i nn q uu e s tt o nn u mm e r oo - Home page - AGESCI · do Babbo Lupo si destò dal suo riposo...

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Chiuso in redazione il: 28 febbraio 2002 Cerchio in cammino Porto Recanati 1° foto di Aldo Sacchetti 2. Editoriale Ogni inizio è un buon inizio 3. Baloo È sempre Pasqua 5. Vita di Branco/Cerchio Primavera alla finestra 7. Mani abili Con un tovagliolino… Il découpage 10. Natura Un suolo fertile per il nostro orto 15. Biblioteca di Branco/Cerchio Rasmus e il vagabondo 18. Fratellini e sorelline d’Europa Fratellini e sorelline del mondo 20. Saggezza di Branco/Cerchio L’arte di pregare 22. Giochi I giochi dello Scovolino 24. Consiglio degli Anziani Il taccuino di Volo e Caccia 26. Fumetto Una vecchia foto 28. Corrispondenti In tutto il mondo 30. Posta Un CDA, tante piadine Le vostre e-mail Associato all'Unione Stampa Periodica Italiana S o m m a rio i i n n q q u u e e s s t t o o n n u u m m e e r r o o SCOUT - Anno XXVIII - Numero 9 - 15 marzo 2002 - Settimanale - Spedizione periodico in abbonamento postale legge 662/96 art. 2 comma 20/c - 0,51 - Edito dall'Agesci - Direzione e pub- blicità: Piazza Pasquale Paoli, 18 - 00186 Roma - Direttore re- sponsabile: Sergio Gatti - Registrato il 27 febbraio 1975 con il numero 15811 presso il tribunale di Roma. Stampa: So.Gra.Ro., via I. Pettinengo 39, Roma - Tiratura di questo numero 61.500 Finito di stampare nel marzo 2002 La rivista è stampata su carta riciclata, sbiancata in assenza di cloro. Anno XXVIII - n. 9 - 15 marzo 2002 Settimanale - Spedizione periodico in abbonamento postale legge 662/96 art. 2 comma 20/c Poste Italiane DCO/DC - BO a pag. 7 - Mani Abili IL DÉCOUPAGE a pag. 10 - Natura L’ORTO BIOLOGICO a pag. 15 - Biblioteca RASMUS E IL VAGABONDO La redazione Redattore capo: Maria Grazia Berlini Redattori: Camillo Acerbi, Emanuelle Caillat, Francesca Canziani, Mons. Giovanni Catti, Gianna Fabbri, Lorenzo Garavaldi, Anna Maria Guidi, Mauro Guidi, Fra’ Luciano Pastorello, Vittoria Perini, Marco Quattrini, Gianfranco Zavalloni Collaboratori: Roberto Papetti Illustratore e grafico: Vittorio Belli Impaginazione: Simona Pasini

Transcript of i nn q uu e s tt o nn u mm e r oo - Home page - AGESCI · do Babbo Lupo si destò dal suo riposo...

Chiuso in redazione il: 28 febbraio 2002

Cerchio in camminoPorto Recanati 1°foto di Aldo Sacchetti

2. Editoriale Ogni inizio è un buon inizio

3. BalooÈ sempre Pasqua

5. Vita di Branco/CerchioPrimavera alla finestra

7. Mani abiliCon un tovagliolino… Il découpage

10. NaturaUn suolo fertile per il nostroorto

15. Biblioteca di Branco/CerchioRasmus e il vagabondo

18. Fratellini e sorelline d’EuropaFratellini e sorellinedel mondo

20. Saggezza di Branco/CerchioL’arte di pregare

22. Giochi

I giochi dello Scovolino24. Consiglio degli Anziani

Il taccuino di Volo e Caccia26. Fumetto

Una vecchia foto28. Corrispondenti

In tutto il mondo30. Posta

Un CDA, tante piadineLe vostre e-mail

Associato all'UnioneStampa Periodica Italiana

Sommario

iiii nnnn qqqq uuuu eeee ssss tttt oooo nnnn uuuu mmmmeeee rrrroooo …………

SCOUT - Anno XXVIII - Numero 9 - 15 marzo 2002 - Settimanale- Spedizione periodico in abbonamento postale legge 662/96 art.2 comma 20/c - € 0,51 - Edito dall'Agesci - Direzione e pub-blicità: Piazza Pasquale Paoli, 18 - 00186 Roma - Direttore re-sponsabile: Sergio Gatti - Registrato il 27 febbraio 1975 con ilnumero 15811 presso il tribunale di Roma. Stampa: So.Gra.Ro.,via I. Pettinengo 39, Roma - Tiratura di questo numero 61.500 Finito di stampare nel marzo 2002

La rivista è stampata su carta riciclata,sbiancata in assenza di cloro.

