I determinanti della attività fisica

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1 I determinanti della I determinanti della attività fisica attività fisica L’ambiente costruito nei processi di pianificazione Arch. Maurizio Sani 8 marzo 2010

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I determinanti della attività fisica. L’ambiente costruito nei processi di pianificazione Arch. Maurizio Sani. 8 marzo 2010. - PowerPoint PPT Presentation

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I determinanti della I determinanti della attività fisicaattività fisica

L’ambiente costruito nei processi di pianificazione

Arch. Maurizio Sani

8 marzo 2010

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Per ambiente costruito intendiamo il nostro ambiente di vita, i quartieri e le case ed i luoghi di svago e lavoro, le cui caratteristiche influenzano significativamente le nostre condizioni di salute.

• Aspetti generali relativi alla disciplina urbanistica

• Contenuti essenziali degli strumenti di pianificazione

• Un possibile approfondimento interdisciplinare degli aspetti igienico sanitari nella formazione dei piani

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Ambiente costruito Ambiente costruito urbano e ruraleurbano e rurale

• RisultatoRisultato di un processo di costante interazione tra presenza antropica e territorio

• Conseguenza ed al contempo matricematrice di un “modo di abitare” i luoghi e dei comportamenti culturali, fisici, sociali ed economici dei suoi abitanti, ma anche della loro salute e condizione di benessere.

• Costante trasformazioneCostante trasformazione del territorio per il suo valore di uso e di scambio;

• Governare le trasformazioniGovernare le trasformazioni per incidere sulla qualità dell’abitare

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Il territorio come bene Il territorio come bene comunecomune

• Per questo rapporto di interazione con la sfera antropica, il territorio acquisisce un proprio valore intrinsecovalore intrinseco per garantire la permanenza nel tempo di risorse necessarie a soddisfate i bisogni primari della persona: risorse naturali, ambientali, antropiche, paesaggistiche e culturali.

• Il Territorio diviene un “bene comune” per il suo valore di uso valore di uso orientato al prevalente interesse collettivo per la comunità e per le generazioni future.

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Il territorio come bene Il territorio come bene comunecomune

• Lo stesso valorevalore di scambiodi scambio di tali risorse, inteso come valore economico individuale e come valore riconducibile alla iniziativa economica, nel suo libero svolgimento, non può svolgersi in contrasto con la utilità sociale o in modo da recare danno a sicurezza, salute, dignità umana (principio di solidarietà e coesione economico sociale)

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Il governo pubblico delle Il governo pubblico delle trasformazioni del trasformazioni del

territorio come bene territorio come bene comunecomune

• La disciplina che regola le trasformazioni e gli usi del territorio con regole comuni, è orientata al rilevante interesse generale e regolata secondo atti di governo e strumenti di pianificazione assunti dalla pubblica amministrazione.

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Effetti della pianificazioneEffetti della pianificazione

• I limiti ed i vincoli e le condizioni poste alle trasformazioni del territorio e degli usi del suolo se e in quanto inerenti alle qualità intrinseche del “bene comune” operano senza limiti temporali ne sono oggetto di indennizzo.

• La città : formazione sociale primaria dove la P.A. riconosce e garantisce l’esercizio dei diritti inviolabili di cittadinanza e dei doveri inderogabili di solidarietà

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La dimensione pubblica della La dimensione pubblica della pianificazionepianificazione

• Gli strumenti di pianificazione sono chiamati a regolare le trasformazioniregolare le trasformazioni fisiche e spaziali per garantire, attraverso i propri campi di competenza, un assetto materiale conformante stabilmente il territorio a sostegno del progetto della città pubblicaa sostegno del progetto della città pubblica.

• La urbanistica è una disciplina che sostiene sostiene tecnicamente un progetto pubblico di governotecnicamente un progetto pubblico di governo per il miglioramento della qualità della vita della collettività e della coesione sociale nell’esercizio dei diritti di cittadinanza e dei doveri di una cittadinanza attiva e solidale

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URBANISTICAURBANISTICA

DPR del 24 luglio 1977 n.616 - art. 80 • “Urbanistica - le funzioni amministrative

relative alla materia urbanistica concernono la disciplina dell’uso del disciplina dell’uso del territorioterritorio comprensiva di tutti gli aspetti conoscitivi, normativi, gestionali riguardanti le operazioni di salvaguardia e trasformazione del suolo, nonché la protezione dell’ambienteprotezione dell’ambiente ”

