I CAMUNI - guinibit.files.wordpress.com · I Camuni scelsero proprio questa zona della Lombardia...
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I CAMUNI
I Camuni, si stabilirono nella valle
……………………………………………………………………..
una valle che si trova in …………………………………………
E’ un territorio dove ci sono un fiume che si chiama
…………………….. e dei monti che fanno parte delle
……………………… e delle …………………….. lombarde.
I resti ritrovati risalgono al ……………………………….a.C.
Tra i resti, importanti sono le incisioni rupestri cioè
…………………………………………………………………….
…………………………………………………………………….
…………………………………………………………………….
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La Rosa camuna è una delle più famose incisioni rupestri.
È una croce con nove coppelle
(buchetti). Questo simbolo è stato
ritrovato 92 volte tra le 300.000 incisioni
rupestri della Valcamonica (sito italiano
patrimonio dell'umanità). La Rosa Camuna è associata a guerrieri
che sembrano danzare attorno ad essa e a difenderla
dall'aggressione di nemici armati, ma il suo significato è
tutt'ora fonte di dibattito tra gli
studiosi.
E’ diventata il simbolo della regione
………………………………………….
I CAMUNI erano arrivati fino alla valle perché altre
popolazioni, più agguerrite, li avevano cacciati dalla pianura.
Col passare degli anni incominciarono a dedicarsi
all’allevamento ed alla coltivazione. Non furono mai
sottomessi da nessuno, fino a quando, nel 16 a.C., i romani
conquistarono la valle.
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Grazie alle incisioni lasciate dai Camuni, si può ricostruire la
loro storia (le abitazioni, la religione…).
I loro primi villaggi erano furono fatti di “case” costruite di
FANGO, PAGLIA, ARGILLA, TRONCHI e FRONDE ed
erano abbellite con ossa di animali.
Poi per rendere più sicuri i luoghi dove vivere, iniziarono a
realizzare abitazioni chiamate PALAFITTE.
Una palafitta è ……………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
Altri popoli hanno realizzato in altre regioni abitazioni simili chiamate
…………………………………………………, una parola che deriva dall’antico
dialetto emiliano …………………………………………. che significa
………………………………………………………………………………………….
Disegna una palafitta (v. p. 26) Disegna una palafitta (v. p. 26)
4
La civiltà camuna era molto legata ai fenomeni naturali e
agli agenti atmosferici: ………………………………
apparivano come spiriti che intervenivano nella vita
dell’uomo con …………………………………………………….
I Camuni scelsero proprio questa zona della Lombardia per
il verificarsi di un fenomeno particolare conosciuto come
“Spirito della montagna”: in certe condizioni, il sole che
sorge dietro al monte Pizzo Badile, dà un effetto ottico
suggestivo …
Tale effetto è dovuto al
fatto che il sole che
sorge proietta un’ombra,
nel cielo opaco per
l’umidità, che sembra
animata.
(Monte Pizzo Badile – Parco Nazionale delle incisioni rupestri – NAQUANE)
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I SARDI
I Sardi si stabilirono in ………………………………………….
La civiltà iniziò ………………………………………... a.C.
E’ suddivisa in due fasi: una prima di grande sviluppo e una
seconda di decadenza, che finì con la conquista della
Sardegna da parte dei Cartaginesi alla fine del VI sec. a.C.
In questo lungo periodo la Sardegna ebbe un ruolo molto
importante nel commercio nel mare Mediterraneo: sulle sue
coste arrivavano navi di ……………………………………….
……………………………………………………………………
……………………………………………………………………
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La civiltà dei sardi viene chiamata anche civiltà nuragica.
Prende il suo nome dai “nuraghi” che sono costruzioni
molto particolari i cui resti si trovano solo in Sardegna.
Essi sono il simbolo di un periodo storico, quello appunto
della civiltà nuragica, che corrisponde all’ultima fase della
preistoria sarda.
Un nuraghe è ……………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
All’interno dei nuraghi sono state ritrovate …….…………………………………
………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
Disegna un nuraghe (v. p. 27)
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Gli uomini della civiltà nuragica seppellivano i defunti in
sepolcri megalitici, ossia di pietra, detti “tombe dei giganti”
per la loro grandezza.