Anno XXVIII - n. 9 - 15 marzo 2002Settimanale - Spedizione periodico in

abbonamento postale legge 662/96 art. 2comma 20/c Poste Italiane

DCO/DC - BO

a pag. 7 - Mani Abili

IL DÉCOUPAGE

a pag. 10 - Natura

L’ORTOBIOLOGICO

a pag. 15 - Biblioteca

RASMUS E ILVAGABONDO

La redazioneRedattore capo: Maria Grazia BerliniRedattori: Camillo Acerbi, EmanuelleCaillat, Francesca Canziani, Mons.Giovanni Catti, Gianna Fabbri, LorenzoGaravaldi, Anna Maria Guidi, MauroGuidi, Fra’ Luciano Pastorello, VittoriaPerini, Marco Quattrini, GianfrancoZavalloni Collaboratori: Roberto Papetti Illustratore e grafico: Vittorio BelliImpaginazione: Simona Pasini

Ogni inizio è un buon inizio

con il favore della Giungla e del Bosco

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Erano le sette di una caldissimasera tra le colline di Seeonee, quan-do Babbo Lupo si destò dal suo riposo diurno: si grattò, sbadigliò estiracchiò le zampe una dopo l’altraper liberarne le estremità dal torpo-re del sonno. Mamma Lupa giacevacol grosso muso grigio allungato inmezzo ai suoi quattro cuccioli guaio-lanti, ancora malfermi sulle lorozampe; la luna splendeva nella bocca della caverna, dove essi tuttivivevano. “Augrh!” disse BabboLupo “è tempo di mettersi nuova-mente in caccia…”.

Fate una prova; occorrono: 1 ba-rattolo di colore nero, 1 pennellogrosso, 1 pizzico di colore rosso, 1pennello sottile, 1 foglio di cartamolto grande. Stendete lentamente econ cura, usando il pennello grosso,il colore nero sul foglio. Fate asciugare. Con molta delica-tezza, intingete il pennello sottile nelpizzico di colore rosso e fate, nelcentro del foglio tutto nero, un minu-

scolo puntino. Guardate attentamen-te: avete davanti a voi l’esatta visio-ne di Cocci quando si trovò in ungrandissimo formicaio…

Fratellini e sorelline avete ricono-sciuto questi due brani?

Sono gli inizi de “Le storie diMowgli” e “Sette Punti Neri”. Mi fanno venire in mente che questoè un periodo in cui tante cose parto-no: nuovi fratellini e sorelline hannofatto le promesse, nuove cacce enuovi voli ci aspettano, nuove storieci accompagnano, nuovi giochi daimparare. E per noi cristiani si avvi-cina un periodo importantissimo dirinascita: la Pasqua del nostro fratel-lo maggiore Gesù.Iniziano nuove avventure anche perme, che sono stata in questi anni ca-poredattrice di Giochiamo e lascio aCamel questo incarico.Buona avventura a tutti coloro che

cacciano e volano con il favoredella Giungla e del Bosco, da

Maria Grazia.

Assisi, anno 1211. È vicina la domenicadelle Palme. Chiara va da Francesco achiedergli che cosa deve fare per segui-re Gesù, come ha fatto lui. “Domenicaprossima – le risponde Francesco – in-dossa il tuo vestito più bello e recati inchiesa per partecipare alla Messa dellePalme. Poi, durante la notte, lascerai latua casa”.Chiara attende con ansia: la domenicaentra in chiesa con le altre giovani dellepiù nobili famiglie d'Assisi.Ed ecco che accade un fatto strano:mentre tutti si avvicinano al Vescovoper prendere l’ulivo, Chiara rimane fer-ma al suo posto. Il Vescovo, allora, di-scende i gradini dell’altare, va fino a leie le pone un ramoscello di ulivo tra lemani. La notte seguente Chiara, accom-pagnata da un’amica fidata, lascia dinascosto la sua grande casa e si dirigeverso la chiesetta di Santa Maria degliAngeli, appena fuori Assisi, dove l’at-tende Francesco con i suoi frati. Cosìcomincia la “nuova vita” di Chiara, la“pianticella di Dio”, come la chiamaFrancesco.

