Horizon 2020. Fondi per l’«Internet delle cose» - apre.it · delle persone anziane nelle loro...

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50 Norme e tributi Il Sole 24 Ore Venerdì 19 Febbraio 2016 - N. 49 EUROPA/1 Cluster e manager per assistere le Pmi «European Cluster Excellence Initiative» (Ecei) - sostenuta da Cosme - è un progetto per la promozione dell’eccellenza dei cluster nell’Ue a beneficio delle Pmi europee. L’obiettivo è assistere le organizzazioni di cluster, le reti di imprese e i loro manager a fornire servizi di alta qualità alle Pmi in diverse aree, tra cui l’accesso ai mercati esteri. I candidati sono organizzazioni di cluster e reti di imprese di tre Paesi Ue. Il budget è di 1,5 milioni e la sovvenzione arriva fino al 75% dei costi eligibili. La scadenza per la presentazione dei progetti è il 31 marzo 2016. https://ec.europa.eu/easme/ en/cos-cluster-2015-3-02- clusters-excellence- programme EUROPA/2 Dalla Cina alla Ue, bando sul turismo Accrescere i flussi di visitatori dalla Repubblica popolare cinese verso l’Ue attraverso l’organizzazione di due eventi: una conferenza politica e una riunione fra operatori e imprese cinesi e dell’Ue legati al turismo, in particolare le Pmi. Il budget è di 750mila euro e la scadenza il 6 aprile 2016. https://etendering.ted.europ a.eu/cft/cft- documents.html?cftId=1067 A CURA DI Maria Adele Cerizza In breve INCENTIVI E AGEVOLAZIONI www.quotidianofisco.ilsole24ore.com APPROFONDIMENTO ONLINE Tutti i finanziamenti europei su: http://www.ilsole24ore.com/dossier/economia/ osservatorio-finanziamenti-ue/index.shtml Horizon 2020. Le Pmi possono presentare progetti: l’obiettivo è migliorare vita quotidiana e servizi Fondi per l’«Internet delle cose» Cento milioni per progetti che collegano il web a robot, sensori, veicoli Dalle regioni Maria Adele Cerizza p Può contare su un budget di 100 milioni di euro il nuovo in- vito a presentare progetti su larga scala, nell’ambito di Hori- zon 2020, riguardanti l’«Inter- net delle cose», il cui termine scadrà il prossimo 12 aprile. Con la definizione Internet delle co- se (Iot) si intende l’insieme delle tecnologie che permettono di collegare a Internet qualunque tipo di apparato. L’invito lanciato dalla Ue pre- vede un finanziamento per azio- ni innovative (Ai), all’interno delle quali le Pmi giocano un ruolo fondamentale nell’ambito dei partenariati che è necessario creare in funzione della presen- tazione di un progetto. Le azioni innovative godono di un contri- buto europeo che copre quindi il 70% dei costi elegibili. Questo ti- po di progetti richiede partner- ship importanti e spese ammis- sibili tra i 15 e i 30 milioni di euro. Sono cinque le tematiche che potranno essere sviluppate gra- zie al finanziamento Horizon: in primo luogo progetti pilota in- novativi in grado di supportare e migliorare la vita indipendente delle persone anziane nelle loro abitazioni, ma anche all’esterno. Rientrano tra i progetti finan- ziabili da Internet delle cose, ad esempio, robot in grado guidare gli spostamenti e indicare i per- corsi più sicuri da seguire per spostarsi da un luogo all’altro. La seconda tematica riguar- da sempre progetti pilota per l’agricoltura intelligente e la si- curezza alimentare. Una agri- coltura «smart», grazie allo sviluppo di sofisticati sensori, robot e reti di sensori è in gra- do, ad esempio, di ottimizzare l’uso dell’acqua e dare informa- zioni utili per la semina. Per quanto riguarda la conserva- zione degli alimenti Internet delle cose introduce la possibi- lità di gestire da remoto la cate- na del freddo con lo scopo di ot- timizzare la sicurezza delle derrate alimentari. La terza tematica riguarda le tecnologie «indossabili» per ecosistemi intelligenti: e quindi abiti, tessuti, orologi, calzature. Si pensi a sensori integrati nelle scarpe che misurano l’agilità della persona che le indossa. Le zone di riferimento nelle città dell’Ue sono la quarta te- matica. In alcune città europee si possono già sperimentare e testare nuovi servizi, come ad