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on c'è cosa peggiore della delusione, specialmente quando è stata riposta la più ampia fiducia. Quando, nella primavera scorsa, ci dissero che con la firma del Commissario Straordinario su un impedimento che ritardava il necessario ampliamento del Monastero “Santa Speranza”, in quanto ai permessi, il più era stato fatto e che il resto sarebbero stati semplici adempimenti, noi abbiamo creduto e sospendemmo la raccolta di firme in ossequio alla buona volontà dimostrata. Fiducia mal riposta; oggi, a distanza di parecchi mesi, ancora si cavilla sui permessi, dimostrando che l'impe- dimento del Commissario mascherava altre motivazioni che ora vogliamo che escano allo scoperto. Si è voluto beffeggiare migliaia e migliaia di cittadini che in modo spontaneo hanno dimo- strato, con la loro firma, quanto fosse importante per la nostra città, la presenza di quel Mona- stero. Quando le Suore Clarisse furono sul punto di andarsene, non potendo più vivere in un ambiente così ristretto per il sopraggiungere di nuove vocazioni e per l'impossi- bilità di svolgere il loro apostolato in spazi non idonei, ci fu un disorientamento generale ed uno spontaneo moto di solidarietà da parte specialmente dei moltissimi che di quel “dono” avevano usufruito in preghiere, in ascolto, in consigli. Le stesse Suore Clarisse si commossero per tante manife- stazioni d'affetto tanto da farle desistere dal loro proposito, in attesa che i lavori, da tempo progettati e finanziati, fossero portati a compimento. Sembra che per alcuni questi sentimenti non dicano nulla, chiusi in altri progetti velleitari. SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO - RIPATRANSONE - MONTALTO DITTA SPECIALIZZATA NELLA RISTRUTTURAZIONE E PITTURA ESTERNA DI EDIFICI, DEMOLIZIONI E RIFACIMENTO DI IMPERMEABILIZZAZIONE E PAVIMENTAZIONE TERRAZZI, BONIFICA, RIMOZIONE E SMALTIMENTO AMIANTO EdilMora srl VIA MANARA, 136 - 63039 S. BENEDETTO T. (A.P.) TEL. E FAX 0735/585128 - CELL. 335/7491455 ANNO XXIII N° 39 - 19 Novembre 2006 0.62 Abbonamento annuo 25,00 - Abbonamento semestrale 12,50 Taxe parcue - Tassa riscossa Ufficio di AP SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE 45% - Art. 2 comma 20/B legge 662/96 Filiale di Ascoli Piceno Associato all’USPI SABATO POMERIGGIO SALA MOSTRA APERTA S.S.Adriatica (Ponte Tronto) 63037 PORTO D’ASCOLI Tel. (0735) 65.93.41 Pavimenti Rivestimenti Rubinetterie Idrosanitari l Vescovo diocesano Mons. Gervasio Gestori INVITA TUTTI gli operatori della pastorale diocesana e parroc- chiale (sacerdoti, Religiose, Insegnanti di religione, catechi- sti, membri dei Consigli Pasto- rali, Gruppi e Associazioni Ec- clesiali e quanti desiderano co- noscere i contenuti del Conve- gno di Verona) A DUE INCONTRI che si svolgeranno presso i locali della Parrocchia CRISTO RE DI PORTO D’ASCOLI venerdì 17 novembre 2006 dalle ore 18 alle ore 23 venerdì 24 novembre 2006 dalle ore 18 alle ore 23 (dedicato alla progettazione) Nei due incontri ci sarà un piccolo breek per una cena frugale preparata dalla gene- rosità di don Pio e del vice Parroco don Pierluigi. Il Vicario Pastorale Monastero “Santa Speranza” Questa volta non ci fermeremo alle semplici firme n città non si attenua il dolore per la sorte dei tre marittimi ancora in fondo al mare, periti a seguito dell'affon- damento del motopeschereccio Rita Evelin la mattina del 26 ottobre a 21 miglia della costa di Porto San Giorgio. La Capitaneria di porto, il Comune, il Tribunale di Fermo hanno messo in moto un complesso meccanismo per il recupero del natante, con tutto il carico umano perito nell'en- nesima tragedia del mare. Ma il tempo inclemente ha impedito fino ad oggi il pietoso recupero dei tre marittimi per dare loro una degna sepoltura e consentire ai loro cari di poterli onorare degnamente e cristianamente. I troppi giorni trascorsi dalla tragedia hanno esacerbato gli animi dei marittimi e della comunità tunisina che ogni giorno si ritrovano, impotenti, sulla banchina in attesa di notizie. Ancora scossa per l'accaduto e fortemente provata da questo ritardo, la parte tunisina della marineria ha reclamato un nuovo stato di agitazione proponendo di non tornare a pesca fino al recupero del Rita Evelin. Ma la proposta non ha trovato la solidarietà degli armatori e pescatori sambenedettesi, che addebitano il ritardo esclusi- vamente alle pessime condizioni meteomarine e non alla volontà delle autorità civili e marittime. Alla banchina Marfisia la civile protesta è scoppiata spontanea perché le condizioni del mare non sembravano proibitive. Per calmare gli animi, i parenti di Francesco Annibali hanno voluto verificare di persona le condizioni del mare nel luogo dell'incidente. Con uno yacht si sono recati sul luogo delle operazioni, per verificare se le autorità portuali avessero detto il vero. Il mare era effettivamente mosso e le operazioni non erano possibili. Di ritorno hanno raccontato della forte emozione provata di trovarsi sul luogo dove giacciono ancora insepolti i loro cari. Intanto si è provveduto a recuperare la rete. A compiere l'operazione di recupero della attrezzature e degli strumenti che si trovavano sul motopesche- reccio affondato, ha provveduto l'equipaggio del Giulio Primo. Da un primo esame sommario tramonterebbe la congettura che il Rita Evelin sia affondato perché la rete si è impigliata in una “presura”. La rete, infatti, non risulta danneggiata, non vi sono strappi, solo la fune sarebbe recisa. Da questi indizi, dopo il recupero del natante, gli inquirenti dovranno formulare le cause del naufragio. A San Benedetto si vive ancora la tragedia del Rita Evelin con i tre marittimi in fondo al mare I I POLVERI SOTTILI Adottiamo anche un nuovo “stile di guida” e di vita Nelle settimane scorse c’è stato un ulteriore sforamento della percentuale massima delle polveri sottili per mc. d’aria, d’altra parte l’accensione a pieno regime degli impianti di riscaldamento non poteva che peggiorare la situazione. Ora, i provvedimenti non possono essere procrastinati più di tanto e l’amministrazione comunale appare determinata a salvaguar- dare la salute dei cittadini. Nel numero precedente abbiamo pagina 2 CORSI PER PEDAGOGISTI CLINICI Offerte di lavoro per ragionieri e geometri Come avevamo annunciato, conti- nuiamo l’esposizione di concorsi, e corsi che interessano coloro che intendono perfezionarsi in una determinata professione, o che sono alla ricerca di un lavoro stabile oppure a tempo determi- nato, il più corrispondente agli studi effettuati e alle proprie aspirazioni. Tra le professioni che l’attualità rende particolarmente interessanti c’è quella di peda- gogista clinico. L’ISFAR, Post Università delle Professioni, Ente accreditato dal MIUR, Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, DM. 177/2000 del 27.11.2003, Federazione Euro- pea dei Pedagogisti Clinici”, allestiscono un corso di forma- zione per la professione di Pedagogista Clinico, anni acca- demici 2006-2008, che si svol- geranno a Catania (18 novembre pagina 2 pagina 2 N di Pietro Pompei Relazione sul Convegno di Verona L'operazione sarà fatta non appena l'onda lunga del mare mosso si abbasserà. E ogni momento può essere buono. Comunque prima possibile. Ieri mattina sopralluogo al pontone del sottosegretario agli affari regionali, Pietro Colonnella, del Sindaco Giovanni Gaspari e del Presidente della Provincia Massimo Rossi. I rappresentanti delle istituzioni, a bordo della motovedetta della Capitaneria di Porto, hanno raggiunto il luogo dell'affondamento del Rita Evelin ed hanno potuto così constatare che effettivamente le condizioni meteomarine erano proibitive per un pontone in balia delle onde che per giunta deve agire con una gru e conferire sicurezza ai sub che devono operare a 80 metri di profondità. Mentre il nostro settimanale va in stampa, non si hanno ancora notizie certe sulla data sicura del recupero del relitto, essendo sopraggiunte impreviste quanto non meglio specificate difficoltà tecniche. Mentre andiamo in stampa ci giunge notizia che le salme sono state recuperate. E.Tì.

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on c'è cosa peggiore delladelusione, specialmentequando è stata riposta la

più ampia fiducia. Quando, nellaprimavera scorsa, ci dissero checon la firma del CommissarioStraordinario su un impedimentoche ritardava il necessarioampliamento del Monastero “SantaSperanza”, in quanto ai permessi, ilpiù era stato fatto e che il restosarebbero stati sempliciadempimenti, noi abbiamo credutoe sospendemmo la raccolta difirme in ossequio alla buonavolontà dimostrata. Fiducia malriposta; oggi, a distanza di parecchimesi, ancora si cavilla suipermessi, dimostrando che l'impe-dimento del Commissariomascherava altre motivazioni cheora vogliamo che escano alloscoperto. Si è voluto beffeggiaremigliaia e migliaia di cittadini chein modo spontaneo hanno dimo-

strato, con la loro firma, quantofosse importante per la nostracittà, la presenza di quel Mona-stero. Quando le Suore Clarissefurono sul punto di andarsene, nonpotendo più vivere in un ambientecosì ristretto per il sopraggiungeredi nuove vocazioni e per l'impossi-bilità di svolgere il loro apostolatoin spazi non idonei, ci fu undisorientamento generale ed unospontaneo moto di solidarietà daparte specialmente dei moltissimiche di quel “dono” avevanousufruito in preghiere, in ascolto,in consigli. Le stesse Suore Clarissesi commossero per tante manife-stazioni d'affetto tanto da farledesistere dal loro proposito, inattesa che i lavori, da tempoprogettati e finanziati, fosseroportati a compimento. Sembra cheper alcuni questi sentimenti nondicano nulla, chiusi in altri progettivelleitari.

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO - RIPATRANSONE - MONTALTO

DITTA SPECIALIZZATA NELLA RISTRUTTURAZIONE E PITTURA ESTERNA DI EDIFICI, DEMOLIZIONI E

RIFACIMENTO DI IMPERMEABILIZZAZIONE E PAVIMENTAZIONE TERRAZZI, BONIFICA, RIMOZIONE E

SMALTIMENTO AMIANTO

EdilMora srl

VIA MANARA, 136 - 63039 S. BENEDETTO T. (A.P.) TEL. E FAX 0735/585128 - CELL. 335/7491455

ANNO XXIII N° 39 - 19 Novembre 2006 Û 0.62

Abbonamento annuo Û 25,00 - Abbonamento semestrale Û 12,50 Taxe parcue - Tassa riscossa Ufficio di AP SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE 45% - Art. 2 comma 20/B legge 662/96 Filiale di Ascoli Piceno Associato all’USPI

S A B A T O P O M E R I G G I O S A L A M O S T R A A P E R T A

S.S.Adriatica (Ponte Tronto) 63037 PORTO D’ASCOLI

Tel. (0735) 65.93.41

Pavimenti

Rivestimenti

Rubinetterie

Idrosanitari

l Vescovo diocesano Mons.Gervasio Gestori INVITATUTTI gli operatori della

pastorale diocesana e parroc-chiale (sacerdoti, Religiose,Insegnanti di religione, catechi-sti, membri dei Consigli Pasto-rali, Gruppi e Associazioni Ec-clesiali e quanti desiderano co-noscere i contenuti del Conve-gno di Verona) A DUE INCONTRI che si svolgeranno presso i

locali della Parrocchia CRISTO RE DI PORTO D’ASCOLI

venerdì 17 novembre 2006 dalleore 18 alle ore 23venerdì 24 novembre 2006 dalleore 18 alle ore 23(dedicato alla progettazione)Nei due incontri ci sarà unpiccolo breek per una cenafrugale preparata dalla gene-rosità di don Pio e del viceParroco don Pierluigi.