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Le responsabilità della Le responsabilità della pianificazione pubblicapianificazione pubblica

• Garantire la coerenza delle scelte con lo stato di fatto del territorio per ridurre le criticità pregresse e non ingenerarne di nuove

• Verificare nel tempo la efficacia e l’idoneità delle scelte e delle azioni assunte

• Esplicitare le motivazioni delle scelte

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La origine della disciplina urbanistica moderna può

essere ricercate nelle pratiche con cui, alla fine

dell’800 la ingegneria sanitaria e gli esperti di igiene pubblica cercano

soluzioni regolamentari e legislative per tutelare

igiene e salute degli abitanti

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IL MODELLO DI IL MODELLO DI ZONIZZAZIONEZONIZZAZIONE

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La “zonizzazione” per La “zonizzazione” per rappresentare i contenuti rappresentare i contenuti

della pianificazionedella pianificazione• La pianificazione urbanistica disciplina le

trasformazioni e gli usi attraverso la tecnica della “zonizzazione”

• La zonizzazione fissa obiettivi, scelte, azioni e regole omogenee per “ambiti/zone territoriali” omogenee

• Le “zone territoriali “ sono parti del territorio, identificate in forma unitaria dal piano, e sottoposte a politiche urbanistiche omogenee a fronte di medesime caratteristiche sostanziali del territorio (indicate dal quadro conoscitivo).

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L’urbanistica per disciplinare le L’urbanistica per disciplinare le trasformazioni del territorio e l’uso trasformazioni del territorio e l’uso

del suolo e concorrere alla del suolo e concorrere alla salvaguardia dell’ambientesalvaguardia dell’ambiente::

Può DeciderePuò Decidere:

• Dove • Cosa• Quanto• Come

• Quando• Condizioni

• chi• Prestazioni/funzionalità

• Il luogo

• Le attività, usi e funzioni

• Le quantità

• Le regole e le modalità attuative e costruttive

• I tempi

• I Vincoli, le tutele, i limiti, le mitigazioni

• Soggetti attuatori• Efficacia ed efficienza

Inte

razio

ni

Inte

razio

ni

cau

sa/e

ffetto

cau

sa/e

ffetto

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I l modello di zonizzazione

1°1°Individuo il perimetro di un ambito/zona

•• 2°2°dalla Legenda risalgo alla Norma

•• 3°3°nella Norma trovo le regoleart 43 – Ambito/zona B consolidato/riqualificazioneQuantità massima sostenibile….;usi funzionali : mix urbano (R+P+S)…;modalità attuazione …Prestazioni ambientali, sociali…Limiti e condizioni…Dotazioni minima di servizi…

Art.43 –zona BAmbito consolidato

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Quali momenti della Quali momenti della valutazione igienico valutazione igienico

sanitaria delle scelte di sanitaria delle scelte di pianopiano

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Interazione interdisciplinare tra Interazione interdisciplinare tra igiene pubblica e pianificazioneigiene pubblica e pianificazione

• La formazione del quadro conoscitivo quadro conoscitivo preliminarmentepreliminarmente alla formazione del piano. Sintesi interpretativa criticità

• Un Comune campo di conoscenza ed una integrazione tra diversi campi di competenza

• Espressione di Parere di legge• Osservazione in Fase di Pubblicazione

del Piano

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La valutazione di La valutazione di sostenibilità delle scelte sostenibilità delle scelte

di pianodi piano• Secondo i diversi ordinamenti regionali

gli strumenti di pianificazione sono sottoposti alla valutazione degli impattivalutazione degli impatti (VAS) indotti su ambiente, territorio, salute e sicurezza ed in particolare sull’insieme di quelle risorse che costituiscono un valore intrinseco di interesse collettivo e bene comune

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Complessità del sistema Complessità del sistema insediativo urbano e insediativo urbano e

territoriale ed la territoriale ed la conseguente conseguente

articolazione della scala articolazione della scala degli strumenti di degli strumenti di

pianificazionepianificazione

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COMPLESSITA’ DEL SISTEMA COMPLESSITA’ DEL SISTEMA INSEDIATIVO URBANO E INSEDIATIVO URBANO E

TERRITORIALETERRITORIALE• Le trasformazioni e l’uso del territorio incidono

su sistemi ambientali, insediativi, territoriali, sociali ed economici di rango ed estensione non riconducibili unicamente alla scala locale.

