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    LA DOTTRINA SEGRETA INDICE VOLUME III PARTE I

    Corrispondenza tra pagine in italiano e Volume III ed. inglese. IT INGL.

    Prefazione........................................................................ 9 xix

    Introduzione. 10 1

    SEZIONE IUno Sguardo Preliminare 18 14

    SEZIONE IILa Critica Moderna e gli Antichi 28 30

    SEZIONE III

    LOrigine della Magia.. 32 36

    SEZIONE IVLa Segretezza degli Iniziati.. 36 44

    SEZIONE VAlcuni Motivi per la Segretezza 44 56

    SEZIONE VII Pericoli della Magia Pratica... 51 67

    SEZIONE VIIVino Vecchio in Botti Nuove... 57 76

    SEZIONE VIIIIl Libro di Enoch Origine e Base del Cristianesimo 61 82

    SEZIONE IXDottrine Ermetiche Cabalistiche.. 67 91

    SEZIONE X

    Vari Sistemi Occulti di Interpretazione degli Alfabeti e dei Numeri. 71 98SEZIONE XILEsagono con il Punto Centrale, o la Settima Chiave 75 105

    SEZIONE XIIIl Dovere del Vero Occultista verso le Religioni. 78 109

    SEZIONE XIIIAdepti Post-Cristiani e le loro Dottrine... 80 112

    SEZIONE XIVSimon Mago e il suo biografo Ippolito 83 117

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    Gli Scopi dei Misteri 183 281

    SEZIONE XXXIITracce dei Misteri 187 287

    SEZIONE XXXIIIGli Ultimi Misteri in Europa 194 298

    SEZIONE XXXIVI Successori Post-Cristiani dei Misteri. 197 303

    SEZIONE XXXVIl Simbolismo del Sole e delle Stelle... 204 315

    SEZIONE XXXVICulto Siderale Pagano, o Astronomia.. 210 325

    SEZIONE XXXVIILAnima delle Stelle Eliolatria Universale... 214 332

    SEZIONE XXXVIIIAstrologia e Astrolatria 217 337

    SEZIONE XXXIXCicli e Avatra.. 222 345

    SEZIONE XLCicli Segreti.. 225 350

    IL MISTERO DEL BUDDHA

    SEZIONE XLILa Dottrina degli Avatra. 232 361

    SEZIONE XLIII Sette Principi.. 240 374

    SEZIONE XLIIIIl Mistero del Buddha...................................................................................... 242 376

    SEZIONE XLIVReincarnazioni del Buddha... 248 386

    SEZIONE XLVUn Discorso Inedito del Buddha.. 252 393

    SEZIONE XLVI Nirvna Moksha 254 396

    SEZIONE XLVII

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    I Libri Segreti di Lam-Rin e Dzyn.. 260 405

    SEZIONE XLVIIIAmita Buddha Kwan-Shai-yin e Kwan-yin. Cosa dicono il Libro diDzyn e le Lamaserie di Tsong-Kha-pa. 262 407

    SEZIONE XLIXTsong-Kha-pa. I Lohan in Cina... 263 409

    SEZIONE LCorrezione di qualche altro Concetto malcompreso 266 414

    Sezione LILa Dottrina dellOcchio e la Dottrina del Cuore o il Sigillo del Cuore 272 424

    ALCUNI SCRITTI SUL RUOLO DELLA FILOSOFIA OCCULTA NELLA VITA

    Corrispondenza tra le pagine ed. Italiana, ed. Ingl.IT In

    Nota di Annie Besant . 277 434 Nota dellEditore................ 277 -

    SCRITTO I :Un Avvertimento.. 278 435OM ... 278 436

    Processo Cosmico, Processo Umano 283

    441

    DIAGRAMMA I ... 286 442TAVOLA I 289 -I Pianeti, i Giorni della settimana.... 295 452DIAGRAMMA II . 297 452

    SCRITTO II:Una Spiegazione 299 455

    Che cos in realt la Magia 306 465Le GerarchieColori, Suoni e Forme

    313315

    475477

    TAVOLA II .. 318 -TAVOLA III: le Radici del Colore e del Suono. 320 481

    DIAGRAMMA III 322 483LUnit della Deit ................ 323 483

    SCRITTO III . 325 486

    Della Segretezza 325 487

    benefica la pratica della Concentrazione? .. 328 490Dei Principi e degli Aspetti. 330 493

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    La Correlazione e il Significato dei Tattva... 336 497Tabelle Esoteriche e Tantriche sui Tattva 339 501Dei Veli Exoterici e della Morte dellAnima. 345 510La Razionalit filosofica della Dottrina 350 517

    APPENDICE

    Note sugli Scritti II, IIII .. 359 530

    NOTE SU ALCUNI INSEGNAMENTI ORALI :

    Le Tre Arie Vitali 364 537LUovo Aurico 364 537Il Guardiano della Soglia. 365 539LIntelletto... 366 539

    IL Karma.... 366 539Lo Stato Turya 366 540Mahat................ 366 540Come progredire? 367 541Timore e Odio. 367 541Il Triangolo.. 367 541La Visione Psichica. 368 542Triangolo e Quaternario.. 369 543I Nidna. 369 544Il Manas 369 544Il Midollo Spinale... 370 544Prna.. 370 545LAnthakarana. 370 545Miscellanea 371 546Le Ndi... 371 546I Sette. 372 548I Suoni. 373 549Il Prna. 374 550Il Secondo Midollo Spinale... 374 550Gli Iniziati 374 551La Coscienza Cosmica 374 551

    Terrestre. 375 552Astrale.. 376 553DIAGRAMMA IV. 377 554

    Osservazioni Generali. 378 555LAspetto Manvantarico di Parabrahman e di Mulakaprakriti... 381 557La Coscienza Oggettiva... 381 558La Coscienza Astrale 381 558La Coscienza Kma-Prnica... 382 558La Coscienza Kma-Mnasica... 382 558La Coscienza Mnasica. 382 558

    La Coscienza Buddhica. 382 558Miscellanea 382 559

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    I Principi Umani.. 384 560 Note. 384 561Soli e Pianeti... 385 562La Luna.. 385 562Il Sistema Solare.. 386 563

    Le pietre preziose. 386 563Il Tempo.. 386 563La Morte 386 563Gli Atomi... 386 563I Termini. 386 564I Loka.. 387 564Spiegazione degli Stati di Coscienza corrispondenti alla Classificazionevedantina dei Loka 388 565Ulteriori Spiegazioni 389 568DIAGRAMMA V.. 391 568Le Forme nella Luce Astrale 395 571

    Stati di Coscienza 395 571LAmore materno. 396 572La Coscienza... 396 573La Coscienza, i suoi sette gradi.. 398 575LEgo 398 576Bhrloka.. 398 576La ghiandola pineale 399 577Il Cuore. 399 577LAstrale e lEgo............................................................................................ 399 577LIndividualit 399 577Il Manas Inferiore.. 399 578Kma 400 578Auto-consapevolezza.. 400 578Il Kma-Rpa.. 401 580Il Cuore. 401 581I Fuochi.. 402 581La Percezione. 402 581La Coscienza... 403 582La Volont e il Desiderio.. 404 584Le Conversioni.. 404 584Le Origini.. 404 585

    I Sogni. 405 585I Nidna. 405 585Gli Skandha 406 587I Corpi Sottili. 407 588Il Fuoco. 408 589Cenni sul Futuro.. 408 590Gli Ego 409 590LEvoluzione Monadica 410 592Il Corpo Astrale... 411 593

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    LA DOTTRINA SEGRETA

    VOLUME III

    Per ci che senti dire da altri, i quali persuadono la maggioranza che lanima, una voltaliberata dal corpo, n soffre..... male, n cosciente, io so che tu sei meglio erudito nelledottrine che abbiamo ricevuto dai nostri antenati e nelle sacre orge di Dioniso, che nelcredere a loro; poich i simboli mistici sono ben noti a noi che apparteniamo alla Fratellanza.

    Plutarco

    Il problema della vita luomo. La Magia, o piuttosto la Saggezza, la conoscenza

    evoluta delle potenzialit dellessere interiore delluomo, forze che sono emanazioni divine,come lintuizione la percezione della loro origine, e liniziazione la nostra induzione inquesta conoscenza... Cominciamo con listinto; il punto darrivo lonniscienza.

    A. Wilder

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    INTRODUZIONE

    Il Potere appartiene a colui che sa, questo un assioma molto antico. Il primo passoverso la Conoscenza la facolt di comprendere la verit, distinguere il vero dal falso, ed solo per coloro in verit davvero pochi che si sono liberati da ogni pregiudizio, che hanno

    domato la propria vanit e il proprio egoismo, e sono quindi pronti ad accettare qualsiasiverit venga loro dimostrata. La maggioranza giudica unopera secondo i pregiudizi deirispettivi critici che, a loro volta, sono guidati dal successo o dallimpopolarit dellautore,anzich dalle sue pecche o dai suoi meriti. Quindi, al di fuori della cerchia teosofica, questoVolume riscuoter sicuramente da parte del pubblico comune unaccoglienza ancora pifredda di quella riservata ai due Volumi che lo hanno preceduto.+ Al giorno doggi nessunaasserzione pu sperare in un esame imparziale, o solamente di essere ascoltata, se i suoiargomenti non sono in linea con le ricerche accettate e legittimate entro i confini dellascienza ufficiale e della Teologia ortodossa.

    La nostra epoca, eminentemente materialistica e pietista, una paradossale anomalia. Laletteratura, il cosiddetto pensiero e progresso moderni, corrono su queste due linee parallele,

    cos incongruamente dissimili e tuttavia talmente in voga, perfettamente ortodosse, ciascunaalla propria maniera. Chi pensasse di tracciare una terza linea come tratto dunionericonciliativo tra le due, devessere interamente preparato al peggio, poich vedr la propriaopera travisata dai critici, derisa dai sicofanti della scienza e della Chiesa, citataerroneamente dai suoi oppositori e respinta perfino dalle biblioteche circolanti gratuite. Leassurde ed errate interpretazioni, da parte dei cosiddetti ambienti colti della societ,dellAntica Religione Saggezza (Bodhismo) dopo le spiegazioni mirabilmente chiare erigorosamente presentate nel Buddhismo Esoterico, ne costituiscono una chiara prova, edovrebbero rappresentare un avvertimento anche per quei teosofi che, temprati in una lotta diquasi tutta la vita al servizio della Causa, non sono n timidi nello scrivere, n tantomenospaventati dagli assunti dogmatici dellautorit scientifica. In ogni caso, per quel che possanofare gli autori teosofici, n il Materialismo, n il pietismo dottrinale saranno mai imparzialinei confronti della loro Filosofia: le dottrine verranno respinte sistematicamente, e verr loronegato un posto persino tra le file di quelle effimere affermazioni scientifiche doggigiornoche sono le sempre mutevoli ipotesi di lavoro. Per il difensore della teoria animale inostri insegnamenti cosmogenetici e antropogenetici, nella migliore delle ipotesi, sonoracconti di fate. Per coloro che vorrebbero sottrarsi ad ogni responsabilit morale, dicerto molto pi comodo accettare di discendere da un avo quale una comune scimmia evedere un fratello in un muto babbuino privo di coda, piuttosto che riconoscere la paternitdei Pitri, i Figli di Dio, e dover accettare come fratello un morto di fame dei bassifondi.

