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anno ii - n° 0 Sabato 26 agoSto 2017
L’Oscar del giorno lo asse-gniamo a Paolo Manuele, sin-daco di Civitacampomarano. Datempo, si sta battendo per mag-giori interventi da destinare allearee interne alle prese con lefrane, spopolamento, strade fati-scenti. E’ tornato, così, nuova-mente alla carica.
IL N
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TR
OTA
PIR
O
Il Tapiro del giorno lo diamo aPierpaolo Nagni. L’assessore aiLavori Pubblici è stato chiamatoin causa per le frane e l’abban-dono delle aree interne. Troppepromesse senza effetti. Al paridel taglio del 10% per il trasportourbano che va a valere solo dalmese di maggio.
Pierpaolo Nagni
Rilanciare
la questione
Mezzogiorno
L’Ardire
di Giuseppe Saluppo
Possibile che la politica mo-lisana continui a giocarenel laghetto delle polemi-che sterili dimenticando
che non si parla più di Mezzogiornoe, dunque, di Molise? E’ pur veroche è l’effetto di una deriva cheviene da molto lontano: quella di“abolire il Mezzogiorno” e ridurrele politiche di sviluppo territorialein Italia. Una deriva rispetto allaquale sono stati modesti l’interessee la capacità di risposta della poli-tica e in particolare di quelle forzeche si ispirano a principi di pro-gresso sociale e di maggiore ugua-glianza fra i cittadini. Deriva oggiaggravata dagli effetti delle politi-che di austerità, nazionali ed euro-pee, dalla vera e propria “trappola”in cui è serrata l’economia europea.Ma è altrettanto evidente come cisia bisogno di una vera, grandespending review: una revisione pro-fonda e innovativa della spesa, chene riveda indirizzi e obiettivi e che,soprattutto, lavori per garantiremaggiore sostenibilità, qualità edefficacia dell’intervento pubblico.Con effetti profondi sulle capacitàdelle amministrazioni e conse-guenti benefici per i cittadini e leimprese, che potrebbero esseremolto grandi soprattutto al Sud.Sull’altro fronte, investimenti e cre-scita, continua a mancare un dise-gno strategico di politica industrialeadatto ai tempi in cui viviamo. Si-curamente la qualità delle classi di-rigenti, politiche e tecniche, siamodesta e probabilmente inferiorea quella di quindici o venti anni fa.Ma è invece assai discutibile checiò sia un tratto immutabile, che de-riva solo da aspetti culturalistici; enon invece, soprattutto, un effettodelle debolezze complessive del-l’azione pubblica in Italia, cosìcome del tramonto di molte idealitàdella politica.
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Il sindaco di Civitacampomaranopunta l’indice
sull’assessore ai Lavori Pubblici“Lo sai, in che condizioni siamo?”
Paolo Manuele
Servizio a pagina 3
226 agosto 2017
TAagliolto
“Il tempo del “vedremo,una settima faremo, entroquesto mese produrremogli atti”, è abbondante-mente finito…” Lo scrive,il sindaco di Civitacampo-marano, Paolo Manuelesulla disastrosa situazionein essere nell’area comnu-nale. “Le riunioni sonoutili quando ci si confrontaseriamente sulle richieste,si esaminano i problemi, silavora per risolverli, all’in-terno di un percorso certoutile a soddisfare i fabbiso-gni. Quando riunirsi è utilesolo a tergiversare, iltempo passa inesorabile fa-cendo restare i problemiiniziali a cui se ne aggiun-gono altri, testimoniandodrammaticamente che nonsi è lavorato ed il falli-mento emerge. I vostritempi non sono i mieitempi e quelli di una Co-munità che sta pagando unprezzo altissimo. Abbiamoamo fatto un tavolo tecnicoil 10 aprile scorso, magaripensando che fosse unachiacchierata per trascor-rere un pomeriggio. Quella
che doveva essere la taskforce, per la manifesta in-capacità, la leggerezza cherasenta l’autentica indiffe-renza di qualcuno, là si èfatta diventare la celeber-rima corazzata Potemkin difantozziana memoria. Unasola riflessione, perché cene sarebbero tane dafare…La normativa pre-vede che la dichiarazione
dello stato d’emergenza, ri-spetto a quando è pubbli-cata l’ordinanza, ha duratadi 180 giorni prorogabiliad altri 180, ebbene vi stateprendendo ormai 70 giornisolo X definire il quadrodel provvedimento utile adoperare. In pratica tempiche nulla hanno a che ve-dere con il significato dellostato d’emergenza. Si evi-
denzia lampante che nonc’è una programmazioneseria di settore, si lavora inemergenza per affrontarel’emergenza, ed i risultatinon possono che esserepressappoco nulli. Inquanto rappresentato neidocumenti ufficiali non siè mai prodotta rispostascritta, forse perché sa-rebbe imbarazzante rispon-
