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'HOLEHUD GL &RQVLJOLR Q GHO DSULOH 2JJHWWR %LODQFLR FRQVXQWLYR G·HVHUFL]LR $SSURYD]LRQH L’anno duemilasedici il giorno ventisei del mese di aprile, nella Sala riunioni della Camera di Commercio di Caltanissetta, si è riunito il Consiglio Camerale, convocato a mezzo posta elettronica certificata prot.4359 del 18 aprile 2016 e successiva modificazione, composto dai Signori: Nominativo Rappresentanza Carica 1 Cav. Lav. Antonio Calogero Montante Industria Presidente Presente 2 Sig. Calogero Giuseppe Valenza Agricoltura Vice Presidente Presente 3 Sig. Terenzio Alio Artigianato Componente Assente G. 4 Sig. Rosario Andrea Amarù Industria Componente Presente 5 Sig. Giuseppe Campione Agricoltura Componente Assente G. 6 Sig. Cesare Mario Domenico G. Carletta Credito e Assicurazioni Componente Assente G. 7 Sig. Bernardo Casa Servizi alle Imprese Componente Dimesso 8 Sig.ra Rosaria Costa Industria Componente Assente G. 9 Sig. William Daniele Antonio Di Noto Cooperazione Componente Dimesso 10 Sig. Marco Stefano Doria Commercio Componente Dimissionario 11 Sig. Emanuele Giuseppe Gallo Associazioni Consumatori Componente Presente 12 Sig. Michelangelo Geraci Altri Settori Componente Presente 13 Sig.na Ludovica Lattuca Commercio Componente Assente G. 14 Sig. Sebastiano Lentini Industria Componente Presente 15 Sig. Salvatore Lorefice Servizi alle Imprese Componente Presente 16 Sig. Salvatore Pasqualetto Organizzazioni Sindacali Componente Presente 17 Sig. Giovanni Lillo Randazzo Commercio Componente Presente 18 Sig. Massimo Michele Romano Commercio Componente Dimissionario 19 Sig. Beniamino Tarcisio Sberna Artigianato Componente Presente 20 Sig. Giuseppe Scichilone Turismo Componente Presente 21 Sig. Carmelo Turco Trasporti e Spedizioni Componente Presente Assiste il Segretario Generale Dott. Guido Barcellona Per il Collegio dei Revisori dei Conti sono presenti: Dott. Silvestro Baudo.

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L’anno duemilasedici il giorno ventisei del mese di aprile, nella Sala riunioni della Camera di Commercio di Caltanissetta, si è riunito il Consiglio Camerale, convocato a mezzo posta elettronica certificata prot.4359 del 18 aprile 2016 e successiva modificazione, composto dai Signori: Nominativo Rappresentanza Carica

1 Cav. Lav. Antonio Calogero Montante Industria Presidente Presente

2 Sig. Calogero Giuseppe Valenza Agricoltura Vice Presidente Presente

3 Sig. Terenzio Alio Artigianato Componente Assente G.

4 Sig. Rosario Andrea Amarù Industria Componente Presente

5 Sig. Giuseppe Campione Agricoltura Componente Assente G.

6 Sig. Cesare Mario Domenico G. Carletta Credito e Assicurazioni Componente Assente G.

7 Sig. Bernardo Casa Servizi alle Imprese Componente Dimesso

8 Sig.ra Rosaria Costa Industria Componente Assente G.

9 Sig. William Daniele Antonio Di Noto Cooperazione Componente Dimesso

10 Sig. Marco Stefano Doria Commercio Componente Dimissionario

11 Sig. Emanuele Giuseppe Gallo Associazioni Consumatori Componente Presente

12 Sig. Michelangelo Geraci Altri Settori Componente Presente

13 Sig.na Ludovica Lattuca Commercio Componente Assente G.

14 Sig. Sebastiano Lentini Industria Componente Presente

15 Sig. Salvatore Lorefice Servizi alle Imprese Componente Presente

16 Sig. Salvatore Pasqualetto Organizzazioni Sindacali Componente Presente

17 Sig. Giovanni Lillo Randazzo Commercio Componente Presente

18 Sig. Massimo Michele Romano Commercio Componente Dimissionario

19 Sig. Beniamino Tarcisio Sberna Artigianato Componente Presente

20 Sig. Giuseppe Scichilone Turismo Componente Presente

21 Sig. Carmelo Turco Trasporti e Spedizioni Componente Presente

Assiste il Segretario Generale Dott. Guido Barcellona

Per il Collegio dei Revisori dei Conti sono presenti: Dott. Silvestro Baudo.

Il Presidente sottopone all’esame del Consiglio il documento contabile del Bilancio d’esercizio

2015 composto da Conto Economico, Conto Economico Riclassificato, Stato Patrimoniale, Nota

Integrativa, Conto Consuntivo e di Cassa, Prospetti SIOPE, Rendiconto Finanziario, Relazione sui

risultati e Relazione sulla gestione, Azienda Speciale Centro Sicilia Sviluppo, Nota di trasmissione

dell’Ufficio Ragioneria, corredato della relativa Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti che

ha espresso parere favorevole all’approvazione del predetto Bilancio Consuntivo per l’Esercizio

2015.

Dopo approfondito esame del documento contabile, il Presidente invita il Consiglio a deliberare in

merito.

Vista la L. 580/1993 e s.m.i.;

Vista la L.R. 29/1995;

Vista la L.R. 4/2010;

Visto il D.P.R. 254/2005 “Regolamento per la disciplina della gestione patrimoniale e

finanziaria delle Camere di Commercio”;

Vista la nota del Ministero dello Sviluppo Economico del 18.03.2008;

Vista la Circolare n. 3622 del 05.02.2009 emanata dal Ministero dello Sviluppo Economico;

Visto l’art. 20 del su richiamato Decreto con il quale si dispone che il Bilancio d’esercizio

con i relativi allegati è approvato dal Consiglio su proposta della Giunta Camerale;

Visto il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 27 marzo 2013;

Vista la nota del Ministero dello Sviluppo Economico prot.n.148123 del 12/09/2013;

Vista la nota del Ministero dello Sviluppo Economico prot.n.50114 del 09/04/2015;

Vista la Delibera della Giunta Camerale n.18 del 26 aprile 2016;

Visti il Conto Economico, il Conto Economico Riclassificato, lo Stato Patrimoniale, la Nota

Integrativa, il Conto Consuntivo e di Cassa, i Prospetti SIOPE, il Rendiconto Finanziario, la

Relazione sui risultati e la Relazione sulla gestione, il consuntivo Azienda Speciale Centro Sicilia

Sviluppo, elaborati dall’ufficio Ragioneria;

Letta la Relazione sull’andamento della gestione predisposta in conformità all’art. 24 del

D.P.R. 254/2005;

Visto il Consuntivo dei proventi, degli oneri e degli investimenti, relativamente alle funzioni

istituzionali, indicati nel preventivo 2015 che viene allegato a corredo della deliberazione predetta in

conformità dell’art. 24 Comma 2 del DPR 254/2005

Letta la Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti che esprime parere favorevole

all’approvazione del Bilancio Consuntivo d’esercizio 2015, rinunciando al termine di quindici giorni

previsto dall’art.30, comma 4, del DPR n.254/2005;

Ritenuto di approvare il Bilancio d’esercizio 2015;

All’unanimità di voti favorevoli palesemente espressi

DELIBERA

1) Fare propria la Delibera della Giunta camerale n.18 del 26 aprile 2016 (allegato “A”) che fa

parte integrante del presente provvedimento;

2) Prendere atto della Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti;

3) Approvare il Bilancio consuntivo d’esercizio 2015 composto da Conto Economico, Conto

Economico Riclassificato, Stato Patrimoniale, Nota Integrativa, Conto Consuntivo e di

Cassa, Prospetti SIOPE, Rendiconto Finanziario, Relazione sui risultati e Relazione sulla

gestione, Azienda Speciale Centro Sicilia Sviluppo, Nota di trasmissione dell’Ufficio

Ragioneria e Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti.

IL SEGRETARIO GENERALE IL PRESIDENTE

F.to Dott. Guido Barcellona F.to Cav. Lav. Antonio Calogero Montante

1

2

(art.21, comma 1, DPR 254/2005)

3

4

(art.2, comma 3, D.M. 27.03.2013)

5

6

7

8

(art.22, comma 1, D.P.R. 254/2005)

9

ATTIVO Valori al 31-12-2014 Valori al 31-12-2015 DIFFERENZA

GESTIONE CORRENTE

A) IMMOBILIZZAZIONI

a) Immateriali

8.255,10 6.590,74 - 1.664,36

Altre 380,64 380,64

Totale Immobilizz. Immateriali 8.635,74 6.971,38 - 1.664,36

b) Materiali

Immobilli 1.271.099,61 1.252.478,59 - 18.621,02

Impianti 15.493,75 2.426,21 - 13.067,54

Attrezz. non informatiche 4.111,83 2.469,82 - 1.642,01

Attrezzature informatiche 16.524,25 11.230,52 - 5.293,73

Arredi e mobili 47.082,10 23.135,16 - 23.946,94

Automezzi

Biblioteca 61.620,12 61.620,12

1.415.931,66 1.353.360,42 - 62.571,24

c) Finanziarie

Partecipazioni e quote 161.128,00 161.128,00

Altri investimenti mobiliari

Prestiti ed anticipazioni attive 358.808,71 329.029,74 - 29.778,97

519.936,71 490.157,74 - 29.778,97

TOTALE IMMOBILIZZAZIONI 1.944.504,11 1.850.489,54 - 94.014,57

B) ATTIVO CIRCOLANTE

d) Rimanenze

Rimanenze di magazzino 6.824,49 7.500,00 675,51

6.824,49 7.500,00 675,51

e) Crediti di Funzionamento

Crediti da diritto annuale 233.411,23 221.077,78 - 12.333,45

Crediti v/organismi e istituzioni nazionali e comunitarie 1.005.607,48 606.048,60 - 399.558,88

Crediti v/organismi del sistema camerale 110.871,62 110.871,62

Crediti vclienti 576.472,62 452.859,44 - 123.613,18

Crediti per servizi c/terzi 15.708,11 15.708,11

Crediti diversi 65.774,23 71.853,77 6.079,54

Erario c/iva 1.328,78 - 2.824,38 - 4.153,16

Anticipi a fornitori

2.009.174,07 1.475.594,94 - 533.579,13

f) Disponibilita' Liquide

Banca c/c 1.652.094,02 1.400.160,52 - 251.933,50

Depositi postali 85.716,32 41.612,83 - 44.103,49

1.737.810,34 1.441.773,35 - 296.036,99

TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE 3.753.808,90 2.924.868,29 - 828.940,61

C) RATEI E RISCONTI ATTIVI

Ratei attivi 5.931,21 5.931,21

Risconti attivi 4.935,38 4.935,38

10.866,59 10.866,59

TOTALE ATTIVO 5.698.313,01 4.786.224,42 - 912.088,59

D) CONTI D'ORDINE 95.000,00 95.000,00

TOTALE GENERALE 5.793.313,01 4.881.224,42 - 912.088,59

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PASSIVO Valori al 31.12.2014 Valori al 31.12.2015 DIFFERENZA

A) PATRIMONIO NETTO

Patrimonio netto esercizi precedenti - 2.189.492,92 - 937.738,81 1.806.671,58

AvanzoDisavanzo economico esercizio 1.251.754,11 599.370,72 652.383,39

Riserve da partecipazioni

- 937.738,81 - 338.368,09 - 599.370,72

B) DEBITI DI FINANZIAMENTO

Mutui passivi

Prestiti ed anticipazioni passive

C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO

F.do Tratttamento di fine rapporto - 1.593.991,82 - 1.486.451,47 107.540,35

- 1.593.991,82 - 1.486.451,47 107.540,35

D) DEBITI DI FUNZIONAMENTO

Debiti vfornitori - 646.850,00 - 380.631,76 266.218,24

Debiti vsocietà e organismi del sistema camerale - 155.106,84 - 155.106,84

Debiti vorganismi e istituzioni nazionali e comunitarie - 12.962,00 - 12.962,00

Debiti tributari e previdenziali - 405.880,18 - 380.959,00 24.921,18

Debiti vdipendenti - 144.683,47 - 189.416,27 - 44.732,80

Debiti vOrgani Istituzionali - 2.861,05 - 2.861,07 - 0,02

Debiti diversi - 697.002,23 - 586.924,21 110.078,02

Debiti per servizi cterzi - 401.599,22 - 356.989,91 44.609,31

Clienti canticipi

- 2.466.944,99 - 2.065.851,06 401.093,93

E) FONDI PER RISCHI E ONERI

Fondo Imposte

Altri Fondi - 699.033,64 - 895.553,80 - 196.520,16

- 699.033,64 - 895.553,80 - 196.520,16

F) RATEI E RISCONTI PASSIVI

Ratei Passivi - 603,75 603,75

Risconti Passivi

- 603,75 603,75

TOTALE PASSIVO - 4.760.574,20 - 4.447.856,33 312.717,87

TOTALE PASSIVO E PATRIM. NETTO - 5.698.313,01 - 4.786.224,42 - 912.088,59

G) CONTI D'ORDINE - 95.000,00 - 95.000,00

TOTALE GENERALE - 5.793.313,01 - 4.881.224,42 - 912.088,59

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(DPR 254/2005)

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Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Caltanissetta

Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 1

Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura

CALTANISSETTA

Nota integrativa al bilancio consuntivo

dell’esercizio 2015

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Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Caltanissetta

Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 2

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO AL 31/12/2 015

Premessa

Il presente bilancio costituito da Stato Patrimoniale, Conto Economico e Nota Integrativa è

conforme al dettato del Decreto del Presidente della Repubblica 2 novembre 2005 n. 254,

pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 292 del 16.12.2005.

Con tale decreto è stato emanato il “Regolamento per la disciplina della gestione patrimoniale e

finanziaria delle Camere di Commercio”, che ha sancito il definitivo passaggio dalla contabilità

finanziaria alla contabilità economica per gli Enti camerali.

La Legge Regionale 8.2.2007, n. 2, con l’art. 56, ha disposto l’applicazione delle norme sancite

nel D.P.R. 254/05 anche alle Camere di Commercio della Sicilia.

Il bilancio d’esercizio è stato redatto secondo quanto previsto dal Titolo III Capo I del decreto

con la predisposizione degli allegati C (conto economico) e D (stato patrimoniale), corredato da

una relazione della Giunta sull’andamento della gestione.

Si segnala che in data 5 febbraio 2009 il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato la

Circolare n. 3622/C comprensiva di n. 4 documenti allegati, che costituiscono i nuovi principi

contabili per le Camere di Commercio, a valere anche sulla chiusura del bilancio 2008.

L’articolo 74 del D.P.R. 254/05, al comma 2 e seguenti, disciplinava, infatti, l’istituzione di una

apposita commissione per l’interpretazione e l’applicazione dei principi contabili al fine di

agevolare la formazione di indirizzi interpretativi univoci e, conseguentemente, rendere

uniformi i criteri di redazione dei documenti contabili delle Camere di Commercio e delle loro

Aziende Speciali.

Tale commissione, istituita con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico in data 6

giugno 2006, ha prodotto i quattro citati documenti ed, in particolare:

- Documento 1 - Metodologia di lavoro per interpretare e applicare i principi contabili

contenuti nel Regolamento per la disciplina della gestione patrimoniale e finanziaria

delle Camere di Commercio.

- Documento 2 - Criteri di iscrizione e di valutazione degli elementi patrimoniali attivi

e passivi.

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Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Caltanissetta

Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 3

- Documento 3 - Trattamento contabile delle operazioni tipiche delle Camere di

Commercio.

- Documento 4 - Periodo transitorio - Effetti in bilancio derivanti dall'applicazione dei

nuovi principi contabili.

Nella medesima Circolare n. 3622/C del 5 febbraio 2009 il Ministero dello Sviluppo Economico

ha stabilito l’istituzione, presso Unioncamere, di una apposita “task force” di ausilio al

competente ufficio ministeriale per la risoluzione delle problematiche e delle fattispecie di

carattere specificatamente tecnico emerse nell’applicazione dei medesimi principi contabili.

Delle indicazioni e dei risultati emersi nel corso del 2009, in seguito ai vari quesiti presentati

dalle camere di commercio, se ne dà conto nella Nota del Ministero dello Sviluppo Economico

del 12/02/2010. Anche queste indicazioni vengono recepite nella redazione del bilancio al

31/12/2014; in particolare si veda nel prosieguo la metodologia di calcolo del credito da diritto

annuale.

Attività svolte

La C.C.I.A.A. svolge le attività previste dalla legge 29 dicembre 1993, n. 580, tenendo distinte

l’attività istituzionale propriamente detta da quella commerciale, identificata dall’osservanza

della normativa fiscale vigente per gli enti non commerciali.

Specifiche disposizioni di legge, a carattere nazionale e regionale, assegnano e trasferiscono

particolari funzioni o servizi dello Stato e della Regione.

Dal punto di vista fiscale e tributario la Camera di Commercio di Caltanissetta è inquadrabile tra

i soggetti di cui al punto c) del comma 1 dell’art. 73 del D.P.R. 22.12.1986, n. 917, in quanto

ente pubblico non avente per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciale.

Criteri di formazione

Il seguente bilancio è conforme al dettato degli articoli 20 e seguenti del Titolo III Capo I del

D.P.R. 2 novembre 2005 e rispetta i principi normativi in essi sanciti per la sua formazione,

come risulta dalla presente Nota integrativa, redatta ai sensi dell’articolo 23 del suddetto

Decreto, che costituisce parte integrante del bilancio d’esercizio.

Lo Stato Patrimoniale ed il Conto Economico sono esposti in centesimi di .

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Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Caltanissetta

Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 4

Ai fini comparativi e come previsto dall’allegato “D” richiamato dall’art. 22 c. 1 del D.p.r.

254/2005, accanto a ciascuna voce di bilancio sono riportati i saldi del precedente esercizio.

Ad interpretazione ed integrazione del D.P.R. 254/05 sono state considerate, in sede di redazione

del bilancio, le circolari del Ministero dello Sviluppo Economico n. 3609/C del 26 aprile 2007,

n. 3612/C del 26 luglio 2007 e la nota dello stesso Ministero n. 2385 del 18 marzo 2008, oltre,

come detto sopra, ed in primo luogo, la circolare del Ministero dello Sviluppo economico n.

3622/C del 5 febbraio 2009 con i relativi 4 documenti allegati (Principi Contabili per le

Camere di Commercio).

Il piano dei conti considerato è quello allegato alla Circolare del Ministero dello Sviluppo

Economico, n. 3612/C del 26/07/2007.

Criteri di valutazione

La valutazione delle voci di bilancio è stata effettuata nel rispetto dei principi generali di

gestione previsti dall’art. 1 comma 1 del D.p.r. 254/2005 della veridicità, universalità,

continuità, prudenza, chiarezza; il bilancio è stato redatto secondo il principio della

competenza economica come previsto dall’art. 2 c. 1 del D.p.r. 254/2005.

Il principio dell’universalità comporta che nei documenti contabili devono essere considerate

tutte le grandezze economiche, finanziarie e patrimoniali afferenti la gestione delle Camere di

Commercio con il conseguente divieto delle gestioni fuori bilancio.

In osservanza del principio della continuità, la valutazione dei fatti di gestione è stata effettuata

in funzione della prosecuzione dell’attività, utilizzando criteri di funzionamento.

L’applicazione del principio di prudenza ha comportato l’inserimento in bilancio degli oneri

anche se presunti o potenziali e la iscrizione dei proventi certi. Sono stati considerati tutti gli

accadimenti che manifesteranno i loro effetti finanziari in futuro ma di competenza economica

dell’esercizio considerato.

Il principio della chiarezza è stato assicurato rispettando, nella rappresentazione contabile, la

forma di rappresentazione prevista dagli artt. 21-22 e 23 del D.p.r. 254/2005 ed attraverso le

informazioni contenute nella nota integrativa.

In ottemperanza al principio di competenza economica, sono stati rilevati contabilmente gli

eventi e le operazioni afferenti all’esercizio 2014, anche se i relativi movimenti di numerario,

incassi e pagamenti, non si sono ancora concretizzati.

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Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Caltanissetta

Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 5

I criteri adottati nella formazione del bilancio chiuso al 31.12.2014 sono conformi a quanto

stabilito dal combinato disposto degli articoli 25, 26 e 74 del Regolamento ministeriale. In

particolare, i criteri di valutazione, di cui ai commi 1 e 8 dell’articolo 26, sono stati applicati

per gli immobili e le partecipazioni iscritti per la prima volta a partire dal bilancio

dell’esercizio 2007, come commentato specificatamente nelle singole voci di dettaglio.

Per quanto non espressamente previsto dal citato D.P.R. 254/05, si è fatto riferimento al comma

5 dell’articolo 74 che dispone che “per tutto quanto non espressamente previsto dal

Regolamento si applicano i principi della sezione IX, capo III, titolo II del codice civile”.

A tal proposito si rammenta che il comma 2 dell'articolo 74 del "Regolamento" ha previsto

l'istituzione di un'apposita Commissione presso il Ministero dello Sviluppo Economico per

l'interpretazione e l'applicazione dei principi contabili contenuti nel Regolamento, in coerenza

con la natura e le funzioni dei soggetti disciplinati disponendo, altresì, che tale Commissione

avesse una durata di due anni dall’entrata in vigore del D.P.R. 254/05. Tale Commissione è

stata istituita con decreto del Ministro delle Attività Produttive del 6 giugno 2006 ed ha assolto

ai propri compiti relativamente all’interpretazione ed all’applicazione dei principi contabili.

La stessa commissione ha chiarito nel Documento n. 1 dei principi contabili, citato in premessa,

nel paragrafo 2, riguardo alle fonti di riferimento, quanto segue:

nel punto 2 che :

a) per tutte le ipotesi, per le quali il "Regolamento" dispone espressamente una regola o un

principio, le disposizioni ivi previste sono sovraordinate e sono destinate a prevalere anche

rispetto alle norme del Codice Civile contrastanti;

b) solo nel caso in cui il "Regolamento" non preveda alcunché di esplicito la disciplina del

Codice Civile è l'unica fonte idonea a colmare la lacuna non in via di interpretazione

analogica, ma in via di applicazione diretta;

nel punto 4 che: qualsiasi problema interpretativo o applicativo deve essere risolto in primo

luogo sulla base delle indicazioni del "Regolamento"- e con mera funzione integrativa sulla

base di quanto illustrato nei presenti principi contabili- e solo in presenza di una lacuna si

può ricorrere alla disciplina prevista dal Codice Civile oppure, in assenza di ulteriori

indicazioni, ad altre fonti primarie compatibili con la specificità dei soggetti destinatari del

"Regolamento";

nel punto 5 che: per quanto attiene alle fonti non aventi valore normativo, invece, la

Commissione in considerazione dell'incarico assegnato, ha ritenuto di assumere quale unico

parametro di riferimento i principi contabili nazionali ed internazionali, limitando

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Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Caltanissetta

Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 6

l'applicazione di questi ultimi solo alle fattispecie non disciplinate dai principi contabili

emanati dall'Organismo Italiano di Contabilità (O.I.C.);

nel punto 6 che: alla luce di quanto chiarito in tema di fonti normative e in tema del rilievo che

i principi contabili internazionali vanno progressivamente assumendo anche

nell'ordinamento interno, la Commissione, tuttavia, non esclude che, in via teorica, questi

ultimi possano trovare concreta applicazione in futuro anche per le camere di commercio

nelle limitate e circoscritte ipotesi in cui sia riscontrabile una lacuna del "Regolamento" ed i

principi contabili internazionali abbiano avuto pieno recepimento nell’ordinamento interno.

Immobilizzazioni Immateriali

Sono iscritte sulla base dei costi effettivamente sostenuti, incrementati degli oneri accessori di

diretta imputazione e sono relativi a costi aventi utilità pluriennale.

Sono esposte al netto degli ammortamenti effettuati nel corso degli esercizi e imputati

direttamente alle singole voci.

L’ammortamento è stato effettuato in relazione alla residua possibilità di utilizzazione, valutata

in anni cinque.

Materiali

Le immobilizzazioni materiali sono valutate ai sensi dell’articolo 26 del D.P.R. 254/05.

In particolare, gli immobili sono stati iscritti in base al combinato disposto dell’articolo 26,

comma 1 e dell’articolo 74, comma 1 del D.P.R. 254/05, così come confermato dalla Circolare

del Ministero dello Sviluppo economico contenente le “Indicazioni operative per le procedure

di chiusura del bilancio di esercizio 2007”, ovvero gli immobili esistenti alla data del

31.12.2006 sono rimasti iscritti al maggiore tra il costo originario di acquisto ed il valore della

rendita catastale determinato ai sensi dell’art. 52 del D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131 e successive

modificazioni, al netto del Fondo ammortamento (stabilito dal D.M. 23 luglio 1997 n. 287).

Il costo originario è incrementato del valore delle manutenzioni straordinarie effettuate sugli

immobili dell’Ente.

I mobili, gli impianti, le attrezzature informatiche e non informatiche sono valutati al prezzo di

acquisto, comprensivo degli oneri di diretta imputazione, ed esposti in bilancio al netto del

rispettivo importo complessivo del fondo di ammortamento.

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 7

Il materiale bibliografico in dotazione alla biblioteca camerale non viene ammortizzato poiché

non subisce riduzione di valore con il passare del tempo.

Il valore di iscrizione delle immobilizzazioni materiali ed immateriali è sistematicamente

ammortizzato in relazione alla residua possibilità di utilizzazione del bene.

Le quote di ammortamento sono state imputate a conto economico, considerando l’utilizzo, la

destinazione e la durata economico-tecnica dei cespiti, sulla base del criterio della residua

disponibilità di utilizzazione. Tale criterio è ben rappresentato dalle seguenti aliquote:

IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI

Software 20%

IMMOBILI 2%

IMPIANTI

Impianti generici 20%

Impianti speciali di comunicazione 20%

ATTREZZATURE NON INFORMATICHE

Macchine ordinarie d’ufficio 15%

Macchinari, Apparecchi, Attrezzature varie 15%

ATTREZZATURE INFORMATICHE

Macchine d’ufficio elettroniche 20%

ARREDI E MOBILI

Mobili 15%

AUTOMEZZI

Autovetture 20%

Immobilizzazioni Finanziarie Partecipazioni e quote

Le partecipazioni iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie rappresentano un investimento

duraturo e strategico da parte dell’Ente.

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 8

Le partecipazioni iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie sono state valutate in conformità e

nel rispetto di quanto sancito dal combinato disposto degli articoli 26 e 74 del D.P.R. 254/05,

nonché dalla circolare del Ministero dello Sviluppo Economico n. 3622/C del 5 febbraio 2009.

Per i criteri transitori di valutazione si rimanda alle note integrative degli esercizi precedenti.

Mentre per l’applicazione dei metodi per l’esercizio 2015 si rimanda ai principi contabili

camerali. Per maggiore chiarezza si indica come si è proceduto nel 2015.

Partecipazioni acquisite dall’1.1.2007

Non vi sono state acquisizioni di nuove partecipazione nel corso dell’esercizio 2015, né in

imprese controllate e collegate, né in imprese diverse. In ogni caso, a partire dall’esercizio in

corso al 31/12/07:

a) le partecipazioni di nuova acquisizione in imprese controllate o collegate di cui all’articolo

2359, primo comma, n. 1), e terzo comma, del codice civile, vengono iscritte con valore pari ad

una frazione del patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio approvato; quando la

partecipazione viene iscritta per la prima volta, si valuterà l’opportunità di iscriverla al costo

d’acquisto. Negli esercizi successivi le plusvalenze derivanti dall’applicazione del metodo del

patrimonio netto rispetto all’importo iscritto nell’esercizio precedente, verranno accantonate in

un’apposita riserva facente parte del patrimonio netto; le eventuali minusvalenze verranno

imputate direttamente a tale riserva se esistente, ovvero, andranno a ridurre proporzionalmente

il valore della partecipazione;

b) le partecipazioni in imprese diverse dalle precedenti vengono iscritte al costo d’acquisto.

Partecipazioni già iscritte in bilancio al 31.12.2006

Non vi sono partecipazioni in imprese controllate o collegate.

Per le altre partecipazioni il valore è stato mantenuto invariato rispetto a quanto indicato nel

bilancio 2007.

Vengono comunque analizzati i bilanci per considerare le eventuali perdite “durevoli” di valore

rispetto al costo.

Secondo gli orientamenti espressi in sede di discussione dei principi contabili i valori delle

partecipazioni devono rispecchiare la valutazione effettuata sui bilanci delle partecipate

approvati al 31/12/2006.

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 9

Per tali partecipazioni, fino al 31/12/2006, è stato applicato l’art. 25 comma 5 del D.M.

