I Componenti la Sostanza Organica - master-bioenergia.org · Anidrite carbonica, Radiazione solare,...
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Gino MagniPioneer Hi-bred Italia
Master in “Gestione delle biomasse e dei processi per la produzione di energia”
Le coltivazioni per produrre biomassa ad uso biogas caratteristiche, rese
I principi della conservazione dei foraggile buone pratiche di insilamento
Strumenti per valutare la qualità della biomassa
MilanoSabato 3 Dicembre 2011
Obbiettivi per l’agricoltoreColtivare Essenze che alla Raccolta abbiano
accumulato grandi quantità di Energia(genetica + agronomia)
Saperne conservare il Valore Energetico fino all’utilizzo(tecniche di insilamento + microbiologia)
Liberare l’Energia del foraggio sottoforma di metano nel modo più completo e nei tempi più rapidi(struttura della fibra + efficienza dell’impianto)
1°Obbiettivo:Produrre Energia in campo… per Produrre BIOMASSA è Fondamentale Avere Conoscen ze
• Caratteristiche e Potenzialità della Specie Vegetale� Analisi dei raccolti
� Valutazione pluriennale
• L’ambiente in cui si opera � Clima
� Tipologia di terreno e disponibilità nutrienti
• Le tecniche agronomiche di coltivazione• Le pratiche di conservazione del raccolto
La Sostanza Organica è prodotta dalle piante con l’attività di fotosintesi clorofilliana
I Componenti la Sostanza Organica
La Pianta produce Sostanza Organica partendo da: �Elementi minerali del terreno, �Acqua, �Anidrite carbonica,�Radiazione solare,�Temperatura ambientale.
Di cosa ha bisogno la pianta?
SOLE
La linfa grezza,costituita di acquae sali minerali, arriva alle foglie attraverso i vasi.
L’anidride carbonicaentra nella foglia attraverso gli stomi, situati nella pagina inferiore.
H2O H2O
Grazie ai cloroplasti che catturano l’energiadel sole, La foglia è il laboratorio chimico della pianta.
H2O
… e si ricompongono in ossigeno O2 e glucosio
glucosio
H2O
H2O
H2O
H2O H2O
O2
O2
O2
O2
O2
O2
si disfano in atomi di O di H di Cle molecole
di acqua e di anidride carbonica
CO2
CO2
CO2
CO2
CO2
CO2
2
Cosa produce la pianta?
glucosio
SOLE
La linfa elaborata contenente glucosio, che si accumula
sottoforma diamido nella spiga e nella Fibradelle strutture
Vegetali
L’ ossigeno esce dagli stomi delle foglie
Le possibili Scelte Colturale
Mais 1°Semina Granella / Trinciato
Mais 2°Semina Granella / TrinciatoLoiessa silo/fieno
Segale silo
Colza siloSorgo silo
Triticale silo
Frumento silo
Mais 3°Semina Trinciato
Sorgo silo
Agosto Settembre OttobreMarzo Aprile Maggio Giugno Luglio
Temperatura in gradi°C.
Scelta della Specie BotanicaRisposta fotosintetica di piante C 4 e C3 a luce e temperatura
0° 20° 40°
Intensità luminosa0% 50% 100% luce solare piena
Tass
o fo
tosi
ntet
ico
per
unità
di s
uper
ficie
fog
liare
Pianta C 4
Pianta C 3
Foto triticale, segale, orzo silo
Segale
Orzo
LoiessaTritticaleSilomais
Sorgo integrale silo
SegaleSorgo da Fibra
Pastone
Sorgo da Sfalcio
Principali Biomasse per Produrre Metano
I raccolti hanno diversa efficienza produttiva
G A R A N T I R E all’azienda il max possibile
Silomais per Biogas: la base nell’alimentazione del digestore Efficienza Fotosintetica del Mais
Mais pianta C 4 utilizza CO 2 con la massima efficienza riscontrabile nel regno vegetale:
In un giorno d'estate 1 ha di mais:� Fissa in media 450-500 kg di CO2;
� Libera 220-250 m3 di ossigeno (equivalenti al consumo annuale di un adulto).
Un ettaro di mais produce:� 2 volte più ossigeno di un ettaro di frumento,� 4 volte più ossigeno di un ettaro di foresta.
