Hurricane: un acceleratore per Amiga -  · benchmark. Fateci sapere se ne siete interessati e...

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AMIGA Hurricane: un acceleratore per Amiga di Bruno Rosati e Massimo Novelli Quando il 6BOOOnon basta più e 7.76 MHz diventa un clock inaccettabile, quando la lentezza di Amiga provoca solo dannosissimi ritardi, vuoI dire semplicemente che il nostro lavoro si è talmente evoluto e professionalizzato da richiedere molto più di quanto il nostro spettacolare computer sia in grado di dare. Se esiste una soluzione? Certo esiste e ha un nome: Hurricane. Si tratta di una scheda con due «chipponi» nero dorati siglati Motorola 6B020 e 6BBB7 che non intendiamo solo annunciarvi, ma che vi offriamo in anteprima sottoforma di una vera e propria prova «on the road» 120 Installazione La confezione proposta dalla califor- niana Finally Technology è uno spartano scatolotto contenente oltre alla scheda, un dischetto di sistema (zeppo di cose utili come test diagnostici, demo, gio- chetti vari ed una sorta di maneggiatore di trap motoro/iane al quale più avanti faremo riferimento) e la garanzia. Il ma- nuale (invero una decina di pagine tenu- te insieme da una grappetta ...) infine, ci sembra decisamente scarno. Hurricane l'acceleratore, è scritto nella pagina in- troduttiva, non è altro che una scheda a più livelli contenente un 68020, un soc- ket per il co-processore matematico 68881 ed un circuito abbastanza com- plesso predisposto per l'adattamento della scheda così composta, alle carat- teristiche elettriche e fisiche del 68000. Se l'insieme funziona, aggiungiamo noi, avremo un nuovo c10ck a 14.32 MHz ed una rapidità di calcolo infinitamente maggiore di quella delle amighevoli li- brerie. (La versione del co-processore matematico inserito nella Hurricane è quella con clock intermedio a 16 MHz). Una rapida occhiata alla qualità del ca- blaggio comunque, ci procura un'im- pressione positiva. Sembra tutto ben fatto; il solito gioiellino della ennesima, miracolosa industrietta statunitense for- mata da un gruppetto ben assortito di geni e di abili commercianti. OK, letto che la scheda è venduta giustamente senza il coprocessore matematico, il quale deve essere richiesto all'atto del- l'acquisto, voltando pagina, passiamo subito alla fase di installazione. Proce- dure che non possono prescindere da una piccola serie di chiarimenti (in parte riportati dal chiamiamolo manuale, in parte da noi) legate alle diverse modali- tà da seguire a seconda del modello di Amiga che si possiede. Nel caso (con- giunto) del 1000 e del 500, l'Hurricane andrà inserita, tramite le tante zampette ottonate di cui è dotata, direttamente nel socket del 68000, rimosso nel frat- tempo con cura e mille ringraziamenti per tutto quello che ci ha saputo dare. Per quanto invece riguarda il 2000, badate bene a comperare la scheda completa dell'indispensabile basetta di raccordo, circuitata ad hoc per connet- tere le zampette dell'Hurricane con il pettine a 86 pin, da ficcare dritto per dritto nella slot della CPU. Se questa è occupata dai famosi 512k aggiuntivi (co- sì com'è nei primi modelli A2000), do- vrete purtroppo togliere la schedula re- lativa e connettere l'Hurricane senza pensionare il buon 68000 che rimarrà, beatissimo, nel suo alloggio. Se dispo- nete già della scheda di emulazione PC, andate tranquilli: non esiste alcuna in- compatibilità fra questa e l'Hurricane. Nell'uno come nell'altro caso un poco di smanettor ~nia e di esperienza com- puteresca, ir, ",enere dovrebbero basta- re. Comunque prudenza ed accortezza. Nel caso del 1000 - forse leggermente più scorbutico del 500, il che è come dire che le operazioni da svolgere nel 2000 sono tutto sommato le più prati- che - dopo aver sollevato il coperchio MCmicrocomputer n. 76 - luglio-agosto 1988