• Governo delle trasformazioni secondo scale territoriali adeguate all’estensione dei sistemi su cui incidono.

• Diversi livelli di pianificazione per diversi contenuti

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I tre livelli di I tre livelli di pianificazionepianificazione

• Scala RegionaleScala Regionale: strumento con contenuti prevalentemente di programmazione, in coerenza con strategie europee e nazionali

• Scala Provinciale/Metropolitana o di Area Scala Provinciale/Metropolitana o di Area vastavasta: strumento di pianificazione territoriale che riguarda prevalentemente le tutele,le strategie e l’assetto del territorio per gli aspetti ed interessi di rango sovracomunale.

• Scala Comunale: Scala Comunale: strumento di pianificazione urbanistica generale per la disciplina ed uso del suolo

• Dimensione Associazioni intercomunali e Associazioni intercomunali e Unioni Unioni di comuni

• Rapporti tra livelli secondo i principi di Rapporti tra livelli secondo i principi di sussidiarietà, differenziazione , adeguatezzasussidiarietà, differenziazione , adeguatezza

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I Piani urbanistici I Piani urbanistici comunalicomunali

(dal PRG alle molte sigle (dal PRG alle molte sigle regionali)regionali)

Diversi approcci nelle diverse discipline regionali, che comunque tendono a separare in specifici diversi strumenti:

• Gli aspetti strategicistrategici e di assetto strutturalestrutturale

• Gli aspetti operativioperativi e regolamentariregolamentari

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Per una maggiore Per una maggiore efficacia dell’azione di efficacia dell’azione di

indirizzo delle politiche di indirizzo delle politiche di governo della governo della

trasformazione del trasformazione del territorio occorre agire ai territorio occorre agire ai tre livelli istituzionale e di tre livelli istituzionale e di

pianificazione pianificazione corrispondentecorrispondente

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Ambiente costruito Ambiente costruito determinante anche di altre determinante anche di altre elementi che concorrono alla elementi che concorrono alla

qualità degli insediamentiqualità degli insediamenti• URBS: la forma fisica della città e la sua URBS: la forma fisica della città e la sua

complessità funzionali, luogo identitario di una complessità funzionali, luogo identitario di una comunitàcomunità

• CIVITAS : le forme di esercizio del diritto di CIVITAS : le forme di esercizio del diritto di

cittadinanza e del dovere di solidarietàcittadinanza e del dovere di solidarietà • POLIS: le forme di cittadinanza attiva al governo POLIS: le forme di cittadinanza attiva al governo

della comunitàdella comunità

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La Città : La Città : Urbs, Civitas e Urbs, Civitas e PolisPolis

• La ricchezza, il senso, i problemi della civiltà urbana non sono comprensibili se non si tiene stretta la triade urbs, civitas, polis: città come realtà fisica, città come società, città come governo.

• il nesso tra i tre termini città, comunità, spazi pubblici e collettivi della esprime compiutamente l’essenza stessa civiltà urbana dalla nascita.

• le cause della crisi attuale della cittàcrisi attuale della città stanno nella decadenza progressiva e concatenata delle tre componenti o nella perdita di equilibrio e dimensione territoriale dell’esercizio delle stesse.

Progetto di città pubblica: progetto delle tre Progetto di città pubblica: progetto delle tre componenticomponenti

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Obiettivi generali della Obiettivi generali della pianificazionepianificazione

• Miglioramento della qualità insediative, dei servizi e dell’assetto funzionale e ambientale del territorio e dell’ambiente costruito

• trasformazione dei residenti in cittadini per fare maturare condizioni di coesione ed inclusione sociale, partecipazione attiva e solidale al miglioramento delle condizioni di vita della collettività

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Corrispondenza tra fattori Corrispondenza tra fattori di salute e sistema di tre di salute e sistema di tre

livelli di pianificazionelivelli di pianificazione• Fattori macro ambientaliFattori macro ambientali: sistema

insediativo territoriale, metropolitano e di area vasta, pianificazione territoriale.