3
Silomais per Biogas
Punti di forza• Grande massa ad ettaro,
• Fornisce la massima energia ad ettaro,
• Insilato ad elevata densità energetica,
• Stabilità produttiva negli anni,
• Esente da problemi di ristoppio,
• Tecniche di coltivazione ben conosciute e diffuse,
• Pianta con il più rapido miglioramento,
• Minor costo unitario per m 3 di metano prodotto.
Silomais per Biogas
Punti di debolezza
• Coltura a maggior investimento,
• Impegno costante in coltivazione.
Tipi di mais
GranellaMassima ResaGranella/ha
Silomais ZootecnicoMassima Energia
UFL/ha
MassaMassima Produzione
tal quale/ha
Il Mais: Pianta Perfetta per Produrre Energia
l’informazioni Pioneer da oltre 20 anni:
� Campi Nast biogas – zootecnici,
� Monitoraggio foraggi,
� Raccolta campioni in impianti biogas.
I Report Biogas: Rese del Mais nell’areale padanoMais 1°Semina Granella / Trinciato
Granella 130-120 q.ha 14% ssTrinciato 250-200 q.ha ss
25.000-18.000 UFL/ha8.000-6.000 m3//haCH4300-280 m3/t so CH 4
Mais 2°Semina Granella / TrinciatoGranella 120-110 q.ha 14% ssTrinciato 230-180 q.ha ss
21.000-15.000 UFL/ha7.000-5.000 m3/ha CH4
Mais 3°Semina TrinciatoTrinciato 160-140 q.ha ss
14.000-10.000 UFL/ha4.500-3.500 m3/ha CH4
4
Confronto biogas - zootecnico Differenze Nast Biogas – Nast Zoot
diff
1 2 1 2
Resa verde q.li/ha 617,9 582,3 679,4 625,8 -52,5
Sostanza secca % 36,4 34,0 34,9 34,7 0,4
Resa sost secca q.li/ha 224,8 197,7 237,2 216,9 -15,8
Amido % ss 32,6 30,7 35,5 33,7 -2,9
Resa amido q.li/ha 73,3 60,8 84,1 73,2 -11,6
biogas zootecnicoTipo di utilizzo
Epoca di semina
Silomais Tropica le o da Massa
Massa Imponente.
Ridotta Sostanza Secca.
Basso in Amido.
Sensibile ad allettamento, carbone.
Conservabilità dubbia.
Valutiamo le differenze Varietà uso zootecnico o dupplice attitudine
Varietà tropicali a ciclo lungo Pastone Integrale
Alimento ad alta concentrazione energetica� 50-60% della SS della pianta
� Rapida e completa degradabilità
� Utile in momenti di crisi dell’impianto
� Per compensare prodotti scadenti
Vantaggi di ordine gestionale� Momento di raccolta ritardato rispetto silomais
� Costi di trasporto 1/3 rispetto silomais
� Ridotti Volumi di stoccaggio
5
Aumento delle rese: Il tasso di guadagno genetico è previsto in accellerazione, raddoppierà nei prossimi anni
164175178
200
Source: USDA, NCGA
60708090
100110120130140150160170180190
1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010 2015
bu/a
cre
35 Year 15 year 10 year 5-year
1970 - 72.4
2006 - 151.2
Efficienza idrica del MaisIn quanto pianta C4 può tenere gli stomi parzialmente
chiusi in caso di penuria di acqua, mantenendo una velocità fotosintetica elevata
Fabbisogni d'acqua per produrre 1 kg di S.S *:
Mais: 349 kgFrumento: 550 kgPatate: 575 kgRiso: 682 kgErba Medica: 844 kg
Fonte: Dominique Soltner – "Les grandes productions végétales "
Sorgo: 258 kg
Caratteristiche del silomais : Punti assodati a livello internazionale
• Maggior resa in CH 4/ha,• Alta resa in CH 4 per unità di Sost. Organica• Sost. Secca alla raccolta non inferiore al 30%
- Facilità di conservazione, minori effluenti- In Nord Europa range 31-34% s.s.