    State indietro! tuonano a loro volta i pietisti, non trasformerete mai dei rispettabili

    cristiani che frequentano la Chiesa in buddhisti esoterici!N noi, in verit, siamo ansiosi di tentare questa metamorfosi.* Ma ci non pu n potrmai impedire ai teosofi di dire quanto hanno da dire, in particolare a coloro che, opponendoalle nostre dottrine la scienza moderna, lo fanno non per difenderla lealmente, ma solo pergarantire il successo dei loro hobbies privati, e a propria gloria. Se non possiamo provaremolte delle nostre affermazioni, nemmeno essi lo possono; per noi siamo in grado didimostrare che, invece di fornire fatti storici e scientifici per ledificazione di coloro che,avendo minori conoscenze, contano sugli scienziati per giudicare e formarsi unopinione gli sforzi della maggior parte dei nostri eruditi sembrano orientati soltanto a distruggere i fatti

    + [ probabile che H. P. B. avesse in mente un Volume supplementare deLa Dottrina Segreta, dei quali parla nei Volumi I e

    II, ma che in realt non fu mai trovato tra le sue carte. Nota di B. de Zirkoff.]* [I paragrafi citati si possono consultare in Lucifer, Volume VIII, pp. 97-98, e inH.P. Blavatsky Collected Writings, XIII, pp.148-51. Nota di B. de Zirkoff.]

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    In verit sembra proprio che, dalla creazione del mondo, non vi sia stata che una solaepoca di vera conoscenza quella attuale. Nel brumoso crepuscolo della grigia alba dellastoria stavano le pallide ombre degli antichi Saggi di fama universale. Senza speranza

    brancolavano alla ricerca del corretto significato dei propri Misteri, il cui spirito si eradipartito senza rivelarsi agli Ierofanti, ed era rimasto latente nello spazio fino allavvento

    degli iniziati della moderna scienza e ricerca. Lo smagliante splendore del sapere solo ora pervenuto alla Conoscenza di Tutto e, scaldandosi al brillante sole dellinduzione, affaccendato con la sua tela di Penelope delle ipotesi di lavoro, proclamando a gran voceil proprio diritto alla conoscenza universale. Allora, non potr ognuno di noi chiedersi se in

    base alle attuali vedute il sapere del filosofo antico, e a volte perfino quello dei suoi direttisuccessori dei secoli passati, non sia stato sempre inutile per il mondo e per noi stessi?Perch, come abbiamo ripetutamente spiegato, mentre i Rishi e i Saggi dellantichit eranoandati oltre gli aridi campi del mito e della superstizione, gli studiosi del Medioevo e persinolo scienziato medio del secolo diciottesimo, sono sempre stati pi o meno bloccati dalla lororeligione soprannaturale e dai loro credi. vero che viene generalmente ammesso chealcuni studiosi antichi e anche medievali, quali Pitagora, Platone, Paracelso e Ruggero

    Bacone, seguiti da una schiera di gloriosi nomi, hanno lasciato, in verit, non poche pietremiliari sulle preziose miniere della Filosofia e sui filoni inesplorati della scienza fisica. Ma

    poi lo scavo effettivo, la fusione delloro e dellargento, la sfaccettatura delle pietre prezioseivi contenute, dovuto tutto al paziente lavoro dello scienziato moderno. E non forse al suoincomparabile genio che il mondo ignorante, e finora indotto in errore, debitore di unacorretta conoscenza sulla vera natura del Cosmo, la vera origine delluniverso e delluomo,come stato messo in luce dalle teorie automatiche e meccaniche dei fisici in accordo conuna Filosofia rigorosamente scientifica? Prima della nostra epoca erudita, la scienza era solouna parola, la Filosofia un inganno e uninsidia. Secondo le modeste rivendicazionidellautorit contemporanea sulla vera Scienza e sulla vera Filosofia, lAlbero dellaConoscenza solo ora si districato dalle cattive erbe della superstizione come una bellafarfalla che emerge da uno scialbo bruco; quindi non dobbiamo ringraziare i nostri avi. Gliantichi hanno tuttal pi concimato e preparato il terreno; sono i moderni che hanno gettato isemi della conoscenza e coltivato le deliziose piante denominate negazione assoluta e sterileagnosticismo.

    Ma questa non lopinione dei teosofi. Essi tornano a ripetere quanto fu affermatoventanni fa. Non basta parlare delle insostenibili concezioni di un passato senza cultura(Tyndall); del parler enfantin dei poeti vedici (Max Mller); delle assurdit dei

    Neoplatonici (Jowett); e dellignoranza dei Sacerdoti iniziati assiro-caldei per quantoriguarda i propri simboli, se raffrontata con le conoscenze in proposito degli orientalisti

    britannici (Sayce). Tali assunti devono essere comprovati con qualcosa di pi che le semplici

    parole di questi studiosi, perch nessuna dose di vanagloriosa arroganza pu nascondere lefonti dalle quali le affermazioni di numerosi filosofi moderni sono state laboriosamentetratte. Sta ad unimparziale posterit dire quanti dei pi eminenti scienziati europei abbianoottenuto onori e credito per essersi semplicemente abbigliati con le idee di questi vecchifilosofi, che essi sono sempre pronti a screditare. Cos non sbagliato dire che certiorientalisti e studiosi di lingue morte, come gi affermato in Iside Svelata, piuttosto diammettere che i filosofi antichi avessero conoscenza di una qualsiasi cosa oggi sconosciuta aimoderni, si lascerebbero prendere da unillimitata presunzione e da un ostinato attaccamentoalle proprie idee, logica e capacit di ragionamento.

    Poich una parte della presente opera tratta degli Iniziati e della conoscenza segretaimpartita durante i Misteri, per prima cosa si devono esaminare le affermazioni di quanti

    sostengono che nelle opere di Platone non vi sia da scoprire alcun misticismo nascosto,nonostante egli fosse un Iniziato. Tra gli attuali studiosi di Greco e di Sanscrito, sono troppo

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    pu certamente essere oscuro e repulsivo, ma certo che questa oscurit non ha origine,come dice al suo pubblico il professore, nello stato dinfanzia della scienza fisica, ma

    piuttosto nellepoca della sua segretezza, n dalla confusione delle nozioni teologiche,fisiche e matematiche o dal desiderio di concepire il complesso della Natura senzaunadeguata conoscenza delle parti.4 La Matematica e la Geometria erano la colonna

    vertebrale della Cosmogonia Occulta, quindi della Teologia, e le nozioni fisiologiche deiSapienti antichi vengono comprovate di giorno in giorno dalla scienza della nostra epoca,almeno da coloro che sanno come leggere e comprendere le antiche opere esoteriche. Laconoscenza delle parti ci serve poco se porta solo ad una maggiore ignoranza del Tutto, odella natura e ragione dellUniversale, come Platone chiamava la Divinit, e crea grossolaniequivoci a causa dei nostri vantati metodi induttivi. Platone pu essere stato incapace diinduzione o generalizzazione in senso moderno;5 pu anche aver ignorato la circolazione delsangue che, ci vien detto, era a lui assolutamente sconosciuta,6 ma poi non vi nulla perconfutare che egli sapesse che cosasia il sangue; e questo pi di ci che qualsiasi fisiologoo biologo moderno pu rivendicare.

    Sebbene dal prof. Jowett sia concesso al filosofo fisico un margine di conoscenza pi

    ampio e di gran lunga pi generoso di qualsiasi altro commentatore e critico, tuttavia le sueobiezioni superano in modo talmente considerevole le lodi, che opportuno riportare le sue

    parole testualmente per mostrare senza equivoci tali prevenzioni. Egli dice:Porre il senso sotto il controllo della ragione; trovare una qualche strada attraverso il labirinto o il caos delle

    apparenze, sia lelevata strada maestra della matematica, sia il sentiero pi tortuoso ispirato allanalogiadelluomo con il mondo e del mondo con luomo questo lo spirito dellantico filosofo fisico.7 Ma noi nonapprezziamo n le condizioni del sapere cui egli era soggetto, n hanno la stessa presa su di noi le idee che siammassavano nella sua immaginazione. Perch egli ondeggia tra materia e mente; sotto limperodellastrazione; le sue impressioni sono prese quasi a caso dallesteriorit della natura; egli vede la luce ma nongli oggetti rivelati dalla luce; e affiancacose che a noi appaiono distanti come poli le une dalle altre, perch inesse non trova nulla.

    La penultima frase deve ovviamente apparire disgustosa per il filosofo fisico moderno

    che vede gli oggetti davanti a s, ma non riesce a vedere la luce della Mente Universale che limanifesta, procedendo, cio, in modo diametralmente opposto. Di conseguenza, il dotto

    professore giunge alla conclusione che il filosofo antico, che egli giudica ora in base alTimeo, deve essersi comportato in modo decisamente non filosofico e perfino irrazionale.Poich:

    Egli passa bruscamente dalle persone alle idee e ai numeri, e dalle idee e dainumeri alle persone 8, egliconfonde soggetto e oggetto, causeprime e causefinali, e sognando figure geometriche 9 si perde in un continuomutamento di significato. Occorre quindi uno sforzo mentale da parte nostra per comprendere ilsuo doppio

    4 I Dialoghi di Platone tradotti da B. Jowett, Regio Professore di Greco dellUniversit di Oxford, III, p. 523.5 Op. cit., p. 561.6

    Op. cit., p. 591.7 Questa definizione pone (inconsapevolmente, ovvio) il filosofo fisico antico parecchi cubiti pi in alto del suo modernoconfrre fisico, poich lultima thule di questultimo di condurre lumanit a credere che n luniverso n luomoabbiano una qualsiasi causa non una causa intelligente in ogni caso e che essi siano balzati in esistenza fortuitamente

    per un cieco caso ed un insensato vortice di atomi. Sta al lettore imparziale decidere quale delle due ipotesi sia pi razionalee logica.8 I corsivi sono miei. Qualsiasi principiante nello studio della Filosofia Orientale, qualsiasi cabalista, vedr il motivo di talecollegamento tra persone e idee, numeri e figure geometriche. Perch il numero, dice Filolao il legame dominante eautogeneratosi delleterna continuazione delle cose. Solo gli studiosi moderni sono ciechi alla grande verit.9 Qui, di nuovo, il filosofo antico appare pi avanti di quello moderno. Poich egli soltanto confonde cause prime e causefinali (confusione che negata da coloro che conoscono lo spirito dellantica dottrina) mentre il suo successore moderno leignora entrambe apertamente e assolutamente. Tyndall mostra la scienza impotente a risolvere anche soltanto uno dei

    problemi finali della Natura e limmaginazione disciplinata (si legga moderna materialistica) che si ritira sbalordita dallacontemplazione dei problemi del mondo della materia. Egli dubita perfino che gli uomini di scienza attuali posseggano glielementi intellettuali che potrebbero permettere loro di venire alle prese con le energie strutturali ultime della Natura. Ma,

    per Platone e i suoi discepoli, i tipi inferiori non erano che le immagini concrete di archetipi pi elevati e astratti; lAnimaimmortale ha un inizio aritmetico, come il corpo ha un inizio geometrico. Questo inizio, quale riflesso del grande Archeouniversale (Anima Mundi), ha moto proprio e dal centro si diffonde in tutto il corpo del Macrocosmo.

