House organ US ancona 1905 N° 4

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Il 6 dicembre 1992 si aprirono per la pri- ma volta i cancelli del “Del Conero”. Mancava una curva, il cassiere si sfregava comunque le mani pur con qualche improperio ai “portoghe- si del terzo anello”, ma in fin dei conti quel... trequarti di stadio sembrava straordinariamen- te “bello”. Complice, immaginiamo, un’Ancona capace di sommergere l’Inter “grandi firme” sotto un diluvio ininterrotto, grazie alle pro- dezze del “magico ungaro” Detari e di Lupo. Tre a zero nel giorno del debutto: da non cre- derci. Quel “trasloco” dava l’addio al glorioso stadio “Dorico”, dove francamente nessuno pensava di ritornare più. E invece... Diciotto anni intensi, quelli vissuti al “Del Co- nero”, palcoscenico che ha regalato al popolo biancorosso gioie e delusioni, che ha fatto ridere e piangere, che ha consentito di am- mirare affermati campioni, ma che in realtà non è mai entrato nei cuori dei tifosi bian- corossi. Perché? Sarà perché si era abi- tuati a raggiungere a piedi il “Dorico”; sarà per il poco comfort che offrono gli spalti, soprattutto per quanto riguarda la visibilità; sarà perché risulta freddo e non solo a livello climatico. Fatto è che l’amore per il “Dorico” non si è mai smorzato, anzi si è pa- radossalmente rafforzato nel tempo. L’ultima partita nell’impianto di Passo Varano è stata quella del 30 maggio scorso: 2-2 con il Man- tova e permanenza in B certificata dalla clas- sifica (purtroppo solo quella). La ripartenza in Eccellenza è stata accompagnata dalla scelta, a furor di popolo, di tornare a giocare nel caro, vecchio “Dorico”, eccezion fatta per le sei par- tite (da disputare al “Del Conero”) giudicate “a rischio”, ovvero quelle con: Maceratese, Atleti- co Piceno, Fermana, Centobuchi, Vis Pesaro e Tolentino. Giocare al “Dorico” era e resta la scelta più logica per un campionato di Eccel- lenza. Per tanti motivi. Tuttavia è evidente che nell’impianto di Passo Varano l’Ancona dovrà costruire il suo domani, in altre categorie chia- ramente. Impareremo forse ad amare anche questo stadio, sebbene abbia bisogno di non essere abbandonato a se stesso, di una revi- sione, di migliorie per essere maggiormente confortevole. Ha bisogno delle forze di tutta la città per diventare lo stadio che Ancona desi- dera. E merita. La maggiore età del “Conero” ed un amore mai sbocciato U.S. ANCONA 1905 Periodico di informazione, supplemento a Puntodue (aut. Tribunale di Ancona n° 23/1987 del 2-4/09/1987) - Numero 4 del 15 ottobre 2010 A cura della redazione di Radio Tua Ancona ([email protected]). Distribuzione gratuita. Stampa: Errebi Grafiche Ripesi. Foto: Daniele Cimino A caccia del sesto successo dopo una “calda” settimana Cara Ancona, ci 6? Com’è simpatica questa domenica, così complicata... canta Vasco Rossi. Complicato, per dirla tutta, è stato soprattutto arrivarci a questa domenica, capolinea della settimana più animata (ci andiamo leggeri) dell’era Marinelli. Complicato è stato pensare che dopo un campionato e trequarti di serie A, nove stagioni di B e sette tornei tra serie C1 e C2 era arrivato giusto il momento di far vedere al moloch Del Conero un po’ di Eccellenza; complicato è stato tenere la testa sopra il pallone men- tre da fuori si faceva assordante l’eco delle polemiche. Ma, in fondo, com’è simpatica questa domenica, così complicata... al punto che l’Ancona mette piede sul “rinnovato” manto erboso del Del Conero quasi per la prima volta. Lo fa per addentrarsi in una seconda metà di ottobre da vivere tutta d’un fiato: subito la Maceratese, mercoledì pros- simo a Corridonia, poi la “doppia” casalinga: Atletico Piceno ed Elpidiense Cascinare. Si entra nel vivo del girone di andata, insomma, anche se guar- dare troppo avanti è un esercizio assolutamente vano in questo campionato. Ogni partita è un tra- bocchetto: lo era anche la gara di Grottammare (quella sì, che è stata una domenica complicata), ma l’Ancona ne è uscita con le tasche piene e qualche “rimbrotto” di mister Lelli. Insidiosa sarà, banalmente parlando, anche la sfida con la Mace- ratese, nella quale sarà importante dimentirarsi la prestazione senza troppa verve della squadra di mister Pierantoni nella recente esibizione in coppa Italia (al Dorico), così come sarà necessario non dare troppo peso ai percorsi inversi di Maceratese (7 punti nelle prime 3 gare) ed Ancona (5 vittorie nelle ultime 5 uscite). Marco Lelli potrebbe riproporre l’undici di Grot- tammare e rinunciare ancora a Kalambay ed Aquino, che non hanno del tutto recuperato dai rispettivi infortuni. Piena fiducia ad Argiolas, determinante nelle ultime gare quando si è trattato di mostrare muscoli e carattere, ma anche di toglie- re le castagne dal fuoco. Lelli (e non solo) si attende un’An- cona senza cali di tensione, energica e decisa, pur sapendo che quando stravolgi completamente l’arredamento il rischio è che non ti sembri nemmeno casa tua. Un esame in più per l’Ancona, tanto per non disabituarsi e non farsi mancare nulla. Doveva essere una stagione ad ostacoli e tale sarà. Mettiamoci il cuore in pace. Consapevoli, questo sì, che chi professa il verbo del “non mollare mai” lo fa con cognizione di causa e straordinari dati di fatto. Mica chiacchiere. Uscire, tutti insieme, a braccia alzate (e non in segno di resa) da questa stagione ad ostacoli non è solo una sfida dell’Ancona e dei suoi tifosi, ma anche di Ancona. Una sfida dalla quale nessuno, ma proprio nessuno, si può o si dovrebbe chiamare fuori. Pierfrancesco Chiavacci Tutta la grinta di Fabio Argiolas

