I LOVE MY CITY

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description

catalog for I LOVE MY CITY, art contest in Turin, Italy.

Transcript of I LOVE MY CITY

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Progetto realizzato con il contributo della Provincia di Torino ai sensi della Deliberazione della Giunta Regionale n. 90-7844 del 7/12/2007.

in collaboRazione con

un PRoGeTTo

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www.direfarebaciare.to.itGIOVANI LINGUAGGI sONO tOrNAtI IN cIttÀ

è il concoRso Di aRTi visive Di dIrefArebAcIAreche aTTRaveRso

PIttUrA, dIseGNO, ILLUstrAzIONe, fUmettO, GrAfIcA, fOtOGrAfIA, scULtUrA, INstALLAzIONe,

sceNOGrAfIA, ArchItettUrA, VIdeO Art, VIdeO INstALLAzIONe, desIGN, Arte dIGItALe, cyber Art, Net Art, VIsUAL/INdUstrIAL/Web desIGN, mOdA ha chiesTo aD aRTisTi UNder e OVer 23

Di RacconTaRe la ciTTÀ Di

tutti|molti|pochi

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LA mIA cIttÀ è LA mIA cAsA ed è una casa, una quoti-dianità che viene guardata sotto una luce nuova, attraver-so una lente che la colora e la trasfigura facendola assomi-gliare ad un sogno. Ma nell’occhio dell’osservatore il reale e l’onirico si confondono, il quotidiano e lo straordinario coabitano.d

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cieli milanesi, del colore grigio delle fotocopie, e che come esse vengono riprodotti quasi serialmente, ogni giorno. cieli grigio-neri, pieni di ronzii di pensieri,di soli al neon, di pioggia e nebbia fitta, che perdono completamente tutti i loro connotati caratteri-stici diventando proseguimento delle strutture della città.Ma cieli in cui si riversa ancora, dopo millenni, la vita celebrale ed emotiva degli uomini che, da sempre, vi guardano come a un mondo a sé capace di creare “sensi” continuamente nuovi.

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fOrme LIbere NeLLO sPAzIO, video 3’33’’

la città come un aggregato di oggetti, di persone. un luogo invaso da molti, da tutti. Perché è accogliente, accomodan-te e sembra dare spazio a tutti e a tutto. Fino ad essere co-perta, invasa nascosta anche a chi vive con lei. Ma resta pur sempre un luogo con le sue caratteristiche e la sua giusta tolleranza. infatti la città si muove e respira insieme a chi le vive addosso; spesso i movimenti naturali del luogo fanno sì che nel gruppo dei “tutti” qualcuno molli la presa e diventi uno dei “pochi” ad abbandonare il luogo di “nessuno”. Già, perché la città è un organismo, un luogo che in quanto tale appartiene a se stesso, tanto da decidere di scrollarsi tutto di dosso e tornare ad essere la città di nessuno. il suo rumo-re non è quello di chi le vive sopra, è il silenzio che ogni tan-to vuole farsi sentire, ma sarà udibile da Tutti solo quando la città torna ad essere di nessuno. fede

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l’opera aspira a trasformare poeticamente un luogo urbano e vuole essere un invito a riportare il proprio cuore e la pro-pria energia al centro dello spazio pubblico. ch

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LIGhtheArt è un’installazione luminosa alimentata da energia rinnovabile. i corpi illuminanti sono sculture cave in mater-bi ispi-rate alle forme anatomiche del cuore umano e personaliz-zate dai passanti mediante l’aggiunta di colori, parole o immagini. Vincitore

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INNer KLANGe, animazione digitale 10’ Musica: Marco scattolini Produzione: l’ariete artecontemporanea

inner Klange è stata commissionata nel gennaio 2010 dal Museo internazionale della Musica di bologna in partnership con il comune di bologna e Galleria l’ariete artecontempora-nea in occasione della mostra love Me Fender. l’opera con-duce lo spettatore in un viaggio onirico alla ricerca dell’origi-ne del suono.

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i rOtOLINI dI POesIA sono un’installazione poetica di Opiem-me per portare la poesia in strada. Poesie racchiuse in piccoli fo-gli di carta arrotolati, appese a grappoli nelle vie ad attirare l’at-tenzione dei passanti. sono stati protagonisti di grandi eventi: la notte bianca di Roma (2007), Parma Poesia (2008), Musicultura Festival a Macerata (2006).

