I dati di mortalità per sorveglianza e...

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I dati di mortalità per sorveglianza e profili Bologna, 24 ottobre 2011 Alba Carola Finarelli - Gabriella Frasca Servizio Sanità Pubblica - Regione Emilia-Romagna L’Atlante della mortalità in Emilia-Romagna

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I dati di mortalitàper sorveglianza e profili

Bologna, 24 ottobre 2011

Alba Carola Finarelli - Gabriella FrascaServizio Sanità Pubblica - Regione Emilia-Romagna

L’Atlante della mortalità

in Emilia-Romagna

Indicatore di Mortalità

• è il più solido degli indicatori epidemiologici

• si presta bene a confronti geografici etemporali

• la raccolta di dati è esaustiva, dettagliataper territorio e con una lunga serie storica

• le regole di codifica sono accettate a livellointernazionale (Classificazioneinternazionale delle malattie – InternationalClassification of Diseases - ICD)

L’indicatore di Mortalità in Sanità Pubblica

Viene utilizzato per:

• Descrivere lo stato di salute di una popolazione attraverso l’analisitemporale e il confronto geografico di tassi di mortalità grezzi estandardizzati, tassi per età e tassi specifici per causa di morte

• Valutare l’associazione con l’esposizione a fattori di rischio(esposizione ambientale, fumo, alcol)

• Valutare l’efficacia di programmi di sanità pubblica (screening,vaccinazioni)

• Sorvegliare la mortalità evitabile (indicatori utilizzati all’interno deiprofili di comunità: mortalità evitabile per cause specifiche, numeromorti evitabile e anni di vita persi)

• Partecipare alla costruzione di criteri di finanziamento

Mortalità come indicatore dello stato di salute

L’analisi temporale e il confronto geograficodella mortalità generale e per causa forniscono:

• indicazioni utili per tracciare il profilo di salute diuna popolazione

• indicazioni utili per la programmazione in sanitàpubblica sia per l’attuazione di adeguate misure diprevenzione sia in termini di attivazione di percorsidi cura

Source : Global Health Observatory, WHO

Analisi geografica della mortalità

Mortalità come indicatore di stato di salute

La speranza di vita nel mondo

Mortalità come indicatore di stato di salute

La speranza di vita in Europa

Health statistics – Atlas on mortality in the European Union

Mortalità come indicatore di stato di salute

Men

Men

Women

Women

Year 1989

Year 2008

Source: ISTAT

Analisi geografica e temporale dellasperanza di vita in Italia

Mortalità come indicatore di stato di salute

La mortalità infantile nel mondo

Mortalità come indicatore di stato di salute

Analisi temporale della mortalità infantile

Mortalità come indicatore di stato di salute

nel mondo

in Europa

Analisi temporale delle cause di morte infantiliin Italia

Mortalità come indicatore di stato di salute

Source: ISTAT

Andamento delle principali cause di morte in Italia

Mortalità come indicatore di stato di salute

Diseases of the

circulatory

system

Neoplasms

External causes

Other diseases

Infectious

diseases

Disease of the

digestive system

Diseases of the

nervous sysyem

Disease of the

respiratory

system

2008

Principali cause di morte in Emilia-Romagna (2008)

Mortalità come indicatore di stato di salute

Andamento della mortalità generale inEmilia-Romagna

Atlante della mortalità in Emilia-Romagna 2003-2007

Mortalità come indicatore di stato di salute

Mortalità per classi di età in Emilia-Romagna

Atlante della mortalità in Emilia-Romagna 2003-2007

Mortalità come indicatore di stato di salute

Mortalità per tutti i tumori: analisi temporale

Atlante della mortalità in Emilia-Romagna 2003-2007

Mortalità come indicatore di stato di salute

Mortalità per tutti i tumori: analisi geografica

Atlante della mortalità in Emilia-Romagna 2007-2007

Mortalità come indicatore di stato di salute

Mortalità come outcome di esposizione afattori di rischio

L’indicatore di mortalità viene frequentementeutilizzato per valute l’associazione con i fattori dirischio:

• tassi di mortalità grezzi e standardizzati peresposti e non esposti

• decessi attribuibili al fattore di rischio

• decessi evitabili eliminando il fattore di rischio

Mortalità e fattori di rischio

Fonte: Oms 2009

Mortalità e fattori di rischio

Mortalità e esposizione ad inceneritori

Mortalità e fattori di rischio

SMR (IC 95%) nei quintili di deprivazione (attribuito tramite i comuni diresidenza), per sesso e fasce d’età; Italia 2000-2004

