Hegel - breve sintesi

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 HEGEL La risoluzione del finito nell'infinito la realtà è un organismo unitario di cui tutto ciò che esiste è parte/manifestazione. La realtà quindi non avendo nulla fuori di sé è l'Assoluto, l'infinito. I vari enti del mondo di conseguenza sono il finito ma il finito non esiste, perché il finito è l'espressione parziale dell'infinito. Il finito in quanto reale non è tale, ma è lo stesso infinito. Hegel così vede nel mondo (finito) la manifestazione di Dio (l'infinito). Quest'ultimo, l'Assoluto, si identifica con un soggetto spirituale in divenire, una tappa di realizzazione. La realtà è un processo di auto-produzione che soltanto alla fine, con l'uomo (spirito) e le sue attività più alte (arte, filosofia, religione) acquista piena coscienza di sé. L'identità tra ragione e realtà Ragione (idea): è il soggetto spirituale infinito che sta alla base della realtà: la sua forma. Ciò che è razionale è reale, ciò che è reale è razionale. Ciò che è razionale è reale: la razionalità non è astrazione, idealità, ma la  forma di ciò che esiste  perché la ragione, il razionale, governa il mondo. Ciò che è reale è razionale : la realtà non è una materia caotica ma il dispiegarsi della ragione (idea) che si manifesta in modo inconsapevole nella natura ed in modo consapevole nell'uomo. Ciò esprime la necessaria totale e sostanziale identità tra realtà e ragione. L'identità tra essere e dover essere ciò che è risulta anche ciò che razionalmente dev'essere. Il mondo è razionalità dispiegata, ragione reale e realtà razionale che si manifesta attraverso dei momenti necessari (che non possono essere diversi da ciò che sono). La realtà costituisce una totalità processuale necessaria, formata da gradi/momenti che rappresentano il risultato di quelli precedenti e il presupposto dei seguenti. T re momenti dell' Assoluto - l'idea in sé e per sé: idea pura considerata in se stessa, a prescindere dalla sua realizzazione nella natura e nello spirito (come dio come pure pensiero) - l'idea fuori di sé: la natura, l'esternarsi dell'idea nelle realtà spazio temporali del mondo - l'idea che ritorna in sé: lo spirito, l'idea che dopo essersi fatta natura acquista coscienza di sé nell'uomo Tre sezioni del sapere filosofico - logica: la scienza dell'idea in sé e per sé, dell'idea considerata nel suo essere implicito e nel suo graduale esplicarsi > studia l'idea in sé. - filosofia della natura: la scienza dell'idea nel suo alienarsi da sé > studia l'idea fuori di sé. - filosofia dello spirito: la scienza dell'idea che dal suo alienamento torna in sé > studia l'idea che torna in sé. Dialettica > l'assoluto è il divenire. La legge che regola il divenire è la dialettica, la legge di sviluppo della realtà e della sua comprensione. Tre momenti del pensiero - astratto intellettuale (tesi): concepire l'esistente sotto forma di una molteplicità di determinazioni statiche e separate le une dalle altre > affermazione di un concetto astratto e limitato. - negativo-razionale (antitesi): mostrare come le determinazioni siano unilaterali ed esigano di essere relazionate con le altre determinazioni, è indispensabile procedere oltre i principio di identità e di mettere in rapporto le varie determinazioni con le determinazioni opposte > negazione di questo concetto come qualcosa di limitato e finito e passaggio a un concetto opposto. - positivo-razionale (sintesi): cogliere l'unità delle determinazioni opposte, rendersi conto che esse sono aspetti unilaterali di una realtà più alta che li sintetizza entrambi > unificazione della precedente affermazione e negazione in una sintesi positiva comprensiva di entrambe (è la riaffermazione  potenziata dell'affermazione iniziale grazie alla negazione della negazione intermedia) Dialettica > illustra la risoluzione del finito nell'infinito. Ogni finito non può esistere in se stesso (perchè altrimenti sarebbe un assoluto) ma solo come contesto di rapporti, infatti per porre se stesso il finito è obbligato ad opporsi a qualcos'altro. La dialettica esprime il processo mediante cui le varie parti della realtà diventano momenti di un'idea

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Breve sintesi della filosofia di Hegel.