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    linguaggio, o cogliere il carattere crepuscolare della conoscenza e il genio dei filosofi antichi che in talicondizioni (?) in molti casi sembrano aver previsto la verit per potere divino. 10

    Non sappiamo se tali condizioni sottintendono quelle dellignoranza e della lentezzamentale nel genio dei filosofi antichi o qualcosaltro. Ma ci che sappiamo che ilsignificato delle frasi che abbiamo messe in corsivo perfettamente chiaro. Che il Regio

    Professore di Greco creda o non creda nel significato nascosto delle figure geometriche e delgergo esoterico, egli tuttavia ammette la presenza di un doppio linguaggio negli scritti diquesti filosofi. Di conseguenza, ammette un significato nascosto con una sua interpretazione.Perch allora contraddice decisamente la propria affermazione nella pagina immediatamentesuccessiva? E perch nega al Timeo questo Dialogo eminentemente pitagorico (mistico) qualsiasi significato occulto e si d tanta pena per convincere i suoi lettori che:

    Linfluenza che il Timeo ha esercitato sulla posterit in parte dovuta a un malinteso.Il seguente brano della sua Introduzione in diretta contraddizione con il brano riportato

    prima:Nelle presunte profondit di questo dialogo i Neoplatonici trovarono significati nascosti e collegamenti con

    le Sacre Scritture giudee e cristiane, e ne trassero dottrine del tutto in disaccordo con lo spirito di Platone.Credendo che egli fosse stato ispirato dallo Spirito Santo, o che avesse ricevuta la propria sapienza da Mos,11

    essi sembrarono riscontrare nei suoi scritti la Trinit Cristiana, il Verbo, la Chiesa... e i Neoplatonici avevano unmetodo dinterpretazione con il quale si poteva ricavare qualsiasi significato da qualsiasi parola. Erano in realtincapaci di distinguere tra le opinioni di un filosofo e quelle di un altro, o tra le idee serie di Platone e le suefantasie passeggere...12 [Ma] non c nessun pericolo che i commentatori moderni del Timeo cadano nelleassurdit dei Neoplatonici.

    Nessun pericolo, ovviamente, per il semplice motivo che i commentatori moderni nonhanno mai avuta la chiave dellinterpretazione occulta. E, prima di aggiungere altre parole indifesa di Platone e dei Neoplatonici, si deve rispettosamente chiedere al dotto maestro delBalliol College: che cosa conosce, che cosa pu conoscere del canone esotericodinterpretazione? Con il termine canone sintende qui la chiave che fu comunicataoralmente da bocca a orecchio, dal Maestro al discepolo, o dallo Ierofante al candidato

    alliniziazione, da tempo immemorabile, nel corso di una lunga serie di secoli, durante i qualii Misteri Occulti non pubblici erano listituzione pi sacra di ogni paese. Senza una talechiave non possibile alcuna corretta interpretazione sia dei Dialoghi di Platone che diqualsiasi Scrittura, dai Veda a Omero, dallo Zend Avesta ai Testi Mosaici. Come pu allorasapere il rev. dott. Jowett che linterpretazione fatta dai Neoplatonici dei vari testi sacri dellenazioni erano assurdit? E dove ha avuto, poi, loccasione di studiare questeinterpretazioni ? Risulta dalla storia che tali opere, ovunque fossero trovate, furono tuttedistrutte dai Padri della Chiesa Cristiana e dai loro fanatici catecumeni. Dire che uominicome Ammonio, un genio e un santo, la cui erudizione e la cui santa vita gli fruttarono iltitolo di Theodidaktos (Istruito da Dio), uomini quali Plotino, Porfirio e Proclo eranoincapaci di distinguere tra le opinioni di un filosofo e quelle di un altro, o tra le idee serie di

    Platone e le sue fantasie, significa assumere una posizione indifendibile per uno studioso.Ci equivale a dire che a) una ventina tra i pi famosi filosofi, studiosi e Saggi della Grecia edellImpero Romano erano ottusi imbecilli, e b) tutti gli altri commentatori, amanti dellaFilosofia greca, e tra loro si annoverano alcuni dei pi acuti intelletti del secolo che nonsono daccordo con il dott. Jowett sono anchessi imbecilli, e non migliori di quelli che essi

    10 Op. cit., p. 523.11 In nessun punto i Neoplatonici sono colpevoli di una tale assurdit. Il dotto professore di Greco deve aver pensato a dueopere spurie attribuite da Eusebio e S. Girolamo ad Ammonio Sacca, che invece non scrisse nulla; o deve aver confuso i

    Neoplatonici con Filone Giudeo. Ma allora Filone deve aver vissuto pi di 130 anni prima della nascita del fondatore delNeoplatonismo. Apparteneva alla scuola di Aristobulo lEbreo, che visse sotto Tolomeo Filometore (150 anni a. C.), e gliattribuisce di aver dato vita al Movimento che tendeva a provare che Platone, e perfino la Filosofia Peripatetica, derivavanodai Testi Mosaici rivelati. Valckenaer cerca di dimostrare che lautore dei Commentari ai Libri di Mos non era Aristobulo,

    il sicofante di Tolomeo. Chiunque egli fosse, non fu un Neoplatonico, ma visse prima o durante i giorni di Filone Giudeo,poich questi sembra conoscerne le opere e seguirne i metodi.12 Solo Clemente dAlessandria, un Neoplatonico cristiano, autore molto fantasioso.

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    ammirano. Il tono condiscendente dellultimo passo riportato risuona della pi ingenuavanit, che stupisce perfino nel nostro secolo di auto-glorificazione e di congreghe inreciproca ammirazione. Dobbiamo raffrontare le opinioni del professore con quelle di altristudiosi.

    Il prof. Alexander Wilder di New York, uno dei migliori platonisti attuali, parlando di

    Ammonio, il fondatore della Scuola Neo-platonica, dice:Le sue profonde intuizioni spirituali, il suo esteso sapere, la sua familiarit con i Padri cristiani, Panteno,Clemente e Atenagora, e con i pi eruditi filosofi dellepoca, lo rendevano adatto al compito che tanto

    perfettamente assolse.13 Riusc a convincere alle proprie opinioni i massimi studiosi e uomini politicidellImpero Romano, che erano poco inclini a perdere il loro tempo in discussioni dialettiche o in pratichesuperstiziose. I risultati del suo ministero sono attualmente percettibili in ogni paese della Cristianit; ogniimportante sistema dottrinale porta ora il contrassegno della sua influenza. Ogni antica filosofia ha avuto i suoiappassionati seguaci tra i moderni; perfino il Giudaismo stesso... ha adottato modifiche suggeritedallAlessandrino Istruito da Dio... Era un uomo di rara erudizione e talento, dalla vita irreprensibile e diindole amabile. La sua conoscenza quasi sovrumana e i molti meriti gli fruttarono lappellativo di Theodidaktos;ma egli segu lesempio della modestia di Pitagora, e assunse solo il titolo di Filalete, amante della verit.14

    Sarebbe felice cosa per la verit e per i fatti se i nostri studiosi moderni seguissero conpari modestia le orme dei loro grandi predecessori. Ma non sono loro i Filaleti.

    Sappiamo, inoltre, che:Come Orfeo, Pitagora, Confucio, Socrate e Ges stesso,15 Ammonio non mise nulla per iscritto.16 Invece

    comunic le proprie dottrine pi importanti a persone debitamente istruite e disciplinate, imponendo loro ilvincolo del segreto, come era stato fatto prima di lui da Zoroastro e Pitagora, e nei Misteri. Per accertare quantoveramente insegnava, salvo pochi trattati dei suoi discepoli, abbiamo solo le dichiarazioni dei suoi avversari.17

    Probabilmente, in base alle affermazioni prevenute di tali avversari, che leruditotraduttore di Oxford dei Dialoghi di Platone giunto a concludere che:

    Quello che era veramente grande e veramente caratteristico in lui [in Platone], il suo sforzo di concepire ecollegare astrazioni, non fu da essi [dai Neoplatonici] del tutto compreso[?].

    Egli afferma, con sufficiente disprezzo per i metodi antichi di analisi intellettuale, che:Oggigiorno... un antico filosofo devessere interpretato di per s e in relazione con la storia del pensiero

    contemporaneo.18

    Ci come dire che lantico canone greco delle proporzioni (se mai venisse trovato) elAtena Promachos di Fidia debbano essere interpretati, al giorno doggi, in base alla storiacontemporanea dellarchitettura e della scultura, in base allAlbert Hall o al MemorialMonument, o in base alle orrende Madonne in crinolina disseminate sul bel volto dItalia. Il

    prof. Jowett osserva che misticismo non esegesi. No, ma nemmeno lesegesi sempregiudizio leale e valido.

    La critique est aise, mais lart est difficile.*

    13 Il compito di riconciliare i differenti sistemi di religione.14New Platonism and Alchemy, di Alexander Wilder, Dottore in Medicina, pp. 7, 4.15

    risaputo che, bench nato da genitori cristiani, Ammonio rinunci ai dogmi della Chiesa qualunque cosa ne pensinoEusebio e Girolamo. Porfirio, il discepolo di Plotino, che era vissuto con Ammonio per undici anni, e che non aveva alcuninteresse ad affermare il falso, dichiar senza esitazione che egli aveva completamente abbandonato il Cristianesimo. Daltra

    parte, sappiamo che Ammonio credeva negli Di risplendenti, i Protettori, e che la Filosofia dei Neoplatonici era altrettanto pagana quanto mistica. Ma Eusebio, uno dei maggiori contraffattori e falsificatori di testi antichi, e San Girolamo, unfanatico estremista, che avevano entrambi interesse a negare i fatti, contraddicono Porfirio. Preferiamo prestar fede aquestultimo, che ha lasciato alla posterit un nome senza macchia e una reputazione di grande onest.16 Due opere sono falsamente attribuite ad Ammonio. Una, ora perduta, dal titolo De Consensu Moysis et Jesu, citata dallostesso attendibile Eusebio, vescovo di Cesarea e amico dellimperatore cristiano Costantino, che mor tuttavia pagano.Tutto quello che si conosce a proposito di questa pseudo-opera che Girolamo le attribuisce grande valore (Vir. Illustr., 55;e Euseb., Hist. Eccl., vi, 19). Laltra opera spuria intitolata il Diatesseron (o LArmonia dei Vangeli). Questa

    parzialmente reperibile. Ma anche di questa esiste solo la versione latina di Vittorio, vescovo di Capua (sesto secolo), ed eglistesso lattribuisce erroneamente a Taziano, come erroneamente, pi tardi, altri studiosi attribuirono il Diatesseron adAmmonio. Pertanto non si pu darle molta fiducia, e nemmeno alla sua interpretazione esoterica dei Vangeli. questopera, ci domandiamo, che ha condotto il prof. Jowett a considerare le interpretazioni neoplatoniche delle assurdit?17 Op. cit., p. 7.18 Op. cit.. III, p. 524.* (La critica facile, ma larte difficile.)

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    E tale arte manca dalla a alla z al nostro critico dei Neoplatonici, nonostante la suaqualifica di erudito ellenista. Ed piuttosto evidente che non possiede nemmeno la chiave delvero spirito del Misticismo di Pitagora e di Platone, poich egli nega perfino al Timeo la

    presenza di un elemento di Misticismo orientale e cerca di dimostrare che la Filosofia grecasi impose in Oriente dimenticando che la verit era esattamente il contrario; che lo spirito

    pi profondo e pervadente dellOrientalismo ad essere penetrato nellintimo pi profondodellanima di Platone, tramite Pitagora e la sua iniziazione ai Misteri.Ma il dott. Jowett non vede tutto questo, n disposto ad ammettere che qualcosa di

    buono o di razionale in relazione con la corrente di pensiero contemporanea possavenir fuori da questa Nazareth dei Misteri pagani; e nemmeno che vi sia qualche cosa dinatura nascosta da interpretare nel Timeo o in qualsiasi altro dei Dialoghi. Per lui,

    Il cosiddetto misticismo di Platone puramente greco, dovuto alla sua imperfetta conoscenza 19 e alle sueelevate aspirazioni, ed lespressione di unEra in cui la filosofia non interamente separata dalla poesia e dallamitologia20.

