I Consorzi di Bonifica del Veneto - acquerisorgive.it · redazione dei piani di gestione dei siti...

1 V

I Consorzi di Bonifica del Veneto 1. Veronese

2. Adige Po

Bonifica del Veneto

3. Delta del Po

4 Alta Pianura4. Alta Pianura Veneta

5 Brenta5. Brenta

6. Adige Euganeo

7. Bacchiglione

8. Acque Risorgiveq g

9. Piave

10. Veneto Orientale

COSA SONO I CONSORZI DI BONIFICA?

I Consorzi di bonifica sono persone I consorziati sono igiuridiche pubbliche a carattere

associativo dotate di autogoverno

I consorziati sono i proprietari degli immobili (terreni + fabbricati) che autogoverno.

L’attività dei Consorzi è finalizzata a

)pagano i contributi consortili.

L’attività dei Consorzi è finalizzata a garantire la difesa idraulica, lo scolo e la regolazione delle

I consorziati hanno il diritto di elettorato attivo e passivo.scolo e la regolazione delle

acque, il presidio idrogeologico, l’irrigazione, la salvaguardia

I consorziati aventi diritto al voto in A Ri idell’ambiente e del territorio. Acque Risorgive sono oltre 250.000

LE FUNZIONI IN SINTESI (1)

• BONIFICA E IRRIGAZIONE (art. 17 LR 12/2009): predisposizione pianogenerale di bonifica e tutela del territorio; progettazione, realizzazione,manutenzione, esercizio e vigilanza delle opere pubbliche di bonifica emanutenzione, esercizio e vigilanza delle opere pubbliche di bonifica eirrigazione; utilizzazione delle acque per usi che ne comportino larestituzione e siano compatibili con le successive utilizzazioni (v. idroelettrico).

• DIFESA SUOLO (art. 18 L.R. 12/2009): concorso alla formulazione dellavalutazione vincolante di compatibilità idraulica sugli strumentiurbanistici comunali nei riguardi della rete idraulica minore e di bonifica;urbanistici comunali nei riguardi della rete idraulica minore e di bonifica;interventi strutturali di riqualificazione della rete idraulica minore e dibonifica; interventi di riqualificazione sulla rete di competenza di entilocali e di altri soggetti pubblici e privati; concorso all’attuazione degli interventilocali e di altri soggetti pubblici e privati; concorso all attuazione degli interventifinalizzati a prevenire le emergenze idrauliche e idrogeologiche.

• TUTELA DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE E GESTIONE CORPI IDRICI (art• TUTELA DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE E GESTIONE CORPI IDRICI (art.19 LR 12/2009):concorso alle iniziative mirate al rilevamento dello statoquantitativo e qualitativo dei corpi idrici; individuazione delle opere e delle azionida attuare per il risanamento dei corpi idrici; collaborazione con le autoritàda attuare per il risanamento dei corpi idrici; collaborazione con le autoritàcompetenti per i controlli in materia di qualità delle acque

LE FUNZIONI IN SINTESI (2)

• AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE OPERE PUBBLICHE (art. 20 LR n.12/2009): progettazione esecuzione manutenzione di opere pubbliche di12/2009): progettazione, esecuzione, manutenzione di opere pubbliche dicompetenza di Stato, Regione, altri enti pubblici.

• MATERIA AMBIENTALE (art. 21 LR n. 12/2009): promozione dellarealizzazione di corridoi ecologici legati alla rete idraulica; partecipazione allaredazione dei piani di gestione dei siti “Natura 2000”; coordinamento dei

i ti l il l li i di i i i ti bi t li I ltconsorziati per lo sviluppo e la realizzazione di iniziative agroambientali. Inoltre:tutela del paesaggio rurale, vallivo e lagunare, conservazione del patrimonioidrico, ricarica della falda, contrasto alla risalita del cuneo salino,fitodepurazione realizzazione di oasi e aree di rinaturalizzazionefitodepurazione, realizzazione di oasi e aree di rinaturalizzazione.