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Il magazine ufficiale dell'US Ancona 1905 N° 4

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Il 6 dicembre 1992 si aprirono per la pri-ma volta i cancelli del “Del Conero”. Mancava una curva, il cassiere si sfregava comunque le mani pur con qualche improperio ai “portoghe-si del terzo anello”, ma in fin dei conti quel... trequarti di stadio sembrava straordinariamen-te “bello”. Complice, immaginiamo, un’Ancona capace di sommergere l’Inter “grandi firme” sotto un diluvio ininterrotto, grazie alle pro-dezze del “magico ungaro” Detari e di Lupo. Tre a zero nel giorno del debutto: da non cre-derci. Quel “trasloco” dava l’addio al glorioso stadio “Dorico”, dove francamente nessuno pensava di ritornare più. E invece...Diciotto anni intensi, quelli vissuti al “Del Co-nero”, palcoscenico che ha regalato al popolo biancorosso gioie e delusioni, che ha fatto ridere e piangere, che ha consentito di am-mirare affermati campioni, ma che in realtà non è mai entrato nei cuori dei tifosi bian-corossi. Perché? Sarà perché si era abi-tuati a raggiungere a piedi il “Dorico”; sarà per il poco comfort che offrono gli spalti, soprattutto per quanto riguarda la visibilità; sarà perché risulta freddo e non solo a livello climatico. Fatto è che l’amore per il “Dorico” non si è mai smorzato, anzi si è pa-radossalmente rafforzato nel tempo. L’ultima partita nell’impianto di Passo Varano è stata quella del 30 maggio scorso: 2-2 con il Man-tova e permanenza in B certificata dalla clas-sifica (purtroppo solo quella). La ripartenza in Eccellenza è stata accompagnata dalla scelta, a furor di popolo, di tornare a giocare nel caro, vecchio “Dorico”, eccezion fatta per le sei par-tite (da disputare al “Del Conero”) giudicate “a rischio”, ovvero quelle con: Maceratese, Atleti-co Piceno, Fermana, Centobuchi, Vis Pesaro e Tolentino. Giocare al “Dorico” era e resta la scelta più logica per un campionato di Eccel-lenza. Per tanti motivi. Tuttavia è evidente che nell’impianto di Passo Varano l’Ancona dovrà costruire il suo domani, in altre categorie chia-ramente. Impareremo forse ad amare anche questo stadio, sebbene abbia bisogno di non essere abbandonato a se stesso, di una revi-sione, di migliorie per essere maggiormente confortevole. Ha bisogno delle forze di tutta la città per diventare lo stadio che Ancona desi-dera. E merita.