Per quanto riguarda i luoghi religiosi, gli edifici più importanti
erano i cosiddetti “templi a pozzo”, ove si svolgevano le
cerimonie legate agli dei delle ……………………...
A questo scopo potevano essere utilizzate anche le grotte
naturali.
In questi luoghi gli archeologi hanno trovato molti bronzetti
ex-voto, che rappresentano gli oggetti più caratteristici del
periodo.
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I bronzetti sono ……………………………………………………………
………………………………………………………………………………
Essi raffigurano i personaggi tipici della civiltà nuragica: capotribù
con mantello, bastone e pugnale, arcieri, lottatori, portatori di offerte
per gli dei; ma anche animali o riproduzioni piccolissime di oggetti
quotidiani come cesti di vimini o
contenitori di terracotta.
Non mancano figure del tutto
particolari, come eroi (forse
guerrieri morti in battaglia) con
quattro occhi, quattro braccia e due
scudi (venivano, cioè, moltiplicati
gli elementi di forza di un
guerriero). Tra gli oggetti
compaiono anche spade e pugnali,
simboli di una società guerriera.
Infatti la Sardegna, all’epoca, era
divisa in tribù, talvolta nemiche fra
loro. Inoltre era sempre vivo il
pericolo di invasioni straniere dal
mare!
Questo è …………………………………………………………………..
Rappresenta ………………………………………………………………
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I CELTI
I Celti scesero nella Penisola italica intorno al ……… a.C.
Attaccarono molte città dell’Italia ………………………………
I loro attacchi servivano per ….……………………………….
Conoscevano …………………………………………………….
Non conoscevano ……………………………………………….
Amavano …………………………………………………………
Celti è un nome che identifica vari popoli che avevano caratteristiche comuni e che
vivevano in Europa. I Galli ad esempio erano dei Celti; “Galli” è il nome che diedero a loro
i Romani. I Galli vivevano in una zona dell’Europa centro occidentale comprendente parte
dell’attuale Francia e Cesare ci ha lasciato fonti scritte sui loro usi.
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La società celtica dava molta importanza alla famiglia patriarcale, cioè alla
famiglia in cui il padre coordina tutte le attività. Tale importanza della famiglia,
di origine celtica, si può ancora ritrovare in paesi europei della Gran
Bretagna, in cui si sentirono più a lungo gli effetti dei Celti: il clan includeva
anche antenati, discendenti e parenti acquisiti, comprendendo decine di
persone. Più clan formavano una tribù, a capo della quale era posto un re.
Secondo i loro
contemporanei Greci e
Romani, i Celti erano: alti,
muscolosi e robusti; gli
occhi erano generalmente
chiari, la pelle chiara, i
capelli erano di frequente
biondi anche per via
dell'usanza di schiarirsi i
capelli con acqua di gesso.
Dal punto di vista
caratteriale, le fonti
descrivono i Celti come
irascibili, litigiosi, forti e
coraggiosi, leali, e amanti
della musica.
I Celti furono “assorbiti”
dalle culture successive, in
Italia dai Romani.
Prova a disegnare un personaggio secondo la descrizione
sottolineata.
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GLI ETRUSCHI
Gli Etruschi per alcuni sono un popolo discendente dai …………….,
per altri sono un popolo proveniente dalla …………………………….
Si stabilirono in …………………………….. cioè un territorio
compreso tra i fiumi ……………………………………………, nelle
zone che oggi fanno parte delle regioni ………………………………
…………………………………………. nel ……………………….. a.C.
Qui trovarono condizioni naturali favorevoli all’insediamento umano:
…………………………………. ………………………………….
Per ……………………………. ……………………………………..
…………………………………. ………………………………….
Per ……………………………. …………………………………….
…………………………………. ………………………………….
Per ……………………………. ……………………………………..
…………………………………. ………………………………….
Per ……………………………. ……………………………………..