23.7.1997 n. 287, che prevedeva la valutazione di partecipazioni in società o altri organismi

sulla base del patrimonio netto riferito alla stessa data di chiusura dell’esercizio della

partecipante. Il valore delle partecipazioni iscritte in bilancio al 31/12/2006 era pertanto

adeguato in base all’adozione del metodo del patrimonio netto con rappresentazione

“alternativa”.

I dividendi sono contabilizzati per competenza nell’esercizio di liquidazione.

Si segnala che, con riferimento ai conferimenti di capitale, non trattandosi, per loro natura, di

quote di possesso in società, si è confermata la valutazione al costo già applicata nel precedente

esercizio.

Al 31/12/2015 per effettuare le valutazioni, si è fatto riferimento al bilancio approvato al

31/12/2014 delle partecipate e, se disponibile, al bilancio 2015.

I prestiti e le anticipazioni attive

Sono iscritti a norma dell’articolo 26, comma 10, del DPR 254/05, al presumibile valore di

realizzazione.

Rimanenze finali

Le rimanenze vengono iscritte in bilancio al costo di acquisto compresi gli oneri accessori di

diretta imputazione, così come previsto dall’art. 26 comma 12 del D.P.R. 254/2005, poiché tale

valore è minore rispetto al valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato.

Crediti

Sono esposti in bilancio al presumibile valore di realizzo ed iscritti al netto dei relativi fondi

rettificativi, come previsto dall’articolo 26 comma 10, del D.P.R. 254/05.

I crediti originati da proventi sono stati iscritti a bilancio se maturati i relativi proventi; i crediti

sorti per ragioni diverse sono stati iscritti a bilancio solo in presenza di un idoneo titolo

giuridico al credito e nel caso in cui rappresentino effettivamente obbligazioni di terzi verso

l’Ente.

In particolare per quanto riguarda il credito per il diritto annuale si è data applicazione al

principio contabile delle Camere di Commercio n. 3, ai punti 1.2.1), 1.2.2) e 1.2.3) che hanno

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 10

trovato completa approvazione a partire dall’approvazione del bilancio dell’esercizio 2008

come stabilito dal punto 1.2.5).

A tal proposito si segnala il diverso criterio di rilevazione del provento e del credito per l’anno

2008 rispetto agli anni successivi al 2009.

Anno 2008:

Il diritto annuale di competenza considerato a chiusura del bilancio dell'esercizio 2008 è stato

determinato sull'importo risultante dalle somme incassate a competenza nell'anno 2008

maggiorato di un ammontare presunto pari a:

a) prodotto tra il numero delle imprese inadempienti per l'anno 2008, distinte per singola fascia e

l’importo minimo previsto per la stessa fascia dal decreto ministeriale;

b) sanzioni, calcolate applicando la percentuale del 30% all'importo di cui a1 punto precedente;

c) interessi di competenza dell'esercizio, calcolati sull'importo di cui al punto precedente al tasso

del 3%, per i giorni intercorrenti tra la scadenza prevista per il pagamento del diritto e il

31.12.2008”.

L’importo di cui alle lettere a), b) e c) ha costituito il credito per il diritto annuale di competenza

2008, opportunamente svalutato così come determinato al punto 1.2.7 del citato principio n. 3

“Per l'accantonamento al fondo svalutazione crediti andrà effettuato applicando al valore

complessivo di cui ai precedenti punti 1.2.6.a), 1.2.6.b) e 1.2.6.c) la percentuale media di

diritto non riscosso con riferimento agli ultimi due ruoli emessi: percentuale da calcolare

tenendo conto dell'ammontare incassato nell'anno successivo a quello di emissione degli stessi

ruoli”.

Anno 2009 e successivi:

La Camera di Commercio ha rilevato i proventi relativi al diritto annuale di competenza degli

esercizi successivi al 2009 sulla base delle riscossioni avvenute nel corso di ciascun esercizio

ed ha iscritto l’importo del diritto annuale dovuto e non versato quale provento cui corrisponde

un credito sulla base dei seguenti criteri:

* per le imprese inadempienti che pagano in misura fissa, sulla base degli importi determinati

con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico;

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 11

* per le imprese inadempienti che pagano in base al fatturato, applicando l’aliquota di

riferimento, definita con lo stesso decreto, ad un ammontare di fatturato pari alla media dei

fatturati dichiarati dalle stesse imprese negli ultimi tre esercizi, secondo le specifiche

informazioni fornite da Infocamere.

* le sanzioni per tardivo e omesso versamento sono calcolate applicando per ciascun debitore le

misure definite dal D.M. 54/2005 sull’importo del credito come definito nel precedente punti

riguardanti le imprese inadempienti, conformemente a quanto previsto nel punto 1.2.2. del

Principio contabile n. 3 diffusi con la circ. n. 3622/C del 05/02/2009;

* gli interessi moratori sono calcolati al tasso interesse legale con maturazione giorno per giorno.

Gli interessi sono calcolati sull’importo del diritto annuale come definito nei precedenti punti

riguardanti le imprese inadempienti e imputati per competenza anno per anno fino alla data di

emissione del ruolo.

Per la determinazione degli importi di cui sopra è stato definito un sistema informativo che ha

consentito la contabilizzazione del credito per singola impresa da parte della società di

informatica Infocamere.

L’importo di cui sopra ha costituito il credito per il diritto annuale di competenza a partire

dall'esercizio 2009.

Tale importo andrà iscritto in bilancio secondo il presumibile valore di realizzazione determinato

rettificando l’ammontare complessivo del credito mediante un accantonamento ad un fondo

svalutazione crediti. Detto fondo evidenzia l’accantonamento effettuato in ciascun esercizio.

Sulla base del punto 1.4.4. del citato principio n. 3: “L’importo che rileva la presumibile perdita

su crediti da accantonare annualmente al fondo svalutazione crediti è stabilito applicando

all’ammontare del valore nominale dei crediti derivante da diritto annuale, sanzioni e interessi,

(…) la percentuale media di mancata riscossione degli importi del diritto relativi alle ultime

due annualità per le quali si è proceduto all’emissione dei ruoli esattoriali; la percentuale è

calcolata al termine dell’anno successivo alla loro emissione.”

Iscrizione dei ruoli

Sulla base del punto 1.3.4. del citato principio n. 3,: “I maggiori importi a titolo di diritto

annuale, sanzioni e interessi di mora riferiti ad esercizi precedenti e rilevati in sede di (…)

emissione dei ruoli, sono iscritti in apposita voce (…) all’interno del conto D12) “Proventi

straordinari” dello schema allegato C) del “Regolamento”.

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 12

Nella nota del Ministero dello Sviluppo Economico del 12/02/2013 vengono chiariti e specificati

alcuni punti concernenti l’iscrizione in bilancio dei ruoli. In particolare si precisa che i

“maggiori importi di diritto annuale, sanzioni, interessi” devono essere iscritti in voci del conto

economico specifiche e distinte. Per il maggior accantonamento al fondo svalutazione crediti si

indica l’iscrizione dell’importo nella voce “Oneri straordinari”. In merito alla percentuale da

prendere come riferimento, il Ministero dello Sviluppo Economico, indica la percentuale di

svalutazione aggiornata sulla base delle informazioni disponibili al momento del

riaccertamento del credito.

Sempre nella medesima nota viene chiarito che il fondo svalutazione crediti è “stratificato” per

esercizio di formazione.

La voce dello stato patrimoniale “crediti da diritto annuale” è suddivisa nelle poste:

• Crediti per diritto annuale;

• Crediti per sanzioni;

• Crediti per interessi moratori.

A fronte di queste poste creditorie si rileva una corrispondente tripartizione dei proventi di

competenza: in particolare, la voce del conto economico “Diritto annuale” è così suddivisa:

• Diritto annuale anno corrente;

• Sanzioni diritto annuale anno corrente;

• Interessi moratori diritto annuale anno corrente.

Debiti

Sono rilevati al loro valore di estinzione.

Ratei e risconti

Sono stati determinati secondo il criterio dell’effettiva competenza economico-temporale

dell’esercizio.

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 13

Fondi per rischi e oneri

Sono stanziati per coprire perdite o debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla

chiusura dell’esercizio non sono determinabili l’ammontare o la data di sopravvenienza.

Nella valutazione di tali fondi sono stati rispettati i criteri generali di prudenza e competenza e

non si è proceduto alla costituzione di fondi rischi generici privi di giustificazione economica.

Le passività potenziali sono state rilevate in bilancio ed iscritte nei fondi in quanto ritenute

probabili ed essendo stimabile con ragionevolezza l’ammontare del relativo onere.

Fondo T.F.R.

Rappresenta l’effettivo debito maturato verso i dipendenti in conformità di legge e dei contratti

di lavoro vigenti, considerando ogni forma di remunerazione avente carattere continuativo.

Il fondo corrisponde al totale delle singole indennità maturate a favore dei dipendenti alla data di

chiusura del bilancio, al netto delle erogazioni effettuate a dipendenti cessati nel corso

dell’esercizio, ed è pari a quanto si sarebbe dovuto corrispondere ai dipendenti nell’ipotesi di

cessazione del rapporto di lavoro in tale data.

Ai fini della predisposizione del bilancio consuntivo per l’esercizio 2011, l’accantonamento della

quota del TFR è stato determinato in base al disposto dell’art. 12 della Legge nr. 122/2010,

pertanto il computo del trattamento di fine servizio, di competenza dell’esercizio 2011, è stato

determinato nel rispetto dell’art. 2120 del codice civile, con applicazione dell’aliquota del 6,91

per cento. Nel corso del 2013 la Legge nr.228 del 24 dicembre 2013 ha recepito le disposizioni

del Decreto Legge nr. 185 del 29 ottobre 2013 abrogando di fatto il dettato normativo dell’art.

12 della Legge nr. 122/2010. Le quote TFR per l’anno 2015 sono state dunque quantificate con

i criteri di calcolo applicati ai fini della predisposizione del bilancio consuntivo per l’esercizio

2010.

Le anticipazioni concesse su indennità di fine rapporto, sono evidenziate nella voce «Prestiti e

anticipazioni al personale» tra le attività dello Stato Patrimoniale.

Riconoscimento ricavi e costi

I ricavi ed i costi vengono riconosciuti in base alla competenza economica temporale.

Conti d’ordine

I conti d’ordine iscritti in bilancio al 31.12.2015 evidenziano accadimenti gestionali, che pur non

avendo generato attività o passività in senso stretto alla data di chiusura del bilancio di

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 14

esercizio possono produrre effetti sulla situazione economica e finanziaria della Camera di

Commercio in esercizi futuri. Tali accadimenti, generalmente riconducibili ad operazioni non

ancora realizzate, comportano, nel momento della loro imputazione a competenza, la

diminuzione del conto d’ordine e la movimentazione del conto economico o patrimoniale.

Si segnala che, a seguito dell’entrata in vigore del D.P.R. 254/05, gli importi iscritti nei conti

d’ordine che fino al 31.12.2006 rappresentavano il collegamento ideale tra il bilancio

economico patrimoniale e quello finanziario e che si sostanziavano nei residui attivi e passivi,

ora risultano iscritti secondo quanto richiamato dal principio contabile n. 2 per le Camere di

Commercio. Tale principio richiama l'articolo 22, comma 3, del "Regolamento" che dispone

che "ai fini dell'iscrizione nello stato patrimoniale degli elementi patrimoniali e della

rappresentazione dei conti d'ordine si applicano i commi secondo e terzo dell'articolo 2424 e

l'articolo 2424-bis del codice civile".

L'art. 2424, comma 3, del codice civile prevede che "in calce allo stato patrimoniale devono

risultare le garanzie prestate direttamente o indirettamente distinguendosi tra fideiussioni,

avalli, altre garanzie personali e garanzie reali, ed indicando separatamente per ciascun tipo, le

garanzie prestate a favore di imprese controllate e collegate, nonché di controllanti e di imprese

sottoposte al controllo di queste ultime; devono inoltre risultare gli altri conti d'ordine".

L'articolo 23, comma 1, lettera i), del "Regolamento" stabilisce che nella nota integrativa sia

indicata la composizione dei conti d'ordine e le variazioni dei valori dei conti d'ordine

intervenute rispetto all'esercizio precedente.

I conti d'ordine sono classificati in: rischi; impegni; beni di terzi.

I conti d'ordine appartenenti alla categoria dei rischi sono quelli indicati dall'articolo 2424,

comma 3, del codice civile. In questo ambito si segnalano le garanzie prestate, direttamente o

indirettamente dalla Camera di Commercio per debiti altrui.

Le garanzie prestate dalla Camera di Commercio per debiti propri e le garanzie rilasciate da terzi

in favore della Camera di Commercio non si iscrivono fra i conti d'ordine, ma sono menzionate

in nota integrativa essendo informazioni utili a valutare la situazione finanziaria e patrimoniale

dell'ente. Le garanzie prestate ai sensi dell'articolo 2424, comma 3, del codice civile sono

distinte in fideiussioni, avalli, altre garanzie personali e reali, indicando separatamente per

ciascuna categoria quelle prestate in favore di imprese controllate collegate o di imprese

sottoposte al controllo di queste ultime.

I conti d'ordine appartenenti alla categoria degli impegni comprendono: i contratti e le

obbligazioni ad esecuzione differita o aventi durata pluriennale; le gare bandite e non

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 15

aggiudicate alla scadenza dell'esercizio, limitatamente agli importi non ancora assegnati o

aggiudicati. Non sono da iscrivere fra i conti d'ordine: gli impegni assunti dalla Camera di

Commercio con carattere di continuità; i contratti di lavoro subordinato; gli impegni il cui

valore non è quantificabile, da illustrare in nota integrativa.

I beni di proprietà di terzi che si trovano nella disponibilità della Camera di Commercio a titolo

gratuito sono iscritti fra i conti d'ordine appartenenti alla categoria dei beni di terzi.

I beni di proprietà dell’Ente camerale messi a disposizione di terzi a titolo gratuito sono iscritti

nell'attivo patrimoniale della Camera di Commercio e nella nota integrativa deve essere

specificato il vincolo di destinazione.

Deroghe

E’ d’obbligo far presente che in questo bilancio, come del resto nei precedenti, non si sono

rilevati ed esposti per competenza gli effetti economico-patrimoniali conseguenti al trattamento

pensionistico diretto corrisposto al personale camerale ai sensi dei commi 1 e 2, dell’art. 19

della L.R. 29/1995. Infatti, ad oggi, non risulta ancora essere stato emanato un orientamento

preciso sulla materia da parte della Regione Siciliana.

Tale carenza regolamentare non rende possibile, nemmeno teoricamente, il calcolo del debito

presunto per pensioni e, quindi, viene meno il dato contabile da esporre sullo stato patrimoniale

e sul conto economico.

La superiore deroga trova conforto e sostegno nel pronunciamento della Corte dei Conti, la

quale, con propria deliberazione n° 1/1996, ha accertato che:

“(…) i bilanci delle CCIAA non possono far fronte a tali maggiori oneri in quanto il

sistema di finanziamento delle stesse è basato prioritariamente sul diritto annuale, che è fissato

in misura unica sul territorio nazionale; anche il fondo perequativo, volto a intenti

redistributivi, non può coprire tali occorrenze in quanto è rivolto alla diversa funzione di

integrare le entrate nelle Camere svantaggiate per le modeste dimensioni;

i maggiori oneri derivanti da quanto sopra rilevato e posti a carico dei bilanci delle

Camere di Commercio Siciliane traggono origine da atti e norme posti in essere dalla Regione

Siciliana;

tali atti e norme identificano la disciplina giuridica di riferimento e occasionalmente

dispongono trasferimenti una tantum: essi non prevedono l’integrale finanziamento degli oneri

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 16

dei quali dovrebbe farsi carico la Regione Siciliana attraverso l’emanazione di appositi

provvedimenti legislativi (…) “;

Dal punto di vista strettamente contabile si è convenuto tra tutte le Camere siciliane e confermato

dall’organo tutorio, che in attesa della definizione della questione, vengano inserite nello stato

patrimoniale soltanto le somme che vengono annualmente accantonate per essere investite nel

costituendo fondo pensioni (come meglio esposti al successivo punto D - Debiti di

funzionamento - alla voce Debiti Tributari e Previdenziali).

Il dettaglio delle gestione del fondo di quiescenza risulta dal prospetto allegato alla presente

(Allegato 1), le cui attività nette risultano pari a . 12.297.582,17

Attività

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 17

A) Immobilizzazioni

a) Immobilizzazioni immateriali

Saldo al 31/12/2014 Saldo al 31/12/2015 VARIAZIONE

IMM.NI IMMAT.LI 8.635,74 6.971,38 -1.664,36

La categoria “Immobilizzazioni immateriali” fa riferimento ai software ed immobilizzazioni in

corso ed acconti.

Di seguito il dettaglio delle movimentazione:

SOFTWARE Importo

Costo storico rivalutato 47.209,41 Ammortamenti esercizi precedenti -38.954,31 SALDO AL 31/12/2014 8.255,10 Acquisizioni dell’esercizio 829,60 Ammortamenti dell’esercizio 2015 -2.493,96 SALDO AL 31/12/2015 6.590,74

IMMOBILIZZAZIONI IN CORSO ED ACCONTI Importo

Costo storico 0,00 Ammortamenti esercizi precedenti 0,00 SALDO AL 31/12/2014 380,64 Acquisizioni dell’esercizio 0,00 Ammortamenti dell’esercizio 2014 0,00 SALDO AL 31/12/2015 380,64

Immobilizzazioni materiali

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 18

Saldo al 31/12/2014 Saldo al 31/12/2015 VARIAZIONE IMM. NI MATERIALI

1.415.931,66 1.353.360,42 -62.571,24

Le immobilizzazioni materiali si compongono di sette categorie: Immobili, Impianti,

Attrezzature non informatiche, Attrezzature informatiche, Arredi e mobili, Automezzi,

Biblioteca.

La movimentazione dei conti è di seguito dettagliata.

IMMOBILI

Gli immobili fino al 31/12/2006 sono stati iscritti al maggiore tra il costo originario di acquisto

ed il valore della rendita catastale determinato ai sensi dell’articolo 52 del D.P.R. 26 aprile

1986, n. 131 e successive modificazioni.

Saldo al 31/12/2014 Saldo al 31/12/2015 VARIAZIONE

IMMOBILI 1.271.099,61 1.252.478,59 -18.621,02

La categoria “Immobili” si articola nei seguenti conti:

TERRENI Importo

Costo storico rivalutato 276.760,73 Ammortamenti esercizi precedenti 0,00 SALDO AL 31/12/2014 276.760,73 Acquisizioni 0,00 Ammortamenti dell’esercizio 2015 -0,00 SALDO AL 31/12/2015 276.760,73

FABBRICATI ATT.TÀ ISTIT.LE Importo

Costo storico rivalutato 1.505.201,34

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 19

Ammortamenti esercizi precedenti -510.862,46 SALDO AL 31/12/2014 994.338,88 Acquisizioni 0 Ammortamenti dell’esercizio 2015 -30.104,03 SALDO AL 31/12/2015 964.234,85

IMPIANTI

Saldo al 31/12/2014 Saldo al 31/12/2015 VARIAZIONE

IMPIANTI 15.493,75 2.426,21 -13.067,54

La categoria impianti si articola nei seguenti conti:

IMPIANTI GENERICI Importo

Costo storico rivalutato 329.978,97 Ammortamenti esercizi precedenti -319.073,01 SALDO AL 31/12/2014 10.905,96 Acquisizioni 866,20 Ammortamenti dell’esercizio 2015 -10.716,20 SALDO AL 31/12/2015 1.055,96

Nel corso dell’esercizio non sono stati effettuati acquisti a titolo oneroso di beni.

IMPIANTI SPECIALI DI COMUNICAZIONE Importo

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 20

Costo storico rivalutato 130.023,62 Ammortamenti esercizi precedenti -125.435,83 SALDO AL 31/12/2014 4.587,79 Acquisizioni 122,00 Ammortamenti dell’esercizio 2015 -3.339,54 SALDO AL 31/12/2015 1.370,25

Nel corso dell’esercizio non sono stati effettuati acquisti a titolo oneroso di beni.

ATTREZZAT. NON INFORMATICHE

Saldo al 31/12/2014 Saldo al 31/12/2015 VARIAZIONE ATTREZZAT. NON INF. 4.111,83 2.469,82 -1.642,01

La categoria attrezzature non informatiche si articola nei seguenti conti:

MACCHINE ORDINARIE D’UFFICIO Importo

Costo storico 79.468,33 Ammortamenti esercizi precedenti -79.183,94 SALDO AL 31/12/2014 284,39 Acquisizioni dell’esercizio 0,00 Ammortamenti dell’esercizio 2015 -265,20 SALDO AL 31/12/2015 19,20

Nel corso dell’esercizio non sono stati effettuati acquisti a titolo oneroso.

MACCHINARI, APPARECCHI, ATTR. VARIA Importo

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 21

Costo storico rivalutato 62.656,87 Ammortamenti esercizi precedenti -58.829,43 SALDO AL 31/12/2014 3.827,44 Acquisizioni dell’esercizio 207,40 Cessioni dell’esercizio Ammortamenti dell’esercizio 2015 -1.584,21 SALDO AL 31/12/2015 2.450,63

ATTREZZATURE INFORMATICHE

Saldo al 31/12/2014 Saldo al 31/12/2015 VARIAZIONE ATTREZZATURE INFORMATICHE

16.524,25 11.230,52 -5.293,73

La categoria attrezzature informatiche è composta dal seguente conto:

MACCH. UFF. ELETTROM. ED ELETTRONICHE Importo

Costo storico 349.849,68 Ammortamenti esercizi precedenti -333.325,43 SALDO AL 31/12/2014 16.524,25 Acquisizioni dell’esercizio 1.963,76 Ammortamenti dell’esercizio 2015 -7.257,49 SALDO AL 31/12/2015 11.230,52

Gli incrementi relativi al 2015 sono relativi alle acquisizioni a titolo oneroso di beni, effettuate

nell’esercizio.

ARREDI E MOBILI

Saldo al 31/12/2014 Saldo al 31/12/2015 VARIAZIONE ARREDI E MOBILI 47.082,10 23.135,16 -23.946,94

La categoria mobili è composta dal seguente conto:

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 22

MOBILI Importo

Costo storico 315.806,46 Ammortamenti esercizi precedenti -268.724,36 SALDO AL 31/12/2014 47.082,10 Acquisizioni dell’esercizio 4.856,82 Ammortamenti dell’esercizio 2015 -28.803,76 SALDO AL 31/12/2015 23.135,16

Nel corso dell’esercizio non sono stati effettuati acquisti a titolo oneroso.

AUTOMEZZI

Saldo al 31/12/2014 Saldo al 31/12/2015 VARIAZIONE AUTOMEZZI 0,00 0,00 0,00

La categoria automezzi è composta dal seguente conto:

AUTOVEICOLI E MOTOVEICOLI Importo

Costo storico 51.829,15 Ammortamenti esercizi precedenti - 51.829,15 SALDO AL 31/12/2014 0,00 Acquisizioni dell’esercizio 0,00 Ammortamenti dell’esercizio 2015 0,00 SALDO AL 31/12/2015 0,00 BIBLIOTECA

Saldo al 31/12/2014 Saldo al 31/12/2015 VARIAZIONE BIBLIOTECA 61.620,12 61.620,12 0,00

La categoria biblioteca è composta dal seguente conto:

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BIBLIOTECA Importo

Costo storico 61.620,12 SALDO AL 31/12/2014 61.620,12 Acquisizioni dell’esercizio 0,00 SALDO AL 31/12/2015 61.620,12

Nel corso dell’esercizio non sono stati effettuati acquisti a titolo oneroso.

b) Finanziarie

Nella voce “Immobilizzazioni finanziarie” sono comprese partecipazioni e quote, prestiti ed

anticipazioni attive.

PARTECIPAZIONI E QUOTE

Saldo al 31/12/2014 Saldo al 31/12/2015 VARIAZIONE PARTECIPAZIONI E QUOTE

161.128,00 161.128,00 0,00

Per la valutazione delle partecipazioni, si rimanda a quanto espressamente indicato tra i criteri di

valutazione.

La composizione della voce “Partecipazioni e quote” al 31/12/2015 per un totale di .

161.128,00 è così dettagliata (ripartizione ex nota ministeriale n. 2385 del 18.03.2008):

- “Partecipazioni in imprese controllate” per . 0,00;

- “Partecipazioni in imprese collegate” per . 0,00;

- “Partecipazioni azionarie” per . 2.215,43;

- “Altre partecipazioni” per . 456,62;

- “Conferimenti di capitale”: per . 158.455,95

Il valore delle partecipazioni è iscritto in bilancio al 31 dicembre 2015 nel rispetto di quanto

disposto dalla nota del Ministero dello Sviluppo Economico n. 3622/C del 5 febbraio 2009 e

dai documenti ad essa allegati.

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 24

Per le “altre partecipazioni” non maggioritarie dell’Ente, si è proceduto all’analisi dell’ultimo

bilancio disponibile e le eventuali perdite iscritte in tali bilanci sono state contabilmente

considerate quando risultanti “durevoli”.

Si ricorda che fino al bilancio d’esercizio 2007 per tutte le partecipazioni si utilizzava il metodo

del patrimonio netto. La partecipazione veniva valutata considerando la corrispondente

frazione del patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio approvato e disponibile delle

società partecipate.

Tale metodo, come detto sopra, viene adesso adottato solo per le partecipazioni collegate o

controllate.

Giova ricordare che, in applicazione del principio generale della prudenza, si è ritenuto

opportuno, già dal 1998, accantonare in una apposita posta del Patrimonio netto, definita

“Riserva da partecipazioni”, gli incrementi di valore delle singole partecipazioni; mentre per

ciò che riguarda i decrementi, si utilizza il fondo accantonato per la specifica partecipazione

qualora capiente ed altrimenti vengono rilevati nel Conto Economico nella voce “Svalutazioni

attivo patrimoniale”

Tale metodologia è stata confermata e resa obbligatoria dal nuovo regolamento e dalla citata

circolare.

Si precisa che non vi sono partecipazioni in società controllate o collegate. Pertanto, come

espressamente indicato dalla commissione mediante la circolare, la valutazione delle

partecipazioni è stata congelata all’importo iscritto nel bilancio 2008, fatte salve le nuove

eventuali acquisizioni, iscritte al costo d’acquisto.

Infatti, ai sensi del punto 3.3.b) del Documento n. 2, allegato alla predetta circolare 3622/C,

poiché il Regolamento non detta un criterio intertemporale, per le partecipazioni diverse da

quelle in imprese controllate e collegate, acquisite prima dell’esercizio 2007, il valore riportato

al 31.12.2008 è quello dell’ultima valutazione, effettuata applicando il metodo del patrimonio

netto sul bilancio delle partecipate alla data di entrata in vigore del regolamento.

Nell’esercizio 2015, di conseguenza, la riserva non ha subito incrementi o diminuzioni.

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 25

Si espone di seguito il dettaglio delle singole partecipate:

“Conferimenti di capitale”

Saldo al 31/12/2014 Saldo al 31/12/2015 VARIAZIONE

ALTRE PARTECIPAZIONI

158.455,95 158.455,95 0,00

CONFERIMENTI DI CAPITALE Incremento 31/12/2015

Decremento 31/12/2015

Altre partecipazioni 0,00 0,00 TOTALE 0,00 0,00

La composizione della voce “Conferimenti di capitale” è così dettagliata:

Consorzio Valutazione al 31/12/2015

Cofidi 51.645,69

Consorzio per il nucleo di industrializzazione di Gela 15.493,71

Consorzio Asi Caltanisetta 15.493,71

Consorzio Corsi Universitari 25.822,84

Azienda Speciale “Centro Sicilia Sviluppo” 50.000,00

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 26

TOTALE 158.455,95

PRESTITI E ANTICIPAZIONI ATTIVE

Saldo al 31/12/2014 Saldo al 31/12/2015 VARIAZIONE PRESTITI ED ANT.NI ATTIVE

358.808,71 329.029,74 -29.778,97

Nella categoria “prestiti ed anticipazioni attive” sono classificati i prestiti al personale dipendente

nella forma di anticipazioni sull'indennità di anzianità e i mutui attivi rappresentati da prestiti al

personale concessi per l’acquisto della “prima casa”.

