Da MPC ad Amiga & VIDEO Figura 3 Sempre in VidEdit nella fase in cui la palette viene ridotta da 8 a...

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.......... '" '" '" ............................................Da MPC ad Amiga Dopo tanti altri argomenti eccoci finalmente arrivati a parlare dello scambio di dati fra PC ed Amiga. Un argomento che riveste sempre maggiore importanza e che, se fra MPC e Macintosh ha visto ormai la quasi totale condivisione delle informazioni, anche per ciò che riguarda MPC ed Amiga mostra notevoli miglioramenti di Bruno Rosati Da parte delle grandi software-house non ci sono attenzioni particolari, oltre all'inserimento di qualche routine all'in- terno di programmi molto sofisticati e costosi, e l'unica alternativa è rappre- sentata dai singoli applicativi che, come ci è stato possibile verificare, sono di- sponibili nell'immenso bacino dello sha- reware. Le utility che abbiamo individuato co- stano poco, valgono molto e, come ve- dremo fra poco, ci permettono di proce- dere all'interscambio in maniera estre- mamente semplice e pulita. Fra un PC in assetto multimediale ed un Amiga straordinariamente adatto al disegno, la creazione di effetti e anima- zioni, diviene così possibile gettare un ponte e far transitare su questa via di collegamento un intenso flusso di dati. Lungi dal voler innescare alcuna pole- mica, tutti sanno dove meglio si pone l'uso di Amiga e, al contrario, dove gli MPC sono più o meno dotati. Sono molte le domande di chi, volendo o do- vendo far dialogare i due computer, vuole risposte chiare. Non ci resta che cominciare a rispondere ai quesiti dei lettori percorrendo la via che da un MPC porta ad Amiga; in seguito parlere- ma anche del percorso opposto. L'angolo di stanza che la «maggio- ranza familiare» mi ha consentito di rea- lizzare come «punto informatico» è si- stemato su di una bella scrivania a due piani. Sul piano superiore (solo perché più voluminosa e resistente ...) è posta la stazione di lavoro composta da un PC mini-tower che oltre al monitor ed alla tastiera, annovera al suo fianco un VCR S-VHS, un camcorder Video-8, un DAT ed una tastiera MIDI. Le quattro perife- riche multimediali sono tutte collegate al PC attraverso le connessioni di 1/0 presenti sulle schede di espansione in- stallate nel case: il framegrabber, una classica Video Spigot; la scheda audio, una Sound Blaster 16ASP che, com'è noto, oltre a gestire l'INput/OUTput so- noro è in grado di gestire anche l'INjOUT di una porta MIDI. Il sistema è ben equilibrato, realmen- te multimediale e completo. Ma ha i suoi limiti, ai quali, posto sul piano infe- riore della stessa scrivania, il mio glorio- so A500 Plus pone rimedio. Questo èa sua volta equipaggiato con un box esterno AlfaData per l'espansione della Fast RAM (2 Mbyte) e per il controllo di una meccanica Conner da 170 Mbyte. C'è anche un vecchio genlock, il primo RocGen della RocTec, a rifinire una sta- zioncina niente male che ha i suoi punti di forza soprattutto nel software: il DPaint-IV (non-AGA) per il disegno e le animazioni; Scenery Animator per il landscaping; il mai tradito ANIMagic di Oxxi-Aegis per la creazione di effetti; l'AudioMaster-IV per l'editing dell'audio digitale e, infine, una serie di utility PD. Gli appassionati di Amiga obietteran- no che sono rimasto un po' indietro (al- tre macchine ed altro software più po- tente sono difatti in circolazione). In realtà questo è ciò che serve ai «miei progetti»: l'Amiga per l'animazione e la videoregist(azione, il PC per tutto quello che concerne il digitale. Il punto comun- que non è questo. Qualsiasi sia il sistema prevalente o le versioni dei computer posseduti, ciò che voglio realizzare è un canale di co- municazione fra un MPC ed un Amiga. Vedere come sia possibile gettare un ponte e far condividere le informazioni fra i due computer. Se ho un primo sistema che già di- spone di schede di acquisizione sia au- dio che video, perché comprare le stes- se schede anche per il secondo? E se per quest'ultimo già dispongo di un otti- mo painter che fa anche dei bei cartoni animati, di un generatore di paesaggi e di un DVE-software, perché comperare applicativi equivalenti anche per il siste- ma precedente? Osservando la questione con un oc- chio rivolto alla praticità e l'altro all'aspetto economico, ho subito comin- ciato la ricerca delle soluzioni. Esse si basano su due differenti approcci: uno che considera l'integrazione del softwa- re con accessori hardware e l'altro uti- lizzando solo un adatto software di con- versione. Nel primo caso, potremmo propen- dere per una soluzione che a suo tem- po ci «consigliò» anche il lettore Angelo La Spina: l'uso di connessioni seriali ge- Figura l La procedura Video da svolgere in ambiente MPC per arrivare a di- sporre di sequenze di- gitali in Amiga. Dalla fase di acquisizione a quella dell'editing e della desequenzazione in .018, in Video for Windows, alla fase della conversione che è possibile realizzare in pieno automatismo in PaintShop Pro 2.0. Infi- ne, per ottenere la vi- sualizzazione dei file sequenziali in Amiga, sarà necessaria la di- sponibilità dell'utilitv CrossOos. Figura 1 VIDEO del FULL MOTION RESA IN AMBIENTE Per RfAlIZZARf AUDIOVlSM e PRODOTIIINTERATIM AMIGA con quadri digitali da 384x288 284x216 192x144 - BATCH CONVERSION (con selezione automatica di una sequenza di file .018 e loro conversione in equivalenti .IFF) CONVERSIONE ACQUISIZIONE A 24,1llBIT EDITING con operazioni di : -CROP -RESIZE - CREATE PALETTE (da 24 ad8 bit oppure 32 colori) - EXTRACT (dai FULL FRAME in .AVI alla .DIB.sequence) 328 MCmicrocomputer n. 141 - giugno 1994