Piante con ciclo extra lungo da evitare Cresce prevalentemente la parte vegetativa, con maggiori
rischi agronomici, ma non aumenta la resa in metano
Dr.Thomas Ammon Vienna - Landtechinik 2 2006
Resa in m 3/t di tal quale% CH4 sul biogas
* Handreichung Biogas, Fachagentur Nachwachsende Rohstoffe, 2006; Energiepflanzen, KTBL, 2006
0
50
100
150
200
250
Res
aB
ioga
s *
Metano
Sorgo: Alternativa al mais in bassa fertilità
Epoca Semina ampia Aprile – Inizio Luglio
Resa q/ha S.S.m3CH4//ha
100 – 1502.000 - 4.000
Qualità m3CH4/Ton so 250-290
Punti di forza Punti di debolezza
• Minor apporto idrico
• Varie tipologie di pianta
•> Difficoltà alla semina
• Coltura depauperante
• Minor resa per kg di s.o.
• Miglioramento genetico lento,
Per la 2 e 3 epoca di semina
6
Valori medi di Silomais e Silosorgo (NRC, 2001)
Foraggio Silomais Silosorgo
Sostanza secca, % 35.1 28.8
Ceneri, %SS 4.3 7.5
Proteina grezza, %SS 8.8 9.1
NDF, %SS 45.0 60.7
ADF, %SS 28.1 38.7
Estratto etereo, %SS 3.2 2.9
NSC, %SS 38.7 19.8
Tipologie di SorgoSorgo a foglia larga (S. Bicolor)
Sorghi da granella (1.5 m; cariossidi 30% della s.s.) Zootecnia: granella e insilato integrale
Sorgo da foraggio (> 2 m; cariossidi 15% della s.s.) Biomassa verde, zuccherini, saggina
Sorghi a foglia stretta (Sudangrass)Sorghi gentili o sudanesi
Incrocio Bicolor/SudangrassSorgo da sfalcio
Sorgo a confronto con trinciato di mais in 2a semina
diff. in punti di ss
diff. in litri di CH4 per kg di ss
Loiessa: Pianta tipica dell’areale padano
Epoca di Raccolta 1-15 Maggio
Resa q/ha fienoUFL/ha
m3CH4//ha
50 – 1004.000 - 7.0001.700 – 2.300
Qualità UFL/q ssm3CH4/Ton S.O.
75 – 83220 - 260
Punti di forza Punti di debolezza
• Raccolta inizio Maggio
• Elevata produttività
• Compete con le malerbe
• Risponde in alta fertilità
•Necessita di pre-appassimento
+ Mais
in 2°epoca di semina
Segale: Cereale rusticoEpoca di Raccolta 5-15 Maggio
Resa q/ha S.S.m3CH4//ha
60 – 1201.500 – 3.000
Qualità m3CH4/Ton S.O. 240-260
Punti di forza Punti di debolezza
• Raccolta precoce
• Insilamento diretto se
ceroso
• Difficoltà di raccolta.
• Basso rapporto spiga/pianta+ Mais
in 2°epoca di semina
Triticale: Incrocio fra Segale e Frumento
Epoca di Raccolta Fine Maggio - 10 Giugno
Resa q/ha S.S.m3CH4//ha
70 – 150 2.000-3.500
Qualità m3CH4/Ton so 240-270
Punti di forza Punti di debolezza
• Buona Produzione in tal quale
• Insilamento Diretto
• Qualità se presente granella
• Rapido viraggio
• Stelo di bassa qualità
• Epoca di raccolta tardiva
• Allettamento in alta fertilità
+ Mais
in 3°epoca di semina
7
Frumento: Stabilità in Resa e Qualità Epoca
Raccolta IntegraleFine Maggio - 10 Giugno
Resa q/ha S.S.m3CH4//ha
70 – 1302.000 - 3.500
Qualità m3CH4/Ton so 250-270
Punti di forza Punti di debolezza
• Buona Produzione in tal quale
• Elevato apporto di granella
• Insilamento Diretto
•Viraggio medio
• Epoca di raccolta tardiva+ Mais
in 3°epoca di semina
Colza: Oleaginosa invernaleEpoca Raccolta Integrale
Raccolta Granella 15-20 Maggio
15 Giugno
Resa q/ha granella m3CH4//ha
30 – 351.500 – 3.000
Qualità m3CH4/Ton S.O. 220-270
Punti di forza Punti di debolezza
• Raccolta precoce
• Pianta ibrida
• Necessita di poca
acqua
• Difficoltà di impianto
• Pianta che lignifica+ Mais
in 2°epoca di semina
Il valore dei foraggi autunno vernini rispetto al trinciato di mais di 1°semina
diff. in punti di ss
diff. in litri di CH4 per kg di ss
Valore INDICE
Silomais = 100
Silomais
