I Bisogni Educativi Speciali

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I Bisogni Educativi I Bisogni Educativi Speciali Speciali Maria Vittoria Cannatelli Maria Vittoria Cannatelli Psicologa-Psicoterapeuta Psicologa-Psicoterapeuta

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I Bisogni Educativi Speciali. Maria Vittoria Cannatelli Psicologa-Psicoterapeuta. BES e ICF. - PowerPoint PPT Presentation

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I Bisogni Educativi I Bisogni Educativi SpecialiSpeciali

Maria Vittoria CannatelliMaria Vittoria CannatelliPsicologa-PsicoterapeutaPsicologa-Psicoterapeuta

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BES e ICFBES e ICF

L' L' ICFICF ( (International Classification of International Classification of Functioning, Disability and Health)Functioning, Disability and Health) è la è la classificazione del funzionamento, classificazione del funzionamento, disabilità e della salute, promossa dall'disabilità e della salute, promossa dall'Organizzazione mondiale della sanitàOrganizzazione mondiale della sanità ((OMS, 2002)OMS, 2002)

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BES e ICFBES e ICF

La classificazione non valuta solo la La classificazione non valuta solo la disabilità e l'handicap.disabilità e l'handicap.

…….la disabilità è un'interazione con .la disabilità è un'interazione con l'ambiente, l'ICF è applicabile a tutte l'ambiente, l'ICF è applicabile a tutte le persone, anche quelle in perfetta le persone, anche quelle in perfetta salute. Viene posto l’accento sulla salute. Viene posto l’accento sulla "funzione" non sul "tipo di malattia". "funzione" non sul "tipo di malattia".

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Bisogno…Bisogno…

DJ considera “il concetto di bisogno non tanto DJ considera “il concetto di bisogno non tanto come una mancanza, una privazione o una come una mancanza, una privazione o una deficienza, in sé negativa, ma come una deficienza, in sé negativa, ma come una situazione di dipendenzasituazione di dipendenza ( (interdipendenzainterdipendenza) ) della persona dai suoi ecosistemi, relazione della persona dai suoi ecosistemi, relazione che – se tutto va sufficientemente bene – che – se tutto va sufficientemente bene – porta alla persona che cresce alimenti positivi porta alla persona che cresce alimenti positivi per il suo sviluppo.per il suo sviluppo.In altre parole, la persona cresce bene in In altre parole, la persona cresce bene in apprendimenti e partecipazione, se questa apprendimenti e partecipazione, se questa relazione porta risposte e alimenti adeguati al relazione porta risposte e alimenti adeguati al suo sviluppo”.suo sviluppo”.

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BES e ICFBES e ICF

Il Bisogno Educativo Il Bisogno Educativo normale diventa normale diventa Bisogno Educativo “Speciale”Bisogno Educativo “Speciale” quando quando la situazione di funzionamento bio-la situazione di funzionamento bio-psicosociale problematica della persona ha psicosociale problematica della persona ha reso per lei difficile trovare una risposta reso per lei difficile trovare una risposta adeguata ai suoi bisogni. adeguata ai suoi bisogni.

Ad esempio, un bambino di 4 anni potrebbe Ad esempio, un bambino di 4 anni potrebbe trovare un carente alimento al suo bisogno trovare un carente alimento al suo bisogno di autonomia, vivendo in un contesto di autonomia, vivendo in un contesto familiare deprivante e problematico.familiare deprivante e problematico.

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BES e ICFBES e ICF

Una particolarità della persona che Una particolarità della persona che porti disagio soltanto a chi la porti disagio soltanto a chi la circonda e non alla persona stessa, è circonda e non alla persona stessa, è una una differenza che va tutelata e differenza che va tutelata e preservatapreservata e non va fatto alcun e non va fatto alcun tentativo di cambiarla.tentativo di cambiarla.

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BES e ICFBES e ICF

Il concetto di BESIl concetto di BES non è clinico, né non è clinico, né medico, ma è politico, nella misura in medico, ma è politico, nella misura in cui stabilisce – come macrocategoria cui stabilisce – come macrocategoria – quali siano le situazioni che hanno – quali siano le situazioni che hanno diritto a forme di individualizzazione diritto a forme di individualizzazione e personalizzazione nella scuola.e personalizzazione nella scuola.