Nel corso del 2015 i prestiti e le anticipazioni attive hanno subito le variazioni dettagliate di

seguito:

Saldo al 31/12/2014 Saldo al 31/12/2015 VARIAZIONE Mutui attivi 24.140,18 14.333,04 -9.807,14 Cessione quinto 0,00 0,00 0,00 Anticipazioni su T.F.R. 334.668,53 314.696,70 -19.971,83 TOTALE 358.808,71 329.029,74 29.778,97

I conti “Mutui attivi ” registrano una diminuzione identificabile con la restituzione di parte della

quota capitale dei prestiti nel corso dell’esercizio

Le “Anticipazioni sul T.f.r. ” sono rappresentate da prestiti al personale dipendente nella forma

di anticipazioni sull'indennità di anzianità al 31/12/2015. L'ammontare pari a . 314.696,70

risulta dai seguenti movimenti:

Prestiti ed anticipazioni al 31/12/2014 334.668,53

Prestiti concessi nell’esercizio 2014 0,00

Restituzioni quota capitale anno 2014 -19.971,83

Prestiti ed anticipazioni al 31/12/2015 314.696,70

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 27

B) Attivo Circolante

c) Rimanenze

Saldo al 31/12/2014 Saldo al 31/12/2015 VARIAZIONE

Rimanenze di magazzino 6.824,49 7.500,00 675,51

Le rimanenze di magazzino sono rappresentate dalla cancelleria, dal materiale di consumo per

attrezzature elettriche ed elettroniche che residuano a magazzino al 31/12/2015 valutate al

costo d’acquisto sostenuto.

d) Crediti di Funzionamento

Di seguito viene dato dettaglio dei crediti di funzionamento.

Preliminarmente si segnala che non sussistono crediti di durata residua superiore a tre anni

(D.P.R. 254/2005 art. 23, comma 1 lettera d).

.Descrizione 31/12/2014 31/12/2015 Variazione Credito v/operatori ec.ci 10.244.566,21 11.237.389,86 992.823,65 Credito per sanzioni d.a. 4.458.852,54 5.366.554,14 907.701,60 Credito per interessi d.a. 469.422,42 496.258,20 26.835,78 Fondo svalutazione crediti -14.939.429,94 -16.879.124,42 1.939.694,48 Verso operatori economici 233.411,23 221.077,78 -12.333,45 Verso organismi naz/com. 1.005.607,48 606.048,60 -399.558,88 Verso org. Sist. Camerale 110.871,62 110.871,62 0,00 Verso clienti 576.472,62 452.859,44 -123.613,18 Per servizi c/terzi 15.708,11 15.708,11 0,00 Diversi 65.774,23 71.853,77 6.079,54 Erario c/iva 1.328,78 -2.824,38 -4.153,16 Anticipi a fornitori 0,00 0,00 0,00 TOTALE 2.009.174,07

1.475.594,94 -533.579,13

Nel dettaglio si specifica che:

I Crediti da diritto annuale sono costituiti dalle somme relative al diritto annuale, sia per l’anno

2015 che per gli anni precedenti.

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 28

Si fa presente che mentre per gli anni precedenti il 2008, la valutazione del credito discendeva da

una analisi collegata al trend storico della percentuale di paganti, per la determinazione dei

crediti relativi agli esercizi successivi al 2009, come già fatto per l’esercizio 2008, sono state

applicate le disposizioni contenute nella più volte citata circolare n. 3622/C del 05/02/2009.

I dettagli della determinazione del credito sono stati forniti in premessa.

Il credito è iscritto al netto dei relativi fondi rettificativi (il fondo svalutazione crediti), come

previsto dall’articolo 26 comma 10, del D.P.R. 254/05.

L’importo del valore nominale del credito è stato rettificato, mediante un accantonamento al

Fondo Svalutazione Crediti, il cui ammontare è definito attraverso l’applicazione dei criteri

definiti dai Principi contabili camerali specificati nella premessa.

Qui indichiamo che la percentuale di accantonamento al fondo determinata per l’esercizio di

competenza è la seguente:

Accantonamento credito da Diritto Annuale 93,80 %

Accantonamento credito da Sanzioni D.A. 90,74 %

Accantonamento credito da Interessi D.A. 93,09 %

Di seguito la ricostruzione del credito da diritto annuale e relativo fondo svalutazione.

Nei Crediti v/organismi ed istituzioni nazionali e comunitarie ( . 606.048,60) risultano

contabilizzati crediti nei confronti della Regione Sicilia relativi a contributi per l’impiego di

personale P.U.C, nonché i contributi per progetti a valere sul fondo perequativo finanziati da

Unioncamere.

Nei Crediti v/organismi del sistema camerale ( . 110.871,62) risultano contabilizzati: .

78.565,22 riguardanti il contributo dal fondo perequativo per rigidità di bilancio del 2009; ed .

32.306,40 riguardanti crediti verso Unioncamere per contributi relativi a progetti a carico del

fondo perequativo.

Nei Crediti verso clienti ( .452.859,44) risultano contabilizzati: . 407.217,65 riguardanti

crediti verso InfoCamere per incassi di somme di competenza del 2015. Più in particolare tali

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 29

crediti di riferiscono a riversamenti di diritti di segreteria e bollo virtuale, effettuati dalla stessa

per conto dell’ente camerale e riversati nel 2016. Risultano altresì contabilizzati: . 37.494,99

per incassi relativi all’attività di conciliazione, mediazione, all’attività metrica e all’attività

relativa ai concorsi a premi. . 222,80 per diritti segreteria incassati mediante il servizio

Telemaco ed . 7.924,00 per fatture da emettere.

Nei Crediti per servizi conto terzi ( . 15.708,11) risultano contabilizzate somme anticipate da

recuperare.

Tra i Crediti diversi ( .71.853,77) figurano tra gli altri:

crediti diversi per . 6.555,26;

crediti verso enti erariali per ritenute . 34.842,64;

crediti verso enti previdenziali e assistenziali per . 6.624,83;

anticipi a personale per . 6.877,59;

crediti verso altre CCIAA per Diritto Annuale, Sanzioni e Interessi per . 16.678,33.

e) Disponibilità Liquide

Saldo al 31/12/2014 Saldo al 31/12/2015 VARIAZIONE Depositi bancari 1.652.094,02 1.400.160,52 -251.933,50 Depositi postali 85.716,32 41.612,83 -44.103,49 TOTALE 1.737.810,34 1.441.773,35 -296.036,99

Il valore dei depositi bancari è relativo al saldo presso l’Istituto Cassiere al 31/12/2015 pari ad .

1.363.849,32, figurano inoltre incassi da regolarizzare per . 29.135,10.

Al 31/12/2015 la giacenza sui conti correnti postali risultava essere pari a . 41.612,83.

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 30

C) RATEI E RISCONTI

Saldo al 31/12/2014 Saldo al 31/12/2015 VARIAZIONE Ratei attivi 0,00 5.931,21 5.931,21 Risconti attivi 0,00 4.935,38 4.935,38 TOTALE 0,00 10.866,59 10.866,59

Misurano proventi e oneri la cui competenza è anticipata o posticipata rispetto alla

manifestazione numeraria e/o documentale.

Sono iscritte in tali voci importi che prescindono dalla data di pagamento o riscossione dei

relativi oneri o proventi e si riferiscono soltanto a quote di costi e proventi, comuni a due o più

esercizi, l’entità dei quali varia in ragione del tempo.

La composizione della voce al 31/12/2015 è così dettagliata:

DESCRIZIONE IMPORTO

Risconti attivi: Costi per assicurazione 4.935,38 Ratei attivi: Canoni di manutenzione 5.931,21 TOTALE 10.866,59

D) CONTI D’ORDINE

Sono iscritti in bilancio in conformità a quanto previsto dal principio contabile delle Camere di

Commercio n. 2, punto 6.

Si rimanda a quanto specificatamente precisato tra i criteri di valutazione indicati in premessa.

In particolare, si forniscono le notizie sulla composizione e la natura dei conti d’ordine iscritti in

bilancio al 31.12.2015 sotto la lettera G) della presente Nota Integrativa.

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 31

Passività

A) Patrimonio netto

Nel dettaglio il patrimonio netto risulta formato dalle seguenti poste:

Descrizione 31/12/2014 31/12/2015 Variazioni Avanzo patrimoniale esercizi precedenti

1.322.894,95 71.140,84 -1.251.754,11

Riserva rivalutazione ex. Art. 25 del D.M. 287/97

866.597,97 866.597,97 0,00

Fondo contributi c/capitale 0,00 0,00 0,00 Avanzo economico dell’esercizio 0,00 0,00 0,00 Disavanzo economico dell'esercizio -1.251.754,11 -599.370,72 652.383,39

TOTALE PATRIMONIO NETTO 937.738,81 338.368,09 -599.370,72

La riserva di conversione si compone del risultato netto derivante dalla conversione dei saldi

della contabilità finanziaria al 31.12.1997 nei saldi della contabilità economico-patrimoniale

alla stessa data, a seguito dell’allora entrata in vigore del DM 287/97.

B) Debiti di finanziamento

Saldo al 31/12/2014 Saldo al 31/12/2015 VARIAZIONE Mutui passivi 0,00 0,00 0,00 Prestiti ed anticipazioni passive 0,00 0,00 0,00

TOTALE 0,00 0,00 0,00

Non risultano debiti di finanziamento al 31/12/2015.

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 32

C) Trattamento di fine rapporto

Saldo al 31/12/2014 Saldo al 31/12/2015 VARIAZIONE Trattamento di fine rapporto

1.593.991,82 1.486.451,47 -107.540,35

Il fondo accantonato rappresenta l’effettivo debito della Camera verso i dipendenti con contratto

a tempo indeterminato, per le quote di indennità di anzianità e di trattamento di fine rapporto

quantificate, in conformità alle norme di legge e dei contratti di lavoro vigenti, considerando

ogni forma di remunerazione avente carattere continuativo.

Esso, dunque, è costituito dalla sommatoria delle singole quote maturate al 31/12/2015 a favore

di tutti i dipendenti a tempo indeterminato in servizio a tale data o comunque ancora da

liquidare.

Giova qui ricordare che ai fini della predisposizione del bilancio consuntivo per l’esercizio 2011,

l’accantonamento della quota del TFR è stato determinato in base al disposto dell’art. 12 della

Legge nr. 122/2010, pertanto il computo del trattamento di fine servizio, di competenza

dell’esercizio 2011, è stato determinato nel rispetto dell’art. 2120 del codice civile, con

applicazione dell’aliquota del 6,91 per cento. Nel corso del 2013 la Legge nr.228 del 24

dicembre 2013 ha recepito le disposizioni del Decreto Legge nr. 185 del 29 ottobre 2013

abrogando di fatto il dettato normativo dell’art. 12 della Legge nr. 122/2010. Le quote TFR per

l’anno 2015 sono state dunque quantificate con i criteri di calcolo applicati ai fini della

predisposizione del bilancio consuntivo per l’esercizio 2010.

Si dimostra nel seguente prospetto la variazione a saldo dell’indennità di fine rapporto pari a . -

107.540,35 risultante dall’accantonamento (+34.994,66) e dagli utilizzi (-142.535,01)

intervenuti nel corso del 2015.

31/12/2014 31/12/2015 Incrementi Decrementi 1.593.991,82 1.486.451,47 34.994,66 142.535,01

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 33

Gli incrementi (variazioni positive) del fondo sono rappresentati dall’accantonamento effettuato

nel corso dell'esercizio 2015 per il personale in servizio al 31/12/2015, nel rispetto di quanto

espressamente indicato nei criteri di valutazione e di un adeguamento del fondo a seguito di

verifica con l’ufficio personale.

I decrementi si riferiscono al pagamento dell’indennità a dipendenti posti in quiescenza e al

recupero di anticipazioni.

D) Debiti di funzionamento

Descrizione 31/12/2014 31/12/2015 Variazioni Verso fornitori 646.850,00 380.631,76 266.218,18 Verso società e organismi del sistema

155.106,84 155.106,84 0,00

Verso organismi e istituz. nazionali e comunitari 12.962,00 12.962,00 0,00

Debiti tributari e previdenziali 405.880,18 380.959,00 -24.921,18 Verso dipendenti 144.683,47 189.416,27 44.732,8 Verso Organi Istituzionali 2.861,05 2.861,07 0,02 Debiti diversi 697.002,23 586.924,21 -110.078,02 Per servizi c/terzi 401.599,22 356.989,91 44.609,93 TOTALE 2.466.944,99 2.065.581.06 -401.093,93

I Debiti v/fornitori ammontano ad . 380.631,76 e sono relativi alle fatture da ricevere e alle

fatture pervenute al 31/12/2015, per prestazioni o servizi usufruiti nel 2015 o per beni materiali

acquisiti nell'esercizio e regolati nell'esercizio successivo. In particolare le fatture da ricevere

sono pari ad 48.199,28, i debiti v/fornitori sono pari ad . 324.502,48 ed i debiti v/fatture da

ricevere non pervenute ad 7.930,00

Nei Debiti v/so società ed organismi del sistema camerale ( . 155.106,84) figurano il debito

verso Unioncamere per la partecipazione al fondo perequativo 2009 per . 12.640,31; per la

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 34

quota associativa prevista per l’anno 2011 pari a . 50.079,05 e per l’anno 2013 pari a .

92.387,48.

Debiti v/so organismi nazionali e comunitari ammontano ad .12.962,00.

Nei Debiti tributari e previdenziali ( . 380.959,00) figura in particolare: il debito v/so fondo

pensioni per contributi a carico ente per . 157.191,32 e ritenute ai dipendenti non versati per

. 61.299,30 ritenute fiscali di dicembre versate nel mese di gennaio per . 113.690,86.

I Debiti v/organi istituzionali ( . 2.861,05) sono relativi a competenze per rimborsi spese e

gettoni di presenza degli Organi Istituzionali, delle Commissioni Istituzionali e del nucleo di

valutazione.

I Debiti v/dipendenti ( . 189.416,27) sono relativi alle competenze al personale del 2015, al

pagamento dello straordinario di dicembre, arretrati ai dirigenti, progetti obiettivo, interventi

assistenziali, vacanza contrattuale, per il pagamento di indennità e rimborsi spese e competenze

discenti dal FAMP destinato al personale ex ASU e PUC.

Risultano così ripartiti:

Nella categoria Debiti diversi ( .586.924,21) si collocano tra gli altri:

i debiti per progetti e iniziative promozionali per . 83.385,57 sono relativi ad iniziative di

promozione economica già svolte e rendicontate per i quali l’Ente deve provvedere al materiale

pagamento;

i debiti per diritto annuale, sanzioni ed interessi da attribuire per un importo complessivo di

. 143.195,3. I debiti per diritto annuale, sanzioni ed interessi nei confronti di altre CCIAA per un

importo complessivo di . 18.742,76. I debiti per incassi in attesa di regolarizzazione da parte

dell’Agenzia delle Entrate per diritto annuale, sanzioni ed interessi per un importo complessivo di .

246.415,48. Tali debiti sono conseguenza dell’applicazione della procedura informatica di

Infocamere in ossequio dei principi contabili camerali;

debiti v/collaboratori per . 17.079,11;

debiti diversi per . 66.832,36;

i debiti per azioni sottoscritte da versare per . 733,55;

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 35

i debiti per riduzione art 9.D.L. 78/2010 per . 10.502,84.

Nei Debiti per servizi c/terzi ( . 356.989,91) sono contabilizzati, tra gli altri, i debiti per

anticipazioni ricevute da terzi ed i debiti per ritenute al personale per conto terzi.

E) Fondo per rischi ed oneri

Saldo al 31/12/2014 Saldo al 31/12/2015 VARIAZIONE Fondi per rischi ed oneri 699.033,64 895.553,80 196.520,16

Nella categoria dei fondi per rischi ed oneri risultano rilevati:

Fondo contenzioso pari a . 157.243,90, destinato per i gettoni di presenza degli organi

collegiali. Tale fondo non ha subito variazioni.

Fondo oneri aumenti contrattuali pari ad . 198.545,00. Tale fondo è stato accantonato

a partire all’esercizio 2010 per far fronte al pagamento degli adeguamenti contrattuali al

personale dipendente ed ai relativi oneri sociali da pagarsi al momento dell’entrata in

vigore del nuovo contratto. Tale fondo non ha subito variazioni.

Fondo rendicontazione interventi promozionali pari ad . 539.764,90. Tale fondo è

stato accantonato per far fronte al pagamento delle iniziative promozionali iniziate e

avviate la cui rendicontazione definitiva avverrà solo successivamente. Il fondo è

diminuito per un importo di . 103.498,45 per il pagamento di iniziative promozionali

avviate nel 2014 la cui rendicontazione definitiva è stata effettuata nel corso del 2015, ed

incrementato per un importo di . 300.018,61 per iniziative promozionali la cui

rendicontazione avverrà nei primi mesi del 2016.

Per la rilevazione dei fondi oneri si sono seguiti i principi contabili camerali i quali stabiliscono

che i fondi oneri sono rilevati per far fronte a passività di esistenza certa o probabile delle

quali, tuttavia, alla chiusura dell’esercizio, non sono determinabili, ma stimabili con

ragionevolezza, l’ammontare del relativo onere.

Nella valutazione di tale fondo sono stati rispettati i criteri generali di prudenza e competenza e

non si è proceduto alla costituzione di fondi rischi generici privi di giustificazione economica.

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 36

F) Ratei e risconti passivi

Saldo al 31/12/2014 Saldo al 31/12/2015 VARIAZIONE Ratei passivi 603,75 0,00 -603,75 Risconti passivi 0,00 0,00 0,00 TOTALE 603,75 0,00 0,00

Misurano proventi e oneri la cui competenza è anticipata o posticipata rispetto alla

manifestazione numeraria e/o documentale; essi prescindono dalla data di pagamento o

riscossione dei relativi proventi ed oneri.

G) Conti d’ordine

I conti d’ordine iscritti in bilancio evidenziano accadimenti gestionali, che pur non influendo

quantitativamente sul patrimonio e sul risultato economico al momento della loro iscrizione,

possono produrre effetti in futuro. Tali accadimenti, generalmente riconducibili ad operazioni

non ancora realizzate, comportano, nel momento della loro imputazione a competenza, la

diminuzione del conto d’ordine e la movimentazione del conto economico o patrimoniale.

Essi comprendono le poste descritte tra i criteri di formazione e valutazione.

In particolare, si forniscono le notizie sulla composizione e la natura dei conti d’ordine iscritti in

bilancio al 31.12.2014.

Descrizione 31/12/2014 31/12/2015

Debitori c/accertamenti 0,00 0,00

Impegni da liquidare 0,00 0,00

Investimenti c/ impegni 95.000,00 95.000,00

Accertamenti a scadere 0,00 0,00

Creditori c/investimenti 0,00 0,00

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 37

Creditori c/impegni -95.000,00 -95.000,00

Nella fattispecie si è tenuto conto degli impegni derivati dalla volontà espressa dagli organi

collegiali dell’ente relativi e al piano degli investimenti.

Gli investimenti c/impegni, pari ad . 95.000,00, si riferiscono agli investimenti da realizzarsi nel

2016 relativamente agli interventi di rifacimento dell’ascensore.

A) Proventi gestione corrente

Saldo al 31/12/2014

Saldo al 31/12/2015 Variazione

Proventi Gestione Corrente 6.885.218,61 6.031.757,74 -957.460,87

Descrizione 31/12/2014 31/12/2015 Variazione 1) Diritto annuale 4.908.697,57 3.203.011,02 -1.705.686,55 2) Diritti di segreteria 624.563,88 811.657,87 186.854,69 3) Contributi trasferimenti e altre entrate 1.432.376,11 1.999.774,78 565.398,67 4) Proventi da gestione di beni e servizi 22.166,18 18.877,86 -3.288,32 5) Variazione delle rimanenze 1.414,87 675.51 -739,36 TOTALE 6.885.218,61 6.031.757,74 -957.460,87

Il diritto annuale esposto in bilancio rappresenta la quota di diritto annuale di competenza

dell’esercizio 2015.

Ai sensi del principio contabile delle Camere di Commercio – documento n. 3 – l’importo

iscritto a bilancio si riferisce al diritto annuale di competenza del 2015 riscosso nel 2015 e a

quello dovuto e non versato, oltre alle sanzioni e agli interessi di mora applicati su tale ultimo

importo.

A partire dall’esercizio 2013 è andato a regime un sistema informativo fornito da Infocamere il

quale ha consentito anche per l’esercizio 2015 la determinazione, in applicazione dei principi

contabili, del credito fornendo un elenco nominativo delle posizioni al 31/12/2015.

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 38

Di seguito la composizione:

Descrizione Saldo al

31/12/2014 Saldo al

31/12/2015 Diritto annuale 4.280.596,83 2.789.341,42 Restituzione Diritto Annuale 0,00 Sanzioni Diritto Annuale anno corrente 573.655,64 380.172,11 Interessi moratori diritto annuale anno corrente 54.445,10 33.497,49 Totale 4.908.697,57 3.203.011,02

Tra i diritti di segreteria e oblazioni figurano: i diritti sugli atti e sui certificati, le oblazioni

extragiudiziali, le verifiche metriche, ed altri diritti vari.

Tra i contributi trasferimenti ed altre entrate esposti in bilancio si rilevano tra gli altri:

contributi del fondo perequativo per l’importo di . 879.251,05; contributi regionali per

l’impiego di personale PUC e ASU per . 809.220,00; i rimborsi e recuperi diversi per .

4.483,74; il recupero sulla ritenuta o.p. ai dipendenti per . 25.016,10; contributi per la

realizzazione di progetti per . 249.978,99; Progetti finanziati per . 29.244,90 60; Affitti attivi

per . 600,00.

Nei proventi da gestione di beni e servizi risultano rilevati i corrispettivi dei servizi dell’attività

di conciliazione, dell’attività dell’ufficio metrico e dell’attività per concorsi a premi.

B) Oneri gestione corrente

Saldo al 31/12/2014 Saldo al 31/12/2015 Variazione

Oneri Gestione Corrente 7.926.881,53 6.418.133,16 1.508.748,37

6) Personale 31/12/2014 31/12/2015 VARIAZIONE a) Competenze al personale 1.680.777,54 1.565.136,83 115.640,71

b) Oneri sociali 1.962.444,32 1.950.819,25 11.625,07 c) Accantonamenti T.F.R. 40.545,17 34.994,66 5.550,51 d) Altri costi 9.753,00 9.173,56 579,44

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 39

TOTALE 3.693.520,03 3.560.124,30 133.395,73

Le Competenze al personale comprendono l'intera spesa per il personale dipendente, compreso

il lavoro straordinario, il personale a termine, le indennità varie ed i rimborsi spese.

Comprendono, inoltre, le competenze relative al personale ex ASU e PUC per un importo di

651.492,43. Le competenze destinate al personale di ruolo ammontano, invece, ad .

913.644,40.

La voce Oneri sociali comprende gli oneri sociali previdenziali e assistenziali sostenuti dall’Ente

a favore del personale dipendente nell'anno 2015 nelle seguenti misure:

Inail: . 9.647,48;

Enpdep: . 1.408,13;

Contributi di quiescenza: . 389.579,67;

Contributi SSN e 10% Inps: . 19.647,73;

E’ inoltre compreso il costo per pensioni per . 1.530.536,24.

L’ accantonamento al T.F.R. è pari a 34.994,66.

La voce Altri costi del personale comprende la spesa sostenuta dall’Ente relativamente a costi

non aventi natura retributiva.

Descrizione 31/12/2014 31/12/2015 Differenza Retribuzione dipendenti 783.426,20 705.197,45 -78.228,75 Indennità Varie 1.122,99 1.127,50 4,51

Fondo speciale progetti finalizzati 99.955,87 101.319,45 1.363,58

Fondo speciale progetti pers.te 50.310,00 50.310,00 0,00 Retribuzione di posizione dirigenti 115.331,51 106.000,00 -9.331,51

Costi per utilizzo personale L.R. 85/95 e DA 3/10/97

630.630,97 601.182,43 -29.448,54

Totale 1.680.777,54 1.565.136,83 -115.640,71

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 40

7) Funzionamento 31/12/2014 31/12/2015 VARIAZIONE a) Prestazione servizi 408.533,95 416.386,98 7.853,03 b) Godimento di beni di terzi 18.267,04 4.108,80 -14.158,24 c) Oneri diversi di gestione 222.484,09 231.131,57 8.647,48 d) Quote associative 233.048,68 149.358,53 -83.690,15 e) Organi istituzionali 146.306,60 112.479,19 -33.827,41 TOTALE 1.028.640,36 913.465,07 -115.175,29

La voce Prestazioni di servizi e Oneri diversi di gestione raccoglie tutti i costi di

funzionamento dell’Ente relativamente ai contratti di fornitura di servizi (pulizie locali,

manutenzione, ecc.), ai costi di automazione servizi, ai premi assicurativi, ai costi per la riscossione

del diritto annuale, agli acquisti di beni di consumo. Si rileva in particolare che, come previsto nel

piano dei conti Allegato n. 1 alla circolare n. 3612/C del 26 luglio 2007 del ministero dello Sviluppo

economico, l’I.R.A.P. di competenza economica dell’esercizio è stata iscritta tra gli Oneri diversi di

gestione ed ammonta ad . 129.617,35 corrisponde con il saldo risultante dalla contabilità.

Di seguito la ripartizione degli oneri diversi di gestione:

Descrizione 31/12/2014 31/12/2015 Differenza Oneri per acquisto libri e quot. 1.824,30 1.294,50 -529,80 Oneri per acquisto cancelleria 9.564,05 2.072,83 -7.491,22 Costo acquisto carnet TIR/ATA 231,80 324,00 92,20 Imposte e tasse 23.925,16 20.202,02 -3.723,14 I.R.A.P. 137.842,64 129.617,35 -8.225,29 Arrotondamenti attivi 0,00 0,00 0,00

Arrotondamenti passivi 0,00 0,00 0,00 Oneri per cont. dei costi da leggi fin. 49.058,90 77.620,87 28.561,97

Oneri fiscali 37,24 0,00 -37,24

Totale 222.484,09 231.131,57 8.647,48

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 41

Di seguito la ripartizione delle prestazioni di servizi:

Descrizione 31/12/2014 31/12/2015 Differenza Oneri Telefonici 21.550,14 9.325,54 -12.224,60 Spese consumo acqua ed energia 27.762,82 22.814,02 -4.948,80 Oneri Riscaldamento e Condizionamento

0,00 0,00

Oneri Pulizie Locali 30.781,74 29.135,93 -1.645,81 Oneri per Manutenzione Ordinari 21.866,87 12.056,33 -9.810,54 Oneri per assicurazioni 18.154,45 6.661,91 -11.492,54 Oneri per servizio conciliazione 1.476,00 2.581,74 1.105,74 Oneri Consulenti ed Esperti 14.249,28 0,00 -14.249,28 Spese legali e risarcimenti 0,00 0,00

Spese Automazione Servizi 203.293,27 279.042,05 75.748,78 Oneri di Rappresentanza 310,00 350,00 40,00

Oneri postali e di Recapito 6.572,65 4.762,05 -1.810,60 Oneri per la Riscossione di Ent. 25.924,00 6.503,32 -19.420,68 Oneri per mezzi di Trasporto 443,20 433,70 -9,50 Oneri di Pubblicità Oneri vari di funzionamento 12.315,50 10.492,53 -1.822,97 Rimborsi spese al personale per missioni 11.020,49 10.787,25 -233,24

Spese per la Formazione del Personale

811,50 3.190,00 2.378,50

Spese per il servizio di cassa 123,04 1.635,38 1.512,34

Assistenza medica Dlgs 626/94 350,00 4.820,20 4.470,20

Oneri per facchinaggio 11.529,00 0,00 -11.529,00 Oneri per la sicurezza 0,00 11.795,03 11.795,03

Totale 408.533,95

416.386,98

7.853,03

Quote associative: la voce di spesa si riferisce ai costi fissi sostenuti dall’Ente per i contributi

associativi ad Unioncamere Nazionale (. 48.041,28) e Regionale (. 44.209,77), nonché alle quote

erogate al fondo perequativo ex legge 580/93 per 51.312,48; inoltre rileva la quota consortile nei

confronti di Infocamere Scpa per . 5.795,00.

La voce organi istituzionali comprende l’intera spesa per i componenti gli organi collegiali

dell’Ente, compresi il Presidente, la Giunta Camerale, il Collegio dei Revisori e i componenti delle

Commissioni.

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 42

Iniziative di promozione economica: la voce riguarda le spese sostenute nel corso dell’esercizio

per le iniziative promosse a vario titolo dall’Ente sia in forma di interventi diretti, sia attraverso la

partecipazione ad interventi e manifestazioni organizzate da terzi.