1 °
Silomais
2 °
Silomais
3 °
Pastone spiga
Sorgo silo
Triticale silo
Frumento silo
Loiessa silo
Segale silo
litri CH4 /kg tq 105 101 91 198 68 90 84 71 77
litri CH4 /kg ss 291 285 281 330 258 261 265 252 255
Indice Silomais litri
CH4/kg ss100 98 97 113 89 90 91 87 88
Resa q/ha ss 224 198 163 155 130 105 100 80 80
Resa m3CH4/ha 6518 5627 4583 5115 3354 2741 2650 2016 2040
Indice Silomais
m3
CH4/ha100 86 70 78 51 42 41 31 31
Costi di produzione
diretti variabili1650 1650 1500 1500 1250 950 950 850 850
CH4 Costo €/m3
da
foraggio0,25 0,29 0,33 0,29 0,37 0,35 0,36 0,42 0,42
Indice Silomais
€m3
CH4
100 116 129 116 147 137 142 167 165
Valore INDICE
Silomais = 100
Silomais
1 °
Silomais
2 °
Silomais
3 °
Pastone spiga
Sorgo silo
Triticale silo
Frumento silo
Loiessa silo
Segale silo
litri CH4 /kg tq 105 101 91 198 68 90 84 71 77
litri CH4 /kg ss 291 285 281 330 258 261 265 252 255
Indice Silomais litri
CH4/kg ss100 98 97 113 89 90 91 87 88
Resa q/ha ss 224 198 163 155 130 105 100 80 80
Resa m3CH4/ha 6518 5627 4583 5115 3354 2741 2650 2016 2040
Indice Silomais
m3
CH4/ha100 86 70 78 51 42 41 31 31
Costi di produzione
diretti variabili1650 1650 1500 1500 1250 950 950 850 850
CH4 Costo €/m3
da
foraggio0,25 0,29 0,33 0,29 0,37 0,35 0,36 0,42 0,42
Indice Silomais
€m3
CH4
100 116 129 116 147 137 142 167 165
0
100
200
300
400
500
600
liquame bovino
liquame suino
siero di latte
bucce patate
barbabietola foraggio
insilato barbabietola
erba 1° taglio
mais verde
insilato mais verde
insilato mais maturo
grassi separazione
melasso
pane vecchio
grassi olii vegetali usati
m3 biogas prodotto per ton di input
Fonte Thoni naturgas
Resa in metano per trinciati di mais a diverse maturità
Fonte: Keymer, 2004Fonte: Keymer, 2004
PRODOTTO SS (%)
SO(%SS)
BiogasNl/kgSO
CH4(%)
CH4Nl/kgSO
CH4Nl/kgTQ
Trin. Verde, fioritura 18.0 93.0 544 52.8 287 48
Trin. Verde, mat. lattea 22.0 94.6 563 52.4 295 61
Trin. Verde, mat. cerosa poca granella
26.0 94.8 563 52.3 294 72
Trin. Verde, mat. cerosa 30.0 95.7 595 52.5 312 90
Pastone integrale 65.0 98.0 708 52.6 373 238
8
Importanza delle frazioni
COMPONENTE FRAZIONE DOVE EFFETTO
Trigliceridi Granella + +Cere Foglie/Stocco -
COMPONENTE DOVE QUANTITA' EFFETTO
Granella alta + +Foglie/Stocco bassa +
COMPONENTE FRAZIONE DOVE EFFETTO
Zuccheri Foglie/Stocco/Granella + +Amido Granella + +
Cellulose, emic. Foglie/Stocco +Lignina Foglie/Stocco -
ESTRATTO ETEREO
PROTEINE
CARBOIDRATI DEGRADABILI
CARBOIDRATI FIBROSI
Determinazione di CH 4da 1 kg di Silomais
PesoComponente
digestione Resa in biogas Resa in CH 4
g. % l/kg litri % litri
155 Carboidrati degradabili
98 790 120 50 60
145Carboidrati fibrosi 64 790 74 50 37
10 Grasso 80 1250 10 67 6.7
23 Proteina 57 700 9.1 71 6.4
333SostanzaOrganica
76 797 213 52 110
MIGLIORE CONOSCENZA DEI PRODOTTI
CONOSCENZA DEI FABBISOGNI DELLA COLTURA
CONOSCENZA DEI SUOLI
APPLICAZIONE DELLE MIGLIORI
PRATICHE AGRONOMICHE
ESPERIENZA E PROFESSIONALITA’
Cosa ci serve per migliorare? 10 anni di progetto suolo
I numeri del progetto suoli
Quasi 53000 campioni
analizzati dal 2001 al 2011
Circa 6000 campioni per
ogni campagna di semina
1 campione di suolo su 20
ettari di mais in Italia
Capacità analitica di 120
campioni al giorno
Report di analisi
2150 comuni
campionati in Italia
9
Esempio di percorso virtuoso per:
- ottimizzare la concimazione,
- soddisfare le esigenze colturali,
- valorizzare i reflui,
- ridurre gli inquinamenti
0
10
20
30
40
50