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LA cIttÀ dI tUttI, mOLtI, POchI.l’italia è il Paese con la più grande concentrazione di tesori d’arte del mondo, eppure questi tesori non sono valorizzati abbastanza. a mio parere inoltre, una città d’arte dovrebbe appartenere oltre che ad un popolo a TuTTi gli esseri umani.il mio concetto di proprietà di un luogo non è legato sem-plicemente a chi vive entro una linea immaginaria tracciata su una mappa, ma ai MolTi che con le loro vite animano luoghi geografici e urbani, che rendono gli spazi palpitanti di vita, li rispettano, li colorano e smuovono con le loro pre-senze attive.TuTTi devono avere il diritto di vivere a contatto con il bello, di conoscerlo, apprezzarlo e devono avere la possibilità di conoscere il patrimonio storico e culturale del nostro mera-viglioso paese, che è la base della nostra identità di popolo e il fondamento della nostra società.

MolTi sono i luoghi che in italia raccontano storie anti-che e contemporanee allo stesso tempo, ma Pochi co-noscono davvero la storia dei luoghi che abitano.Pochi alzano lo sguardo mentre camminano, MolTi

transitano dinnanzi ai luoghi simbolo della nostra cul-tura compiendo gesti rituali e stereotipati, senza troppa

attenzione.Pochi cercano punti di vista insoliti. il destino dei MolTi luoghi dimenticati, ignorati da noi TuTTi, è finire nell’oblio oscuro dell’indifferenza.TuTTi potremmo alzare gli occhi e osservare i palazzi in-torno a noi, o TuTTi noi potremmo guardare la nostra città dall’alto, osservandone la struttura, indovinandone le carat-teristiche, studiandone i MolTi abitanti.Ma Pochi di noi lo fanno. la città è di TuTTi noi: dei Pochi o dei MolTi che transitano, dei Pochi o dei MolTi stranieri, di TuTTi i suoi cittadini, di TuTTi coloro che vi vivono, che vi lottano, che la proteggono, che la fanno, che la amano.

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GAteAU è un progetto di opera crossmediale: è un corto di animazione ma anche un’albo a fumetti realiz-zato con una tecnica mista di modeling 3D e pittura ad acquerello. è la prima di tutta una serie di opere incentrate sul rispetto civico della città dove viviamo, che verranno realizzate da sara Khan e dal collettivo neko ink.

nella città di Torino, un piccolo GAttINO viene messo a dura pro-va da un soggetto dallo scarso rispetto civico: una supponente ed acida VecchINA che porta tutti i giorni il suo minuscolo cANe a fare i propri bisogni davanti ad una pasticceria sotto casa del gat-tino, senza raccoglierli. i passanti che incappano inevitabilmente nella popò se la prendono col povero gattino, credendolo autore dello scempio. il gattino deciderà di insegnare alla vecchina a ri-spettare la città, e lo farà con un’elaborata e disgustosa vendetta.

Menzione

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LA cIttÀ dI tUttI mOLtI POchI“ho immaginato Torino, la mia città, focalizzando l’attenzio-ne sulla torre della corte Medievale di Palazzo Madama in Piazza castello e immaginadola trasformarsi in una donna che attira su di sè la stella della Mole antonelliana. bambini giocano in piazza con giochi semplici, i palloncini. Mi sono immaginata la città anche come uno spazio in cui possano vivere bene tutti, anche donne e bambini.mar

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VIsIONI PerIferIche la città è essenzialmente periferia. e la periferia è tutto. e’ sofferenza, angoscia, ma anche slancio creati-vo, gioco, impulso, vita. conoscere Torino vuol dire essenzialmen-te conoscerne la periferia. Periferia intesa non come luogo fisico, ma come anima vitale di un luogo. Periferia è paradossalmente la sostanza delle cose. una visione periferica è una visione non superficiale del mondo. e l’anima di un luogo è ciò che sta dietro alla superficie, all’ovvio, al banale. una visione periferica racconta l’essenza di un luogo.