    Tra le altre numerose affermazioni parimenti errate, quelle che intendiamo combatteresono specialmente gli assunti a) che Platone nei suoi scritti era completamente ignorante da

    qualsiasi elemento di Filosofia Orientale, e b) che ogni studioso moderno, senza essere eglistesso un mistico o un cabalista, pu pretendere di giudicare lEsoterismo antico. Per fare ci,dobbiamo affidarci a dichiarazioni pi autorevoli di quanto non potrebbero essere le nostre, e

    portare le prove di altri eruditi dello stesso livello del dott. Jowett, se non superiori,specialisti, inoltre, nella loro materia e, riferendosi agli argomenti del Regio Professore diGreco di Oxford, confutarli.

    Che Platone sia stato un ardente ammiratore e seguace di Pitagora nessuno lo negher. Ed ugualmente innegabile, come dice il prof. Matter, che Platone da un lato ha ereditato le

    proprie dottrine e dallaltro ha tratto la propria saggezza dalla stessa fonte del filosofo diSamo.21 E le dottrine di Pitagora sono orientali da cima a fondo, anzi brhmane; perchquesto grande filosofo ha indicato sempre il lontano Oriente come la fonte da cui traeva le

    proprie cognizioni e la propria Filosofa, e Colebrooke dimostra che Platone fa la stessadichiarazione nelle sue Epistole e dice che ha tratto i propri insegnamenti da dottrine antichee sacre.22 Inoltre, le idee di entrambi, Pitagora e Platone, coincidono perfettamente con isistemi dellIndia e con lo Zoroastrismo perch si possa ammettere un qualsiasi dubbio sullaloro origine, da parte di chiunque abbia una certa conoscenza di questi sistemi. Di nuovo:

    Panteno, Atenagora e Clemente conoscevano a fondo la Filosofa Platonica, e capivano la sua essenzialeunit con i sistemi orientali.23

    La storia di Panteno e dei suoi contemporanei pu dare la chiave per gli elementi platonici, e al tempo stesso orientali, che nei Vangeli predominano in modo cossorprendente sulle Scritture Giudee.

    _______

    19 Imperfetta conoscenza di che cosa? Il fatto che Platone fosse ignorante di molte delle moderne ipotesi di lavoro,ignorante come di sicuro la nostra immediata posterit lo sar di queste ipotesi, quando, dopo essere state a loro voltascartate, esse raggiungeranno il numero dei pi forse una benedizione travestita.20 Op. cit., p. 524.21 Histoire Critique du Gnosticisme, di M.J. Matter, dellAccademia Reale di Strasburgo. in Pitagora e Platone che

    troviamo in Grecia i primi elementi di Gnosticismo (Orientale), egli dice. (Vol. I, pp. 48 e 50).22Transactions of the Royal Asiatic Society of Great Britain and Ireland., I, 579.23New Platonism and Alchemy, p. 4.

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    SEZIONE I

    UNO SGUARDO PRELIMINARE

    Si possono rintracciare Iniziati che hanno acquisito poteri e conoscenze trascendentalirisalendo fino alla Quarta Razza Radice della nostra Era. La molteplicit degli argomenti datrattare ci vieta tuttavia lintroduzione in proposito di un capitolo storico, che, daltronde,

    bench sia storia per fatti e verit, verrebbe rigettato a priori come blasfemo e come favola,sia dalla Chiesa che dalla scienza; ci limiteremo quindi a sfiorare largomento. La scienzacancella a suo capriccio e fantasia dozzine di nomi di antichi eroi semplicemente perch nelleloro vite compare in troppo ampia misura lelemento Mito; la Chiesa insiste che i patriarchi

    biblici debbano essere considerati personaggi storici, e definisce i suoi sette Angeli Stellaricome canali storici e agenti del Creatore. Hanno ragione entrambe, poich ciascuna trovanumerosi partigiani per sostenerla. Lumanit , nella migliore delle ipotesi, un meschino

    gregge di pecore di Panurge* che seguono ciecamente il capo che in quel momento sembrasia adatto ad esse. Lumanit la maggior parte di essa in ogni caso aborre pensare con la

    propria testa. Considera un insulto il pi umile invito a procedere per un istante fuori dallevecchie strade battute, e, giudicando da s, avviarsi su un nuovo sentiero in qualche diversadirezione. Datele un problema inconsueto da risolvere, e se i suoi matematici, nongradendone gli aspetti, rifiuteranno di occuparsene, la folla inesperta in matematica scrutersbigottita la quantit sconosciuta e, restando senza speranza impigliata nelle x e nelle y, sirivolter cercando di fare a pezzi il non invitato perturbatore del suo Nirvna intellettuale.Ci pu spiegare, forse, il facile e straordinario successo di cui gode la Chiesa Romana nellesue conversioni di protestanti e di Liberi Pensatori dichiarati, che di nome sono uninfinit,ma che non si sono mai curati di riflettere personalmente sui gravi problemi di massimaimportanza della natura interiore delluomo.

    Pertanto, se non si considerassero le prove dei fatti, gli archivi conservati dalla storia e gliininterrotti anatemi scagliati dalla Chiesa contro la Magia Nera e i Maghi della maledettarazza di Caino, i nostri sforzi potrebbero, in verit, apparire molto meschini. Se, per quasidue millenni, un gruppo di uomini non ha mai cessato di alzare la voce contro la MagiaNera,se ne deve irrefutabilmente dedurre che se la Magia Nera esiste come fatto reale, deve esserciin qualche luogo anche la sua controparte: la Magia Bianca. Le monete dargento falso non

    potrebbero esserci se non vi fossero le vere monete dargento. La Natura duale inqualunque cosa intraprenda, e questa persecuzione ecclesiastica, gi da molto tempo, avrebbedovuto di per s aprire gli occhi al pubblico. Bench molti viaggiatori possano essere pronti a

    falsare ogni fatto su ci che riguarda i poteri abnormi di cui sono dotati certi uomini nei paesi pagani, per quanto desiderosi essi possano essere di costruire su questi fatti spiegazionimenzognere e, secondo un vecchio proverbio, chiamare cigno bianco unoca nera,uccidendola, tuttavia anche le testimonianze dei missionari cattolici romani debbono essere

    prese in considerazione quando essi giurano sulla consistenza di determinati fatti. Anche se preferiscono scorgere lagente satanico in un certo tipo di manifestazioni, tuttavia anche laloro testimonianza dellesistenza di certi poteri va presa in considerazione. Cosa dicono dellaCina? Quei missionari che hanno vissuto l per molti anni e hanno seriamente studiato ognifatto o credenza che potesse risultare di ostacolo alla loro riuscita nel fare conversioni, e chesi sono familiarizzati con ogni rito exoterico tanto della religione ufficiale che dei credisettari tutti giurano che esiste una certa corporazione di uomini che nessuno pu

    * (Panurge un personaggio che si trova in Gargantua e Pantagruele di Rabelais. n.d.t.)

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    raggiungere salvo lImperatore e un gruppo scelto di alti ufficiali. Alcuni anni fa, prima dellaguerra del Tonchino, lArcivescovo di Pechino, basandosi sui rapporti di alcune centinaia dimissionari cristiani, scrisse a Roma lidentica storia che era stata riferita venticinque anni

    prima e che aveva avuto ampia diffusione sui giornali clericali. Essi avevano scandagliato, fudetto, il mistero di certe deputazioni ufficiali inviate, nei momenti del pericolo,

    dallImperatore e dalle autorit governative ai loro Sheu e Kiuay, come vengono chiamati dal popolo. Questi Sheu e Kiuay spiegavano, erano i Geni delle montagne, dotati dei pimeravigliosi poteri. Dalle masse ignoranti essi vengono considerati come i protettori dellaCina; dai buoni ed istruiti missionari, come lincarnazione del potere satanico.

    I Sheu e i Kiuay sono uomini appartenenti ad uno stato di essere diverso da quello delluomo comune, odallo stato di cui fruirono mentre erano rivestiti del loro corpo. Sono spiriti disincarnati, fantasmi e spettri, chevivono, ci nonostante, in forma oggettiva sulla terra, e dimorano nelle fortezze delle montagne, inaccessibili

    per tutti salvo per coloro cui essi permettono di visitarli.1In Tibet certi asceti sono chiamati anche Lha, Spiriti, da coloro con i quali non vogliono

    comunicare. I Sheu e i Kiuay, che godono della massima considerazione da partedellImperatore e dei filosofi, nonch dei seguaci del Confucianesimo che non credono agliSpiriti, sono semplicemente Lohan: Adepti che vivono in massima solitudine nei loro ritirisconosciuti.

    Tanto lesclusivit cinese che la Natura sembrano essersi alleate entrambe contro lacuriosit e, come viene francamente considerata, la profanazione europea. Marco Polo, ilfamoso viaggiatore, forse stato leuropeo che si avventurato pi addentro nellinterno diquesto paese. Possiamo ora ripetere quanto abbiamo detto di lui nel 1876.

    Il distretto del deserto di Gobi e tutto il territorio della Tartaria indipendente e del Tibet sono gelosamentecustoditi contro ogni intrusione straniera. Coloro che vengono autorizzati ad attraversare queste zone sonosottoposti alla particolare sorveglianza e guida di agenti dellautorit superiore, e devono impegnarsi a nonfornire alcuna notizia al mondo esterno riguardo luoghi e persone. Se questimpegno non lo vietasse, potremmoanche noi riempire queste pagine raccontando le nostre avventure e scoperte che verrebbero lette con moltointeresse. Verr il tempo, presto o tardi, in cui le terribili sabbie del deserto restituiranno i segreti da lungotempo celati; e questa sar una inaspettata mortificazione per la nostra moderna vanit.

    I popoli del Pasai,2 scrive Marco Polo, il coraggioso viaggiatore del tredicesimo secolo, sono grandiadepti di magia e arti diaboliche, e il suo dotto commentatore aggiunge: Pasai o Udyana era il paese di originedi Padma Sambhava, uno dei principali apostoli delLamaismo, il BuddhismoTibetano, egrande maestro diincantesimi. Le dottrine di Sakya, cos come prevalevano in Udyana nellantichit , probabilmente erano assaiimpregnate di magia sivatica, e i tibetani considerano ancora la localit come il luogo classico della magia edella stregoneria.

    Gli antichi tempi sono esattamente come i tempi moderni; nulla mutato in quanto a pratiche magiche,salvo che esse sono diventate ancora pi esoteriche ed arcane, e che le precauzioni degli adepti aumentano in

    proporzione alla curiosit dei viaggiatori. Hiouen-Thsang dice degli abitanti: Gli uomini.amano lo studio, malo perseguono senza alcun entusiasmo. La scienza delle formulemagiche diventata per loro una professionecome unaltra.3 Non vogliamo contraddire il venerabile pellegrino cinese del settimo secolo: alcuni, senzaltro,hanno fatto della magia una professione; e altri tuttora la fanno, ma certamente questi non sono i veri adepti.

    Inoltre, in quel secolo il Buddhismo era appena penetrato nel Tibet, e le sue razze erano immerse nellestregonerie del Bhon la religione pre-lamaca. Il pio e coraggioso Hiouen-Thsang, che rischi la sua vita centovolte per avere la gioia di scorgere lombra del Buddha nella grotta di Peshawar, non accuserebbe certo i santilama e i monaci taumaturghi di fare della magia una professione, esibendola ai viaggiatori. Lingiunzione diGautama, nella sua risposta al re Prasenajit, suo protettore, che lo invitava a fare dei miracoli, devessere stata

    presente nel pensiero di Hiouen-Thsang; O grande re, disse Gautama io non insegno la legge ai mieidiscepoli dicendo loro: andate, o santi, e in cospetto dei Brhmani e dei notabili, per mezzo dei vostri poterisoprannaturali, operate i miracoli pi grandi che uomo possa fare. Io d loro invece la legge: vivete, o santi,nascondendo le vostre opere buone, esvelando i vostri peccati.