60
15-m
ag
29-m
ag
12-g
iu
26-g
iu
10-lu
g
24-lu
g
07-a
go
21-a
go
N° A
dulti
Allerta F M
Controllo delle catture -Ricerca e conta delle Ovature
Riconoscimento e conta degli Insetti - analisi dei Dati
Allerta SMS per la migliore Strategia di Difesa
Servizio Agronomico Pioneer:Controllo della Piralide
2°Obbiettivo:Insilamento - Tecnica di Conservazione
• Si possono conservare imponenti masse di foraggiomediante l’azione acidificare di specifici microrganismi in grado di trasformare gli zuccheri solubili in acidi organici.• La pianta sintetizza zuccheri per produrre biomassa (fibra e amidi)
• Una quota è presente al momento della raccolta
• Possiamo gestirli come conservanti naturali
• In Conservazione si perde da un 5 ad oltre il 50% del valore in Energia del foraggio
• Le corrette pratiche di Gestione della Raccolta e di Riempimento della Trincea sono Indispensabili e Complementari all’attività dei Microrganismi.
Qualità della Sostanza Organica prodotta
Digeribilità• Facilità di utilizzo dei principi nutritivi costituenti la S.O.
Conservabilità• Semplicità di Conservazione• Minimizzare le perdite
Variazioni nella qualità dell‘alimentodovute alla conservazioneCause Giudizio
Respirazione Inevitabile -1 -5
Fermentazione Inevitabile -4 -10
Perdite effluenti Variabile 0 -7
Perdite di campo Variabile 0 -5
Attività enzimatica su fibra auspicabile 10 0
Fermentazioni anomale evitabile 0 -10
Degradazione aerobica evitabile 0 -40
totale 5 -50
Variazione (%)
54
Dove attivarsi per migliorare la Conservazione
Elevato conteggio di lieviti, muffe, batteri acetici
Sviluppo calore, muffe, aumento
dell‘etanolo
Qualità delle Fermentazioni
foraggio
Gestione dell‘insilato (aria)
CAMPO TRINCEA FRONTE TRINCEA
Momento di utilizzo Andamento stagione
10
Principali microrganismi presenti sul trinciato alla raccolta
LAB: Enterobatteri: Clostridi: Muffe:
Enterococcus Escherichia coli Clostridium tyrobutyricum Penicillium
Lactococcus Enterobacter Clostridium sporogenes Fusarium
Leuconostoc Ervinia spp Clostridium byfermentans Aspergillus
Pediococcus Serratia spp Clostridium butyricum Mucor
Streptococcus Salmonella Clostridium botulinum Byssochlamys
Lactobacillus Listeria monocytogenes Alsidia
Lieviti: Arthrinium
Bacilli: altro: Cryptococcus Geotricum
Bacillus cereus Protozoi Rhadotorala Monascus
Virus enterici Sporabolomyces Scapulariopsis
Sacchormyces Trichoderma
Candida
Hansenula
Attività Microbiologica nell’ Insilato
Batteri Acido Lattico buon odoreLattici
Acido Butirrico odore Clostridi riduce Ingestione
Proteine -> NH3
Entero Acido Acetico odore pungente batteri
Deterioramento aerobio PerditeLieviti ( con O2) Riscaldamento
Alcohol Odore Alcool
Funghi Inquinamento Ingestione ridotta,ridotto valore
Tossine
Ano
mal
afe
rmen
tazi
one
Det
erio
ram
ento
ae
robi
o B
en
ferm
enta
to
Microrganismi Produzione di: Giudizio
Fermentazioni AerobicheC6H12O6 6 O2 6 H2O 6 CO2 + CALORE(zucchero ) ( ossigeno ) ( acqua ) (anidride carbonica)
Fermentazioni EterofermentantiC5H10O5 C3H6O3 C2H4O2
(zucchero) (acido lattico ) (acido acetico)
C6H12O6 C3H6O3 C2H5OH CO2
(zucchero ) ( acido lattico ) (etanolo) ( anidride carbonica )
3 C6H12O6 H2O C3H6O3 C2H4O2 2 C6H14O6 CO2
(zucchero ) ( acqua ) (acido lattico ) (etanolo) (mannitolo) (anidride carbonica)
Fermentazioni OmofermentantiC6H12O6 2 C3H6O3
(zucchero ) (acido lattico)
Substrato Prodotto Finale
La produzione di CO 2 contribuisce alla perdita di S.S.
