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IIINNNDDDIIICCCEEE GGGEEENNNEEERRRAAALLLEEE
1 - Programmazione didattico – educativa pag. 3
Obiettivi educativo - comportamentali e competenze sociali e civiche
Obiettivi cognitivi trasversali secondo biennio e 5° anno
Risultati di Apprendimento 2° Biennio e 5° anno in termini di Competenze
Area comune e articolazione Elettronica
2 - Presentazione della classe e obiettivi raggiunti pag. 11
3 - Attività di carattere pluridisciplinare pag. 13
4 - Attività programmate e realizzate dal Consiglio di Classe: pag. 14
Attività culturali
Visite e viaggio di istruzione
5 - Attività di preparazione alle prove d’esame pag. 15
6 - Programmi e relazioni finali delle singole discipline pag. 16
7 - Quesiti relativi alle simulazioni della III prova pag. 53
* In allegato griglie di valutazione delle discipline
3
PPPRRROOOGGGRRRAAAMMMMMMAAAZZZIIIOOONNNEEE DDDIIIDDDAAATTTTTTIIICCCOOO --- EEEDDDUUUCCCAAATTTIIIVVVAAA
Il consiglio della classe 5^AEln, nella propria programmazione didattico-educativa, ha definito
i seguenti obiettivi di tipo generale:
OOOBBBIIIEEETTTTTTIIIVVVIII EEEDDDUUUCCCAAATTTIIIVVVOOO///CCCOOOMMMPPPOOORRRTTTAAAMMMEEENNNTTTAAALLLIII
CCoommppeetteennzzee ssoocciiaallii ee cciivviicchhee
1. Comportamento sociale
A. Rispetto reciproco tra persone
Ascoltare attentamente gli altri
Accettare le opinioni altrui
Esprimere dissenso motivato
Saper collaborare in modo pertinente, responsabile e concreto nel lavoro, nello studio,
nell’organizzazione di attività di svago.
Prestare aiuto ed assistenza agli altri, se necessario, nel lavoro, nello studio, nel
tempo libero.
Rapportarsi con correttezza di linguaggio: non offendere e non bestemmiare.
Assumere atteggiamenti e comportamenti corretti ed educati.
Tenere comportamenti rispettosi della salute e della sicurezza propria e altrui in ogni
contesto.
B. Rispetto dell’ambiente e del materiale scolastico:
Avere cura e rispetto delle cose comuni: edifici, beni artistici e naturali, ambiente.
Lasciare gli ambienti scolastici puliti e ordinati.
Non danneggiare strutture ed attrezzature
Rispettare i regolamenti di classe, Istituto e delle aule di laboratorio.
2. Partecipazione all’attività scolastica
A. Sviluppo dell’autonomia personale:
Organizzare in modo efficace il proprio tempo.
Acquisire progressiva autonomia nel gestire i percorsi cognitivi.
Assolvere compiti affidati e assumere iniziative autonome per l’interesse comune.
Fare proposte costruttive.
B. Sviluppo delle capacità di assumersi responsabilità:
Rispettare gli orari
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Rispettare consegne e scadenze
Partecipare in modo positivo alla vita collegiale della scuola: assemblea di classe e di
istituto, visite guidate, viaggi di istruzione e conferenze.
C. Sviluppo della capacità di comunicazione tra i membri del gruppo classe:
Intervenire rispettando regole condivise
Intervenire in modo pertinente e motivato
Esprimere una propria eventuale situazione di disagio.
OOOBBBIIIEEETTTTTTIIIVVVIII CCCOOOGGGNNNIIITTTIIIVVVIII TTTRRRAAASSSVVVEEERRRSSSAAALLLIII 222°°° BBBIIIEEENNNNNNIIIOOO EEE 555°°° AAANNNNNNOOO
COMPETENZE CHIAVE EUROPEE/di CITTADINANZA
Comunicazione nella madrelingua
Competenza digitale
Imparare ad imparare
Progettare
Risolvere problemi
ABILITÀ
Utilizzare registri comunicativi adeguati ai diversi ambiti specialistici.
Consultare dizionari e altre fonti informative per l’approfondimento e la produzione
linguistica.
Sostenere conversazioni e colloqui su tematiche predefinite anche professionali.
Raccogliere, selezionare ed utilizzare informazioni utili all’attività di ricerca di testi
letterari, artistici, scientifici e tecnologici.
Produrre testi scritti di diversa tipologia e complessità.
Elaborare il proprio curriculum vitae in formato europeo.
Ideare e realizzare testi/prodotti multimediali su tematiche culturali, di studio e
professionali.
Utilizzare le tecniche di documentazione e scambi di informazioni in rete.
Utilizzare software applicativi specifici
Utilizzare metodi e strumenti per fissare i concetti fondamentali ad esempio appunti,
scalette, mappe.
Leggere, interpretare, costruire grafici e tabelle.
Collegare le nuove informazioni con quelle pregresse.
Utilizzare strategie di autocorrezione
Mantenere la concentrazione sul compito per i tempi necessari.
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Progettare, monitorare e valutare un proprio percorso di studio/lavoro (pianificare),
tenendo conto delle priorità, dei tempi, delle risorse a disposizione.
Correlare conoscenze di diverse discipline costruendo quadri di sintesi e collegarle
all’esperienza personale e professionale.
Contestualizzare le informazioni provenienti da diverse fonti e da diverse aree
disciplinari ai campi professionali di riferimento; utilizzare le informazioni nella pratica
quotidiana e nella soluzione di problemi.
Organizzare le informazioni ai fini della diffusione e della redazione di relazioni, report,
presentazioni, utilizzando anche strumenti tecnologici.
CONOSCENZE
Saperi essenziali delle singole discipline
Metodologie e strumenti di ricerca e organizzazione delle informazioni
Stili cognitivi e di apprendimento; strategie di studio
Tecniche di problem solving
Abilità, conoscenze e saperi essenziali delle singole discipline sono indicate nelle Rubriche
delle Competenze redatte dai docenti in fase di programmazione disciplinare sulla base della
programmazione dipartimentale.
Risultati di Apprendimento 2° Biennio e 5° anno in termini di Competenze - Area
comune
Competenza chiave europea Competenze specifiche
Comunicazione nella madrelingua Individuare e utilizzare gli strumenti di
comunicazione e di team working più
appropriati per intervenire nei contesti
organizzativi e professionali di riferimento;
Redigere relazioni tecniche e documentare
le attività individuali e di gruppo, relative a
situazioni professionali.
Consapevolezza ed espressione culturale -
Patrimonio artistico e letterario
Utilizzare gli strumenti culturali e
metodologici per porsi con atteggiamento
razionale, critico e responsabile di fronte
alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi
problemi, anche ai fini dell’apprendimento
permanente.
Comunicazione nelle lingue straniere
(Lingua inglese)
Padroneggiare la lingua inglese, per scopi
comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali
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relativi ai percorsi di studio, per interagire in
diversi ambiti e contesti professionali, al
livello B2 del quadro comune europeo di
riferimento per le lingue (QCER)
Utilizzare e produrre strumenti di
comunicazione visiva e multimediale, anche
con riferimento alle strategie espressive e
agli strumenti tecnici della comunicazione in
rete.
Redigere relazioni tecniche e documentare
le attività individuali e di gruppo, relative a
situazioni professionali.
Individuare e utilizzare gli strumenti di
comunicazione e di team working più
appropriati per intervenire nei contesti
organizzativi e professionali di riferimento.
Consapevolezza ed espressione culturale -
Identità storica
Correlare la conoscenza storica generale
agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie
e delle tecniche negli specifici campi
professionali di riferimento.
Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici,
territoriali dell’ambiente naturale ed
antropico, le connessioni con le strutture
demografiche, economiche, sociali, culturali
e le trasformazioni intervenute nel corso del
tempo.
Competenze di base in Matematica Utilizzare il linguaggio e i metodi propri
della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e
quantitative.
Utilizzare le strategie del pensiero razionale
negli aspetti dialettici e algoritmici per
affrontare situazioni problematiche,
elaborando opportune soluzioni
Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze
sperimentali per investigare fenomeni
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sociali e naturali e per interpretare dati
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici
nelle attività di studio, ricerca e
approfondimento disciplinare.
Correlare la conoscenza storica generale
agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie
e delle tecniche negli specifici campi
professionali di riferimento.
Risultati di Apprendimento 2° Biennio e 5° anno in termini di Competenze
- Articolazione Elettronica
Competenze di indirizzo Competenze specifiche
Complementi di Matematica
Utilizzare il linguaggio e i metodi propri
della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e
quantitative.
Utilizzare le strategie del pensiero razionale
negli aspetti dialettici e algoritmici per
affrontare situazioni problematiche,
elaborando opportune soluzioni.
Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze
sperimentali per investigare fenomeni
sociali e naturali e per interpretare dati.
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici
nelle attività di studio, ricerca e
approfondimento disciplinare.
Correlare la conoscenza storica generale
agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie
e delle tecniche negli specifici campi
professionali di riferimento.
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Tecnologie e progettazione di sistemi
elettrici ed elettronici
Utilizzare la strumentazione di laboratorio e
di settore e applicare i metodi di misura per
effettuare verifiche, controlli e collaudi.
Gestire progetti
Gestire processi produttivi correlati a
funzioni aziendali.
Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle
varie soluzioni tecniche per la vita sociale e
culturale con particolare attenzione alla
sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla
tutela della persona, dell’ambiente e del
territorio.
Redigere relazioni tecniche e documentare
le attività individuali e di gruppo, relative a
situazioni professionali.
Elettrotecnica ed elettronica
Applicare nello studio e nella progettazione
di impianti e apparecchiature elettriche ed
elettroniche i procedimenti
dell’elettrotecnica e dell’elettronica.
Utilizzare la strumentazione di laboratorio e
di settore e applicare i metodi di misura per
effettuare verifiche, controlli e collaudi.
Analizzare tipologie e caratteristiche
tecniche delle macchine elettriche e delle
apparecchiature elettroniche, con
riferimento ai criteri di scelta per la loro
utilizzazione e interfacciamento.
Redigere relazioni tecniche e documentare
le attività individuali e di gruppo, relative a
situazioni professionali.
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Sistemi automatici
Utilizzare la strumentazione di laboratorio e
di settore e applicare i metodi di misura per
effettuare verifiche, controlli e collaudi.
Utilizzare linguaggi di programmazione, di
diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di
applicazione.
Analizzare il funzionamento, progettare e
implementare sistemi automatici.
Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle
varie soluzioni tecniche per la vita sociale e
culturale con particolare attenzione alla
sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla
tutela della persona, dell’ambiente e del
territorio.
Redigere relazioni tecniche e documentare
le attività individuali e di gruppo, relative a
situazioni professionali.
SSttrraatteeggiiee ddii iinntteerrvveennttoo
Strategie per il raggiungimento degli obiettivi
Esplicitare agli allievi ed alle famiglie gli obiettivi comportamentali e cognitivi
concordati.
Stimolare il dialogo educativo basato sulla chiarezza dei rapporti.
Orientare e motivare allo studio
Indurre alla riflessione su atteggiamenti e comportamenti scorretti.
Stimolare alla lettura e all’approfondimento personali.
Indicare modalità di recupero personale
Insegnare modalità di lavoro in gruppo e farle applicare.
Apprezzare esplicitamente i progressi compiuti.
Concordare il carico di lavoro domestico e la sua distribuzione.
Strategie per il sostegno e il potenziamento
Coinvolgimento tempestivo delle famiglie nel caso di carenze gravi e/o diffuse.
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Sostegno in itinere, da svolgersi in classe (per le discipline con docenti in
compresenza)
Attività di sportello o corsi pomeridiani
Divisione della classe in gruppi eterogenei di apprendimento cooperativo
SSttrruummeennttii ppeerr llaa vveerriiffiiccaa
Poiché ogni disciplina contribuisce al raggiungimento degli obiettivi sopra elencati, gli
strumenti previsti saranno utilizzati nelle singole materie.
Prove strutturate o semi-strutturate
Interrogazioni orali
Compiti scritti in classe
Colloqui, discussioni, interventi nelle attività in classe
Produzione di elaborati di vario genere ( riassunti, relazioni, temi, esercizi, disegni..) in
classe e/o domestici
Prove pratiche e attività di laboratorio
CCrriitteerrii ddii aasssseeggnnaazziioonnee ddeell vvoottoo ppeerr ddiisscciipplliinnaa aall tteerrmmiinnee ddeell qquuaaddrriimmeessttrree
Nell’assegnazione del voto di fine quadrimestre ciascun docente terrà conto oltre dei risultati
delle prove di verifica anche dei seguenti elementi non cognitivi rilevati durante l’attività
didattica:
Attenzione in classe e partecipazione
Impegno personale e rispetto delle scadenze.