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Da MPC ad AmigaDopo tanti altri argomenti eccoci finalmente arrivati a parlare dello scambio di dati fraPC ed Amiga. Un argomento che riveste sempre maggiore importanza e che, se fra

MPC e Macintosh ha visto ormai la quasi totale condivisione delle informazioni, ancheper ciò che riguarda MPC ed Amiga mostra notevoli miglioramenti

di Bruno Rosati

Da parte delle grandi software-housenon ci sono attenzioni particolari, oltreall'inserimento di qualche routine all'in-terno di programmi molto sofisticati ecostosi, e l'unica alternativa è rappre-sentata dai singoli applicativi che, comeci è stato possibile verificare, sono di-sponibili nell'immenso bacino dello sha-reware.

Le utility che abbiamo individuato co-stano poco, valgono molto e, come ve-dremo fra poco, ci permettono di proce-dere all'interscambio in maniera estre-mamente semplice e pulita.

Fra un PC in assetto multimediale edun Amiga straordinariamente adatto aldisegno, la creazione di effetti e anima-zioni, diviene così possibile gettare unponte e far transitare su questa via dicollegamento un intenso flusso di dati.

Lungi dal voler innescare alcuna pole-mica, tutti sanno dove meglio si ponel'uso di Amiga e, al contrario, dove gliMPC sono più o meno dotati. Sonomolte le domande di chi, volendo o do-vendo far dialogare i due computer,vuole risposte chiare. Non ci resta checominciare a rispondere ai quesiti deilettori percorrendo la via che da unMPC porta ad Amiga; in seguito parlere-

ma anche del percorso opposto.L'angolo di stanza che la «maggio-

ranza familiare» mi ha consentito di rea-lizzare come «punto informatico» è si-stemato su di una bella scrivania a duepiani. Sul piano superiore (solo perchépiù voluminosa e resistente ...) è postala stazione di lavoro composta da un PCmini-tower che oltre al monitor ed allatastiera, annovera al suo fianco un VCRS-VHS, un camcorder Video-8, un DATed una tastiera MIDI. Le quattro perife-riche multimediali sono tutte collegateal PC attraverso le connessioni di 1/0presenti sulle schede di espansione in-stallate nel case: il framegrabber, unaclassica Video Spigot; la scheda audio,una Sound Blaster 16ASP che, com'ènoto, oltre a gestire l'INput/OUTput so-noro è in grado di gestire anchel'INjOUT di una porta MIDI.

Il sistema è ben equilibrato, realmen-te multimediale e completo. Ma ha isuoi limiti, ai quali, posto sul piano infe-riore della stessa scrivania, il mio glorio-so A500 Plus pone rimedio. Questo è asua volta equipaggiato con un boxesterno AlfaData per l'espansione dellaFast RAM (2 Mbyte) e per il controllo diuna meccanica Conner da 170 Mbyte.

C'è anche un vecchio genlock, il primoRocGen della RocTec, a rifinire una sta-zioncina niente male che ha i suoi puntidi forza soprattutto nel software: ilDPaint-IV (non-AGA) per il disegno e leanimazioni; Scenery Animator per illandscaping; il mai tradito ANIMagic diOxxi-Aegis per la creazione di effetti;l'AudioMaster-IV per l'editing dell'audiodigitale e, infine, una serie di utility PD.

Gli appassionati di Amiga obietteran-no che sono rimasto un po' indietro (al-tre macchine ed altro software più po-tente sono difatti in circolazione). Inrealtà questo è ciò che serve ai «mieiprogetti»: l'Amiga per l'animazione e lavideoregist(azione, il PC per tutto quelloche concerne il digitale. Il punto comun-que non è questo.

Qualsiasi sia il sistema prevalente ole versioni dei computer posseduti, ciòche voglio realizzare è un canale di co-municazione fra un MPC ed un Amiga.Vedere come sia possibile gettare unponte e far condividere le informazionifra i due computer.

Se ho un primo sistema che già di-spone di schede di acquisizione sia au-dio che video, perché comprare le stes-se schede anche per il secondo? E seper quest'ultimo già dispongo di un otti-mo painter che fa anche dei bei cartonianimati, di un generatore di paesaggi edi un DVE-software, perché comperareapplicativi equivalenti anche per il siste-ma precedente?