8) Interventi economici 31/12/2014 31/12/2015 VARIAZIONE Interventi economici 716.604,64 372.571,18 344.033,46

. In particolare si segnala che oltre agli importi iscritti per iniziative economiche, descritte nella

relazione della Giunta Camerale, pari ad . 113.978,06 e ai progetti finanziati nell’ambito del Fondo

Perequativo pari ad . 202.982,00; trova esposizione il contributo di . 25.823,00 concesso al

consorzio per corsi universitari di Caltanissetta, il contributo a stazione cons. sperim. di granicoltura

per la Sicilia Caltagirone di . 1.704,00 e la partecipazione ad un progetto regionale per il distretto

minerario di . 28.084,12.

9) Ammortamenti ed accantonamenti 31/12/2014 31/12/2015 VARIAZIONE

a) Immob. Immateriali 2.702,44 2.493,96 -208,48 b) Immob. Materiali 146.381,79 82.304,78 -64.077,01 c) Svalutazione crediti 2.339.032,27 1.487.173,87 -851.858,40 d) Fondi rischi e oneri 0,00 0,00 0,00 TOTALE 2.488.116,50 1.571.972,61 -916.143,89

Per quanto concerne gli ammortamenti si specifica che gli stessi sono stati calcolati sulla base

della durata utile del cespite e del suo sfruttamento nella fase produttiva.

Le quote di ammortamento accantonate sono così ripartite:

Descrizione ammortamento 31/12/2014 31/12/2015 Variazione

Ammortamenti beni immateriali 2.702,44 2.493,96 -208,48

Software 2.702,44 2.493,96 -208,48

Ammortamenti beni materiali 146.381,79 82.304,78 -64.771,01

Immobili 30.104,03 30.104.03 0,00

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 43

Impianti spec. di comunicazione 16.091,05 3.339,54 -12.751,51

Impianti generici 48.806,47 10.716,20 -38.090,27

Mobili 38.591,12 28.803,76 -9.787,36

Macch. Apparecch. Attrez. Varia 2.194,20 1.584,21 -609,99

Manut straordinaria 0,00 234,35 234,35 Macchine ordinarie d’ufficio

383,40 265,20 -118,20

Mac. Uff. Elettrom. Elettron. Cal.

10.211,52 7.257,49 -2.954,03

Totale 149.084,23 84.798,74 64.285,49

L'accantonamento al fondo svalutazione crediti per . 1.487.173,87 si riferisce alla

svalutazione dei crediti da diritto annuale dell’esercizio 2015 ed è stato effettuato applicando

all’ammontare del valore nominale dei crediti derivanti da diritto annuale, sanzioni e interessi

così come esposto alla voce “Crediti da diritto annuale” della presente Nota Integrativa, la

percentuale media di mancata riscossione degli importi del diritto relativi alle ultime due

annualità per le quali si è proceduto all’emissione dei ruoli esattoriali.

Tale percentuale è stata calcolata tenendo conto dell’ammontare incassato nell’anno successivo a

quello di emissione degli stessi ruoli a fronte di una probabile mancata riscossione del credito

per diritto annuale, pertanto l’accantonamento al fondo svalutazione crediti risulta calcolato

come descritto nel commento dei crediti v/operatori economici.

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 44

C) Gestione Finanziaria

10) Proventi Finanziari

Saldo al 31/12/2014 Saldo al 31/12/2015 VARIAZIONE

Interessi attivi su c/c bancario 11.047,12 568,68 -10.478,44

Interessi attivi su c/c postale 158,60 34,69 -123,91

Interessi su prestiti al personale 7.247,52 7.150,99 -96,53

Proventi mobiliari 9,57 9,57 0,00

TOTALE 18.462,81 7.763,93 -10.698,88

Gli interessi attivi iscritti in bilancio comprendono gli interessi sul c/c di tesoreria e gli interessi

relativi a prestiti concessi ai dipendenti.

I proventi mobiliari iscritti in bilancio per . 9,57 si riferiscono ai dividendi attribuiti in denaro,

dalla società partecipata Tecno Holding.

11) Oneri Finanziari

Saldo al 31/12/2014 Saldo al 31/12/2015 VARIAZIONE

Interessi passivi 279,94 0,00 -279,94

TOTALE 279,94 0,00 -279.94

Nel corso dell’esercizio si rilevano interessi passivi maturati sul ccp .

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 45

D) Gestione Straordinaria

12) Proventi Straordinari

Saldo al 31/12/2014 Saldo al 31/12/2015 VARIAZIONE Plusvalenze da alienazione beni patrimoniali 0,00 0,00 0,00

Sopravvenienze attive 5.499,20 51.100,50 45.601,30

Sopravvenienze attive diritto annuale anni precedenti

10.400,53 92.913,71 82.513,18

Sopravvenienze attive sanzioni diritto annuale anni precedenti

2.771,70 643.534,55 640.762,85

Sopravvenienze attive interessi diritto annuale anni precedenti

462,43 2,97 -459,30

TOTALE 19.133,86 787.551,73 768.417,87

Le sopravvenienze attive da sanzioni diritto annuale anni precedenti si riferiscono al ricalcolo delle

sanzioni a seguito dell’emissione dei ruoli per l’annualità 2011 e 2012.

A tal proposito si è provveduto ad effettuare un accantonamento straordinario al fondo svalutazione

crediti da diritto annuale applicando prudenzialmente la stessa percentuale del 90,74%.

Le sopravvenienze attive sono relativa all’eliminazione di debiti pregressi.

13) Oneri Straordinari

Saldo al 31/12/2014 Saldo al 31/12/2015 VARIAZIONE Minusvalenze da alienazione beni patrimoniali

0,00 0,00 0,00

Sopravvenienze passive per accantonamento f.do svalutazione crediti

0,00 584.423,98 584.423,98

Sopravvenienze passive 340.445,38 417.284,24 76.838,86

Sopravvenienze passive per Diritto Annuale

433,64 206,61 -227.03

Sopravvenienze passive per Interessi Diritto Annuale

10,68 2,94 -7,74

Sopravvenienze passive per Sanzioni Diritto Annuale

10.518,22 6.393,19 -4.125,03

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Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 46

TOTALE 351.407,92 1.008.310,96 656.903.04

Le sopravvenienze passive per Diritto Annuale, Interessi e Sanzioni si riferiscono a variazioni

che hanno interessato il credito rilevato nell’esercizio pregressi e l’accantonamento

straordinario al fondo svalutazione.

Le sopravvenienze passive si riferiscono ai versamento effettuati nei confronti della ragioneria

generale dallo stato a seguito di un ispezione del ministero sull’applicazione delle norme di

contenimento della spesa pubblica per gli anni pregressi.

L’accertamento di ulteriori versamenti da effettuare è ancora in corso.

E) Rettifiche di valore attività finanziarie

14) Rivalutazione attivo patrimoniale

15) Svalutazione attivo patrimoniale

Saldo al 31/12/2014 Saldo al 31/12/2015 Variazione

Svalutazione partecipazioni azionarie 0,00 0,00 0,00

Svalutazione altre quote di capitali 0,00 0,00 0,00

TOTALE 0,00 0,00 0,00

..

Saldo al 31/12/2013 Saldo al 31/12/2014 Variazione

Rivalutazione partecipazioni 0,00 0,00 0,00

TOTALE 0,00 0,00 0,00

58

Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Caltanissetta

Nota integrativa al Bilancio al 31/12/2015 47

Il bilancio 2015 evidenzia un disavanzo economico di . 599.370,72

Tale risultato, seppur negativo numericamente, è decisamente eccellente sia rispetto al disavanzo

dello scorso anno (- 1.251.754,11) sia rispetto al Bilancio Previsionale.

Di fatto si è raggiunto un risultato importantissimo di riduzione del disavanzo dell’esercizio

precedente per - 652.414,11 ed un risparmio di circa 1.225.000,00 rispetto al preventivo

2015.

Descrizione Saldo al

31/12/2014 Saldo al

31/12/2015 RISULTATO ECONOMICO DI ESERCIZIO -1.251.754,11 -599.370,72

Il presente bilancio, composto da Stato patrimoniale, Conto economico e Nota integrativa,

rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il

risultato economico dell'esercizio e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili.

Caltanissetta

Il Presidente

(Cav. Antonio Calogero Montante)

59

(art.24 D.P.R. 254/2005 eart. 9, D.M. 27.03.2013)

60

Co

nsu

nti

vo -

Art

. 24

An

no

201

5

61

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIAARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI CALTANISSETTA

Liv. DESCRIZIONE CODICE ECONOMICO

1100

1200

1300

1400

1500

2101

2199

2201

2202

2203

2299

3101

3102

3103

3104

3105

3106

3107

3108

3109

3110

3111

3112

3113

3114

3115

3116

3117

3118

3119

3120

3121

3122

3123

3124

3125

3126

3127

3128

Diritto annuale

Sanzioni diritto annuale

Interessi moratori per diritto annuale

Diritti di segreteria

Sanzioni amministrative

Vendita pubblicazioni

Altri proventi derivanti dalla cessione di beni

Proventi da verifiche metriche

Concorsi a premio

Utilizzo banche dati

Altri proventi derivanti dalla prestazione di servizi

Contributi e trasferimenti correnti da Stato per attività delegate

Altri contributi e trasferimenti correnti da Stato

Contributi e trasferimenti correnti da enti di ricerca statali

Altri contributi e trasferimenti correnti da altre amministrazioni pubbliche centrali

Contributi e trasferimenti correnti da Regione e Prov. Autonoma per attività delegate

Altri contributi e trasferimenti correnti da Regione e Prov. Autonoma

Contributi e trasferimenti correnti da province

Contributi e trasferimenti correnti da città metropolitane

Contributi e trasferimenti correnti da comuni

Contributi e trasferimenti correnti da unioni di comuni

Contributi e trasferimenti correnti da comunità montane

Contributi e trasferimenti correnti da aziende sanitarie

Contributi e trasferimenti correnti da aziende ospedaliere

Contributi e trasferimenti correnti da IRCCS pubblici - Fondazioni IRCCS

Contributi e trasferimenti correnti dagli Istituti Zooprofilattici sperimentali

Contributi e trasferimenti correnti da Policlinici universitari

Contributi e trasferimenti correnti da Enti di previdenza

Contributi e trasferimenti correnti da Enti di ricerca locali

Contributi e trasferimenti correnti da Camere di commercio

Contributi e trasferimenti correnti da Unioni regionali delle Camere di Commercio

Contributi e trasferimenti correnti da Centri esteri delle Camere di Commercio

Contributi e trasferimenti correnti da Unioncamere - fondo perequativo per rigidità dibilancioContributi e trasferimenti correnti da Unioncamere - fondo perequativo per progetti

Altri contributi e trasferimenti correnti da Unioncamere

Contributi e trasferimenti correnti da Autorità portuali

Contributi e trasferimenti correnti da Aziende di promozione turistica

Contributi e trasferimenti correnti da Università

Contributi e trasferimenti correnti da Enti gestori di parchi

Pag. /1CONSUNTIVO ENTRATE - ANNO 2015

TOTALE ENTRATE

1.797.092,87

38.509,34

79.373,28

983.264,20

9.333,75

2.928,00

6.247,88

1.161.804,90

955.141,93

244.714,29

DIRITTI

ENTRATE DERIVANTI DALLA PRESTAZIONE DI SERVIZI E DALLA CESSIONEDI BENI

CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI

Contributi e trasferimenti correnti da Amministrazioni pubbliche

4

62

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIAARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI CALTANISSETTA

Liv. DESCRIZIONE CODICE ECONOMICO 3129

3199

3201

3202

3203

3204

3205

3301

3302

3303

4101

4103

4198

4199

4201

4202

4203

4204

4205

4499

5101

5102

5103

5104

5200

5301

5302

5303

5304

6101

6102

6103

6104

6105

Contributi e trasferimenti correnti da ARPA

Contributi e trasferimenti correnti da altre Amministrazioni pubbliche locali

Contributi e trasferimenti correnti da Famiglie

Contributi e trasferimenti correnti da Istituzioni sociali senza fine di lucro

Riversamento avanzo di bilancio da Aziende speciali

Altri contributi e trasferimenti correnti da Aziende speciali

Contributi e trasferimenti correnti da Imprese

Contributi e trasferimenti correnti da Unione Europea

Contributi e trasferimenti correnti da altre istituzioni estere

Contributi e trasferimenti correnti da soggetti esteri privati

Rimborsi spese per personale distaccato/comandato

Rimborso spese dalle Aziende Speciali

Altri concorsi, recuperi e rimborsi

Sopravvenienze attive

Fitti attivi di terrenti

Altri fitti attivi

Interessi attivi da Amministrazioni pubbliche

Interessi attivi da altri

Proventi mobiliari

Altri proventi finanziari

Alienazione di terreni

Alienazione di fabbricati

Alienazione di Impianti e macchinari

Alienazione di altri beni materiali

Alienazione di immobilizzazioni immateriali

Alienazione di partecipazioni di controllo e di collegamento

Alienazione di partecipazioni in altre imprese

Alienazione di titoli di Stato

Alienazione di altri titoli

Contributi e trasferimenti in c/capitale da Stato

Contributi e trasferimenti c/capitale da enti di ricerca statali

Contributi e trasferimenti c/capitale da altre amministrazioni pubbliche centrali

Contributi e trasferimenti da Regione e Prov. Autonoma

Contributi e trasferimenti in c/capitale da province

Pag. /2CONSUNTIVO ENTRATE - ANNO 2015

TOTALE ENTRATE

29.499,84

600,00

10.439,91

9,57

Contributi e trasferimenti correnti da soggetti privati

Contributi e trasferimenti correnti dall'estero

ALTRE ENTRATE CORRENTI

Concorsi, recuperi e rimborsi

Entrate patrimoniali

ENTRATE DERIVANTI DA ALIENAZIONI DI BENI

Alienazione di immobilizzazioni materiali

Alienazione di immobilizzazioni finanziarie

CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI IN C/CAPITALE

Contributi e trasferimenti in c/capitale da Amministrazioni pubbliche

4

63

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIAARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI CALTANISSETTA

Liv. DESCRIZIONE CODICE ECONOMICO 6106

6107

6108

6109

6110

6111

6112

6113

6114

6115

6116

6117

6118

6119

6120

6121

6122

6123

6124

6125

6199

6201

6202

6203

6204

6301

6302

6303

7100

7200

7300

7350

7401

7402

7403

7404

7405

7406

7407

7408

Contributi e trasferimenti in c/capitale da città metropolitane

Contributi e trasferimenti in c/capitale da comuni

Contributi e trasferimenti in c/capitale da unioni di comuni

Contributi e trasferimenti in c/capitale da comunità montane

Contributi e trasferimenti in c/capitale da aziende sanitarie

Contributi e trasferimenti in c/capitale da aziende ospedaliere

Contributi e trasferimenti in c/capitale da IRCCS pubblici - Fondazioni IRCCS

Contributi e trasferimenti in c/capitale dagli Istituti Zooprofilattici sperimentali

Contributi e trasferimenti in c/capitale da Policlinici universitari

Contributi e trasferimenti in c/capitale da Enti di previdenza

Contributi e trasferimenti in c/capitale da Enti di ricerca locali

Contributi e trasferimenti in c/capitale da altre Camere di commercio

Contributi e trasferimenti in c/capitale da Unioni regionali delle Camere di commercio

Contributi e trasferimenti in c/capitale da Centri esteri delle Camere di Commercio

Contributi e trasferimenti in c/capitale da Unioncamere

Contributi e trasferimenti in c/capitale da Autorità portuali

Contributi e trasferimenti in c/capitale da Aziende di promozione turistica

Contributi e trasferimenti in c/capitale da Università

Contributi e trasferimenti in c/capitale da Enti Parco Nazionali

Contributi e trasferimenti in c/capitale da ARPA

Contributi e trasferimenti in c/capitale da altre Amministrazioni pubbliche locali

Contributi e trasferimenti in c/capitale da aziende speciali

Contributi e trasferimenti in c/capitale da altre Imprese

Contributi e trasferimenti in c/capitale da Famiglie

Contributi e trasferimenti in c/capitale da Istituzioni sociali senza fine di lucro

Contributi e trasferimenti in c/capitale dall'Unione Europea

Contributi e trasferimenti in conto capitale da altre istituzioni estere

Contributi e trasferimenti in conto capitale da soggetti esteri privati

Prelievi da conti bancari di deposito

Restituzione depositi versati dall'Ente

Depositi cauzionali

Restituzione fondi economali

Riscossione di crediti da Camere di Commercio

Riscossione di crediti dalle Unioni regionali

Riscossione di crediti da altre amministrazioni pubbliche

Riscossione di crediti da aziende speciali

Riscossione di crediti da altre imprese

Riscossione di crediti da dipendenti

Riscossione di crediti da famiglie

Riscossione di crediti da istituzioni sociali private

Pag. /3CONSUNTIVO ENTRATE - ANNO 2015

TOTALE ENTRATE

223,01

Contributi e trasferimenti in conto capitale da soggetti privati

Contributi e trasferimenti in c/capitale dall'estero

OPERAZIONI FINANZIARIE

Riscossione di crediti

4

64

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIAARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI CALTANISSETTA

Liv. DESCRIZIONE CODICE ECONOMICO 7409

7500

8100

8200

9998

9999

Riscossione di crediti da soggetti esteri

Altre operazioni finanziarie

Anticipazioni di cassa

Mutui e prestiti

INCASSI DA REGOLARIZZARE DERIVANTI DALLE ANTICIPAZIONI DI CASSA(riscossioni codificate dal cassiere)ALTRI INCASSI DA REGOLARIZZARE (riscossioni codificate dal cassiere)

Pag. /4CONSUNTIVO ENTRATE - ANNO 2015

TOTALE ENTRATE

656.578,12

1.582,35

ENTRATE DERIVANTI DA ACCENSIONE DI PRESTITI

5.977.343,24TOTALE CONSUNTIVO DI ENTRATA

4

65

Pag. /1CONTO CONSUNTIVO IN TERMINI DI CASSA - USCITE ANNO 2015

SIOPE DESCRIZIONE IMPORTO110113011302140121012103210421082113211421152116211921212122212321242125229831133114311631253203439944994513510351045155

35.717,64 289,42

28.460,13 22,50

202,55 58,69

116,37 575,70 807,17 86,55

290,16 644,93 8.990,60 86,98

447,52 2.922,44 295,96 253,39

416.438,71 1.539,37 1.441,24 1.326,30

51.646,00 4.663,92

1,12 613,84 2.328,63 514,16 41,25

284,36

Competenze fisse e accessorie a favore del personaleContributi obbligatori per il personaleContributi aggiuntiviBorse di studio e sussidi per il personaleCancelleria e materiale informatico e tecnicoPubblicazioni, giornali e rivisteAltri materiali di consumoCorsi di formazione per il proprio personaleServizi ausiliari, spese di pulizia e servizi di vigilanzaBuoni pasto e mensa per il personale dipendenteUtenze e canoni per telefonia e reti di trasmissioneUtenze e canoni per energia elettrica, acqua e gasAcquisto di servizi per la stampa di pubblicazioniSpese postali e di recapitoAssicurazioniAssistenza informatica e manutenzione softwareManutenzione ordinaria e riparazioni di immobili e loro pertinenzeAltre spese di manutenzione ordinaria e riparazioniAltre spese per acquisto di serviziContributi e trasferimenti correnti a Unioncamere per il fondo perequativoAltri contributi e trasferimenti correnti a UnioncamereAltri contributi e trasferimenti correnti ad Unioni regionali delle Camere di commercioContributi e trasferimenti correnti a UniversitàAltri contributi e trasferimenti ordinari a impreseAltri oneri finanziariAltri tributiAltri oneri della gestione correnteImpianti e macchinariMobili e arrediAcquisizione o realizzazione software

Competitività e sviluppo delle impresePromozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilitàsociale d'impresa e movimento cooperativoAFFARI ECONOMICIAffari generali economici, commerciali e del lavoro

MISSIONE 011005PROGRAMMA

4DIVISIONE1GRUPPO

561.107,60TOTALE

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIAARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI CALTANISSETTA

9

66

Pag. /2CONTO CONSUNTIVO IN TERMINI DI CASSA - USCITE ANNO 2015

SIOPE DESCRIZIONE IMPORTO11011301130214012101210321042108211321142115211621212122212321242125229831133114311632034102439944994513510351045155

382.492,86 3.087,20

303.574,77 240,00 2.160,51 626,02 1.241,24 1.020,80 8.610,50 923,20 3.094,71 6.879,23 927,85 4.773,55

188.473,13 3.156,90 2.702,97

137.513,00 16.419,99 15.373,21 14.147,12 7.081,89 264,30 11,92

6.547,51 24.838,68 514,16 41,25

284,38

Competenze fisse e accessorie a favore del personaleContributi obbligatori per il personaleContributi aggiuntiviBorse di studio e sussidi per il personaleCancelleria e materiale informatico e tecnicoPubblicazioni, giornali e rivisteAltri materiali di consumoCorsi di formazione per il proprio personaleServizi ausiliari, spese di pulizia e servizi di vigilanzaBuoni pasto e mensa per il personale dipendenteUtenze e canoni per telefonia e reti di trasmissioneUtenze e canoni per energia elettrica, acqua e gasSpese postali e di recapitoAssicurazioniAssistenza informatica e manutenzione softwareManutenzione ordinaria e riparazioni di immobili e loro pertinenzeAltre spese di manutenzione ordinaria e riparazioniAltre spese per acquisto di serviziContributi e trasferimenti correnti a Unioncamere per il fondo perequativoAltri contributi e trasferimenti correnti a UnioncamereAltri contributi e trasferimenti correnti ad Unioni regionali delle Camere di commercioAltri contributi e trasferimenti ordinari a impreseRestituzione diritti di segreteriaAltri oneri finanziariAltri tributiAltri oneri della gestione correnteImpianti e macchinariMobili e arrediAcquisizione o realizzazione software

Regolazione dei mercatiVigilanza sui mercati e sui prodotti, promozione della concorrenza e tutela dei consumatoriSERVIZI GENERALI DELLE PUBBLICHE AMMNISTRAZIONIServizi generali

MISSIONE 012004PROGRAMMA

1DIVISIONE3GRUPPO

1.137.022,85TOTALE

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIAARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI CALTANISSETTA

9

67

Pag. /3CONTO CONSUNTIVO IN TERMINI DI CASSA - USCITE ANNO 2015

SIOPE DESCRIZIONE IMPORTO11011301130214011501210121032104210821132114211521162121212221232124212522983113311431163203439944994513510351045155

108.657,90 868,27

85.380,42 67,50

575,42 607,65 176,06 349,09 287,10 2.421,64 259,65 870,41 1.934,79 260,94 1.342,56

14.309,29 887,88 760,21

41.155,30 4.618,12 4.323,72 3.978,88 1.991,78

3,35 1.841,49 6.985,88 514,16 41,25

284,38

Competenze fisse e accessorie a favore del personaleContributi obbligatori per il personaleContributi aggiuntiviBorse di studio e sussidi per il personaleTrattamento di missione e rimborsi spese viaggiCancelleria e materiale informatico e tecnicoPubblicazioni, giornali e rivisteAltri materiali di consumoCorsi di formazione per il proprio personaleServizi ausiliari, spese di pulizia e servizi di vigilanzaBuoni pasto e mensa per il personale dipendenteUtenze e canoni per telefonia e reti di trasmissioneUtenze e canoni per energia elettrica, acqua e gasSpese postali e di recapitoAssicurazioniAssistenza informatica e manutenzione softwareManutenzione ordinaria e riparazioni di immobili e loro pertinenzeAltre spese di manutenzione ordinaria e riparazioniAltre spese per acquisto di serviziContributi e trasferimenti correnti a Unioncamere per il fondo perequativoAltri contributi e trasferimenti correnti a UnioncamereAltri contributi e trasferimenti correnti ad Unioni regionali delle Camere di commercioAltri contributi e trasferimenti ordinari a impreseAltri oneri finanziariAltri tributiAltri oneri della gestione correnteImpianti e macchinariMobili e arrediAcquisizione o realizzazione software

Regolazione dei mercatiVigilanza sui mercati e sui prodotti, promozione della concorrenza e tutela dei consumatoriAFFARI ECONOMICIAffari generali economici, commerciali e del lavoro

MISSIONE 012004PROGRAMMA

4DIVISIONE1GRUPPO

285.755,09TOTALE

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIAARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI CALTANISSETTA

9

68

Pag. /4CONTO CONSUNTIVO IN TERMINI DI CASSA - USCITE ANNO 2015

SIOPE DESCRIZIONE IMPORTO11011301130214012101210321042108211321142115211621212122212321242125229831133114311632034202439944994513510351045155

23.811,68 192,95

18.973,41 15,00

135,05 39,13 77,57 63,80

538,19 57,70

193,42 429,97 58,00

298,35 1.948,29 197,31 168,93 8.555,36 1.026,25 960,83 884,20 442,62 8.447,10

0,74 409,23 1.552,42 514,16 41,25

284,38

Competenze fisse e accessorie a favore del personaleContributi obbligatori per il personaleContributi aggiuntiviBorse di studio e sussidi per il personaleCancelleria e materiale informatico e tecnicoPubblicazioni, giornali e rivisteAltri materiali di consumoCorsi di formazione per il proprio personaleServizi ausiliari, spese di pulizia e servizi di vigilanzaBuoni pasto e mensa per il personale dipendenteUtenze e canoni per telefonia e reti di trasmissioneUtenze e canoni per energia elettrica, acqua e gasSpese postali e di recapitoAssicurazioniAssistenza informatica e manutenzione softwareManutenzione ordinaria e riparazioni di immobili e loro pertinenzeAltre spese di manutenzione ordinaria e riparazioniAltre spese per acquisto di serviziContributi e trasferimenti correnti a Unioncamere per il fondo perequativoAltri contributi e trasferimenti correnti a UnioncamereAltri contributi e trasferimenti correnti ad Unioni regionali delle Camere di commercioAltri contributi e trasferimenti ordinari a impreseLocazioniAltri oneri finanziariAltri tributiAltri oneri della gestione correnteImpianti e macchinariMobili e arrediAcquisizione o realizzazione software

Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivoSostegno all'internazionalizzazione delle imprese e promozione del made in ItalyAFFARI ECONOMICIAffari generali economici, commerciali e del lavoro

MISSIONE 016005PROGRAMMA

4DIVISIONE1GRUPPO

70.317,29TOTALE

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIAARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI CALTANISSETTA

9

69

Pag. /5CONTO CONSUNTIVO IN TERMINI DI CASSA - USCITE ANNO 2015

SIOPE DESCRIZIONE IMPORTO1101130113021401150121012102210321042108211021132114211521162121212221232124212521272298311331143116320343994401449945024503450445054506450745104513

443.025,67 3.569,57

351.008,32 2.534,50 671,67 2.498,10 753,70 723,83 1.435,19 1.180,30

13.273,39 9.955,85 1.067,45 3.578,27 7.954,12 1.072,83 5.519,42

36.043,37 3.650,16 3.125,31 355,45

158.595,00 18.985,62 17.775,27 16.357,62 8.188,43 13,78

4.448,18 7.570,57 9.727,32

26.848,46 532,79

20.948,90 19.182,86 5.805,89

20.052,92 28.719,72

Competenze fisse e accessorie a favore del personaleContributi obbligatori per il personaleContributi aggiuntiviBorse di studio e sussidi per il personaleTrattamento di missione e rimborsi spese viaggiCancelleria e materiale informatico e tecnicoAcquisto di beni per il funzionamento di mezzi di di trasportoPubblicazioni, giornali e rivisteAltri materiali di consumoCorsi di formazione per il proprio personaleStudi, consulenze, indagini e ricerche di mercatoServizi ausiliari, spese di pulizia e servizi di vigilanzaBuoni pasto e mensa per il personale dipendenteUtenze e canoni per telefonia e reti di trasmissioneUtenze e canoni per energia elettrica, acqua e gasSpese postali e di recapitoAssicurazioniAssistenza informatica e manutenzione softwareManutenzione ordinaria e riparazioni di immobili e loro pertinenzeAltre spese di manutenzione ordinaria e riparazioniAcquisto di beni e servizi per spese di rappresentanzaAltre spese per acquisto di serviziContributi e trasferimenti correnti a Unioncamere per il fondo perequativoAltri contributi e trasferimenti correnti a UnioncamereAltri contributi e trasferimenti correnti ad Unioni regionali delle Camere di commercioAltri contributi e trasferimenti ordinari a impreseAltri oneri finanziariIRAPAltri tributiIndennità e rimborso spese per il ConsiglioIndennità e rimborso spese per la GiuntaIndennità e rimborso spese per il PresidenteIndennità e rimborso spese per il Collegio dei revisoriIndennità e rimborso spese per il Nucleo di valutazioneCommissioni e ComitatiContributi previdenziali e assistenziali su indennità a organi istituzionali e altri compensiAltri oneri della gestione corrente

