I miracoli del corano. italian
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Transcript of I miracoli del corano. italian
Quattordici secoli fa, Allah fece scendere il Corano. Questo Libro diguida e saggezza invita l'uomo alla verità e tutti gli esseri umani adaderire ai valori che questa potente rivelazione contiene. Dal giorno
della sua rivelazione fino al Giorno del Giudizio, il Corano, l'ultimo Libro di-vino, rimarrò l'unica guida per l'umanità.La perfezione del linguaggio letterario del Corano, le incomparabili caratte-ristiche del suo stile e la grande saggezza in esso contenuta, sono alcunedelle prove definitive del fatto che il Corano è la parola del nostro Signore.Inoltre il Corano contiene, nelle sue parole, molti miracoli che dimostranoche è la parola di Allah. Uno di questi miracoli è l'incredibile numero di ve-rità scientifiche che esso racchuide. In questo Libro, che fu rivelato oltrequattordici secoli fa al Profeta Muhammad (pace e benedizione su di lui), cisono innumerevoli esempi di nozioni che l'essere umano è stato in grado discoprire solo attraverso la tecnologia del ventesimo e del ventunesimo se-colo. Nonostante il Corano non vada considerato un libro scientifico, molti fattiscientifici che sono spiegati in modo estremamente conciso e profondo neisuoi versetti, sono stati scoperti dagli scienziati solo grazie al progresso tec-nologico del 20° e del 21° secolo. Alle scoperte fatte finora, ogni giorno sene aggiungono di nuove. Semplicemente questi fatti che ora vengono porta-ti all'attenzione del lettore, non avrebbero potuto essere noti all'epoca dellarivelazione del Corano, e questo dimostra che esso è la parola di Allah. Oltre ai miracoli scientifici del Corano, questo libro che tenete in mano con-tiene alcune sezioni che parlano di avvenimenti del passato e del futuro, del-la sua perfezione dal punto di vista letterario e dei miracoli matematici.
Riguardo l'autore: Adnan Oktar, che scrivesotto lo pseudonimo di Harun Yahya, è nato adAnkara nel 1956. Dal 1980 l'autore ha pubblicatonumerosi libri su tematiche connesse alla fede,scientifiche e politiche. E' noto come autore di im-portanti opere che svelano gli inganni degli evolu-zionisti, le loro effimere affermazioni e l'oscuraconnessione tra il darwinismo e le ideologie san-guinarie come il fascismo e il comunismo. Tutte leopere dell'autore condividono un unico obiettivo:trasmettere il messaggio del Corano, incoraggiarei lettori a riflettere sulle questioni basilari legate al-la fede quali l'esistenza di Dio, la Sua unicità, el'Aldilà e dimostrare la fragilità delle fondamenta
dei sistemi laici e delle ideologie distorte. Le sue oltre 300 opere, tradotte in 72lingue diverse, si sono diffuse presso un vasto pubblico di lettori in tutto il mon-do. Con la volontà di Dio, i libri di Harun Yahya saranno un mezzo attraverso ilquale, gli esseri umani del ventunesimo secolo, arriveranno alla pace, alla giu-stizia e alla felicità promesse nel Corano.
La traduzione dei versetti del Corano presenti
in questo libro è a cura di Hamza Piccardo.
Traduzione in lingua italiana dall'inglese
a cura di Dal Pont Moira.
ARASTIRMA PUBLISHING
Kayisdagi Mah. Degirmen Sok. No: 3
Atasehir - Istanbul / Turchia
Tel: +90 216 6600059
www.harunyahya.it - www.harunyahya.com
www.harunyahya.tv - www.it.a9.com.tr
www.miraclesofthequran.com
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HARUN YAHYA è lo pseudonimo dell'autore, Adnan Oktar,
che è nato ad Ankara nel 1956. Dopo aver completato gli stu-
di superiori ad Ankara, ha studiato arte alla Mimar Sinan
University di Istanbul e filosofia all'Università di Istanbul. A
partire dagli anni 1980 ha pubblicato molti libri su temi poli-
tici, scientifici e di fede. Harun Yahya è molto conosciuto co-
me autore di opere importanti che svelano l'impostura degli
evoluzionisti, le loro errate tesi, e gli oscuri legami tra il darwi-
nismo e ideologie sanguinarie come il fascismo e il comuni-
smo.
Le opere di Harun Yahya, tradotte in 72 lingue, costituiscono
una collezione di più di 55.000 pagine in totale con 40.000 illu-
strazioni.
Il suo pseudonimo è composto dai nomi Harun (Aronne) e Yahya
(Giovanni), in memoria dei due venerati Profeti che si batterono
contro la perdita di fede dei loro popoli. Il sigillo del profeta sulle co-
pertine dei suoi libri è simbolico ed è collegato ai loro contenuti. Esso
rappresenta il Corano (la Scrittura Finale) e il Profeta Muhammad
(la pace e la benedizione siano su di lui), l'ultimo dei profeti. Sotto
la guida del Corano e della Sunna (insegnamenti del Profeta [la
pace e la benedizione siano su di lui]), l'autore si propone di
demolire uno per uno i cardini delle ideologie atee, e di
avere l'"ultima parola", in modo da mettere completa-
mente a tacere le obiezioni sollevate contro la religione.
Egli usa il sigillo dell'ultimo Profeta (la pace e la benedi-
zione siano su di lui), che raggiunse la saggezza definitiva
e la perfezione morale, come segno della sua intenzione di
offrire quest'ultima parola.
Tutte le opere di Harun Yahya hanno un unico obiettivo:
trasmettere il messaggio del Corano; incoraggiare i lettori
a riflettere su questioni fondamentali della fede, come
l'esistenza di Dio, l'unità e l'Aldilà; e dimostrare quanto
fragili sono le fondamenta dei sistemi atei e delle
ideologie distorte.
Harun Yahya ha moltissimi lettori in
molti paesi, dall'India all'America,
dall'Inghilterra all'Indonesia, dalla
Polonia alla Bosnia, dalla Spagna al
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Brasile, dalla Malesia all'Italia, dalla Francia alla Bulgaria e alla Russia. Alcuni dei suoi li-
bri sono già disponibili in inglese, francese, tedesco, spagnolo, italiano, portoghese, urdu,
arabo, albanese, cinese, swahili, hausa, dhivehi (la lingua delle Mauritius), russo, serbo-
croato (bosniaco), polacco, malese, turco uygur, indonesiano, bengali, danese e svedese.
Molto apprezzate in tutto il pianeta, queste opere sono state lo strumento attraverso il
quale molti hanno ritrovato la fede in Allah e hanno riguadagnato una maggior com-
prensione della propria fede. La saggezza e la sincerità, accanto ad uno stile particolare e
molto comprensibile, toccano direttamente tutti coloro che le leggono. Chi riflette seria-
mente su questi libri non può continuare a sostenere ancora l'ateismo o qualunque altra
distorta ideologia o filosofia materialistica, poiché questi libri sono caratterizzati da una
rapida efficacia, da risultati definiti e incontrovertibilità. Anche se qualcuno continuasse a
farlo, sarebbe soltanto per un attaccamento emotivo, dal momento che questi libri dimo-
strano come tali ideologie siano false dalle fondamenta. Tutti i movimenti contemporanei
di negazione sono ora ideologicamente sconfitti, grazie alla collezione di libri scritti da
Harun Yahya.
Non c'è dubbio che tutto ciò derivi dalla saggezza e dalla chiarezza del Corano. L'autore
intende servire modestamente come mezzo nella ricerca dell'umanità per il giusto sentie-
ro di Dio. La pubblicazione di queste opere non è intesa al guadagno materiale.
Inestimabile è il servizio reso da tutti coloro che incoraggiano altre persone a leggere que-
sti libri, che aprono le loro menti e i loro cuori e li guidano a divenire più devoti servi di
Dio.
Allo stesso tempo sarebbe soltanto una perdita di tempo e di energia diffondere altri libri
che creano confusione nella mente delle persone, le portano nel caos ideologico e, evi-
dentemente, non hanno effetti forti e precisi nel rimuovere i dubbi dal cuore della gente,
come verificatosi in precedenti esperienze. È impossibile che dei libri concepiti per sotto-
lineare l'abilità letteraria dell'autore, piuttosto che il nobile scopo di salvare la gente dalla
mancanza di fede, abbiano un così grande effetto. Quelli che ancora dubitano, possono
constatare direttamente come il solo scopo dei libri di Harun Yahya sia quello di sconfig-
gere la miscredenza e diffondere i valori morali del Corano. Il successo e l'efficacia di que-
sto servizio si manifestano nella persuasione dei lettori.
Bisogna tenere a mente una cosa: la ragione principale della persistente crudeltà, dei con-
flitti e delle sofferenze che affliggono la maggioranza della gente è la prevalenza ideolo-
gica della miscredenza. A questo stato di cose si può porre fine unicamente con la scon-
fitta ideologica della miscredenza, e divulgando le meraviglie della creazione e la morale
Coranica, in modo che la gente possa vivere secondo queste. Considerando l'attuale stato
del mondo, che conduce in una spirale discendente di violenza, di corruzione e di conflit-
to, è chiaro che questo servizio deve essere reso in modo più rapido ed efficace, prima che
sia troppo tardi.
In questo sforzo, i libri di Harun Yahya assumono un ruolo centrale. Con il permesso di
Dio, questi libri costituiranno un mezzo tramite il quale la gente del XXI secolo raggiun-
gerà la pace, la giustizia e la felicità promesse nel Corano.
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AL LETTORE
In tutti i libri dell'autore, gli argomenti legati alla fede vengono spiegati alla•
luce dei versi Coranici, e si invitano le persone ad apprendere le parole di
Dio e a vivere in conformità ad esse. Tutti i temi che riguardano i versetti di
Dio sono spiegati in modo tale da non lasciare alcuno spazio a dubbi o in-
terrogativi nella mente del lettore. Lo stile sincero, semplice e scorrevole che
viene impiegato assicura che ognuno, di ogni età e proveniente da ogni
gruppo sociale, possa comprendere facilmente i libri. Grazie al loro lin-
guaggio efficace e lucido, li si può leggere tutti d'un fiato. Anche coloro che
rifiutano rigorosamente la spiritualità vengono influenzati dai fatti che tali li-
bri documentano, e non possono contestare la veridicità dei loro contenuti.
Questo libro, e tutte le altre opere dell'autore, possono essere lette indivi-•
dualmente o discusse in gruppo. I lettori che sono desiderosi di trarre profit-
to dai libri troveranno molto utile la discussione, nel senso che essi saranno
in grado di ricollegare reciprocamente le loro riflessioni ed esperienze.
Inoltre, sarà un grande servizio all'Islam il contribuire alla pubblicazione e•
alla lettura di questi libri, che sono scritti soltanto per la volontà di Dio. I li-
bri dell'autore sono estremamente convincenti. Per questo motivo, per chi
volesse comunicare ad altri la vera religione, uno dei metodi più efficaci è
incoraggiare a leggere questi libri.
Si spera che il lettore esamini anche le recensioni degli altri libri che si tro-•
vano in fondo al testo. La gran quantità di materiali su argomenti di fede è
molto utile e piacevole da leggere.
In questi libri, a differenza di molti altri, non si troveranno opinioni personali•
dell'autore, spiegazioni basate su fonti dubbie, stili non osservanti del ri-
spetto e della reverenza dovuti ad argomenti sacri, né argomentazioni senza
speranza, pessimistiche, che creano dubbi nella mente e distorsioni nel cuo-
re.
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INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .12
PARTE PRIMA: I MIRACOLI SCIENTIFICI DEL CORANO . . . . . . . . . .16LA VENUTA ALLA LUCE DELL'UNIVERSO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .17L'ESPANSIONE DELL'UNIVERSO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .19LA FINE DELL'UNIVERSO ED IL “BIG CRUNCH” . . . . . . . . . . . . . . . . . .22LA CREAZIONE DA FUMO CALDO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .25LA DIVISIONE TRA “I CIELI E LA TERRA” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .27LE DIFFERENZE STRUTTURALI TRA IL SOLE E LA LUNA . . . . . . . . . . .28LE ORBITE DELL'UNIVERSO ROTANTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .30LA TRAIETTORIA DEL SOLE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .33I PUNTI DIVERSI DELL’ALBA E DEL TRAMONTO . . . . . . . . . . . . . . . . .34LA FORZA DI GRAVITA’ DELLA TERRA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .36I CIELI CON LE LORO ORBITE “INTRECCIATE” . . . . . . . . . . . . . . . . . .38UNA ROSA IN CIELO: LA NEBULOSA ROSETTA . . . . . . . . . . . . . . . . . .40IL SISTEMA ELIOCENTRICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .42LA TERRA SI ESPANDE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .46IL SOLE CESSERA’ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .49L'IDROGENO E L'ELIO CONTENUTI NEL SOLE . . . . . . . . . . . . . . . . . .53I BUCHI NERI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .56LA STELLA SIRIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .58L’ORBITA DELLA LUNA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .60L’ANNO LUNARE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .62LA ROTONDITA’ DELLA TERRA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .64LA TERRA SI FENDE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .66LA TERRA TREMA E SI GONFIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .68LA TERRA RIGETTA I SUOI FARDELLI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .70LO STRATO DI OZONO AI POLI QUANDO SORGE IL SOLE . . . . . . . .72LA DIREZIONE DI ROTAZIONE TERRESTRE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .74LA FORMA GEOIDE DELLA TERRA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .75GLI STRATI DELL’ATMOSFERA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .76IL CIELO: UNA “VOLTA SICURA” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .79GLI STRATI DELLA TERRA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .83LA FOSSILIZZAZIONE E IL FERRO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .85LA FUNZIONE DELLE MONTAGNE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .87I MOVIMENTI DELLE MONTAGNE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .91
LA RELATIVITA’ DEL TEMPO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .94IL MIRACOLO DEL FERRO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .95LE PARTICELLE SUBATOMICHE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .99IL PESO DELLE NUVOLE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .102LA FORMAZIONE DELLA PIOGGIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .103LA PROPORZIONE DELLA PIOGGIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .107LA PIOGGIA RIPORTA IN VITA UNA TERRA MORTA . . . . . . . . . . . . . .110I VENTI FECONDATORI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .112IL PROCESSO DELLA FOTOSINTESI INIZIA AL MATTINO . . . . . . . . . . .115I DUE MARI CHE NON SI MESCOLANO TRA DI LORO . . . . . . . . . . . .118L’OSCURITA’ NEI MARI E LE ONDE INTERNE . . . . . . . . . . . . . . . . . . .121L’IDENTIFICAZIONE ATTRAVERSO LE IMPRONTE DIGITALI . . . . . . . .124LA ZONA CHE CONTROLLA I NOSTRI MOVIMENTI . . . . . . . . . . . . . . .126I CUORI TROVANO PACE CON IL RICORDO DI ALLAH . . . . . . . . . . . .128STRESS E DEPRESSIONE: I RISULTATI DEL NON RISPETTARELA RELIGIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .130LA NASCITA DELL'ESSERE UMANO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .136LA CREAZIONE DALL’ARGILLA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .149LA SEQUENZA NELLO SVILUPPO DEGLI ORGANI UMANI . . . . . . . . . .151IL MASSAGGIO CARDIACO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .152LA CLONAZIONE DEGLI ESSERI VIVENTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .154IL MOVIMENTO DI CONTRAZIONE CHE FACILITA IL PARTO . . . . . . .160L'UTERO DELLA MADRE E LA PROTEZIONE CHE ASSICURA AL FETO 162L'OSSIDAZIONE NEL SANGUE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .165LA SAGGEZZA NELLA PROIBIZIONE DEL SANGUE CONTENUTANEL CORANO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .167LA FORMAZIONE DEL LATTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .170UN MISCUGLIO MIRCOLOSO: IL LATTE MATERNO . . . . . . . . . . . . . . .172LE CONTRAZIONI DEL PETTO CON L'AUMENTODELL'ALTITUDINE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .177L’IMPORTANZA DEL MOVIMENTO DURANTE IL SONNO . . . . . . . . . . .178LA RIDUZIONE DEI MOVIMENTI DURANTE LA NOTTE . . . . . . . . . . . .180IL CICLO MESTRUALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .182MUOVERSI, LAVARSI E BERE ACQUA HANNO EFFETTI BENEFIPER LA SALUTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .184L’OLIVO: UN PIANTA BUONA PER LA SALUTE . . . . . . . . . . . . . . . . . .186IL FICO E LA SUA PERFEZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .194LA CARNE DI MAIALE E I SUOI EFFETTI DANNOSISULLA SALUTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .199IL MIRACOLO DEL MIELE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .201IL MIELE DELLE API FEMMINE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .206L’ESISTENZA DELLA VITA MICROSCOPICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .208L’ESISTENZA DELLE SOCIETA’ ANIMALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .210LA BIOMIMETICA: UN’ISPIRAZIONE DI DESIGN PER GLI ESSERIVIVENTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .213
10
LE LOCUSTE SI SPOSTANO IN SCIAMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .218LA COMUNICAZIONE DELLE FORMICHE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .220IL CICLO DEL CIBO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .222
PARTE SECONDA: LE PREDIZIONI DEL CORANO . . . . . . . . . . . . . . .224LA VITTORIA DEI BIZANTINI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .225LA PRESERVAZIONE DEL CORPO DI FARAONE . . . . . . . . . . . . . . . . . .230LA CONQUISTA DI MECCA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .232IL VIAGGIO SULLA LUNA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .234L'ESPLORAZIONE DELLO SPAZIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .235MODERNI MEZZI DI TRASPORTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .236LA TRASMISSIONE DELLE IMMAGINI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .238LA TRASMISSIONE OLAFTTIVA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .240I POZZI ARTESIANI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .242ENERGIA ATOMICA E FISSIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .244
PARTE TERZA: I MIRACOLI STORICI DEL CORANO . . . . . . . . . . . . . .246“HAMAN” E GLI ANTICHI EGIZI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .247I PROBLEMI CHE AFFLISSERO FARAONE E IL SUO POPOLO . . . . . . . .251IL DILUVIO DI NOE’ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .254LA CITTA’ DI IRAM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .262IL PROFETA MOSE' (PACE SU DI LUI) E LA DIVISIONE DEL MARE . . .266IL PROFETA MOSE' (PACE SU DI LUI) RITENUTO UN MAGO . . . . . . .271LA PAROLA “FARAONE” NEL CORANO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .272IL POPOLO DI SABA E IL DILUVIO DI 'ARIM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .274
PARTE QUARTA: I MIRACOLI MATEMATICI NEL CORANO . . . . . . . .278RIPETIZIONE DI PAROLE NEL CORANO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .279IL MIRACOLO DEL NUMERO 19 NEL CORANO . . . . . . . . . . . . . . . . . .282ALCUNI ELEMENTI CHIMICI INDICATI NEL CORANO . . . . . . . . . . . . .294
PARTE QUINTA: LA PERFEZİONE DEL CORANO DAL PUNTO DI VISTA LETTERARİO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .306L’INIMITABILITA’ DEL CORANO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .307ALCUNI COMMENTI SULL’ECCELLENZA LETTERARIA E SULL’INIMITABILITA’ DEL CORANO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .318AFFERMAZIONI RIGUARDANTI IL CORANO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .328
IL CORANO E’ LA PAROLA DI ALLAH . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .332
11
12
Quattordici secoli fa, Dio fece scendere il Corano per l'uma-
nità come libro di guida, e invitò la gente a lasciarsi condurre alla
verità aderendo a questo libro. Dal giorno della sua rivelazione fi-
no al Giorno del Giudizio, questo ultimo libro divino rimarrà l'u-
nica guida per l'umanità.
Lo stile ineguagliabile del Corano e la grande saggezza che
contiene, sono la prova inconfutabile che è la parola di Dio. Inoltre,
il Corano ha molte caratteristiche miracolose che dimostrano che è
una rivelazione divina. Uno di queste caratteristiche è il fatto che
molte verità scientifiche che l'uomo ha potuto scoprire solo con la
tecnologia del 20° secolo, erano già state affermate nel Corano 1400
anni fa.
Naturalmente il Corano non è un libro scientifico. Tuttavia,
molti fatti scientifici che sono descritti in maniera estremamente
concisa e profonda nei suoi versetti, sono stati scopertei solo con la
tecnologia del 20° secolo. Questi fatti
non potevano essere noti al mo-
mento della rivelazione del
Corano, e questo è un'ulte-
riore prova che esso è la
parola di Dio.
Per poter compren-
dere il miracolo scienti-
fico del Corano, dob-
biamo tener conto
del livello di svilup-
po della scienza all'e-
poca in cui è stato ri-
velato questo libro sacro.
13
1414
Nel 7° secolo, quando fu rivelato il Corano, nella società
araba erano diffuse molte superstizioni e credenze infondate per quan-
to riguarda le questioni scientifiche. Senza tecnologie adatte ad esami-
nare l'universo e la natura, gli antichi arabi credevano a leggende ere-
ditate dalle generazioni passate. Credevano ad esempio che le monta-
gne sostenessero il cielo, che la terra fosse piatta e che ci fossero alte
montagne alle sue due estremità. Si pensava che queste montagne fos-
sero pilastri che sorreggevano la volta celeste.
Tuttavia tutte queste credenze superstiziose della società araba
vennero eliminate con la rivelazione del Corano. Nella Sura Ar-Ra'd,
versetto 2, viene detto: "Dio è Colui che ha innalzato il cielo senza pi-
lastri visibili ..." (Corano, 13: 2). Questo versetto cancellò l'idea che il
I MIRACOLI DEL CORANO
cielo fosse sostenuto delle montagne. Verità
rigurdanti molti altri argomenti, furono ri-
velate in un epoca in cui nessuno avrebbe potuto esserene a co-
noscenza. Il Corano, rivelato in un tempo in cui la gente sa-
peva molto poco di astronomia, fisica, o biologia, contiene
fatti importanti riguardanti molti temi come la crea-
zione dell'universo, la creazione dell'essere umano,
la struttura di l'atmosfera e i delicati equilibri che
rendono possibile la vita sulla terra.
Diamo ora un'occhiata ad alcuni di questi
miracoli scientifici rivelati nel Corano.
17
Fino alla metà del ventesimo secolo l'opinione prevalente era che
l'universo fosse infinito, che fosse esistito da sempre e che avrebbe
continuato ad esistere per sempre. Secondo quest'idea conosciuta co-
me “modello di universo statico”, l'universo non aveva né un inizio né
una fine.
Affermando che l'universo è un insieme di sostanze statiche e co-
stanti, questa opinione ha costituito la base della filosofia materialista
e di conseguenza ha rifiutato l'esistenza di un Creatore. Tuttavia du-
rante il ventesimo secolo, con lo sviluppo della tecnologia e della
scienza, il modello di universo statico è stato completamente rifiutato.
Attraverso numerosi esperimenti, osservazioni e calcoli condotti
da alcuni dei pensatori più illustri, la fisica moderna ha dimostrato che
l'universo ha effettivamente avuto un inizio e che è venuto alla luce
dal nulla, durante un’esplosione avvenuta in un unico momento.
Inoltre è stato confermato che l'universo non è né fisso né statico, co-
me invece continuano a sostenere i materialisti. Al contrario è sotto-
posto a un costante processo di movimento, cambiamento ed espan-
sione. Questi fatti confermati recentemente, smentiscono la teoria del-
l'universo statico e oggigiorno vengono accettati ovunque dalla comu-
nità scientifica.
L'origine dell'universo è descritta nel Corano, nel seguen-
te versetto:
Egli è il Creatore dei cieli e della terra. (Corano 6: 101)
Questa informazione è assolutamente in accordo con le scoperte
degli scienziati contemporanei. Come abbiamo detto prima, la conclu-
sione a cui sono giunti gli astrofisici è che l'intero universo è venuto al-
la luce come risultato di una grande esplosione avvenuta moltissimo
tempo fa e conosciuta come “il Big Bang”. Tutti nella comunità scienti-
fica concordano che questa esplosione si è sprigionata da un unico pun-
to, 15 bilioni di anni fa.
Prima del Big Bang non esisteva niente di simile alla materia.
Energia, materia e tempo, sono stati creati in un istante, da una condi-
zione di non-esistenza; questo fatto, scoperto solo recentemente dai fi-
sici moderni, ci era già stato annunciato dal Corano 1.400 anni fa.
18
II MIRACOLI DEL CORANO
I sensori sensibili a bordo del satellite COBE, lanciato dalla NASA nel 1992,
hanno catturato degli importanti residui del Big Bang. Questa scoperta è servi-
ta come prova dell'evento del Big Bang, che è la spiegazione scientifica del fat-
to che l'universo è stato creato dal nulla.
Le aree marrone scuromostrano la radiazionedi fondo.
Le aree rosa chiaro
sono calde.
Le aree rosa scuro
indicano i luoghi
più caldi .
Le aree marrone
chiaro sono fredde.
Nel Corano, che è stato rivelato 14 secoli fa, cioè in un'epoca in cui
la scienza dell'astronomia era ancora primitiva, l’espansione dell’uni-
verso è stata descritta con le seguenti parole:
Il cielo lo abbiamo costruito con la Nostra potenza e (costante-
mente) lo estendiamo nell'immensità. (Corano 51: 47)
La parola “cielo” presente nel versetto, è stata usata molto spesso
nel Corano. Si riferisce allo spazio e all'universo e in questo caso è stata
usata con questo stesso significato, per affermare che l'universo si
“estende”. La parola araba: “musiaauna” nella frase “inna lamusiaauna”,
tradotta come “e (Noi) lo estendiamo”, deriva dal verbo “evsea” che si-
gnifica “estendere, espandere”. Il prefisso “la” serve ad enfatizzare il
nome che lo segue e in questo caso dà il senso di “in gran parte”. Questa
espressione significa quindi: “Noi estendiamo in gran parte il cielo o
l’universo”; questa è anche la conclusione alla quale sono arrivati gli
scienziati oggi.1
Fino agli inizi del ventesimo secolo, l'unica opinione che prevaleva
nel mondo della scienza era che “l'universo avesse una natura costante
e un'esistenza infinita”. Ricerche, calcoli ed osservazioni eseguiti con
mezzi di tecnologia moderna hanno però rivelato che l'universo in
realtà ha avuto un inizio e che si sta espandendo.
19
Queste informazioni
sono state confermate nel 1929 da
dati basati sull'osservazione.
Osservando il cielo con un telesco-
pio Edwin Hubble, un astronomo
americano, ha scoperto che le stel-
le e le galassie si stanno costante-
mente allontanando le une dalle
altre; questa è una delle più im-
portanti scoperte nella storia del-
l'astronomia. Durante i suoi studi
Hubble ha confermato che le stelle
emettono una luce che diventa più
rossa a seconda della distanza;
questo perché, a causa delle famo-
se leggi della fisica, quando la luce
si dirige verso un punto di osservazione diventa viola, mentre quando
si allontana assume un colore più rossastro. Hubble ha inoltre notato
che il colore della luce emessa dalle stelle tendeva al rosso. In breve, ha
visto che le stelle si stavano muovendo costantemente, allontanandosi
tra loro e allontanandosi anche da noi. Un universo in cui tutte le cose
si allontanano costantemente tra loro implica una sua costante espan-
sione. Le osservazioni fatte negli anni futuri hanno confermato che l'u-
niverso si espande costantemente.
Per poter avere una comprensione più chiara di quanto appena
spiegato, immaginiamo che l'universo sia la superficie di un pallone che
viene gonfiato. Più il pallone viene gonfiato, più i punti sopra la sua su-
perficie si allontanano l'uno dall'altro; allo stesso modo, con l'espander-
si dell'universo, i corpi celesti si allontanano tra loro. Questo è stato teo-
ricamente scoperto da Albert Einstein, uno dei più grandi scienziati del
ventesimo secolo. Tuttavia, per non compromettere l'idea del
20
II MIRACOLI DEL CORANO
Edwin Hubble con il suo telescopio
gigante
“modello di universo statico” che veniva generalmente accettata all'e-
poca, Einstein lasciò da parte tale scoperta. Più tardi parlò di questo fat-
to descrivendolo il più grande errore della sua vita.
Queste informazioni sull'universo erano state illustrate nel Corano
in un'epoca in cui telescopi e tecnologie simili non erano nemmeno sta-
te inventate: e questo perché il Corano è la parola di Allah, il Creatore
dell'intero universo.
21
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
Dal momento del Big Bang l'universo si sta costantemente espandendo a grande
velocità. Gli scienziati paragonanao l'universo in espansione alla superficie di un
palloncino che viene gonfiato.
La teoria del Big Crunch afferma che l’universo, che iniziò ad
espandersi col Big Bang, crollerà su sé stesso.
Secondo questa teoria, questo crollo dell’universo continuerà fino
a che l’universo perderà tutta la sua massa e diventerà un unico punto
di intensità indefinita.
Come detto prima, la creazione dell'universo iniziò con una gran-
de esplosione. Da quel momento l'universo ha iniziato ad espandersi.
Gli scienziati dicono che quando la massa dell'universo avrà raggiunto
un livello sufficiente, questa espansione terminerà a causa della gravità,
causando il crollo dell'universo dentro sé stesso.2
Si crede anche che l'universo si fonderà diventando un fuoco im-
petuoso e questa fusione è chiamata “Big Crunch”. Questo porterà
quindi alla fine di tutte le forma di vita che conosciamo. Renata Kallosh
e Andrei Linde, professori di fisica dell'università di Standford, hanno
detto a proposito di questo argomento:
“L'universo può essere destinato a crollare e scomparire. Tutto quel-
lo che vediamo e anche quello che è molto lontano da noi e che quin-
di non riusciamo a vedere, crollerà diventando un punto più piccolo
di un protone e in quella zona sarà allora come trovarsi dentro ad un
buco nero [...]. Abbiamo notato che alcuni dei migliori tentativi di
descrivere l'energia oscura, prevedono che l'universo diventerà ne-
gativo in modo graduale, e questo lo farà diventare instabile fi-
22
no a crollare […]. I fisici hanno capito che l'energia oscura diventerà
energia negativa e che l'universo potrebbe crollare in un futuro lon-
tano[...]; riteniamo che probabilmente ci possiamo trovare non all'i-
nizio, ma a metà del ciclo vitale del nostro universo.”3
Questa stessa ipotesi scientifica di Big Crunch è citata nel Corano
nel seguente versetto:
Il giorno in cui avvolgeremo il cielo come gli scritti sono avvolti
in rotoli. Come iniziammo la prima creazione, così la reitereremo:
è nostra promessa: saremo Noi a farlo.” (Corano 21: 104)
In un altro versetto, questo stadio dello spazio è così descritto:
23
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
Non hanno considerato Allah nella Sua vera realtà. Nel Giorno
della Resurrezione, di tutta la terra farà una manciata e
terrà ripiegati i cieli nella Sua mano destra. Gloria a Lui,
Egli è ben al di sopra di quel che Gli associano!”
(Corano 39: 67)
Secondo la teoria del Big Crunch, l'universo
inizierà a crollare lentamente e poi que-
sto crollo inizierà a prendere velo-
cità. Alla fine del processo, l'uni-
verso avrà una densità indefinita e
sarà caldo e piccolo. Questa teoria
scientifica corre parallelamente
alla spiegazione del
Corano di questo
particolare concetto
scientifico.
24
II MIRACOLI DEL CORANO
Gli scienziati moderni sono in grado di osservare la formazione
delle stelle da una nuvola di gas caldo. Anche la formazione dell'u-
niverso è avvenuta da una massa calda di gas. Il modo in cui la crea-
zione dell'universo è stata descritta in questo versetto del Corano,
conferma questa scoperta scientifica:
Ha infisso (sulla terra) le montagne, l'ha benedetta e in quattro
giorni di uguale durata, ha distribuito gli alimenti”; (questa è
la risposta) a coloro che interrogano. Poi si rivolse al cielo che
era fumo e disse a quello e alla terra: “Venite entrambi, per
amore o per forza”. Risposero: “Veniamo obbedienti!”.
(Corano 41: 19–11)
Sebbene alcuni scienziati abbiano cercato di portare argomenta-
zione contro la teoria del Big Bang, le prove scientifiche hanno fatto
sì che questa teoria venisse accettata completamente da tutta la co-
munità scientifica.
La parola araba che traduce “fumo” nel versetto sopra è “dukha-
nun”, che descrive il caldo e cosmico fumo in questione. Questa pa-
rola presente nel Corano descrive il fumo in un modo molto accura-
to; esso è infatti un corpo gassoso caldo che contiene particelle mobi-
li connesse a sostanze solide. Qui, il Corano ha utilizzato la parola
25
della lingua araba più appropriata per descrivere l'aspet-
to di questa fase dell'universo. E' solo nel ventesimo secolo che gli
scienziati hanno scoperto che l'universo è emerso da un gas caldo sotto
forma di fumo.4
Il fatto che tale informazione riguardo la creazione dell'universo
sia stata data dal Corano, non è altro che un miracolo.
26
II MIRACOLI DEL CORANO
Un versetto riguardante la creazione dei cieli è:
Non sanno dunque i miscredenti che i cieli e la terra formavano
una massa compatta? Poi li separammo e traemmo dall'acqua
ogni essere vivente. Ancora non credono? (Corano 21: 30)
La parola “raqt” tradotta come “formavano una massa compatta”,
significa “mescolati insieme, mischiati” nell'arabo gergale. E' usata per
parlare di due sostanze diverse che formano un insieme cioè un unico
corpo. La frase “li separammo” è la traduzione del verbo arabo “fataqa”
e implica qualcosa che ha avuto origine facendo a pezzi o distruggendo
la struttura di cose unite l'una all'altra. Questo verbo si può usare ad
esempio, per descrivere in maniera specifica il germogliare di un seme
dal suolo.
Il versetto afferma che il cielo e la terra all'inizio erano un oggetto
allo status di “raqt” e che si sono poi separati
(“fataqa”). Nel primo istante del Big Bang tutta la
materia dell'universo era ammucchiata in un unico
punto; in altre parole il cielo e la terra erano
uniti tra loro ed erano inseparabili. Questo
punto è poi esploso violentemente
provocando la divisione della
materia.
27
Costruimmo sopra di voi sette solidi cieli e vi ponemmo una lam-
pada ardente. (Corano 78: 12–13)
Come sappiamo la sola fonte di luce nel sistema solare è il sole.
Grazie agli sviluppi nel campo della tecnologia, gli astronomi hanno
scoperto che la luna non è una fonte di luce, ma riflette solamente la lu-
ce solare che la raggiunge. L’espressione “lampada” nel versetto sopra
è la traduzione della parola araba “sirajan” che descrive in un modo
perfetto il sole come “fonte di luce e calore”.
Nel Corano Allah utilizza diverse parole per parlare dei corpi ce-
lesti come la luna, il sole le stelle. La differenza tra le strutture del sole
e della luna è espressa nel seguente versetto del Corano:
Non avete considerato come Allah ha creato sette cieli sovrappo-
sti, e della luna ha fatto una luce e del sole un luminare. (Corano
71: 15–16)
Nel versetto sopra per descrivere la luna è stata usata la parola “lu-
ce” (“nuran” in arabo) e per descrivere il sole, la parola “luminare” (“si-
rajan” in arabo). La parola usata per la luna si riferisce ad un corpo lu-
minoso e immobile, che riflette la luce. La parola usata per il sole si ri-
ferisce invece a un corpo celeste che brucia continuamente e a una co-
stante fonte di calore e luce.
28
Sappiamo che la luna non emette una sua luce ma che riflette la
luce solare che la raggiunge e che al contrario, il sole emette luce pro-
pria. Questo fatto fu rivelato nel Corano in un’epoca in cui l’uomo
non possedeva i mezzi necessari per scoprire tali fatti scientifici. Era
un’epoca in cui la conoscenza dei corpi celesti era molto ristretta, per
non dire nulla. Questa dimostra la natura miracolosa del libro
dell’Islam.
29
L’equilibrio nell’universo è possibile grazie al fatto che i corpi ce-
lesti seguono un percorso specifico. Stelle, pianeti e satelliti ruotano
ognuno intorno al proprio asse e allo stesso tempo ruotano insieme al
sistema di cui fanno parte. L’universo funziona seguendo un ordine
perfetto, proprio come la catena di montaggio di una fabbrica.
Ci sono più di 100 bilioni di galassie nell’universo visibile; ogni ga-
lassia piccola contiene circa un bilione di stelle e ogni galassia grande ne
contiene più di un trilione.5 Molte di queste stelle hanno pianeti e molti
dei pianeti hanno satelliti. Tutti questi corpi celesti seguono orbite e per-
corsi calcolati al millimetro. Da milioni di anni ognuno di questi corpi si
muove lungo il suo percorso in assoluta armonia con tutti gli altri.
Anche il sistema solare e le altre galassie si muovono intorno ad al-
tri centri. Ogni anno la terra e il sistema solare si spostano di circa 500
milioni di chilometri rispetto a dove si trovavano l’anno precedente. E’
stato calcolato che anche una minima deviazione nei percorsi dei corpi
celesti potrebbe avere conseguenze drastiche che potrebbero portare al-
la fine dell’intero sistema. Una fonte scientifica ha affermato:
“Ruotando intorno al sole la terra segue un’orbita che, ogni 18 miglia
devia di soli 2.8 mm dal suo percorso… Una deviazione di 3 mm
causerebbe una catastrofe; se questa deviazione fosse di 2.5 mm an-
ziché di 2.8 mm, l’orbita sarebbe molto ampia e noi congeleremmo.
Se la deviazione fosse di 3.1 mm verremmo bruciati”.6
30
31
All’epoca in cui fu rivelato il Corano la gente non aveva telescopi
o strumenti di osservazione tecnologici con cui poter studiare corpi a
milioni di chilometri di distanza, e non conosceva nemmeno la fisica e
l’astrofisica come le si conosce oggigiorno. Era quindi impossibile sa-
pere che nello spazio ci sono orbite e percorsi; il versetto 7 della Sura 51,
che è un giuramento, afferma però: “Per il cielo solcato di percorsi”.
Questa è una prova che il Corano è la Parola di Dio.
32
II MIRACOLI DEL CORANO
Come molte altre co-
mete nell'universo, an-
che la cometa di
Halley, vista dall'alto,
percorre un'orbita pre-
stabilita. Ha un'orbita
specifica all'interno
della quale si muove in
perfetta armonia con
gli altri corpi celesti.
Nel Corano viene affermato che il sole e la luna seguono traiet-
torie specifiche:
Egli è Colui che ha creato la notte e il giorno, il sole e la luna:
ciascuno nuota nella sua orbita. (Corano 21: 33)
La parola araba tradotta nel versetto come “nuota” e usata per
descrivere il movimento del sole nello spazio, è “sabaha”. Questa pa-
rola implica che il sole non si muove casualmente nello spazio ma che
ruota intorno al suo asse seguendo un percorso. Il fatto che il sole non
si trovi in una posizione fissa ma che segua invece una particolare
traiettoria è affermato anche nel seguente versetto:
E il sole che corre verso la sua dimora; questo è il decreto
dell’Eccelso, il Sapiente. (Corano 36: 38)
Questi fatti a cui accenna il Corano, sono stati scoperti solo
recentemente grazie allo sviluppo dell’astronomia. Secondo i
calcoli degli astronomi il sole si muove verso
una direzione chiamata “apice solare” alla velo-
cità straordinaria di 720.000 km orari. In altre pa-
role il sole percorre 17.28 milioni di chilometri
al giorno. Come il sole, anche tutti i pianeti e
i satelliti all’interno del suo campo gravita-
zionale percorrono la stessa distanza.
33
Lo giuro per il Signore degli orienti e degli occidenti, in verità ab-
biamo il potere. (Corano 70: 40)
Signore dei celi e della terra e di quello che vi è in mezzo, il
Signore degli orienti!” (Corano 37: 5)
Il Signore dei due orienti e il Signore dei due occidenti. (Corano
55: 17)
Nei versetti sopraccitati, le parole oriente ed occidente sono usate
al plurale nei primi due versetti (la parola “mashaariq” tradotta come
“orienti” e la parola “maghaarib” tradotta come “occidenti”), e al duale
nell’ultimo (le parole “mashriqain” e “maghribain” sono usate per parla-
re dei “due orienti” e dei “due occidenti”). “Mashaariq” e “maghaarib”
34
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
indicano anche il punto dove sorge il sole e il punto dove tramonta. I
versetti sopra parlano quindi di posti diversi dell’alba e del tramonto.
L’inclinazione dell’asse terrestre è di 23° 27'. A causa di questa in-
clinazione e della forma sferica della terra, la luce dei raggi solari non
colpisce sempre lo stesso angolo. Quindi, più ci si allontana dalle equa-
tore, più si potranno osservare i diversi punti di alba e tramonto.
All’equatore invece si vedrà il sole sorgere sempre esattamente a est e
tramontare sempre esattamente a ovest perché i raggi solari in quell’a-
rea colpiscono sempre perpendicolarmente. Nel corso dell'anno il sole
non sorge e non tramonta sempre negli stessi punti dell'orizzonte; il
punto del sorgere e il punto del tramonto infatti variano con regolarità
durante l'anno.
All'equatore l'arco di orizzonte interessato dalla variazione del
punto del sorgere ha la minima ampiezza: 47° (=23°,5 x 2)
Tenendo in mente che la penisola araba è molto lontana dalle equa-
tore, sembra impossibile poter fare una tale osservazione da lì.
L’espressione sugli orienti e sugli occidenti nei versetti sopra può indi-
care l’alba e il tramonto in punti diversi. (E Allah ne sa di più)
35
Non abbiamo fatto della terra un luogo di riunione? (Corano
77: 25)
La parola araba “kifatan” tradotta come “luogo di riunione” nel ver-
setto sopra, significa “esseri viventi che vengono riuniti e protetti nelle
loro dimore, oppure luoghi in cui esseri viventi o oggetti inanimati ven-
gono riuniti insieme; o ancora posti in cui le cose vengono accumulate o
collocate”. “Kifatan” deriva dalla parole-radice “kafata” che significa
“raccogliere, mettere insieme, attirare verso di sé, abbracciare”.
Con la sua forza gravitazionale, la terra attira gli esseri umani e tut-
to ciò che vi è sopra essa, cose animate e non, verso il suo centro. E’ mol-
to probabile che l’uso di un verbo che significa “attirare verso di sé” nel
versetto si riferisca alla forza di gravità.
E’ grazie alla forza di gravità che la
terra attira verso di sé animali, piante, esse-
ri umani e tutte le cose presenti sulla terre,
che le persone riescono a camminare sulla
suolo e rimanere dove sono senza volare in
aria e che la pioggia può cadere.
Il signor Isaac Newton, considerato
come uno dei più grandi scienziati mai esi-
stiti, analizzò questa caratteristica della
terra e fece una delle più grandi sco- Isa ac New ton
36
perte di tutti i tempi parlando della forza di gravità nel suo libro
“Philosophiae Naturalis Principia Mathematica” (I Principi
Matematici della Filosofia Naturale) pubblicato nel 1687. La paro-
la latina “attrarre” che Newton usò parlando della gravità, signi-
fica anch’essa “attirare, mettere insieme”. L’allusione nel Corano
a una delle quattro più grandi forze della terra, conosciuta dal-
l’uomo solamente nel diciassettesimo secolo, è una delle prove
che il Corano fu mandato molto tempo prima da Allah.
37
Per il cielo solcato di percorsi (Corano 51: 7)
La parola araba “alhubuk” tradotta come “solcato di percorsi” nel
versetto 7 della Sura numero 51, deriva dal verbo “habaka” che significa
“intrecciare strettamente, saldare, unire, legare insieme”. L’uso di que-
sta parola nel versetto rappresenta un importante aspetto dell’odierna
conoscenza sotto due aspetti.
Analizziamo il primo: le orbite nell’universo sono così fitte e in-
trecciate da costituire una serie di percorsi che si incrociano tra loro,
proprio come una fibra tessile. Il sistema solare in cui viviamo è costi-
tuito dal sole, dai pianeti con i loro satelliti e dai corpi celesti, come le
meteore e le comete che sono in costante movimento. Il sistema solare
si muove nella “via lattea” e contiene bilioni di stelle.6 E’ stato stimato
che esistono bilioni di galassie. I corpi celesti e i sistemi ruotano a velo-
cità di migliaia di chilometri all’ora, muovendosi tra lo spazio senza
mai entrare in collisione tra loro.
La scienza dell’astronomia si è sviluppata grazie alla mappatura
delle posizioni e della direzione delle stelle, mentre l’astromeccanica si
è sviluppata per determinare questi complessi movimenti. Gli astrono-
mi pensavano che le orbite fossero perfettamente sferiche. Si è scoperto
però, che in realtà i corpi celesti possano avere una forma sferica, ellit-
tica, parabolica o iperbolica. Il dottor Carlo Rovelli dell’univer-
sità di Pittsburgh afferma: “Lo spazio in cui viviamo non
38
è altro che una rete estre-
mamente complessa che
ruota”.7
Le parole “il cielo
solcato di percorsi” con
cui Allah ha descritto l’u-
niverso nel versetto 7
della Sura adh-Dhariyat, dimostrano che il Corano è straordinariamen-
te in accordo con la scienza. Questa perfetta armonia fra il Corano e gli
sviluppi scientifici rivela chiaramente
che è la Parola di Dio, il Creatore.
39
Harun Yahya (Adnan Oktar)
A Sinistra: le orbite di alcuni
dei corpi celesti nel sistema so-
lare. Guardando le altre imma-
gini in senso orario si potrà no-
tare che il sistema solare a sua
volta fa parte di movimenti or-
bitali ancora più grandi.
Questa immagine mostra in
maniera approssmativa i
movimenti annuali di sole
sette stelle nella Via Lattea.
L’immagine sopra mostra il movimento
annuale di sole sette stelle nella via lattea
Quando si fenderà il cielo e sarà come una rosa tinta. (Corano
55: 37)
L’espressione araba tradotta nel versetto sopra come “sarà come
una rosa tinta”, è “fa kaanat wardatan ka-ddihaani”. Queste parole si rife-
riscono all’immagine di una rosa che appare in cielo, e descrivono per-
fettamente alcuni corpi celesti gassosi, in particolar modo la “Nebulosa
Rosetta”.
Nebulosa è il nome dato alle masse gassose presenti nello spazio
che prima di diventare nebulose, sono stelle. Essendo molto grandi e a
causa delle loro alte temperature e pressioni interne, le stelle rilasciano
dei gas nello spazio che poi si uniscono formando nuvole gassose con
una temperatura di più di 15.000 oC. Queste eruzioni di gas avvengono
molto velocemente e sono molto intense.
La “Nebulosa Rosetta” è un tipo di nebulosa e vie-
ne chiamata così perché assomiglia ad una rosa ed è
anch’essa una grande nuvola di gas; la sua gran-
40
dezza è pari a 5 volte la grandezza dell’intera luna.8 E’ stato stimato
che il suo diametro è di 130 anni luce.
L’esistenza di questo corpo celeste rappresentato nell’immagine in
alto, può essere accertata solo da strumenti di osservazione ad alta tec-
nologia. Le informazioni contenute nel versetto 37 della Sura 55 del
Corano sono state confermate dalle scoperte astronomiche moderne.
In un altro versetto del Corano ci viene detto:
In qualunque situazione ti trovi, qualunque brano del Corano re-
citi e qualunque cosa facciate, Noi siamo testimoni al momento
stesso in cui la fate. Al tuo Signore non sfugge neanche il peso di
un atomo sulla terra o nel cielo; non c’è cosa alcuna più piccola o
più grande di ciò che non sia (registrata) in un Libro esplicito.
(Corano 10: 61)
41
Ha creato i cieli e la terra in tutta verità. Arrotola la notte sul gior-
no e arrotola il giorno sulla notte, e il sole e la luna ha costretto
(ad orbitare) fino ad un termine stabilito. Non è forse Lui
l’Eccelso, il Perdonatore? (Corano 39: 5)
Nel versetto sopra, il movimento della terra è stato descritto con la
parola “yukawwiru” che deriva dal verbo/radice “takwir” e significa
“coprire un corpo sferico”. La parola è stata tradotta nel versetto come
“arrotola” e descrive la rotazione della terra come l’azione dell’arroto-
lare che fa alternare la notte e il giorno. Oltre ad alludere alla forma sfe-
rica della Terra, la parola è anche l’espressione più accurata per descri-
vere il suo movimento intorno al sole. A causa della forma sferica della
terra e del suo movimento intorno al sole, il sole illumina sempre un la-
to della terra mentre l’altro lato rimane nell’oscurità. La parte nell’om-
bra è avvolta dall’oscurità della notte che viene poi sostituita dalla lu-
centezza del giorno quando sorge il sole. Le posizioni del sole e della
terra sono descritte nella Sura Ya Sin:
E il sole che corre verso la sua dimora: questo è il Decreto
dell’Eccelso, del Sapiente. E alla luna abbiamo assegnato le fasi,
finché non diventa come una palma invecchiata. Non sta al sole
raggiungere la luna e neppure alla notte sopravanzare il giorno.
Ciascuno vaga nella sua orbita. (Corano 36: 38–40)
42
I movimenti del sole e della luna sono descritti nel versetto 40 del-
la Sura Ya Sin dalla parola araba “yasbahuna” che significa “fluire, cor-
rere o nuotare”. Questa parola si riferisce ad un’azione che qualcuno
compie da sé, in maniera continua e da solo, senza l’intervento da par-
te di qualcun altro. I versetti sopra possono dunque fare riferimento al
movimento autonomo che il sole compie nell’universo, un movimento
indipendente da qualsiasi altro corpo celeste. E’ impossibile per noi ve-
dere o seguire il movimento del sole a occhi nudi, senza l’utilizzo di ma-
teriale speciali e tecnologici. Come riportato nel versetto 39 della Sura
Ya Sin, il sole oltre che roteare intorno al suo stesso asse una volta ogni
26 giorni, si muove attraverso un suo percorso.
Il versetto dice anche che al sole non è permesso “raggiungere la
luna”; il Corano afferma dunque che il sole e la luna non ruotano in-
torno allo stesso corpo. Allo stesso tempo, il versetto chiarisce che non
c’è alcun legame tra il movimento responsabile dell’alternarsi del gior-
no e della notte e quello del sole e della luna.
Fino al sedicesimo secolo si pensava che la terra fosse il centro del-
l’universo. Questa opinione era conosciuta come “il sistema geo-centri-
co”, dalle parole greche “geo” (terra) e “centron” (centro). Questo credo
fu messo in dubbio dal famoso astronomo Nicolaus
43
Harun Yahya (Adnan Oktar)
Come la Terra, anche gli altri pianeti del sistema solare seguono orbite specifiche.
Copernicus nel 1543, nel suo libro
“De Revolutionibus Orbium
Coelestium”, in cui proponeva l’i-
dea che la terra e gli altri pianeti
ruotassero intorno al sole. Dopo os-
servazioni fatte da Galileo Galilei
nel 1610 con l’uso di un telescopio,
fu scientificamente dimostrato che
è la terra a ruotare intorno al sole.
Dato che fino a quel momento si ri-
teneva che il sole girasse intorno al-
la terra, molti sapienti dell’epoca ri-
fiutarono la teoria di Copernico.
Nel sedicesimo e diciassettesimo
secolo l’opinione del famoso astro-
nomo Johannes Kepler che illustra-
va i movimenti dei pianeti, con-
fermò il sistema eliocentrico. In questo sistema, il cui nome deriva dal-
le parole “Helios” (sole) e “centron” (centro), è il sole ad essere al centro
dell’universo e non la terra. Anche altri corpi celesti ruotano intorno al
sole. Tutto questo era già stato rivelato 1400 anni fa nel Corano.
Affermando che la terra era il centro dell’universo, l’astro-
nomo Ptolemy fu responsabile dell’idea dell’universo
geocentrico che prevalse per centinaia di anni. Quando
fu rivelato il Corano nessuno sapeva che il sistema
della “terra centrale”, che spiegava la formazione
del giorno e della notte come causa dei movimen-
44
I MIRACOLI DEL CORANO
Il manoscritto sopra risalente, al 1750,
mostra il sistema geocentrico dell'uni-
verso (con la Terra al centro). Ci sono
voluti molti anni prima che la gente
abbandonasse questa teoria e la sosti-
tuisse con il sistema eliocentrico.
ti del sole, era scorretto. Al contrario, si riteneva che tutte le stelle ed i
pianeti girassero intorno alla terra.
Il Corano contiene molte espressioni che sono in accordo con la
scientifica verità che riguarda il giorno e la notte:
Per il sole e il suo fulgore, per la luna che lo segue, per il giorno
quando rischiara (la terra) Per la notte quando la copre (Corano
91: 1-4)
Come riportato nel primo versetto sopra il giorno, cioè il fulgore
del sole, è il risultato del movimento della terra; non è il movimento del
sole ad essere responsabile del giorno e della notte. L’informazione nel
Corano rifiuta la teoria che la terra è fissa e che è il sole a girarle intor-
no. Il Corano discende chiaramente dal nostro Signore. Più la scienza e
la tecnologia avanzano e più vengono alla luce esempi di compatibilità
tra il Corano e la scienza.
Nelle loro storie c’è una lezione per coloro che hanno intelletto.
Questo (Corano) non è certo un discorso inventato, ma è la con-
ferma di ciò che lo precede, una spiegazione dettagliata di ogni
cosa, una guida e una misericordia per coloro che credono.
(Corano 12: 111)
45
Harun Yahya (Adnan Oktar)
L'immagine a sinistra
rappresenta il sistema
eliocentrico (con il Sole
al centro) che oggi è sta-
to confermato dalla
scienza moderna, men-
tre in alto vediamo il si-
stema geocentrico, rite-
nuto vero per centinaia
di anni.
Ed Egli è Colui che ha disteso la terra, vi ha posto montagne e
fiumi, e di ogni frutto ha stabilito in esso una coppia. Fa sì che la
notte copra il giorno. Ecco i segni per coloro che riflettono!
(Corano 13: 3)
Il termine arabo “madda al-arda” tradotto come “ha esteso la terra”
nel versetto sopra, significa “essere ricoperto, disteso, allungato, espan-
so o aperto”. L’uso di questa parola nel contesto della terra in riferi-
mento alla formazione delle montagne e dei fiumi, è estremamente sag-
gio. La spiegazione scientifica della formazione della terra sostiene che
le montagne e i fiumi si sono formati grazie all’allungamento e all’e-
spansione della terra.
La scienza moderna afferma che all’inizio la terra aveva un aspet-
to diverso da quello che ha ora. Nel suo libro “Die Entstehung der
Kontinente und Ozeane” (L’Origine dei Continenti e degli Oceani) scritto
nel 1915, il famoso scienziato tedesco Alfred Lothar Wegener afferma-
va che tutti i continenti erano, in origine, un’unica massa di terra.