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AMIGA

Hurricane:un acceleratore per Amiga

di Bruno Rosati e Massimo Novelli

Quando il 6BOOOnon bastapiù e 7.76 MHz diventa unclock inaccettabile, quando lalentezza di Amiga provocasolo dannosissimi ritardi, vuoIdire semplicemente che ilnostro lavoro si è talmenteevoluto e professionalizzatoda richiedere molto più diquanto il nostro spettacolarecomputer sia in grado di dare.Se esiste una soluzione?Certo esiste e ha un nome:Hurricane.Si tratta di una scheda condue «chipponi» nero doratisiglati Motorola 6B020 e6BBB7 che non intendiamosolo annunciarvi, ma che vioffriamo in anteprimasottoforma di una vera epropria prova «on the road»

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Installazione

La confezione proposta dalla califor-niana Finally Technology è uno spartanoscatolotto contenente oltre alla scheda,un dischetto di sistema (zeppo di coseutili come test diagnostici, demo, gio-chetti vari ed una sorta di maneggiatoredi trap motoro/iane al quale più avantifaremo riferimento) e la garanzia. Il ma-nuale (invero una decina di pagine tenu-te insieme da una grappetta ...) infine, cisembra decisamente scarno. Hurricanel'acceleratore, è scritto nella pagina in-troduttiva, non è altro che una scheda apiù livelli contenente un 68020, un soc-ket per il co-processore matematico68881 ed un circuito abbastanza com-plesso predisposto per l'adattamentodella scheda così composta, alle carat-teristiche elettriche e fisiche del 68000.Se l'insieme funziona, aggiungiamo noi,avremo un nuovo c10ck a 14.32 MHz eduna rapidità di calcolo infinitamentemaggiore di quella delle amighevoli li-brerie. (La versione del co-processore

matematico inserito nella Hurricane èquella con clock intermedio a 16 MHz).Una rapida occhiata alla qualità del ca-blaggio comunque, ci procura un'im-pressione positiva. Sembra tutto benfatto; il solito gioiellino della ennesima,miracolosa industrietta statunitense for-mata da un gruppetto ben assortito digeni e di abili commercianti. OK, lettoche la scheda è venduta giustamentesenza il coprocessore matematico, ilquale deve essere richiesto all'atto del-l'acquisto, voltando pagina, passiamosubito alla fase di installazione. Proce-dure che non possono prescindere dauna piccola serie di chiarimenti (in parteriportati dal chiamiamolo manuale, inparte da noi) legate alle diverse modali-tà da seguire a seconda del modello diAmiga che si possiede. Nel caso (con-giunto) del 1000 e del 500, l'Hurricaneandrà inserita, tramite le tante zampetteottonate di cui è dotata, direttamentenel socket del 68000, rimosso nel frat-tempo con cura e mille ringraziamentiper tutto quello che ci ha saputo dare.

Per quanto invece riguarda il 2000,badate bene a comperare la schedacompleta dell'indispensabile basetta diraccordo, circuitata ad hoc per connet-tere le zampette dell'Hurricane con ilpettine a 86 pin, da ficcare dritto perdritto nella slot della CPU. Se questa èoccupata dai famosi 512k aggiuntivi (co-sì com'è nei primi modelli A2000), do-vrete purtroppo togliere la schedula re-lativa e connettere l'Hurricane senzapensionare il buon 68000 che rimarrà,beatissimo, nel suo alloggio. Se dispo-nete già della scheda di emulazione PC,andate tranquilli: non esiste alcuna in-compatibilità fra questa e l'Hurricane.