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Il loro nome deriva da RASENNA che significa “popolo”; i Greci li chiamavano TIRRENI (da cui il mare …),; i Romani li chiamavano
ETRUSCHI.
Gli Etruschi avevano una organizzazione politica per ……………………………………………………………. come le …………………………………………………. però 12 città formavano una …………………………. …………………………………………………………….
detta …………………………………………………………….
La società etrusca era formata da:
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Gli Etruschi erano abili costruttori di città, si ispiravano alle pòleis greche, ma seguivano un rituale preciso nella fondazione delle stesse. Descrizione di una città (p. 33)
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………. Disegno
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La religione Gli Etruschi erano un popolo molto religioso. Gli déi
ricordano molto quelli greci.
TINIA …………………………………………………………..
URI …………………………………………………………….
NETHUS ………………………………………………………
MENERVA ……………………………………………………
TURAN ………………………………………………………..
Pensavano che ogni evento della natura fosse un segno del
volere degli déi e i sacerdoti, detti ÀUGURI cercavano di
scoprirne il significato attraverso ………………………………
Gli ARUSPICI “leggevano” ……………………………………..
Presso gli Etruschi aveva grande
importanza il culto dei morti.
Credevano nella vita dopo la morte
e costruirono
………………………………….
fuori dalle città.
Le tombe erano simili a
.……………………………………
……………………………….
e ospitavano le URNE e i
SARCOFAGI.
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Erano grandi inventori. Ci hanno lasciato in eredità:
1 …………………………………………………………………………. 2 …………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………… 3 ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 4 ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
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I VENETI
Origini
I Veneti erano chiamati con questo nome dai Romani e Heneti dai
Greci. Si narra che venivano dalla Paflagonia, una regione dell’Asia
Minore (attuale Turchia) vicina al Mar Nero.
Secondo la leggenda, forse a causa di lotte all’interno del popolo
stesso, alcuni sudditi, guidati dal re Pilemene fuggirono alla ricerca
di nuovi territori nei quali potersi insediare. Tito Livio racconta che
essi aiutarono i Troiani nella guerra contro i Greci e, una volta
sconfitti, i superstiti fuggirono via mare. Li guidava un tale
Antenore. Risalirono l’Adriatico fino a gettare le ancore in un punto
della costa a nord delle foci del Po e dell’Adige. Essi videro che la
regione ove il destino li aveva condotti era accogliente per la
presenza di fiumi e terreni fertili, per la vicinanza al mare ed il clima
temperato; decisero così di fissarvi le proprie dimore in modo
stabile e definitivo.
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Prova a rappresentare il percorso fatto dalla terra d’origine alla terra d’adozione.
Villaggi e organizzazione sociale
Ogni villaggio era indipendente; gli abitati maggiori erano: Este (in
cui ora c’è il Museo che visiteremo), Padova,Vicenza, Oderzo,
Montebelluna.
I villaggi maggiori erano punto di riferimento e di guida per quelli
minori. Ciò era importante soprattutto in caso di minaccia
dall’esterno o di guerra perché i Veneti erano riuniti in un “patto” di
reciproco aiuto.
Il popolo veneto era pacifico, usava la
difesa con le armi per garantire la
sopravvivenza dei villaggi, il
mantenimento della sicurezza delle vie
di comunicazione e delle condizioni di
pace.
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La società era divisa in classi:
Al vertice della scala sociale stavano i “SIGNORI”, i più ricchi tra i
lavoratori o coloro che, nell’occasione di qualche guerra, avevano
modo di salire ai massimi onori.
Sempre alla classe superiore appartenevano i sacerdoti, i quali
indossavano ricche vesti, forniti di copricapo e calzature.
I cavalieri occupavano una posizione importante. Disponevano di
cocchi da guerra trainati dai robusti cavalli veneti (i Veneti erano ottimi
allevatori di cavalli e rifornivano i popoli vicini).
I guerrieri veneti erano armati in modo simile a quello dei greci.
Il capo era protetto dall’elmo, il busto era rivestito da una corazza di
cuoio irrobustito con lamine bronzee; le gambe erano riparate da
schinieri. Portavano uno scudo rotondo, una spada e una o due lance
con la punta a foglia di alloro.
