThe Queen’s Guards are responsible for guarding the royal

residences, Buckingham Palace and St James’ Palace in

London. They wear a black hat called bearskin; it weighs 665

grams (very heavy!). Some hats are over 100 years old.

The ceremony of the Changing of the Guard is very famous. It

usually takes place in the court of Buckingham Palace everyday

of 11:30 and at 10 o’clock on Sundays.

Red telephone boxThe red telephone box, a public telephone kiosk designed by

Sir Gilbert Scott, the first box was made in 1920.

It is a familiar sight on the streets of the UK. The color red

was chosen to wake them easy to spot.

Most people have mobile phones today but the red telephone

box is still one of the Britain`s best loved symbols.

The double DeckerThe double-decker is a bus that has two flours the

name refers to something with two decks, that’s to

say two levels. The typical London double-decker

is red; it has between 60 to 80 seats.