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HEGEL

La risoluzione del finito nell'infinito

la realtà è un organismo unitario di cui tutto ciò che esiste è parte/manifestazione. La realtà quindi non

avendo nulla fuori di sé è l'Assoluto, l'infinito. I vari enti del mondo di conseguenza sono il finito ma

il finito non esiste, perché il finito è l'espressione parziale dell'infinito. Il finito in quanto reale non è

tale, ma è lo stesso infinito. Hegel così vede nel mondo (finito) la manifestazione di Dio (l'infinito).Quest'ultimo, l'Assoluto, si identifica con un soggetto spirituale in divenire, una tappa di

realizzazione. La realtà è un processo di auto-produzione che soltanto alla fine, con l'uomo (spirito) e

le sue attività più alte (arte, filosofia, religione) acquista piena coscienza di sé.

L'identità tra ragione e realtà

Ragione (idea): è il soggetto spirituale infinito che sta alla base della realtà: la sua forma.

Ciò che è razionale è reale, ciò che è reale è razionale.

Ciò che è razionale è reale: la razionalità non è astrazione, idealità, ma la forma di ciò che esiste

 perché la ragione, il razionale, governa il mondo. Ciò che è reale è razionale : la realtà non è una

materia caotica ma il dispiegarsi della ragione (idea) che si manifesta in modo inconsapevole nella

natura ed in modo consapevole nell'uomo. Ciò esprime la necessaria totale e sostanziale identità tra

realtà e ragione.L'identità tra essere e dover essere

ciò che è risulta anche ciò che razionalmente dev'essere. Il mondo è razionalità dispiegata, ragione

reale e realtà razionale che si manifesta attraverso dei momenti necessari (che non possono essere

diversi da ciò che sono). La realtà costituisce una totalità processuale necessaria, formata da

gradi/momenti che rappresentano il risultato di quelli precedenti e il presupposto dei seguenti.

Tre momenti dell'Assoluto

- l'idea in sé e per sé: idea pura considerata in se stessa, a prescindere dalla sua realizzazione nella

natura e nello spirito (come dio come pure pensiero)

- l'idea fuori di sé: la natura, l'esternarsi dell'idea nelle realtà spazio temporali del mondo

- l'idea che ritorna in sé: lo spirito, l'idea che dopo essersi fatta natura acquista coscienza di sé

nell'uomo

Tre sezioni del sapere filosofico

- logica: la scienza dell'idea in sé e per sé, dell'idea considerata nel suo essere implicito e nel suo

graduale esplicarsi > studia l'idea in sé.

- filosofia della natura: la scienza dell'idea nel suo alienarsi da sé > studia l'idea fuori di sé.

- filosofia dello spirito: la scienza dell'idea che dal suo alienamento torna in sé > studia l'idea che

torna in sé.

Dialettica > l'assoluto è il divenire. La legge che regola il divenire è la dialettica, la legge di sviluppo

della realtà e della sua comprensione.

Tre momenti del pensiero

- astratto intellettuale (tesi): concepire l'esistente sotto forma di una molteplicità di determinazionistatiche e separate le une dalle altre > affermazione di un concetto astratto e limitato.

- negativo-razionale (antitesi): mostrare come le determinazioni siano unilaterali ed esigano di essere

relazionate con le altre determinazioni, è indispensabile procedere oltre i principio di identità e di

mettere in rapporto le varie determinazioni con le determinazioni opposte > negazione di questo

concetto come qualcosa di limitato e finito e passaggio a un concetto opposto.

- positivo-razionale (sintesi): cogliere l'unità delle determinazioni opposte, rendersi conto che esse

sono aspetti unilaterali di una realtà più alta che li sintetizza entrambi > unificazione della precedente

affermazione e negazione in una sintesi positiva comprensiva di entrambe (è la riaffermazione

 potenziata dell'affermazione iniziale grazie alla negazione della negazione intermedia)

Dialettica > illustra la risoluzione del finito nell'infinito. Ogni finito non può esistere in se stesso

(perchè altrimenti sarebbe un assoluto) ma solo come contesto di rapporti, infatti per porre se stesso ilfinito è obbligato ad opporsi a qualcos'altro.

La dialettica esprime il processo mediante cui le varie parti della realtà diventano momenti di un'idea

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unica e infinita > la crisi del finito e la sua risoluzione nell'infinito.

Ha il compito di unificare il molteplice, ridurre ogni cosa alla perfezione. Il negativo è solo un

momento del farsi del positivo.

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