Il Vicario Pastorale

Monastero “Santa Speranza”Questa volta non ci fermeremo alle semplici firme

n città non si attenua ildolore per la sorte dei tremarittimi ancora in fondo al

mare, periti a seguito dell'affon-damento del motopeschereccioRita Evelin la mattina del 26ottobre a 21 miglia della costa diPorto San Giorgio. La Capitaneriadi porto, il Comune, il Tribunaledi Fermo hanno messo in motoun complesso meccanismo per ilrecupero del natante, con tutto ilcarico umano perito nell 'en-nesima tragedia del mare. Ma iltempo inclemente ha impeditofino ad oggi il pietoso recuperodei tre marittimi per dare lorouna degna sepoltura e consentireai loro cari di poterli onoraredegnamente e cristianamente. Itroppi giorni trascorsi dallatragedia hanno esacerbato glianimi dei marittimi e dellacomunità tunisina che ognigiorno si ritrovano, impotenti,sulla banchina in attesa di notizie. Ancora scossa per l'accaduto e

fortemente provata da questoritardo, la parte tunisina dellamarineria ha reclamato un nuovostato di agitazione proponendo dinon tornare a pesca fino alrecupero del Rita Evelin. Ma laproposta non ha trovato lasolidarietà degli armatori epescatori sambenedettesi, cheaddebitano il ritardo esclusi-vamente alle pessime condizioni

meteomarine e non alla volontàdelle autorità civili e marittime. Alla banchina Marfisia la civileprotesta è scoppiata spontaneaperché le condizioni del mare nonsembravano proibitive. Percalmare gli animi, i parenti diFrancesco Annibali hanno volutoverificare di persona le condizionidel mare nel luogo dell'incidente.Con uno yacht si sono recati sulluogo delle operazioni, perverificare se le autorità portualiavessero detto il vero. Il mare eraeffettivamente mosso e leoperazioni non erano possibili. Diritorno hanno raccontato dellaforte emozione provata di trovarsisul luogo dove giacciono ancorainsepolti i loro cari.Intanto si è provveduto arecuperare la rete. A compierel'operazione di recupero dellaattrezzature e degli strumenti chesi trovavano sul motopesche-reccio affondato, ha provvedutol'equipaggio del Giulio Primo.Da un primo esame sommariotramonterebbe la congettura cheil Rita Evelin sia affondatoperché la rete si è impigliata inuna “presura”. La rete, infatti,non risulta danneggiata, non visono strappi, solo la fune sarebberecisa. Da questi indizi, dopo ilrecupero del natante, gliinquirenti dovranno formulare lecause del naufragio.

A San Benedetto si vive ancora la tragedia del Rita Evelin con i tre marittimi in fondo al mareI

I

POLVERI SOTTILIAdottiamo anche un nuovo “stile di guida” e di vita

Nelle settimane scorse c’è statoun ulteriore sforamento dellapercentuale massima dellepolveri sottili per mc. d’aria,d’altra parte l’accensione a pienoregime degli impianti diriscaldamento non poteva che

peggiorare la situazione. Ora, iprovvedimenti non possonoessere procrastinati più di tanto el ’amministrazione comunaleappare determinata a salvaguar-dare la salute dei cittadini. Nel numero precedente abbiamo

pagina 2

CORSI PER PEDAGOGISTI CLINICIOfferte di lavoro per ragionieri e geometri

Come avevamo annunciato, conti-nuiamo l’esposizione di concorsi,e corsi che interessano coloro cheintendono perfezionarsi in unadeterminata professione, o chesono alla ricerca di un lavorostabile oppure a tempo determi-nato, il più corrispondente aglistudi effettuati e alle proprieaspirazioni. Tra le professioni chel’attualità rende particolarmenteinteressanti c’è quella di peda-

gogista clinico. L’ISFAR, PostUniversità delle Professioni, Enteaccreditato dal MIUR, Ministerodell’Istruzione dell’Università edella Ricerca, DM. 177/2000 del27.11.2003, Federazione Euro-pea dei Pedagogisti Clinici”,allestiscono un corso di forma-zione per la professione diPedagogista Clinico, anni acca-demici 2006-2008, che si svol-geranno a Catania (18 novembre

pagina 2 pagina 2

Ndi Pietro Pompei

Relazione sul Convegno di Verona

L'operazione sarà fatta nonappena l'onda lunga del maremosso si abbasserà. E ognimomento può essere buono.

Comunque prima possibile. Ierimattina sopralluogo al pontonedel sottosegretario agli affariregionali, Pietro Colonnella, del

Sindaco Giovanni Gaspari e delPresidente della Provincia

Massimo Rossi. I rappresentantidelle istituzioni, a bordo dellamotovedetta della Capitaneria diPorto, hanno raggiunto il luogodell'affondamento del Rita Evelined hanno potuto così constatareche effettivamente le condizionimeteomarine erano proibitive perun pontone in balia delle ondeche per giunta deve agire con unagru e conferire sicurezza ai subche devono operare a 80 metri diprofondità.Mentre il nostro settimanale va instampa, non si hanno ancoranotizie certe sulla data sicura delrecupero del relitto, essendosopraggiunte impreviste quantonon meglio specificate difficoltàtecniche. Mentre andiamo instampa ci giunge notizia che lesalme sono state recuperate.

E.Tì.

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Oltre settanta persone si sonoincontrate a cena giovedì 9 novem-bre. Il luogo prescelto è statol 'accogliente Cin Cin Bar diGrottammare meta prediletta permolte associazioni grazie alla suasala dedicata ed attrezzata perconferenze e proiezioni videooltreché per la sua cucina gustosa ea buon prezzo. Il menù a base dipesce, con antipasti, primo,secondo, dolce e bevande al costodi soli quindici euro si è rivelato undono inaspettato dei ristoratori.Durante la serata il Presidente donFrancesco Ciabattoni ha presen-tato, attraverso un video, i lavorisvolti nel 2006 a Marajò, inBrasile, nella città di Breves. Traquesti ha sottolineato l'iniziativa'Natale senza Fame' e le adozioni adistanza. 'Per il Natale senza fame -ha detto il Presidente - dobbiamocontinuare la crescita avuta neglianni passati. Da 300 pacchi dialimenti del 2002, quando abbia-mo iniziato il progetto, ai 1050 del2005, dobbiamo arrivare almeno a1.500 pacchi per questo Natale. E'un traguardo impegnativo ma nonimpossibile. Occorrono circa 15mila euro. Ad oggi abbiamo raccol-to quasi 5.000 euro e speriamonelle prossime settimane ditriplicare la raccolta.' Tra unaproiezione a un'altra si sonointervallate alcune testimonianze.Domenico Luciani, volontario dellaCroce del Sud, partirà i l 17novembre alla volta di Breves inAmazzonia per coordinare i lavoridi raccolta alimenti e distribuzione.

Questo volontario italiano di SanBenedetto del Tronto è lagaranzia che le offerte andranno abuon fine senza perdita di denaro.In questo progetto si realizza laprima opera di misericordiacorporale 'dar da mangiare gliaffamati' e la Croce del Sud si èimpegnata in questo compitoconscia che aver sfamato ventimilapersone bisognose è un piccolagoccia d'acqua nell'oceano deibisogni. La serata si è conclusa conla colletta dove ognuno deipartecipanti anonimamente haversato il suo obolo. Il risultato èstato di 1.150 euro. Un grazie atutti per la generosità. Il progettoNatale senza fame continua. Ilprossimo appuntamento per un'al-tra raccolta è fissato per i l 1°dicembre alle ore 21,30 nella sededi San Benedetto in via Madonnadella Pietà 111. Ognuno puòpartecipare singolarmente o coin-volgendo il gruppo o associazionedi appartenenza. Per Informazioni, elenco offerte egalleria foto visitate i l sitowww.crocesud.it

2 Anno XXIII 19 Novembre 2006PAG

Allora si mossero tutte le forzepolitiche a rivendicare i loro buoniauspici, perché il progetto diampliamento fosse realizzato. Edancora oggi crediamo alla lorobuona fede, soltanto non compren-diamo come mai ancora sorgono, divolta in volta, nuovi impedimenti.Si sta giocando con le persone;occorre stare attenti, perché è unbrutto gioco; quelli della mia etàl'hanno vissuto dall'una e dall'altraparte. In una S.Benedetto doveogni via è un cantiere edile, dovesono state rilasciate licenze edilizieassurde, per cui là dove eranopalazzine unifamiliari stannosorgendo mostri da decine diappartamenti, non si comprende, omeglio, forse lo stiamocomprendendo, perché si tiranofuori, a tempo, tanti cavilli cheimpediscono l'inizio dei lavori nelMonastero. È questa l'uguaglianzadi cui sono pieni i vostri convegni,di cui si parla i si sparla? Poichésiamo stanchi di essere presi per i“fondelli”, e lo diciamo con tutti idiritti e con tutto l 'orgoglio dicittadini di questa città cheabbiamo imparato ad amare findall'infanzia, questa volta vogliamovederci chiaro e attueremo tuttequelle forme di lotta che in una

seria democrazia sono permesse.Il Comitato di lotta Pro Monastero“Santa Speranza”, subito ricosti-tuitosi dopo l'ennesimo stop daparte dell 'Uffici Tecnici, stapromuovendo la formazione di ungruppo di esperti: avvocati, inge-gneri, architetti, geometri, i quali,in base alla legge sulla trasparenza,ci facciano sapere con quali criterisono rilasciate le varie licenzeedilizie nella nostra città, visto chetutti hanno potuto fare e disfare,tranne le Suore Clarisse. Vogliamosapere se il metodo adottato è statouguale per tutti; salvo poi ricorrerealla Magistratura qualora ci fosserogli estremi per una denuncia.Questa volta, lo ripetiamo,intendiamo fare sul serio. Sonoquelle migliaia e migliaia di firme arichiederlo. È un nostro dirittosapere e pertanto vogliamo sapere!Speriamo di non arrivare a tanto;tuttavia questa volta siamo dispostia tutto quanto la legge ci permette,anche perché, nonostante i sacrificie la l imitatezza in cui devonooperare, le Suore Clarisse, vistol'affetto di cui sono state fatteoggetto, hanno promesso che, inogni caso, resteranno a nonsaranno semplici cavilli a farledesistere da questa loro promessa.