Progresso nel processo di apprendimento
Valutazione dell’attività sperimentale (indicare il grado di incidenza delle attività di
laboratorio sulla valutazione all’interno del consiglio di classe)
L’attività di laboratorio incide in parte sulla valutazione finale della disciplina, il cui voto
viene concordato tra i docenti della materia. All’interno della stessa attività di laboratorio
assumono peso maggiore i voti delle valutazioni scritte e pratiche, rispetto ai voti delle
relazioni di laboratorio, compiti che vengono svolti in autonomia o in gruppo come lavoro
domestico. Per altre precisazioni si fa riferimento alle singole programmazioni
disciplinari.
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe 5AELN è nata nell’anno scolastico 2014-2015 dall’accorpamento di due gruppi
di allievi provenienti da due diverse sezioni del corso elettronico. In pratica, un gruppo di
12, facenti parte della IV AArt, (corso elettronica), è confluito nella classe IV AELN,
costituita da 19 allievi, per un totale di 31. Come è facile immaginare, questo ha creato
diversi problemi tenendo presente in particolare che si tratta di una classe terminale.
Innanzitutto, si è registrato un notevole sconcerto da parte delle famiglie, dei ragazzi e
anche dei docenti. Infatti, l’elevato numero di allievi, il diverso percorso scolastico dei 2
gruppi e anche la loro differente fisionomia hanno prodotto, in particolare nella prima parte
dell’anno scolastico, inevitabili ripercussioni per quanto concerne l’attività didattica; d’altra
parte non è stato semplice neppure “creare” un gruppo classe dal punto di vista
relazionale. Nella seconda parte dell’anno, la situazione è migliorata, ma è comunque
risultato piuttosto problematico gestire una classe così numerosa e soprattutto i casi di
profitto insufficiente, vista la difficoltà di intervenire in modo sistematico e/o individualizzato
nel corso delle lezioni. Inoltre, i docenti dell’area tecnica, per motivi logistici, hanno dovuto
affrontare alcuni problemi nell’utilizzo dei laboratori, soprattutto per ragioni di sicurezza. In
seguito a questa indispensabile premessa, sarà facilmente intuibile evincere che la
situazione della classe risulta eterogenea e diversificata in diversi ambiti. Facendo
riferimento alla programmazione didattico - educativa del C.d.C. sopra riportata, agli
obiettivi educativo - comportamentali prefissati e al loro raggiungimento, si distinguono
essenzialmente 3 fasce di allievi. Per quanto riguarda il comportamento e l’impegno
durante le lezioni, un gruppo di allievi ha sempre mantenuto un atteggiamento corretto e
rispettoso, seguendo con interesse e attenzione l’attività didattica, partecipando e
intervenendo in modo propositivo. Un altro gruppo ha mantenuto un comportamento
sostanzialmente corretto, ma spesso l’attenzione e l’interesse sono apparsi labili o
discontinui. Un altro piccolo gruppo infine si è dimostrato poco motivato, disturbando a
volte lo svolgimento della lezione, con frequenti richiami soprattutto da parte di qualche
insegnante. Comunque, tutti gli allievi hanno dimostrato un atteggiamento responsabile
durante le attività extradidattiche, inerenti comunque la vita collegiale della scuola o mirate
all’approfondimento di determinati argomenti (visite guidate, conferenze, assemblee,
autogestione). Per quanto concerne gli obiettivi cognitivi trasversali del secondo biennio e
della classe quinta in particolare, la situazione appare ugualmente diversificata. Un piccolo
gruppo che ha lavorato sempre con tenacia, grazie anche alle buone capacità di base, ha
conseguito buoni o addirittura brillanti risultati in tutte o quasi tutte le discipline; un altro
gruppo, più consistente, ha conseguito un profitto sufficiente o mediamente sufficiente ma
per qualcuno i risultati sono inferiori alle capacità non essendo sempre stati adeguati
interesse e studio domestico; un terzo gruppo di allievi, infine, a causa di lacune pregresse
o mai del tutto sanate e a causa anche di un impegno superficiale o discontinuo, presenta
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a tutt’oggi una situazione incerta o addirittura problematica. Decisive saranno per alcuni di
loro le verifiche in programma in quest’ultimo scorcio dell’anno scolastico. Come già detto,
il recupero delle carenze, soprattutto in alcune materie in cui non è prevista la copresenza,
non è sempre stato possibile in orario curriculare, e quindi alcuni docenti si sono resi
disponibili per corsi pomeridiani attivati dopo lo scrutinio del primo quadrimestre. In caso di
insufficienze lievi, si è optato generalmente per lo studio autonomo. Tra il mese di marzo e
i primi giorni di aprile sono state poi somministrate le prove (scritte e/o orali) per valutare
l’estinzione o meno del debito relativo alle insufficienze del primo quadrimestre.
Per quanto concerne l’introduzione della metodologia CLIL, è stato effettuato un progetto
in TPSE per la stesura di una relazione riguardante una scheda di interfaccia USB in
collaborazione con l’insegnante di inglese, per circa 20 ore per la disciplina TPSE e 10 per
inglese. Obiettivi di tale collaborazione sono:
Acquisizione di nuovi contenuti disciplinari;
Miglioramento delle competenze comunicative in L2;
Utilizzo della lingua inglese come strumento di apprendimento, sviluppando così le
abilità cognitive ad essa sottese.
Abilità, conoscenze e saperi essenziali delle singole discipline sono indicate nelle rubriche
delle competenze redatte in fase di programmazione disciplinare sulla base della
programmazione dipartimentale. Allegate al presente documento, sono visionabili in
particolare le relazioni dei singoli docenti con i programmi effettivamente svolti.
La “ storia” della classe, a livello allievi e a livello docenti, è rappresentata nelle tabelle
seguenti.
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SSStttooorrriiiaaa dddeeelll tttrrriiieeennnnnniiiooo dddeeellllllaaa ccclllaaasssssseee eee cccooonnntttiiinnnuuuiiitttààà dddiiidddaaattttttiiicccaaa nnneeelll tttrrriiieeennnnnniiiooo
Variazioni nel consiglio di classe
Discipline
Curricolo
Anni
Corso
Classi
III
ore
IV
ore
V
ore
Lingua e lettere italiane 3° - 4° - 5° 4 4 4
Storia 3° - 4° - 5° 2 2¹ 2
Inglese 3° - 4° - 5° 3 3 3
Matematica 3° - 4° - 5° 4 4 3
Elettrotecnica ed Elettronica 3° - 4° - 5° 7 6¹ 5¹
Sistemi automatici 3°- 4° - 5° 3 4 4
T.P.S. elettr.- elettronici 3° - 4° - 5° 4 4 6
Laboratorio Informatica 3° - 4° - 5° 2 2 2¹
Scienze motorie e sportive 3° - 4° - 5° 2 2¹ 2¹
Religione 3° - 4° - 5° 1 1 1
¹ disciplina in cui vi è stato un cambiamento di docente rispetto all’anno precedente.
Gli allievi del corso B hanno cambiato tutti i docenti al quinto anno.
ATTIVITA' DI CARATTERE PLURIDISCIPLINARE
AAArrreeeaaa ssstttooorrriiicccooo --- llleeetttttteeerrraaarrriiiaaa:::
Positivismo e letteratura: Naturalismo e Verismo. Rivoluzione industriale.
Decadentismo, nascita della psicanalisi, romanzo del ‘900
Gli intellettuali e la guerra: Futuristi, D'Annunzio, Ungaretti.
AAArrreeeaaa ttteeecccnnniiicccooo ––– sssccciiieeennntttiiifffiiicccaaa:::
Il sistema personal computer
TPSE: temporizzazioni e routine di interrupt;
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Sistemi: programmazione in linguaggio C.
Sistemi di acquisizione dati
Sistemi: architettura generale di sistemi acquisizione dati e utilizzo di un
sistema programmabile basato sul PIC;
TPSE: realizzazione completa di un sistema di acquisizione dati e di
generazione di segnali;
Elettronica e TPSE: principi di funzionamento dei convertitori A/D e D/A.
In aggiunta potranno essere proposti dagli allievi percorsi ulteriori basati sui programmi
svolti e sui progetti individuali.
ATTIVITA’ PROGRAMMATE E REALIZZATE DAL C.d.C.
Tutta la classe ha partecipato a:
Incontro di sensibilizzazione su “La donazione e il trapianto di organi e tessuti: una
scelta consapevole” in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione dell’ULS 7
di Conegliano - Servizio per l’Educazione e la Promozione della Salute (2 ore il 31
gennaio 2015);
Convegno su “Educazione alla legalità economica” promosso dalla Guardia di
Finanza di Conegliano (9 febbraio 2015)
Visita aziendale alla ditta “C. M. Z.” di Carbonera (27 marzo 2015);
Viaggio di istruzione al Vittoriale degli italiani (28 aprile 2015);
Attività di orientamento nel mondo del lavoro. Incontro tecnico con consulenti del
lavoro sui temi: lavoro regolare (differenza tra lavoro subordinato, atipico e
autonomo), il libro unico del lavoro, contratti per un lavoro legale (Voucher, Tirocini,
Apprendistato, Tempo Indeterminato). (29 aprile 2015);
Visita a EXPO (28 maggio 2015).
Alcuni allievi hanno partecipato a:
Incontri di orientamento per la scelta universitaria;
Attività di stage, nel periodo estivo, presso aziende del settore di specializzazione
negli anni scolastici precedenti.
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ATTIVITA’ DI PREPARAZIONE ALLE PROVE D’ESAME
Prima prova: prevista il 20 maggio p. v.; tempo assegnato: 6 ore;
Seconda prova: prevista il 4 giugno; tempo assegnato: 4 ore;
Terza prova: effettuate due simulazioni nei giorni 16/04/2015 e 13/05/2015;
tipologia B; materie coinvolte: inglese, storia, TPS, matematica, elettronica. Tempo
assegnato: 3 ore.
Si allegano i quesiti relativi alle simulazioni della terza prova mentre gli elaborati sono
disponibili in segreteria. Per quanto concerne le simulazioni della prima e della seconda
prova, tracce ed elaborati saranno depositati in segreteria.
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RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA DI RELIGIONE a.s.2014/15
DOCENTE: Tolin Luigi
Profilo della classe
Indicatore Descrittore
Interesse Generalmente buono, per pochi allievi
sufficiente.
Partecipazione Generalmente buona, per alcuni allievi
molto buona, per pochi allievi sufficiente.
Frequenza Per lo più assidua e regolare
Livello di preparazione raggiunto dalla
classe
Mediamente buono
Raggiungimento degli obiettivi
In relazione alla programmazione curricolare dell’inizio dell’anno, sono stati raggiunti nel
complesso i seguenti obiettivi d’apprendimento in termini di competenze:
Cogliere la dimensione antropologico-culturale dell’esperienza etica dell’uomo
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul riconoscimento dei
diritti fondamentali dell’uomo e sul rispetto della persona
Saper argomentare uno degli ambiti etici affrontati
Cogliere nella proposta cristiana un arricchimento all’agire del singolo
Saper riflettere autonomamente apportando il proprio contributo personale su tematiche
sociali
Titoli degli argomenti svolti ed i contenuti trattati
Temi di etica e bioetica
Etica e morale: arte del vivere.
I concetti fondamentali della riflessione morale: la persona, la coscienza, la libertà nella
responsabilità, il bene, il male (sono stati ripresi argomenti introdotti in quarta)
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Bioetica: definizione e campi di indagine.
Analisi di alcune questioni specifiche che coinvolgono la dimensione etica e bioetica:
origine della vita e l’intervento della tecnica; fecondazione assistita; interruzione della
gravidanza. Fine della vita e intervento della tecnica; testamento biologico, eutanasia;
donazione di organi e tessuti.
Il valore della vita umana nella prospettiva biblico-cristiana.
I giovani, gli affetti, la famiglia
Il matrimonio nei progetti di un giovane
La proposta cristiana: l’unione sacramentale e l’apertura alla vita
Le relazioni tra persone e popoli: la morale sociale
L’insegnamento sociale della Chiesa: caratteristiche e principi.
Etica ed economia. Il lavoro e la dignità umana.
Giustizia, solidarietà e pace
Metodologie didattiche utilizzate
- Brevi lezioni frontali e discussione in classe. - Analisi dei contenuti proposti, a volte in coppia o in piccoli gruppi. - Risposte/elaborati personali relativi a quesiti/tematiche scritte. - Lettura,analisi e commento di documenti significativi. - Visione filmati, analisi e dibattito.
Materiali didattici utilizzati
Materiali didattici Descrizione
Lavagna Uso generalizzato
Libro di testo adottato M. Contadini, Itinerari 2.0. Percorso di IRC perla scuola
secondaria di secondo grado, vol. unico, libro misto, Elledici
scuola – Il Capitello, 2012
Fotocopie di articoli
tratti da quotidiani o
settimanali, schede
preparate dal docente
Alcuni argomenti sono stati affrontati con materiale preparato dal
docente
Documenti biblici ed
extrabiblici.
Utilizzo di documenti portati dal docente per supportare gli
argomenti trattati
Audiovisivi,
televisore, computer
Le lezioni dell’insegnante e il manuale in adozione sono stati
integrati dalla proiezione di sussidi audiovisivi.