Nell'uno come nell'altro caso un pocodi smanettor ~nia e di esperienza com-puteresca, ir, ",enere dovrebbero basta-re. Comunque prudenza ed accortezza.Nel caso del 1000 - forse leggermentepiù scorbutico del 500, il che è comedire che le operazioni da svolgere nel2000 sono tutto sommato le più prati-che - dopo aver sollevato il coperchio

MCmicrocomputer n. 76 - luglio-agosto 1988

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di plastica, fissato nella parte inferiorecon cinque viti e tolta pure la scherma-tura anti-RF (qui le viti non siamo riuscitia contarle ...) dedicatogli un doverosominuto di raccoglimento, si passerà su-bito all'estrazione del vecchio 68000. Ariguardo del quale crediamo inutile, ripe-tervi le solite raccomandazioni: trattate-lo bene. il più «anti-staticamente}) pos-sibile OK, ora che il famoso socket èvuoto fateci combaciare sopra le altret-tanto famose zampette dell'Hurricane espingete, forte ma con grazia, ricordan-dovi di fare attenzione ai flessibili deldrive interno che dovranno posizionarsisotto la scheda stessa. E sì: lo spazio incui lavorare è veramente angusto.L'Hurricane difatti, va ad incastrarsi fra ildrive, il primo piano della motherboarde il foglio della schermatura metallica,lasciando libero lo spazio, dietro di sé,per un'eventuale sua espansione di me-moria (chiaramente a trentadue bit escusate se è poco ...). Se avete eseguitopasso per passo la procedura consiglia-ta, non vi resta che verificare se lamacchina funziona e se è tutto OK(nell'inserire i pin della scheda assicura-tevi che entrino tutti nel socket) rias-semblate schermatura e coperchio. Fat-to. Fra viti da svitare e rinvitare, proces-sori da tirare via o incastonare, se neandrà via una ventina di minuti. Notere-te un evidente rallentamento dell'inter-vallo di tempo fra l'accensione dellamacchina ed il cicalino di partenza per ilcaricamento del Kickstart (o nel casodel 2000 e del 500 della richiesta delWorkbench): ciò è normale e dovutoalla maggiore quantità di controlli cheora Amiga è chiamata a svolgere.

Prestazioni e compatibilitàAppena aperta la confezione che rac-

chiudeva Hurricane assieme al suo cor-redo e posto la scheda sopra ad unaspecie di piedistallo. a differenza di qual-che amigo che sarebbe riuscito perfino avenerarla. il nostro primo pensiero si di-mostrò di una razionalità più che unica:che tipo di amigo è, quello disposto atirar fuori il milione e ottocentocinquan-tamila lire che l'Hurricane (coprocessore

Come dire ... Attenti aquei due! Bando agli

scherzi. la costruzionedell'oggetto èveramente di

primissimo p,ano.

Dettaglio delconnettore Hurricaneappena inserito nello

zoccolo del 68000.

AMIGA

Primo piano dellozoccolo che accoglie il6BOOO.ora vuoto dopoaverlo rimosso. È quiche andrà inserito ilmaxi-connettore dellascheda Hurricane.

Hurricane Accelerator Board

Costruttore:Final/y Technology - USAImportato da:P/X Computer ServiceVia F. D'Ovidio, 6c - 00137 RomaPrezzo (lVA inclusa):Hurricane 68020 + 68881 L. 1.850.000

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matematico compreso) costa? La rispo-sta venne da sé: certamente un profes-sionista. E siccome Amiga vale per lesue qualità blitter-ose, ci confermammoche, tale professionista, non poteva cheavere la fisionomia del graphic-man! Fer-mo restando che nessuno vieta a nessu-no l'acquisto di cose comunque belle eche quindi qualsiasi amatore è libero di

spendere tutti i soldi che vuole per il suoAmiga, ci è parso naturale finalizzare l'ar-ticolo verso la trattazione delle relativeprestazioni grafiche che la scheda puòfornire. Chi si aspetta il solito giro di ac-cademia digitale sulle modalità di funzio-namento della nuova circuitazione andràdeluso, ma ci sembra così maledetta-mente dedicata al graficante Hurricane

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AMIGA

versione Amiga 1000 Hurricanesavage.ieee.bas 120.76 sec. 81.10 sec.savage.ieee 118.36 sec. 58.14 sec.savage.ffp 9.94 sec. 5.42 sec.savage.881 0.40 sec.