Osservando la questione con un oc-chio rivolto alla praticità e l'altroall'aspetto economico, ho subito comin-ciato la ricerca delle soluzioni. Esse sibasano su due differenti approcci: unoche considera l'integrazione del softwa-re con accessori hardware e l'altro uti-lizzando solo un adatto software di con-versione.

Nel primo caso, potremmo propen-dere per una soluzione che a suo tem-po ci «consigliò» anche il lettore AngeloLa Spina: l'uso di connessioni seriali ge-

Figura lLa procedura Video dasvolgere in ambienteMPC per arrivare a di-sporre di sequenze di-gitali in Amiga. Dallafase di acquisizione aquella dell'editing edella desequenzazionein .018, in Video forWindows, alla fasedella conversione cheè possibile realizzare inpieno automatismo inPaintShop Pro 2.0. Infi-ne, per ottenere la vi-sualizzazione dei filesequenziali in Amiga,sarà necessaria la di-sponibilità dell'utilitvCrossOos.Figura 1

VIDEOdel FULL MOTION

RESA IN AMBIENTE

Per RfAlIZZARf AUDIOVlSMe PRODOTIIINTERATIM

AMIGAcon quadri digitali da 384x288284x216192x144

- BATCH CONVERSION(con selezione automatica di una

sequenza di file .018 e loroconversione in equivalenti .IFF)

CONVERSIONE

ACQUISIZIONE A 24,1llBIT

EDITING con operazioni di :-CROP-RESIZE- CREATE PALETTE (da 24 ad8 bit

oppure 32 colori)

- EXTRACT (dai FULL FRAME in .AVIalla .DIB.sequence)

328 MCmicrocomputer n. 141 - giugno 1994

COMPUTER & VIDEO

Figura 3Sempre in VidEdit nellafase in cui la paletteviene ridotta da 8 a 5bit colore affinché siapossibile visualizzare leimmagini anche sugliAmiga ((non-AGA"IA500/A2000). Se si di-sponesse dei modellipiù recenti di AmigalA 1200/A4000), i fileacquisiti ad 8 bit nonnecessiterebbero di al-cuna riduzione di palet-te.

32 colori5 BIT

ImmagineORIGiNAlE

Immaginepronta per I.

LoReo di Amlg.

256 colori8 BIT

chip grafici precedenti l'AGA.Ancor prima di procedere all'ultima

operazione che va svolta nel moduloVidEdit di WinVideo (la desequenzazio-ne in .dib-sequence) dovremo anchedecidere se le dimensioni del quadro di-gitale con il quale abbiamo acquisito lasequenza sono giuste o vanno modifi-cate. Questo dipende ovviamente daquello che in realtà ci serve.

Il 384x288 offerto dalla VideoSpigot(comunque impossibile da acquisire intempo reale) e che sul quadro VGA da640x480 equivalerebbe a poco più dellametà dello schermo, nell'ambiente gra-fico della LoRes di Amiga raggiungerà ilfull-screen addirittura comprensivodell'overscan. Un autentico PAL FullBroadcast in bassa risoluzione. Staràpoi a voi trovare il player in grado di farmuovere il più fluidamente possibile si-mili quadri digitali (Magic Lantern ?).

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file

tati, si svolge con estrema semplicità.Partendo dal full frame in .AVI di Videofor Windows, passando per PaintShopPro 2.0 e quindi terminando, via floppye nella lettura di CrossDos, in un pro-gramma di grafica per Amiga.

Così come le figure poste a corredoaiutano a chiarire, una volta che si di-spone del file acquisito in VidCap, pos-sibilmente a 24 bit, questo dovrà passa-re in VidEdit per esser sottoposto aduna serie di operazioni per così dire pre-liminari. Come ad esempio l'elimina-zione delle linee di disturbo (comandodi Crop) e quindi il ricalcolo della palet-te. Questa potrà esser ridotta dai 24agli 8 bit (che possono essere tranquil-lamente accettati dai modelli Amigacon i chip AGA) oppure spinta ancorapiù profondamente, fino ai classici 5bit che corrispondono ai 32 colori mas-simi supportati dal modo LoRes dei

Figura 2Dopo averla acquisita inVidCap, la sequenza vi-deo Fulf Frame .AVI an-drà sottoposta ad un 'in-tensa fase di editing dasvolgersi in VidEdit. Do-po il Crop, con il qualeelimineremo le linee didisturbo, si procederàal ridimensionamentodel quadro digitale tra-mite il comando Resi-ze. È da notare che laqualità delle varie im-magini inserite in figuraè già ridotta a soli 32colori.

Da MPC ad Amiga(via Painf5hop Pro 2.0)

Se posseggo una scheda d'acquisi-zione video già installata sul mio MPC,tutto quello che questa acquisce puòesser trasferito in un formato riconosci-bile da Amiga? La risposta è chiaramen-te affermativa. Basta individuare la pro-cedura migliore. Per quanto mi riguarda,la procedura che ormai uso con estre-ma frequenza e sempre con buoni risul-

stite dal software di comunicazioneTwin Express (un PD disponibile sia perAmiga che per PC); questa soluzionerappresenta senz'altro quella più velo-ce. Chi vuole provarla può trovare ilTwin-Express (in versione Amiga e PC)in varie BBS e quindi fornirsi dell'indi-spensabile cavo seria le null-modem.