Questa vasta massa di terra fu poi chiamata con il termine greco
“Pangea”, che significa “tutti i continenti”. Secondo la teoria di Alfred
Wegener della “massa continentale”, introdotta nel 1912, i continenti al-
le due estremità dell’Oceano Atlantico si stanno ancora allontanando
l’uno dall’altro. Questa teoria, conosciuta come la “teoria delle placche
tettoniche”, che assunse la sua ultima e odierna forma con
46
lo sviluppo del campo della scienza, sostiene che i continenti non si al-
lontanano l’uno dall’altro scivolando sulla superficie dell’oceano. La su-
perficie dell’oceano e i continenti si muovono insieme sopra uno strato
di magma liquido sotto una forte pressione e un intenso calore cono-
sciuto come “astenosfera” o “crosta superiore”. Quindi, entrambi i con-
tinenti sulla superficie della terra visibili dall’esterno e la crosta sotto il
mare, si muovono insieme.9
Dal momento che le lastre che sopportano i continenti si muovono
in una maniera descritta come “contrazione ed espansione” o “allunga-
mento”, i continenti oggi si allontanano l’uno dall’altro in media di tre
centimetri all’anno. L’espansione più evidente che sta avvenendo sul
mare è quella tra l’Arabia e l’Africa, in cui i continenti si stanno allon-
tanando l’uno dall’altro tre o quattro volte più velocemente. Il risultato
dell’espansione di un continente è la formazione di valli che si allarga-
no costantemente, come la grande Rift Valley nelle regioni dell’est
Africa ed Arabia.
La grande Rift Valley è una formazione geografica e geologica che
oscilla tra 30 e 100 km in ampiezza, si estende per 6000 km dal Sudan fi-
no al Mozambico e per diverse migliaia km in profondità. Questa
profonda valle ha portato alla formazione del monte Kilimangiaro e il
Monte Kenya. La parte più orientale della valle è formata
47
Harun Yahya (Adnan Oktar)
Questa fotografia,
scattata dallo spazio
dalla Nasa, mostra il
Golfo di Aqaba e il
Canale di Suez, a est
della penisola del
Sinai. La Penisola del
Sinai, il Mar Morto e
il fiume Giordano co-
stituiscono la parte
settentrionale della
Great Rift Valley.
dal fiume Jordan, il mar Morto e il
golfo di Aqaba. Si espande poi verso
sud lungo il mar Rosso e i vari laghi
del Kenya. La maggior parte di questi
laghi sono molto profondi e al di sot-
to del livello del mare.
Il libro “L’Espansione della Terra” de-
scrive come non soltanto le montagne ma anche i letti di alcuni fiumi si
sono formati a causa dell’espansione della terra. Riguardo al continen-
te americano, il Centro Ricerche Geologiche di Utah, ha affermato:
“Le catene e i bacini stanno continuando a formarsi da 10 o 20 mi-
lioni di anni, in risposta all’allungamento da est a ovest della crosta
terrestre. L’allungamento crea tensione che viene rilasciata attraver-
so un lento e continuo movimento o attraverso un movimento im-
provviso lungo una faglia (cioè una rottura della crosta terrestre),
che causa terremoti. Durante un terremoto, le montagne si alzano
mentre le valli sprofondano nelle faglie. L’allungamento continua fi-
no ad oggi”.10
Fatti come l’espansione della terra possono solo essere dimostrati
attraverso ricerche dettagliate compiute dai vari rami della scienza con-
temporanea. Ad esempio le foto prese dal satellite, prodotto della tec-
nologia del ventesimo secolo, hanno confermato l’opinione che sostie-
ne che i continenti fossero, in origine, complementari l’uno all’altro.
Misure altamente accurate hanno rivelato che l’espansione nella crosta
terrestre è continua. La presenza nel Corano di una informazione così
importante, in un’epoca in cui nessuno poteva sapere niente riguardo
ai continenti e alla loro formazione, dimostra di nuovo che esso è la
parola di Allah.
48
I MIRACOLI DEL CORANO
Una ricostruzione della Terra all'epoca in cui
c'era solo un grande continente, la Pangaea
(circa 300 milioni di anni fa).
ım.
ğını
E il sole corre verso la sua dimora; questo è il decreto dell'Eccelso,
del Sapiente. (Corano 36:38)
Il sole sta emettendo calore da circa 5 bilioni di anni come conse-
guenza delle costanti reazioni chimiche che avvengono sulla sua super-
ficie. In un momento futuro queste reazioni cesseranno, il sole perderà
tutta la sua energia e alla fine si spegnerà.
La parola araba “limustaqarrin” tradotta nel versetto come “dimo-
ra”, si riferisce ad un particolare momento o luogo. La parola “tajri” tra-
dotta come “corre”, in arabo ha il significato di “muoversi, agire velo-
cemente, spostarsi spesso, fluire”. Dal significato delle parole, sembre-
rebbe che il sole continuerà il suo corso in tempo e spazio, ma che que-
sto movimento continuerà solo fino ad uno specifico e predeterminato
momento. Il versetto: “Quando sarà oscurato il sole [...]” (Corano 81: 1)
ci indica che quel momento arriverà.
La parola araba “taqdiru” tradotta nel versetto come “decreto”, in-
clude i significati di “stabilire, determinare il destino di qualcosa, misu-
rare”. Con questa espressione presente nel versetto 38 della Sura Ya Sin,
ci viene detto che l'arco di vita del sole è limitato ad uno specifico pe-
riodo di tempo, determinato da Allah. Altri versetti del Corano sull'ar-
gomento riportano:
Ha sottomesso il sole e la luna, ciascuno in corsa verso il suo ter-
mine stabilito. Ogni cosa dirige ed esplica i segni sì che
49
possiate avere certezza dell'incontro con il vostro
Signore. (Corano 13: 2)
Egli fa sì che la notte compenetri il giorno e la notte compenetri
la notte e ha sottomesso il sole e la luna. Ciascuno orbita fino a
un termine stabilito. Questi è Allah, il vostro Signore: appartie-
ne a Lui la sovranità mentre coloro che invocate all'infuori di Lui
non posseggono neppure una pellicola di seme di dattero.
(Corano 35: 13)
Ha creato i cieli e la terra in tutta verità. Arrotola la notte sul gior-
no e il giorno sulla notte, E il sole e la luna ha costretto (ad orbi-
50
I MIRACOLI DEL CORANO
Una fotografia del Sole presa dalla NASA.
Le aree chiare sul Sole sono le zone in cui il campo magnetico è più forte.
tare) fino a un termine stabilito. Non è forse Lui l'Eccelso,
il Perdonatore? (Corano 39: 5)
L'uso della parola “musamman” nei versetti sopra indica che la vi-
ta del sole continuerà fino ad “un termine stabilito”. Analisi scientifi-
che riguardanti la fine del sole, parlano di un consumo di 4 milioni di
tonnellate di materia al secondo e dicono che il sole morirà una volta
che il combustibile sarà esaurito. Il calore e la luce emessi dal sole sono
l’energia rilasciata durante la consumazione della materia; l’idrogeno si
trasforma infatti in elio durante il processo di fusione nucleare.
L’energia del sole e di conseguenza anche la sua vita, giungeranno
quindi ad una fine una volta che questo combustibile sarà stato esauri-
to. Un rapporto intitolato “La morte del sole” della BBC News Science
Departmente dice:
“[…] il sole morirà gradualmente. Quando il nucleo di una stella col-
lassa al suo interno, la stella diventa abbastanza calda per poter “ac-
cendere” gli atomi di un altro dei suoi componenti, l’elio, che fon-
dendosi insieme formano il carbonio. Quando la scorta di elio nel so-
le si esaurirà, il centro crollerà e l’atmosfera si gonfierà. Il sole non è
Harun Yahya (Adnan Oktar)
TAVOLA PERIODICA
51
grande abbastanza per poter riaccendere completamente il suo nu-
cleo centrale. Esso continuerà ad espandersi, e la sua atmosfera ad
emanare una serie di scariche […] Il nucleo morente alla fine formerà
una stella nana bianca – un diamante sferico della dimensione della
terra, fatto di carbonio e ossigeno. Da quel momento in poi il sole ini-
zierà ad affievolirsi diventando sempre più offuscato fino a quando
la sua luce si spegnerà”.11
Un documentario anch’esso intitolato “La morte del sole”, tra-
smesso dal canale tv National Geographic, riporta la seguente descri-
zione:
“Esso (il sole) genera calore e mantiene in vita il nostro pianeta. Ma
così come gli esseri umani, anche il sole ha un periodo di vita limita-
to. Col passare del tempo diventerà più caldo e si estenderà, facendo
evaporare gli oceani e uccidendo tutte le vite sul pianeta Terra… Il
sole diventerà più caldo perché invecchiando brucerà combustibile
più velocemente. Le temperature aumenteranno fino a distruggere la
fauna, far evaporare gli oceani e uccidere la flora…il sole si ingros-
serà e diventerà una gigante stella rossa che divorerà i pianeti più vi-
cini. La sua forza gravitazionale diminuirà e forse permetterà alla
terra di sfuggire. Alla fine si ritirerà dentro una bianca stella nana,
emettendo un debole bagliore per centinaia di bilioni di anni”.12
Gli scienziati hanno compreso con chiarezza solo recentemente la
struttura del sole e ciò che succede al suo interno. Prima infatti nessu-
no sapeva in che modo il sole si procurasse l’energia o in che modo
emettesse la luce ed il calore. Il concetto rivelato 1400 anni fa nel Corano
che tale gigante massa di energia potesse un giorno consumare tutta la
sua energia e smettere di esistere, ne dimostra la sua sublime scienza.
La scienza appartiene al nostro Signore, la cui conoscenza avvolge ogni
cosa. Un altro versetto del Corano dice:
[…] Il mio Signore abbraccia tutte le cose nella Sua scienza. Non
rifletterete dunque? (Corano 6: 80)
52
I MIRACOLI DEL CORANO
Il sole è formato per il 70% da idrogeno e il 28% da atomi di elio.
Altre sostanze compongono il restante 2%. Nel sole ogni secondo sei-
cento milioni di tonnellate di idrogeno vengono convertite in 596 milio-
ni di tonnellate di elio. I rimanenti 4 milioni di tonnellate vengono
emessi sotto forma di calore e luce. Sotto questo aspetto, la prima cosa
che ci viene in mente quando si cita il sole, sono le lettere H (idrogeno)
e He (elio). Tutti i 15 versetti nella Sura del Corano ash-Shams (cioè “il
sole”), terminano con le lettere H ed E. L'equivalente arabo di queste
due lettere è:
(T (La lettera araba "He") (La lettera araba "Elif")
I versetti in arabo della Sura ash-Shams e le lettere finali delle pa-
role, possono essere analizzate qui sotto:
Come si può notare, tutti i versetti della Sura terminano con le let-
tere H più l'Elif. La lettera H sta per idrogeno e le lettere He per elio.
Dall'inizio alla fine del Corano non c’è nessun'altra Sura, oltre alla Sura
ash-Shams, che ha tutti i versetti che terminano con le lettere He. E'
quindi estremamente impressionante come solamente questa Sura ter-
mini con questa sequenza di lettere. Il numero della Sura ash-Shams è
91; anche questo è un dettaglio molto significativo. Oltre all'idrogeno, ci
sono altri 91 elementi nella tabella periodica che sono formati da ele-
menti di idrogeno. In altre parole, sono tutti atomi; dall'idrogeno che è
l'elemento più leggero, ai più pesanti che sono combinazioni intra-ato-
miche di atomi di idrogeno. Per questo motivo, l'atomo H (idrogeno)
nel sole, forma gli altri 91 elementi presenti in natura.
54
I MIRACOLI DEL CORANO
55
Il ventesimo secolo ha visto molte nuove scoperte nel campo dei
fenomeni celesti nell’universo; uno di questi, scoperto solo recentemen-
te, è il fenomeno dei buchi neri. I buchi neri si formano quando una stel-
la che ha consumato tutto il suo “combustibile”, collassa su sé stessa di-
ventando un buco nero con una densità infinita, un volume pari a zero
e un campo magnetico estremamente potente. Noi non possiamo vede-
re i buchi neri nemmeno con il telescopio più potente, perché la loro
spinta gravitazionale è così forte da attirare verso di loro perfino la lu-
ce. Una stella collassata può però essere percepita dagli effetti che essa
ha sulle zone circostanti. Nella Sura 56 Allah attira l’attenzione su que-
sto argomento giurando sulla posizione delle stelle:
56
Lo giuro per il declino delle stelle – e questo è un giuramento so-
lenne, se lo sapeste. (Corano 56: 75–76)
Il termine “buco nero” è stato utilizzato per la prima volta dal fisi-
co americano John Wheeler. Prima di allora l’uomo credeva di poter ve-
dere tutte le stelle esistenti nell’universo. Più tardi si scoprì però che la
luce di alcune stelle è impossibile da percepire perché scompare; la lu-
ce delle stelle che collassano infatti non riesce a scappare dalla forza
gravitazionale del buco nero che cattura anche le particelle più veloci
come i fotoni. Una normale stella, che ha una massa pari a tre volte
quella del sole, dopo la sua implosione finisce con l’essere un buco ne-
ro di soli 20 km di diametro. I buchi neri sono appunto “neri”, cioè na-
scosti da un’osservazione diretta.
Il versetto seguente, oltre a descrivere il Giorno del Giudizio, può
essere anche un riferimento a questa scoperta scientifica dei buchi neri:
Quando le stelle perderanno la luce (Corano 77: 8)
Le stelle che collassano vengono chiamate buchi neri proprio per-
ché formano dei buchi nello spazio perforandolo. I seguenti versetti
parlano proprio di questa caratteristica delle stelle dimostrando che il
Corano è al parola di Allah:
Per il cielo e per l’astro notturno, e chi mai ti dirà cos’è l’astro not-
turno? E’ la stella perforante. (Corano 86: 1–3)
57
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
Analizzando alcuni dei concetti citati nel Corano alla luce delle nuo-
ve scoperte scientifiche del ventunesimo secolo, ci si rende conto dei nu-
merosi miracoli contenuti in questo Libro. Uno di questi miracoli riguar-
da la stella Sirio, di cui parla il versetto numero 49 della Sura an-Najm:
e che è Lui il Signore di Sirio (Corano 53: 49)
Il fatto che la parola araba “shi’raa” tradotta in italiano come “Sirio”
appaia in questa Sura con il significato di “stella”, è alquanto sorpren-
dente. Tenendo in considerazione l’irregolarità del moto proprio di
Sirio, la stella più luminosa del cielo, gli scienziati hanno scoperto che in
realtà è una stella doppia. Sirio è infatti l’insieme di due stelle chiamate
Sirio A e Sirio B. La più grande delle due è Sirio A, che è anche la stella
più vicina alla terra e la più luminosa, visibile anche ad occhio nudo.
Sirio B invece non può essere vista se non con l’utilizzo di un telescopio.
Il nome della stella Sirio appare nella Sura an-Najm (che significa
“la stella”). Le due stelle che formano Sirio si avvicinano l’una all’altra
ogni 49.9 anni seguendo una orbita ad arco. Questo fenomeno astrono-
mico è indicato nei versetti 9 e 49 della Sura an-Najm.
Le due stelle di Sirio seguono un’orbita ellittica l’una intorno al-
l’altra. Il periodo orbitale di Sirio A e B intorno al loro comune centro di
gravità è di 49.9 anni. Questo dato scientifico oggi è accettato dai di-
partimenti di astronomia delle università di Harvard, Ottawa e
Leicester.13
58
Vediamo alcune affermazioni che confermano le informazioni ap-
pena lette:
“Sirio, la stella più luminosa, è in realtà una “stella gemella”…La
durata della sua orbita è di 49.9 anni”.14
“Come risaputo, le stelle Sirio A e Sirio B orbitano entrambe in
un’orbita ad arco doppio ogni 49.9 anni”.
“Il punto da notare qui è la doppia orbita a forma d’arco di due
stelle che orbitano l’una intorno all’altra”.
Questo fatto scientifico che è stato scoperto in maniera dettagliata
solo alla fine del ventesimo secolo, era già stato miracolosamente citato
nel Corano 1400 anni fa. Leggendo il versetto numero 49 ed il numero
9 della Sura an-Najm uno dopo l’altro, questo miracolo ci appare anco-
ra più chiaramente:
e che è Lui il Signore di Sirio (Corano 53:49)
(finché) fu alla distanza di due archi o meno (Corano 53:9)
Il versetto 9 della Sura an-Najm può essere un riferimento al fatto
che queste due stelle si avvicinano l’una all’altra nelle loro orbite ad ar-
co. (E Allah ne sa di più). Questo fatto scientifico che nessuno poteva co-
noscere all’epoca in cui fu rivelato il Corano, prova ancora una volta che
il Corano è la Parola di Allah.
59
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
E alla luna abbiamo assegnato le fasi, finché non diventa come il
ramo invecchiato di una palma da dattero. Non sta al sole rag-
giungere la luna e neppure alla notte sopravanzare il giorno.
Ciascuno vaga nella sua orbita. (Corano 36: 39–40)
La luna non segue un’orbita regolare come i satelliti degli altri
pianeti, ma orbita intorno alla terra trovandosi a volte dietro a es-
sa e a volte davanti; allo stesso tempo si muove, insieme alla
terra stessa, intorno al sole, seguendo un percorso costan-
te a forma di “S” nello spazio. Questo percorso che la
luna traccia nello spazio è descritto nel Corano con
le parole “alla luna abbiamo assegnato le fasi
finché non diventa come il ramo invecchiato
di una palma da dattero”. Come si nota nel-
l’immagine, l’orbita lunare ha realmente una
forma che ricorda quella del ramo di una
palma. La parola “urjun” usata nel
60
Corano si riferisce ad un ramo sottile e curvo e viene usata per descri-
vere la parte del ramo che si piega per raccogliere un frutto. Inoltre la
parola “invecchiato” è appropriata perché i rami vecchi delle palme so-
no più sottili e più curvi.
Non c’è dubbio che 1400 anni fa era impossibile per chiunque co-
noscere l’orbita della luna. Il fatto che la forma dell’orbita identificata
dalle tecnologie moderne fosse citata nel Sacro Corano, è un altro mira-
colo scientifico del Corano.
61
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
La Luna ruota attorno al sole insieme
alla Terra, seguendo un percorso attra-
verso lo spazio che ricorda la lettera
"S". L'aspetto di questa orbita ricorda la
forma curva di una palma da datteri
invecchiata, come rivelato nel Corano.
Egli è Colui che ha fatto del sole uno splendore e della luna una lu-
ce ed ha stabilito le sue fasi perché possiate conoscere il numero
degli anni ed il computo. Allah non creò tutto ciò se non in verità.
Egli estrinseca i Suoi segni per la gente che conosce. (Corano 10: 5)
E alla luna abbiamo assegnato le fasi, finché non diventa come
una palma invecchiata. (Corano 36: 39)
Nel primo dei due versetti sopra, Allah afferma chiaramente che la
luna è uno strumento di misura che l’uomo avrebbe potuto utilizzare
per calcolare l’anno. Il versetto attira la nostra attenzione anche sul fatto
che questi calcoli vengono eseguiti in base alle diverse posizioni della lu-
na nella sua orbita. La luna, che noi riusciamo a vedere perché illumina-
ta dal sole, ha infatti forme diverse in momenti diversi dell’anno. La
grandezza della parte illuminata della luna che noi percepiamo dalla ter-
ra, cambia. In base a questi cambiamenti, possono essere fatti molti cal-
coli e di conseguenza è possibile per l’essere umano, calcolare l’anno.
In passato veniva considerato un mese il periodo tra due lune pie-
ne, oppure il periodo che la luna impiegava per fare il giro della terra.
Secondo questi calcoli un mese equivaleva a 29 giorni, 12 ore e 44 mi-
nuti ed era conosciuto come “mese lunare”. Dodici mesi lunari rappre-
sentano un anno secondo il calendario hijri (calendario islamico); tra il
calendario hijri e quello gregoriano, in cui un anno è il periodo
62
che la terra impiega per orbitare intorno al sole, c’è una differenza di
undici giorni. Il seguente versetto del Corano attira l’attenzione su que-
sta differenza:
Rimasero trecento anni nella loro caverna e ne aggiunsero altri
nove. (Corano 18: 25)
Analizziamo ora il periodo di tempo a cui fa riferimento il versetto:
300 anni moltiplicati per 11 giorni (che rappresentano la differenza
tra ogni anno islamico e gregoriano) = 3300 anni. Considerando che un
anno solare dura 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 45.5 secondi:
3300:365 giorni = 9,04 anni. In altre parole, i 300 anni del calenda-
rio gregoriano equivalgono a 300 anni più 9 (anni) del calendario hijri.
Come possiamo vedere il versetto cita i 9 anni che rappresentano la dif-
ferenza finale. (E Allah ne sa di più). Non c’è alcun dubbio che il
Corano, che contiene molte informazioni come questa, è una rivelazio-
ne miracolosa.
63
Ha creato i cieli e la terra in tutta verità. Arrotola la notte sul gior-
no e il giorno sulla notte, e il sole e la luna ha costretto (a orbita-
re) fino ad un termine stabilito. Non è forse Lui l’Eccelso, il
Perdonatore? (Corano 39: 5)
Nel Corano le parole usate per descrivere l’universo sono degne di
nota. La parola araba tradotta come “arrotola” nel versetto sopra è
“yukawwir”. Nel dizionario arabo questa parola è usata per descrivere
l’avvolgere o l’arrotolare una cosa intorno ad un’altra, nello stesso mo-
do in cui si indossa un turbante. L’azione dell’arrotolare può avvenire
solo intorno ad una cosa non piatta. Le parole del versetto “arrotola la
notte sul giorno e il giorno sulla notte”, che contengono un’infor-
mazione implicita molto precisa riguardo la forma della terra,
rispecchiano la verità solo perché la terra è tonda.
L’astronomia a quell’epoca credeva che il mondo fos-
se piatto e tutti i calcoli e le spiegazioni scientifiche ve-
nivano eseguiti in base a questa opinione. Il Glorioso
Corano ha usato delle parole che descrivono in
maniera implicita la terra esattamente com’è nel-
la realtà: tonda. Questa verità che l’uomo ha
compreso in maniera corretta solo nel no-
stro secolo, era presente nel Corano già da
molto tempo.
64
65
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
66
Le immagini rappresentative qui sopra mostrano la struttura frammentata
della Terra. Lo strato di magma sotto la crosta terrestre può fuoriuscire
dalla superficie attraverso questa struttura frammentata. Questo riduce
significativamente la temperatura della Terra.
Per il cielo che ritorna incessantemente e per la terra quando si
fende. (Corano 86: 11–12)
La parola “sada” tradotta nel versetto sopra come “fende”, signifi-
ca “fendersi, spaccarsi, dividersi”. Il fatto che Allah giuri sulle fenditu-
re della terra significa che esse rappresentano un importante fenomeno
naturale. Nel 1945-1946 gli scienziati si immersero per la prima volta
nelle profondità dei mari e degli oceani per studiare le risorse minera-
rie. Uno dei fatti più importanti che emerse da quelle ricerche fu la
struttura frammentata della terra: molte spaccature lunghe decine di
migliaia di chilometri che si estendono da nord a sud e da est a ovest,
ricoprendo lo strato roccioso della superficie esterna della terra. Gli
scienziati scoprirono anche la presenza di magma fuso sulla superficie
del mare, a una profondità di 100-150 km.
67
Se la superficie della Terra non permettesse a questo calore di fuoriuscire,
la vita sulla Terra sarebbe impossibile .
II MIRACOLI DEL CORANO
Le immagini sopra rappresentano la struttura frammentata della
terra. Lo strato di magma sotto la crosta terrestre riesce a fuoriuscire in
superficie attraverso queste fratture e questo riduce significativamente
la temperatura della terra.
Grazie alla struttura frammentata della terra, una grande quantità
di calore può fuoriuscire dalla crosta terrestre. Se la terra non avesse
questa struttura e non potesse quindi emettere tutto quel calore, la vita
sul nostro pianeta diventerebbe impossibile.15
Non c’è dubbio che questa informazione data 1400 anni fa dal
Corano e confermata grazie a tecnologie avanzate, è un’altra prova che
dimostra che il Corano è la Parola di Allah.
68
Vedrai (alla stessa maniera) la terra dissecata che freme e si gon-
fia quando vi facciamo scendere l'acqua e lascia spuntare ogni
splendida specie di piante. (Corano 22: 5)
La parola araba tradotta con “freme” è “ihtazzat” che significa “es-
sere in movimento, venire alla luce, fremere, muoversi, spostarsi, e in-
dica il movimento e l'allungarsi di una pianta.” La parola “rabat” tra-
dotta come “gonfia”, significa anche “aumentare, crescere in numero,
gonfiarsi, crescere, svilupparsi, spuntare (di una pianta), provvedere,
riempire d'aria.” Queste parole descrivono nel modo più appropriato i
cambiamenti che avvengono nella struttura molecolare del suolo du-
rante le piogge.
Il moto descritto nel versetto è diverso dal movimento della crosta
terrestre; quando una parte di essa si muove e produce un terremoto, in
realtà sono solo le particelle del suolo che si stanno spostando. Queste
particelle sono formate da tessuti sistemati uno sopra l'altro. Quando
l'acqua penetra attraverso questi tessuti, causa il rigonfiamento delle
particelle di fango. Questi passaggi citati nel versetto, possono essere
scientificamente spiegati nel modo seguente:
1. Fremito del suolo: la carica elettrostatica sulla superficie delle par-
ticelle che appare dopo che sul suolo è caduta un'abbondante quan-
tità d'acqua, causa la sua instabilità e provoca dei fremiti. Questi
movimenti si stabilizzano solo una volta che la carica è stata
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
neutralizzata da una carica opposta. Il fatto che le particelle del suolo
si muovano e fremano, è dovuto anche dalla sua collisione con le par-
ticelle dell'acqua. Dal momento che le particelle dell'acqua non si
muovono verso una specifica direzione, le particelle del suolo si muo-
vono come se fossero colpite da tutti i lati. Robert Brown, un botanico
scozzese, nel 1827 ha scoperto che quando le gocce di pioggia cadono
sul suolo, causano una specie di tremolio e delle vibrazioni nelle mo-
lecole del suolo. Egli descrisse questo movimento di particelle micro-
scopiche che oggi è conosciuto come “il moto Browniano”.16
2. Gonfiamento del suolo: quando piove, le gocce d'acqua piova-
na che colpiscono il suolo ne causano un rigonfiamento e un aumento
di volume. Questo perché, in presenza di abbondante acqua, lo spazio
tra le particelle del suolo aumenta per permettere alle particelle dell'ac-
qua e agli ioni dissolti di penetrare. Quando l'acqua e gli elementi nu-
tritivi dissolti in essa si espandono tra i tessuti, la misura delle particel-
le del suolo aumenta. Di conseguenza, queste particelle fungono da de-
positi d'acqua che danno la vita al suolo. Se il suolo non potesse tratte-
nere l'acqua ed i depositi dei minerali non potessero posarsi sul suolo,
l'acqua verrebbe assorbita dalla parte più profonda della terra e tutte le
piante morirebbero. Allah ha però creato il suolo in un modo che per-
mette ai vari prodotti ed alla vegetazione di crescere.
3. Il germoglio nella terra: quando c'è abbastanza acqua sul suolo,
i semi si attivano e assorbono i materiali nutritivi; le piante che cresco-
no iniziano a sentire la necessità d'acqua 2 o 3 mesi dopo.
Il versetto sopra descrive, in tre stadi, ciò che succede quando la
pioggia cade su una terra arida: le particelle del suolo fremono, il suolo
si gonfia e nascono le piante. Questi passaggi che il Corano ha rivelato
1400 anni fa, sono incredibilmente in accordo con le descrizioni scienti-
fiche. Un altro versetto dice riguardo alle piante:
Ecco un segno per loro: la terra morta cui ridiamo la vita e dalla
quale facciamo uscire il grano che mangiate. (Corano: 36–33)
69
Quando la terra sarà agitata nel terremoto, la terra rigetterà i suoi
fardelli e dirà l’uomo: “Cosa le succede?” In quel giorno raccon-
terà le sue storie. (Corano 99: 1-4)
La parola “zilzal” tradotta come “terremoto” in arabo significa “ter-
remoto” o “scossa”, mentre la parola “athqal” tradotta come “fardelli”,
significa “carico” o “fardello pesante”. Tenendo in considerazione il si-
gnificato del versetto, si nota che fa riferimento ad un importante fatto
scientifico.
La Sura az-Zilzal afferma che la terra rigetta i suoi fardelli.
Ricerche eseguite negli ultimi anni hanno dimostrato che al centro del-
la terra si trovano metalli pesanti comparsi a causa dei movimenti sul-
la superficie della terra. Secondo i calcoli dei geologi, dopo che la terra
si è raffreddata sono sprofondate al suo interno sostanze pesanti e den-
se, mentre le sostanze più leggere sono emerse in superficie. E’ per que-
sta ragione che la crosta terrestre è formata dalle sostanze più leggere
(basalto e rocce di granito), mentre i metalli pesanti (nichel e ferro) si
trovano nel cuore della terra. Sotto la superficie, che consiste in metalli
fusi, si trovano materiali molto più pesanti e densi.
Durante i terremoti, le sostanze più pesanti che si trovano in
profondità, hanno la possibilità di emergere; la terra quindi “rigetta i
suoi pesi”, come rivelato nel Corano. Inoltre, le zone in cui le riserve di
70
metalli sono più concentrate, sono anche quelle con la maggiore attività
vulcanica. Queste scoperte scientifiche emerse recentemente dopo lun-
ghe ricerche, sono solo alcuni dei fatti scientifici citati da Allah nel
Corano.
71
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
E, quando giunse dove sorge il sole, trovò che sorgeva su di un
popolo cui non avevamo fornito alcunché per ripararsene.
(Corano18: 90)
La parola araba “sitran” (tradotta come “ripararsene”) del versetto
sopra, significa “coprire, riparo, tenda o schermo”. L'espressione “lam
naj'aal lahum min dunihi sitran” descrive un ambiente privo di alcun
riparo o protezione contro il sole. Alla luce della scienza moderna, que-
sto allude allo strato di ozono che protegge gli esseri viventi dai raggi
di sole dannosi.
Le aree della terra circondate dallo strato di ozono più sottile e che
quindi protegge meno dalle radiazioni solari, è l'area dei poli. Ricerche
scientifiche hanno scoperto l'esistenza di uno strato d'ozono molto rado
al polo nord, nel momento in
cui sorge il sole,17 e questa
scoperta scientifica è stata
descritta come “la distruzio-
ne dell'ozono al sorgere del
sole”.18
72
L'alba al Polo Nord
Durante le loro ricer-
che, gli scienziati america-
ni hanno individuato una
rapida diminuzione della
concentrazione di ozono
nel momento in cui sorge
il sole – mentre non vi era
alcun segno di tale dimi-
nuzione prima dell'alba.19
Durante questo fenomeno,
che avviene in maniera
particolare nella regione
del polo nord (Artico), c'è
un'importante calo di ozo-
no per alcune ore subito dopo il sorgere del sole.20
La parola araba “matlia” nel versetto, significa “posto in cui sorge
il sole” e può essere un riferimento a questa scoperta scientifica riguar-
dante lo strato di ozono. Il fatto che questa informazione ottenuta con
apparecchi d'alta tecnologia nel ventesimo secolo appaia anche in que-
ste parole del Corano, è un'ulteriore prova che il Corano è la rivelazio-
ne del nostro Signore, l'Unico e il Solo padrone della scienza e della tec-
nologia.
73
Harun Yahya (Adnan Oktar)
E vedrai le montagne che ritieni immobili passare come fossero
nuvole. Opera di Allah che rende perfetta ogni cosa. Egli è ben
informato di quello che fate! (Corano 27: 88)
Il versetto sopra sottolinea che la terra non solo ruota, ma che ha
anche una direzione di rotazione. La direzione del movimento dei prin-
cipali ammassi di nuvole a 3500 – 4000 metri di altezza, è sempre da
ovest verso est. E’ per questo che di solito per le previsioni metereolo-
giche vengono osservate prima le condizioni del tempo nelle zone occi-
dentali.21
Le nuvole vengono spinte da ovest ad est a causa della direzione
di rotazione terrestre. Questo fatto scientifico, confermato solo recente-
mente dalla scienza, era già stato rivelato 1400 anni fa nel Corano, in
un’epoca in cui la gente credeva che la terra fosse piatta.
74
Dopo di ciò ha esteso la terra. (Corano 79: 30)
La parola araba “daha” tradotta nel versetto
sopra come “esteso”, deriva dal verbo “dah” che si-
gnifica “estendere, spianare”, ma anche “coprire o di-
sporre in cerchio”.
Il concetto della rotondità è presente anche in altre parole che de-
rivano da “dah”. “Dah” ad esempio si riferisce ai giochi in cui vengono
lanciate pietre dentro a dei buchi e ai giochi con le noci. Le parole che
derivano da questa radice vengono usate anche per parlare di quando
uno struzzo ripulisce dalle pietre il posto in cui vuole sdraiarsi, per poi
costruirvi il suo nido e deporvi le uova.
La forma della terra, chiamata geoide, è sferica ma leggermente
schiacciata ai due poli e ricorda la forma di un uovo. Da questo punti
di vista, l’uso della parola “daha” contiene un’importante informazione
riguardante la forma che Allah ha dato alla terra. Per centinaia di anni
la gente ha ritenuto che la terra fosse piatta e ha saputo la verità con cer-
tezza solo grazie alla tecnologia. Questo fatto era però già stato rivelato
nel Corano quattordici secoli fa.
75
76
Una delle informazioni riguardanti l’universo citate nei versetti del
Corano, è che il cielo è composto da sette strati diversi:
Egli ha creato per voi tutto quello che c’è sulla terra. Poi si è ri-
volto al cielo e lo ha ordinato in sette cieli. Egli è l’Onnisciente.
(Corano 2: 29)
Poi si rivolse al cielo che era fumo e disse a quello e alla terra:
“Venite entrambi, per amore o per forza”. Risposero: “Veniamo
obbedienti”. Stabilì in due giorni i sette cieli e ad ogni cielo as-
segnò la sua funzione. E abbellimmo il cielo più
vicino di luminarie e di una protezione.
Questo è il decreto dell’Eccelso, del
Sapiente. (Corano 41: 11–12)
L'atmosfera permette solo ai raggi necessari
alla nostra sopravvivenza di raggiungere
la Terra. I raggi ultravioletti ad esempio,
riescono a raggiungere il mondo solo in
parte, così da consentire alle piante di
effettuare la fotosintesi e quindi, a tutti
gli esseri viventi di sopravvivere.
Atmosfera
Terra
La parola “cieli” che appare in molti versetti del
Corano, in arabo “samawaat”, è usata sia per parlare del cielo che per
parlare dell’universo. Oggi sappiamo che l’atmosfera del cielo consiste
in diversi strati sovrapposti l'uno sopra l’altro. Secondo la moderna de-
finizione geologica l’atmosfera è composta da sette strati che sono:
• Troposfera
• Stratosfera
• Mesosfera
• Termosfera
• Esosfera
• Ionosfera
• Magnetosfera
Il Corano, nella Sura
Fussilat, versetto 12 afferma:
"Stabilì in due giorni i sette
cieli e ad ogni cielo assegnò
la sua funzione[...]". Ognuno
di questi strati ha realmente
compiti indispensabili per la
vita sulla terra degli esseri
umani e di tutti gli altri esseri
viventi. Ogni strato ha una
funzione particolare, dalla for-
mazione della pioggia al bloc-
care i raggi dannosi, dal riflet-
tere le onde radio all'allonta-
nare gli effetti pericolosi delle
meteore. Anche i versetti sotto
parlano dell'esistenza dei sette
strati dell'atmosfera:
77
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
Troposfera
Stratosfera
Mesosfera
Termosfera
Magnetosfera
Esosfera
Ionosfera
50 km
80 km
15 km
Non avete considerato come Allah ha creato sette cieli so-
vrapposti. (Corano 71: 15)
Colui che ha creato sette cieli sovrapposti senza che tu veda alcun
difetto nella creazione del Compassionevole [... ]. (Corano 67: 3)
La parola araba "tabaqaan" tradotta nei versetti sopra come "cieli
sovrapposti" significa "strati, piani sovrapposti, giusta copertura di
qualcosa" e descrive l'atmosfera in maniera perfetta. E' un grande mira-
colo che la divisione in sette strati sovrapposti dell'atmosfera, che non
poteva essere scoperta senza le tecnologie del ventesimo secolo, fosse
già stata citata in maniera esplicita nel Corano 1400 anni fa.
78
II MIRACOLI DEL CORANO
79
Nel Corano Allah attira la nostra attenzione su una caratteristica
molto importante del cielo:
E del cielo abbiamo fatto una volta sicura. Eppure essi si distol-
gono dai segni. (Corano 21: 32)
Questa caratteristica del cielo è stata comprovata da ricerche
scientifiche eseguite nel ventesimo secolo che hanno confermato che
l’atmosfera circostante la terra svolge delle funzioni cruciali per la con-
tinuità della vita. Ad esempio distrugge le numerose meteore grandi e
piccole che cercano di avvicinarsi alla terra, impedendo a queste ulti-
me di cadere sul nostro pianeta e di danneggiare gli esseri viventi.
Inoltre l’atmosfera filtra i raggi di luce dannosi che provengono
dallo spazio. La funzione più impressionante che svolge l’atmosfera è
quella di permettere solamente ai raggi di luce innocui, alle luci ultra-
violette e alle onde radio indispensabili per la vita sulla terra, di pas-
sare. I raggi ultravioletti che passano solo in parte attraverso l’atmo-
sfera, sono molto importanti per la fotosintesi delle piante e per la so-
pravvivenza di tutti gli esseri viventi. La maggior parte dei raggi ul-
travioletti intensi emessi dal sole vengono filtrati dallo strato di ozono.
Solo una parte limitata ed essenziale dello spettro ultravioletto rag-
giunge la terra.
La funzione protettiva dell’atmosfera non si limita a
questo. L’atmosfera protegge la terra anche dal gelo dello spazio che ar-
riva ad una temperatura approssimativa di -270 oC.
Non è solo l’atmosfera a proteggere la terra dagli effetti dannosi;
anche le fasce di Van Allen, linee di forza del campo magnetico terre-
stre, fungono da scudo contro le radiazioni dannose emesse costante-
mente dal sole e da altre stelle che minacciano il nostro pianeta e i suoi
esseri viventi. Se le fasce di Van Allen non esistessero, l’enorme quan-
tità di energia emessa dalle frequenti eruzioni solari che avvengono
spesso, distruggerebbe la terra.
80
II MIRACOLI DEL CORANO
La magnetosfera, formata dal campo magnetico terrestre, è come uno scudo
che protegge la Terra dai corpi celesti e da particelle e raggi cosmici nocivi.
Nella foto è illustra la magnetosfera, che prende anche il nome di “Fasce di
Van Allen”. Queste fasce, situate a migliaia di chilometri al di sopra della
Terra, proteggono gli esseri viventi dall'energia fatale che altrimenti raggiun-
gerebbero la Terra dallo spazio.
Tutte queste scoperte scientifiche dimostrano che il mondo è protetto in una
maniera molto particolare. La cosa importante è che la presenza di questa pro-
tezione era già stata resa nota quattordici secoli fa nel versetto del Corano: "E
del cielo abbiamo fatto una volta sicura... ".
La magnetosfera, formata dal campo magnetico della ter-
ra, funziona come uno scudo che protegge la terra da corpi celesti, rag-
gi cosmici e particelle dannose. Nell’immagine si possono osservare le
fasce di Van Allen che compongono la magnetosfera. Queste fasce, che
si trovano a migliaia di chilometri al di sopra della terra, proteggono gli
esseri viventi dall’energia nociva che altrimenti li raggiungerebbe .
Tutte queste scoperte scientifiche provano che il mondo è protetto
in un modo molto speciale. La cosa importante è che questa protezione
fu citata nel Corano nella frase : “E del cielo abbiamo fatto una volta
sicura” nel versetto sopra, rivelato quattordici secoli fa.
81
Osservando il cielo, la maggior parte delle persone non riflette sulla funzione
protettiva dell'atmosfera. Non pensano quasi mai a come sarebbe il mondo se
questo insieme di gas non esistesse. La foto rappresenta un gigantesco cratere
provocato da una meteorite caduta in Arizona, negli Stati Uniti. Se l'atmosfera
non esistesse, milioni di meteoroidi cadrebbero sulla Terra, che diventerebbe
un luogo inabitabile. La funzione protettiva dell'atmosfera permette quindi
agli esseri viventi di sopravvivere in condizioni di sicurezza. Questa è certa-
mente la protezione di Allah per gli esseri umani e un miracolo reso noto nel
Corano .
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
Per quanto riguarda l’importanza delle fasce di Van Allen, il dot-
tor Hugh Ross ha affermato:
“La terra ha la densità più alta di tutti i pianeti del nostro sistema
solare. Il suo grande nucleo costituito prevalentemente da nichel e
ferro, è responsabile del campo magnetico; questo campo magneti-
co produce le fasce di radiazioni chiamate “fasce di Van Allen” che
proteggono la terra dal bombardamento di radiazioni. Se questo
scudo protettivo non ci fosse, la vita sulla terra non sarebbe possi-
bile. L’unico pianeta roccioso oltre alla terra che ha un campo ma-
gnetico è Mercurio, ma la forza del suo campo è 100 volte minore ri-
spetto a quello della terra. Nemmeno Venere ha un campo magne-
tico. Le fasce di Van Allen sono un design unico solo per il nostro
pianeta terra”.22
E’ stato calcolato che l’energia emessa in una sola delle esplosioni
avvenute negli ultimi anni è equivalente a 100 bilioni di bombe atomi-
che simili a quella sganciata su Hiroshima alla fine della seconda guer-
ra mondiale. 58 ore dopo una di queste esplosioni, l’ago magnetico di
una bussola indicava movimenti insoliti e, ad un livello di 250 chilome-
tri al di sopra dell’atmosfera, un aumento improvviso della temperatu-
ra fino a 2,500 oC.
In breve, sopra il nostro pianeta c’è un sistema perfetto che lavora
ininterrottamente, circonda il nostro mondo e lo protegge contro le mi-
nacce esterne. Secoli fa Allah ci mise al corrente del fatto che l’atmosfe-
ra che circonda il mondo funziona come uno scudo protettivo.
82
Una delle informazioni date nel Corano riguarda la somiglianza
fra la terra e il cielo, formati entrambi da sette strati:
Allah è Colui che ha creato sette cieli e altrettante terre. Scende il
Suo ordine tra di loro, affinché sappiate che in verità Allah è on-
nipotente e che Allah abbraccia nella Sua scienza ogni cosa.
(Corano 65: 12)
La scienza ha confermato che la terra è formata da sette strati che
sono:
Primo strato: Litosfera (acqua)
Secondo strato: Litosfera (terra)
Terzo strato: Astenosfera
Quarto strato: Mantello superiore
Quinto strato: Mantello interno
Sesto strato: Nucleo esterno
Settimo strato: Nucleo interno
“Litosfera” deriva dalla parola greca “lithos” che significa pietra ed
è lo strato duro che forma la parte superiore della terra. E’ abbastanza
sottile rispetto alla maggior parte degli altri strati; la litosfera che si tro-
va sotto agli oceani è ancora più sottile ed è una zona ad attività vulca-
nica. Il suo spessore medio è di 80 km. E’ più fredda e più dura degli
altri strati e forma il “guscio” della terra.
83
Sotto la litosfera c’è lo strato chiamato “astenosfera” dalla paro-
la greca “asthenes” che significa debole. Questo strato è più sottile della
litosfera. Si è formato da sostanze calde e semi-solide che, essendo espo-
ste ad alta pressione e alte temperatura durante il tempo geologico, si so-
no fuse. Si pensa che la litosfera dura scivoli o si muova seguendo i len-
ti movimenti dell’astenosfera.23 Sotto questi strati c’è uno strato spesso
2.900 km, con un’alta temperatura e formato da rocce semi-solide, chia-
mato “mantello”. Il mantello contiene più ferro, magnesio e calcio della
crosta terrestre ed è anche più caldo e più denso perché la temperatura
e la densità della terra aumentano con l’aumentare della profondità.
Al centro della terra c’è il nucleo, circa due volte più denso del
mantello. La ragione della sua densità è che contiene una propor-
zione di metalli (lega di ferro e nichel) più alta della roccia. Il
nucleo della terra consiste in due parti: una è il nucleo li-
quido esterno che ha uno spessore di 2.200 km, e l’al-
tra è il nucleo solido interno, spesso 1.250 km. Nel
nucleo esterno risiede la sorgente principale del
campo magnetico terrestre.
La realtà della similitudine fra gli stra-
ti del cielo e quelli della terra, identifica-
ta solo dalle tecnologie del ventesimo
secolo, è senza dubbio un altro dei
miracoli scientifici del Corano.
84
II MIRACOLI DEL CORANO
Litosfera (acqua)
Litosfera(terra)
Astenosfera
Mantellosuperiore
Mantello interno
Nucleo esterno
Nucleointerno
E dicono: “Quando saremo ossa e polvere sbriciolata, saremo re-
suscitati a nuova creazione?” Dì: “Foste anche pietre o ferro o
qualunque altra creatura che possiate concepire...!” Diranno allo-
ra: “Chi mai ci farà ritornare?” Dì: “Colui che vi ha creati la pri-
ma volta.” Scuoteranno allora le teste verso di te, dicendo:
“Quando avve rrà tutto ciò?” Dì: “E' possibile che sia vicino.
(Corano 17: 49–51)
Il tessuto vivente non si conserva per milioni di anni; ecco perché ci
è possibile vedere ancora oggi creature vissute molto tempo fa, solo do-
po che queste sono state fossilizzate. Dopo la loro morte, gli esseri viven-
ti possono essere conservati per anni e anni attraverso la fossilizzazione,
un processo in cui i loro corpi diventano pietra. La parola “fossile” si ri-
ferisce alla “preservazione di esseri viventi attraverso la pietrificazione”.
Il ferro si conserva nel corpo senza essere danneggiato in alcun
modo dal momento in cui si fossilizza. Gli esseri umani devono consu-
mare una media di 10-15 milligrammi di ferro al giorno per poter esse-
re in buona salute; se ne viene consumata in quantità eccessiva, viene
immagazzinato nel fegato. Anche la proteina transferrina presente nel
plasma del sangue ne trasporta una certa quantità.
Il riferimento del versetto alla presenza del ferro nei resti del cor-
po umano è estremamente saggio da questo punto di vista.
Ricerche hanno confermato anche la presenza di pirite, un compo-
85
nente del ferro e del solforo, nei fos-
sili. La pirite minerale del ferro
si forma molto facilmente du-
rante la degradazione delle so-
stanze organiche; di conseguenza, si tro-
va generalmente nei fossili di conchiglie ed è in grado di danneggiare il
fossile. Le parole “ossa e polvere” possono essere un riferimento alla
degradazione della pirite, che porta alla frammentazione e alla polve-
rizzazione del fossile quando appunto la pirite reagisce con l'acqua e
l'ossigeno. E Allah ne sa di più.
Un altro fatto confermato da recenti ricerche è che la materia cerca
costantemente di ottenere lo stato più solido. Quindi, se venisse dato lo-
ro il tempo sufficiente, tutte le materie si trasformerebbero in ferro, che
è la più stabile delle materie nucleari. Plastici cosmologici prevedono
uno stadio in cui tutto si trasformerà in ferro per risultato della fusione
nucleare e delle reazioni della fissione nucleare. Nel suo libro “In Search
of Schrodinger's Cat: Quantum Physics and Reality”, l'astrofisico John
Gribbon descrive come il ferro sia lo stato della materia più desiderabi-
le e come tutte le materie nell'universo vorrebbero trasformarsi in ferro.
La rivelazione nel Corano che parla del ferro e del fatto che l'uomo
si pietrifica, è un'informazione che è stata scientificamente confermata.
Allo stesso tempo va ricordato che all'epoca in cui fu rivelato il Corano,
non era possibile condurre alcuna ricerca astronomica, archeologica,
paleontologica o geologica, così come non era possibile identificare gli
elementi usando un microscopio elettronico. Detto questo, le informa-
zioni rivelate nel versetto sopra confermano ancora una volta che il
Corano è un testo divino.
Una conchiglia marina fossile risa-
lente a milioni di anni fa, con dei re-
sti di ferro che si sono formati spra
II MIRACOLI DEL CORANO
86
Il Corano attira la nostra attenzione su una funzione geologica del-
le montagne molto importante:
Abbiamo infisso sulla terra le montagne, affinché non oscilli sot-
to di loro[…]. (Corano 21: 31)
Il versetto afferma che le montagne hanno la funzione di evitare
che la terra oscilli. All’epoca della rivelazione del Corano, nessuno era
a conoscenza di questo fatto, scoperto solo recentemente grazie alle mo-
derne ricerche nel campo della geologia.
In passato si pensava che le montagne fossero solamente delle pro-
tuberanze sulla superficie della terra. Gli scienziati hanno però capito
che non era così, e che le montagne hanno radici che si estendono
profondamente nella terra e possono avere un’altezza pari a 10-15 vol-
te l’altezza della montagna stessa. Il monte Everest ad esempio, che ha
un’altezza all’incirca di 9 km, ha delle radici che si estendono per più di
125 km. Con questa loro caratteristica le montagne svolgono un ruolo
simile a quello dei picchetti utilizzati per fissare al suolo una tenda.
Le montagne emergono come effetto dei movimenti e delle colli-
sioni delle enormi placche che formano la crosta terrestre. Quando due
placche entrano in collisione, quella più forte scivola sotto l’altra. Le for-
ze compressive, il sollevamento isostatico e l'intrusione di altro mate-
87
riale, forzano le rocce superficiali verso l'alto creando
una massa più elevata rispetto al territorio circostante.
Il dottor Frank Press, ex presidente della U.S. National Academy of
Sciences, in un suo libro intitolato “Earth” che viene tuttora usato come
libro di testo in molte grandi università, ha affermato che le montagne
sono come dei gambi che si estendono in profondità sotto la superficie
terrestre.24
In un altro versetto, questo ruolo delle montagne viene sottolinea-
to dal paragone con i pioli:
Non facemmo della terra una culla e delle montagne dei pioli?
(Corano 8: 6–7)
In un altro versetto ancora è stato rivelato che Allah “ha ancorato
le montagne” (Corano 79: 32). La parola “arsaha” tradotta nel versetto
come “ha ancorato”, significa anche “è stato creato con radici, è stato
fissato, inchiodato a terra”. Le montagne infatti si estendono al di sotto
della superficie terrestre fissando insieme la parte visibile più superfi-
ciale con gli strati sottostanti. In questo modo impediscono che la cro-
sta terrestre scivoli sopra lo strato di magma e la stabilizzano ostaco-
lando le scosse telluriche.
Oggi sappiamo che sullo strato roccioso esterno della superficie
terrestre sono presenti molte faglie e che le placche tettoniche scivolano
sopra lo strato di magma. Dal momento che la terra ruota molto velo-
cemente intorno al suo asse, se non fosse per questo “effetto stabiliz-
zante” delle montagne, il suolo si muoverebbe sulla superficie terrestre
e non potrebbe quindi trattenere l’acqua necessaria per la crescita delle
piante. In breve, la vita sulla terra sarebbe impossibile. Le montagne so-
no state create però come dei pioli che, sprofondando sotto la superfi-
cie della terra, impediscono alla crosta terrestre di muoversi.
Obbligammo le montagne a renderCi gloria con lui, al mattino e
alla sera. (Corano 38: 18)
88
II MIRACOLI DEL CORANO
89
- 0
-10
-20
-30
-40
-50
Oceano OceanoSedimento
Crosta Continentale
Moho
Isole Britanniche N. Germania Alpi EuropaPiattaforma
Russa Caucaso
Catena Montuosa Erosione
Deposito Livello del mare
Mantello
Radici delle montagne
Mantello Distanza orizzontale non in scala
Le montagne hanno radici profonde sotto la superficie del suolo. (Frank
Press e Raymond Siever, Terra, terza ed [San Francisco: WH Freeman &
Company: 1982], 413.)
Sezione schematica. Monti, come pioli, hanno radici profonde conficcati nel terreno.
(Andre Cailleux e J. Moody Stuart, Anatomia della Terra [McGraw-Hill Companies:
1968], 220.)
Un'altra illustrazione mostra come le montagne abbiano una forma simile a quella
dei pioli a causa delle loro profonde radici. (Edward J. Tarbuck e Frederick
K. Lutgens, Scienze della Terra [USA: Macmillan USA :1993] , 158)
Ha infisso sulla terra le montagne, affinché non oscilli sotto di
voi e (ha disposto) fiumi e sentieri affinché non vi smarriate.
(Corano 16: 15)
Il vitale ruolo delle montagne che è stato scoperto dalla geologia
moderna e dalle ricerche sismologiche solo recentemente, era già stato
rivelato nel Corano secoli fa.
Ha creato i cieli senza pilastri che possiate vedere, ha infisso le
montagne sulla terra, che altrimenti si sarebbe mossa e voi con es-
sa […]. (Corano 31: 10)
90
Il versetto seguente parla
del fatto che le montagne non
sono immobili come sembra, ma
sono in costante movimento:
E vedrai le montagne che ritieni immobili, passare co-
me fossero nuvole[…]. (Corano 27: 88)
Questo è causato dal movimento della crosta
terrestre che “scivola” sopra il mantello terrestre.
All’inizio del ventesimo secolo uno scienziato tede-
sco di nome Alfred Wegenre affermò per la prima
volta nella storia che, secondo la sua opinione, al-
l’inizio del pianeta terra i continenti erano tutti
attaccati l’uno all’altro e che col passare del
tempo, hanno iniziato a spostarsi lentamente
verso direzioni diverse per poi separarsi.
I geologi hanno capito solo negli an-
ni ottanta che l’opinione di Wegener
era corretta, cioè 50 anni dopo la sua
morte. Come aveva sottolineato in
un articolo pubblicato nel 1915,
91
500 milioni di anni fa le masse terrestri erano unite in un’unica enorme
massa chiamata Pangea situata al polo sud.
La Pangea si è divisa in due parti circa 180 milioni di anni fa; que-
ste due parti hanno poi iniziato a spostarsi in direzione diverse. Uno di
questi enormi continenti era la Gondwana che includeva Africa,
Australia, Antartide e India. L’altro era l’Eurasia che includeva Europa,
nord America e Asia (tranne l’India). Nei 150 milioni di anni successivi
alla divisione, la Gondwana e l’Eurasia si sono divise in altre parti più
piccole.