Mortalità e indice di deprivazione

Mortalità e fattori di rischio

Mortalità come parametro di valutazionedi efficacia

• La mortalità costituisce il parametro diriferimento per la valutazione di efficacia diavanzate iniziative in ambito di sanità pubblica(es. screening di popolazione, interventi diprevenzione per patologie letali)

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2006

2007

2008

2009

anno di diagnosi

n.casi

viventi casi di aids decessi

Andamento epidemico di AIDS inEmilia-Romagna

Introduzione farmaci

antiretrovirali

Mortalità per valutazioni di efficacia

Mortalità per tumore alla mammellaEmilia-Romagna (2007)

Mortalità per valutazioni di efficacia

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Tass

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anno

Mortalità per tumore della mammella età 50-69 (tassi standardizzati per 100.000donne - ER '91 -) e trend lineare periodo 1981-1995 vs. 1996-2007

Fonte: Registro di mortalità della Regione Emilia-Romagna

Mortalità per tumore alla mammella E.R.

Mortalità per valutazioni di efficacia

Colorectal Cancer Mortality in Two Areasof Tuscany With Different Screening

Exposures Inizioscreening

(2000)

Inizioscreening

(1980)

Mortalità per tumore del colon retto - Toscana

J Natl Cancer Inst 2008;100: 1818 – 1821Mortalità per valutazioni di efficacia

Mortalità per malattie invasive da pneumococconella fascia d’età 0-4 anni in Emilia-Romagna

Andamento temporale dei decessi per MIB da penumococco nella

fascia d'età 0-4 anni

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1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Introduzione

della vaccinazione

Mortalità per valutazioni di efficacia

Mortalità evitabile

La mortalità evitabile è quella quota dimortalità osservata che è dovuta a diversepatologie la cui insorgenza potrebbeessere evitata attraverso efficaci interventipreventivi

Indicatori di mortalità evitabile

Individuato, in Emilia-Romagna, all’interno dei profili dicomunità, come indicatore sintetico per il confrontotra territori e il confronto temporale:

• Mortalità evitabile per cause specifiche, per genere in seriestorica

• Numero morti evitabili e anni di vita persi per deceduto percause specifiche

Rappresenta un buon indicatore per comprendere learee di intervento su cui agire tramite modelli edinterventi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria.

(Es.Profilo di Comunità della provincia di Bologna)

Mortalità evitabile

Mortalità evitabile e prevenzione primaria

Cause di morte che potrebbero essere evitate o ridotte in seguito all’adozionedi normative, comportamenti o stili di vita di prevenzione primaria(patologie correlate al fumo, all’alcool e morti violente, rappresentateprincipalmente dagli incidenti stradali, su cui è possibile intervenire con l’usodei caschi, cinture di sicurezza, limiti di velocità, ecc.).

Mortalità evitabile

Mortalità evitabile e diagnosi precoce eterapia

Comprende tumori la cui mortalità è riducibile con interventi discreening o con diagnosi tempestive;

Mortalità evitabile

Mortalità evitabile e igiene e assistenzasanitaria

Comprende cause correlabili al funzionamento complessivo delsistema sanitario (ulcera gastroenterica, appendicite, ernia, mortalitàmaterna) e altre, come le malattie infettive, che si avvalgono diprovvedimenti igienici, di interventi di prevenzione e di adeguataassistenza.

Mortalità evitabile

Limiti dati di mortalità

• le diagnosi di morte non forniscono informazioni permalattie non letali, anche se gravi ed invalidanti;sono necessari altri indicatori (tassi di incidenza, diprevalenza) per descrivere un fenomeno

• la mortalità riflette più il passato che il presente: lamalattia che ha portato al decesso riflette l'esposizione afattori di rischio passati

• la mortalità e anche la morbosità sono indici negatividello stato di salute della popolazione: la saluteconsiderata come benessere psichico, fisico e sociale,dovrebbe essere valutata con indicatori adatti averificare anche gli aspetti soggettivi

Limiti dati di mortalità

• bias di codifica:

nella tabulazione dei dati di mortalità per ogni soggettoviene identificata una singola causa di morte. In realtà,soprattutto nella popolazione anziana, sono molteplici lecause che concorrono a provocare l'evento morte, percui l'identificazione della "causa iniziale" può risultare inqualche misura arbitraria.

Grazie per l’attenzione!