La soluzione software, al contrario, sibasa sui soli applicativi di conversioneed obbliga ad un poderoso via vai difloppy disk. Per quanto mi riguarda, hooptato per questa seconda soluzione,fermandomi al classico metodo deifloppy disk anche perché, cosa tutt'altroche marginale, con ciò mi garantiscoanche la sicurezza di fare backup (quan-do «sarò grande» acquisterò un tape-streamer e la cosa sarà ancora più bel-la!).

Con i floppy oppure il cavo seria le,per quanto riguarda la costituzione deiponti-software, il sistema si mette nellostesso modo. Da un lato è così possibi-le adottare i programmi di conversionedei formati grafici offerti dal circuitoshareware per MPC (PaintShop Pro 2.0per la grafica e Goldwave per l'audio) edall'altro l'unico programma che serveper Amiga: il CrossDos.

PaintShop Pro 2.0 e Goldwave pos-sono leggere e scrivere in IFF, il Cross-Dos può leggere e scrivere dischi in for-mato Pc. In tal modo risulta garantito ilflusso dei dati in ambedue i sensi: daMPC ad Amiga e da Amiga ad MPC.

Prima di procedere e vedere comefunzionano le conversioni, una piccolanota al riguardo di CrossDos. L'utility inquestione, oltre ad essere compresanella confezione dei nuovi modelli AGAdi Amiga, è anche acquistabile, con unaspesa di poco superiore alle cinquanta-mila lire, presso vari software-point edè installabile su qualsiasi versionedell'Amiga-OS

OK, possiamo andare a vedere comefunziona il primo ponte ...

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Figure 4a e 4b - L'ultima fase in VidEdit è quella più importante: la desequenza-zione del file .AVI in sequenza .D/B. Una volta ottenuta la sequenza, ogni sin-g% file della stessa potrà esser automaticamente convertito da .D/B in equi-valente ./FF dal PaintShop Pro 2.0.

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COMPUTER & VIDEO

spazio di 720 Kbyte (l'Amiga non accet-ta la formattazione ad alta densità). Solodopo aver stabilito quanti file possonoessere contenuti in ogni singolo floppydisk, potremo procedere con il selezio-nare l'equivalente numerico dei .DIB daesportare. Per far ciò, selezionato il pri-mo della lista (es. AmigaOOO.dib) spo-steremo il cursore di scrolling fino a rag-giungere l'ultimo file numerico inseribilenel primo floppy disk. A questo punto,tenendo premuto il tasto dello shiftclickeremo con il mouse sul nome delfile. Tutti gli altri .DIB compresi fra il pri-mo e l'ultimo file selezionato cambie-ranno il colore dello sfondo segnalandoin tal modo la selezione completa. Percominciare con la procedura di salvatag-gio è ora sufficiente spostarsi sulla zonadell'Output. selezionare la lettera del di-sk drive e quindi il formato (.IFF - Ami-ga). Come noterete, proprio sotto la fi-nestra relativa al formato è posta unaseconda finestra denominata «Sub For-mat» nella quale è possibile scegliere lamodalità «U ncompressed» oppure«Compressed». Personalmente ho pro-vato con entrambi i sub-formati e vistoche l'Amiga accettava entrambi, ho pre-ferito optare per la modalità compressache riduce di un buon 30% la grandezzadell'.1 FF finale. Effettuate tutte questescelte non rimane che dare l'OK ed at-tendere che la procedura finisca la con-versione del primo blocco di file. Nellamia prova personale, terminata l'opera-zione ho estratto il primo floppy (consessanta frame da 120x96 pixel l'uno) el'ho caricato, sempre tramite CrossDos,in DPaint. Non ci crederete, ma è tuttoOK: ... gli .IFF sono davvero tali!

A parte l'incredula battuta, la verifica-ta funzionalità del PaintShop Pro ci tor-nerà utile anche per il procedimento in-

V_I_( I J 1_1_IRdiYidu.zi ••• e del tiYe'le di registrazioae

CONVERSIONE

10*1 Ir AperlUra lei"e tiIe (l'~ e~ N .WAVda aNIY'I:rlireJlY1 B- Copia iot CLFllOARD ••• ..-- *lIal2iJ liftestra 2-LUllA.WAVrTl C- __ del CLFllOARD. riYcf. __l!iaJ ••••••••• __ a _ •••• ISVX-IFF..._-----

full frame andrà cioè modificata in unasequenza .DIB attraverso il comandoExtract presente nel menu File. Fattociò e senza disporre di altro softwaresofisticato, sarà sufficiente caricare ilPaintShop Pro 2.0 di Jasc Inc. ed unavolta entrati in questo ottimo softwaredi image-processing proveniente dal cir-cuito Shareware, richiamare il comandoBatch Conversion rintracciabile nel me-nu File. Sul relativo requester che siapre in schermo cominceremo con ilselezionare i vari percorsi. Com'è visibi-le nella figura pubblicata in queste pagi-ne sulla zona denominata Input vannosetta te la directory dov' è contenuta lasequenza (d:\avi\) e la lista dei file .DIB,in quella detta di Output il drive di usci-ta ed il tipo di formato.