La maggiore età del “Conero” ed un amore mai sbocciato

U.S. ANCONA 1905Periodico di informazione, supplemento a Puntodue (aut. Tribunale di Ancona n° 23/1987 del 2-4/09/1987) - Numero 4 del 15 ottobre 2010A cura della redazione di Radio Tua Ancona ([email protected]). Distribuzione gratuita. Stampa: Errebi Grafiche Ripesi. Foto: Daniele Cimino

A caccia del sesto successo dopo una “calda” settimana

Cara Ancona, ci 6? Com’è simpatica questa domenica, così complicata... canta Vasco Rossi. Complicato, per dirla tutta, è stato soprattutto arrivarci a questa domenica, capolinea della settimana più animata (ci andiamo leggeri) dell’era Marinelli. Complicato è stato pensare che dopo un campionato e trequarti di serie A, nove stagioni di B e sette tornei tra serie C1 e C2 era arrivato giusto il momento di far vedere al moloch Del Conero un po’ di

Eccellenza; complicato è stato tenere la testa sopra il pallone men-tre da fuori si faceva assordante l’eco delle polemiche. Ma, in

fondo, com’è simpatica questa domenica, così complicata... al punto che l’Ancona mette piede sul “rinnovato” manto

erboso del Del Conero quasi per la prima volta. Lo fa per addentrarsi in una seconda metà di ottobre da vivere

tutta d’un fiato: subito la Maceratese, mercoledì pros-simo a Corridonia, poi la “doppia” casalinga: Atletico

Piceno ed Elpidiense Cascinare. Si entra nel vivo del girone di andata, insomma, anche se guar-dare troppo avanti è un esercizio assolutamente vano in questo campionato. Ogni partita è un tra-bocchetto: lo era anche la gara di Grottammare (quella sì, che è stata una domenica complicata), ma l’Ancona ne è uscita con le tasche piene e qualche “rimbrotto” di mister Lelli. Insidiosa sarà, banalmente parlando, anche la sfida con la Mace-ratese, nella quale sarà importante dimentirarsi la prestazione senza troppa verve della squadra di mister Pierantoni nella recente esibizione in coppa Italia (al Dorico), così come sarà necessario non

dare troppo peso ai percorsi inversi di Maceratese (7 punti nelle prime 3 gare) ed Ancona (5 vittorie nelle ultime 5 uscite). Marco Lelli potrebbe riproporre l’undici di Grot-tammare e rinunciare ancora a Kalambay ed Aquino, che non hanno del tutto recuperato dai rispettivi infortuni. Piena fiducia ad Argiolas, determinante nelle ultime gare quando si è trattato di mostrare muscoli e carattere, ma anche di toglie-re le castagne dal fuoco. Lelli (e non solo) si attende un’An-cona senza cali di tensione, energica e decisa, pur sapendo

che quando stravolgi completamente l’arredamento il rischio è che non ti sembri nemmeno casa tua. Un esame in più per

l’Ancona, tanto per non disabituarsi e non farsi mancare nulla. Doveva essere una stagione ad ostacoli e tale sarà. Mettiamoci il cuore in pace. Consapevoli, questo sì, che chi professa il verbo del “non mollare mai” lo fa con cognizione di causa e straordinari dati di fatto. Mica chiacchiere. Uscire, tutti insieme, a braccia alzate (e non in segno di resa) da questa stagione ad ostacoli non è solo una sfida dell’Ancona e dei suoi tifosi, ma

anche di Ancona. Una sfida dalla quale nessuno, ma proprio nessuno, si può o si dovrebbe chiamare fuori.