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Tipologia delle prove di verifica utilizzate e criteri di valutazione
Tipologia di prova Descrizione
Interrogazione orale Interventi/risposte orali
Prove semi-strutturate Domande strutturate, domande a scelta multipla, domande tipologia A e/o B
Elementi fondamentali per la valutazione finale
la situazione di partenza;
l’interesse, la partecipazione e l’impegno dimostrati durante le attività in classe;
i progressi raggiunti rispetto alla situazione iniziale;
raggiungimento delle competenze previste
Conegliano, 15 maggio 20125 Prof. Tolin Luigi
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RELAZIONE FINALE E PROGRAMMI DI ITALIANO E STORIA a.s. 2014/15
DOCENTE: Adriana Casini
Italiano - Storia
Quanto illustrato nella presentazione generale della classe è condivisibile anche nella
relazione di Italiano e Storia. L’accorpamento in quinta di 2 gruppi di allievi che hanno
effettuato percorsi scolastici differenti e che si sono rivelati diversi, in parte, dal punto di
vista comportamentale ha sicuramente influito sulla didattica che è stata adeguata ad una
classe così numerosa ed eterogenea. Non si sono comunque rilevati particolari problemi
disciplinari, anzi un gruppo di allievi si è distinto per il comportamento veramente
impeccabile. Le difficoltà più evidenti si sono riscontrate in particolare nel monitoraggio
dell’apprendimento soprattutto per quanto concerne gli argomenti di letteratura e Storia.
L’elevato numero di allievi ha costretto a ridurre nel numero, o perlomeno nel tempo
dedicato alle verifiche di ciascuno, le interrogazioni orali a favore di domande dal posto e/o
interrogazioni scritte. Anche il recupero delle carenze evidenziate è stato problematico e
per i casi più gravi si è optato per un corso pomeridiano (purtroppo limitato a 4 ore) alla
fine del primo quadrimestre. Riguardo all’impegno e all’interesse, un gruppetto di allievi si
è particolarmente distinto, partecipando alle lezioni in modo propositivo. L’impegno in
classe è sempre stato accompagnato da uno studio domestico costante. Per costoro, i
risultati conseguiti si sono attestati su livelli generalmente discreti o buoni e, per qualcuno,
brillanti. C’è poi un gruppo di allievi che ha evidenziato impegno e interesse un po’
discontinui e quindi anche il profitto ne ha risentito e non sempre è stato sufficiente.
Qualche allievo infine ha lavorato in modo piuttosto superficiale conseguendo una
preparazione complessivamente un po’ incerta o comunque non pienamente sufficiente
ma in miglioramento rispetto alla prima parte dell’anno scolastico. Decisive saranno le
ultime verifiche. In generale, permangono per numerosi allievi alcune carenze nella
produzione scritta e nell’esposizione orale degli argomenti dovute in buona parte a
qualche difficoltà espressiva soprattutto di carattere lessicale.
Strategie e metodologie didattiche. Oltre alla classica lezione frontale, si è dato spazio alla
lezione dialogata, cercando di attivare l’approccio critico nei confronti degli argomenti
trattati per evitare un’acquisizione semplicemente mnemonica. In linea con la nuova
didattica per competenze, quando possibile, si sono evidenziati collegamenti
pluridisciplinari tra i diversi linguaggi artistico - espressivi e, in particolare per la Storia, si è
cercato di contestualizzare nel tempo e nello spazio eventi e/o fenomeni, rilevandone le
relazioni di causa-effetto. Si è cercato inoltre di cogliere gli aspetti del fatto storico che
spesso tendono a ripetersi nel tempo e, a volte, anche nel presente. Per quanto riguarda
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la letteratura, lo studio degli autori e dei testi più significativi è stato parallelamente
accompagnato dall’analisi del contesto storico-sociale e culturale di riferimento.
Strumenti didattici. Il libro di testo è stato essenziale per l’attività didattica, integrato per
certi argomenti da materiale fotocopiato. Sarebbe stato auspicabile un utilizzo maggiore
degli audiovisivi che, purtroppo, non è stato sempre possibile per mancanza di tempo.
Verifiche e criteri di valutazione. Interrogazioni orali, questionari scritti, domande dal
posto, interventi spontanei o guidati sono stati fondamentali per monitorare il processo di
apprendimento dell’allievo. Per quanto riguarda la produzione scritta, gli allievi si sono
esercitati in classe e a casa sulle tipologie testuali previste all’esame di Stato. Nella
valutazione conclusiva, per entrambe le materie, si è comunque tenuto conto, oltre che
della media matematica ottenuta nelle verifiche, anche di altri elementi come la
partecipazione, l’impegno ed eventuali progressi o criticità evidenziati nel corso dell’anno
scolastico. Per i criteri di valutazione, si è fatto riferimento, sia per Italiano, sia per Storia,
alle schede predisposte in sede di dipartimento.
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
Premessa: la programmazione disciplinare, concordata nelle linee guida in sede di
dipartimento, concorre al conseguimento e consolidamento delle competenze in chiave
europea e in particolare mira al conseguimento e consolidamento delle competenze
specifiche della materia, articolate in abilità e conoscenze. Per quanto concerne le
conoscenze, nella classe VAT, sono stati ripresi, all’inizio dell’anno scolastico, alcuni
argomenti che, per mancanza di tempo, in quarta non erano stati trattati. Qualche
argomento d’altra parte potrebbe essere portato a termine dopo il 15 maggio.
Gli allievi, a livelli diversi e con risultati diversi, hanno conseguito in particolare le seguenti
competenze.
LINGUA
ABILITA’ 1) Individuare aspetti linguistici, storici e culturali dei testi più rappresentativi
2) Produrre testi di varie tipologie
CONOSCENZE
Tecniche compositive per diverse tipologie di produzione scritta: analisi del testo
letterario e non, articolo di giornale e saggio breve, tema di argomento storico, tema di
ordine generale.
LETTERATURA
ABILITA’ 1) Contestualizzare l’evoluzione della civiltà artistica e letteraria italiana dalla prima
metà dell’Ottocento alla metà del Novecento circa in rapporto ai principali processi
sociali, culturali, politici e scientifici di riferimento.
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2) Identificare e analizzare temi e idee sviluppati dai principali autori della letteratura
italiana e di altre letterature.
CONOSCENZE
1) Principali movimenti culturali e letterari dalla prima metà dell’‘800 alla metà del ‘900,
circa.
2) Autori e testi più significativi della letteratura italiana e straniera delle correnti
letterarie analizzate.
ALTRE ESPRESSIONI ARTISTICHE
ABILITA’ Leggere e interpretare un’opera d’arte visiva.
CONOSCENZE Riferimenti ad alcune significative opere d’arte visiva dell’‘800 e del ‘900
PROGRAMMA SVOLTO
Testo in adozione: Il rosso e il blu. Autori: Roncoroni – Cappellini – Dendi – Sada -
Tribulato. Signorelli Scuola. V.2-3a-3b.
V. 2
Il Romanticismo italiano: caratteri peculiari. La narrativa europea dell’‘800: il secolo del
romanzo. Il romanzo storico e il romanzo realista.
A.Manzoni. La vita, il pensiero, la poetica. La riflessione teorica: cenni alle opere.
I promessi sposi. Lettura e analisi dei seguenti brani: Gertrude, la monaca di Monza; La
notte insonne dell’Innominato; “Cecilia”.
G. Leopardi. La vita; il pensiero; la poetica. Le opere.
Lo Zibaldone. La teoria del piacere; La poetica del vago e dell’indefinito (pag,607): lettura
e analisi. I Canti: l’“idillio” leopardiano. L’infinito; Il sabato del villaggio. Parafrasi e analisi.
V.3a: Tra Ottocento e Novecento
La letteratura della seconda metà dell’Ottocento
Le coordinate culturali. Il Positivismo. Il “darwinismo sociale”.
Arte: L’ Impressionismo
La figura dell’intellettuale nel secondo Ottocento
Il Naturalismo francese. I precursori. Caratteri fondamentali del Naturalismo. E. Zola:
L’assommoir. Lettura e analisi di: Gervaise e l’acquavite. Approfondimento: il discorso
indiretto libero.
Il Verismo italiano. Naturalismo e Verismo.
G. Verga. La vita; il pensiero; la poetica. Le opere preveriste: cenni. La “conversione” al
Verismo: Rosso Malpelo. Lettura e analisi. Approfondimento: la regressione e lo
straniamento, tecniche narrative in Verga.
Il “ciclo dei vinti”. I Malavoglia. Lettura e analisi cap. I – IV - XV. Mastro don Gesualdo: La
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morte di Gesualdo. Lettura e analisi.
Novelle rusticane: La roba. Lettura e analisi.
La Scapigliatura: Modernità e ribellismo. E. Praga: Preludio. Parafrasi e analisi.
La donna fatale nella letteratura del secondo Ottocento. I. U. Tarchetti: Fosca. Lettura e
analisi di: Fosca, tra attrazione e repulsione.
Baudelaire e i simbolisti. La poesia del Decadentismo in Francia. I fiori del male: il titolo-i
temi. Parafrasi e analisi di: Corrispondenze.
La poetica del Simbolismo.
La letteratura del Decadentismo. L’Estetismo. Il romanzo decadente.
J. K. Huysmans: Controcorrente. Lettura e analisi cap. II.
G. D’Annunzio. La vita; il pensiero; la poetica. Le opere. Dall’estetismo al superomismo.
Il piacere e la fase dell’estetismo. Lettura e analisi cap. I- IV.
Una fase intermedia. Il trionfo della morte: La Nemica (fotocopie). Lettura e analisi.
La fase del superomismo: Le vergini delle rocce (cenni).
Le Laudi. Alcyione: Il diario di un’estate; il metamorfismo panico. La pioggia nel pineto:
parafrasi e analisi.
G. Pascoli. La vita; il pensiero; la poetica. Le opere. I temi.
Myricae. Parafrasi e analisi dei seguenti testi: Lavandare; Novembre; L’assiuolo; X Agosto;
Temporale. Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno; Nebbia.
Approfondimento: Onomatopee e fonosimbolismo in Pascoli.
Il primo Novecento. Le coordinate culturali: L’età dell’irrazionalismo. Il pensiero.
Il romanzo del primo Novecento. L’influsso di Bergson, Freud, Einstein.
La letteratura mitteleuropea. F. Kafka: la vita. Temi e caratteri della produzione letteraria.
L’ “assurdo”. La metamorfosi: Il risveglio di Gregor. Lettura e analisi.
I. Svevo. La vita, il pensiero; la poetica. Il personaggio dell’“inetto”. Cenni a Una vita e
Senilità.
Approfondimento: Svevo e la psicanalisi.
Arte. R. Magritte: Il terapeuta.
La coscienza di Zeno. La rivoluzionaria struttura narrativa; il tempo misto; il tema. L’inetto
e i suoi antagonisti. L’evoluzione del concetto di inettitudine. Lettura e analisi dei seguenti
brani: L’ultima sigaretta; Lo schiaffo del padre; La salute di Augusta; L’esplosione finale.
L. Pirandello. La vita; il pensiero; la poetica. L’umorismo: il sentimento del contrario.
La produzione narrativa.
Novelle per un anno. Temi e personaggi ricorrenti. Il treno ha fischiato: lettura e analisi.
I romanzi. La crisi dell’identità e la sua dissoluzione: Il fu Mattia Pascal; Uno, nessuno e
centomila. Approfondimento: L’identità perduta e il tema del doppio.
Il fu Mattia Pascal. La trama - una struttura anomala - la morte dell’identità. Dal cap. VII:
La nascita di Adriano Meis; dal cap. XVIII: Nel limbo della vita. (Lettura e analisi).
23
Uno, nessuno e centomila: l’abolizione della coscienza e il lato positivo del pensiero
pirandelliano. Lettura e analisi di: Un piccolo difetto (cap. I); Un paradossale lieto fine (cap.
IV).
Il teatro di Pirandello (fotocopie). Lo svuotamento del dramma borghese. La rivoluzione
teatrale di Pirandello. Il “grottesco”.
Così è (se vi pare): il manifesto del relativismo pirandelliano. Visione DVD.
Le Avanguardie storiche: caratteri fondamentali. Il Futurismo. F. T. Marinetti: Il Manifesto
del Futurismo e il Manifesto tecnico della letteratura futurista (principi fondamentali). Arte e
letteratura. Boccioni: rappresentare il movimento.
V.3b Dal Novecento a oggi
Le coordinate culturali. Tra irrazionalismo e impegno civile: il crollo delle certezze; le
nuove tendenze poetiche; l’intellettuale nel primo Novecento.
La letteratura italiana: tra Ermetismo e Antinovecentismi.
G. Ungaretti. La vita. La poetica. Le opere.
L’Allegria: le edizioni; i contenuti e i temi; lo stile.
Parafrasi e analisi dei seguenti testi: Commiato; San Martino del Carso; Veglia; Fratelli;
Mattina; Soldati.
Il dolore: i temi. Parafrasi e analisi di: Non gridate più.