• PROTEZIONE CIVILE (art. 22 LR n. 12/2009): presidio territoriale negliinterventi urgenti e indifferibili, diretti al contenimento del rischio idrogeologico eidraulico, necessari per un'efficace azione di protezione civile piano perl’organizzazione dei servizi di emergenza del settore della bonifica

Come maiCome mai il territorio

Alluvione a sud di Padova 2010

si presenta in Alluvione a sud di Padova 2010in condizionicondizioni di rischio

Allarme a Castelfranco Veneto – novembre 2012

idraulico così Allarme a Castelfranco Veneto novembre 2012

Alluvione Toscana 13 Novembre 2012Grave situazione tra grossetano e

così elevato? g

senese. Allagamenti, devastazione e 5 vittime stando agli ultimi aggiornamenti.

Le cause• Consumo del suolo e urbanizzazione• Spazio per l’acqua non adeguato• Cambiamenti climatici• Uso non sostenibile delle risorse idriche

GENERANO

• Crescente impermeabilizzazione dei suoli• Crescente impermeabilizzazione dei suoli• Aumento dei rischi di alluvione• Aggravamento problematiche gestione idraulica• Aggravamento problematiche gestione idraulica• Incremento eventi siccitosi• Depauperamento e inquinamento risorse idriche• Depauperamento e inquinamento risorse idriche

(esaurimento risorgive, scarichi nella rete di bonifica)

Incremento delle superfici artificialiSuperfici artificiali – ettari

1983* 1994* 2006** ∆(2006-1983) Var%( )

Verona 31.659 36.555 45.666 +14.007 +44%

Vicenza 34.921 37.102 41.788 +6.867 +20%

Belluno 9.718 10.650 12.684 +2.966 +31%

Treviso 39.396 42.518 48.028 +8.632 +22%

V i 28 065 31 843 37 257 +9 192 +33%Venezia 28.065 31.843 37.257 +9.192 +33%

Padova 36.786 40.203 44.061 +7.275 +20%

Rovigo 14.031 14.679 16.814 +2.783 +20%Rovigo 14.031 14.679 16.814 2.783 20%TOTALE VENETO 194.576 213.550 246.298 51.722 +27%

*Fonte dati 1983-1994 : Regione del Veneto, quadro conoscitivo nuovo PTRC. Le superfici artificiali corrispondono al codice “1” del primo livello Corine Land Cover; scala nominale pari 1:10000

**Fonte dati 2006: elaborazioni UVB su tema cartografico c0506021 COPSUOLO Regione del Veneto creato nel 2009 anno di**Fonte dati 2006: elaborazioni UVB su tema cartografico c0506021_COPSUOLO Regione del Veneto, creato nel 2009 - anno di riferimento 2006-2007. Le superfici artificiali corrispondono al codice “1” del primo livello Corine Land Cover; scala nominale pari 1:10000; area tematica minima di 0,25 ettari

E AZI

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L’U

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Obiettivi di qualità per la Laguna di Venezia

Il Piano Direttore 2000 focalizza la propria attenzione sulle sorgenti di inquinanti delBacino Scolante e prevede la riduzione dei carichi da esse generati in modo daraggiungere due principali obiettivi (qualità e carichi massimi ammissibili per laraggiungere due principali obiettivi (qualità e carichi massimi ammissibili per laLaguna), nell'intento di assicurare alla Laguna caratteristiche di ecosistema ditransizione in stato mesotrofico stabile, con una rete trofica non compromessa dafenomeni di ecotossicità.

