I Cantieri Tosi - Il-declino

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La fine dci conflitto produsse ncl1945 una crisi generale della cantieristica con l'esaurirsi delle conunesse sia rriilitari chc private c cominciarono le primc mobilitazioni dei lavorAtori drl Tosi per le basse retribu<:ioni. Nel 1946 una vasta mobilitazione delle maestranze scongiurò oltre 650 licenziamenti an­nunciati dalla Dire<:ione dei C;antieri. Le

~rti del Cantiere cominciarono a v:lcil­lare per mancanza di commesse, tanto da venire ncl 1947 scorporato dalla so­cietà Tosi di Legnano per essere tra­sformato nella nuova società "Cantieri Navali di Taranto S.p.N'. L'erosione della forLa-lavoro non si arreSTO l'ili: si passo inesorabilmente dalle 3.600 unità del '48 alle 1.200 del 1960. li cantiere pero riprendeva fiato grazie a provvedi­menti governativi come la Legge Sara­gaT del l <)4<), la Legge Cappa del l <)52 e la legge Tambroni del 1954 e anche per qualche commessa esterA. Le capacità tecniche erano ancora di tutto rispetto. Si riusciva a costruire navi cisTerna di 32.000 tonnellaTe e il nuovo Ponte Girevole di Taranto. La Società però non riusciva a far fronte al pagamento dei dipendenti e dei forni­tori, così fra il '57 e il '59 fu costretta a chiedere l'anuninistrazione conrroliaTa. Nel 1960 il i\linistero delle Partecipa­zioni Statali autorizZa\~A l'TRl a rile\~Are e assumere la geSTione della Società.

1 l Ca/lfltn. ùuilml all'A,.mak. ~tgli a,mi '50 rapp,",,,,ta"'lto ",r Taraltto l'Imita pquibi­lilà .«upa::J'mak.

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