E. Montale. La vita. Il pensiero; la poetica. Il “correlativo oggettivo”. Le opere.
Ossi di seppia: il titolo-i temi. Parafrasi e analisi dei seguenti testi: Non chiederci la parola;
Meriggiare pallido e assorto; Spesso il male di vivere ho incontrato; Cigola la carrucola del
pozzo. Le
occasioni: il titolo- i temi. Parafrasi e analisi di: La casa dei doganieri.
Satura e l’ultimo Montale. Parafrasi e analisi di: Ho sceso, dandoti il braccio.
Approfondimento: Figure femminili in Montale.
STORIA
Premessa. La disciplina concorre al conseguimento e consolidamento delle competenze in
chiave europea. Come per Italiano, nella programmazione personale, si sono seguite le
linee guida della programmazione disciplinare concordata in sede di dipartimento. Le
competenze, articolate in abilità e conoscenze, risultano acquisite a livelli e con risultati
diversi dai singoli allievi. Di seguito si sintetizzano le più significative. Anche per storia,
sono stati ripresi alcuni argomenti non sviluppati in quarta e qualcuno verrà portato a
termine dopo il 15 maggio.
Abilità
1) Riconoscere nella storia tra ‘800 e ‘900 e nel mondo attuale le radici storiche del
passato, cogliendo gli elementi di continuità e discontinuità
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2) Analizzare ed esporre in modo sufficientemente chiaro e corretto problemi significativi
del periodo storico considerato
3) Riconoscere varietà e sviluppo storico dei sistemi politici
4) Riconoscere relazioni tra evoluzione scientifica e tecnologica e contesti socio-
economici, politici e culturali
Conoscenze
Tappe dell’unificazione italiana e problemi postunitari. L’Europa nell’età industriale. Il primo
Novecento e la Grande Guerra. Dai totalitarismi al mondo bipolare.
Programma svolto
Testo in adozione: Alla ricerca del presente. Autore: Franco Bertini, v.2-3. Mursia
Scuola.
V.2
U.9: L’unificazione italiana (da pag.322)
U.10: La seconda industrializzazione e l’imperialismo (esclusa modernizzazione del
Giappone)
U.11: La lotta per l’egemonia
V.3
Sezione 1: Il primo Novecento, La Grande Guerra e la rivoluzione russa
U.1: L’inizio del XX secolo
U.2: La prima guerra mondiale
U.3: La rivoluzione sovietica
Sezione 2: Il primo dopoguerra, crisi economica e Stati totalitari
U.4: L’Italia sotto il fascismo
Europa e Stati Uniti tra le due guerre
Il fascismo alla conquista del potere. Il fascismo Regime.
U.5: L’età dei totalitarismi
Il nazismo
Altri totalitarismi
Lo stalinismo. I Fronti popolari. La guerra tra repubblicani e fascisti in Spagna.
Il mondo tra le due guerre: cenni p.1 e 2.
Sezione 3: La Seconda guerra mondiale e la Guerra fredda
U.6: La Seconda guerra mondiale
La tragedia della guerra. Le fasi. La Resistenza in Europa. La conclusione del conflitto. La
Shoah.
L’Italia dalla caduta del fascismo alla Liberazione.
U.7 La Guerra fredda: aspetti e caratteri fondamentali del mondo “bipolare”.
Conegliano, 15 maggio 20125 Prof.ssa Casini Adriana
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RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA DI SCIENZE MOTORIE a.s.2014/15
DOCENTE: DAL BIANCO Fernanda
Profilo della classe
Indicatore Descrittore
Discontinuità didattica Stesso docente per la classe 4 e 5
Lacune nei contenuti pregressi Non sono presenti lacune pregresse
Interesse Generalmente adeguato e abbastanza continuo.
Partecipazione
Generalmente adeguata e continua nella
motivazione ed attenzione.
Frequenza Per lo più assidua e regolare.
Approfondimenti Svolgimento individuale ed autonomo di una
lezione nelle sue parti principali.
Livello di preparazione raggiunto dalla
classe
Mediamente buona o più che buona la
preparazione nel complesso.
OBIETTIVI DISCIPLINARI SPECIFICI E COMPETENZE ACQUISITE Alla fine del corso di studi l’allievo deve essere in grado di:
Mantenere un’esercitazione per un tempo prolungato al fine di migliorare la resistenza in relazione alle proprie capacità;
Aumentare gradualmente il carico di lavoro a livelli sub-massimali per sviluppare la forza sia specifica che generale;
Compiere movimenti ciclici e aciclici nel più breve tempo possibile;
Realizzare movimenti complessi adeguati alle diverse situazioni spazio-temporali in forma economica e coordinata;
Eseguire i fondamentali tecnici-tattici di almeno due discipline sportive di squadra e due individuali ed elaborare un pensiero tattico-sportivo;
Organizzare le conoscenze acquisite per realizzare progetti motori autonomi e finalizzati;
Scoprire e orientare attitudini personali nei confronti delle attività sportive specifiche e attività motorie che possano tradursi in capacità trasferibili al campo lavorativo e/o tempo libero;
Dimostrare di conoscere le norme elementari di primo soccorso e mettere in relazione il movimento con elementi di: fisiologia, anatomia, alimentazione.
Conoscere i regolamenti delle principali attività sportive trattate nel corso dell’anno.
Guidare un riscaldamento finalizzato
1 – CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
In relazione alla programmazione curricolare all’inizio dell’anno, sono stati svolti gli
argomenti previsti e riportati nella seguente tabella.
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ARGOMENTO PERIODO N. LEZIONI
TEST MOTORI Sett./Ott 2
POTENZIAMENTO MUSCOLARE Sett/Mar 6
VERTICALI Ott./Nov. 4
PREACROBATICA/CAPOVOLTE/TRAMPOL
INO ELASTICO
Dic./Gen. 6
PARALLELE Gen./Feb. 4
VOLTEGGI AL CAVALLO Dic./Gen. 4
ATLETICA Mar./Mag. 6
SPORT DI SQUADRA Mar./Giu. 10
PRODUZIONE E CONDUZIONE DI UNA
LEZIONE
Dic./Mag 10
PERCORSI COORDINATIVI Dic. 2
Totale lezioni n. 52
2 - METODOLOGIE:
Si è utilizzata la lezione frontale dell'insegnante con spiegazione, motivazione del gesto tecnico, dimostrazione. Il lavoro è stato individualizzato con interventi continui di verifica dell'insegnante anche individuali e con approfondimenti soggettivi. Si è utilizzata spesso l’assistenza diretta degli allievi si è privilegiato il lavoro a gruppi
3 - MATERIALI DIDATTICI:
Le lezioni si sono tenute utilizzando la palestra e le attrezzature in essa disponibili, campi e pedane esterne dell'Istituto.
4 - TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA:
La verifica del lavoro è stata continua con controllo, suggerimenti e correzioni del docente. Al termine di ogni attività didattica è stato valutato il grado di apprendimento dell'argomento trattato attraverso una prova pratica. Nei giudizi di valutazione quadrimestrale si sono considerati i miglioramenti ottenuti nelle varie competenze, la serietà e la partecipazione all'attività scolastica, l' impegno dimostrato e l’attenzione alle lezioni.
Elementi fondamentali per la valutazione finale comuni a tutto il Cdc
Gli elementi fondamentali per la valutazione finale saranno:
la situazione di partenza;
l’interesse e la partecipazione dimostrati durante le attività in classe;
i progressi raggiunti rispetto alla situazione iniziale;
l’impegno nel lavoro domestico e il rispetto delle consegne;
l’acquisizione delle principali nozioni.
Conegliano, 15.05.2015 Prof.ssa Fernanda Dal Bianco
27
RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA DI MATEMATICA a.s. 2014/15
DOCENTE: Blasetti Giuseppina
La classe è nata dalla fusione di due gruppi di allievi provenienti da classi diverse. Entrambi i
gruppi hanno mantenuto la continuità didattica nella disciplina con la stessa insegnante.
All’inizio dell’ultimo anno del corso di studi quasi tutti i trentuno allievi che costituiscono la classe
avevano raggiunto un livello di competenza di base almeno sufficiente, anche se non per tutti era
avvenuto in maniera lineare negli anni precedenti. Nel corso dell’anno la classe ha mostrato un
sufficiente interesse per le attività proposte, gli allievi, generalmente, hanno partecipato al dialogo
educativo in modo accettabile. Più differenziato è stato l’impegno nello studio individuale
domestico. Un nutrito gruppo di allievi capaci e motivati ha mostrato diligenza; un gruppo ha
lavorato con regolarità riportando esiti complessivamente sufficienti nelle prove di verifica; infine
un terzo gruppo ha incontrato difficoltà nell’assimilazione dei contenuti fondamentali della disciplina
a causa di una preparazione di base lacunosa, una partecipazione passiva e un impegno
discontinuo e opportunistico.
I tempi previsti per lo svolgimento d’ogni blocco tematico sono stati spesso ampliati al fine
di garantire a tutti gli allievi un livello minimo di apprendimento e per stimolare, con
adeguate proposte, la comprensione e la rielaborazione degli argomenti svolti.
La programmazione preventivata all’inizio dell’anno prevedeva blocchi tematici che non sono stati
affrontati poiché sono venute a mancare ore di lezione per festività, assemblee di istituto, visite
guidate, conferenze varie. In relazione alla programmazione curricolare e tenendo conto
dell’andamento della classe nel suo complesso, gli allievi della 5 A ELN hanno raggiunto, a livelli
differenziati, i seguenti obiettivi:
COMPETENZE: Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e quantitative
Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni
Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare i dati
ABILITA’(sotto la guida dell’insegnante) Interpretare geometricamente alcuni strumenti dell’analisi; Utilizzare gli strumenti dell’analisi per risolvere problemi tratti anche da altre discipline; Esporre i contenuti appresi con un linguaggio sufficientemente specifico; Condurre la dimostrazione di teoremi nell’ambito degli argomenti svolti.
CONOSCENZE: Gli elementi fondamentali per tracciare il grafico di una funzione; Il significato di integrale; Teoremi fondamentali del calcolo integrale; Equazioni differenziali
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GRIGLIA RIASSUNTIVA DELLE ATTIVITA’ DI MATEMATICA
COMPETENZE SPECIFICHE
Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative
Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni
Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare i dati
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attivita di studio, ricerca e approfondimento disciplinare
Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
ABILITA’ CONOSCENZE / ARGOMENTI
Calcolare la derivata di una funzione
Applicare i teoremi sulle funzioni derivabili
Studiare il comportamento di una funzione
reale di variabile reale
Risolvere problemi di massimo e minimo
Derivate e teoremi sul calcolo delle derivate. (ripasso)
Derivata di una funzione composta. (ripasso)
Derivabilità e continuità di una funzione. (ripasso)
Teorema di Rolle. (enunciato e dimostrazione).
Teorema di Lagrange. (enunciato e dimostrazione).
Teorema di Cauchy. ( solo enunciato)
Regola di De L’Hȏpital. ( solo enunciato)
Funzioni crescenti e decrescenti e le derivate.
Massimi e minimi relativi e assoluti di una funzione.
Ricerca dei massimi e minimi relativi con il metodo del
segno della derivata prima.
Problemi di massimo o di minimo.
Concavità di una curva e relativi flessi.
Ricerca dei punti di flesso con il metodo del segno della
derivata seconda.
Calcolo dei limiti alla frontiera del dominio.
Studio completo di una funzione razionale intera e fratta ,
di semplici funzioni esponenziali e logaritmiche e
rappresentazione delle relative curve.
29
Conoscere la definizione e il significato
geometrico del differenziale di una funzione.
Definire l’insieme delle funzioni primitive e
l’integrale indefinito di una funzione continua.
Conoscere le primitive delle funzioni
fondamentali ed individuare le primitive di
funzioni notevoli anche con l’uso delle tabelle.
Conoscere il legame tra l’operatore differenziale
e l’operatore integrale.
Conoscere la linearità dell’operatore integrale.
Calcolare l’integrale indefinito di semplici
funzioni mediante la scomposizione o la
trasformazione della funzione integranda.
Calcolare l’integrale indefinito di semplici
funzioni con il metodo della sostituzione.
Calcolare semplici integrali con il metodo di
integrazione per parti.
Calcolare l’integrale indefinito di funzioni fratte.
Differenziale.
Integrali indefiniti.
Integrali immediati.
Linearità.
Calcolo di un integrale con il metodo di scomposizione
Calcolo di un integrale con il metodo di sostituzione
Calcolo di un integrale con la formula di integrazione per
parti
Integrazione di funzioni razionali fratte.
Definire l’area di una superficie chiusa a
contorno curvilineo.
Conoscere il significato geometrico di integrale
definito.
Esporre la definizione di integrale definito di una
funzione.
Stabilire i legami tra continuità, derivabilità e
integrabilità di una funzione.
Conoscere e saper ricavare le proprietà
fondamentali degli integrali definiti.
Saper calcolare il valore medio di una funzione
in un intervallo chiuso.
Conoscere la relazione fondamentale tra
integrale definito ed indefinito.