Muffe
Lieviti
Conta (ufc/g tal quale)
CAMPO: soglie di attenzione per lieviti e muffe
0.0 1.0 2.0 3.0 4.0 5.0 6.0 7.0
Mais
Loiessa e cereali da insilato
0 1.0 2.0 3.0 4.0 5.0 6.0 7.0
Mais
Loiessa e cereali da insilato
0 10 100 1.000 10.000 100.000 1.000.000
Microrganismi epifiti sulla pianta
< 1% Batteri Lattici 8% Lactobacillus plantarumproduttori di ac. Lattico I batteri più efficenti
Batteri latticiEpifiti
Sulla pianta i ceppi efficenti di L. plantarumsono meno di 1 ogni 1000 microrganismi
Riempimento trincea:
Distendere il trinciato in strati non superiori ai 15 cm Sotto 3 cm il peso del
trattore diminuisce del 10%
Il peso dei trattori proporzionato alla massa raccolta Un trattore comprime in 1 ora 4 volte il proprio peso
11
Informazioni all’insilamento Attrezzature per il corretto riempimento e compattamento dell’insilato in Trincea
Importanza della coperturaper la riuscita della conservazioneento
Il telo deve sigillare la massa dall’aria per tutto il periodo della conservazione
Fattori che influenzano l’impermeabilità all’aria
• Condizioni ambientali, • Qualità del telo, • Numero di teli, • Tipo di appesantimento
Tipologia dei teli
TIPO DI TELOSpessore
µm
Permeabilità
(cm3/m2/Giorno)
23°C 50°C
Polietilene
pellicola45 4000 12000
Polietilene
(spesso)200 1000 3000
Silostop (pellicola) 45 100 500
Silostop (spesso) 125 80 400
G.Borreani E.Tabacco; 2007
12
SILOSTOP:Schema di permeabilità all’aria
EVOH / Poliammide
polietilene
polietilene
polietilene
Considerazione sui teli
• RICHIEDERE film stabilizzati ai raggi UV per almeno 12 mesi.
• Conoscere la % di plastiche riciclate (accettabile un 30%)• La Permeabilità all’aria aumenta da 3 a 5 volte passando
da 23°C a 50°C• Qualità diversa per trincee usate in tempi diversi• La fluttuazione di temperatura fra il giorno e la notte
determinano differenti pressioni nei gas all’interno ed all’esterno contribuendo a scambi gassosi della massa.
