=i='-=• ~--========-=:-~=-~•i:iU=- …servidimaria.net/sitoosm/it/notizie/1994/c03.pdfMaggio...

13
BOLLETTINO DEL SEGRETARIATO PERLE COMUNICAZIONI DELL'ORDINE DEl SERVI Dl MARIA IN- FESTO -S. J U L I A N JE FALCONER!£. Ad 1 Yefperas. or me urn, & Ca ro me a, exul ... =i='-=• -=•=•=i•=•========u ta ve runt in DE urn vi - _vum. Pf. Dixit.· u. . T . -w•·-·- . on1. - -R--·- o' ne me ut fig na culum fu per .... l"i-- --· --· ·--·--·---- - --·- -----·-· - ·-----·- cor tu um_, ut figna culam fuper bra· . . . chi- urn tu urn. Pf. Laudate Pueri. Do-

Transcript of =i='-=• ~--========-=:-~=-~•i:iU=- …servidimaria.net/sitoosm/it/notizie/1994/c03.pdfMaggio...

Page 1: =i='-=• ~--========-=:-~=-~•i:iU=- …servidimaria.net/sitoosm/it/notizie/1994/c03.pdfMaggio -Giugno 1994 VisHa canonica aHa provincia USA Ovest Dopo aver fatto visita aile suore

BOLLETTINO DEL SEGRETARIATO PERLE COMUNICAZIONI DELL'ORDINE DEl SERVI Dl MARIA

IN- FESTO

-S. J U L I A N JE FALCONER!£.

Ad 1 Yefperas.

T~~i.c~·~~~~~~~~~t~i~~~~!~!€i:~~: or me urn, & Ca ro me a, exul ...

=i='-=• -=•=•=i•=•========u • ••=··~+ ~--========-=:-~=-~•i:iU=-~-=~t ta ve runt in DE urn vi - _vum. Pf. Dixit.·

u. P!-~-=•=-=-·===•==~====t==•=;i . T . ~------ -•---•~-•-•• -w•·-·-. on1. - ----.---------·-~ -R--·-

o' ne me ut fig na culum fu per

-~~=-=·~=·i=g-==•=•· .... =~-=g-=--·=•·==;t . l"i----· --· ·--·--·---- - ·--~--- --·­-----·-· ~------ - ·-----·-cor tu um_, ut figna culam fuper bra·

. §~~!·-~~~~~ -~=~~~~i~~~i . . chi- urn tu urn. Pf. Laudate Pueri.

Do-

Page 2: =i='-=• ~--========-=:-~=-~•i:iU=- …servidimaria.net/sitoosm/it/notizie/1994/c03.pdfMaggio -Giugno 1994 VisHa canonica aHa provincia USA Ovest Dopo aver fatto visita aile suore

Maggio - Giugno 1994

PRIORE GENERALE E ATTIVITA GENERALIZIE

Visita canonica alia provincia USA Est . . . . . . . . . . . 3

Visita canonica alia provincia USA Ovest . . . . . . . . . 4

MAR lANUM

In ottobre il simposio mariana . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4

COMUNITA S. ALESSIO

Ritiro pasquale a Monte Senario ................ 4

MONTE SENARIO

Settimana di spiritual ita 1994 .................. 5

COLI..ABORAZIONE TRA LE PROVINCE

La devozione a S. Pellegrino nel mondo . . . . . . . . . . 5

Nuovi provinciali eletti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

FIES

Dichiarazione d'intenti peril futuro .............. 6

USA

Storia delle province americane OSM . . . . . . . . . . . . 7

I SAC

Inaugurate ufficialmente lo studentato di Cedara .. 8

L'anno di pastorale in Sudafrica . . . . . . . . . . . . . . . . 8

PROVINCE E VICARIATI

CANADA

Capitolo provinciale: continua Ia presenza in Zaire . 9

INGHILTERRA

Capitola provinciale: 80 anni della provincia ..... 10

SWAZILAND

Capitola vicariale: autonomia economica . . . . . . . . 10

ROMAN A

La formazione all'inizio del '900 ............... 10

USAOVEST

35 anni della Servite High School di Anaheim . . . . 11

USA EST

Rinnovata Ia Confraternita deii'Addolorata . . . . . . . 11

I Servi per i malati di AIDS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11

lA LANDA

Settimana di spiritualita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11

UNGHERIA

Prima marcia dei Servi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11

COLOMBIA

lmpegno prioritario perle vocazioni ............ 12

BRASILE

Nuovo piano pastorale a Rio Branco . . . . . . . . . . . . 12

2 COSM03

BOLIVIA

La Madonna del Socav6n patrona del folclore ..... 12

SUDAFRICA

Preoccupazioni alia vigilia delle elezioni nel Natal .. 13

MOZAMBICO

7 candidati e 4 prenovizi ...................... 13

Un nuovo centro per gli handicappati ............ 13

UGANDA

Completata Ia chiesa di Kisoga ................. 14

INDIA

Verso Ia chiusura di Mamallapuram ............. 14

FILIPPINE

Vita nel nuovo professato ..................... 14

MONACHEOSM

S. ANGELO IN VADO

Consacrata Ia nuova chiesa .................... 15

CONGAEGAZIONI SERVITANE

CHIOGGIA

Concluse celebrazioni dei 120 anni di fondazione .. 15

COREA DEL SUD

Aperte due nuove case ....................... 16

PERU

Grande risveglio vocazionale ................... 16

NOCERA

1994: anno celebrativo della fondatrice .......... 16

RAVENNA

20 anni di presenza in America Latina ........... 16

I..AICI OSM

REGNUM MARI.tE

Verso una presenza in Messico ................. 17

INDIA

15 nuovi membri neii'OSSM ................... 17

DIACONIE LAICHE

La giornata dei Servi sulla famiglia .............. 17

CAMMINARE INSIEME

Si rinnova il movirnento giovanile ........... · · .. 181 PUBBLICAZIONI DEl SERVI .................. 18 DIBATTITO SULL'INCULTURAZIONE ............ 19

EDITORIALE .......................... , ..... 3

COSM03

PRIORE GENERALE E ATTIVITA

GENERALIZIE

Visita canonica alia provincia USA Est

Da118 febbraio all'S marzo, il priore generale fra Hubert M. Moons e il consigliere generale fra Edward M. Penonzek hanno effettuato la visita canonica alia provincia USA Est.

Dopo essersi incontrati con il priore provincia­lee il suo consiglio, hanno proseguito visitando le comunita della zona di Chicago e incontrando, oltre ai frati, anche le suore, l'Orcline secolare, le confraternite e i gruppi laici. Quindi hanna rag­giunto St. Louis, Carteret, Palm Bay, dopodiche sono tornati a Chicago per presentare una relazio­ne a1 consiglio provinciale. A Chicago li ha accolti una bufera di neve. Durante le varie tappe hanno incontrato varie temperature: a Saint Louis c'era un sole splendente rna l'aria era fresca, nel New Jerseygrandinava, mentre in Florida faceva caldo.

Aspetti positivi rilevati nella vita dei Servi e nei loro ministeri: una grande diversita di apostolati, nei quali vengono approfonditi l'evangelizzazione e Ia crescita comunitaria; alcuni frati impegnati in Iavori che li pongono in comunione con una grande moltitudine di uomini e donne; l'assistenza ai ma­lati e agli anziani; la intensa collaborazione tra i frati e la gente; il numero e gli incarichi speciali affidati ai "fratelli laici"; il ministero di "compas­sione" e il santuario di San Pellegrino a Chicago; Ia crescita in numero e in qualita dell'Ordine se­colare, della Confraternita dell' Addolorata e nei vari gruppi laici; illodevole lavoro in favore delle missioni.

Alcune raccomandazioni lasciate al tennine della visita canonica: puntualizzare il programma diformazione e le forme di "accoglienza"; delinea­re gli attuali rapporti di collaborazione con la provincia USA Ovest e le proposte per il futuro; impegnarsi maggiormente con le persone di lingua hispanica; coinvolgere tutti i frati nel governo e nelle decisioni da prendere; riaffermare il ruolo del priore; creare le opportunita per 1e condivisio­ni personali tra i frati; elaborare una specifica "presenza mariana" negli Stati Uniti.

Edward Penonzek

3 Maggio - Giugno 1994

EDITORIALE

Congregazione o famiglia?

l'anno internazionale della famiglia e anche un anna internazionale delle relazioni intra-comu­nitarie, l'anno in cui dovremmo un po' riscoprirci e ritrovarci come famiglia, dando spessore di verita al nostro linguaggio, ormai consueto, che va sempre piu sostituendo il termine congregazio­ne con quello di famiglia, appunto, privilegiando cosl- forse inconsapevolmente -l'aspetto relazio­nale a quello dell'osservanza di norme comuni.

Questa "ritrovarci" e possibile se sapremo uscire dai nostri piccoli circoli comunitari (e tutto cio che e chiuso in se e piccolo) per riconoscere il "comune" che ci !ega, pur nelle sue diverse/nuo­ve espressioni, e ricomporre cosl, in modo piu evidente, un qualcosa di unitario di armonioso, cioe in relazione, da cui meglio si possa scorgere, o almena intuire, l'unico ideale ispiratore.

Se riuscissimo - ma dobbiamoriuscire- a fare questa ricomposizione, vedremmo con sorpresa che l'ideale ispiratore del nostro vivere Ia comuni­ta e- fin dalle origini- proprio l'essere famiglia, non in sensa simbolico, rna concreto: famiglia pla­smata dallo Spirito di Dio, per il povero. Questa il richiamo profondo che ci guida a nuove scelte, o ci mette in disagio quando lo tradiamo.

II nostro spirito e uno spirito di famiglia, come e detto esplicitamente dal fondatore, don Ghiselli, quando si accingeva a dare una regola alia na­scente "congregazione". Spirito di famiglia che ritroviamo vivo nella nostra tradizione pur nell'e­volvere dei tempi e nel diversificarsi delle espres­sioni di servizio e di accoglienza. Non e questa un vanto, rna un dono di Dio e una sempre rinnovata responsabilita di fedelta e coerenza che le nuove Costituzioni han no accolto e i capitoli generali non si stancano di ricordare, specialmente nei mo­menti piO faticosi, esortando le comunita a "ritro­vare il sensa dell'ospitalita cordiale e generosa soprattutto verso chi ha bisogno della nostra sol­lecitudine" (Cap. gen. 1990).

Siamo "famiglia", rna anche "per Ia famiglia". Non solo con l'impegno di formazione (scuola) o di evangelizzazione (catechesi per adulti), ma so­prattutto con il servizio aile faiT!iglie in difficolta, nell'accogliere e amare i figli. E bene ricordare questa servizio che svolgiamo, con lacune e limiti, rna anche con molto amore e dedizione, nel grup­po-famiglia, nel convitto, nei vari campi dell'emar­ginazione e negli innumerevoli gesti di solidarieta in cui le nostre cornu nita sono impegnate e dispo­nibili. Ripeto none unvanto, ma un riconoscimen­to del dono di Dio per ringraziare e sentirci unite nell'accoglierlo. le ditferenze contano poco. La vera realta e l'amore.

Letizia Arco, Serve di Maria di Ravenna

Page 3: =i='-=• ~--========-=:-~=-~•i:iU=- …servidimaria.net/sitoosm/it/notizie/1994/c03.pdfMaggio -Giugno 1994 VisHa canonica aHa provincia USA Ovest Dopo aver fatto visita aile suore

Maggio - Giugno 1994

VisHa canonica aHa provincia USA Ovest

Dopo aver fatto visita aile suore di Omaha, fra Hubert M. Moons e fra Edward M. Penonzek, dall'8 a1 25 marzo, hanno effettuato la visita cano­nica alla provincia USA Ovest. Dopo l'incontro con il provinciale e il consiglio, hanno raggiunto le varie comunita, i diversi luoghi di apostolato, i frati, le suore e i laici di tutta la California meridio­nale. E poi Berkeley, Portland, Denver, Miami e Yuma. A1la fine del giro sono tornati alla curia P.ro~ciale per relazionare tutto al consiglio pro­vrnciale.

Aspetti positivi: buon coinvolgimento dei frati nel governo e nelle decisioni da assumere; priorita nell'apostolato (es.: nella scuola superiore e nel santuario The Grotto Portland); le parrocchie sono attive e rispondono aile molte necessita per la crescita cristiana; il ministero educativo e una importante dimensione e un possibile elemento unificante per la provincia; il programma di novi­ziato portato avanti dalla comunita dei Sette Santi Fondatori a Anaheim e molto positivo.

Raccomandazioni: confrontare e cambiare lo stile di vita per evitare lo stress e vivere il lavoro non come un peso rna come creativita ed espres­sione umana; ravvivare la speranza e l'entusiasmo per la vitae l'evangelizzazione; cercare di condivi­dere con gli altri il nostro spazio ( conventi) e la nostra vita ( collaborazione nei ministeri); elabora­re programmi piu stimolanti peril ministero voca­zionale; fortificare la collegialita a livello locale; collaborare pienamente con la provincia USA Est, con le suore e con i laici; maggiore attenzione aile persone di lingua hispanica e dell'Estremo Orien­te.

Edward Penonzek

MARIANUM

In ottobre il simposio mariano Dal 4 a1 7 ottobre avril. luogo, nella sede della

facolta, il X simposio internazionale mariologico sui tema: L 'immagine teologica di Maria, oggi: fede e cultura. n simposio e aperto principalmente agli studiosi di mariologia di tutto il mondo che sono gli interlocutori privilegiati nel dibattito,che segue ogni.r~l~io~e. ~uttavia, vi possono partecipare, in q.uahta d1 ud1ton, anche altre persone, previa iscri­ZIO?e presso la s.e~eteria del Marianum: gli udi­ton non hanna dmtto di parola. L'elenco dei rela­tori comprende studiosi di fama internazionale

'

4 COSM03

provenienti da diverse aree culturali, a sottolinea­re come per la facolta sia veramente importante un dibattito a piu voci sui modo di percepire Ia realta della Vergine Maria nel mondo contempo­raneo. l relatori invitati sono: Angelo Amato (SDB) da Roma, Anton Ziegenaus dalla Germania, Jo­hann Roten (SM) dagli Stati Uniti, Clodovis M. Botr (OSM) dal Brasile, Dominic VeJiath (SDB) dall'India, Rosemary Radford Ruether dagli Stati Uniti, Anscar Clmpungco (OSB) da Roma.