Sapete, carissimi Lupetti e Coccinelle,come si può chiamare il gesto che hafatto Chiara d’Assisi, la notte della do-menica delle Palme dell’anno 1211? Hafatto Pasqua, che vuol dire “passaggio” o“passare oltre”. Ormai si sentiva prigio-niera in casa sua, come il popolo diIsraele in Egitto. Il Signore le ispirò diuscire da casa e di seguire Francesco,come il popolo seguì Mosè, passando ilMar Rosso. Ora era finalmente libera di

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Ehilà, fratellini e sorelline!Anche quest’anno la primaverasta tornando, e voi sapete benequale agitazione mette nellaGiungla e nel Bosco. Tutti si met-tono a correre, cantare, saltare,ballare, a cercare nuovi amici eavventure…A me, invece, la primavera fa ve-nire un gran sonno! Mi sveglio almattino, faccio colazione, poiapro la finestra e mi rimetto aletto sotto le coperte, ad ammi-rare il verde che sboccia e adannusare la brezza fresca caricadi odori nuovi.Così questa volta ho saltato imiei giringiro per la Giungla eper il Bosco, e non ho niente daraccontarvi… Però volevo farvileggere questa bellissima storiache ho trovato in uno dei libriche leggo fra un ronfolo e un al-tro. Fa proprio al caso nostro: siintitola

Anche quella mattina, non appenaaprì gli occhi, Mattia scese dal letto ecorse alla finestra. La aprì e... no, laprimavera non era ancora arrivata.Con un po’ di delusione, si vestì e sipreparò per andare a scuola. La mae-stra Paola, già da un po’ di giorni,

parlava della nuova stagione e sce-glieva sul libro di lettura le poesie e iracconti che parlavano della primave-ra, illustrati con immagini di fruttetiin fiore, rondini dentro i nidi, api cheronzavano su petali colorati e lucenti.

vivere come Gesù: povera, umile, na-scosta, ma felice di amare tutti e tutto.

La Pasqua di Gesù è il suo “passaggio” daquesto mondo al Padre, attraverso lamorte e la resurrezione, per dire agliuomini che li ama e li rende liberi e ca-paci di amare come Lui. San Francescoracconta nel Testamento che, dopo averabbracciato il lebbroso per amore diGesù, sentì che il suo ribrezzo si cam-biò in una grandissima gioia. È anchequesto un modo di fare Pasqua.Chiedete ai vostri Vecchi Lupi ed alleCoccinelle Anziane di aiutarvi a scopri-re altri modi, nuovi ed originali, di “farePasqua”. Sarete anche voi felici comeChiara e Francesco.

Buona caccia e buon volo!

Baloo

Quel giorno lessero una poesia, in cui l’autore diceva che per lui laprimavera era come una pagina bianca e nuova, tutta da scrivere.Parlarono insieme di questo paragone, cercarono di spiegarlo, e poiciascuno provò ad inventarne altri. Gianni disse che la primavera eracome un pacco a sorpresa. Allora la maestra gli chiese che cosaavrebbe voluto trovarci dentro, e lui rispose “un aquilone”. A Mattiasembrò proprio un bel paragone. La Stefi, invece, disse:La primavera è come un vestito fatto di fiori!E subito tutti i maschi cominciarono a ridere.Alla fine della mattinata la maestra assegnò loro un tema, che ovvia-mente doveva parlare della primavera.Non appena giunse a casa da scuola, Mattia corse in camera sua,andò alla finestra e... niente da fare. La primavera non era ancora ar-rivata. Dopo pranzo si sedette alla scrivania, per fare il tema. Restò quasitutto il pomeriggio davanti al foglio bianco, rosicchiando senza pietàil tappo della biro e ripensando a tutte le cose dette a scuola... ma nonriuscì a scrivere nemmeno una parola. Non sapeva come fare.Stava ormai per arrendersi quando, sollevando la testa, intravidequalcosa che gli fece brillare gli occhi. Si alzò di corsa e si affacciòalla finestra... finalmente! Eccola!Sul davanzale, dentro un piccolo vaso di terracotta, si era dischiusoun bocciolo di giunchiglia. I petali erano ancora sgualciti, ma già sivedeva che erano di un giallo carico ed intenso. Mattia lo ammirò perun po’, poi lasciò la finestra aperta e andò alla scrivania. Prese la bi-ro e cominciò: “Tre mesi fa il nonno mi ha regalato un vaso. Era pie-no di terra e spuntava solo una piccola fogliolina verde...”