Per quanto riguarda i carichi massimi compatibili per l'intera Laguna, il Decreto dei Ministeri dell’Ambiente e dei Lavori Pubblici 9 febbraio 1999 stabilisce per le

t t i ti l isostanze nutrienti valori di:

3000 t/a di azoto3000 t/a di azoto 300 t/a di fosforo

Il Comprensorio di competenza del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive: 100 430 ettari100.430 ettariProvincia di Venezia:23 ComuniProvincia di Padova:24 ComuniProvincia di Treviso:12 ComuniIl Comprensorio ricade per laIl Comprensorio ricade per la quasi totalità nelBacino Scolante della Laguna di Venezia.

www.acquerisorgive.it

Linee guida operative del Piano Direttore 2000Piano per la prevenzione dell’inquinamento e il risanamento delle acque del Bacino idrografico immediatamente sversante nella Laguna di VeneziaPiano per la prevenzione dell inquinamento e il risanamento delle acque del Bacino idrografico immediatamente sversante nella Laguna di Venezia

Interventi nel settore civile e urbano diffuso

- prevenzione

- nuovi sistemi fognari

- miglioramento impianti di depurazione

Interventi nel settore industriale

- prevenzione

Interventi nel settore agricolo e zootecnico

- interventi specifici nella Zona Industriale di Porto Marghera

-- prevenzione e gestione per il rilascio di nutrientiprevenzione e gestione per il rilascio di nutrienti- modifica degli impianti di depurazione e riuso dei reflui depurati per irrigazione

- centri di trattamento e fertiirrigazione

Interventi nel settore territorioInterventi nel settore territorio

-- opere in rete idraulicaopere in rete idraulica

-- fitodepurazione fitodepurazione - eventuali regolazioni e diversioni dei corsi d’acqua

- razionalizzazione dei prelievi per uso irriguo

RITENZIONE E RIMOZIONE DEI NUTRIENTI

FITODEPURAZIONE

Il trasporto degli inquinanti agricoli è

FITODEPURAZIONE

legato al moto dell’acqua:

in superficie( ll fi i l )(ruscellamento superficiale),

nelle zone subsuperficiali del suolo(movimenti di infiltrazione e percolazione).

Le tecniche di fitodepurazione comprendonoLe tecniche di fitodepurazione comprendonoun'ampia gamma di tipologie di intervento chetraggono origine dalla elevata capacità degliambienti midi nat ali e delle one diambienti umidi naturali e delle zone ditransizione tra ambienti terrestri e ambientiacquatici di intercettare ed immobilizzarenutrienti e solidi sospesi (ma anche sostanzeorganiche, metalli, composti di sintesi).


FITODEPURAZIONEFITODEPURAZIONE

Condizione necessaria affinché le piante e gli ecosistemi degli ambientiumidi possano svolgere un’azione di fitodepurazione delle acque è che sianop g p qin grado di intercettare i deflussi idrici carichi di nutrienti.L’assorbimento radicale dei nutrienti contribuisce all’abbattimento delleconcentrazioni degli stessi nei corpi idrici Nell’apparato fogliareconcentrazioni degli stessi nei corpi idrici. Nell apparato fogliarel’immobilizzazione è meno duratura che nei tessuti legnosi ma il rilascionel sistema è graduale e la decomposizione della lettiera mette adi i i t i i b tt i d it ifi ti

AZOTO nitrico

disposizione sostanza organica per i batteri denitrificanti.

NO3 NO3NO3

NO3

Assorbimento radicale (periodo vegetativo)


DENITRIFICAZIONE

La denitrificazione è un processo di trasformazione dell’azoto messo in attoda batteri che in assenza di ossigeno sono in grado di ricavarlo dai nitrati

DENITRIFICAZIONE

da batteri che in assenza di ossigeno sono in grado di ricavarlo dai nitrati(NO3), liberando l’azoto in forma gassosa (N2). Le piante sostengonol’attività dei batteri denitrificanti fornendo loro energia in forma di

b i i (d i i di f li i di i)

N2

carbonio organico (decomposizione di foglie, rami, radici).

2AZOTO

Suoli umidi

Norg.