I continenti che sono emersi dopo la divisione della Pangea, conti-
nuano ad essere in costante movimento sulla superficie della ter-
ra spostandosi in media sette centimetri all’anno. Scoperto
92
II MIRACOLI DEL CORANO
200 milioni di
anni fa
135 milioni
di anni fa
65 milioni di anni fa
oggi
l'emisfero
occidentale
50 milioni
di anni fa
l'emisfero orientale 50 milioni
di anni fa
I MOVIMENTI DEI CONTINENTII MOVIMENTI DEI CONTINENTI
grazie a ricerche geologiche eseguite all’inizio del vente-
simo secolo, questo movimento della crosta terrestre è stato spiegato
dagli scienziati come segue:
“La crosta terrestre e la parte superiore del mantello, con uno spes-
sore di circa 100km, sono divise in segmenti chiamati placche. Ci so-
no sei placche maggiori e molte altre più piccole che, secondo la teo-
ria delle placche tettoniche, si muovono facendo spostare i continen-
ti di circa 1.5 cm all’anno. Questo provoca un lento cambiamento
geografico della terra; ogni anno ad esempio, l’oceano Atlantico di-
venta leggermente più ampio.”25
La deriva dei continenti è un fatto scientifico che non poteva esse-
re conosciuto all’epoca della rivelazione del Corano; Allah ha però in-
dicato chiaramente che “[…] le montagne che ritieni immobili, passa-
re come fossero nuvole”.
E’ senza dubbio un grande miracolo che questo fatto scientifico
scoperto solo recentemente dalla scienza, sia stato rivelato nel settimo
secolo, quando la concezione della natura dell’universo si basava su su-
perstizioni e miti. Questa è un’altra importante prova che il Corano è la
parola di Allah.
93
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
La relatività del tempo è un fatto scientifico comprovato che fu ri-
velato dalla teoria della relatività di Einstein nei primi anni del ventesi-
mo secolo. Fino ad allora non si sapeva che il tempo fosse relativo e
nemmeno che potesse cambiare a seconda delle circostanze. Lo scien-
ziato Albert Einstein provò questo fatto scoprendo la teoria della relati-
vità. Dimostrò che il tempo dipende dalla massa e dalla velocità.
Il Corano aveva già però dato delle informazioni sulla relatività del
tempo. Alcuni versetti parlano dell’argomento affermando:
[…]Invero un solo giorno presso il tuo Signore vale come mille
anni di quelli che contate. (Corano 22: 47)
Dal cielo dirige le cose della terra e poi tutto risalirà a Lui, in un
Giorno che sarà come mille anni del vostro contare. (Corano 32: 5)
Gli angeli e lo spirito ascendono a Lui in un Giorno la cui durata
è di cinquantamila anni. (Corano 70: 4)
Il fatto che la relatività del tempo sia citata co-
sì chiaramente nel Corano, che fu rivelato nel 610,
è una prova che dimostra che è un libro divino.
94
Il ferro è uno degli elementi a cui viene data particolare importan-
za nel Corano. Il seguente versetto della Sura al-Hadid, che significa “il
ferro” dice:
[…]Facemmo scendere il ferro, strumento terribile e utile per gli
uomini […]. (Corano 57: 25)
La parola “anzalnaa” tradotta nel versetto come “facemmo scende-
re”, si riferisce al ferro; considerando il suo significato letterale che è
“essere mandato giù fisicamente, essere fatto scendere” come nel caso
della pioggia, ci si rende conto dell’importante miracolo contenuto in
questo versetto.
Moderne scoperte astronomiche hanno dimostrato che il ferro che
si trova nel nostro pianeta, così come quello presente in tutto il sistema
solare, proviene da stelle giganti presenti nello spazio;26 la temperatura
del sole è infatti inadeguata per la formazione del ferro. La superficie
del sole ha una temperatura di 6000
gradi celsius e la sua temperatura in-
terna è all’incirca di 20 milioni di
gradi. Il ferro può essere prodotto
solo in stelle più grandi del sole,
dove la temperatura raggiunge al-
cune centinaia di milioni di gradi.
95
Lingotto di ferro
Quando la quantità di ferro in una stella supera un certo
livello, la stella non riesce più a “contenerlo” ed avviene un’esplosione
“nova” o “supernova”. Grazie a queste esplosioni il ferro si diffonde
nello spazio.27
Una fonte scientifica, parlando dell’argomento, riporta quanto segue:
“[…] la presenza di elevati livelli di ferro-60 nei sedimenti sottomari-
ni è stata interpretata come il risultato un’esplosione “supernova” av-
venuta nel raggio di 90 anni luce dal sole, circa 5 milioni di anni fa. Il
ferro-60 è un isotopo radioattivo del ferro che si forma nelle esplosio-
ni “supernova” e che si decompone in un periodo di 1.5 milioni di an-
ni. Un’alta presenza di questo isotopo in uno strato geologico, indica
la recente nucleosintesi degli elementi nello spazio ed il loro conse-
guente trasporto sulla terra (forse come parte di grani di polvere)”.28
Tutto questo dimostra che il ferro non si è formato sulla terra, ma
è stato “fatto scendere” sul nostro pianeta, come descritto nel versetto.
E’ evidente che nel settimo secolo, quando è stato rivelato il Corano, la
gente non poteva essere a conoscenza di questo fatto e che quindi il
Corano è la parola di Allah.
Nel suo libro “Nature’s Destiny”, il famoso microbiologo Michael
Denton ha sottolineato l’importanza del ferro dicendo:
“Tra tutti i metalli non ce n’è nessuno più importante per la vita del
ferro. E’ l’accumularsi del ferro nel nucleo di una stella che scatena
un’esplosione “supernova” e la conseguente dispersione degli atomi
vitali del ferro in tutto il cosmo. E’ stata l’attrazione verso il centro
degli atomi del ferro, causata dalla forza di gravità, a provocare l’i-
niziale differenziazione chimica della terra, la formazione dei gas
nell’atmosfera ed infine la formazione della idrosfera. E’ il ferro li-
quefatto della terra che, agendo come un gigantesco generatore, pro-
duce il campo magnetico della terra; questo campo produce le ra-
diazioni nelle fasce di Van Allen che proteggono la superficie della
terra dalle radiazioni distruttive ad alta energia e proteggono lo stra-
to di ozono dai raggi cosmici distruttivi […]”.
96
II MIRACOLI DEL CORANO
Senza l’atomo del ferro nell’universo non ci sarebbe nessu-
na forma di vita basata sul carbonio; non avverrebbero esplosioni su-
pernova, non ci sarebbe stato il surriscaldamento della terra primiti-
va, l’atmosfera e l’idrosfera non esisterebbero. Non ci sarebbero il
campo magnetico protettivo, le fasce di Van Allen e lo strato d’ozo-
no; non ci sarebbe alcun metallo presente nell’emoglobina del corpo
umano, nessun metallo che controlla la reattività dell’ossigeno e nes-
sun metabolismo ossidativo.
L’interessante e profonda connessione tra la vita e il ferro non indica
solo l’importanza dei metalli per la biologia, ma anche il biocentri-
smo dell’universo.29
Un importante utilizzo del ferro:
Dal 2003 le particelle di ossido di ferro sono state usate nel metodo
di trattamento del cancro chiamato Mag Force Nanotherapy. Una squa-
dra guidata dal dottor Andreas Jordan del famoso “Charité Hospital”
in Germania è riuscita a distruggere le cellule del cancro con questa
nuova tecnica chiamata “ipertermia magnetica” (con l’utilizzo di un
fluido magnetico ad alta temperatura). Questa tecnica è stata eseguita
per la prima volta su un paziente di 26 anni di nome Nikolaus H. e nei
mesi successivi al trattamento non si è presentata nessuna nuova cellu-
la cancerogena nel paziente.
Questa tecnica può essere riassunta come segue:
1. Attraverso una speciale siringa viene iniettato nel tumore un li-
quido contenente particelle di ossido di ferro. Queste particelle si
diffondono nelle cellule tumorali. Il liquido è composto da migliaia di
milioni di particelle di ossido di ferro, 1000 volte più piccole dei globu-
li rossi, che possono facilmente scorrere attraverso i vasi sanguigni.
2. Il paziente viene posto dentro una macchina con un potente
campo magnetico. Questo campo magnetico inizia ad emettere le par-
ticelle di ferro all’interno del tumore. In questa fase la temperatura del
97
Harun Yahya (Adnan Oktar)
tumore che contiene le particelle di ossido di ferro, si alza fino ad arri-
vare a 45 gradi.
3. In pochi minuti le cellule cancerogene, incapaci di auto-proteg-
gersi dal calore, vengono indebolite e poi distrutte. Il tumore può essere
quindi eliminato definitivamente con una successiva chemioterapia.30
La diffusione di questa tecnica è un importante sviluppo nel trat-
tamento di queste malattie letali e così diffuse tra gli esseri umani.
L’espressione “strumento terribile e utile per gli uomini” conte-
nuta nel versetto del Corano è degna di nota. Questo versetto può esse-
re un’indicazione dei benefici del ferro per la salute umana (e Allah ne
sa di più).
Nel Corano è nascosta un’altra importante verità: il versetto 25 del-
la Sura al-Hadid contiene due codici matematici piuttosto interessanti: al-
Hadid è la Sura numero 57 nel Corano. Quando i valori numerologici
delle lettere contenute nella parola araba al-Hadid (cioè la parola “hadid”
più l’articolo “al”) vengono addizionati, il risultato è che il suo abjad è 57.
(Per i calcoli abjad vedi la sezione dei “Calcoli Numeroligici abjad nel
Corano”). Il valore numerologico della parola “hadid” senza articolo è
invece 26, che è anche il numero atomico del ferro.
98
La Sura al - Hadid è la numero 57 del Corano. Il valore numerico della parola
"al- Hadid" in arabo è 57. Il valore numerico della parola "hadid" da sola (senza
l'articolo “al”) è 26. Come si può osservare dalla tabella periodica sopra, 26 è il
numero atomico del ferro. Con il versetto rivelato nella Sura al- Hadid, Allah,
l'Onnipotente indica com'è composto il ferro, e con il codice matematico con-
tenuto nel versetto, Egli ci rivela un miracolo scientifico.
Seguendo la teoria atomica del filosofo greco Democrito, la gente
credeva che la materia consistesse in minuscole particelle indivisibili e
indistruttibili chiamate atomi. Sviluppi negli studi in questo campo
hanno però rifiutato questo concetto. Oggi la scienza moderna ha di-
mostrato che l’atomo, ritenuto in passato la particella più piccola in as-
soluto, può essere a sua volta suddiviso. Questo fatto è emerso solo nel-
l’ultimo secolo, ma era già stato rivelato nel Corano 1400 anni fa:
[…]Colui al quale non sfugge il peso di un atomo, nei cieli e sul-
la terra, e non c’è nulla di più grande o di più piccolo che non sia
in un Libro chiarissimo. (Corano 34: 3)
Al tuo Signore non sfugge neanche il peso di un atomo sulla
terra o nel cielo; non c’è cosa alcuna più piccola o più
grande di ciò che non sia (registrata) in un Libro espli-
cito. (Corano 10: 61)
99
100
II MIRACOLI DEL CORANO
1) La materia ordinaria è composta da atomi legati insieme dalla
forza elettromagnetica che formano le molecole. Queste molecole
si uniscono per formare solidi, liquidi e gas.
2) Gli atomi consistono
in un nucleo denso cir-
condato da una nube di
elettroni. La forza elet-
tromagnetica tiene insie-
me il nucleo e gli elet-
troni.
3) Il nucleo è costituito
da protoni e neutroni
tenuti insieme da una
potente forza nucleare.
4) I protoni e neutroni sono composti da
tre quark ciascuno e sono tenuti insieme
da una potente forza nucleare.
Terra
Atomo
Atomi
Elettrone
Nucleo
Nucleo
Neutrone
Quark
Protono
Materia
Molecola
1. La materia comune
consiste in atomi tenuti
insieme dalla forza
elettromagnetica
per formare le molecole
che si uniscono formando solidi, liquidi e gas.
2. Gli atomi consistono in un
nucleo denso circondato da una nu-
vola di elettroni. La forza elettromagnetica tiene insie-
me il nucleo e gli elettroni.
3. Il nucleo consiste in protoni e neutroni tenuti insie-
me da una potente forza nucleare.
4. Protoni e neutroni consistono in tre quark ognuno, tenuti insie-
me da una potente forza nucleare.
Fino a 20 anni fa si credeva che le particelle più piccole fossero i
protoni e i neutroni che compongono l’atomo. Recentemente invece è
stato scoperto che esistono particelle ancora più piccole. Un ramo spe-
cializzato della fisica chiamato “fisica delle particelle”, ha studiato que-
ste sub-particelle e il loro particolare comportamento scoprendo che i
protoni e i neutroni che formano l’atomo, consistono in sub-particele
chiamate “quark”. La grandezza sbalorditiva di questi quark va oltre la
concezione umana: 10-18 (0.000000000000000001 di un metro).31
Un altro punto degno di nota è che questi versetti citano in manie-
ra particolare il peso dell’atomo. Le parole arabe “mithqal dharratin” pre-
sente nei versetti sopra, significano “il peso di un atomo”. E’ stato sco-
perto che i protoni, i neutroni e gli elettroni che formano l’atomo, sono
i componenti che danno all’atomo il suo peso. Quindi, il fatto che que-
sti versetti attirino l’attenzione in particolar modo sul peso dell’atomo e
non sulla sua grandezza o su una sua altra caratteristica, è un altro mi-
racolo del Corano.
101
Le nuvole possono avere un peso impressionante; il cumulonem-
bo ad esempio, che è una nube a sviluppo verticale che si forma in con-
dizioni di instabilità atmosferica, può contenere fino a 300.000 tonnella-
te d’acqua.
Il fatto che una tale quantità d’acqua possa rimanere sospesa in
aria è davvero incredibile. In alcuni versetti, il Corano attira l’attenzio-
ne sul peso delle nuvole:
Egli è Colui che invia i venti, annunciatori e precursori della Sua
misericordia. Quando poi recano una nuvola pesante, la dirigia-
mo verso una terra morta e ne facciamo discendere l’acqua con la
quale suscitiamo ogni tipo di frutti […]. (Corano 7: 57)
Egli è Colui che vi fa vedere il lampo, fonte di timore e speranza,
Colui che forma le nuvole pesanti. (Corano 13: 12)
All’epoca della rivelazione del Corano era impossibile avere una
qualsiasi informazione riguardo al peso delle nuvole. Il fatto che il
Corano parli delle nuvole usando l’espressione “nuvole pesanti” è
un’altra prova che è la Parola di Allah.
102
103
Il modo in cui si forma la pioggia è rimasto un grande mistero per
molto tempo. Solo dopo l’invenzione dei radar è stato possibile cono-
scere le fasi della formazione della pioggia. Secondo le scoperte scien-
tifiche nel campo della meteorologia, prima il “materiale” che forma
la pioggia sale in aria trasportato dal vento, poi si formano le nuvole
e per finire appaiono le gocce di pioggia.
Il seguente versetto del Corano parla della formazione della piog-
gia accennando esattamente allo stesso processo:
Allah è Colui che invia i venti che sollevano una nuvola; la di-
stende poi nel cielo come vuole e la frantuma, e vedi allora le
gocce uscire dai suoi recessi. Quando poi ha fatto sì che cadano
su chi vuole tra i Suoi servitori, questi ne traggono lieta novel-
la. (Corano 30: 48)
Esaminiamo ora più dettagliatamente queste tre fasi citati dal
versetto:
Prima fase: “Allah è Colui che invia i venti[…].”
Scoppiando, le innumerevoli bollicine che si formano dall’evapo-
razione degli oceani, emettono nell’aria particelle ricche di sale chia-
mate “aerosol” che in seguito salgono nell’atmosfera trasportate dai
venti.
Seconda fase: “[…] la distende poi nel cielo come vuo-
le e la frantuma, e vedi allora le gocce uscire dai suoi recessi […].”
Dal vapore acqueo che condensa intorno ai cristalli di sale e alle
particelle di polvere presenti nell’aria si formano le nuvole. Le gocce
d’acqua nelle nuvole sono molto piccole (hanno un diametro tra 0.01 e
0.02 mm) e le nuvole rimangono sospese in aria diffondendosi e rico-
prendo il cielo.
Terza fase: “[…] poi ha fatto sì che cadano su chi vuole[…].”
Le particelle d’acqua che circondano i cristalli di sale e le polveri si
inspessiscono; le gocce d’acqua diventano quindi più pesanti ed inizia-
no a cadere sulla terra sotto forma di pioggia.
Come già detto, tutti gli stadi della formazione della pioggia sono
citati nei versetti del Corano nella giusta sequenza. Nel Corano Allah ha
spiegato in maniera corretta la formazione della pioggia così come ha
fatto per molti altri fenomeni naturali, molti secoli prima che questi ve-
nissero scoperti dall’uomo.
104
II MIRACOLI DEL CORANO
Un altro versetto parla dello stesso argomento affermando:
Non vedi che Allah spinge le nuvole e poi le raduna per farne am-
massi? E vedi la pioggia scaturire dai loro recessi. E fa scendere
dal cielo montagne gonfie di grandine. Colpisce con esse chi vuo-
le e ne preserva chi vuole e per poco il lampo della folgore (che le
accompagna) non rapisce la vista. (Corano 24: 43)
Studiando i diversi tipi di nuvole gli scienziati sono arrivati a con-
clusioni sorprendenti riguardo la formazione delle nuvole da pioggia.
Le nuvole da pioggia si formano e assumono la loro particolare forma
seguendo particolari stadi e sistemi. I seguenti sono gli stadi della for-
mazione di un tipo di queste nuvole, le cumulonembi:
Nell’immagine: (A) Piccole nuvole isolate (cumulonembi) (B)
Quando le piccole nuvole si uniscono, le correnti ascensionali all’interno
della nuvola aumentano e le nuvole iniziano a crescere verticalmente.
Primo stadio: le nuvole vengono spinte e trasportare dal vento.
Secondo stadio: le nuvole piccole spinte dal vento si uniscono for-
mando una nuvola più grande.32
Terzo stadio: quando le nuvole piccole si uniscono, le correnti
ascensionali all’interno della nuvola più grande che sono andate a for-
mare, aumentano. Le correnti ascensionali al centro della nuvola sono
105
L'illustrazione mostra le goc-
cioline d'acqua che vengono
rilasciate nell'aria. Questa è
la prima fase nella formazio-
ne della pioggia. Dopo que-
sta prima fase, le gocce d'ac-
qua formano le nuvole che
rimangono sospese in aria
per poi condensarsi e forma-
re la pioggia. Tutte queste fa-
si sono riportate nel Corano.
Harun Yahya (Adnan Oktar)
più forti rispetto a quelle esterne; per questo motivo la nuvo-
la inizia a crescere in grandezza estendendosi in verticale e di conse-
guenza entra in contatto con zone più fredde dell’atmosfera in cui si for-
mano e crescono gocce d’acqua e grandine. Quando queste gocce d’ac-
qua e di grandine diventano troppo pesanti e le correnti non riescono a
più sostenerle, iniziano a cadere sulla terra.33
I meteorologi hanno scoperto solo recentemente questi dettagli sul-
la formazione, la struttura e la funzione delle nuvole, usando attrezza-
ture avanzate come aerei, satelliti, computer, ecc. Allah ci aveva già da-
to le stesse informazioni 1400 anni fa.
106
(A) Piccole nubi isolate
(cumulonembi)
(B) Quando le piccole
nuvole si uniscono, le
correnti ascensionali al-
l'interno della nuvola
più grande aumentano.
A causa di queste correnti, la nuvola cresce
in verticale. Questa crescita verticale provoca
l'allungamento della nube fino a raggiunge-
re zone più fredde, dove le gocce d'acqua e la
grandine iniziano a crescere diventando
sempre più grandi. Quando queste gocce
d'acqua e grandine diventano troppo pesan-
ti per le correnti ascensionali, iniziano a ca-
dere dalla nube sotto forma di pioggia, gran-
dine, ecc. Questo fatto scientifico è stato an-
nunciato da Allah nel versetto numero 43
della Sura an-Nur quattordici secoli fa in
questo modo: "Non vedi che Allah spinge le
nuvole e poi le raduna per farne ammassi? E
vedi la pioggia scaturire dai loro recessi...”
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II MIRACOLI DEL CORANO
Un’altra informazione riguardante la pioggia presente nel Corano,
è che la pioggia viene mandata sulla terra “con misura”; questo è citato
nella Sura az-Zukhruf:
E dal cielo ha fatto scendere con misura precisa un’acqua tramite
la quale ridiamo la vita ad una terra morta: allo stesso modo vi re-
susciterà. (Corano: 43: 11)
Il fatto che la pioggia cada sulla
terra in “quantità misurata” è stato
scoperto solo dalla scienza mo-
derna. E’ stato stimato che in un
secondo, dalla terra si evapo-
rizzano approssimativamen-
te 16 milioni di tonnellate
d’acqua, quantità che equi-
vale a 513 trilioni di tonnella-
te d’acqua in un anno.
Questo numero è uguale alla
quantità d’acqua che ricade
sulla terra, sotto forma di piog-
gia, in un anno. L’acqua segue
107
108
II MIRACOLI DEL CORANO
Ogni anno, la quantità di acqua che evapora e che ricade sulla terra sotto
forma di pioggia è "invariata": 513 trilioni di tonnellate. Il Corano parla di
questa “quantità invariata” nell'espressione: "e dal cielo ha fatto scendere
con misura un'acqua...”. Il fatto che la quantità dell'acqua che evapora e ri-
cade sulla Terra rimanga invariata col tempo, è molto importante per la
continuità dell'equilibrio ecologico e di conseguenza, della vita.
quindi un ciclo continuo ed equilibrato da cui dipende la
vita sulla terra. Anche se venissero impiegate tutte le tecnologie che ab-
biamo oggi a disposizione, non sarebbe possibile riprodurre artificial-
mente questo ciclo.
Un minimo cambiamento nell’equilibrio di questo ciclo, portereb-
be velocemente ad uno squilibrio maggiore, che causerebbe la fine del-
la vita sulla terra. Questo finora non è mai successo e la pioggia conti-
nua a cadere ogni anno esattamente nella stessa misura, come rivelato
nel Corano.
Non esiste solamente una proporzione nella quantità della pioggia,
ma anche nella velocità con cui cadono le gocce; velocità che, indipen-
dentemente dalla loro grandezza, non supera mai un certo limite.
Ogni anno la quantità d’acqua che evapora e che ricade sulla terra
sotto forma di pioggia è sempre la stessa: 513 trilioni di tonnellate.
Questa quantità costante è citata nel Corano nell’espressione “e dal cie-
lo ha fatto scendere con misura precisa un’acqua..” Questo è molto im-
portante per il mantenimento dell’equilibrio ecologico e, di conseguen-
za, della vita.
Philipp Lenard, un fisico tedesco che nel 1905 ricevette il premio
Nobel in fisica, scoprì che, per quanto riguarda le gocce di pioggia con
un diametro massimo di 4.5 mm, la velocità con la quale cadono
aumenta con l’aumentare del loro diametro. Per le gocce più
grosse invece la velocità di caduta non va oltre gli 8 metri al
secondo.34 Attribuì questo cambiamento al flusso dell’aria. Il
cambiamento nella forma delle gocce au-
menta la resistenza dell’aria e di conse-
guenza la caduta rallenta.
Il Corano ha attirato la nostra
attenzione sulla proporzione della
pioggia di cui la gente, 1400 anni fa, non
poteva essere a conoscenza.
109
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
La capacità della pioggia di “riportare in vita una terra morta” è in-
dicata in molti versetti del Corano come ad esempio:
Egli è Colui che invia i venti come annuncio che precede la Sua
misericordia; e facciamo scendere dal cielo un’acqua pura per ri-
vivificare con essa la terra morta e dissetare molti degli animali e
degli uomini che abbiamo creato. (Corano 25: 48–49)
Oltre a fornire alla terra l’acqua indispensabile per tutti i suoi esse-
ri viventi, la pioggia agisce anche da fertilizzante. Le gocce di pioggia
che evaporano dai mari e raggiungono le nuvole, contengono delle so-
stanze che si formano sullo strato superiore della superficie dei mari e
che rivitalizzano il suolo morto. In questo strato, spesso meno di un de-
cimo di millimetro, si trovano grandi quantità di resti organici che si for-
mano dalla decomposizione di alghe e plancton. Alcuni di questi scarti
assorbono elementi come fosforo, magnesio e potassio che raramente si
trovano nelle acque dei mari, e metalli pesanti come rame, zinco, cobal-
to e piombo. Semi e piante sulla superficie della terra ricevono dalle goc-
ce di pioggia grandi quantità di sali minerali ed elementi di cui hanno
bisogno per crescere. Il Corano parla di questo argomento affermando:
Abbiamo fatto scendere dal cielo un’acqua benedetta, per mezzo
della quale abbiamo fatto germogliare giardini e il grano
delle messi. (Corano 50: 9)
110
Questi sali che scendono con la pioggia sono simili ai
fertilizzanti che vengono tradizionalmente usati per aumentare la pro-
duttività. I metalli pesanti, che sono dello stesso tipo di quelli che si tro-
vano negli aerosol, aumentano la produttività durante la crescita e la
produzione delle piante.
In breve, la pioggia è un importante fertilizzante. Con i fertilizzan-
ti forniti esclusivamente dalla pioggia infatti, in cento anni un suolo di
scarsa qualità può ottenere tutti gli elementi necessari alle sue piante.
Anche le foreste crescono e vengono nutrite con l’aiuto di queste so-
stanze chimiche che hanno origine nel mare. Ogni anno circa 150 milio-
ni di tonnellate di particelle di fertilizzante cadono a terra.
Se non fosse per questa proprietà della pioggia ci sarebbero molte
meno piante sulla terra e l’equilibrio della vita sarebbe minacciato.
L’informazione sulla capacità della pioggia di rivitalizzare le piante
morte presente nei versetti del Corano, è solo uno degli innumerevoli
miracoli del Corano.
111
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
Il seguente versetto del Corano parla dei venti fecondatori e della
conseguente formazione dell’acqua:
I venti mandammo, portatori di fertilità, e dal cielo facemmo
scendere l’acqua con la quale vi dissetiamo e che non sapreste co-
me conservare. (Corano 15: 22)
Questo versetto afferma che il fattore principale nel primo stadio
nella formazione della pioggia è il vento. Fino all’inizio del ventesimo
secolo si pensava che il vento e la pioggia fossero connessi solo dal fat-
to che era il vento a spingere le nuvole; moderne scoperte metereologi-
che hanno però dimostrato il ruolo di “fecondatore” del vento durante
la formazione delle piogge.
Sulla superficie di oceani e mari, dalla schiuma dell’acqua si forma
un gran numero di bolle d’aria. Quando queste bolle scoppiano, mi-
gliaia di particelle minuscole con un diametro di appena un centesimo
di millimetro vengono immesse nell’aria. Queste particelle chiamate
“aerosol” si mescolano con la polvere della terra trasportata dal vento e
vengono portate fino agli strati più alti dell’atmosfera dove entrano in
contatto con il vapore acqueo. Il vapore si condensa intorno a queste
particelle trasformandole in gocce d’acqua; queste gocce prima si uni-
scono formando le nuvole, e poi cadono sulla terra sotto forma di piog-
gia. I venti “fecondano” quindi il vapore dell’acqua che si
112
trova nell’aria con le particelle che trasportano dai mari,
aiutando così la formazione delle nuvole e della pioggia.
Se i venti non avessero questa proprietà, le gocce d’acqua nell’at-
mosfera non potrebbero formarsi e quindi non avremmo la pioggia.
Il fondamentale ruolo che il vento ha nella formazione della piog-
gia, è stato citato secoli fa nel Corano, in un’epoca in cui si sapeva ben
poco sui fenomeni naturali.
Quest’immagine mostra gli stadi della formazione di un’onda. Le
onde si formano quando il vento soffia sulla superficie dell’acqua. Con
113
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
L'immagine mostra le fasi
della formazione di un'onda.
Le onde si formano dal ven-
to che soffia sopra la superfi-
cie dell'acqua. Con il vento,
particelle d'acqua iniziano a
muoversi in un movimento
circolare. Questo movimento
forma subito le onde, una
dopo l'altra, e le bolle forma-
te dalle onde si diffonfono
nell'aria. Questa è la prima
fase nella formazione della
pioggia. Questo processo è
descritto nel versetto come "I
venti mandammo, portatori
di fertitlità, e dal cielo fa-
cemmo scendere l'acqua...”
direzione delleonde in arrivo
il vento, le particelle dell’acqua iniziano a muoversi in un moto circola-
re. Questo movimento forma velocemente le onde, una dopo l’altra; di
conseguenza dalle onde si formano le bolle che si diffondono nell’aria.
Questo è il primo stadio nella formazione della pioggia. Questo proces-
so è citato nelle parole del versetto: “I venti mandammo, portatori di
fertilità, e dal cielo facemmo scendere l’acqua”.
Un’altra informazione data dal versetto riguardante la proprietà
fertilizzante del vento, è il suo ruolo nell’impollinazione dei fiori. Molte
piante della terra disperdono il loro polline tramite il vento per assicu-
rare la sopravvivenza della loro specie. Molte piante come gli alberi di
pino, le palme, le piante che producono fiori e le piante grasse, vengo-
no impollinate esclusivamente dal vento.
Il vento trasporta il polline dalle piante ad altre piante della stessa
specie e le fertilizza.
Fino a poco tempo fa, il modo in cui il vento riesce ad impollinare
le piante era sconosciuto. Quando si scoprì che le piante si dividono in
maschio e femmina, fu scoperto anche il ruolo del vento nella loro im-
pollinazione. Questa verità era già stata citata nel Corano nel versetto:
“[…]e dal cielo fa scendere l’acqua, per mezzo della quale facciamo
germinare diverse specie di piante”. (Corano 20: 53)
114
[…] per la notte che si estende, per l'aurora che esala il suo alito.
(Corano 81: 17–18)
Quando le piante subiscono il processo della fotosintesi, assorbono
dall'aria diossido di carbonio, un gas dannoso che gli esseri umani non
possono consumare, ed emettono l’ossigeno che noi respiriamo, che è il
principale prodotto della fotosintesi e la nostra fonte di vita. Il 30% del-
l'ossigeno presente nell'atmosfera è prodotto dalle piante della terra e il
rimanente 70% viene prodotto da piante ed esseri viventi unicellulari
che vivono nei mari e negli oceani.
La fotosintesi è un processo complesso che gli scienziati non hanno
ancora pienamente compreso e che non può essere osservato ad occhio
nudo. Possiamo però vedere i risultati della fotosintesi nell'ossigeno che
ci permette di respirare e negli alimenti che ci fanno sopravvivere.
La produttività della fotosintesi viene misurata dal livello di ossi-
geno prodotto. Il punto più alto è al mattino, quando i raggi del sole so-
no più concentrati. All'alba le foglie iniziano a sudare e la fotosintesi au-
menta. Nel pomeriggio invece, succede il contrario; la fotosintesi ral-
lenta e la respirazione aumenta perché, dato che la temperature si alza,
si alza anche la traspirazione. Di notte le temperature si abbassano, la
traspirazione scende e le piante riposano.
115
116
II MIRACOLI DEL CORANO
Il termine “itha tanaffasa” nella Sura at-Takwir riferito alle ore del
mattino, tradotto come “l'aurora che esala il suo alito”, è un'espressio-
ne metaforica riferita al fiato, alla respirazione o al respiro lento. Questo
termine sottolinea in maniera particolare il modo in cui la produzione
di ossigeno abbia ha inizio al mattino e il fatto che in quel momento l'os-
sigeno, indispensabile per respirare, è ai livelli più alti. L'importanza
del fenomeno è messa in rilievo anche dal modo in cui Allah giura su
di esso (“per” all'inizio del versetto, è un giuramento). Il fatto che Allah
abbia parlato dell'azione della fotosintesi, che è una delle più impor-
tanti scoperte del ventesimo secolo, è un altro miracolo scientifico del
Corano.
Reazione della Fotosintesi alla Curva di Luce
Pro
po
rzio
ne
del
lafo
tosi
nte
si
Punto di saturazione della luce
Livello della luce
La fotosintesi è l'utilizzo da parte delle piante e talvolta di batteri e forme di vita
unicellulari, dei raggi del sole per produrre zucchero (carboidrato) dall'anidride
carbonica e dall'acqua. Come risultato di questa reazione, l' energia dei raggi so-
lari viene immagazzinata all'interno della molecola di zucchero prodotta. La se-
guente formula riassume la reazione che avviene durante il processo mediante il
quale l'energia solare inutilizzabile viene trasformata in energia chimica utilizza-
bile: 6H2O + 6CO
2--- FOTOSINTESI --- > C
6H
12O
6+ 6O
2
(6 molecole di acqua + 6 molecole di anidride carbonica vengono trasformati in
una molecola di zucchero e 6 molecole di ossigeno attraverso la fotosintesi.)
117
La luce è uno degli elementi più im-
portanti nello svolgimento della foto-
sintesi. La fotosintesi varia in base al-
l'intensità e alla durata della fonte di
luce. Con la ricezione dei raggi del
sole al mattino, la fotosintesi, in altre
parole, la produzione di ossigeno, ha
inizio.
118
Il seguente versetto del Corano parla di una delle caratteristiche
dei mari che è stata scoperta solo di recente:
Ha lasciato liberi i mari affinché si incontrassero, (ma) fra loro vi
è una barriera che non possono oltrepassare. (Corano 55: 19–20)
Il fatto che le acque di questi due mari, a causa della forza fisica
chiamata “tensione superficiale”, si incontrino senza però mescolarsi
tra loro, è stato scoperto solo recentemente dagli oceanografi. La “ten-
sione superficiale”, causata dalla differenza di densità delle acque, im-
L'Oceano Atlantico
L'acqua del Mar
Mediterraneo
Stretto di GibilterraSalinità più altadel 36,5%
Il Mar Mediterraneo
Rap
po
rto
Fo
tosi
nte
si
Ci sono grandi onde, forti correnti e maree nel Mar Mediterraneo e
nell'Oceano Atlantico. L'acqua del mar Mediterraneo entra nell'Atlantico
attraverso lo Stretto di Gibilterra. Ma la loro temperatura, la loro salinità
e la loro densità non cambiano a causa della barriera che li separa .
La salinità dell'acquadell'Oceano Atlanticoinferiore a 36,0 ‰
119
Immagine satellitare delloStretto di Gibilterra
pedisce che queste si mescolino ed è come se tra loro ci
fosse un sottile muro che le divide.35
Nel Mar Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico ci sono forti onde,
maree e correnti. L’acqua del Mar Mediterraneo entra nell’Atlantico at-
traverso lo Stretto di Gibilterra; le temperature dei due mari, la loro sa-
linità e densità però non cambiano a causa della barriera che le separa.
E’ interessante che in un’epoca in cui si sapeva così poco della fisi-
ca, della “tensione superficiale” e dell’oceanografia, nel Corano sia sta-
ta rivelata questa verità.
120
II MIRACOLI DEL CORANO
Oppure (le loro opere sono paragonabili) a tenebre di un mare
profondo, le onde lo coprono, (onde) al di sopra delle quali si er-
gono (altre) onde al di sopra della quali vi sono nuvole. (Ammassi
di) tenebre le une sulle altre, dove l’uomo che stende la mano
quasi non può vederla. Per Colui cui Allah non ha dato la luce,
non c’è alcuna luce. (Corano 24: 40)
Misurazioni eseguite con moderne tecnologie hanno dimostrato
che fra il 3 e il 30% della luce solare si riflette sulla superficie del mare.
Tutti i sette colori dello spettro di luce visibile tranne l’azzurro vengo-
no assorbiti, uno dopo l’altro, nei primi 200 metri . Al di sotto dei 1000
metri di profondità c’è una totale assenza di luce. Questo fatto scientifi-
co fu rivelato nel versetto 40 della Sura an-Nur del Corano, 1400 anni fa.
Nei mari profondi e negli oceani, al di sotto dei 200 metri c’è l’o-
scurità assoluta ed una totale mancanza di luce.36
Oggi sappiamo tutto del mare; conosciamo le caratteristiche degli
esseri viventi che lo popolano, la sua salinità, la quantità d’acqua che
contiene, la sua superficie e la sua profondità. I sottomarini e gli speciali
apparecchi, che sono diventati sempre più sofisticati grazie allo svilup-
po della tecnologia moderna, hanno permesso agli scienziati di ottene-
re tutte queste informazioni.
121
L’immagine rappresenta le onde interne in un pun-
to di contatto tra due strati dell’acqua con densità diverse; lo strato più
basso è più denso di quello superiore. Questo fatto scientifico, citato
nella Sura an-Nur del Corano 14 secoli fa, è stato scoperto dagli scien-
ziati moderni solo recentemente.
L’essere umano non può immergersi oltre i 70 metri di profondità
senza l’aiuto di speciali strumenti. Non può sopravvivere negli oscuri
abissi degli oceani e in acque profonde. E’ per questi motivi che gli
122
II MIRACOLI DEL CORANO
200m
1,000m
6,000m
Misurazioni effettuate con le tecnologie
attuali hanno rivelato che tra il 3 e il 30
per cento della luce solare viene riflessa dalla
superficie del mare. Poi, nei primi 200 metri (660
piedi), vengono assorbiti quasi tutti i sette colori dello
spettro della luce, uno dopo l'altro, fatta eccezione della luce blu (foto a sinistra).
Al di sotto dei 1.000 metri (3.280 piedi), c'è totale assenza di luce (foto sopra).
Questo fatto scientifico è stato messo in evidenza nel versetto numero 40
della Sura an- Nur 40 del Corano, 1400 anni fa.
850m100m150m200m
scienziati hanno potuto avere informazioni dettagliate sui mari solo re-
centemente. Il fatto che le profondità dei mari siano oscure era già sta-
to rivelato nel Corano 1400 anni fa, in un’epoca in cui l’essere umano
non aveva a disposizione nessun equipaggiamento che gli permettesse
di immergersi negli oceani e questo è senza dubbio uno dei miracoli del
Corano.
Le parole “tenebre di un mare profondo, le onde lo coprono, (on-
de) al di sopra delle quali si ergono (altre) onde al di sopra delle qua-
li vi sono nuvole” della Sura, contengono un altro miracolo del Corano:
negli ultimi anni gli scienziati hanno scoperto che anche sotto la super-
ficie del mare ci sono delle onde che si formano nei punti di contatto tra
strati con densità diverse. Queste onde interne coprono le acque profon-
de dei mari e degli oceani perché l’acqua profonda ha una densità più
alta rispetto a quella superficiale; agiscono come quelle in superficie, e
si possono infrangere come le altre. L’essere umano non è in grado di
distinguere le onde interne, che possono però essere localizzate attra-
verso lo studio della temperatura o dei cambiamenti della salinità di
certe zone specifiche.37
L’affermazione del Corano conferma quanto appena letto e questo
dimostra ancora una volta che il Corano è la Parola di Allah.
123
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
acqua densa
acqua meno densaonde interne
onde di superficie
L'immagine a sinistra rappresenta
le onde interne che agiscono come
interfaccia tra due strati d'acqua di
diversa densità. Lo strato inferiore
è più denso di quello superiore.
Questo fatto scientifico, affermato
14 secoli fa nel versetto numero 40
della Sura an-Nur del Corano, è
stato scoperto dagli scienziati
moderni solo recentemente.
124
Ogni individuo, compresi i
gemelli identici tra loro, ha
impronte digitali uniche.
In altre parole, l'identità
delle persone può essere
verificata attraverso le im-
pronte digitali. Questo si-
stema di identificazione
può essere paragonato al
sistema dei codici a barre
utilizzati oggi.
Ogni individuo, compresi i gemelli identici tra loro, ha delle im-
pronte digitali uniche, attraverso le quali può essere identificato.
Questo sistema di identificazione può essere paragonato al sistema del
codice a barre usato oggi.
Quando il Corano afferma che è facile per Allah riportare alla vita
gli uomini dopo la loro morte, vengono citate, in maniera particolare,
anche le impronte digitali.
Invece sì, possiamo persino riordinare le sue falangi. (Corano 75: 4)
L'importanza data alle impronte digitali ha un significato partico-
lare e questo perché la loro forma e i loro dettagli sono unici e diversi in
ogni individuo. Ogni persona che è viva o che è vissuta in questo mon-
do, ha o aveva un gruppo di impronte digitali esclusivo
(anche dei gemelli identici e con la stessa sequenza di DNA hanno im-
pronte digitali differenti l'uno dall'altro).
Le impronte digitali assumono la loro forma definitiva prima del-
la nascita dell'individuo e questa rimane invariata per tutta la vita, tran-
ne che nei casi di cicatrici permanenti. Questo è il motivo per cui le im-
pronte digitali sono una prova d'identità molto importante.
Questa caratteristica delle impron-
te digitali è stata scoperta solo nel tardo
diciannovesimo secolo. Prima di quel-
l'epoca la gente vedeva le impronte di-
gitali come normali curve senza nessu-
na particolare importanza o senso. Nel
Corano però, Allah cita le impronte di-
gitali attirando la nostra attenzione sul-
la loro importanza, che è stata compre-
sa solo nella nostra epoca.
125
II MIRACOLI DEL CORANO
State in guardia: se non smette, Noi lo afferreremo per il ciuffo, il
ciuffo mendace peccaminoso. (Corano 96: 15–16)
L’espressione “il ciuffo mendace peccaminoso” nel versetto sopra
è molto interessante. Ricerche eseguite negli ultimi anni hanno rivelato
che la parte responsabile della gestione di alcune importanti funzioni
del cervello è l’area prefrontale, che si trova appunto nella parte fronta-
le del cranio. Gli scienziati hanno scoperto solo negli ultimi 60 anni le
funzioni di questa zone di cui il Corano ha parlato 1400 anni fa. Un li-
bro intitolato “Essential of Anatomy and Physiology” che contiene i ri-
sultati delle ultime ricerche sulle funzioni di quest’area, dice:
“La pianificazione e la messa in atto dei movimenti avvengono nel-
la parte anteriore dei lobi frontali, cioè nella zona prefrontale. Questa
è una zona di corteccia associativa […].”38
Il libro dice anche:
“[…] si pensa che la zona prefrontale sia l’area funzionale che attiva
le aggressioni[…].”39
Questa zona del cervello quindi è responsabile di: pianificazione,
motivazione e inizio dei comportamenti buoni e di quelli peccaminosi.
E’ responsabile inoltre del mentire e del dire la verità.
E’ chiaro che le parole “il ciuffo mentore peccaminoso” corrispon-
dono completamente alla spiegazione appena data. Ancora una volta,
questo fatto che gli scienziati hanno scoperto solo negli ultimi
60 anni, era già stato citato da Allah nel Corano secoli fa.
126
127
Secondo le ricerche svolte da David B. Larson del Centro
Nazionale Americano delle Ricerche sulla Salute e dal suo team, il con-
fronto tra americani credenti e non, ha dato origine a sorprendenti ri-
sultati. Ad esempio, le persone religiose in America che soffrono di at-
tacco di cuore risultano il 60 % in meno rispetto a chi non crede o ha una
fede debole; il tasso di suicidi tra i credenti è inferiore del 100%; i livel-
li di ipertensione tra i credenti sono molto più bassi, e il rapporto tra fu-
matori e non, è del 7:1.40
In uno studio pubblicato nel Giornale Internazionale della
Psichiatria nella Medicina, un’importante fonte scientifica nel mondo
della medicina, è stato affermato che le persone che dicono di non ave-
re alcun credo religioso si ammalano più spesso e hanno un arco di vi-
ta più breve. Secondo i risultati di questa ricerca, coloro che non credo-
no hanno una probabilità doppia di soffrire di malattie di stomaco e in-
testino e il tasso di mortalità per problemi respiratori è ben 66 volte più
alto rispetto a coloro che credono.
Gli scienziati atei tendono a giustificare queste percentuali soste-
nendo che sono “effetti psicologici”. Questo significa che il credo alza
lo spirito delle persone e ciò contribuisce alla salute. Questa spiegazio-
ne può certamente essere ragionevole, ma una ben più impressionante
conclusione emerge esaminando il singolo soggetto. La fede in Allah è
più forte di qualsiasi altra influenza psicologica. Le numerose ricerche
sulla connessione tra il credo religioso e la salute psicologi-
128
ca tenute dal dottor Herbert Benson della facoltà di me-
dicina di Harvard, hanno prodotto una sorprendente conclusione. Pur
non essendo credente, il dottor Benson ha concluso che adorare e cre-
dere in Allah ha un effetto più positivo sulla salute degli esseri umani
rispetto a qualsiasi altro tipo di effetto osservato.41
Qual è la ragione della connessione tra la fede, l’anima umana e il
corpo? La conclusione a cui è arrivato il ricercatore Benson è, e queste
sono le sue stesse parole, che il corpo e la mente umana sono regolati
per credere in Allah.42
Tutto questo, che il mondo della medicina ha lentamente iniziato a
riconoscere, è un segreto rivelato nel Corano in queste parole: In verità
i cuori si rasserenano al Ricordo di Allah. (Corano 13:28). La ragione
per cui coloro che credono in Allah, pregano e ripongono la fiducia in
Lui, godono di maggior salute psicologica e fisica, è che vivono in ac-
cordo con lo scopo della creazione. I filosofi e i sistemi che contraddi-
cono la creazione umana, portano sempre a dolore ed infelicità.
La medicina moderna tende a riconoscere questa verità, come ha
detto Patrick Glynn: “[…] la fede religiosa è uno dei credi più forte-
mente correlati all’assoluta salute mentale e alla felicità.”43
129
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
Chi si sottrae al mio monito, avrà davvero vita miserabile, e sarà
resuscitato cieco nel Giorno della Resurrezione. (Corano 20: 124)
A causa della non sottomissione ad Allah, molte persone non cre-
denti si trovano in un costante stato di ansia e stress. Di conseguenza,
sono afflitti da diverse malattie psicologiche che causano anche l’inde-
bolimento e l’invecchiamento precoce del corpo.
Un vero credente è sano psicologicamente, non cade preda dello
stress e non si abbatte facilmente. Gli effetti positivi della sottomissione
ad Allah, del suo riporre fiducia in Lui, guardando al lato positivo del-
le cose ed accettando ciò che succede con speranza, hanno un riflesso
sulla sua psiche e sul suo fisico. Questo ovviamente accade solo a colo-
ro che vivono seguendo i valori morali del Corano e che comprendono
la religione in modo sincero e profondo. Certamente, anch’essi si am-
malano e invecchiano, ma questo processo naturale non comporta lo
stesso crollo psicologico che avviene negli altri.
Stress e depressione, sono i mali della nostra epoca, non causano
solo danni psicologici, ma si manifestano anche con problemi fisici. I co-
muni problemi legati allo stress e alla depressione si manifestano con
disturbi mentali, dipendenza dalle droghe, insonnia, disordini allo sto-
maco e alla pressione sanguinea, emicranie, malattie alle ossa, squilibri
renali, difficoltà respiratorie, allergie e attacchi di cuore. Stress e de-
pressione non sono sempre le uniche cause di questi distur-
130
bi, ma è stato scientificamente provato che le origini di ta-
li problemi di solito sono psicologiche.
Lo stress che affligge molte persone è uno stato di ansietà mentale
causato da sentimenti quali la paura, l’insicurezza, le emozioni troppo
forti, le preoccupaizoni e la pressione che danneggiano l’equilibrio del
corpo. Quando le persone diventano vittime dello stress, i loro corpi rea-
giscono e al loro interno iniziano diversi tipi di reazioni bio-chimiche: il
livello di adrenalina nel flusso di sangue aumenta, il consumo di energia
e le reazioni fisiche raggiungono i massimi livelli, lo zucchero, il coleste-
rolo e gli acidi grassi si depositano nel sangue, la pressione del sangue
sale e si accelera il battito. Quando il glucosio viene mandato al cervello,
il livello di colesterolo sale e tutto questo comporta disturbi al fisico.
Alterando in maniera particolare le normali funzioni del corpo, lo
stress cronico può provocare seri danni. A cau-
sa dello stress, i livelli di adrenalina e di
cortisolo nel corpo aumentano fino a
raggiungere livelli anormali.
Aumenti di cortisolo per lunghi pe-
riodi portano ad una prematura
comparsa di disordini quali diabete,
psoriasi ed eczema. Gli effetti del li-
131
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
vello alto di cortisolo possono perfino includere l’ucci-
sione delle cellule del cervello.
In un testo, i disordini provocati dallo stresso sono stati descritti
come segue:
“Esiste un’importante relazione tra stress e tensione e i dolori che
questi fanno sorgere. La tensione causata dallo stress porta ad uno re-
stringimento delle arterie, a disturbi del flusso di sangue in alcune zo-
ne della testa e alla riduzione della quantità di sangue in quelle stes-
se aree. La privazione di sangue ad un tessuto comporta un dolore
immediato perché un tessuto irrigidito da un lato richiede una mag-
giore quantità di sangue, e dall’altro lato l’insufficienza di sangue sti-
mola i recettori del dolore. Allo stesso tempo vengono emesse so-
stanze come l’adrenalina e la noradrenalina che colpiscono il sistema
nervoso durante le situazioni di stress. Queste sostanze, direttamen-
te o indirettamente, fanno aumentare o diminuire la tensione dei mu-
scoli; il dolore porta a tensione, la tensione all’ansia e l’ansia intensi-
fica il dolore.”44
Uno degli effetti più dannosi dello stress è l’attacco di cuore.
Ricerche dimostrano che le persone aggressive, nervose, ansiose, impa-
zienti, ostili e facilmente irritabili, hanno più probabilità di avere un at-
tacco di cuore rispetto alle persone che non presentano queste caratte-
ristiche.45
Questo perché l’estrema stimolazione del sistema nervoso simpa-
tico che comincia dall’ipotalamo, causa un’eccessiva secrezione di insu-
lina e di conseguenza un accumulo di insulina nel sangue. Questa è una
questione di vitale importanza, perché nessuna delle condizioni che
portano alle malattie delle coronarie del cuore, gioca un ruolo così no-
civo e importante come l’eccesso di insulina nel sangue.46
Gli scienziati hanno confermato che più il livello di stress è alto,
più diminuiscono gli effetti positivi delle cellule rosse nel sangue.
Secondo un esperimento compiuto da Linda Naylor, capo della società
del trasferimento tecnologico dell’Università di Oxford, l’ef-
132
II MIRACOLI DEL CORANO
fetto negativo del livello di stress nel sistema immunita-
rio adesso può essere misurato.
C’è una stretta connessione tra stress e sistema immunitario. Lo
stress psicologico ha un importante effetto sul sistema immunitario e
può portare al suo deterioramento. Quand’è sotto stress, il cervello au-
menta la produzione dell’ormone cortisolo nel corpo che indebolisce il
sistema immunitario. In altre parole, c’è una diretta relazione tra il cer-
vello, il sistema immunitario e gli ormoni. Esperti in questo campo ri-
portano:
“Studi sullo stress psicologico e fisico hanno dimostrato che in mo-
menti di intenso stress avviene un crollo delle reazioni immunitarie
collegato all’equilibrio ormonale. E’ risaputo che la comparsa e l’in-
tensità di varie malattie, incluso il cancro, è connesso allo stress”.47
In poche parole, lo stress danneggia l’equilibrio naturale dell’esse-
re umano. Vivere costantemente in questa anormale condizione, com-
133
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
A causa dello stress fisico
o psicologico, la ghiandola
surrenale dell'essere uma-
no (ghiandola che si trova
sopra ogniuno dei due re-
ni), secerne grandi quan-
tità di ormoni glucocorti-
coidi. Questi ormoni au-
mentano il livello di ener-
gia dei muscoli e arrestano
temporaneamente quei
processi come la crescita,
che non sono essenziali in
quel momento. In casi di
forte stress cronico, psico-
logico e fisico, questi or-
moni, che normalmente
sono di vitale importanza,
possono dare origine a di-
sturbi come pressione alta,
obesità, erosione ossea e
ulcere gastriche.
Glucocorticoidi (cortisolo)EpinefrinaNorepinefrinaCorticotropina Corteccia
AmygdalaLocus Coeruleus
Tronco cerebrale
Ghiandola surrenale
promette la salute del corpo e porta a diversi disturbi. Gli
esperti hanno classificato gli effetti negativi sul corpo umano causati
dallo stress sotto le seguenti principali categorie:
Ansia e panico: la sensazione che gli avvenimenti crescano fino ad•
essere fuori controllo.
Sudorazione che cresce costantemente.•
Cambio della voce: balbuzie, voce tremante.•
Iperattività: improvvise esplosioni di energia.•
Difficoltà a dormire: incubi.•
Malattie della pelle: brufoli, acne, febbre, psoriasi ed eczemi.•
Segnali gastrointestinali: indigestione, nausea, ulcere.•
Tensioni muscolari: digrignare i denti, dolori alle mascelle, alla•
schiena, al collo e alle spalle.
Infezioni di bassa intensità: raffreddori ecc.•
Emicranie.•
Palpitazioni, dolore al petto, pressione del sangue alta.•
Squilibri renali, ritenzione idrica.•
Disordini respiratori, respiro corto.•
Allergie.•
Dolore alle articolazioni.•
Bocca e gola secche.•
Attacco di cuore.•
Indebolimento del sistema immunitario.•
Contrazioni nell’area del cervello.•
Sensi di colpa e mancanza di fiducia in sé stessi.•
Confusione, incapacità ad analizzare correttamente, scarse abilità•
di ragionare, memoria debole.
134
II MIRACOLI DEL CORANO
Estremo pessimismo, credere che tutto andrà male.•
Difficoltà nei movimenti o a stare fermi.•
Incapacità a concentrarsi o difficoltà a farlo.•
Irritabilità, estrema sensibilità.•
Irrazionalità.•
Sentirsi inutili o senza speranza.•
Carenza o aumento dell’appetito.•
Il fatto che coloro che non obbediscono ai valori morali della reli-
gione soffrano di “stress” è stato rivelato da Allah nel Corano:
Chi si sottrae al mio monito, avrà davvero vita miserabile e sarà
resuscitato cieco nel Giorno della Resurrezione. (Corano 20: 124)
In un altro versetto Allah ha detto che: […] la terra nella sua va-
stità, diventò angusta e loro stessi si sentirono stretti e capirono che
non c’è altro rifugio da Allah che in Lui stesso […]. (Corano 9: 118)
La vita “buia ed angusta”, cioè la vita di coloro che soffrono di
stress, è il risultato del non obbedire ai valori morali insegnati dalla fe-
de. Oggi i medici sostengono che la calma e l’autocontrollo sono essen-
ziali per auto-proteggersi dagli effetti dello stress.