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubblicheIndirizzo politicoSERVIZI GENERALI DELLE PUBBLICHE AMMNISTRAZIONIOrgani esecutivi e legislativi, attività finanziari e fiscali e affari esteri

MISSIONE 032002PROGRAMMA

1DIVISIONE1GRUPPO

1.256.749,80TOTALE

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIAARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI CALTANISSETTA

9

70

Pag. /6CONTO CONSUNTIVO IN TERMINI DI CASSA - USCITE ANNO 2015

SIOPE DESCRIZIONE IMPORTO1101130113021401210121032104210821132114211521162121212221232124212522983113311431163203439944994513

202.399,77 1.640,07

161.274,07 127,50 1.147,74 332,57 659,44 542,30 4.574,26 490,45 1.643,99 3.654,54 492,91 2.535,93

26.232,54 1.677,08 1.435,95

72.720,69 8.723,13 8.167,01 7.515,65 3.762,24

6,33 3.478,36

13.195,54

Competenze fisse e accessorie a favore del personaleContributi obbligatori per il personaleContributi aggiuntiviBorse di studio e sussidi per il personaleCancelleria e materiale informatico e tecnicoPubblicazioni, giornali e rivisteAltri materiali di consumoCorsi di formazione per il proprio personaleServizi ausiliari, spese di pulizia e servizi di vigilanzaBuoni pasto e mensa per il personale dipendenteUtenze e canoni per telefonia e reti di trasmissioneUtenze e canoni per energia elettrica, acqua e gasSpese postali e di recapitoAssicurazioniAssistenza informatica e manutenzione softwareManutenzione ordinaria e riparazioni di immobili e loro pertinenzeAltre spese di manutenzione ordinaria e riparazioniAltre spese per acquisto di serviziContributi e trasferimenti correnti a Unioncamere per il fondo perequativoAltri contributi e trasferimenti correnti a UnioncamereAltri contributi e trasferimenti correnti ad Unioni regionali delle Camere di commercioAltri contributi e trasferimenti ordinari a impreseAltri oneri finanziariAltri tributiAltri oneri della gestione corrente

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubblicheServizi e affari generali per le amministrazioni di competenzaSERVIZI GENERALI DELLE PUBBLICHE AMMNISTRAZIONIServizi generali

MISSIONE 032003PROGRAMMA

1DIVISIONE3GRUPPO

528.430,06TOTALE

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIAARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI CALTANISSETTA

9

71

Pag. /7CONTO CONSUNTIVO IN TERMINI DI CASSA - USCITE ANNO 2015

SIOPE DESCRIZIONE IMPORTO120112021203130115023203410144014403450945127500

354.035,10 705.821,02 52.802,68

207.966,40 53.866,23 5.977,08 395,46

128.004,82 32.292,89 45.361,21 10.774,68

794.840,45

Ritenute previdenziali e assistenziali al personaleRitenute erariali a carico del personaleAltre ritenute al personale per conto di terziContributi obbligatori per il personaleTFR a carico direttamente dell'EnteAltri contributi e trasferimenti ordinari a impreseRimborso diritto annualeIRAPI.V.A.Ritenute erariali su indennità a organi istituzionali e altri compensi Ritenute previdenziali ed assistenziali a carico degli organi istituzionali Altre operazioni finanziarie

Servizi per conto terzi e partite di giroServizi per conto terzi e partite di giroSERVIZI GENERALI DELLE PUBBLICHE AMMNISTRAZIONIServizi generali

MISSIONE 090001PROGRAMMA

1DIVISIONE3GRUPPO

2.392.138,02TOTALE

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIAARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI CALTANISSETTA

9

72

Pag. /8CONTO CONSUNTIVO IN TERMINI DI CASSA - USCITE ANNO 2015

Competitività e sviluppo delle imprese

Regolazione dei mercati

Regolazione dei mercati

Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche

Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità socialed'impresa e movimento cooperativo

Vigilanza sui mercati e sui prodotti, promozione della concorrenza e tutela dei consumatori

Vigilanza sui mercati e sui prodotti, promozione della concorrenza e tutela dei consumatori

Sostegno all'internazionalizzazione delle imprese e promozione del made in Italy

Indirizzo politico

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza

AFFARI ECONOMICI

SERVIZI GENERALI DELLE PUBBLICHE AMMNISTRAZIONI

AFFARI ECONOMICI

AFFARI ECONOMICI

SERVIZI GENERALI DELLE PUBBLICHE AMMNISTRAZIONI

SERVIZI GENERALI DELLE PUBBLICHE AMMNISTRAZIONI

Affari generali economici, commerciali e del lavoro

Servizi generali

Affari generali economici, commerciali e del lavoro

Affari generali economici, commerciali e del lavoro

Organi esecutivi e legislativi, attività finanziari e fiscali e affari esteri

Servizi generali

MISSIONE

MISSIONE

MISSIONE

MISSIONE

MISSIONE

MISSIONE

011

012

012

016

032

032

005

004

004

005

002

003

PROGRAMMA

PROGRAMMA

PROGRAMMA

PROGRAMMA

PROGRAMMA

PROGRAMMA

4

1

4

4

1

1

DIVISIONE

DIVISIONE

DIVISIONE

DIVISIONE

DIVISIONE

DIVISIONE

1

3

1

1

1

3

GRUPPO

GRUPPO

GRUPPO

GRUPPO

GRUPPO

GRUPPO

561.107,60

1.137.022,85

285.755,09

70.317,29

1.256.749,80

528.430,06

TOTALE MISSIONE

TOTALE MISSIONE

TOTALE MISSIONE

TOTALE MISSIONE

TOTALE MISSIONE

TOTALE MISSIONE

TOTALI

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIAARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI CALTANISSETTA

9

73

Pag. /9CONTO CONSUNTIVO IN TERMINI DI CASSA - USCITE ANNO 2015

Servizi per conto terzi e partite di giroServizi per conto terzi e partite di giroSERVIZI GENERALI DELLE PUBBLICHE AMMNISTRAZIONIServizi generali

MISSIONE 090001PROGRAMMA

1DIVISIONE3GRUPPO

2.392.138,02TOTALE MISSIONE

TOTALI

6.231.520,71TOTALE GENERALE

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIAARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI CALTANISSETTA

9

74

(art.5, comma3, D.M. 27.03.2013)

75

Criteri di aggregazione

Categoria Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura

Sotto Categoria CAMERE DI COMMERCIO

Circoscrizione ITALIA INSULARE

Regione SICILIA

Provincia Caltanissetta

Fascia PopolazionePeriodo ANNUALE 2015

Prospetto INCASSI PER CODICI GESTIONALI

Tipo Report Semplice

Data ultimo aggiornamento 14-apr-2016

Data stampa 19-apr-2016

Importi in EURO

INCASSI PER CODICI GESTIONALI SIOPE Pagina 1

76

Importo nel periodo Importo a tutto ilperiodo

DIRITTI 2.898.239,69 2.898.239,69

1100 Diritto annuale 1.797.092,87 1.797.092,87

1200 Sanzioni diritto annuale 38.509,34 38.509,34

1300 Interessi moratori per diritto annuale 79.373,28 79.373,28

1400 Diritti di segreteria 983.264,20 983.264,20

ENTRATE DERIVANTI DALLA PRESTAZIONE DI SERVIZI E DALLA CESSIONE DI BENI 18.509,63 18.509,63

2201 Proventi da verifiche metriche 9.333,75 9.333,75

2202 Concorsi a premio 2.928,00 2.928,00

2299 Altri proventi derivanti dalla prestazione di servizi 6.247,88 6.247,88

CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI 2.361.661,12 2.361.661,12

3106 Altri contributi e trasferimenti correnti da Regione e Prov. Autonoma 1.161.804,90 1.161.804,90

3122 Contributi e trasferimenti correnti da Unioncamere - fondo perequativo perrigidita' di bilancio

955.141,93 955.141,93

3123 Contributi e trasferimenti correnti da Unioncamere - fondo perequativo perprogetti

244.714,29 244.714,29

ALTRE ENTRATE CORRENTI 40.549,32 40.549,32

4198 Altri concorsi, recuperi e rimborsi 29.499,84 29.499,84

4202 Altri fitti attivi 600,00 600,00

4204 Interessi attivi da altri 10.439,91 10.439,91

4205 Proventi mobiliari 9,57 9,57

OPERAZIONI FINANZIARIE 656.801,13 656.801,13

7350 Restituzione fondi economali 223,01 223,01

7500 Altre operazioni finanziarie 656.578,12 656.578,12

ENTRATE DERIVANTI DA ACCENSIONE DI PRESTITI 1.582,35 1.582,35

8200 Mutui e prestiti 1.582,35 1.582,35

INCASSI DA REGOLARIZZARE 0,00 0,00

9999 Altri incassi da regolarizzare (riscossioni codificate dal cassiere) 0,00 0,00

TOTALE INCASSI 5.977.343,24 5.977.343,24

INCASSI PER CODICI GESTIONALI SIOPE Pagina 2

77

Criteri di aggregazione

Categoria Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura

Sotto Categoria CAMERE DI COMMERCIO

Circoscrizione ITALIA INSULARE

Regione SICILIA

Provincia Caltanissetta

Fascia PopolazionePeriodo ANNUALE 2015

Prospetto PAGAMENTI PER CODICI GESTIONALI

Tipo Report Semplice

Data ultimo aggiornamento 14-apr-2016

Data stampa 19-apr-2016

Importi in EURO

PAGAMENTI PER CODICIGESTIONALI

SIOPE Pagina 1

78

Importo nel periodo Importo a tutto ilperiodo

PERSONALE 3.533.169,64 3.533.169,64

1101 Competenze fisse ed accessorie a favore del personale 1.196.105,52 1.196.105,52

1201 Ritenute previdenziali e assistenziali al personale 354.035,10 354.035,10

1202 Ritenute erariali a carico del personale 705.821,02 705.821,02

1203 Altre ritenute al personale per conto di terzi 52.802,68 52.802,68

1301 Contributi obbligatori per il personale 217.613,88 217.613,88

1302 Contributi aggiuntivi 948.671,12 948.671,12

1401 Borse di studio e sussidi per il personale 3.007,00 3.007,00

1501 Trattamento di missione e rimborsi spese viaggi 1.247,09 1.247,09

1502 TFR a carico direttamente dell'Ente 53.866,23 53.866,23

ACQUISTO DI BENI E SERVIZI 1.241.627,10 1.241.627,10

2101 Cancelleria e materiale informatico e tecnico 6.751,60 6.751,60

2102 Acquisto di beni per il funzionamento di mezzi di trasporto 753,70 753,70

2103 Pubblicazioni, giornali e riviste 1.956,30 1.956,30

2104 Altri materiali di consumo 3.878,90 3.878,90

2108 Corsi di formazione per il proprio personale 3.670,00 3.670,00

2110 Studi, consulenze, indagini e ricerche di mercato 13.273,39 13.273,39

2113 Servizi ausiliari, spese di pulizia e servizi di vigilanza 26.907,61 26.907,61

2114 Buoni pasto e mensa per il personale dipendente 2.885,00 2.885,00

2115 Utenze e canoni per telefonia e reti di trasmissione 9.670,96 9.670,96

2116 Utenze e canoni per energia elettrica, acqua e gas 21.497,58 21.497,58

2119 Acquisto di servizi per la stampa di pubblicazioni 8.990,60 8.990,60

2121 Spese postali e di recapito 2.899,51 2.899,51

2122 Assicurazioni 14.917,33 14.917,33

2123 Assistenza informatica e manutenzione software 269.929,06 269.929,06

2124 Manutenzione ordinaria e riparazioni di immobili e loro pertinenze 9.865,29 9.865,29

2125 Altre spese di manutenzione ordinaria e riparazioni 8.446,76 8.446,76

2127 Acquisto di beni e servizi per spese di rappresentanza 355,45 355,45

2298 Altre spese per acquisto di servizi 834.978,06 834.978,06

CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI 227.317,49 227.317,49

3113 Contributi e trasferimenti correnti a Unioncamere per il fondo perequativo 51.312,48 51.312,48

3114 Contributi e trasferimenti correnti a Unioncamere 48.041,28 48.041,28

3116 Altri contributi e trasferimenti correnti ad Unioni regionali delle Camere diCommercio

44.209,77 44.209,77

3125 Contributi e trasferimenti correnti a Universita' 51.646,00 51.646,00

3203 Altri contributi e trasferimenti ordinari a imprese 32.107,96 32.107,96

ALTRE SPESE CORRENTI 431.206,89 431.206,89

4101 Rimborso diritto annuale 395,46 395,46

4102 Restituzione diritti di segreteria 264,30 264,30

4202 Locazioni 8.447,10 8.447,10

4399 Altri oneri finanziari 37,24 37,24

4401 IRAP 132.453,00 132.453,00

4403 I.V.A. 32.292,89 32.292,89

4499 Altri tributi 20.461,00 20.461,00

4502 Indennita' e rimborso spese per il Consiglio 9.727,32 9.727,32

4503 Indennita' e rimborso spese per la Giunta 26.848,46 26.848,46

4504 Indennita' e rimborso spese per il Presidente 532,79 532,79

4505 Indennita' e rimborso spese per Collegio dei revisori 20.948,90 20.948,90

PAGAMENTI PER CODICIGESTIONALI

SIOPE Pagina 2

79

Importo nel periodo Importo a tutto ilperiodo

4506 Indennita' e rimborso spese per il Nucleo di valutazione 19.182,86 19.182,86

4507 Commissioni e Comitati 5.805,89 5.805,89

4509 Ritenute erariali su indennita' a organi istituzionali e altri compensi 45.361,21 45.361,21

4510 Contributi previdenziali ed assistenziali su indennita' a organi istituzionali e altricompensi

20.052,92 20.052,92

4512 Ritenute previdenziali ed assistenziali a carico degli organi istituzionali 10.774,68 10.774,68

4513 Altri oneri della gestione corrente 77.620,87 77.620,87

INVESTIMENTI FISSI 3.359,14 3.359,14

5103 Impianti e macchinari 2.056,64 2.056,64

5104 Mobili e arredi 165,00 165,00

5155 Acquisizione o realizzazione software 1.137,50 1.137,50

OPERAZIONI FINANZIARIE 794.840,45 794.840,45

7500 Altre operazioni finanziarie 794.840,45 794.840,45

PAGAMENTI DA REGOLARIZZARE 0,00 0,00

9999 ALTRI PAGAMENTI DA REGOLARIZZARE (pagamenti codificati dalcassiere)

0,00 0,00

TOTALE PAGAMENTI 6.231.520,71 6.231.520,71

PAGAMENTI PER CODICIGESTIONALI

SIOPE Pagina 3

80

Categoria Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura

Sotto Categoria CAMERE DI COMMERCIO

Circoscrizione ITALIA INSULARE

Regione SICILIA

Provincia Caltanissetta

Fascia PopolazionePeriodo MENSILE Dicembre 2015

Prospetto DISPONIBILITA' LIQUIDE

Tipo Report Semplice

Data ultimo aggiornamento 14-apr-2016

Data stampa 19-apr-2016

Importi in EURO

DISPONIBILITA' LIQUIDE SIOPE Pagina 1

81

Importo a tutto ilperiodo

CONTO CORRENTE PRINCIPALE

1100 FONDO DI CASSA DELL'ENTE ALL' INIZIO DELL'ANNO (1) 1.618.026,79

1200 RISCOSSIONI EFFETTUATE DALL'ENTE A TUTTO IL MESE (2) 5.977.343,24

1300 PAGAMENTI EFFETTUATI DALL'ENTE A TUTTO IL MESE (3) 6.231.520,71

1400 FONDO DI CASSA DELL'ENTE ALLA FINE DEL PERIODO DI RIFERIMENTO (4) (1+2-3) 1.363.849,32

1450 FONDO DI CASSA DELL'ENTE ALLA FINE DEL PERIODO DI RIFERIMENTO - QUOTAVINCOLATA

0,00

FONDI DELL'ENTE PRESSO IL CASSIERE AL DI FUORI DEL CONTO DI TESORERIA

2100 DISPONIBILITA' LIQUIDE LIBERE ALLA FINE DEL MESE COMPRESE QUELLE REIMPIEGATEIN OPERAZIONI FINANZIARIE

0,00

2200 DISPONIBILITA' LIQUIDE VINCOLATE ALLA FINE DEL MESE COMPRESE QUELLEREIMPIEGATE IN OPERAZIONI FINANZIARIE

12.294.618,99

FONDI DELL'ENTE PRESSO ALTRI ISTITUTI DI CREDITO

2300 DISPONIBILITA' LIQUIDE LIBERE ALLA FINE DEL MESE COMPRESE QUELLE REIMPIEGATEIN OPERAZIONI FINANZIARIE

0,00

2400 DISPONIBILITA' LIQUIDE VINCOLATE ALLA FINE DEL MESE COMPRESE QUELLEREIMPIEGATE IN OPERAZIONI FINANZIARIE

0,00

CONCORDANZA TRA IL CONTO DI TESORERIA E LA CONTABILITA' SPECIALE DI T.U.

1500 DISPONIBILITA' LIQUIDE PRESSO IL CONTO DI TESORERIA SENZA OBBLIGO DI RIVERSAM.A FINE PERIODO RIFERIM., COMPRESE QUELLE REIMP. IN OPERAZIONI FIN. (5)

0,00

1600 RISCOSSIONI EFFETTUATE DAL TESORIERE A TUTTO IL MESE E NON CONTABILIZZATENELLA CONTAB. SPEC. (6)

51.852,98

1700 PAGAMENTI EFFETTUATI DAL TESORIERE A TUTTO IL MESE E NON CONTABILIZZATINELLA CONTAB. SPEC. (7)

192,00

1800 VERSAM. C/O CONTAB. SPEC. NON CONTABILIZZATI DAL TESORIERE A TUTTO IL MESE (8) 0,00

1850 PRELIEVI DALLA CONTABILITA' SPECIALE NON CONTABILIZZATI DAL TESORIERE ATUTTO IL MESE (9)

0,00

1900 SALDO C/O CONTAB. SPEC. A FINE PERIODO RIFERIM. (4-5-6+7+8-9) 1.312.188,34

DISPONIBILITA' LIQUIDE SIOPE Pagina 2

82

(art.6, D.M. 27.03.2013)

83

2015

A. Flussi finanziari derivanti dalla gestione reddituale (metodo indiretto)

Utile (perdita) dell’esercizio - 599.370,72

Imposte sul reddito 129.617,35

Interessi passivi/(interessi attivi) - 7.754,36

(Dividendi) - 9,57

(Plusvalenze)/minusvalenze derivanti dalla cessione di attività

1. Utile (perdita) dell’esercizio prima d’imposte sul reddito, interessi, dividendi e plus/minusvalenze da cessione

- 477.517,30

Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita nel capitale circolante netto Accantonamenti ai fondi 310.365,66

Ammortamenti delle immobilizzazioni 84.798,74

Svalutazioni per perdite durevoli di valore

(Rivalutazioni per perdite durevoli di valore)

Altre rettifiche per elementi non monetari -

2. Flusso finanziario prima delle variazioni del ccn 395.164,40

Variazioni del capitale circolante netto

Decremento/(incremento) delle rimanenze - 675,51

Decremento/(incremento) dei crediti di funzionamento 531.391,10

Incremento/(decremento) dei debiti di funzionamento - 394.350,27

Decremento/(incremento) ratei e risconti attivi - 10.866,59

Incremento/(decremento) ratei e risconti passivi - 603,75

Altre variazioni del capitale circolante netto -

3. Flusso finanziario dopo le variazioni del ccn 124.894,98

Altre rettifiche

Interessi incassati/(pagati) 9.942,39

(Imposte sul reddito pagate) - 132.453,00

Dividendi incassati 9,57

(Utilizzo dei fondi) - 242.177,22

4. Flusso finanziario dopo le altre rettifiche - 364.678,26

Flusso finanziario della gestione reddituale (A) - 322.136,18

B. Flussi finanziari derivanti dall’attività d’investimentoImmobilizzazioni materiali

(Investimenti) - 2.161,64

Prezzo di realizzo disinvestimenti

Immobilizzazioni immateriali

(Investimenti) - 1.518,14

Prezzo di realizzo disinvestimenti

Immobilizzazioni finanziarie

(Investimenti)

Prezzo di realizzo disinvestimenti

Attività finanziarie non immobilizzate

(Investimenti)

RENDICONTO FINANZIARIO

84

Prezzo di realizzo disinvestimenti 29.778,97

Acquisizione o cessione di società controllate o di rami d’azienda al netto delle disponibilità liquide

Flusso finanziario dell’attività di investimento (B) 26.099,19

C. Flussi finanziari derivanti dall’attività di finanziamentoMezzi di terzi

Incremento (decremento) debiti a breve verso banche

Accensione finanziamenti

Rimborso finanziamenti

Mezzi propri

Aumento di capitale a pagamento

Cessione (acquisto) di azioni proprie

Dividendi (e acconti su dividendi) pagati

Flusso finanziario dell’attività di finanziamento (C) -

Incremento (decremento) delle disponibilità liquide (A ± B ± C) - 296.036,99

Disponibilità liquide al 1 gennaio 1.737.810,34

Disponibilità liquide al 31 dicembre 1.441.773,35

85

.2

(DPR 254 e art. 7 del Decreto MEF 27.3.2015)

86

.3

87

.4

Ai sensi dell’art. 20 del D.P.R. 254/05, questa Giunta Camerale sottopone al

Consiglio Camerale il Bilancio d’esercizio 2015 per la sua valutazione ed eventuale

approvazione.

Entro il 30 aprile 2016 le C.C.I.A.A., le Unioni regionali e l’Unioncamere devono

approvare il bilancio di esercizio e i documenti richiesti dai commi 2 e 3 dell’art. 5, e dagli

artt. 6, 7, 8 e 9 del DM 27 marzo 2013. Il documento è corredato di tutti i prospetti previsti

ed elencati in nota prot.0050114 del 09/04/2015 del Ministero dello Sviluppo Economico

cui di fatto si rinvia.

In predetta nota il Ministero dello Sviluppo Economico ha disposto l’armonizzazione

dei criteri di iscrizione in bilancio e di valutazione degli elementi patrimoniali ed economici

di cui alla Circ. 3622/C del 5 febbraio 2009 con le direttive di cui al comma 1, dell’art. 5, del

DM 27 marzo 2013.

Il presente bilancio è stato predisposto e redatto secondo la normativa vigente

come segue:

• DPR 2 novembre 2005, n. 254

• DM (MiSE) 27 marzo 2013

• Legge 31 dicembre 2009, n. 196

• D.Lgs 31 maggio 2011, n. 91

• Artt. 2423-ter, 2424, 2424-bis, 2425 Codice civile

• D.Lgs 30 giugno 2011, n. 123

• DPCM 18 settembre 2012

• Art.77-quater, c.11, DL 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla Legge 6 agosto

2008, n. 133.

I criteri di iscrizione in bilancio e di valutazione degli elementi patrimoniali ed

economici sono conformi alla disciplina civilistica, ai principi contabili nazionali formulati

dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ed ai principi contabili generali previsti dall'art.

2, comma 2, allegato 1, del D. Lgs. 31 maggio 2011, n. 91.

Inoltre, il comma 2 dell’art. 5 prevede che, oltre a quanto previsto dalla normativa

civilistica, al bilancio d'esercizio 2015 debba essere allegato il rendiconto finanziario in

termini di liquidità predisposto, ai sensi dell'art. 6, secondo quanto stabilito dai principi

contabili nazionali emanati dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC)- principio n.10.

88

.5

Il documento contabile di Bilancio, ed i relativi allegati, sono stati redatti dal

Dirigente Responsabile Preposto, RUP per la Redazione del Bilancio, nella forma indicata

dall’art. 2 del citato decreto e dagli artt. 2423 e seguenti del Codice civile e si compone di

tutti i documenti previsti dal MEF con il decreto 27.3.2013 e precisamente quelli di cui

all’artt. 5, commi 2 e 3, ed agli artt. 6,7,8 e 9 di seguito elencati:

-il conto economico previsto dal DPR 254;

-il conto economico riclassificato secondo lo schema allegato al decreto MEF

27.3.2013;

-lo stato patrimoniale;

-la nota integrativa;

-il conto consuntivo di cassa (art. 9 decreto MEF 27.3.2015);

-il rapporto sui risultati (comma 3, art. 5 decreto MEF 27.3.2015);

-i prospetti SIOPE (comma 3, art. 5 decreto MEF 27.3.2015);

-il rendiconto finanziario (art. 6 decreto MEF 27.3.2015);

-la relazione sui risultati prevista dal DPR 254;

-la relazione sulla gestione prevista dall’art. 7 del decreto MEF 27.3.2015.

I predetti documenti contabili e prospetti di raccordo sono finalizzati anche ai fini

della chiarezza e della rappresentazione veritiera e corretta della situazione finanziaria. I

singoli flussi sono stati ulteriormente suddivisi per fornire una migliore descrizione delle

attività svolte ovvero sono stati raggruppati quando ciò favorisce la chiarezza del

rendiconto o quando è irrilevante ai fini della rappresentazione veritiera e corretta della

situazione finanziaria. Per ogni flusso è stato indicato anche l’importo dell’esercizio

precedente per consentire la comparazione dei valori anche con riferimento all’esercizio

2014.

La Relazione sulla Gestione e sui Risultati è stata predisposta in forma aggregata

ed illustra il contesto economico-istituzionale entro il quale l’ente ha effettivamente operato

nell’anno di riferimento, evidenziando le motivazioni delle principali variazioni intervenute

in termini di risorse (umane, strumentali, economiche), azioni, etc. Una sezione della

relazione prevede anche una breve esposizione dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi

e ai programmi prefissati nella Relazione previsionale e programmatica (di natura

strategica), integrandoli, ove possibile, con l’indicazione delle missioni e dei programmi

rispetto ai quali, in fase di predisposizione del preventivo, sono stati allocati gli obiettivi.

A corredo del bilancio viene allegata, anche, la relazione del Collegio dei Revisori

dei Conti.

89

.6

Tutti i predetti documenti sono conformi al dettato degli artt. 21, 22, 23 e 24 del

D.P.R. 254/05 e redatti secondo gli opportuni principi contabili tra cui quelli segnalati nelle

Circolari del M.S.E. n. 2395 del 18.03.08 e n. 3622 del 05/02/09.

Con la nota prot.148123 del 12.9.2014, testé richiamata, il Ministero dello Sviluppo

economico ha confermato che il DPR 254, che regolamenta la finanza camerale, è

anch’esso in fase di revisione e produrrà ulteriori modifiche anche nei bilanci di esercizio

futuri.

Il bilancio d’esercizio che viene proposto al Consiglio Camerale è conforme agli

indirizzi politici che lo stesso consesso ha delineato negli anni precedenti e mostra le

conformi attività amministrative condotte anche nel rispetto delle norme in materia di

razionalizzazione della spesa pubblica dettate per le amministrazioni concorrenti al

bilancio generale dello stato, sempre monitorate dall’apposito Ufficio di Ragioneria.

Come precisato il Bilancio è stato predisposto e redatto dal Preposto, Dirigente

dell’Ufficio Ragioneria, Dott. Michele Vullo, a tutti gli effetti di legge, che, anche nella

qualità di RUP, Responsabile del Procedimento, con propria nota di trasmissione ha

attestato che “il bilancio 2015 rappresenta fedelmente la situazione patrimoniale-

finanziaria ed il risultato economico della CCIAA di Caltanissetta, in conformità alle norme

di legge interpretate e integrate dai principi contabili come sopra elencati”. Inoltre, il RUP

per la Spending Review, Posizione Organizzativa dell’Ufficio di ragioneria, Dott.ssa Rosa

Sicilia, ha altresì attestato “che nel corso del 2015 sono stati rispettati tutti i vincoli ed i

parametri di legge riguardanti il contenimento della spesa e che i fatti gestionali e

amministrativi sono stati correttamente rappresentati nel bilancio 2015 della CCIAA di

Caltanissetta e ad oggi non sono intervenuti fatti o eventi successivi alla chiusura

dell’esercizio che non siano stati inseriti nel documento contabile o che comportino

refluenze contabili-amministrative nel bilancio chiuso al 31.12.2015”. (cfr. Allegato)

90

.7

PREMESSE

Evoluzione normativa

Come noto, tra la fine del 2014 e nel corso del 2015 sono intervenuti due interventi

da parte del Legislatore che rischiano di mettere in crisi l’intero sistema camerale

regionale siciliano. Infatti le disposizioni contenute all’articolo 28 del DL n. 90/2014 circa la

riduzione del diritto annuale, hanno trovato la definitiva conferma attraverso la conversione

del decreto nella legge 114 del 11 agosto 2014 e la riduzione del diritto annuo è stata

confermata nel 50% in tre anni, a regime nel 2017; gli effetti negativi di quanto sopra (che,

senza rischio di smentita, si possono definire drammatici per le Camere di Commercio

siciliane gravate già dal peso degli oneri pensionistici per i propri ex-dipendenti) si sono

già manifestati nel 2015 e purtroppo si vedranno, peggiorati, nel corrente anno 2016.