NH4 NO3 N2

Corg.CO2

A ifi iNO3

Zona anaerobica

AmmonificazioneNitrificazione

Denitrificazione3

Denitrificazione


SEDIMENTO E FOSFOROSEDIMENTO E FOSFORO

Il ruscellamento superficiale è responsabile del trasporto del sedimento (leparticelle minerali insolubili) e delle sostanze più fortemente adsorbitep ) palle particelle di suolo (come il fosforo). Nei confronti dei deflussisuperficiali la vegetazione svolge principalmente una funzione di filtrooperata dalla lettiera, dagli apparati radicali superficiali e dal cotico erboso:operata dalla lettiera, dagli apparati radicali superficiali e dal cotico erboso:le particelle di terreno vengono intercettate e le sostanze adsorbite sonoimmobilizzate ed eventualmente cedute o trasformate gradualmente.

Vegetazione arborea

SEDIMENTO E FOSFORO

Vegetazionegarbustiva Vegetazione

erbacea

RitenzioneRitenzionesedimenti grossolanisedimenti grossolaniRitenzioneRitenzione

sedimenti finisedimenti finiProtezioneProtezione

erosione delle spondeerosione delle sponde

INTERVENTI CHE FAVORISCONO I PROCESSI DI FITODEPURAZIONE

Incrementare la presenza di vegetazione lungo i corsi d’acqua

Preservare la biodiversità

Gestire correttamente la vegetazione di sponda e in alveo

Avere siepi campestri che svolgano la funzione tampone

Realizzare stagni e aree umide

Rallentare i deflussi idrici

REGIONE DEL VENETOGIUNTA REGIONALE

SEGRETERIA REGIONALE PER L'AMBIENTE

PROVINCIA DI VENEZIA COMUNE DI SALZANO

DIREZIONE REGIONALE TUTELA DELL'AMBIENTE

P. 139/cInterventi di riqualificazione ambientale bacino Canale Scolmatore Fiume Marzenego e interventi sugli affluenti. Completamento Rio Roviego e sistemazione idraulica Rio Stortoidraulica Rio Storto."Progetto Cave Villetta di Salzano: Realizzazione di un ecosistema filtro"

Via Rovereto,12 – 30030 Chirignago-VeTel.0415459111 – fax 0415459262e.mail:[email protected]

Collaboratori: RIUNIONEResponsabile UnicoDel Procedimentodott. Lorenzo Del Rizzo

geom. Gianfranco Pescegeom. Livio Gardellin

dott. for.Paolo Cornelio

Il Direttore dei Lavori

RIUNIONEProgetto Cave Villetta di Salzano:Perizia di Variante

AI TERMINI DI LEGGE CI RISERVIAMO LA PROPRIETÀ DI QUESTO DOCUMENTO CON DIVIETO DI RIPRODURLO O DI RENDERLO NOTO A TERZI SENZA SPECIFICA AUTORIZZAZIONE

Il Direttore dei Lavoriing. Carlo Bendoricchio

Venezia Mestre 30.06.2008

CONDIZIONI DI PROGETTO

• Abbattimento del carico di nutrienti sversati dal bacino scolante delfiume Marzenego nella Laguna di Venezia, per almeno 17.0 t/anno di Nt t l 0 2 t/ di P t t ltotale e 0.2 t/anno di P totale.

• FITODEPURAZIONE delle acque superficiali.

• Area di intervento

Nord: Fiume Marzenego (Consorzio di Bonifica Acque Risorgive)

Portata media 2.565 L/sec

Centro: ex Cave di Villetta di Salzano (Rete Natura 2000)

Proprietà Privata (65 ettari)

Sito di Importanza Comunitaria SIC

Z di P i S i l ZPSZona di Protezione Speciale ZPS

Sud: Rio Roviego (Consorzio di Bonifica Acque Risorgive)

P t t di 561 L/Portata media 561 L/sec

OBIETTIVOOBIETTIVORidurre il carico inquinante di azoto totale e fosforo totale sversati nella Laguna di Venezia dai corsid’acqua appartenenti al bacino scolante del fiume Marzenego, attraverso l’impiego di tecniche difitodepurazione.

AREA DI INTERVENTOLe cave senili di Villetta di Salzano VE, comprese tra le due aste fluviali del Roviego e del Marzenego, a , p g g ,sudest di Robegano, sono Sito d’Importanza Comunitaria (codice SIC IT3250008) e Zona di Protezione Speciale (ZPS): complessivamente si estendono per poco meno di 65 ettari.