Un momento significativo del simposio sara la consegna del "Premio Laurentin Pro Ancilla Do­mini", giunto quest'anno alia quarta edizione.

Precisazione. La direzionc precisa che l'infor­mazione riguardante la facolta Marianum in CO­SMO 2.1994.4 (nell'edizione italiana) va corretta nel modo seguente: " ... La commissione Dowd (composta dai docenti Dowd, Antonini, Maggia­ni) ... e la commissione Toniolo (composta dai do­centi Toniolo, Dowd, Boaga, Civiero)". Per !'erro­re di trascrizione ci scusiamo con l'autore dell'in­formazione e con i lettori.

COMUNITA S. ALESSIO

Ritiro pasquale a Monte Senario

Dal27 al30 marzo si e tenuto presso il convento di Monte Senario l'annuale incontro quaresimale dei frati del collegia S. Alessio. Il raduno e uffidal­mente iniziato domenica coni secondi vespri delle palme. Durante i tre giorni, fra Giovanni M. Sper­man, nostra guida in questa occasione, ci ha par­lata della vita religiosa, ogni giorno par lando di un argomento specifico: "Vita religiosa come sequela di Cristo"; "II seguire Cristo come Servi di Maria" e "La crescita umana e spirituale facendo riferi­mento all' Annunciazione", che lui ha riassunto in termini di vita fraterna in comunita. Egli ha sotto­lineato chela vita fraterna comunitaria none frutto di una decisione personale, rna e una chiamata di Dio: una chiamata alla vocazione comune, alia missione comune e una chiamata a testimoniare una vita comune.

Le preghiere del mattino e la compieta sono state recitate insieme con la comunita di Monte Senario. La celebrazione eucaristica e stata ten uta nella cappella dei Sette Santi Fondatori. Prima dell'inizio di ogni confcrenza e stato rispettato un momenta di riflessione personale e di silenzio, mentre nel pomeriggio c'erano momenti di rifles­sione di gruppo. La sera del primo giorno la cornu­nita si e riunita nella Cappella per celebrare il rito

COSM03

di "ungere !'unto", che e la commemorazione del­l'episodio avvenuto a Betania. L'atto e stato molto simbolico e ricco di significato, accompagnato da una strumentale che penetrava in fondo all' anima. E stata veramente una esperienza molto toccante. Dopodiche ognuno dinoi ungeva, con un batuffolo di cotone, l'altro di olio profumato. Alle undid di. sera e iniziata la veglia nella cappella dell' Apparizione. Due o trc frati a turno ogni ora. Anche questa e stata un'esperienza nuova e molto forte: seguire le orme dei nostri primi padri.

Lamattina del venerdi santo alcuni frati si so no recati alla SS. Annunziata di Firenze per la festa dell'Annunciazione. Nel pomeriggio ogni frate­studente e partito per la destinazione che era stata scelta per trascorrere la festa di Pasqua: ciascuno in un diver so convento dei Servi in Italia, dal nord a1 sud. La domenica in Albis siamo tornati a1 col­legio, ciascuno con i propri ricordi, con la ricchez­za dell'esperienza fatta e con molte cose da rac­contare. La vita deve continuare; noi siamo tornati alla realta di sempre, rna stavolta con piu vigore ed entusiasmo.

Rhett M. Sarabia

MONTE SENARIO

Settimana di spiritualita 1994 L'annuale settimana di spiritualita dei Servi a

Monte Senario si svolgera quest'anno da118 al 23 luglio e trattera il tema ''Attualita del carisma ma­riana dei Servi nella Chiesa in missione". I contri­buti dei vari relatori riguarderanno: "La Chiesa in stato di missione in una societa che cambia", "Sto­ria del carisma mariano dei Servi", "Umanesimo mariana di fra Giovanni M. Vannucci", "Attese da un Ordine mariano", "I Servi cultori della Sedes sapientire: importanza dello studio e dell'inseri­mento nella cultura e nella vita pastorale". La settimana offrira pure, oltre ai momenti di pre­ghlera individuale, nuovi formulari e nuove espe­rienze di preghiera comunitaria.

5 Maggio - Giugno 1994

COLLABORAZIONE TRA LE PROVINCE

La devozione a S. Pellegrino nel mondo

Romagna. Il priore provinciale della provincia romagnola, fra Paolo M. Erthler, ha inviato al priore generale una lettera, chiedendo di invitare l'Ordine intero a celebrare dal 4 maggio 1995 al 4 maggio 1996 il6502 anniversario della morte di S. Pellegrino Laziosi, essendo il 1345 la data piu tradizionalmente indicata dagli storici per la sua beat a mort e. Tra l'altro, egli chiedeva a fra Hubert M. Moons di "studiare il modo di promuovere nell'intero Ordine la diaconia della misericordia particolarmente verso i malati di cancro, sull'e~ sempio di quanto gii'1. fanno alcune comunita OSM in diversi paesi, e di avanzare nuovamente la ri­chiesta alla Santa Sede che S. Pellegrino sia uffi­cialmente riconosciuto nella Chiesa come protet­tore dei malati di cancro".

Ora lo stesso fra Paolo M. informa che la co­munita dei Servi di Maria di Forli ha promosso due pubblicazioni sulla vita diS. Pellegrino: una scritta da fra Aristide M. Serra e l' altra dal prof. Vincenzo Benassi. La comunita di Forli ha inoltre program­mata il restauro completo della basilica di san Pellegrino. Sono gia stati realizzati: il restauro della facciata, il rifacimento del pavimento, latin­teggiatura e l'impianto elettrico all'interno della chiesa. E in fase di attuazione il restauro di tutta la cappella ove sono custodite le spoglie di S. Pellegrino, delle pareti esterne e del tetto della basilica. La comunita ha gia procurato vari oggetti devozionali del Santo, disponibili per quanti le richiederanno: santini con preghiera in lingua ita­liana e inglese, 5.000 medaglie con reliquia e 5.000 senza reliquia, quadretti. ecc.

Inoltre il Centro di studi O.S.M. di Bologna, presieduto da fra Pacifico M. propane per il1995: 1. una mostra a Forli ( di quadri, inci­sioni, libri, foto) con catalogo; 2.l'edizione di una o due cartelle con riproduzioni di stampe antiche diS. Pellegrino; 3. l'edizione delle "Memorie del convento a Forti" del p. Luigi M. Simboli; 4. l'edi­zione del "Quademo di ricerche del p. Giuseppe M. Albarelli suSan Pellegrino daForli"; 5.lo studio manoscritti dei processi canonici (con la collabo­razione di Odir J. Dias); 6.lo studio sull'iconogra­fia di San Pellegrino (prima catalogazione); 7. un

Page 4: =i='-=• ~--========-=:-~=-~•i:iU=- …servidimaria.net/sitoosm/it/notizie/1994/c03.pdfMaggio -Giugno 1994 VisHa canonica aHa provincia USA Ovest Dopo aver fatto visita aile suore

Maggio - Giugno 1994

catalogo delle stampe; 8. la bibliografia su San Pellegrino; 9. collaborazioni con "Studi storici OSM"; 10. collaborazione con la "Settimana di storia e spiritualita OSM" di Monte Senario del 1995 (una sezione riservata a San Pellegrino).

Filippine. Nelle 1770 isole filippine, la devozio­ne al santo di Forli e molto diffusa. La sua origine risale forse ai tempi della dominazione spagnola (1571-1898), tanto che ancor oggi si recita una giaculatoria che invoca S. Pellegrino patrono di Spagna, o alia successiva dominazione USA, dove i Servi fm dalle origini (1870) avevano propagato la devozione al santo, specie a Chicago. Nelle Filippine sono molte le chiese e 1e cappelle a lui dedicate e le sue immagini sono molto diffuse: vengono vendute statuette di S. Pellegrino sia in legno che in gesso; non e ancora usata la plastica.

Il laico Frank Jimenez ne aveva divulgato il culto prima ancora dell'arrivo dei Servi di Maria (1984) e tuttm·a continua nella sua opera con mezzi e metodi assai discutibili, ricavando notevoli gua­dagni. Tali metodi hanno suscitato la disapprova­zione di molti vescovi e sacerdoti. I Servi di Maria, dopo aver cercato con il Jimenez una forma di collaborazione e di riqualificazione della devozio­ne e non avendo trovato modo di dialogare con lui, si adoperano per diffondere una devozione seria, aderente agli orientamenti teologico-liturgici della chiesa peril culto dei santi. Si spera chela costru­zione della grande chiesa-santuario (COSMO 2.1994.14), prevista entro breve tempo, sostenga efficacemente tale pastorale.

Intanto nella nostra parrocchia di Muntinlupa esiste da tre anni il "gruppo S. Pellegrino", per promuovere la devozione al santo e assistere i malati, specie di cancro. Ogni prima domenica del mese aile ore 15 ha luogo una celebrazione per i malati, nella quale si prevede la celebrazione della penitenza e dell'eucaristia. n rito consiste nella preghiera al santo, nell'imposizione delle mani da parte del celebrante sui malati, nell'unzione con !'olio santo e in un segno di venerazione alla reli­quia di S. Pellegrino.

Stati Uniti d'America. Il direttore della basilica dell'Addolorata di Chicago e dell'armesso santua­rio di S. Pellegrino, fra Joseph M. Chamblain (COSMO 5.1993.6), ha pubblicato un primo nume­ro del bollettino St. Peregrine News. Si tratta di una elegante edizione di otto pagine, contenente la storia diS. Pellegrino, la vita del santuario nazio­nale e altre iniziative riguardanti il servizio di assi­stenza ai malati di cancro svolto dai Servi.

6 COSM03

Nel campus dell'universita Notre Dame di Chi­cago e stata organizzata una "Societa di preghiera diS. Pellegrino" e lo stesso p. Chamblain si e messo in contatto con una persona che desidera collegare la societa con il nostro santuario nazionale.

Nella parrocchia dei Sette Santi a Affton (Mis­souri) si celebra ogni lunedi una funzione in onore diS. Pellegrino peri malati di cancro. La celebra­zione si fa dopo la messa del mattino e si svolge con una preghiera di apertura, invocazioni, bene­dizione con la reliquia del santo, litanie diS. Pel­legrino e una preghiera di condusione. La parroc­chia e da oltre 40 anni membro onorario della Peregrine Society.

--~--------------------~ ~iii;;_wne di COSMO e interessata a ricevere jm;mie e documenti rigu.ardanti ilculto diS. Pellegri-

lno La. z. iosi nelle .varie parti del. . a scopo di documentazwne presso Ia generalizia e di in-formazione per lo stesS() COSMO.

·-----------~

Nuovi provinciali eletti La provincia di Romagna ha eletto a1 quarto

scrutinio fra Andrea M. Acquaroli, 54 anni, parro­co diS. Maria dei Servi in Ancona.

La provincia di Spagna ha eletto priore provin­ciale al quarto scrutinio fra Manuel M. Fontanet Nento, 38 anni.

La provincia romana ha rieletto al primo scru­tinio per il terzo triennio consecutivo fra Adriano M. Somma, 63 armi.

La provincia di USA Est ha rieletto per il se-condo triennio al primo scrutinio fra M. Huels, 43 anni.

La provincia USA Ovest ha rieletto al secondo scrutinio peril terzo triennia consecutivo fra Igna· tius M. Kissel, 53 anni.

FIES

Dichiarazione d'intenti per il futuro della Federazione

Nella riunione dell'8-9 marzo il consiglio della FlES ha approvato il seguente testo che presenta gli obiettivi e i mezzi che la Federazione intende adottare nei prossimi mesi fmo al capitola genera­le 1995.

«Fino al Capitola generale del 1995 intendia­mo proseguire e potenziare la collaborazione nella struttura della Federazione, per il pro­gramma fissato nel capitolo e secondo Ie norme dello Statuto.

COSM03

I. OBIETTM. In questo tempo riproponiamo come prioritari i seguenti obiettivi: 1. Rilancio delle comunita locali, particolarmente nella loro qualita di vitae di servizio. 2. Promozione vocazio­nale. 3. Formazione istituzionale. 4. Formazione permanente. 5. Carisma dei Servi.

n. MEZZI. Per raggiungere questi obiettivi ri­teniamo necessari i seguenti mezzi:

A. Ristmtturazione.

Continucremo il processo di ristrutturazione gia in atto nelle varie province, per ridurre c ridi­segnare 1e nostre presenze con chiusure e aperture di comunita; per ridin1ensionare e riqualificare i servizi all' interno delle comunita stessc. Ogni con­siglio provinciale, al quale spctta la decisione ulti­ma di ogni ristrutturazione, assumera in proprio questa responsabilita, senza delegarla a nessuno. Perche il progetto di ristrutturazione scaturisca da un'ampia consultazione, il consiglio provinciale sollecitera l'apporto dei singoli frati, delle cornu­nita e particolarmente del capitola provinciale. Nel progetto di ristrutturazione prenderemo in considerazione i suggerimenti e i criteri che la Chiesa da ai religiosi per il ridisegno delle loro presenze; continueremo il processo in atto sia a livello locale che provinciale; rafforzeremo le co­munita che vivono forti valori religiosi; favoriremo chi ha progetti di riqualificazione; cercheremo la partecipazione dei laici nella vita "interna" e nelle strutture operative delle nostre comunita.

B. Collaborazione.

Poiche ci sta a cuore tutto l'Ordine che e in Italia e Spagna, siamo convinti della necessita di ricercare, offrire e valorizzare ogni collaborazione per progetti comuni.