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Il tovagliolino di carta: lo acquisti,lo usi, lo getti… Ma questa volta vo-gliamo utilizzarlo per uno scopo di-verso: decorare, abbellire, rivestire.In altre parole: creare!In casa e anche nelle nostre sedi e ta-ne ci sono sempre degli oggetti rima-sti inutilizzati che, con un po’ di fantasia, possono assumere aspettinuovi e particolari:

• vasi da fiori in terracotta o plastica• vassoi di cartone o sottotorte rimastidall’ultima festicciola• sportine o buste per la spesa senza

scritte o pubblicità• scatole di legno, di cartone o di ferro• bicchieri o bottiglie di vetro dalle

forme strane• candele di cera• e poi ancora: contenitori di polistirolo,

cornici di legno, ecc.

narla se volete un risultato a mac-chie). Lasciate asciugare.3. Ritagliate o strappate dal tovaglio-lino il disegno che vi serve.4. Se avete trovato la colla specialeper découpage, stendetene uno stratosottile e uniforme sulla superficiedel vaso nella posizione pensata edelle dimensioni appena maggioridel disegno.5. Se invece utilizzate la colla vinili-ca, mettetene un po’ in un piccolocontenitore con qualche goccia d’acqua per renderla più fluida, estendetela come sopra.6. Non aspettate che la colla si asciu-ghi: prendete il velo più esterno deltovagliolino (quello dove il disegnoè più marcato), appoggiatelo con at-tenzione alla superficie del vaso e,con il pennello bagnato di colla,stendetelo in modo uniforme (dalcentro verso l’esterno) in modo chenon si formino bolle d’aria. Lasciateasciugare.7. Se volete che il tutto risulti più lu-cido, o se avete paura che con il tem-po il tovagliolino si stacchi, avetedue possibilità: se avete usato la col

la speciale, passatene un altro stratoleggero; se invece avete usato la col-la vinilica, stendete uno strato sottiledi vernice trasparente.In questo periodo dell’anno poteterivestire con il tovagliolino ancheuova di polistirolo o di cera e faredei regalini di Pasqua.Questa tecnica del ”découpage”molto semplice può esservi utile an-che per le vostre attività di autofi-nanziamento, per i mercatini di soli-darietà e per le giornate dei genitorialle Vacanze di Branco/Cerchio.

Buon lavoro!

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Cosa serve ancora:• tovagliolini a più strati con disegni di-versi (coniglietti, pulcini, uccellini, coccinel-le, fiori e piante di ogni tipo, ecc.)• colla speciale per tovagliolini o semplicecolla vinilica• forbici• pennelli piatti di varie dimensioni• tempera acrilica bianca o di colore chia-ro• vernice trasparente (tipo copale o flat-ting)• piccolo pezzetto di spugna da usare alposto del pennello per pitturare gli oggetti• piccoli contenitori dove miscelare la collacon un po’ d’acqua

Come fare:Scegliete l’oggetto da “trasformare”e cercate il tovagliolino con il disegno che volete incollare sulla suasuperficie.

Ad esempio:un vaso di terracotta che potrebbeservire per contenere ancora unapiantina:1. Pulite tutta la superficie esternadel vaso (se lo lavate, aspettate poiche sia asciutto).2. Con la tempera acrilica e un pen-nello pitturate in modo uniforme tut-ta la superficie (oppure usate la spu-gna bagnata di tempera per tampo-

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Perché è importante mantenere unsuolo fertile? Perché è nel suolo chegermogliano i semi, è il suolo chenutre le piante, che dà loro una

base in cui piantare le radici.Il suolo costituisce anche il mondo in cui possono vivere

batteri, funghi, lombrichi,

ragnetti, millepiedi, coleotteri...Sono proprio questi minuscoli orga-nismi che, col loro ciclo di vita, ri-creano il suolo stesso e lo manten-gono ricco di sostanze nutritive.Ecco allora alcuni consigli per far sìche la terra del nostro orto di Brancoo di Cerchio sia sempre bella fertile.

Ci sono voluti migliaia d’anni percostruire quel che oggi è per noi il“suolo”. La terra nasce dalla lentissi-ma disgregazione della roccia... unapolvere fine che, col passare dei se-coli e dei millenni, si mescola conpiante ed animali in decomposizione,che ne costituiscono l’humus.Questo processo di fertilizzazionenon si ferma mai.Sapete come lavorano i lombrichi? Illombrico non mangia solo particelleorganiche (foglie, steli, compost);mangia anche granelli di sabbia ed’argilla, che si miscelano all’internodel suo corpo, diventando minuscolequantità di letame vero e proprio!