AREA VASTA: inquadramento generaleBACINI IDROGRAFICI ( i d’ b i i i hi id li lità d ll’ )BACINI IDROGRAFICI: (es. corsi d’acqua, urbanizzazione, rischio idraulico, qualità dell’acqua)ASPETTI CLIMATICI: (es. quantità e distribuzione delle precipitazioni, ricarica delle falde acquifere)RILEVANZE NATURALISTICO-AMBIENTALI: (es. evoluzione della vegetazione nel tempo, habitat)

PIANIFICAZIONE TERRITORIALEClassificazioni – Prescrizioni – Vincoli

PTRC Piano Territoriale Regionale di CoordinamentoPALAV Piano di Area della Laguna VenetaPTP Piano Territoriale ProvincialePRG Piano Regolatore Generale (Comune di Salzano)Piano Direttore 2000 (disinquinamento della Laguna di Venezia)

STUDI SPECIFICI

Studio geologico, geotecnico e idrogeologico (es. Quote del terreno – Prove penetrometrichepermettono di identificare le caratteristiche geotecniche dei litotipi e di conseguenza definirecaratteristiche dei manufatti quali le fondazioni e le opere antisifonamento – Livelli della falda freatica nel

tt l )sottosuolo).

Studio idraulico (es. Portate dei corsi d’acqua nell’ottica del mantenimento del deflusso minimo vitale –Definizione dei livelli idrici in base alla portata per valutare i dislivelli ingresso/uscita – Perdite di carico pereffetto della p esen a della egeta ione Analisi del compo tamento id a lico dei man fatti)effetto della presenza della vegetazione – Analisi del comportamento idraulico dei manufatti).

Analisi del processo di fitodepurazione (es. Concentrazione degli inquinanti in ingresso – Stima deirendimenti depurativi: per progettare l’impianto sono state utilizzate delle formule presenti nella letteraturascientifica internazionale e in particolare si è scelto un metodo cautelativo come Kadlec Knight che inscientifica internazionale, e in particolare si è scelto un metodo cautelativo come Kadlec-Knight che infunzione del carico inquinante permette di definire l’area destinata al processo di rimozione e il valore delcarico effluente dalla wetland).

Descrizione dell’ambiente naturale (Produzione di un quadro delle diverse tipologie di habitat alloDescrizione dell’ambiente naturale (Produzione di un quadro delle diverse tipologie di habitat allostato attuale da cui è emerso un quadro di insieme di notevole interesse floro-faunistico per le porzioni ested ovest del sito Natura 2000 n. IT3250008, rispetto all’area d’intervento, grazie alla presenza di unamaggior diversità di ambienti e a un maggiore equilibrio tra aree umide, aree a bosco, ancheperiodicamente sommerse e aree aperte con cenosi erbacee igrofile)periodicamente sommerse, e aree aperte con cenosi erbacee igrofile).

Valutazione di incidenza ambientale (VINCA)

Importo: 2.714.568,99 euro.Fine Lavori: Ottobre 2009

Tratto di Passante autostradale di Mestre realizzato al margine

delle Cave di Salzano(Variante al Progetto Definitivo).

Tratto di passante su viadotto sopra l’area di cava. Fonte: Progetto Definitivo Autostrada A4 –Variante di Mestre PASSANTE AUTOSTRADALE.

(Variante al Progetto Definitivo).

Le tipologie di vegetazione individuate come significative all’interno dell’area

1. Vegetazione a idrofite sommerse e natanti

2. Vegetazione a idrofite radicanti parzialmente emerse

3. Bosco igrofilo a prevalenza di salice bianco e ontano nero con elementi del bosco planiziale

4. Bosco igrofilo periodicamente sommerso4. Bosco igrofilo periodicamente sommerso

5. Aree a vegetazione arbustivo-arborea (specie nitrofilo ruderali)

6. Aree a prevalente vegetazione erbacea6. Aree a prevalente vegetazione erbacea periodicamente sommersa (prati umidi)

D ti di ttDati di progetto

Portata media Marzenego: 2.565 L/sec (Q 18.99 m)

Portata media Roviego: 561 L/sec (Q 16.76 m)

Portata immessa: 150mc/ora (41.5 L/sec. ca.)