I commercianti vendevano materiali e prodotti vari.
I lavoratori erano artigiani, mercanti, agricoltori, cacciatori, pescatori.
La classe più modesta era quella dei servi, rappresentata da individui
scalzi con vesti semplicissime.
Completa con altri “abitanti” veneti …
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Abitazioni
Le case di pianura venivano costruite con materiali deperibili come:
………………………………………………………….. Per il pavimento
stendevano uno strato di ……………………………………. pressata,
mentre per le pareti utilizzavano un'intelaiatura con
…………………………………………………………. che sostenevano
un graticcio di canne, il tutto rivestito ancora di argilla e fango.
Alla base delle pareti realizzavano spesso un cordolo di
………………………………….. per isolare i muri dall'umidità. Erano
di forma rettangolare e divise all'interno per separare la zona dove
si dormiva da quella dove si conservava il cibo, si cucinava, si
mangiava e si incontravano parenti ed amici. Le case non erano
molto grandi, anche perché molte delle loro attività venivano svolte
all'aperto.
Nei villaggi in collina sceglievano luoghi con gradoni naturali esposti
a sud per ricevere luce e calore per molte ore al giorno.
Il cuore di ogni casa era il focolare. (Disegna l’esperienza realizzata con l’archeologa di costruzione di un’abitazione).
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Religione ………………..………….
…………………….…. ………………..…………. ……………………..…………
I Veneti Antichi invocavano gli dèi per risolvere i problemi della vita
quotidiana e per chiedere qualche grazia cioè qualche favore o
protezione.
I riti prevedevano l’offerta di oggetti preziosi, di frutti della terra o il
sacrificio di animali. In alcuni di questi luoghi di culto si insegnava
anche la scrittura.
La dea più nota si chiamava …………………………………………
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L’abbigliamento
Gli oggetti rinvenuti ci fanno capire che i Veneti amavano ornare le
loro vesti con oggetti raffinati che avevano precise funzioni:
Oggetti femminili Oggetti maschili
cintura
collana
fibula
fibula
spillone
gancio da
cintura
Prova a vestire una donna veneta
Prova a vestire un uomo veneto
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La situla Benvenuti
La situla Benvenuti è un'opera di metallo del VII secolo a.C., conservata nel locale Museo nazionale atestino.
Si tratta di una situla, o contenitore a secchiello, alta 31,5 cm e con diametro massimo di 25,4 cm. Il recipiente è decorato nella parte principale da tre fasce con motivi a sbalzo, intervallate da file di borchiette e punzonature. Nelle tre file si trova una varia serie di decorazioni, composta da animali, reali o fantastici, che rivelano influssi orientali. La prima fascia è decorata con scene rituali, la seconda con scene forse a carattere mitologico. La terza fascia, più vicina alla base, si vedono scene
narrative con vari personaggi, relative a varie attività della vita quotidiana, dal commercio, alla lotta, alla vita rurale e alla guerra, che forniscono preziosissime indicazioni sui costumi di questa popolazione.
La situla rappresenta un'importante testimonianza dei contatti dei popoli della pianura padano-veneta con le più avanzate civiltà del Mediterraneo orientale.
La linea del tempo
I Veneti Antichi si svilupparono durante l’età del ……………….. (colora).
Ebbero il loro massimo splendore nel VI secolo a.C.
ETA’ DEL
BRONZO
ETA’ DEL
FERRO
ETA’
ROMANA
1800 a.C. 900 a.C. 200 a.C. 0
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CONTRIBUTI E FONTI Riferimenti: http://it.wikipedia.org/wiki/File:Situla_veneta.jpg http://www.istruzionealtivole.it http://www.parchiveneto.it
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Fonti per i Paleoveneti: - Manoscritto del Museo Nazionale Atestino, Un simpatico viaggio tra i Veneti Antichi, Sovrintendenza per i beni Archeologici del Veneto – Museo Nazionale Atestino (21 maggio 2005) - I Veneti dai bei cavalli - Sovrintendenza per i beni Archeologici del Veneto, CANOVA, Treviso