E’ possibile avere un temperamento calmo e pacifico vivendo in ac-
cordo agli insegnamenti del Corano. E’ stato rivelato in molti versetti
del Corano che Allah dà serenità ai credenti. (Corano 2:248, 9:26, 40.
48:4, 18). La promessa del Signore ai fedeli è stata così rivelata:
Daremo una vita eccellente a chiunque, maschio e femmina, sia
credente e compia il bene. Compenseremo quelli che sono stati
costanti in ragione delle loro azioni migliori. (Corano 16: 97)
135
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
Nel Corano sono stati citati un gran numero di argomenti diversi
tra loro, che invitano l'essere umano a credere; spazio, animali e piante
sono stati citati come prove dell'esistenza di Dio. In molti versetti l'uo-
mo viene spinto a riflettere anche sulla sua stessa creazione; gli vengo-
no ricordati il modo in cui è venuto al mondo, le fasi della sua creazio-
ne e la sua essenza.
Siamo Noi che vi abbiamo creato; perché non prestate fede? Non
riflettete su quello che eiaculate? Siete forse voi a crearlo o siamo
Noi il Creatore? (Corano 56: 57-59)
Il miracolo della creazione dell'essere umano viene enfatizzato in
molti altri versetti oltre a questo. Alcune delle informazioni contenute in
questi versetti sono così dettagliate che sarebbe stato impossibile per
qualsiasi uomo vissuto nel secolo della rivelazione, esserne a conoscenza.
I seguenti sono alcuni esempi:
1. L'essere umano non viene creato da tutto lo sperma, ma solo da
una piccolissima parte del liquido.
2. E' l'uomo che determina il sesso del bambino.
3. L'embrione umano aderisce all'utero della madre proprio come
una sanguisuga.
4. L'embrione si sviluppa in tre zone oscure all'interno dell'utero.
Le informazioni riportate qui sopra vanno ben al di là del
136
livello di apprendimento e cultura della gente che era in
vita nell'epoca della rivelazione del Corano. La loro scoperta è stata
possibile solo grazie agli sviluppi della tecnologia del ventesimo secolo.
Nell'immagine si può vedere dello sperma emesso all'interno di un ute-
ro. Dei 250 milioni di spermatozoi emessi dall'uomo, solo pochissimi
riescono ad arrivare all'ovulo, e solo uno riesce a fecondare l'ovulo. Il
fatto che l'essere umano non si formi da tutto lo sperma ma solo da una
sua piccolissima parte, è riportato nel Corano nell'espressione “una
goccia di sperma eiaculata.” Esaminiamo ora questi quattro punti uno
ad uno.
Una goccia di sperma
Durante il rapporto sessuale l'uomo emette 250 milioni di sperma-
tozoi alla volta. Lo sperma intraprende un difficile viaggio all'interno
del corpo della madre che termina quando raggiunge l'ovulo. Solo un
migliaio di spermatozoi su 250 milioni riescono però ad arrivarci; dopo
questa “corsa” di 5 minuti infatti, l'ovulo, che ha una grandezza di metà
di un granello di sale, permetterà solo ad uno spermatozoo di entrare e
137
La foto a sinistra raffigura lo sper-
ma introdotto nell'utero. Su 250 mi-
lioni di spermatozoi emessi dal-
l'uomo, solo pochissimi riescono a
raggiungere l' ovulo, e quello che
feconderà l'ovulo, sarà l'unico fra
un migliaio di spermatozoi che so-
pravviverà. Il fatto che un essere
umano non si formi da tutto lo
sperma ma solo una piccola parte
di esso, è riportato nel Corano nell'
l'espressione: "Già non fu che una
goccia di sperma eiaculata."
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
questo significa che l'essere umano non si forma da tutto il
liquido ma solo da una goccia.
Questo è spiegato nel Corano come segue:
Già non fu che una goccia di sperma eiaculata, quindi un'aderenza,
poi (Allah) lo creò e gli diede la forma armoniosa; (Corano 75: 37-38)
Come abbiamo appena visto, il Corano, usando la parola “goccia”,
ci informa del fatto che l'uomo non è stato creato da tutto lo sperma, ma
solo da una piccola parte di liquido. Questo particolare presente nel
versetto che espone una verità scoperta solo dalla scienza moderna, è
una prova che dimostra che il Corano è la Parola di Dio.
Il miscuglio contenuto nello sperma
Il liquido chiamato sperma contiene gli spermatozoi, ma non è for-
mato solamente da essi; al contrario, è formato da un miscuglio di di-
versi fluidi con diverse funzioni. Alcuni contengono lo zucchero neces-
sario per fornire l'energia agli spermatozoi, altri neutralizzano gli acidi
all'entrata dell'utero e altri ancora creano un ambiente viscido che faci-
lita il movimento degli spermatozoi.
138
I MIRACOLI DEL CORANO
Quando il Corano parla dello sperma, cita anche questo
fatto, scoperto solo recentemente dalla scienza moderna; lo sperma è
stato definito come uno “sperma eterogeneo”:
Invero creammo l'uomo, per metterlo alla prova, da una goccia di
sperma eterogeneo e abbiamo fatto sì che sentisse e vedesse.
(Corano 76: 2)
Anche in un altro versetto lo sperma viene descritto come un mi-
scuglio e viene sottolineato che l'uomo è creato da un “estratto” di que-
sto miscuglio:
E' Colui che ha perfezionato ogni cosa e dall'argilla ha dato inizio
alla creazione dell'uomo, quindi ha tratto la sua discendenza da
una goccia d'acqua insignificante. (Corano 32: 7-8)
La parola araba “sulala” tradotta come “goccia”, precisamente si-
gnifica “la parte essenziale o la miglior parte di qualcosa, estratto, il suc-
co di qualcosa (inteso come il punto più importante)” e il suo significa-
to implicito è anche “parte di una totalità, di un intero”. Questo dimo-
stra che il Corano è la parola di Chi conosce dettagliatamente come av-
viene la creazione dell'uomo, cioè Dio, il Creatore di tutti gli uomini.
Il sesso del bambino
Fino a poco tempo fa si pensava che il sesso del bambino fosse de-
terminato dalle cellule della madre o dalle cellule di entrambi il padre e
la madre. Nel Corano ci sono state date però delle informazioni diver-
se; è riportato infatti che la mascolinità o la femminilità è determinata
da “una goccia di sperma quand'è eiaculata.”
Egli è Colui che ha creato i due generi, il maschio e la femmina,
da una goccia di sperma quand'è eiaculata. (Corano 53: 45-46)
Già non fu che una goccia di sperma eiaculata, quindi un’aderen-
za, poi (Allah) lo creò e gli diede forma armoniosa; poi ne tras-
se una coppia, il maschio e la femmina. (Corano 75: 37-39)
139
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
E' solo nel ventesimo secolo che la teoria che sosteneva che il sesso
del bimbo era determinato dalle cellule della madre o da quelle di en-
trambi i genitori, è stata smentita; questa informazione insieme a tanti
altri dettagli sulla creazione dell'uomo, erano già presenti nel Corano
da diversi secoli.
Lo sviluppo della genetica e della biologia molecolare ha scientifi-
camente approvato l'accuratezza di tali nozioni date dal Corano e oggi
è risaputo che il sesso viene determinato dalle cellule dello sperma del-
l'uomo e che le cellule della donna non hanno nessun ruolo in questo
processo.
140
II MIRACOLI DEL CORANO
Cromosomi sessualidel padre
Meiosi Tipi di ovulo
Tipi di spermatozoi
Zigote,Fenotipo
Fenotipo dei bambini
Femmine Mascho
Cromosomi sessualidella madre
Il cromosoma Y determina la mascolinità, mentre il cromosoma X determina la fem-
minilità. Nell'ovulo della madre c'è solo il cromosoma X che determina la femmini-
lità. Nello sperma del padre ci sono spermatozoi portatori del cormosoma X e sper-
matozoi portatori del cromosoma Y. Pertanto il sesso del bambino dipende dal fat-
to che lo spermatozoo che feconda l'uovo contenga un cromosoma X o Y. In altre pa-
role, come affermato nel versetto, il fattore che determina il sesso del bambino è lo
spermatozoo che proviene dal padre. Questa realtà che non poteva essere nota nel-
l'epoca in cui è stato rivelato il Corano, prova che il Corano è la parola di Allah.
In una cellula femminile i due cromosomi sessuali sono
indicati con XX, mentre in una cellula maschile con XY. Una cellula uo-
vo contiene 23 cromosomi, 22 autosomici e 1 cromosoma X.
Lo spermatozoo contiene 23 cromosomi, 22 autosomici e 1 cromo-
soma sessuale X oppure 1 cromosoma Y. E’ questa variabilità tra i cro-
mosomi dello spermatozoo a determinare il sesso del bambino. Se l’o-
vulo viene fecondato da uno spermatozoo con il cromosoma X, l’unio-
ne dei cromosomi sessuali delle due cellule darà origine a una femmina
(XX). Se l’ovulo viene fecondato da uno spermatozoo con il cromosoma
Y, l’unione darà origine a un maschio (XY). In altre parole, come ripor-
tato nel versetto, il fattore che determina il sesso del bambino è lo sper-
ma emesso dal padre. Questa informazione, che la gente non poteva sa-
pere all'epoca della rivelazione del Corano, è una prova che dimostra
che il Corano è la parola di Dio.
I cromosomi sono l'elemento principale nella determinazione della
sessualità. Due dei 46 cromosomi che determinano la struttura di un es-
sere umano, vengono identificati come i cromosomi della sessualità;
questi due cromosomi sono chiamati XY nei maschi e XX nelle femmi-
ne, per via della loro somiglianza con la forma delle relative lettere. Il
cromosoma Y porta i geni che determinano la mascolinità, mentre il cro-
mosoma X porta i geni che determinano la femminilità.
La formazione di un nuovo essere umano inizia con la combina-
zione di uno di questi cromosomi che, nei maschi e nelle femmine, si
trovano in paia. Nelle femmine entrambi i componenti della cellula ses-
suale che si divide in due durante l'ovulazione, porta il cromosoma X.
La cellula sessuale di un maschio al contrario produce due diversi tipi
di spermatozoi: uno che contiene i cromosomi X ed uno che contiene i
cromosomi Y. Se un cromosoma X della femmina si unisce ad uno sper-
matozoo che contiene un cromosoma X, il bambino sarà femmina. Se in-
vece si unisce ad uno spermatozoo che contiene un cromosoma Y il
bambino sarà maschio.
141
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
In altre parole, il sesso di un bambino è determinato dal
tipo di cromosoma del maschio che si unisce all'ovulo della femmina.
Tutto ciò è stato scoperto solo nel ventesimo secolo con la scoper-
ta della genetica. In molte culture si credeva che il sesso del bambino
fosse determinato dal corpo della donna ed era per questa ragione che
le donne venivano incolpate quando nasceva una femmina.
Tredici secoli prima che venissero scoperti i geni umani, il Corano
rivelava delle informazioni che negavano queste superstizioni e affer-
mava che l'origine del sesso del neonato era stabilita dallo sperma
emesso dall'uomo e non dalla donna.
Un grumo di sangue che aderisce all'utero
Se esaminiamo i fatti riguardanti la formazione dell'essere umano
illustrati nel Corano, incontreremo altri importanti miracoli scientifici.
Nelle prima fase del suo sviluppo, il bambino è uno zigote che ade-
risce all’utero e prende il nutrimento necessario dal sangue della madre.
Quando lo sperma dell'uomo si unisce all'ovulo della donna, si for-
ma l'essenza del bimbo che poi verrà alla luce. Questa singola cellula
chiamata “zigote” in biologia, inizierà immediatamente a riprodursi di-
142
II MIRACOLI DEL CORANO
Nella prima fase del suo sviluppo all'in-
terno del grembo materno, il bambino è
uno zigote ancorato saldamente all'utero,
per mezzzo del quale riceve il nutri-
mento dal sangue materno. Nella foto
si vede uno zigote, che si presenta co-
me un pezzo di carne. Questa forma-
zione che è stata scoperta dall'em-
briologia moderna, era già stata mi-
racolosamente indicata nel Corano
14 secoli fa, con la parola "alaq", che
significa "una cosa che aderisce a
qualche cosa", e viene usata anche
per descrivere le sanguisughe che si
aggrappano ad un corpo per succhiarne
il sangue.
videndosi e alla fine diventerà un “pezzo di carne” chia-
mato embrione. Tutto ciò ovviamente può essere osservato solo con
l'aiuto di un microscopio.
L'embrione non trascorre il periodo del suo sviluppo nel vuoto, ma
aderisce all'utero proprio come le radici delle piante che, attraverso i lo-
ro viticci, rimangono saldamente conficcate nella terra. E’ grazie a que-
sto attaccamento all'utero che l'embrione riesce a percepire dal corpo
della madre le sostanze essenziali per potersi sviluppare.48
Riguardo a questo punto, il Corano rivela un altro significativo mi-
racolo. Parlando dello sviluppo dell'embrione nel ventre della madre
nel Corano, Dio usa la parola “alaq”; “alaq”; in arabo significa “una co-
sa che aderisce a qualcos’altro” e viene usata per descrivere una san-
guisuga che aderisce ad un corpo per succhiarne il sangue.
L'uso di questa specifica parola per descrivere lo sviluppo dell'em-
brione nell'utero della madre dimostra che il Corano è una rivelazione
da Dio.
L'avvolgersi dei muscoli intorno alle ossa
Un altro importante aspetto delle informazioni date nei versetti del
Corano, riguarda gli stadi dello sviluppo dell'essere umano nell'utero
della madre. E' riportato nei versetti che nell'utero, prima si sviluppano
le ossa e poi si formano i muscoli, avvolgendosi intorno ad essi.
Poi di questa goccia facemmo un’aderenza e dell’aderenza un em-
brione; dell’embrione creammo le ossa e rivestimmo le ossa di
carne. E quindi ne facemmo un’altra creatura. Sia benedetto
Allah, il Migliore dei creatori! (Corano 23: 14)
Le ossa del bambino, durante una fase particolare del loro svilup-
po nell’utero della madre, vengono ricoperti di carne, esattamente come
descritto nel Corano.
L’embriologia è un ramo della scienza che studia lo sviluppo del-
l’embrione nell’utero della madre. Fino a tempi recenti, gli
143
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
embriologi pensavano che le ossa e i
muscoli si sviluppassero nell’em-
brione in un unico momento.
Ricerche avanzate condotte grazie
alla precisione delle nuove tecnolo-
gie, hanno dimostrato che la rivela-
zione del Corano è corretta, parola per parola.
Queste osservazioni a livello di microscopio dimostrano che lo svi-
luppo all’interno dell’utero della madre avviene proprio nel modo de-
scritto in questi versetti. Prima avviene l’ossificazione del tessuto carti-
lagineo dell’embrione e poi le cellule muscolari che vengono seleziona-
te dai tessuti intorno alle ossa, si riuniscono e si avvolgono intorno alle
ossa.
Questo fatto viene descritto in una pubblicazione scientifica intito-
lata: “Lo Sviluppo Umano”, con le parole seguenti:
“La forma dello scheletro determina l’apparenza generale dell’em-
brione durante lo stadio della formazione delle ossa nella settima
settimana. I muscoli non si sviluppano allo stesso momento; il loro
sviluppo avviene comunque poco dopo. I muscoli si formano intor-
no alle ossa lungo tutto il corpo rivestendole. Poi acquisiscono la for-
ma e la struttura che tutti conoscono […]. Lo stadio del rivestimento
dei muscoli avviene nell’ottava settimana.”49
In breve, gli stadi di sviluppo dell’uomo così come sono stati de-
scritti nel Corano, sono in perfetta armonia con le scoperte dell’embrio-
logia moderna.
144
II MIRACOLI DEL CORANO
Le ossa del bambino, che completano il loro
sviluppo nel grembo materno, si rivestono di
carne durante una fase specifica, esattamente
come citato nel Corano.
145
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
Molte fasi dello sviluppo di unbambino all'interno del grembo
materno, sono riportate nelCorano. Come descritto nel ver-
setto numero 14 della Sura al-Muminun, prima la cartilagine
embrionale nel grembo maternosi ossifica. Poi le ossa vengono
ricoperte da cellule muscolari.Allah descrive questo sviluppo
con il versetto:
" ... dall'embrione creammole ossa e rivestimmo le
ossa di carne...”
Molti stadi dello sviluppo del bambino all’interno dell’utero della
madre sono riportati nel Corano. Come descritto nella Sura al-
Muminin, versetto 14, prima avviene l’ossificazione della cartilagine
dell’embrione e poi le ossa vengono ricoperte con le cellule dei musco-
li. Allah ha descritto questo sviluppo con le parole: “… dell’embrione
creammo le ossa e rivestimmo le ossa di carne”.
146
Nel versetto numero 6 della Surat az-Zumar, si preci-
sa che l'uomo è stato creato in tre zone distinte del
grembo materno. Infatti, l'embriologia moderna ha
rivelato che lo sviluppo embrionale del bambino
avviene in tre aree distinte nel grembo della madre.
Le Tre Fasi Buie del Bambino all’Interno dell’Utero
Nel Corano è riportato che l’essere umano viene creato durante un
processo di tre fasi, nell’utero della madre.
[…] vi crea nel ventre delle vostre madri, creazione dopo creazio-
ne, in tre tenebre (successive). Questi è Allah, il vostro Signore!
(Appartiene) a Lui la sovranità. Non c’è altro dio all’infuori di
Lui. Come potete allontanarvi (da Lui)? (Corano 39: 6)
L’espressione “fii dhulumaati dhalaathatin” tradotta in italiano come
“in tre tenebre (successive)”, si riferisce alle tre zone oscure nelle quali
avviene lo sviluppo dell’embrione, che sono:
l’oscurità dell’addome
l’oscurità dell’utero
l’oscurità della placenta
Come abbiamo visto, la biologia moderna ha rivelato che lo svi-
luppo embriologico del bambino avviene nel modo descritto nel verset-
to, in tre zone oscure. Inoltre, lo sviluppo nella scienza dell’embriologia
dimostra che ognuna di queste tre zone è formata da tre strati.
La parete addominale laterale è formata da tre strati: uno perito-
neale interno, uno muscolare intermedio ed uno cutaneo esterno.
Anche la parete dell’utero consiste in tre strati: l’endometrio, il
miometrio e il perimetro.
In maniera analoga, la placenta che circonda l’embrione consiste in
tre strati: il sacco amniotico (la membrana interna intorno al feto), il co-
rion (lo strato amniotico centrale) e la decidua (lo strato amniotico più
esterno).50
In tutti i testi dell’embriologia che vengono studiati oggi nelle fa-
coltà di medicina, questo argomento viene considerato un elemento ba-
se della scienza. Ad esempio, nel “Basic Human Embryology”, un testo
di riferimento fondamentale nel campo dell’embriologia, questo fatto è
descritto come segue:
147
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
La vita ha tre stadi all’intero dell’utero: il pre-embrionale
nelle prime due settimane e mezza; l’embrionario fino alla fine del-
l’ottava settimana e quello fetale dall’ottava settimana al parto.51
Vediamo in breve le principali caratteristiche di queste fasi di svi-
luppo:
Lo stadio pre-embrionale
In questa prima fase lo zigote cresce dividendosi; una volta che è
diventato una ammasso di cellule, si “interra” nella parete dell’utero.
Durante la loro crescita le cellule si organizzano in tre strati.
Lo stadio embrionale
Durante la seconda fase che dura cinque settimane e mezza, il
bambino inizia ad essere chiamato “embrione”. Durante questo perio-
do iniziano a formarsi gli organi vitali ed i sistemi del corpo dagli stra-
ti di cellule.
Lo stadio fetale
Da questa fase che inizia all’ottava settimana di gestazione e ter-
mina col parto, l’embrione viene chiamato “feto”. La caratteristica che
distingue questa fase è che il feto assume la forma dell’essere umano,
con viso, mani e piedi. Sebbene all’inizio sia lungo solo tre centimetri,
tutti gli organi vitali sono già formati. Questa fase dura trenta settima-
ne e lo sviluppo continua fino al momento del parto.
Tutte queste informazioni sono state a nostra disposizione solo do-
po osservazioni eseguite con dispositivi moderni. Allah ha miracolosa-
mente attirato la nostra attenzione su questi fatti scientifici nei versetti
del Corano. Il fatto che queste informazioni così dettagliate e accurate
siano state date nel Corano in un’epoca in cui la gente aveva una scar-
sa conoscenza delle questioni mediche, è una prova evidente che il
Corano è la parola di Allah.
148
I MIRACOLI DEL CORANO
Nel Corano Allah rivela che la creazione dell’essere umano è un
miracolo. Allah creò l’essere umano dando all’argilla le sembianze di
un uomo e soffiando poi l’anima al suo interno:
(Ricorda) quando il Signore disse agli angeli: “Creerò un essere
umano con l’argilla. Dopo che l’avrò ben formato e avrò soffiato
il lui del Mio spirito, gettatevi in prosternazione davanti a lui”.
(Corano 38: 71 –72)
Chiedi loro se la loro natura è più forte di quella degli altri esse-
ri che Noi abbiamo creato: in verità li creammo di argilla impa-
stata! (Corano 37: 11)
Oggi esaminando il corpo umano, si trovano al suo interno molti
elementi che sono presenti anche nella terra. I tessuti viventi contengo-
no il 95% di carbonio, idrogeno, ossigeno, nitrogeno, fosforo e zolfo per
un totale del 26 di elementi diversi.52 In un altro versetto del Corano ci
viene detto:
Creammo l’uomo da un estratto di argilla. (Corano 23: 12)
La parola araba “sulala” tradotta nel versetto come “estratto”, si-
gnifica “esempio rappresentativo, essenza”. L’informazione rivelata nel
Corano 1400 anni fa conferma ciò che la scienza moderna afferma ri-
guardo al fatto che gli elementi che si trovano sulla terra, sono gli stes-
si di quelli usati per la creazione dell’uomo.
149
Qui sotto un diagramma che illustra la distribuzionedegli elementi in un individuo di 70 chili
150
II MIRACOLI DEL CORANO
Elemento
Minerali macro
Ossigeno
Carbonio
Idrogeno
Nitrogeno
Calcio
Fosforo
Potassio
Zolfo
Cloro
Sodio
Magnesio
Silicio
Minerali micro
Ferro
Zinco
Rame
Boro
Cobalto
Vanadio
Iodio
Selenio
Manganese
Molibdeno
Cromo
Simbolo
O
C
H
N
Ca
P
K
S
Cl
Na
Mg
Si
Fe
Zn
Cu
B
Co
V
I
Se
Mn
Mo
Cr
Funzione principale
Respirazione di cellule/tessuti;
componente dell'acqua
Struttura organica
Componente dell'acqua/ tessuti
Componente delle proteine/ tessuti
Ossa e denti
Ossa e denti
Elettrolita intracellulare
Aminoacidi (capelli e pelle)
Elettrolita, se sottoforma di ione cloruro
Elettrolita intracellulare
Elettrolita del metabolismo
Tessuto osseo connettivo
Responsabile del trasporto di
emoglobina e ossigeno
Componente dell'insulina, sintesi
del DNA, funzione immunitaria
Cofattore di enzimi
Struttura ossea
Parte integrante della vitamina B12
Metabolismo dei grassi
Ormone tiroideo
Enzimi antiossidanti, funzione immunitaria
Costituente metallo enzimatico
Cofattore di enzimi
Fattore di tolleranza al glucosio
%
65,0
18,5
9,5
3,3
1,5
1,0
0,35
0,25
0,15
0,15
0,05
0,05
%
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
Peso in grammi
43.000
12.000
6.300
2.000
1.100
750
225
150
100
90
35
30
Milligrammi
4.200
2.400
90
68
20
20
15
15
13
8
6
Egli è Colui che ha creato l’udito, la vista e i cuori. Eppure ben rara-
mente Gli siete riconoscenti. (Corano 23: 78)
Allah vi fa uscire dai ventri delle vostre madri sprovvisti di ogni scien-
za e vi dà udito, occhi e intelletto. Sarete riconoscenti? (Corano 16: 78)
Invero creammo l’uomo, per metterlo alla prova, da una goccia di
sperma eterogenea e abbiamo fatto si che sentisse e vedesse. (Corano
76: 2)
I versetti sopra si riferiscono ad alcuni sensi che Allah ha creato nel-
l’uomo e vengono citati sempre nello stesso specifico ordine: udito, vista,
sentimenti e intelletto. In un articolo pubblicato dal giornale “Journal of
the Islamic Medical Association”, il dottor Keith Moore ha affermato che
durante lo sviluppo del feto, gli occhi iniziano a formarsi dopo che l’o-
recchio interno ha assunto la sua forma iniziale. Continua dicendo che il
cervello, il centro dei sentimenti e dell’intelletto, inizia il suo sviluppo
dopo quello delle orecchie e degli occhi.53
Le orecchie del feto iniziano a svilupparsi il ventunesimo giorno
della gravidanza ed iniziano a funzionare completamente nel quarto me-
se. Da quel momento quindi, il feto riesce già a sentire. E’ per questa ra-
gione che il senso dell’udito si forma prima delle altre funzioni vitali del
neonato.
L’informazione riguardo la formazione degli organi del bambino
nell’utero materno scoperta solo recentemente, è in totale accordo
con quanto rivelato nel Corano.
151
Molte caratteristiche miracolose del Corano provano che esso è la
parola di Allah. Nei versetti sono rivelate verità attraverso fatti scienti-
fici, descrizioni del passato e codici matematici che la gente al tempo
della rivelazione non poteva certo conoscere. I versetti del Corano han-
no parlato anche di molti sviluppi prima del loro avvenimento; svilup-
pi di cui, con il livello d’istruzione e tecnologia di quell’epoca, nessuno
poteva essere a conoscenza. Il fatto che alcuni eventi scientifici scoperti
solamente grazie all’avanzamento della tecnologia nel ven-
tesimo e nel ventunesimo secolo, fossero già stati rivelati
nel Corano 1400 anni fa, è una prova evidente che
il Corano non può essere il lavoro di un essere
umano. Uno dei versetti che potrebbe fare rife-
rimento al futuro è il versetto 73 della Sura al-
Baqara:
Avevate ucciso un uomo e vi accusa-
vate a vicenda… Ma Allah pale-
sa quello che celate. Allora
dicemmo: “Colpite il cada-
vere con una parte della gioven-
ca”. Così Allah resuscita i morti e
vi mostra i Suoi segni affinché possiate
comprendere. (Corano 1: 72–73)
152
Uno dei significati del termine arabo “biba’diha”, tradotto nel ver-
setto come “con una parte della”, è “qualcuno”. Nel contesto del ver-
setto, la parola può essere un riferimento al massaggio cardiaco, che
permette al cuore di riprendere la sua attività quando smette di battere.
(E Allah ne sa di più).
La persona alla quale viene effettuato il massaggio cardiaco, ha le
stesse caratteristiche di un corpo morto: perdita di conoscenza, cessa-
zione della respirazione e del battito cardiaco. Grazie alle conoscenze
odierne, quando il cuore di una persona cessa di battere può essere ese-
guito il massaggio cardiaco per cercare di riattivare il cuore e di fargli
riprendere le sue funzioni vitali. Durante questo massaggio, viene fatta
pressione sulla cassa toracica ad intervalli specifici; così facendo viene
indotta la contrazione ritmica che gli permette di continuare a pompa-
re sangue.
Il colpire il cadavere per riportare in vita il morto descritto nel ver-
setto, può riferirsi alla tecnica del massaggio cardiaco. Il Corano è la pa-
rola di Allah l’Onnipotente, Colui che ha creato tutte le cose dal nulla,
Colui la Cui conoscenza avvolge ogni cosa. Ogni versetto del Corano
contiene informazioni rivelate dalla saggezza del nostro Signore. In un
altro versetto Allah parla del Corano stesso dicendo:
Non meditano sul Corano? Se provenisse da altri che da Allah,
vi avrebbero trovato molte contraddizioni. (Corano 3: 82)
153
Harun Yahya (Adnan Oktar)
Quando il petto viene
compresso durante il
massaggio cardiaco, il cuore
può riprendere a battere. Le
parole del versetto: "Allora
dicemmo: 'Colpite il cadavere
con una parte della giovenca'.
Così Allah resuscita i morti...”
possono fare riferimento al
massaggio cardiaco. (Allah
conosce la verità).
“… Li condurrò alla perdizione, li illuderò con vane speranze,
darò loro gli ordini ed essi taglieranno gli orecchi degli armenti;
io darò gli ordini e loro cambieranno la creazione di Allah.” Chi
prende Satana per patrono al posto di Allah, si perde irrimedia-
bilmente. (Corano 4: 119)
Il versetto sopra contiene l’espressione “yubattikunna” che deriva
dal verbo “battaka” che significa “tagliare o staccare”. Il termine “yu-
ghayyirunna” nel versetto deriva dal verbo “ghayyara” che significa
“cambiare, alterare, compromettere l’originale forma di qualcosa.” Con
queste espressioni, il versetto 119 della Sura an-Nisa' può fare
riferimento all’attività scientifica del copiare o clonare un
organismo; questo perché gli esperimenti di clonazione
vengono generalmente condotti con cellule prese dall’o-
recchio di un animale. In altre parole, il duplicato di un es-
sere vivente viene prodotto prelevando delle cellule da un
154
155
Harun Yahya (Adnan Oktar)
tessuto preso dall’orecchio di un animale, proprio come
descritto nel versetto.
Un articolo scritto dal Centro Ricerche Agricoltura della Germania
Federale, fornisce le seguenti informazioni:
“La fase del recupero del tessuto è una fase semplice e veloce. Una
volta che l’animale è stato posizionato, un campione di tessuto, come
ad esempio un ritaglio di un orecchio, può essere raccolto in pochi
secondi. Inoltre, le cellule somatiche possono essere raccolte da qual-
siasi specie… Per bovini, maiali, pecore, capre, cammelli e lama, può
essere utilizzata una procedura identica prelevando un campione di
tessuto d’orecchio e usando degli intagliatori che vengono anche uti-
lizzati per applicare i marchi (agli orecchi degli animali)…
Chiaramente possono essere usati per tutte le specie i linfociti, ma è
molto più facile procurarsi le cellule somatiche prese dall’orecchio,
che sono quindi preferibili”.54
I seguenti sono alcuni articoli riguardanti organismi che sono stati
clonati prendendo campioni da tessuti di orecchio includono:
- Secondo un servizio di Reuters datato al 1 maggio 2002, Jose
Visintin, un ricercatore veterinario dell’università di San Paolo in
Brasile, ha prodotto embrioni clonati per la prima volta in quel pae-
se usando cellule prese dall’orecchio di una mucca adulta.55
- Secondo un servizio della BBC, scienziati della Corea del Sud han-
no clonato un cane bracchetto da cellule prese da un cane da caccia
afgano di tre anni. Ricercatori dell’Università Nazionale di Seul han-
no estratto materiale genetico da cellule
prese da un orecchio e l’hanno posto al-
l’interno di una cellula d’uovo vuoto.
Stimolando la divisione della cellula, fu
poi ottenuto un embrione.56
Snuppy, il cane clonato
- Secondo un altro servizio della BBC, è stato prodotto un
nuovo clone usando cellule d’orecchio prese da una mucca adulta,
nel corso di una ricerca eseguita dal dottor Jean-Paul Renard all’isti-
tuto Nazionale de la Recherche Agronomique in Francia.57
- Secondo un’informazione del sito web dell’Human Genome
Project, nel febbraio del 2002 degli scienziati della compagnia bio-
tecnologica Advanced Cell Technologies, hanno eseguito degli espe-
rimenti sulla clonazione di un embrione di mucca usando la cellula
della pelle presa dall’orecchio di una mucca.
- Un servizio dell’Associated Press, con data 24 gennaio 2000, annun-
ciava che degli scienziati giapponesi avevano prodotto il clone di un
toro per la prima volta. Nella ri-clonazione era stato usato un cam-
pione di tessuto cutaneo preso dall’orecchio del toro della prima ge-
nerazione, quando aveva 4 mesi. Queste cellule sono poi state fuse
156
I MIRACOLI DEL CORANO
Nel processo di clonazione, il
DNA preso da una cellula del-
l'essere vivente da clonare, viene
prima collocato sotto il micro-
scopio e poi trasferito nell'ovulo
di un altro individuo della stes-
sa specie. Dopodiché viene ap-
plicata una scossa elettrica che
stimola la divisione delll'ovulo.
L'embrione continua a dividersi;
dopodiché viene posto all'inter-
no del grembo dell'individuo
scelto, dove continuerà a svilup-
parsi fino alla nascita.
con un uovo non fecondato dalla quale era stato rimosso il
nucleo.58
Il modo in cui il Corano ha parlato dei cambiamenti nella creazio-
ne degli esseri umani, usando l’espressione “taglieranno gli orecchi
agli armenti”, in un’epoca in cui non esisteva nessun ramo della scien-
za come la genetica o l’embriologia, dimostra che il Corano proviene da
Allah. Nel Sacro Libro ci viene anche detto che “alterando ciò che ha
creato Allah, quelle persone verranno solamente illuse”. Il versetto può
quindi indicare che la clonazione farà nascere una serie di problemi per
gli esseri umani. Il Centro d- i Apprendimento di Scienza Genetica
dell’Università di Utah, ha fornito la seguente informazione:
“Quando sentiamo di successi della clonazione, si sta parlando dei
pochi tentativi che hanno funzionato. Ciò che invece non vediamo
sono i molti e molti esperimenti di clonazioni che falliscono! E anche
nelle clonazioni che hanno successo, ci sono problemi che tendono
ad insorgere col passare del tempo.”
Un’altra informazione presa dal sito web dell’Human Genome
Project:
“Dolly, il primo mammifero ad essere stato clonato da un DNA adul-
to, è morto nel febbraio del 2003. Prima della sua morte, Dolly sof-
friva di cancro al polmone e artriti paralizzanti […]. Più del 90% dei
tentativi di clonazione fallisco-
no cercando di produrre cuccio-
li in salute […]. Oltre al basso li-
vello di successi, gli animali clo-
157
Harun Yahya (Adnan Oktar)
Dolly, il primo mammifero ad
essere stato clonato, è morto il
14 febbraio 2003.
nati tendono ad avere funzioni im-
munitarie più compromesse ed un
più alto tasso di infezioni, crescita
di tumori, ed altri disordini. Studi
giapponesi hanno dimostrato che i
gattini clonati vivono in cattiva sa-
lute e muoiono presto. Apparire in
salute in giovane età sfortunata-
mente non è indice di una lunga so-
pravvivenza. E’ risaputo che i cloni
muoiono misteriosamente. Per
esempio, la prima pecora che è stata clonata in Australia sembrava
essere in buona salute e piena di energia il giorno in cui morì e i ri-
sultati della sua autopsia non furono in grado di determinare la cau-
sa della morte”.
Nel processo della clonazione, il DNA della cellula dell’essere vi-
vente da clonare, viene messo al microscopio e poi collocato all’interno
dell’ovulo di una cellula presa da un altro membro della stessa specie.
Il DNA dell’animale viene usato per questo. Dopodiché viene applica-
to un elettroshock che stimola le cellule dell’ovulo a dividersi.
L’embrione continua a dividersi e viene poi messo all’interno dell’ute-
ro di un membro della stessa specie dove si sviluppa e nasce.
I rischi che derivano dagli esperimenti di clonazione sono:
1 – Un’alta percentuale di fallimento: il livello di successo è solo
tra lo 0.1 e il 3%. Questo significa che vi è una percentuale di fallimen-
to del 970 – 999 per ogni 1000 esperimenti.
158
I MIRACOLI DEL CORANO
2 – Problemi durante lo sviluppo: gli animali clonati che
riescono a sopravvivere generalmente hanno organi più grandi rispetto
all’originale. Questo può portare a difficoltà respiratorie e alla circola-
zione, ad avere reni e cervello in cattiva salute e un sistema immunita-
rio debole.
3 – Analisi di espressione genetica anormale: sebbene i cloni ab-
biano lo stesso DNA dell’originale, le cellule dei nuclei nel clone non
hanno lo stesso programma che c’è in un embrione naturale. Vale a di-
re che il DNA non può indicare la giusta serie di geni essenziali allo svi-
luppo del clone, al momento giusto. Ad esempio, cellule di nervi, ossa,
sangue o pelle, hanno tutte programmi diversi, ma il programma gene-
tico nell’embrione del clone non funziona bene come quello dell’em-
brione naturale.
4 – Differenze telomeriche: quando la cellula si divide, i cromoso-
mi si accorciano. La ragione è che le sequenze di DNA ad entrambe le
terminazioni di un cromosoma, conosciute come telomeri, si accorciano
durante ogni riproduzione del DNA. Quando l’animale invecchia, i te-
lomeri si accorciano. Quindi, la vita dell’animale clonato ha dei cromo-
somi accorciati dal momento in cui nasce, proprio come se fosse già vec-
chio.
Il materiale genetico preso da cellule viventi viene usato negli
esperimenti di clonazione, ma la fertilizzazione avviene artificialmente.
Il meccanismo di riproduzione creato da Allah viene quindi indebolito
con questi metodi e il risultato sono malattie non identificate, deficien-
ze nello sviluppo e morti precoci. Il Corano, rivelato 1400 anni fa, parla
del fatto che un giorno gli scienziati avrebbero cercato di clonare gli es-
seri viventi e dei conseguenti problemi; questo dimostra che il Corano
è una scrittura divina.
159
Harun Yahya (Adnan Oktar)
I dolori del parto la condussero presso il tronco di una palma.
Diceva: “Me disgraziata! Fossi morta prima di ciò e fossi già del
tutto dimenticata!” Fu chiamata da sotto: “Non ti affliggere, che
certo il tuo Signore ha posto un ruscello ai tuoi piedi; scuoti il
tronco della palma: lascerà cadere su di te datteri freschi e matu-
ri. (Corano 19: 23-25)
La medicina moderna ha dimostrato che schiacciare un oggetto
durante il travaglio facilita il passaggio verso il basso del bambino at-
traverso il canale del parto. I muscoli usati durante le contrazioni, sono
gli stessi muscoli che spingono il bambino fuori dal ventre. A questo
scopo possono essere utilizzati vari metodi, come ad esempio tirare una
corda sospesa al soffitto, attaccare le braccia ai due lati del letto o anco-
ra stringere la mano di qualcuno.
Un altro sistema è quello di utilizzare una barra a forma di U mon-
tata nel letto. Tirare questa barra fa sì che il bambino lasci l’utero più fa-
cilmente, diminuisce la lunghezza del canale del parto, allarga la bocca
dell’utero e riduce il bisogno di molti altri strumenti e tecniche durante
il travaglio. La madre usa questa barra per tirarsi su e giù, e questo la
aiuta nei movimenti che fa per piegarsi ed accovacciarsi. In questa po-
sizione, i muscoli impiegati per spingere il bambino attraverso il cana-
le del parto, impiegano una quantità di energia minima. Inoltre, con
l’allargamento dell’osso pelvico, rimane a disposizione del
160
bambino il 30% in più di spazio per poter uscire. Con i
movimenti di contrazione e allargamento, la forza propulsiva del corpo
raggiunge il massimo livello e il bimbo è in grado di muoversi facil-
mente durante il parto.
C’è una grande saggezza nel modo descritto nel Corano con cui
Allah invita Maria a scuotere i rami della palma verso di lei. La parola
araba “huzzi” significa: “oscillare velocemente, muovere o scuotere”.
Tirare i rami verso di sé e scuoterli, per poi spingerli facendoli tornare
indietro, sono movimenti che facilitano il parto. Questa tecnica che vie-
ne applicata ai nostri giorni, è una delle prove che dimostrano che Allah
ha sostenuto Maria con la Sua compassione e che il Corano è la parola
del Signore, l’Onnipotente. Inoltre, è noto che i datteri facilitano il par-
to e sono ricchi di proprietà nutrizionali.
161
Harun Yahya (Adnan Oktar)
Non vi creammo da un liquido vile, che depositammo in un sicu-
ro ricettacolo per un tempo stabilito. (Corano 77: 20–23)
I versetti sopra riguardanti le creazione dell'essere umano conten-
gono informazioni fondamentali nel campo dell'embriologia. La descri-
zione dell'utero come “un sicuro ricettacolo” indica un’importante ca-
ratteristica che è stata poi compresa in maniera più approfondita grazie
alla scienza moderna. Il processo che inizia con uno zigote prodotto
dall'unione delle cellule dello sperma e dell'ovulo, e che continua fino
alla formazione di un essere umano completo, formato da trilioni di cel-
lule che lavorano tutte in armonia, avviene nell'utero della madre.
Questo posto in cui l'embrione completa i suoi 9 mesi di sviluppo è, co-
me ci dice il versetto, “un sicuro ricettacolo”.
La parola “mekiynin” tradotta come “sicuro”, significa “saldo, soli-
do, fermo, potente, fisso e al sicuro”. Anche la parola “karain” significa
“luogo, stabilità, permanenza e posto di insediamento”. Queste parole
descrivono con grande saggezza l'utero come un posto sicuro e stabile.
L'utero della madre provvede all'isolamento dagli agenti esterni,
dalla luce e dai rumori, e in maniera particolare, protegge il bambino
dagli shock e dalla pressione. Situato nella cavità pelvica, l'utero è ben
protetto dalle ossa forti e spesse che circondano l'endometrio e aiutano
a sopportare il peso dell'embrione fino alla fine della gravidanza.
Questa struttura fatta di potenti muscoli è costruita nella
162
maniera ideale per la crescita del
bambino e per il suo sviluppo.
Durante la gravidanza i legamenti
che uniscono le ossa in quella zo-
na, diventano più spessi e più lun-
ghi. Questi legamenti che uniscono la parte superiore dell'utero con le
forti ossa pelviche, rendono l'utero forte e stabile.
Nell’utero l'embrione trova anche una fonte di calore, d'acqua, di
ossigeno e di nutrimento che gli servono nel corso del suo sviluppo.
L'utero della madre subisce molti cambiamenti durante la gravidanza
che lo rendono più resistente. Oltre all’aumento dei muscoli, dei lega-
menti e dei tessuti elastici, aumenta anche il numero dei nervi e dei va-
si sanguigni. L'utero può quindi aumentare il suo peso di 20 volte e la
sua capienza di 1000 volte senza subire alcun danno. Anche le tube di
Falloppio che sostengono l'utero, le ovaie e altri tessuti, si espandono e
diventano più elastiche.
I costanti cambiamenti nell'utero continuano anche dopo che l'em-
brione è cresciuto ed è diventato un bambino, centinaia di volte più
grande di com’era al suo stato iniziale. L'utero cambia poi in modo tale
da permettere al bambino di uscire in una maniera del tutto salutare.
Durante la gravidanza avviene un altro fatto miracoloso che ri-
guarda la protezione del feto: il bimbo infatti viene protetto anche dal-
le minacce interne. Quando un corpo estraneo entra nel corpo della ma-
dre, ad esempio durante il trapianto di un organo o di midollo osseo, il
sistema di difesa inizia a reagire. Questo non succede però con il feto,
che il sistema immunitario della madre non vede come un corpo estra-
neo. E' straordinario il modo in cui il sistema immunitario
163
Harun Yahya (Adnan Oktar)
Sebbene l'embrione sia un corpo
estraneo al grembo materno, non vie-
ne attaccato dal sistema di difesa.
Questo è miracolo voluto al fine di
proteggere l'embrione.
della madre tollera i geni estranei prove-
nienti dal padre. Marianne van den Heuvel, uno
scienziato dell'università di Guelph, descrive questo co-
me un fatto affascinante e continua dicendo: “Questo è
sempre stato un enigma dal punto di vista dell'immunologia
perché il feto è, per il 50%, un corpo estraneo. E' parte della madre e an-
che del padre; e per questo dovrebbe essere rifiutato dal corpo”.59
Ci si aspetterebbe che il sistema di difesa che identifica i virus ed i
tumori come corpi estranei e li uccide, dichiarasse guerra alle cellule del
feto; ma questo non accade e l'utero rimane un posto sicuro.
Le informazioni sull'embriologia fornite dal Corano, sono comple-
tamente in accordo con la medicina moderna e questa è una delle pro-
ve più chiare che il Corano è la rivelazione del Signore, il Creatore di
tutte le cose. Un versetto del Corano dice:
... nella vostra creazione e negli animali che
dissemina sulla terra, ci sono segni per coloro che
credono con fermezza. (Corano 45: 4)
164
Niente affatto: è piuttosto quello che fanno che ha arrugginito i
loro cuori. (Corano 83: 14)
Il termine “arrugginito” usato nel versetto per descrivere i cuori
può fare riferimento alla reazione bio-chimica che avviene nel cuore. La
ruggine è il risultato della reazione tra il ferro e l'ossigeno (ossidazione).
L'ossigeno che noi assorbiamo dall'aria, si diffonde per tutto il corpo
grazie al ferro contenuto nell'emoglobina del sangue. Durante questo
processo, l'ossigeno a contatto con il ferro del sangue, reagisce. Questo
significa che nel sangue del corpo umano, e di conseguenza nel cuore
che è il centro del sistema circolatorio, avviene un costante processo si-
mile all'arrugginimento.
Un eccesso di ferro nel sangue
può portare ad un invecchiamento
precoce di tutte le cellule del cor-
po, provocando un'ossidazione si-
mile alla ruggine.60 Durante la ma-
lattia conosciuta come “emocro-
matosi”, causata dall'eccesso di
ferro accumulato nel corpo, il ferro
produce un effetto tossico e causa
il collasso di organi come il fegato.
165
Cellule del sangue
Dal momento che questo è il risultato dell'ossidazione del ferro, questo
fenomeno viene spesso descritto come “arrugginimento” degli organi o
“accumulazione di ruggine”.61
Nel giornale Science News, il dottor Sharon McDonnell ha descrit-
to l'ossidazione del ferro nelle cellule come un processo che fa “arrug-
ginire” gli organi.62
Un'altra citazione al riguardo afferma: “[...] le persone che soffro-
no di emocromatosi, assorbono il ferro immagazzinandolo nei loro or-
gani e col passare del tempo, questo si accumula in quantità tossiche e
gli organi si fermano arrugginendo letteralmente”.63
L'individuazione della reazione del ferro con l'ossigeno che avvie-
ne nel corpo (ossidazione nel sangue), è possibile solamente in labora-
tori provvisti di strumenti molto avanzati.
Il fatto che il Corano contenga questa e molte altre informazioni
tutte assolutamente in accordo con la scienza moderna, è un segno che
è la rivelazione di Allah, il Creatore di tutte le cose.
166
I MIRACOLI DEL CORANO
L'ossigeno che prendiamo
dall'aria, viene trasportato
dal sangue in tutto il corpo,
per mezzo del ferro contenu-
to nell'emoglobina. Durante
questo processo, l'ossigeno
entra in una reazione con il
ferro nel sangue.
In verità vi sono state vietate le bestie morte, il sangue, la carne di
porco e quello su cui sia stato invocato altro nome che quello di
Allah. E chi vi sarà costretto, senza desiderio o intenzione, non
farà peccato. Allah è Perdonatore, Misericordioso (Corano 2: 173)
La saggezza che sta dietro la proibizione del sangue è stata scoper-
ta nel ventesimo secolo. Trasportando vitamine, ormoni, ossigeno e so-
stanze quali proteine, zucchero e grassi assorbiti durante la digestione
alle cellule, il sangue rende possibile la sopravvivenza; allo stesso tem-
po però trasporta anche tossine e prodotti di rifiuto che devono essere
espulsi dal corpo. Uno dei compiti più importanti del sangue, è quello
di trasportare le sostanze di rifiuto come l'urea, l'acido urico, la cherati-
na e il diossido di carbonio.
Nel caso in cui vengano consumate significative quantità di san-
gue, il livello di prodotti di rifiuto presenti nel corpo aumenta conside-
revolmente. Questo fa alzare il livello di urea e di altre sostanze danno-
se che vanno a finire nei reni (per essere poi espulse); questo può com-
promettere le funzioni del cervello e portare anche al coma. Ecco per-
ché, proprio a causa della sua natura, nel sangue saranno sempre pre-
senti componenti dannosi, anche se si tratta di sangue preso da anima-
li sani. Se proviene da un animale malato, verranno trasmessi anche pa-
rassiti e germi che si potranno poi moltiplicare e diffondere in tutto il
corpo; e questo è un reale pericolo. Se qualcuno consuma
167
sangue, tutti i germi e i prodot-
ti di rifiuto contenuti in esso si pos-
sono espandere nel corpo della per-
sona e causare malattie come l'in-
sufficienza renale o il coma del fe-
gato. Inoltre, la maggior parte dei
microbi trasportati dal sangue pos-
sono danneggiare lo strato interno
dello stomaco e dell'intestino e cau-
sare ulteriori problemi.
Il sangue non è un “ambiente” sterile; in altre parole, dal momen-
to che i microbi contenuti nel sangue hanno molte opportunità di esse-
re nutriti, quest'ultimo rappresenta per loro un ambiente ideale.64
Quand’è in equilibrio con le funzioni degli altri fluidi e il sistema im-
munitario, il sangue non aiuta i microrganismi e di conseguenza nem-
meno lo sviluppo delle malattie. In un individuo in buona salute questi
microrganismi vivono “sfruttandosi” a vicenda, all'interno del corpo.
Al contrario, quando il corpo è seriamente indebolito, essi possono ri-
trasformarsi in microrganismi che causano malattie non appena trova-
no le circostanze adatte.
Ad esempio, quando il livello di ph nel sangue è sbilanciato a cau-
sa di una nutrizione povera o a causa di prodotti chimici dannosi, i mi-
crobi innocui si possono trasformare in microbi nocivi e causare malat-
tie. Per essere in salute il corpo deve avere un livello del ph nel sangue
intorno a 7.3. Anche una minima variazione di questo livello può por-
tare ad un danneggiamento dell'equilibrio; come conseguenza, i mi-
crorganismi cercheranno di adattarsi all'ambiente intorno diventando
più pericolosi e dannosi.65
Il sangue sterile può essere paragonato a latte scaduto lasciato fuo-
ri dal frigo. I microbi già presenti nel sangue, adattandosi al loro nuovo
ambiente, iniziano ad avere effetti dannosi.
168
I MIRACOLI DEL CORANO
Inoltre, il sangue non è adatto ad essere usato come
cibo perché il livello di proteine digeribili come l'albumina, la globulina
e il fibrinogeno è basso: solo 8 grammi per ogni 100 ml di sangue. Lo
stesso vale per i grassi. Il sangue contiene anche un alto livello di emo-
globina, una proteina complessa molto difficile da digerire, che lo sto-
maco rifiuta. Quando coagulano, le proteine fibrinogene si trasformano
in fibrina e danno vita ad una placca contenente eritrociti (globuli ros-
si). La fibrina è una delle proteine più difficili da digerire; questo rende
il sangue ancora meno assimilabile.
Per finire, gli esperti della salute concordano sul fatto che il sangue
è inadatto alla consumazione da parte dell'essere umano in qualsiasi
forma.
Dopo aver detto: “Vi sono vietati gli animali morti, il sangue, la
carne di porco e ciò su cui sia stato invocato altro nome che quello di
Allah, l’animale soffocato, quello ucciso a bastonate, quello morto per
una caduta, incornato o quello che sia stato sbranato da una belva fe-
roce, a meno che non l’abbiate sgozzato prima (della morte) e quello
che sia stato immolato su altari (idolatrici) e anche (vi è stato vietato)
tirare a sorte con le freccette. Tutto ciò è iniquo[…].” Allah continua
dicendo: “Se qualcuno si trovasse nel bisogno della fame, senza l’in-
tenzione di peccare, ebbene Allah è Perdonatore, Misericordioso.”
(Corano 5: 3). La gente di quell’epoca non era a conoscenza
della saggezza che sta dietro queste proibizioni.
Coloro che credono e ripongono la loro fiducia in
Allah, seguono i Suoi ordini ed evitano ciò che Lui
ha proibito, avranno una vita benedetta nell’Aldilà e
vivranno questa vita sotto la protezione e l’infinita
misericordia di Allah.
169
Harun Yahya (Adnan Oktar)
E invero dai vostri greggi trarrete un insegnamento: vi dissetiamo
con quello che è nei loro visceri, tra chimo e sangue; un latte pu-
ro, delizioso per chi lo beve. (Corano 16: 66)
La nutrizione del corpo avviene solo dopo i cambiamenti chimici
delle sostanze nutritive da parte del sistema digestivo. Queste sostanze,
una volta digerite passano attraverso la parete dell’intestino e finiscono
nel circolo del sangue; è quindi grazie alla circolazione del sangue che
raggiungono gli organi più importanti.
Come gli altri tessuti del corpo, anche le ghiandole mammarie ven-
gono nutrite dalle sostanze trasportate dal sangue che gioca quindi un
ruolo importante nel loro assorbimento. Il latte viene emesso dalle
ghiandole mammarie in seguito a tutti questi passaggi e dopo che i suoi
valori nutrizionali hanno raggiunto un livello particolarmente alto.
Gli esseri umani non possono consumare direttamente il sangue di
un animale o il cibo presente nel loro stomaco digerito solo a metà. La
diretta consumazione di questi componenti può infatti portare a gravi
malattie e anche alla morte. Grazie ai sistemi biologici estremamente
complessi che Egli ha creato, Allah mette a disposizione dell’essere
umano cibo pulito, libero da questi fluidi e salutare.
Il latte, che è il risultato del cibo digerito trasportato dal sangue è, in-
sieme ai suoi valori nutrizionali, prodotto dal sangue che non può inve-
ce essere consumato direttamente, e da cibo digerito solo a metà.
170
La formazione del latte è di per sé un grande miracolo e
il fatto che questa informazione così dettagliata sia contenuta nel
Corano, è un altro miracolo.
Come abbiamo visto, l’informazione riguardo la formazione biolo-
gica del latte nel versetto 66 della Sura an-Nahl è in accordo con i fatti
confermati dalla scienza moderna. E’ chiaro che tale informazione ri-
chiede una profonda conoscenza dei sistemi digestivo e mammario, che
la gente non poteva avere all’epoca della rivelazione del Corano.
171
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
Abbiamo imposto all’uomo di trattare bene i suoi genitori: lo
portò sua madre di travaglio in travaglio e lo svezzò dopo due an-
ni: “Sii riconoscente a Me e ai tuoi genitori. Il destino ultimo è
verso di Me”. (Corano 31: 14)
Il latte materno è un composto unico creato da Allah per soddisfare
i bisogni nutrizionali del bambino e proteggerlo da possibili infezioni. I
livelli dei valori dei nutrienti contenuti sono in perfetto equilibrio e il lat-
te è ideale per il suo corpo ancora fragile. Allo stesso tempo il latte ma-
terno è anche ricco di sostanze nutritive che accelerano la crescita delle
cellule del cervello e lo sviluppo del sistema nervoso.66 I cibi artificiali per
bambini non possono sostituire questo cibo naturale e miracoloso.