1. Prendiamo atto della collaborazione gia ope­rante tramite gli organismi F1ES. Questa collabo­razione deve continuare e deve essere potenziata in modo J?articolare nel settore della pastorale giovanile. E. necessaria che i segretariati FlES sia­no dislocati in ambienti idonei e rispondenti alloro specifico settore.

2. Opereremo perche la collaborazione si svi­luppi tra comunita viciniori e similari, e tra due o piu province per programmi comuni e anche in vista di unificazioni.

3. Tra i progetti di collaborazione riteniamo irrinunciabile e prioritario dare attuazione com­pleta al programma della formazione istituzionale e costituire al completo le comunita di prenovizia­to, noviziato e professato. Per queste comunita

7 Maggio - Giugno 1994

mettcremo a disposizione i frati pili qualificati di ogni provincia.

4. Daremo ogni sostegno ai programmi FIES per la formazione permanent e. Valorizzeremo tut­te le istituzioni esistenti nell' Or dine, nelle province e nella famiglia dei Servi. Ad esse chiederemo collaborazione per alcuni obiettivi comuni, per esempio: a Monte Senario, per la formazione per­manenlc; a1 Marianum, Torino, Monte Berico, Rovigo, per la pastorale mariana: alia Ss.ma An­nunziata/Firenze, Sotto il Monte, Le Stinche, Ma­tera, monasteri, per la spiritualita, ecc ...

5. Promuoveremo la consultazione e Ia colla­borazione per attuare nuovi progetti comunitari e apostolici.

6. Riteniamo importante rendere istituzionale l'~ssemblea dei consigli provinciali della Federa­Zlone.

c. Solidarieta.

Riteniamo importanti alcuni impegni comuni di solidarieta: 1. Promuovere la comunione dei beni tra comunita e comunita. 2. Ricercare stru­menti per far crescere Ia comunione dei beni tra provincia e provincia. 3. Sostenere con personale e mezzi le missioni e le nuove fondazioni per rea­lizzare obiettivi particolari, specialmente il mante­nimento dei giovani frati in formazione. 4. Porre particolare attenzione e prowedere alle necessita dei frati anziani e malati delle nostre comunita. 5. Aprirci di piu all' ospitalita e mettere a disposizio­ne i locali dei nostri conventi perle attuali poverta.

D. Progetto "giovani frati".

Giudichiamo significativa e importante la di­sponibilita e la richiesta dei "giovani frati" di ope­rare a livello FIES nei settori istituzionale, forma­zione permanente e animazione vocazionale. E opportuno che questo progetto sia fatto conoscere ai capitoli provinciali; e bene che sia approfondito in dialogo con il consiglio della Federazione; e necessaria che ogni frate che aderisce al progetto dichiari la sua disponibilita».

USA Storia delle province americane

Con illQ gennaio 1994la pubblicazione "Servi­tes Today", una lett era quadrimestrale di notizie per gli "Amici dei Servi" negli Stati Uniti, e diven­tata un bollettino comune alle due province ame­ricane dei Servi. In tale occasione il bollettino presenta una breve storia delle due province.

Page 5: =i='-=• ~--========-=:-~=-~•i:iU=- …servidimaria.net/sitoosm/it/notizie/1994/c03.pdfMaggio -Giugno 1994 VisHa canonica aHa provincia USA Ovest Dopo aver fatto visita aile suore

Maggio - Giugno 1994

«I Sm·vi di. Maria arrivarono negli Stati Uniti dall'Italia nel1870. All'inizio si insediarono nella diocesi di Green Bay nel Wisconsin e poi nel1874 a Chicago, fondando Ie attuali parrocchie di As­sumption nella parte Nord e dell'Addolorata nel Ovest della citta. In seguito aprirono altre cornu­nita e nel1909 fu costituita per la prima volta una provincia americana dei Servi di Maria con la curia provinciale all' Addolorata di Chicago. Ma nel frattempo sorse un problema. Molte parrocchie americane dei Servi erano state create per i catto­lici di lingua italiana; tuttavia la maggior parte delle nuove vocazioni non erano di origine italiana. Cosi per assicurare ai cattolici italiani Ia presenza costante di sacerdoti della loro lingua, le parroc­chie italiane di Chicago e Denver furono affiliate alla provincia romana.

Questa situazione continuo fmo all952 quan­do i Se:rvi italo~americani erano diventati numerosi abbastanza da presentare un'istanza e formare una provincia autonoma. La nuova provincia fu chia­mata provincia diS. Giuseppe, con sede a Chicago. Negli anni '60 l'identita etnica di molte vecchie forme di apostolato tra gli italiani era cambiata. Entrambe le province avevano un seminario e en­trambe ammettevano candidati di tutte le naziona­lita.

I venti del cambiamento soffiavano per l'intero Ordine e per la Chiesa, i Servi di Maria americani chiesero al priore generale di sopprimere le due attuali province entrambi con sede a Chicago e stabilire due nuove province: la provincia USA Ovest per i paesi dell' America occidentale e la provincia USA Est per i paesi dell' America orien­tale. La richiesta fu accettata dall'Ordine nel1967 che fonda le due attuali province.

C'erano anche due vicariati: in Irlanda e nello Zululand, avviati dalla provincia dell' Addolorata negli anni '40, e il vicariato di Australia, fondato nel 1951 dalla provincia di S. Giuseppe. Con la nuova divisione i primi due vennero affiliati alla provincia dell'est e l'altro alia provincia dell'o­vest».

Joseph Chamblain

ISAC

Inaugurato ufficialmente lo studentato di Cedara

«In seguito all'invito del priore di Cedara, fra Attilio M. Repele, mi sono recato con il socio della provincia piemontese in Sudafrica per l'inaugura-

8 COSM03

zione del nuovo studentato ISAC in Cedar a, presso Pietermaritzburg. II convento, denominato St. Alexis Priory, e posto in un ambiente collinare, immerso nel verde della campagna, ed e costituito da quattro costruzioni a un piano unico. Una co­struzione e adibita a cucina, refettorio, biblioteca, e provvisoriamente cappella; una seconda a came­re peri prenovizi; un'altra a camerette peri pro­fessi; la quarta e adibita a luogo per gli incontri comuni e a camere per alcuni padri. AI centro dei vari edifici dovrebbe sorgere, quando sara possi­bile, la cappella. Tutto l'ambiente offre un'ottima impressione: campi d'erba ben rasati, giardini con bei fiori. La nuova sistemazione risulta molto mi­gliore rispetto a quella precedente nel Lesotho. Gli studenti possono frequentare il vicino semina­rio intercongregazionale, il St. Josef Theological Institute di Cedara.

n 24 febbraio e stata inaugurata la nuova resi­denza dei Servl. Ho vissuto gli ultimi momenti della preparazione alia festa insieme coni professi e i prenovizi, in un clima fraterno e gioioso: si vede quanto sia efficace l' opera dei formatori, fra Atti­lio M., fra Mel M. Loftus e fra Mthokozisi (Peter) M. Maseko. Questi e da poco rientrato dagli USA, dove ha completato gli studi, e in questo semestre insegnera fllosofia della religione al St. Josef Insti­tute.

La cerimonia inaugurale si e svolta nel pome­riggio, presieduta da mons. Louis M. Ndlovu, ve­scovo di Manzini, e da mons. Michael M. O'Shea, vescovo di Ingwavuma, presenti i provinciali Luigi M. De Vittorio (TOS), Bruno M. Castricini (PMT), Ignatius M. Kissel (USW), i vicari Alphonse M. Mooney (ZUL) e Augustine M. Magongo (SWA), tutti i fratelli del capitolo vicariate dello Zululand appena concluso, piu fra Lorenzo M. Tanganem (TOS) e Benedetto M. Marengo (PMT). AI com­pleto la comunita di formazione e gli studenti di Cedar a. C' erano pure religiosi delle congregazioni vicine e il rettore del St. Josef. Mons. O'Shea ha tenuto l'omelia, nella quale ha sottolineato il valo­re del servizio secondo i1 carisma del nostro Ordi­ne. La giornata si e conclusa con una bella cena, durante la quale si e avuto modo di scambiare esperienze, impressioni e progeUi».

Bruno Castridni

L'anno pastorale Sudafrica Diverse congregazioni religiose dei paesi posti

nell'Africa meridionale inviano i loro studenti al­l'Istituto teologico di St. Joseph a Cedara, in Su­dafrica, per studiare fllosofia e teologia. I11ivello

ms>el!,lmuu~:;;LILu fllosofico nell'istituto St. Joseph e basso, rispetto a quello in altri seminari della regione. Ma illivello d'insegnamen­to teologico e alto, poiche l'attenzione e rivolta soprattutto alia teologia pastorale. Gli studenti di teologia sono incoraggiati a partecipare ad attivitil. pastorali, cosl da con.os~er~ Ia real til. ~he li circon­da. Inoltre vengono mVItah a partee1pare per un mese a un corso di cura pastorale dei malati presso uno dei migliori ospedali del paese.

Due studenti Servi di Maria, fra Christopher M. Maseko e fra Clement M. Langa, tornati lo scorso anno dall'Italia dove avevano studiato teo­logia, si sono iscritti al corso di teologia pastorale al St. Joseph. II corso e durato tre mesi e insegnava come d.iffondere la parola di Dio e come servire i poveri. Ogni domenica si recavano in piccoli vit­laggi sperduti per dare assistenza alla gente. E stata per loro una bella esperienza, anche se impe­gnativa. So no stati girati anche dei filmati. All a fine dell'anno scorso, l'istituto ha richiesto ad una trou­pe televisiva di accompagnare gli studenti. Anche il responsabile del team televisivo del St. Joseph, aveva girato un filmato che e stato poi discusso in classe; fra Christopher e fra Clement hanno molto beneficiato di questa esperienza.

All'inizio di quest' anno essi hanno frequentato un corso di pastorale degli ammalati presso l' ospe­dale, Groote Schuur a Citta del Capo. Si tratta di un grosso ospedale, usato anche dagli studenti universitari della citta per ricerche. Infatti il primo trapianto di cuore e stato eseguito in una delle sale operatorie di questo ospedale, nel 1967 dal prof. Barnard, sudafricano. Fra Chistopher e fra Cle­ment venivano seguiti da tre qualificati superviso­ri. Inoltre hanno partecipato a seminari sull'alco­lismo, l'AIDS, l'eutanasia, il dolore e la morte. Hanno visitato pure la camera mortuaria e il re­parto dove si trovano le incubatrici per i bambini nati prematuri. Dovevano lavorare per almeno un' ora e mezza, per cinque volte all a settimana, nei reparti con i pazienti e partecipare a lezioni svolte nel mattino. Dato che non esiste una comunita dei Servi a CiHil. del Capo, gli studenti Servi di Maria alloggiavano insieme coni sacerdoti redentoristi a Citta del Capo. La liturgia in quella casa non era molto diversa da quella celebrata nelle nostre co­munita, infatti i redentoristi hanno una forte devo­zione per la Madonna; ogni martedi celebrano la vigilia in onore di Nostra Signora del soccorso, seguita dall'adorazione del Santissimo Sacramen­to. II 17 febbraio (festa dei Sette Santi Fondatori) il priore Anthony Padova ha invitato i nostri stn-

9 Maggio - Giugno 1994

denti a preparare la liturgia, poi seguita da una grande cena offerta dalla comunita.

Ora fra Christopher si trova in Swaziland, men­tre fra Clement sta studiando per conseguire la laurea in teologia all'Universita del Natal a Pieter­maritzburg ed fa parte della comunita di St. Alexis a Cedara. Questi due anni di corso si chiamano Leadership and Development e comprendono lo studio della pastorale nel contesto africano. Fra Christopher e fra Clement continuano illoro lavo­ro di pastorale ogni domenica in Swaziland e in Sudafrica. L' esperienza di Cedar a e quella di Cittil. del Capo sono risultate molto utili.

Clement Langa

PROVINCE E VICARIATI

CANADA

Capitolo provinciale: continua Ia presenza missionaria in Zaire

II

Dal4 all'S aprile si e tenuto il capitolo elettivo della provincia canadese, presieduto dal priore generale fra Hubert M. Moons, alia presenza di 50 frati. Dopo che era stato rieletto provinciale fra Urbain M. Pelletier, in capitola fra Jean-Claude Baril e stato rieletto socio provinciale e i frati Gaetan M. Proulx, Yvon M. Chalifoux, Joseph M. Dube, Fernand. M. Labbe e Alain M. Metivier sono stati eletti consiglieri. Inoltre il capitolo ha deciso di continuare l'attivita pastorale e la formazione dei giovani in Zaire, cercando pero di avere piu unita di governo e di azione, specialmente per quanto riguarda il personale e i mezzi materiali. 1 candidati in Zaire saranno accettati solo dopo che si sara costituita una adeguata equipe di formazio­ne e costruita la casa di formazione.

n capitolo ha accettato: la priorita della pro­mozione vocazionale; ristrutturazione della cornu­nita locale; un "centro servitano" a Montreal; la cura degli anziani; un incontro dei priori; ogni comunita elabori una dichiarazione (progetto di vita) sulla missione; il tema del prossimo capitolo 1995 sara sulla poverta evangelica; inviare lettere di ringraziamento ai molti Servi di Maria e amici che durante la crisi della missione in Zaire hanno espresso la loro solidarieta.