continua

Monastero “Santa Speranza”Questa volta non ci fermeremo alle semplici firme

continua

2006), Milano (25 novembre2006), Padova (2 dicembre2006), Firenze (16 dicembre2006). I destinatari del corsosono laureati (Laurea specia-listica o di secondo livello elauree vecchio ordinamento)delle Università italiane estraniere. L’ISFAR è l ’unicoIstituto Italiano autorizzatodall’ANPEC (Reg. U.E. n°198364n° 2004) e dalla FederazioneEuropea a rilasciare i lPostgraduate Certificate diPedagogista Clinico, titolo checonsente l’iscrizione al relativoalbo e l’idoneità di ammissioneall’albo europeo. Per informazionirivolgersi alla segreteria: ISFARPost Università delle Professioni,viale Europa, 187/b-50126Firenze, tel-fax 055-6531816,e-mail: [email protected],www.isfar-firenze.it.Lo stessoente organizza a Montevarchi(Arezzo) , a partire dal 16dicembre 2006, un corso perMediatori Relazionali”.La formazione è biennale epossono parteciparvi laureati elaureandi (laurea specialistica o disecondo livello o del vecchioordinamento) delle Universitàitaliane o straniere. Per informazioni rivolgersi allasegreteria dell’ISFAR, indirizzivarii sopraindicati. Il Centro perl’Impiego di Ascoli Picenocomunica che la Banca Sella èalla ricerca di responsabili disuccursale rif . Resu per leRegioni Marche Abruzzo, cheabbiano una certa esperienza dellavoro da svolgere. Chi fosseinteressato deve far pervenirecurriculum a Banca Sella spa,Direzione Commerciale viaItalia, 2-13900 - Biella, oppuree-mail: [email protected] il Centro dell’Impiego diAscoli comunica che la Infoser-vice Software House diS.Benedetto ricerca un analistaprogrammatore munito deldiploma di ragioniere pro-grammatore o del diploma dilaurea in informatica odiscipline amministrative/commerciali oltre ad esperienza

di analisi e programmazione.Titolo di preferenza è costituitodalla conoscenza di un linguag-gio microsoft. Chi fosse interes-sato deve inviare curriculum vitaea: [email protected], la sededi lavoro è S.Benedetto delTronto. La Provincia di Ascoli ha pub-blicato un bando di concorsorelativo alla selezione per mobilitàesterna per un posto di istrut-tore tecnico geometra pressoil Servizio viabilità dellaProvincia. La selezione è aperta atutti i dipendenti a tempoindeterminato degli EntiPubblici inquadrati nellacategoria CI (geometri). Le materie della prova sono:lavori pubblici, contabilità deilavori, topografia, uso delcomputer e autocad. Le domande devono pervenirealla Provincia entro i l 27novembre 2006, info:www.provincia.ap.it . Per lapromozione H3G presso i centridi S.Benedetto, Grottammare,Fermo, Porto S.Giorgio, PortoSant’Elpidio, Porto d’Ascoli eAscoli, si ricerca personale. Illavoro si svolgerà il 24 e il 25novembre e dal 4 al 24 dicem-bre con due giorni di pausa chedevono essere stabiliti. Le orelavorative previste sono otto algiorno e a coloro che coprirannol’intero periodo sarà donato uncellulare, oltre, naturalmente, a45 euro giornalieri. Per maggiori informazioni chia-mare il numero 392-58400227,è previsto un Briefing obbligatorioa Cesena verso la metà di novem-bre. I.C.

iniziato a dare consigli sul cometentare di ridurre le emissioninocive per cui continuiamosecondo le indicazioni del SettoreLavori Pubblici e Tutela Ambien-tale-Servizio Gestioni e ControlliAmbientali del Comune, peraltro,in fase di attuazione anche daaltri Comuni: targhe alterne,(adottate a Firenze e in altrecittà), ma molti Comuni hannoevitato questo provvedimento,regolamentazione della sostatutta a pagamento , conobbligo per i residenti di usaresolo il 50% dei parcheggi ,stimolare l ’uso del mezzopubblico con biglietti ridottio gratuiti e abbonamentiagevolati, adozione di auto-mezzi e autobus puliti, ovveroche generano il minimo inquina-mento; adozione della delibe-razione che obbliga l’acquisto, daparte del Comune, solo di mezzia trazione ecocompatibile(metano, biodiesel, ecc.); ordi-nanza che vieta di bruciare iresidui della potatura deglialberi; riduzione delle polverirespirabili tramite meccanismi di“conglobamento atomico” ela successiva degradazione biolo-gica dei composti aromaticipresenti nel particolato (biofix),come è stato posto in essere aBrescia. Intendiamoci, il nostro Comunesi trova in condizioni migliori dialtri, anche se ciò non ci fa gioire.A Fabriano, già a metà ottobreera stato superato il limite di50 volte, e la centralina di vialeMoccia, di quella città, per moltigiorni non ha funzionato, ma ciòsi verifica anche da noi. Il Comune di quel centro nonintende adottare le targhe alterneo la chiusura al traffico di strade,ma la gente richiede, almeno, dibagnare le strade e “promuo-vere una seria campagna disensibilizzazione per uncorretto uso dell’automobile adiniziare dai neopatentati”.In definitiva è quello che con-siglia, tra l’altro, l’ing. Buonfiglidel Servizio suindicato, dob-biamo, cioè, imparare aguidare come se fossimo tuttidei neopatentati.Quindi, è necessario guidaremeno e migliorare i l nostro“stile di guida”, il che vuol diremigliorare anche il nostro stile divita. Perchè? Migliorare lo stile diguida vuol dire essere piùeducati, rispettare di più se stessie gli altri perchè diminuiremol’inquinamento a vantaggio dellanostra salute e di quella

altrui , soprattutto dei piùpiccoli. Come abbiamo accennatola volta scorsa si può avviarel’uso del “Car Pool” (più per-sone, almeno, tre, con la stessaauto), del “Car sharing”, affittodell’auto, chi può vada a piedi,usi la bicicletta , e i mezzipubblici. Guidare meglio, e tuttipossono farlo: “acceleraregradualmente , rispettare ilimiti di velocità, usare l’autosolo in caso di effettiva necessitàe non per fare 100 o 200 metrio poco più, programmare glispostamenti, sottoporre l’auto averifiche periodiche come il“bollino blu”, controllarel’usura dei pneumatici e lacorretta pressione deimedesimi, acquistare modellimeno inquinanti o a metano”. Ovviamente, cambiando lo stiledi guida si risparmiano anche deisoldi, oltre a ridurre l’inquina-mento, insomma, la “botte pienae la moglie ubriaca”. E, allora, il Servizio ci dà altriconsigli, perchè non solo l’autoinquina, ma il consumo dienergia in generale, pertanto,riducendolo si migliora la qualitàdell’aria: “spegnere la lucequando si abbandona una stanza,ciò non si verifica quasi mai doveci sono dei bambini, tre stanzecon le luci accese invece di unapuò voler dire bollette duevolte più salate; “sostituire lelampade a incandescenza conquelle a risparmio ener-getico; spegnere il riscalda-mento o l’aria condizionata senon c’e n’è l’effettiva necessità;dove possibile installare i lventilatore invece dell’ariac o n d i z i o n a t a ; i n s t a l l a r emiscelatori d’aria sui rubinetti dicasa”.Poi, due consigli, dei quali uno cisorprenderà: evitare jogging efooting nelle aree urbanizzateperchè, altrimenti, ci facciamoinalazioni tossiche, evitarel’uso dell’auto privata, se nonnecessario, perchè all’internodell’abitacolo gli inquinanti sonosuperiori che all’esterno (sic!).

Alessandra Valeri

continua

CORSI PER PEDAGOGISTI CLINICIOfferte di lavoro per ragionieri e geometri

L’Angolo della saggezza (Amicizia)a cura di E.Tì.

1) L'amicizia raddoppia le gioie, e divide le angosce a metà. F.Bacone2) Quel che rende indissolubile le amicizie e ne raddoppia l'incanto èun sentimento che manca all'amore: la sicurezza. H. de Balzac3) Riprendi l'amico in segreto e lodalo in palese. L. da Vinci4) Le amicizie non si scelgono a caso ma secondo le passioni che cidominano. A. Moravia5) Nessuno ti dimostra più amicizia di un amico nel bisogno. Plauto6) L'amicizia è amore senza le sue ali. G. G. Byron

POLVERI SOTTILIAdottiamo anche un nuovo “stile di guida” e di vita

Un romanzo che fa rifletteresull 'aborto, sulle sue conse-guenze, sull'importanza che unasola vita può avere nel destino dimolte persone e che dà voce alsilenzio di milioni di bambini.Scritto in prima persona è lastoria di Lisa, una bimbamongoloide, di come lei avrebbevoluto che fosse con i suoigenitori e un piccolo fratellinoda accudire.“Ma purtroppo io, Lisa, quelgiorno non sono proprio nata.Oscar e Francesca, i miei geni-tori, avevano fatto l'amniocen-tesi e avevano scoperto che eropiena di problemi.

Io avrei voluto conoscerli edamarli ma loro hanno preferitouccidermi per non farmi soffrire.Dicevano che un bimbo puònascere SOLO SE può esserefelice, SOLO SE non ha bisognodi nessuno, SOLO SE non ci dàtroppi problemi . . . Così,inseguendo i loro SOLO SE, mihanno strappato da viva gli arti ele parti del corpo . . . Io urlavo,ma loro non mi hanno sentita.”E' così che, inseguendo questecondizioni per poter nascere,molti bambini vengono strappatialla vita ancora nel grembo ma-terno

“SOLO SE . . .” di Roberto Rubino - Edizioni SegnoEuro 10.00

a cura di E.Tì.

L'angolo della lettura

Proprietà: “Confraternita SS.mo

Sacramento e Cristo Morto”Via Forte

San Benedetto del Tr. (AP)REGISTRAZIONE

TRIBUNALE DI ASCOLIPICENO N. 211 del 24/5/1984

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intestato a “L’Ancora”

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n. 250”.

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO - RIPATRANSONE - MONTALTO

Cena solidale a GrottammarePER L'AMAZZONIARaccolti millecentocinquanta euro

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ntonio Capriotti , unripano residente a SanBenedetto del Tronto per

motivi di famiglia e di lavoro, giàdocente di lettere nelle scuole statali superiori, da quando è inpensione coltiva a tempo pienoun hobby che ha da molti anni:quello di scrivere poesie, e lescrive così bene, che puòritenersi poeta a pieno titolo: intal senso si sono espressi nonsolo i colleghi e gli amici,compresi i più eruditi, ma ancheautorevoli commissioni diconcorsi nazionali ed interna-zionali, critici che hanno pre-sentato o recensito le sueraccolte di poesie, giornalisti epubblicisti che hanno scritto sudi lui e sulle sue sillogi poetiche,pubblicando lusinghieri articolisu quotidiani, settimanali,mensili. Per Antonio Capriotti è statoparticolarmente favorevole epropizio i l corrente anno,durante il quale i successi sonostati molteplici.Nel mese di maggio, nellacollana "Le schegge d'oro, i libridei premi" la Montedit diMelegnano (Milano), gli hapubblicato l'ultima raccolta daltitolo LUNARIA, in quanto si eraclassificato quarto nel Con-corso letterario "Città diMonza" nel 2003; Il 29 lugliogli è stato assegnato i l 3˚premio nella sezione A dell' 8˚Concorso nazionale "Unapoesia per l'infanzia", organiz-zato dal Comune di Sant'An-

gelo in Pontano (Macerata),dall'Associazione PERIGEO,dalla Fondazione CARIMA. APratola Peligna (L'Aquila) si èpiazzato al 2˚posto con unapoesia inedita al XXX PremioInternazionale Emigrazione

di saggista, giornalismo, nar-rativa e poesia; il concorso erastato promosso dal Comune diPratola Peligna e dall 'Asso-ciazione Culturale "La Vocedell 'Emigrante", con l 'altoPatrocinio del Ministero per gliItaliani nel mondo (Centro Studisul multiculturalismo), ed incollaborazione con la RegioneAbruzzo (Comitato RegionaleEmigranti Abruzzesi) e con laProvincia de L'Aquila.Infine, sabato 11 novembre2006, presso la sala consiliaredel municipio di Ancona, per lacomposizione "Andare" gli èstato conferito il primo pre-mio al XXII Concorso na-zionale di poesia e narrativa"Riviera Adriatica", promossodal Circolo Culturale "CarloAntognini" dal Comune di An-cona (Assessorato all'Istruzione)e dalla Seconda Circoscrizione;presenti alla cerimonia autoritàe personalità della cultura mar-chigiana. A.G.