esempio il monitoraggio della gestione delle acque o piattafor- me che gestiscono in tempo rea- le situazioni di criticità del traf- fico. In un futuro prossimo si po- tranno sviluppare sensori da ap- plicare ai cavi o alle tubature per segnalare eventuali guasti o so- luzioni per il monitoraggio della salute strutturale degli edifi- ci.Un minimo di quattro siti pi- lota in quattro Paesi dovrebbe essere sufficiente a garantire la significatività statistica nel- l’analisi di impatto. Ultima tematica dell’invito ri- guarda i veicoli autonomi in am- bienti connessi. Tecnologie in grado di contribuire ad una ge- stione e manutenzione intelli- gente dei veicoli con vantaggi che interessano gli utenti su ba- se giornaliera, per esempio, sul- le strade o in ambiente urbano congestionato. Internet delle cose si annun- cia come una vera e propria ri- voluzione. Tra pochi anni deci- ne di milioni di oggetti saranno connessi: dai trasporti alla sani- tà; dall’agricoltura alle abitazio- ni. Anche le città saranno sem- pre più «smart». Infrastrutture, sistemi di controllo del traffico, illuminazione pubblica sono so- lo alcuni degli ambiti in cui IoT la farà da padrone. Si tratta di un approccio che contribuirà a cambiare le vite di tutti e sotto molti aspetti le renderà migliori. È quindi fondamentale che le imprese siano in grado di stare al passo con questa rivoluzione e di sfruttarla al meglio. © RIPRODUZIONE RISERVATA un ponte diretto con le «Smart specialisation», azione attraverso la quale sono state identificate le aree tematiche prioritarie nei si- stemi regionali di ricerca e inno- vazione. Tale ipotesi potrebbe avere risvolti interessanti sulle si- nergie tra programmi a gestione diretta e i Fondi strutturali (Esif). Le restanti due ipotesi vedreb- bero il Consiglio ricalcare la struttura del Consiglio europeo per la ricerca (Erc) o in alternati- va del modello Darpa (Defense advanced research project agen- cy) con il fine di rafforzare un’in- novazione di rottura e promuo- vere una cooperazione di tipo multidisciplinare. © RIPRODUZIONE RISERVATA Gianluigi Di Bello è Horizon 2020 National Contact Point e responsabile Ue liaison Unit Bruxelles di Apre (Agenzia per la promozione della ricerca europea); Enrico Mazzon è Horizon 2020 National Contact Point di Apre Commissione europea. Bruxelles al lavoro per definire le funzioni del nuovo Consiglio per l’Innovazione e la revisione dei finanziamenti Una regia Ue per le Pmi innovative TOSCANA Dal Por Fesr 15 milioni in tre anni per le Pmi che vanno all’estero Via libera dalla giunta della Regione Toscana alla delibera che destina 15 milioni di euro in tre anni, a valere sui fondi Fesr 2014-2020, all’internazionalizzazione delle Pmi. Lo ha annunciato il presidente della Regione, Enrico Rossi, che ha definito la misura «un’opportunità rivolta non più solo alle imprese del manifatturiero, ma anche a quelle turistiche». Il bando, in uscita ad aprile e a maggio, sarà rivolto alle micro, piccole e medie imprese, come annuncia la Regione in un comunicato. Potranno accedere ai contributi aziende in forma singola o aggregata, ovvero reti temporanee di impresa (Rti), reti di imprese con personalità giuridica (rete soggetto), reti di imprese senza personalità giuridica (rete contratto), consorzi e società consortili. Nelle forme aggregate, spiega la Regione, le imprese coinvolte dovranno essere almeno tre. Diverse le intensità di aiuto in base agli investimenti: per le micro imprese l’investimento minimo da attivare va da 10mila a 150mila euro; per le piccole da 12.500 a 150mila; per le medie da 20mila a 150mila. Tra le novità introdotte dalla giunta toscana anche il tirocinio obbligatorio nelle imprese destinatarie di fondi comunitari. La delibera approvata riguarda i fondi Fse e Fesr. Le imprese che riceveranno un contributo fra 100 e 200mila euro dovranno attivare obbligatoriamente un tirocinio per un tempo che va da 6 a 12 mesi . Per contributi di entità maggiore, si attiverà un tirocinio ogni 200mila euro in più di contributi . (f.la.) © RIPRODUZIONE RISERVATA EMILIA-ROMAGNA In arrivo il bando da 1,2 milioni per film, serie tv e documentari Attrarre in Emilia-Romagna i produttori nazionali ed esteri di serie televisive e film. È l’obiettivo del bando, in uscita a marzo, con cui la Regione Emilia-Romagna distribuirà 1,2 milioni di euro a valere sul Fondo a sostegno dell’audiovisivo. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla cultura, Massimo Mezzetti, nel corso della Berlinale, il festival internazionale del cinema di Berlino. La novità rispetto allo scorso anno, spiega la Regione, è che il bando di questa edizione sarà a sportello. Le domande per accedere ai contributi potranno essere presentate dal 2 marzo al 31 luglio. Di vario genere i progetti ammissibili al contributo regionale: lungometraggi, film e serie per la tv, documentari-docu fiction e serie web e dovranno prevedere almeno sei giorni di lavorazione sul territorio regionale. Le domande saranno valutate da un nucleo di esperti, in base alla fattibilità, alle strategie di marketing e distribuzione, alle ricadute economiche sul territorio, e soprattutto alla qualità culturale ed artistica del progetto. Ogni impresa potrà presentare fino a due progetti. La gestione dell’istruttoria delle domande è affidata alla Emilia- Romagna Film Commission. (f.la.) © RIPRODUZIONE RISERVATA Gianluigi Di Bello Enrico Mazzon S ulla spinta del Commissario europeo per l’Innovazione, Carlos Moedas, la Commis- sione sta lavorando per definire la missione e le funzioni di un nuovo organo europeo capace di cambia- re profondamente l’attuale pano- ramaeuropeodella ricercaeinno- vazione (R&I), con grandi benefi- ci per le imprese più innovative. Questo nuovo organo, che do- vrebbe chiamarsi Consiglio eu- ropeo per l’innovazione ed esse- re attivo a partire dal 2017, potreb- be portare a una revisione delle at- tuali linee europee di finanziamento a supporto della R&I,inparticolareHorizon2020e i fondi strutturali. La Commissione sta portando avanti questa iniziativa perché conscia delle problematiche che gli innovatori, specie se si tratta di impreseattiveinmercatiinrapida espansione in cui i cicli d’innova- zione sono brevi e spesso il biso- gno di finanziamenti per la R&I è più importante. Al momento, per esempio, per le Pmi innovative esistono diversi strumenti a livel- lo europeo (strumento Pmi e Fast track to innovation in Horizon 2020, Eurostars, InnovFin in Co- sme), nazionale e regionale, ma questi non sono consequenziali e nonesistelapossibilitàdiavereun supporto lineare che accompagni l’imprenditore attraverso le di- verse fasi di maturazione del pro- getto. Per sostenere le imprese che abbiano i progetti più innova- tivi,l’ideaèdifacilitareesburocra- tizzare l’accesso a questa tipolo- gia di finanziamenti, rendendo quelli previsti per l’innovazione nell’impresa strumenti veramen- te complementari a livello euro- peo, nazionale e regionale e colle- gandoli con la ricerca di base, que- sta già finanziata con successo dal Consiglio europeo per le ricerche. A livello operativo ci sono di- verse opzioni al vaglio della Com- missioneeuropea.Laprimaipote- si prevede la realizzazione di un portale web centralizzato «One stop shop» che raccoglierebbe i principali programmi di finanzia- mento attualmente attivi, quali Horizon2020 e Cosme. In questo casositratterebbediunasemplice azione strumentale avente l’obiettivo di facilitare l’incontro tra domanda ed opportunità di fi- nanziamento in ambito innova- zione. Come seconda ipotesi si ipotizza la creazione di uno «Stra- tegic/advisory Council» che si configurerebbe come organismo diguidapoliticaingradodifornire pareri sulle priorità di finanzia- mentoalivelloUe.Esistono,tutta- via, dubbi riguardo all’effettivo impatto che tale nuova entità sa- rebbe in grado di apportare nel frammentato panorama dell’in- novazione nell’Ue. La terza ipotesi sostiene un in- tervento diretto sulle politiche e programmi d’innovazione a livel- lo regionale. In questo scenario verrebbe facilitata la creazione di