Pierfrancesco Chiavacci

Tuttala grintadi FabioArgiolas

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Ancona - F. MacerateseANCONA - F. Maceratese: un po’ di numeri

CLASSIFICA

7ª GIORNATA (domenica 10/10/2010)

TOTALE CASA TRASFERTA pt g v n p rf rs v n p rf rs v n p rf rs

Elpidiense C. 19 7 6 1 0 12 2 3 0 0 5 0 3 1 0 7 2ANCONA 17 7 5 2 0 13 3 2 1 0 6 1 3 1 0 7 2Fermana 16 7 5 1 1 5 2 2 0 1 2 2 3 1 0 3 0Tolentino 15 7 4 3 0 9 4 3 0 0 5 2 1 3 0 4 2F. Maceratese 11 7 3 2 2 9 7 2 1 1 6 4 1 1 1 3 3Vis Pesaro 11 7 3 2 2 11 10 2 1 1 8 6 1 1 1 3 4Montegranaro 10 7 3 1 3 9 6 2 1 1 6 3 1 0 2 3 3Belvederese 9 7 2 3 2 8 8 0 3 1 3 5 2 0 1 5 3Biagio Nazzaro 9 7 2 3 2 3 3 0 2 2 0 2 2 1 0 3 1Urbania 9 7 3 0 4 8 11 3 0 1 5 4 0 0 3 3 7Real Montecchio 8 7 1 5 1 9 9 0 2 1 1 2 1 3 0 8 7Corridonia 8 7 2 2 3 12 13 1 0 2 7 8 1 2 1 5 5Sangiustese 8 7 2 2 3 3 4 1 1 1 2 2 1 1 2 1 2Grottammare 7 7 2 1 4 8 11 2 1 1 6 5 0 0 3 2 6Cingolana 7 7 1 4 2 6 9 0 3 1 3 5 1 1 1 3 4F. Fabriano 6 7 1 3 3 5 7 0 1 2 2 4 1 2 1 3 3Centobuchi 6 7 2 0 5 4 10 2 0 1 3 2 0 0 4 1 8Atletico Piceno 5 7 1 2 4 6 10 1 0 3 4 7 0 2 1 2 3Urbino 5 7 1 2 4 4 10 1 2 1 2 3 0 0 3 2 7Real Metauro 4 7 1 1 5 4 9 1 1 1 3 2 0 0 4 1 7

Atletico Piceno - Corridonia 1 2 Belvederese - Real Montecchio 1 1 Biagio Nazzaro - Fermana 0 1 Cingolana - Tolentino 1 1 F. Maceratese - Elpidiense C. 1 2 Grottammare - ANCONA 2 3 Montegranaro - Centobuchi 3 0 Urbania - Sangiustese 1 0 Urbino - F. Fabriano 0 0 Vis Pesaro - Real Metauro 1 0

8ª GIORNATA (domenica 17/10/2010) ANCONA - F. Maceratese Centobuchi - Atletico Piceno Corridonia - Grottammare Elpidiense C. - Belvederese F. Fabriano - Cingolana Fermana - Montegranaro Real Metauro - Biagio Nazzaro Real Montecchio - Urbania Sangiustese - Urbino Tolentino - Vis Pesaro

9ª GIORNATA (mercoledì 20/10/2010) Atletico Piceno - Elpidiense C. Belvederese - F. Fabriano Biagio Nazzaro - Centobuchi Cingolana - Fermana Corridonia - ANCONA F. Maceratese - Sangiustese Grottammare - Real Montecchio Urbania - Tolentino Urbino - Real Metauro Vis Pesaro - Montegranaro

Alessio RECCHI 7 630 1 0 -3Andrea PASQUALICCHIO 7 607 0 0 0Gionatha PAZZI 7 542 1 0 0Federico DURANTI 7 517 1 0 0Mattia SANTONI 7 478 1 0 2Andrea BERTOZZINI 6 502 2 1 0Fabio ARGIOLAS 6 428 2 0 3Elia SANTONI 5 306 1 0 0Gianmarco MALAVENDA 5 195 0 0 0Luca CREMONA 4 353 2 0 2Emanuele PESARESI 4 331 1 1 0Davide TEDOLDI 4 307 1 0 1