Edward Penonzek

Page 6: =i='-=• ~--========-=:-~=-~•i:iU=- …servidimaria.net/sitoosm/it/notizie/1994/c03.pdfMaggio -Giugno 1994 VisHa canonica aHa provincia USA Ovest Dopo aver fatto visita aile suore

Maggio - Giugno 1994

INGHILTERRA

Capitolo provinciale: celebrati gli 80 anni della provincia

Dall'll al15 aprile, nell'802 anniversario della provincia, si e tenuto presso il centro missionario delle suore francescane il capitola provinciale in­glese. Partecipanti: il priore generale fra Hubert M. Moons, il rieletto priore provinciale fra Paul M. Addison, 25 membri votanti, piu gli invitati: fra Bernard M. Barlow da Roma, fra Chris M. O'Brien dal noviziato di St. Ortaire, Francia, fra Gottfried M. Wolff (vice presidente del ServiTeur) da Dusseldorf, fra Tim M. Flynn, vicario provin­ciale irlandese e fra Matt M. Mulroe, un irlandese che rimarra presso Ia comunita di Begbroke per un anno. Al capitola si sono aggiunte per un po' di tempo anche Ia fondatrice dell'lstituto secolare servitano Joan Bartlett, Ia provinciale delle suore di Londra M. Sheila Sumner, e Patricia McEvoy, membro del segretariato generale OSSM.

Illavoro principale del capitola e stato Ia pia­nificazione e programmazione peril triennia 1994-1997, per il quale e stato chiamato a svolgere il compito di moderatore dell'assemblea p. Terry McGrath, direttore del Dympna Counselling Cen­tre. Questi ha aiutato i frati ad ascollare e a parlare apertamente tra di loro durante i giorni del capi­tola, con attenzione ai segni dei tempi, circa le ansieta e le paure di una comunita anziana che con riluttanza ha appena accettato Ia chiusura della comunita di Bognar Regis (COSMO 2.1994.12). E stata espressa profonda gratitudine verso Ia vita della provincia dalle origini di 80 anni fa fmo ad oggi, esprimendo un atto di fiducia nel futuro.

II capitola ha deciso di portare avanti la stretta collaborazione con il vicariato irlandese e il Nor­deuropa specialmente per quanta riguarda Ia for­mazione. La relazione sulle missioni ha messo in evidenza un crescente coinvolgimento in Mrica e Ia provincia ha rinnovato il suo impegno per lo Swaziland e l'ISAC. Nella sua programmazione per il futuro, Ia provincia ha riconosciuto che ci sara una diminuzione dei frati e un aumento dellavoro; Ia sua scelta e stata pertanto quella di rafforzare l'impegno perle vocazioni. Nel governo della pro­vincia sono risultati eletti: Peter M. Conniffe, socio e Basil M. Prior, Joseph M. Colella e Thomas M. Robinson consiglieri.

Paul Addison

10

SWAZILAND

Capitolo vicariale:

COSM03

ricerca dell'autonomia economica Nei giorni 14-17 febbraio e stato celebrato in

Swaziland il capitola triennale elettivo. Nel con­vento di St. Joseph's Mission a Mzimpofu si sono riuniti 17 frati professi solenni del vicariato (as sen­ti altri due per malattia), sotto Ia presidenza del priore provinciale di Toscana, fra Luigi M; De Vittorio, assistito dal convisitatore fra Lorenzo M. Tanganelli. Ospiti: il vescovo di Manzini, fra Louis· M. Ndlovu e il vicario dello Zululand, fra Alphonse M. Mooney. Rieletto in precedenza, gia all 2 scru­tinio, il vicario, fra Augustine M. Magongo, il ca­pitola gli ha scelto per consiglieri: fra Stefano M. Papini, fra Justice M. Tsabedze, fra Maurice M. O'Gorman e fra Aaron M. Ginindza. Le decisioni piu importanti: il potenziamento della pastorale vocazionale e Ia casa di formazione, lo studio d'un progetto economico per il vicariato, Ia rinuncia alla responsabilita giuridica della fondazione in Uganda, Ia revisione del direttorio e della conven­zione con Ia provincia Toscana, Ia concessione a fra Angelo M. Ciccone di occuparsi di una nuova opera assistenziale per i ragazzi handicappati in Mozambico. Si e trattato inoltre della collabora­zione nell' ambito !SAC e delle possibilita di ristrut­turazione. I giorni del capitola sono trascorsi in un clima sereno di fraternita e di intenso lavoro. Da ricordare poi particolarmente Ia liturgia, animata da fra Angelo M. Ciccone e dalla giovenru della missione.

Luigi De Vittorio

ROMAN A

La formazione all'inizio del '900 E aile stampe un interessante lavoro di ricerca

storica compiuto da fra Roberto M. Fagioli. Si tratta della trascrizione del "Libra dei Partiti del Convento dei Servi di Orvieto" in quella parte che riguarda Ia presenza dei giovani novizi, professi e oblati ( commessi) dal1894 al1909 e del "Registro" in cui il maestro dei novizi annota il nome dell'a­spirante, il suo arrivo, l'inizio dell'anno di novizia­to, Ia professione dei voti semplici, oppure il suo ritorno in famiglia. Si rivive cosi un periodo inte­ressante della nostra storia. L'Ordine (uscito de­cimato dalla soppressione napoleonica), per l'o­perato di fra Pier Francesco M. Testa, figlio del convento di Orvieto, eletto e proclamato priore generale dell'Ordine il15 settembre 1882, e di fra

FOGLIO DI COLLEGAMENTO TRA LE PROVINCE D'ITALIA ED ESPANA DEI SERVI DIMARIA

Anno Ill, n. 12, Maggio- Giugno 1994 I Supplemento al numero 3.1994 di COSMO

LETTERA DEL PRESIDENTE

In questi mesi, da apri/e a luglio 1994, i fratelli delle Province d'ltalia e Spagna sono impegnati nella celebrazione dei Capitoli pro­vincia/i elettivi. In ottobre poi, dal 3 a/ 12 sara celebrato anche il Capitola della Federazione. Simi/i adempimenti, secondo il nostro stile di vita, sono prowidenziali perche permettono que/ necessaria awicendamento nell'assunzio­ne delle responsabi/ita di guida che assicura /'immissione di nuovo vigore nell'attuazione delle programmazioni capitolari. Le agende dei Capitoli sono quasi sempre sproporzionate alia effettiva possibilita di un lavoro serio ed appro­fond ito dei vari temi, per cui c'e il rischio che si indulga nella de/ega ai rispettivi Consigli di aspetti che riguardano scelte importanti del mo­menta storico che stiamo vivendo.

Mai come ora, accogliendo un suggerimen­to prezioso del Priore generale, si awerte l'ur­genza di costituire a Jivello dei frati delle 7 Province della Federazione, meglio se fosse a livello di tutta Ia Famiglia dei Servi in lta/ia e Spagna, un laboratorio di riflessione. Si tratta di un gruppo Iibera da ogni condizionamento che rifletta, a partire dalla situazione socio-culturale e politica dei nostri giorni, dalle linee di tenden­za che si manifestano nella nostra societa e nella Chiesa, per individuare i cammini. Penso che si sia fatto molto a Jivello delle iniziative di comunione e di col/aborazione anche attraver­so le necessarie structure, ora ci attende un lavoro piu qualificato, piu di contenuti vitali per una riflessione che ci aiuti ad interpretare if momenta storico che stiamo vivendo e a ritro­vare nuove e convinte ragioni di vita e di servi­zio.

fra Clemente M. Nadalet

CONSIGLIO DELLA FEDERAZIONE

II Consiglio della Federazione si e tenuto nel nostro convento di Genova nei giorni 7-8 marzo. Ha esaminato in prima luogo il testa elaborate da due commissioni durante Ia riunione dei Con­sigH provinciali d'ltalia e Spagna concernenti le dichiarazioni d'intenti in previsione dei Capitoli provinciali elettivi e di quello della Federazione.

Ha inoltre maturate alcune decisioni sulla formazione istituzionale, ha approvato i consun­tivi economici 1993 e i preventivi per l'anno in corso, ha costituito una commissione per Ia revisione della Statuto della Federazione e per predisporre un'indagine a tutti i frati delle 7 Pro­vince tramite un questionario.

Riportiamo qui di seguito i testi delle decisio­ni del Consiglio:

a. DICHIARAZIONI D'INTENTI DEl CONSIGLI PROVINCIALI

DELLA FEDERAZIONE

Fino al Capitola generale del 1995 intendia­mo proseguire e potenziare Ia collaborazione nella struttura della Federazione, per realizzare il programma fissato nel Capitola e secondo le norme della Statuto.

I. OBIETTIVI

In questa tempo riproponiamo come priori­tari i seguenti obiettivi:

1. Rilancio delle comunita locali, particolar-mente nella lora qualita di vita e di servizio.

2. Promozione vocazionale.

3. Formazione istituzionale.

4. Formazione permanente.

5. Carisma dei Servi.

Page 7: =i='-=• ~--========-=:-~=-~•i:iU=- …servidimaria.net/sitoosm/it/notizie/1994/c03.pdfMaggio -Giugno 1994 VisHa canonica aHa provincia USA Ovest Dopo aver fatto visita aile suore

Maggio - Giugno 1994

II. MEZZI Per raggiungere questi obiettivi riteniamo ne­

cessari i seguenti mezzi:

A. Ristrutturazione.

Continueremo il processo di ristrutturazione gia in atto nelle varie Province, per ridurre e ridisegnare le nostre presenze con chiusure e aperture di comunita; per ridimensionare e ri­qualificare i servizi all'interno delle comunita stesse.

Ogni Consiglio provinciale, al quale spetta Ia decisione ultima di ogni ristrutturazione, assu­mera in ·proprio questa responsabilita, senza delegarla a nessuno.

Perche il progetto di ristrutturazione scaturi­sca da un'arhpia consultazione, il Consiglio pro­vinciale sollecitera l'apporto dei singoli frati, del­le comunita e particolarmente del Capitola pro­vinciale.

Nel progetto di ristrutturazione prenderemo in considerazione i suggerimenti e i criteri che Ia Chiesa da ai religiosi per il ridisegno delle loro presenze; continueremo il processo in atto sia a livello locale che provincials; rafforzeremo le comunita che vivono forti valori religiosi; favori­remo chi ha progetti di riqualificazione; cerche­remo Ia partecipazione dei laici nella vita "inter­na" e nelle strutture operative delle nostre cornu­nita.

B. Collaborazione.

Poiche ci sta a cuore tutto I'Ordine che e in ltalia e Spagflai;~siamo convinti della necessita di ricercare, offrire e valorizzare ogni coilabora­zione per progetti comuni.

L,,Prendiamo atto della collabora~ione gia operante tramite gli organismi FIES. Questa col­laborazione deve continuare e deve essere po­tenziata in modo particolare nel settore della pastorale giovanile. E necessaria che i Segreta­riati FIES siano dislocati in ambienti idonei e rispondenti al loro specifico settore.

2. Opereremo perche Ia collaborazione si sviluppi tra cornu nita viciniori e similari, e tra due o piu Province per programmi comuni e anche in vista di unificazioni.

3. Tra i progetti di collaborazione riteniamo irrinunciabile e prioritario dare attuazione com­pleta al programma della formazione istituziona­lee costituire al complete le comunita di preno­viziato, noviziato e professato. Per queste co-

2 Federazione notizie 12

munita metteremo a disposizione i frati piu qua­lificati di ogni Provincia.

4. Daremo ogni sostegno ai programmi FIES per Ia formazione permanente. Valorizzeremo tutte le istituzioni esistenti neii'Ordine, nelle Pro­vince e nella Famiglia dei Servi. Ad esse chiede­remo collaborazione per alcuni obiettivi comuni, per esempio: a Monte Senario, per Ia formazio­ne permanente; al Marianum, Torino, Monte Be­rico, Rovigo, per Ia pastorale mariana: alia Ss.ma Annunziata/Firenze, Sotto if Monte, Le Stinche, Matera, Monasteri, per Ia spiritualita, ecc ...

5. Promuoveremo Ia consultazione e Ia col­laborazione per attuare nuovi progetti comuni­tari e apostolici.

6. Riteniamo importante rend ere istituzionale l'assemblea dei Consigli provinciali della Fede­razione.

c. Solidarieta.

Riteniamo importanti alcuni impegni comuni di solidarieta:

1 . Promuovere Ia comunione dei beni tra comunita e comunita.

2. Ricercare strumenti per far crescere Ia comunione dei beni tra Provincia e Provincia.

3. Sostenere con personate e mezzi le Mis­sioni e le Nuove Fondazioni per realizzare obiet­tivi particolari, special mente il mantenimento dei giovani frati in formazione.

4. Porre particolare attenzione e prowedere aile necessita dei frati anziani e malati ·delle nostre comunita.

5. Aprirci di piu all'ospitalita e mettere a di­sposizione i locali dei nostri conventi per le attuali poverta.

D. Progetto "giovani frati".

Giudichiamo significativa e importante Ia di­sponibilita e Ia richiesta dei "giovani frati" di operare a livello Fl ES nei settori della formazione istituzionale e permanente e dell'animazione vo­cazionale.

E opportune che questa progetto sia fatto conoscere ai Capitoli provinciali; e bene che sia approfondito in dialogo con il Consiglio della Federazione; e necessaria che ogni frate che aderisce al progetto dichiari Ia sua disponibiliUt

Federazione notizie 12

b. FORMAZIONE ISTITUZIONALE

In conformita alia programmazione del Capi­tola interprovinciale di Rovato e su indicazioni del Segretariato della Federazione per Ia forma­zione istituzionale, il Consiglio e giunto aile se­guenti decisioni:

1. Le comunita di formazione della Federa­zione sono geograficamente situate a Rovato (Nord ltalia) per il prenoviziato, a Siena (Centro ltalia) peril noviziato, a Napoli/S. Pietro a Maiella (Sud ltalia) per il professato. A Valencia (Spa­gna) continua il prenoviziato per Ia Provincia spagnola.

2. 1 formatori che si sono dichiarati disponibili per le tre tappe della formazione sono i frati Ermanno M. Bernardi, Attilio M. Carrella, Giu­seppe M. Galassi, Ferdinanda M. Perri, Bruno M. Zanirato e Sergio M. Ziliani; quest'ultimo potra essere sostituito qualora ottenesse di frequen­tare un corso per formatori in lrlanda.