3Anno XXIII 19 Novembre 2006 PAGL’Ancora - Cultura

Antonio Capriotti: escalation di premi per le sue poesie

A

Capolavori all’asta alla Porro e C. di Milano“Dipinti e disegni antichi”

mportante appuntamentocon l’ “Incanto”, alla Porro eC., casa d’aste che non

manca di sorprenderci con operedi altissima qualità che sarannobattute giovedì 23.11.2006,ma saranno esposte a a partireda sabato 18. Una vera rassegnad’arte che possiamo dividere indue sezioni, dipinti antichi conopere straordinarie dal Quat-trocento al Settecento, dise-gni con pezzi di particolareinteresse. Intanto, alcune grosse novità, lamostra evidenzia, fra le altre,due opere inedite di autori digrande valore, “Compianto sulcristo morto”, olio su tela diCallisto Piazza (Lodi c. 1500-1562), e “Sant’Agata visitatadagli Angeli”, olio su tela diMassimo Stanzione (Orta diAtella 1585 - Napoli 1658). L’opera di Callisto, ascrittagli daMario Marrubi, è una testimo-nianza rilevante del periodogiovanile del pittore lodigianoquando, a Brescia non sfuggealle suggestioni del Romaninoche colà ha operato dal 1523 al1529.L’atmosfera drammatica, quasi“anticlassica”, evoca, indub-biamente, i l Romanino, maCallisto già lascia un segnaledella propria personalità, ciriferiamo allo splendido branodi natura morta in primopiano, corona di spine, cesto divimini con i chiodi della Croce,le ampolle per gli unguenti. Mas-simo ha dedicato a Sant’Agata,protettrice di Catania, alcunetra le sue tele più significative. L’opera in questione, secondoSpinosa , va collocata sulloscorcio degli anni Venti delSeicento, quando è sensibile agliinflussi caravaggeschi, ma èanche attento ai segnali che glivengono da Simon Vouet e daGuido Reni. La santa che, con il pallidoincarnato emerge luminosa dalbuio del carcere, evoca ampia-mente il Merisi. Un’opera singolare è la “Vedutadi Costantinopoli” di Hans deJode (L’Aja, c. 1630 - Vienna(?), post 1691). Il pittore, implicato, nel 1647, inun evento delittuoso è costrettoa lasciare la capitale olandese e atrovare ospitalità a Roma e aVenezia. Nel corso degli anniCinquanta compie un viaggionell ’Impero Ottomanodocumentato da due dipinti, ilprimo è esposto al Kunsthi-storisches di Vienna , i lsecondo è l’inedito della Porro eC. che mostra una diversaveduta con il serraglio in primopiano e il palazzo del Sultano.ALCUNI DEI DIPINTI E DEIDISEGNI IN MOSTRA. Tra le altre opere segnaliamo“L’Annuncio a Zaccaria” di

Tommaso (attivo a Firenze trail 1480 e il 1520). Si tratterebbedi un raro quadro del pittoreGiovanni Cianfanini (Firenze1462-1542), prima collaboratoredi Botticelli, poi di Lorenzodi Credi , ma tale identifi-cazione non trova la conferma diun’opera a lui certamente ascri-vibile. Tra le altre opere la stupenda“Maddalena” di FrancescoVanni (Siena 1580/82-1610),dalle cromie iridescenti. “L’as-sunzione della Maddalena”, pureinedita, di Francesco Lupicini(Firenze 1560 - Saragozza 1652).La santa ha il corpo nudo in granparte coperto dalle biondechiome che, vanamente, tentanodi nascondere la sua tenera sen-sualità. L’angioletto di destra, icona delcatalogo, con i suoi ricciolidorati rivela una certa ammi-razione per il Botticelli. La “Natura morta con piatto didolciumi” di Giuseppe Recco(Napoli 1634-Alicante 1695), èsituabile intorno al 1680, operanotevole di un eccelso pittoreche il re Carlo II di Spagnavolle alla sua corte. Nature morte di elevato fascinosono “Cesta di vimini con tralcid’uva e uccelli” di FrancescoCodino, documentato dal 1621al 1624 e “Natura morta construmenti musicali” di Barto-lomeo Bettera (Bergamo1639-Milano c.1700).Il “Miracolo del cieco nato” di

Sebastiano Ricci (Belluno1659 - Venezia 1734), si faammirare sia per la bellezzadelle architetture che perl’immediatezza della pennellata,magistrale lo zoppo che correusando le stampelle cometrampoli per avvicinarsirapidamente a Gesù.Numerose le opere di artistimarchigiani. Spicca tra tutte la bellissima“Madonna orante” di GiovanniBattista Salvi detto il Sasso-ferrato (Sassoferrato 1609 -Roma 1685), nella quale i lSestieri ravvisa delle analogiecon la Madonna della pala conl’“Assunzione della Vergine”,oggi facente parte della raccoltadel Museo Massey di Tarbes.Da citare “Santo domenicanocon i Santi Pietro e Paolo”,disegno acquerellato su carta diFrancesco Zuccari (Sant’An-gelo in Vado 1540 - 42 Ancona1609), un altro inchiostro sucarta dello stesso Zuccari; unavasta “Deposizione”, inchiostro ebiacca su carta di ErcoleRamazzani (Arcevia 1530-1598) allievo di Lorenzo Lotto;“Studio per figura di Evan-gelista”, matita nera e rossa diCarlo Maratta (Camerano1625 - Roma 1713), un altrodisegno del pittore di Camerano,due inchiostri di FortunatoDuranti, e un disegno carica-turale ad inchiostro di PierLeone Ghezzi.

di Cesare Caselli

Carlo MARATTA. “Studio per figura di evangelista”

Giornalismo come modalità di comunicazione Un libro di Costa e Paoluzi per l'universitàdi Gastone Mosci

a tempo Angelo Paoluzi eGiuseppe Costa parteci-pano in agosto a Urbino

alle Conversazioni di PalazzoPetrangolini per presentare i lorolibri legati per lo più all'imma-ginario del giornalismo. Ognivolta l'occasione è propizia permettere a fuoco le risorse cultu-rali dell 'ateneo urbinate nelcampo della formazione giorna-listica.Negli anni cinquanta Carlo Bofonda la Scuola di giornalismo,un istituto universitario nuovo incollaborazione con la Federa-zione della Stampa di Milano;negli anni ottanta nasce l'Istitutoper la Formazione al Giornali-smo con la Federazione nazio-nale della stampa, un corsobiennale qualificato ed apprez-zato; negli anni novanta i lgiornalismo entra ufficialmentenell'università con due corsi dilaurea nella facoltà di sociologia,scienze della comunicazione ecomunicazione pubblicitaria.Continua una invidiabile profes-sionalità di tendenza: dopo ilperiodo dei filosofi, arrivano isociologi, poi gli psicologi, ora igiornalisti, domani gli operatoridella moda. In virtù del carisma

rettorale di Carlo Bo anche ipoeti hanno avuto la loroaudience a favore di un dialogointerculturale di alto livello. Inquesto contesto vivo e stimolantee nel quadro dei seminari deicorsi estivi, Paoluzi, Costainsieme a Mario Narducci hannopresentato agli urbinati unvolume che ha suscitato curio-sità e attenzione, “Giornalismo eletteratura” a cura di G. Costa eF. Zangrilli (Sciascia Editore2005).Fra gli altri temi e scrittori diprima grandezza, Paoluzi si èlanciato in un affascinante erigoroso ricordo di ValerioVolpini giornalista. Oggi, unnuovo libro di passione nellaforma del manuale attraversal'orizzonte della comunicazione,“Giornalismo. Teoria e pratica”(LAS-Roma 2006, p. 315, €21,00), di Giuseppe Costa eAngelo Paoluzi: il primo vi portala sua conoscenza del mondoeditoriale anglo-americano, ilsecondo del lavoro del redattore,del corrispondente estero e deldirettore, vale a dire i segreti diun quotidiano. Entrambi sonodocenti presso la Lumsa,operano con intensità nell'Ucsi,realizzano un libro d'impiantodidattico e che fa il punto sui

mass media. Con estremalucidità parlano del giornalecome prodotto di consumo, masubito anche del giornalista e delsuo mestiere. Si può ancoraparlare di mestiere oppure ilgiornalista è un eroe cinemato-grafico? Insieme a giornalismo econtesto mediatico, ecco regolesempre nuove, ecco cultura emass media. “Ci troviamo difronte ad una realtà da inter-pretare e da rimodellare”. Edancora: il giornalista è un novelloDon Chisciotte? Per Costa ePaoluzi il giornalismo è senz'al-tro una sfida che passa attraversoil testo scritto o orale o mediaticocon due riferimenti forti , lacentralità della quotidianità ed ilracconto della società. Il volumeè particolarmente ricco grazieanche alle finestrelle biblio-grafiche a fine paragrafo ed alleappendici con documenti etici,carte, codici. Il quadro storicodell 'editoria è ugualmenteinteressante: testate, giornalisti,schede ma anche una suggestivaantologia b/n di fotogiornalismocon Henri Cartier-Bresson,Robert Doisneau, Robert Capa,Sebastião Salgado, MargaretBourke-White, William Klein,Gianni Berengo-Gardin, PepiMerisio, Paolo Monti ed altri.

I D

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acciamo devota memoriadei nostri Vescovi, Sacer-doti e Familiari defunti,

grati a Dio per avere donato a noila compagnia di queste amatepersone, che ci hanno fatto delbene, ed affidando le loro animealla Misericordia infinita delPadre con le nostre preghiere disuffragio ed anche con questaEucarestia. Vogliamo fare memoria di loronella verità della nostra fedecristiana e non solo per un piosentimento umano, pure signifi-cativo, o per un vago senso diriconoscenza e di nostalgia.Questi sentimenti fortuna-tamente sono ancora moltodiffusi tra la gente e giustamenteappartengono anche a noi, macertamente non sono sufficientiper motivare quello che inten-diamo vivere con questa cele-brazione e soprattutto per soste-nere e dare ragione della speran-za che è in noi...Di fronte alla morte la gente nor-malmente non pensa o preferiscepensare ad altro, assumendo unatteggiamento per tanti aspettiridicolo, o pauroso, quando inve-ce la morte è il fatto più certo eduniversale, con il quale tuttisiamo chiamati a confrontarci giàfin d’ora, anche se non lo voglia-mo. Perchè allora non pensarealla morte? Alla mia morte?Perchè? Pensiamo a tante cose enon abbiamo la semplicità dipensare anche a questo eventoche tutti tocca con inesorabilesistematicità!Mentre tante persone hannopaura o si lasciano prendere dalladisperazione, noi credenti, pergrande grazia di Dio, abbiamo ildono di essere il popolo che nutresperanza anche di fronte alla

morte e mantiene un atteggia-mento di serenità. Perchè? La prima bella notizia, che ci haraggiunti, è quella di Gesù daimorti risorto il mattino di Pa-squa. In quella radiosa mattina diprimavera la vita umana ha fattoil suo ingresso nell’eternità e l’uo-mo è entrato in possesso dellafelicità. Sappiamo bene che cosatutto questo comporti e comequesto sia avvenuto. La secondabella notizia, che abbiamo lafortuna di avere, è quella dellanostra personale risurrezione,perchè “se i morti non risorgono,neanche Cristo è risorto; ma seCristo non è risorto, è vana lanostra fede e voi siete ancora neipeccati” (1 Cor 15,16)... Questa verità della resurrezioneanche oggi non è facile da acco-gliere, perchè non è soltanto lacertezza della vita che prosegueanche dopo la morte, come inse-gna il libro della Sapienza, e comesente comunemente la gente,quando ascolta quello che sug-gerisce la vita dei propri cari de-funti. Del resto anche gli antichipagani della Grecia pensavanoche la vita dell’anima proseguissedopo la morte del corpo: Platoneed Aristotele proclamavano chia-ramente questo. La difficoltàgrande è quella di accettare cheanche il corpo sopravvive, andan-do ben oltre la mentalità pla-tonica della sopravvivenza del-l’anima...Dobbiamo essere convinti, sem-plicemente e serenamente, che èla testimonianza della nostra vitail primo annuncio della resurre-zione di Cristo e della nostra fu-tura risurrezione. E’ stato detto aVerona: “Non si dà esperienza delRisorto se non nella esperienzadella speranza dei credenti”(F.G.Brambilla). Ma qui i lproblema si sposta ed il rimandoè immediato: come noi testimo-niamo di essere persone che spe-rano? E perchè speriamo? E suche cosa, o su Chi, speriamo?Le domande sono ineludibili, népossiamo dimenticare che comepreti abbiamo il dovere di farsedere molti altri alla mensa dellasperanza (ib.).In una parola: penso che una vita,che testimoni un’autentica feli-cità, sia la risposta alle domandeche ci siamo fatte. E la nostra felicità autentica nonpuò essere concretamente equotidianamente che il SignoreGesù, il Crocifisso Risorto. Ilpunto è semplicemente questo:da pensare, da sentire, da predi-care e soprattutto da vivere.Gesù di Nazaret, il crocifisso, èvivo, perchè Risorto. Questo cibasta!