Calcolare l’area della regione di piano compresa
tra il grafico di una funzione continua, l’asse
delle x,le rette x=a e x=b nei vari casi possibili.
Calcolare l’area della regione di piano limitata
da grafici di funzioni continue.
Calcolo del volume di un solido di rotazione.
Saper calcolare il valore di un integrale definito
esteso ad un intervallo non chiuso o illimitato.
Trapezoide.
Integrale definito e relative proprietà.
Teorema della media integrale (enunciato e
dimostrazione)
La funzione integrale e la sua derivata
Teorema di Torricelli-Barrow (enunciato e dimostrazione)
Formula di Leibniz-Newton.
Area della parte di piano delimitata da un contorno
curvilineo.
Calcolo del volume di un solido di rotazione. Sfera,
cono.Toro.
Integrali generalizzati di I° e 2° tipo
30
Riconoscere un’equazione differenziale.
Riconoscere se una funzione è soluzione di
un’equazione differenziale.
Saper classificare le equazioni differenziali.
Enunciare il teorema di Cauchy e
conoscerne l’interpretazione geometrica.
Distinguere tra integrale generale e
integrale particolare di un’equazione
differenziale.
Risolvere semplici equazioni differenziali del
I e del II ordine.
Saper applicare le equazioni differenziali
per risolvere problemi tratti da altre
discipline.
Nozioni generali sulle equazioni differenziali.
Teorema di Cauchy per le equazioni differenziali del
I e del II ordine.
Risoluzione di semplici equazioni differenziali del I
ordine:
Equazioni differenziali a variabili separabili.
Equazioni omogenee del primo ordine.
Equazioni differenziali lineari del primo ordine.
Equazioni differenziali di Bernoulli.
Risoluzione di equazioni differenziali del II ordine
lineari, a coefficienti costanti, omogenee ed non
omogenee.
METODOLOGIA
Ogni blocco tematico è stata preceduto dalla verifica che gli allievi possedessero, a livelli
accettabili, i prerequisiti necessari per un corretto approccio al medesimo.
Questa prima fase è stata sempre seguita da lezioni frontali perché la conoscenza dei
nuovi argomenti avvenisse con rigore formale e linguistico. I contenuti affrontati sono stati
correlati da esempi e contro esempi al fine di favorire negli allievi una completa
comprensione dei nuovi concetti. In ogni blocco tematico si sono alternate lezioni frontali
con quelle in cui si invitavano esplicitamente gli allievi a collaborare alla costruzione ed
alla scoperta di nuovi segmenti conoscitivi. Gli esercizi, presenti, graduati per difficoltà,
avevano all’inizio lo scopo di controllare la comprensione e consolidare l’acquisizione di
tecniche di risoluzione, mentre successivamente dovevano verificare nell’alunno le
capacità di trasferire conoscenze ed abilità in ambiti diversi da quelli in cui erano state
presentate. Al termine di ogni blocco si è sempre realizzata una verifica, che poteva
essere scritta o orale, ma che doveva controllare il grado generale di apprendimento della
classe.
31
MATERIALI DIDATTICI
Si è costantemente fatto uso del libro di testo: Matematica.verde – Autori:Bergamini
Trifone Barozzi – C.E. Zanchelli
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Per controllare il processo d’apprendimento della classe si sono utilizzate le seguenti
tipologie di prove: - Prova scritta tradizionale ( soluzione di problemi e/o esercizi). - Questionari a risposta aperta ( tipologia B ).
Le verifiche orali sono state condotte in modo da controllare il grado di coerenza dei
ragionamenti e la capacità di esporre le informazioni acquisite con il rigore e il simbolismo
del linguaggio matematico. Esse sono state integrate da questionari a risposta aperta, che
hanno permesso all’insegnante di avere in ogni momento sufficienti informazioni sul grado
di apprendimento degli alunni.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Nelle prove scritte sia strutturate che tradizionali, è stato attribuito a priori ad ogni
esercizio un punteggio adeguato alle difficoltà presentate, in modo che la correzione degli
elaborati fosse la più obiettiva ed omogenea possibile. Quindi si è tramutato il punteggio
grezzo conseguito da ogni allievo in un voto decimale mediante tramite la seguente
formula:
voto=votomin+palunno
pmax
*(votomax-voto
min) con votomin=1 e votomax=10.
Si è cercato sempre di usare una gamma di voti ampia ( dal 1 al 10) al fine di differenziare
il più possibile le prestazioni degli allievi.
Nella valutazione quadrimestrale per ogni allievo si è tenuto conto, oltre che dei voti
conseguiti nelle varie prove, della situazione di partenza, degli eventuali progressi e delle
abilità effettivamente raggiunte.
Nell’attribuzione dei voti a fine quadrimestre ci si è sempre riferiti alla tabella di
corrispondenza tra voti e prestazioni adottata dal C.d. C. in sede di programmazione.
Conegliano, 15.05.2015 Prof.ssa Blasetti Giuseppina
32
RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA DI ELETTRONICA a.s. 2014/15
DOCENTE: Tonon Fabio
(per la parte di Laboratorio Prof.ssa Martignago Maria Grazia)
ORARIO :1 ORE TEORIA + 4 ORE LABORATORIO
La disciplina concorre al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento espressi in
termini di competenze:
applicare nello studio e nella progettazione di impianti e di apparecchiature elettriche ed elettroniche i procedimenti dell’elettrotecnica e dell’elettronica
utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per effettuare verifiche, controlli e collaudi.
redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo
La classe durante l'anno scolastico ha nel complesso manifestato interesse e curiosità
verso le tematiche della disciplina ed ha mantenuto un comportamento sempre corretto.
Durante le lezioni non è mancata in generale l’attenzione, ed in diversi casi anche la
partecipazione propositiva.
Un cospicuo numero di allievi si è distinto per costanza nell’impegno, interesse verso
la disciplina e partecipazione propositiva ed ha quindi raggiunto una valida, ed in alcuni
casi ottima, preparazione. Un gruppo di allievi ha manifestato un apprezzabile interesse ma con qualche discontinuità nell’impegno; per questi le valutazioni non sono sempre state positive, comunque il profitto complessivo si attesta a livelli più che sufficienti. Infine un ultimo gruppo, per evidenti lacune di base mai pienamente recuperate ed un impegno non sempre adeguato hanno ottenuto risultati non pienamente soddisfacenti.
Si fa presente che l’elevato numero di allievi ed i diversi livelli di preparazione di base
hanno ostacolato il processo di apprendimento, soprattutto nei confronti dei soggetti più
deboli
In particolare l’attività di laboratorio si è dovuta svolgere suddividendo la classe in due
gruppi e quindi è risultato difficile seguire e controllare l’attività dei singoli allievi
CONOSCENZE e COMPETENZE CONSEGUITE:
Si ritiene che gli elementi fondamentali di conoscenza della disciplina siano stati acquisiti
dalla maggior parte degli allievi, anche se a diversi gradi di approfondimento
33
Gli obiettivi particolari conseguiti, ovvero conoscenze e competenze, sono elencati nei
prospetti dei moduli allegati. A livello individuale, il voto assegnato allo scrutinio finale,
esprime in buona parte il grado di raggiungimento degli obiettivi.
MATERIALI DIDATTICI
Testi adottati:
Appunti dalle lezioni.
Documentazione tecnica
Attrezzature e strumentazione di laboratorio: oscilloscopi, generatore di funzioni,
componentistica, PC.
TIPOLOGIA DI PROVE
Per la valutazione sono stati presi in considerazione : Le verifiche orali e scritte L’attività di laboratorio con le relazioni di gruppo
METODOLOGIE Lezione frontale Lavoro di gruppo Prove sperimentali in laboratorio Uso della strumentazione di laboratorio
CONTENUTI DISCIPLINARI E OBIETTIVI RAGGIUNTI
ABILITA’ CONOSCENZE / ARGOMENTI
Progettare circuiti generatori di forme d'onda
Progettare oscillatori in bassa frequenza
Utilizzare circuiti PLL
Effettuare misure per il collaudo di circuiti
Generatori di forme d'onda e oscillatori
Richiami sulle applicazioni lineari e non lineari degli amplificatori
operazionali. Astabile con AO. Generatori di onde quadre e
triangolari mediante AO. Astabile e monostabile con timer 555.
Principio di funzionamento degli oscillatori sinusoidali.
Oscillatori per basse frequenze: ponte di Wien, oscillatore a
sfasamento. Principio di funzionamento degli oscillatori a tre
punti per alte frequenze ( Hartley e Colpitts). Principio di
34
Saper analizzare circuiti filtranti (rilevare sperimentalmente la funzione di trasferimento).
Progettare filtri attivi di ordine superiore al primo
Conoscere il principio di funzionamento di un filtro numerico
Saper progettare sistemi contenenti ADC e DAC per l'interfaccia tra sistemi analogici e digitali
Saper valutare le prestazioni richieste ai convertitori in base alle specifiche applicazioni
Effettuare misure per il rilievo dei parametri dei convertitori AD e DA
funzionamento di un oscillatore al quarzo.
Schema a blocchi e principio di funzionamento di un PLL.
Applicazioni dei PLL. Studio dell'integrato 4046: utilizzo come
demodulatore di frequenza
Attività di laboratorio
Circuito astabile con AO, applicazioni con timer 555, PLL con
4046
Filtri attivi
Concetti generali sui sistemi filtranti, condizione di non distorsione
di un sistema LTI, classificazione dei filtri.
Filtri attivi con struttura VCVS e a retroazione negativa multipla.
Progetto di filtri LP, BP e HP di ordine N. Filtri elimina banda.
Progetto di filtri alla Butterworth. Filtri universali a variabili di
stato.
Filtraggio numerico: risposta impulsiva di un sistema LTI, il
prodotto di convoluzione nel dominio continuo e nel dominio
discreto. Principio di funzionamento di un filtro FIR
Attività di laboratorio
Analisi sperimentale di filtri attivi. Filtri con integrato UAF41
Tecniche di conversione
Acquisizione di grandezze analogiche: spettro di un segnale ,
teorema di Shannon, operazione di quantizzazione. Concetto di
rapporto segnale/rumore, SNR nell’operazione di quantizzazione
(SNR=6n).
Strutture circuitali dei convertitori D/A: a resistenze pesate, rete
R2R e R2R invertita.
Parametri dei D/A: risoluzione, errore di offset e guadagno INL e
DNL, settling time.
Strutture circuitali dei convertitori A/D: flash e half-flash, a
gradinata, ad inseguimento, ad approssimazioni successive, ad
integrazione a doppia rampa
Parametri degli A/D: tempo di conversione, errore di offset e di
guadagno, INL e DNL, codici mancanti.
35
Saper scegliere le tecniche adeguate per la trasmissione dati in banda base e banda traslata.
Saper valutare scegliere il mezzo trasmissivo adeguato
Saper interpretare/progettare un protocollo di comunicazione
La tecnica sample & hold: schema di principio e formule di
progetto. I vantaggi nell’aumentare la frequenza di
campionamento nei sistemi di acquisizione.
Principio di funzionamento dei CODEC audio; numerizzazione di
un segnale telefonico (PCM e DPCM)
Conversione V/F e F/V
Conversione V/I e I/V, standard 4-20 mA. Generatore di corrente
con “carico fuori massa” e con “carico a massa”
Attività di laboratorio
Analisi sperimentale del DAC0808, circuito S/H con switch
analogico 4066. Analisi LM331, circuito per conversione V/I con
carico a massa
Modulazioni e Trasmissione dati
Le problematiche della trasmissione dell’informazione su canale
“passa basso” e “passa banda”, necessità di modulare
Modulazioni analogiche AM e DSB : concetti generali e analisi
spettrale.
Concetti generali sulla trasmissione dati in banda base e banda
traslata: spettro di un segnale dati in codifica NRZ
Modulazioni OOK, FSK e N-PSK. Il modulatore I/Q
Schema generale di un ricevitore radio super eterodina
Standard fisici per la trasmissione in banda base: RS232, RS485,
RS422, CAN BUS
Concetto di protocollo di comunicazione: esempi significativi per il
mondo industriale (MODBUS, CAN BUS)
Standard ETHERNET.
Cenni alla struttura del software di comunicazione.
Attività di laboratorio
Circuito per modulazione AM DSB. Demodulazione
di un segnale AM. Analisi dello standard RS485.
Conegliano, 15 maggio 2015 Prof. Tonon Fabio
Prof.ssa Martignago Maria Grazia
36
RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA DI T.P.S.E. a.s. 2014/15
DOCENTE: Visentin Michele (per la parte di Laboratorio Prof. Stefano Manesso)
CONOSCENZE
Quanto previsto nel programma, come di seguito riportato, Comandi principali del sistema operativo Windows Realizzazione di circuiti stampati Utilizzare integrati programmabili
COMPETENZE
Leggere ed interpretare datasheets Usare dei programmi di editing (in particolare MSWORD) per realizzare della
documentazione. Usare gli elementi principali di un CAD elettronico (ORCAD) Usare il simulatore di circuiti Pspice, nei sui elementi fondamentali Progettare circuiti elettronici, mediamente complessi, principalmente usando
microcontrollori. Realizzare dei prototipi con la tecnica della wrappatura. Realizzare dei semplici programmi in linguaggio C# per gestire schede elettroniche
da sistemi programmabili (in particolare dalla porta USB del PC) Utilizzare la strumentazione di base (oscilloscopio, multimetro) per il collaudo.