Tuttavia, già nel 2015, il definitivo e insufficiente livello delle risorse economiche,

contestualmente all’evoluzione normativa ancora in corso di definizione, (DDL riforma

della P.A.) che potrebbe ridefinire l’intero sistema camerale italiano, continua ad essere

l’elemento maggiore di criticità anche per l’ente di Caltanissetta.

Inoltre la Legge 7 Agosto 2015, n.124 - Deleghe al Governo in materia di

riorganizzazione delle Amministrazioni Pubbliche- Art.10- Riordino delle funzioni e del

Finanziamento delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura - comma 1,

lettera b- prevede la riduzione del numero delle attuali 105 a non più di 60 mediante

accorpamento, mantenendo una soglia dimensionale minima di almeno 75.000 imprese e

unità locali iscritte o annotate nel registro delle imprese.

Per questi motivi questo Consiglio camerale, contemporaneamente ai Consigli

Camerali delle CCIAA di Agrigento e Trapani, in virtù delle motivazioni sopramenzionate e

in aderenza all’indirizzo dell’Unione nazionale e regionale, ha deliberato, in seduta del 15

dicembre 2014, l’accorpamento con le Camere di commercio di Agrigento e Trapani ed il

Ministero dello Sviluppo economico ha definito, come previsto dalla legge n.580, la nascita

della nuova Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Agrigento,

Caltanissetta e Trapani con proprio Decreto del 21 Aprile 2015.

Le relative attività amministrative di accorpamento, che prevedono come primo atto

la Costituzione del Nuovo Consiglio Camerale, sono in corso di definizione e l’Assessorato

Regionale alle Attività Produttive dovrebbe emanare a breve il Decreto di nomina del

predetto nuovo Consiglio che sancirà la effettiva nascita del nuovo ente.

91

.8

Una decisione storica che pone fine, al dichiarato scopo di rilanciarne le attività

attraverso l’azione congiunta con le altre due realtà camerali, ad un ente istituito nel 1862

e che ha dato certamente un considerevole contributo allo sviluppo dell’economia nissena.

Inoltre non può non essere rilevato che la Regione Siciliana aveva sollevato una

eccezione di incostituzionalità avverso la predetta norma di riduzione dei diritti camerali

poiché, palesemente, violava l’art. 81 della Costituzione andando a modificare solo uno

dei termini di una legge, quella sul tributo camerale, che era commisurata ai costi per la

produzione dei servizi e per il relativo sostentamento. A tale ricorso, purtroppo, non è stato

dato accoglimento.

Nel corso del 2015 l’integrazione tra due obiettivi (quello interno del pareggio

economico e quello esterno dello sviluppo economico) rappresenta il risultato finale a cui

si è dedicata gran parte dell’attività dell’Ente. Si è provato a raggiungere il massimo

beneficio in termini di effetti esterni con il minimo costo per l’ente camerale facendo di

necessità virtù.

Pertanto tutte le deliberazioni della Giunta Camerale, pur condizionate dal difficile

momento economico e dal complesso procedimento di accorpamento, sono state adottate

anche per la ricerca del migliore risultato possibile ai fini istituzionali, primo tra tutti

l’interesse del mantenimento del livello dei servizi resi e del contributo allo sviluppo

economico locale tenendo sempre conto delle norme sulla spending review.

92

.9

IL CONTESTO ECONOMICO ISTITUZIONALE PROVINCIALE

Malgrado la comunicazione “governativa” sul miglioramento delle condizioni

economiche e dell’occupazione in Italia nella nostra provincia si stenta ad intravvedere

segnali di ripresa. La moria di attività commerciali non diminuisce e l’apertura di nuove

attività è sostanzialmente fittizia. In particolare si riscontra l’attivazione di imprese

individuali i cui titolari, fino a qualche giorno prima, erano lavoratori dipendenti delle stesse

persone con le quali oggi, da imprenditori, stringono rapporti di collaborazione per la

realizzazione degli stessi compiti che svolgevano anteriormente come dipendenti. Vedasi il

caso di nuove imprese edili, prima operai; di procacciatori di affari in centri commerciali,

prima commessi etc.etc.;

Inoltre, tutta quella “economia” derivata dalla realizzazione di opere per conto della

Regione Siciliana o dello Stato è sostanzialmente venuta a mancare.

Infine, la diffidenza dei consumatori nei confronti della capacità, o volontà,

dell’apparato statale a risollevare le sorti dell’economia fa si che i consumi si contraggano

ulteriormente poiché si preferisce adottare una gestione familiare più cautelativa e, quando

possibile, con particolare attenzione al risparmio.

La consistenza delle imprese nella nostra provincia è la seguente:

Il riquadro riporta, per facilitare il raffronto, anche i dati relativi al 2014.

Il primo dato che si evidenzia è quello relativo alla drastica riduzione di eventi

denunciati: solo 292 iscrizioni a fronte di 1.379 del 2014 ( 78,8% in meno) e solo 247

cancellazioni nel 2014 contro le 1.313 del 2014 (81,6% in meno). Dati omogenei tra

iscrizione e cancellazione ma terribilmente indicanti quanto sia stagnante l’economia e

sicuramente più preoccupanti di quelli relativi al saldo il quale, contrariamente allo scorso

93

.10

anno, risulta negativo essendo le imprese diminuite, rispetto al periodo precedente, di 47

unità.

Facendo riferimento alle sole imprese attive si evidenzia ancora come la crisi

economica stia ancora producendo i suoi effetti:

2009 22.369

2010 22.348

2011 21.048

2012 20.869

2013 20.692

2014 20.570

2015 20.475

Purtroppo il trend negativo non accenna a diminuire, infatti, la rilevazione al 1°

trimestre di questo anno 2016 mostra un dato ancora peggiore: 20.328.

I settori nei quali si manifesta il fenomeno, limitatamente al 2015, sono i seguenti:

Circa lo status delle imprese iscritte, come mostrato nella tabella seguente, si nota

la diversa incidenza delle imprese inattive in relazione alla tipologia dell’impresa. Nelle

94

.11

cooperative, ad esempio, si rileva l’alta percentuale di inattive rispetto alle iscritte mentre

nelle ditte individuali accade il contrario.

Verosimilmente il dato è viziato dalla particolare circostanza che in anni pregressi,

anni 80-90, si verificò un edulcorato rifiorire di cooperative ma, lungi dal rappresentare

imminenti volontà di intraprendere attività imprenditoriali, rispondevano all’esigenza di

disporre di un soggetto giuridico potenzialmente destinatario di finanziamenti pubblici.

Finanziamenti dei quali poi beneficiarono soltanto pochissimi soggetti. La gran massa di

cooperative costituite rimasero inattive e solo da qualche anno la Regione Siciliana sta

provvedendo alla loro cancellazione d’ufficio.

La seguente tabella ci consente di effettuare un raffronto con le altre realtà siciliane:

AGRIGENTO

CALTANISSETTA

CATANIA

ENNA

MESSINA

PALERMO

RAGUSA

SIRACUSA

TRAPANI

Il rapporto tra imprese registrate e imprese attive è sostanzialmente costante

come evidenziato nel grafico seguente:

95

.12

Approfondendo l’indagine in ambito provinciale, la tabella seguente mostra il

diverso status d’impresa in relazione al settore di attività:

96

.13

Coerentemente agli altri anni si nota la costante crescita delle imprese societarie

contrapposta alla diminuzione delle ditte individuali. La distribuzione per Classe e Natura

Giuridica delle imprese registrate è la seguente:

Per quanto riguarda i settori di attività, la distribuzione appare analoga a quella degli anni

precedenti:

Un metro per valutare la “vitalità” delle imprese è quello di esaminare i dati relativi

all’import-export. Nella tabella seguente il dato riferito alle nove provincie siciliane mostra

la drastica riduzione dell’export nisseno. Con tutta probabilità il dato assolutamente

97

.14

negativo, sebbene riferito ad un periodo limitato, è probabilmente da ascrivere al fermo

dell’attività estrattiva del petrolio del Petrolchimico di Gela.

Purtroppo, anche questo anno si spera in una inversione di tendenza reale.

L’economia nissena non è riuscita a contrastare la crisi con i classici strumenti della

diversificazione delle attività o con l’innovazione.

L’economia provinciale, tra l’altro, è molto dipendente dal terziario ed essendo la

platea dei consumatori costituita nella gran parte da dipendenti pubblici ed essendo questi

percettori di retribuzioni ferme a circa dieci anni orsono e quindi con un potere d’acquisto

che si affievolisce nel tempo, ha visto il continuo diminuire dei consumi.

La forbice tra popolazione dotata di un reddito superiore ala media rispetto a quello

con reddito inferiore si è ancora di più allargata quasi annullando il c.d. ceto medio e

riducendo di numero i c.d. ricchi ed aumentando i c.d. poveri. Tale nuovo assetto non ha

favorito una maggiore spesa da quella parte di popolazione che ha si aumentato il proprio

reddito ma la cui consistenza si è ridotta come, a maggior ragione, non ha favorito i

consumi di quella fetta di popolazione divenuta più numerosa ma con possibilità di spesa

ridotte.

98

.15

Del tutto inutili, se non per gli effetti “collaterali”, ha avuto l’azione governativa di

attribuire una somma pari a ottanta euro (lordi) in busta paga a coloro che percepivano un

reddito inferiore ad una certa soglia.

Nonostante il sopramenzionato momento di stallo la Camera di Commercio ha

continuato la propria attività istituzionale presso la sede principale di Caltanissetta e

presso la sede distaccata di Gela, oggetto anche di diverse interrogazioni e sedute del

Consiglio Comunale della medesima cittadina, cercando comunque di migliorare i propri

servizi malgrado le previsioni assolutamente negative in termini di entrate.

La Camera, anche nel 2015 ha inteso perseguire la politica del contenimento della

spesa voluto ai sensi delle diverse norme sulla spending review affidando il monitoraggio

della spesa alla Responsabilità del Dirigente dell’Ufficio di Ragioneria ed al RUP,

Responsabile Unico del Procedimento di controllo attraverso il conferimento di apposita

Posizione Organizzativa per il rispetto di tutte le norme della Spending review.

Con tale ultimo termine, in inglese per ingentilirne l’immagine, si intende una serie

di norme e di provvedimenti che costringono le amministrazioni ad operare dei risparmi

sempre più consistenti in diversi settori.

Di per se sembrerebbe una giusta misura per migliorare i conti della Pubblica

Amministrazione se non fosse per due aspetti molto importanti. Il primo è quello relativo

alla cecità dei provvedimenti di risparmio. La norma, infatti, obbliga a tagliare le spese

relativamente a determinati settori senza andare minimamente a valutare quali ricadute tali

tagli possano generare in ordine alla funzionalità della stessa amministrazione e dei servizi

da questa erogati. Per fare un esempio attinente alla nostra amministrazione secondo le

norme della spending review si dovrebbe tagliare sempre più il costo delle missioni e fra

queste quelle dell’Ispettore Metrico. Adempiere a tale norma significa, alla lunga, impedire

all’Ispettore Metrico di svolgere compiutamente il proprio lavoro di controllo, ad esempio,

sugli impianti di rifornimento di carburanti. I risultati di tale azione sono la riduzione delle

entrate per la CCIAA venendo a ridursi i diritti di segreteria dovuti per le ispezioni e la

maggiore diffusione di frodi diffondendosi la constatazione che gli stessi controlli, prima

effettuati con regolarità, ora potrebbero avvenire sporadicamente.

Altro esempio tangibile è quello relativo alla CPA. Le norme sulla spending review

prevedono una riduzione progressiva per i gettoni di presenza spettanti ai componenti di

commissioni. Presso questa Camera, come ancora prevede la norma regionale, è istituita

la Commissione Provinciale per l’Artigianato che ha come compito precipuo quello di

esaminare le istanze di iscrizione, modifica, cancellazione, eccetera, prodotte dalle

99

.16

imprese artigiane. Orbene fino all’anno 2012 la Commissione si riuniva 24 volte l’anno e

questo significava che, al più, l’imprenditore artigiano doveva attendere 14-15 giorni per

ottenere il provvedimento richiesto. In questo 2015 appena trascorso si è dovuto

contenere le sedute della CPA in 14 sedute e questo si è tradotto in un prolungamento dei

tempi di attesa fino a 27 giorni. Un peggioramento del servizio dell’80% non è certo

gratificante. L’utente, però, non ne conosce le ragioni e trova così più che giuste le critiche

alla burocrazia sbandierate anche spesso nei talk-show.

L’altro aspetto, che ha del grottesco, è quello dell’applicazione delle norme in parola

su amministrazioni che, come le Camere di Commercio, hanno una gestione economica

assolutamente autonoma. In queste, infatti, non si riceve un trasferimento di fonti da parte

dello Stato in guisa che, le somme “risparmiate” a seguito della spending review, ritornino

allo Stato a mitigare il debito pubblico. Nel caso delle Camere di Commercio la spending

review ha effetti sulle entrate proprie dell’ente camerale ed i risparmi non concorrono a

migliorare il bilancio delle stesse Camere ma vengono a queste sottratte e percepite dallo

Stato. In parole povere le Camere risparmiano, impoveriscono le proprie capacità di

intervento e incentivazione dell’economia e, spesso, sono costrette a ridurre i servizi

all’utenza ed al territorio. In ultimo, con l’accentramento in “Tesoreria Unica” il Governo

Centrale ha drenato anche tutte le liquidità del Sistema Camerale.

A ben considerare, stante il fatto che la principale entrata è costituita dal tributo

camerale e il prelievo derivante dalla spending review viene operato, in pratica, su una

quota del diritto fisso camerale, si potrebbe affermare che su quella quota l’imprenditore

paga due volte l’imposta sul reddito e che il sistema camerale, e quindi le imprese,

finanziano due volte le casse statali.

A condizionare, ancora, il risultato negativo di bilancio, non può ribadirsi la

ingiustificata decisione di ridurre entro il 2017 il 50% il tributo camerale. E’ ben difficile

comprendere le ragioni di tale norma poiché non si può certo riscontrare nel risparmio di

poche decine di euro annuali un grande aiuto per l’imprenditoria. Non si riesce, parimenti,

a comprendere come non si valuti il dissesto finanziario cui sono state scientemente

avviate le Camere di Commercio Siciliane sulle quali grava, come noto, la spesa sulle

pensioni. Non si comprende, ancora, per quale motivo non sono stati adeguati i diritti di

segreteria oramai fermi dal 2010.

100

.17

RISULTATI OPERATIVI e PERFORMANCE

Nonostante le drammatiche premesse questa Camera di Commercio riesce ancora

a produrre ottimi servizi e buone performance.

A titolo di esempio si riporta il report sulla efficienza del Registro delle Imprese. Più

specificamente nella tabella seguente è possibile riscontrare i tempi di evasione delle

pratiche; nella parte sinistra i risultati di questa Camera di Commercio e a destra la media

nazionale.

Concorrono al risultato negativo di questo bilancio la costante diminuzione delle

entrate dovute alla crisi economica ed al depauperamento delle imprese che, in misura

maggiore del passato e loro malgrado, si ritrovano nell’impossibilità di provvedere al

versamento del tributo camerale, la costante produzione di norme tendenti alla

decertificazione che ha determinato la diminuzione dei diritti riscossi. Inoltre risulta

aumentato il costo relativo alle pensioni che gravano esclusivamente sul bilancio camerale

corrente a differenza di quello delle consorelle camere non siciliane che invece grava su

altri enti previdenziali.

101

.18

Infine, anche il costo del personale a tempo determinato che, fino al 2012 gravava

sulla Camera limitatamente ai costi accessori (FAMP, buoni pasto e missioni), ha richiesto

la corresponsione di una quota di costo da parte della Camera avendo il governo regionale

ridotto il suo apporto complessivo del 6,7% anche per il 2015.

Come detto il bilancio consuntivo quest’anno riporta un disavanzo di . 599.370,72.

Si può affermare che il risultato negativo è stato in qualche modo contenuto, rispetto al

precedente del 2014 pari a . 1.251.754,113 grazie all’azione di controllo e di

contenimento della spesa adottata dalla Camera nelle attività gestionali del 2015.

Infatti, si può evidenziare, che la Camera ha cercato di ridurre ulteriormente tutte le

spese, con maggiore attenzione, quelle relative al D.L. 95/2012 sui consumi intermedi,

confermando, che i costi consuntivati sono nei limiti di spesa della spending review.

Di seguito, si elencano le spese ridotte con un maggiore risparmio relativamente al

2014:

Altri risparmi, si possono evidenziare per i conti relativi alle spese per Organi

istituzionali infatti da una spesa pari a . 146.306,60 del 2014 si passa ad . 112.479,19

con uno scostamento positivo pari a . 33.827,41.

Anche, le spese del personale, riportano una minore spesa, da . 1.680.77,54 del

2014 si passa a .1.565.136,83 del 2015 con uno scostamento positivo pari a

102

.19

.115.640,71 e ciò grazie anche al pensionamento di due dipendenti. Anche se tali

operazioni comunque incidono negativamente sul costo delle pensioni, con circa .

51.000,00 in più, ma nel contempo si realizza un risparmio relativamente agli oneri sociali.

L’ufficio del Registro Imprese ha anche favorito l’incremento dei dati output,

incrementando i diritti di segreteria con un maggiore incasso pari a .186.854,69 per altro

in presenza della riduzione del diritto camerale come voluta dal Governo.

Inoltre va altresì evidenziato il risparmio conseguito tra quanto preventivato in sede

di Previsionale 2015 e quanto effettivamente speso, come esposto nella tabella che

segue:

103

.20

LA LINEA POLITICA

La linea politica di questa Camera di Commercio, pur influenzata dalla realizzazione

dell’accorpamento con le Camere di Commercio di Trapani ed Agrigento non ha trascurato

nel corso del 2015 il territorio di competenza. L’accorpamento, voluto all’unanimità dai

Consigli Camerali delle tre Camere interessate, dovrebbe concludersi ormai a breve pur in

presenza dei momenti travagliati degli altri accorpamenti regionali che hanno finito per

incidere pure sulle procedure di questa Camera di Commercio.

La linea politica di questa Amministrazione, pur avendo come prossime esigenze il

dovere adottare ogni utile determinazione finalizzata al riassetto delle tre Camere non si

discosta da quella che è la “mission” delle Camere di Commercio come è stata perseguita

in questi ultimi anni.

Lo spirito di servizio camerale è semplicemente quello di supportare le imprese e

adoperarsi affinché il tessuto economico progredisca.

Le linee di intervento adottate sino ad oggi con la costante prevalenza dei temi

legati alla innovazione ed alla internazionalizzazione rimangono le principali.

Ciò che, invece, potrebbe determinare grandi modifiche è ciò che sarà delineato

nella attesa riforma delle Camere di Commercio. Si parla di alternanza scuola – lavoro

come linea di intervento prioritaria o di incentivazione delle nuove start-up o, ancora, di

spinta alla creazione di reti di impresa.

Ma di qualsiasi cosa si tratti è certo che questa Camera di Commercio farà del suo

meglio per lo sviluppo dell’economia.

Si confermano sin da ora gli obiettivi delineati da questo Consiglio Camerale, con

particolare evidenza di quelli che rappresentano le linee guida del predetto rinnovamento:

a) innovazione tecnologica;

b) formazione agli imprenditori ed ai manager;

c) sostegno all’internazionalizzazione.

Come noto per imporsi nel campo imprenditoriale non è sufficiente costituire

un’azienda uguale a tante altre, ma, considerato che ci si riferisce non più al solo mercato

locale, occorre utilizzare tutti i moderni mezzi di comunicazione e scambio favoriti anche

da internet, per raggiungere mercati globali. I concorrenti, come ormai precisato da

qualche anno, non sono più solo quelli “di fronte” ma piuttosto quelli dell’altro capo del

mondo” ma che appaiono sul PC del cliente. Quindi per emergere è necessario proporre

prodotti di qualità ma anche che contengano caratteristiche di novità o che contengano

104

.21

innovazione di processo o di materie prime che ne determinino eccellenza per competere

e vincere con nuovi competitors.

Come ormai evidente, il Sistema Camerale è stato pioniere dell’era digitale Italiana

e deve rimanerne tale. E’ indispensabile che le Imprese conoscano almeno tre lingue,

l’informatica, i segreti del web ed anche dei social network che, con le loro mille

sfaccettature rappresentano i veri nuovi mercati. Oggi ci sono, anche nel nostro territorio,

aziende che si occupano solo di insegnare le tecniche di diffusione del proprio logo

attraverso i social network o come selezionare ipotetici clienti con gli stessi mezzi. Quasi

tre miliardi di persone ormai utilizzano Facebook, piuttosto che Twitter o Linkedin e con

Periscope puoi entrare in un negozio con gli occhi (webcam del cellulare) di un cliente che

nemmeno conosci. Il nostro mercato non è solo quello davanti la nostra vetrina ma tutti

quelli raggiungibili con o senza internet.

Dalla collaborazione tra il Sistema Camerale ed il colosso digitale Google sono nati

numerosi progetti di cui si esporrà più avanti in questa relazione.

La Camera, ad ogni modo, continuerà a lavorare sul percorso avviato e perseguire i

propri obiettivi, quali, a solo titolo di esempio:

Proteggere l’iniziativa imprenditoriale attraverso politiche e procedure

amministrative semplificate ma idonee a selezionare imprese “sane” e “virtuose”.

Assicurare il controllo, la sorveglianza del territorio e fare sinergia con quella task-

force professionale capace di accompagnare l’inserimento degli investitori e delle loro idee

più virtuose, in stretto collegamento con il nuovo associazionismo antiracket voluto anche

dalla Camera di Commercio;

Ottenere la realizzazione di quelle infrastrutture che sono necessarie per un polo

che vuole essere area di sviluppo socio-economico diffuso. Per favorire lo sviluppo

sostenibile occorre, infatti, potenziare la rete stradale, ferroviaria e l’area portuale,

introdurre delle piattaforme logistiche di portata “mediterranea”, bonificare l’ambiente (in

particolare i siti minerari dismessi e le aree industriali).

Stimolare la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Assicurare che si applichino le moderne tecnologie, dal momento che queste

rappresentano le opportunità che permetteranno di conseguire, dagli investimenti, il

massimo rendimento in termini di produttività, che significa migliori profitti e nuova

occupazione; questo, a sua volta, avrà un effetto consolidante circa il buon rapporto che è

necessario mantenere con tutte le istituzioni civiche.

105

.22

FINANZIAMENTI, PROGETTI E POLITICHE DI SISTEMA

Come noto le competenze del Sistema camerale ne confermano la natura di rete

istituzionale orientata al servizio delle imprese.

La Camera di Commercio di Caltanissetta, anche nel corso del 2015 ha continuato

a svolgere, anche utilizzando l’azione necessaria e coordinatrice di Unioncamere, i

seguenti temi/servizi:

• la garanzia della regolazione e della trasparenza del mercato

• il supporto all’internazionalizzazione per la promozione e la tutela del Made in Italy

di qualità

• la promozione dell’imprenditoria femminile

• la diffusione dell’innovazione, della ricerca e del trasferimento tecnologico

• la realizzazione di osservatori dell’economia locale e la diffusione di informazione

economica

• la realizzazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro

• la promozione della formazione manageriale

• l’analisi dei fabbisogni professionali delle imprese per l’orientamento al lavoro e alle

professioni

• la diffusione della conciliazione e della mediazione

• la semplificazione delle procedure per l’avvio e lo svolgimento di attività

economiche

• la tutela dei diritti in materia di proprietà industriale

• la disciplina dell’impresa sociale

La funzione pubblica attribuita dall’Ordinamento italiano alle Camere di Commercio,

viene svolta anche attraverso l’ausilio di programmi a valere sul Fondo di Perequazione di

Unioncamere che permettono di sostenere le Camere, specialmente le più piccole, ad

assicurare anche sulla loro competenza geografica l’attuazione delle iniziative del sistema

camerale nazionale, spesso anche per il tramite delle Unioni regionali.

106

.23

RISULTATI CONSEGUITI

Prima di evidenziare i risultati che questa Camera ha conseguito rispetto agli

obiettivi che si era prefissati è opportuno ricordare alcune evidenze da tenere sempre in

evidenza. Nel corso del 2014 il Sistema Camerale è stato al centro delle attenzioni del

Governo centrale. La norma prevista dal DL 90/2014 convertito in Legge 114/2014, con un

risparmio medio per singola impresa di 5,2 euro al mese, comporterà per tutto il Sistema

Camerale 2,5 miliardi di effetto recessivo che ricadrà sull’economia italiana ed avrà effetti

tragici sulle Camere di Commercio siciliane. Ricordiamo anche in questo Bilancio la

cosiddetta “operazione verità”, condotta da CGIA di Mestre e Unioncamere Veneto, che

non può non essere richiamata anche in questa sede, è racchiusa nei numeri dello studio

«Il Sistema camerale in Italia: ruolo, valore ed identità». L’incidenza del Sistema camerale

sulla spesa pubblica nazionale rappresenta lo 0,2%, pari a 1,8 dei 715 miliardi di spesa

pubblica primaria, la cui voce preponderante riguarda gli Enti previdenziali col 43,7% (le

Province incidevano l’1,4%, le Regioni il 4,5%, le Amministrazioni centrali il 24,1%). La

riduzione del 50% del diritto annuale a partire dal 2015 comporterebbe un risparmio medio

annuo di circa 63 euro ad impresa (5,2 euro al mese), mentre per le ditte individuali un

“alleggerimento” di 2,6 euro al mese. Di contro ci sarà una perdita di risorse di oltre 400

milioni di euro all’economia dei territori sulle voci export, credito, turismo, innovazione,

formazione. Oltre 2.500 i posti di lavoro a rischio e un aggravio sulle casse dello Stato di

167 milioni di euro (89 per il personale; 24 per gli oneri previdenziali delle Cciaa della

Sicilia; 46 di minori versamenti, imposte e tasse), ma soprattutto un effetto recessivo di

circa 2,5 miliardi di euro, pari allo 0,2% di valore aggiunto del Pil.” Dati alla mano, mentre

la spesa statale per le CCIAA è minimale o nulla i benefici dell’azione camerale sono

rimasti e rimarranno invariati. In un momento di crisi che permane ormai dalla fine del

2007 chi altri, se non le Camere di Commercio, avrebbe potuto sostenere le imprese

attraverso l'erogazione nei confronti dei Confidi dei fondi atti ad aumentare la disponibilità

dei plafond e, quindi, a fungere da vero e proprio “salvagente” per un sistema economico

che non ha certo avuto aiuti dallo Stato né sotto forma di detassazione, né sotto forma di

liquidazione dei debiti contratti con le singole imprese. Nel variegato mondo del servizio

pubblico, chi può vantare come le Camere di Commercio un indice di gradimento che

supera l'80% espresso dalle aziende con meno di 50 dipendenti e addirittura sfiori il 90%

per quelle che hanno un numero maggiore di addetti» riferendosi all’indagine ISPO

commissionata dall’Istituto Tagliacarne.

107

.24

Si conferma anche in questo Bilancio che in alcune regioni le Camere di

Commercio sono e sono state una garanzia di sviluppo per le imprese e di sostegno alla

loro azione sia sul mercato interno che estero. Le Camere di Commercio rappresentano

un federalismo compiuto, la vera perequazione orizzontale. Svolgono compiti di eccellenza

come il sostegno al credito, l’internazionalizzazione, la formazione. Sono fondamentali per

il tessuto economico, non solo per le piccole e medie imprese, ma per le stesse

Associazioni di categoria. Le Camere di Commercio esistono in tutti i Paesi sviluppati. Per

la maggior parte sono Pubbliche proprio per l’importanza della loro azione. Nel decennio

2003-2012 la variazione del personale delle Camere di Commercio in Italia è stata del -

11,9% (7.542 dipendenti al 2012) a fronte di una variazione della Pubblica

amministrazione del -6,9%. Sul fronte dell’autofinanziamento, per ogni 100 euro di proventi

correnti 81 derivano da risorse proprie (diritto annuale, diritti di segreteria, proventi dalla

gestione di beni e servizi) dipendendo solo per il 19% da risorse esterne come, ad

esempio, i contributi Ue. Proprio per la partecipazione ai finanziamenti Ue e al processo di

formazione del diritto europeo esistono i Consorzi Enterprise Europe Network. La

dotazione del Fondo di perequazione delle CCIAA nel 2012 era di 39,4 milioni di euro, la

metà destinata a contributi per l’equilibrio economico di quelle Camere che presentano un

ridotto numero d’imprese, evitando così diseconomie di scala. Il rimanente viene destinato

al finanziamento di progetti camerali e linee progettuali contenute nell’accordo Ministero

dello Sviluppo Economico-Unioncamere.