+ Gervasio Gestori Vescovo

L’Ancora - Pastorale4

PAG

Anno XXIII 19 Novembre 2006

TRENTATRESIMA DOMENICATEMPO ORDINARIO - ANNO B

PROTEGGIMI, O DIO, IN TE MI RIFUGIO

DAL VANGELO secondoMARCO

In quei giorni, dopo quella tribo-lazione, il sole si oscurerà e laluna non darà più il suo splen-dore e gli astri si metteranno acadere dal cielo e le potenze chesono nei cieli saranno sconvolte.Allora vedranno il Figlio dell'uo-mo venire sulle nubi con grandepotenza e gloria. E egli manderàgli angeli e riunirà i suoi eletti daiquattro venti, dall'estremità dellaterra fino all'estremità del cielo.Dal fico imparate questa para-bola: quando già il suo ramo si fatenero e mette le foglie, voi sapeteche l'estate è vicina; così anchevoi, quando vedrete accaderequeste cose, sappiate che egli èvicino, alle porte. In verità vidico: non passerà questa gene-razione prima che tutte questecose siano avvenute. Il cielo e laterra passeranno, ma le mieparole non passeranno. Quantopoi a quel giorno o a quell'ora,nessuno li conosce, neanche gliangeli nel cielo, e neppure il Fi-glio, ma solo il Padre.

(MARCO 13,24-32)

Straordinaria pagina apocalitticaquesta che ci viene presentata daMarco per ribadirci quanto siaeffimero tutto il nostro affannarci,il nostro preoccuparci eccessi-vamente per le cose di questomondo, mentre l 'unica cosaimportante, ma importanteveramente, al di là del tempo edello spazio, é soltanto la suaPAROLA : "le mie parole nonpasseranno ".Le parole : AMORE, PACE,GIUSTIZIA E MISERICORDIA,queste sono le sue parole, e questeparole debbono permeare il nostrostile di vita su questa terraaffinché agganciate alla veritàdelle sue , siano per noi i lpassaporto per l'eternità.Non dimentichiamo che eglitornerà con GRANDE POTENZAE GLORIA, la potenza dellaCROCE per la nostra redenzione ela gloria del suo AMORE per noisuoi figli e fratelli; egli infattiverrà come giudice, ma é lo stessoche, come unico sacerdote, offreuna volta per sempre l' "UNICO

SACRIFICO" capace di eliminare inostri peccati.Perché Gesù Cristo ben conosce lenostre miserie umane perché le hasperimentate come uomo, e ci haanche insegnato il perdono dadonare e ricevere come viamaestra verso il suo Regno.Perdono che egli ci ha già ottenutoal carissimo prezzo della suapassione e morte sulla croce. QUANTO POI A QUEL GIORNOO A QUELL'ORA; teniamo semprepresente, che la fine del mondo,ha significato solo in una otticapersonale, cioè la fine del mondoper me, arriva nel momento in cuifinisce la mia vita terrena, cioè è lafine di questo mondo per me. Percui la mia vita deve essere vissutanel presente, in questo spaziotemporale in piena attività, con ilmassimo impegno, con lamassima responsabiltà, matenendo presente che il nostrovero orizzonte supera i confini diquesta vita, e si inalza nella nostrapatria celeste, per cui abbiamo ilcompito di vivere bene in questavita ma pensando alla vita futurache ci attende.“ Un aneddoto su San GiovanniBosco, racconta che un giornodopo una sua omelia (su i gigli delcampo e gli uccelli che del cielo,che non filano e non mietono mahanno sempre di cui mangiare evestire, in cui evidenziava laProvvidenza del Padre Celeste),incontrò un giovane che perprenderlo in giro gli diceva: caropadre, mi ha convinto, da domaninon farò più niente, non lavoreròpiù e farò come gli uccelli delcielo, attenderò la Provvidenza.Caro ragazzo, fai bene, maricordati che oltre a quello che hodetto nella mia omelia, devi tenerepresente, che gli uccelli del cielo,alla fine della storia, finiscono per4 soldi sulla tavola di quelli chelavorano, di quelli che siimpegnano. C'è una grossa differenza traoccuparsi e preoccuparsi, tra l'essere previdenti e l'essere affan-nati, ed è questo che Gesù ciconsiglia: ci chiede di essereequilibrati e mettere sempre Dioal primo posto nella nostra vita.Impegnamoci, si , in questomondo, ma facciamolo con i piedisulla terra e con la testa esoprattutto il cuore rivolti verso ilcielo. RICCARDO

Corso regionale di aggiornamento perInsegnanti di Religione Cattolica

Domenica 19 novembreore 10.30 S.Egidio alla V. - Visita pastoraleore 15.30 S.Benedetto Tr. - Biancazzurro: S.Messa all’incontro diPastorale Familiareore 17.30 S.Benedetto Tr. - Cattedrale: S.Messa, con la parteci-pazione delle Corali della DiocesiLunedì 20 novembreore 10 S.Benedetto Tr. - Curia: Collegio dei ConsultoriMartedì 21 novembreore 10.00 Montalto - S.Messa per il Liceo Classicoore 18.00 Porto d’Ascoli - Parrocchia Cristo Re: Convegno dopoVeronaDomenica 25 novembreore 10.00 Grottammare - S.Pio: S.Messa, per la Giornata delRingraziamentoore 11.30 Monteprandone - Santuario: S.Messaore 16.00 Monteprandone - Santuario:Incontro giovani

Incontri Pastorali del Vescovo D U R A N T E L A S E T T I M A N A

Parola del Signore

ei giorni 6 e 7 novembrea Loreto, a Casa S.Fran-cesco, si è tenuto il con-

sueto corso di aggiornamento perinsegnanti di Religione Cattolica,promosso dall ’ufficio scuolaregionale. Il tema dell’incontro, “L’inse-gnamento della Religione Catto-lica: dagli orientamenti peda-gogici-didattici alla valutazione”,è stato centrato dal prof. G.Mo-rante e dal prof. C.Bissoli, docentipresso l’Università PontificiaSalesiana e concluso dallaprof.ssa A.Toresi, membro delcomitato IRRE per la riforma. Il corso di aggiornamento hainteso proporre ai docenti unariflessione sul rapporto tra IRC eRiforma scolastica, ponendoattenzione al ruolo di tale figuraprofessionale nel contestoscolastico e della formazione dei

nuovi docenti. Particolarmenteinteressanti sono state le relazionidei docenti, incentrate sulpassaggio dagli obiettivi formativi(OF) agli obiettivi specifici diapprendimento (OSA) e da questialle unità di apprendimento (UA).Molto utili e stimolanti si sonorivelati i laboratori didattici,divisi per cicli di apprendimento,che hanno consentito di confron-tarci con la realtà scolastica e leesperienze di altri colleghi,fornendo a ciascuno di noi puntiutili per il proprio lavoro e lariflessione personale. Un sentito ringraziamento all’Uf-ficio Scuola della nostra Diocesi,per avere consentito la parteci-pazione per i l secondo annoconsecutivo, a questo interes-sante ed utile incontro.

Lilina Agostini

N

E’ veramente una buona Par-rocchia quella di Paolantonio,nel comune di S.Egidio allaVibrata, una bella chiesa, auleper il catechismo, centro peranziani, ambienti ricreativi. Lagente si stringe affettuosamenteattorno all ’anziano parroco,collaborando attivamente per ilbuon andamento della vita dellaComunità cristiana. Il Vescovo ha celebrato unasolenne Eucarestia, con lapresenza di tanti malati venutianche dalle altre Parrocchiedella Vicaria. Commovente èstata l ’amministrazione delSacramento dell’Unzione Sacra,ricevuta con fede dal parrocodon Pacifico e da don GaetanoGemmi, parroco di Villa Lempa.

Il Vescovo ha visitato una decinadi anziani e malati nelle case edha incontrato il Consiglio Pasto-rale Parrocchiale, raccoman-dando a tutti soprattutto lacomunione collaborante e corre-sponsabile all ’ interno dellaComunità. Ha pure ricordato che il diavolonon va a lavorare dove le cosevanno male, perchè lì non c’èbisogno della sua opera malefica,ma avvicina le realtà ben avviate,per disturbarle e suscitare catti-verie e disunioni. Nella Santa Messa conclusivanon è mancata la raccoman-dazione alle famiglie di ricor-darsi di santificare la Domenica,per essere custodite sempre dalSignore.

Sulle orme della Visita Pastorale

P I L L O L E D I S A G G E Z Z A

La speranza di un mondo futuro non dimiuisce l'importanzadelle opere terrene, ma ne sostiene la realizzazione medianteragioni nuove (Vat. II)

NELLA CHIESA MADONNA DEL SUFFRAGIO DI S.BENEDETTO IL 9 NOVEMBRE U.S.

Il ricordo dei vescovi, sacerdoti e familiari defuntiNella concelebrazione di suffragio con i sacerdoti il Vescovo Mons. Gestori nell’omelia si è soffermato

su alcune considerazioni di cui riportiamo i passi più significativi

F

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Lube Banca Marche Ma-cerata ed altri ancora.E poi le bellissime città d'artedelle Marche come Urbino,rinascimentale con il suoPalazzo Ducale. Per non parlare poi della città diAscoli conosciuta per le suetorri, le sue chiese, i suoi monu-menti, i suoi musei e l 'affa-scinante, suggestiva Piazza delPopolo considerata una dellepiazze più belle del mondo. Ma oltre a queste città più cono-sciute, ci sono dei paesini chehanno incantato cultori d'arte,studiosi di storia e amanti delbello, come Sarnano, splendidoborgo medioevale sui montiSibillini, ma anche località a noipiù vicine, come Ripatran-sone, Grottammare, Acqua-viva, Offida, Montepran-done, giusto per citarne alcune.Ritornando ai primati, cosa diredella nostra stupenda città diSan Benedetto del Tronto,adagiata sul lungomare chepochi siti rivieraschi hanno lafortuna di avere e che si fregia diben settemila palme che leforniscono quel fascino esotico eche la rendono la città rivierascapiù bella delle Marche?