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BES e ICFBES e ICF

Nell’ottica di una scuola inclusiva Nell’ottica di una scuola inclusiva e più equa c’è L’estensione del e più equa c’è L’estensione del dirittodiritto alla personalizzazione di alla personalizzazione di formazione e di valutazione anche ad formazione e di valutazione anche ad alunni non compresi nelle Leggi alunni non compresi nelle Leggi 104/92104/92 e  e 170/10170/10..

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BES e ICFBES e ICF

Il rischioIl rischio di etichettare ed escludere c’è di etichettare ed escludere c’è sempre… “Se un insegnante ha in sempre… “Se un insegnante ha in classe alunni che gli creano qualche classe alunni che gli creano qualche problema e non vuole, o non sa, problema e non vuole, o non sa, attivare strategie efficaci per attivare strategie efficaci per personalizzare la loro partecipazione e personalizzare la loro partecipazione e apprendimento, tenderà ad escluderli”.apprendimento, tenderà ad escluderli”.

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BES e ICFBES e ICF• Formazione insegnanti “alta” e “continua”Formazione insegnanti “alta” e “continua”• Piano Didattico PersonalizzatoPiano Didattico Personalizzato (PDP) (PDP)

fatto da tutti i docenti, non solo da quella di fatto da tutti i docenti, non solo da quella di sostegnosostegno

• I vari PDP della classeI vari PDP della classe, accanto ad , accanto ad eventuali PEI eventuali PEI [Piani Educativi [Piani Educativi Individualizzati per disabili,.] Individualizzati per disabili,.] e altri PDP per e altri PDP per alunni con DSA dovranno raccordarsi in una alunni con DSA dovranno raccordarsi in una progettazione inclusivaprogettazione inclusiva della classe. della classe.

• Individualizzazione-personalizzazione: Individualizzazione-personalizzazione: adattamento dei materiali e dei testi, adattamento dei materiali e dei testi, apprendimento cooperativoapprendimento cooperativo e e tutoring.tutoring.

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BES e ICFBES e ICF

• clima della classe accettante e attento ai clima della classe accettante e attento ai bisogni di ognuno (differenze)bisogni di ognuno (differenze)

• strategie didattiche e gli strumenti: strategie didattiche e gli strumenti: l’apprendimento cooperativo, il lavoro di l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo del tempo in tempiin tempi, l’utilizzo di mediatori , l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici software e sussidi specifici

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BESBES

““Il Bisogno Educativo Speciale è Il Bisogno Educativo Speciale è qualsiasi difficoltà evolutiva di qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento, permanente ofunzionamento, permanente o

transitoria, in ambito educativo e/otransitoria, in ambito educativo e/o

apprenditivo, dovuta all’interazione apprenditivo, dovuta all’interazione dei vari fattori di salute secondo il dei vari fattori di salute secondo il modello ICF dell’OMS, e che modello ICF dell’OMS, e che necessita di educazione speciale necessita di educazione speciale individualizzata”individualizzata”..

Dario Ianes, 2005*Dario Ianes, 2005*

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BESBES

BES BES

“…“…i normali bisogni educativi di tuttii normali bisogni educativi di tutti

gli alunni (bisogno di sviluppare competenze,gli alunni (bisogno di sviluppare competenze,

bisogno di appartenenza, di identità, dibisogno di appartenenza, di identità, di

valorizzazione, di accettazione, …) diventano valorizzazione, di accettazione, …) diventano piùpiù

complessi a causa di un funzionamentocomplessi a causa di un funzionamento

educativo-apprenditivo problematico.educativo-apprenditivo problematico.

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BESBES

Facendo riferimento all’ICFFacendo riferimento all’ICF

““Il funzionamento e la disabilità sono Il funzionamento e la disabilità sono viste come una complessa interazione viste come una complessa interazione tra le condizioni di salute dell'individuo tra le condizioni di salute dell'individuo e l'interazione con i fattori ambientali e e l'interazione con i fattori ambientali e personali. La classificazione considera personali. La classificazione considera questi aspetti come dinamici e in questi aspetti come dinamici e in interazione, non come statici”interazione, non come statici”

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BESBES

L'ICF è strutturato in 4 principali L'ICF è strutturato in 4 principali componenti:componenti:

• Funzioni corporeeFunzioni corporee

• Strutture corporeeStrutture corporee

• Attività (Attività e partecipazione in Attività (Attività e partecipazione in relazione a capacità e performance)relazione a capacità e performance)

• Fattori ambientaliFattori ambientali

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Bisogni Educativi Speciali …Bisogni Educativi Speciali …

• da “CONDIZIONI da “CONDIZIONI FISICHE ” difficiliFISICHE ” difficili

• da ostacoli da ostacoli presenti nei “ presenti nei “ FATTORI FATTORI CONTESTUALI CONTESTUALI AMBIENTALI ”AMBIENTALI ”

• da ostacoli presenti da ostacoli presenti neinei

““FATTORI CONTESTUALI FATTORI CONTESTUALI PERSONALI”:PERSONALI”:

• da menomazioni da menomazioni nelle nelle “STRUTTURE “STRUTTURE CORPOREE”:CORPOREE”:

• da deficit nelle da deficit nelle “FUNZIONI CORPOREE ”“FUNZIONI CORPOREE ”

• da difficoltà nelleda difficoltà nelle

“ “ ATTIVITA’ PERSONALI ATTIVITA’ PERSONALI ””

• da difficoltà nella da difficoltà nella

“ “ PARTECIPAZIONE PARTECIPAZIONE SOCIALE ” :SOCIALE ” :

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Bisogni Educativi Speciali …Bisogni Educativi Speciali …da “CONDIZIONI da “CONDIZIONI

FISICHE ” difficili :FISICHE ” difficili :

• ospedalizzazioniospedalizzazioni

• • malattie acute/croniche malattie acute/croniche (diabete, allergie, ecc.)(diabete, allergie, ecc.)

• • lesionilesioni

• • fragilitàfragilità

• • anomalie anomalie cromosomichecromosomiche

• • ecc.ecc.

da ostacoli presenti nei da ostacoli presenti nei “ “ FATTORI CONTESTUALI FATTORI CONTESTUALI AMBIENTALI ” :AMBIENTALI ” :

famiglia problematicafamiglia problematica

• • pregiudizi ed ostilità culturalipregiudizi ed ostilità culturali

• • difficoltà socioeconomichedifficoltà socioeconomiche

• • ambienti deprivati/deviantiambienti deprivati/devianti

• • scarsità di serviziscarsità di servizi

• • scarsa scarsa preparazione/disponibilità preparazione/disponibilità deglidegli

insegnantiinsegnanti

• • materiali di apprendimento materiali di apprendimento inadeguati.inadeguati.

••ecc. ecc.ecc. ecc.

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Bisogni Educativi Speciali …Bisogni Educativi Speciali …da ostacoli presenti neida ostacoli presenti nei

““FATTORI CONTESTUALI FATTORI CONTESTUALI PERSONALI”:PERSONALI”:

• • problemi emozionaliproblemi emozionali

• • problemi comportamentaliproblemi comportamentali

• • scarsa autostimascarsa autostima

• • scarsa autoefficaciascarsa autoefficacia

• • stili attributivi distortistili attributivi distorti

• • scarsa motivazionescarsa motivazione

• • difficoltà nell’identità e nel difficoltà nell’identità e nel progetto di Séprogetto di Sé

• • ecc.ecc.

da menomazioni da menomazioni nelle nelle

““STRUTTURE STRUTTURE CORPOREE”:CORPOREE”:

• mancanza di artimancanza di arti

• • mancanza o mancanza o anomalie in varie anomalie in varie parti anatomicheparti anatomiche

• • altre anomalie altre anomalie strutturalistrutturali

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Bisogni Educativi Speciali …Bisogni Educativi Speciali …da deficit nelle da deficit nelle

“FUNZIONI CORPOREE ” “FUNZIONI CORPOREE ” ::

• • difficoltà cognitivedifficoltà cognitive

(attenzione, (attenzione, memoria, ecc.)memoria, ecc.)

• • difficoltà sensorialidifficoltà sensoriali

• • difficoltà motoriedifficoltà motorie

• • ecc.ecc.

da difficoltà nelleda difficoltà nelle

“ “ ATTIVITA’ ATTIVITA’ PERSONALI ” cioè PERSONALI ” cioè scarse capacità di:scarse capacità di:

• • apprendimentoapprendimento

• • applicazione delle applicazione delle conoscenzeconoscenze

• • pianificazione delle azionipianificazione delle azioni

• • autoregolazioneautoregolazione

• • comunicazione/linguaggicomunicazione/linguaggi

• • interazione/relazioneinterazione/relazione

• • autonomia personale/socialeautonomia personale/sociale

• • ecc.ecc.