Un suolo fertile peril nostro orto

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Un suolo è fertile quando in esso sitrovano:• grande diversità di microrganismiattivi;• molto humus;• molta acqua (e deve dunque essereporoso);• molta aria (e deve dunque esseregranuloso e smosso).Le cose che dobbiamo fare per man-tenere il terreno in queste condizionisono:

SmuovereGli organismi della terra già da solimantengono il suolo granuloso esmosso. Questo significa che è suffi-ciente, in primavera, smuovere leg-germente la terra con la forca o conla vanga. Per far questo, conficcarenel suolo l’attrezzo e muovere leg-germente avanti e indietro.Se si ha a che fare con suoli argillo-si, o se ci si trova davanti ad una ve-

ra e propria invasione di erbacce, ènecessario smuovere anche in autun-no o in primavera. Fare attenzioneperò a compiere l’operazione quandola terra è abbastanza secca, altrimen-ti aderisce all’attrezzo!

PacciamarePacciamare significa cospargere ilterreno con un fine strato di tappetoerboso sfalciato. Poi possiamo porrealtra erba fra gli ortaggi e le piante dafiore, e uno strato più spesso sotto icespugli.Sotto i cespugli da bacche si può an-che mettere del compost a base dicorteccia o di legno sminuzzato. Leaiuole libere da coltivazione, in in-verno, vanno coperte con uno stratodi foglie, paglia o canne sminuzzate.La pacciamatura è ottima perché as-sicura un ambiente vitale particolar-mente favorevole ai vermi e agli altrianimaletti del suolo. Inoltre, proteg-ge la superficie dalla pioggia, dallaneve, dal sole. In estate, mantiene laterra umida più a lungo; impedisce la

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formazione di crosta, e blocca le erbacce.L’operazione deve durare dalla pri-mavera all’autunno, e deve essere ri-petuta quando il materiale usato si èdecomposto.

RinverdirePer rinverdire si usano le colture co-siddette da “sovescio”. Sovesciaresignifica sotterrare delle piante perrendere più ricco il terreno.Le piante da sovescio proteggono emigliorano il suolo; trattengonoquelle sostanze nutritive che si sciol-gono troppo facilmente, evitando chevengano portate via dal terreno.Chiediamo in un negozio da sementiquali sono le piante adatte per il so-vescio nella nostra zona.Queste piante vengono seminate amarzo - ed in tal caso precedono lealtre colture - oppure in primavera,fra le file di ortaggi che abbiano unacrescita troppo lenta; ancora, in esta-te, o in autunno nelle aiuole libere.

E allora, buon lavoro con il vostro

orto!

Rasmus e

il vagabondo

RASMUS è un bambino biondo coi capelli lisci.vive in un istituto perchè è orfano e nessuno vuole

adottarlo. Però nell’istituto non si sta bene.Un giorno, per evitare una punizione, Rasmusfugge e incontra qualcuno che si rivelerà molto

importante per lui: OSCAR

di Astrid Lindgren

Oscar è un vagabondo che gira per la campagna godendosi

l’estate in mezzo alla natura e che sa raccontare

bellissime storie d’amore e di morte.

Rasmus e Oscar diventano grandi amici e vivono insieme

straordinarie avventure. Vengono persino accusati di avere

commesso una rapina e devono darsi da fare

per dimostrare di essere innocenti.

Che fantastica vacanza per Rasmus! Ma come finirà? Tornerà

all’istituto? Resterà con Oscar? Sarà finalmente adottato?

Per scoprirlo leggi «Rasmus e il vagabondo» di A. Lindgren

e nel frattempo divertiti col “disegno continuo”

della pagina a fianco.

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Fai una fotocopia della pagina a fianco, colorala, incollala su un cartoncino e infine ritaglia lungo le linee tratteggiate. Poi riaccosta le diverse parti e ricomponi il disegno seguendo un ordine diverso da quello attuale: otterrai scene sempre diverse!

Esempio

1 2 3 4 3 1 2 4 1 2 3 4 ecc.