II Consiglio, in considerazione della continui­ta richiesta dal processo formative, ha ritenuto opportune e necessaria prowedere alia desi­gnazione delle comunita e dei formatori nella speranza che ne tengano canto i rispettivi Capi­toli provlnciali.

c. COMMISSIONE IN PREPARAZIONE AL CAPITOLO DELLA FEDERAZIONE

Come indicate nella riunione dei Consigli provinciali a Misano, il Consiglio ha proweduto a designare una commissione per Ia revisione dello Statuto della Federazione e per predispor­re un questionario d'indagine da inviare a tutti i frati delle Province federate.

La commissione e composta dai frati: Alfon­so M. Baccarani (RMG), Bruno M. Castricini (PMT), Giovanni M. Colello (ITM), Gino M. Da Valle (TOS), Roberto M. Fagioli (ROM), Rafael M. Garcia Sanchez (ESP), Uno M. Pacchin (VEN).

3 Maggio - Giugno 1994

SEGRETARIATI

SEGRETARIATO PER LA PROPOSTA E ANIMAZIONE VOCAZIONALE

ldentikit dell'animatore vocazionale

II segretariato per Ia proposta e animazione vocazionale si e riunito nel Cenobio di Santa Maria in Valdragone nei giorni 26-27 gennaio. Ha formulate alcune proposte da presentare ai Ca­pitola della Federazione.

Gli animatori del segretariato dovrebbero:

- essere lasciati liberi da ogni altra attivita;

- essere impegnati a tempo pieno nell'anirna-zione vocazionale;

- vivere insieme nella stessa comunita;

- impegnarsi nel settore del volontariato;

- preparare e proporre a tutte le comunita sussidi vocazionali;

- essere disponibili a coilaborare aile iniziati­ve delle comunita (settimane dei Servi, giornate vocazionali, ritiri);

- seguire con competenza i candidati aii'Or­dine nella fase della prima accoglienza;

- essere presenti nei luoghi dove si pensano, si progettano itinerari pastorali.

lnoltre il segretariato suggerisce ai Capitoli provinciali elettivi:

- di chiarire il ruolo del promotore vocaziona­le provincials e di determinare con chiarezza i compiti che dovra svolgere;

- chiarire che cosa s'intende per "comunita di accoglienza", determinando l'obiettivo e il programma di tale comunita.

SEGRETARIATO PER LA LITURGIA E PASTORALE MARIANA

Un corso di esercizi spirituali anche a Monte Senario

Nella programmazione del 1994 sono previ­sti due corsi di esercizi spirituali organizzati dalla Federazione, il primo a Castellammare di Stabla dai 18 al 23 aprile, il secondo a Pietralba dal 7 al 12 novembre. Per favorire le richieste di alcuni frati, impossibilitati a seguire i due corsi, si e deciso di tenere un terzo corso di esercizi splri­tuali a Monte Senario da lunedl 26 settembre a sabato mattina 1 ottobre. Le iscrizioni vanno

Page 8: =i='-=• ~--========-=:-~=-~•i:iU=- …servidimaria.net/sitoosm/it/notizie/1994/c03.pdfMaggio -Giugno 1994 VisHa canonica aHa provincia USA Ovest Dopo aver fatto visita aile suore

Maggio - Giugno 1994

inviate per tempo alia segreteria della Federa­zione.

Aggiornamento per i frati impegnati nel servizio parrocchiale

Due settimane di rinnovamento e aggiorna­mento per i frati impegnati nel servizio parroc­chiale a Monte Senario dal 23 maggie al 4 giu­gno.

Confermo questa iniziativa. Si sta abbozzan­do il programma che sara inviato ai frati che vi parteciperanno. I rispettivi Priori provinciali sono personal mente impegnati a segnalare due o tre frati della lore Provincia.

CALENDARIO 1995

Su S. Pellegrino Laziosi il calendario artistico 1995

L'undicesima edizione del Calendario artisti­co 1995, seguendo Ia tradizione che valorizza le celebrazioni deii'Ordine, e dedicate totalmente a S. Pellegrino Laziosi nella ricorrenza dei 650 anni dal suo beato transite. La sua biografia, scritta da Nicolo Borghese nel1484, sara ripor­tata nelle 12 schede mensili ed illustrata da immagini del convento e chiesa di S. Pellegrino di Forll e vari esempi di iconografia. Le 14 qua­dricromie delle leone riproducono opere del 1300-1400, le pill vicine al periodo storico del Santo.

II calendario artistico sara pronto entre luglio e potra essere richiesto dai frati presso le curie provinciali e, per gli altri membri della Famiglia dei Servi, a Monte Senario.

4 Federazione notizle 12

PUBBLICAZIONI

Nuova proposta per Ia Corona dell' Addolorata

Fra Alfonso M. Baccarani, priore di Santa Maria delle Grazie a Pesaro, ha pubblicato un libretto di 20 pagine contenente un modo nuovo di recita della corona deii'Addolorata. Pur man­tenendo lo schema tradizionale dei sette dolori con le sette Ave Maria, egli ha abbinato ad ogni Ave Maria della corona un breve passe biblico sui dolore specifico della Madonna. Si ha cosl un aiuto per concentrare meglio l'attenzione e per comprendere e vivere pill intensamente il mistero di sofferenza di Gesll e di Maria. I libretti sono reperibili presso il convento di Santa Maria in Via - Roma.

DOMENICO M. NICOLAI, Magnificat. II Van­gel a di Maria di Nazaret, edizioni Messaggero, Padova 1993, pp. 192.

Lo studio e Ia contemplazione del Magnificat ci introducono nella pill profonda e autentica interiorita di Maria di Nazaret. E una specie di Vangelo in miniatura, poiche tante sono le verita di fede e gli insegnamenti contenuti in questa preghiera, ricchissima di richiami e riferimenti biblici. Nel prime capitola di questa libra, I'Auto­re, Servo di Maria della provincia romagnola, presenta alcune interessanti intuizioni e inter­pretazioni del Magnificat storico tramandatoci da san Luca. Poi, al capitola second a, considera l'inno applicandolo alia vita terrena di Maria. Nel terzo mostra quanta Ia chiesa abbia appreso da Maria per Ia preghiera liturgica della comunita. II tutto con il desiderio di portare illettore a una venerazione pill genuina verso Maria e alia imi­tazione delle sue virtu.

. / FEDERAzlON~ DELLE PROVINCE D'fTAUAED ESPANA DEl SERVI ···•·.·· .. Pr~id~nte: · fra Clemente M.• Nad~et • p~n9bio S~nta M<lrla tn Valdragq(le ... • .. •. •.. . . . . .·.. . . . ·. .. •. . . . 47{)31 SORGO MAGGIORE - Repubblicadi San Marino -tel. e fax (0549) 90.66.95 .

COSM03

Andrea M. Corrado, succedutogli nell'ufficio il 26 giUe,OUO 1889, fu riorganizzato in 4 province (Tosca­na, Romana, Picena e Piemontese), con 34 con­venti popolati da 229 frati. E pensare che un secolo prima, esistevano 10 province con 186 conventi e 1989 frati!

Insieme alia riorganizzazione e al ripristino del funzionamento delle istituzioni ( dai capitoli aile espressioni fondamentali della vita comunitaria), fu affrontato anche l'importante problema dell' ac­coglienza e della formazione morale, spirituale e cuiturale delle nuove leve. II lavoro di fra Roberto M. costituisce una testimonianza della ripresa · e dello sviluppo di questo settore nella vita della provincia romana dei Servi. II volume e reperibile presso i conventi di OSM Todi e di Orvieto.

USA OVEST

35 anni della Servite High School di Anaheim

La scuola superiore (Servite High School) di Anaheim in California ha celebrato dall'll al 13 febbraio 35 anni di attivitit II collegia, aperto solo ai ragazzi, fu iniziato nel1958 dai Servi della pro­vincia americana in risposta a un preciso invito dell'archidiocesi di Los Angeles. Durante gli anni il collegia fu ampliato e migliorato. Fu costruita una palestra, una sala di teatro e nuove classi. Oggi la Servite High School, che ospita 742 alunni, e rinomata per la sua serieta, solidita e formazione cristiana, e anche peril suo eccezionale program­ma di atletica. n preside della scuola, fra Gerald M. Horan, ha affermato che "la spiritualita dei Servi costituisce l'unico principia ispiratore dell' e­ducazione nella scuola. Questa testimonianza tra­sforma i giovani, facendoli crescere secondo le caratteristiche dei Servi: la fraternita, lo spirito di

e la fiducia inDio sull' esempio di Maria". Per commemorare i 35 anni di vita, nei giorni 11-13 febbraio si sono organizzate varie iniziative; tra l' altro, e stata celebrata una messa in on ore dei Sette Santi Fondatori, presieduta dal rev. Nor­mand McFarland vescovo di Orange.

USA EST

Rinnovata la Confraternita deH'Addolorata

E stato pubblicato un opuscolo a due colori, che presenta la Confraternita servitana dell' Addo­lorata, secondo uno schema rinnovato e adatto ai

11 Maggio - Giugno 1994

nuovi tempi. Questa lavoro di rinnovamento e di stampa e stato realizzato da una speciale commis­sione provinciale composta dai frati Michael M. Callary (presidente), Con:radM. Borntrager, Do­nald M. Siple e Philip M. McGlynn. Copie dell'o­puscolo e dellibrettino di preghiere della confra­ternita possono essere richieste presso la segrete­ria provinciale di Chicago.

I Servi peri malati di AIDS

* La parrocchia di Our Lady of Grace in Flo­rida offre un servizio attivo per i malati di AIDS, coordinato da un laico. Essa infatti ospita un corso per persone interessate a dare assistenza spirituale a quanti sono stati colpiti dal virus. A queste riu­nioni partecipano una sessantina di persone delle parrocchie limitrofe.

* In un articolo del periodico dell'universita di Saint Louis, redatto da ex allievi, si e parlato del­l'edificio Our Little Haven in Saint Louis, di pro­prieta dei Servi di Maria, casa dove sono ospitati bambini nati con il virus dell' AIDS.

IRLANDA

Settimana di spiritualita su "I momenti di passaggio della vita"

Dal 21 al 26 agosto si terra nella comunita di Benburb una settimana di spiritualita sui tema: "La crescita ~pirituale attraverso i momenti di pas­saggio della vita" (intendendo per "momenti di passaggio" l'invecchiamento della persona, i cam­biamenti nella Chiesa e nella comunita, le mode, i vari aspetti del servizio, il pensionamento, ecc.), guidata da suor Joyce Rupp, suora americana delle Serve di Maria di Londra/Cuves, autrice di vari libri di successo (COSMO 1.1993.19). 1127 agosto poi, sempre a Benburb, suor Joyce terra un semi­nario sui tema "Piccoliframmenti di luce", basato sull'argomento dell'«oscurita» come elemento es­senziale per la trasformazione spirituale.

UNGHERIA

Prima marcia dei Servi

«Da tempo i giovani della nostra parrocchia di Eger ci chiedevano di organizzare una camminata tra i boschi circostanti. Cos1 abbiamo avuto l'idea di proporre per la festa dei Sette Santi Fondatori una attivita tipicamente servitana: la marcia spiri-

Page 9: =i='-=• ~--========-=:-~=-~•i:iU=- …servidimaria.net/sitoosm/it/notizie/1994/c03.pdfMaggio -Giugno 1994 VisHa canonica aHa provincia USA Ovest Dopo aver fatto visita aile suore

Maggio - Giugno 1994

tuale. Questo progeHo ha suscitato un grande en­tusiasmo.

Come fecero i nostri fondatori, abbiamo lascia­to la citta di Eger e insieme, pregando e cantando, siamo arrivati alla cappella di proprieta dell'Ordi­ne secolare a Mezokovesd (COSMO 5.1992.10), a una ventina di chilometri da Eger. Durante il tra­gitto abbiamo fatto 7 soste, durante le quali veni­vano raccontati episodi della nostra storia e della nostra spiritualita di Servi. Suor M. Damiana Pe­goraro si e occupata di redigere i testi in italiano e un religioso dei Verbiti 1i ha tradotti in ungherese. La priora dell'Ordinc secolare era stata incaricata di pubblicizzare Ia marcia nelle scuole e nelle parrocchie. Il 19 febbraio, nonostante avesse nevi­cato tutto il giorno, hanno partecipato alla marcia una ventina di giovani e, con grande sorpresa, anche due mamme che da tempo attendevano una cosa del genere. Invece una ragazza ha dovuto rinunciare perche aveva le scarpe troppo consu­mate per poter camminare sulla neve, e i suoi genitori non avevano soldi per comperargliene un paio di nuove.

La marcia si e condusa alia Cappella di Mezo­kovesd dove siamo stati accolti calorosamente dal­le sorelle dell'Ordine secolare. Con loro abbiamo recitato la Vigilia de Domina tradotta (aRoma) in ungherese. Alia fme ci siamo impegnati a ripetere questa iniziativa ogni anno: che nevichi o tiri vento, noi ripartiremo ... sulle tracce dei nostri fonda tori>>.

COLOMBIA

Impegno priorita:rio pe:r le vocazioni

Philip Van Dael

Si e svolto a meta dicembre dello scorso anno l'incontro dei sette frati, che vivono neUe due co­munita colombiane di Bogota e La Ceja, con il vicario del Messico, fra Felipe M. Mariscal. Essi hanno concordato sulla necessita di rendere scm­pre piu chiaro il carisma dell'Ordine nel paese, dove sembra si ponga attenzione solo sulle attivita pastorali e parrocchiali, mettendo in risalto le ca­ratteristiche servitanc della vita fraterna e della devozione mariana. Si e sentita la necessita anche di divulgare questo carisma attraverso pubblica­zioni e depliant adatti alla Colombia, oltre a un maggior impegno per diffondere quanto gia viene pubblicato nell'Ordine. Come priorita delle due comunita e stato ribadito l'impegno vocazionale: attualmente ci sono 5 giovani a La Ceja, comunita

12 COSM03

di prima accoglienza, e 3 prenovizi a Bogota, dove frequentano con soddisfazione i corsi di fllosofia presso l'universita di San Tommaso, tenuta dai Salesiani. E stato riconosciuto il valido apporto che deriva ai frati dalla collaborazione con le Serve di Maria Addolorata di Firenze, da oltre vent'anni in Colombia, specialmente a La Ceja dove viene svolta principalmente l'attivita di accoglienza ver­so gruppi di giovani e di coppie sposate. Si e pure presa in esame la convenzione con la diocesi di Bogota per la parrocchia nel barrio La Palestina, cercando di mettere in risalto che tutta l'attivita apostolica deve avere le caratteristiche dell'Ordi­ne dei Servi.