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Bisogni Educativi Speciali …Bisogni Educativi Speciali …

da difficoltà nella da difficoltà nella

“ “ PARTECIPAZIONE SOCIALE ” :PARTECIPAZIONE SOCIALE ” :

• • difficoltà nel rivestire i vari ruoli nei contesti difficoltà nel rivestire i vari ruoli nei contesti dell’istruzionedell’istruzione

(integrazione nelle attività scolastiche)(integrazione nelle attività scolastiche)

• • difficoltà nel rivestire i vari ruoli nei contesti difficoltà nel rivestire i vari ruoli nei contesti della vita extrascolastica e di comunitàdella vita extrascolastica e di comunità

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Categorie di risorse:Categorie di risorse:(V. Macchia Università di Bolzano)(V. Macchia Università di Bolzano)

• Organizzazione Organizzazione scolastica generalescolastica generale

• Spazi e Spazi e architteturaarchittetura

• Sensibilizzazione Sensibilizzazione generalegenerale

• Alleanze Alleanze extrascolasticheextrascolastiche

• Formazione e Formazione e aggiornamentoaggiornamento

• DocumentazioneDocumentazione

• Didattica comuneDidattica comune

• Percorsi educativi e Percorsi educativi e relazionali comunirelazionali comuni

• Didattica individualeDidattica individuale

• Percorsi educativi e Percorsi educativi e relazionali individualirelazionali individuali

• Ausili, tecnologie e Ausili, tecnologie e materiali specialimateriali speciali

• Interventi di Interventi di assistenza e di aiuto assistenza e di aiuto personalepersonale

• Interventi riabilitativiInterventi riabilitativi

• Interventi sanitari e Interventi sanitari e terapeuticiterapeutici

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STRATEGIE EDUCATIVE PER STRATEGIE EDUCATIVE PER L’APPRENDIMENTOL’APPRENDIMENTO

Prompt e FadingPrompt e Fading

ModellingModelling

ShapingShaping

Concatenamento ( chaining )Concatenamento ( chaining )

ADSEADSE

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STRATEGIE EDUCATIVE PER STRATEGIE EDUCATIVE PER L’APPRENDIMENTOL’APPRENDIMENTO

Prompting e fading (Tecnica dell'aiuto Prompting e fading (Tecnica dell'aiuto attenuazione dell'aiuto): attenuazione dell'aiuto):

consiste nel fornire all'individuo uno o consiste nel fornire all'individuo uno o più stimoli discriminati sotto forma di più stimoli discriminati sotto forma di aiuti (aiuti (promptprompt).).

Esistono vari tipi di prompt: Esistono vari tipi di prompt: suggerimenti verbali;suggerimenti verbali; indicazioni indicazioni gestuali; guida fisica.gestuali; guida fisica.

Page 25: I Bisogni Educativi Speciali

STRATEGIE EDUCATIVE PER STRATEGIE EDUCATIVE PER L’APPRENDIMENTOL’APPRENDIMENTOPer evitare il pericolo dalla dipendenza è Per evitare il pericolo dalla dipendenza è

necessario associare al prompt il fading necessario associare al prompt il fading cioè “la riduzione dell’aiuto”.cioè “la riduzione dell’aiuto”.

Il Il fadingfading, presenta delle caratteristiche , presenta delle caratteristiche diverse in relazione ai diversi diverse in relazione ai diversi prompt.prompt.

• riduzione dell'aiuto verbale diminuire il riduzione dell'aiuto verbale diminuire il numero di parole o del tono di vocenumero di parole o del tono di voce

• aiuto gestuale diminuzione gesto o aiuto gestuale diminuzione gesto o sostituzione gestosostituzione gesto

• aiuto fisco ridurre l’area del corpo aiuto fisco ridurre l’area del corpo toccata, ridurre la pressione esercitata … toccata, ridurre la pressione esercitata …

Page 26: I Bisogni Educativi Speciali

STRATEGIE EDUCATIVE PER STRATEGIE EDUCATIVE PER L’APPRENDIMENTOL’APPRENDIMENTO

• ModelingModeling (modellamento) (modellamento) consiste nella consiste nella facilitazione dell’apprendimento attraverso facilitazione dell’apprendimento attraverso l'osservazione del comportamento di un l'osservazione del comportamento di un soggetto che funge da modello.soggetto che funge da modello.

