I musei della campania

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I musei della Campania La Campania è una regione ricca di testimonianze del suo lungo passato. Da oltre tremila anni si sono succedute su queste terre popoli e civilità le cui vestigia possono essere ammirare nei tanti musei e scavi archeologici della regione.

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I musei della CampaniaLa Campania è una regione ricca di testimonianze del suo lungo passato. Da oltre tremila anni si sono succedute su queste terre popoli e civilità le cui vestigia possono essere ammirare nei tanti musei e scavi archeologici della regione.

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Il museo archeologico nazionale:

Li museo fu inaugurato nel 1787, sotto il regno di Carlo Borbone, in un periodo di grande splendore culturale della corte Napoletana. Sono custoditi tutti i reperti di Pompei , Ercolano, Stabia, Cuma, e Oplonti;

Fondamentalmante,i due nuclei principali sono rappresentati dalla collezione Farnese, proveniente dai palazzi e dalle ville farnesiane di Roma e dalla collezione costituita dagli oggetti rinvenuti a Pompei, a Ercolano e negli altri siti archeologici della Campania.

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Museo Nazionale di Capodimonte:

è ospitato dalla splendida reggia, sita nell’omonimo parco;

è principalmente una pinacoteca, in cui sono raccolte importanti collezioni, come

quella Farnese e Borbone.

La celebre collezione dei dipinti dei Farnesi include importanti opere di maestri

emiliani, veneti e lombardi; una parte di queste ora si trova al museo archeologico

nazionale.

La collezione Borbone è testimonianza del proseguimento alla della vena collezionista di Carlo III, che vi concentro’ opere d’arte provenienti da varie aree meridional, da

monasteri, donazioni o acquisti.

Da altri musei giunsero opere di Caravaggio e Tiziano.

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Il palazzo reale:Risale al 1600, il progetto fu affidato a Domenico Fontana, che si ispiro a canoni tardo rinascimentali. Dal 1600 al 1946 il Palazzo Reale è stato ininterrottamente la sede del potere monarchico a Napoli e nell’Italia meridionale. Dal 1919 il complesso ospita il Museo dell’appartamento storico e la Biblioteca Nazionale. Il Museo dell’Appartamento storico contiene, chez conserva l’arredo e le decorazioni del piano nobile; incatevole è lo scalone d’ingresso del palazzo e molto interessanti sono il Teatrino di Corte in stile roccoco’, la Cappella Reale e la Sala del Trono. La biblioteca contiene un milione e mezzo di volumi, tra cui rari manoscritti medievali e i famosi papiri di Ercolano.

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Scavi di Pompei:La spaventosa eruzione del Vesuvio

del 79 d.C., sommerse completamente di lava la città di Pompei, cqncellando ogni traccia umana ma lasciando resti immortali di edifici, città, luoghi, che quindici secoli dopo sarebbero state riportate alla luce nelle stesse condizioni.

La più rilevante è Pompei, all’epoca ricca cittadina ro,ana di villeggiatura di otium, in cui possedevano una di,ora numerosi patrizi romani. Si estende per circe 66 ettari, dei quali solo 45 oggi scavati e comprende tutta l’area racchiusa dalle mura della città, con un vasto patrimonio di architettura , sculture, pitture, mosaici e oggetti di vita quotidiana.

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Scavi di Ercolano: Distrutta anch’essa

dall’eruzione del Vesuvio, la città fu arsa viva, le case di Ercolano sono infatti giunte a noi in miglior stato di conservazione, in molti casi conservando i tetti originali, i secondi piani ed alcune strutture lignee oltre ad oggetti, decorazioni interni , papiri.

Su un’estensione di 4,5 ettari; si ritrovano comunque vestigia magnifiche di quel mondo lontano.