dere o pericoloso. Se aveteil coraggio, smentitequanto da me scritto e co-municato da mesi, rispettoal mio continuo sottoli-neare la non attuazionedegli interventi urgenti edindifferibili. Un settorestrategico e delicato comequesto merita competenza,programmazione ed orga-nizzazione, cioè tuttoquello che si rivela non es-serci. Quindi per me unaRegione, da un punto divista amministrativo e po-litico, che non è in gradodi dare prime risposte inquesti eventi, non ha alcunsenso che conservi l’auto-nomia. La delega nella le-gislazione concorrente intale settore, consideratoquanto accade qui, la Re-gione non merita di averla,se fosse costituzionale ilGoverno centrale la do-vrebbe ritirare avocandolaa se…purtroppo ciò non èpossibile, ed alle belle finqui viste, ne vedremo dellealtre. Aspetto il primo sac-cente che tecnicamente vo-glia mettere pezze.
“E’ finito il tempo delle promesseLa Regione non sa dare risposte”
Duro l’affondo del sindaco di Civitacampomarano, Paolo Manuele
di Pierpaolo Nagni
Leggere le dichiarazionirese dal Sindaco di Civita-campomarano, rispetto allaquestione SP 163 e, più ingenere, dei problemi legatial dissesto idrogeologico delComune, è sorprendete. Malo è principalmente per iltono utilizzato e per alcuneamnesie che il primo citta-dino evidentemente manife-sta”.Nel triennio 2014-2017 ilComune di Civitacampoma-rano ha ricevuto dalla Re-gione Molise, 400.000 europer la sistemazione dei dis-sesti idrogeologici riguar-danti la strada di BonificaMontana “Colle D’Ambra”tra i comuni di Civitacam-pomarano e Palata (inter-vento concluso); 250.000euro per il ripristino opereidrauliche “Vallone grande”e 2.000.000 di euro per il
completamento della strada“Colle D’Ambra”. Oltre airecenti 196.000 euro per ilmonitoraggio del dissestoed i 40.000 euro per la for-nitura dei moduli destinati adeposito di beni dei cittadinievacuati, stanziati dalla Pro-tezione Civile.“Se sommiamo quanto laRegione ha destinato al Co-mune di Civitacampoma-rano, sulla base delle sueprecise richieste, non ce lasentiamo di definirci, as-senti, sordi, irrispettosi delleistanze altrui, voltati dispalle alle necessità degliabitanti.”“Il Sindaco parla di mesi diincontri e telefonate ine-vase, di appuntamenti maiaccordati. Bene, allora il 10agosto scorso, ossia 15
giorni fa, io e il Dirigentedella Protezione Civile re-gionale, Giuseppe Pitassi,nel nostro sopralluogo a Ci-vitacampomarano abbiamoparlato con un sosia del Sin-daco. Ma tornando ai fatti,quelli veri, in quella sedecon Pitassi abbiamo presiulteriori impegni concreti,consapevoli di quanto la si-tuazione sia seria e necessa-ria di ulteriori interventi.Sulla questione viabilità
della S.P. 163,bene ha fatto la Provincia,anche su mio suggerimento,a creare il senso unico alter-nato su quei pochi metri distrada interessata da alcunicedimenti, per garantire lasicurezza dei cittadini edegli automobilisti.”“Rispetto alle risorse per
l’autonoma sistemazione,invece, siamo prossimi alladefinizione del contributo.Su questo tema, inoltre, ab-biamo coinvolto anche ilMinistero dell’Ambientecon il quale a settembre ra-gioneremo ancora per ri-chiedere economieaggiuntive da destinare aCivitacampomarano. Sonopercorsi istituzionali che,per quanto legati a una si-tuazione emergenziale,hanno iter e tempi che unSindaco generalmente cono-sce.Dunque, questo lassismo enoncuranza imputata allaRegione Molise, onesta-mente, sta stretta. Ancheperché proviene da chi do-vrebbe “per missione” es-sere da stimolo e da pungolo
quando serve, ma mediatoretra Enti e soprattutto figurarassicurante per la sua co-munità, non il contrario. Èin questi momenti difficili,molto difficili, per gli abi-tanti di Civitacampomaranoin cui il Primo cittadino, chein questo caso è un DISA-STER MANAGER, devemostrare la sua capacità ne-goziatrice, la sua adegua-tezza, la sua abilità nelgestire il rischio, appunto”.“Tanto detto, il nostro impe-gno resta immutato nei con-fronti degli abitanti diCivitacampomarano e la suaAmministrazione, a cui con-fermiamo massima atten-zione e responsabilità, conl’augurio che Paolo, espertodi emergenza e di rischio,mostri in questa circostanzaanche le sue abilità di ge-stione delle emozioni.”