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50 Norme e tributi Il Sole 24 OreVenerdì 19 Febbraio 2016 - N. 49

EUROPA/1Cluster e managerper assistere le Pmi«European Cluster Excellence Initiative» (Ecei) - sostenuta da Cosme - è un progetto per la promozione dell’eccellenza dei cluster nell’Ue a beneficio delle Pmi europee. L’obiettivo è assistere le organizzazioni di cluster, le reti di imprese e i loro manager a fornire servizi di alta qualità alle Pmi in diverse aree, tra cui l’accesso ai mercati esteri. I candidati sono organizzazioni di cluster e reti di imprese di tre Paesi Ue. Il budget è di 1,5 milioni e la sovvenzione arriva fino al 75% dei costi eligibili. La scadenza per la presentazione dei progetti è il 31 marzo 2016. https://ec.europa.eu/easme/en/cos-cluster-2015-3-02-clusters-excellence-programme

EUROPA/2Dalla Cina alla Ue,bando sul turismoAccrescere i flussi di visitatori dalla Repubblica popolare cinese verso l’Ue attraverso l’organizzazione di due eventi: una conferenza politica e una riunione fra operatori e imprese cinesi e dell’Ue legati al turismo, in particolare le Pmi. Il budget è di 750mila euro e la scadenza il 6 aprile 2016. https://etendering.ted.europa.eu/cft/cft-documents.html?cftId=1067

A CURA DIMaria Adele Cerizza

In breve

INCENTIVI E AGEVOLAZIONI www.quotidianofisco.ilsole24ore.com

APPROFONDIMENTO ONLINE

Tutti i finanziamenti europei su:http://www.ilsole24ore.com/dossier/economia/

osservatorio-finanziamenti-ue/index.shtml

Horizon 2020. Le Pmi possono presentare progetti: l’obiettivo è migliorare vita quotidiana e servizi

Fondi per l’«Internet delle cose»Cento milioni per progetti che collegano il web a robot, sensori, veicoli

Dalle regioni

Maria Adele Cerizza

p Può contare su un budget di 100 milioni di euro il nuovo in-vito a presentare progetti su larga scala, nell’ambito di Hori-zon 2020, riguardanti l’«Inter-net delle cose», il cui termine scadrà il prossimo 12 aprile. Conla definizione Internet delle co-se (Iot) si intende l’insieme delletecnologie che permettono di collegare a Internet qualunque tipo di apparato.

L’invito lanciato dalla Ue pre-vede un finanziamento per azio-ni innovative (Ai), all’interno delle quali le Pmi giocano un ruolo fondamentale nell’ambitodei partenariati che è necessariocreare in funzione della presen-tazione di un progetto. Le azioniinnovative godono di un contri-buto europeo che copre quindi il

70% dei costi elegibili. Questo ti-po di progetti richiede partner-ship importanti e spese ammis-sibili tra i 15 e i 30 milioni di euro.Sono cinque le tematiche che potranno essere sviluppate gra-zie al finanziamento Horizon: inprimo luogo progetti pilota in-novativi in grado di supportare emigliorare la vita indipendentedelle persone anziane nelle loroabitazioni, ma anche all’esterno.Rientrano tra i progetti finan-ziabili da Internet delle cose, ad esempio, robot in grado guidaregli spostamenti e indicare i per-corsi più sicuri da seguire per spostarsi da un luogo all’altro.

La seconda tematica riguar-da sempre progetti pilota perl’agricoltura intelligente e la si-curezza alimentare. Una agri-coltura «smart», grazie allo

sviluppo di sofisticati sensori,robot e reti di sensori è in gra-do, ad esempio, di ottimizzarel’uso dell’acqua e dare informa-zioni utili per la semina. Per quanto riguarda la conserva-zione degli alimenti Internetdelle cose introduce la possibi-lità di gestire da remoto la cate-na del freddo con lo scopo di ot-timizzare la sicurezza dellederrate alimentari.

La terza tematica riguarda letecnologie «indossabili» per ecosistemi intelligenti: e quindi abiti, tessuti, orologi, calzature. Si pensi a sensori integrati nelle scarpe che misurano l’agilitàdella persona che le indossa.