• Gli scambi gassosi sono tanto più elevati quanto minore è la quantità di materiale utilizzata nell’appesantire il telo
Compressione statica
PESO STATICOkg/m 2
Pneumatici 25-40Ghiaia/sabbia - 15 cm 200Mattonelle cemento 150
Tipo di appesantimento
Effetto dell‘aria sulla crescita dei lieviti e sulla stabilità aerobica all‘utilizzo
Util
izza
tori
ac. L
attic
o, li
eviti
log
ufc/
g T
Q
0
20
40
60
80
100
120
140
160
Ben compattato e sigillato
Sta
bilit
àA
erob
ica,
h
0
1
2
3
4
5
6
7
Stabilità Aerobica Lieviti utilizzatori ac. lattico
Ben compattato e non sigillato
Media compattazione e non sigillato
Gestione Trincea:scambi di gas nell‘insilato
source: Honig, FAL Braunschweig
Giorni dall‘Insilamento
Densità della trinceakg SS / m 3
Per
dite
di S
osta
nza
Sec
ca, %
Dove migliorare la Conservazione
Elevato conteggio di lieviti, muffe, batteri acetici
Sviluppo calore, muffe, aumento
dell‘etanolo
Qualità delle Fermentazioni
foraggio
Gestione dell‘insilato (aria)
CAMPO TRINCEA FRONTE TRINCEA
Momento di utilizzo Andamento stagione
13
Azioni utili per una perfetta conservazione
Attività Microbiologica
• Trattare con batteri specifici per acidificarevelocemente - pH stabile (< 4)
• Sfruttare il tempo di permanenza del foraggio in trincea per aumentare la digeribilità della fibra
Distribuzione corretta
Distribuire omogeneamente 100.0000 ufc vitali per grammo di foraggio raccolto tal quale.
Guidare le Fermentazioni trattandocon Additivi di Provata Efficenza
LAB ufc/g t.q
pH
---- LAB Epifiti ----- Batteri Pioneer Omolattici
Disporre nella massa da subito della dose ottimale di microrganismi utili per conservare integralmente il foraggio
76
Attività Microbiologica Profonda
Sfruttare il tempo di permanenza del foraggio in trin cea per aumentare la digeribilità della fibra
Cause della Scarsa Conservazione
Elevato conteggio di lieviti, muffe, batteri acetici
Sviluppo calore, muffe, aumento
dell‘etanolo
Qualità delle Fermentazioni
foraggio
Gestione dell‘insilato (aria)
CAMPO TRINCEA FRONTE TRINCEA
Momento di utilizzo Andamento stagione
Come ben operare:
Rinnovare frequentemente il fronte di desilazione
Produrre Nuova Acidità sul fronte
14
Penetrazione di aria sul fronte
CO2
O2
Zona Critica del Fronte con Alta e Media Densità
O2
CO2
Fronte di Desilamento
Zona Critica del Fronte
O2
CO2
Avanzamento settimanale del fronte
Velocità di desilamento1,5 m / settimana (Inverno) 2,5 m / settimana (Estate)
Attività Microbiologica Stabilizzante
Alla riapertura della trincea i microrganismi Pioneer 11A44 del genere L. buchneriproducono ulteriori acidi in gradoRidurre il riscaldamento del fronteRidurre la formazione di muffe
Confronto
Trincea Trattata 11A44 Trincea Non Trattata
EURO
15
Gas output at different storage types for maize silage
Silo: 60 m x 20 m x 5 m - Input were 1.100 t dry matter
Storage in two halfs: (covered + additive) / not covered - bothe parts compressed the same
Testing Saxony Biogas plant 500 kW el
Maize testing Saxony * 1. Part 2. Part 1. Part 2. Part
Nature covered not covered covered not covered
Input in t dry matter 550 550 3.300 3.300
% dry matter 33% 33% 33% 33%
Fresh matter in t 1.667 1.667 10.000 10.000
Price of maize silage je t 24,00 € 24,00 € 24,00 € 24,00 €
t Output in dry matter 518 403
Loss of dry matter 6% 27% 6% 27%
Input maize silage 40.000 € 40.000 € 240.000 € 240.000 €
Loss of money (dry matter) 2.327 € 10.691 € 13.964 € 64.145 €
Costs for foil and additives 1.600 € 9.600 €
Difference 6.764 € 40.582 €
* Or ig in: " energ iep f l anz en 3 / 2 0 0 5" D r . Jörg W inkelmann
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
Oben Unten Flanke Außentemperatur
°CMaximaltemperatur
Top Bottom Side outside Temp.
Maximum temperature
Maissilage mit Abdeckung
16
Silo: Construction cost 240.000 Euro max. 20.000 t storage volume therefore remarkable reserves (up to 1,2 MW)
Termografia a 20 cm di profondità (inverno)
G. Borreani, E. Tabacco, G. Colombari – 2002
FISIOLOGICOFISIOLOGICO DA EVITARSIDA EVITARSI
Il picco di temperatura
Est. Prof.