Il sindaco farebbe benea gestire le emozioni
326 agosto 2017
TAagliolto
diDonato D’Ambrosio*
“Un risveglio trauma-
tico, inimmaginabile.
Una tanica di 25 litri di
benzina fatta esplodere
dietro un portone. C'è lo
studio legale e l'abita-
zione del mio consi-
gliere Liberatore, c'è un
ristorante "mare in col-
lina". Ritorsione? av-
vertimento? odio? Non
è la scena di un film
mafioso, ma è pura re-
altà. Le indagini sono in
corso, io scriverò le so-
lite lettere al prefetto, al
presidente, al ministro,
al premier, alle forze
dell'ordine, chiederò un
tavolo tecnico, un raf-
forzamento etc...tutte
belle parole. Qualcuno
apprezzerà, altri fa-
ranno la morale, in-
somma il classico
meccanismo. L'episodio
resta, come i vigili del
fuoco, quel famoso di-
staccamento che cer-
cheremo di proteggere
in tutti i modi, quel di-
staccamento che lo
STATO ignora e che il
comune regge con i pro-
pri fondi. Senza distac-
camento dei vigili del
fuoco oggi racconta-
vamo altro. Abbiamo 1
carabiniere ogni 700
abitanti, la media Ita-
liana 1/800, quella mo-
lisana 1/500, in pratica
ne servono altri. Pur-
troppo non abbiamo una
caserma, da 7 anni c'è
un progetto esecutivo,
ma il provveditorato
prima, il demanio oggi
non finanziano. E' un
grosso tema”.
*Sindaco Santa Croce
di Magliano
Inquietante l’episodiodi Santa Croce di Magliano
aaaIn merito alla richie-
sta di terreno del Co-
mune all’Istituto tecnico
agrario, per la realizza-
zione di un plesso scola-
stico, questa mattina
l’organo collegiale ha
espresso il proprio no
alla istanza formulata
dall’amministrazione co-
munale. Il terreno non
sarà ceduto, questa la
motivazione, perché
serve per l’attività didat-
tica dell’Istituto. Sono
fondamentali, altrimenti
non sarebbe un profes-
sionale per l’agricoltura.
In effetti, il terreno viene
utilizzato dagli studenti
come laboratorio di col-
ture specifiche che hanno
dato vita a produzioni
come il vino e il miele.
Ma, altre, specifiche col-
ture per una sperimenta-
zione di qualità, vengono
portate avanti dagli stu-
denti dell’Agrario. Da
qui l’importanza del ter-
reno che l’amministra-
zione comunale vorrebbe
utilizzare per la realizza-
zione di un plesso scola-
stico nuovo. E’ stata
proprio la preside, Ros-
sella Gianfagna, ad inter-
venire nelle settimane
passate a difesa del ter-
reno. Difesa che vede,
ora, la decisione dell’or-
ganismo collegiale. Del
resto, proprio l’organo
collegiale, ritiene fonda-
mentale per la scuola e
per gli stessi studenti di
potere vedere l’applica-
zione delle teorie e di
quanto studiato diretta-
mente sul campo. E’, del
resto, uno dei punti forti
dell’Istituto tecnico agra-
rio di Campobasso il po-
tere avere a disposizione
dei terreni per la speri-
mentazione e, soprat-
tutto, per consentire ai
giovani la pratica. Que-
st’anno, poi, è stato pos-
sibile anche procedere
all’imbottigliamento di
due tipologie di vino:
bianco e rosso tutto pro-
dotto dagli studenti se-
guiti dai professori e da
esperti enologi. Produ-
zione, che va ad affian-
carsi ad altre che già si
hanno come, su tutte,
quella del miele. Proprio
mentre si chiede alla
scuola di formare i gio-
vani al mondo del la-
voro, a Campobasso si
vorrebbe tentare un’ope-
razione al contrario a
danno della scuola e, so-
prattutto, degli studenti.