Tuttavia non si può omettere di evidenziare che l’immagine delle Camere di

Commercio è stata demolita mediaticamente e purtroppo il messaggio che si è trasmesso

sulle Camere di Commercio è quello di ritenerle come tutti quegli enti cosiddetti inutili che

gravano non solo sulle imprese ma sulle tasche di tutti i cittadini.

Si conferma per l’esercizio 2015 che a causa della predetta percezione si è potuta

confermare una diminuzione nel pagamento del tributo specialmente di quello pregresso.

La possibilità di abolizione dei diritti camerali ha indotto l’utente moroso a perseguire nella

sua omissione sperando nella estinzione stessa del debito.

La riduzione del tributo del 50% ha comportato, già in sede di Bilancio Previsionale,

una accurata revisione di tutti i programmi di spesa soprattutto tenendo costante il peso

dell’onere pensionistico che le Camere di Commercio del rimanente territorio nazionale

non hanno. Le consorelle “oltre lo stretto” dovranno semplicemente ridurre una parte dei

cosiddetti interventi promozionali per mantenersi in attivo mentre per le Camere di

Commercio Siciliane non è possibile nemmeno prevedere il pareggio di Bilancio.

108

.25

INTERVENTI PROMOZIONALI E INIZIATIVE DI CARATTERE ECONOMICO

La Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Caltanissetta in

richiamo ai principi contenuti nella Circolare Ministeriale n. 3238/c del 04/03/91, a norma

dell'art.2, comma 1, della Legge 29 dicembre 1993 n. 580 e successive modificazioni,

dell’art.12 della Legge 7 agosto 1990, n.241 e della Legge Regionale 2 marzo 2010, n.4,

conformemente a quanto previsto dallo Statuto, contribuisce alla realizzazione di iniziative

aventi per scopo l'incremento della produzione ed il miglioramento delle condizioni

economiche e sociali della provincia nel rispetto del principio di sussidiarietà.

In assolvimento a tale funzione e nella consapevolezza dell’importanza delle stesse

per lo sviluppo socio-economico del territorio, l'Ente camerale, seppur nelle ristrettezze

economiche conseguenti la riduzione del 35% del diritto annuale, ha inserito nel proprio

bilancio adeguati stanziamenti per interventi relativi a:

• partecipazione ad iniziative economiche promosse da Associazioni di categoria

degli imprenditori, dei consumatori, dei sindacati dei lavoratori o da soggetti

pubblici, comprese le scuole pubbliche, congiuntamente ad una o più delle predette

associazioni;

• attuazione di iniziative di sostegno delle imprese per il raggiungimento di obiettivi di

sviluppo economico, per le quali i criteri generali di intervento sono fissati dalla

Giunta camerale su mandato del Consiglio e sulla base delle linee guida del

regolamento oggi in fase di modifica;

• concessione del gratuito patrocinio;

• concessione a titolo gratuito dell’uso di sale riunioni della sede camerale.

La Camera di commercio promuove altresì lo sviluppo del territorio di propria

competenza mediante la valorizzazione e la promozione dei prodotti tipici, sostenendo

processi di innovazione e di qualità, partecipando a fiere e manifestazioni con valenza

nazionale e/o internazionale.

A tal riguardo, sono state realizzate le seguenti iniziative:

1. Made in Italy - Eccellenze in digitale 2015 –

GOOGLE per le Camere di Commercio

La Camera di Commercio di Caltanissetta ha aderito al progetto promosso

dall’Unione Italiana delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, in

attuazione al protocollo d’intesa del 25 marzo 2015 fra Unioncamere e Google, per il

109

.26

conferimento di n. 2 borse di studio destinate a giovani laureati e/o diplomati di scuola

secondaria superiore, finalizzate a:

a) favorire la digitalizzazione dei territori a più elevata capacità di offerta di beni e

servizi direttamente collegati alla tipicità delle aree assunte a riferimento, con particolare

attenzione ai settori di punta del made in Italy e alle filiere caratterizzanti l’immagine

dell’Italia nel mondo;

b) contribuire all’avvicinamento di giovani talenti altamente qualificati nel campo

dell’ICT ai contesti aziendali innalzando così la capacità innovativa e commerciale delle

PMI italiane;

c) incrementare la consapevolezza del ruolo che può svolgere la digitalizzazione

per la competitività del tessuto produttivo italiano, sia nei rapporti “business to business”

che “business to consumer” in Italia e all’estero.

Dopo idonea procedura di selezione curata a Roma dall’Unioncamere, sono stati

individuati due giovani laureati che, successivamente, sono stati all’uopo formati dal

colosso Google ed hanno svolto, presso la sede camerale e presso numerose imprese,

attività di promozione, affiancamento e supporto organizzativo alle aziende del territorio e

delle filiere produttive di punta del made in Italy, nella conoscenza delle opportunità offerte

dall’economia digitale.

110

.27

2. Expo 2015 - Sicilia Madre Terra – Progetto di valorizzazione internazionale

delle risorse del territorio - Azione 2) Partecipazione ad Expo Milano 2015

La Camera di Commercio di Siracusa, nell’ambito di EXPO 2015 “Nutrire il pianeta,

energia per la vita”, ha avviato, in qualità di capofila del partenariato istituzionale

(comprendente le Camere di Commercio di Siracusa, Caltanissetta, Catania, Enna e

Ragusa), il progetto “Sicilia Madre Terra”, volto a mettere a sistema le principali eccellenze

produttive delle diverse filiere agroalimentari della Sicilia centrale ed orientale insieme al

patrimonio artistico e culturale, ai beni paesaggistici e naturalistici, proponendo spunti

innovativi nell’ottica di incoraggiare lo sviluppo sociale ed economico.

L’idea progettuale è nata dall’esigenza di preparare, in termini organizzativi e

promozionali, il territorio di riferimento all’incontro con il mondo (persone, imprese,

istituzioni) che grazie ad EXPO 2015 e al programma “Dall’EXPO ai territori”, avrebbero

visitato la Sicilia centrale ed orientale nei mesi che vanno da maggio a ottobre 2015.

Sono stati realizzati eventi culturali, artistici, promozionali e d’affari attraverso

l’organizzazione di incontri B2B volti a fare incontrare operatori economici locali e stranieri

nonché attraverso la realizzazione di alcune giornate di protagonismo ad EXPO 2015, che

si sono tenute presso il Convivio Spazio 2 Regione Sicilia, nelle giornate del 10, 11, 12, 13

Luglio 2015.

111

.28

3. Blue Sea Land - Expo dei Distretti Agroalimentari del Mediterraneo dell’Africa

e del Medio Oriente allargato:

L’evento organizzato dal Distretto Produttivo della Pesca, dall’Osservatorio della

Pesca nel Mediterraneo, dalla Regione Siciliana, con l’assistenza ed il patrocinio del

Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, del Ministero dello

Sviluppo Economico e del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, unisce

in un unico luogo i Distretti produttivi della filiera agro-ittico-alimentare italiana, dei Paesi

del Mediterraneo, dell’Africa e del Medio Oriente allargato.

La Camera di Commercio di Caltanissetta ha partecipato all’iniziativa ed in

occasione della Chiusura dei lavori svoltasi attraverso la cd Qsbah di Mazzara ha messo a

disposizione delle imprese un’area espositiva, dove sono state offerte in degustare le

eccellenze agroalimentari locali. Ciò è stato possibile anche grazie alla fattiva

collaborazione dell’Istituto di Istruzione Superiore “Senatore Angelo Di Rocco” che ha

partecipato all’evento con una delegazione di studenti, la cui dedizione e professionalità

ha permesso la perfetta riuscita dell’iniziativa offrendo oltre 1.200 degustazioni in una sola

giornata. Ciò ha consentito ai giovani studenti di realizzare una nuova e costruttiva

esperienza educativo-formativa che si innesta legittimamente l'ambito di applicazione

dell'alternanza scuola-lavoro.

112

.29

Le aziende, individuate a seguito di una selezione, hanno partecipato a specifici

incontri “B2B” con operatori nazionali ed internazionali, appositamente selezionati.

4. Percorsi in alternanza scuola lavoro

La Legge 13 luglio 2015, n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di

istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” ha

introdotto per tutti i percorsi educativi una nuova metodologia dell’alternanza scuola-lavoro

113

.30

che si propone di orientare e sostenere un ingresso consapevole degli studenti nelle realtà

lavorative, mediante ore di tirocinio all’interno di Enti e/o imprese di durata variabile in

ragione degli ordinamenti: 400 ore negli Istituti tecnici e professionali e 200 nei Licei.

La collaborazione con le imprese può favorire l’innovazione della didattica e la

diffusione di azioni formative volte all’acquisizione di competenze spendibili anche nel

mondo del lavoro, promuovendo al contempo l’orientamento, la cultura

dell’autoimprenditorialità, la cittadinanza attiva e un maggiore coinvolgimento dei giovani

nei processi di apprendimento.

Questa nuova metodologia didattica, pertanto, mira ad una stretta interazione fra il

mondo del lavoro ed il sistema formativo per avvicinare i giovani alle dinamiche lavorative,

prospettando loro l’opportunità di ampliare competenze ed esperienze per rispondere

meglio alle istanze del sistema economico-imprenditoriale italiano e, in ultima analisi, per

contribuire allo sviluppo economico, sociale e culturale del Paese.

La Camera di Commercio di Caltanissetta, sempre sensibile alle istanze provenienti

dal territorio, ha da tempo manifestato la volontà di aderire al progetto di realizzazione dei

laboratori territoriali, di cui all’art. 1, commi da 56 a 62, della legge n. 107/2015, con:

a) la rete di scuole secondarie di 2° costituita dall’ITCG “M. Rapisardi” di Caltanissetta,

scuola capofila, ITCG Hodierna di Mussomeli, IPIA di “Galileo Galilei” di

Caltanissetta, Istituto comprensivo “Vittorio Veneto” di Caltanissetta, Istituto

comprensivo “Paolo Emiliani Giudici” di Mussomeli ed il Comune di Caltanissetta;

b) I.I.S.S. “S. Mottura” di Caltanissetta.

La collaborazione avviata con detti Istituti, impegna l’Ente Camerale a:

• svolgere un’azione continua di tipo informativo e formativo di intermediazione su

società, cultura e identità locale, economica e attività produttive, welfare, servizi e

qualità urbana, ambiente e territorio, strumenti di governo e risorse a sostegno delle

istituzioni scolastiche attraverso la realizzazione sinergica di progetti e di percorsi di

miglioramento aperti sia all’utenza formativa curriculare sia all’utenza del territorio;

• attivare dei processi virtuosi volti a realizzare sinergie tra mondo dell’istruzione e del

lavoro;

• operare una definizione condivisa di competenze e abilità al fine di promuovere e

sviluppare un curriculo orientato all’impresa/al mercato del lavoro;

• potenziare tutte quelle attività utili a incrementare l’incontro tra studenti, lavoratori,

imprese e utenza in genere del territorio;

114

.31

• collaborare in attività di alternanza scuola-lavoro quali stage, incontri formativi e

tirocini anche post-diploma;

• sviluppare iniziative di formazione e orientamento degli utenti attraverso la

progettazione e realizzazione di attività sperimentali presso le sedi dei laboratori

costituiti delle scuole in rete su argomenti innovativi relativi ali indirizzi formativi e di

riqualificazione professionale;

• sviluppare iniziative rivolte all’accoglienza e all’integrazione degli studenti, famiglie e

utenti extracomunitari, attivando percorsi di promozione delle varie culture.

Coerentemente con quanto sopra riportato, la Camera ha coinvolto gli studenti di vari

Istituti in più iniziative seminariali ed ha, inoltre, attivato uno stage, svoltosi dal 23 al 31

marzo 2015, rivolto gli allievi dell’Istituto Mario Rapisardi di Caltanissetta, per favorire

l’orientamento degli studenti nell’ambiente di lavoro, consentendo loro di realizzare una

valida esperienza formativa.

I feedback acquisiti hanno confermato, ove fosse stato necessario, l’importanza

della metodologia dell’alternanza scuola-lavoro quale strumento indispensabile per

realizzare un fattivo raccordo fra il sistema della formazione ed il mondo del lavoro,

evitando lo scollamento tra quanto viene insegnato e quanto invece è richiesto dalle

aziende. Scollamento che per anni è stato lamentato da tutti gli attori del Paese Italia.

Coerentemente alle linee guida previste del Fondo perequativo 2014, sono stati

presentati il 14.05.2015 i sotto riportati progetti che, ammessi a finanziamento, sono stati

avviati nel corso del secondo quadrimestre 2015 e dovranno essere ultimati entro il 31

luglio p.v.:

5. Le camere di commercio per lo sviluppo delle competenze digitali nei sistemi

produttivi territoriali: Giovani e promozione delle eccellenze digitali e

Formazione sul digitale

Nonostante sia da tempo ampiamente riconosciuto che l’ICT rappresenta il

principale driver d’innovazione, di competitività e di crescita, il sistema Paese Italia non sta

ancora acquisendo pieno vantaggio dalle opportunità offerte dal digitale.

La Camera di commercio si Caltanissetta, nell’ambito delle proprie linee di servizio

a favore del tessuto produttivo locale, è impegnata nella realizzazione di progetti

finalizzati al recupero del gap digitale ed alla diffusione della cultura

dell’innovazione ICT presso le micro e piccole imprese provinciali (vedasi punto 1).

115

.32

In tale contesto, la Camera ha previsto la realizzazione di due linee di attività volte a

promuovere la digitalizzazione del tessuto produttivo e l’upgrade delle competenze delle

risorse umane camerali in tema di digitalizzazione, in particolare:

1) giovani e promozione delle eccellenze digitali;

2) formazione sul digitale.

L’obiettivo strategico si declina nei seguenti obiettivi operativi:

• favorire la digitalizzazione dei territori a più elevata capacità di offerta di beni e

servizi direttamente collegati alla tipicità dei territori, con particolare riferimento ai

settori di punta del made in Italy e alle filiere caratterizzanti l’immagine dell’Italia nel

mondo (compresa quella turistica), attraverso l’impegno di giovani che hanno

concluso il percorso di studio, con l’obiettivo di accrescere la competitività di tali

sistemi territoriali;

• contribuire all’avvicinamento di giovani talenti altamente qualificati nel campo

dell’ICT ai contesti aziendali, innalzando così la capacità innovativa e commerciale

delle PMI italiane;

• incrementare la consapevolezza del ruolo che può svolgere la digitalizzazione per

la competitività del tessuto produttivo italiano, sia nei rapporti “business to

business” che “business to consumer” in Italia e all’estero ;

• facilitare l’accumulo presso la Camera di commercio di know how tecnico-

specialistico sui temi del digitale, dell’innovazione digitale e delle sue implicazioni

per l’impresa (modelli organizzativi, customizzazione, value chain, ecc.);

• incrementare la capacità di servizio a favore del tessuto produttivo locale.

6. Le Camere di Commercio per il contrasto alla concorrenza sleale e la

promozione della trasparenza e della legalità nell’economia

Obiettivo generale del progetto è quello di consentire la costruzione e il

consolidamento di percorsi (progettuali, di servizio, logiche di approccio, strumenti

metodologici) che concretizzino ed evidenzino il ruolo della Camera di commercio di

Caltanissetta in relazione a quanto previsto dall'articolo 2, comma 7, della Legge 580.

Detta disciplina normativa costituisce il presupposto per l'individuazione di un

preciso compito delle Camere di commercio, chiamate ad operare per garantire il

mantenimento di condizioni di legalità in campo economico.

Conseguentemente, l'azione della Camera per la costituzione in giudizio e l'azione

per la repressione delle condotte di concorrenza sleale assolvono una funzione di tutela

116

.33

dell'interesse generale delle imprese contribuendo a far sì che la competizione tra gli

imprenditori si svolga in modo corretto e leale. Così operando, si viene a configurare uno

stretto ed efficace collegamento tra il perseguimento degli interessi generali individuati

dalla L.580 e il principio costituzionale (art 41) dell'utilità sociale che pone quale limite

all'iniziativa economica privata le azioni che recano danno alla sicurezza, alla libertà e alla

dignità umana.

Gli obiettivi perseguiti dal progetto mirano a dare concreta attuazione al dettato

normativo, rispondendo, al contempo, anche alle specifiche esigenze territoriali che

richiedono delle attività differenziate in base alle specifiche caratteristiche economiche,

culturali e ambientali. A tale proposito questa Camera, pur avendo aderito all'analogo

progetto predisposto dall'Unioncamere Sicilia, ha ritenuto opportuno sviluppare, evitando

inutili sovrapposizioni, autonomamente le sottoelencate macro aree:

1. La rete per la legalità: il partenariato tra istituzioni e società civile

La costruzione delle reti con il partenariato del mondo istituzionale, del mondo

associativo e del mondo sociale costituisce la leva fondamentale per la realizzazione e il

raggiungimento degli obiettivi progettuali. A tale fine le azioni in corso di attuazione sono:

o individuazione dei partner istituzionali, del mondo associativo e del mondo

sociale;

o presa di contatto e avvio lavori per la definizione degli ambiti di intervento

comune;

o lo sviluppo di accordi e la loro formalizzazione attraverso protocolli.

2. Il monitoraggio dell’economia e il rischio illegalità: gli osservatori.

In quest’area rientrano le azioni messe in campo dalla Camera di commercio per

contribuire al contrasto dei vari fenomeni di illegalità che hanno come punto in comune il

danno che generano all’economia e alle imprese, sia direttamente sia attraverso la

limitazione del libero mercato. I relativi interventi si caratterizzano in termini di analisi

dell’impatto dell’azione della criminalità sull’economia locale. Le azioni in fase di

attuazione sono:

o attivazione degli osservatori;

o realizzazione di studi e ricerche;

o realizzazione di eventi finalizzati all’approfondimento e divulgazione degli

esiti degli studi e delle ricerche.

3. La legalità e l’ambiente

117

.34

Con questa azione si intende valorizzare le competenze della Camera in materia di

adempimenti ambientali ed il recente accordo siglato da Unioncamere con il Comitato

nazionale Albo gestori ambientali, Libera e Legambiente in materia di diffusione della

legalità ambientale, per indirizzare le imprese verso comportamenti competitivi virtuosi nel

rispetto della legalità ambientale. La Camera di commercio, rispondendo a specifici

compiti demandati dal legislatore, svolge un’importante ruolo anche nella raccolta di dati

ambientali.

Al fine di valorizzare al meglio le competenze camerali le attività si indirizzano sui

settori produttivi legati al ciclo dei rifiuti.

Gli obiettivi dell’area “legalità ed ambiente” possono quindi essere così definiti:

o individuazione delle principali criticità riscontrate dalle imprese

nell’applicazione dalle norme e nella cura degli adempimenti amministrativi

ambientali inerenti il ciclo dei rifiuti;

o alfabetizzazione ambientale, formazione, sensibilizzazione e supporto

tecnico alle piccole imprese per la corretta applicazione della norma e la

prevenzione dei fenomeni di illegalità;

o attivazione tavoli di confronto/osservatori regionali/territoriali con il mondo

associativo e i soggetti istituzionali competenti in materia ambientale per

l’individuazione di proposte condivise di semplificazione amministrative e/o

proposte di miglioramento della normativa ambientale;

o diffusione della conoscenza e valorizzazione dei sistemi informativi

ambientali delle Camere di Commercio a supporto di azione di prevenzione

dei fenomeni di illegalità da parte dei soggetti istituzionali competenti

(regioni, Arpa, enti di controllo,..) attraverso la realizzazione di azioni di

informazione/formazione;

o favorire l’attivazione di un network delle Camere di commercio, fra quelle che

hanno avviato percorsi a sostegno della conformità normativa ambientale

delle imprese, per uno scambio di esperienze e soluzioni condivise al fine di

proporre una semplificazione normativa e amministrativa in materia

ambientale;

o ricognizione delle principali criticità ambientali insistenti sul territorio di

competenza della Camera di Caltanissetta.

4. L’assistenza tecnica per la gestione delle imprese e dei beni in sequestro e in

confisca

118

.35

Uno degli strumenti più efficaci per il contrasto alla criminalità economica è il

sequestro e la confisca dei beni e delle aziende. La legge prevede che queste aziende e

beni possano essere vendute, affittate a privati oppure affidate a cooperative di lavoratori

per essere accompagnate ad un ritorno produttivo. Nella realtà accade, invece, il contrario.

Al netto delle scatole cinesi delle aziende fantasma e di quelle tenute in piedi solo

dal riciclaggio di denaro di provenienza illecita, le aziende e i beni confiscati che

potrebbero continuare ad operare sul mercato chiudono e falliscono, nonostante l'impegno

di tanti amministratori giudiziari e dei lavoratori stessi: spesso per una carenza di cultura

imprenditoriale.

E’ stata avvertita la necessaria di un’azione di natura tecnica utile per

accompagnare e reintrodurre nel mercato questo ingente patrimonio divenuto ora

patrimonio pubblico con un alto significato sociale oltre che economico.

A tal riguardo si intende dare seguito all’esperienza dell’Unioncamere che

partecipa, insieme all’Associazione Libera, ad un programma denominato “Impresa Bene

Comune”, il quale si propone di coinvolgere il sistema imprenditoriale del Made in Italy in

un progetto di accompagnamento alle attività produttive che è stato sollecitato anche dai

Tribunali: condividere le esperienze imprenditoriali di successo e metterle al servizio del

recupero, della salvaguardia e della valorizzazione delle aziende sequestrate e confiscate

alla criminalità organizzata, a beneficio dello sviluppo economico, della legalità e della

tutela del lavoro.

L’obiettivo di quest’area di azione è quello di creare le premesse organizzative,

conoscitive e professionali per consentire alla Camera di commercio di porsi sul territorio

quale collante tra le imprese sociali e le cooperative che gestiscono i beni e le aziende

confiscate e il sistema imprenditoriale, al fine di consentire e avviare costruttive forme di

tutoraggio.

Le azioni previste in questa area del fondo perequativo sono:

o individuazione di un percorso organizzativo attraverso il quale consentire il

contatto tra i soggetti che gestiscono le imprese confiscate e le aziende in

grado di svolgere un’attività di tutoraggio;

o formazione delle professionalità interne della Camera di commercio volte a

sviluppare e/o consolidare le conoscenze e le abilità necessarie per svolgere

l’attività di collegamento.

119

.36

7. Potenziamento dei servizi di mediazione e attivazione degli organismi per la

composizione delle crisi da sovraindebitamento

Con questo progetto la Camera di Commercio vuole consolidare il proprio impegno

sui temi della giustizia alternativa, allargando e approfondendo l'ambito di azione, anche in

vista dell'ampliamento delle competenza attribuite con la Legge n. 3 del 27 gennaio 2012

agli uffici camerali, e in particolare agli organismi di conciliazione, in materia di risoluzione

delle crisi da sovraindebitamento, per cui di recente è stato pubblicato il decreto

ministeriale di attuazione n. 202 del 2014.

Si tratta di una nuova procedura destinata a tutti i soggetti sovraindebitati e non

sottoposti alla legge sul fallimento, ma esposti, invece, alle procedure che i creditori

possono promuovere.

La legge prevede per questi soggetti (piccoli imprenditori e consumatori), che si

trovano in una situazione debitoria, la possibilità di rivolgersi all'Organismo di

composizione delle crisi da sovraindebitamento e di formulare una proposta di accordo

con i creditori o, nel caso del consumatore, in alternativa all'accordo, di presentare un

piano di ristrutturazione dei debiti.

Gli Organismi di conciliazione camerali nell'ambito di tale attività, dovranno:

o dare assistenza al debitore;

o verificare la fattibilità del piano;

o svolgere una serie di attività ausiliarie rispetto alle funzioni del Giudice.

Per queste attività la legge prevede uno specifico tariffario a carico degli utenti.

Tale iniziativa rappresenta una opportunità, in grado di rafforzare l'attività di

giustizia alternativa che, anche di recente, il Governo ha confermato come una

competenza che il Sistema camerale deve continuare ad esercitare e su cui deve

continuare ad investire. Questa attività, inoltre, oltre ad affidare agli Organismi camerali

delicate responsabilità, richiede sia da parte delle strutture camerali che da parte dei

compositori della crisi, competenze tecniche altamente specializzate.

Per l'attivazione del servizio è necessario dotarsi di un regolamento di procedura, di

un tariffario, ed è altresì necessario procedere alla formazione del personale destinato

all'attività di segreteria del servizio, nonché alla formazione dei compositori delle crisi che

dovranno definire la proposta di accordo o, nel caso del consumatore, il piano di

ristrutturazione del debito.

120

.37

Per svolgere il servizio sarà indispensabile aver ottenuto l'accreditamento presso il

Registro degli Organismi di composizione delle crisi da sovraindebitamento che il

Ministero della Giustizia sta provvedendo ad istituire.

L'Unioncamere ha già messo a disposizione delle Camere di Commercio una serie

di strumenti utili per definire gli adempimenti necessari per l'attivazione del servizio, per

dar vita ad una rete di Organismi omogenei sul territorio nazionale.

Il progetto in particolare intende realizzare:

1. istituzione dell'Organismo, con approvazione del regolamento e del tariffario;

2. individuazione del Referente dell'Organismo, strutturazione dell'ufficio;

3. selezione/formazione dei compositori delle crisi e istituzione dell'elenco;

4. formazione del Referente dell'organismo e del personale addetto al servizio;

5. informazione e comunicazione agli utenti (campagna web, depliant informativi,

seminari e workshop di presentazione del servizio, ecc).

Si prevede di coinvolgere nella strutturazione dei servizi, nella formazione del

personale e nella promozione, strutture nazionali del Sistema camerale, al fine di dare

continuità ai modelli e alle iniziative che fino ad oggi sono state messe in campo, in modo

integrato e omogeneo sul territorio nazionale, consentendo a questa Camera di

accreditarsi in tempi contenuti al Registro degli Organismi di composizione delle crisi da

sovraindebitamento, istituito presso il Ministero della Giustizia.

121

.38

DISTRETTO TURISTICO DELLE MINIERE

Come noto la Camera partecipa, quale Capofila, all’Associazione Temporanea di

Scopo denominata "Distretto Turistico delle Miniere" di cui fanno parte: Camera di

Commercio Caltanissetta (ente capofila), Comune di Acquaviva Platani(CL), Comune di

Agrigento(AG), Comune di Aragona(AG), Comune di Butera(CL), Comune di

Caltanissetta(CL), Comune di Campofranco(CL), Comune di Casteltermini(AG), Comune

di Cattolica Eraclea(AG), Comune di Cianciana(AG), Comune di Delia(CL), Comune di

Favara(AG), Comune di Marianopoli, Comune di Milena(CL), Comune di Montallegro(AG),

Comune di Montedoro(CL), Comune di Mussomeli(CL), Comune di Porto Empedocle(AG),

Comune di Ravanusa(AG), Comune di Racalmuto(AG), Comune di Realmonte(AG),

Comune di Riesi(CL), Comune di San Cataldo(CL), Comune di Serradifalco(CL), Comune

di Siculiana(AG), Comune di Sommatino(CL), Comune di Sutera(CL), Comune di

Villalba(CL), Comune di Villarosa(EN), Provincia Regionale (oggi Libero Consorzio di

Comuni) di Caltanissetta, oltre a 27 soggetti privati.

In esecuzione di quanto deliberato dal Comitato Esecutivo nel corso del 2013, sono

state presentate n.4 istanze di partecipazione al bando di gara riservato ai distretti turistici

regionali riconosciuti, di cui al DDG n. 464/13, pubblicato in GURS il 4/04/2013, finalizzato

all'attuazione della linea di intervento 3.3.3.A., Attività C), “Azioni di rafforzamento delle

attività di pianificazione e gestione delle risorse turistiche mediante cofinanziamento dei

progetti di sviluppo turistico proposti dai sistemi turistici locali”, a valere sul Programma

Operativo Regionale FESR 2007/2013 Sicilia.

Le istanze presentate sono le seguenti:

1) Azione di Sistema “Aggiornamento del Piano di Sviluppo Turistico a scala

triennale del Distretto Turistico delle Miniere”;

2) Progetto specifico “Promozione e Comunicazione del Distretto Turistico delle

Miniere”;

3) Progetto specifico “Portale web relazionale del Distretto Turistico delle Miniere,

dei servizi annessi, della relativa campagna di comunicazione web e del suo

posizionamento”;

4) Progetto Specifico: "Le Vie dello Zolfo reti e nodi multimediali. Percorsi di

promozione conoscenza e valorizzazione degli itinerari dello zolfo attraverso la Creazione

e/o implementazione dei centri di informazione turistica e tematica da mettere in rete”;

122

.39

Il soggetto attuatore dei progetti di cui ai punti 1), 2) e 3) è la Camera di Commercio

di Caltanissetta mentre relativamente al punto 4) il soggetto attuatore è il Comune di

Favara.