    1 Questi fatti ed altri ancora si possono trovare narrati nelle Relazioni dei missionari cinesi, e in unopera di MonsignorDelaplace, Vescovo in Cina.Annales de la Propagation de la Foi.2 Le regioni verso lUdyana e il Kashmir, come ritiene leditore e il traduttore di Marco Polo (Colonnello Yule) (I. 175). 3Voyage des Plirins Bouddhistes, Vol. I ; Histoire de la Vie de Hiouen-Thsang, ecc, tradotto dal cinese in francese, daStanislas Julien.

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    come al paese degli antichi rya (Ariani). Secondo le conclusioni degli orientalisti, ogniScienza degna di tale nome, a cominciare dallArchitettura, fino allo Zodiaco, fu importatadai greci, i misteriosi Yavana! quindi semplicemente logico che anche la conoscenza dellaScienza Occulta debba essere negata allIndia, perch generalmente della sua pratica inquesto paese si sa meno che nel caso di qualsiasi altro popolo antico. Le cose stanno cos

    perch:Presso gli ind essa [la magia] era, ed , pi esoterica, se possibile, di quanto non lo fosse presso i sacerdotiegizi. Era talmente considerata sacra, che la sua esistenza stessa veniva ammessa solo per met e veniva

    praticata solo in caso di pubbliche emergenze.Era pi che una questione religiosa, perch era (e lo ancora)considerata divina. Gli Ierofanti egizi, nonostante la loro rigida e puramoralit, non potevano essere confrontatineppure per un momento con gli ascetici Gimnosofsti, sia per santit di vita, sia per i miracolosi poterisviluppati con la rinuncia soprannaturale ad ogni cosa terrena. Chi li conobbe bene li teneva in maggiorconsiderazione dei maghi della Caldea. Negandosi luso anche delle pi semplici comodit della vita, vivevanonelle foreste e conducevano la vita dei pi solitari eremiti,7 mentre i loro confratelli egizi almeno siraccoglievano in comunit. Malgrado la macchia gettata su tutti coloro che praticavano la magia e ladivinazione, la storia ha proclamato che possedevano i pi grandi segreti della scienza medica, tuttora una

    bravura insuperata nella loro pratica. Numerosi sono i Volumi conservati nei Matham indiani, in cui sonoraccolte le prove del loro sapere. Tentare di decidere se questi Gimnosofsti furono i veri fondatori della magia

    in India o se soltanto praticassero ci che avevano ricevuto in eredit dagli antichi Rishi8 i sette Saggiprimordiali sarebbe considerato dagli studiosi pi rigorosi come semplice speculazione.9

    Tuttavia si deve tentare. In Iside Svelata, tutto quello che della Magia si poteva dire stato solo accennato; quindi, a causa della grande quantit di materiale disseminato in queidue grossi Volumi, molta della sua importanza andata perduta per il lettore, mentre lordineimperfetto dellesposizione ha contribuito ulteriormente a distoglierne lattenzione. Gliaccenni possono ora essere trasformati in spiegazioni. Non si pu mai ripetere abbastanza chela Magia vecchia quanto luomo. Ormai, non la si pu pi qualificare come ciarlataneria oallucinazione, visto che le sue ramificazioni inferiori quali il mesmerismo, oraimpropriamente denominato ipnotismo, lettura del pensiero, azione per suggestione, ecose del genere pur di evitarne la designazione con il giusto e legittimo nome, vengono

    seriamente investigate dai pi rinomati biologi e fisiologi, sia in Europa che in America. LaMagia indissolubilmente fusa con la Religione di ogni paese e ne inseparabile fin dalleorigini. A meno che non si prendano in considerazione le dottrine preservate dagli Iniziati, laStoria altrettanto impossibilitata a indicare unepoca in cui essa non vi era ancora, n distabilire quella in cui essa scatur. N potr mai la scienza risolvere il problema delloriginedelluomo respingendo le prove dei pi antichi archivi del mondo e rifiutando di prendere lachiave della Simbologia Universale dalle mani dei legittimi Guardiani dei misteri della

    Natura. Ogni volta che un autore ha tentato di collegare lavvento iniziale della Magia con undeterminato paese o con qualche evento storico oppure con gualche personaggio, ulterioriricerche hanno dimostrato linfondatezza dellipotesi. Vi sono, in proposito, deplorevolicontraddizioni tra i simbologisti. Alcuni vorrebbero sostenere che sia stato Odino, il Monarca

    Sacerdote degli scandinavi che, circa 70 anni a. C., ha dato origine alle pratiche di Magia,bench se ne parli ripetutamente nellaBibbia. Ma poich stato provato che i misteriosi ritidelle sacerdotesse Vala (Voiler) erano di gran lunga anteriori allEra di Odino,10 venne tiratoin campo Zoroastro quale fondatore dei riti magici; ma Ammonio Marcellino, Plinio e

    7 Ammiano Marcellino, XXIII, 6.8 I Rishi, il primo gruppo in numero di sette, vissero ai tempi che precedettero il periodo vedico; oggi sono conosciuti comeSaggi e tenuti in considerazione come semidi. Ma ora si possono indicare come qualcosa di pi che filosofi mortali. Ve nesono altri gruppi di dieci, dodici e anche ventuno. Haug dimostra che essi occupano, nella religione brhmanica, una

    posizione che corrisponde a quella dei dodici figli di Giobbe della Bibbia ebraica. I Brhmani sostengono di discenderedirettamente dai Rishi.9Iside Svelata, I, 90.10 Vedi Mnter On the most Ancient Religions of the North before Odin. Mmoires de la Societ des Antiquaires de

    France, II, 230.

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    Arnobio, e altri storici antichi, hanno dimostrato che Zoroastro fu solo un riformatore dellaMagia praticata dai caldei e dagli egizi, e non il fondatore.11

    Allora, tra coloro che hanno costantemente voltato le spalle allOccultismo e perfino alloSpiritismo, perch non filosofici e quindi indegni del pensiero scientifico, chi ha il dirittodi dire di aver studiato gli antichi, o, se li ha studiati, di aver compreso tutto quello che hanno

    detto? Soltanto coloro che pretendono di essere pi eruditi della loro generazione, checredono di sapere tutto quello che sapevano gli antichi e che, conoscendo ora assai di pi, siimmaginano di avere il diritto di ridere della semplicit mentale dei loro antenati; coloro che

    pensano di aver scoperto un gran segreto dichiarando che lantico sarcofago regale, oraprivato del suo Re Iniziato, fosse un contenitore per grano e la Piramide che lo racchiudevaun granaio, forse una cantina per vini!12 La societ moderna, basandosi sulle affermazioni dialcuni scienziati, considera la Magia ciarlataneria. Ma sulla faccia della terra, vi sono algiorno doggi ottocento milioni di persone che vi credono; si dice inoltre che vi siano ventimilioni di uomini e donne perfettamente sani di mente, spesso di grande cultura, appartenentia questa stessa societ, che credono ai suoi fenomeni denominati Spiritismo. Tutto il mondoantico, con i suoi studiosi e filosofi, i suoi Saggi e i suoi profeti, vi credeva. Qual il paese in

    cui non venne mai praticata? In quale epoca venne bandita, perfino nel nostro paese? NelNuovo Mondo come nel Vecchio (questultimo molto pi giovane del primo) la Scienza delleScienze era nota e praticata fin dalla pi remota antichit. I messicani avevano i loro Iniziati,i loro Sacerdoti-Ierofanti e Maghi, e le loro cripte di iniziazione. Delle due statue esumatenegli Stati del Pacifico, una rappresenta un Adepto messicano nella posizione prescritta perun asceta ind, e laltra un Sacerdote azteco con un copricapo che potrebbe essere stato toltodalla testa di una Dea indiana; mentre la Medaglia Guatemalteca rappresenta 1Alberodella Conoscenza con le centinaia di occhi e orecchie simboleggianti ludire ed il vedere contornati dal Serpente della Saggezza che sussurra nellorecchio delluccello sacro.Bernardo Diaz de Castilla, un seguace di Cortez, d unidea della straordinaria raffinatezza,intelligenza e civilt, nonch delle arti magiche del popolo brutalmente conquistato daglispagnoli. Le loro piramidi sono quelle dellEgitto, erette secondo lo stesso canone segretodelle proporzioni di quelle dei Faraoni e, per pi di un aspetto, gli aztechi sembrano avertratto la loro civilt e la loro religione dalla stessa fonte da cui la trassero gli egizi, e prima diloro gli indiani. Presso questi tre popoli la Filosofa Arcana della Natura, o Magia, eracoltivata al massimo grado.

    Che essa fosse naturale e non soprannaturale, e che gli antichi la considerassero tale, dimostrato da quello che afferma Luciano del filosofo ridente, Democrito, quando dice aisuoi lettori:

    Non credeva ai miracoli... ma si applic a scoprire il metodo con cui i teurgi erano in grado di produrli; inuna parola, la sua filosofia lo port alla conclusione che la magia era limitata allapplicazione e allimitazionedelle leggi e delle opere della natura.

    Chi allora pu continuare a chiamare superstizione la Magia degli Antichi?Al riguardo, lopinione di Democrito della massima importanza per noi, poich i Magi lasciati da Serse ad

    Abdera erano stati i suoi istruttori ed egli, inoltre, aveva studiato la magia presso i sacerdoti egizi per un tempoconsiderevolmente lungo.13 Per quasi novantanni della sua vita di centonove, questo grande filosofo fece

    11 Ammiano Marcellino, XXVI, 6.12 impossibile fissare la data a cui risalgono le centinaia di piramidi della valle del Nilo con le regole della scienzamoderna; ma Erodoto ci informa che ogni re successivo ne edific almeno una per commemorare il suo regno e per servirglida sepoltura. Comunque Erodoto non disse tutto quello che sapeva, bench sapesse che il vero uso della piramide era bendiverso da quello al quale allude. Se non fosse stato per i suoi scrupoli religiosi, avrebbe potuto aggiungere che esternamenteessa simboleggiava il principio creativo della Natura ed illustrava anche i principi della Geometria, della Matematica,dellAstrologia e dellAstronomia; mentre internamente vi era un tempio maestoso, nei cui oscuri recessi venivano celebratii Misteri, e le cui mura erano state spesso testimoni delle scene iniziatiche dei membri della famiglia reale. Il sarcofago di

    porfido, che il prof. Piazzi Smyth, astronomo reale di Scozia, ridusse a un semplice staio da grano, era invece la fontebattesimale, da cui il neofito emergeva come nato di nuovo e diveniva un adepto. (Iside Svelata, I, 518-19).13 Diog. Laerzio, Vite, etc., Democritus, 34, 35.