A questo punto, chi opererà attraver-so i floppy disk, dovrà calcolare, più omeno approssimativamente, quanti fra-me potranno essere concentrati in uno

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REGISTRAZIONE

Figura 5La procedura di regi-s trazionelcon versionedi file di sintesi audio èpossibile svolgerlacompletamente all'in-terno di Goldwave 7.0,un software di editinge conversione di tiposhareware estrema-mente potente.

Se l'utilizzo sarà invece prettamentemultimediale, ovvero se quello che ciserve è il classico riquadro di animazio-ne da inserire all'interno di un pannellodi consultazione, potremmo acconten-tarci anche di una misura inferiore. AI ri-guardo potrebbe andare più che bene il192x144 con il quale usualmente si ac-quisce tramite la VideoSpigot. Una mi-sura ancora migliore (mettiamo che sivoglia realizzare un CD-ROM interattivoed accontentare anche i possessori diCDTV con drive «single-speed» da150 Kbps ... ) potrebbe essere la160x120. In quest'ultima evenienza an-che una 120x96 può ancora risponderesufficientemente bene.

Stabilita quindi la grandezza, già in fa-se di acquisizione o con Resize in Vid-Edit, a questo punto potremmo proce-dere ad esportare la sequenza versoAmiga. Ciò sarà possibile solo se«smonteremo» il file .AVI. La codifica in

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verso, allorché esportando via Cross-Dos le ANIMazioni effettuate dal DPainte dagli altri applicativi videografici (dopoaver desequenziato l'ANIM in sequen-ziali IFF) proveremo a far entrare in Win-dows le animazioni ed i cartoon realizza-ti in Amiga.

1/ ((ponte audio)}:Goldwave

Se già posseggo un'ottima schedaaudio, installata e perfettamente funzio-nante nell'ambiente MPC-Windows,perché comprarne un'altra anche perl'Amiga? A tale domanda, si può rispon-dere in maniera pratica ed economicasemplicemente rintracciando l'applicati-vo giusto che svolga la giusta funzionedi conversione. Il già citato Goldwave diChris Craig.

Goldwave, uno shareware da appena25 dollari di registrazione, è in grado dileggere e scrivere in vari formati audio:.Wav, .Voc, .Snd, .Au(Sun/Next), .Snd(Raw/Next) e finalmente .IFF(8SVX). Maattenzione: l'editing ed il cOnseguentesave, sono possibili solo rispettando lostesso formato originale del file. Ovverocon Goldwave non sarebbe possibilenessun tipo di conversione diretta«da/a». Benché l'autore non ne citi lapossibilità, per nostra fortuna è realizza-bile il crossing da un formato all'altro invia indiretta.

Anche se Goldwave ha la possibilitàdi poter tenere nel suo ricco piano di la-voro fino a cinque finestre di sintesicontemporaneamente aperte, per il no-stro esperimento ne bastano due.

Carichiamo perciò il file .Wav da con-vertire e un file .lff(8SVX) «campione» ilcui contenuto di sintesi potrà essere co-stituito da una semplice linea di silen-zio. A questo punto è sufficiente copia-re il contenuto della finestra del .Wav inclipboard (dove la sintesi diventa unanormalissima successione di dati grezzi)e quindi tornare a riversare lo stesso(Paste) nella finestra del file .iff-campio-ne. Ciò che era in formato .Wav è oradiventato un normalissimo .lff(8SVX).Effettuando il salvataggio ed andandosubito a caricare il floppy in Amiga, po-tremo verificare che sia AudioMaster-IV, come qualsiasi altro applicativo diediting, leggerà la sintesi in manieraperfetta.

La verifica, oltre alla perfetta resa in.IFF, ci conferma le altre qualità «nasco-ste» che l'operazione indiretta possie-de. Oltre alla differente notazione delformato, il file .Wav posto in clipboard equindi rivers'ato nella finestra .Iff, nonsolo prende il formato dell'8SVX, maadegua anche i parametri qualitativi. Sead esempio il .Wav originale era una

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Figura 6Goldwave ha appenacaricato, visualizzatoed eseguito un file.IFF(Bsvx) provenientedal mondo Amiga co-me un normale file diWindows.

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sintesi stereo a 22.05 kHz, mentre l' .Iff-campione è in modalità «mono)} e conuna frequenza di campionamento pari a8363 kHz, la sintesi riversata dalla c1ip-board assumerà i parametri qualitatividell' .Iff. Ovvero abbasserà la frequenzada 22 ai classici 8363 kHz degli 8SVX emuterà il modo da stereo a mono. Tuttocon un semplice tocco di mouse.