BRASILE

Nuovo piano pastorale a Rio Branco

Dall'11 al 13 febbraio si e riunito, presso il centro di formazione della diocesi di Rio Branco, il COnsiglio pastorale diocesano, nel quale e stato presentato il piano pastorale per i prossimi cinque anni. Esso e stato pubblicato in un libro di oltre 150 pagine diviso in tre parti: 1.1' analisi della realta della diocesi; 2. l'obiettivo generale e la priorita della pastorale (l'evangelizzazione) con alcuni te­sti biblico-teologici giustificativi; 3.le sei linee sulle quali deve essere organizzata l'evangelizzazione, in sintonia con le direttive pastorali della Chiesa brasiliana. Illibro presenta infine un quadro com­pleto dell'organizzazione della diocesi con infor­mazioni sui responsabili della pastorale, parroc­chie e case religiose. Questa nuovo piano pastora­le e frutto di un lungo lavoro di tutte le componenti della diocesi. Un ruolo particolare ;.ri hanno avuto i Servi e le Serve di Maria: oltre al vescovo, Moacyr M. Grechi, hanno dato un notevole apporto il vicario generale della diocesi, fra Andre M. Fica­rem, e le suore Serve di Maria Riparatrici e di Galeazza.

BOLIVIA

II 12 febbraio il presidente della repubblica di Bolivia, Gonzalo Sanchez de Lozada, accompa­gnato da alti dignitari dello stato, ha dato inizio al famoso pellegrinaggio folclorico che si tiene ogni anno al santuario della Virgen del Socav6n, piu conosciuto come il carnevale di Oruro. L'impres-

COSM03

sionante manifestazione, animata dalla presenza di 10.000 ballerini e danzatori, e iniziata la mattina ed e terminata il giorno seguente, attraversando le

della citta insieme a innumerevoli devoti e turisti. Arrivati al santuario, il presidente, i suoi accompagnatori e le autorita locali sono stati ac­colti dalla comunita dei Servi di Maria, che hanno celebrato una breve liturgia. Dopodiche il prcsi­dente, salito all'altare, ha frrmato il decreto per promulgare la legge nQ 1532, approvata anterior­mente dal congresso nazionale, dove si dichiara la Virgen del Socav6n "patrona del fold ore naziona­le". Infme ha collocato sull'immagine della Vergi­ne il cordone simbolico di patrona, gesto accom­pagnato dall'emozione dei presenti e da calorosi applausi. In quella occasione il presidente ha con­fidato che sente una devozione sincera e antica per la Madonna del Socav6n e attribuisce a Lei la grazia della sua elezione alla suprema carica del paese.

Alfonso Massigmmi

SUDAFRICA

AHa vigiHa delle elezioni nel Natal

In una lettera di ringraziamento per l'aiuto inviato dalle Serve di Maria di Londra per la for­mazione dei seminaristi nello Zululand, i1 vescovo Michael M. O'Shea scrive alcune interessanti in­formazioni sulla situazione sociale nella regione sudafricana del Natal-Kwazulu alia vigilia delle prime elezioni democratiche nel paese: «Stiamo cercando di adattarci ai continui cambiamenti sto­rici che stiamo vivendo. Quello che e certo e che il 27 aprile (giorno delle elezioni) sta avvicinandosi sempre piu e che niente ormai puo impedirlo. Finora il partito Inkatha e Buthelezi, che ne e il responsabile, hanno dichiarato che non partecipe­ranno (aile elezioni). La minaccia lanciata ultima­mente e che il re zulu ha dichiarato di volere tutto il Natal come una monarchia sovrana indipenden­te. Tutto questo e drammatico ( e non c'e niente da

Ma ancora piu folle e l'idea del movimento A.W.B. (l'estrema destra), che vuole parte del Na­tal settentrionale, in cui e induso quasi tutto il territorio della nostra diocesi, come un nuovo stato boero indipendente. La settimana scorsa hanno fatto una grossa manifestazione per sostenere que­st' idea. Ora potete capire perche in questo mo­mento siamo cosi frastornati.

Cosa succedera? Solo Dio lo sa. Lamia impres­sione e che, comunque, il realismo fmisca per

13 Maggio - Giugno 1994

avere il sopravvento e che in uno di questi giorni Buthelezi dovra mettersi d'accordo con il partito A.N.C. (African National Congress) e con gli altri, e che l'ala destra verra, alia fme, distrutta. Sicura­mente e un episodio da dimenticare. Negli ultimi quattro anni molti sono stati i tentativi per una riconciliazione generale in Sudafrica e non e vera­simile che si sia arrivati a questo punto. Almeno, questa e la mia Speranza e la mia preghiera. Pre­gate con noi e per noi».

MOZAMBICO

7 candidati e 4 prenovizi Fra David M. Vaquer, responsabile della for­

mazione a Matola, comunica che nella casa di accoglienza vocazionale "Hogar San Felipe" at­tualmente sono presenti i seguenti candidati al­l'Ordine:

EHas Pedro Miguel, di Nampula, 27 anni, che frequenta la scuola industriale; Antonio Benedito Xavier, di Xai-Xai, 17 anni, 2Q anno del propedeu­tico; Dionisio F. Lumbela, di Matola, 18 anni, P anno propedeutico; Manuel E. Nhabanga, di Ma­tola, 23 anni, 1 Q anno propedeutico; Celestino Sal­vador, di Ilha de Mozambique, 21 anni, 1 Q prope­deutico; Custodio E. Luis, di Ilha de Mozambique, 21 anni, 1 Q propedeutico; Isildo Jose dos Santos, di Nampula, 1Q propedeutico.

Inoltre nella casa di formazione a Cedara ci sono 4 prenovizi mozambicani: Augusto Jordao, di Matola, 23 anni, frequenta il3Q anno del quin­quennio filosofico-teologico; Arlindo S. Uamusse, di Xai-Xai, 24 anni, 3Q anno del quinquennio; Antonio F. Tovela, di Matola, 24 anni, 2Q anno del quinquennio; Manuel Custodio Langane, di Xai­Xai, 25 anni, 2Q anno del quinquennio.

P. Ciccone fonda un nuovo centro per gli handicappati

Fra Angelo M. Ciccone, fondatore e responsa­bile del centro di riabilitazione e integrazione per handicappati Ekululameni nella missione St. Jo­seph a Mzimpofu in Swaziland, centro che ospita attualmente 2.000 handicappati, ha chiesto al ca­pitola vicariale swazi e ottenuto il permesso (a titolo personale, per un triennio e senza coinvol­gere il vicariato) di realizzare un analogo centro in Mozambico per gli handicappati, vittime princi .. palmente della guerra civile da poco conclusa. Egli continuerebbe comunque a dirigere il centro di Mzimpofu. Il card. Dos Santos, arcivescovo di

Page 10: =i='-=• ~--========-=:-~=-~•i:iU=- …servidimaria.net/sitoosm/it/notizie/1994/c03.pdfMaggio -Giugno 1994 VisHa canonica aHa provincia USA Ovest Dopo aver fatto visita aile suore

Maggio- 1994

Maputo, ha messo a sua disposizione la missione di Marracuene per awiare e sviluppare questo progetto. Si tratta di una vasta missione, con vari edifici e molto terreno intorno, ora occupata da rifugiati del nord del Mozambico, i quali tuttavia stanno ritornando ai loro luoghi di origine. La chiesa e quasi in buone condizioni. C'e acqua e luce elettrica. Una congregazione di suore locali e ben disposta e preparata per lavorare nel futuro centro. L'ambasciata italiana ha assicurato il suo appoggio, specialmente fmanziario e tecnico. Ver­ranno costruiti diversi edifici, tra questi una fale­gnameria, un collegio per ragazzi e uno per le ragazze, un centro di fisioterapia, un asilo infantile e un reparto per i ciechi.

UGANDA

Completata Ia chiesa di Kisoga Per la costruzione della chiesa parrocchiale di

Kisoga ci sono voluti 7 anni, come per il tempio di Gerusalemme. Infatti, i primi preparativi, cioe la stesura del disegno, la raccolta del materiale, lo scavo delle fondamenta cominciarono nel 1987, quando Kisoga era solo una piccola frazione della parrocchia di Nkokonjeru. E la ragione e che i fedeli harmo impiegato vario tempo e solo pian piano hanna coscienza della loro crescita come Chiesa; di qui l'ambizione di diventare parrocchia a tutti gli effetti. Cio che di fatto awenne il 29 gennaio 1989. Oggi, dopo un faticoso cammino intessuto di cambio di architetti, ingegneri e co­struttori, di critiche e opposizjoni e qualche raro applauso, l'edificio e praticamente al completo, anche se i lavori di rifinitura continueranno an cora per qualche tempo. Certo, non ha il fulgore del tempio di Gerusalemme, non c'e ne oro ne argen­ta, mancano i cherubini, i rosoni e le rivestiture di cedro, pero e una gran bella chiesa. L'arcivescovo stesso di Kampala, venuto di recente in visita pa­storale, ha avuto parole di apprezzamento; e la nostra gente ne e orgogliosa.

INDIA

Verso Ia chiusura di MamaHapuram

Benedetto Biagioli

Si e svolta a Madras nei giorni 24-26 febbraio l'assemblea generale dei frati indiani, presieduta da fra Ermes M. Ronchi, socio provindale di Lom­bardia e Veneto, in visita canonica alla delegazio-

14

ne assieme al consigliere fra Luigi M. De Candido. Copresidente e stato il delegato provinciale Ma­riano M. Martinello; presenti altri 12 frati della delegazione. L'assemblea, dopo aver ribadito le priorita assunte negli anni precedenti (pastorale vocazionale e formazione, mariologia, evangeliz­zazione e inculturazione), ha deciso di ritirare i frati da Mamallapuram e di consegnare la parroc­chia alla diocesi, a motivo di costanti difficolta incontrate nel rapporto con la popolazione. Con­temporaneamente ha espresso l'intenzione di ini­ziare una esperienza pastorale, a partire dal gen­naio 1995, nel villaggio di Muppaiyur. A tale scopo e stato deciso di acquistare un terreno sul quale costruire la nuova casa dei frati.

FILIPPINE

Vita nel nuovo professato «"Siamo rese grazie a Dio per la vita che ci ha

dato"; questa e una dichiarazione di gratitudine che ogni cristiano deve ripetere ogni giorno. Come religiosi, noi dobbiamo ringraziarlo nelle nostre preghiere perle infinite grazie che Egli ci ha con­cesso. Nel professato di Manila (COSMO 2.1994.14) e fra Benito lsip il nostro regolatore, che propone le prime attivita giornaliere, quando alle 5 del mattino suona il campanello per awer­tirci che e tempo di svegliarci. Aile 5,20 abbiamo Lodi e meditazione e subito dopo Ia colazione. Fra le 6 e 6,30 c'e la partenza per 1e diverse facolta teologiche e scuole. Ci dedichiamo alla scuola per quattro ore fmo all' ora di pranzo. Dopo pranzo c' e un periodo di silenzio che ci permette di riposare fino alle ore 15. Aile 15,15 abbiamo l'Ora media o la corona dell' Addolorata, alternativamente. II mercoledi abbiamo un'ora di adorazione eucari­stica; il venerdi la celebrazione della Vigilia della B.V. Maria. Dopo l'Ora media ci ritiriamo nella nostre stanze per lo studio, che e poi seguito dal lavoro manuale: orto, pulizie intorno alla casa, annaffiatura delle piante, tosatura del prato, ecc.

Aile 18,40 il campanello ci ricorda che e tempo per la celebrazione eucaristica con i vespri e la cena. Terminato il pasto serale, un gruppo lava i piatti, riassetta la cucina ed il refettorio, mentre gli altri dedicano illoro tempo alla ricreazione: 1V, scacchi, carte, ecc. Aile 20,30 inizia il grande silen­zio che durera fmo alia colazione del giorno suc­cessivo: e il tempo prezioso per lo studio ed il riposo.

II sabato viene dedicato alia pulizia della casa e alle prove di canto. Oltre a queste attivita abbia-

mo due incontri formativi alla settimana, ten uti da~ nostro padre maestro, fra Tarcisi? .M. ~?ffi, ne1 quali approfondiamo la nostra spmt_ual1t~ e .s~u­diamo le Costituzioni. Ogni mese abb~amo i1 ntrro spitntuaJle e, per avere una formazione equilibrata, una gita fuori del nostro ambiente. La domenica poi viene dedicata all'apostolato: catechismo nelle aree depresse, giovani, ecc ... Questa, in sunto, la nostra vita nel professato».

CarThmpus

I[ MONACHE OSM II

s. IN VADO

la nuova chiesa Nel monastero diS. Angelo in Vado, che nel

1987 e stato trasferito dal centro della cittadina di S. Angelo a una collina circostante, c'e stata il17 aprile Ia consacrazione della nuova chiesa, ad ope­ra di mons. Donato Bianchi. Si tratta di una costru­zione concepita dall'architetto insieme con le suore in modo da rispondere a principi ideali, oltre che a criteri di uso. La pianta della chiesa ha la forma di un capitella ionico dell' archi­tettura greca, prescelto nella costruzione di templi a divinita femminili; la facciata esprime il senso dell'abbraccio fraterno; l'orientamento della chic­sa e da occidente verso oriente, mentre la navata si a pre progressivamente sempre pin verso 1' altar e. Questa e di forma quadrangolare, in marmo bian­co; cosi come le vetrate, esso e stato progettato e realizzato da p. Costantino Ruggeri, di Pavia.

