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I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI laura barbirato 2013 Le strategie educativo-didattiche per il potenziamento degli apprendimenti Dott.ssa Laura Barbirato Dirigente scolastica Psicologa dell’apprendimento 1

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I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

laura barbirato 2013

Le strategie educativo-didatticheper il potenziamento degli apprendimenti

Dott.ssa Laura BarbiratoDirigente scolastica

Psicologa dell’apprendimento

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Una premessa un po’ sovversiva … (forse, o forse no)

“Sorprendere è la radice della conoscenza, secondo Platone e Aristotele (che non sono proprio gli ultimi in questa materia). E’ importante sorprendere fin dall’inizio, incuriosire, perché no, sedurre. Sei abbastanza disinibito per voler sedurre i tuoi allievi? Sei interessato a loro abbastanza da volerli sedurre? Ti sei mai chiesto se ti piacciono i tuoi allievi? E’ una questione importante. Ti piacciono, ti piace quell’età o no? Che rapporto hai con l’infanzia, l’adolescenza, la giovinezza (uno psicoanalista direbbe con la tua infanzia, adolescenza, giovinezza?). Non sarai lì a scuola per caso, o per vendicarti di qualche sopruso patito, o per fare l’impiegato d’uno sportello senz’anima? Chiediti quindi se ti piacciono i tuoi allievi e se puoi innamorarti (sì, innamorarti) di loro. Perché una risposta negativa sarebbe decisiva credo, anche per spiegare il cattivo andamento delle tue quotazioni.”

Paolo Mottana, “Caro insegnante” – F. Angeli 2008laura barbirato 2013 2

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La qualità dell’inclusione

È MISURA DELLA QUALITÀ DELL’INTERA SCUOLA

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http://www.scuolasancasciano.it/intercultura.htm

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Il senso delle parole….

• Inserimento

• Integrazione

• inclusionelaura barbirato 20134

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COSA SONO I “BES”… ?Macro o micro-categorie?

• Alunni che “vanno male a scuola” per una serie di

ragioni più o meno note

• Bambini e ragazzi che non rispondono in maniera

attesa al curricolo, che non riescono a fronteggiare il

normale ambiente di classe senza aiuto aggiuntivo

• Ognuno ha la sua storia, legata alle sue ecologie di

vita…

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ICF: GLI ALUNNI “SPECIALI”

• Non riescono spontaneamente a sfruttare appieno le occasioni di apprendimento che l’ambiente offre loro (a causa di limiti intrinseci), oppure

• Non hanno potuto fruire di opportune stimolazioni ambientali (a causa di contesti

deprivanti), oppure

• Entrambe le condizioni.

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Quindi:

Richiedono una speciale mediazione, cioè:

�Gli stimoli vengano opportunamente selezionati, organizzati e presentati

�Per poter essere accessibili all’apprendimento

�Per poter consentire apprendimenti successivi

�In direzione della conquista dell’autonomia

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Incremento???

• alla scuola primaria 10/15% dei bambini per uno o più aspetti faticano a “stare al passo” della classe

• Alla secondaria di I grado arriviamo al 25% che non riesce o raggiunge a stento i “minimi termini”

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Geneticamente i nostri alunni non sono diversi da quelli di 10-20 anni fa!

• Migliore capacità diagnostica (vedi DSA)

• Maggiore sensibilità interpretativa degli insegnanti

• Percezione di incremento dei disturbi dell’attenzione, bullismo, condizioni dello spettro autistico: aumento come dato storico-antropologico?

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BISOGNI EDUCATIVI

NORMALI?

SPECIALI?

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http://www.iccasalgrande.it/spazioragazzi.html

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Normali…

sviluppo delle proprie competenze (imparare)

appartenenza sociale e accettazioneidentità e autonomia

valorizzazione e autostima……

diventano speciali quando è più difficile

ottenere una risposta adeguata a soddisfarlilaura barbirato 201312

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Nessuno crede più ad un’unica intelligenza!

• Infinite sfumature dei singoli e complessità del contesto classe:

l’insegnante va in ansia

• Affanno, sensazione di non essere in grado di rispondere, di garantire una buona qualità formativa, di individualizzare…

• Insegnante “sufficientemente buono”

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PEPER

laura barbirato 2013

La Direttiva seda le ansie?

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Lo “spirito” della norma

• Richiama la scuola alla sua responsabilità

nell’assicurare il successo formativo di tutti e di

ciascuno. … ce n’era bisogno?

• Indica strumenti metodologici e didattici, quelli

già previsti dalla legge 170/2010

• Intende superare la tendenza alla delega

all’insegnante di sostegno

• Prende atto del proliferare di diagnosi come

evidenza che i disabili non sono l’unico

problema nelle nostre classi

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Ottime intenzioni, però…

Rischia di creare disorientamento

e generare resistenze, tali da

invalidare e contraddire gli intenti

di partenza!

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Alcuni elementi di criticità della direttiva e ancor più della circolare!

• La classificazione dei BES: BES e NON BES? Rischio del labeling, soggettività

• Come individuare i BES se non sono certificati? La CM n.8 richiede ai docenti, in sede

collegiale, di individuare, “sulla base di elementi oggettivi ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche”, anche tutte le altre

condizioni non certificate, stabili o temporanee, di BES,

con particolare riguardo all’area dello “svantaggio

socio-economico, linguistico e culturale”

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Indicazioni di Ianes

• Criterio del DANNO

• Criterio dell’OSTACOLO

• Criterio dello STIGMA

SOCIALE

Giudizio o pregiudizio?

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Alcuni elementi di criticità della direttiva e ancor più della circolare!

• I rapporti con le famiglie

• L’estensione del PDP a tutti i BES: quanti PDP?

In quali tempi?

• La trasformazione del GLH in GLI: una forzatura

giuridica?

• Il Piano Annuale per l’inclusività come base per

l’attribuzione dell’organico di sostegno: come

stenderlo in modo che sia uniforme ?

• Come l’ufficio passerà dal qualitativo al

quantitativo???laura barbirato 2013 19

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Dunque:

• Le tante preoccupazioni non possono per ora

risposte esaurienti, troppi sospesi che attendono

chiarimenti!

• Molte scuole non si sono ancora poste il problema

• Il GLH era scomparso da molte scuole, ci vorrà

tempo per riattivarlo!

• L’organico dei docenti è già stato assegnato, vien

meno la “pressione” a rispondere immediatamente

• Sono allo studio le linee guida regionali, sul

modello del Trentino

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raccomandazione

• Cogliere lo spirito della direttiva! Forte

richiamo alla responsabilità della scuola nei

confronti degli alunni che hanno bisogno di aiuto

• Non inseguire gli adempimenti formali e

burocratici, avvertendo il peso di nuove

incombenze vissute come molestie su un corpo

docente già ampiamente tartassato dalla

progressiva sottrazione di risorse e privo da

tempo di regolare FORMAZIONE

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Voi siete importanti per i vostri alunni.Per qualcuno siete più importanti.

laura barbirato 2013

Arrivederci…

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