Una nota al riguardo del file campio-ne .lff(8SVX). Questo andrà preparato(tagliandolo sempre da un vero e pro-prio .iff) in modo che sia sempre piùgrande del file .WAV da importare. Inpratica è bene organizzarsi con un filecampione «unico)} di grandezza stan-dard (30 sec/1 minuto) e con i relativiparametri di campiona mento (8363 Hz,quale sampling standard, oppure il19886 Hz che troviamo per le sintesipresenti su CD-ROM) ben tarati suquelle che sono le nostre esigenze diqualità.

COMPUTER & VIDEO

'fpjume: ;::1.;:1 ====."_1.1 IJap-, 1·1 Il-_ ....

• • Figura 7Il file. Wav da converti-re ed il file-campione in.IFF(Bsvx) provenienteda Amiga contempora-neamente nella fine-stra di lavoro diGoldwave.

La preparazione del file campione èimportante giacché il suo effetto (duratae parametri) si ripercuoterà sul file «arti-ficiale» inserito dalla c1ipboard. Premes-so che in Audiomaster potremo sempreagire per correggere il sampling even-tualmente sbagliato, va soprattutto tara-ta la lunghezza del file campione, giac-ché l'applicativo di editing, così cometutti i player multimediali, riconoscerà ilvalore del file originario .Iff (che eviden-temente rimane scritto nell'header delfile) e non quello artificiosamente ag-giunto nella clipboard. Se il file origina-rio era più piccolo di quello trasferito dac1ipboard ci ritroveremo nella situazionedi avere ottenuto una conversione tron-cata. Meglio perciò abbondare.

Una volta tornati nell'ambiente diAmiga e quindi in quello di AudioMa-ster-IV, il file artificiale, inserito nel file-campione, è probabile che peserà moltipiù kilobyte di quelli che realmente oc-

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RESA IN AMBIENTI' AMIGA DI UN QUADRO DIGITAlE DA 160X1ZD PIXEl

A32COLOFigura 9

• ; Figura 8Con il file campionepronto ad accoglierel'informa?' 'ne digitale,è suffic/, copiare ilcontenuto Jel file. Wavnella clipboard e daquest'ultima riversarlodirettamente nella fine-stra del file-campioneIFF(8svx). Il file. WAV

è ora disponibile anchein formato IFF utilizza-bile in ambiente Ami-ga.

ur.

certo i ottilizzare su qualche er Jiri-smo d roppo, visto che poi entrolnbele pro( dure portano a risultati assoluta-mente perfetti.

In questo incontro abbiamo visto es-senzialmente la parte della procedurache dirige il flusso da MPC ad Amiga,ma è chiaro che lo stesso può esserepraticato procedendo in senso inverso.Come detto all'inizio, Amiga, nato per lavideografica, possiede qualità ed appli-cativi che ne consentono un uso davve-ro intenso come animatore e generato-re di effetti video. Bene, vorrà dire chela prossima volta proveremo a realizzareun «DPaint for Windows», partendo dalpainter-animator di Amiga e, già che cisiamo, senza far comprare la versionedi un landscaping per PC, proveremo afar generare paesaggi anche dallo Sce-nery Animator.

Nel frattempo non mi rimane che au-gurarvi buon lavoro con il vostro «dop-pio computer». Un MPC ed un Amiga«insieme», e non «contro» possonodavvero fare tutto.

Il tesoro del MAYA

Come avrete potuto notare, le opera-zioni di conversione, sia video che au-dio, non sono certo il massimo della li-nearità. Fra PC ed Amiga non c'è quellaormai perfetta simbiosi di formati che èinvece riscontrabile fra PC e Macintosh.Questa è addirittura contemplaI"! nelleconfezioni di Video for Windows ",he fradischi e CD-ROM dispone di un floppyper la conversione, da Mac a MPC, deifile di video digitale sviluppati con ilQuickTime. QuickTime che, oltre cheper Macintosh, è già da tempo disponi-bile per Windows.

Per quanto riguarda Amiga, all'infuoridi qualche programma famoso (l'Anima-tor Autodesk, ad esempio) non ci sonoriscontri e modalità predefinite. Per for-tuna nostra comunque, il CrossDos dauna parte ed i software di conversionedall'altra, le cose si realizzano lo stesso.E se è davvero il fine quello che piùconta, considerando che questo articoloè rivolto più ad un pubblico di «hobby-sti» che di professionisti, non staremo

Conclusioni

Figura 9La resa visiva di unquadro di video digitaleda 160x120 in ambien-te grafico di Amiga abassa risoluzione (Lo-Res a 320x256).

cupa. Ad esempio, agendo con un filecampione ricavato da un .Iff della dura-ta di 60 sec (8363 Hz) ed aggiuntovi ilcontenuto del .Wav dalla clipboard, misono ritrovato con un file di oltre 570Kbyte, quando in realtà la sua durataera di soli 8 secondi ed appena 72 Kby-te.

Operando di «forbici e colla» ho ri-dotto la lunghezza del file alla sola pre-senza del suono ed in effetti, salvando,ho potuto verificare il ristabilirsi delleesatte dimensioni (72 Kbyte) edell'esatta durata della sintesi converti-ta (8 secondi circa).