I

CHIOGGIA

15

Nella solennita di San Giuseppe, la congrega-delle Serve di Maria Addolorata di Chioggia

ricorda il suo "dies natalis". Quest'anno tale festa ha assunto carattere di particolare rilievo per 3 motivi: 1) conclusione del120Q anniversario della congregazione; 2) armuncio dell'introduzione del­la causa di canonizzazione del fondatore, il servo

di Dio Padre Emilio 3) inaugurazione della casa San Giuseppe a Seghe di Velo d' Astico (VI), a seguito della ristrutturazione e dell'amplia­mento. La casa continuera ad ospitare Ia scuola materna, rna sara anche luogo di riposo per le suore e centro diurno di spiritualita.

n programma della giornata prevedeva, nella mattinata, un momento di preghiera e una tavola rotonda sul tema: ''Aspetti del carisma: evangeliz­zazione, attenzione ai poveri, educazione". La tavo­la rotonda e stata pensata a coronamento di una serie di iniziative realizzatc nell' ambito del1202 di fondazione e concretizzate in varie localita ove opera Ia congregazione. Introdotta dalla priora generale, M. Ottaviana Salvadori, che nella sua relazione ha ripercorso le tappe salienti dell'armo celebrativo ed ha armunciato la prossima partenza delle suore per l'esperienza missionaria in Papua N uova Guinea, in risposta alle richieste di mons. Cesare Bonivento, vescovo di V animo. Ha inoltre dato l'armuncio ufficiale della decisione dell'aper­tura della causa dei canonizzazione del fondatore. Annunci accolti con entusiasmo e commozione dai molti presenti. Dopo l'intervento introduttivo del­la prior a generale, e seguita la tavola rotonda con­dotta da sr. M. Umberta sr. M. Stefania che ha curato l'aspetto dell'e­vangelizzazione; sr. M. Pierina Pierobon, dell'at­tenzione ai poveri; sr. M. Onorina del­l'educazione, temi fondanti il carisma della con­gregazione.

Non poteva esserci scelta migliore di questo approfondimento, a condusione dei 120 anni eli presenza dell'Istituto nella Chiesa e nella societa.

Per tale ricorrenza, e stata scelta !a casa di Seghe di Velo perche intitolata a San Giuseppe, ma anche perche veniva riconsegnata aHa Congre­gazione, completamente rinnovata. Nel primo po­meriggio, l'inaugurazione con la presenza delle autorita civili e religiose locali, di molte suore e di molti laid, la benedizione dei locali impartita dal provinciale fra Antonio M. Santini. Aile 15,30 nella chiesa parrocchiale la solenne concelebra­zione eucaristica. Dall'insieme della giornata e emersa la consapevolezza che il dono dello Spirito, posto nelle mani del fondatore e della confonda­trice, e vivo ed operante e cammina per le vie del mondo.

M. Onorina 'ftevisan

Page 11: =i='-=• ~--========-=:-~=-~•i:iU=- …servidimaria.net/sitoosm/it/notizie/1994/c03.pdfMaggio -Giugno 1994 VisHa canonica aHa provincia USA Ovest Dopo aver fatto visita aile suore

Maggio - Giugno 1994

COREA DEL SUD

Aperte due nuove case La delegazione coreana delle Serve di Maria di

Galeazza comprendeva finora 3 comunita (CO­SMO 3.1993.17): la comunita di accoglienza e no­viziato a Cheongju, quella di prenoviziato e per le juniores a Seoul, quella di apostolato nel villaggio di Naesu. Essendo aumentato il numero delle suo­re coreane che hanna conduso lo studio teologico e pastorale (4 professe e 4 nuove juniores), sono state aperte altre due case, rivolte principalmente all'apostolato parrocchiale. n 12 gennaio, festa di S. Antonio M. Pucci, e iniziata la presenza aChe­ongju, nel quartiere periferico di Mkhaeng-dong, dove e stata costruita una casa per le suore e un asilo infantile parrocchiale. Poi il7 febbraio e stata inaugurata la comunita nel quartiere Sonhak -dong della citta di Inchon, posta a ovest di Seoul, sui mare. Le suore abitano in un appartamento al quinto piano di un comune edificio e svolgono apostolato nella parrocchia di recente costituzio­ne.

PERiJ

Grande risveglio vocazionale Dal2 al 6 febbraio il segretario del Cono Sud,

fra Bernardino M. Zanella, ha fatto visita aile suore Misioneras de Maria Dolorosa, della con­gregazione nata in Messico, nella loro casa di no­viziato a Lima in Peru (COSMO 5.1991.26), allo scopo di rafforzare i rapporti di fratemita nella famiglia servitana presente in America Latina. A seguito di tale visita, Sr. Ramona Amaya ci ha scritto la seguente lettera: «Attraverso COSMO, vogliamo esprimere a fra Bernardino M. la nostra gratitudine per la visita ricevuta e per la sua pre­senza tra noi, perche ci ha fatto tanto bene spiri­tualmente. In tal modo sentiamo tutto l'Ordine dei Servi unito e solidale con noi, che abbiamo comin­ciato dal 1983 a metter radici in suolo peruviano. Qui, grazie e quanto hanno seminato le nostre suore Maria del Pilar Cornejo, Isabel Gonzalez e Maria Elena Hernandez e a quanto hanno fatto altre sorelle dal Messico con la I oro preghiera, con illoro coraggio ed entusiasmo, abbiamo costituito un noviziato e ora contiamo gia tre professe Serve di Maria peruviane.

In Peru esiste attualmente un grande risveglio vocazionale e sono sicura che presto, con la grazia di Dio, avremo anche vocazioni maschili tra i Servi. Dopo tanto sangue sparso per la violenza che ha

16 COSM03

travagliato il paese e dopo aver avuto tanti sacer­doti, religiosi e laid uccisi, noi stiamo raccogliendo i frutti. Mi auguro che fra Bernardino M. ritorni presto; cosi ogni altro fratello Servo di Maria che venisse in Peru trover ale nostre porte aperte e sara il benvenuto. Intanto restiamo in comunione con tutto l'Ordinc attraverso questo bolleUino CO­SMO».

NOCERA

1994: anno celebrativo della fondatrice

Ramona Amaya

Secondo quanto e stato deciso nel XVIII capi­tolo generale delle Serve di Maria Addolorata di Nocera (COSMO 2.1994.16) e stato deciso di vivere il1994 come "anno celebrativo della Madre Maria Consiglio Addatis", fondatrice della congregazio­ne. A tal scopo le suore si sono proposte di adope­rarsi perche i resti mortali della venerabile diven­tino un luogo permanente di pellegrinaggio filiale, di orazione e venerazione, dove tutte le suore si alterneranno per trascorrere un periodo di rinno­vamento spirituale. Durante questa anno della Madre, le sorelle si impegnano a partecipare aile attivita proposte dal consiglio generale e allo stes­so tempo ad organizzare nelle singole comunita attivita che coinvolgano anche i laici, al fme di promuovere la costituzione di movimenti laicali che vivano la spiritualita della congregazione. Le comunita si sono impegnate pure a conoscere e a vivere la spiritualita della madre fondatrice e del­l'intera famiglia servitana.

RAVENNA

20 anni di p.resenza in America Latina

«Ill 2 febbraio 1994 si sono compiuti vent' anni dal nostro arrivo in terra brasiliana, nello stato e citta di Sao Paulo in Brasile e il2 si ricorda il primo giorno del cammino di incarnazione della comuni­ta. Cammino, o meglio navigazione, iniziata nel porto di Genova il 18 gennaio 1974 con grande partecipazione, timori e speranze, e che ha conti­nuato con alterne vicende lieti tristi esaltanti e faticose, rna sempre in un mare di dedizione e di condivisione fraterna con quella realta di umiliati. Sempre nella struggente e sdegnata sensazione di impotenza a sanare tanta ingiustizia. Vent'anni di grande passione che nel bene e nel male, nei sue-

cosMo3

cessi e negli errori, sono certamente segnati pro­fotld2tmlcnle nel cuore di Dio e nel cuore di tante persone e famiglie che, al di la del limite proprio di ogni opera umana, ha pot:.1to godere del soste­gno e dell'amicizia delle nostre sorelle e con !oro riaffermare la propria dignita e trovare forza per realizzare il disegno di Dio di vita per tutti nella giustizia. Ora la nostra presenza in America Latina siva ulteriormente diversificando, particolarmen­te per l'inizio di una nuova comunita a Barra do Jucu nella stato della Spirito Santo, rna sopratutto per la partecipazione alla nostra vita- come nuove sorelle Serve di Maria - di alcune giovani brasilia­ne. Questo, forse, e il vero inizio della nostra in­carnazione e, come si dice oggi, della "incultura­zione del carisma" in terra brasiliana, cosa impos­sibile per noi plasmate da una c:ivilta e cultura europeaitaliana, che e veramente tutt'altra cosa».

"Foglio informativo"

[ LAICI OSM ll REGNUM MARllE

Verso una presenza in Messico «Alla fme del '93 e nei primi giorni del '94

abbiamo avuto la visita in Messico delle sorelle italiane dell'Istituto secolare Regnum Marire. So­no venute con il desiderio di vedere quali possibi­lita ci sono di fondare questa ramo della famiglia dei Servi in Messico. Hanno visitato vari luoghi della Repubblica nei quali sono presenti i Servi: la capitale, Celaya, Aguascalientes. V ari giovani hanno manifestato interesse per questo genere di vita, per cui speriamo che un giorno anche il Re­gnum Marire possa nascere e svilupparsi in questa terra.

II Regnum Marire e sorto in Ancona nel1959 all'interno di un gruppo giovanile dell'OSSM di quella citta. Alcune giovani, animate dallo Spirito, hanno sentito l'esigenza di consacrarsi a Dio con­tinuando a vivere nel mondo, secondo il tipo di vita approvato nella costituzione apostolica "Provida Mater Ecdesia". Dal1976 il gruppo e stato aggre­gato all'Ordine come istituto che intende '.-'i.vere la spiritualita dei Servi nella sua espressione secola­re. La spiritualita del Regnum Marire consiste nel

Cristo, vivendo la secolarita, con zione mariana, con la crescente autocoscienza di partecipare all'unico sacerdozio di Cristo, colla­borando secondo le necessita dei tempi con coloro

17 Maggio - Giugno 1994

che esercitano il sacerdozio ministeriale e vivendo la fraternita universale in atteggiamento di servi­:zio».

Tomas Xotta

INDIA

15 nuovi membri nell'OSSM <<L'avvenimento, a cui abbiamo assistito nella

comunita dei Servia Madras (Tamil Nadu, India) domenica 13 febbraio 1994, e stato singolare per la delegazione indiana e, di riflesso, per l'intero Or dine dei Servi. L'anno scorso il priore generale, fra Hubert M. Moons, durante la sua visita alle nostre comunita, presiedette nel giorno dei Sette Santi Fondatori la celebrazione di inizio ufficiale del cammino tra i Servi di 21laici, che gia vivevano la nostra spiritualita (COSMO 5.1993.15). Durante l'anno essi si sono impegnati a conoscere la pieta mariana, nonche la storia e spiritualita dell'Ordi­ne. Ed ora si sono impegnati a vivere nella reaJta tale carisma. Un momenta di riflessione comune e avvenuto l'll febbraio, nel ritiro guidato dai Susaimani e Lucas, sull'impegno di credenti se­guendo l'esempio di Maria. La domenica succes­siva essi hanno partecipato gioiosamente alia gran­de festa dei Sette Santi. Durante l' eucaristia 15 nuovi fratelli e sorelle hanna pronunciato la loro promessa di adesione aHa famiglia dei Servi nel­l'Ordine secolare. La celebrazione fu toccante e bene organizzata. Il giorno fu trascorso con la comunita servitana di Johti Matha Alayam, orga­nizzando gare e giochi, preparando il pranzo, con­dividendo le differenti esperienze di vita. Oggi i membri dell'OSSM sono impegnati ad essere un punto luminoso nell' ambito della famiglia dei Ser­vi in India. Il cammino di formazione proseguira toccando temi biblici e mariani e approfondendo la conoscenza della storia dell'Ordine. La frater­nita secolare si e data anche una minima struttura organizzativa, nominando un piccolo consiglio e un segretario, sotto la guida di un frate della co­munita>>.

Susaimani

DIACONIE

Domenica 10 aprile si e svolta all'Eremo di Ronzano (BO) la "giornata nazionale dei Servi sulla famiglia", proposta dalle Diaconie a tutto l'Ordine in Italia. Erano presenti dieci Diaconie;

Page 12: =i='-=• ~--========-=:-~=-~•i:iU=- …servidimaria.net/sitoosm/it/notizie/1994/c03.pdfMaggio -Giugno 1994 VisHa canonica aHa provincia USA Ovest Dopo aver fatto visita aile suore

Maggio - Giugno 1994

gruppi di Amid dei Servi provenienti da: Bassano (VI), Vicenza, Arezzo, Galeazza (BO), Roma, Pa­dova, Milano, Vidor (TV); un componente del­l'Ordine secolare di Sansepolcro; la comunita gio­vanile OSM di Villadose (RO); una rappresentanza delle snore di Ravenna; i frati della comunita di Ronzano. Ha presieduto 1' eucaristia fra Clemente ~· Nadaiet, presidente della F1ES. Dopo la rela­none sul tema biblico della famiglia di Nazaret, Maria e Giuseppe con Gesu, la giornata si e arric­~hita di testimonianze di fidanzati e sposi, sulloro nnpegno di vita alla sequela di Cristo e di apertura totale allo Spirito. Durante l'eucaristia le coppie presenti hanno rinnovato le loro promesse matri­moniali; Patrizia e Stefano di Villadose hanno fatto l'ammissione al noviziato delle Diaconie. I partecipanti alia giornata si rivolgono alia famiglia dei Servi con questo messaggio: "Ci sentiamo an­cora di piu in sintonia con la spiritualita servitana delle origini, e sempre piu decisi nel nostro cam­mino di coppia e di famiglia, alia ricerca di una piu stretta collaborazione e intesa coni frati e le snore dell'Ordine dei Servi di Santa Maria".