T Inizio (°C) 29.6 29.6
T Picco (°C) 38.8 35.7
∆ T (°C) 9.2 6.1
Velocità (d) 6 22
Persistenza (d) 2 18
Primo calo (d) 8 40
Calo (°C/sett.) 1.4 0.8T°C partenza (d) 45 100
La massima produzione di calore è raggiunta in pochi giorni (normalmente < 7) in tutta la massa, ma il picco si manifesta nelle diverse sezioni dell’insilato in momenti diversi
10.0
15.0
20.0
25.0
30.0
35.0
40.0
31-ago-05
1-ott-05 1-nov-05 2-dic-05 2-gen-06 2-feb-06
Esterna Profonda
Spostamento picco di calore
Fascia A:• Dispersione verso l’esterno• Cede calore verso l’interno
Fascia B:• Acquisisce calore dall’esterno• Cede calore verso l’interno
Fascia C:• Acquisisce calore dall’esterno• Non può cedere calore
cm10
25
50
100
200
+ 5 d + 90 dX
Raffreddamento e riscaldamento secondario – Fascia esterna
-5.0
0.0
5.0
10.0
15.0
20.0
25.0
30.0
10-ott-04 5-dic-04 30-gen-05 27-mar-05 22-mag-05 17-lug-0 5
Esterna Media Ambiente
• La fascia esterna è nettamente influenzata dalla T°C ambiente
La differenza di temperatura tra la massa e l’ambiente spiega perché in Inverno le trincee si percepiscono come “CALDE”
• Il raffreddamento è rallentato dal calore sottostante
• Il riscaldamento ha un andamento sovrapposto
17
Raffreddamento e riscaldamento secondario – Fascia interna
10.0
12.0
14.0
16.0
18.0
20.0
22.0
24.0
26.0
28.0
30.0
10-ott-04 5-dic-04 30-gen-05 27-mar-05 22-mag-05 17-lug-05
Esterna Profonda
• Le fasce interne sono influenzate dalla T°C della fascia esterna adiacente
• Il raffreddamento inizia quando la fascia esterna diventa più fredda
• Il riscaldamentosecondario inizia quando la fascia esterna diventa più calda
Che temperature mi aspetto?
cm50 100 X/2*
10 + + +25 + + +
50 + + +
100 + + +
200 + + +
X = larghezza del silo
EST INT Data
30 35 40 d
25 32 70 d
20 29 100 d
15 26 130 d
Produzione di nuovo calore sul fronte di desilazione da rifermentazione aerobica
Temperatura 50°C
Calore da rifermentazione
Entità delle perdite sul fronte
Sostanza Secca
Insilato
Aumenti di temperatura
5°C 10°C 15°C 20°C 25°C
CONSUMO GIORNALIERO di SOSTANZA
SECCA in %
20 % 1,6 3,2 - - -
30 % 1,2 2,3 3,5 - -
50 % 0,7 1,5 2,2 2,9 3,7
source: Honig, FAL
Verifica dello stato di conservazione con camera termica
18
3°Obbiettivo:Come aumentare la degradazione della fibra
• Aggiunta di Microrganismi - 11CH4 – in trinceain grado di disgregare i legami lignina-cellulosa
• Montaggio di estrusori: schiacciano le parti fibrose fino a livello cellulare
• Aumento del tempo di ritenzione totale, più tempo a disposizione per la degradazione con maggior volume di stoccaggio coperto
Aumentare la Disponibilità dell‘NDF per i Batteri Metanigeni
Non trattato: Trattato con 11CH4
Cellulose ed Emicellulose
Lignina
Risultati 2011 conseguiti sull’11CH4Analisi microscopica
fibra di silomais non trattato fibra di silomais trattato con 11CH4
fotografie scattate con Microscopio Elettronico a Scansione (SEM)
Effetto dell’11CH4 sulla produzione di metano su silomais
prove effettuate con l’Università degli Studi di Milano
Utilizzo di 11CH4 per la conservazione di sottoprodotti
prove effettuate con l’Università degli Studi di Milano
0
50
100
150
200
250
0 1 3 5 6 8 10 14 16 18 21 23 26
m3
biog
as/to
n s.
s
giorni fermentazione
trinciato+11CH4 trinciato non trinciato+11CH4 non trinciato
+70%
Mostra biogas 2012