La lista dei benefici che il bambino trae dal latte materno si allun-
ga ogni giorno. Ricerche hanno dimostrato che i bambini che vengono
allattati dalla madre sono particolarmente protetti da infezioni che at-
taccano i sistemi respiratorio e digestivo; questo perché gli anticorpi
contenuti nel latte materno forniscono una difesa diretta contro le infe-
zioni. Altre proprietà anti-infezioni nel latte materno provvedono ad un
ambiente ospitale per i batteri “buoni”, cioè la flora normale che costi-
tuisce una barriera contro batteri nocivi, virus e parassiti. Inoltre è sta-
to provato che nel latte materno ci sono dei componenti che preparano
il sistema immunitario e gli permettono di funzionare correttamente.67
172
Essendo stato creato in maniera speciale, il latte mater-
no è il cibo più digeribile per i bambini, pur essendo nutrizionalmente
molto ricco. Dato che il bambino consuma poca energia durante la di-
gestione, può usare l’energia rimanente per le altre funzioni del corpo,
per la crescita e lo sviluppo degli organi.
Il latte delle madri che hanno avuto bambini prematuri contiene li-
velli di grasso, proteine, sodio, cloro e ferro più alti per soddisfare le ne-
cessità del bambino. E’ stato stabilito che le funzioni degli occhi si svi-
luppano meglio nei bambini prematuri nutriti dal latte materno, che ot-
tengono anche risultati migliori nei test di intelligenza. Inoltre hanno
una memoria più forte e molti altri vantaggi.
173
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
Il latte materno è importante per lo sviluppo del neo-
nato anche perché contiene acido alfa lionelico e olio omega3. Per po-
tersi sviluppare normalmente il cervello e i nervi hanno bisogno di
omega3 che è particolarmente importante durante la gravidanza e nei
primi periodi dell’infanzia. Gli scienziati sottolineano l’importanza del
latte materno descrivendolo come un perfetto e naturale magazzino di
omega3.68
Ricercatori dell’università di Bristol hanno scoperto che tra i bene-
fici a lungo termine del latte materno ci sono gli effetti positivi sulla
pressione del sangue, grazie ai quali si riduce il rischio di attacco di cuo-
re. Il team di ricerche ha concluso che la natura protettiva del latte ma-
terno è nei suoi contenuti nutrizionali. Secondo i risultati della ricerca
pubblicata nel giornale di medicina “Circulation”, i bambini che ven-
gono allattati al seno hanno meno probabilità di avere malattie al cuo-
re, e la presenza di acidi grassi polinsaturi a catena lunga nel latte ma-
terno previene l’indurimento delle arterie. Inoltre, i bambini allattati al
seno consumano meno sodio, fatto che è strettamente connesso alla
pressione sanguigna; di conseguenza non accumulano chili in eccesso e
questo è di gran beneficio per il cuore.69
Una squadra guidata da Lisa Martin del Cicinnati Children’s
Hospital Medical Centre negli Stati Uniti, ha scoperto che nel latte ma-
terno i livelli della proteina ormonale chiamate adiponectina sono alti.70
I livelli alti di adiponectina vengono associati al ridotto rischio di attac-
chi di cuore, mentre i livelli bassi, che di solito si trovano nelle persone
obese, ad un alto rischio di attacco di cuore; il rischio di obesità nei bam-
bini allattati col latte materno è minore. Inoltre ha scoperto la presenza
di un altro ormone chiamato leptina che ha un importante ruolo nel me-
tabolismo dei grassi. Si ritiene che la leptina sia un segnale che indica al
cervello la presenza di grasso nel corpo. Secondo quanto affermato dal-
la dottoressa Martin, questi ormoni assorbiti durante l’infanzia, riduco-
no il rischio di malattie quali l’obesità, il diabete di tipo 2 e l’in-
sulino-resistenza e malattie alle arterie coronarie.71
174
II MIRACOLI DEL CORANO
“Il cibo più fresco”
Oltre a quelle appena descritte, il latte materno ha anche altre ca-
ratteristiche. Il suo contributo alla salute varia a seconda della fase di vi-
ta che attraversa il bambino e, in base al tipo di alimenti che gli servo-
no, i contenuti del latte cambiano per soddisfare quei particolari biso-
gni. Il latte materno, pronto in ogni momento e sempre alla temperatu-
ra ideale, gioca un ruolo importante nello sviluppo del cervello grazie
ai grassi e zuccheri che contiene. Contiene anche altri elementi fonda-
mentali per lo sviluppo delle ossa, come il calcio.
Sebbene sia chiamato “latte”, questo composto miracoloso consiste
per la maggior parte d’acqua e questa è una caratteristica molto impor-
tante perché oltre al cibo, il bambino ha bisogno anche di liquidi.
L’igiene dell’acqua e dei cibi non è mai un’igiene completa; il latte ma-
terno però, formato al 90% dall’acqua, soddisfa i bisogni del bambino
rispettando la massima igiene.
Il latte materno e l’intelligenza
Ricerche scientifiche dimostrano che lo sviluppo cognitivo nei
bambini allattati al seno è maggiore che negli altri bambini. Un’analisi
comparativa svolta da James W. Anderson, un esperto dell’università
del Kentucky, ha stabilito che il quoziente intellettivo dei bambini allat-
tati al seno è più alto di 5 punti rispetto a quello degli altri bambini. I ri-
sultati di questi studi hanno determinato che il latte materno può in-
fluire in maniera positiva sull’intelligenza e che i bambini che vengono
allattati per meno di otto settimane, non dimostrano alcun vantaggio
nel loro IQ.72
Il latte materno combatte il cancro?
Il risultato di tutte le ricerche eseguite è che il latte materno pro-
tegge contro il cancro; questo nonostante il fatto che il meccanismo non
sia stato ancora pienamente compreso. Catharina Svanborg è la profes-
soressa di immunologia clinica all’università Lund in Svezia che ha
guidato il gruppo di ricercatori che ha scoperto questi se-
175
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
greti miracolosi del latte materno.
Questo gruppo ha descritto il modo in cui il
latte materno fornisce protezione contro molte
forme di cancro come una “scoperta miracolosa”.
Inizialmente, i ricercatori trattavano le cellu-
le della mucosa intestinale prese dai neonati con
il latte materno. Hanno poi osservato che i disor-
dini causati dal batterio Pneumococcusconosciuto come pneumonia, potevano
essere bloccati in maniera efficace dal
latte materno. I bambini allattati al seno
hanno anche molte meno difficoltà d’udito rispetto a quelli nutriti col
latte in polvere e soffrono meno di infezioni respiratorie. Dopo una se-
rie di studi è stato dimostrato che il latte materno fornisce anche prote-
zione contro il cancro. Prima è stato dimostrato che i casi di cancro alla
linfa che colpiscono gli infanti erano nove volte più numerosi nei bam-
bini nutriti da latte in polvere, e poi che gli stessi risultati valevano an-
che per le altre forme di cancro. La sostanza chiamata alpha-lactalbu-
min, contenuta in grande quantità nel latte materno, individua accura-
tamente le cellule del cancro e poi le distrugge. L’alpha-lactalbumin è
prodotto da una proteina che contribuisce alla produzione del lattosio
contenuto nel latte.73
Questa impareggiabile benedizione è un dono da Allah
Un’altra caratteristica miracolosa del latte materno è il fatto che es-
so sia di grande beneficio per il bambino se bevuto per i primi due an-
ni di vita. Questa importante informazione, scoperta solo recentemente
dalla scienza, fu rivelata da Allah quattordici secoli fa nel versetto: “Per
coloro che desiderano completare l’allattamento, le madri allatteran-
no per due anni completi […].”(Corano 2: 233)
Allah l’Onnipotente, Colui che crea il latte nel corpo della madre
per il suo bimbo, conosce i bisogni e concede la Sua miseri-
cordia ad ogni essere vivente.
176
II MIRACOLI DEL CORANO
L'essere umano ha bisogno di ossigeno e di aria per poter soprav-
vivere. L'azione del respirare è possibile grazie al fatto che l'ossigeno
presente nell'atmosfera raggiunge le sacche dell'aria nei nostri polmoni.
Con l'aumentare dell'altitudine, l'atmosfera diventa più sottile e la pres-
sione si abbassa. Quindi, la quantità di ossigeno che entra nel circolo del
sangue diminuisce e diventa più difficile respirare; inoltre le sacche d'a-
ria si restringono e si contraggono, e noi ci sentiamo come se non riu-
scissimo più a respirare.
Se la quantità di ossigeno nel sangue è minore rispetto a quella che
serve al corpo, emergono diversi sintomi: estrema fatica, mal di testa,
vertigini, nausea. Quando si raggiunge una certa altitudine, diventa ad-
dirittura impossibile per l'essere umano, respirare. Ecco perché servono
le bombole di ossigeno e speciali vestiti per poter sopravvivere a tali al-
titudini.
Qualcuno a 5000 – 7500 metri sopra il livello del mare, può sveni-
re e andare in coma a causa delle difficoltà respiratorie. Questo spiega
la presenza di bombole di ossigeno negli equipaggi degli aerei e dei si-
stemi speciali che regolano la pressione dell'aria quando un aereo vola
a 9000 – 10000 metri sopra il livello del mare.
Questa verità fisica e il cambiamento che avviene nel petto con
l'aumento dell'altitudine sono descritti così nel seguente versetto:
Allah apre il cuore all'Islam a coloro che vuole guidare, colui che
vuole sviare, lo stringe, e opprime il suo petto come, come a chi fa
sforzo a salire verso il cielo. Così Allah impone l'infamità a
coloro che non credono. (Corano 6: 125)
177
Avresti creduto che fossero svegli e invece dormivano. Li girava-
mo sul lato destro e su quello sinistro, mentre il loro cane era sul-
la soglia, le zampe distese. Se li avessi scorti saresti certamente
fuggito volgendo le spalle e certo saresti stato preso dal terrore
vedendoli. (Corano 18: 18)
Questo versetto parla dei “giovani della caverna” che rimasero ad-
dormentati per centinaia di anni. Allah ha rivelato che Lui (il versetto
dice “Li giravamo”, ma è Allah che parla di Sé usando il plurale) spo-
stava i loro corpi girandoli a destra e a sinistra. La saggezza contenuta
in questa frase è stata scoperta solo in tempi recenti.
Le persone che rimangono distese nella stessa posizione
per un lungo periodo di tempo, possono avere gravi problemi
di salute come difficoltà circolatorie, indolenzimento dei
muscoli e formazione di coaguli di sangue nella parte
del corpo che è a contatto con la superficie del letto.74
In questi casi, a causa della costante pressione
su una sola parte del corpo, i vasi sanguigni
vengono schiacciati e c’è la possibilità che si
chiudano. Di conseguenza, l’ossigeno e al-
tre sostanze nutritive trasportate dal san-
178
gue, non riescono a raggiungere la pelle che inizia a morire.
Incominciano così ad apparire sul corpo delle piaghe che se non vengo-
no curate, possono portare anche alla morte delle cellule dei muscoli.75
Le piaghe che si formano sotto la pelle o i tessuti, possono assu-
mere dimensioni importanti se non vengono trattate e se si infettano,
possono portare anche alla morte. La cosa migliore da fare è quindi
cambiare la posizione del corpo ogni 15 minuti in modo da ridurre que-
sta pressione. I pazienti che non possono muoversi da soli ricevono del-
le cure speciali e vengono spostati da qualcuno ogni 2 ore.76 Il fatto che
questa realtà, scoperta solo nell’ultimo secolo, sia stata citata nel
Corano, è un altro dei suoi miracoli.
179
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
Fende (il cielo) all’alba. Della notte fa un riposo, del sole e della
luna una misura (del tempo). Ecco il decreto dell’Eccelso, del
Sapiente. (Corano 96: 6)
La parola araba “sakanan” tradotta nel versetto sopra come “ripo-
so”, significa anche “pausa, momento per ritirarsi e riposare, break”.
Come indicato da Allah, la notte è il momento in cui gli esseri umani ri-
posano. L’ormone della melatonina prodotto durante la notte prepara il
corpo per il sonno rallentando i movimenti della persona, rendendola
stanca ed assonnata, e funzionando come un tranquillante naturale che
rilassa la mente. Durante il sonno il battito cardiaco e la respirazione
rallentano e la pressione sanguigna si abbassa. Di mattina, la produzio-
ne degli ormoni cessa e il corpo è stimolato a risvegliarsi.
Allo stesso tempo, il sonno permette ai muscoli e ai tessuti del cor-
po di riprendersi e al corpo di sostituire le cellule vecchie e quelle mor-
te. Durante il sonno lo spreco di energia è ridotto e quindi il corpo im-
magazzina quella in più; inoltre vengono emesse sostanze chimiche vi-
tali per il sistema immunitario e per la crescita degli ormoni.
Se non si riesce a dormire abbastanza, il sistema immunitario vie-
ne immediatamente colpito e il corpo è più a rischio di ammalarsi. Se
non si dorme per due notti, sarà molto difficile concentrarsi e il livello
degli errori commessi sarà più alto. Se si viene privati del sonno per tre
notti, si inizierà ad avere allucinazioni e non si riuscirà più a
pensare in maniera logica.77
180
La notte è un momento per riposare sia per gli esseri umani che per
gli altri esseri viventi. Le parole di Allah “Della notte fa un riposo” nel
versetto, indicano un fatto che non può essere osservato ad occhio nu-
do: molte attività che vengono svolte durante il giorno, di notte rallen-
tano il ritmo o cessano. Nelle piante ad esempio, la traspirazione delle
foglie e la fotosintesi iniziano ad aumentare quando sorge il sole; di po-
meriggio accade il contrario. In altre parole, la fotosintesi rallenta e la
respirazione aumenta perché la traspirazione viene accelerata con l’au-
mento della temperatura. Di notte le temperatura si abbassa, la traspi-
razione rallenta e le piante riposano. Molte piante morirebbero se solo
per una volta non giungesse la notte. Da questo punto di vista, la notte
significa riposo e rigenerazione per le piante proprio come lo è per gli
esseri umani.78
Anche il movimento a livello molecolare diminuisce durante la
notte. Le radiazioni emesse dal sole durante il giorno attivano gli atomi
e le molecole presenti nell’atmosfera della terra e fanno salire i loro li-
velli. Con l’oscurità della notte, il livello di energia degli atomi e delle
molecole si abbassa e iniziano ad emettere radiazioni.79
Questi fatti sono indicati, con ogni probabilità, nella Sura al-An’am
e rivelano ancora un altro degli innumerevoli miracoli del Corano. (E
Allah ne sa di più).
181
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
182
Il ciclo mestruale inizia quando l'ovulo che non è stato fecondato
viene espulso dal corpo. Dal momento che la fecondazione non è avve-
nuta, le pareti dell'utero che si erano precedentemente preparate, si
contraggono e l'ovulo viene espulso attraverso la rottura di un minu-
scolo vaso sanguigno. Dopodiché, il corpo inizia un'altra preparazione
per ripetere lo stesso processo.
Questi passaggi vengono ripetuti nel corpo della donna per uno
specifico periodo di tempo. Ogni mese si formano cellule di un nuovo
ovulo e gli stessi ormoni vengono ripetutamente prodotti; così, il corpo
della donna è nuovamente pronto per essere fecondato. Nell'ultimo sta-
dio però, l'assenza o la presenza dello sperma cambia la natura di que-
sta “preparazione” che avviene nel corpo della donna.
Durante questo periodo i cambiamenti nello spazio vuoto dell'ute-
ro, possono essere individuati solo attraverso esami anatomici o gine-
cologici. Questi cambiamenti di cui gli scienziati sono venuti a cono-
scenza solo recentemente, sono stati miracolosamente citati nella Sura
ar-Ra'd:
Allah conosce quel che cela ogni femmina, (conosce) la diminu-
zione degli uteri e il loro aumento. Ogni cosa ha giusta misura
presso di Lui. (Corano 13: 8)
All'inizio del ciclo mestruale la mucosa delle pareti dell'utero
(tessuto endometriale) ha uno spessore di 0.5
mm. Sotto l'effetto della secrezione di or-
moni da parte dell'ovulo, questo tessu-
to aumenta e raggiunge uno spes-
sore di 5-6 mm; viene poi elimi-
nato se non è stato fecondato.
Come abbiamo letto nel versetto
sopra, l'aumento e la diminu-
zione che avvengono mensil-
mente nelle pareti dell'utero, so-
no stati citati nel Corano.
183
E ricorda il nostro servo Giobbe, quando chiamò il suo signore:
“Satana mi ha colpito con disgrazia e afflizioni”. “Batti il tallone:
avrai acqua fresca per lavarti e per bere”. (Corano 38: 41–42)
Davanti alla condizione di sfinimento e alle sofferenze inflittegli da
satana, il consiglio che Allah ha dato al profeta Giobbe è quello di “bat-
tere il tallone”. Questa espressione nel versetto può indicare i benefici
del movimento o dello sport.
Durante lo sport, il circolo del sangue si accelera a causa soprat-
tutto del movimento dei muscoli lunghi, come quelli delle gambe (mo-
vimenti isometrici) e il livello di ossigeno che raggiunge le cellule au-
menta. Il risultato è che il senso di affaticamento scompare e il corpo
della persona viene energizzato grazie all’espulsione dal corpo delle so-
stanze tossiche.80 Allo stesso tempo, il corpo acquisisce un aumento del-
la resistenza ai microbi. Chi fa regolarmente esercizio, ha arterie più lar-
ghe e pulite; questo previene la loro ostruzione e di conseguenza le ma-
lattie al cuore.81 Inoltre, l’esercizio regolare gioca un ruolo importante
nella prevenzione del diabete regolarizzando lo zucchero nel sangue e
alzando i livelli del colesterolo buono.82
Camminare a piedi nudi è un metodo molto efficace per rilasciare
l’elettricità statica accumulata dal corpo e, come sottolineato nel verset-
to, il lavarsi è un metodo ancora più efficace per lo stesso scopo.
Oltre ad avere un fisico pulito, lavandoci riduciamo anche
184
stress e tensione; questo ha un effetto curativo per molti
disordini fisici e psicologici come stress e febbre.
Il versetto, oltre a raccomandare l’uso dell’acqua per lavarsi, rac-
comanda anche di berla. Gli effetti benefici dell’acqua sul corpo sono
così importanti che non possono essere ignorati. La salute di molti or-
gani come le ghiandole sudoripare, lo stomaco, l’intestino, i reni e la
pelle, sono direttamente connessi alla presenza di un’adeguata quantità
di acqua nel corpo. E’ possibile trattare i disordini che colpiscono que-
sti organi fornendo al corpo una maggiore quantità d’acqua. L’aumento
del livello dell’acqua nel corpo è anche una cura per affaticamento,
stanchezza e debolezza perché lo purifica dalle impurità.
Mettendo in pratica questi consigli di vitale importanza per la no-
stra salute mentale e fisica, otterremmo degli
importanti risultati. Un versetto del
Corano dice: “Facciamo scendere
nel Corano ciò che è guarigione
e misericordia per i credenti
[…].” (Corano 17: 82)
185
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
Uno dei cibi a cui il Corano presta particolare attenzione è l'oliva.
Negli ultimi anni le ricerche hanno dimostrato che l'oliva non è soltan-
to un cibo delizioso, ma è anche un'importante fonte di buona salute e
di nutrimento. Il Corano ne parla usando le seguenti parole:
Allah è la luce dei cieli e della terra. La Sua luce è come quella di
una nicchia in cui si trova una lampada, la lampada è in un cri-
stallo, il cristallo è come un astro brillante; il suo combustibile vie-
ne da un albero benedetto, un olivo né orientale né occidentale, il
cui olio sembra illuminare senza neppure essere toccato dal fuoco.
Luce su luce. Allah guida verso la Sua luce chi vuole Lui e propo-
ne agli uomini metafore. Allah è Onniscente. (Corano 24: 35)
L'espressione “mubarakatin zaytun” tradotta come “albero benedet-
to” nel versetto sopra, descrive l'olivo come abbondante, sacro, propi-
zio e con innumerevoli benedizioni. L'olio d'oliva a cui si riferisce il ter-
mine “zaytun”, è uno degli oli più raccomandati da tutti gli esperti, spe-
cialmente per proteggere la salute delle coronarie e delle arterie. I suoi
benefici per la salute possono essere così riassunti:
◆ Benefici per la Salute delle Coronarie e delle Arterie:
La maggior parte dei grassi acidi contenuti nelle olive e nell'olio
d'oliva sono monoinsaturi. Gli acidi grassi monoinsaturi non contengo-
186
no colesterolo. Quindi, l'olio d'oliva non fa aumentare i livelli del cole-
sterolo ma anzi li tiene sotto controllo. L'olio d'oliva inoltre contiene l'a-
cido linoleico omega-6 che è essenziale per il corpo umano. Per queste
sue caratteristiche, gli enti per la salute (come ad esempio
l'Organizzazione Mondiale della Salute) ritengono che almeno il 30% de-
gli acidi grassi consumati nelle società in cui i livelli di arterie indurite e
di diabete sono alti, dovrebbero consistere in omega-6.
Studi in questo campo hanno rivelato livelli di LDL (colesterolo
cattivo) molto più bassi e livelli di antiossidanti più elevati in persone
che consumano 25 ml (circa due cucchiai) di olio di oliva naturale al
giorno per una settimana.83 Gli antiossidanti sono importanti perché
neutralizzano le sostanze nocive presenti nel corpo conosciute come ra-
dicali liberi, e prevengono i danni delle cellule. Inoltre, nel corso di mol-
ti studi è stato stabilito che il consumo di olio d'oliva riduce i livelli di
colesterolo e previene le malattie cardiache.84
L'olio di oliva è raccomandato anche per i pazienti con malattie
cardiache e delle arterie in quanto riduce i livelli di colesterolo danno-
so (LDL) nel sangue e aumenta quello del colesterolo buono (HDL).85
Nei paesi con alta incidenza di malattie cardiovascolari, vengono gene-
ralmente consumati grassi saturi con un alto contenuto di colesterolo.
Inoltre, l'olio di oliva non intacca la proporzione di omega 6 rispetto a
quella di omega 3. È molto importante che nel corpo siano presenti li-
velli specifici di omega 3 e omega 6 perché un qualsiasi squilibrio può
portare all'insorgenza di molte malattie, in particolare di malattie del
cuore e del sistema immunitario, e del cancro.86 Per tutti questi motivi,
molte persone godono di buona salute grazie all'olio di oliva.
L'American Heart Association suggerisce che, per ridurre il rischio di
malattie cardiache, aumentare il consumo di grassi mono-insaturi può
essere un'alternativa a una dieta con un consumo ridotto del 30% di
grassi.87
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
187
◆ Prevenzione del cancro
Uno studio pubblicato dall' “The Archives of
Internal Medicine”, ha dimostrato che le donne che
consumano alti livelli di grassi mono-insaturi hanno
un minor rischio di sviluppare il cancro al seno.88 Un
altro studio condotto dagli scienziati dell'Università
di Buffalo, The State University of New York, ha di-
mostrato che il beta-sitosterolo, un grasso che si trova
negli oli vegetali come l'olio di oliva, aiuta a preveni-
re la formazione di cellule tumorali della prostata. I ri-
cercatori concludono che il b-sitosterolo rafforza il sistema di comuni-
cazione interno cellulare che stabilisce la divisione delle cellule e che il
cancro può essere quindi prevenuto prima che la divisione cellulare
raggiunga un livello incontrollabile.
Un recente studio condotto dai medici dell'Università di Oxford ha
dimostrato che l'olio di oliva ha un effetto protettivo contro il cancro in-
testinale. I medici hanno scoperto che l'olio d'oliva reagisce con l'acido
188
dello stomaco in modo da prevenire il cancro inte-
stinale fin dall'inizio. Allo stesso tempo, i ricercato-
ri dell'Università di Oxford hanno stabilito anche
che l'olio d'oliva riduce i livelli della bile e aumenta
il livello dell'enzima diaminossidasi (DAO), prevenendo quindi la cre-
scita anormale delle cellule e il cancro.89
◆ Prevenzione dell'artrite
Secondo quanto riportato dai ricercatori, le persone che consuma-
no grandi quantità di olio di oliva e verdure cotte possono avere un ri-
schio ridotto di sviluppare l'artrite reumatoide, una malattia infiamma-
toria cronica delle articolazioni.
◆ L'olio d'oliva aiuta lo sviluppo delle ossa
Le vitamine E, A, D e K contenute nell'olio d'oliva sono partico-
larmente importanti per lo sviluppo delle ossa in adulti e bambini e per
il loro rafforzamento perché fissano il calcio. L'olio d'oliva è raccoman-
dato anche per gli anziani in quanto è facilmente digeribile e, attraver-
so i suoi minerali, aiuta il corpo ad assimilare le vitamine. Inoltre pre-
viene la perdita di calcio stimolando la mineralizzazione delle ossa.90 Le
ossa rappresentano il magazzino dei minerali dell'organismo e l'assen-
za di un accumulo di minerali nelle ossa può portare a gravi complica-
zioni come il rammollimento osseo. Da questo punto di vista, l'olio d'o-
liva ha in assoluto l'effetto più benefico sullo scheletro.
189
◆ Prevenzione dell'invecchiamento
Dal momento che le vitamine contenute nell'olio di oliva contri-
buiscono al rinnovo delle cellule, vengono impiegate anche nel tratta-
menti per gli anziani perché nutrono e proteggono la pelle. Quando gli
alimenti vengono trasformati in energia nel nostro corpo, si formano gli
agenti ossidanti. Con i suoi alti livelli di antiossidanti, l'olio d'oliva pro-
tegge dai danni delle sostanze nocive, rinnova le nostre cellule e ritar-
da l'invecchiamento di tessuti e organi. L'olio di oliva è anche ricco di
vitamina E, che sopprime l'azione dei radicali liberi che distruggono le
cellule del nostro corpo e ne causano l'invecchiamento.
◆ Contributo allo sviluppo del bambino
A causa dell'acido linoleico (acido grasso della serie omega 6) che
contengono, le olive e l'olio di oliva sono tra i cibi più sani per i neona-
ti e per i bambini.
Una carenza di acido lino-
leico nella fase della prima in-
fanzia porta a un ritardo nello
sviluppo e a vari disturbi della
pelle. L'olio d'oliva contiene
elementi antiossidanti che pro-
teggono dagli effetti distruttivi
delle sostanze nocive presenti
nel nostro corpo, e acidi grassi
di grande importanza per la sa-
lute umana. Questi aiutano nel-
la produzione degli ormoni e
nella formazione della mem-
brana cellulare. L'olio di oliva,
contenendo acidi grassi polin-
saturi in proporzioni ottimali,
simili a quelle del latte umano,
190
II MIRACOLI DEL CORANO
191
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
è una fonte adeguata di questi acidi grassi che non possono essere otte-
nuti direttamente dal corpo umano ma che sono di assoluta importan-
za per l'individuo. Questi fattori rendono l'olio d'oliva molto importan-
te per i neonati. Dal momento che contribuisce allo sviluppo naturale
del cervello e del sistema nervoso del bambino, prima e dopo la nasci-
ta, l'olio di oliva è l'unico olio raccomandato alle madri da parte degli
esperti. Oltre a contenere livelli di acido linoleico simili a quelli del lat-
te materno, l'olio di oliva, se aggiunto al latte vaccino senza grassi, di-
venta una fonte di sostanze nutritive naturale quanto il latte materno
stesso.
◆ Riduzione della pressione sanguigna
Uno studio pubblicato nell'edizione dell' “Archives of InternalMedicine” del 27 marzo 2000, sottolineava l'effetto benefico dell'olio d'o-
liva sulla pressione sanguigna alta. Anche alcuni farmaci per la ridu-
zione della pressione sanguigna alta contengono preparati estratti dalle
foglie di ulivo.
◆ Vantaggi per gli organi interni
Sia consumato caldo che freddo, l'olio di oliva protegge lo stoma-
co da malattie come gastriti e ulcere riducendo i livelli di acido gastri-
co.91 Inoltre stimola la bile, regola le emissioni della cistifellea e riduce
il rischio di formazione di calcoli biliari.92 Grazie al cloruro che contie-
ne, aiuta anche il funzionamento del fegato e di conseguenza, aiuta il
corpo ad eliminare i prodotti di scarto. Infine, ha anche un effetto bene-
fico sulle arterie cerebrali.93
E' per tutte queste sue proprietà che negli ultimi anni, l'olio di oli-
va ha suscitato notevole attenzione tra gli esperti. Di seguito sono ri-
portati alcuni commenti provenienti da esperti del settore:
Jean Carper, un'autorità riconosciuta nel campo della salute e del-
la nutrizione, premiato corrispondente della CNN, editorialista e auto-
re di The Food Pharmacy e di Food Your Miracle Medicine:
“Una nuova ricerca italiana ha scoperto che l'olio di oliva contiene
antiossidanti ... che combatte alcuni tipi di malattia e disturbi, tra cui
la capacità del colesterolo LDL di intasare le arterie”.
Pat Baird, un consulente dietista e nutrizionale:
“Mi piace la versatilità dell'olio d'oliva ... più conosciamo l'olio d'oliva
e più scopriamo il suo grande contributo alla salute dell'individuo”.
Dottor Dimitros Trichopoulos, presidente del Dipartimento di
Epidemiologia della Scuola di Salute Pubblica dell'Università di
Harvard:
“Le donne americane potrebbero davvero ridurre del cinquanta per
cento (50%) il rischio di cancro al seno se consumassero più olio d'o-
liva al posto dei grassi saturi. L'olio di oliva ha un effetto protettivo
contro alcuni tipi di tumori maligni come il tumore della prostata,
della mammella, del colon, il carcinoma a cellule squa-
mose, e il tumore dell'esofago”.
D. Peck della Scuola di Medicina dell'Università
di Miami:
“E' stato dimostrato sui topi che l'olio d'oliva rafforza il
sistema immunitario...”
Bruno Berra dell'Istituto di Fisiologia Generale e
Chimica Biologica, Università degli Studi di Milano:
“... I componenti polari minori dell'olio extravergi-
ne di oliva aumentano significativamente la resi-
stenza delle LDL all'ossidazione”.
A.A. Rivellese, G.Riccardi e M. Mancini
dell'Istituto di Medicina Interna e delle
Malattie del Metabolismo presso l'Università
di Napoli Federico II:
“L'olio previene l'insulino-resistenza e ga-
rantisce un migliore controllo del gluco-
sio nel sangue”.
192
II MIRACOLI DEL CORANO
Patrizia Galletti della “Facoltà di Medicina e Chirurgia della
Seconda Università” di Napoli:
“Un consumo dietetico dei polifenoli dell’olio d’oliva può abbassare
il rischio di malattie metaboliche come quelle gastrointestinali e l’ar-
teriosclerosi derivate dall’ossigeno reattivo. L’idrossitirosolo dell’o-
lio d’oliva protegge l’essere umano dai danni ossidativi”.
Franck Sacks della “Harvard School of Public Health”:
“Una dieta ricca d’olio d’oliva è più efficace di una dieta con pochi
grassi per controllare e trattare l’obesità. Inoltre, porta ad una perdi-
ta di peso a lunga durata e ne facilita il mantenimento […].”
Come abbiamo visto, molti grandi medici pensano che una dieta
basata sull’olio d’oliva costituisca un perfetto elemento nutritivo. E’ sta-
to riportato che per queste loro pro-
prietà, le olive e l’olio d’oliva dovreb-
bero essere parte fondamentale di
ogni pasto nel programma ali-
mentare giornaliero. I benefici
di questa pianta citati da
Allah in molti versetti del
Corano sono stati scoperti dalle
ricerche della scienza e della me-
dicina moderna.
Egli è Colui che ha fatto
scendere l’acqua dal cie-
lo, bevanda per voi ed er-
ba per i pascoli. Per mez-
zo suo ha fatto germinare i
cereali e l’olivo, le palme e
le vigne e ogni altro frutto. In
verità in ciò vi è un segno per la
gente che sa riflettere. (Corano
16: 10–11)
193
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
Per il fico e per l’olivo. (Corano 95: 1)
Il versetto fa riferimento al fico. Il fico ha il livello più alto di fibre
rispetto a tutti gli altri frutti e alle verdure. Un solo fico secco fornisce
due grammi di fibre, che corrisponde al 20% della quantità giornaliera
raccomandata all’essere umano.
Negli ultimi quindici anni le ricerche hanno dimostrato che le fibre
delle piante commestibili sono molto importanti per regolare le funzio-
ni del sistema digerente. E’ risaputo che le fibre contenute nel cibo aiu-
tano il sistema digerente e riducono il rischio di alcune forme di cancro.
Inoltre i nutrizionisti hanno detto che mangiare fichi è il modo ideale
per aumentare l’assunzione di fibre.
Le fibre si suddividono in due tipi: solubili e insolubili. I cibi ricchi
di fibre insolubili facilitano il passaggio attraverso l’intestino delle so-
stanze che devono essere espulse dal corpo, aggiungendo acqua a que-
ste sostanze. Il processo digestivo viene così accelerato e il funziona-
mento del corpo regolarizzato. E’ stato dimostrato che i cibi contenenti
fibre insolubili hanno un effetto protettivo rispetto al cancro al colon. I
cibi ricchi di fibre solubili invece riducono di oltre il 20% il livello di co-
lesterolo nel sangue. Sono anche di grande importanza per ridurre il ri-
schio di attacco di cuore in quanto i livelli eccessivi di colesterolo nel
sangue si accumulano nelle arterie, restringendole ed induren-
dole. Quando il colesterolo si accumula nei vasi sanguigni
194
di un organo, porta all’insorgere di vari problemi connessi all’organo
stesso. Ad esempio, se il colesterolo si accumula nelle arterie del cuore,
la persona inizia a soffrire di problemi al cuore e può essere soggetto ad
un attacco cardiaco. L’accumulo di colesterolo nei vasi sanguigni dei re-
ni può portare a un aumento della pressione e all’insufficienza renale.
Assumere fibre solubili è importante perché queste regolano lo zucche-
ro nel sangue svuotando lo stomaco; un improvviso cambiamento dei li-
velli di zucchero nel sangue può portare infatti a disordini che possono
essere una minaccia per la vita. E’ stato dimostrato che le popolazioni
che seguono una dieta ricca di fibre riportano molti meno casi di malat-
tie come il cancro e di disturbi al cuore.
Quando fibre solubili e insolubili sono presenti nello stesso mo-
mento, i benefici per la salute sono maggiori. E’ stato dimostrato che in
questo caso sono molto più efficaci nella prevenzione del cancro rispet-
to a quando è presente solo uno dei due tipi. La presenza di entrambi i
tipi di fibre nel fico lo fa diventare uno degli alimenti più importanti
sotto questo punto di vista.
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
Il dottor Oliver Alabaster, di-
rettore del Institute for Disease
Prevention al George Washington
University Medical Centre ha parla-
to del fico dicendo: “Potete aggiun-
gere alla vostra dieta un cibo davve-
ro salutare e ricco di fibre. Se man-
gerete più spesso fichi ed altri cibi
ricchi di fibre, significa che assume-
rete una quantità minore di altri tipi
di cibo dannosi e questo è impor-
tante per una salute duratura”.
Secondo il “California Fig
Advisory Board” gli antiossidanti
contenuti nella frutta e nelle verdu-
re proteggono da molte malattie.
Gli antiossidanti, se assunti dall’e-
sterno, neutralizzano le sostanze
dannose (radicali liberi) che si for-
mano come risultato delle reazioni
chimiche che avvengono nel corpo;
tutto questo previene la distruzione
delle cellule. In uno studio svolto
dall’università di Scranton, è stato
riscontrato che i fichi secchi hanno
una concentrazione di fenoli molto
più alta rispetto agli altri frutti. Il fe-
nolo è usato come antisettico per uc-
cidere i microrganismi.94
Un altro studio svolto dall’uni-
versità Rugters nel New Jersey
ha dimostrato che gli acidi
196
grassi essenziali omega3 ed omega6 e i fitosteroli conte-
nuti nei fichi secchi possono avere un ruolo importante nella riduzione
del colesterolo.95 E’ noto che l’omega3 e l’omega6 non possono essere
prodotti dal corpo, ma vengono assorbiti dal cibo. Questi grassi acidi
sono indispensabili per il buon funzionamento di cuore, cervello e si-
stema nervoso. I fitosteroli permettono al colesterolo presente nei pro-
dotti animali che può indurire le arterie del cuore, di essere espulso dal
corpo senza entrare nel circolo del sangue.
Il fico è uno dei frutti che l’uomo consuma da sempre; è stato de-
scritto dal “California Fig Advisory Board” come il “frutto più perfetto
in natura” e oggi è stato riscoperto dai produttori di cibo. Il valore nu-
trizionale di questo frutto e i suoi benefici sulla salute gli hanno fatto ac-
quisire un nuovo importante ruolo.
197
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
Calorie FibreGrassiProteineSugarVitamina AVitamina CVitamina B1Vitamina B2Vitamina B6SodioPotassioCalcioFosforoMagnesioFerroManganeseRameSelenioZinco
74301
16142
20.10.10.1
123235
23217
0.40.10.10.20.2
Calorie (kcal)Fibre (g) Grassi (g) Proteine (g)Sugar (g) Vitamina A (IU)Vitamina C (mg)Vitamina B1Vitamina B2Vitamina B6SodioPotassioCalcio FosforoMagnesio FerroManganeseRameSelenioZinco
2491013
4810
1.20.10.10.110
6801626768
3.070.80.30.60.5
Valore Nutrizionale dei
Fichi Freschi (100 grammi)
Valore Nutrizionale dei
Fichi Freschi (100 grammi)
Il fico può essere incluso in qualsiasi dieta speciale. Dato che i fichi
non contengono grassi, sodio o colesterolo ma hanno livelli alti di fibre,
sono un alimento ideale per chi vuole perder peso. Allo stesso, tempo
hanno il più alto contenuto minerale di tutti i tipi di frutta. 4 grammi di
fico contengono 244 mg di potassio (il 7% del fabbisogno giornaliero),
53 mg di calcio (il 6% del fabbisogno giornaliero) e 1.2 mg di ferro (il 6%
del fabbisogno giornaliero). Anche i livelli di calcio sono molto alti: il fi-
co è al secondo posto dopo l’arancia, nella lista dei cibi che contengono
più calcio. Una cassa di fichi secchi fornisce la stessa quantità di calcio
di quella che fornisce una cassa di latte.
I fichi sono usati anche per dare forza ed energia, eliminano le dif-
ficoltà fisiche e mentali e sono raccomandati anche per trattare asma e
raffreddori.
I benefici che noi ci siamo limitati a citare sono un segno della com-
passione di Allah verso l’essere umano. Il nostro Signore fornisce le so-
stanze di cui l’uomo ha bisogno attraverso la frutta, che è deliziosa e
contiene i livelli ideali per la salute umana. Il fatto che questa speciale
benedizione sia stata usata nel Corano in un giuramento da parte di
Allah, può indicarne l’importanza. (E Allah ne sa di più). I valori nutri-
zionali del fico sono stati scoperti solo con lo sviluppo della medicina e
della tecnologia; questo denota che il Corano è indiscutibilmente la pa-
rola di Allah.
198
II MIRACOLI DEL CORANO
In verità vi sono state vietate le bestie morte, il sangue, la carne di
porco e quello su cui sia stato invocato altro nome che quello di
Allah. E chi vi sarà costretto, senza desiderio o intenzione, non
farà peccato. Allah è Perdonatore, Misericordioso. (Corano 2: 173)
Mangiare la carne di maiale è ancora oggi dannoso sotto vari aspet-
ti, nonostante tutte le precauzioni usate. Prima di tutto, indipendente-
mente da quanto possano essere puliti gli allevamenti e i posti in cui
cresce, il maiale è per natura un animale sporco. Spesso si ciba e si ar-
rotola nei suoi stessi escrementi; per questo, e anche a causa della sua
struttura biologica, i livelli di anticorpi nel suo corpo sono molto più al-
ti che negli altri animali. Anche i livelli dell’ormone della crescita pro-
dotti dal maiale sono molto più alti rispetto a quelli prodotti dagli altri
animali e dall’essere umano. Questi anticorpi e ormoni passano attra-
verso i muscoli dei suoi tessuti, dove si accumulano. La carne di suino
contiene anche livelli alti di colesterolo e di lipidi. E’ stato scientifica-
mente provato che la presenza di significative quantità di anticorpi, or-
moni, colesterolo e lipidi nel maiale rappresentano una seria minaccia
per la salute umana.
E’ ben noto che in paesi come gli Stati Uniti e la Germania, dove
vengono consumate grandi quantità di carne suina, il numero di perso-
ne obese è al di sopra della media. Se le persone hanno un eccessivo li-
vello di ormoni della crescita, risultato di una dieta basata sulla carne
199
suina, il loro corpo inizia
ad accumulare chili in
eccesso e quindi a soffri-
re di deformazioni fisi-
che.
Un altro elemento
dannoso che è spesso
presente nel maiale è la
trichinella, un verme che
può essere trasmesso al
corpo umano e stabilirsi
direttamente nei musco-
li del cuore, rappresentando così una possibile minaccia fatale. Anche
se adesso è tecnicamente possibile individuare i maiali infetti dalla tri-
chinella, nei primi secoli non si conosceva nessun metodo che permet-
tesse ciò. Questo significa che tutti coloro che hanno mangiato questa
carne hanno rischiato un’infezione da trichinella. Tutte queste ragioni
sono solo una parte della saggezza che c’è nella proibizione della carne
di maiale fattaci del nostro Signore, proibizione che ci offre una totale
protezione.
Fino al ventesimo secolo era impossibile essere a conoscenza del
pericolo che la carne di maiale rappresenta per la salute dell’uomo. Il
fatto che il Corano, rivelato quattordici secoli fa, ci abbia messi in guar-
dia da questi pericoli che sono stati indiscutibilmente dimostrati con
l’uso di moderni strumenti medici e test biologici, è uno dei miracoli
che dimostra che il Corano è la rivelazione di Allah, l’Onnipotente.
Nonostante tutte le precauzioni usate e le ispezioni fatte sui maiali, il
fatto che questo animale sia fisiologicamente incompatibile con il corpo
umano e che la sua carne sia dannosa per la salute umana, non è cam-
biato.
200
II MIRACOLI DEL CORANO
Questa immagine mostra ilverme della trichinella
Cibatevi di tutti i frutti e vivete nei sentieri che vi ha tracciato il
vostro Signore. Scaturisce dai loro ventri un liquido dai diversi
colori, in cui c’è una guarigione per gli uomini. Ecco un segno per
gente che riflette. (Corano 16: 69)
Il miele, come affermato nel versetto sopra, è una “guarigione per
gli uomini”. Oggigiorno l’apicoltura e la produzione di api hanno aper-
to nuovi campi di ricerca in vari paesi scientificamente avanzati. Qui
sotto sono elencati e descritti i benefici del miele.
Facilmente digeribile: grazie alle molecole di zucchero contenute
che si trasformano in altri zuccheri (come ad esempio il fruttosio in glu-
cosio), il miele è facilmente digeribile anche per lo stomaco più sensibi-
le nonostante il suo alto contenuto di acidi.
Si diffonde rapidamente in tutto il corpo: è quindi una fonte di
energia rapida. Se accompagnato da acqua tiepida, il miele si diffonde
nel circolo sanguigno in sette minuti liberando molecole di zucchero
che migliorano le funzioni del cervello, che ne è il maggior consumato-
re. Il miele è un composto naturale di zuccheri come il glucosio e il frut-
tosio. Secondo ricerche recenti, questo esclusivo miscuglio di zuccheri è
il mezzo più efficace per rimuovere la fatica e aumentare le attività atle-
tiche.
201
Le proprietà antibatteriche e antinfiammatorie del miele sono sta-
te scoperte da ricerche e osservazioni cliniche.
Il miele è straordinariamente efficace nel ripulire da infezioni e cel-
lule morte in modo indolore, e nello sviluppo dei tessuti nuovi. L’uso
del miele come medicinale è citato nelle scritture più antiche. Oggi me-
dici e scienziati hanno riscoperto l’efficacia del miele anche nel tratta-
mento delle ferite.
Il dottor Peter Molan, professore di
biochimica dell’università del Waikato in
Nuova Zelanda, ha guidato diverse ricer-
che sul miele negli ultimi 20 anni e, parlan-
202
II MIRACOLI DEL CORANO
Le proprietà antibatteriche e anti-infiammato-
rie del miele sono state scoperte grazie a ricer-
che e osservazioni cliniche. Il miele è estrema-
mente efficace nella pulizia indolore delle in-
fezioni e delle cellule morte nelle zone infette,
e nello sviluppo di nuovi tessuti. L'uso del
miele come medicinale è menzionato nelle
scritture più antiche. Oggi i medici e gli scien-
ziati stanno riscoprendo l'efficacia del miele
nel trattamento delle ferite.
Il dottor Peter Molan, da vent'ann leader nelle
ricerche sul in miele per e professore di bio-
chimica all'Università di Waikato in Nuova
Zelanda, dice per quanto riguarda le proprietà
antimicrobiche del miele: "Studi randomizzatihanno dimostrato che, nel controllo delle infe-zioni legate a ustioni, il miele è più efficace del-la sulfadiazina argentica, l'unguento antibatte-rico più usato per le ustioni negli ospedali."("Honey contro le lesioni cutanee infette,"
www.apitherapy.com/honeysk.htm.)
do delle sue proprietà microbiche, ha affermato:
“Esperimenti clinici randomizzati hanno dimostrato che il miele è
più efficace nel controllo delle infezioni su ferite da bruciature, ri-
spetto alla sulfadiazina argentica, la pomata antibatterica più usata
negli reparti di scottature.96
Contribuisce alla formazione del sangue: il miele fornisce un’im-
portante parte di energia di cui il corpo necessita per la formazione del
sangue. Aiuta inoltre a ripulire il sangue, facilita la circolazione sangui-
gna e ha effetti positivi sulla regolazione; infine funziona come prote-
zione contro i problemi dei capillari e nell’arteriosclerosi.
Non “ospita” i batteri: questa proprietà battericida del miele è chia-
mata “effetto inibitorio”. Essa è possibile grazie al suo alto contenuto di
zucchero che limita la quantità di microrganismi necessari per la cresci-
ta, alla sua alta acidità (ph basso) e alla sua composizione che priva i
batteri del nitrogeno necessario alla riproduzione. L’esistenza del pe-
rossido di idrogeno e degli antiossidanti nel miele impediscono lo svi-
luppo dei batteri.
Antiossidante: chi vuole vivere una vita in salute deve consumare
antiossidanti, componenti delle cellule che eliminano le sostanze dan-
nose prodotte dalle normali funzioni metaboliche. Questi elementi bloc-
cano le reazioni chimiche distruttive che causano malattie croniche. I ri-
cercatori ritengono che i cibi ricchi di antiossidanti possano prevenire
anche problemi al cuore e il cancro. Nel miele sono presenti forti an-
tiossidanti come: pinocembrina, (antiossidante che esiste solamente nel
miele) pinobaksina, crisina e galnagina.97
Deposito di vitamine e minerali: il miele è composto da zuccheri
come il glucosio e il fruttosio e da minerali come magnesio, potassio,
calcio, cloruro di sodio, solfuro, ferro e fosfato. Contiene vitamine B1,
B2, C, B6, B5 e B3 che cambiano a seconda della qualità del nettare e del
polline ed infine, anche se in piccole quantità, iodio, rame e zinco.
203
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
204
Nel primo "Congresso Mondiale della Guarigione delle Ferite", tenutosi a Melbourne dal 10
al13 settembre del 2000, si è discusso dell'uso del miele nel trattamento delle ferite. Le osser-
vazioni fatte durante il congresso sono state simili alle seguenti:
Si stanno valutando molte sostanze antibatteriche naturali al fine di trovare una cura per le fe-
rite infette da batteri con resistenza multipla agli antibiotici, i "superbatteri", dal momento che
questo sta diventando un grave problema clinico. Ma la maggior parte di queste sostanze na-
turali non hanno dimostrato efficacia sulle ferite infette, e non è nemmeno chiaro se abbiano
effetti negativi sui tessuti della ferita. Il miele è diverso, in quanto ha un ottimo "track record"
di oltre 4.000 anni di utilizzo come protezione per le ferite. Il miele ha una forte attività anti-
batterica ed è molto efficace per combattere le infezioni e per proteggere le ferite da even-
tuali infezioni. (bio.waikato.ac.nz/pdfs/honeyresearch/potential.pdf)
Valori nutrizionali
Acqua Carboidrati totaliFruttosioGlucosioMaltosioSaccarosio
Contenuti nutrizionaliCalorie totali (chilocalorie)Calorie totali (chilocalorie) (Grassi) Grassi totaliGrassi saturiColesteroloSodioCarboidrati totaliZuccheriFibre dieteticheProteine
VitamineB1 (Tiamina)B2 (Riboflavina)Acido nicotinicoAcido pantotenicoVitamina B6Acido folicoVitamina C
MineraliCalcioFerroZincoPotassioFosforoMagnesioSelenioRameCromoManganeseASH
Quantità media in unaporzione
3.6 gr17.3 gr8.1 gr6.5 gr1.5 gr0.3 gr
640000
0.6 mg17 gr16 gr
00.15 mg
< 0.002 mg< 0.06 mg< 0.06 mg< 0.05 mg
< 0.005 mg< 0.002 mg
0.1 mg
1.0 mg0.05 mg0.03 mg11.0 mg1.0 mg0.4 mg
0.002 mg0.01 mg
0.005 mg0.03 mg0.04 mg
Quantità media in 100 gr
17.1 gr82.4 gr38.5 gr31.0 gr
7.2 gr1.5 gr
3040000
2.85 mg81 gr76 gr
00.7 mg
< 0.01 mg< 0.3 mg< 0.3 mg
< 0.25 mg< 0.02 mg< 0.01 mg< 0.5 mg
4.8 mg0.25 mg0.15 mg50.0 mg5.0 mg2.0 mg
0.01 mg0.05 mg0.02 mg0.15 mg
0.2 gr
Il miele viene usato per curare le ferite: se usato nel trattamento
delle ferite, grazie alla sua capacità di assorbire l’umidità dell’aria, il
miele facilita il processo di guarigione delle ferite e previene la forma-
zione di cicatrici. Questo perché stimola la crescita di cellule epiteliali
che formano la pelle nuova che va a ricoprire le ferite quando guarisco-
no.
Il miele stimola la ricrescita dei tessuti coinvolti nel processo di
guarigione, stimola la formazione di nuovi capillari sanguigni, la cre-
scita di fibroplasti che sostituiscono i tessuti connettivi degli strati più
profondi della pelle e produce fibre collagene che aiutano la riparazio-
ne.
Il miele ha un’azione anti-infiammatoria che riduce il gonfiore in-
torno alla ferita. Questo migliora la circolazione e quindi velocizza il
processo di guarigione riducendo anche il dolore. Evita che i nuovi tes-
suti si strappino quando vengono cambiate le bende e quindi non si
sente dolore.
Grazie alla sue proprietà antimicrobiche citate sopra, il miele for-
nisce una barriera protettiva che impedisce alle ferite di infettarsi e pu-
lisce rapidamente ogni eventuale infezione presente nella ferita. E’ as-
solutamente efficace anche contro i ceppi di batteri resistenti agli anti-
biotici. Quando vengono usati antisettici e antibiotici, il processo di
guarigione diminuisce a causa degli effetti contrari che subiscono i tes-
suti della parte ferita; assumendo il miele questo non succede.98
Da queste informazioni si può facilmente dedurre che il miele ha
forti proprietà curative. Questo è senza dubbio uno dei miracoli del
Corano rivelatoci da Allah.
205
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
Ed il tuo Signore ispirò alle api: “Dimorate nelle montagne, negli
alberi e negli edifici degli uomini. Cibatevi di tutti i frutti e vive-
te nei sentieri che vi ha tracciato il vostro Signore”. Scaturisce dai
loro ventri un liquido dai diversi colori, in cui c’è guarigione per
gli uomini. Ecco un segno per gente che riflette. (Corano 16:
68–69)
Nelle colonie delle api da miele, in cui ad ognuna delle tantissi-
me api viene assegnato un compito specifico, l’unica eccezione è l’ape
maschio che non contribuisce nella difesa e nella pulizia dell’alveare,
né nella raccolta di cibo e nemmeno nella costruzione del favo e nella
produzione di miele. L’unica funzione del maschio all’interno dell’al-
veare è fecondare l’ape regina.99 Oltre agli organi riproduttivi, il ma-
schio non possiede quasi nessuna delle caratteristiche che possiedono
le altre api e gli è quindi quasi impossibile fare qualcosa oltre al fe-
condare la regina.
Le api operaie portano tutto il peso della colonia. Sebbene siano
femmine come la regina, le loro ovaie non si sviluppano e quindi sono
sterili. Esse hanno diversi compiti: puliscono l’alveare, mantengono le
larve, nutrono l’ape regina e i maschi, producono il miele, costruiscono
il favo, lo sistemano, lo proteggono e lo arieggiano, raccolgono le prov-
viste quali nettare, polline, acqua e resina e le immagazzinano nell’al-
veare.
206
In arabo ci sono due modi diversi di usare i verbi e a seconda del
loro uso è possibile determinare se il soggetto è maschio o femmina. I
verbi che si riferiscono alle api usati nel versetto seguono il modello dei
verbi che si usano per i soggetti femminili; il Corano dunque indica che
le api che lavorano nelle produzione del miele sono le femmine.100
Non dobbiamo dimenticare che è impossibile che questo fosse un
fatto conosciuto all’epoca del Profeta Muhammad (che la pace sia su di
lui). Allah ha sottolineato questo punto mostrandoci ancora una volta il
miracolo del Corano.
207
Gloria a Colui che ha creato le specie di tutto quello che la terra
fa crescere, di loro stessi e di ciò che neppure conoscono.