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    esperimenti, annotandoli in un libro che, secondo Petronio,14 trattava della natura, cio di fatti che egli stessoaveva controllato. Troviamo, quindi, che non solo non credeva ai miracoli e li respingeva; ma asseriva ancheche tutti quelli autenticati da testimoni oculari erano o potevano essere accaduti; poich tutti, anche i piinverosimili, erano prodotti secondo le leggi nascoste della natura15. ... Si aggiunga a ci che la Grecia, la culla

    pi recente delle arti e delle scienze, e lIndia, culla delle religioni, si dedicarono, ed una vi si dedica ancora, alsuo studio e alla sua pratica; chi oser screditarne la dignit come studio e la profondit come scienza?16

    Nessun vero teosofo lo far mai, poich, quale membro del nostro grande corpo orientale,egli indubbiamente sa che la Dottrina Segreta dellOriente contiene lAlfa e lOmega dellaScienza Universale; che nei suoi oscuri testi, sotto la lussureggiante messe, anche se forsetroppo esuberante, di simbolismo allegorico, giacciono nascoste la pietra angolare e la chiavedi volta di tutto il sapere antico e moderno. Quella Pietra, fatta discendere dal CostruttoreDivino, ora respinta dal lavoratore troppo umano, e ci perch nel suo letale materialismo,luomo ha perso ogni ricordo, non solo della sua sacra infanzia, ma anche della sua veraadolescenza, quando uno dei Costruttori era egli stesso; quando le stelle del mattinocantavano in coro e i Figli di Dio lanciavano grida di gioia dopo aver preso misure performare la terra per usare il linguaggio poetico e profondamente significativo di Giobbe,lIniziato arabo. Ma quelli che sono ancora in grado di far posto nel loro pi intimo s al

    Raggio Divino, e che quindi accettano in buona fede ed umilt i dati della Scienza Segreta,ben sanno che in questa Pietra sepolto lassoluto nella Filosofa, ed la chiave per tutti glioscuri problemi della Vita e della Morte, dei quali almeno alcuni potranno in ogni modotrovare spiegazione in questi Volumi.

    LAutrice pienamente consapevole delle tremende difficolt che si presentano trattandodi cos astruse questioni e di tutti i pericoli che il compito comporta. Per quanto vergognososia per 1umana natura marcare la verit con il nome di impostura, lo vediamo, tuttavia, farequotidianamente e lo accettiamo. Perch ogni verit occulta deve passare per tale negazione ei suoi sostenitori per il martirio, prima che essa venga definitivamente accettata; benchanche allora essa rimanga troppo spesso solo

    Una corona

    Doro in apparenza, e tuttavia solo un serto di spine.*Delle verit che poggiano sui misteri occulti, per ogni lettore che le apprezzer, ce ne

    saranno mille che le bolleranno dimpostura. Ci necessariamente naturale, e per unoccultista lunico mezzo di evitarlo sarebbe quello di impegnarsi al pitagorico voto delsilenzio, rinnovandolo ogni cinque anni. Altrimenti, la societ istruita due terzi della qualesi ritiene in dovere di credere che, dalla comparsa dei primi Adepti, met dellumanit nonabbia mai cessato di praticare linganno e la frode a scapito dellaltra met la societistruita far immancabilmente valere il proprio diritto ereditario e tradizionale di lapidarelintruso. Quei benevoli critici che con molta prontezza proclamano lormai famoso assiomadi Carlyle sui propri compatrioti, cio che erano per la maggior parte pazzi, dopo averannoverato se stessi tra le poche felici eccezioni a questa regola, attingeranno da questopera

    nuova lena e si convinceranno ancor di pi del triste fatto che la razza umana compostasemplicemente di schiavi e di idioti congeniti. Ma ci conta ben poco. Le rivendicazionidegli occultisti e della loro Scienza Arcaica stanno penetrando lentamente maininterrottamente fin nel cuore stesso della societ, ora per ora, giorno per giorno, anno peranno, sotto forma di due gigantesche branche, due virgulti deviati del tronco della Magia: loSpiritismo e la Chiesa Romana. Molto spesso la realt si apre la via attraverso la finzione.Come un immenso pitone, lErrore, sotto ogni forma, avvolge lumanit cercando disoffocare nelle sue spire mortali ogni aspirazione verso la verit e la luce. Ma lErrore ha

    potere solo in superfcie, impedito come dalla Natura Occulta, di penetrare anche

    14Satyricon, IX, 3.15 Plinio Hist. Nat.,Iside Svelata, I, 512.16Iside Svelata I, 521.* (Paradiso Riconquistato, Libro II, di John Milton. )

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    minimamente in profondit, perch la Natura Occulta stessa avvolge lintero globo, in tutte ledirezioni, senza lasciare nemmeno il pi oscuro angolo privo della sua presenza. E che siacome fenomeno o come miracolo, per amore o per forza, lOccultismo deve riportare la suavittoria prima che lEra attuale raggiunga il triplice settenario di Shani (di Saturno) del CicloOccidentale in Europa; in altri termini, prima della fine del ventunesimo secolo.

    In verit, il suolo del lontano passato che fu non mai morto poich ha solamenteriposato. Gli scheletri delle sacre querce degli antichi Druidi possono ancora formaregermogli dai loro rami disseccati ed essere richiamati a nuova vita, come quella manciata difrumento nel sarcofago di una mummia di 4000 anni fa, che seminata germogli, crebbe, ediede un buon raccolto. Perch no? La verit pi strana della finzione. Essa pu in unqualsiasi giorno, e del tutto inaspettatamente, far valere la propria saggezza e dimostrare la

    presunzione della nostra Era, provando che la Fratellanza Segreta, in verit, non morta con iFilaleti dellultima Scuola Eclettica, che la Gnosi tuttora fiorisce sulla terra, e i suoi seguacisono molti, sebbene ignorati. Tutto ci pu essere fatto da uno o pi dei grandi Maestrivisitando lEuropa e smascherando, a loro volta, i pretesi interpreti e detrattori della Magia.Tale Fratellanza Segreta stata menzionata da parecchi noti autori, e se ne parla nella Royal

    Masonic Cyclopdia di Mackenzie. LAutrice ripete ora coraggiosamente davanti a milionidi persone che negano, ci che fu detto inIside Svelata.

    Se essi [gli Iniziati] sono stati considerati immaginazioni di qualche romanziere, ci aiut i fratelli adeptia conservare pi facilmente lincognito...

    I St. Germain e i Cagliostro di questo secolo adottano una tattica diversa dopo le aspre lezioni apprese dallepassate diffamazioni e persecuzioni.17

    Queste parole profetiche vennero scritte nel 1876 e confermate nel 1886. Tuttavia,diciamo nuovamente:

    Vi sono numerose Fratellanze mistiche che non hanno nulla a che fare con i paesi cosiddetti civili, ed inqueste comunit sconosciute che si celano gli scheletri del passato. Questi adepti, volendo, potrebberoaffermare la loro origine antichissima ed esibire testimonianze controllabili che spiegherebbero molte paginemisteriose della storia sacra e profana.18 Se le chiavi delle scritture ieratiche e del simbolismo segreto egizio e

    indiano fossero state note ai Padri cristiani, non un monumento dellantichit sarebbe rimasto intatto.19

    Ma esiste nel mondo unaltra classe di adepti appartenenti essi pure ad una fratellanza, e

    pi potente di tutte le altre note ai profani. Molti tra questi, personalmente come individui,sono buoni e caritatevoli, e, a volte, puri e santi. Tuttavia, perseguendo, come corpocollettivo, un fine egoistico, unilaterale, con inflessibile energia e determinazione, essi vannoclassificati tra gli adepti dellArte Nera. Questi sono i nostri moderni padri ed ecclesiasticicattolici romani. La maggior parte degli scritti ieratici e dei simboli stata da essi decifratafin dal Medio Evo. Cento volte pi eruditi nella simbologia segreta e nelle antiche religioni diquanto non lo saranno mai i nostri orientalisti, questi adepti dellarte sono la personificazionedella scaltrezza e dellabilit, ed ognuno di essi stringe con tenacia le chiavi nella manofortemente stretta, e, se pu evitarlo, bader che il segreto non venga facilmente divulgato. Vi

    sono pi cabalisti profondamente eruditi a Roma, in Europa e in America, di quantogeneralmente si sospetti. Pertanto le fratellanze apertamente pubbliche di adepti nerisono pi potenti e pericolose per i paesi protestanti di tutte le schiere di occultisti orientali.La gente ride della Magia! Gli uomini di scienza, fisiologi e biologi, deridono la potenza e

    perfino la credenza in ci che volgarmente viene chiamato Stregoneria e Magia Nera!Gli archeologi hanno la loro Stonehenge in Inghilterra con le sue migliaia di segreti, e lasorella gemella a Karnac in Bretagna, e tuttavia non vi uno di loro che sospetti mai cosa siaavvenuto, dal secolo scorso, nelle sue cripte e nei suoi misteriosi recessi. E per di piignorano perfino lesistenza, nella loro Stonehenge, di tali sale magiche, dove avvengono

    17 Op. cit., II, 403.18 Ci precisamente quanto alcuni di essi si preparano a fare, e molte pagine misteriose della storia sacra e profana sonotrattate in questo Volume. Se le loro spiegazioni verranno accolte o meno, unaltra questione.19Iside Svelata, ibid.

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    benevole protezione. Possiamo, quindi, solo sorridere con compassione dellignoranza edella cocciutaggine di quegli uomini di scienza e dotti sperimentatori tratti in errore, che, purcredendo nel potere del dott. Charcot e dei suoi discepoli di envote, * i loro soggetti nontrovano nulla di meglio di uno sprezzante sorriso ogni volta che in loro presenza vengonomenzionate la Magia Nera e la sua potenza: liphas Lvi, lAbate-cabalista, morto prima

    che la scienza e la Facolt di Medicina di Francia avessero accettato lipnotismo e linfluenza par suggestion tra i loro esperimenti scientifici, ma questo ci che egli disse venticinqueanni fa nel suoDogme et Rituel de la Haute Magie su Les Envotements et les Sorts:

    Ci di cui gli stregoni e i necromanti andavano soprattutto alla ricerca, nelle loro evocazioni dello Spiritodel Male, era quella forza magnetica che legittima propriet del vero Adepto e di cui essi cercavano diottenere il possesso per scopi malvagi. Una delle loro principali mire era il potere di fare incantesimi edinfluenze deleterie... Questo potere pu essere paragonato ad un vero avvelenamento tramite una corrente diluce astrale. Per mezzo di cerimoniali, essi esaltano la loro volont fino al grado di renderla velenosa adistanza... Abbiamo detto, nel nostro Dogma, cosa pensavamo degli incantesimi magici e come questo poterefosse reale e pericolosissimo. Il vero Mago lancia un incantesimo senza alcun cerimoniale, con la semplicedisapprovazione su coloro della cui condotta egli non soddisfatto e che ritiene sia necessario punire;20 getta unincantesimo accompagnato dal suo perdono su coloro che gli hanno fatto del male, e i nemici degli Iniziati nongodono a lungo limpunit per le loro colpe. Abbiamo noi stessi avuto le prove di questa fatale legge innumerosi casi. I persecutori dei martiri periscono sempre miseramente; e gli Adepti sono i martiridellintelligenza. La Provvidenza (il Karma) sembra spregiare quelli che li disprezzano, e manda a morte coloroche vorrebbero cercare di impedire loro di vivere. La leggenda dellEbreo Errante laspetto popolare poeticodi questo arcano. Un popolo ha mandato un Saggio alla crocifissione, questo popolo gli ha comandatoCammina quando egli cercava di riposare per un momento. Ebbene! Quel popolo subir dora in avanti unaanaloga condanna, diverr del tutto proscritto e per molti secoli gli verr comandato Cammina! Cammina!senza che trovi n riposo n piet.21