CAPACITA’
Le capacità sono diverse da allievo ad allievo ma in generale possono essere così
riassunte: Capacità di leggere ed interpretare dati tecnici . Capacità di inserirsi in gruppi di lavoro per progettare e/o collaudare
apparecchiature elettroniche. Capacità di utilizzare i componenti più comuni, sia di tipo logico che analogico,
comprendendone le caratteristiche e le modalità d'uso. Capacità di realizzare programmi in 'C' e C# e quindi comprendere le problematiche
relative all'interazione software/hardware. Capacità di documentare.
METODOLOGIE
Il lavoro e' stato svolto con modalità diverse tra il laboratorio ed il lavoro in classe, e
precisamente: in classe si é operato con lezioni frontali e gli argomenti trattati sono stati quelli di
Tecnologia e gli argomenti teorici relativi ad alcuni progetti. in laboratorio si è adottato, come é suggerito nel documento che illustra il
programma ministeriale per questa disciplina, il metodo ‘per progetti’.
Quindi si é proceduto secondo lo schema sotto riportato: esposizione dei vari lavori, richiamando le conoscenze necessarie, ove
queste fossero già acquisite, o, in caso contrario, introducendole con
37
delle brevi spiegazioni. spiegazione di massima degli schemi per ottenere quanto proposto,
lasciando spazio a più soluzioni possibili, in modo che l’allievo o meglio il gruppo di lavoro potesse adottare la soluzione che riteneva più adeguata.
spiegazione delle caratteristiche dei componenti previsti, anche con lettura dei datasheets.
spiegazione dei metodi software da adottare. (brevi routine d’esempio).
ORGANIZZAZIONE DEI LAVORI
I lavori sono stati realizzati a gruppi, generalmente di due allievi. Nel primo
quadrimestre è stato sviluppato un progetto comune a tutti i gruppi. Nel secondo ciascun
gruppo ha sviluppato un diverso progetto da portare come tesina agli esami.
Primo quadrimestre (lavoro comune a tutti i gruppi)
Interfacciamento scheda espansione IO con porta parallela PC. Programma di controllo il
C# (Dot Net). Questo progetto è stato sviluppato parzialmente in lingua Inglese (CLIL).
GRUPPI PRIMO QUADRIMESTRE
Tavella-Tesser
Modolo-Ismalaj
Mariot-Marchi
Tommasella-Sartor-Camerin
Lucchetta-Da Re-Da Ros
Bettiol-Conizzozzoli-Dalla Marta
Borsoi-Tonon-Dal Pos
Da Dalt-Forner-Lorenzon
Possamai-Sidibe
Sanson-Bazzo-De Marchi
Pollesel-Sterpin
Grazian-Balliana-Della Colletta
Secondo quadrimestre (preparazione tesine esami)
Sono stati sviluppati questi progetti (alla data attuale ancora in collaudo): • Elaborazione digitale di segnali audio Possamai-Mariot • Sintetizzatore audio (pianola multifonica) Sidibe • Hovercraft radiocomandato Sanson-Dal Pos • Stazione di monitoraggio ambientale Da Dalt-Forner-Tonon
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• Cardiofrequenzimetro Sterpin • Modello auto comandato da Raspberry Pollesel-De Marchi • Macchina codificatrice (Enigma) Tesser • Proiettore Immagini Laser Lucchetta • Radar a ultrasuoni Tommasella • Controllo modulo audio Bluetooth Conizzoli • Controllo matrice a Led Sartor • Monitoraggio qualità aria Bettiol-Da Ros • Quadricottero Balliana-Grazian-Borsoi • Sistema di gestione remota parcheggio Da Re • Line follower Ismalaj-Modolo • Termometro con LM335 Della Marta
Ogni gruppo doveva realizzare il progetto assegnato procedendo come sotto
indicato:
Attività di gruppo: la progettazione con eventuale simulazione, la realizzazione pratica, la verifica di funzionamento ed eventuali misure. .il programma, .la relazione finale o manuale, .i disegni relativi allo schema elettrico e alla disposizione componenti,
MATERIALI DIDATTICI
La distribuzione oraria della disciplina é stata quella tradizionale (sei ore settimanali
di cui quattro in laboratorio e due di teoria). Per quanto possibile sono stati scelti strumenti
di sviluppo software e firmware liberamente scaricabili.
Nel laboratorio ogni gruppo ha usufruito di un posto di lavoro dotato di un PC con
sistema operativo Windows e con la seguente dotazione di software: • ORCAD/SDT • OFFICE • PSPICE per studenti • C# (versione dot net express) • MPLAB-X per microprocessore Microchip con relativi compilatori ( a 8 16 32 bit).
LIBRO DI TESTO:--E.Cuniberti - L.De Lucchi--T.D.P. Tecnologie Disegno
Progettazione(Vol. 3).
Edizioni: PETRINI EDITORE.
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TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA
Per la valutazione sono stati presi in considerazione: • i lavori fatti (valutando ciò che é stato realizzato e la documentazione prodotta), • verifiche orali, di norma durante i collaudi e prove scritte
CRITERI DI VALUTAZIONE
Si fa riferimento alla griglia riportata nella relazione di classe, a cui però va aggiunto:
"La consegna delle relazioni o dei previsti lavori pratici, in moderato e non giustificato
ritardo, sarà penalizzata con uno o due punti in funzione del ritardo stesso".
LAVORI REALIZZATI IN LABORATORIO
• Realizzazione di una scheda per l'interfacciamento con il PC (attraverso la porta USB) e la realizzazione del software di collaudo. (Conoscenza di massima della porta USB, integrati usati: microcontrollore PIC18F4550, terminata verso la fine di Dicembre).
• Nel secondo quadrimestre ogni gruppo ha portato avanti un lavoro personale.
PROGRAMMA SVILUPPATO IN CLASSE • Porta USB. Caratteristiche dei componenti usato nel lavoro di laboratorio sviluppato al
punto 1. Stesura di massima del programma di controllo ( firmware e software, utilizzando il compilatore C# Express(PC) e XC8 (microcontrollore).
• Amplificatori di potenza: classe A, B, AB. Calcolo dei parametri principali (rendimento, potenza dissipata etc.). Schemi principali degli amplificatori in classe A e B. Amplificatori in classe B a simmetria complementare con e senza condensatore di uscita. Dispositivi di protezione. Distorsione di incrocio.
• Caratteristiche generali dei componenti elettronici di potenza: SOA. • SCR e TRIAC : caratteristiche principali ed esempi di applicazione. • Cenni sui motori passo-passo e corrente continua e relativi azionamenti. • Cenni sulle normative relative alla certificazione delle apparecchiature elettroniche.
Sebbene gli allievi fossero tenuti alla conoscenza di tutti gli argomenti trattati e' evidente
che quest’organizzazione ha fatto sì che le conoscenze siano state variamente
approfondite in funzione del lavoro realmente svolto.
Conegliano, 15 maggio 2015 Prof. Visentin Michele
Prof. Manesso Stefano
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RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA DI SISTEMI AUTOMATICI a.s. 2014/15
DOCENTE: Giacomazzi Massimo
(per la parte di Laboratorio Prof. Stefano Manesso)
ORARIO: 2 ORE TEORIA + 2 ORE LABORATORIO
SOMMARIO DEGLI ARGOMENTI
Argomento n° Titolo
1 SISTEMI DI ACQUISIZIONE E DISTRIBUZIONE DATI
2 STRUMENTI DI BASE PER LO STUDIO DEI SISTEMI DI
CONTROLLO LINEARI
3 SISTEMI DI CONTROLLO RETROAZIONATI
La disciplina concorre al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento espressi in
termini di competenze:
utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura
per effettuare verifiche, controlli e collaudi utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di
applicazione analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi automatici redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a
situazioni professionali
Gli obiettivi specifici conseguiti, declinati in conoscenze ed abilità, sono elencati nei
prospetti relativi al programma svolto riportati di seguito.
Nota 1: Il numero elevato di allievi e i diversi livelli di preparazione di base hanno in parte
ostacolato il processo di apprendimento, soprattutto nei confronti dei soggetti più deboli.
Nota 2: Il grado di raggiungimento degli obiettivi da parte di ciascun allievo, è
rappresentato dal voto assegnato allo scrutinio finale.
METODOLOGIE: Lezione frontale. Lezione partecipata ed esercitazioni in classe. Lavoro di gruppo per l'uso dei programmi di simulazione al calcolatore, per le prove
41
sperimentali con componenti elettronici e strumentazione di laboratorio (alimentatori, oscilloscopi, multimetri digitali, programmatori e schede programmabili).
MATERIALI DIDATTICI: Personal Computer (n° 26) con sistema operativo “Windows 8.1”. Programma di simulazione "CC" (installato in ogni PC). Programma visuale orientato agli oggetti per la simulazione di sistemi e la
programmazione della scheda di I/O "LabView" (installato in ogni PC). Multimetri digitali (n°5), generatori di funzione (n°5), oscilloscopi digitali doppia
traccia(n°5). Schede sperimentali della Microchip “PICDEM™ 2 Plus” (n°8) per programmare ed
utilizzare il microcontrollore PIC18F4520. Emulatori Microchip ICD3 (n°8) Motori a corrente continua di piccola potenza con encoder ottico incrementale (n°8)
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE: Verifiche scritte (compito in classe). Verifiche orali (interrogazioni alla lavagna, dal posto e durante il lavoro in laboratorio). Relazioni delle prove effettuate in laboratorio.
DEFINIZIONE DEL LIVELLO DI SUFFICIENZA E DEI CRITERI DI VALUTAZIONE
NELLA DISCIPLINA:
Le conoscenze e le abilità acquisite sono riportate in ciascuna parte del programma svolto.
Il livello di apprendimento giudicato sufficiente si determina dalla griglia di valutazione del
P.O.F. e corrisponde, in termini generali, ai seguenti descrittori:
1. conoscenze complete ma non approfondite;
2. abilità adeguate a risolvere semplici problemi;
3. capacità di orientarsi nella disciplina.
PROGRAMMA SVOLTO:
Il programma svolto, suddiviso in tre argomenti principali, è riportato a partire dalla pagina
successiva. Nel programma sono indicati gli obiettivi specifici raggiunti dagli allievi in
termini di conoscenze ed abilità e i contenuti trattati.
Argomento n° 1 Titolo : SISTEMI DI ACQUISIZIONE E
DISTRIBUZIONE DATI Tempo (ore) : 90
OBIETTIVI RAGGIUNTI CONTENUTI
Conoscenze Regolazione e Regolatori: Il concetto di controllo automatico. La struttura di un generico sistema di
U.D. 1) Regolazione e Regolatori
1.1)Generalità sui sistemi di controllo,
sistemi a catena chiusa, analisi della
42
OBIETTIVI RAGGIUNTI CONTENUTI
controllo ad anello chiuso ed il significato dei blocchi che lo costituiscono.
Trasduttori ed Attuatori: Schemi di condizionamento dei trasduttori;
Compensazione di offset in tensione o corrente, adattamento del range di uscita.
Il funzionamento di un motore a c.c. a magneti permanenti, lo schema per azionare un motore a c.c. con tecnica PWM.
Acquisizione e distribuzione dei dati: Le tecniche e le problematiche connesse
all’acquisizione e alla distribuzione di segnali analogici mediante un calcolatore;
Le caratteristiche della scheda di I/O NI DAQ 6009;
Le funzioni principali del programma "Lab View".
Le tecniche e le problematiche connesse all’acquisizione e alla distribuzione di segnali analogici mediante un sistema programmabile basato su un microcontrollore.
L'architettura ed il funzionamento del convertitore ADC e del modulo CCP (funzioni PWM e CAPTURE) del PIC18F4520
Abilità Trasduttori ed Attuatori: Realizzare un circuito di condizionamento di
trasduttori di temperatura (LM335) con operazionali per ottenere un determinato range di uscita.
Realizzare il circuito di azionamento di un motore a c.c. con tecnica PWM.
Acquisizione e distribuzione dei dati: Impostare uno schema a blocchi di un
sistema di acquisizione-distribuzione di segnali analogici mediante un microcontrollore PIC;
Descrivere i blocchi del sistema e le procedure software necessarie (in linguaggio di progetto);
Programmare in linguaggio C il microcontrollore PIC 18F4520 per
funzionalità dei blocchi costituenti il sistema
a catena chiusa: controllore, attuatore,
sistema controllato, trasduttore,
condizionatore del segnale, nodo
sommatore.
U.D. 2) Trasduttori ed Attuatori
2.1) Trasduttori di temperatura integrati
(LM335), condizionamento dei trasduttori,
traduttore di posizione digitale (encoder
ottico), Motore a corrente continua a
magneti permanenti, azionamento di un
motore a corrente continua con tecnica
PWM.