L’Ancora - Sociale

“L'Italia autentica nelle Marche”a regione Marche, postaal centro dell'Italia tra il“selvaggio” Mare Adria-

tico e le dolci, verdi colline che sielevano fino all'Appennino, nonè conosciuta solo perché ha datoi natali a Raffaello, Rossini, Leo-pardi e ad altri grandi artisti, maè assurta agli onori della cronacaper i suoi “record”. E' stata definita nel reportagedell ' inviato del New YorkTimes, Cristofor Salomon,“L'Italia autentica, quellache altrove sta scompa-rendo”.E' la regione dove si vive più alungo in Italia, dove la qualitàdella vita è giudicata più alta chealtrove, dove c'è la più altavocazione produttiva del Paese.E' rinomata per le sue aziendecalzaturiere, per quelle deglielettrodomestici e dei mobili dacucina. E' ambita meta turistica nellaquale i visitatori tendono a rima-nere più a lungo per l 'acco-glienza e l'offerta del territorioche si divide fra colline, spiaggee montagne. Ma questa dolce terra, al visita-tore non offre solo paesaggiameni, litorali dorati e tramontidi fuoco, ma luoghi d'arte e dicultura che la rendono preziosanon solo in Italia ma anche alivello internazionale. E' un“museo diffuso” unico almondo con un pulviscolod'opere d'arte grandi e piccole. Tanti sono i musei, le rocche, icastelli, le abbazie, le chieseromaniche e gotiche, i santuari,tra i più importanti quello dellaMadonna di Loreto che ognianno accoglie milioni divisitatori e pellegrini da tutto ilmondo.

Per non parlare poi dei teatridelle Marche che sono veri epropri autentici gioielli e chedenotano l'interesse dei marchi-giani per la musica e la cultura.Tanti sono stati restaurati negliultimi anni e fanno parte di quelpatrimonio artistico, che anche ipiccoli centri si sentono orgo-gliosi di possedere. Vere e proprie bomboniere, pre-zioso retaggio di una civiltà riccad'arte e di cultura.Ma non solo in questo le Marchesono al primo posto: negli ultimianni sono arrivati sui podi piùalti tanti atleti marchigiani,come Valentino Rossi , laschermitrice ValentinaVezzali , una formidabilesquadra di pallavolo maschile:

No Pacs, no aborto, no eutanasiaPapa Benedetto XVI il timoniere

a recente Assembleaecclesiale di Verona el’inaugurazione dell’anno

accademico della PontificiaUniversità Lateranense hannoevidenziato più che mai il ruoloe la vis teologica di PapaBenedetto XVI che riafferma lacentralità del messaggio evan-gelico nel mondo di oggi. Unasocietà quella attuale che è incrisi di identità e di valori,perchè intrisa di materialismoed edonismo e che non samettersi, salvo poche eccezioni,al servizio degli altri, dei piùdeboli ed emarginati. Il cristia-no, sia il religioso che il laico,deve essere oggi più che maiimpegnato a testimoniare laVerità rivelata. Quando ci rie-sce. Ma pur nella difficoltà delcompito e nella fragilità dellanostra condizione umanal’ampiezza della Verità evan-gelica è tale che, di fronte allesfide e contraddizioni di unasocietà globalizzata e multicul-turale, non ci si può trarreindietro: occorre orientarsiverso i valori universali della

fratellanza, della solidarietà edella carità. Quante volteabbiamo sentito religiosi,fi losofi o sociologi o altrisostenere che nella società delterzo millennio è fondamentaleil dialogo non solo tra le diverseetnie e confessioni religiose maanche, e forse di più perchè leunità di base, fra individui egruppi di persone. Un dialogoche sembra messo in discus-sione o distorto dall’uso ecces-sivo di mezzi di comunicazione,tra cui internet e telefonini diultima generazione; ciò che inpassato era comunicazionescritta o verbale oggi è diventatauna sorta di comunicazione“virtuale” perchè c’è semprequalche “futile” messaggino inarrivo sul monitor o sul display.Ciò che preoccupa è l ’usoinappropriato che anche legenerazioni più giovani fanno diquesti strumenti espressione diprogresso tecnico inarrestabile.Oltre all’impegno richiesto alcristiano contemporaneo suldiniego verso i Pacs, versol’aborto e verso l ’eutanasia

segni di un rifiuto verso respon-sabilità più alte ed irrinunciabilidi vita, non si possono dimen-ticare altri cardini che riguar-dano l’etica individuale e che siincontrano durante il corsodella storia dell ’umanità.Questo timone di una navedell’umanità in mezzo ad acqueagitate sembra essere statomanovrato da Papa BenedettoXVI anche quando nel discorsoinaugurale del 21 ottobre allaPontificia Università Latera-nense ha sostenuto “...Il conte-sto contemporaneo sembra dareil primato a un’intelligenzaartificiale che diventa semprepiù succube della tecnicasperimentale e dimentica inquesto modo che ogni scienzadeve pur sempre salvaguardarel’uomo e promuovere la suatensione verso il bene auten-tico... Dio non è parola vuota nèun’ipotesi astratta; al contrario,è il fondamento su cui costruirela propria vita”. Anche se è pernoi tutti problematico nella vitadi ogni giorno.

Paolo Sbattella

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Anno XXIII 19 Novembre 2006

L L

erchiamo di scoprireinsieme dove sono i malidella nostra società".

Sento il bisogno dopo aver lettoi documenti del ConvegnoNazionale sulla Chiesa Cattolicain Italia tenutosi a Verona,nonché l'enciclica di Papa Bene-detto "Deus caritas est" diesprimere i l mio modestopensiero in particolare suquanto il Papa ha ricordatocirca l 'impegno politico deicattolici nella società. Il miointervento diventa anche piùurgente dopo aver letto larelazione di S.E. MonsignorGiuseppe Chiaretti arcivescovodi Perugia, nel quale egli ci offreun panorama politico socialedella sua diocesi notoriamenteconosciuta come zona rossa.

Non entro sul problema relativoalla politica in quanto tale, maal problema sociale cheriguarda la posizione di tutti icittadini, non in quanto personeimpegnate nelle organizzazionipolitiche ma quali operatorisociali. Il problema sociale,come è stato precisato riguardaogni singolo cittadino per cui icattolici, in quanto cittadini,sono chiamati ad impegnarsi inprima persona. Il loro impegnoperò, secondo il mio pensiero,prima di essere condizionato daun partito, deve essere espres-sione di una esigenza dellaComunità che non deve abdica-re ai suoi doveri specifici. Oggitutti possono constatare come ipartiti politici si sono impos-sessati di ogni leva di potere

usurpando il diritto specificodella nazione che resta motricedi ogni intervento nei varicompiti della società. Quandoperciò la Chiesa esorta noi laicia non tirarci indietro nelprendere le responsabilitàlegate alla soluzione dei variproblemi sociali, non ci invitaad uno schieramento specifico,ma ad assumere l 'onere distabilire un rapporto comu-nitario tale da costituire unaforza sociale in grado diaffrontare e risolvere i variproblemi (es. assistenza, sanità,scuola, medicina, sport ecc.).Questa comunità è ben diversada quella di un partito politico,che con la sua ideologiaindirizza ed impone determi-nate scelte. Ciò non significache l'organizzazione politicadebba essere eliminata, ma siritiene che essa non sia piùlegata ad una data ideologia, masia l'espressione giuridica alivello amministrativo e legi-slativo di quella società di cuiho parlato sopra, che esprime lesue esigenze i suoi bisogni e isuoi diritti al di là della collo-cazione ideologica. I partiti cosìsaranno chiamati a dare ri-sposte legislative a quella comu-nità che è già costituita organiz-zata e viva per ottenere i variriconoscimenti, le varie prov-videnze in ordine ai suoiproblemi. Mi fermo a questopunto perché non è qui la sedeper approfondire questo pensie-ro riconfermando la motiva-zione che mi ha spinto adintervenire, quale modestissimocontributo che un Cristiano diperiferia si permette farconoscere. Anelli Pompeo

C

di Bruna Mistichelli

ASCOLI: panorama di Porta Solestà

“I mali della nostra società”

P E R O P E R A D E L L A P R O V I N C I A

Completati i lavori di ristrutturazione delLiceo classico “Leopardi”Sono terminati da pochi giorni,persino in anticipo rispetto alprogramma, i lavori di riqualifi-cazione e recupero di spazi delLiceo classico “Leopardi” di SanBenedetto del Tronto. Con uninvestimento complessivo di quasi250.000 euro, la Provincia in pocopiù di un anno ha dato importantirisposte alle necessità di nuovispazi per lo studio e per lalogistica manifestati dallaprestigiosa scuola. In particolare, è stata realizzatauna scala di emergenza antin-cendio, è stata completata larecinzione, creato un nuovo edampio archivio al piano semin-terrato, si è proceduto alla ristrut-turazione completa dell’ala est delpiano rialzato con la creazione dinuove 5 aule di circa 50 mqciascuna e di nuovi servizi igienici.Infine è stato ristrutturato il pianoseminterrato con la creazione di 2spogliatoi a servizio della palestra.“Con il trasferimento del Distretto

scolastico nella ex caserma deiCarabinieri di via Pizzi che giàospita il circondario provinciale -spiega l’assessore al patrimonio eedilizia scolastica Ubaldo Maroni -abbiamo riconsegnato alle attivitàdel Liceo nuovi e funzionali spazidando così una precisa rispostaalle necessità che ci erano statemanifestate. La sistemazione delclassico “Leopardi” - prosegueMaroni - è un tassello del piùampio disegno di riorganizzazionee potenziamento delle strutturescolastiche del comprensoriosambenedettese. Un disegno checomprende i lavori in corso pressol’Istituto tecnico commerciale“Capriotti”, quelli al Liceo socio-psicopedagogico “Mercantini” diRipatransone, l’entrata in fun-zione della palestra dell ’ITG“Fazzini” a Grottammare mentre èin fase di redazione il progetto diampliamento del Liceo Scientifico“Rosetti” dove la Provinciainvestirà ben un milione di euro.

Attività ed iniziative del Centro di Aggregazione Giovanile

A R I P A T R A N S O N E

Ripatransone, il Centro di AggregazioneGiovanile "Tony Marconi" ha "riaperto ibattenti" nel pomeriggio di domenica 5

novembre 2006, con una festa "a base" digiochi, dolci e tanta musica, alla presenza di tantibambini, ragazzi e giovani (circa cento), di alcunigenitori, del sindaco Paolo D'Erasmo, dell'as-sessore alle politiche sociali e giovanili MaurizioDe Angelis.

Le attività che quest'anno vi si svolgono sonorivolte a tre categorie di utenti, e sono:

- la ludoteca per bambini dai sei agli undici anni;orario di apertura: dalle 16 alle 19 di martedì,giovedì e venerdì; operatore Maurizio Croci;

- i l Centro di aggregazione giovanilepropriamente detto per ragazzi e giovani; orario diapertura: dalle 16 alle 19 di lunedì e mercoledì, edalle 21 di venerdì; operatrice Dott.ssa MariaCristina Verdecchia;- il Centro "Giallo Sole" per disabili (servizioin rete con altri Comuni): orario di apertura: dalle15 alle 18 dal lunedì al venerdì: operatore Fabio diPedaso. Tra le iniziative, sono già in programma un corsodi fotografia, in collaborazione con il localeCinefotoclub; il cineforum da tenersi nellaapertura serale.

A.G.