• Fattori micro ambientaliFattori micro ambientali: dimensione urbana e locale, pianificazione urbanistica e attuativa, pianificazione urbanistica e attuativa

• Fattori individuali: Fattori individuali: regolamenti edilizi e igienico sanitari, condizioni dei luoghi di lavoro , residenze e spazi aperti.

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Ambiente costruito e Ambiente costruito e salute nei processi di salute nei processi di

formazione degli formazione degli strumenti urbanisticistrumenti urbanistici

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Ambiente costruito e Ambiente costruito e salutesalute

• Collaborazione preventiva tra ASL e progettisti degli strumenti di pianificazione.

• Strumento urbanistico comunale Comuni Associazione Area Bazzanese:Fornire indicazioni in merito a contenuti igienico sanitari degli strumenti di pianificazione. Elementi di osservazione per il Quadro conoscitivo e termini di riferimento per la valutazione di coerenza delle scelte di piano in relazione alla promozione della salute

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L’Ambiente costruito influenza le L’Ambiente costruito influenza le abitudini di esercizio fisico, sistema abitudini di esercizio fisico, sistema di mobilità usato, accessibilità alle di mobilità usato, accessibilità alle risorse, al verde agli spazi aperti, risorse, al verde agli spazi aperti,

fattori che determinano la sicurezza fattori che determinano la sicurezza e le relazioni sociali e le relazioni sociali

4 obiettivi/esigenze di salute nell’ambiente costruito:

• Sicurezza stradale• Pratica dell’esercizio fisicoPratica dell’esercizio fisico• Qualità ambientale• Sicurezza e coesione sociale

Esigenze di salute per classi di età

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Una scheda per ogni obiettivo/esigenza di salute-guida all’analisi del tessuto urbano esistente-indicazione per possibili azioni da mettere in campoLa scheda scheda individua per l’analisi• i principali campi di osservazione • Gli elementi significativi di

osservazione• Scala di valutazione (ottimale,

positive, negative)MappaturaMappatura dei principali centri

abitati e urbani

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Accessibilità e pratica esercizio fisico:

1°-campo di osservazione: polifunzionalità tessuto urbano

Elementi significativi per l’osservazione (tre livelli) A-Il tessuto urbano analizzato è caratterizzato da un mix ottimale di

funzioni legato alla presenza, nel raggio di accessibilità ottimale dei servizi essenziali, di altri spazi di relazione, nonché attività terziarie e altre compatibili, quali almeno un’ area verde, un negozio di vicinato di tipo alimentare, uno sportello postale e bancario, una farmacia, un’edicola, un circolo/bar ed un servizio socio- assistenziale ed educativo. Per i centri minori devono risultare connessi almeno un negozio di vicinato di tipo alimentare, un circolo/bar, una buchetta per le lettere ed una rivendita di giornali.

 B-Il tessuto analizzato, pur presentando una prevalenza di uso

residenziale, ricade all’interno del raggio di accessibilità ottimale di almeno un servizio essenziale o di un negozio di vicinato di tipo alimentare o di un giardino pubblico.

 C-Il tessuto urbano analizzato è monofunzionale esterno a raggio di

accessibilità di servizi e di attività terziarie risultando. 

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Accessibilità e pratica esercizio fisico:

2°-campo di osservazione: Disponibilità di aree verdi e di spazi attrezzati, con particolare riferimento al soddisfacimento delle esigenze di bimbi e anziani.

Elementi significativi per l’osservazione (tre livelli) :A-Il tessuto analizzato ricade nel raggio di accessibilità ottimale almeno

di uno spazio verde con presenza d’acqua attrezzato per il gioco dei bimbi delle diverse fasce d’età, dotato di panchine ed dispositivi per la sosta di adulti e anziani, cestini in prossimità dei giochi, raggiungibile ed accessibile in ogni parte senza incontrare barriere architettoniche.

B-Il tessuto analizzato ricade nel raggio di accessibilità ottimale almeno uno spazio verde anche privo di attrezzature per il gioco dei bimbi ma dotato di panchine e cestini, può rilevarsi la presenza di barriere architettoniche che ne precludono l’accessibilità ad alcune parti.

C-Il tessuto è esterno al raggio di azioni ottimale di qualsiasi area verde.