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“Questa volta quelli di Giochiamo sisono proprio sbagliati!”, dirannoquelli tra voi che da tempo leggonoil giornalino: “La rubrica si chiamaFratellini e sorelline d’Europa…”.No, non ci siamo sbagliati! La rubri-ca in effetti si chiamava così, mapoiché abbiamo già parlato di tutti ipaesi dell’Unione Europea, abbiamodeciso di pensare anche ai fratellini esorelline del resto del Mondo.Che cos’hanno in comune dei bambi-ni italiani, cinesi, brasiliani, cameru-

nesi? Innanzitutto, il fatto di esseretutti – appunto – bambini e bambine,che sanno sorridere, giocare ed esse-re amici, se ne hanno la possibilità.Per questo, esiste una DichiarazioneInternazionale scritta perché ognibambino e bambina sia felice e pos-sa godere di alcuni diritti e libertàfondamentali.

A tale proposito, in maggio si terrà aNew York una Sessione straordinariadell’O.N.U., per celebrare i 10 anni

della Convenzione Internazionale suiDiritti dei Bambini.Nei prossimi numeri di Giochiamo,abbiamo proprio pensato di parlareun po’ con voi di questi diritti fonda-mentali di tutti i fratellini e le sorelli-ne del mondo.Allora, qual è il primo diritto dei bam-bini che vi viene in mente? Un aiuto:pensate al titolo della nostra rivista…Bravi, è proprio GIOCARE! LaDichiarazione dice che ogni bambinodeve “avere la possibilità di dedicarsia giochi e ad attività ricreative…”.

In questo tutti i bambini del mondosono molto bravi; anche i più poveri,anche quelli che vivono in situazionidifficili sanno giocare con qualsiasioggetto gli capiti. Un tappo, un pez-zo di metallo, un pugno di stracci,una corda ben tesa… perfino con gliscarti degli adulti si possono realiz-zare giochi straordinari.Anche continuare ad aver voglia digiocare è un modo per essere liberi!

L’arte di pregare

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Una Coccinella? Un Lupetto? Aogni modo: una persona. Unapersona che prega.Che cosa dice? Niente. Sta in si-lenzio. Vede e sente. Guarda eascolta. E ringrazia.Grazie: per l’erba e per i fiori, perle note della canzone e per il sof-fio del vento.Adesso parla, ripete: grazie!

Si gira verso la cucina, e vola conla fantasia verso il mare, le onde,le barche.Si gira dall’altra parte, e adessovola con la fantasia verso il viale,le colline, i monti.Domanda al Signore altissimo,onnipotente e buono di benedire.Benedici la mamma e il babbo, ilfratello e la sorella, i parenti e gliamici, le parenti e le amiche:Elisabetta e Alberto, Rosa eGiovanni, Ettore e Sandra…Benedici i barcaioli, i pescatori, imarinai.Benedici i pedoni, i ciclisti e anchegli automobilisti, i collinari, imontanari.Benedici le persone malate, lepersone che soffrono.

Dipingere, pitturare, è un’arte.Modellare, scolpire, è un’arte.Suonare uno strumento, cantare,è un’arte.C’è l’arte di sistemare i fiori in unvaso, c’è l’arte dei burattini.Mille e mille sono le arti.Anche pregare è un’arte: si trattadi incominciare, di esercitarsi an-che con un po’ di fatica, seguendoi buoni esempi di chi prega adessosulla Terra, di chi pregò in tempipassati.E il Maestro di quest’arte è Gesù.

Vogliamo ricordare a tutti i fratellinie le sorelline che nel mese di marzoc’è una Giornata contro leDiscriminazioni. Essere “diverso”dagli altri (per razza, religione, abi-tudini, cultura) causa ancora graviproblemi a molte persone. rispettare le diversità riguarda ancheciascuno di noi!

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Ciao! Sono io, lo Scovolino! Mi hanno detto che e arriva

ta la primavera...

Allora ci vuole un po di colore!