Menzione

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VINcItOrI UNder 23dANIeLA erbIstI è nata a verona, ha 22 anni e frequenta il terzo anno della facoltà di scienze della comunicazione dell’università di verona. Par-tendo da un iniziale interesse per l’opera di andy Warhol e per la pop art in generale, unito a una riflessione personale sui quadri di Magritte, ha svi-luppato, da autodidatta, un proprio percorso artistico. le sue opere sono realizzate attraverso la modifica digitale di fotografie.

rebeccA mOccIA nata a napoli nel 1992 inizia gli studi artistici a Romadove partecipa a eventi, concorsi ed esposizioni collettive. attualmente vive e studia scultura a Milano presso l’accademia di belle arti di brera.interessata ancora alla sperimentazione più varia per quanto riguarda tec-niche, materiali e soggetti, ha individuato una linea guida, nella ricerca diu-na bellezza perduta e nella riconquista delle esperienze visive ed emotive.

federIcA PeyrOLO nata nel 1989, vive a Gravere e frequenta dal 2008 l’accademia albertina di belle arti di Torino. con installazioni multimediali e non, porta avanti un discorso che parte da temi strettamente persona-li per poi allargarsi a orizzonti di riflessioni più vasti, cioè un percorso che comincia dalle piccole cose di tutti i giorni e dall’apparente linearità della vita, trovando proprio in esse messaggi e riflessioni di larghe vedute, per giungere a un’innovativa visione della realtà.

VINcItOrI OVer 23Lemeh42 è un giovane studio creativo italiano. Realizzano animazioni 2D digitali, illustrazioni e graphic design in ambito artistico e commerciale. le loro opere sono state presentate presso le più prestigiose fiere artistiche, festival d’animazione e mostre. Dal 2009 sono rappresentati dalla galleria L’Ariete artecontemporanea di bologna.

chIArA sGArAmeLLA nata a cerignola nel 1982, studia pittura pres-so le accademie di belle arti di Foggia e lecce. arricchisce la sua forma-zione umana e professionale con esperienze di studio e di lavoro in spagna e in india. esplora nella propria ricerca personale il rapporto tra uomo e natura sperimentando l’uso di materiali organici e sostenibili. vive e lavora in Puglia.

OPIemme è un artista e scrittore. la sua ricerca è legata alla poesia media-ta da arti visuali. svecchia la comunicazione della poesia per avvicinarla al pubblico, con poesia di strada, street art e public art, e una pittura poetica che richiama la poesia visiva italiana. i suoi lavori parlano di libertà, giustizia, etica civile, rispetto della natura, in una visione politica ma non partitica.

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meNzIONI OVer 23crIstINA beNINteNde vive e lavora a Torino. Da appassionata di arte ha sempre dedicato il suo tempo al disegno e alla pittura. ha frequentato l’i-stituto europeo di Design di Torino nella sezione illustrazione e, per perfe-zionarsi nell’illustrazione e nel Fumetto, ha seguito i corsi di Massimiliano Frezzato e Francesca chessa all’accademia Pictor sempre di Torino. ha col-laborato con lo studio di cinema di animazione Lastrego e Testa di Torino e, per la casa editrice LoScarabeo, ha realizzato le illustrazioni per il mazzo de “i tarocchi del dolce crepuscolo’”.

LUcA deNtIs nato a Torino nel 1976, ha studiato e vissuto sempre in que-sta città. lavora come editor presso una casa editrice torinese. nel 2010, ha esposto il suo progetto “This is your hometown” presso il Diwancafè a Torino e “People at museum!” presso il le bourreau Gourmand di Torino.nel 2011 ha esposto il suo lavoro “Reportage fotografico sul Poeta in lizza” alle officine bohemien di Torino e “italian Poets” presso il Diwancafè.

meNzIONI UNder 23emILIO VAVAreLLA nato nel 1989 a Monfalcone, è cresciuto tra il nord e il sud dell’italia. nel 2006 si diploma all’i.s.a.s.Fiume di comiso, in sicilia, come disegnatore di architettura e arredamento.è un artista interessato a esplorare le possibilità creative dei media aldilà delle loro forme tradizionali. i suo lavori spesso si rifanno alla relazione tra una dimensione sociale-scientifica e una assurdo-immaginativa. ha vinto premi come fotografo, film maker e artista visivo polivalente.

sArA KhAN Diplomata presso il liceo artistico di alba, studia Progetto grafico e virtuale a Torino. coltiva la sua passione per l’arte orientale e il fumetto ed espande le sue sperimentazioni dalla pittura alla moda, dall’illu-strazione per l’infanzia alla grafica, dall’animazione al web design.collabora con piccole case di produzione del nord italia creando storybo-ard e atrwork per il cinema. Dal 2009 è pittrice per Robe di Kappa e si occu-pa della realizzazione di quadri per i negozi RDK Junior.

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Siamotornati.

concorso di arti visive

giovani linguaggi sono tornati in città

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