    Favole e superstizione, sar la risposta. E sia. Di fronte al soffio letale dellegoismo edellindifferenza, ogni fatto scomodo trasformato in uninvenzione priva di senso, e ogniramo dellAlbero della Verit, una volta verdeggiante, si disseccato e spogliato del suo

    primordiale significato spirituale. Il nostro simbologista moderno particolarmente abile solo

    nello scovare venerazioni falliche ed emblemi sessuali perfino dove nessuno ebbe mai un talesignificato. Ma per il vero studioso della Tradizione Occulta, la Magia Bianca o MagiaDivina non potrebbe esistere in Natura senza la sua controparte, la Magia Nera, pi di quantonon pu esistere il giorno senza la notte, sia questa di dodici ore o di sei mesi. Per lui, ognicosa in questa Natura contiene in s un lato luminoso e uno oscuro. Le Piramidi e le quercedruidiche, i dolmen e gli alberi Bo, le piante e i minerali, ogni cosa era ricolma di profondosignificato e di sacre verit di saggezza, quando lArci-Druido operava le sue magicheguarigioni e i suoi incantesimi, e lo Ierofante egizio evocava e guidava Chemnu, ladorabilespettro, la creatura femminile di Frankenstein nellantichit, evocata per torturare e saggiarela forza danimo del candidato allIniziazione, simultaneamente con lultimo agonizzantegrido della sua terrestre natura umana. La vera Magia ha perso il proprio nome e insieme ad

    esso i suoi diritti al riconoscimento. Ma praticarla di uso quotidiano, e la sua progenie,linfluenza magnetica, il potere oratorio, il fascino irresistibile, gli interi uditorisoggiogati e tenuti come sotto un incantesimo, sono termini ammessi ed usati da tutti,

    bench attualmente siano in genere privi di significato. I suoi effetti sono tuttavia pideterminati e definiti tra le congregazioni religiose quali gli Shakers (i tremanti), i Metodistinegri e quelli dellesercito della Salvezza, che la chiamano lazione dello Spirito Santo ela grazia. La realt che la Magia esercita tuttora il suo pieno impero in mezzoallumanit, per quanto cieca sia questa della propria silenziosa presenza ed influenza suisuoi membri, per quanto la societ possa essere e restare ignara dei suoi effetti benefici e

    * [Stregoneria]20 Ci espresso in modo errato. Il vero Adepto della Mano Destra non punisce mai nessuno, nemmeno il suo acerrimo e

    pi pericoloso nemico; egli lo abbandona semplicemente al suo Karma, e il Karma non manca mai di farlo, presto o tardi.21 Op. cit., II, 239, 241, .240.

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    malefici ogni ora e ogni giorno. Il mondo pieno di questi inconsapevoli maghi, in politicacome pure nella vita quotidiana, nella Chiesa come tra i sostenitori del Libero Pensiero. Lamaggior parte di questi maghi sono purtroppo stregoni, non metaforicamente ma nella purarealt, a motivo del loro innato egoismo, delle loro nature vendicative, della loro invidia edella loro malignit. Il vero studioso di Magia, ben consapevole di questa verit, osserva

    commiserando e, se prudente, mantiene il silenzio. Perch qualsiasi sforzo da lui fatto pereliminare la cecit universale ripagato soltanto con lingratitudine, la diffamazione e spessocon maledizioni che, nellimpossibilit di colpirlo, reagiscono su coloro che gli voglionomale. Menzogna e calunnia questultima una menzogna che azzanna, aggiungendo verimorsi alle vuote ed inique falsit diventano il suo destino, in modo che la personavolonterosa, a ricompensa del suo caritatevole desiderio di illuminare, ben presto fatta a

    pezzi.Crediamo che sia stato detto abbastanza per dimostrare che lesistenza di una Dottrina

    Segreta Universale, oltre ai suoi metodi pratici di Magia, non un fantasioso racconto ouninvenzione, era nota a tutto il mondo antico, e la sua conoscenza sopravvive nellOriente,specie in India. Ed essendovi una tale Scienza, ovviamente devono esserci da qualche parte i

    suoi professanti, i suoi Adepti. In ogni modo, ha poca importanza che i Guardiani del SacroSapere siano considerati come viventi, come uomini realmente esistenti, o visti quali miti. la loro Filosofia che dovr affermarsi o cadere, in base ai propri meriti, indipendentemente, a

    prescindere da qualsiasi Adepto, perch, come ha detto il saggio Gamaliele rivolgendosi alSinedrio : Se questa dottrina falsa perir e cadr da sola, ma se vera, allora non potressere distrutta.

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    SEZIONE II

    LA CRITICA MODERNA E GLI ANTICHI

    La Dottrina Segreta dellOriente Ariano si trova ripetuta, sotto il simbolismo e lafraseologia egiziana, nei libri di Ermete.

    Verso linizio di questo secolo, secondo lopinione dello scienziato comune, tutti i libridetti ermetici non meritavano seria attenzione. Erano scartati, e a gran voce dichiarati unaraccolta di favole, di fraudolente finzioni e di pretese della massima assurdit. Essi nonerano mai esistiti prima dellEra cristiana, si diceva: erano scritti tutti con il triplice scopodella speculazione, dellinganno e della frode religiosa; erano tutti, perfino i migliori,sciocchi libri apocrifi.1 A questo riguardo, il diciannovesimo secolo si dimostrato unadegna prosecuzione del diciottesimo, poich allepoca di Voltaire, come anche in questosecolo, ogni cosa, salvo quanto emana direttamente dalla Royal Academy, era falsa,

    superstiziosa, pazzesca. La credenza nella Sapienza degli antichi era messa in ridicolo, forseanche pi di quanto non lo sia ora. La sola idea di accettare come autentiche le opere e lestravaganti idee di un falso Ermete, un falso Orfeo, un falso Zoroastro o falsi oracoli, falseSibille e un tre volte falso Mesmer e il suo assurdo fluido, era proibita su tutta la linea. Cos,in quellepoca, tutto quello che aveva origine al di fuori delle dotte sedi di Oxford eCambridge2 e dellAccademia di Francia veniva tacciato di non scientifico e ridicolmenteassurdo. Questa tendenza sopravvissuta fino al giorno doggi.

    Nulla pi lontano dalle intenzioni di ogni vero occultista il quale, in virt del suosuperiore sviluppo psichico, dispone di strumenti di ricerca con un potere di gran lunga pi

    penetranti di qualsiasi strumento a tuttoggi in mano agli sperimentatori fisici che quella diconsiderare con indifferenza gli sforzi che si stanno facendo nel campo della ricerca fisica. I

    tentativi e le fatiche intrapresi per risolvere il massimo numero possibile di problemi dellaNatura sono sempre stati sacrosanti ai suoi occhi. Lo spirito con cui Sir Isaac Newton osservche, al termine di tutto il suo lavoro astronomico, si sentiva come un semplice fanciullo cheraccoglie gusci di conchiglie sulla riva dellOceano del Sapere, spirito reverenziale verso lasconfinatezza della Natura che la Filosofia Occulta stessa non pu eclissare. E si puliberamente riconoscere che latteggiamento mentale descritto con questo famoso paragone

    ben rappresenta quello della maggior parte degli autentici scienziati rispetto a tutti i fenomenidel piano fisico della Natura. Quando li trattano, essi sono spesso la prudenza e lamoderazione in persona. Osservano i fatti con insuperabile pazienza. Vanno piano nel trarneteorie, con prudenza altamente encomiabile. E, considerate le limitazioni con cui osservanola Natura, sono splendidamente precisi nellannotare le loro osservazioni. Si deve anche

    ammettere che gli scienziati moderni sono estremamente guardinghi nel formulare negazioni.Potranno dire che molto improbabile che qualche scoperta sia in conflitto con le varie teorieora convalidate da un determinato insieme di fatti osservati. Ma perfino in relazione alle piampie generalizzazioni che assumono forma di dogma solo nei succinti libri di testo diinformazione scientifica di larga diffusione il tono della scienza stessa, se questa

    1 Vedi in proposito Pneumatologie des Esprits, del Marchese de Mirville, che dedica sei grossi Volumi a dimostrarelassurdit di coloro che negano la realt di Satana e della Magia, o Scienza Occulta, che per lui sono sinonimi. 2 Ci sembra di vedere il fantasma sidereo del vecchio filosofo e mistico che fu gi allUniversit di Cambridge HenryMore, aggirarsi nella bruma astrale sui tetti coperti di muschio dellantica citt in cui egli scrisse la famosa lettera a Glanvilsulle streghe. Lanima appare inquieta e indignata come in quel giorno di maggio del 1678 quando il dottore si lamentavatanto amaramente con lautore di Saducismus Triumphatus, di Scot, Adie e Webster. I nostri nuovi santi ispirati, si ode

    lanima mormorare avvocati giurati delle streghe..... che contro ogni senso e ragione... non ammettono nemmeno Samuele,ma un complice imbroglione... questi palloni gonfiati... di ignoranza, vanit e stupido scetticismo ! (Vedi Letter to Ganvil, e

    Iside Svelata, I, 205-6).

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    astrazione pu ritenersi incorporata nelle persone dei suoi pi eminenti rappresentanti, untono di riserva e spesso di modestia.

    Di conseguenza, lungi dallessere propenso a beffarsi degli errori in cui la limitatezza deiloro metodi pu indurre gli uomini di scienza, il vero occultista apprezza piuttostolemozione di una situazione nella quale una grande operosit e la sete del sapere sono

    condannati allinsuccesso e spesso alla confusione.Ci che per va deplorato nei riguardi della scienza moderna , in sostanza, unamanifestazione eccessiva di quella cautela che nel suo aspetto pi favorevole la salvaguardadal trarre conclusioni affrettate: intendiamo parlare della riluttanza che hanno gli scienziati adammettere che ai misteri della Natura, oltre agli strumenti del piano fisico, sono applicabilialtri strumenti di ricerca, e che pu, di conseguenza, risultare impossibile valutarecorrettamente fenomeni di un piano qualsiasi senza osservarli anche dai punti di vista offertidagli altri piani.

    Quindi, quando essi chiudono volontariamente gli occhi davanti allevidenza chedovrebbe aver loro chiaramente mostrato che la Natura pi complessa di quanto il solofenomeno fisico potrebbe far ritenere, e che vi sono mezzi per il cui tramite le facolt

    dellumana percezione possono qualche volta spostarsi da un piano allaltro, e che la loroenergia indirizzata male quando la volgono esclusivamente ai dettagli della struttura o forzafisica, gli scienziati moderni sono pi meritevoli di biasimo che di simpatia.

    Ci sentiamo sminuiti e umiliati leggendo quello che M. Renan, questo erudito modernodistruttore di ogni credo religioso passato, presente e futuro, si sente in dovere di dire dellamisera umanit e delle sue capacit di discernimento. Egli ritiene che:

    Lumanit non ha che una mente molto ristretta, e il numero delle persone in grado di afferrare acutamente(finement) la vera analogia delle cose, del tutto impercettibile.3

    Paragonando, per, questaffermazione con unaltra opinione espressa dallo stesso autore,cio che:

    La mente del critico dovrebbe arrendersi ai fatti, mani e piedi legati, per essere da loro trascinata dovunque

    essi possano condurla.4

    Ci sentiamo sollevati. Quando, inoltre, queste due affermazioni filosofiche sonorafforzate da un terzo enunciato dellillustre Accademico, il quale dichiara che:

    Tout parti pris priori, doit tre banni de la science,5resta poco di cui temere. Sfortunatamente M. Renan il primo ad infrangere questa

    regola doro.Le attestazioni di Erodoto chiamato, senza dubbio sarcasticamente, il Padre della

    Storia, poich ogni volta che il pensiero moderno in disaccordo con lui, la suatestimonianza vale zero le sobrie e serie affermazioni negli esposti filosofici di Platone,Tucidide, Polibio e Plutarco, e perfino certe affermazioni dello stesso Aristotele, sonoinvariabilmente messe da parte ogni volta che hanno a che fare con ci che la critica moderna

    si compiace di considerare mito. Strauss ha proclamato tempo fa:La presenza, in una narrazione, di un elemento soprannaturale o miracolo un segno infallibile dellapresenza in essa di un mito;e tale il canone di critica tacitamente adottato da ogni critico moderno. Ma prima di tutto,che cos un mito, o ? Non ci stato chiaramente detto dagli antichi autori che questa

    parola significa tradizione? Non era il termine latinofabula, una favola, sinonimo di unqualcosa di narrato come se fosse accaduto in tempi preistorici, e non necessariamenteuninvenzione. Con tali autocrati della critica e dispotici sovrani quali sono per la maggior

    parte gli orientalisti francesi, inglesi e tedeschi, non vi sar mai fine alle sorprese

    3tudes Rligieuses.4tude Historiques.5 (Ogni partito preso a priori devessere bandito dalla scienza). Mmoire letta alla Acadmie des Inscriptions des BellesLettres nel 1859.