1. ROSSO ZUCCHETTOGuarda bene la parola ROSSO:mamamia… dentro c’è un osso,vero?!Trova cosa contengono questealtre parole e collegale ai disegnicorrispondenti:1. COMPILARE2. CORAGGIOSO3. MELANZANA4. SPALLA5. SACCOCCIA6. LUPINO

3. CRUCIVERDETrova i nomi delle cose verdi e inseriscili nella grigliaqui sotto!!

4. RE + BLU + SLo sapevate che sono un nobile, ma ciò paura paurifera…!? Eh già…!

1. 1: pila; 2: raggio; 3: mela; 4: palla; 5: cocci; 6: lupi.2. Giallo oro; pagine gialle; bandiera gialla; giallo limone; febbre gialla; giallo canarino; giallo uovo; ro-manzo giallo.I libri polizieschi si chiamano GIALLI perché, anni fa, ebbero molto successo quelli di una casa edi-trice che li pubblicava con la copertina gialla!3. Orizzontali: 1: rana; 2: bottiglia; 3: numero; 4: anello; 5: felpa.Verticali: A: benzina; B: prato; ufo C: Giuseppe; D: pisello;4. SO + NODI + SAN + G + UE + B + LUMACHE + FIFA + B + LUME + PRESA: "Sono di sangue blu, mache fifa blu m’è presa!!".

2. IL GIALLO…Tutte queste cose sono gialle come il sole, o quasi.. Colora i disegnicon il giallo corrispondente, attenzione alle varie sfumature… A proposito, sai perché il romanzo poliziesco si chiama GIALLO?

Soluzioni

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Ogni sorellina e fratellino “in gam-ba” sa che è importante avere curadelle proprie cose di coccinella e lupetto. Sicuramente saprà tenere inordine l’uniforme, lo zainetto, la bor-raccia, la giacca a vento ecc.Qualche volta, però, si vedono deitaccuini di volo e di caccia non pro-prio perfetti: “scarabocchiati”, stro-picciati, a volte perfino senza nome,quasi che il proprietario si vergognidi farsi riconoscere come padrone.Rimettere a posto il vostro taccuinopotrebbe essere un modo per allenar-si all’ordine. Forse vi basterà siste-mare qua e là dei cartoncini coloratisu cui scriverete gli argomenti per di-videre i vari fogli. Ma se c’è bisognodi una azione più energica, metteteviall’opera!Partite dal “quaderno” in sé: deveavere degli anelli abbastanza grandi,essere di materiale robusto; può es-sere rivestito con pelle o tessuto resi-stente su cui disegnare o “pirografa-re” il proprio nome, una coccinella,una testa di lupo, un totem… Prendete dei cartoncini colorati dellastessa misura dei fogli e dividete co-me in una rubrica tutto il materialeche deve essere sistemato.

Ci sono tanti modi di “impaginare” iltaccuino e ognuno può seguire unsuo schema. Uno potrebbe esserequesto:

1. una scheda personale del proprie-tario con una foto o un “autoritratto” 2. la Legge e la Promessa delCerchio e del Branco3. la sestiglia, con tutti gli indirizzianche delle coccinelle anziane e deivecchi lupi4. il sentiero e la pista su cui state vo-lando e cacciando5. le specialità, quelle che siete riu-sciti a “conquistare” e le altre a cuistate lavorando6. i canti che fate7. i fogli ricevuti nelle ultime ceri-monie (promesse, giornata del pen-siero...)8. i giochi che fate9. i vostri progetti futuri...

Non dimenticate di mettere delle bu-ste trasparenti dove raccogliere fo-glietti più piccoli che altrimenti an-drebbero persi, e una tasca segreta dainserire all’interno della copertina.Togliete i fogli degli anni passati cheè bene conservare a casa insieme adadesivi, distintivi, foto.Certamente voi avrete altre idee perpersonalizzare il vostro taccuino ma,una volta riordinato, potrà esserel’orgoglio di una sorellina e di unfratellino che saliranno il prossimoanno in Reparto.

Buon volo e buona caccia!

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Ore 11,05. Akela e Bagheera cisgridano e proseguiamo mangiandolidi nascostoOre 11,30. Una zampa tenera siperde e tutti i Vecchi Lupi vanno incapo al mondo per cercarloOre 11,45. La zampa tenera vienetrovata dietro lo zaino a mangiarecioccolata...Ore 12,00. Arriviamo in un rifugioalpino e ci sediamo sul pratoOre 12,15. Apriamo gli zaini permangiare ma dobbiamo aspettareperché alcuni Vecchi Lupi si sono av-venturati in cima al Monte TassoOre 13,00. Finalmente sono torna-ti e ci buttiamo sul ciboOre 14,00. Giriamo a gruppetti peril bosco e ammiriamo il panoramacon vista sulla nostra casa di caccia

Ore 14,30. Fine siesta e ci incam-miniamo verso casaOre 15,30. Nuovo incontro conmore e lamponi.Ore 18,30. Siamo stanchi morti mafinalmente arrivano le macchine checi conducono alla casa di cacciaOre 19.00. Arriviamo sani e salvianche se “a pezzi”Ore 19.01. Ci gettiamo sopra il letto.Ore 19,30 I cambusieri prepara-no il tè.Ore 19,45. Non lo beviamo: siamotroppo stanchi…Ore 20,00. Giuro che è stata lagiornata più faticosa di tutte leVacanze di Branco!