A parte queste accortezze, il proce-dimento di conversione è semplice.Tutto fila via liscio e la cosa mi prendea tal punto la mano che, dalla sempliceprova di funzionamento, passo ad unavera e propria seduta di conversione. Inmaniera estremamente rapida, mi ritro-vo così a trasferire tutti i miei file .Wavin equivalenti .Iff che, oltre a finiresull'hard disk del 500Plus, tramite glistessi floppy disk di passaggio vengo-no ora a costituire un completo backupdelle sintesi.

È ovvio che come siamo riusciti atrasferire da .Wav ad .Iff sarà praticabi-le l'esatto contrario, importando nelmondo di Windows tutte le sintesi so-nore che abbiamo fino ad oggi realizza-to con l'Amiga o che, attraverso dischie CD-ROM vari, circolano nel mondodel PD. Per ottenere la conversione daAmiga a MPC è sufficiente costituireun file .Wav-campione e quindi caricarele sintesi in .Iff. Oltre ai flop~y disk for-mattati da CrossDos, i CD-ROM di Ami-ga (la serie CDPD dell'Almathera adesempio) possono esser letti diretta-mente dal CD-ROM drive che eventual-mente si possiede in ambiente MPC.Questo perché la formattazioneIS09660 è lo standard che definisce lapossibilità di lettura da parte di tutti idrive CD per computer: MPC, AmigaCDTV/CD32 ed anche Macintosh.

Goldwave, oltre che per la conver-sione, è ovviamente utilizzabile sia peracquisire che per editare i singoli file. Sitratta di un prodotto che, come lo stes-so autore tiene a precisare, si sta giàevolvendo in una nuova release prossi-ma ad uscire. Una volta entrati in pos-sesso (attraverso varie BBS, compresaovviamente MC-link) e verificata l'effet-tiva utilità dell'attuale versione 1.0, èbene perciò registrare immediatamentela propria copia di Goldwave pressol'autore. Questo l'indirizzo di ChrisCraig: PO Box 51 - SUohn's, NF - CA-NADA Al C5H5. La cifra, come già det-to, è di appena 25 dollari USA accredi-tabili con il solito giro di VISA e Maste-cardo

332 MCmicrocomputer n, 141 - giugno 1994

590520

49220290

90170590490

1.090290390590320

240/440790170150

290370

440/540/970370

470/6701.070

540590/70

640/8501.140

1.190/1.7702.590

2.790/3.690290

470/590540/670

390990320

340/470

120170220

290/390390/490

59090/140

370/370490/490

670690

790/840B4o/89o

990690

1.990320360360360290270

240/320INTfL DX4-75 R.390INTfL DX4-T00 R.590

386DX-40 T.R90~ PENTIUM:60 3.390

p.entium' PENTIUM 66 3.690, " • , •• " • " (256KB CACHE - RAM 8MB)

MS OOS 6 2tWINOOWS 3 ) ) PER WORKGROUPS PREINSTALLATI SU "ARO OISKtUCENZA E MANUAlI t 200i§] lOTUS SMARISUITE 2 PER WINDOWS'AMI PIO 3 O+JOIUS 123 4 OtEIEElANCEmpHICS 2 0+([ MAli J I + ISOffi HARD DISI 250M1/340MB/540MB + 50LliOL.1S11m SCHEDAVGA VESA LOCAL BUS GRRUS LOGIC «5428 IIMII {T'UE COLO'.GIAPHIC AWLERATORI + 50rn eONTROLLERVESA fOCAL BUS MULU I/O + 40Il§] MONITOR 14- 1024%16810.28 NI ~ + 410llEJ MONITOR 1S- 1280xl024xO.28 NI DIGITALE + DISPLAY + 640m MONITOR lr 1280xl024%Q,26 NI DIGITALE + DISPLAY + U40

C R ::::.:...T 1V ::::Cl [{i1(If}[I,'fi'UW1I3fOO/i1

~s d~SoUND BlASlIR 2.0 VALUE (B Bin

=1I:Ji~ SoUND BLASTERPROVALUE (16 Bin.-.d __ 5. SoUND BLASTER16SoUND BLASTER16 MUlTI CD/ t AdSPSOUND BLASTER16 SCSI·2 / t AdSPSOUND BLASTERAWE 32MIDI KIT/ MIDI CONNEGOR BOXMIDIBLASTER/WAVE BLASTERVIDEO SPIGOT/VIDEO BLASTERSEVIDEO BIASTERFS200DISCOVERYCD 16 (SB16tCD ROM DStAlTt6CD)PERFORMANCECD 16/ PREMIUM CD 16GAME BIASTERCD 16/ EDUTAINMENTCD 16EASYCD 16 (lETTORECD-ROMESTERNOt MM KmAVER 2000 PRO 64K COLOR + SWGENLOCK GVP+ SW VIDEO DIREGOR & CURTAIN CAll

MITSUMI1X001DSONY CDU-33APANASONIC CR-S62BCREATIVE SB UPGRADE

TV CODER (VGAlO PAl/WHS CONVERTIR)ltill.RH.DAVER KEY (VGAlO PAL!SVHSCONVERTIR)ESIER.IiOTRUST VIDEO ENCODER/PC-TV BOARDf:lli'4\1H#?I1\1Nii'fl,-'-'-- -. LX l 00 - 9A BOC200cpsEPSON·'LQ100· 24A BOC167cps