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    geografiche, etniche e filologiche, in serbo per il secolo che deve venire. Da un p di tempo itravisamenti in filosofia sono diventati talmente comuni, che in proposito il pubblico non pu

    pi sorprendersi di niente. stato gi affermato da un dotto pensatore che Omero fusemplicemente la personificazione mitica dellepopea;6 da un altro che Ippocrate, figlio diEsculapio, potrebbe essere soltanto una chimera; che gli Asclepiadi, nonostante siano

    durati settecento anni, potrebbero inoltre risultare semplicemente una invenzione; che lacitt di Troia (nonostante il parere contrario del dott. Schliemann) esisteva solo sulle carte,etc. Dopo di questo, perch il mondo non dovrebbe essere invitato a considerare qualsiasi

    personaggio storico dellantichit come un mito? Se Alessandro il Grande non fosse statonecessario alla filologia come un maglio per demolire le pretese cronologiche dei Brhmani,sarebbe da molto tempo divenuto semplicemente un simbolo dellannessione o il geniodella conquista, come gi stato suggerito da qualche autore francese.

    La vuota negazione lunico rifugio che rimane ai critici. Per un p di tempo ancora lasilo pi sicuro in cui possono trovare riparo gli ultimi scettici. Perch, per chi negaincondizionatamente, non vi necessit di argomentare, e si evita inoltre quel che peggio,cio di dover forse cedere su uno o pi punti di fronte agli inconfutabili argomenti e fatti

    addotti del suo oppositore. Creuzer, il pi grande di tutti i simbologisti moderni, il pi eruditotra i numerosissimi mitologi tedeschi, deve aver invidiato la placida sicurezza di certi scetticiquando, in un momento di disperata perplessit, si vide costretto ad ammettere che:

    Siamo costretti a ritornare alle teorie dei troll* e dei genii, come intese dagli antichi; [ una dottrina] senzala quale diviene assolutamente impossibile comprendere qualsiasi cosa attinente ai Misteri7.

    degli Antichi, Misteri che sono innegabili.I cattolici romani, che sono colpevoli esattamente dello stesso culto, e proprio in senso

    letterale avendolo derivato dagli ultimi caldei, dai Nabatei del Libano e dei Sabeibattezzati,8 e non dagli eruditi astronomi e Iniziati del passato vorrebbero ora, scagliandocontro di esso il loro anatema, nascondere la fonte da cui derivato. La Teologia e ilChiesismo vorrebbero intorbidare la limpida fonte che li ha alimentati allinizio, per impedire

    alla posterit di guardarvi dentro scorgendovi il loro prototipo originale. Ma gli occultistipensano che sia giunto il momento di dare a ciascuno il dovuto. Per quanto riguarda gli altrinostri oppositori gli scettici moderni e gli Epicurei, i cinici e i Sadducei essi potrannotrovare una risposta alle loro negazioni nei nostri Volumi precedenti. Per quanto riguarda lemolte ingiuste calunnie contro le antiche dottrine, la ragione spiegata in Iside Svelata comesegue:

    Il pensiero del commentatore e del critico di oggigiorno per quanto riguarda lantica dottrina limitato aci che attinente soltanto allexoterismo dei templi, la sua perspicacia non pu e non vuole penetrare neisolenni e segreti recessi dellantichit dove lo Ierofante istruiva il neofito nella vera luce su quanto concerneva ilculto pubblico. Nessun Saggio antico avrebbe mai insegnato che luomo il re della creazione e che il cielostellato e la nostra madre terra sono stati creati per suo uso.9

    Quando oggi vediamo stampare opere come Phallicism,10 facile constatare che passato il tempo della dissimulazione e del travisamento. Nel campo della filologia, delsimbolismo e delle religioni comparate, la scienza ha fatto troppi progressi, per continuare anegare in blocco, e la Chiesa troppo avveduta e prudente per non trarre il meglio dallasituazione. Intanto i rombi di Ecate e le ruote di Lucifero11 che quotidianamente vengonodissepolti negli scavi a Babilonia, non possono pi essere utilizzati come una chiara prova di

    6 (Cio, del poema epico.) VediHistoire des Religions de la Grce I, 248, di Alfred Maury; e le speculazioni di Holzmann inZeitschrift fr Vergleichende Sprach forschung, 1852, p. 487, e seg.* [Gnomi, elfi. n.d.t.]7Introduction des Mystres, iii, 456, di Creuzer.8 Gli ultimi Nabatei aderirono allo stesso credo dei Nazareni e dei Sabei, onoravano Giovanni Battista e praticavano il

    battesimo. (VediIside Svelata, II, 127; Munck,Palestine, p. 525; Dunlap, Sd, the Son of Man, ecc).9 I, 535.10 Di Hargrave Jennings.11 Vedi de Mirville,Pneumatologie, III, 267 e seg.

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    culto satanico, poich gli stessi simboli compaiono nel rituale della Chiesa Latina.Questultima troppo erudita per ignorare il fatto che perfino gli ultimi caldei, chegradualmente sono scivolati nel dualismo riducendo ogni cosa a due Principi primordiali, nonhanno mai adorato Satana o degli idoli, come non lhanno mai fatto gli zoroastriani, che oravengono accusati della stessa cosa, mentre la loro religione era altamente filosofica come

    nessunaltra; la loro Teosofia duale ed exoterica divenne legittima eredit degli ebrei, che aloro volta furono costretti a spartirla con i cristiani. I Prs ancora oggi vengono accusati diEliolatria, e tuttavia negli Oracoli Caldei, fra i Precetti Magici e Filosofici di Zoroastro, silegge quanto segue:

    Non rivolgere la tua mente alle vaste dimensioni della terra;poich la pianta della verit non cresce sul suo suolo.N misurare le dimensioni del sole, traendone leggi,

    poich esso mosso dalleterna volont del Padre e non a tuo vantaggio.Non badare allimpetuoso corso della luna,

    poich essa si muove sempre a causa della necessit.La progressione delle stelle non stata creata per servirti.

    Vi era una grande differenza tra il vero culto insegnato soltanto a coloro che se ne

    dimostravano degni, e le religioni di stato. I Magi sono accusati di ogni specie disuperstizione, ma ecco che cosa dice un Oracolo Caldeo:

    Lampio volo aereo degli uccelli non veridico,n la dissezione delle viscere delle vittime;

    questi sono soltanto giochi, base di frode mercenaria;rifuggi da questi se vuoi aprire il sacro paradiso della piet,

    in cui virt, saggezza ed equit sono riunite.12Come abbiamo detto nella nostra opera precedente:Certamente coloro che mettono in guardia il popolo delle frodi mercenarie non ne possono essere

    accusati; e se effettuarono atti che sembrano miracolosi, chi potrebbe sinceramente negare che ci avvenutoperch essi possedevano la conoscenza della filosofia naturale e della scienza psicologica, ad un livello ignoratodalle nostre scuole?13

    I versi citati sono un insegnamento assai strano per provenire da coloro cheuniversalmente si crede abbiano venerato come Di il sole, la luna e gli eserciti stellari.Essendo la sublime profondit dei precetti dei Magi fuori dalla portata del pensieromaterialistico moderno, i filosofi caldei vengono accusati di Sabeismo e di adorazione delSole, che era solo la religione delle masse non istruite.

    12 Psello, 4; inAncient Fragments di Cory, 269.13Iside Svelata, I, 535-6.

  • 8/6/2019 HPB - Dottrina Segreta Vol3

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    SEZIONE III

    LORIGINE DELLA MAGIA

    Le cose del passato sono mutate, davvero abbastanza. Il campo di indagine si ampliato;le antiche religioni sono comprese un p meglio; e da quel miserabile giorno in cui ilComitato dellAccademia di Francia, capeggiato da Benjamin Franklin, indag i fenomenimesmerici solo per dichiararli ciarlataneria e astuta frode, sia la Filosofia pagana che ilMesmerismo hanno ambedue acquisito certi diritti e privilegi, e vengono ora considerati daun punto di vista completamente diverso. Ma si rende loro piena giustizia e sono meglioapprezzati? Temiamo di no. Lumana natura ancora la stessa come quando Pope disse dellaforza del pregiudizio che:

    Grande la differenza trala visione ottica e gli oggetti visti.

    Tutti gli atti prendono colore dai nostri,o sono sbiaditi dalle passioni palesate,o sono ampliati dal raggio della fantasia, moltiplicati,

    contratti, invertiti in diecimila sfumature.

    Cos, nelle prime decadi del diciannovesimo secolo la Filosofia Ermetica era consideratadagli ecclesiastici e dagli uomini di scienza da due punti di vista diametralmente opposti. I

    primi la definivano peccaminosa e diabolica; gli altri ne negavano categoricamentelautenticit, nonostante le prove addotte dagli uomini pi eruditi di ogni epoca, la nostracompresa. Il dotto Padre Kircher, per esempio, non venne nemmeno notato; e la suaaffermazione che tutti i frammenti noti come opere di Mercurio Trismegisto, Beroso,Ferecide di Siro, etc., erano rotoli scampati al fuoco che aveva divorato 100.000 Volumidella grande Biblioteca di Alessandria, fu semplicemente derisa. Tuttavia le classi istruitedEuropa allora sapevano, come lo sanno ora, che la famosa Biblioteca Alessandrina, lameraviglia dei secoli, venne fondata da Tolomeo Filadelfo; che parecchi dei suoimanoscritti erano stati accuratamente copiati dai testi ieratici e dalle pi antiche pergamenecaldee, fenicie, persiane, ecc; e che queste trascrizioni e copie ammontavano a oltre 100.000rotoli, come affermano Giuseppe Flavio e Strabone.

    Vi anche lulteriore prova di Clemente Alessandrino, al quale, entro certi limiti, si deveprestar fede.1 Clemente testimonia dellesistenza di altri 30.000 Volumi dei Libri di Thot,

    1 I quarantadue Libri Sacri degli egizi citati da Clemente di Alessandria, esistenti ai suoi tempi, erano soltanto una parte deilibri di Ermete. Giamblico, sullautorit del sacerdote egizio Abammon, attribuisce ad Ermete 1.200 libri e a Manetone ben36.000, ma lasserzione di Giamblico come Neoplatonico e Teurgo certamente viene respinta dai critici moderni. Manetone,che viene tenuto da Bunsen in altissima considerazione come un personaggio puramente storico... con cui nessuno storico

    posteriore pu essere confrontato... (Cfr. gypte, I, 97), improvvisa