(Corano 36: 36)
[…]E crea cose che voi non conoscete. (Corano 16: 8)
I versetti sopra indicano l’esistenza di forme di vita sconosciute al-
la gente che viveva all’epoca della rivelazione del Corano. Con la sco-
perta del microscopio, l’uomo ha potuto conoscere queste nuove forme
di vita troppo piccole per poter essere viste ad occhio nudo, di cui par-
la il Corano. Altri versetti che parlano dell’esistenza di microrganismi,
che generalmente consistono in un’unica cellula sono:
[…]per Colui che conosce l’invisibile, Colui al quale non sfugge
il peso di un atomo, nei cieli e sulla terra, e non c’è nulla di più
grande o più piccolo che non sia in un Libro chiarissimo. (Corano
34: 3)
[…]Al tuo Signore non sfugge neanche il peso di un atomo sulla
terra o nel cielo; non c’è cosa alcuna più piccola o più grande di
ciò che non sia (registrata) in un Libro esplicito. (Corano 10: 61)
I membri di questo “mondo invisibile”, cioè i microrganismi che
comprendono batteri, virus, funghi, alghe, acari e zecche che vivono in
ogni parte del pianeta, sono 20 volte più numerosi degli ani-
mali presenti sulla terra. Essi costituiscono un importante
208
elemento per l’equilibrio del pianeta. Ad esempio, il ciclo
del nitrogeno, uno dei componenti fondamentali nella formazione del-
la terra, è possibile grazie ad un batterio. Le radici dei funghi sono l’e-
lemento più importante delle piante e riescono ad assorbire minerali dal
sottosuolo. I batteri sulla nostra lingua impediscono l’avvelenamento
da cibi che contengono nitrato come l’insalata e la carne. Alcuni batteri
e alghe, insieme alle piante, hanno la capacità di provocare la fotosinte-
si, elemento fondamentale nella vita della terra. Alcuni membri della fa-
miglia degli acari decompongono le sostanze organiche e le trasforma-
no in cibo per le piante. Come abbiamo visto queste minuscole forme di
vita della quale siamo a conoscenza solo grazie ai
moderne strumenti tecnologici, sono essenzia-
li per l’esser umano.
Quattordici secoli fa il Corano parlò
dell’esistenza di esseri viventi che non po-
tevano essere visti ad occhio nudo dal-
l’uomo. Questo è un altro spettacolare
miracolo contenuto nei suoi versetti.
209
Harun Yahya (Adnan Oktar)
Non c’è essere che si muova sulla terra o uccello che voli con le
sue ali che non appartenga ad una comunità. Non abbiamo di-
menticato nulla nel Libro. Poi tutti saranno ricondotti verso il lo-
ro Signore. (Corano 6: 38)
Grazie ai moderni studi ecologici, sappiamo che gli animali e gli
uccelli vivono in comunità organizzate, rispettando un ordine sociale.
Le api da miele ad esempio, con una vita sociale che lascia gli
scienziati sbalorditi, costruiscono i loro nidi in colonie negli alberi cavi
o in zone riparate. Una colonia di api è formata da una regina, qualche
centinaia di maschi e da 10000 a 80000 operaie. Come abbiamo già det-
to, c’è solo una regina in ogni colonia ed il suo compito fondamentale è
210
quello del deporre le uova. Secerne inoltre sostanze
indispensabili per il funzionamento del sistema interno del favo e mol-
to importanti per il mantenimento dell’unità della colonia. L’unica fun-
zione del maschio è quella di fecondare la regina. Tutte le altre attività
come la costruzione delle celle di cera nel favo, la raccolta di cibo, la
produzione di gelatina reale, la regolazione della temperatura del favo,
la pulizia e la sua difesa, vengono eseguite dalle operaie. Ogni fase del-
la vita del favo segue un ordine specifico. Tutti i compiti, dalla cura del-
le larve al soddisfacimento delle necessità generali del favo, vengono
eseguite senza errori.
Nonostante le formiche sul nostro pianeta siano numerosissime,
anch’esse seguono un ordine che può essere d’esempio per gli esseri
umani in molti campi diversi come tecnologia, strategie militari, rete di
comunicazione avanzata, ordine gerarchico, disciplina e perfetta piani-
ficazione delle città. Le formiche vivono in società chiamate colonie;
l’ordine che c’è tra questi insetti è tale da poter dire che la loro sia una
società simile a quella dell’essere umano.
Le formiche producono ed immagazzinano il loro cibo, controlla-
no i loro piccoli, difendono la colonia e dichiarano guerra contro i ne-
mici. Questi animali hanno una rete di comunicazione molto potente.
La loro organizzazione sociale e le loro abilità sono molto superiori ri-
211
Harun Yahya (Adnan Oktar)
spetto a quelle di qualsiasi altro essere vivente.
(Vedi il libro di Harun Yahya “The Miracle in the Ant”).
Gli animali comunitari, con le loro vite organizzate, operano in
gruppo anche in caso di pericolo. Ad esempio quando degli uccelli ra-
paci come l’aquila o il falco minacciano una zona, gli uccelli più piccoli
li circondano in massa e iniziano poi ad emettere dei suoni particolari
che attirano gli altri uccelli nell’area. Il comportamento aggressivo di-
mostrato dagli uccelli piccoli di solito fa allontanare quelli rapaci.101
Gli uccelli volano in stormo in modo che tutti i membri siano pro-
tetti allo stesso modo. Ad esempio, gli storni volano lasciando una
grande distanza tra un uccello e l’altro; quando avvistano un falco però,
diminuiscono le distanze tra loro rendendo più difficile per il rapace
penetrare in mezzo al gruppo. Anche se il falco riuscisse ad entrare, su-
birebbe comunque dei danni, le sue ali verrebbero danneggiate e non
sarebbe più in grado di cacciare.102 I mammiferi durante un attacco, agi-
scono in gruppo. Le zebre ad esempio, quando scappano da un nemi-
co, prendono i loro piccoli e li portano in mezzo al branco per proteg-
gerli. I delfini nuotano in gruppi e combattono i loro nemici squali re-
stando uniti.103
Ci sono innumerevoli esempi e molti dettagli riguardo alla vita so-
ciale degli animali. Questi fatti sono il risultato di lunghi anni di ricer-
che. Le informazione sugli animali date nel Corano dimostrano che il li-
bro dell’Islam è senza dubbio la Parola di Allah.
212
I MIRACOLI DEL CORANO
E invero dai vostri greggi trarrete un insegnamento: vi dissetiamo
con quello che è nei loro visceri, tra chimo e sangue: un latte pu-
ro, delizioso per chi lo beve. (Corano 16: 66)
Invero, anche nel bestiame vi è argomento (di meditazione): vi
diamo da bere ciò che è nel loro ventre e ne traete molti vantaggi;
e di loro vi cibate; viaggiate su di essi e sui vascelli. (Corano 23:
21–22)
Prima dello sviluppo della scienza e dell’avanzamento delle ricer-
che, gli esperti osservavano i modelli degli esseri viventi e imitavano i
loro sistemi e schemi. In altre parole, osservavano e studiavano i desi-
gn creati da Allah e, ispirati da questi, continuavano il loro lavoro di
sviluppo delle tecnologie.
Questo ha dato vita alla biometria, un nuovo ramo della scienza
che cerca di imitare gli esseri viventi. Negli ultimi tempi la biometria ha
iniziato ad essere ampiamente usata nel mondo della tecnologia. L’uso
della parola “ibratan” (che significa “imparare da, consiglio, importan-
za, cosa importante o modello”) nel versetto sopra, è molto saggio in
questo contesto.
La biomimetica è lo studio di sostanze, apparati, meccanismi e si-
stemi usato dall’uomo per imitare i sistemi presenti in natura. La co-
munità scientifica al momento ha un grande bisogno della biomime-
tica, in particolar modo nei campi della nanotecnologia,
213
della tecnologia dei robot, dell’intelligenza artificiale,
della medicina e nel campo militare.
La biomimetica fu proposta per la prima volta da Janine M.
Benyus, uno scrittore e osservatore scientifico dal Montana. Questo
concetto venne poi analizzato da molte altre persone e alla fine iniziò ad
essere utilizzato. I seguenti sono alcuni dei commenti fatti sulla biomi-
metica:
“Il tema della biomimetica è un tema riguardo al quale abbiamo mol-
to da imparare per quanto riguarda il mondo naturale inteso come
modello e mentore. Ciò che i ricercatori hanno in comune è una ve-
nerazione per il design naturale e il desiderio di usarlo per risolvere
i problemi dell’essere umano”.104
David Oakey, uno stratega della Interface Inc., compagnia che usa
la natura per aumentare la qualità dei prodotti e la produttività, affer-
ma:
“La natura è il mio mentore per gli affari e il design. Il sistema della
natura ha funzionato per milioni di anni[…]. La biomimetica è un
modo per imparare dalla natura.”105
Gli scienziati che hanno iniziato a favorire quest’idea che si stava
rapidamente diffondendo, hanno potuto accelerare i loro studi usando
come modello l’incomparabile e perfetto design della natura. Questi de-
sign rappresentano modelli per le ricerche tecnologiche perché permet-
tono di sfruttare il massimo della produttività con un impiego minimo
di materiali ed energia, si trovano in un ambiente silenzioso, estetica-
mente attraente, resistente e a “lunga durata”. Il giornale “The High
Country News” ha descritto la biomimetica come “un movimento scien-
tifico” e ha commentato come segue:
“Usando come modello i sistemi naturali, possiamo creare tecnolo-
gie più sostenibili di quelle in uso oggi.”106
Jasmine M. Benyus, che riteneva che i modelli in natura dovessero
essere imitati, riportò i seguenti esempi nel suo libro
214
I MIRACOLI DEL CORANO
“Biomimicry: Innovation Inspired by Nature”:
• I colibrì attraversano il Golfo del Messico consumando meno di
3 grammi (circa un decimo di un’oncia) di carburante
• Le libellule sono più abili del miglior elicottero creato dall’uomo
• I sistemi di riscaldamento e di aria condizionata delle termiti so-
no superiori per quanto riguarda attrezzi ed energia consumata, rispet-
to a quelli dell’essere umano
• Il trasmettitore ad alta frequenza dei pipistrelli è più efficiente e
sensibile dei nostri sistemi radar
• Le alghe che illuminano combinano varie sostanze chimiche per
fare luce
• I pesci dell’Artico e le rane, durante l’inverno si ibernano e si
congelano per proteggere i loro organi dal gelo, e in primavera si risve-
gliano
• I camaleonti e le seppie cambiano il colore dei loro corpi per mi-
metizzarsi con ciò che li circonda
• Le api, le tartarughe e gli uccelli si spostano senza bisogno di
cartine e mappe
215
Harun Yahya (Adnan Oktar)
• Le balene e i pinguini si immergono senza attrezzature
da sub
Quelli citati sono solo alcuni dei tanti meccanismi ed eccezionali
design presenti in natura che possono arricchire molti campi della tec-
nologia. Il loro potenziale è diventato, con l’accumularsi delle nozioni
scientifiche e con lo sviluppo degli strumenti tecnologici, ancora più
evidente.
Tutti gli animali possiedono caratteristiche che sorprendono l’es-
sere umano. Alcuni hanno una forma idrodinamica ideale che permet-
te loro di muoversi nell’acqua; altri utilizzano sensi che sono da noi an-
cora sconosciuti. La maggior parte di queste caratteristiche sono state
scoperte dagli scienziati solo recentemente. A volte è necessario che
prominenti scienziati di diversi campi come tecnologia, ingegneria
meccanica, elettronica, matematica, fisica, chimica e biologia, si riuni-
scano per imitare anche una sola caratteristica di un essere vivente.
Gli scienziati rimangono impressionati quando si confrontano con
le incomparabili strutture ed i sistemi che scoprono con il passare dei
giorni, e questo loro stupore li ispira a produrre nuove tecnologie per il
benessere dell’uomo. Osservando i sistemi perfetti e le straordinarie
tecniche in natura che vanno al di là della loro stessa conoscenza e del
loro intelletto, si rendono conto che sono soluzioni uniche per i proble-
mi di oggi a cui sono sfuggiti per anni. Inoltre, imitando la natura, gli
scienziati stanno ottenendo importanti conquiste rispetto al tempo im-
piegato e alle risorse materiali utilizzate.
Lo sviluppo della tecnologia sta gradualmente scoprendo i mira-
coli della creazione e gli straordinari design degli esseri viventi vengo-
no usati dalla biomimetica per servire l’umanità. Benyus ha affermato
che “Il metodo della natura ha un potenziale per cambiare il modo di
coltivare cibo, costruire materiali, sfruttare l’energia, guarire noi stessi,
accumulare informazioni e condurre gli affari.”107
Nel diciannovesimo secolo la natura veniva imitata solo
216
I MIRACOLI DEL CORANO
nella forma estetica. Artisti e architetti di quel periodo sono stati in-
fluenzati dalla natura e hanno usato esempi di strutture naturali nei lo-
ro lavori. La comprensione degli straordinari design della natura e la
certezza che essi possono essere usati per beneficiare l’essere umano,
hanno avuto inizio solo nel ventesimo secolo con lo studio dei mecca-
nismi naturali a livello molecolare. In conclusione, gli scienziati oggi
stanno imparando dagli esseri viventi proprio come rivelato nel Corano
1400 anni fa.
217
Harun Yahya (Adnan Oktar)
Usciranno dalle tombe con gli occhi bassi, come locuste disperse.
(Corano 54: 7)
Questo versetto descrive la situazione in cui si troverà la gente nel-
l’aldilà.
Nel ventesimo secolo, grazie a studi condotti utilizzando delle mi-
crocamere, sono state ottenute molte informazioni sulle locuste. Gli
sciami di locuste, che sembrano una nuvola nera, lunga e larga migliaia
di metri, possono contenere un enorme numero di individui di locusta
che si comportano come se fossero un corpo unico. E’ stato affermato
che un solo sciame di locuste del deserto può ricoprire fino a 1200 chi-
lometri quadrati e contenere da 40 a 80 milioni di locuste per ogni chi-
lometro quadrato.108
Le locuste depositano le loro uova in terreni sabbiosi e, dopo esse-
re rimaste sotto terra per un lungo periodo di tempo, le larve emergo-
no tutte insieme. Dopo aver scavato un tunnel nella terra lungo 10–15
centimetri, la locusta femmina depone da 95 a 185 uova in una sola vol-
ta; le femmine possono deporre uova almeno tre volte nella loro vita.
Quando le larve si sono sviluppate, vale a dire dopo un periodo che va-
ria dai 10 ai 65 giorni a seconda della temperatura dell’aria, emergono
in gruppo. In un metro quadrato sono stati trovati fino a 1.000 gusci
d'uovo. Gli sciami di locuste sono abbastanza grandi da ricoprire di-
verse centinaia di chilometri quadrati, e il numero di cavallette adulte
che contengono per chilometro quadrato, varia da da 40 a 80 milioni.109
Alla fine della lunga vita sotterranea, appaiono improvvisamen-
te sulla superficie della terra in massa, tutte insieme e allo
218
stesso momento; questo può far pensare alla resurrezione de-
gli esseri umani nel Giorno del Giudizio. (E Allah ne sa di più).
Oggi le locuste vengono studiate da unità speciali che usano siste-
mi di controllo a distanza; i satelliti NASA vengono usati per indivi-
duare quelle zone in Africa in cui si sono sviluppate colonie di locuste
del deserto. Grazie ai satelliti è possibile condurre ricerche sia sulla ter-
ra che nello spazio, osservando superfici vaste più di 18 milioni di chi-
lometri quadrati.
Il fatto che il Corano abbia fatto un simile paragone in un’epoca in
cui queste tecnologie non esiste-
vano, è una prova che è es-
so la rivelazione di
Allah, l’Onnipotente.
219
Harun Yahya (Adnan Oktar)
Il Corano, raccontando la vita del profeta Salomone, afferma che le
formiche hanno un loro sistema di comunicazione:
Quando giunsero alla valle delle formiche, una formica disse: “O
formiche, rientrate nelle vostre dimore che non vi schiaccino
inavvertitamente Salomone e le sue truppe”. (Corano 27: 18)
Ricerche scientifiche sulle formiche hanno rivelato che questi mi-
nuscoli insetti hanno una vita molto organizzata e che, essendo questa
una necessità della loro società, hanno anche una complessa rete di co-
municazione. Il “National Geographic” riporta:
“Enorme e minuscola, una formica ha nella sua testa organi multi-
sensoriali che raccolgono i segnali chimici e visivi vitali per le colo-
nie che possono contenere fino a un milione di formiche operaie, tut-
te femmine. Il cervello contiene mezzo milione di cellule nervose; gli
occhi sono composti; le antenne fungono da naso e impronte digita-
li; le sporgenze sotto alla bocca percepiscono i gusti e le setole ri-
spondo se vengono toccate”.110
Anche se noi non ne siamo a conoscenza, le formiche, grazie ai lo-
ro numerosi organi sensoriali, usano diversi metodi per comunicare, e
li usano per ogni cosa: per trovare le loro prede e per seguirsi l’una con
l’altra, per costruire i loro nidi e per fare guerra. Con 500.000 cellule ner-
vose compresse nei loro corpi di 2 o 3 millimetri, possiedono un si-
stema di comunicazione che lascia l’essere umano attonito.
220
Le reazioni durante le loro comunicazioni sono state di-
vise in diverse categorie ben specifiche: paura, reclutamento, scambio
di liquidi, effetti di gruppo, identificazione, determinazione della casta,
ecc.111 Le formiche, che organizzano la loro società attraverso queste
reazioni, vivono una vita basata sul mutuo scambio di informazioni.
Per attuare questo scambio a volte utilizzano una comunicazione per-
fetta e riescono a risolvere problemi come ad esempio il riunirsi insie-
me, la pulizia e la difesa, azioni che l’uomo stesso molte volte non rie-
sce a risolvere attraverso il solo uso della parola.
Le formiche comunicano principalmente a livello chimico. I semio-
chimici sono composti chimici che vengono percepiti dall’olfatto ed
emessi dalle ghiandole interne e giocano il ruolo più importante nel-
l’organizzazione delle società di formiche. Quando una formica secerne
un feromone, le altre lo percepiscono riconoscendone l’odore o il gusto
e rispondono poi debitamente. Ricerche sui feromoni delle formiche
hanno dimostrato che tutti i segnali vengono emessi a seconda dei bi-
sogni della colonia e che l’intensità del feromone emesso varia a secon-
da della gravità della situazione. 112
Le formiche dovrebbero avere una profonda conoscenza della chi-
mica per fare tutto quello che fanno. Il Corano ha parlato di questo fat-
to 1400 anni fa, in un’epoca in cui nessuno sapeva niente delle formiche,
e questo è un altro dei suoi miracoli scientifici.
221
Harun Yahya (Adnan Oktar)
Allah schiude il seme e il nocciolo: dal morto trae il vivo e dal vi-
vo il morto. (Corano 6: 95)
Il versetto sopra citato focalizza l’attenzione sul ciclo del cibo; la gen-
te all’epoca della rivelazione del Corano non aveva nessuna conoscenza
su quest’argomento.
Quando un essere vivente muore, i microrganismi lo decompongo-
no rapidamente. Il corpo morto viene diviso in molecole organiche che si
mescolano con il suolo formando la principale fonte di nutrimento per
piante, animali e, alla fine, anche per l’essere umano. Se non fosse per il
ciclo del cibo la vita non sarebbe possibile.
I batteri sono responsabili del soddisfacimento dei bisogni di mine-
rali e cibo che hanno gli esseri viventi. Le piante e alcuni animali che tra-
scorrono l’inverno in uno stato di letargo, quando giunge l'estate ripren-
dono a vivere e possono ricominciare ad utilizzare i minerali e il cibo gra-
zie all’attività che i batteri hanno svolto durante l’inverno. D’inverno in-
fatti i batteri separano gli scarti organici come piante e animali morti e li
trasformano in minerali. 113 In questo modo, non appena un essere viven-
te si risveglia, trova il cibo già pronto che lo aspetta. I batteri provvedono
alla “pulizia primaverile” dell’ambiente e a preparare la quantità neces-
saria di cibo per la natura.
Come abbiamo visto, le creature morte giocano un ruolo vitale nella
comparsa di quelle nuove. Questo processo è indicato dal Corano in ma-
niera perfetta, nelle frase: “dal morto trae il vivo e dal vivo il morto”.
Questa è una delle prove che il Corano è la Parola di Allah.
222
223
Minerali assorbiti
dalle radici del-
l'albero
Minerali assorbiti
dalle radici
dell'alberoCome illustratonel diagramma,le piante e glianimali mortivengono de-composti daibatteri e trasfor-mati in minerali.Questi rifiuti or-ganici assorbitinel terreno, costi-tuiscono la base ali-mentare delle piante.Questo ciclo nutriziona-le è quindi di importanzavitale per tutti gli esseriviventi.
224
Una predizione davvero sbalorditiva si trova nei primi versetti del-
la Sura ar-Rum (i romani) che parlano dell’impero bizantino, la parte
più orientale dell’ultimo impero romano, che combatté contro una for-
te difesa riuscendo, alla fine, ad ottenere la vittoria.
Sono stati sconfitti i Romani nel paese limitrofo; ma poi, dopo es-
sere stati vinti, saranno vincitori, tra meno di dieci anni – appar-
tiene ad Allah il destino del passato e del futuro – e in quel gior-
no i credenti si rallegreranno. (Corano 30: 2–4)
Questi versetti furono rivelati intorno al 620 d.C., quasi sette anni
dopo che gli idolatri persiani ebbero pesantemente sconfitto i cristiani
bizantini tra il 613 e il 614. I bizantini subirono gravi perdite e sembra-
va impossibile che riuscissero a sopravvivere. Dopo la sconfitta, i per-
siani presero il controllo di Damasco, Cilicia, Tarsus, Gerusalemme e
dell’Armenia. La perdita di Gerusalemme nel 614 fu particolarmente
traumatica per i bizantini, perché la Chiesa del Santo Sepolcro fu di-
strutta ed i persiani si impadronirono della “Vera Croce”, il simbolo del
Cristianesimo. Anche gli Slavi, i Lombardi e gli Avari rappresentavano
una seria minaccia per l’impero bizantino. L’imperatore Eraclio fece
fondere l’oro e l’argento che si trovavano nelle chiese per trasformalo in
monete da utilizzare per pagare le spese dell’esercito; questo però non
fu sufficiente, e così fece fondere anche le statue di bronzo.
225
Molti governatori si ribellarono ad Eraclio, e i bizantini furono sul pun-
to di crollare. 114 Mesopotamia, Cilicia, Siria, Palestina, Egitto ed
Armenia, che prima appartenevano ai bizantini, furono invase dai per-
siani. 115
Durante questo periodo furono rivelati i primi versetti della Sura
ar-Rum, che annunciavano che i bizantini avrebbero trionfato entro die-
ci anni. I politeisti arabi non credettero a questa predizione.
Come tutte le altre predizioni del Corano, però, anche questa si
realizzò. Nel 622 Eraclio sconfisse i persiani varie volte e conquistò
l’Armenia.116 Nel dicembre del 627 i due imperi combatterono una bat-
taglia decisiva a Nivea, circa 50 km ad est del fiume Tigri, vicino a
Bagdad, e anche questa volta l’esercito bizantino sconfisse i persiani.
Pochi mesi dopo i bizantini obbligarono i persiani a restituire i territori
che avevano sottratto loro.117
La vittoria dei bizantini fu completata quando l’imperatore Eraclio
sconfisse il governatore dei persiani Khosrow II nel 630, ri-
226
GERUSALEMME
Il MarMorto
IL LAGO DI LOT
conquistando Gerusalemme e la “Vera croce” della Chiesa del Sacro
Sepolcro.118 Quindi “la vittoria dei romani” proclamata da Allah (Sono
stati sconfitti i Romani), si avverò miracolosamente in meno di dieci
anni, come riportato nel versetto (tra meno di dieci anni).
Un altro miracolo rivelato in questi versetti è l’accenno ad una ca-
ratteristica geografica che nessuno all’epoca della rivelazione poteva co-
noscere, cioè il fatto che i romani sarebbero stati sconfitti nella regione
più profonda della terra. L’espressione araba “adna al-ard” è stata tra-
dotta nel versetto come “nel paese limitrofo”; questa è però un’inter-
pretazione figurale e non la traduzione letterale. La parola “adna” deri-
va dalla parola “dani” che significa “il più basso” o “il più profondo” e
la parola “ard” significa “terra” intesa anche come “pianeta terra”.
Quindi l’espressione “adna al-ard” letteralmente significa “il posto più
basso o più profondo della terra”.
227
TEL AVİV
IL MEDITERRANEO
Il bacino del Mar Morto dove i bizantini furono sconfitti dai persiani. La zona del
Lago di Lot, che è la zona più profonda del mondo, si trova a 395 metri al di sotto del
livello del mare.
Alcuni traduttori del Corano hanno preferito usare l’e-
spressione “paese limitrofo” considerando la vicinanza della zona agli
arabi. Il suo vero significato indica un'importante realtà geografica:
quella del Mar Morto, che oltre ad essere una delle zone in cui furono
sconfitti i bizantini, è anche la zona più bassa sulla terra.119 Come detto
prima, per i cristiani bizantini la perdita della Vera Croce fu il colpo più
duro di quella sconfitta che avvenne a Gerusalemme vicino alle rive del
Mar Morto.
228
I MIRACOLI DEL CORANO
I bizantini e i persiani combatterono nel bacino del Mar
Morto, che si trova nel punto di incrocio tra le terre appartenenti a Siria,
Palestina e Giordania. A 417 metri sotto il livello del mare, il Mar Morto
è il posto “più basso” sulla superficie della terra.
Sono stati i metodi e gli strumenti di misurazione moderni a compro-
vare questo fatto che era impossibile conoscere all’epoca della rivelazione
del Corano. Il Corano riporta però chiaramente che quella è la zona della
terra più profonda e questa è un’altra prova che è la parola di Dio.
229
Harun Yahya (Adnan Oktar)
Il Lago di Lot
Faraone riteneva sé stesso una divinità. quando il profeta Mosè lo
invitò a credere in Dio, rispose con minacce e calunnie. Questo atteg-
giamento arrogante continuò fino al momento della sua morte per an-
negamento.
Il Corano afferma:
E facemmo attraversare il mare ai figli di Israele. Faraone e le sue
armate li inseguirono per accanimento e ostilità. Poi, quando fu
sul punto di annegare, (Faraone) disse: “Credo che non c’è altro
dio all’infuori di Colui in cui credono i Figli di Israele che sono
tra coloro che si sottomettono.” (Corano 10: 90)
230
La conversione avvenuta alla fine
della sua vita non venne però accettata da
Dio in quanto non era sincera. Secondo il
Corano Dio affermò:
(Disse Allah): “Ora ti penti, quan-
do prima hai disobbedito ed eri
uno dei corruttori?” Oggi salve-
remo il tuo corpo, affinché tu
sia un segno per quelli che ver-
ranno dopo di te”. Ma in verità
la maggioranza degli uomini
sono incuranti dei Nostri se-
gni. (Corano 19: 91-92)
L’informazione che il corpo
di Faraone sarebbe servito come
segno per le generazioni future,
può indicare il fatto che il suo
corpo sarebbe stato mummifi-
cato e quindi non si sarebbe
decomposto. Dopo l’annega-
mento, il corpo di Faraone fu
trasportato fino alla riva dove
fu raccolto e mummificato da-
gli egiziani.120
231
Harun Yahya (Adnan Oktar)
Allah mostrerà la veridicità della visione (concessa) al Suo
Messaggero: se Allah vuole, entrerete in sicurezza nelle Santa
Moschea (Mecca), le teste rasate (o) i capelli accorciati, senza più
avere timore alcuno. Egli conosce quello che voi non conoscete e
già ha decretato oltre a ciò una promessa vittoria. (Corano 48: 27)
Una notte il Profeta Muhammad (pace e benedizione su di lui) mentre
si trovava a Medina, sognò i credenti che entravano nella Sacra Moschea a
Mecca e camminavano intorno alla Ka’bah (la costruzione cubica che si tro-
va al centro della Mecca). Quando si risvegliò, raccontò il suo sogno ai cre-
denti che, emigrati con lui da Mecca a Medina, dal momento della loro emi-
grazione non erano più riusciti a ritornare alla loro città.
Nel versetto sopra Allah rivela al profeta Muhammad (pace e bene-
dizione su di lui) che Egli lo avrebbe aiutato e sostenuto, che il suo sogno
era vero e che i credenti sarebbero ritornati a Mecca. Poco tempo dopo,
grazie all’accordo di al-hudaybiyya e alla conquista di Mecca, i credenti
entrarono nella Santa Moschea in totale sicurezza, proprio come rivelato
nel sogno.
Questo versetto può intendere anche un’altra vittoria che avvenne
prima della presa di Mecca e cioè la presa della fortezza di Khyber, (sem-
pre a Mecca), che era sotto il controllo degli ebrei prima che si imposses-
sassero anche di Mecca.121
I seguenti sono altri due versetti che danno la lieta novella
della conquista di Mecca:
232
Egli è Colui che nella valle della Mecca ha trattenuto da
voi le loro mani e da loro le vostre, dopo avervi concesso la su-
premazia. Allah osserva quello che fate. (Corano 48: 24)
In verità ti abbiamo concesso una vittoria evidente, affinché
Allah ti perdoni le tue colpe passate e future, perfezioni su di te
il Suo favore e ti guidi sulla retta via; e affinché Allah ti presti au-
silio possente. (Corano 48: 1-3)
Il Profeta Muhammad (pace e benedizione su di lui) entrò a Mecca
e la conquistò nell’ottavo anno dopo la hijra (l’emigrazione da Mecca a
Medina), cioè nel 630 d.C. Due anni dopo tutti i miscredenti lasciarono
Mecca, come aveva an-
nunciato Allah. Un al-
tro punto da notare qui
è che quando il Profeta
diede ai credenti la no-
tizia della sua visione,
sembrava un fatto che
non sarebbe mai potuto
accadere; le cose infatti
in quel momento stava-
no andando nella dire-
zione opposta ed i poli-
teisti erano molto de-
terminati nell’impedire
ai credenti di entrare a
Mecca. Il Profeta però
ebbe fiducia nelle paro-
le di Allah e la predi-
zione si realizzò poco
tempo dopo.
233
Harun Yahya (Adnan Oktar)
Per la luna quando si fa piena: invero passerete attraverso fasi
successive. (Corano 84: 18–20)
Dopo aver giurato sulla luna, il versetto sopra afferma
che l’essere umano salirà in “fasi successive”. Il termi-
ne “tarkabunna” tradotto sopra come “passerete”, de-
riva dal verbo “rakiba” e significa “montare, cammi-
nare lungo un percorso, seguire, imbarcarsi su
qualcosa, partire, partecipare, o governare”.
Le navicelle spaziali per raggiungere la lu-
na passano attraverso tutti gli strati dell’at-
mosfera, oltrepassandoli uno dopo l’altro;
iniziano poi a muoversi attraverso il
campo gravitazionale della luna. E’ quin-
di molto probabile che l’espressione “in-
vero passerete attraverso fasi successi-
ve” faccia riferimento ai veicoli che,
passando attraverso i vari strati del-
l’atmosfera, arrivano sulla luna. (E
Allah ne sa di più).
234
L'esplorazione dello spazio da parte dell'uomo è stata velocizzata gra-
zie al lancio del satellite sovietico Sputnik avvenuto il 4 ottobre del 1957, lan-
cio che è considerato dalla NASA come l'alba della "Space Age". Il primo
uomo a lasciare l'atmosfera della Terra per la prima volta nella storia è stato
il cosmonauta sovietico Yuri Gagarin, che ha intrapreso il suo volo spaziale
nel 1961 a bordo della navicella Vostok 1. Il 20 luglio del 1969, l'astronauta
americano Neil Armstrong è stato il primo essere umano a mettere piede
sulla luna. Il Corano ci aveva rivelato che un giorno l'uomo sarebbe riuscito
in queste imprese. Allah attira la nostra attenzione su questi fatti nel seguen-
te versetto:
O consesso dei démoni e degli uomini, se potrete varcare i limiti dei
cieli e della terra, fatelo. Non fuggirete senza un'autorità (provenien-
te da Allah). (Corano, 55:33)
La parola araba “sultan”, tradotta come "un'autorità," ha altri signi-
ficati tra cui: forza, potere, sovranità, dominio, diritto, percorso, per-
messo, licenza, giustificazione e prova. Un atten-
to esame rivela che il versetto sopra sottoli-
nea il fatto che l'umanità sarà un giorno
in grado di muoversi attraverso la
profondità della Terra e del cielo, ma
solo grazie a un potere superiore.
Con ogni probabilità questo potere
superiore è la tecnologia utilizzata
nel XX secolo che ha permesso
agli scienziati di realizzare
questa grande impresa.
235
E [vi ha dato] i cavalli, i muli e gli asini, perché li montiate e per orna-
mento. E crea cose che voi non conoscete. (Corano 36: 41-41)
Il versetto sopra indica che, oltre agli animali citati, la gente avrà a
disposzione altri mezzi di trasporto che all'epoca erano ancora a loro
sconosciuti. Il versetto seguente indica il fatto che ci saranno mezzi di
trasporto di massa come ad esempio le navi:
È un segno per loro, che portammo la loro progenie su di un vascello
stracarico.
E per loro ne creammo di simili, sui quali s'imbarcano. (Corano 36: 41-
42)
236
237
Uno, che aveva conoscenza del Libro, disse: “Te lo porterò prima anco-
ra che tu possa battere ciglio”. Quando poi [Salomone] lo vide posarsi
presso di sé, disse: “Questo è parte della grazia del mio Signore per
mettermi alla prova, [e vedere] se sarò riconoscente o ingrato. Quanto a
chi è riconoscente, lo è per se stesso, e chi è ingrato... [sappia che] il mio
Signore basta a Se Stesso ed è generoso”. (Corano 27:40)
"Uno, che aveva la conoscenza del Libro", disse al profeta
Salomone che avrebbe potuto portargli il trono della regina di Saba
molto rapidamente. Questo è un possibile riferimento alla trasmissione
di immagini che avviene grazie alla tecnologia moderna. Un altro ver-
setto sullo stesso argomento afferma:
Un ifrit tra i dèmoni, disse: “Te lo porterò prima ancora che tu ti sia
alzato dal tuo posto, ne sono ben capace e son degno di fiducia”.
(Corano 27: 39)
Oggigiorno testi, immagini e filmati possono essere inviati in qual-
siasi parte del mondo in pochi secondi grazie a Internet e ai progressi
nella tecnologia dei computer. Il fatto di portare il trono della regina al
profeta Salomone molto rapidamente potrebbe fare riferimento all'in-
vio di una foto o di un'immaine tridimensionale che oggigiorno è pos-
sibile fare in un batter d'occhio. Secondo gli scienziati, il teletrasporto
di atomi e molecole così come quello di corpi più grandi, può diventa-
re possibile in un prossimo futuro. Durante il teletrasporto, le caratteri-
238
stiche del materiale dell'elemento verranno spostate da una
postazione e trasferite in un'altra dove poi verrano ricomposte in ogni
dettaglio e sequenza atomica. Se questo un giorno sarà possibile, il
tempo e lo spazio non rappresenteranno più un ostacolo, e gli oggetti
potranno essere trasportati ovunque in un solo momento, senza dover
attraversare alcuna distanza fisica.122
Nel 1998, i fisici del California Institute of Technology (Caltech)
insieme a due gruppi europei hanno trasportato un fotone. Gli scien-
ziati hanno formato una copia del fotone leggendo la sua struttura ato-
mica e quindi hanno trasmesso l'informazione ad una distanza di 1
metro (3,28 piedi). In un altro recente esperimento di teletrasporto,
Ping Koy Lam dell'Università Nazionale Australiana (ANU) e altri
ricercatori hanno trasmesso un raggio laser a una breve distanza.123
Secondo un rapporto della CNN, il 17 luglio del 2002 un gruppo
di fisici della Australian National University di Canberra ha diviso un
raggio laser e lo hanno "trasmesso" per diversi metri. Ping Koy Lam,
capo del team, ha dichiarato che non erano ancora riusciti a trasmette-
re la materia nel suo stato atomico, ma che una cosa del genere non era
impossibile e che potrà diventare una realtà nel futuro.
Secondo uno studio pubblicato dalla rivista scientifica “Nature”,
Eugene Polzik dell'Università danese di Aarhus e dei suoi colleghi,
hanno eseguito degli esperimenti su un gran numero di atomi utiliz-
zando la fisica quantistica e i raggi laser.124 Nel suo studio sul poten-
ziale del teletrasporto pubblicato nella rivista “Scientific American”, il
fisico australiano Anton Zeilinger afferma che dei sistemi molto più
complessi potrebbero essere teletrasportati senza violare le leggi della
fisica.125
Questi progressi scientifici possono rappresentare una parte delle
tecnologie indicate nel Corano, che ne rivelano gli aspetti miracolosi.
Harun Yahya (Adnan Oktar)
239
Disse: “Oggi non subirete nessun rimprovero! Che Allah vi perdoni,
Egli è il più misericordioso dei misericordiosi. Andate con questa mia
camicia e posatela sul viso di mio padre: riacquisterà la vista.
Conducetemi tutta la vostra gente”. Non appena la carovana fu riparti-
ta, disse il padre loro: “Davvero sento l'odore di Giuseppe, e non dite
che sto delirando”. (Corano 12: 92-94)
Oggi gli scienziati affermano che in un prossimo futuro sarà pos-
sibile teletrasportare gli atomi e le molecole di profumo. Nel versetto 94
della Sura Yusuf, il padre del profeta Giuseppe dice che riesce a senti-
re l'odore di suo figlio. Gli scienziati dicono che presto sarà possibile
inviare profumi nello stesso modo in cui vengono inviate foto e imma-
gini tridimensionali. Questo versetto potrebbe quindi fare riferimento a
una tecnologia avanzata che un giorno sarà in grado, partendo dalle
attuali ricerche, di trasmettere gli odori. La sede dell'olfatto è il cervel-
lo. Le molecole di una buccia di limone ad esempio stimolano i recetto-
ri olfattivi del naso, che poi le trasmettono al cervello sotto forma di
segnali elettrici per l'analisi. Anche gli odori artificiali possono essere
percepiti nella stessa maniera.
Il sistema olfattivo di un essere umano permette a un naso “alle-
nato” di nominare e distinguere fino a 10.000 odori diversi.
Professionisti del settore della profumeria che hanno ricevuto una for-
mazione speciale sono in grado di percepire un profumo che contiene
100 essenze odorose e quindi elencarne gli ingredienti.126 Questo ha
240
Il sistema USB-Pad prodotto dall'azien-da Duftspezialisten, consente ai pc diemanare fragranze in base alle pref-erenze dei loro utenti. Grazie a questosistema di trasmissione di profumi,un'unità disco può fornire una correnteaerea controllata dal computer. Il profu-mo proviene da una cartuccia sostitu-ibile contenente 20 diversi tipi di olio.Questi sistemi di emissione di profumicontrollati dai computer, possonofornire anche suoni e immagini dallanatura.
Harun Yahya (Adnan Oktar)
241
spinto molti scienziati a progettare apparecchiature simi-
li al naso. In molti centri di ricerca si sta tentando di riprodurre il siste-
ma olfattivo umano. I modelli sviluppati vengono definiti “naso elet-
tronico".
I recettori del naso umano sono composti da proteine; quelli nel
“naso elettronico” sono costituiti invece da una serie di recettori chimi-
ci. Ogni recettore è progettato per rilevare odori diversi; più le loro
capacità di distinzione migliorano, più difficile diventa la produzione e
maggiore è il costo. I segnali rilevati dai sensori vengono trasformati in
codici binari mediante sistemi elettronici, e quindi inviati a un compu-
ter. Si può pensare ai sistemi elettronici come a un'imitazione delle cel-
lule nervose responsabili della rilevazione dei profumi, e al computer
come al cervello. Il computer è programmato per analizzare i dati e
interpreta quindi i segnali del codice binario. I “nasi elettronici” sono
attualmente utilizzati nell'industria alimentare, chimica e dei profumi,
così come anche in medicina. Le università e le organizzazioni interna-
zionali stanno fornendo un importante suporto a questo progetto.
Tuttavia, come affermato da Julian W. Gardner dell'Università di
Warwick, i ricercatori sono ancora nelle fasi iniziali.
I ricercatori della NASA stanno mettendo a punto un naso artifi-
ciale estremamente sensibile per l'esplorazione spaziale. Questo dispo-
sitivo che può essere programmato per distinguere quasi qualsiasi tipo
di composto, sarà molto più sensibile del naso umano. Servirà come
parte di un sistema di sicurezza intelligente, e sarà in grado di rilevare
le sostanze pericolose nella stazione spaziale.127
Li dividemmo in dodici tribù o nazioni. Quando il suo popolo
gli chiese da bere, ispirammo a Mosè: “Colpisci la roccia con la
tua verga”. Sgorgarono da essa dodici sorgenti e ogni tribù
conobbe da dove avrebbe dovuto bere; prestammo loro l'ombra
di una nuvola, e facemmo scendere la manna e le quaglie:
“Mangiate le buone cose di cui vi abbiamo provvisto”. Non è a
Noi che fecero torto, fecero torto a loro stessi. (Corano 7: 160)
Il versetto sopra parla di quando il popolo del profeta Mosè gli ha
chiesto dell'acqua e di come lui ha messo a loro disposizione delle sor-
genti da cui poter bere. E' chiaro che quella gente soffriva a causa di
una carenza d'acqua., problema che esiste ancora attualmente; oltre 1
miliardo di persone oggi non ha accesso ad acqua pulita e 2,4 miliardi
di persone vivono ancora senza servizi igienici adeguati. Secondo
alcune stime, entro il 2025 circa 5 miliardi di persone non avranno
accesso a una quantità sufficiente d'acqua.128 Ogni anno, circa 12 mil-
ioni di persone muoiono per mancanza d'acqua, 3 milioni dei quali
sono bambini.129
Oggi, 31 paesi, vale a dire circa l'8 per cento della popolazione
mondiale, devono affrontare una scarsità cronica d'acqua dolce. Entro
il 2025 questo numero è destinato a salire a 48. Secondo le previsioni
delle Nazioni Unite, l'acqua dolce rinnovabile diventerà una risorsa
242
ancora più limitata entro il 2025, e i 131 milioni di per-
sone che soffrono per problemi legati alla scarsità d'acqua salirà a 817
milioni o a 1 bilione e 70 (in base alla crescita della popolazione).
Le acque sotterranee, la principale fonte di acqua dolce sulla Terra, rap-
presentano oltre il 90 per cento delle riserve d'acqua dolce disponibili e
sono quindi indispensabili per soddisfare le esigenze d'acqua di 2 mil-
iardi di persone. Costituiscono la principale fonte d'acqua per il 50 per
cento della popolazione americana, dato che sale al 95 per cento nelle
zone rurali. Le acque sotterranee sono anche la fonte più sicura di
acqua fresca. Allo stesso tempo, possono essere utilizzate per produrre
energia geotermica e risparmiare energia utilizzando pompe di calore.
Quando l'acqua aspirata dal suolo arriva a uno strato sotterraneo
impermeabile, si ferma formando un deposito d'acqua. Quest'acqua
viene poi portata in superficie attraverso i pozzi.
Il fatto che i pozzi artesiani emergano dalle zone rocciose è in
accordo con la descrizione nel Corano. Dato che Allah ordinò al profe-
ta Mosè di colpire la roccia, il versetto 160 della Sura al-A`raf può essere
un riferimento ai pozzi. (E Allah ne sa di più.) Il verbo “idrib” tradotto
come "colpisci", può significare anche "alzare, aprire." Questo versetto
può quindi descrivere una sorgente d'acqua che viene aperta attraver-
so la perforazione di una roccia. Come risultato, l'acqua pressurizzata
emerge, come descritto dal verbo “inbajasa” (che significa versare, fluire
liberamente, traboccare, scorrere), proprio come accade con i pozzi
artesiani. Se si forma una pressione sufficiente, l'acqua può continuare
a scorrere in superficie senza la necessità di una pompa.
Le soluzioni moderne impiegate per affrontare il bisogno d'acqua
utilizzano le risorse idriche sotterranee. Uno dei metodi più efficaci è
quello dei pozzi artesiani. In altre parole probabilmente l'uomo sta
inconsapevolmente copiando l'esempio del Profeta Mosè di colpire o
sollevare la roccia. Il versetto 160 delle Sura al-A`raf può quindi essere
un riferimento ai pozzi artesiani, il primo dei quali è stato realizzato nel
1126 nella regione francese di Artois. (E Allah ne sa di più.)
Harun Yahya (Adnan Oktar)
243
Allah schiude il seme e il nocciolo: dal morto trae il vivo e dal
vivo il morto. Così è Allah. Come potete allontanarvi da Lui?
(Corano 6:95)
I termini "seme" (“al-habb”) e "nocciolo" (“al-nawaa”) nel versetto
sopra possono indicare la scissione dell'atomo. Tra i significati della
parola “al-nawaa” ci sono anche "nucleo centrale e nucleo atomico."
Inoltre, la descrizione del “trarre” il vivo dal morto può essere interpre-
tata come la creazione da parte di Allah della materia dall'energia
morta. Trarre il morto dal vivo può fare riferimento all'energia (morta)
che emerge dalla materia (vivente), dal momento che l'atomo è in movi-
mento. (E Allah ne sa di più.) Questo perché “hayy” oltre che significare
“vivo”, può significare anche "attivo, energico". Con il suo significato di
"morto", “mayyit”, può molto probabilmente riferirsi all'energia. Gli
scienziati definiscono l'energia come la capacità di compiere lavoro. La
materia, che compone tutte le cose sulla Terra e nell'universo, consiste
di atomi e molecole in movimento, che possono essere osservati con un
microscopio elettronico. All'inizio del XX secolo, Albert Einstein
(d.1955) teorizzò che la materia potesse essere convertita in energia,
suggerendo che le due fossero connesse tra loro a livello atomico.
Questa potrebbe essere il “trarre il morto dal vivo” descritto sopra o, in
altre parole, l'ottenere energia dalla materia che è in movimento a livel-
lo atomico.130 Inoltre, “yukhriju”, tradotto come "allontanarvi", significa
anche "portare fuori, emettere" (come nel caso delle onde elettriche).
244
Oggi il nucleo ato-mico può essere
diviso in nuclei piùpiccoli mediante la
fissione nucleare
atomnucleus
quark
neutron
Pertanto, i termini in questo versetto possono indicare
l'energia ottenuta dall'atomo. (E Allah ne sa di più.) Gli scienziati oggi
sono in grado di scindere l'atomo dividendo il suo nucleo. Prendendo le
teorie di Einstein come punto di partenza, nel 1940 si è potuto ottenere
l'energia dalla materia per mezzo della fissione nucleare, il processo di
scissione del nucleo atomico. La parola “faaliqu” nel versetto 95 della
Sura al-An`am, tradotta come "schiude", può essere un riferimento al
significato letterario della parola “fissione”: il processo di scissione (del
nucleo dell'atomo). Durante questo processo vengono rilasciate enormi
quantità di energia. I fenomeni descritti in questo versetto fanno pen-
sare alla scissione del nucleo dell'atomo al fine di ottenere l'energia
atomica. Il versetto può quindi essere un riferimento alla fissione
nucleare che è stata resa possibile solo dalla tecnologia del ventesimo
secolo. (E Allah ne sa di più)
Harun Yahya (Adnan Oktar)
245
246
Il Corano parla della vita del profeta Mosè con molta chiarezza.
Racconta del conflitto con Faraone e del suo comportamento con i Figli
di Israele e rivela importanti informazioni sull’antico Egitto. Il signifi-
cato di questi punti storici ha attirato l’attenzione di studiosi in tutto il
mondo solo recentemente. Esaminando questi punti, è evidente che il
Corano con le innumerevoli informazioni che contiene fu rivelato da
Allah, il Conoscitore di tutte le cose, perché concorda con tutte le im-
portanti scoperte avvenute negli ultimi anni nei campi della scienza,
della storia e dell’archeologia.
Un esempio si trova nel fatto che il Corano parli del personaggio
di Haman, citato in sei posti diversi del libro, affermando che egli era
uno degli alleati più stretti di Faraone.
Sorprendentemente il nome “Haman” non viene mai citato nelle
parti della Torah che parlano della vita del profeta Mosè. Si trova in-
vece negli ultimi capitoli del Vecchio Testamento dove viene narrato
che Haman era un aiutante del re di Babilonia che visse circa 1100 an-
ni dopo il profeta Mosè.
Circa 200 anni fa, fu decifrato uno scritto archeologico in cui com-
pariva il nome “Haman”. Fino al diciottesimo secolo le scritture e le in-
cisioni degli antichi Egizi non potevano essere comprese. La lingua
degli antichi Egizi era formata da simboli chiamati geroglifici, che
247
248
II MIRACOLI DEL CORANO
Il nome "Haman" è rimasto sconosciuto fino alla decodifica dei geroglifici egiziani
nel 19 ° secolo. Quando i geroglifici sono stati decodificati, si è capito che Haman era
uno stretto aiutante del Faraone ed era "il capo delle cave di pietra". (Qui di seguito
vediamo operai degli Antichi Egizi). La cosa più importante è che Haman è menzio-
nato nel Corano come la persona che ha diretto i lavori di costruzione sotto il coman-
do del Faraone. Ciò significa che che queste informazioni sono state date dal Corano
in un'epoca in cui nessuno poteva esserne a conoscenza, e questo è un punto ancora
più degno di nota.
raccontavano storie e racchiudevano fatti importanti, così come
fanno le parole che utilizziamo oggi. Di solito venivano incisi su rocce
o pietre, molte delle quali sono sopravvissute nel corso degli anni. Con
il diffondersi del Cristianesimo e di altre influenze culturali nel secon-
do e terzo secolo, gli Egizi abbandonarono i loro antichi credi insieme
alla scrittura geroglifica. L’ultimo esempio di utilizzo dei geroglifici di
cui si conosce l’esistenza è un’incisione risalente al 394. Il linguaggio
delle immagini e dei simboli fu via via dimenticato, senza che rima-
nesse nessuno in grado di leggerlo e comprenderlo. Naturalmente
questo rese lo studio dell’archeologia e della storia praticamente im-
possibile. Questa situazione continuò fino a due secoli fa.
Nel 1799, per la gioia di storici e studiosi, il mistero degli antichi
geroglifici egiziani fu svelato, grazie alla scoperta di una tavola chia-
mata la “Pietra di Rosetta” risalente al 196 a.C. Questa tavola fu estre-
mamente importante perché scritta in tre diverse forme di scrittura:
geroglifica, demotica (una forma semplificata della scrittura geroglifi-
ca egiziana) e greca. Con l’aiuto della scrittura greca si riuscì a deci-
frare anche la parte scritta con i geroglifici. La traduzione dell’incisio-
ne fu completata da un francese di nome Jean Francoise Champollion.
Fu così che una lingua dimenticata e gli eventi che narrava furono ri-
portati alla luce. Un’importante parte di scienza riguardante la civiltà,
la religione e la vita sociale degli antichi Egizi fu messa a disposizione
di tutti gli esseri umani e questo aprì le porte a una maggiore cono-
scenza di questa importante epoca della storia umana.
Attraverso la decodificazione dei geroglifici, fu rivelata un’im-
portante informazione storica: il nome “Haman” era citato nelle inci-
sioni egiziane. Questo nome compare anche in un monumento nel
Hof Museum di Vienna, che indica la stretta relazione tra Haman e
Faraone.131
249
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
Nel glossario “People in the New Kingdom”, pre-
parato in base all’intera raccolta di incisioni, viene detto che Haman
era “il capo dei lavoratori delle miniere”.132
Questo glossario rivela un’importante verità: Haman visse in
Egitto durante l’epoca del profeta Mosè, visse vicino a Faraone e par-
tecipò anche a lavori di costruzione, come affermato nel Corano:
Disse Faraone: “Oh notabili! Per voi non conosco altra divinità
che me. O Haman, accendi un fuoco sull’argilla e costruiscimi
una torre, chissà che non ascenda fino al Dio di Mosè! Io penso
che sia un bugiardo!”. (Corano 28: 38)
Il versetto del Corano parla di quando Faraone chiese ad Haman
di costruirgli una torre; questa citazione concorda con le scoperte ar-
cheologiche. Il Corano, in maniera miracolosa, ci trasmette informa-
zioni storiche che nessuno poteva conoscere o comprendere all’epo-
ca della sua rivelazione. I geroglifici vennero decifrati
solo verso la fine del 1700, quindi queste informazioni
non possono essere state prese da fonti egiziane. La
scoperta della presenza del nome Haman nelle anti-
che scritture è un’ulteriore prova dell’infallibilità
della Parola di Dio.
250
II MIRACOLI DEL CORANO
Faraone e i suoi seguaci erano così devoti al loro sistema politeisti-
co e al loro credo pagano, che nessun messaggio del profeta Mosè riu-
scì ad addolcire i loro cuori e ad allontanarli dalle loro superstizioni;
proclamarono pubblicamente questo fatto dicendo:
Dissero: “Qualunque segno addurrai per stregarci, noi non crede-
remo in te”. (Corano 7: 132)
A causa del loro atteggiamento arrogante, Allah li colpì con affli-
zioni che, nel versetto 133 della Sura numero 7, sono descritte come “se-
gni ben chiari” per punirli di questa loro arroganza. Il primo di questi
segni fu la siccità che portò ad una conseguente diminuzione della pro-
duzione:
Colpimmo la gente di Faraone con anni di miseria e scarsità di
frutti, affinché riflettessero. (Corano 7: 130)
I sistemi agricoli egiziani dipendevano dal fiume Nilo, quindi i
cambiamenti delle condizioni naturali non influivano sulla produzione.
Faraone e la sua gente soffrirono a causa del loro orgoglio e del rifiuto
di accettare il messaggero di Allah. Allah li punì come afferma Il
Corano:
251
Mandammo contro di loro l’inondazione e le cavallette, le pulci,
le rane e il sangue, segni ben chiari. Ma furono orgogliosi e rima-
sero un popolo di perversi. (Corano 7: 133)
All’inizio del diciannovesimo secolo in Egitto fu scoperto un papi-
ro che risaliva al Medio Regno. Il papiro fu mandato al “Leiden
Museum” in Olanda e fu tradotto da A. H. Gardiner nel 1909. Tutto il
suo testo si trova nel libro “Admonitions of an Egyptian from a
HieraticPapyrus in Leiden” e descrive la carestia, la siccità, la fuga de-
gli schiavi avvenute in Egitto. Il papiro è una descrizione di queste ca-
252
II MIRACOLI DEL CORANO
All’inizio del diciannovesimo secolo in Egitto fu scoperto un papiro che risaliva al
Medio Regno. Il papiro fu mandato al “Leiden Museum” in Olanda e fu tradotto
da A. H. Gardiner nel 1909. Tutto il suo testo si trova nel libro “Admonitions of anEgyptian from a HieraticPapyrus in Leiden” e descrive la carestia, la siccità, la fuga
degli schiavi avvenute in Egitto. Il papiro è una descrizione di queste catastrofi,
della fine della società egiziana e della distruzione di faraone.
tastrofi, della fine della società egiziana e della distruzione di faraone.