I biancorossi di mister Lelli, minuto per minuto

GROTTAMMARE (4-3-2-1): Camaioni; Falà, Oddi, Giovagnoli, Adamoli; Faraone (22’ st Ma-strojanni), Orlandi (30’ st Bollettini), Traini; De An-gelis, Nardini (12’ st Parma); Ludovisi. A disp.: Pom-pei, Allevi, Cataldi, Colletta. All. Malloni.ANCONA (4-4-2): Recchi; Pasqualicchio, Pazzi (38’ pt Belelli), Pesaresi, Bertozzini; Argiolas, Te-doldi (22’ st Malavenda), Ruffini, Duranti; Santoni M. (36’ st Santoni E.), Cremona. A disp.: Angiolani, Garofalo, Marchegiani, Principi. All. Lelli.ARBITRO: Giuliani di Teramo.RETI: 16’ pt Argiolas; 13’ st Parma, 18’ Tedoldi, 27’ rig. Argiolas, 38’ Mastrojanni.NOTE: spettatori 300 circa, senza tifosi ospiti per decisione dell’Osservatorio. Espulso al 31’ st Traini per doppia ammonizione. Ammoniti: Giovagnoli, Ar-giolas, Pesaresi, Duranti, Oddi, Falà, Faraone. An-goli 6-3 per il Grottammare. Recupero: 2’ pt, 5’ st.

La partita precedente

pres. min. amm. esp. gol pres. min. amm. esp. gol

Giuseppe AQUINO 4 298 0 0 3Patrick KALAMBAY 4 298 2 0 1Davide BELELLI 4 143 0 0 0Paolo RUFFINI 3 270 0 0 1Andrea VITALI 3 173 1 0 0Marco PRINCIPI 3 172 0 0 0Luca VALERI 3 167 0 0 0Luca MARCHEGIANI 2 48 0 0 0Matteo GAROFALO 1 65 0 0 0Luca GIOVAGNOLI 1 23 0 0 0Luca ANGIOLANI 0 0 0 0 0

Mattia Santoni conquista il rigore chevale il 3-1 dell’Ancona a Grottammare

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CremonaSantoni M.

Argiolas

TedoldiRuffini Duranti

Pazzi

Pesaresi

Pasqualicchio

Recchi

Ancona - F. MacerateseANCONA - F. Maceratese: così in campo

E’ una lunga storia, quella della Macera-tese. Nata nel 1922 in seguito alla fusione di quattro squadre cittadine, che fino a quel mo-mento avevano dominato il panorama calcisti-co locale, la prima formazione di Macerata ha calcato anche prestigiosi palcoscenici, come la serie B vissuta negli anni antecedenti la Secon-da Guerra. Nel suo lungo percorso, la forma-zione biancorossa ha incrociato diverse volte la strada dell’Anconitana: memorabili le tante battaglie degli anni ’60 al “Dorico”, teatro an-che dell’ultima sfida in coppa Italia (1-0 a firma Principi). Trampolino di tanti giocatori (da Dino Pagliari ceduto alla Fiorentina, ad Alessandro Porro alfiere del Foggia dei miracoli di Zeman, da Nello Malizia portiere dell’Atalanta, a Carlo Troscè finito al Bologna, da Giovanni Pagliari in B con il Perugia, a Boro Cvetkovic protagonista

in coppa dei campioni con la Stella Rossa ed in serie A con l’Ascoli), la Maceratese è stata negli ultimi anni travolta da gravi crisi societarie, che hanno inevitabilmente procurato rovinose ca-dute: nell’estate del 1989 la gloriosa S.S. Ma-ceratese ha chiuso i battenti, eredità spartita tra il Macerata Calcio e la neonata Maceratese ‘89, dalla cui fusione nel 1991 è nata la A.C. Nuova Maceratese. Nell’aprile del 2009 il secondo fal-limento con l’attuale Fulgor Maceratese che ha rilevato il titolo sportivo. Il passo fino ai giorni nostri è breve: dopo una stagione di transizio-ne, la società prova ad alzare l’asticella degli obiettivi. Dopo una buona partenza, la sconfitta casalinga con l’Elpidiense Cascinare (piuttosto bugiarda, considerato lo sperpero della Mace-ratese in avanti) ha fatto suonare un piccolo campanello d’allarme in casa biancorossa.