Laboratorio: Realizzazione del
condizionamento di un traduttore di
temperatura integrato (LM335).
Realizzazione di un azionamento PWM per
unico senso di marcia e doppio senso di
marcia, con ponte H integrato L293D e
L298, di un motore a c.c. di piccola
potenza.
U.D. 3) Acquisizione e distribuzione di dati.
3.1) Acquisizione e distribuzione di dati con
hardware dedicato:
Generalità, Architetture di acquisizione e
distribuzione dati, la scheda di I/O USB NI
DAQ 6009 di National Instruments, schema
a blocchi della scheda"; Creazione di VI
(Virtual Instrument). Uso della scheda per
acquisire e distribuire segnali digitali e
analogici .
3.2) Acquisizione e distribuzione di dati con
un sistema programmabile:
Generalità, Il microcontrollore PIC18F4520,
43
OBIETTIVI RAGGIUNTI CONTENUTI
acquisire un segnale analogico con l'ADC integrato, generare un segnale PWM, misurare il periodo di un segnale impulsivo con la funzione CAPTURE.
Utilizzare un display LCD 16X2 per visualizzare dei dati.
ADC integrato e modulo CCP (funzioni
PWM e CAPTURE), architetture di
acquisizione e distribuzione dati,
programmazione del PIC in linguaggio C
con MPLAB X.
Laboratorio:
Uso delle principali funzionalità del
programma “Lab View” e test della scheda
di I/O USB NI DAQ 6009.
Uso della scheda PICDEM™ 2 Plus della
Microchip e del PIC 18F4520 per
l’acquisizione di un segnale analogico,
conversione e visualizzazione del valore su
un display LCD 16x2; generazione di un
segnale PWM; misura e visualizzazione del
periodo di un segnale impulsivo
proveniente da un encoder ottico con il
modulo capture del PIC.
44
Argomento n° 2 Titolo : STRUMENTI DI BASE PER LO STUDIO
DEI SISTEMI DI CONTROLLO LINEARI
Tempo
(ore) : 20
OBIETTIVI RAGGIUNTI CONTENUTI
Conoscenze Analisi dei sistemi lineari nel
dominio del tempo: Il modello matematico IU che
descrive il comportamento di un sistema continuo lineare, tempo invariante e a coefficienti costanti (sistema LTI).
La trasformata di Laplace: La teoria di base relativa alla
trasformata di Laplace e alla sua antitrasformata con le relative definizioni, proprietà e teoremi fondamentali per lo studio dei sistemi.
Le trasformate di Laplace dei segnali fondamentali (segnale impulso, gradino, rampa, parabola).
L’equivalente di Laplace di un circuito elettrico lineare.
L’equazione caratteristica e i parametri che determinano il comportamento di un sistema lineare del secondo ordine.
Le forme rappresentative di una funzione di trasferimento.
Le regole dell'algebra degli schemi a blocchi
Motore a corrente continua: Lo schema a blocchi e la f.d.t. di un
motore a c.c. a magneti permanenti;
Il significato delle costanti di tempo elettrica e meccanica del motore a c.c.;
I comandi del programma "CC" per tracciare i diagrammi di Bode e la risposta nel tempo di un sistema.
U.D. 1) Sistemi lineari nel dominio del tempo
1.1) Modelli matematici per lo studio dei sistemi
lineari di ordine n nel dominio del tempo:
Il modello matematico IU (ingresso-uscita):
equazione differenziale lineare a coefficienti
costanti di ordine n. Il modello matematico IU per
i sistemi del secondo ordine. Esempi di modelli
matematici del secondo ordine: sistemi “R -L-C”.
1.2) Segnali canonici e risposta temporale di un
sistema del secondo ordine: impulso, gradino,
rampa, rampa parabolica, smorzamento e
pulsazione naturale n, analisi della risposta al
gradino di un sistema del secondo ordine per
>1, =1, <1, legame tra posizione dei poli nel
piano complesso e risposta al gradino di un
sistema del secondo ordine, pulsazione
dell'oscillazione smorzata o e curva di inviluppo
dell'oscillazione proporzionale a n.
U.D. 2) Trasformata di Laplace e funzione
di trasferimento.
2.1) Trasformata di Laplace, definizione, esempi
di calcolo di trasformate di Laplace (es. funzione
costante, funzione esponenziale, ecc.), teoremi
sulle trasformate di Laplace, tabella delle
trasformate delle funzioni più comuni,
antitrasformata di Laplace, uso della tabella per l’
antitrasformazione, applicazione della
trasformata al calcolo di semplici circuiti elettrici,
equivalenza di Laplace di un circuito elettrico
costituito da : resistori, generatori, condensatori,
45
OBIETTIVI RAGGIUNTI CONTENUTI
Abilità Analisi dei sistemi lineari nel
dominio del tempo: Ricavare il modello generale IU di
un sistema lineare del secondo ordine partendo dalla definizione delle variabili di ingresso di uscita e dalle equazioni caratteristiche dei componenti del sistema ( es. circuiti R-L-C)
Le trasformazioni: Saper effettuare le trasformate e
antitrasformate di semplici funzioni, essenziali per lo studio dei sistemi nel dominio di s;
Leggere la tabella che riporta le trasformate e antitrasformate delle funzioni più usate;
Ricavare la funzione di trasferimento nel dominio di s di un sistema lineare;
Ricavare le varie forme rappresentative di una funzione di trasferimento;
Usare il programma di simulazione dei sistemi "Program CC" per l’analisi di un sistema del secondo ordine.
induttori, equivalenza di Laplace di un motore a
cc a magneti permanenti.
2.2) Funzioni di trasferimento, definizione di
funzione di trasferimento, funzione di
trasferimento con la trasformata di Laplace,
esempi di funzioni di trasferimento per semplici
circuiti elettrici, trasformata dei segnali di prova di
un sistema ( impulso, gradino, rampa, parabola ),
poli e zeri di una funzione di trasferimento, forma
“poli-zeri” e forma “costanti di tempo”, guadagno
statico μ, rappresentazione dei poli e degli zeri
nel piano complesso.
Rappresentazione di un sistema mediante
schemi a blocchi, algebra degli schemi a blocchi,
semplificazione di schemi a blocchi.
U.D. 3) Motore a corrente continua a magneti permanenti:
3.1)La struttura e le caratteristiche di un motore a
c.c. a m. p.; Lo schema “elettrico – meccanico”
equivalente; le equazioni differenziali che lo
descrivono (elettrica e meccanica); l’equivalente
di Laplace delle equazioni differenziali descrittive;
lo schema a blocchi completo; La F.d.T. del
secondo ordine del motore con Tu=0 e con B=0
(modello IU); la costante di tempo elettrica Te; la
costante di tempo meccanica equivalente Tm;
l’espressione di n e di ; la condizione di non
oscillazione;
Laboratorio: Uso del Programma "CC" per il
tracciamento dei diagrammi di Bode, calcolo
della risposta al transitorio, calcolo dei poli e delle
costanti di tempo, antitrasformazione di Laplace.
46
Argomento n° 3 Titolo : SISTEMI DI CONTROLLO
RETROAZIONATI Tempo (ore) : 16
OBIETTIVI RAGGIUNTI CONTENUTI
Conoscenze I sistemi retroazionati: statica Lo schema a blocchi statico Le espressioni degli errori a regime in funzione
del tipo del sistema e dell’ingresso applicato I sistemi retroazionati: dinamica I parametri del transitorio della risposta al
gradino Le relazioni tra i parametri del transitorio ed i
valori e n per sistemi del secondo ordine Le relazioni tra i parametri del transitorio e la
risposta in frequenza. I sistemi retroazionati: stabilità Il concetto di stabilità di un sistema; Le condizioni nella f.d.t. del sistema
retroazionato per la stabilità. Il criterio di Bode per determinare la stabilità
partendo dalla f.d.t. ad anello aperto; La frequenza di attraversamento, il margine di
fase e di guadagno. Controllori PID e stabilizzazione dei sistemi
retroazionati: L'equazione di un controllore PID nel dominio
del tempo e la f.d.t. nel dominio di s; Il significato dei singoli contributi (proporzionale,
derivativo e integrativo); Gli effetti sulle caratteristiche di un sistema
(errore a regime, rapidità di risposta, stabilità) per diversi tipi di controllori (P, PD, PI, PID).
Gli schemi di base per realizzare i diversi tipi di controllori con amplificatori operazionali.
Abilità I sistemi retroazionati: statica Determinare la funzione di trasferimento ad
anello aperto e chiuso Determinare il tipo di un sistema Calcolare l'errore a regime per segnali di
ingresso canonici, la velocità di risposta, la sovraelongazione e il tempo di assestamento.
I sistemi retroazionati: dinamica Determinare il transitorio della risposta al
U.D. 1) Sistemi retroazionati: studio statico.
1.1) Sistemi in condizioni di regime
permanente: Generalità, teorema del
valore finale, sistema retroazionato in
condizioni statiche (a transitorio
esaurito), guadagno statico di anello
L= GH, errore a regime, effetto dei
disturbi in un sistema di regolazione
(disturbo agente all’uscita e
all’ingresso), classificazione dei sistemi
retroazionati dal punto di vista
dell’errore a regime (tipo 0, 1, 2),
espressioni degli errori a regime per
sistemi di tipo 0, 1, 2 per ingressi a
gradino, rampa, parabola.
U.D. 2) Sistemi retroazionati: studio dinamico.
2.1) Generalità, elementi caratteristici
del transitorio della risposta di un
sistema ad un segnale a gradino:
tempo di salita, sovraelongazione)
tempo di assestamento (Tr, S, Ta,
ecc.), relazione tra i parametri
caratteristici del transitorio e i valori di
e n dell’equazione caratteristica in un
sistema del secondo ordine, risposta in
frequenza di un sistema retroazionato
del secondo ordine; relazione tra la
risposta in frequenza e i parametri
caratteristici del transitorio;
47
OBIETTIVI RAGGIUNTI CONTENUTI
gradino di un sistema del secondo ordine in funzione dei parametri caratteristici del sistema.
I sistemi retroazionati: stabilità Determinare attraverso il criterio di Bode
la stabilità di un sistema retroazionato; Calcolare la frequenza di
attraversamento, il margine di fase e di guadagno per valutare il grado di stabilità
Controllori PID e stabilizzazione dei sistemi retroazionati: Valutare gli effetti sulle caratteristiche
statiche, dinamiche e di stabilità in un sistema al variare del tipo di controllore applicato;
Utilizzare gli strumenti di calcolo automatico (Programma CC) per valutare rapidamente e con precisione gli effetti dei diversi tipi di regolazione al fine anche di determinare in modo empirico i parametri del controllore.
U.D. 3) La stabilità nei sistemi retroazionati
3.1) Stabilità dei sistemi di controllo:
generalità, definizione di stabilità,
relazione tra stabilità e poli della
funzione di trasferimento G(s), stabilità
dei sistemi a retroazione con studio di
G(s)H(s), esempi di studi della stabilità
per sistemi semplici con costanti di
tempo positive, criterio di Bode,
margine di fase e margine di guadagno,
studio della stabilità con il criterio di
Bode per sistemi semplici.
3.2) Il controllore PID: Definizione,
funzione di trasferimento di un PID, di
un P, di un PD, di un PI, significato dei
termini proporzionale, integrale e
derivativo, realizzazione di un PID con
operazionali.
Laboratorio: Uso del Programma "CC"
per il tracciamento dei diagrammi di
Bode, calcolo della risposta al
transitorio, calcolo dei poli e delle
costanti di tempo, antitrasformazione di
Laplace, analisi della stabilità, calcolo
degli sfasamenti e del margine di
stabilità.
Conegliano, 15 maggio 20125 Prof. Giacomazzi Massimo
Prof. Manesso Stefano
48
RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA DI INFORMATICA a.s. 2014-15
DOCENTE: Visentin Michele
CONOSCENZE
Comunicazioni tra PC Linee seriali Rete Ethernet
COMPETENZE
Impostare, scrivere e debuggare programmi su PC in C# (dot net) Utilizzare le porte del PC (seriale, Ethernet) per comunicazioni tra due o più postazioni. Inviare/leggere dati tra PC e sistemi a microcontrollore (USB, RS232,Ethernet)
CAPACITA’
Le capacità sono diverse da allievo ad allievo ma in generale possono essere così
riassunte: Capacità di impostare un programma in linguaggio ad alto livello (in particolare C#). Capacità di uniformare i protocolli di comunicazione tra due o più gruppi. Capacità di collaudare ed, eventualmente, di debuggare i programmi scritti. Capacità di commentare e di documentare i programmi.
METODOLOGIE
Il lavoro e' stato svolto interamente in laboratorio. La programmazione in C#, visto il
notevole numero di funzioni che possiede, richiede il costante collegamento in Internet
per reperire documentazione ed esempi. Il programmi da sviluppare sono stati supportati
con esempi forniti dall'insegnante che gli allievi hanno modificato per raggiungere lo scopo
prefisso.