• Shaping Shaping (modellaggio) (modellaggio) si basa sul rinforzo di si basa sul rinforzo di comportamenti dell'allievo che comportamenti dell'allievo che progressivamente si avvicinano a quello progressivamente si avvicinano a quello ricercato. In genere questa tecnica viene ricercato. In genere questa tecnica viene utilizzata in associazione al utilizzata in associazione al prompting e al prompting e al fadingfading..

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STRATEGIE EDUCATIVE PER STRATEGIE EDUCATIVE PER L’APPRENDIMENTOL’APPRENDIMENTO• Concatenamento Concatenamento ( chaining ): ( chaining ): una una

particolare strategia utilizzata per particolare strategia utilizzata per l'insegnamento di abilità complesse costituite l'insegnamento di abilità complesse costituite da sequenze di comportamenti (vestirsi, da sequenze di comportamenti (vestirsi, svestirsi, ecc. ). Il procedimento è articolato in svestirsi, ecc. ). Il procedimento è articolato in 3 fasi:3 fasi:

• suddivisione dell'abilità in componenti ( suddivisione dell'abilità in componenti ( task-task-analysisanalysis););

• costruzione della catena comportamentale;costruzione della catena comportamentale;• strutturazione di un programma di strutturazione di un programma di

concatenamento delle componenti attraverso concatenamento delle componenti attraverso il rinforzo gradino per gradino.il rinforzo gradino per gradino.

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STRATEGIE EDUCATIVE PER STRATEGIE EDUCATIVE PER L’APPRENDIMENTOL’APPRENDIMENTO

• ADSEADSE (Apprendimento (Apprendimento Discriminativo Senza ErroriDiscriminativo Senza Errori): ): aumento graduale della forza e del aumento graduale della forza e del numero degli stimoli distrattori. ADSEnumero degli stimoli distrattori. ADSE

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STRATEGIE EDUCATIVE PER STRATEGIE EDUCATIVE PER L’APPRENDIMENTOL’APPRENDIMENTO

Tecniche di rinforzamentoTecniche di rinforzamento

I tipi di rinforzatori:I tipi di rinforzatori:

• rinforzatori materialirinforzatori materiali

• rinforzatori socialirinforzatori sociali

• rinforzatori sensorialirinforzatori sensoriali

• rinforzatori simbolicirinforzatori simbolici

• rinforzatori informazionali.rinforzatori informazionali.

Rinforzo continuo – Rinforzo IntermittenteRinforzo continuo – Rinforzo Intermittente

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Strategie per decrescere Strategie per decrescere comportamenti comportamenti problematiciproblematici• Alleanze Psico-educative: allearsi con la Alleanze Psico-educative: allearsi con la

persona per comprendere il significato del suo persona per comprendere il significato del suo comporta-mento, allearsi con i suoi bisogni, comporta-mento, allearsi con i suoi bisogni, espressi in modo anche molto problematico,e espressi in modo anche molto problematico,e allearsi tra figure di riferimento educativo per allearsi tra figure di riferimento educativo per decidere una strategia comune.decidere una strategia comune.

• stesura di un stesura di un elenco grezzo elenco grezzo dei dei comportamenti problemacomportamenti problema

• decisione di reale problematicità decisione di reale problematicità «per «per l"alunnol"alunno

oltre che per noi».oltre che per noi».