STYLUS 300/800/1000r---------l P2Q ·24A 80C 192cpsiNECiP42Q.24A 8OC216<pÌ/P52Q136C; i SS6 10· LASER300dpi• 6ppm

~~~:~;:~6'~~g:~~n~r~~~~~/C010REHP DESIUET 500C! 5S0C 300dp1240eps

HP DESIUET 560C 600-300dpi 4ppmHP LASERlET 4L IM8 300dpi 4ppm/4P 2MB 600dpiHP LASERJET 4MP 6MB 600dpi 4ppm IPoslScript)

• J'rusf ~1iW ljJlm?jWil w..t1ilb\l! r~p._L!~~~~~~k~r:1P! ~~p:~~: PLUS 6MB Postscript, , ' : "'''OMMUN'CA''ON SWDAIAffill±DAIAFAXPERDOS-W1NOIIO)lNIIAIIANO iMANNESMANN 'M""32 PS/Mn4, '" ,_ • - iThlly : IO 4A BOC216cps IO 136C,"' .: l~:~~l:~~:~m~~m:~~mr,..-.·.·.·o~I.,: :: iT7018INKJETBO~1~~~;fo~r84C(COLORE)

•I 14400/14400 t VIDEOTEl pocm ., T9005· (LEO)6ppmr:rM\@@ room& ~..II WESTERN GARANZIA 2 ANNI STAR LC 100 9A 80C IBOcpsCOLORE

iI". DIGITAL @(ò)@3comrm0x3U Q &llIjW'jI Q @lfJ(I!) STAR LC 24-10024A 80CI92cps/LC 24-20 Il 21Oeps210MB~50MB/270MB 49 390/440/470 803B7 DX·4o MHZ (ULSI) ~ l lO ~ S @W1P fP@{JfNil340MB 425MB/540MB 540/640/840 51MM 256 KB/1MB/4MB ......",.... 20/75{290 AMIGA 1200120MB t5"SEAGATE/ 170MB 2lWD 440/490 SIMM 32 BIT72 PIN 4MB/8MB/16MB 290/590/ .190 AMIGACD32 + 2 GIOCHIgU:gc~~ :rfU~gJB~1ì~~12KB>1 MB ~~~ CPU4B6DX·33INTEl/ CPU4B6DX2-66 INTEl 390/690 GIOCHI X AMIGACD-32 (VARI TITOLI)STlEAMERINTERNO3.5" CONNER250MB 340 r--m~~~rnffil2iii1ii2~ij'""-r-lALFARAM 1200 ESP.MEM. 1MB>5/9MB~ W<!l4\ (lRUE COlOR ± Wl" ACCELERATOR) :""'I(D' - •• 270/150 COPROCESSORE68882 40MHZ}( ALlARAM 1200ORRUS LOGIC a 54241 MB ISA 140 :l::~~Bl~H3E~~.~~Jt~~~S-WlN fII 240/150 MEMORIEZIPP l MB x ESPANSIONEA1200ORRUS LOGIC a 54281MB EXP2MB VL-BUS f'1f.IJ 190 WIN-PUBU5HElOBIGN PACK1.0 100 ESP.MEMORIA AMIGA 1200 O>4MB (SIM 72PIN)TSENG ET40oo!W3211MB EXP 2MB VL-BUS ~ 220 ~~Érf~Op:i°W;~ttl~~EUPGRAOE I ~~g~~;gHARD DISK ESTERNOAMIGA 1200 DA 130MB

~~~~~l~:gPL~~~sBJ~~f ~:~~~:~~F~::l~~U8E~~~~~~~'~w~~~r3+PWll 1l0~ng ~et~r~~:~uii;PL~~:A4~~0&f~: ~r~~WEmK P9OO0 2MB VL.BUS 690 WINOOWS3.1/WINOOWS x WOIKGROUP(UPGRADEI 190 SIMM 4MB 3681T 72PIN (AMIGA 4000)

M5 VIOEOx WINDOWS(INGLESE) 50 Gli' A 120" S(SI KITr.vv.:>~ ="'mm/:lffi com ORAW3.0 (OISCHI+ COV4.0 UPGRADE(DISCHI+ (O) 270/470" oI!AMJ~ Q N'W ~ com VENTURAICOlE[ SCSI2.0 350/190 ALFACOLOR 256K IIANDY SCANNERCoLoR (AGA)TAVOlETTAGRAFICAACECAD 1Tx 1T/l rx 1T 290/490 M5 FUGHT5IMUlATOl S/SCENElYDI5«5: PARIS• NEWYOIK 100/69 DIGITALIZZATORE VIDEON 4. l GOLOHANoy TRUSTB!W 256 + OCR 140 W ID@{jIiJ A:\ GENLoCK MICROGEN/MICROGEN PLUS SVHSHANDY TRUST COLoR 2Z6.OO.Q(+ OCR 340 OIZIONAllO OUIA LINGUAITALIANA(EOITEl) ~~Oyi.) GENLOCKGVP G·LOCK

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