“Il terreno dell’Agrario,non si tocca”
L’organo collegiale dell’Istituto respinge la richiesta del Comunedi Campobasso per l’acquisizione del suolo
426 agosto 2017
TAagliolto
La Confartigianato interviene a salvaguardia delle aziende
Nell’estate disastrata dalla
siccità e dalle grandinate
che hanno colpito a mac-
chia di leopardo la nostra
regione, Confartigianato
Molise, Slow Food Gal-
dina, Onav Molise ed
Aiab Molise lanciano l’al-
larme sui danni che hanno
subito le aziende agricole
e di trasformazione ed i
conseguenti squilibri chi
si stanno già riversando su
mercati e prezzi al consu-
matore.
E' ancora difficile fare una
conta precisa dei danni,
ma in alcune zone si parla
di grandinata mista ad
acqua con danno lieve;
altri imprenditori riferi-
scono, invece, di un danno
più grave che arriva addi-
rittura all'80%. – com-
mentano all’unisono le
quattro associazioni. -
Tutto questo si verifica in
un momento molto deli-
cato per l'agricoltura, de-
terminato dalla fase di
raccolta per l'ortofrutta e
dagli ultimi passaggi
prima della vendemmia e
della raccolta delle olive.
La grandinata si somma
agli eventi insoliti e dan-
nosi per il comparto agri-
colo verificati negli ultimi
mesi come la siccità che
sta attanagliando da mesi
la nostra regione.
Il rischio che oggigiorno
si corre, è la possibilità
che con il calo delle pro-
duzioni agricole regionali
e nazionali, si lasci libero
mercato all’introduzione
di prodotti esteri qualitati-
vamente inferiori agli
standard italiani. Si ri-
chiede dunque una mag-
gior sorveglianza nei vari
settori agroalimentari af-
finchè le produzioni regio-
nali non subiscano un
ulteriore danno econo-
mico dovuta ad una con-
correnza sleale.
Confartigianato Molise
sollecita, a tal proposito,
la Regione Molise affin-
chè si avviino tutte le ini-
ziative necessarie per
mettere a punto le azioni
finalizzate al ripristino dei
danni provocati dagli ec-
cezionali eventi atmosfe-
rici e si preveda la parteci-
pazione delle associazioni
ai relativi tavoli di pro-
grammazione regionali.
Per quello che riguarda le
imprese, la Confartigia-
nato Molise si mette a di-
sposizione per studiare e
proporre tutti gli interventi
necessari ed un censi-
mento dei danni subiti da
tutte le imprese, dando
così un riferimento certo
agli imprenditori e arti-
giani del settore.
“Auspichiamo che gli in-
terventi vengano attuati
nei tempi più brevi possi-
bile, affinché le imprese
coinvolte possano quanto-
meno attutire i danni.”
Sottolinea il Presidente
della Categoria Alimentari
di Confartigianato Molise.
“I cambiamenti climatici
in atto necessitano di una
rivalutazione degli inve-
stimenti che riguardano il
comparto agricolo, fina-
lizzando gli sforzi alla sal-
vaguardia ambientale
attraverso la proposizione
di nuove pratiche agrono-
miche e l’efficientamento
della gestione del territo-
rio che direttamente infi-
ciano sul risparmio idrico”
Il Presidente regionale di
Confartigianato Molise
Francesco Toci, dal canto
suo, conclude affermando:
“Siamo vicini alle imprese
in modo fattivo e concreto
e insieme agli imprendi-
tori e agli artigiani affron-
teremo i singoli problemi
con azioni diverse caso
per caso. Siamo consape-
voli del nostro ruolo cen-
trale come Associazione
di categoria e lo porte-
remo avanti senza esita-
zione”
“Siccità e grandine, la Regione intervenga”