Page 32: I Bisogni Educativi Speciali

Strategie per decrescere Strategie per decrescere comportamenti comportamenti problematiciproblematiciGerarchia di insegnamentoGerarchia di insegnamento

Considerare:Considerare:

• le le priorità priorità dei problemi da affrontare con dei problemi da affrontare con i bambini i bambini

• i comportamenti a rischioi comportamenti a rischio

• i problemi riguardanti la capacità del i problemi riguardanti la capacità del bambino di adattarsi all’ambiente familiarebambino di adattarsi all’ambiente familiare

• l’adattamento al contesto scolasticol’adattamento al contesto scolastico

• l’adattamento alla comunità l’adattamento alla comunità extrascolasticaextrascolastica

Page 33: I Bisogni Educativi Speciali

Strategie per decrescere Strategie per decrescere comportamenti comportamenti problematiciproblematici““L’intervento educativo deve essere L’intervento educativo deve essere

“confezionato” su misura per il “confezionato” su misura per il bambino, la sua famiglia, e la sua bambino, la sua famiglia, e la sua scuola “scuola “

(Schopler et al.,1991).(Schopler et al.,1991).

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STRATEGIE EDUCATIVE PER STRATEGIE EDUCATIVE PER L’APPRENDIMENTOL’APPRENDIMENTO

Strategie per decrescere Strategie per decrescere comportamenti problematicicomportamenti problematici

• Rinforzamento differenzialeRinforzamento differenziale

• EstinzioneEstinzione

• Time outTime out

• Restrizione fisicaRestrizione fisica

• Token economyToken economy

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STRATEGIE EDUCATIVE PER STRATEGIE EDUCATIVE PER L’APPRENDIMENTOL’APPRENDIMENTO

Strategie per decrescere Strategie per decrescere comportamenti problematicicomportamenti problematici

• rinforzamento differenziale:rinforzamento differenziale: rinforzo di rinforzo di comportamenti diversi ed inconciliabili da comportamenti diversi ed inconciliabili da quello inadeguatoquello inadeguato

• estinzione:estinzione: ignorare sistematicamente ignorare sistematicamente l'allievo intento a compiere il l'allievo intento a compiere il comportamento problema,comportamento problema,

mantenendo un atteggiamento calmo e mantenendo un atteggiamento calmo e impassibile.impassibile.

Page 36: I Bisogni Educativi Speciali

Strategie per decrescere Strategie per decrescere comportamenti comportamenti problematiciproblematici• Time out:Time out:Il bambino che presenta un comportamento Il bambino che presenta un comportamento

inadeguato viene privato di ogni rinforzatore e inadeguato viene privato di ogni rinforzatore e spesso isolato inun'altra stanza per il tempo spesso isolato inun'altra stanza per il tempo sufficiente alla cessazione dell'azione pericolosa sufficiente alla cessazione dell'azione pericolosa per sé o per gli altri.L'educatore costretto a per sé o per gli altri.L'educatore costretto a ricorrere a questa tecnica non dovrà mai perdere ricorrere a questa tecnica non dovrà mai perdere la calma, né alterare il tono della sua voce. Viene la calma, né alterare il tono della sua voce. Viene utilizzato solo in situazioni estreme per il controllo utilizzato solo in situazioni estreme per il controllo di comportamenti aggressivi verso gli altri e di comportamenti aggressivi verso gli altri e distruttivi neidistruttivi nei

confronti dell'ambiente. confronti dell'ambiente.

Page 37: I Bisogni Educativi Speciali

Strategie per decrescere Strategie per decrescere comportamenti comportamenti problematiciproblematici• Restrizione fisica:Restrizione fisica: inibizione motoria del inibizione motoria del

soggetto per impedirgli di emettere soggetto per impedirgli di emettere comportamenti gravemente lesivi per la sua comportamenti gravemente lesivi per la sua salute e per quella degli altri.salute e per quella degli altri.

• Token economy:Token economy: Si basa sul corretto utilizzo dei Si basa sul corretto utilizzo dei rinforzatori simbolici o rinforzatori simbolici o token token (gettoni, fiches, (gettoni, fiches, ecc.), i quali acquistano valore rinforzante in ecc.), i quali acquistano valore rinforzante in quanto possono essere scambiati per assicurarsi quanto possono essere scambiati per assicurarsi vari privilegi. Questi vari privilegi. Questi token token si guadagnano si guadagnano emettendo le prestazioni richieste, ma possono emettendo le prestazioni richieste, ma possono essere anche persi nel caso di comportamenti essere anche persi nel caso di comportamenti inadeguati. inadeguati.