Le zone di riferimento nellecittà dell’Ue sono la quarta te-matica. In alcune città europee si possono già sperimentare e

testare nuovi servizi, come adesempio il monitoraggio della gestione delle acque o piattafor-me che gestiscono in tempo rea-le situazioni di criticità del traf-fico. In un futuro prossimo si po-tranno sviluppare sensori da ap-plicare ai cavi o alle tubature persegnalare eventuali guasti o so-luzioni per il monitoraggio dellasalute strutturale degli edifi-ci.Un minimo di quattro siti pi-lota in quattro Paesi dovrebbe essere sufficiente a garantire la significatività statistica nel-l’analisi di impatto.

Ultima tematica dell’invito ri-guarda i veicoli autonomi in am-bienti connessi. Tecnologie in grado di contribuire ad una ge-stione e manutenzione intelli-gente dei veicoli con vantaggi che interessano gli utenti su ba-

se giornaliera, per esempio, sul-le strade o in ambiente urbano congestionato.

Internet delle cose si annun-cia come una vera e propria ri-voluzione. Tra pochi anni deci-ne di milioni di oggetti saranno connessi: dai trasporti alla sani-tà; dall’agricoltura alle abitazio-ni. Anche le città saranno sem-pre più «smart». Infrastrutture, sistemi di controllo del traffico, illuminazione pubblica sono so-lo alcuni degli ambiti in cui IoT la farà da padrone. Si tratta di unapproccio che contribuirà a cambiare le vite di tutti e sotto molti aspetti le renderà migliori.È quindi fondamentale che le imprese siano in grado di stare alpasso con questa rivoluzione edi sfruttarla al meglio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

un ponte diretto con le «Smart specialisation», azione attraversola quale sono state identificate le aree tematiche prioritarie nei si-stemi regionali di ricerca e inno-vazione. Tale ipotesi potrebbe avere risvolti interessanti sulle si-nergie tra programmi a gestione diretta e i Fondi strutturali (Esif).

Le restanti due ipotesi vedreb-bero il Consiglio ricalcare la struttura del Consiglio europeo per la ricerca (Erc) o in alternati-va del modello Darpa (Defense advanced research project agen-cy) con il fine di rafforzare un’in-novazione di rottura e promuo-vere una cooperazione di tipo multidisciplinare.

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Gianluigi Di Bello è Horizon 2020 NationalContact Point e responsabile Ue liaison Unit

Bruxelles di Apre (Agenzia per la promozionedella ricerca europea); Enrico Mazzon è

Horizon 2020 National Contact Point di Apre

Commissione europea. Bruxelles al lavoro per definire le funzioni del nuovo Consiglio per l’Innovazione e la revisione dei finanziamenti

Una regia Ue per le Pmi innovative

TOSCANA

Dal Por Fesr 15 milioni in tre anniper le Pmi che vanno all’esteroVia libera dalla giunta della Regione Toscana alla delibera che destina 15 milioni di euro in tre anni, a valere sui fondi Fesr 2014-2020, all’internazionalizzazione delle Pmi. Lo ha annunciato il presidente della Regione, Enrico Rossi, che ha definito la misura «un’opportunità rivolta non più solo alle imprese del manifatturiero, ma anche a quelle turistiche». Il bando, in uscita ad aprile e a maggio, sarà rivolto alle micro, piccole e medie imprese, come annuncia la Regione in un comunicato. Potranno accedere ai contributi aziende in forma singola o aggregata, ovvero reti temporanee di impresa (Rti), reti di imprese con personalità giuridica (rete soggetto), reti di imprese senza personalità giuridica (rete contratto), consorzi e società consortili.

Nelle forme aggregate, spiega la Regione, le imprese coinvolte dovranno essere almeno tre.

Diverse le intensità di aiuto inbase agli investimenti: per le micro imprese l’investimento minimo da attivare va da 10mila a 150mila euro; per le piccole da 12.500 a 150mila; per le medie da 20mila a 150mila.

Tra le novità introdotte dallagiunta toscana anche il tirocinio obbligatorio nelle imprese destinatarie di fondi comunitari. La delibera approvata riguarda i fondi Fse e Fesr. Le imprese che riceveranno un contributo fra 100 e 200mila euro dovranno attivare obbligatoriamente un tirocinio per un tempo che va da 6 a 12 mesi . Per contributi di entità maggiore, si attiverà un tirocinio ogni 200mila euro in più di contributi . (f.la.)