Purtroppo per esigenze di spazio siamo costretti a non inserire i listati dei varibenchmark. Fateci sapere se ne siete interessati e prowederemo in merito.

Ecco rAmiga 1000dopo aver inserito lascheda. Attenzione adusare molta cautela.nello spazio angusto incui lavorare. perreinserire idue pettimdel drive che abbiamosconnesso e fattopassare sotto rospite.

mo ricorrere alla routine detta PatchAmi-gaBasic.

Fatto un back-up del nostro ABasic,abbiamo caricato dal dischetto di Hurri-cane il suddetto file ed ordinatogli unaistruzione del tipo:PatchAmigaBasic dfl : AmigaBASlc.

Ad operazione conclusa è apparso ilmessaggio: patched 1 "MOVE.L (a2,d7), do" e il Basic si è adeguato.

Ed ora, per spaventarvi definitivamen-te, prendiamo in considerazione l'ultimaeccezione: i programmi che pur nonmettendosi a meditare non funzionanocomunque bene. Il solito programmato-re scorretto può aver «ristretto» il buonfunzionamento di un dato applicativosolo al riconoscimento del set di istru-zioni del 68000; ciò starà a significareche, le istruzioni in più portate con sédal '20 per farvi beneficiare della suadoppia potenza, precludono paradossal-mente all'utilizzo di questi maledettiprogrammi. Altra routine, la CACHEOFFper la precisione, e fatte dimenticare leistruzioni che ha «in più» il '20, questoprenderà a credersi un vero, piccolo68000. Quel programma finalmentefunzionerà, ma noi avremo perso tuttele caratteristiche di velocità dell'Hurrica-ne. E per ultimo una domanda: come sifa con tutti quei programmi ad utilizzoprettamente matematico per fargli rico-noscere ed utilizzare il '20 e soprattuttoil 68881? Altra routine ed altro miracolo:PatchMath020. Come con il Basic, prov-vedete a farvi una copia dei vostri pro-grammi ed eseguite la routine. Nel casodi Sculpt 3D, possiamo tranquillamenteanticiparvi che le performance del dise-gnatore si sono velocizzate di un buon20% I Lo Sculpt 3D che provammo ap-pena installato il '20 difatti, continuava asfruttare le librerie interne lasciandociaddormentare come al solito. Pensatealla creazione di un 3D in ray-tracing ededucete da voi ...

1/ softwareAbbiamo appena detto dello Sculpt

3D e crediamo di avervi resi felici. Il più

VE SR del bagaglio istruzioni del 68000.Effetto: si verificherà una trap 8 ed ilGuru sarà un'ovvia conseguenza. Sul di-sco di sistema della Hurricane, c'è unaprovvidenziale routine, detta TrapMo-veSR che rimedia facilmente alla cosa.(E sempre dal dischetto: stampatevi ilfile Read_Me e leggete attentamente lemodalità riportate). La TrapMoveSR co-munque, basterà inserirla nella startup-sequence del dato applicativo ed ognivolta che questo eseguirà la Move-SR,quella provvederà a modificare l'istruzio-ne in Move CCR ed il Guru non si verifi-cherà più. Altra eccezione (particolare) èquella dell'AmigaBasic che contiene unerrore legato al richiamo delle subrouti-ne matematiche il quale, anche se ese-guito senza problemi dal 68000, provocacontinui Guru Meditation nel lavorarcisotto 68020. Per rimediare al buco dovre-

Amiga 1000117 secondi36 secondi

versione.IEEEHP.881

Hurricane64 secondi25 secondi3.5 secondi

Altro test presente è detto sieve che è già apparso nella rivista Byte (USA). UnAmiga standard lo esegue in circa 46 secondi. L'acceleratore Hurricane impiegherà18.5 secondi. Questo test comunque non coinvolge calcoli in floating point né usavariabili nei registri.