Le catastrofi citate nel Corano che colpirono il popolo dell’Egitto
sono state confermate dalla scoperta del papiro di Ipuwer (vedi imma-
gine sopra) trovato nel diciannovesimo secolo in Egitto, che risaliva al-
l’epoca del Medio Regno. Le informazioni contenute nel reperto descri-
vono questi eventi con le stesse modalità del Corano. Dopo la sua sco-
perta, il papiro fu mandato al Leiden Dutch Museum nel 1909 e succes-
sivamente fu tradotto da A. H. Gardiner, un prominente studioso del-
l’antico Egitto. Nel papiro sono descritti alcuni dei disastri avvenuti in
Egitto, come ad esempio la carestia, la siccità e la fuga degli schiavi
dall’Egitto. Inoltre sembra che lo scrittore del papiro abbia assistito a
questi eventi in persona. Il papiro di Ipuwer parla delle catastrofi de-
scritte nel Corano, dicendo:
“La peste si è diffusa sul territorio. C’è sangue ovunque”.133
“Il fiume di sangue”.134
“[…] la terra è abbandonata al suo malessere […]”.135
“Invero il grano è andato distrutto ovunque”.136
“In tutta la terra c’è confusione e terribile rumore […]. Per nove
giorni non ci sono state uscite dal palazzo e nessuno poteva vedere il vi-
so del suo compagno […]. Le città sono state distrutte[…]. L’Egitto è sta-
to colpito da una devastazione […] sangue ovunque [...] peste in tutto il
paese […] l’oro scarseggia…137
“Gli uomini sono assetati di acqua”.138
“Quella è la nostra acqua! Questa è la nostra felicità! Cosa dobbia-
mo fare quindi? Tutto sta andando in rovina!”139
“Le città sono state distrutte. L’alto Egitto è secco”.140
Gli eventi, che secondo questo documento colpirono il popolo
dell’Egitto all’epoca di Faraone, sono esattamente gli stessi descritti nel
Corano.141 Questo papiro dimostra che il Corano è un libro di origine
divina.
253
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
Già inviammo Noè al suo popolo; rimase con loro mille anni me-
no cinquant’anni. Li colpì poi il Diluvio perché erano ingrati.
(Corano 29: 14)
Allah mandò il profeta Noè al suo popolo che si era allontanato dai
Suoi comandamenti. Il profeta Noè consigliò alla sua gente di adorare
solo Allah e di abbandonare le false credenze che si erano diffuse tra la
comunità. Sebbene Noè avesse chiamato la sua gente con saggezza ed
eloquenza e li avesse messi in guardia dalla punizione di Allah, essi lo
rifiutarono e continuarono a dare degli associati ad Allah. Allah disse a
Noè che avrebbe punito i miscredenti facendoli affogare e avrebbe sal-
vato i credenti che avessero abbracciato la vera religione e adorato un
Solo ed Unico Dio. La distruzione del popolo di Noè e la salvezza dei
credenti sono descritte così nel Corano:
Lo tacciarono di menzogna. Salvammo lui e coloro che stavano
con lui nell’arca e annegammo coloro che smentivano i segni
Nostri. In verità era un popolo cieco. (Corano 7: 64)
E’ rivelato che prima del diluvio Allah parlò a Noè dicendogli:
Perciò gli ispirammo: “Costruisci un’arca sotto i Nostri occhi se-
condo quello che ti abbiamo ispirato. Poi, quando giungerà il de-
creto Nostro e ribollirà la fornace, allora imbarca una coppia
254
per ogni specie e la tua famiglia, eccetto quelli contro il qua-
le è già stata emessa al sentenza. E non Mi rivolgere suppliche in
favore degli ingiusti: saranno annegati”. (Corano 23: 27)
Tutta la tribù annegò, incluso suo figlio che pensava di poter scam-
pare alla morte rifugiandosi su un monte, tranne coloro che si imbarca-
rono con il profeta Noè:
E fu detto: “Oh terra, inghiotti le tue acque; o cielo, cessa!” Fu ri-
succhiata l’acqua, il decreto fu compiuto e quando (l’arca) si po-
sò sul (monte) al-Judi, fu detto: “Scompaiano gli empi”. (Corano
11: 44)
Rispetto ai resoconti sul diluvio contenuti nelle scritture ebraiche e
nelle varie credenze culturali di altre popolazioni, il resoconto del
Corano, Libro rivelato da Allah e unico testo divino ad essere rimasto
incorrotto, è ritenuto il più affidabile. Il Corano parla del diluvio soste-
nendo che annegarono solo i miscredenti che rifiutarono il profeta Noè:
Già inviammo Noè al popolo suo: “Io sono un nunzio esplicito,
affinché non adoriate altri che Allah. In verità temo per voi il ca-
stigo di un giorno doloroso”. (Corano 11: 25 – 26)
Lo tacciarono di menzogna. Salvammo lui e coloro che stavano
con lui nell’arca e annegammo coloro che smentirono i segni
Nostri. In verità era un popolo cieco. (Corano 7: 64)
Come già detto, il Corano ci informa del fatto che solo il popolo di
Noè fu distrutto, non altri popoli. Scavi nella zona in cui si ritiene sia av-
venuto il diluvio, dimostrano che non fu un evento universale come so-
stengono le scritture dei cristiani e degli ebrei, ma un disastro che colpì
solo parte della Mesopotamia.
Quando l’acqua straripò, arrivò l’arca a salvare i credenti. Come ri-
velato nel Corano, il posto in cui si appoggiò l’arca era il monte al-Judi.
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
255
La parola “judi” descrive un monte in particolare, sebbe-
ne la parola in sé significhi “posto alto, collina”. Da questo punto di vi-
sta, la parola “judi” può fare riferimento alle acque che raggiungono so-
lo una certa altezza e non ricoprono tutta la terra. In altre parole, impa-
riamo dal Corano che il diluvio non inghiottì tutta la terra e tutte le
montagne presenti come descritto nelle altre scritture e leggende, ma
solo una particolare zona.
Prove archeologiche
Secondo scoperte archeologiche, il diluvio di Noè avvenne nella
pianura della Mesopotamia, la cui forma era molto diversa da quella
odierna. I confini attuali della pianura sono segnalati con un punto ros-
so nell’immagine qui a fianco.
Negli ultimi anni la scoperta di una grande quantità di prove ine-
renti il diluvio di Noè, ha attirato l’attenzione degli archeologi e degli
storici più prominenti del mondo. Il diluvio, che si crede sia avvenuto
intorno al 3000 a.C., distrusse un’intera popolazione e permise ad una
completamente nuova di prendere il suo posto. Quelle prove del dilu-
vio che sono state preservate per centinaia di anni, forniscono un deter-
rente per i popoli che sono venuti dopo questa punizione dei malvagi.
Per studiare il diluvio, che è stato localizzato nella pianura della
Mesopotamia ed intorno ad essa, sono stati eseguiti molti scavi. Grazie
a questi scavi sono state scoperte tracce del diluvio nelle quattro princi-
pali città della pianura della Mesopotamia: Ur, Erech, Kish e
Shuruppak, che hanno dimostrato che queste zone sono state colpite
dal nubifragio intorno al 3000 a.C.
I resti più antichi della popolazione nella città di Ur, oggi cono-
sciuta come Tell al Muqqayar, risalgono al 7000 a.C. La città di Ur, una
delle più antiche, era un insediamento in cui sono nate e morte varie po-
polazioni.
256
II MIRACOLI DEL CORANO
Le scoperte archeologiche prodotte da uno studio di Ur,
hanno fornito informazioni che dimostrano chiaramente la distruzione
di una popolazione in seguito ad una terribile alluvione, a cui seguì lo
sviluppo di una nuova popolazione sostitutiva. Leonard Woolley ha
guidato le ricerche archeologiche insieme al British Museum e
all’University of Pennsiylvania nell’area desertica tra Baghdad e il
Golfo della Persia. Gli scavi di Woolley sono descritti dall’archeologo
tedesco Werner Keller come segue:
“Woolley, preso dalla gioia al momento della scoperta da parte degli
257
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
Secondo scoperte archeologiche, il diluvio di Noè avvenne nella pianura della
Mesopotamia, la cui forma era molto diversa da quella odierna. I confini attuali
della pianura sono segnalati con un punto rosso nell’immagine qui sotto.
Baghdad
Eufrate Tigri
Ur
pianura mesopotam
ica
archeologi di una lunga fila di tombe dei nobili Sumeri, so-
vrapposte l’una all’altra, esclamò: ‘Le tombe dei re di Ur!’ Le cripte
di pietra erano veri scrigni preziosi, piene di calici costosi, magnifici
vasi e brocche, vasellame di bronzo, mosaici di madreperla, lapisla-
zulli e argento che circondavano i corpi che erano diventati polvere.
Arpe e lire erano appoggiate contro i muri… Quando dopo molti
giorni, alcuni operai di Woolley lo chiamarono, lui si calò sul fondo
di una buca. Il suo primo pensiero fu: ‘Eccoci finalmente’. Era sabbia,
pura sabbia, di un tipo che non poteva essere stato depositato dal-
l’acqua. Decisero di scavare una buca ancora più profonda. Le loro
vanghe, sempre più profonde sotto la terra: tre, sei piedi di profon-
dità – e ancora solo fango puro. Improvvisamente, ad una profondità
258
II MIRACOLI DEL CORANO
Scavi nella pianura della Mesopotamia hanno scoperto la presenza di uno strato
di fango e argilla ad una profondità di 2.5 metri (8 piedi). Questo strato che pro-
babilmente consisteva in argilla trasportata dall’acqua del diluvio, è stato trovato
solo sotto la pianura della Mesopotamia.
pianura mesopotamica
civiltà dopo i Diluvio
strato di fanfo
civiltà prima del
Diluvio
di dieci piedi, sotto quel deposito di argilla spesso quasi
dieci piedi, scoprirono nuove prove di un’abitazione umana […]. Il
diluvio è l’unica spiegazione possibile per questo enorme deposito di
sabbia sotto la collina di Ur che separò due epoche di insediamenti
[…]”.142
Scavi nella pianura della Mesopotamia hanno scoperto la presenza
di uno strato di fango e argilla ad una profondità di 2.5 metri (8 piedi).
Questo strato che probabilmente consisteva in argilla trasportata dal-
l’acqua del diluvio, è stato trovato solo sotto la pianura della
Mesopotamia.
Analisi microscopiche hanno rivelato che questo deposito di argil-
la sotto la collina di Ur si è accumulato in quella zona per effetto di un
diluvio così forte e potente da spazzare via l’intera popolazione dei
Sumeri.
Max Mallowan narrò i pensieri di Leonard Woolley che affermò
che la formazione di una massa di materiale alluvionale così enorme in
un periodo di tempo così breve, poteva essere solo il risultato di un
enorme alluvione. Woolley descrisse anche lo strato di fango che sepa-
rava la città sumera di Ur dalla città al-Ubaid come “il risultato di un di-
luvio”.143
Questi fatti dimostrano che la città di Ur è uno dei luoghi colpiti
dal diluvio. L’archeologo tedesco Wernerkeller descrisse l’importanza
degli scavi eseguiti nella zona dicendo che il ritrovamento di resti della
città sotto uno strato fangoso durante gli scavi eseguiti in Mesopotamia,
prova che c’è stato realmente un diluvio in quella zona.144
Un’altra città della Mesopotamia in cui sono state trovate tracce del
diluvio è la “Kish dei Sumeri”, chiamata oggi Tell Al-Uhaimer.
Documentazioni degli antichi Sumeri descrivono questa città come la
“sede della prima dinastia dopo il diluvio”.145
Anche a Shuruppak, la città della Mesopotamia meridionale
259
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
oggi chiamata Tall Fa’rah, sono presenti tracce del diluvio. In
questa città furono eseguite ricerche archeologiche tra il 1920 e il 1930
da Erch Schmidt dell’università della Pennsylvania. Queste ricerche
portarono alla luce tracce di abitazioni risalenti al periodo preistorico
della terza dinastia degli Ur (2112-2004 a.C.). I ritrovamenti più caratte-
ristici sono le rovine di case costruite saldamente, tavole cuneiformi di
documentazioni amministrative e liste di parole che indicavano una so-
cietà molto sviluppata, esistita intorno alla fine del quarto millennio
a.C. 146
Secondo questa opinione la terribile alluvione avvenne intorno al
3000-2900 a.C. Schmidt raggiunse uno strato di suolo giallo (formatosi
dal diluvio) costituito da un miscuglio di argilla e sabbia; affermò che
questo strato era lì dall’epoca dell’Antico Regno di Jemdet Nasr e lo de-
scrisse come “una sabbia proveniente da un fiume”; infine lo associò al
diluvio di Noè.147
In breve, gli scavi nella città di Shuruppak rivelarono ancora una
volta tracce di un diluvio avvenuto intorno al 3000-2900 a.C. Insieme al-
le altre città, anche Shuruppak fu molto probabilmente colpita dal dilu-
vio.148
L’ultimo insediamento in cui furono scoperte prove del diluvio è la
città di Erech a sud di Shuruppak, oggi conosciuta come Tall Al-Warka.
Come in altre città, fu scoperto uno strato di resti del diluvio risalente al
3000-2900 a.C.149 I fiume Tigri e Eufrate che in quell’epoca dividevano la
Mesopotamia, strariparono insieme a tutte le altre sorgenti d’acqua,
grandi e piccole, e insieme alla pioggia crearono un’enorme alluvione.
Questo fenomeno è riportato nel Corano con le seguenti parole:
Spalancammo le porte del cielo ad un’acqua torrenziale, e da tut-
ta la terra scaturirono sorgenti e le acque si mescolarono in un or-
dine prestabilito. E lo portammo su (quella fatta di) tavole e chio-
di. (Corano 54: 11–13)
260
II MIRACOLI DEL CORANO
Quando gli indizi ottenuti dalle ricerche furono ana-
lizzati, dimostrarono che il diluvio avvenne in tutte le pianure della
Mesopotamia. La struttura geologica della Pianura della Mesopotamia
era molto diversa nel 3000 a.C. rispetto a com’è oggi. A quell’epoca il
letto del fiume Eufrate era molto più a est di oggi e si estendeva attra-
versando Ur, Erech, Shuruppak e Kish. Sembra dunque che le sponde
dell’Eufrate siano esplose in quest’area distruggendo le quattro città. (E
Allah ne sa di più).
Attraverso i profeti e i libri, Allah ha dato la Sua guida a diverse ci-
viltà. Il Corano proviene da Allah ed Egli lo preserverà per l’eternità, ed
è l’unica fonte tra le scritture sacre che possiamo leggere oggi, compati-
bile con le scoperte archeologiche. (Vedi Harun Yahya, “Perished
Nations”, Ta – Ha Publisher, 2002).
261
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
All’inizio del 1990 un comunicato stampa dei più famosi giornali
di tutto il mondo dichiarava che era stata scoperta la “Mitica Città
Perduta”, la “Città Araba delle Leggende”, “la Città delle Mille
Colonne”: “Ubar”. Ciò che rende questa scoperta archeologica partico-
larmente intrigante è il fatto che la città di Ubar è citata nel Corano.
Molte persone che credevano che il popolo di ‘Ad fosse una leggenda o
che il luogo in questione non sarebbe mai stato scoperto, non nascose-
ro il loro stupore di fronte a questa straordinaria scoperta.
Fu Nicholas Clapp, un noto produttore di documentari e docente
universitario di archeologia, a scoprire questa leggendaria città citata
nel Corano.150 Durante le sue ricerche sulla storia araba, Clapp lesse un
libro molto interessante intitolato “Arabia Felix”, scritto dal ricercatore
inglese Bertram Thomas nel 1932. Arabia Felix, che significa “Arabia fe-
lice”, era il nome latino della parte più meridionale della penisola ara-
bica che oggi include lo Yemen e gran parte dell’Oman. Anche i greci,
per via dei benefici che portavano le sue terre verdi e il clima tempera-
to, chiamavano questa zona “Eudaimon Arabia”, cioè “Arabia felice”. I
sapienti arabi del Medioevo la chiamavano “Al-Yaman as-Saiid”,151 cioè
lo “Yemen felice” perché la gente che abitava quella zone produceva e
distribuiva il frankincenso, una resina aromatica ricavata da alberi mol-
to rari.
262
263
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
Le fotografie satellitari so-
pra mostrano una sezione
dell'Oman, nel sud della
penisola arabica. Nelle fo-
to della città di Ubar prese
dalla NASA nel 1992, sono
state individuate tracce di
antiche piste del deserto.
L'esistenza del popolo di
'Ad, rivelatata 1400 anni fa
nel Corano, attraverso la
tecnologia moderna si è ri-
velata uno dei miracoli
del Corano.
Il ricercatore inglese Thomas parlò di queste tribù
descrivendole in maniera dettagliata e affermò di aver scoperto tracce
di un’antica città che era già stata precedentemente scoperta proprio da
una di queste tribù.152 La città in questione era la città che i beduini co-
noscevano come “Ubar”. Inoltre, durante uno dei viaggi che Thomas fe-
ce in quella zona, i beduini gli mostrarono delle impronte che conduce-
vano verso l’antica città di Ubar. Thomas, che mostrò un forte interesse
per l’argomento, morì prima di poter completare questa ricerca.
Certamente prima di voi avvennero molte cose. Percorrete la ter-
ra e vedrete che fine hanno fatto coloro che tacciavano di menzo-
gna (gli inviati). (Corano 3: 137)
Clapp esaminò quello che era stato scritto dal ricercatore Thomas
e si convinse dell’esistenza della città perduta descritta nel libro. Iniziò
velocemente dalle ricerche cercando di continuare dal punto in cui si
era fermato Thomas. Per provare l’esistenza di Ubar, Clapp prima trovò
le tracce di cui avevano parlato i beduini e poi fece richiesta alla NASA
di immagini satellitari dell’area.
Clapp continuò la sua ricerca analizzando approfonditamente ma-
noscritti e mappe della zona; nella libreria Huntington in California
trovò una mappa disegnata dal geografo Ptolemy nel 2000 che mostra-
va la locazione di una vecchia città scoperta nella zona e il percorso che
conduceva fino a questa città.
Dopo una lunga battaglia riuscì a convincere le autorità e ad avere
dalla NASA le immagini satellitari che tanto desiderava.153 Questo fu di
importante aiuto per i suoi studi. Nelle immagini satellitari erano pre-
senti tracce di carovane impossibili da vedere ad occhio nudo che atti-
rarono l’attenzione di Clapp. Confrontando queste immagini con la
vecchia mappa che aveva in mano, Clapp capì immediatamente che le
tracce nella mappa corrispondevano esattamente alle tracce nelle
immagini satellitari, la cui destinazione era una vasta area
264
II MIRACOLI DEL CORANO
che un tempo doveva essere stata una città.
Alla fine, grazie al lavoro di Clapp e
Thomas, e grazie all’aiuto dei ricercatori della
NASA, fu scoperta la locazione di questa leggen-
daria città oggetto di molti racconti dei beduini.
Dopo un breve periodo iniziarono gli scavi e furo-
no riportati alla luce i resti dell’antica città perduta
soprannominata Ubar.
Ma la domanda è: come possiamo sapere che la
città di Ubar era la città del popolo di ‘Ad citata nel
Corano?
Fin dall’inizio delle ricerche apparve chiaro che
questa città era appartenuta al popolo di ‘Ad. I ri-
cercatori scoprirono nella terra del popolo di ‘Ad,
le colonne di Iram a forma di torre che erano sta-
te citate in maniera dettagliata nel Corano. Il
dottor Juris Zanaris, uno dei membri della
squadra di ricerche che guidò gli scavi, disse
che dal momento che le colonne erano una ca-
ratteristica distintiva di Ubar e che era risaputo
che Iram aveva torri o colonne, la zona che ave-
vano disseppellito era Iram, la città degli ‘Ad, co-
me descritto nel Corano:
Non hai visto come il tuo Signore ha trattato gli
‘Ad? E Iram dalla colonna senza eguali tra le
contrade. (Corano 89: 6–8)
L’informazione data dal Corano sui fatti del
passato è uguale alle informazioni storiche e questa
è un’altra prova del fatto che il Corano è la Parola
di Allah.
265
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
I re d'Egitto, noti come "Faraoni" ("Fir`awn" nella lingua araba del
Corano) si credevano degli esseri divini della religione politeista e
piena di superstitizioni dell'antico Egitto.
In un'epoca in cui il popolo d'Egitto preferiva credere alle super-
stizioni anziché avere fede in Dio, la stessa epoca in cui i figli d'Israele
erano schiavi, Allah mandò il profeta Mosè (pace su di lui) come mes-
saggero. Quando il profeta Mosè (pace su di lui) li invitò alla religione
divina e all'Unicità di Allah, Faraone, la sua corte e quasi tutto il popo-
lo egizio rifiutarono di abbandonare le proprie credenze idolatre. Il
profeta Mosè raccomandò a Faraone e ai suoi cortigiani di allontanarsi
dalla falsa adorazione e li mise in guardia dall'ira di Allah. Essi rispo-
sero alzandosi e calunniandolo. Lo accusarono di essere un pazzo, uno
stregone e un mentitore. Faraone e il suo popolo rifiutarono di obbe-
dirgli nonostante i molti problemi che li affliggevano in quel periodo.
Rifiutarono di accettare Allah come Unica divinità e ritennero il profe-
ta Mosè responsabile di tutto ciò che stava accadendo loro e cercarono
di esiliarlo dall'Egitto. Nel Corano, Allah parla del profeta Mosè (pace
su di lui) e dei credenti dicendo:
E rivelammo a Mosè: “Fa' partire i Miei servi nottetempo.
Certamente sarete inseguiti”. Faraone mandò messi in tutte le
città: [perché dicessero:] “Invero, sono un gruppo esiguo, e ci
hanno irritato, mentre noi siamo ben vigili”. Facemmo sì che
abbandonassero giardini e fonti, tesori e graziose dimore. Così
fu, e [tutto] demmo in eredità ai Figli di Israele. Al levarsi del
sole li inseguirono. (Corano 26: 52-60)
266
Harun Yahya (Adnan Oktar)
Le due comunità si incotrarono sulle rive del mare per fuggire.
Allah divise il mare e salvò il profeta Mosè e i credenti che erano con
lui, distruggendo Faraone e il suo popolo. Questo aiuto da parte di
Allah è rivelato nel seguente versetto:
Rivelammo a Mosè: “Colpisci il mare con il tuo bastone”. Subito
si aprì e ogni parte [dell'acqua] fu come una montagna enorme.
Facemmo avvicinare gli altri, e salvammo Mosè e tutti coloro che
erano con lui, mentre annegammo gli altri. In verità, in ciò vi è
un segno! Ma la maggior parte di loro non crede. In verità, il tuo
Signore è l'Eccelso, il Misericordioso. (Corano 26: 63-68)
Recentemente sono stati ritrovati dei papiri risalenti all'epoca di
Faraone:
“Da Amenamoni, responsabile dei libri protettivi della camera
bianca del palazzo, per lo scriba Penterhor:
quando riceverai questa lettera e sarai arrivato a questo punto
della lettura, abbandona il tuo cuore al dolore più acuto, come una
foglia prima della tempesta, quando senti della dolorosa disgrazia
dell'annegamento nella corrente ...
La disgrazia lo colpì all'improvviso e inevitabilmente.
Rappresenta la distruzione dei signori, il signore delle tribù, il re
d'oriente e di occidente. Il sonno nelle acque ha reso qualcosa di
indifeso, qualcosa di grande. Quale notizia può essere paragonata
alla notizia che ti ho dato?”154
Il fatto che gli eventi passati rivelati nel Corano oggi possano esse-
re confermati, è senza dubbio un miracolo del Corano. (Vedi Harun
La costa egiziana
La costa araba
267
Yahya, Perished Nations, Ta -Ha Publishers, UK, 2001; Global
Publishing, Istanbul, 2002; The Prophet Musa (as), Millat Book Center,
India, 2001)
Questo miracolo vissuto dal profeta Mosè e dai Figli d'Israele
mentre attraversavano il Mar Rosso, è stato oggetto di molti studi. Le
indagini archeologiche oltre ad aver stabilito il percorso verso il Mar
Rosso intrapreso dopo la partenza dall'Egitto, hanno stabilito anche
che il luogo in cui si incontrarono Faraone, il profeta Mosè e le loro
tribù, era circondato da montagne. (E Allah ne sa di più.)
Dopo molto studi e ricerche svolti partendo da questo come
punto, gli scienziati sono arrivati ad una conclusione impressionante
riguardo al modo in cui il mare si divise in due. Questa conclusione è
in totale accordo con quanto rivelato nel Corano. Il modo in cui gli
eventi storici descritti nel Corano oggi possono essere delucidati da
documenti storici, è senza dubbio un importante miracolo del libro
dell'Islam.
La mappa mostra il percorso intrapresodal Profeta Mosè (pace su di lui) dopoaver lasciato l'Egitto e la zona in cui siritiene si sia diviso il mare.
268
Naum Volzinger e Alexei Androsov,
due matematici russi, hanno dimostrato
che il profeta Mosè (pace su di lui)
può realmente aver diviso il mare.
A differenza di quegli scienziati
che si sono concentrati solo sulle
probabilità che questo miracolo si effetti-
vamente avvenuto, i matematici russi
hanno studiato le condizioni che avrebbe-
ro portato al suo avvenimento, e questo
ha confermato il miracolo stesso.
La costa egiziana
Il cocchio reale di Faraone è espo-sto in un museo in Egitto. Unmodello simile è stato ritrovatodurante gli scavi eseguiti nellazona in cui divise il mare.
Viene generalmente detto che la monta-gna conosciuta come Jabal -al Musa, sitrova nella Penisola del Sinai. Recentiscoperte hanno però dimostrato che inrealtà è situata sulla costa araba del MarRosso.
A seguito di un lungo e difficile viaggioper il Profeta Mosè (pace su di lui) e gliIsraeliti, appare un passaggio tra le mon-tagne.
La parte della Penisola del Sinai che siapre sul Golfo.
Harun Yahya (Adnan Oktar)
269
Il letto del mare in questa zona costitu-isce un barriera corallina straordinaria.
Secondo lo studio pubblicato nel Bollettino dell'Accademia
Russa delle Scienze, vicino alla superficie del Mar Rosso al momento
della divisione del mare, c'era una barriera corallina. E' da quel punto
che gli scienziati hanno cercato di stabilire la velocità del vento e la
forza della tempesta necessari affinché la barriera corallina rimanesse
asciutta con la bassa marea. E' emerso che il mare si dev'essere ritirato
a causa di un vento di 30 metri (98,5 piedi) al secondo, che lasciò espo-
sta la barriera. Naum Volzinger dell'Istituto di Oceanografia
dell'Accademia Russa delle Scienze ha dichiarato che "se il vento (pro-
veniente da est) avesse soffiato per tutta la notte ad una velocità di 30
metri al secondo, allora la barriera corallina sarebbe rimasta asciutta."
Egli ha anche detto che "gli ebrei (che erano 600.000) avrebbero impie-
gato quattro ore per attraversare la barriera corallina lunga 7 km che
andava da una costa all'altra ... poi, nel giro di mezz'ora, le acque sareb-
bero ritornate indietro."155 Inoltre Volzinger ha affermato che lui e il
suo collega Androsov avevano studiato l'evento dal punto di vista di
Isaac Newton e come diceva lui: "Sono convinto che Dio governa la
Terra attraverso le leggi della fisica."156
Non va dimenticato che esiste tuttora la possibilità che questo
fenomeno naturale si verifichi di nuovo. Tuttavia, ciò che è veramente
miracoloso qui è il fatto che le acque si siano ritirate proprio quando il
profeta Mosè e la gente che era con lui stavano per attraversare il mare,
e che siano poi tornate indietro quando erano invece Faraone e la sua
comunità a dover passare. Questo è un chiaro esempio dell'aiuto che
Allah dà ai fedeli.
Certamente il modo in cui il Profeta Mosè (pace su di lui) si affidò
ad Allah riponendo la sua fiduciae in Lui, è un esempio dei più nobili
dei valori.
Quando le due schiere si avvistarono, i compagni di Mosé dis-
sero: "Saremo raggiunti!" Disse (Mosé): "Giammai, il mio
Signore è con me e mi guiderà". (Corano 26: 61-62)
I MIRACOLI DEL CORANO
270
Nei papiri risalenti all'epoca di Faraone, si parla del profeta Mosè
(pace su di lui) come di un mago. (I papiri in questione si trovano al
British Museum). Nonostante tutti i loro sforzi, Faraone e i suoi soste-
nitori non riuscirono ad avere la meglio sul profeta Mosè (pace su di
lui) durante la guerra contro lui e i Figli di Israele.
“Questo è stato scritto il secondo giorno del settimo mese del
Payni durante il regno di Ramses, fratello maggiore di Ammon, figlio
del Sole e amministratore della giustizia che vive in eterno come il
padre Sole ... Quando ricevi questa lettera, alzati, mettiti al lavoro e
impeganti nel controllo dei campi. Quando senti la notizia di un nuovo
disastro come un diluvio che rovina l'intera coltivazione di cereali,
pensa. Hemton li ha distrutti consumandoli avidamente, I granai sono
a pezzi, i ratti si sono ammassati nei campi, le pulci sono come uraga-
no, gli scorpioni stanno mangiando avidamente, le ferite causate da
piccole mosche sono troppe da contare. E questo addolora la gente ...
Lo Scriba [probabilmente si sta parlando del profeta Mosè] ha raggiun-
to lo scopo di distruggere l'intera quantità di cereali... Le stregonerie
sono come il pane. Lo scriba ... è il primo degli uomini nell'arte della
scrittura”.
Il riferimento al profeta Mosè (pace su di lui) e le accuse di essere
un mago scagliate contro di lui, si trovano nel versetto seguente cora-
nico:
Dissero: “Qualunque segno addurrai per stregarci, noi non cre-
deremo in te”. (Corano 7: 132)
271
Nell'Antico Testamento, i governatori egizi all'epoca del profeta
Abramo e del profeta Giuseppe (pace su di loro) vengono chiamati
"Faraone". In realtà però questo titolo ha iniziato ad essere usato dopo
le epoche in cui vissero questi due profeti.
Nel Corano, per parlare del sovrano egizio al tempo del profeta
Giuseppe (pace su di lui) viene utilizzata la parola araba "al-malik", che
si riferisce a un sovrano, un re o un sultano.
Disse il re: “Conducetemelo”.... (Corano 12: 50)
Il governatore d'Egitto all'epoca del profeta Mosè (pace su di lui)
invece viene chiamato "Faraone". Questa distinzione presente nel
Corano non c'è nel Vecchio e nel Nuovo Testamento, e nemmeno nei
libri storici ebrei. Nella Bibbia la parola “Faraone” viene usata per par-
lare dei monarchi egizi in generale. Il Corano è molto più preciso e
accurato nell'utilizzo dei due termini. L'uso della parola "Faraone"
appartiene solo all'ultimo periodo della storia egizia. Questo particola-
re titolo ha iniziato ad essere impiegato nel 14° secolo a.C. durante il
regno di Amenofi IV. Il profeta Giuseppe (pace su di lui) visse almeno
200 anni prima di quel momento.157
L' Enciclopedia Britannica dice che la parola "Faraone" era un tito-
lo di rispetto usato dall'epoca del Nuovo Regno (a partire dalla 18°
dinastia, 1539-1292 a.C.) fino alla ventiduesima dinastia (945-730 a.C.);
dopodichè il termine diventò il titolo dei re. Ulteriori informazioni su
272
questo argomento si trovano nell' Enciclopedia Accademica
Americana, in cui è affermato che il titolo “Faraone” iniziò ad essere
usato nel periodo del Nuovo Regno. Come abbiamo visto, l'uso della
parola "Faraone" risale a un determinato periodo storico. Il fatto che il
Corano distingua tra i diversi titoli egizi delle diverse epoche storiche
egizie è l'ennesima prova che il Corano è di Parola Allah.
Harun Yahya (Adnan Oktar)
273
Molti secoli fa, il popolo di Saba era una delle quattro civiltà più
grandi dell'Arabia meridionale. Le fonti storiche che parlano di Saba di
solito dicono che si trattava di un popolo con una cultura simile a quel-
la dei Fenici e coinvolto in attività commerciali. I sabei sono ricono-
sciuti dagli storici come un popolo civile e colto. Nelle incisioni dei
governanti di Saba, parole come "ristabilire", "dedicare" e "costruire"
sono frequentemente utilizzate. Il Ma'rib Dam, uno dei principali
monumenti di questo popolo, dimostra chiaramente il livello tecnolo-
gico raggiunto da questo popolo. Saba aveva uno degli eserciti più forti
della zona grazie al quale poté adottare una politica espansionistica.
Con la sua cultura avanzata e il suo potente esercito, lo stato sabeo era
senza dubbio uno dei "super poteri" della regione dell'epoca. Questo
straordinario esercito è citato anche nel Corano; in un versetto che indi-
ca la sua grande forza, i comandanti dell'esercito di Saba sfidano la
governatrice (regina) dello stato:
“Disponiamo di forza e temibile determinazione. La decisione
spetta a te: stabilisci, dunque, quello che vuoi ordinare” (Corano
27: 33)
La diga di Ma'rib che era stata costruita con l'aiuto della tecnolo-
gia piuttosto avanzata per l'epoca, permetteva un'abbondante irriga-
zione e di conseguenza di avere un terreno fertile. Inoltre i sabei con-
trollavano le rotte commerciali e questo consentiva loro di avere una
vita di benessere. Tuttavia il Corano dice che, anziché ringraziare Dio
per tutto questo, i sabei si "allontanarono da Lui" e rifiutatrono di ascol-
tare gli avvertimenti sulle punizioni di Allah. E' a causa della loro man-
274
canza di valori morali che, agli occhi di Dio, si merita-
rono un castigo: le loro dighe crollarono e il diluvio di 'Arim rovinò
tutte le loro terre.
La capitale dello stato di Saba era Ma'rib, città estremamente ricca,
si trovava molto vicino al fiume Adhanah. Il punto in cui il fiume rag-
giungeva il monte Balaq era un posto ideale per costruire una diga. Ed
è questo che fecero i sabei: sfruttarono questa posizione geografica,
costruirono una diga e cominciarono ad irrigare le terre, raggiungendo
un alto livello di benessere economico. La capitale Ma'rib era una delle
città più sviluppate del tempo. Lo scrittore greco Plinio, dopo aver visi-
tato la zona, la lodò a lungo e parlò di quanto fosse verde. 158
L'altezza della diga di Ma'rib era di 16 metri (52,5 piedi), la sua lar-
ghezza di 60 metri (197 piedi) e la sua lunghezza di 620 metri (2.034
piedi). Secondo i calcoli, la superficie totale che poteva essere irrigata
dalla diga era di 9.600 ettari (37 miglia quadrate), di cui 5.300 (20,5
miglia quadrate) facevano parte della pianura meridionale. La parte
rimanente apparteneva alla pianura settentrionale. Queste due pianure
venivano chiamate "Ma'rib e le due pianure" nelle incisioni dei sabei. 159
L'espressione del Corano "due giardini a destra e a sinistra" si riferi-
Rovine del tempio di Ma'rib
Harun Yahya (Adnan Oktar)
275
scono agli imponenti giardini e ai vigneti di queste due valli. Grazie
alla diga e ai suoi sistemi di irrigazione, la zona divenne famosa per
essere la migliore superficie irrigata e la più fruttuosa dello Yemen. Il
francese J. Holevy e l'austriaco Glaser dimostrarono, da documenti
scritti, che la diga di Ma'rib esistette fin dai tempi antichi. In alcuni
documenti scritti in dialetto Himer, è raccontato che questa diga rese il
territorio molto produttivo e che era il cuore pulsante dell'economia. Il
crollo della diga, avvenuto nel 542, portò al diluvio di 'Arim che causò
danni enormi. I vigneti, I frutteti e i campi coltivati per centinaia di anni
dal popolo di Saba, andarono completamente distrutti. Dopo il crollo
della diga, il popolo di Saba sembrava essere entrato in un periodo di
rapido peggioramento che portò alla fine dello stato sabeo.
Confrontando il Corano con i dati storici appena citati, si può osserva-
re che sono in accordo. I reperti archeologici e i dati storici confermano
quanto riportato nel Corano. Come già detto nel versetto, questo popo-
lo, che non ascoltò le esortazioni del suo profeta e respinse la fede, alla
fine fu punito con un terribile diluvio descritto nel Corano nei seguen-
ti versetti:
C'era invero, per la gente di Saba', un segno nella loro terra: due
giardini, uno a destra e uno a sinistra. “Mangiate quel che il vostro
Signore vi ha concesso e siateGli riconoscenti: [avete] una buona
terra e un Signore che perdona!” Si allontanarono [da Noi] e allora
La diga di Ma'rib ( illustrata nella foto) era uno delle opere più importanti delpopolo di Saba. La diga crollò nel diluvio di Arim citato nel Corano; da alloralo stato di Saba si indebolì economicamente fino a crollare.
276
inviammo contro di loro lo straripamento delle
dighe e trasformammo i loro due giardini in due giardini di frutti
amari, tamarischi e qualche loto. Così li ricompensammo per la loro
miscredenza. Castighiamo in tal modo altri, che il miscredente?
(Corano 34: 15-17)
Nel Corano, la punizione inviata al popolo sabeo è chiamata "sayl
al- `arim" che significa "diluvio di 'Arim". Questa espressione indica
anche il modo in cui si verificò questo disastro: la parola " 'arim " indi-
ca una diga o una barriera, l'espressione "sayl al-`arim" descrive un
diluvio verificatosi con il crollo di questa diga o barriera. I commenta-
tori islamici sono riusciti a determinare il momento e il luogo indicati
dai termini utilizzati nel Corano parlando dell'alluvione di 'Arim.
Mawdudi ad esempio ha scritto nel suo commento:
La parola "arim" utilizzata nell'espressione "sayl al-'arim" deriva
dalla parola "ariman" usata nel dialetto arabo meridionale, che signifi-
ca "diga, barriera". Nelle rovine ritrovate durante gli scavi effettuati in
Yemen, questa parola con questo significato, era presente molto spesso.
Ad esempio nelle incisioni che il monarca dello Yemen Abraha (l'abis-
sino) ordinò di fare dopo il restauro del grande muro di Ma'rib nel 542
e 543 d.C., questa parola indicava sempre una diga. Quindi, l'espres-
sione “sayl al-`arim” significa "diluvio che si verifica dopo la distruzio-
ne di una diga." “trasformammo i loro due giardini in due giardini di
frutti amari, tamarischi e qualche loto...” (Corano, 34:16). Questo signi-
fica che dopo il crollo della diga tutto il paese fu inondato dal diluvio.
I canali che erano stati scavati dal popolo sabeo e il muro che era stato
edificato con la costruzione di barriere tra le montagne, furono distrut-
ti e il sistema di irrigazione crollò. Come risultato il territorio, che
prima era un giardino diventò una giungla, senza frutti”. 160
Dopo il disastro del diluvio 'Arim, la zona cominciò a trasformar-
si in un deserto e i sabei persero la loro più importante fonte di guada-
gno. Le loro terre, che erano state paradisi agricoli di prosperità e ric-
chezza, scomparvero. Il popolo, che non avevano risposto alla chiama-
ta di Allah, non aveva creduto in Lui e non Gli era stato grato, fu puni-
to con questo disastro. (Vedi Harun Yahya, Perished Nations, Ta -Ha
Publishers, Regno Unito, 2001; Global Publishing, Istanbul, 2002)
Harun Yahya (Adnan Oktar)
277
278
Oltre alle miracolose caratteristiche che abbiamo analizzato finora,
il Corano contiene anche quelli che possiamo chiamare i “miracoli ma-
tematici”. Ci sono molti esempi di questo affascinante aspetto del
Corano. Alcune parole sono straordinariamente ripetute lo stesso nu-
mero di volte. Qui sotto è riportata una lista di queste parole e i nume-
ri di volte con cui sono state ripetute nel Corano.
Le parole “sette cieli” sono ripetute sette volte, così come la fra-
se “la creazione dei cieli” (khalqas-samawat in arabo.)
La parola “giorno” (in arabo yawm) è ripetuta 365 volte al singo-
lare, mentre la stessa parola al plurale e al duale insieme (ayyam e yaw-
mayn in arabo) sono ripetute 30 volte. La parola “mese” invece (shahr) è
ripetuta 12 volte.
La parola “pianta” (nabat) e “albero” (sciajar) sono ripetute lo
stesso numero di volte e cioè 26.
La parola “ricompensa” (jazaa’) è ripetuta 117 volte, mentre l’e-
spressione mughfirah che significa “perdono”, uno dei principi su cui si
basa il Corano, è ripetuta 234 volte, cioè esattamente il doppio di 117.
279
Contando le volte in cui leggiamo la parola “dì” (imperativo
di dire) (in arabo qul), il risultato sarà 332, cioè lo stesso numero di vol-
te che potremo leggere la frase “essi dissero” (in arabo qaalu).
Le parole “vita terrena” (dunya in arabo) e “aldilà” (akhira) ap-
paiono entrambe 115 volte.
La parola “satana” (shaitan) è stata usata nel Corano 88 volte, co-
me la parola “angeli” (malaika).
La parola “fede” (iman) (senza il genitivo) è ripetuta 25 volte co-
sì come la parola “miscredenza” (kufr).
Le parole “paradiso” (jannah) e “inferno” (jahannam) sono ripe-
tute entrambe 77 volte.
La parola “zakah” (la tassa obbligatoria che ogni musulmano de-
ve pagare e che va distribuita tra i poveri della comunità) è ripetuta 32
volte; la parola “benedizione” (barakah) è ripetuta anch’essa 32 volte.
L’espressione “i pii” (al-abrar) è usata 6 volte mentre la parola “i
malvagi” (al-fujjar) è usata 3 volte, cioè la metà di 6
Le parole “vino” (khamr) e “intossicanti” (sakara) sono ripetute
nel Corano lo stesso numero di volte: 6
Le parole “beneficio” (naf) e “corrotto” (fasaad) appaiono en-
trambe 50 volte
“Ricompensa” (ajr) e “azione” (fa’l) sono ripetute entrambe 107
volte
280
II MIRACOLI DEL CORANO
“Amore” (al-mahabbah) e “obbedienza” (at-ta’ah) appaiono en-
trambe 83 volte
Le parole “disgrazia” (al-musiibah) e “il ringraziamento” (ash-
shukr) appaiono lo stesso numero di volte, cioè 75.
“Sole” (shams) e “luce” (nur) nella sua forma semplice (cioè sen-
za contare i nomi derivati) appaiono entrambe 33 volte nel Corano.
La parola “la guida” (al-huda) e “la misericordia” (ar-rahma) ap-
paiono lo stesso numero di volte cioè 79.
Le parole “afflizioni” (daiq) e “pace” (tumaniina) sono ripetute
entrambe 13 volte nel Corano.
Le parole “uomo” (rajul) e “donna” (mar’ah) sono utilizzate lo
stesso numero di volte cioè 23, che è anche il numero delle coppie di
cromosomi (46 in totale, 23 dal padre e 23 dalla madre) che, insieme,
formano l’embrione umano.
La parola “essere umano” (insaan) è usata 65 volte. Anche il tota-
le delle altre parole che fanno riferimento agli stadi della creazione del-
l’uomo è 65 e cioè:
Essere umano: 65
Argilla (turab): 17, goccia di sperma (nutfah): 12, embrione (‘alaq): 6, il
grumo di carne che si forma dopo la fecondazione dell’ovulo (mudghah):
3, osso (‘idham): 15 , carne (lahm): 12 Totale: 65
La parola “salawat” che significa “preghiere” appare 5 volte nel
Corano; Allah ha ordinato all’essere umano di pregare 5 volte al gior-
no.
281
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
Un altro miracolo matematico del Corano è il modo in cui il nu-
mero 19 è utilizzato nei versetti. Questo numero è citato nelle parole del
versetto 30 della Sura 74: “Gli stanno a guardia diciannove (angeli)” e
in molti altri versetti del Corano.
L’espressione qui sotto (bismi-llahi ar-rahmani ar-rahim) che signi-
fica “nel nome di Allah il Clemente, il Misericordioso”, è composta da
19 lettere:
282
Il Corano consiste in 114 Sure (19 x 6 = 114).
La prima Sura che è stata rivelata, la numero 96, è la dicianno-
vesima Sura contando dalla fine del libro.
La prima Sura ad essere stata rivelata, la Sura al-‘Alaq consiste
in 19 versetti e 285 (19 x 15) lettere.
I primi versetti del Corano ad essere rivelati sono i primi cinque
della Sura 96, e il numero totale delle parole contenute in questi cinque
versetti è 19:
283
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
Prima lettera
Seconda lettera
Terza lettera
Quarta lettera
Quinta lettera
Sesta lettera
Settima lettera
Ottava lettera
Nona lettera
Decima
lettera
Undicesima
lettera
Dodicesima
lettera
Tredicesima
lettera
Sedicesima
lettera
Diciottesima
lettera
Quindicesima
lettera
Diciassette
sima lettera
Diciannove
sima lettera
Quattordice
sima lettera
284
II MIRACOLI DEL CORANO
Primaparola
Sestaparola
Quintaparola
Quartaparola
Secondaparola
Settimaparola
Ottavaparola
Nonaparola
Undicesimaparola
Dodicesimaparola
Decimaparola
Tredicesimaparola
Quattordicesimaparola
Quindicesimaparola
Diciassettesimaparola
Diciottesimaparola
Diciannovesimaparola
Sedicesimaparola
Terzaparola
Come si può vedere dalla tabella, i primi cinque verset-
ti consistono in 19 parole. (La “ ” è una lettera, non una parola. Allo
stesso modo, le lettere “ ” non sono incluse nel calcolo.)
La prima Sura ad essere rivelata, la Sura al-'Alaq, consiste in 19
versetti e 285 (19 x 15 ) lettere.
La Sura an-Nasr, l’ultima ad essere stata rivelata, è formata da 19
parole:
285
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
Primaparola
Sestaparola
Quintaparola
Quartaparola
Terzaparola
Secondaparola
Settimaparola
Ottavaparola
Nonaparola
Undicesimaparola
Dodicesimaparola
Decimaparola
Tredicesimaparola
Quattordicesimaparola
Quindicesimaparola
Diciassettesima parola
Diciottesimaparola
Diciannovesimaparola
Sedicesimaparola
Primalettera
Secondalettera
Terzalettera
Quartalettera
Quintalettera
Sestalettera
Settimalettera
Ottavalettera
Nonalettera
Decimalettera
Undicesimalettera
Dodicesimalettera
Tredicesimalettera
Diciottesimalettera
Diciannovesima lettera
Anche il primo versetto della Sura an-Nasr, che
parla dell’aiuto che Allah ha dato ai credenti, contiene 19 lettere:
286
I MIRACOLI DEL CORANO
Quindicesimalettera
Sedicesimalettera
Quattordicesimalettera
Diciassettesimalettera
113 Sure nel Corano iniziano con la formula
“bismi-llahi ar- rahmani ar-rahim” (nel nome di Allah il Clemente, il
Misericordioso) tranne la Sura at-Tawba che non la contiene e la Sura
an-Naml che è l’unica a contenerla due volte: la prima all’inizio della
Sura e l’altra nel versetto numero trenta. La Sura che non contiene la
formula (cioè la Sura at-Tawba) si trova 19 capitoli prima rispetto alla
Sura che contiene la formula due volte (cioè la Sura an-Naml).
287
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
NUMERO DELLA SURA1234567891011121314151617181920212223242526272829303132333435363738
NOME DELLA SURAal-Fatiha
al-Baqaraal 'Imranan-Nisa'al-Ma'idaal-An'amal-A'rafal-Anfal
at-TawbaYunusHud
Yusufar-Ra'dIbrahimal-Hijr
an-Nahlal-Isra'al-KahfMaryamTa Ha
al-Anbiya'al-Hajj
al-Muminunan-Nur
al-Furqanash-Shu'ara'
an-Namlal-Qasas
al-'Ankabutar-RumLuqmanas-Sajdaal-Ahzab
Saba'Fatir
Ya Sinas-Saffat
Sâd
Il numero
di Sure
nel mezzo
è 19.
La Sura at-
Tawba è
l'unica
Sura senza
la formula
all'inizio.
Oltre alla
formula al-
l'inizio del-
la Sura an-
Naml, ce
n'è una se-
conda nel
versetto
numero.
123456789
10111213141516171819
Sommando le volte in cui il nome “Allah” è citato
in quei versetti del Corano il cui numero è multiplo di 19, si otterrà il ri-
sultato 133, cioè 19 x 7.
In base al sistema di numerazione abjad il valore della pa-
rola “wahd” che significa “uno”, è 19. Questa parola è usata in molte
occasioni nel Corano, a volte associata a varie parole (ad esempio una
porta, un tipo di cibo…) e 19 volte associata al nome “Allah”.
Il numero totale delle volte in cui appare la parola “wahd” in tut-
to il Corano è 361 (19 x 19).
La parola “rahman” (Compassionevole) appare 57 (19 x 3) volte
nel Corano.
Nel Corano sono citati trenta numeri diversi:
Il totale di questi numeri (anche qui senza contare per più di
una volta lo stesso numero) è 162.146 cioè 19 x 8.534.
288
II MIRACOLI DEL CORANO
(Le lettere arabe qui sottosono scritte senza I segni
delle rispettive vocali.)
Il totale dei valori
abjad della parola
Lettere della parola
"wahd"
W
A
H
D
Valore numerico
delle lettere
6
1
8
4
19
289
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
La prima Sura dall’inizio del Corano che contiene 19 versetti, è
la Sura al-Infitar. Un’altra caratteristica di questa Sura è che la sua ulti-
ma parola è “Allah”; partendo dalla fine del libro, è la diciannovesima
volta che questa parola appare.
Il valore abjad della parola “Majiid” usata nella Sura Qaf (che
è sia il nome della Sura, sia una lettera dell’alfabeto arabo) è 57. Nella
stessa Sura, la lettera “qaf” è usata 57 volte.
Sommando il numero di volte in cui la lettera “qaf” appare nel
Corano, otteniamo un totale di 798 (19 x 42). 42 è il numero di un’altra
Sura che ha tra le sue lettere iniziali una “qaf”.
La lettera “nun” da sola appare solamente all’inizio della Sura
numero 68; nella stessa Sura la “nun” appare in tutto 68 volte.
La tabella illustra il numero dei versetti delle Sure il cui nu-
mero è multiplo di 19:
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
19
20
30
40
50
60
70
80
99
100
200
300
1.000
2.000
3.000
5.000
50.000
100.000
19 x 1
19 x 2
19 x 3
19 x 4
19 x 5
19 x 6
TOTALE
Numero della Sura
DiciannovesimaSura
TrentottesimaSura
CinquantasettesimaSura
SettantasettesimaSura
NovantacinquesimaSura
CentoquattordicesiaSura
Numerodei versetti
99
89
30
32
9
7
266 (19 x 14)
Le lettere “Ya” e “Sin” appaiono all’inizio della Sura Ya Sin. La
lettera “sin” appare 48 volte e la lettera “ya” 237 per un totale di 285 (19
x 15).
Solo una Sura, la settima, inizia con le lettere “Alif, Lam, Mim,
Sad”. La lettera “alif” appare in questa Sura 2.529 volte, la “lam” 1.530
volte, la “mim” 1.164 volte e la “sad” 97 volte. Queste quattro lettere ap-
paiono in tutto 5.320 volte (cioè 19 x 280).
Le lettere “alif”, “lam” e “mim” sono le lettere più usate in arabo.
Appaiono insieme all’inizio di sei Sure diverse: la numero 2, la 3, la 29,
la 30, la 31 e la 32. Il numero di volte in cui queste tre lettere appaiono
in ognuna di queste sei Sure, è un multiplo di 19. In ordine: 9.899 (19 x
5 21); 5.662 (19 x 298); 1.672 (19 x 88); 1.254 (19 x 66) e 817 (19
290
I MIRACOLI DEL CORANO
x 43). Nella sesta Sura queste tre lettere appaiono in tutto 19.874
volte (19 x 1.046).
Le lettere “Alif”, “Lam” e “Ra” appaiono all’inizio delle Sure nu-
mero: 10, 11, 12, 14 e 15. Appaiono in queste stesse Sure rispettivamen-
te: 2.489 volte (19 x 131) nella Sura numero 10; 2.489 volte (19 x 131) nel-
la Sura numero 11; 2.375 volte (19 x 125) nella Sura numero 12; 1.197
volte (19 x 63) nella Sura numero 14 e 912 volte (19 x 48) nella Sura nu-
mero 15.
Le lettere “Qaf”, “Ha”, “Ya”, “ ‘Ayn” e “Sad” appaiono come let-
tere iniziali solo nella Sura numero 19. La “qaf” appare in questa Sura
137 volte, la “ha” 175 volte, la “ya” 343 volte, la “ ‘ayn” 117 volte e la
“sad” 26 volte; sommando, appaiono in tutto 798 volte: 137 + 175 + 343
+117 + 26 = 798 (19 x 42).
Altri punti da notare sull’argomento sono:
- In tutto il Corano la parola “atii” (obbedisci!) appare 19 volte.
- La parola “ ‘abd” (servo) e la parola “ ‘abudu” (adorazione) ap-
paiono in tutto 152 volte (19 x 8).
I valori numerici secondo la numerazione adjad di alcuni dei
nomi di Allah sono multipli di 19:
Al-Wahid (Il Solo, l’Unico) 19 (19 x 1).
Aj-Jami (Colui che raduna) 114 (19 x 6).
La Sura numero 96, la prima ad essere stata rivelata, si trova 19
Sure prima della fine del Corano; è composta da 19 versetti e contiene
285 lettere (19 x 15). I primi cinque versetti di questa Sura contengono
76 (19 x 4) lettere.
I primi versetti della Sura numero 68, la seconda ad essere stata
rivelata, consiste in 38 (19 x 2) parole-
La terza Sura a essere stata rivelata è la numero 73 ed è compo-
sta da 57 parole (19 x 3)
291
HHarun Yahya (Adnan Oktar)
19: UN NUMERO SPECIALE
Il sole, la luna e la terra si allineano una volta ogni 19 anni.161
La cometa Halley passa attraverso il sistema solare una volta
ogni 76 anni (19 x 4).162
Ci sono 209 (19 x 11) ossa nel corpo umano. Il numero delle os-
sa nella mano dell’essere umano è 76 (19 x 4).