Tutti i predetti Progetti sono stati approvati dalla Regione ed in data 26 settembre

2014 sono state firmate le rispettive convenzioni tra i suddetti attuatori e l’Assessorato

Regionale del Turismo per un importo totale di circa 850.000,00 da investire nello

sviluppo turistico dei territori delle province di Caltanissetta, Agrigento ed Enna.

In qualità di Ente attuatore/Stazione appaltante, nel corso del 2015 sono state

pienamente realizzate le azioni in progetto come, qui di seguito, esposto:

PROGETTO 64: Portale web relazionale del Distretto Turistico delle Miniere, dei

servizi annessi, della relativa campagna di comunicazione web e del suo posizionamento

Procedura di appalto/affidamento fornitura di beni/servizi - Procedura aperta di cui

all'art.55 del D.lgs. n. 163/2006

- l'importo posto a base di gara è stato di 117.178,00 oltre IVA (22%) - data

pubblicazione sulla GURI /GURS del 23 gennaio 2015

- l'aggiudicazione è avvenuta in data 24 giugno 2015, sulla base dell'offerta

economicamente più vantaggiosa.

Il Contratto con l’Aggiudicatario – Soc. DATANET S.r.l. – è stato sottoscritto in data

10 agosto 2015, con decorrenza immediata, durata massima sino al 30 novembre 2015.

Le attività svolte dalla società predetta sono state le seguenti:

Fornitura ed installazione Sala di Gestione e Controllo costituita da beni hardware

previsti dal Capitolato;

Realizzazione del portale di web marketing turistico - progettazione architettura dei

contenuti e web design - registrazione nome a dominio e implementazione cms -

realizzazione piattaforma server - elaborazione contenuti - sviluppo applicazione mobile;

Avviamento formazione e trasferimento delle competenze alle risorse umane

operanti all’interno del Distretto Turistico delle Miniere;

Connessione internet: installazione router e pubblicazione on-line del Portale web;

Web marketing;

Campagna di posizionamento strategico, concerne il posizionamento nei principali

motori di ricerca tramite ottimizzazione del codice delle pagine web e con l'individuazione

delle coordinate oggettive del sito: parole chiave (keywords), vision, mission;

Completamento formazione e trasferimento delle competenze alle risorse umane

operanti all’interno del Distretto Turistico delle Miniere.

123

.40

PROGETTO 65: Aggiornamento del Piano di Sviluppo Turistico a scala triennale del

Distretto Turistico Delle Miniere

Procedura di appalto/affidamento fornitura di beni/servizi : Cottimo fiduciario

- l'importo posto a base di gara è stato di 22.314,05 oltre IVA (22%) - data lettera

di invito Cottimo Fiduciario 12 agosto 2015

- l'aggiudicazione è avvenuta in data 16 settembre 2015, sulla base dell'offerta

economicamente più vantaggiosa. Non è stato applicato il termine dilatorio di cui al

comma 10, dell'art.11, del D.lgs. n.163/2006, in quanto è stata presentata ed è stata

ammessa una sola offerta e non sono state tempestivamente proposte impugnazioni della

lettera di invito.

Il Contratto con l’Aggiudicatario – Soc. SL&A S.r.l. – è stato sottoscritto in data 23

settembre 2015, con decorrenza immediata, durata massima sino al 30 novembre 2015.

Le attività svolte dalla società predetta sono state le seguenti:

Prima Fase ambito strategico “Sistema-territorio” (rafforzamento delle reti e azioni

distrettuali). Analisi territoriale, implementazione degli scenari strategici, costituzione delle

reti EE.LL e soggetti privati.;

Seconda Fase ambito Strategico Marketing Territoriale - Attività di riposizionamento

competitivo del distretto implementazioni attività di promozione del sistema territorio e del

sistema minerario, servizi innovativi di marketing;

Terza Fase ambito Strategico Implementazione progettualità (già avviata).

PROGETTO 66: Promozione e Comunicazione del Distretto Turistico delle Miniere

Procedura di appalto/affidamento fornitura di beni/servizi - Procedura aperta di cui

all'art.55 del D.lgs. n. 163/2006

- l'importo posto a base di gara è stato di 272.000,00 oltre IVA (22%) - data

pubblicazione sulla sulla GUCE : 04 febbraio 2015

- l'aggiudicazione è avvenuta in data 8 luglio 2015, sulla base dell'offerta

economicamente più vantaggiosa.

Il Contratto con l’Aggiudicatario – Soc. DATANET S.r.l. – è stato sottoscritto in data

13 agosto 2015, con decorrenza immediata, durata massima sino al 30 novembre 2015.

Le attività svolte dalla società predetta sono state le seguenti:

Promo/commercializzazione nei paesi target;

Realizzazione di materiale editoriale e multimediale;

Ideazione grafica, di testo e la realizzazione, di astuccio contenitori con all'interno

n.20 cartoline fotografiche a colori;

124

.41

Ideazione grafica, di testo e la realizzazione, di cartelle contenitori con all'interno

n.20 poster fotografici a colori;

Realizzazione di materiale editoriale e multimediale (avvio)

Ideazione piano di attività di digital marketing, (Seo, Sem, e-mail marketing, adv

online, social network marketing, display advertising, attività di affiliazione, attività di PR e

di ufficio stampa) nel paese target

Organizzazione e realizzazione di Educational Tour - press & stakeholders trip del

Paese target (nei giorni 16, 17, 18 e 19 novembre 2015);

Realizzazione di materiale editoriale e multimediale (completamento);

Realizzazione piano di attività di digital marketing, (Seo, Sem, e-mail marketing, adv

online, social network marketing, display advertising, attività di affiliazione, attività di PR e

di ufficio stampa) nel paese target, pubblicazioni su riviste specializzate di settore.

Tutte le attività si sono concluse il 31 dicembre 2015 rispettando i termini fissati e

con il pieno raggiungimento degli obiettivi previsti.

PATLIB - INFORMAZIONE BREVETTUALE E TUTELA DELLA PROPRIETÀ

INDUSTRIALE

Anche per il 2015 il Centro PatLib ed il Centro Brevetti resta il fiore all’occhiello della

Camera di Commercio di Caltanissetta ormai riconosciuta come polo di riferimento per la

Sicilia e per l’intero sistema Camerale soprattutto dopo il lusinghiero risultato del 2014

quando il rapporto del Ministero allo Sviluppo Economico, sulle performance del 2013,

rilevò che la Camera di commercio di Caltanissetta era stata la prima in Italia sul fronte dei

servizi erogati in materia di marchi, brevetti, disegni o modelli avendo realizzato un

incremento del numero di servizi erogati pari a 166,7%.

Il PatLib ed i Brevetti sono tra gli argomenti principe anche nelle attività di

alternanza scuola lavoro e nelle conferenze organizzate con gli studenti. Argomento che

desta curiosità inizialmente sulle “invenzioni” ma nel prosieguo sul resto della materia

passando dai modelli di utilità per finire ai marchi. Poi l’interesse aumenta quando si fa

realizzare agli interlocutori che tutti di diritti di privativa costituiscono un bene patrimoniale

tutelato dalla legge.

Lo steso approccio lo si adotta con l’utenza e forse questo modo di lavorare,

istruendo appunto gli interlocutori, ha fatto si che il nostro servizio di tutela della proprietà

industriale è divenuto l’unico PatLib in Sicilia.

Favorire e sostenere lo sviluppo economico significa anche questo.

125

.42

Grazie all’attività di informazione e assistenza questa Camera è riuscita ad ottenere

risultati brillanti e soprattutto il Centro PATLIB ha portato avanti con successo la funzione

per la quale è stato istituito: promuovere la cultura brevettuale e tutelare la proprietà

intellettuale tramite la registrazione di marchi disegni, modelli e brevetti. Questo è un

passaggio fondamentale per essere competitivi e vincere la scommessa sui mercati

internazionali.

L’AZIENDA SPECIALE

Nel contesto degli obiettivi sin ora esposti, concernenti cioè la politica di promozione

imprenditoriale e quella dedicata allo sviluppo del sistema economico, si era collocata

anche l’azienda speciale il cui statuto era stato adeguato alle necessità istituzionali di

riordino delle Camere di Commercio, ai sensi del D. Lgs. 23/2010. Infatti, in armonia a

quanto disposto dal comma 2 dell’art. 7 della L. 580/93 e sancito dal comma 3 dell’art. 2

del D.lgs. 23/2010, la Camera di Commercio I.A.A. di Caltanissetta aveva costituito la

“Centro Sicilia Sviluppo”, soggetto economico con anima pubblica, ma adeguato alle

nuove esigenze e destinato ad essere competitivo sul mercato. La ragione sociale

coinvolgeva per definizione l’area vasta delle province di Caltanissetta, Enna e Agrigento,

da intendersi quale unico territorio da industrializzare, ma in armonia con il “nuovo corso”

in atto e con le strategie di marketing territoriale di cui si è accennato. Con la legge

114/2014 e le conseguenti direttive impartite dal MiSE e dall’Unioncamere, è stata prevista

una drastica riduzione delle partecipazioni del Sistema Camerale ivi comprese le varie

Aziende Speciali. Per tali motivi la Giunta Camerale aveva deciso, nella seduta del 4

agosto 2014 di avviare il processo di liquidazione dell’Azienda Speciale da effettuarsi dopo

la definizione delle attività già in essere. L’attività operativa era quella relativa al concorso

“Mezzo secolo in attività in Provincia di Caltanissetta”, che nella precedente edizione ha

registrato un notevole interesse e un’ampia partecipazione degli operatori e delle imprese

iscritte nel registro imprese nisseno. In ossequio al superiore deliberato l’Azienda speciale

ha portato avanti tutte le necessarie procedure culminate nella cerimonia di premiazione di

ventisei soggetti. La manifestazione, celebrata il 1° dicembre scorso presso il Centro

Culturale Michele Abate di Caltanissetta ha riscontrato, oltre alla presumibile

soddisfazione dei premiati, anche un notevole successo di pubblico contribuendo, insieme

alle illustri autorità civili e militari presenti, alla immagine della nostra Camera di

Commercio.

126

.43

LA MEDIAZIONE

A seguito della sentenza con la quale la Suprema Corte aveva dichiarato

l’incostituzionalità della obbligatorietà del ricorso alla mediazione, si era avuto un netto

calo al ricorso alla mediazione.

Fortunatamente, il Legislatore ha reso nuovamente possibile il ricorso alla

mediazione sebbene con caratteristiche obbligatorie diverse, ad esempio la presenza

necessaria di un legale, che hanno favorito una timida ripresa.

Anche il 2015 ha confermato il trend positivo del ricorso all’istituto della mediazione

e della conciliazione nella nostra provincia il che riflette l’andamento positivo riscontrato in

tutto il territorio nazionale.

Al Settembre 2015, infatti, assommano a 78.765 i procedimenti di mediazione

depositati presso gli Organismi delle Camere di commercio, a partire dal marzo 2011.

Qui di seguito alcune tabelle, fonte Osservatorio Camerale, sulla mediazione in tutto

il territorio nazionale.

127

.44

57.749*

59.761

61.807

63.515

65.006

66.984

69.37671.273

73.018

74.837

76.63577.314

78.765

56.000

58.000

60.000

62.000

64.000

66.000

68.000

70.000

72.000

74.000

76.000

78.000

80.000

Sep-14 Oct-14 Nov-14 Dec-14 Jan-15 Feb-15 Mar-15 Apr-15 May-15 Jun-15 Jul-15 Aug-15 Sep-15

La percentuale maggiore di controversie è quella relativa ai contratti bancari seguita

da quella inerente i diritti reali e dalle locazioni.

3,9%

4,2%

4,6%

5,0%

5,2%

5,6%

7,7%

8,3%

11,0%

12,0%

12,0%

20,6%

0% 5% 10% 15% 20% 25%

Contratti finanziari

Successioni ereditarie

Divisione

Mediazioni volontarie

Contratti assicurativi

Risarcimento danni da responsabilità medica

Telecomunicazioni

Condominio

Locazione

Altra natura

Diritti reali

Contratti bancari

I più “concilianti” di tutti sembrano essere gli abitanti delle regioni del Nord-Est

seguiti, pari merito, da nord ovest e sud/isole. Solo il 20% le conciliazioni del centro Italia.

128

.45

24%

32%

20%

24%

Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole

Presso il nostro organismo di conciliazione si sono, invece, registrati, nel corso del

2015, i seguenti dati:

Mediazioni obbligatorie: 30 (23 nel 2014)

Mediazioni volontarie: 2

In ordine alla materia del contendere, per le mediazioni obbligatorie:

129

.46

Mentre per le mediazioni volontarie se ne sono effettuate 2 in materia di

risarcimento danni.

Infine, una mediazione è stata condotta per ordine del giudice.

Nel campo della conciliazione si registrano nel corso del 2015 30 procedure in

materia di telefonia e 2 in materia di sub-fornitura.

Ma, al di là del valore economico del risultato derivante dalla mediazione, che

comunque è esiguo rispetto ad altre entrate, viene generato un valore aggiunto alla

Camera ed è quello d’immagine. Celebrare delle mediazioni sul tema del danno derivante

da diffamazione a mezzo stampa nelle quali parti offese erano tra i magistrati più noti in

campo nazionale e convenute testate giornalistiche anch’esse di livello nazionale dona

prestigio ad un servizio che, per il solo fatto di non essere rivolto alle sole imprese ma

anche ai comuni cittadini, è uno dei pochi dei pochi servizi per cui la Camera di

Commercio viene conosciuta anche dai consumatori.

I SERVIZI

Malgrado le difficoltà di ordine economico e le incertezze generate dalla

preventivata riforma delle Camere di Commercio nella Delega al Governo di cui si è già

fatto cenno la Camera di Commercio ha continuato ad esercitare regolarmente la sua

attività ed anzi ha cercato di migliorarne l’offerta.

130

.47

Anche nel 2015 la Camera ha provveduto a tutti i servizi previsti dalla legge con

efficacia, efficienza e tempestività. Il Cruscotto informatizzato di verifica e controllo delle

attività elaborato da Infocamere (la società di sistema del Sistema camerale che agisce “in

House providing”) conferma che la camera è ben al di sopra della media nazionale come

già illustrato in precedenza.

Infatti, il Registro Imprese resta sempre molto operativo e nel corso del 2015 ha

confermato di potere far fronte con elevata professionalità alla domanda di informazioni

sulle più svariate attività economiche esercitabili.

Si confermano di elevata qualità i livelli dei diversi servizi resi come quelli

concernenti i diritti di privativa, quelli della metrologia legale, l’ampia gamma offerti tramite

Telemaco e la gestione dei ruoli professionali solo per enunciarne alcuni esempi. I servizi

di che trattasi, promossi dall’Amministrazione, vengono erogati sia in richiamo alle

indicazioni delle Unioni che rappresentano tutte le Camere di Commercio e alle indicazioni

dei governi europeo, nazionale e regionale, sia in ossequio alle linee programmatiche del

Consiglio camerale.

Nonostante la particolare attenzione prestata al contenimento della spesa si è

continuato a fornire ad enti terzi l’applicativo RI-Visual che risulta particolarmente utile

nelle indagine riferibili alla ricerca di collegamenti.

Si è rafforzata ed ampliata l’attività dell’Infocenter, abilitando tutto il personale che vi

presta la sua opera a tutte le funzioni di autenticazione di firma e per il rilascio della carta

cronotachigrafica. D’altro canto la cura per l’Infocenter è sempre stata particolare basti

pensare che sin dal 2012 ottiene annualmente la certificazione di qualità UNI EN ISO

9001:2008.

Anche nell’ambito dei servizi dell’Infocenter si è promosso quanto più possibile

l’utilizzo della firma digitale. Si illustra agli utenti quali opportunità consenta uno strumento

ancora poco conosciuto ma dalle grandi potenzialità. Una su tutte si sta rilevando proprio

ai giorni nostri con la obbligatorietà della fatturazione elettronica delle fatture dirette alla

P.A. laddove l’apposizione della firma digitale è obbligatoria.

Nell’ambito di questa attività di promozione è stato potenziato l’organico presso la

sede di Gela trasferendovi una unità implementando i servizi con il rilascio a vista delle

firme digitali e della carte cronotachigrafiche.

131

.48

RISULTATI PIANO DEGLI INDICATORI

Il Piano degli indicatori di cui all’art. 19 del D.Lgs. n. 91/2011 prevedeva alcuni

obiettivi strategici pluriennali cui fare riferimento ma che di fatto, dopo la delibera di

accorpamento adottata dal Consiglio Camerale il 15 Dicembre 2015, perde di significato.

Di seguito, per memoria, si riporta un breve cenno

La missione 091 e la missione 032 riguardavano, rispettivamente, una l’acquisto di

un nuovo immobile da destinare all’ampliamento ed al rilancio delle attività istituzionali e

l’altra la manutenzione straordinaria dello stabile camerale ma gli oneri pluriennali

eventualmente da sostenersi non hanno più potuto trovare copertura a seguito della Legge

n.114 dell'11 agosto 2014 di riduzione del 50% delle entrate.

Per i predetti obiettivi, inseriti nell’ambito del miglioramento delle strutture camerali

per l’offerta dei servizi alle imprese l’azione camerale è stata congelata mentre per gli altri

obiettivi ricadenti nell’ambito del miglioramento dei servizi all’utenza si è prodotto qualche

risultato.

Analoga, anche se diversa sorte, ha avuto il progetto di istituzione del fondo di

garanzia del quale si è già relazionato e qui, brevemente, si ribadisce che la preoccupante

prospettiva finanziaria determinata a seguito dell’art. 28 del decreto-legge 24 giugno 2014,

n. 90 convertito in legge 11 agosto 2014, n. 114 ne ha determinato, dopo un avvio

promettente, la rinuncia per i motivi sopra evidenziati.

La missione 032, infine, che riportava due diversi obiettivi, è stata completata e gli

obiettivi raggiunti confermando la certificazione di qualità ISO 9001, implementata ad altri

servizi, e realizzando una indagine di customer satisfaction dalla quale si è potuto

constatare la piena soddisfazione dell’utenza per i servizi offerti tramite l’Infocenter e/o gli

uffici camerali a contatto con l’utenza.

132

.49

LA GESTIONE INTERNA

La gestione interna è fortemente caratterizzata dalla continua ricerca

dell’eliminazione o riduzione delle spese. Al di là del contenimento della spesa previsto

dalle molteplici norme in tema di spendig review che, come abbiamo già illustrato, per la

Camera consistono esclusivamente in un prelievo forzoso operato dallo Stato con

conseguente impoverimento dei servizi questa Amministrazione, già da anni, ha operato

scelte volte a ridurre i costi di funzionamento. In questo senso vanno ricordate le

dismissioni dei locali condotti in locazione nel Palazzo Barrile, dei locali di Via Paladini, del

garage e persino dei locali di Via Elena dove era fruibile un archivio ed una consistente

biblioteca.

Come già detto la gestione del patrimonio è fortemente condizionata dalla spending

review e dalle possibilità economiche dell’ente. Importanti opere di manutenzione devono

essere realizzate ma le risorse acquisite operando rigorosi tagli alle spese che potrebbero

essere utilizzate, ad esempio, per restaurare il prospetto vanno versate allo Stato. I soli

tagli per la spending review effettuati nel 2015 e riversati allo Stato ammontano a 77.000

euro e sono in corso di verifica altre somme che il Ministero delle Finanze richiederebbe in

virtù di altri provvedimenti precedenti.

Anche nel 2015 la Camera ha cercato di recuperare parte dei crediti insoluti ma il

particolare momento economico rendono quanto mai difficile il raggiungimento di risultati

consistenti. Nel 2015, infatti, il diritto fisso esatto attraverso l’ente Riscossioni Sicilia spa si

attesta intorno ai 155.000 euro e lo stesso Ente ha avanzato richiesta di pagamento dei

propri servizi per oltre 30.000 euro.

In tale ottica, come anticipato anche in sede di approvazione dello scorso bilancio,

si è richiesto ed ottenuto il supporto di InfoCamere (l’unico supporto all’incasso consentito

trattandosi la CCIAA di ente pubblico) la quale ha realizzato un’azione di sensibilizzazione

“porta a porta”, mediante PEC e comunicazione telefonica per cercare di indurre gli utenti

morosi ad avvalersi dell’istituto del ravvedimento operoso si spera produca risultati

soddisfacenti.

Non si è invertito, purtroppo, lo squilibrio finanziario della gestione corrente che è

dato da situazioni strutturali e una di queste situazioni è, certamente, la struttura

imprenditoriale della provincia. Una imprenditoria incapace di innovarsi, di differenziarsi e

ancora lontana dai mezzi di comunicazione digitale.

133

.50

Per quanto concerne le risorse umane va da se che l’attività programmatica può

essere realizzata quando sia efficiente e idoneo l’apporto e il contributo reso dal personale

dipendente della Camera.

La forza organica è oggi costituita dal Segretario Generale, dal Dirigente, dal

comparto e dalle unità con contratto a tempo determinato, e tale risorsa umana deve far

proprio il preciso obiettivo che la Camera si pone di raggiungere per rilanciare le attività di

tutta la struttura, con la consapevolezza che il sacrificio richiesto deve essere visto

nell’ottica di un futuro sviluppo.

Ovviamente in questo futuro è compreso il processo di accorpamento con le

Camere di Commercio di Agrigento e Trapani e pertanto, già nell’ultima parte dell’anno in

esame si sono avviate consultazioni finalizzate ad analizzare e progettare un nuovo

assetto funzionale sia dal punto di vista logistico (dislocazione dei vari uffici) sia da un

punto di vista delle risorse umane.

In materia di personale, però, si è già accennato al principale problema finanziario

delle Camere di Commercio siciliane: la gestione della quiescenza.

Pur in assenza totale di evasione, dagli incassi generati dalle imprese attive non si

ricaverebbe un gettito tale da consentire il pareggio del bilancio proprio perché onerato dal

peso delle pensioni e, con maggiore certezza, a seguito della assurda riduzione del diritto

fisso camerale.

Si riscuoteva, oramai, da quasi un decennio un gettito insufficiente di entrate che a

poco a poco ha condotto l’ente camerale sull’orlo del dissesto. L’intervento governativo

della riduzione, ad oggi del 40%, e del 50% dal 2017 del predetto diritto camerale appare

come il segnale del declino irreversibile del sistema camerale siciliano.

134

.51

Come di consueto si evidenziano le somme versate alla Tesoreria dello Stato in

virtù dei risparmi conseguiti per i cosiddetti Consumi Intermedi.

Consumi Intermedi da versare entro il 30 giugno 2015

CONSUMI INTERMEDI 2010 2010 2015 delta

Spese telefoniche 26.872,30 24.185,07 2.687,23

Spese consumo acqua ed energia elettrica 16.824,00 15.141,60 1.682,40

Spese riscaldamento 9.527,31 8.574,58 952,73

Spese pulizie locali 43.096,62 38.786,96 4.309,66

Costi per manutenzioni 60.191,40 54.172,26 6.019,14

Costi per assicurazioni 15.535,49 13.981,94 1.553,55

Spese Automazione servizi 149.530,66 134.577,59 14.953,07

Oneri Consulenti ed Esperti 51.316,57 46.184,91 5.131,66

Oneri di rappresentanza 8.293,21 7.463,89 829,32

Spese postali e recapito 14.356,95 12.921,26 1.435,70

Spese di trasporto 1.721,86 1.549,67 172,19

Oneri di pubblicità 5.184,40 4.665,96 518,44

Spese varie di funzionamento dell'ente 45.159,63 40.643,67 4.515,96

Rimborsi spese al personale per missioni 24.352,81 21.917,53 2.435,28

Cancelleria 14.340,82 12.906,74 1.434,08

Acquisto di quotidiani e libri 2.019,82 1.817,84 201,98

Gettoni di presenza Consiglio Camerale 14.452,85 13.007,57 1.445,29

Spese Commissioni Istituzionali 14.695,79 13.226,21 1.469,58

TOTALE 517.472,49 465.725,24 51.747,25

Riduzione 10% D.L. 95/2012 51.747,25

+ 5% nota n. 117490 del 26/06/2014 25.873,62

totale da versare 77.620,87

MANDATO N. 506 DEL 29/06/2015

135

.52

CONCLUSIONI

Il bilancio consuntivo che si sottopone alla vostra attenzione riporta un disavanzo

di 599.340,00. Tale risultato, seppur negativo numericamente, è decisamente eccellente

sia rispetto al disavanzo dello scorso anno (- 1.251.754,11) sia rispetto al bilancio

previsionale approvato da questo Consiglio Camerale che per l’esercizio 2015 aveva già

indicato un disavanzo previsto di 425.979,23 ma tale risultato prevedeva un intervento al

capitolo 312125 che ipotizzava un eventuale contributo acquisibile dal fondo pensioni a

parziale copertura del costo delle stesse e pertanto un deficit totale di 1.825.979,23.

Di fatto si è raggiunto un risultato importantissimo di riduzione del disavanzo

dell’esercizio precedente per 652.414,11 ed un risparmio di circa 1.225.000 rispetto al

preventivo approvato.

Certamente positivo è stato l’incremento dei servizi resi e dei relativi diritti di

segreteria nonché l’intervento del contributo a valere sul fondo perequativo per le camere

che hanno chiuso l’esercizio precedente con delle perdite ma resta fondamentale che, di

fatto, non si sia fatto ricorso ad un solo euro dell’eventuale anticipazione preventivata dal

cd Fondo Pensioni per il pagamento delle stesse.

Come anticipato in sede di approvazione del Bilancio Previsionale del 2015, in

ogni caso, non potendosi definire “fondo di quiescenza” in quanto le Camere di

Commercio siciliano non hanno lo status di ente previdenziale, appare più correttamente

identificabile come un accantonamento. Tale circostanza consente, almeno tecnicamente,

di poter sopportare eventuali perdite. Ad ogni modo ciò non è avvenuto.

E’, però, ovvio che è il peso delle pensioni associato ai drastici e inconsulti tagli

alle entrate non potrà mai generare un bilancio positivo. Si spera, dunque, che una

indispensabile rivisitazione dei diritti di segreteria, commisurati ai costi che sono necessari

alla produzione dei servizi, consenta alle Camere una gestione meno sofferta.

L’aspetto cruciale del Bilancio camerale, infatti, resta, come noto, quello relativo al

sistema pensionistico camerale siciliano. Non è superfluo ribadire anche in questa sede

che già con la L.R. 73 del 1979 la Regione Siciliana dismise il fondo pensioni, già in

essere, istituito a favore del personale regionale statuendo che da quel momento in poi le

pensioni sarebbero gravate sul bilancio di esercizio. Tale norma, stante l’equiparazione del

personale camerale a quello regionale determinò, anche nelle Camere di Commercio, uno

stravolgimento che ancora oggi perdura.

136

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Diverse volte si è tornati sull’argomento con decreti assessoriali, circolari eccetera

fino ad arrivare alla sentenza n.1 del 1996, emanata dalla Sezione Enti Locali della Corte

dei Conti, con la quale si censurava il sistema pensionistico regionale. Sembrerebbe che

proprio in questi giorni l’Assemblea Regionale voglia finalmente discutere un disegno di

legge riguardante le Pensioni dei dipendenti camerali al fine di adempiere anche a quanto

indicato dalla Corte dei Conti. Ma sino ad allora gli ex dipendenti delle Camere di

Commercio siciliane continueranno a gravare sulle casse delle CCIAA e dunque, in ultimo,

delle imprese siciliane.

Il risultato è che oggi la Camera di Commercio di Caltanissetta chiude con una

perdita di 599.340,00 e sopporta un onere negativo pensionistico pari ad 1.530.536,24

relativo agli assegni vitalizi e di reversibilità; già solo questo dato porterebbe il saldo

finanziario in positivo con un attivo pari ad 931.196,00 e ciò indipendentemente da tutti

gli altri fattori negativi come sopra relazionati.

Se poi al dato relativo agli assegni in parola si aggiungessero i contributi versati in

conto TFR e i contributi di quiescenza per il personale camerale pari a circa 500.000,00

euro ci si renderebbe conto che il “costo pensioni” totale per il solo 2015 sfiora i

2.000.000,00 e parleremmo addirittura del paradosso e cioè di un attivo pari quasi ad

1.431.196,00 da poter reinvestire sul territorio ed a favore delle imprese.

Il Presidente

(Cav. Lav. Antonio Calogero Montante)

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