Perdere contro la capolista può starci, regalare reti all’avversa-rio no. I numeri dicono che la Maceratese ha fin qui preso sempre gol, fatta eccezione per la gara con il Grottammare. La preoccupazione di Mister Pierantoni è legittima: fin qui ha dovuto rinunciare a uomini importanti (Nwanze, Cacciatori, Borgiani e Del Moro), an-che se sono ugualmente arrivati segnali positivi per pensare di raggiungere i play-off, obiettivo dichiarato dalla società. Per domenica tornerà dal primo minuto l’attaccante Cacciatori: al suo fianco ci sarà il giovane Testa, a segno contro l’Elpidiense. Il portiere Armellini (protagonista della finale di andata di coppa Italia con la Sam-pdoria nel 1994) ed il centrocampista Croceri sono gli ex della partita.

Paolo Papili

L’AVVERSARIA F. MACERATESE

L’IPOTETICO UNDICI TITOLARE

Bertozzini

A DISPOSIZIONELuca ANGIOLANIDavide BELELLILuca MARCHEGIANILuca VALERIGianmarco MALAVENDAElia SANTONIMarco PRINCIPIMatteo GAROFALO

SQUALIFICATINessuno

INDISPONIBILIGiuseppe AQUINOPatrick KALAMBAYLuca GIOVAGNOLIGiacomo CERCACIDavide FAIETA

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Ancona - MacerateseANCONA - F. Maceratese

E all’improvviso... gli ippopotami di Licia Colò Appuntamento fissato in radio per le ore 11. Un caffé al volo, poi tutti in macchina alla volta di Grottammare. Fabio si mette alla gui-da, Silvia legge l’oroscopo ai presenti, mentre Pierfrancesco è impegnato in un sudoku. Gli darà del filo da torcere. Ma qualcosa non va, lungo l’autostrada non una macchina con una sciarpa biancorossa al vento; strano, quando siamo andati a Pesaro e Urbino quanti colpi di clacson in segno di saluto... Ad una manciata di chilometri dal casello di Pedaso ci aspetta un piatto di maccheroncini di Campofilone in tutte le salse: chissà in quale ristorante saran-no i nostri amici e quante famiglie, vista anche la giornata di sole, avranno deciso di sostare nei pressi del lungomare per raggiungere poi lo stadio in tempo per la partita. “Signora, ci porti il conto... Grazie e arrivederci”: nel giro di dieci minuti siamo al campo. Non conosco nessuno, strano, in compenso c’è la media di un poliziotto e due carabinieri a testa: marca-ture strette e oggi, caro Paolo, non tocchia-mo palla. Tutto ok agli accrediti e siamo in tribuna: quanti anziani, ma qui l’aria di mare è speciale. E fa davvero bene visti i risulta-ti, così come fa bene lo speaker a salutare la tifoseria ospite, anche se il settore di fronte a noi è desolatamente vuoto. Dove saranno finiti i nostri? mi domando. I soliti ritardatari, penso. Il tempo passa così come l’Ancona, che sbloc-

ca con Argiolas. Vuoi vedere che i tifosi hanno preferito rimanere a casa per il fatto che Rai 3 dà la diretta? Non ci posso credere... Anche sul piccolo schermo le sorprese non mancano: in alcune zone di Ancona sul cross di Santoni sbuca, quasi per magìa, Licia Colò con una pattuglia di ippopotami ospiti alle “Falde del Kilimangiaro” e addio diretta. Oltre al danno la beffa: fortuna che c’è Radio Tua, che in quan-to a collegamenti non ne salta uno. Grazie di cuore a chi ha deciso di vietare la trasferta alla tifoseria anconetana.

Claudio Comirato

Cronaca della “trasferta senza tifo” di Grottammare

La gradinata ospiti del campo sportivodi Grottammare è desolatamente vuota