Il numero 19 nel triangolo di pascal:
Il totale dei primi 19 numeri nel triangolo di pascal sommati tra
loro è 57, che è multiplo di 19 (19 x 3).
292
I MIRACOLI DEL CORANO
1
1
1 2 1
1 3 3 1
1 4 6 4 1
1
1 6 15 20 15 6 1
1 7 21 35 35 21 7 1
5 10 10 5 1
1
Le prime 19 immagini
293
L’intero universo, la terra in cui viviamo, tutti i suoi esseri viventi
e la materia inanimata, sono composti da diversi elementi. Sebbene gli
atomi di questi elementi siano tutti formati dalle stesse particelle, pos-
siedono caratteristiche diverse. Ciò che rende questi elementi diversi
tra loro è il loro numero atomico, cioè il numero di protoni presenti nei
loro nuclei. Nell’idrogeno, che è l’elemento più leggero, c’è un protone,
nell’elio che è il secondo elemento più leggero ce ne sono 2, 79 nell’oro,
8 nell’ossigeno e 26 nel ferro. La proprietà che differenzia l’oro dal fer-
ro, o il ferro dall’ossigeno, è la differenza nel numero di protoni nei lo-
ro atomi. L’aria che respiriamo, il corpo umano, le piante e gli animali
nel pianeta o nel resto dello spazio, tutto ciò che è vivo o inanimato, dol-
ce o acido, solido o liquido, è formato da protoni, neutroni ed elettroni.
(Per i dettagli vedi “The Miracle of the Atom” [Ta-Ha Publishers Ltd])
“Hadid” il nome di una delle Sure del Corano, è anche il nome di
uno degli elementi di cui abbiamo già parlato, il “ferro”. In questa Sura
sono citati anche altri elementi insieme ai loro numeri atomici e alle lo-
ro masse. In altre parole la Sura al-Hadid, rivelata 1400 anni fa, cioè in
un’epoca in cui gli elementi e i loro numeri atomici non erano ancora
stati scoperti, contiene informazioni riguardanti gli atomi che formano
la materia presente nell’universo; questo è uno dei tanti miracoli del
Corano.
294
(Questa sezione è basata sul libro di Ömer Çelakıl intitolato “BuildingBlocks of the Universe in the HolyQur’an” e contiene calcoli la cui preci-
sione è stata confermata)
Gli scienziati hanno identificato 92 elementi naturali;
quelli artificiali sono stati scoperti attraverso esperimenti eseguiti negli
ultimi anni, ma si trovano raramente nella terra. La “International
Union of Pure and Applied Chemistry” (IUPAC) ha confermato l’esi-
stenza di 110 elementi in totale.
La sequenza delle lettere arabe nella Sura al-Hadid contiene ordini
e consigli dati da Allah e allo stesso tempo informazioni sugli atomi.
Harun Yahya (Adnan Oktar)
Gli scienziati hanno
identificato 92 ele-
menti naturali.
Attraverso vari es-
perimenti eseguiti
negli ultimi tempi,
sono stati ottenuti
anche degli elementi
artificiali che però
sono molto rari sulla
Terra.
Finora la IUPAC,
Unione inter-
nazionale di chimica
pura e applicata, ha
dimostrato l'esisten-
za di 110 elementi.
IL RADON = Rn86
Il radon (Rn) fu scoperto dal chimico tedesco Friedrich E.
Dorn nel 1900, centinaia di anni dopo la rivelazione del
Corano. Questo elemento si trova raramente in natura. Il
radon è un elemento radioattivo e viene utilizzato nei trat-
tamenti medici.
Nella Sura al-Hadid il numero di lettere dall’inizio del versetto
numero 22 alle lettere “R” e “N” è 86; 86 è anche il numero atomico del
radon:
IL TANTALIO: Ta73
Il tantalio (ta) fu scoperto dal chimico
svedese Anders Ekberg nel 1802. E’ uno
degli elementi più rari in natura; è
molto duro, ha un punto di fusione
molto alto e per questo viene usato nell’elettronica
e nell’elettrica. Inoltre, dal momento che questo ele-
mento non reagisce ai corpi liquidi, viene utilizzato anche in
medicina.
Ci sono 73 lettere tra l’inizio del versetto numero 16
della Sura al-Hadid e la prima volta in cui le lettere
“T” e “A” appaiono vicine. 73 è il numero atomico
del tantalio.
296
I MIRACOLI DEL CORANO
(Sura al-Hadid (il ferro), 22)
IL FLUORO: F9
Il fluoro (F) fu scoperto dal chimico Henri Moissan nel
1886. Ci sono 9 lettere tra l’inizio del versetto numero 1
della Sura al-Hadid e la prima volta in cui appare la lette-
ra “F”. Il 9 è anche il numero atomico del fluoro.
IL NITROGENO: N14
Il nitrogeno (N), scoperto dallo scienziato scozzese Daniel
Rutherford nel 1772, forma il 78% dell’atmosfera. E’ pre-
sente anche nel sole e in molte stelle, nella struttura degli
esseri viventi e anche in componenti come le proteine e gli
acidi nucleici.
La lettera “N” presente nel versetto numero 3 della Sura al-Hadid
è la quattordicesima lettera dalla fine del versetto. 14 è anche il numero
atomico del nitrogeno.
297
Harun Yahya (Adnan Oktar)
(Sura al-Hadid (il ferro), 16)
(Sura al-Hadid (il ferro), 1)
(Sura al-Hadid (il ferro), 3)
IL BISMUTO: Bi83
Il bismuto (bi) è uno degli elementi citati dal Corano cen-
tinaia di anni fa. E’ un elemento raro ed è usato in molti
campi diversi: in medicina e cosmetica, nei reattori nu-
cleari e nei circuiti elettrici.
Nei versetti 7 e 8 della Sura al-Hadid ci sono 83 lettere tra la prima
e la seconda volta in cui le lettere “B” ed “I” appaiono insieme. 83 è il
numero atomico del bismuto.
L’ASTATO: At85
L’astato (At) fu scoperto da tre scienziati nel 1940. Il suo
numero atomico è presente nella Sura al-Hadid. Nei ver-
setti 1, 2, 3 e 4 della Sura ci sono 85 lettere tra la seconda e
la terza volta in cui le lettere “A” e “T” appaiono vicine. 85
è il numero atomico dell’astato.
298
I MIRACOLI DEL CORANO
(Sura al-Hadid (il ferro), 7-8)
(Sura al-Hadid (il ferro), 1, 2, 3)
IL LITIO: Li6
Il chimico svedese Johan August scoprì il litio (Li) nel 1817.
Questo elemento rappresenta circa lo 0.002% della crosta
terrestre. Il litio è utilizzato nelle industrie, nella manifat-
tura di batterie, freezer, gomme artificiali e anche nelle
medicine. Nel versetto numero 10 della Sura al-Hadid la parola che con-
tiene le lettere “L” ed “I” vicine (il simbolo del litio) è la sesta dall’ini-
zio del versetto. 6 è il numero atomico del litio.
L’AFNIO: Hf178
Il fisico olandese Dirk Coster e il chimico Geor de Hevesy
scoprirono l’afnio (Hf) nel 1923. L’afnio è un elemento che
si usa soprattutto nei reattori nucleari, ed è presente anche
nell’atmosfera solare. Ci sono 178 lettere tra l’inizio della
Sura al-Hadid e la parola del versetto numero 11 in cui le lettere “H” ed
“F” appaiono vicine. Il numero atomico dell’afnio è 178.
(Nel calcolo le coniugazioni “e” – ( ) in arabo – non sono state contate essendo
una singola lettera e non una parola)
299
Harun Yahya (Adnan Oktar)
(Sura al-Hadid (il ferro), 10)
(Sura al-Hadid (il ferro), 11)
و
IL NICHEL: Ni58
Il nichel (Ni) fu scoperto nel 1751 dallo scienziato svedese
Axel Fredrik Cronstedt. E’ più duro del ferro e non arrug-
ginisce facilmente. Viene usato in molti campi come ad
esempio nella fabbricazione di monete di metallo e di at-
trezzature ad alta resistenza. Ci sono 58 lettere tra la prima volta in cui
le lettere “N” e “I” appaiono insieme nel versetto numero 27 della Sura
al-Hadid e la fine dello stesso versetto. 58 è anche il peso atomico del
nichel.
(Nel calcolo le coniugazioni “e” – ( ) in arabo – non sono state contate essendo
una singola lettera e non una parola)
300
I MIRACOLI DEL CORANO
(Sura al-Hadid (il ferro), 27)
و
IL NIOBIO: Nb41
Il Niobio (Nb) fu scoperto dal chimico britannico Charles
Hatchett nel 1801. Questo elemento si trova raramente in
natura; è utilizzato nei reattori nucleari e nei materiali re-
sistenti alle radiazioni ad elevata frequenza. Nei versetti
numero 4, 5, 6, 7 e 8 della Sura al-Hadid, il numero di parole che si tro-
vano tra la prima e la seconda volta che si incontrano le lettere “N” e
“B” (che sono il simbolo del niobio) insieme è 41. 41 è anche il numero
atomico del niobio.
(Nel calcolo le coniugazioni “e” - ( ) in arabo – non sono state contate essendo
una singola lettera e non una parola)
IL MAGNESIO: Mg12
Il magnesio (Mg) fu scoperto dal chimico britannico
Humphry Davy. E’ uno degli elementi presenti nella cro-
sta terrestre più comuni; si trova in molti posti: dall’acqua
dei mari al corpo dell’essere umano ed è un elemento di
vitale importanza per tutti gli esseri viventi.
Nei versetti numero 20 e 21 della Sura al-Hadid ci sono 12 parole
tra i punti in cui le due lettere “M” e “G” (che sono il simbolo del
301
Harun Yahya (Adnan Oktar)
(Sura al-Hadid (il ferro), 4-8 )
و
magnesio) appaiono insieme. 12 è anche il numero ato-
mico del magnesio.
(Nel calcolo le coniugazioni “e” - ( )in arabo – non sono state contate essendo
una singola lettera e non una parola.)
IL DISPROSIO: Dy162
Il disprosio fu scoperto nel 1886 dallo scienziato francese
Paul Emile Lecoq de Boisbaudran; il suo peso atomico è
162. Nei versetti che vanno dal numero 2 al numero 11 del-
la Sura al-Hadid, il numero di parole che si trovano tra le due parole in
cui le lettere “D” e “Y” (il simbolo del disprosio) appaiono vicine è 162.
LO ZINCO: Zn65
302
I MIRACOLI DEL CORANO
(Sura al-Hadid (il ferro), 20-21 )
(Sura al-Hadid (il ferro), 2 )
و
Lo zinco (Zn) si trova nella crosta terrestre e in molti esse-
ri viventi e svolge molte funzioni importanti. Tra il verset-
to numero 2 e il numero 11 della Sura al-Hadid ci sono 65
parole tra la prima volta in cui le lettere “Z” e “N” (che
rappresentano anche il simbolo dello zinco) appaiono vicine e la secon-
da. 65 è anche il peso atomico dello zinco.
(Nel calcolo le coniugazioni “e” – ( ) in arabo – non sono sta-
te contate essendo una singola lettera e non una
parola.)
303
Harun Yahya (Adnan Oktar)
(Sura al-Hadid (il ferro), 11 )
و
IL KRIPTON: Kr83
Il kripton (Kr) fu scoperto dal chimico britannico Morris
W. Travers e da William Ramsay nel 1989. Nei versetti che
vanno dal numero 7 al numero 11 della Sura al-Hadid ci
sono 83 parole tra la prima e la seconda volta in cui le let-
tere “K” e “R” (che sono il simbolo del kripton) appaiono vicine. 83 è
anche il peso atomico del kripton.
(Nel calcolo le coniugazioni “e” – ( ) in arabo – non sono state contate essendo
una singola lettera e non una parola.)
304
I MIRACOLI DEL CORANO
(Sura al-Hadid (il ferro), 7, 11)
و
305
Harun Yahya (Adnan Oktar)
306
Il Corano possiede uno stile letterario inimitabile che lascia senza
parole, è scritto in maniera chiara ed utilizza un linguaggio comprensi-
bile a tutti, a prescindere dal livello di cultura e di educazione del letto-
re. In un versetto Allah afferma:
Invero abbiamo reso facile il Corano… (Corano 54: 22)
Nonostante il suo stile semplice da capire, non è mai stato possibi-
le imitare il Corano da nessun punto di vista. I seguenti sono alcuni dei
versetti in cui Allah attira l’attenzione del lettore sulla natura inimitabi-
le del Libro:
E se avete qualche dubbio in merito a quello che abbiamo fatto
scendere sul Nostro Servo, portate allora una Sura simile a questa
e chiamate altri testimoni all’infuori di Allah, se siete veritieri.
(Corano 2: 23)
Oppure diranno: “E’ lui che lo ha inventato”. Dì: “Portate una
Sura simile a questa e chiamate (a collaborare) chi potrete all’in-
fuori di Allah, se siete veritieri”. (Corano 10: 38)
Il Corano viene descritto come un libro miracoloso anche perché,
come detto nei versetti sopra, niente di simile potrà mai essere scritto
dall’essere umano. Il fatto che lo stile del Corano sia inimitabile per
qualsiasi uomo mai vissuto, è una delle tante prove della sua
307
origine divina. Le parole utilizzate nel Libro Sacro sono speciali sia per
quanto riguarda il significato che per la fluidità.
Nel suo libro “The Construction of the Bible and the Qur’an”, F.F.
Arbuthnot ha riportato il seguente commento riguardo al Corano:
“Dal punto di vista letterario, il Corano è ritenuto un esemplare del-
la lingua araba più pura, scritto tra poesia e prosa. E’ stato detto che
in alcuni casi, i grammatici hanno adeguato alcune loro regole di
scrittura secondo frasi ed espressioni utilizzate nel Corano e, sebbe-
ne siano stati fatti molti tentativi per produrre un testo simile, nes-
suno di questi ha avuto successo”.163
La prosa ritmata del Corano
Un altro elemento che rende il Corano unico è la sua struttura let-
teraria. Pur essendo scritto in arabo, il Corano non ha alcuna similitu-
dine con le forme di scrittura usate nella letteratura araba.
Il Corano in arabo è scritto in rime e questo sistema di scrittura è
conosciuto come “prosa ritmata”; i linguistici descrivono l’uso delle ri-
me nel Corano come un fatto miracoloso. Nel suo libro “Science
Miracles”, scritto per dimostrare che il Corano è un miracolo linguisti-
co, il famoso scienziato britannico Adel M.A. Abbas, ha eseguito uno
studio approfondito delle lettere e delle rime usate nel
308
I MIRACOLI DEL CORANO
Libro attraverso grafici e diagrammi. In questo testo sono stati confer-
mati alcuni fatti impressionanti riguardo al sistema in rime del Corano.
Come sappiamo, 29 Sure nel Corano iniziano con una o più lettere
isolate. Queste lettere in arabo sono chiamate “muqatta’ah” o “lettere ini-
ziali”; sono quattordici tra le ventinove totali dell’alfabeto arabo e sono:
Qaf, Sad, Ta, Ha, Ya, Sin, Alif, Lam, Mim, Kaf, ‘Ayn, Nun, Ḥa, Ra.
Parlando dell’uso della lettera “Nun”, l’88.8% dei versetti della
Sura al-Qalam, l’84.6% dei versetti della Sura ash-Shu’ra, il 90.32% dei
versetti della Sura an-Naml e il 92.05% dei versetti della Sura al-Qasas
fanno rima con la lettera “Nun”
Applicando questo calcolo all’intero Corano risulta che il 50.08%
dei versetti fa rima con la lettera “Nun”. In altre parole più della metà
dei versetti nel Corano terminano con questa lettera. In nessun altro la-
voro letterario con una lunghezza pari a quella del Corano, è stato pos-
sibile scrivere delle rime utilizzando sempre lo stesso suono per più del-
la metà del testo, e questo considerando libri scritti in tutte le lingue,
non solo in arabo.
La tabella seguente illustra i versetti delle Sure che iniziano con
una lettera isolata (o “lettera iniziale”) e che terminano con la lettera
“Nun”:
309
Harun Yahya (Adnan Oktar)
Esaminando lo schema generale delle rime nel Corano, si potrà no-
tare che circa l’80% delle rime sono formate da soli tre suoni (n, m, a),
cioè i suoni delle lettere “Alif”, “Mim”, “Ya” e “Nun”.164 Escludendo i
versetti che fanno rima con la “Nun”, il 30% dei versetti fanno rima con
“Alif”, “Mim” o “Ya”.
310
I MIRACOLI DEL CORANO
Numero del versetto
2371011121314151920262728293031323638404142434445465068
Nome della Sura
al-Baqaraal 'Imranal-A'raf YunusHud
Yusufar-Ra'dIbrahimal-Hijr
MaryamTa Ha
ash-Shu'ara'an-Namlal-Qasas
al-'Ankabutar-RumLuqmanas-Sajda
Ya SinSâd
GhafirFussilat
ash-Shuraaz-Zukhrufad-Dukhan
al-Ghashiyyaal-Ahqaf
Qafal-Qalam
Numero della lettera“Nun”
19312119398569356815-
192848159547
2771183230678443026-
42
La tabella sopra indica i versetti che terminano con la lettera “Nun” presenti
nelle Sure che iniziano con le lettere isolate (o “lettere iniziali”)
La tabella sotto mostra le proporzioni dell’utilizzo delle
quattro lettere citate, che formano il 79.92% di tutte le rime nel Corano:
I versetti seguenti sono solo alcuni dei molti esempi di rime che
usano queste quattro lettere:
311
Harun Yahya (Adnan Oktar)
La tabella sopra indica la proporzione della distribuzione delle quattro lettere che
costituiscono il 79,92% del sistema di rime del Corano.
Lettere
Suoni
Numero diversetti
Proporzione (%)
a
949
15.22
a
246
3.94
m
666
10.68
n
3123
50.08
Totale
4984
79.92
Verse
number
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Surat al-Muminun
Qadaflahaalmu/minoona
AllatheenahumfeesalatihimkhashiAAoona
WaallatheenahumAAaniallaghwimuAAridoona
WaallatheenahumlilzzakatifaAAiloona
Waallatheenahumlifuroojihimhafithoona
... aw ma malakataymanuhum fa-innahumghayrumaloomeena
... faola-ikahumualAAadoona
Waallatheenahum li-amanatihimwaAAahdihimraAAoona
WaallatheenahumAAalasalawatihimyuhafithoona
Ola-ikahumualwarithoona
... humfeehakhalidoona
Walaqadkhalaqna al-insana minsulalatinminteenin
ThummajaAAalnahunutfatanfeeqararinmakeenin
... fatabarakaAllahuahsanualkhaliqeena
ThummainnakumbaAAdathalikalamayyitoona
ThummainnakumyawmaalqiyamatitubAAathoona
... wamakunnaAAanialkhalqighafileena
312
I MIRACOLI DEL CORANO
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Surat al-An'am
... thummaallatheenakafaroobirabbihimyaAAdiloona
... thummaantumtamtaroona
... wayaAAlamu ma taksiboona
... illakanooAAanhamuAArideena
... fasawfaya/teehimanbao ma kanoobihiyastahzi-oona
... waansha/naminbaAAdihimqarnanakhareena
... in hathaillasihrunmubeenun
... thumma la yuntharoona
... walalabasnaAAalayhim ma yalbisoona
... ma kanoobihiyastahzi-oona
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Surat an-Nahl
... wataAAalaAAammayushrikoona
... annahu la ilahailla ana faittaqooni
... taAAalaAAammayushrikoona
... fa-ithahuwakhaseemunmubeenun
... wamanafiAAuwaminhata-kuloona
Walakumfeehajamalunheenatureehoonawaheenatasr
ahoona
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Surat ar-Rum
... walakinnaaktharaalnnasi la yaAAlamoona
... wahumAAani al-akhiratihumghafiloona
... wa-innakatheeran mina alnnasibiliqa-i rabbihimlakafiroona
... walakinkanooanfusahumyathlimoona
... an kaththaboo bi-ayatiAllahiwakanoobihayastahzi-oona
... thummailayhiturjaAAoona
... yublisualmujrimoona
... wakanoobishuraka-ihimkafireena
WayawmataqoomualssaAAatuyawma-ithinyatafarraqoona
... fahumfeerawdatinyuhbaroona
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Harun Yahya (Adnan Oktar)
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Surah Yunus
... ola-ikaas-habualjannatihumfeehakhalidoona
... ola-ika as-habualnnari hum feehakhalidoona
... waqalashurakaohum ma kuntumiyyanataAAbudoona
... in kunnaAAanAAibadatikumlaghafileena
... wadallaAAanhum ma kanooyaftaroona
... faqulafalatattaqoona
... faannatusrafoona
... annahum la yu/minoona
... faanna tu/fakoona
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Surat al-'Ankabut
... innaAllahalaghaniyyunAAanialAAalameena
... walanajziyannahumahsanaallatheekanooyaAAmaloona
... faonabbi-okumbimakuntumtaAAmaloona
... lanudkhilannahumfeealssaliheena
... awalaysaAllahu bi-
aAAlamabimafeesudoorialAAalameena
... walayaAAlamannaalmunafiqeena
... innahumlakathiboona
... walayus-alunna
yawmaalqiyamatiAAammakanooyaftaroona
... faakhathahumualttoofanuwahumthalimoona
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Surat an-Naml
... innahumkanooqawmanfasiqeena
... hatha sihrunmubeenun
... faonthurkayfa kana AAaqibatualmufsideena
... minAAibadihialmu/mineena
... innahathalahuwaalfadlualmubeenu
... fahumyoozaAAoona
... sulaymanuwajunooduhuwahum la yashAAuroona
... waadkhilneebirahmatikafeeAAibadikaalssaliheena
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I MIRACOLI DEL CORANO
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number
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Surat an-Nisa'
... innaAllaha kana ghafooranraheeman
... innaAllaha kana AAaleemanhakeeman
... waAllahughafoorunraheemun
... waAllahuAAaleemunhakeemun
... an tameeloomaylanAAatheeman
Verse
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Surat al-Ma'ida
... fa-in yakhrujoominha fa-innadakhiloona
... fatawakkaloo in kuntum mu/mineena
... innahahunaqaAAidoona
... faofruqbaynanawabaynaalqawmialfasiqeena
... fala ta/sa AAalaalqawmialfasiqeena
... qalainnamayataqabbaluAllahu mina almuttaqeena
... inneeakhafuAllaharabbaalAAalameena
... wathalikajazaoalththalimeena
... faqatalahufaasbaha mina alkhasireena
... faasbaha mina alnnadimeena
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Surat al-A'raf
... wathikralilmu/mineena
... qaleelan ma tathakkaroona
... fajaahaba/sunabayatanawhumqa-iloona
... ithjaahumba/sunailla an qalooinnakunnathalimeena
... walanas-alannaalmursaleena
... wamakunnagha-ibeena
... faola-ikahumualmuflihoona
... bimakanoo bi-ayatinayathlimoona
... qaleelan ma tashkuroona
... lamyakun mina alssajideena
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Harun Yahya (Adnan Oktar)
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Surat al-Baqara
... walakhawfunAAalayhimwalahumyahzanoona
... waothkuroo ma feehilaAAallakumtattaqoona
... lakuntum mina alkhasireena
... faqulnalahumkoonooqiradatan khasi-eena
... wamawAAithatanlilmuttaqeena
... aAAoothubiAllahi an akoona mina aljahileena
... faifAAaloo ma tu/maroona
.. baqaratunsafraofaqiAAunlawnuhatasurrualnnathireena
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Surah Al 'Imran
... waittaqooAllahalaAAallakumtuflihoona
WaittaqooalnnaraallateeoAAiddatlilkafireena
... laAAallakumturhamoona
... oAAiddatlilmuttaqeena
... waAllahuyuhibbualmuhsineena
... walamyusirrooAAala ma faAAaloowahumyaAAlamoona
... waniAAmaajrualAAamileena
... faonthurookayfakanaAAaqibatualmukaththibeena
... wamawAAithatunlilmuttaqeena
... waantumu al-aAAlawna in kuntum mu/mineena
... waAllahu la yuhibbualththalimeena
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Surat at-Tawba
... innaAllahayuhibbualmuttaqeena
... waaktharuhumfasiqoona
... innahumsaa ma kanooyaAAmaloona
... waola-ikahumualmuAAtadoona
... wanufassilu al-ayatiliqawminyaAAlamoona
... laAAallahumyantahoona
... ahaqqu an takhshawhu in kuntum mu/mineena
... wayashfisudooraqawmin mu/mineena
316
I MIRACOLI DEL CORANO
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Surat al-Hijr
... wamayasta/khiroona
... innakalamajnoonun
... in kunta mina alssadiqeena
... wamakanooithanmunthareena
... wa-innalahulahafithoona
Walaqadarsalna min qablika fee shiyaAAi
al-awwaleena
... kanoobihiyastahzi-oona
Kathalikanaslukuhu fee quloobialmujrimeena
... waqadkhalatsunnatu al-awwaleena
... feehiyaAArujoona
... nahnuqawmunmashooroona
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Surat an-Nur
... wama ola-ikabialmu/mineena
... fareequnminhummuAAridoona
Wa-in
yakunlahumualhaqquya/tooilayhimuthAAineena
... bal ola-ikahumualththalimoona
... waola-ikahumualmuflihoona
... faola-ikahumu alfa-izoona
... innaAllahakhabeerunbimataAAmaloona
... wamaAAalaalrrasooliillaalbalaghualmubeena
... faola-ikahumualfasiqoona
Verse
number
5
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10
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Surat al-Anbiya'
... falya/tina bi-ayatinkamaorsila al-awwaloona
... afahumyu/minoona
... in kuntum la taAAlamoona
... wamakanookhalideena
... waahlaknaalmusrifeena
... afalataAAqiloona
... waansha/nabaAAdahaqawmanakhareena
... humminhayarkudoona
Il componimento di una prosa ritmata con due o tre
suoni, in un poema di 200 – 300 versetti, dà al lavoro finale un’alta qua-
lità, e un simile testo viene considerato un capolavoro dai critici lettera-
ri moderni. Tenendo in considerazione la lunghezza del Corano, le
informazioni che contiene e la sua ampia esposizione, lo straordina-
rio modo in cui è stata utilizzata la prosa ritmata diventa anco-
ra più bello e chiaro. Il Corano contiene un oceano di informa-
zioni riguardanti molti argomenti diversi inclusi: guida reli-
giosa e morale, lezioni tratte dalla vita dei popoli del passato,
messaggi dei profeti e dei messaggeri di Dio, scienze fisiche e
racconti storici di eventi importanti; tutto questo scritto con il
più fantastico ed eccellente ritmo melodico. Non è possibi-
le per un essere umano scrivere così tante rime utiliz-
zando solo così pochi suoni diversi e allo stesso tem-
po parlare di così tanti argomenti, con tanta precisio-
ne. Non stupisce quindi che i linguisti arabi descriva-
no il Corano come un libro “assolutamente inimitabile”.
317
Harun Yahya (Adnan Oktar)
“[…]. I Meccani continuavano a chiedergli un miracolo così, con
notevole audacia e sicurezza in sé stesso, Muhammad ricorse al Corano
stesso come suprema conferma della sua missione. Come tutti gli arabi,
anche i Meccani erano esperti nella lingua araba e nella retorica. Se il
Corano fosse stato una sua (del Profeta Muhammad) composizione, gli
uomini avrebbero potuto sfidarlo. Che producano allora dieci versetti
come i suoi e se non riescono, e ovviamente non ci riusciranno, allora
che accettino il fatto che il Corano è un eccezionale ed evidente miraco-
lo”165 (Il noto arabista Hamilton Gibb dell’Università di Oxford).
“Il Corano è un monumento letterario, una produzione unica del-
la letteratura araba, che non ha né predecessori né successori nel suo sti-
le. Musulmani di tutte le età proclamano l’inimitabilità non solo dei
suoi contenuti, ma anche del suo stile”166 (Il noto arabista Hamilton
Gibb).
“Ogni volta che veniva chiesto un miracolo al Profeta Muhammad
(pace e benedizione su di lui) come prova dell’autenticità della sua mis-
sione, egli presentava la composizione del Corano e la sua incompara-
bile eccellenza come prova dell’origine divina del libro. Infatti, anche
per i non-musulmani, niente è più meraviglioso del suo linguaggio, con
quella sua perfezione e con quella catturante melodia…” (Dall’articolo
“L’Enseignement de l’Arabeau College de France” di Paul
Casanova).
318
“Il Corano è una rivelazione letterale divina tra-
smessa al Profeta Muhammad (pace e benedizione su di lui) attraverso
l’angelo Gabriele, perfetta in ogni sua lettera[…]. La qualità miracolosa
del Corano risiede in parte nel suo stile così perfetto e dal così alto li-
vello che è impossibile per l’uomo produrre anche un solo capitolo pa-
ragonabile alla sua Sura più breve, e in parte negli insegnamenti, nelle
profezie sul futuro e nelle informazioni incredibilmente precise che con-
tiene e che il Profeta Muhammad (pace e benedizione su di lui) non
avrebbe mai potuto mettere insieme da solo”.167
“Tutti coloro che fanno conoscenza con il Corano arabo elogiano la
bellezza di questa scrittura religiosa; la magnificenza della sua forma è
così sublime che nessuna traduzione in una qualsiasi lingua europea
può permetterci veramente di apprezzarla”.168
“Il Corano nella sua originale forma araba, possiede ammaliante
bellezza e fascino, ed uno stile conciso ed eccelso; le sue brevi e signifi-
cative frasi, spesso in rima, possiedono una forza espressiva e un’ener-
gia esplosiva estremamente difficili da trasmettere attraverso una tra-
duzione letterale”.169
“Il Corano è scritto con eleganza e purezza nel linguaggio, nel dia-
letto dei Quraish, la tribù più nobile e perbene tra gli arabi […]. Lo sti-
le del Corano è magnifico e fluente… in molti punti, specialmente dove
vengono descritti la maestà e gli attributi di Dio, è sublime ed eccezio-
nale, cattura le menti dei lettori in una maniera così singolare che mol-
ti dei suoi oppositori hanno pensato fosse il risultato di una magia o di
un incantesimo”.170
“Un miracolo di purezza nello stile, saggezza e verità”171 (Dal libro
di Rev. R. Bosworth Smith “Mohammad and Mohammadanism”).
“Il Corano ha un ritmo di originale bellezza e una cadenza che af-
fascina l’udito. Molti arabi cristiani parlano del suo stile con forte am-
mirazione e molti arabisti ne riconoscono l’eccellenza… può essere sen-
za dubbio affermato che nel campo della letteratura araba, così am-
pia e prolifica sia nella poesia che nella prosa, non c’è
319
Harun Yahya (Adnan Oktar)
niente a che possa essere paragonato al Corano”. (Dal li-
bro “Islam” di Alfred Guillaume)172
Alcuni Commenti sull’Origine Divina del Corano e
l’Impatto sui Lettori
Nell’insieme (il Corano) è una raccolta di saggezza che può essere
utilizzata dagli uomini più intelligenti, dai più grandi filosofi e dai po-
litici più abili. Non c’è altra prova della divinità del Corano oltre al fat-
to che è stato preservato intatto attraverso i secoli, dal momento della
sua rivelazione fino ad oggi […]. Letto e riletto dal mondo musulmano,
questo libro non desta nei fedeli alcuna noia anzi, ripetendolo lo si ama
ogni giorno di più. Fa sorgere un profondo sentimento di timore reve-
renziale e rispetto in chi lo legge o lo ascolta. Quindi, al di là di tutto,
ciò che ha causato la grande e rapida diffusione dell’Islam è il fatto che
questo libro è il libro di Allah […]”173 (Dal libro “Apologie de
l’Islamisme” di Laura Veccia Vaglieri).
“Il Corano abbonda di eccellenti suggerimenti e precetti morali; la
sua composizione è così frammentaria che in ogni pagina possiamo tro-
vare principi che l’uomo non può che approvare. Questa costruzione
frammentaria contiene testi e motti, regole complete e adatte agli uo-
mini comuni in ogni evento della loro vita”174 (Dal libro “A History of
the Intellectual Development of Europe” di John William Draper).
“Va riconosciuto anche che il Corano merita i migliori elogi per la
sua concezione della natura divina quando parla degli attributi del
Potere, della Conoscenza, della Providenza universale e dell’Unicità –
che è il profondo e intenso credo nell’Unico Dio, il Dio dei cieli e della
terra, e l’affidarsi a Lui […]. Rappresenta l’attenzione verso i nobili e
profondi principi morali e la sentenziosa saggezza profetica, e contiene
elementi sulla base dei quali possono essere costruiti potenti nazioni e
imperi”175 (Dalla prefazione del Corano tradotto dall’arabo da Rev. J.
M. Rodwell).
320
I MIRACOLI DEL CORANO
“Nel tentativo di produrre qualcosa che possa essere
simile, anche se solo vagamente, alla sublime retorica del Corano arabo,
mi sono sforzato di studiare le rime intricate e ampiamente diverse tra
loro che insieme al messaggio stesso del Libro, costituiscono l’indiscu-
tibile diritto del Corano di collocarsi tra i più grandi capolavori di lette-
ratura dell’umanità […]. Questo tratto molto caratteristico, la sinfonia
inimitabile come l’ha descritta il fedele Pickthall nella sua traduzione
del Libro sacro, è stato quasi totalmente ignorato dai precedenti tradut-
tori; non sorprende dunque che ciò che essi hanno scritto suoni mono-
tono e noioso rispetto all’originale”176 (Dal libro “The
KoranInterpreted” di Arthur J. Arberry).
“Un’esaminazione assolutamente obbiettiva del Corano ci fa nota-
re quanto esso sia in accordo con la scienza moderna, com’è già stato vi-
sto in molte occasioni. Ci fa capire che è alquanto inconcepibile che un
uomo vissuto ai tempi del Profeta Muhammad (pace e benedizione su
di lui), possa essere stato autore di quelle affermazioni, visto il livello di
cultura e conoscenza dell’epoca. Queste riflessioni sono una parte di ciò
che dà alla rivelazione Coranica la sua posizione unica, e che spinge gli
imparziali scienziati a riconoscere l’impossibilità del Libro di fornire
spiegazioni che invitino meramente al ragionamento materialistico”177
(Il Dottor Bucaille, ex primario della Clinica Chirurgica dell’Università
d Parigi).
“[…] abbiamo un libro assolutamente unico per quanto riguarda
origine e preservazione” [...] “di notevole influenza sulla quale nessuno
ha mai potuto esprimere realmente un qualsiasi dubbio”178 (Dal libro
“Muhammad and Muhammadanism” di Rev. Bosworth Smith).
“[...] il Corano è esplicitamente a sostegno della libertà di coscien-
za”179 (Dall’articolo intitolato “Islam: The Misunderstood Religion” di
James Michener).
“Il senso di giustizia è uno dei più meravigliosi ideali dell’Islam
[…]. Quando leggo il Corano ritrovo quei dinamici principi di vita,
321
Harun Yahya (Adnan Oktar)
non mistici ma pratici e adatti alla condotta giornaliera
della vita, in ogni parte del mondo”180 (Da una lezione sugli ideali
dell’Islam, riportata nel libro “Speeches and Writings of
Sarojini Naidu”).
“Non c’è da sorprendersi se troviamo nel Corano la
fonte della scienza. Vengono toccati vari argomenti con-
nessi all’universo o alla terra, alla vita umana, al com-
mercio e altre attività; questo ha dato vita a numerose
monografie e commentari su varie parti del Libro Sacro
[…]. Il Corano è causa di grandi discussioni e ad esso so-
no indirettamente dovuti gli sviluppi di tutti i rami della
scienza nel mondo musulmano. Il Libro non ha influen-
zato solo gli arabi, ma ha anche indotto i filosofi ebrei a
trattare questioni metafisiche e religiose secondo i meto-
di arabi. Infine, il modo in cui lo scolasticismo cristia-
no è stato arricchito dalla teosofia araba, non ha bi-
sogno di essere discusso ulteriormente […].
322
I MIRACOLI DEL CORANO
Il Corano ha dato un impeto a studi medici ed ha racco-
mandato la contemplazione e lo studio della natura in generale”
“Non si può negare che il Corano occupi un’impor-
tante posizione tra i più grandi libri religiosi del mondo
[...]. (Il Corano) ha creato una nuova fase di pensiero e un
nuovo tipo di carattere. Ha prima trasformato molte
tribù del deserto della penisola araba in comunità di eroi
e poi creato nel mondo islamico grandi organizzazioni
politico-religiose che sono ancora oggi tra le più grandi
potenze con le quali l’Europa e l’Oriente deve fare i con-
ti”181 (Dall’introduzione della traduzione del Corano
arabo di Rev. J. M. Rodwell).
“[...] quando lo (il Corano) leggiamo […] ci attrae, ci
meraviglia e alla fine rafforza la nostra riverenza […]. Il
suo stile, così come i suoi contenuti e il suo obbiettivo, è
austero, grandioso, terribile e a volte davvero sublime.
Questo libro continuerà a esercitare in tutte le epoche,
una potente influenza”182 (Un detto di Goethe riportato
nel “Dictionary of Islam” di T. P. Hughes).
323
Harun Yahya (Adnan Oktar)
Commenti sul Corano di alcuni scienziati
“[…] c’è troppa accuratezza (nel Corano) e neanch’io, come il dot-
tor Moore, ho alcuna difficoltà a pensare che questa sia una rivelazione
o un’ispirazione divina; questo l’ha spinto a pronunciare le sue paro-
le”183 (Dottor T. V. N. Persaud, Professore di Anatomia, Pediatria,
Ostetricia, Ginecologia e Scienza della Riproduzione all’Università di
Manitoba).
“[...] penso che non solo non ci sia conflitto tra genetica e religione,
ma anche che la religione possa guidare la scienza fornendo nuove
informazioni ad alcuni dei tradizionali metodi scientifici e che alcune
affermazioni del Corano, che sono state confermate dalla scienza dopo
molti secoli, dimostrino che la scienza del Corano è stata mandata da
Dio”184 (Dottor Joe Leigh Simpson, Professore di Ostetricia, Ginecologia
e Genetica Umana e Molecolare).
“Alcune aaya (versetti coranici) contengono una descrizione com-
prensibile dello sviluppo umano dal momento dell’unione dei gameti
fino all’organogenesi. Nessun’altra spiegazione dello sviluppo umano
così chiara e dettagliata, in termini di classificazione, terminologia e de-
scrizione, è mai esistita prima. Nella maggior parte delle circostanze, se
non in tutte, queste descrizioni anticipano di molti secoli la spiegazione
dei vari stadi dello sviluppo dell’embrione e del feto umano riportate
nelle tradizionali letterature scientifiche”.185 (Gerald C. Goeringer,
Professore Associato dell’Embriologia Medica all’Università di
Georgetown).
“E’ stato un grande piacere per me aiutare a chiarire alcune affer-
mazioni nel Corano che parlano dello sviluppo umano. Mi è chiaro che
queste affermazioni devono essere giunte al (Profeta) Muhammad (pa-
ce e benedizione su di lui) da Dio, o Allah, perché la maggior parte di
queste nozioni sono state scoperte solo dopo molti secoli. Questo prova
che (il Profeta) Muhammad (pace e benedizione su di lui) dev’essere
stato un messaggero di Dio, o Allah”186 (Il dottor Keith L.
324
I MIRACOLI DEL CORANO
Moore, emerito professore nel Dipartimento di Anatomia
e Biologia della Cellula all’Università di Toronto. Illustre Embriologo e
autore di molti libri medici).
“[…] dal momento che lo sviluppo dell’embrione umano è com-
plesso e viene sottoposto a continui processi di cambiamento durante le
sue fasi, è possibile che venga sviluppato un nuovo metodo di classifi-
cazione basato sull’utilizzo di termini citati nel Corano e nella Sunna
(cioè l’insieme dei detti e delle azioni del Profeta Muhammad). Questo
nuovo sistema è semplice, comprensibile e in accordo con la scienza em-
briologica odierna”187 (Il dottor Keith L. Moore, Moore, emerito
Professore nel Dipartimento di Anatomia e Biologia della Cellula
all’Università di Toronto).
“Intensi studi del Corano e degli Hadith (i detti del Profeta
Muhammad) eseguiti negli ultimi quattro anni, hanno rivelato un siste-
ma di classificazione dell’embrione umano davvero straordinario, con-
siderando che il Corano è stato rivelato nel settimo secolo d.C. […] le
descrizioni nel Corano risalenti al settimo secolo, non possono essere
basate su conoscenza scientifica”188 (Dottor Keith L. Moore, emerito
Professore nel Dipartimento di Anatomia e Biologia della Cellula
all’Università di Toronto).
“Penso sia praticamente impossibile che lui (il Profeta Muhammad
pace e benedizione su di lui) potesse conoscere cose come l’origine del-
l’universo, che gli scienziati hanno scoperto solo negli ultimi anni gra-
zie all’uso di metodi tecnologici molto avanzati e complicati […]. Penso
che qualcuno che 1400 anni fa non sapeva niente di fisica nucleare, non
potesse essere in grado di capire da solo fatti come l’origine comune
della terra e dell’universo o molti altri argomenti di cui abbiamo già di-
scusso”189 (Alfred Kroner, Professore del Dipartimento di Geoscienze,
Università di Mainz, Germania, uno dei più famosi geologi a livello
mondiale).
325
Harun Yahya (Adnan Oktar)
“Mettendo insieme tutto questo e tutte le afferma-
zioni che sono state fatte nel Corano riguardo la terra, la sua formazio-
ne e la scienza in generale, si può semplicemente dire che queste affer-
mazioni sono vere, e che oggi possono essere confermate da metodi
scientifici [...]. Molte di queste affermazioni fatte nel Corano non pote-
vano essere confermate a quell’epoca, ma i moderni sistemi scientifici
di oggi sono in grado di provare quanto affermato da Muhammad (pa-
ce e benedizione su di lui) 1400 anni fa”190 (Alfred Kroner, Professore
nel Dipartimento di Geoscienze, Università di Mainz, Germania).
“Sono davvero impressionato dall’aver trovato nel Corano la spie-
gazione di reali fatti scientifici; noi astronomi moderni abbiamo studia-
to ogni piccola parte dell’universo e abbiamo concentrato i nostri sforzi
per comprenderli. Con i telescopi si possono vedere solo pochissime
parti del cielo. Leggendo il Corano e rispondendo alle domande, penso
che riuscirò a trovare un mio modo per analizzare l’universo”.191
“E’ difficile immaginare che in quell’epoca, cioè circa 1400 anni fa,
qualcuno fosse a conoscenza di cose di questo tipo. Un normale essere
umano non può spiegare questi fenomeno in maniera così dettagliata.
Io ritengo che le informazioni possano esserci giunte da una fonte so-
prannaturale”192 (Professor Dorja Rao, Professore di Geologia Marina
alla King Abdulaziz University, Jeddah, Arabia Saudita).
“[...]. Credo che tutto quello che è stato citato nel Corano 1400 an-
ni fa sia vero e che possa essere comprovato dalla scienza […]. Questo
dev’essere stato ispirato da Dio, Allah, che conosce tutte le cose. Credo
sia il momento di affermare che “non c’è dio all’infuori di Allah, e che
Muhammad è Messaggero di Allah” (Professor Tejatat Tejasen, Capo
del Dipartimento di Anatomia ed Embriologia, Università di Chiang
Mai, Tailandia).
“Il Corano giunse molti secoli fa confermando quanto abbiamo
scoperto noi. Questo indica che il Corano è la Parola di Dio” (Professor
Joly Sumson, Professore in Ginecologia ed Ostetricia).
326
I MIRACOLI DEL CORANO
327
“Se, come sappiamo, il livello di conoscenza scienti-
fica di quei tempi era molto basso, e se la tecnologia non esisteva, allo-
ra non c’è dubbio che ciò che leggiamo oggi nel Corano sia una luce da
Dio, che è Lui che lo ha rivelato al Profeta Muhammad (pace e benedi-
zione su di lui). Ho eseguito delle ricerche sulla storia delle prime civiltà
del Medio Oriente per scoprire se esistessero altre informazioni perfet-
te come queste. Il fatto che in quel periodo non esistessero informazio-
ni uguali a quelle contenute nel Corano, conferma il fatto che Dio ha
mandato al Profeta Muhammad (pace e benedizione su di lui) una pic-
cola parte della Sua immensa conoscenza che noi abbiamo scoperto so-
lo recentemente […]. (Professor Palmar, uno dei maggiori scienziati in
geologia degli USA).
Harun Yahya (Adnan Oktar)
“Ogni cosa aveva un senso. Questa è la bellezza del Corano; fa ri-
flettere e ragionare […] Quando ho letto il Corano, ho notato che parla-
va della preghiera, della gentilezza e dell’elemosina. Non ero ancora
musulmano ma sentivo che l’unica risposta per me era il Corano e che
Dio l’aveva mandato a me” (Yusuf Islam [Cat Stevens], britannico, ex
popstar).
“Non sono musulmano nel senso comune della parola, anche se
spero di essere musulmano nel senso di essere “sottomesso a Dio”.
Credo che nel Corano, così come in altre espressioni della visione isla-
mica, sia radicato un grande magazzino di verità divina dalla quale io
e altri occidentali abbiamo ancora molto da imparare […].” (Dal libro
“Islam and Christianity Today”).
“L’elemento essenziale e determinante nella mia conversione
all’Islam è stato il Corano. Ho iniziato a studiarlo prima di convertirmi,
con lo spirito critico di un intellettuale occidentale […]. C’erano alcuni
versetti di questo libro, il Corano, rivelato più di tredici secoli fa, che
parlavano delle stesse nozioni di cui parlano oggi i moderni ricercatori
scientifici. Questo senza dubbio mi ha convinto a convertirmi” (Ali
Selman Benoist, francese, dottore in medicina).
“Ho letto le Sacre Scritture di ogni religione; in nessuna di queste
ho trovato ciò che ho trovato nell’Islam: la perfezione. Il Sacro Corano,
paragonato alle altre scritture che ho letto, è come il sole
328
paragonato ad un fiammifero. Credo fermamente che
chiunque legga la Parola di Allah con una mente non totalmente chiu-
sa alla verità, diventerà musulmano” (Saifuddin Dirk Walter Mosig).
“La forza del Corano è che un musulmano o una qualsiasi altra
persona, può aprirlo e ricevere un messaggio concernente il significato
della vita”193 (Il famoso teologo John Esposito).
“Spero non sia lontano il momento in cui sarò in grado di riunire
tutti gli uomini saggi e istruiti di ogni paese e riuscirò ad instaurare un
regime uniforme basato sugli unici veri principi del Corano, i soli che
possono portare l’uomo alla felicità” (Napoleone Bonaparte, francese,
imperatore).
Tony Blair: “Il Corano mi ha ispirato”
Il primo ministro britannico Tony Blair ha affermato di aver letto
tre volte l’intero Corano. Nelle sue affermazioni parla spesso della sua
ammirazione per gli insegnamenti morali del Corano. Il 29 marzo del
2000, la BBC ha trasmesso un servizio speciale intitolato: “Blair: Il
Corano mi ha ispirato” che parla dell’ammirazione di Blair per il
Corano. E’ stato riportato che Blair ha detto che l’Islam è una religione
buona e pacifica e che lui stesso possiede due copie del Corano dalle
quali è stato ispirato:
“Se leggi il Corano, appare così chiaro che i concetti di amore e ami-
cizia sono gli spiriti guida dell’umanità.”194
Due o tre giorni prima dell’attacco dell’11 settembre, il giornale
britannico “The Mail on Sunday” ha pubblicato un articolo in cui Blair
diceva che Chelsea, la figlia dell’ex presidente degli Stati Uniti Bill
Clinton, gli aveva dato in regalo una copia del Corano che lui aveva ini-
ziato a leggere e che gli dava coraggio nei momenti di difficoltà.195
Anche dopo l’attacco, in un’intervista trasmessa nella televisione araba
Al-Jazira, Blair ha ripetuto di aver letto il Corano aggiungendo:
329
Harun Yahya (Adnan Oktar)
“Leggo il messaggio del Corano, limitatamente a quanto può es-
sere tradotto. E leggo sull’Islam e mi piace. Penso di aver imparato co-
se sul Corano che non ho mai saputo finora; penso che molti cristiani
sarebbero interessati.”196
Il giornale “Time”, in un articolo che parla di Blair, definisce il pri-
mo ministro britannico come “uno studente del Corano da tanto tem-
po”.197
Un discorso di Bill Clinton in cui descrive
com’è stato influenzato dal Corano
Nel suo ultimo anno alla Casa Bianca, l’ex presidente degli Stati
Uniti Bill Clinton, durante il mese di Ramadan ha partecipato ad un in-
contro con i musulmani. Dopo la lettura iniziale del Corano, il presi-
dente stesso ha usato alcuni versetti del Libro nel suo discorso, espri-
mendo spesso il suo interesse per l’Islam:
“Penso che sia particolarmente toccante il fatto che l’imam abbia let-
to il passaggio del Corano che afferma che Allah ha creato nazioni e
tribù diverse affinché si conoscessero tra loro e non perché si odias-
sero. C’è un passaggio meraviglioso nella Torah degli ebrei che av-
verte gli uomini di non voltare mai le spalle allo straniero perché sa-
rebbe come voltare le spalle a Dio. La Bibbia dei cristiani invece dice
che l’essere umano deve amare il suo vicino come ama sé stesso. Ma
è davvero splendido che Allah abbia creato nazioni e tribù affinché
si conoscessero meglio tra loro […]. Voglio anche dire che il mondo
ha molto da imparare dall’Islam, oggi praticato da una persona su
quattro. Gli americani stanno imparando molto nelle nostre scuole e
università. Mi ricordo che durante un corso sulla storia islamica se-
guito al college, mia figlia ha letto gran parte del Corano e quando
tornava a casa la sera, insegnava ai genitori quello che aveva appre-
so e più tardi ci interrogava […]. Quindi vi chiedo di nuovo di im-
pegnarvi in questo nuovo anno che sta per arrivare e assicu-
330
I MIRACOLI DEL CORANO
rarvi che gli altri in questo paese comprendano veramente
e apprezzino la fede che avete abbracciato, le sue pratiche, il suo cre-
do, i suoi precetti e la sua umanità […]. Il Corano, oltre ad insegnar-
ci che dovremmo fare agli altri quello che vorremmo fosse fatto a noi,
ci insegna anche di non accettare per gli altri ciò che non accettiamo
per noi stessi e a impegnarci per una vita di pace […]”.198
George Bush: “E’ (il Corano) un dono molto premuroso”
Il 26 settembre del 2001 il presidente George Bush ha tenuto un in-
contro con i leader musulmani americani e ha detto: “Gli insegnamenti
dell’Islam sono insegnamenti di pace e di bene”. Durante l’incontro il
dottor Muzammil Siddiqi, presidente della Islamic Society of North
America (ISNA), ha donato una copia del Corano al presidente Bush.
Durante una breve conferenza stampa dopo l’incontro, il presidente ha
espresso il suo piacere dicendo:
“Voglio ringraziarla molto per il regalo che mi ha dato, il Corano. E’
un dono molto premuroso. Le dico ancora: grazie mille per questo
dono. Lo apprezzo molto”. L’imam ha risposto: “E’ il miglior regalo
che potessi farle, Signor Presidente”. 199
Il 17 settembre del 2001 il presidente Bush ha visitato la moschea
di Washington (Washington Islam Centre Mosque), una delle più vec-
chie degli Stati Uniti. Nel suo discorso ha sottolineato che l’Islam è una
religione di pace e che l’attacco terroristico dell’11 settembre non aveva
niente a che fare con gli insegnamenti dell’Islam o con i musulmani sin-
ceri di tutto il mondo che condannano il terrorismo. Bush ha affermato
che chi fa del male ai civili musulmani è in errore proprio come chi com-
pie un attacco terroristico. A questo affollato incontro, trasmesso in di-
retta da molte televisioni nazionali e internazionali, il presidente Bush
ha letto il seguente versetto del Corano200:
“E fu triste il destino di quelli che fecero il male, smentirono i se-
gni di Allah e li schernirono.” (Corano 30: 10)
331
Harun Yahya (Adnan Oktar)
Tutto quello che abbiamo letto in questi articoli conferma un fatto
chiaro: il Corano, questo straordinario libro, che fu rivelato al Profeta
Muhammad (pace e benedizione su di lui), è fonte di ispirazione e
scienza. Il libro dell’Islam è la Parola di Allah che contiene informazio-
ni storiche, scientifiche e archeologiche, confermate recentemente dalla
scienza moderna. Fatti nel campo della scienza e notizie riguardo al
passato e al futuro che nessuno poteva conoscere all’epoca della rivela-
zione del Corano, sono annunciati nei suoi versetti.
Qualcuno in Arabia avrebbe potuto sapere, nel settimo secolo, che
l’atmosfera è formata da sette strati?
Nel settimo secolo, qualcuno in Arabia avrebbe potuto conoscere
dettagliatamente i vari stadi dello sviluppo dell’embrione?
Qualcuno in Arabia avrebbe potuto sapere, nel settimo secolo, che
l’universo è in continua espansione, quando gli scienziati moderni han-
no scoperto questa realtà solo recentemente?
Qualcuno in Arabia avrebbe potuto essere a conoscenza, nel setti-
mo secolo, dell’esistenza delle colonne di Iram, scoperte solo di recente
grazie alle immagini satellitari della NASA?
L’unica risposta a queste domande è che il Corano è la Parola di
Dio, il Creatore di tutte le cose. In un versetto Allah dice: “Non medi-
tate sul Corano? Se provenisse da altri che da Allah, vi avrebbero
trovato molte contraddizioni” (Corano 4: 82). Ogni infor-
332
333
Harun Yahya (Adnan Oktar)
mazione contenuta nel Corano rivela i miracoli segreti di questo Libro
divino. Il Corano è una guida per la vita dell’essere umano e chi lo leg-
ge dovrebbe farlo con cuore aperto. Nel Corano Allah afferma quanto
segue:
Questo Corano non può essere forgiato da altri che da Allah. E an-
zi è la conferma di ciò che lo precede, una spiegazione dettagliata
del Libro del Signore dei mondi a proposito del quale non esiste
dubbio alcuno. Oppure diranno: “E’ lui che lo ha inventato”. Dì:
“Portate una Sura simile a questa e chiamate (a collaborare) chi
potrete all’infuori di Allah se siete veritieri”. (Corano 10: 37–38)
Questo è un Libro Benedetto che Noi abbiamo fatto scendere, se-
guitelo allora e siate timorati (di Allah) sicché possiate essere og-
getto di misericordia. (Corano 6: 155)
334
I MIRACOLI DEL CORANO
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I MIRACOLI DEL CORANO