Margherita e Sergio Buzzi

CAMMINARE INSIEME

Si rinnova il movirnento giovanile II movimento "Camminare Insieme", nato a

Bologna presso la parrocchia di Sant' Antonio M. Pucci il 21 marzo 1973 e di cui si e parlato varie volte anche in COSMO, ha ricordato lo scorso anno i suoi 20 anni di vita, rivedendo tanto della sua organizzazione e dei suoiideali e concludendo con l'incontro generale tenutosi a Coi di Zoldo ( dal20 al30 agosto ), anche con la guida spirituale di fra Giancarlo M. Bruni Tutto si e concluso con la presentazione dellavoro svolto e con l'elezione di U? <?onsiglio di 10 persone, che hanno il compito dt amtare fra Luigi M. Poli, il fondatore e respon­sabile principale, a guidare il movimento stesso. I componenti il consiglio sono cosi divisi: 5 rappre­sentanti delle varie zone in cui e presente il gruppo (Ale~sandria, Udine, Emilia-Romagna, Marche e Puglia), 3 "ministri" che hanno il compito di curare alcuni aspetti della vita del gruppo ( economia ed organizzazione, preghiera e vita sp.irituale, missio­nar~eta,_ comunicazione e cultura) e 2 consiglieri aggmnti.

In questo frattempo i momenti piu salienti so no stati l'incontro di Modena in ottobre di Trani e Rovigo in novembre, di fine anno a Pe;aro mentre localmcnte ogni gruppo ha avuto riunioni ~roprie.

18 COSM03

II consiglio si e riunito due volte; una a Trani (BA) nel mese di novembre ed un'altra volta a Bologna pres sol' eremo di San Vittore nel mese di febbraio. Prossimamente gli incontri piu importanti si rea­lizzeranno a Casa Santa Maria di Senigallia (AN) in occasione della Pasqua, a Palermo per i gruppi della Sicilia, a Bologna per i gruppi dell'Italia centro-nord e ad Alessandria e Torino peri gruppi del Piemonte. II consiglio si trovera a Bologna nel mese di giugno anche per programmare l'incontro generale che si terra dal 20 al 28 agosto sempre a Coi di Zoldo (BL), ed avra come tema "Amatevi gli uni gli altri: l'amicizia teologale all'interno di Cl" guidato dal diacono prof. Giovanni D' Anna. Un cambiamento importante avvenuto all'interno del gruppo riguarda la rivista Camminare insieme, che ha cambiato impostazione e contenuti e che e stata presa in mano dal gruppo stesso. L'imposta­zione grafica risulta totalmente nuova e i contenuti riguardano le "rubriche" fisse curate sempre dalle stesse person e. Si sta lavorando anche per la com­pleta organizzazione economica del movimento, anche se ancora il fmanziamento di tutta l'attivita pesa sugli abbonamenti alia rivista e sui compo­nenti piu sensibili del gruppo. Queste informazioni si trasmettono a COSMO per mettere al corrente i fratelli e le sorelle dei Servi di quanto il Signore opera anche nella nostra comunita, affinche pre­ghino ed aiutino anche questa espressione di vita cristiana nel suo impegno e nel suo cammino. Se qualcuno ne volesse sapere di piu, si "abboni" alia rivista o si rivolga direttamente a Casa Santa Ma­ria, Via Enrico Mattei 24, 60019 SENIGALLIA (AN), tel. e fax 071/660082.

Luigi Poli

PUBBLICAZIONI DEI SERVI

GIUSEPPE M. BESUTTI, Bibliografia mariana 1985-1989, Edizioni Marianum, Roma 1993, pp. 832, £. 195.000.

E questo l'ottavo volume curato dal biblioteca­rio emerita della facolta Marianum sulla biblio­grafia mariana, lavoro iniziato nel1948 e continua­to fedelmente fmora. La finalita e le caratteristiche della presente raccolta sono fondamentalmente identiche aile bibliografie edite precedentemente. Tutti i libri e gli articoli conosciuti sulla Madonna vengono qui citati e suddivisi per materie e argo­menti. "Un semplice raffronto coni sette volurni

COSM03 19 Maggio - Giugno 1994

DIBATTITO SULL'INCULTURAZIONE

Inculturazione secondo le Costitu.zioni OSM

Per noi della famiglia dei Servi, il processo di inculturazione avviene nella persona di ciascun frate o suora, nella sua comunita e nell'ambiente concreto in cui sta vivendo, sia che si tratti di un quartiere nella periferia di una grande citta, di una tribu in Amazzonia, di una parrocchia in Africa, di una comunita di formazione in Asia, di un santuario o comunita di studio in Europa. Nonostante queste diversita geografiche, politi­che, religiose e culturali delle nostre realta, ci sono degli dementi e attitudini universali che a volte risultano utili per creare una maggiore "ef­ficacia" nel compito affidatoci di inculturare il vangelo e il carisma dei Servi; contemporanea­mente avviene un reciproco arricchimento. Qui di seguito vogliamo citare alcuni di questi ele­menti comuni:

1. Costituzioni nQ 57c: "La semplicita del no­stro stile di vita, in quanto elimina cio che ci separa dagli altri, permette a noi di essere in comunione con quelli che siamo chiamati a ser­vire".

Consideriamo "semplicita di stile di vita" co­me nn modo che ci rende piu partecipi delle situazioni della gente comune, eliminando qual­siasi tipo di preconcetto, di orgoglio e di privile­gio: tutte cose che ostacolano la comunicazione e il rispetto degli altri.

2. Costituzioni nQ 107b: "Ogni frate si renda idoneo a parlare il linguaggio degli uomini del suo tempo, assimilando le ricchezze che gli sono offerte dalle diverse correnti culturali o religiose, e dalle esperienze pratiche dell'ambiente nel quale esercita il suo apostolato".

Riguardo a questa esortazione ci chiediamo: Come? La risposta ci e data nel paragrafo ante­riore delle nostre Costituzioni: "attraverso il dia­logo, il quale include tre cose: saper ascoltare, comprendere e agire" (Cost. 107a).

3. Costituzioni nQ 75e: "La comunita esamine­ra l'autenticita della propria vita e del proprio servizio apostolico"; nQ 76b: "La comunita, fonte di creativita apostolica, cerchera ... ".

Ripercorrendo la storia dell'Ordine e a fortio­ri le nostre Costituzioni, possiamo trovare innu­merevoli "funzioni" che spettano alla comunita. Ma i due compiti principali per una inculturazio­ne piu vera sono: a. La comunita che si riunisce, che prega, che valuta, la comunita che riflette obiettivamente sulla propria vitae sui suo servizio apostolico a favore dei poveri che e chiamata a servire (cf. 75c). b. La comunita, fonte di creati­vita apostolica: essa deve essere un ambiente dove, attraverso lo studio, l' orazione e il dialogo fraterno, i Servi di Maria trovano nuovi mezzi, nuove strategic, nuove forme, nuovo impeto per "rispondere aile situazioni mutevoli della socie­ta'' (cf. 76b).

4. Attitudine all a misericordia: La letter a In­viati per servire (1992) del priore generale fra Hubert M. Moons ci dice: "La misericordia, inol­tre, chiede al Servo una decisa inculturazione" (nQ 38). Pensando di capire bene la frase, osiamo dire che e vero anche il contrario, ossia che per l'inculturazione e necessaria un atteggiamento alia misericordia ( cosi come e per tutte le nostre relazioni), nel suo significato piu ampio, come e spiegato nella stessa lettera: "La misericordia e uno dei valori originari e centrali del carisma del . nostro Ordine" (nQ 31).

Concludendo, cari fratelli, abbiamo voluto rendervi partecipi della riflessione che abbiamo fatto noi novizi su questa tematica, nella convin­zione che, unendo le riflessioni di tutti, si potra vedere lo specifico di ciascuno e cosa pensa l'in­tero Ordine. Thttavia, occorre riconoscere che l'apporto piu importante, quello che merita tutta l'attenzione e che sostiene ogni teoria, e proprio il nostro impegno quotidiano nell' opera di incul­turazione. Cosi, animati dallo Spirito di Penteco­ste e ispirandoci a Maria, potremo ascoltare l'esclamazione dei popoli: "Thtti li abbiamo sen­titi parlare nella nostra lingua le meraviglie di Dio" (At 2,11).

Marcio R. Salvaro Noviziato di Fatima (Argentina)

Page 13: =i='-=• ~--========-=:-~=-~•i:iU=- …servidimaria.net/sitoosm/it/notizie/1994/c03.pdfMaggio -Giugno 1994 VisHa canonica aHa provincia USA Ovest Dopo aver fatto visita aile suore

Maggio - Giugno 1994

precedenti- scrive l'autore a commento dell'ulti­ma produzione mariologica - pone in evidenza come !'interesse degli studiosi e degli scrittori di mariologia si vada spostando: sono diminuite le pubblicazioni sui temi prettamente dommatici, piu numerose queUe sui temi antropologici". In parti­colare, sono aumentate le sezioni riguardanti la pieta popolare, 1e "apparizioni", la Madonna nel­l'arte.

DOMINIQUE M. QUIRION, "Vous etes tous fre­res". La fraternite servite, Les Editions Servites, Saint-Augustin-de-Desmaures, Qc, 1993, pp. 380.

L'aspetto fondamentale del carisma dei Servi, la fraternita, viene qui presentato e ampiamente trattato dal giovane frate canadese in tutti suoi aspetti. Il volume inizia con un'approfondita ricer­ca sulla fraternita nella bibbia e nella storia degli ordini mendicanti; prosegue analizzando la frater­nita nella storia dell' Or dine dei Servi di Maria fmo ai nostri giorni e nella legislazione che la interpre­ta; presenta poi la sua attuazione nella famiglia servitana; e conclude sinteticamente che l'unico carisma e l'unica vocazione per tutta Ia famiglia dei Servi e questa: "Voi siete tutti fratelli e sorelle". Un'opera che per la sua completezza e profondita merita di essere tradotta anche in altre lingue ad arricchimento di tutti quanti si ispirano al carisma dei primi sette Padri.

MARCO M. ALDROVANDI, Passione e disin­canto, Edizioni CENS, Milano 1994, pp. 339.

Nel mese di marzo le Edizioni CENS (Milano, Corso Matteotti, 14) hannopubblicato, nella col­lana "Quaderni di ricerca" della comunita dei Ser­vi di Sotto il Monte, questo libro di fra Marco M. Aldrovandi, il vicario generale dell' Or dine, morto nel1991, curato e presentato da fra Bernardo M. Antonini, priore della comunita di studio al Ma­rianum. Vi sono raccolti tutti gli articoli pubblicati da fra MarcoM. nella rivista Servitium nell' arco di vent'anni (1967-89) e vuole essere un contributo alla riflessione antropologico-teologica di questo periodo e una testimonianza della presenza dei Servi. La facolta teologica Marianum, di cui p. Aldrovandi e stato docente, ha organizzato il 29 aprile una presentazione dellibro.

MARIO M. MASINI, La roccia e la sorgente. «Lectio divina» per giorni di deserto (Meditazioni bibliche, nuova serie, 3), Edizioni O.R., Milano 1993, 272 pp., £. 25.000.

La lectio divina e una prassi di meditazione pregata o di preghiera meditata sui fondamento della Parola di Dio e puo essere vissuta in forma

20 COSM03

personale o comunitaria e sui ritmi dei giorni o dei tempi liturgici. Puo essere praticata anche in spazi di elezione: quelli che l'autore, docente diS. Scrit­tura al Marianum, chiama «giorni di deserto». «Giorni~> sono i tempi che ognuno sceglie per allontanarsi dalla «roccia» dell'arida quotidianita e recarsi ad un'altra «roccia»: quella dalla quale zampilla l'acqua della «sorgente» di Cristo e della Parola di Dio. E «deserto» e lo spazio dove il cristiano sosta per disincantare il cuore e illimpi­dire l'occhio dello spirito. Per attingere a questa «sorgente», fra Mario M., che e uno dei piu noti maestri della lectio divina, propone 12 tematiche: la verita e l'impegno di essere discepoli di Gesu­Maestro; il Vangelo di Dio in Cristo e nello Spirito; Dio, Padre di Cristo, della Chiesa e della comuni­ta; il credente come annunciatore del Vangelo e testimone di Cristo e della sua risurrezione. Ognu­no di questi percorsi e scandito dalle classiche tappe della lectio divina: la brevissima sacra pagi­na viene precisata esegeticamente nella lectio, ap­profondita teologicamente e spiritualmente nella meditatio, riproposta come istanza per l'impegno esistenziale nell'operatio, riutilizzata come sugge­rimento di dialogo con Dio nell'oratio. Ciascuna lectio divina offre, cosi, orizzonti bastanti per «re­stare un'intera giornata» ( cf. Gv. 1, 39) con il Signore e con la sua Parola, secondo il ritmo della preghiera, insegnato da s. Girolamo alla giovane vergine romana Eustochio: «Nella lectio lo Sposo ti parla; nell'oratio lo Sposo ti ascolta».

COSMO

Piazza San Marcello, 5 00187 ROMA - Italy

tel. (06) 678 0888- fax (06) 679 2131

Direttore responsabile: Lino Pacchin

Editore: Casa generalizia

dell'Ordine dei Servi di Maria

Autorizzazione del Tribunale di Roma

n. 55/91 dell febbraio 1991

Stampato in proprio.

Con approvazione ecdesiastica