ORGANIZZAZIONE DEI LAVORI
I lavori sono stati realizzati a gruppi, generalmente di due o, visto l'elevato numero ci
allievi, tre persone. Ciascun gruppo, nei limite delle specifiche, ha sviluppato i temi
assegnati in modo personale.
49
Programmi sviluppati in C#:
Comunicazioni in RS232 tra PC utilizzando un protocollo con CRC. Collegamento tra PC in Ethernet Interfacciamento in Ethernet con una scheda a microcontrollore. Lettura di un Joystick PS2 tramite scheda a microprocessore in Ethernet.
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA
La valutazione è stata fatta sul programma consegnato.
Conegliano, 15 maggio 20125 Prof. Visentin Michele
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RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA DI LINGUA INGLESE a.s. 2014-15
DOCENTE: Migliorini Graziana
Presentazione della classe:
La 5^ AELN è una classe formata da 31 allievi con caratteristiche che hanno differenziato
due gruppi poiché nel quinto anno c’è stato l’accorpamento di due quarte con livelli di
preparazione diversi.
Tale situazione ha creato numerosi problemi nell’attività didattica; difficile è stato gestire
una realtà molto eterogenea anche per quanto riguarda il comportamento di alcuni allievi
che durante le lezioni hanno creato confusione interrompendo il regolare andamento del
programma scolastico.
La classe può essere suddivisa in tre fasce di livello , nella prima emergono dei ragazzi
che hanno dimostrato impegno , studio e interesse assidui raggiungendo ottimi livelli di
preparazione; nella seconda , c’è un gruppo di studenti che pur con qualche incertezza,
se guidato, riesce a esprimersi e a riutilizzare le funzioni linguistiche apprese in modo
sufficientemente chiaro e corretto. La terza fascia comprende quegli alunni che a causa di
studio ed impegno discontinui, non hanno colmato le lacune per cui presentano ancora
una preparazione incerta. La classe, con il prof. Visentin di T.D.P. ed il supporto della
docente di lingua inglese ha realizzato il seguente progetto CLIL: sviluppo e stesura della
relazione di una scheda di interfaccia USB; gli obiettivi da perseguire sono stati i seguenti :
fare acquisire i contenuti disciplinari,migliorare la competenza comunicativa nella L2 e
utilizzare la lingua straniera come strumento per apprendere, sviluppando così le abilità
cognitive ad essa sottese.
Conoscenze: Gli allievi, a livelli diversi conoscono:
Il lessico specifico inerente agli argomenti trattati
Gli argomenti trattati
Le strutture grammaticali e le funzioni linguistiche fondamentali.
Abilità : Gli allievi sono in grado con preparazioni diverse:
Di comprendere in maniera globale testi orali e scritti di
media difficoltà e di carattere specifico
Usare le strutture e le funzioni acquisite
Esprimersi oralmente in modo sufficientemente corretto
Dare definizioni e descrivere oggetti, strumenti e argomenti usando un lessico appropriato.
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Competenze : In misura diversa, gli allievi possiedono competenze di ascolto, interazione
orale, comprensione, ma la produzione è, per buona parte della classe, mnemonica ad
eccezione di alcuni studenti, che sono in grado di rielaborare personalmente i contenuti
disciplinari e linguistici, effettuando analisi e sintesi appropriate. Gli allievi ,
complessivamente e in varia misura, riescono ad usare la L2 per i principali scopi
comunicativi.
Metodo: La metodologia si è basata sull’approccio comunicativo. Le quattro abilità sono
state sviluppate in modo graduale. Si è cercato di usare in classe la lingua
straniera cercando di curare l’esposizione orale.
Materiale didattico: E’ stato usato il testo in dotazione arricchito da fotocopie tratte da
altre fonti e La grammatica.
Tipi di verifiche: Sono state svolte prove scritte e verifiche orali, entrambe omogenee al
lavoro svolto in classe e a casa. In orale con riassunti e comprensioni di brani
specifici. Nello scritto con definizioni, descrizioni e brevi relazioni.
Argomenti trattati (di microlingua)
-Applications of Electronics pag.72
-Semiconductors pag.74
-The transistor pag.75
-William Shockley, the father of the transistor pag.81
-Conventional and integrated circuits pag.84
-How an electronic system works pag. 86
-Amplifiers pag 90
-What is a microprocessor? Pag. 96
-The microprocessor pag 98
-What is automation? Pag 108
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-How automation works pag. 110
-How a robot works pag.114
-Robots in manufacturing pag. 117
-The robotic arm (photocopy)
-Safety in the working place (photocopy)
-Dangers of electricity pag. 64
-Ergonomics and security in the working place (photocopy)
-The electric motor pag.35
-Types of electric motor pag. 36
-Electric cars pag. 39
-Electric cars : advantages and disadvantages pag 40
-Solar energy (photocopy
CLIL: sviluppo e stesura della relazione di una scheda di interfaccia USB
Testo adottato: “English for new Technology” O'Malley , Ed. Longman
Conegliano, 15 maggio 20125 Prof.ssa Migliorini Graziana
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QUESITI RELATIVI ALLE SIMULAZIONI DI III PROVA
16 aprile 2015
ITIS G. GALILEI CONEGLIANO
Simulazione di Terza Prova ELETTRONICA (Tipologia B) 16 aprile 2015
Quesito 1
Un segnale audio con frequenza massima utile di 10 KHz deve essere numerizzato e
serializzato mantenendo un SNR superiore a 60 dB.
Si illustri mediante uno schema a blocchi le operazioni coinvolte evidenziando i parametri
più significativi per ognuno dei blocchi utilizzati.
Quesito 2
Spiegare brevemente i vantaggi che si hanno nell'utilizzo di segnali in corrente per la
trasmissione a media/breve distanza di segnali analogici.
Riportare un possibile schema di un convertitore V/I
La trattazione deve essere fatta utilizzando il presente foglio (fronte e retro). NON è
consentito l’utilizzo di appunti personali , libri di testo e manuali tecnici.
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Simulazione Terza Prova: Tipologia B
ALLIEVO:___________________________________________ CLASSE 5 AELN
MATEMATICA (VALUTAZIONE: /15)
▪ La prova prevede la trattazione breve di tre quesiti
▪ Per la trattazione di ogni quesito sono disponibili 8 righe
▪ I passaggi essenziali devono essere giustificati alla luce dei concetti studiati
1. Mostrare come si calcola l’area della superficie compresa tra due curve di equazioni y=f(x) e y= g(x)
(con f(x) e g(x) entrambe continue), nell’ipotesi che queste abbiano due punti in comune di ascisse a e
b, con a<b.
Calcolare poi l’area del dominio finito delimitato dalle curve di equazione f(x)=1-4x2 e
g(x)=2x-1.
2. Definire l’equazione caratteristica di un’equazione differenziale del tipo y’’+ay’+by=0 con a e b R,
e successivamente scrivere l’integrale generale nei casi D >0, D =0e D <0.
Determinare l’integrale generale dell’equazione y''- y'-6y = 0 e risolvere il problema di
Cauchy
55
y'' - y '-6y = 0
y(0) = -1
y'(0) = -8
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îïï
3. Illustra la regola di integrazione per parti e determina la primitiva della funzione
f x( ) = ex
x +1( ) che passa per il punto (0;1/2)
56
16/04/2015 SIMULAZIONE III PROVA – TP VAELN
Candidato:...........................................
Dimensionare un amplificatore di potenza in classe AB a simmetria complementare per una
Pumax di 50W su 8 Ohm.
Quali sono gli effetti della distorsione di incrocio negli amplificatori in classe B e i metodi
utilizzati per ridurli.
Descrivere un metodo per regolare la potenza su un carico utilizzando un TRIAC o un SCR.
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Simulazione Terza Prova : Tipologia B
ITIS G. GALILEI CONEGLIANO
Simulazione di Terza Prova Lingua INGLESE (Tipologia B) 16 aprile 2015
Quesito 1
Why are transistors key components in modern elettronics? (5-6 lines)
Quesito 2
How does an electronic system work? (5-6 lines)
E’ consentito l’uso del dizionario di inglese.
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13 maggio 2015
Simulazione Terza Prova: Tipologia B
ALLIEVO:___________________________________________ CLASSE 5 AELN
MATEMATICA (VALUTAZIONE: /15)
▪ La prova prevede la trattazione breve di tre quesiti
▪ Per la trattazione di ogni quesito sono disponibili 8 righe
▪ I passaggi essenziali devono essere giustificati alla luce dei concetti studiati
1) Determina per quali valori dei parametri a e b la funzione f x( ) =
x - a
x +2-1£ x £1
x +3b 1< x £2
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verifica le
ipotesi del teorema di Lagrange nell’intervallo [-1;2]. Successivamente trove i punti c che soddisfano il
teorema. .
2) Enunciare il teorema della media integrale. Illustrarne il significato geometrico e calcolare il valor
medio della funzione y =x +3
x -2in -1;0é
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59
ALLIEVO:_________________________________________ CLASSE 5 AELN
STORIA (VALUTAZIONE: /15)
1. Quali fattori di carattere politico, sociale ed economico favorirono l’ascesa del fascismo?
P.9
2. Quale piano economico adottò Roosevelt per risolvere la grave crisi economica americana?
P.6
60
13/05/2015 SIMULAZIONE III PROVA N. 2 – TP VAELN
Candidato:...........................................
Un amplificatore in classe A, senza trasformatore in uscita, è alimentato a 12V e ha un carico di
16 Ohm. Disegnare lo schema e, trascurando la Vcesat del transistor, calcolare:
La potenza di uscita massima sul carico.
La potenza assorbita dall'alimentazione.
La corrente di riposo (Icq).
La massima potenza dissipata dal transistor.
Quali accorgimenti si devono prendere per evitare il fenomeno dell'autoinnesco del TRIAC
causato da dV/dT troppo alto e la rottura per il superamento della dI/dT massima.
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Simulazione Terza Prova : Tipologia B
ALLIEVO ____________________________________________________ CLASSE 5^ AT
LINGUA INGLESE
1) Write down a short report about safety in the workplace. (5-6 lines)
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
2) What is the robotic arm made off? Describe it. (5-6 lines)
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
E’ consentito l’uso del dizionario di inglese.
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ITIS G. GALILEI CONEGLIANO
Simulazione di Terza Prova ELETTRONICA (Tipologia B) 13 maggio 2015
Quesito 1
Riportare lo schema di principio di un DAC a tre bit con rete R2R invertita. Ricavare
quindi l'espressione della tensione di uscita in funzione dei parametri del circuito.
Spiegare cosa si intende per “settling time” di un DAC e come si procede per rilevarlo
sperimentalmente.
Quesito 2
Per la funzione di trasferimento riportata si chiede di : determinare la tipologia e l'ordine del filtro determinare il fattore di smorzamento valutare se può essere considerato un filtro alla Butterworth e spiegare cosa significa calcolare l'ampiezza della risposta se all'ingresso viene applicata una sinusoide di
ampiezza 1V e frequenza 5 KHz
107
G(s)= ---------------------------
s2
+1420 s + 106
La trattazione deve essere fatta utilizzando il presente foglio (fronte e retro). NON è consentito
l’utilizzo di appunti personali , libri di testo e manuali tecnici.
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TERZA PROVA SCRITTA ITIS “G.GALILEI” CONEGLIANO
CLASSE__________
COGNOME E NOME
CRITERI E SCHEDA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
INDICATORI 1 Punto 2 Punti 3 Punti 4 Punti 5 Punti
Conoscenza dell’argomento
Correttezza dei contenuti
Appropriatezza nell’esposizione e varietà lessicale
Organizzazione logica dei contenuti, coesione e coerenza
Totale Punti ____/ 15
Conoscenza dell’argomento Punti
Gravemente insufficiente 1 Fornisce risposte frammentarie
Insufficiente 2 Fornisce risposte superficiali o incomplete
Sufficiente 3 Fornisce risposte adeguate
Buono 4 Coglie le informazioni esplicite e opera qualche inferenza
Ottimo 5 Coglie le informazioni esplicite che richiedono inferenza
Correttezza dei contenuti Punti
Gravemente insufficiente 1 Lo svolgimento presenta gravi e numerosi errori
Insufficiente 2 Lo svolgimento numerosi errori non gravi
Sufficiente 3 Lo svolgimento è occasionalmente scorretto
Buono 4 Lo svolgimento è adeguato, con alcune incertezze
Ottimo 5 Lo svolgimento è corretto e completo in ogni sua parte
Appropriatezza nell’esposizione e
varietà lessicale
Punti
Insufficiente 1 Esposizione inappropriata e lessico povero
Sufficiente 2 Esposizione appropriata con lessico corretto ma limitato
Buono/Ottimo 3 Esposizione appropriata, lessico corretto ampio pertinente
Organizzazione logica dei contenuti,
coesione e coerenza
Punti
Insufficiente 1 Non sa organizzare i contenuti e li espone in modo frammentario
Adeguato 2 Organizza i contenuti in modo completo
IDocenti___________________