Ultimo benchmark presente è detto savage apparso in Doctor Dobb's Journal. Leversioni presenti hanno dato questi risulati:

Sul disco fornito dalla FinallyTechnology vi sono tre esempi di generazione frattalidi Mandelbrot e sono:

Mandelbrot.881Mandelbrot.ffpMandelbrot.ieee

Il primo è per uso con il processore matematico 68881, il secondo utilizza lelibrerie in singola precisione del compilatore MANX e la terza versione usa le librerie indoppia precisione.

Questi i risultati:

che è a questi che ci rivolgiamo. Per icultori dei benchmark ad oltranza co-munque, qui e là un mucchietto di test diriferimento verranno fuori. (<< Tre paginet-te di roba vostra!» ci hanno urlato i bigdella redazione e la nostra inclinazionegrafica è esplosa in un felicissimo «Ob-bedisco! »).

E fatte pure queste ulteriori precisa-zioni, in un certo qualsenso preannunciodi quelle che saranno le nostre conclu-sioni, passiamo al bello di tutta la faccen-da. Hurricane, viene garantita per unapiena compatibilità con il 68000 e di con-seguenza con tutto il parco software diAmiga. Non dovrebbero quindi teori-camente esistere problemi, anche se,com'è d'altronde naturale, esistono del-le eccezioni (poche comunque) e dovuteessenzialmente al solito programmatorescorretto che non sempre segue le pro-cedure più ortodosse. Il manuale, e quitocca dare atto alla Finally Technologydella sua serietà, le riporta in modoesaustivo e facendo riferimento al di-schetto di sistema, offre tutti i mezzinecessari per aggirare ogni possibileconflitto. I programmi che ad esempiose ne andranno irrimediabilmente in Gu-ru Meditation, fornendo come spiegazio-ne alla meditazione il messaggio numero«ottO», sono, fra i pochi che non giranosotto 68020, la maggioranza. Il motivo- e lo riportiamo per far contenti i tantihacker che sono fra voi - sta nell'ese-cuzione dell'istruzione privilegiata MO-

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Poteva mancare unesempio di capacità

Mandelbrot? Questaporzione di insieme è

stata calcolata in 12secondi. Buono. vero?

potente e di sicuro il più venduto fra idisegnatori tridimensionali in circolazio-ne. Ed al riguardo possiamo anche anti-ciparvi che la stessa software houseche lo produce, la Byte By Byte, staprovvedendo di par suo a rivergarne lastruttura direttamente sul '20. Si diconocose «turche» (altro che un semplice20% in più ...).

Un altro applicativo piuttosto in vogafra gli amici è il VideoScape 3D; anche ilDTV beneficia dell'Hurricane. Perfettacompatibilità e visibilissimo aumentodelle elaborazioni grafiche. Entrandonella pagina di animazione, il racalcolodelle angolazioni avviene in metà temporispetto a quanto si verificava in condi-zioni diciamo standard. Sinceramentenon abbiamo provveduto ad eseguire ilPatchMath020 anche nel VideoScape3D, ma l'evidente aumento della veloci-tà lascia intuire che, una volta abilitatele capacità calcolatorie del 68881, labellezza e la plasticità degli ANIM pro-dotti saranno assolute.

Anche all'Aegis Development stannoriscrivendo una nuova versione del DTV«più bello che c'è» ed oltre al riconosci-mento della presenza del coprocessorematematico (cosa questa che, per inci-so, avverrà automaticamente lavorando.,

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sotto il nuovo S.O. 1.3) sembra chel'applicativo potrà fornire output in PALed in pieno Overscan. In questa misceladi prove e notizie (programmi, schedaacceleratrice e il nuovo 1.3 in primopiano) tutt'altro che «fuori tema», il di-scorso sulla validità delle schede acce-leratrici trova responsi naturali. Dimo-stra il buon investimento. Vogliamo direche, tutti gli artifizi fatti a colpi di routineriassestatrici, sono un rimedio tanto ef-ficace quanto momentaneo. Le softwa-re house stanno rapidamente aggior-nando i propri programmi al fine direndergli il pieno supporto del '20, an-che in base alle qualità innovatrici del1.3.