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l successo delle due pre-cedenti edizioni ha favorito,da parte dell'Amministra-

zione comunale e dei responsabilidella Biblioteca in particolare, ilripetersi dell ' iniziativa “UnaBiblioteca . . . da favola”. Un Pro-getto di lettura animata per iragazzi delle scuole del territoriocomunale. L'iniziativa, che siarticola in tre momenti, è stataillustrata, nel corso di un'appositaconferenza stampa, dal SindacoGiovanni Gaspari, dall'assessorealla cultura dott.ssa MargheritaSorge, dal dott. Salvi direttoredella Biblioteca, dal dott. Amadiofunzionario e dal signor Liturri,per la Einaudi Editore. Vediamoin dettaglio com'è strutturata:- Ciclo di dieci appuntamentidedicati alla lettura animata,nei quali un pedagogista clinicospecializzato nel settore avrà

A Frà Zaccaria il Gran Pavese RossobluL’Ancora - Cronaca

D A S . B E N E D E T T O D E L T R O N T O

Da qualche tempo circola la notiziache Molinari stia per lasciare laSamb e accettare un incarico alCagliari. Non avrebbe graditoalcune critiche nei momenti in cuila squadra non riusciva a decollare.Notizie che non trovano conferme,ma neanche smentite. “Con lasocietà - dice il presidente GiovanniTormenti - c 'è l 'accordo di unincontro a metà dicembre per fare ilpunto della situazione. Tra noi nonc'è alcun problema e tuttodipenderà dalla volontà del signorMolinari di voler continuare omeno con la Samb. Mi auguro chela collaborazione possa continuare.”Smembrare una struttura chesembra avviata a raccogliere i primifrutti di un importante progetto,potrebbe essere deleterio per lanuova Samb. Si rischierebbe diripartire da zero. I Tormenti nondevono e possono correre un talerischio. Il summit di metà dicembrepotrebbe vanificare i futuri

programmi del club di viale dellosport. Speriamo siano solo

chiacchiere di bar . . . Matteo Troilo

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Anno XXIII 19 Novembre 2006

In molti domenica scorsa, nelcortile dei Padri Sacramentini,hanno voluto festeggiare i centoanni di Frà Zaccaria. Grandi epiccini, venuti un po' da tutte leparti per formare una grandefamiglia. La torta, i dolci comequando vestivamo la divisa dichierichetto. E lui sempreuguale, la testa lanuta, il sorrisorepresso, il gesto rude, ma ilcuore grande come una casa . . .Frà Zaccaria ha cento anni, mail suo servizio alla Chiesa e aiconfratelli continua con l'umiltàe la serenità di sempre. Il suoincedere si è fatto più strasci-cato e stanco ma arriva sempredappertutto, dove c'è bisogno diun canto, di un servizio, di unsoffio di cristianità. . . Anche la città si è accorta deisuoi cento anni e li ha voluti fe-steggiare alla grande. In Comu-ne, giovedì 16 novembre, allapresenza di amministratori, delVescovo, di alcuni parroci, dilaici e religiosi, i l SindacoGiovanni Gaspari gli ha confe-rito l'onorificenza del “Gran

Pavese Rossoblu”. Una onorificenza che vuolesottolineare la riconoscenzadella cittadinanza sambene-dettese per l'opera svolta dapersonaggi locali, da istituzioni,associazioni, enti e società nellevarie attività economiche,sociali, assistenziali, culturali einformative, sportive, nonchéper elevati atti di coraggio e diabnegazione civica.Questa la motivazione della

delibera presa dall'appositacommissione, riunitasi mer-coledì 8 novembre. “A Frà Zac-caria, figura emblematica dellacomunità sambenedettese dellacongregazione del SS. Sacra-mento, l 'Amministrazionecomunale, interpretando isentimenti di sentita ricono-scenza dell'intera popolazioneassegna il Gran Pavese Ros-soblu come dimostrazionetangibile di stima, devozione edaffetto per l'infaticabile opera diamorevole assistenza compiutain periodo bellico e per l'attivitàeducativa svolta nel costanteservizio reso alla Chiesa”. Nonsarà un capolavoro letterario,ma la motivazione rende giusti-zia all'uomo e al cristiano.La città, infatti, non ha dimen-ticato la sua tonaca logora e noncerto immacolata tra le maceriea salvare il salvabile dai dannidel disastroso bombardamentodel 14 marzo 1944.Gli ex chierichetti gli auguranoancora tanti anni nella casa delSignore. E.Tì.

I

Una Biblioteca . . . da fiabaD A M A R T E D I 1 4 N O V E M B R E I L V I A A L L A 3 ^ E D I Z I O N E

Sport

l'obiettivo di coinvolgere il bambi-no attraverso attività ludico-ricreative, individuali e di gruppo.L'obiettivo di tale attività è cattu-rare l'attenzione del bambini,suscitando la curiosità in ciascunodi continuare in autonomial'attività di lettura. Mediante lalettura animata il bambino scopreche questa non è un'attivitàmonotona e solitaria- Ciclo di otto appuntamentidedicati all ' incontro conl'autore (Stefano Bordiglioni,Anna Russo, Agostino Traini,Angela Nanetti), nei quali loscrittore si presenta e si apre allacondivisione della sua personaleesperienza umana e di scrittura,offrendo ai bambini le possibiliinterpretazioni della sua opera. Ilmomento è pertanto conclusivodel percorso poiché il bambinoincontrerà l'autore del propriodivertimento.- Ciclo di sei appuntamentidedicati all ' incontro conl'attore teatrale, attraverso iquali il bambino sarà stimolatoper mezzo del gioco teatrale asentirsi attore e autore del rac-conto narrativo. La lettura comepiacere quindi, per sviluppare lacreatività e l'apprendimento al di

fuori delle costrizioni scolastiche.Una visita guidata in bibliotecaconcluderà i momenti parteci-pativi.Ma la novità assoluta di quest'an-no è l'Incontro con gli inse-gnanti delle primarie in cui verràaffrontato il tema dell'animazionealla lettura da un punto di vistapratico, per una efficace applica-zione delle tecniche di letturaanimata e scrittura creativa. Gliincontri si terranno con la pe-dagogista dottoressa Angela DelCasale ed il prof. Stefano Bor-diglioni. Duplice la finalità: laprima di introdurre al meglio idocenti agli incontri, la seconda difornire i primi elementi ditecniche di lettura per giungere auna successiva applicazioneautonoma.Sabato 18 novembre la Bibliotecarimarrà aperta tutto il pomeriggiocon iniziative come visite guidate,intrattenimenti, dolci. Occasionel'inaugurazione del polo tele-matico bibliotecario provinciale.Finalmente anche la provinciadispone di un polo telematico perla consultazione e gestione in retedell ' importante patrimoniolibrario di cui il territorio è do-tato. E.Tì.

Molinari. Foto Sgattoni

Le luci del posticipo e la direttatelevisiva non portano bene allaSamb, che interrompe la striscia dicinque gare positive del tecnicoUgolotti. La Ternana, dobbiamodirlo subito, non ha rubato niente,è riuscita ad approfittare diun'occasione favorevole portandoa casa i tre punti in palio. A con-dannare la Samb è stato un calciodi punizione dalla distanza, che hasorpreso Consigli, non sufficien-temente protetto dagli uominidella difesa. Per la Samb unabrutta sconfitta che non ci volevaalla vigilia delle due trasferteconsecutine, non certamente facili,col Ravenna e Juve Stabia.Mentre la partita si avviava alterzo pareggio, il risultato piùnaturale, visto com'erano andate

le cose fino a quel momento, lamazzata del gol al 36 della ripresa.E non è stato sufficiente giocare insuperiorità numerica gli ultimidieci minuti, per l'espulsione diTaccola per doppia ammonizione,a ristabilire la parità. Bisogna dire che la Samb, oggiorfana di Morante, ha disputatouna brutta partita, molto ad disotto delle recenti prestazioni, chenon erano state certamentesuperlative.Il primo tempo si chiude senzagol. Un'azione per parte in unagara controllata a metà campo,dove si bada più a difendersi chead attaccare. In casa Samb si notal'assenza di Morante. L'intesa con Fragiello non è statadelle migliori e ne hanno risentito

anche le manovre di Olivieri eCarlini. La Ternana appare piùdinamica, più aggressiva, piùmotivata. Segno anche che Raggioaveva chiesto più carattere ai suoidopo le ultime brutte prestazioni.La differenza di esperienza si èsentita soprattutto nel secondotempo, allorché la Samb non èpraticamente mai riuscita a farsipericolosa, mentre la Ternana hasfruttato al meglio un paio dibuone occasione, cogliendo ilsuccesso pieno al 36.Sugli spalti del “Riviera” tantiosservatori speciali per vedereall'opera i gioiellini della Samb.C'erano, Sartori per il Chievo,Meluso per il Padova, Lupo per ilManfredonia.

E.Tì.

Sambenedettese - Ternana 0 - 1

Il tempo stava per rovinaretutto, ma poi San Martino, con lasua proverbiale 'Primavera' hasalvato il pomeriggio dell'Au-tunno di Eva. La Manifesta-zione multisensoriale, che si è te-nuta all ' interno del “MuseoPietraia dei Poeti” del maestroMarcello Sgattoni.

La Pietraia dei Poeti, realizza-ta dal maestro Sgattoni, raccoglie50 anni di lavoro artistico conopere storiche e recenti. Le operehanno come cornice la vegetazio-ne e si stagliano tra mare e cielo esono a disposizione di quantiamano l'arte, quella che nascedalla spontaneità e dal sentimen-to. Esse sono generate da un in-tenso bisogno spirituale, da unprofondo impulso interiore, sonole materializzazioni di desiderimetafisici. Nelle opere di Sgattonisi attua un processo di minimaliz-zazione delle strutture primarieove spazio e materia ci riconduco-no alla loro primordialità.

Il percorso di sabato si è ba-sato sulla multisensorialità, hapuntato cioè a coinvolgere i parte-cipanti dal punto di vista emozio-nale, facendo leva non soltantosulla vista, ma anche sul tatto, perchi la vista non ce l'ha, delle opereesposte in modo accessibile. Mala multisensorialità ha coinvoltoanche gusto e olfatto, grazie ai sa-pori e agli odori dei prodotti eno-gastronomici tipici di questa sta-gione. Una festa en plein air, conuna totale immersione nella natu-ra e nell'arte.

Il multisensoriale ha permes-

so la riscoperta dei sensi in li-bertà, soprattutto per i non ve-denti, che per la prima volta nonsono stati respinti nell'atto di toc-care l'opera d'arte per renderla vi-sibile nella loro memoria. Il mae-stro si è mostrato quanto mai di-sponibile a dare spiegazioni, a de-scrivere particolari, a ricordarnela genesi, le difficoltà.

Le opere hanno costituito uncorpus particolarmente stimolan-te per l'esperienza tattile ed han-no mostrato un Marcello dal pas-sato figurativo.

Attorno al nucleo tattile, si èvoluto riscoprire il gusto. Un gra-zie alle aziende, l 'IstitutoAlberghiero, Ciù,Ciù, La Campo-filone, che hanno contribuito, colgusto e l'olfatto dei loro prodotti

enogastronomici, a completare gliimportanti complementi senso-riali del tatto. Una Festa che siprotratta anche il giorno dopo.

E.Tì.

Sapori e odori al “Museo della Pietraia dei Poeti” con“l'Autunno di Eva”

L'assessore provinciale Ubaldo Maroni inaugura, nell'atrio della SalaConsiliare di San Benedetto del Tronto, la Mostra con i disegni e gli altrilavori dei bambini delle scuole elementari di Acquaviva, Cupra, Grottam-mare, Montalto, Grottammare, relativi alla Campagna “Eco school2006” della Fee, la stessa che assegna le 'bandiere blu'.

Fotocronaca a cura di E.Tì.