Page 38: I Bisogni Educativi Speciali

PEIPEI

Page 39: I Bisogni Educativi Speciali

BES e PDPBES e PDP

PEI Alunni con disabilità

PDP

Alunni con DSA

…. Altri BES

ScuolaFamiglia

ASP

ScuolaFamiglia

Profilo DinamicoFunzionale

Page 40: I Bisogni Educativi Speciali

DSA: LE MISURE DISPENSATIVE E DSA: LE MISURE DISPENSATIVE E GLI STRUMENTI COMPENSATIVIGLI STRUMENTI COMPENSATIVI

Misure dispensativeMisure dispensative

• lettura ad alta voce lettura ad alta voce

• scrittura veloce scrittura veloce sotto dettaturasotto dettatura

• memorizzazione di: memorizzazione di: tabelline, liste, ecc.tabelline, liste, ecc.

• lo studio scritto lo studio scritto delle lingue delle lingue straniere perstraniere per

• l’uso del l’uso del vocabolario.vocabolario.

Strumenti compensativiStrumenti compensativi

• L’impiego degli opportuni L’impiego degli opportuni strumentistrumenti

• le tabelle di varia natura (regolele tabelle di varia natura (regole

grammaticali o teoremi grammaticali o teoremi matematici..)matematici..)

• la calcolatricela calcolatrice

• le registrazione e il riascolto le registrazione e il riascolto delledelle

• lezionilezioni

• gli audiolibri;gli audiolibri;

• i programmi di videoscrittura coni programmi di videoscrittura con

• correttore ortografico;correttore ortografico;

• la sintesi vocale;la sintesi vocale;

• i testi multimediali;i testi multimediali;

• le mappe concettuali;le mappe concettuali;

Page 41: I Bisogni Educativi Speciali

Punti fondamentali per il Punti fondamentali per il raggiungimento degli obiettiviraggiungimento degli obiettivi

• FormazioneFormazione

• Corretta applicazione di programmi Corretta applicazione di programmi specifici specifici

• Relazione accettante, congruente ed Relazione accettante, congruente ed empaticaempatica

• Fiducia professionista-persona con Fiducia professionista-persona con autismo-famigliaautismo-famiglia

Page 42: I Bisogni Educativi Speciali

FASI INTERVENTOFASI INTERVENTO

• AssessmentAssessment

• Programma educativoProgramma educativo

• Verifica risultatiVerifica risultati

Strategie educative

Obiettivi e procedura

Page 43: I Bisogni Educativi Speciali

Dalla Valutazione al PEIDalla Valutazione al PEI

VALUTAZIONEVALUTAZIONE

Cosa valutare?Cosa valutare?

• Punti forti e punti Punti forti e punti debolideboli

• Stile di Stile di apprendimentoapprendimento

• Motivazioni-prioritàMotivazioni-priorità

• Le acquisizioniLe acquisizioni

Sono utilizzate per Sono utilizzate per creare un ambiente creare un ambiente chiaro e comprensibile chiaro e comprensibile per il bambino, nel per il bambino, nel quale possa apprendere quale possa apprendere nuove abilitànuove abilità

• Le emergenzeLe emergenze

Sono utilizzate per Sono utilizzate per sviluppare degli sviluppare degli obiettivi di obiettivi di apprendimento a lungo apprendimento a lungo terminetermine

Page 44: I Bisogni Educativi Speciali

IL DOCENTE INCLUSIVOIL DOCENTE INCLUSIVO

le azioni:le azioni:• CREARE un clima inclusivo: accettazione e CREARE un clima inclusivo: accettazione e

rispetto delle diversità rispetto delle diversità • ADATTARE stile insegnamento, materiali, tempi, ADATTARE stile insegnamento, materiali, tempi,

tecnologie tecnologie • MODIFICARE strategie in itinere MODIFICARE strategie in itinere • SVILUPPARE didattica metacognitiva SVILUPPARE didattica metacognitiva • TROVARE punti contatto tra le programmazioni TROVARE punti contatto tra le programmazioni

(classe e individualizzata) (classe e individualizzata) • SVILUPPARE approccio cooperativo SVILUPPARE approccio cooperativo • FAVORIRE la creazioni di reti relazionali (famiglia, FAVORIRE la creazioni di reti relazionali (famiglia,

territorio, specialisti…) territorio, specialisti…)

Page 45: I Bisogni Educativi Speciali

LE TRE CONDIZIONI DEL LE TRE CONDIZIONI DEL PROFESSIONISTAPROFESSIONISTA

• EmpatiaEmpatia

• CongruenzaCongruenza

• Accettazione positiva incondizionataAccettazione positiva incondizionata

Page 46: I Bisogni Educativi Speciali

LE TRE CONDIZIONI DEL LE TRE CONDIZIONI DEL PROFESSIONISTAPROFESSIONISTA

EMPATIAEMPATIA

la capacità di vedere il mondo di un’altra la capacità di vedere il mondo di un’altra persona dal “di dentro”, come la persona dal “di dentro”, come la persona stessa lo percepisce.persona stessa lo percepisce.