(Q t Q i li d l C i 0 10)(Quote Q convenzionali del Consorzio: 0 = +10)

Università degli Studi di Padova Facoltà di IngegneriaDipartimento di Chimica IndustrialeLaboratorio Analisi dei Sistemi Ambientali

MONITORAGGIO DELLE CAVE DI SALZANO 2009 – 2010

La determinazione dei tempi di residenza effettuata mediante tracciante ha dato un valore medio di 5,7 giorni.

I risultati delle campagne di monitoraggio stagionali sono stati eccellenti considerando lagiovane età dell’area. Sono stati stimanti i seguenti valori medi di riduzione:

76% per quanto riguarda l’azoto ossidato;

49% per quanto riguarda l’azoto totale;

57% per quanto riguarda il fosforo come ione ortofosfato;

43% per quanto riguarda il fosforo totale;

66% per quanto riguarda i solidi sospesi totali.

Sono stati misurati anche dei valori estremamente interessanti di abbattimenti di inquinanti quali il93% di abbattimento dell’azoto ossidato durante le stagioni primaverili, il 92% diabbattimento dei solidi sospesi totali e il 72% di abbattimento del fosforo totale persedimentazione durante la campagna di monitoraggio invernale.

6,0Salzano IN

4,0

tale

(mg/

L)Salzano OUT

Andamento temporale delle concentrazioni di

2,0

Azo

to T

ot delle concentrazioni di azoto totale nelle due stazioni monitorate.

0,0giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu

2009 2010

0,30Salzano INSalzano OUT A d t t l

0,20

Tota

le (m

g/L)

Salzano OUT Andamento temporale delle concentrazioni di fosforo totale nelle due stazioni monitorate

0,10

Fosf

oro stazioni monitorate.

0,00giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu

2009 2010

3 0 94 4100 0

AZOTO OSSIDATO

2,0

3,0g/

L)

IN OUT

92,8 94,4

74,875,0

100,0

N-N

OX

1,0N-N

OX

(mg

42,3

25,0

50,0

RID

UZI

ON

E

0,0INVERNO PRIMAVERA ESTATE AUTUNNO

0,0

,

INVERNO PRIMAVERA ESTATE AUTUNNO

%

6,0 100,0

AZOTO TOTALE

4,0

mg/

L)

IN OUT

59,8

49,5

75,0

ON

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.N.

2,0T.N

. (m 44,0 42,6

25,0

50,0%

RID

UZI

O



0 090 100 0

FOSFORO COME IONE ORTOFOSFATO

0,060

0,090g/

L)

IN OUT

53 463,2 62,4

75,0

100,0

P-P

O4

0,030P-PO

4 (m

g 53,447,9

25,0

50,0

RID

UZI

ON

E


0,0

,

INVERNO PRIMAVERA ESTATE AUTUNNO

%

0,300 100,0

FOSFORO TOTALE

0,200

,

g/L)

IN OUT71,275,0

,

NE

T.P.

0,100T.P.

(mg

21,0

42,336,7

25,0

50,0%

RID

UZI

O



Area sud ovestArea sud ovest

Anno 2011Anno 2011

Anno 2007Anno 2007Anno 2007Anno 2007

Area Area nord nord ovestovest

Anno 2011Anno 2011


Area sud ovestArea sud ovest

Novembre 2006Novembre 2006

Agosto 2009Agosto 2009Agosto 2009Agosto 2009

Area nord ovestArea nord ovest

Luglio 2007Luglio 2007


Area nord ovestArea nord ovest

Giugno 2007Giugno 2007


Area Area nord nord ovestovest

Anno 2011Anno 2011


Foto: Loris Paggiarin Foto: Loris Paggiarin -- Gennaio 2011Gennaio 2011

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