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La terza domenica di Novembre,ormai da vari anni, in tutta Italia sifesteggia la “Giornata della Storia”.Organizzata dalla FederazioneItaliana Giochi Storici, la manife-stazione coinvolge tutte le cittàconfederate che organizzanorievocazioni storiche. Dalle grandicittà come Siena, Venezia, Ascoli aquelle piccole come Acquaviva,Tortoreto . . .Per tale occasione, l'Associazione“Palio del Duca” di AcquavivaPicena diretta con encomiabileprofessionalità e competenza dalcav. Nello Gaetani, riapre i locali

della prestigiosasede di Rap-presentanza invia Marziale 29con l'esposizio-ne dei prodottitipici e di arti-gianato locale.Occasione an-che per momen-ti celebratividella “Rievoca-zione di Spon-

salia 2006” con la mostra di foto ela proiezione di filmati per la rivisi-tazione dei momenti che hannovisto la presenza di personaggi delmondo politico, sociale e dellacultura, onorare con la loroprestigiosa presenza l 'appun-tamento storico della primadomenica di Agosto. Sindaci, onorevoli, professionistihanno reso omaggio alla manife-stazione e al suo patron. Parti-colarmente apprezzato l'interventodel prof. Francesco Cianciarelli,fine dicitore e appassionato inten-ditore di storia e di cultura. E.Tì.

L’Ancora - Cronaca

D A G R O T T A M M A R E

GiornataRipatransone, la festadell'unità d'Italia, la com-memorazione dei caduti e

dei dispersi in guerra, la giornatadelle forze armate, programmatedall'amministrazione comunale, sisono svolte con successo nellamattinata di domenica 5 no-vembre 2006. La messa ed il corteo. Il primomomento della giornata patriot-tica si è svolto nel Duomo-Basili-ca, dove alle ore 11 il presidentedel Capitolo dei Canonici DonVittorio Perozzi ha celebrato lasanta messa ed all 'omelia hainvitato numerosi fedeli presenti,le autorità civili e militari, gliiscritti alle associazioni combat-tentistiche, a pregare per i giovaniripani e non, caduti in guerra perdifendere la patria e garantire aglialtri pace e libertà. Alla conclusio-ne del solenne rito, si è formatoun lungo corteo di tutti i parteci-panti alla messa, che precedutodal suono della banda musicale"Città di Ripatransone", haraggiunto Piazza Donna Bianca deTharolis, al cui centro dal 1931s'innalza l'imponente monumentoai Ripani caduti in guerra nellaprima metà del secolo XX.La solenne commemorazioneed i messaggi di pace. Ai piedidel monumento si è svolto i lmomento più commovente esuggestivo della mattinata. Dopol'esecuzione dell'inno nazionale daparte della Banda ripana e ladeposizione di una corona dialloro, ha preso la parola i lsindaco della città PaoloD'Erasmo , i l quale, dopo iringraziamenti "di rito", fral'altro, ha detto: “Il 4 novembre èuna data storica per l 'Italia,poiché ci ricorda non solo la finedella guerra mondiale, ma ci faonorare i caduti di tutte le guerree tutti i militari ed i civili che sonoimpegnati in operazioni di pace,oltre ai tanti uomini e tantedonne vittime delle cinquanta epiù guerre in corso attualmentein tutto il mondo; vorrei inoltreesprimere un sentimento diparticolare vicinanza ai familiaridi questi "costruttori di pace".Dopo aver ricordato i recentiattacchi terroristici, il sindaco hacontinuato dicendo: "Pareincredibile che si possa ucciderechi disarmato porta viveri per chimuore di fame; farmaci per chinon ha nulla per curarsi; eppurea questo punto è giunta lamalvagità di chi vuole soloviolenza e aggressione, di chispecula sulla guerra nello sporcomercato delle armi... Rivolgoinfine un commosso ricordo allevittime di tutte le guerre,affermando che il loro sacrificio èfonte di luce ed ammonimentoper la nostra vita pubblica eprivata di ogni giorno... e proprionel segno della memoria sonostati inseriti nell'elenco dei cadutiinciso sulla lapide delmonumento di questa piazza,anche quello dei nostri concit-

tadini Giovanni Giangrossi edEnrico Illuminati, purtroppoannoverati fra le giovani vitespezzate troppo presto a causadella guerra". Ha preso quindi laparola l'assessore provincialeUbaldo Maroni, che dopo averdichiarato di essere orgoglioso dirappresentare un ente localedecorato di medaglia d'oro alvalore militare, si è subito compli-mentato con il sindaco D'Erasmoe con tutta l'amministrazionecomunale ripana, per averpromosso una cerimonia sentita epartecipata e non formale; quindi,salutate le autorità civili e militaripresenti, ha affermato conconvinzione che anche i Comuni ele Province devono adoperarsi perla pace nel mondo; che bisognacombattere le disuguaglianzesociali che sono anche nelterritorio piceno; che cosìfacendo, ognuno può contribuiread instaurare fra le classi sociali efra i popoli, l'indispensabile climadi collaborazione e di pace. E'seguito l'intervento di alcunialunni di quinta classe dellascuola primaria, che preparatidall ' insegnante Maria PiaSilvestri , hanno declamatopoesie o letto proprie riflessionisulla condanna della guerra esulla necessità della pace. Lasignificativa e partecipatacerimonia si è conclusa conl'esecuzione di inni patriottici daparte del Corpo Bandistico "Cittàdi Ripatransone", diretto dal M˚Roberto Vespasiani.Autorità presenti. Tra il foltopubblico è stata notata la presenzadi tutti gli assessori e di alcuniconsiglieri comunali; di parentidei caduti e dispersi in guerra con

il labaro della sezione localedell'Associazione Nazionale; diiscritti all 'Associazione deiCarabinieri in congedo con illabaro portato dal presidenteM.llo Raffaele Losani; presentiinoltre (con alcuni commilitoni):il tenente colonnello AntoninoSilvestri (235˚ Reggimento"Piceno" di Ascoli Piceno); ilmaresciallo Giacomo Infric-cioli (comandante della Guardiadi Finanza della sede di SanBenedetto del Tronto); il mare-sciallo Domenico Princigalli(comandante della stazione deiCarabinieri di Ripatransone); ilsottotenente Ilaria Galvagno(Guardia Costiera della sedesambenedettese).Cenni biografici dei duecaduti involontariamentedimenticati. Dal 2004 l'ammini-strazione comunale di Ripatran-sone guidata dal dinamico sindacoPaolo D'Erasmo, sta aggiornandol'elenco dei giovani ripani caduti odispersi in guerra o deceduti percause belliche, con i nomi di quelliinvolontariamente omessi nelpassato. Ouest'anno sono statiaggiunti altri due nomi: EnricoIlluminati (prima guerra mon-diale), Giovanni Giangrossi(seconda guerra mondiale).Enrico Illuminati nacque aRipatransone al n. 20 dellaContrada Colle del Giglio, il 7febbraio 1896, figlio di Emidio(possidente) e di Rosa Illuminati.Arruolato nell 'esercito, comequasi tutti i suoi coetanei, fumandato a combattere sul fronteitalo-austriaco, dove, dopo lasconfitta dell'esercito italiano aCaporetto (ottobre-novembre1917) , fu uno dei trecentomila

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D A R I P A T R A N S O N E

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Domenica 5 novembre - ore 12 Commemorazione dei caduti in guerra. Da sinistra (in 1a fila) TenenteColonnello Silvestri, Maresciallo Princigalli, assessore provinciale Maroni, sindaco D’Erasmo.

soldati fatti prigionieri; durante imesi di prigionia, contrasse unagrave malattia. Congedato, tornò aRipatransone presso la suafamiglia, che nel frattempo si eratrasferita al n. 8 della ContradaTosciano; qui morì il 15 marzo1922, all'età di appena 26 anni. Fusepolto il giorno dopo nella tombadi proprietà comunale (cameramortuaria). Sulla lapide che loricorda, tuttora conservata dove fusepolto, scritto: "... morto il 15marzo 1922, nella fresca età di anni26, per ribelle morbo contrattonella dura prigionia in Germania,durante la grande guerra".Giovanni Giangrossi nacque a

Ripatransone al n. 1 di Via Ferola,i l 31 gennaio 1921, f iglio diGiuseppe (bracciante) e diMaddalena Paregiani. Avendoproblemi di deambulazione aseguito di un incidente sul lavoro,non fu arruolato nell'esercito.Appartenendo ad una famiglia nonabbiente, nel giugno del 1944approfittò di un'opportunità che siera presentata a quanti non eranoal fronte: quella di lavorare, dietroremunerazione, alle dipendenzedell 'esercito degli alleati, interritorio di Grottammare, pressoil ponte del fiume Tesino, abbat-tuto dai tedeschi in ritirata, perrendere l'alveo del fiume attraver-

sabile dagli automezzi degli alleati;un giorno, durante la pausa per ilpranzo, allontanandosi tempora-neamente dal posto di lavoro, finìsu di una mina inesplosa (una diquelle disseminate dai tedeschi) edil suo corpo fu dilaniato a morte;soccorso subito dai soldatistatunitensi, fu trasportato celer-mente in una loro strutturasanitaria mobile, allestita in ter-ritorio del Comune di Colonnella;qui, per le ferite gravissime feriteriportate, morì il 25 giugno del1944; il giorno dopo il suo cada-vere fu inumato nel Camposanto diRipatransone.

A.G.

Partecipazione: nasce un comitato di quartiere in zona ValtesinoSi stringe il cerchio attorno allanascita di un comitato di quartie-re in zona Valtesino. Durantel'assemblea del bilancio parteci-pativo 2007 che ha riunito iresidenti di quella zona, è statodato l'annuncio che domenicaprossima, 12 novembre, i promo-tori del progetto saranno presentidavanti alla chiesa Madonna dellaSperanza per informare gliinteressati e raccogliere adesionidi partecipazione, dalle 10 alle12.30. “La creazione di un comitato diquartiere è un'iniziativa assolu-tamente spontanea di alcunicittadini che senza dubbio, potràoffrire maggiori occasioni dicontatto con il Comune. Noisaremo sempre presenti in tuttele zone di Grottammare e, anzi,questo progetto rafforza il percor-so partecipativo che questa am-ministrazione sta portandoavanti”, ha dichiarato il sindacoLuigi Merli girando alla plateal'invito a rendersi disponibili acollaborare nella costituzione delcomitato di quartiere. L'annuncio ha chiuso una lunga

serata di dialogo tra ammini-stratori e cittadini su proble-matiche riguardanti la realtà dizona. Tra le segnalazioni èemersa la necessità di unamaggiore pulizia e piccole operedi manutenzione su stradeinterne a via Valtesino (inparticolare, via San Pietro e viaSan Giuseppe). Bene accolta l'illu-strazione del progetto delpercorso ciclopedonabile sullaValtesino, avvenuta anche inquesta sede, e avviato il confrontosulla destinazione della grandearea verde pubblica che sorgerà alconfine sud della lottizzazioneTraini per la quale è stata annun-

ciata, comunque, una futuraassemblea a tema.Tra gli argomenti a più ampio

raggio, la mobilità alternativa hatenuto impegnata l'assemblea alungo sull'utilità di una metropo-litana di superficie che possarendere più fruibile la linea ferro-viaria (al proposito è statorilevato anche lo stato di abban-dono dell'edificio della stazioneferroviaria). Lunedì 13 novembre, il ciclo diascolto dei quartieri si è chiusonel circolo anziani “Fulgenzi”, invia Firenze, con i residenti delquartiere Bellosguardo-Sgariglia.

D A A C Q U A V I V A P I C E N A

Domenica 19 ad Acquaviva si festeggiala “Giornata della Storia”

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