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EMILIA-ROMAGNA

In arrivo il bando da 1,2 milioniper film, serie tv e documentariAttrarre in Emilia-Romagna i produttori nazionali ed esteri di serie televisive e film. È l’obiettivo del bando, in uscita a marzo, con cui la Regione Emilia-Romagna distribuirà 1,2 milioni di euro a valere sul Fondo a sostegno dell’audiovisivo. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla cultura, Massimo Mezzetti, nel corso della Berlinale, il festival internazionale del cinema di Berlino.

La novità rispetto allo scorsoanno, spiega la Regione, è che il bando di questa edizione sarà a sportello. Le domande per accedere ai contributi potranno essere presentate dal 2 marzo al 31 luglio. Di vario genere i

progetti ammissibili al contributo regionale: lungometraggi, film e serie per la tv, documentari-docu fiction e serie web e dovranno prevedere almeno sei giorni di lavorazione sul territorio regionale.

Le domande saranno valutateda un nucleo di esperti, in base alla fattibilità, alle strategie di marketing e distribuzione, alle ricadute economiche sul territorio, e soprattutto alla qualità culturale ed artistica del progetto. Ogni impresa potrà presentare fino a due progetti. La gestione dell’istruttoria delle domande è affidata alla Emilia-Romagna Film Commission. (f.la.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Gianluigi Di BelloEnrico Mazzon

Sulla spinta del Commissarioeuropeo per l’Innovazione,Carlos Moedas, la Commis-

sione sta lavorando per definire la missione e le funzioni di un nuovo organo europeo capace di cambia-re profondamente l’attuale pano-rama europeo della ricerca e inno-vazione (R&I), con grandi benefi-ci per le imprese più innovative.

Questo nuovo organo, che do-vrebbe chiamarsi Consiglio eu-ropeo per l’innovazione ed esse-re attivo a partire dal 2017, potreb-be portare a una revisione delle at-tuali linee europee di finanziamento a supporto della R&I, in particolare Horizon 2020 ei fondi strutturali.

La Commissione sta portandoavanti questa iniziativa perché conscia delle problematiche che gli innovatori, specie se si tratta di imprese attive in mercati in rapidaespansione in cui i cicli d’innova-zione sono brevi e spesso il biso-gno di finanziamenti per la R&I è più importante. Al momento, per esempio, per le Pmi innovative esistono diversi strumenti a livel-lo europeo (strumento Pmi e Fast track to innovation in Horizon 2020, Eurostars, InnovFin in Co-sme), nazionale e regionale, ma questi non sono consequenziali e non esiste la possibilità di avere unsupporto lineare che accompagni l’imprenditore attraverso le di-verse fasi di maturazione del pro-getto. Per sostenere le imprese

che abbiano i progetti più innova-tivi, l’idea è di facilitare e sburocra-tizzare l’accesso a questa tipolo-gia di finanziamenti, rendendo quelli previsti per l’innovazione nell’impresa strumenti veramen-te complementari a livello euro-peo, nazionale e regionale e colle-gandoli con la ricerca di base, que-sta già finanziata con successo dal Consiglio europeo per le ricerche.

A livello operativo ci sono di-verse opzioni al vaglio della Com-missione europea. La prima ipote-si prevede la realizzazione di un portale web centralizzato «One stop shop» che raccoglierebbe i principali programmi di finanzia-mento attualmente attivi, quali Horizon2020 e Cosme. In questo caso si tratterebbe di una semplice

azione strumentale avente l’obiettivo di facilitare l’incontro tra domanda ed opportunità di fi-nanziamento in ambito innova-zione. Come seconda ipotesi si ipotizza la creazione di uno «Stra-tegic/advisory Council» che si configurerebbe come organismo di guida politica in grado di fornirepareri sulle priorità di finanzia-mento a livello Ue. Esistono, tutta-via, dubbi riguardo all’effettivo impatto che tale nuova entità sa-rebbe in grado di apportare nel frammentato panorama dell’in-novazione nell’Ue.

La terza ipotesi sostiene un in-tervento diretto sulle politiche e programmi d’innovazione a livel-lo regionale. In questo scenario verrebbe facilitata la creazione di