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Accessibilità e pratica esercizio fisico:

3°-campo di osservazione: Presenza di una rete continua (senza interruzioni) di percorsi pedonali e ciclabili che penetrando nei quartieri intersecano aree verdi, piazze ed altri spazi di relazione. Scuole, sedi di lavoro, negozi di vicinato, giardini e parchi pubblici, servizi pubblici essenziali facilmente raggiungibili a piedi o in bicicletta, attraverso itinerari piacevoli e sicuri, per cui camminare o pedale diventa una scelta anche comoda e, comunque, preferita.

Elementi significativi per l’osservazione (tre livelli):A-Presenza di una rete continua (senza interruzioni) di

idonei percorsi pedonali e ciclabili che intersecano aree verdi e servizi essenziali ed altri spazi di relazione.

B-Presenza di una rete discontinua di idonei percorsi pedonali e ciclabili che intersecano aree verdi e servizi essenziali ed altri spazi di relazione.

C-Assenza di idonei percorsi pedonali e ciclabili di connessione tra aree verdi e servizi essenziali ed altri spazi di relazione.

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Accessibilità e pratica esercizio fisico:

4°-campo di osservazione:Lontananza di strade veicolari dalle zone residenziali e

frequentate dai pedoni Elementi significativi per l’osservazione (tre livelli):A-La rete viaria veicolare di attraversamento è

periferica rispetto agli insediamenti, lontana dalle zone residenziali e frequentate da pedoni e separata dalle strade interessate da traffico di accesso.

B-La rete viaria veicolare di attraversamento è interessata anche da traffico di accesso del tessuto residenziale, di fatto costituisce l’addensamento lineare delle attività terziarie e/o degli spazi pubblici.

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Accessibilità e pratica esercizio fisico:

Detta rete presenta alcuni (almeno 4) dei seguenti interventi puntuali volti a migliorare la sicurezza:

-         marciapiedi su almeno un lato della strada, opportunamente raccordati alla sede stradale in corrispondenza degli attraversamenti;

-         attraversamenti pedonali posti a distanza compresa tra 50 e 100 ml;-         attraversamenti pedonali di lunghezza < a 12 ml o nel caso di lunghezze

maggiori dotati di “isola salvagente”;-         attraversamenti pedonali ben visibili per collocazione ed illuminazione;-         attraversamenti pedonali “protetti” dotati di segnalazione, realizzati in

materiale antisdruccio;-         presenza di sistemi di controllo della velocità (rallentatori ad effetto acustico-

vibratorio o fisici o attraversamenti rialzati) in prossimità degli attraversamenti pedonali;

C-La rete viaria veicolare di attraversamento è interessata anche da traffico di accesso al tessuto residenziale non risulta dotata di accorgimenti per la protezione del pedone (meno di 4 degli interventi sopra indicati)

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Accessibilità e pratica esercizio fisico:

5°-campo di osservazione:Dislocazione delle funzioni e degli elementi attrattori di interesse, nonché organizzazione dei percorsi pedonali e ciclabili e del trasporto pubblico tale da consentire a tutti i soggetti di muoversi liberamente in autonomia.

Elementi significativi per l’osservazione (tre livelli):A-Assenza di ostacoli spaziali che dissuadano dall’affrontare il

trasferimento. I principali servizi essenziali, le attività terziarie, almeno un’area verde e il luogo di aggregazione (piazza) risultano all’interno del reciproco raggio di accessibilità ottimale; è presente almeno una fermata del servizio di trasporto pubblico ed i percorsi pedonali che connettono tali dotazione hanno lunghezza idonea ad essere facilmente percorsi da bambini e anziani (intorno ai 400 ml), non suggeriscono condizioni di disagio o pericolo (ostacaoli psicologici), sono adeguatamente illuminati, non hanno barriere architettoniche, presentano disponibilità di parcheggi in zone strategiche in modo da drenare e filtrare il più possibile il traffico in auto.

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Accessibilità e pratica esercizio fisico:

B-E’ presente un limitato numero di ostacoli al trasferimento pedonale. La dotazione di servizi essenziali risulta reciprocamente collocata all’interno di un raggio di accessibilità > 400 ml e la connessione pedonale tra le dotazioni non rispetta le condizioni di cui al punto precedente.

C-Le funzioni e gli elementi attrattori sono collocati ad una reciproca distanza tra loro tale da disincentivare la percorrenza a piedi, inoltre i percorsi risultano non accessibili da portatori di handicap ed anziani.