Nel discorso della compatibilità e del-le prestazioni e nei limiti del numero deiprogrammi in nostro possesso, non po-teva certo mancare il dPaint e con essotutti gli altri Deluxe. Prendiamo subito ilcaso del Re del software: un dPaintcosì come l'abbiamo visto girare noi, inperfetta simbiosi con l'Hurricane, cre-diamo che ben pochi abbiano avuto lafortuna di provarlo. Come si dice fra ipaninari oggigiorno? Ah sì: una scheg-gia! L'effetto più affascinante del dise-gnatore è opinione comune esserequello ottenibile con le funzioni di Per-

Un esempio diVideoScape 3d./I classico /ogo diAmiga in 3 dimensioniruotante. Ogniposizione vieneca/colata da Hurricanein 3 secondi.

AMIGA

spective. Ebbene, la famosa nuvolettache in condizioni normali, ci metterebbein stand-by, con un'immagine di mediagrandezza da «riangolare», per un buonnumero di minuti, con l'Hurricane spari-sce in una manciata di secondi. Laricostruzione in prospettiva - qualsiasifosse quella data - avviene in un atti-mo: le linee scendono rapidamente. Pernon parlare poi, nelle operazioni diBrush, di come Resize e Rotate, Flip eBend, vengono eseguite. Una cosa tal-mente fulminante da indurci in tentazio-ne: perché non ci teniamo l'Hurricane?Problemi invece, li abbiamo avuti con ildVideo che va in Guru Meditation I Biso-gna provvedere di routine TrapMoveSRe tutto si aggiusta.

Disponendo della copia sprotetta chesu richiesta la EA spedisce ad ognipossessore di originale, provate a fare ilPatchMath20 al dVideo e fateci sapere.

Pur non essendo un pacchetto grafi-co, provate poi a sentirvi le esecuzionidel dMusic: una fluidità assolutamenteunica. Le note non sono più né soffiatené forzate. Paula la pianista esegue cheè un piacere. E questo a conferma delfatto che, certamente graficante, l'Hurri-cane mette le ali anche al resto.

ConclusioniCos'altro ci sarebbe da dire? Che

Hurricane costa 1800 lire «pesanti»?L'abbiamo già detto. Specificando inol-tre che dev'essere il fine pratico, l'effet-tivo bisogno di utilizzo, la vera chiave digiudizio e di acquisto. Così per Hurrica-ne, così per tutte le altre schede che,acceleratrici e non, stanno fiorendo dap-pertutto. È evidente che il futuro saràloro; come non ci siamo accontentati di64 K di memoria «qualche tempo fa»così non ci accontenteremo delle giàbuone velocità dei processori .

Sfruttando poi il caso del fiore all'oc-chiello della Finally Technology per dareuna giustificazione ai costi, guardate allefigure che riportano i tanto bramatibenchmark. La creazione e lo sviluppodi frattali Mandelbrot, così come i testdi Sieve e Savage, unite alle nostreempiriche prove effettuate direttamen-te sugli applicativi più in voga, pensiamodiano un riscontro spesa/resa che nonpuò non essere positivo. Fate bene ivostri calcoli, amighi grafici. Il nostrogiudizio su Hurricane è buono in assolu-to (la voglia di non tirarlo più via c'èdavvero ...) e restituendolo alla PIX Com-puter di Roma che continua la sua for-ma di collaborazione con noi per voi,non senza aver comunque ringraziatopubblicamente il nostro amico Sandroper il suo gentile aiuto, vi rimandiamo alprossimo incontro. ••

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