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Fra pochi mesi sarà tempo diVacanze di Branco o Cerchio e tuttii fratellini e le sorelline che non vihanno mai partecipato debbono prepararsi all’evento!Così abbiamo pensato di farvi leggere questa cronaca “minutoper minuto” scritta da Novella, lu-petta del Branco “Popolo Liberodelle Colline di Seeonee”.Però non vi spaventate: ci sarannoanche giornate più tranquille!

Ore 7,00. I Vecchi Lupi vengono adarci la sveglia suonando la chitarraOre 7,05. I Vecchi Lupi finalmen-te smettono perché abbiamo apertogli occhiOre 7,15. Ci rivengono a svegliareperché ci siamo riaddormentatiOre 7,30. Tutto il Branco è fuori afare ginnasticaOre 8,00. Finalmente si fa colazio-ne e si preparano gli zainiOre 9,00. Si parte con le macchinedei cambusieriOre 9,15. Una macchina torna in-dietro perché i cambusieri hanno di-menticato la cioccolataOre 9,30. Ci fermiamo perché uncucciolo vomita (no, non ha mangia-to la cioccolata!)Ore 9,45. Arriviamo al paesino dimontagna e ci incamminiamo per ilbosco, meta: Monte TassoOre 10,30. Sopportiamo la lunga efaticosa camminataOre11,00. Incontriamo vari cespu-gli di lamponi, more e fragole e, ten-tati dai peccati di gola, iniziamo amangiarli

Un CdA,tante piadine…

Durante la Caccia Invernale di CdA abbiamo provato a diven-tare tutti cuochi…. Visto che i Vecchi Lupi ci avevano detto dinon portare la cena al sacco, alla sera abbiamo mangiato lapiadina romagnola. Ed è toccato farla a noi! Filippo e Lucia latiravano con il matterello, io apparecchiavo e in un altro mo-mento ho aiutato anche Fausto a cucinarle sulla piastra comefa da sua nonna. Alla fine le abbiamo mangiate con appetito accompagnate dasalumi e formaggi e le abbiamo finite subito perché erano buo-nissime.

• Lorenzo Ugolini,Branco Won-Tolla CdA Forlì 3

Caro Giochiamo,sono una lupetta appartenenteal branco Seeonee di SommaLombardo (Varese).Mi chiamo Alice, sono negliscout da tre anni e mi diverto unmondo; ho dieci anni e l'annoprossimo entrerò finalmente inreparto.Io sono nella sestiglia dei Neri ene sono capo; di questo sono felice; ho molti capi tra cui ricordo: Kaa, Akela, Bagheera,Ikki, Yakala, Chil; sono moltosimpatici e divertenti: diconobattute divertenti e quando ci dicono di stare seri e di non ridere dopo un po' fanno un sorrisetto, forse perché è l'unicavolta che stiamo in silenzio.Le uscite sono molto belle soprattutto quelle del C.d.A.; leultime vacanze di branco le hopassate a Forlì in un posto fan-tastico.In poche parole io agli scout midiverto tantissimo!!!.ALICE

Michael di Verona vuol far sape-re a sua mamma se è possibileacquistare materiale scout trami-te Internet.Dille di collegarsi al sito webwww.fiordaliso.it. Troverà tuttele informazioni che cerca.

Ciao, io mi chiamo Paolo di11 anni e vi scrivo da Mestre (VE).

Io ero uno scout del MESTRE 8, maora il mio gruppo, già da un anno,

si è unito col MESTRE 1 e adessosiamo diventati MESTRE CENTRO.Noi Lupetti facciamo attività sepa-

ratamente, mentre i due reparti fanno attività insieme.

Io sono un lupo anziano e l'annoprossimo andrò al reparto come la

maggior parte dei lupi. Siccome siamo in pochi, le sestiglie

non le faremo.Da quest' anno a scuola studio

tedesco. C'è un lupetto tedesco che vuole corrispondere con me?

Frasi semplici, mi raccomando!BUONA CACCIA

PAOLOe-mail [email protected].

La Posta di Giochiamo

via Tiberti, 21

47023 CESENA

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