L’empatia diventa uno strumento L’empatia diventa uno strumento importante per l’operatore, perché lo importante per l’operatore, perché lo aiuta a capire le difficoltà di una aiuta a capire le difficoltà di una persona disabile.persona disabile.

Page 47: I Bisogni Educativi Speciali

LE TRE CONDIZIONI DEL LE TRE CONDIZIONI DEL PROFESSIONISTAPROFESSIONISTA

CONGRUENZACONGRUENZA

Nel senso di coerenza tra quello che penso, Nel senso di coerenza tra quello che penso, sento e agisco (essere in contatto con la sento e agisco (essere in contatto con la propria esperienza).propria esperienza).

• Favorisce lo sviluppo di una relazione efficaceFavorisce lo sviluppo di una relazione efficace• Rende il comportamento dell’educatore Rende il comportamento dell’educatore

coerente e prevedibile.coerente e prevedibile.

..

Page 48: I Bisogni Educativi Speciali

LE TRE CONDIZIONI DEL LE TRE CONDIZIONI DEL PROFESSIONISTAPROFESSIONISTA

La persona con BES, spesso, ha La persona con BES, spesso, ha bisogno di struttura e prevedibilità. bisogno di struttura e prevedibilità. L’utilizzazione della “congruenza” da L’utilizzazione della “congruenza” da parte dell’educatore aiuterà il parte dell’educatore aiuterà il bambino ad affidarsi a lui nelle fasi bambino ad affidarsi a lui nelle fasi più delicate dell’intervento.più delicate dell’intervento.

Educatore come “contenitore” e Educatore come “contenitore” e “promotore di struttura”.“promotore di struttura”.

Page 49: I Bisogni Educativi Speciali

LE TRE CONDIZIONI DEL LE TRE CONDIZIONI DEL PROFESSIONISTAPROFESSIONISTA

ACCATTAZIONE POSITIVA ACCATTAZIONE POSITIVA INCONDIZIONATAINCONDIZIONATA

La capacità di accettare l’altro anche se La capacità di accettare l’altro anche se porta “valori” e una “visione del mondo” porta “valori” e una “visione del mondo” profondamente diversi dai propri.profondamente diversi dai propri.

Non significa approvazione incondizionata Non significa approvazione incondizionata di un comportamento. di un comportamento.

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La cultura della differenzaDiversità: Da disverto (volgersi altrove)

Dissomiglianza, discostamento da ciò che è comune, socialmente condiviso e accettato.

Differenza: Da disferre (portare qua e là)• Elementi distintivi che contrassegnano ogni

essere umano• Espressione della pluralità dei modi con i quali

l’umanità si manifesta come varietà di risorse, opportunità di arricchimento reciproco, fattore che qualifica le relazioni intersoggettive.

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Il rispetto della differenza

“ Essere autistici non significa non essere umani, ma essere diversi. Quello che è normale per me e quello che io ritengo normale non lo è per gli altri. In un certo senso sono mal “equipaggiato” per sopravvivere in questo mondo come un extraterrestre che si sia perso senza manuale per sapere come orientarsi. Ma la mia personalità è rimasta intatta. La mia individualità non è danneggiata. Ritrovo un grande valore e significato nella vita e non ho desiderio di essere guarito da me stesso. Concedetemi la dignità di ritrovare me stesso nei modi che desidero; riconoscete che siamo diversi l’uno dall’altro, che il mio modo di essere non è una versione guasta del vostro. Interrogatevi sulle vostre convinzioni, definite le vostre posizioni. Lavorate con me per creare ponti tra noi”. Jim Sincler (Peeters, 1999)

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“Ciò che sono è sufficiente

Se solo riesco ad esserlo”

(CARL R. Rogers)

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